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Rosmarino

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Prezzemolo

Prezzemolo

I popoli antichi consideravano il rosmarino (Rosmarinus officinalis) una pianta eccezionale per doti aromatiche e terapeutiche. Fino al II sec. d.C. questa erba non era un ingredienti di cucina, poi Galeno ne identificò la virtù digestiva. Da allora il rosmarino iniziò quel percorso gastronomico che la portò a diventare quell'aroma italiano per eccellenza, che nelle calde giornate estive emana il suo aroma intenso e gradevole, trasportato dalle brezze marine. Noto in Italia anche come “ramerino”, sembrerebbe derivi il suo nome dal latino “ ros ” (rugiada) e “maris” (del mare), ma un 'altra tesi lo farebbe provenire dal greco “ rops ” (arbusto) e “myrinos” (odoroso). Presso gli Egizi veniva considerato un elemento magico, i cui rametti erano in grado di procurare l’immortalità perché pur recisi si mantenevano freschi nel tempo. Nel XVII sec. alla corte di Francia divenne di gran moda una particolare preparazione detta “Acqua della Regina d’Ungheria” o anche "Acqua di Colonia", fatta distillando due parti di fiori di rosmarino e tre di alcol. Nella medicina popolare il rosmarino è ideale: per uso interno a tonificare la memoria, per uso esterno (olio essenziale) a combattere dolori muscolari o reumatici.

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