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Parte seconda
topsia si trovò un ascesso cerebrale incistato e carie della rocca. Caso del Brouardel. — Si trattava d’una prostituta alcoolista, che morì d’un tratto nella camera d’una locanda, dove, sotto le apparenze d’una perfetta salute, s’era data più volte alle pratiche del suo mestiere. All’autopsia si rilevò una meningite purulenta di vec¬ chia data. Caso del Verse. — Si trattava d’un uomo creduto malato di stomaco e curato come tale, il quale morì improvvisamente senza agonia. Alla necroscopia si trovò cervello idrocefalico; il che fece nascere il so¬ spetto che potesse trattarsi d’un cisticerco cerebrale. Perciò il cervello non fu sezionato subito, ma venne posto a indurire. Allora se ne fecero parecchi tagli, e si vide trattarsi d’un cisticerco del quarto ventricolo, calcificato e inglobato da vegetazione ependimale : oc¬ clusione del forame del Magendie. (Un caso analogo è pure descritto da Hennebeg). Anche le malattie del midollo spinale possono ri¬ manere a lungo latenti e produrre all’improvviso dei fenomeni gravissimi. Basterà citare la paralisi ascen¬ dente acuta o malattia del Landry, in cui, dopo alcuni sintomi premonitori di lieve importanza, sopravviene bene spesso la morte per paralisi del diaframma e dei muscoli intercostali. 20 Malattie del cuore e dei grossi vasi. — Son da ricordare in primo luogo le pericarditi, e in specie le adesive, che, decorrendo talora inavvertite agli stessi pazienti, non possono naturalmente richiamare l’atten¬ zione del medico. Molto istruttivo è, a questo propo¬ sito, il caso riferito dal Duponchel. Un soldato del 570 reggimento di fanteria, entrato nell’ospedale militare di Bordeaux per un versamento pericardico, vi moriva dopo dieci giorni: orbene, quarantottiore prima del