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Cappero

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Timo

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Il cappero è tra gli ingredienti base della cucina mediterranea, si coltiva da tempo immemorabile e l'origine pare essere tra il Nord Africa e il Medio Oriente. Riferimenti si trovano nella Bibbia, negli scritti di Ippocrate, Aristotele e Plinio Il Vecchio, sia per uso alimentare che medicinale. Quello che siamo abituati a conoscere – e a consumare – è il bocciolo, mentre il frutto è il cosiddetto "cucuncio". La pianta nasce su rupi, falesie, vecchie mura, creando cespi con rami ricadenti lunghi anche diversi metri. Di base ha bisogno di poca acqua, ma il successo dei suoi frutti ha esteso le coltivazioni anche in piano e qui l'irrigazione diventa un po' più importante. La raccolta si effettua da fine maggio a tutto agosto, ogni 8-10 giorni con sveglia prestissimo per evitare il solleone: una volta raccolti, i capperi vengono stesi ad asciugare su teli di juta, al fresco, per impedire loro di sbocciare.

Questa pianta ha proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e immunoprotettive. i capperi sono ricchi di sali minerali, come calcio e magnesio, e di vitamine come la vitamina A, C, E, K. A causa del metodo di salatura sono inadatti a chi soffre di ipertensione, mentre sono un ottimo alimento contro il diabete perché riducono lo zucchero nel sangue e migliorano le funzioni epatiche senza effetti sui reni.

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