COME CAMBIA L’OFFERTA DELL’ ASSOCIAZIONE IN UN ANNO STRAORDINARIO INTERVISTA AL DIRETTORE GENERALE MARCO CHIMENTI
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ai servizi pilastro a nuovi modi di stare vicini agli associati, per affrontare i mercati ridisegnati dalla pandemia: è stato un anno doppiamente impegnativo per Confindustria Romagna, tra l’imprevisto dell’emergenza sanitaria e il completamento della fusione delle territoriali. Direttore, come avete affrontato novità e scenari inediti? Posso dire che abbiamo tenuto e reagito, e questo non era scontato. Devo prima di tutto ringraziare i colleghi per come abbiamo saputo rispondere durante il lockdown, situazione straordinaria e senza precedenti in cui l’associazione ha saputo funzionare bene:in pochissimi giorni abbiamo messo in piedi un helpdesk e una taskforce dedicata, aggiornando le aziende quasi in tempo reale man mano che la situazione evolveva. Ricordo che questo stravolgimento è avvenuto a 9 settimane dalla fusione, e il fatto che il gruppo non fosse rodato ha reso questa prova ancora più sfidante. Ci tengo a rimarcarlo, perché davvero c’è stato un riconoscimento unanime da parte degli associati. Come tratteggerebbe il ritratto dell’associazione dopo questi 10 mesi? E’ un ritratto strettamente legato alla fusione: anche senza il coronavirus, il 2020 sarebbe stato già di per sé un anno straordinario con il completamento del processo di fusione: siamo di fronte a un modello nuovo e inedito.
La fusione risponde a una logica di razionalizzazione delle strutture di tutta Confindustria sui territori, ed è quindi figlia delle stesse novità con cui si confrontano quotidianamente le aziende: allo stesso modo in cui cambiano i mercati imponendo mutamenti e adattamenti per le aziende, così cambia l’associazione per adeguarsi ai nuovi tempi e scenari in cui si muovono gli associati. Al netto dell’emergenza sanitaria, quali sono le principali novità? E’ in corso uno sforzo poderoso per allargare l’offerta dei nostri servizi, nella convinzione di poter essere un partner nella competizione quotidiana: da qui in primis il lancio di un nuovo logo META, che vuole abbracciare tutta la nuova offerta, non a caso con il simbolo di una bussola. (BOX a parte) I servizi tradizionali come paghe e Sicurezza sono la nostra forza,
rappresentano da sempre i pilastri dell’attività associativa e tali rimarranno, oggi sono affiancati da servizi scaturiti dalla grandissima fame di innovazione: Smart Tech e i servizi innovativi sull’internazionalizzazione pur in un anno molto difficile hanno incontrato il gradimento di un alto numero di associati. Alzando lo sguardo al futuro, quali sono i progetti di domani? Questo sforzo che ho descritto è ancora in divenire, e ci impegnerà a lungo: è un mutamento profondo e definitivo, grazie al quale vogliamo essere un’associazione adeguata ai tempi che cambiano, in grado di rispondere alle nuove esigenze che questi tempi impongono alle nostre aziende.
In alto: il Direttore generale Marco Chimenti
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