Malattie latenti e malattie larvate nella truppa
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di codesti casi in cui l’esito letale è dovuto o ad emor¬ ragia cerebrale, o a coma apoplettico o ad un accesso uremico in dipendenza diretta di un’affezione renale, i medici addetti ai corpi di truppa debbono prevenire, per quant’è possibile, ogni pericolo col seguire la co¬ stante abitudine di far l’esame delle orine di quei sol¬ dati, che si presentino alla visita narrando d’esser an¬ dati soggetti a epistassi ripetute ed accusando cefalea e dispnea anche di grado leggiero senza cause apprez¬ zabili: e qualora il primo esame fosse negativo, con¬ siglierei di trattenere per alcuni giorni codesti indi¬ vidui in osservazione nell’infermeria reggimentale, e di ripetere ogni tre o quattr’ore 1’ esame delle orine, come già dissi parlando dell’albuminuria. 6° Diabete. — Più del 50 n/0 dei diabetici muoiono per coma, il quale, se talvolta è preceduto da una serie di prodromi (perdita dell’appetito, rapida dimi¬ nuzione della quantità delle orine e dello zucchero, costipazione ostinata dell’alvo), insorge bene spesso all’improvviso e uccide in poche ore l’infermo, che forse non dubitava neppure d’esser affetto da diabete. Già ho insistito altra volta sulla necessità di far l’e¬ same delle orine di tutti quei soldati che presen¬ tino qualche sintomo sospetto (dimagramento pro¬ gressivo, sete intensa, abbondanza delle orine, eru¬ zioni eczematose); ed ora aggiungo che quest’esame ha pure una grande importanza prognostica, potendo svelare la comparsa dell’albuminuria, la quale avver¬ rebbe in un terzo almeno dei casi; albuminuria, di cui il Teissier enumera tre forme: a) L’albuminuria alternante, che insorge ordina¬ riamente nelle forme leggiere e intermittenti di dia¬ bete, e s’alterna in modo variabile colla glicosuria e colla fosfaturia, senz’aggravare notevolmente le con¬ dizioni dell’infermo.