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Zafferano
Lo zafferano, con il suo bel colore dorato, il gusto intenso e caratteristico e con quell’aroma inconfondibile si impose in tutto il paese e divenne il “ re della cucina”. Il suo sapore, il profumo intenso ed aromatico, congiunto alle ben note proprietà terapeutiche, esaltarono i cibi e le pietanze soddisfacendo i palati più esigenti.
Nel 1450 Martino de Rossi, celebre cuoco del tempo, imbandiva le tavole degli Sforza utilizzando lo zafferano in circa 70 ricette diverse tra primi, secondi, contorni e dolci. In quel periodo, narra la leggenda, fu per caso utilizzato nella preparazione del famoso “risotto alla milanese”. Essendo una pianta che si riproduce solo agamicamente, lo zafferano che gustiamo oggi, è lo stesso usato dagli antichi Egizi, Greci e Romani.
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In Spagna è un ingrediente fondamentale della “paella”. Ricordo infine che lo zafferano venduto in stigmi e non polverizzato, garantisce ai clienti la mancanza di qualunque forma di sofisticazione.
Tutto incomincia da un fiore. Lo zafferano – nome ufficiale Crocus Sativus Linnaeus – è una pianta che dà origine a un bel fiore dai petali lunghi e leggeri, di un colore tra il lilla e il viola. Ma è al centro dei petali di questo fiore che si nasconde il vero tesoro: al termine di un filamento bianco, si trovano tre stimmi di colore rosso vivo, da cui si ricava una spezia preziosissima.





