MENSILE DI PULIZIE INDUSTRIALI, SANIFICAZIONE E IGIENE AMBIENTALE
34 n.05
2025
2612-4068
ISSA PULIRE
Hub del business internazionale. Il resoconto
CODICE APPALTI
Servizi essenziali a rischio. Servono modifiche urgenti
INNOVAZIONE
Nanofibre di cellulosa per carte sostenibili
IL PULITO PROFESSIONALE
NELLE TUE MANI
HiMiX Professional assicura alte prestazioni, rispetto per le superfici e l’ambiente e garantisce la sicurezza di clienti e lavoratori. Conforme ai piani di controllo HACCP, assicura i massimi standard di pulizia e igiene.
DA OLTRE 60 ANNI, FORMULATI PROFESSIONALI DI ALTA QUALITÀ, EFFICIENZA ED AFFIDABILITÀ
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40 ANNI DI QUALITÀ tra stile e funzionalità
La era ISSA Pulire, anche per questa edizione appena conclusa, si conferma un appuntamento focale per Industrie Celtex.
Un’occasione, che cade nei 40 anni di attività del gruppo, per presentare novità che spaziano dai sistemi di dispensazione Celtex Megamini alle novità per l’arredo tavola In bra. Prodotti accomunati dall’elevata qualità e dal design ricercato.
Entrando con più dettaglio nelle soluzioni proposte in era, i panni tecnici Pro x e il sistema Omnia Labor rappresentano la combinazione ideale per i contesti professionali in cui sono richiesti igiene, ordine e delicatezza, così da soddisfare necessità di pulizia ordinaria o specialistica. Nel mondo dei sistemi Megamini, la linea di dispenser Celtex che unisce la ricercatezza del design Made in Italy alla funzionalità, non sono mancate le novità. La era è stata, infatti, l’occasione per presentare i nuovi saponi Microbar Pro e Disinfect+, per un’igiene superiore delle mani e, soprattutto, il nuovo rotolo asciugamani E-Control da 500 m, ideato per soddisfare le esigenze di massima autonomia e continuità di servizio, per realtà ad alto traf co di utenti, come stadi, parchi divertimento, aeroporti e persino expo eristici. Questa stessa loso a è concretizzata dalla gamma Absolute
rispettoso dell’ambiente. Si parte dalla pura cellulosa della linea
Prime, le cui bre derivano da una liera controllata, protetta e gestita in modo sostenibile, passando per il riciclato bianco di Save Plus, ottenuto riutilizzando i ri li di pura cellulosa, no al riciclato avana di E-Tissue, ottenuto unendo i ri li di pura cellulosa e quelli del kraft, tutti recuperati in fase pre-consumo.
Linea dal formato super compatto, che genera bene ci sull’intera liera: dal grossista, all’impresa di pulizia, al cliente nale. I vantaggi partono dalle consegne ef cientate, ai costi di trasporto ridotti, al minor impatto ambientale, no alla riduzione delle operazioni di ricarica della carta da parte del personale di servizio, andando a diminuire il tempo necessario alle attività, con conseguente impatto sui costi nali.
La era è stata anche l’occasione di rilancio della gamma di carte Celtex. Le tre linee sono caratterizzate da un processo produttivo
Con Celtex, quindi, viene messo in atto un circolo virtuoso, in cui ogni materia evolve in nuove opportunità di utilizzo, valorizzando ogni bra senza alcuno spreco.
Altra novità di ISSA Pulire 2025 è stata incentrata sul mondo tavola di In bra, in particolare, il lancio dei nuovi decorati in airlaid del brand Venus. L’eleganza e la resistenza della carta a secco si uniscono a una palette cromatica ispirata alla natura e all’arte. I nuovi decori sono stati pensati per armonizzarsi con l’ambiente e valorizzare il momento conviviale, trasformando l’apparecchiatura in un segno distintivo, in una scelta di gusto e di personalità.
DALLA PUREZZA
ALL’INNOVAZIONE
SENZA SPRECHI
Le carte Celtex, equilibrio perfetto tra qualità, performance e sostenibilità. La materia evolve senza perdere valore.
IN COPERTINA Industrie Celtex è un’azienda specializzata nella produzione di referenze a uso igienicosanitario in carta tissue, tessuto non tessuto e sistemi di dispensazione per il settore dell’AFH. Una multinazionale con 8 stabilimenti in tutta Europa e oltre 500 dipendenti, che in tutta la filiera produttiva adotta una visione sostenibile, garantendo qualità ed elevate performance dei prodotti in ottica di ridotto impatto ambientale.
Coordinamento editoriale hiara celsi c scelsi ls r it el
Redazione ristina ardinali c cardinali ls r it el imone ia arelli s cia arelli ls r it el oredana itulano l itulano ls r it el
Hanno collaborato
Rossella De Stefano, Giulia Di Camillo, Niccolò Luongo, Marco Monti, Maurizio Pedrini, Francesco Pirovano, Michele Ruzza
Progetto grafico Elisabetta Delfini | e.delfini@lswr.it
Grafica e impaginazione LSWR
Immagini Shutterstock
Ufficio traffico e Servizio abbonamenti lena enitoni e genitonii ls r it el
Direttore Commerciale ostantino ial i c cial i ls r it el
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Testata Associata
Distribuzione Rivenditori, Imprese di servizi, Aziende alimentari, Sanità e RSA, Enti pubblici, Pubblici esercizi, Hotellerie, Lavanderie professionali, isin esta ione e ser i i ambientali rande distribu ione
Technology
Grazie di cuore per aver reso la Fiera ISSA Pulire Milano 2025 un evento indimenticabile.
MAURIZIO PEDRINI direttore tecnico
ALLA COMUNITÀ “
VIVERE IN AMBIENTI PULITI E ORDINATI STIMOLA UN MAGGIOR SENSO DI APPARTENENZA
Un’alleanza tra cittadini e istituzioni
Siamo sinceri, quando ci spostiamo a piedi nelle vie delle città, frequentiamo i parchi pubblici o ci rechiamo ai cassonetti per il conferimento dei ri uti, troppo spesso ci assale un moto di stizza. È dif cile mantenere la calma di fronte all’inciviltà di chi scambia questi luoghi di vita comunitaria per discariche dove, incurante degli appositi cestini e cassonetti, gettare impunemente ogni genere di immondizie, senza preoccuparsi minimamente degli altri e della sicurezza igienica! In ogni angolo delle nostre città, dai centri storici ai quartieri periferici, la pulizia degli spazi pubblici dovrebbe rappresentare un’assoluta priorità. Non si tratta, infatti, solo di una questione estetica - intimamente legata a quel concetto di bellezza, al quale noi tutti legittimamente aspiriamo - ma di un indicatore profondo, tra i più delicati e importanti, del grado di civiltà e rispetto che una comunità ha per se stessa. Eppure, troppo spesso, marciapiedi sporchi, ri uti abbandonati e incuria diventano lo sfondo abituale della nostra quotidianità. Purtroppo, si sa che, col passare del tempo, c’è il rischio di abituarsi a questo stato di cose, rassegnandosi a una condizione che conduce inesorabilmente al degrado e all’incuria, mettendo in pericolo la nostra stessa salute. Occorre, perciò, cambiare radicalmente prospettiva, affermando con la massima determinazione che la pulizia è un bene comune. Ma la cultura dell’igiene e del
decoro non può essere delegata solo alle istituzioni: è una responsabilità collettiva.
Ogni cittadino è chiamato a contribuire, anche con piccoli ma preziosi gesti quotidiani: non gettare mozziconi di sigarette per terra, differenziare i ri uti, rispettare gli orari e i luoghi di conferimento. Analogamente, le istituzioni devono garantire servizi ef cienti, vigilanza attiva e campagne di sensibilizzazione. Insomma, occorre un grande sforzo da parte di tutti, perché vivere in ambienti puliti e ordinati migliora la qualità della vita, favorisce la salute, riduce il degrado e stimola un maggior senso di appartenenza alla comunità. Dove c’è pulizia ci sono anche cura, sicurezza, ducia reciproca e rispetto delle regole.
La cultura del pulito, in cui crediamo fermamente, si costruisce n dai banchi di scuola: attraverso un’educazione civica del vivere quotidiano che insegni ai più giovani il valore degli spazi pubblici e l’importanza di prendersene concretamente cura. Servono campagne pubbliche, progetti nelle scuole, coinvolgimento delle famiglie e dei quartieri in giornate ecologiche. Il tutto con un solo, grande obiettivo: responsabilizzare il cittadino e, di conseguenza, far sì che ciascuno possa agire per il bene comune. Siamo convinti che solo una vera alleanza tra cittadini consapevoli e istituzioni attive possa rendere le nostre città più pulite, sane e vivibili.
L’S.O.S. DEL FACILITY MANAGEMENT ITALIANO
In una conferenza stampa tenuta a Montecitorio, le imprese del Manifesto dei Servizi hanno chiesto con forza al Governo equità negli appalti. Senza un intervento immediato i servizi essenziali sono a rischio
MAURIZIO PEDRINI
Senza una modi ca urgente al Codice Appalti, l’Italia rischia il blocco di funzioni vitali per scuole, ospedali, uf ci pubblici, strutture sanitarie e assistenziali. Servono interventi immediati, perché i servizi essenziali sono ormai al limite della sostenibilità. La disparità tra lavori pubblici e servizi non è solo ingiusta, è pericolosa. Se non si interviene subito, la macchina dei servizi si fermerà. E con essa, una parte essenziale del Paese.
Questo, in sintesi, il contenuto dell’appello disperato lanciato dal mondo del Facility Management italiano al Parlamento e al Governo Meloni. Martedì 20 maggio i rappresentanti del comparto hanno scelto l’autorevole sede romana della Camera dei Deputati per presentare ai media e all’opinione pubblica una vera e propria richiesta di soccorso immediato. La neonata Consulta dei Servizi, che riunisce diciotto associazioni nazionali e tre rappresentanze di liera, espressione delle principali imprese italiane che operano nel settore dei servizi, hanno infatti tenuto un’intensa e partecipata conferenza stampa, dando così seguito all’iniziativa che li ha visti promuovere il Manifesto dell’Economia dei Servizi. Seduti al tavolo della sala stampa, a Palaz-
/ 2025
zo Montecitorio, sono intervenuti - tra gli altri - l’Onorevole Erica Mazzetti (Forza Italia), promotrice dell’iniziativa, l’Onorevole Chiara Braga (Partito Democratico) e l’Onorevole Massimo Milani (Fratelli d’Italia), oltre a vari esponenti delle associazioni rmatarie.
IL MANIFESTO
L’incontro è stato brillantemente introdotto da Andrea Laguardia, vicepresidente di Lega Coop Produzione e Servizi, che ha sottolineato l’importanza di un Manifesto, che dia voce e rappresentanza ad un esercito composto da un milione di lavoratori e 45mila imprese, che generano un volume produttivo pari a 70 miliardi. Un esercito che ogni giorno h24 si prende cura del Paese. Gran parte dell’economia del settore è frutto della spesa generata dalle politiche di public procurement, ma - malgrado questo - al comparto non viene riconosciuta la giusta rilevanza, a partire dal principio del riequilibrio contrattuale. In questi anni caratterizzati da estrema instabilità economica, con l’aumento a dismisura dei costi delle materie prime e dell’energia, infatti, in assenza di politiche di revisione prezzi, le imprese si sono fatte carico - con grande
L’INTERGRUPPO
PARLAMENTARE PER I SERVIZI POTRÀ ESSERE LO STRUMENTO PER PORTARE
ALL’ATTENZIONE
DEL LEGISLATORE
LE SPECIFICITÀ
DEI SERVIZI, PER COSTRUIRE UN CODICE
DAVVERO INCLUSIVO E FUNZIONALE. UN CONTENITORE
DI CONFRONTO
PERMANENTE, APERTO E OPERATIVO, PER DARE VOCE ALLE IMPRESE
senso di responsabilità - degli avvenuti aumenti, per non fermare i servizi essenziali, continuando ad erogarli a costo di notevoli sacri ci, senza intaccare qualità e numero di cittadini raggiunti.
Questa situazione, tuttavia, non può durare all’in nito. Si chiedono norme certe ed esigibili, a partire dal Codice degli Appalti, dove è stata introdotta una discriminazione – per Legacoop inaccettabile – tra il settore dei lavori e quello dei servizi. Serve perciò un ulteriore correttivo per pari care le norme tra i due settori e introdurre sistemi obbligatori e continuativi di revisione dei prezzi. In assenza di queste norme diventerà estremamente difficile rinnovare i contratti nazionali di lavoro e proteggere il
CONFRONTO TRA RAPPRESENTANZE IMPRENDITORIALI E ISTITUZIONI SISTEMA
DI REVISIONE DEI PREZZI
Promosso dalla Consulta dei Servizi il confronto pubblico ha posto con forza l’esigenza di regole più eque, continuità nei contratti, sostenibilità per imprese e lavoratori. Il 19 maggio, sempre a Roma, a Palazzo Wedekind, la Consulta dei Servizi ha promosso un interessante appuntamento pubblico dal titolo: “Con i Servizi Cresce l’Italia”. Un confronto a tutto tondo e ad alta intensità tra rappresentanze imprenditoriali e istituzioni, con un tema al centro: l’urgenza di intervenire sul sistema di revisione dei prezzi nei contratti pubblici per i servizi.
Dall’incontro è emersa con forza l’esigenza di regole più eque, continuità nei contratti, sostenibilità per imprese e lavoratori. La proposta della Consulta - che rappresenta oltre 23.000 imprese, quasi un milione di addetti e un fatturato di oltre 70 miliardi di euro
Il Manifesto dell’Economia dei Servizi è un documento sottoscritto da sedici associazioni di rappresentanza che denuncia le gravi disparità normative tra il settore dei servizi e forniture e quello dei lavori pubblici negli appalti della Pubblica amministrazione
chiara rendere la revisione pre i pi accessibile ed e cace, senza aggravare la spesa pubblica, valorizzando strumenti già previsti dal Codice dei Contratti. Particolare interesse ha suscitato lo studio economico che mostra come gli attuali indici previsti di fatto sono ine caci nell attua ione della revisione dei pre i per questi contratti pluriennali, e che basterebbe impiegare le somme accantonate nei contratti per rendere continuativa la revisione dei prezzi e garantire l’equilibrio contrattuale. Nel dettaglio, dai dati esposti, emerge con chiarezza che la richiesta di abbassare la soglia dal 5% al 3%, non penalizzerebbe le stazioni appaltanti, mantenendo oltre l’84% delle risorse economiche inizialmente stanziate per la gara e per la revisione ordinaria nella misura del 73%.
Anche in questa occasione, le istituzioni hanno dimostrato un
potere d’acquisto dei lavoratori. «Chiediamo - ha concluso Andrea Laguardia - che al settore venga data la giusta attenzione perché ad oggi, purtroppo, dobbiamo lamentare l’assenza di interlocutori istituzionali».
L’Onorevole Mazzetti ha sottolineato come, con questa iniziativa, la politica abbia voluto dedicare una giusta e particolare
attenzione al settore: «Sono stata relatrice - ha precisato - insieme alla collega Braga, della proposta sul Codice Appalti, prima con il Governo Draghi e, successivamente, con il Governo Meloni. Abbiamo operato al meglio per introdurre i necessari correttivi, compiendo un passaggio importante. Il Codice Appalti ha rappresentato un prov-
cambio di rotta, rispetto al passato, evidenziando una concreta attenzione. La deputata On. Erica Mazzetti ha ulteriormente u ciali ato la nascita, anticipata durante l evento a ontecitorio, di un Intergruppo parlamentare dedicato ai servizi, sostenuta da colleghi di maggioranza e opposizione come i deputati Raffaele Nevi, Andrea Casu, Massimo Milani e la senatrice Vita Maria Nocco. Un fronte trasversale, dunque, che riconosce l’urgenza del tema e apre al dialogo con le parti sociali. Dal lato tecnico e amministrativo, sono intervenuti lena riglio, capo dell cio egislativo del MIT, e il Consigliere di Stato Dario Simeoli, che hanno evidenziato la necessità di rendere la revisione prezzi uno strumento davvero operativo, capace di rispondere alle dinamiche di un settore ad alta intensità di lavoro e funzione pubblica, anche attraverso ulteriori
specifiche che sono pronti a delineare a sostenibilità non si garantisce solo con i numeri, ma con regole giuste e stabili - ha affermato la Consulta. Senza un riequilibrio del sistema, il rischio è la perdita di servizi fondamentali per milioni di cittadini.»
La Consulta dei Servizi proseguirà il suo percorso, a partire dalla richiesta di approvazione degli emendamenti presentati in sede di conversione del infrastrutture che modificano il odice degli ppalti in tema di revisione pre i van eremo le nostre istan e - conclude la Consulta - sino a che non sarà possibile alle nostre aziende di operare in un mercato normale, senza che la Pubblica Amministrazione sia tra le principali cause dell’insostenibilità economica dei servizi che eroghiamo, con conseguente danno per l’occupazione e per la qualità dei servizi resi.»
vedimento liberale, lungimirante e aperto al mercato», ha aggiunto. «Una volta introdotti i correttivi, però, sono sorte legittime domande e richieste da parte delle imprese, delle quali mi sono fatta interprete, e che ho più volte sollevato in sede parlamentare. Sono certa che il Governo di centro destra sia pronto a farsi carico delle esigenze delle categorie e delle imprese».
La parlamentare ha quindi espresso un sincero ringraziamento a Matteo Neri, direttore generale di Assosistema, e a tutti i rappresentati delle associazioni per la preziosa collaborazione offerta al Parlamento e al Governo.
«Occorre garantire il mantenimento dell’equilibrio contrattuale con un meccanismo concreto e adeguato di revisione dei prezzi - ha dichiarato Massimo Stronati, presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi. In questo senso si è mosso il legislatore con l’articolo 11 del Codice dei Contratti approvato nel 2023. Dall’affermazione della stretta connessione tra appalto e CCNL ne consegue la necessità di garantire tariffe adeguate e una revisione prezzi ef ciente. Altrimenti il rischio è che l’irregolarità prenderà sempre più spazio e di essere trascinati verso continui ribassi».
UN FRONTE UNITARIO
Per la prima volta, dunque, le realtà più rappresentative del Facility Management del nostro Paese, comparto davvero rappresentativo e decisamente emergente dell’economia italiana, si sono presentate con una voce unitaria per richiedere una riforma normativa del sistema degli appalti nei servizi, indispensabile per evitare gravi ricadute sociali in termini di sostenibilità economica, qualità del lavoro e continuità di servizi pubblici essenziali, quali: pulizia di luoghi pubblici e di lavoro, igienizzazione degli ospedali, pest management, mense scolastiche, ospedaliere e socio-assistenziali, raccolta e gestione dei ri uti, vigilanza privata, fornitura di dispositivi medici, sani cazione e sterilizzazione di dispositivi medici tessili e strumentario chirurgico, gestione di servizi sociosanitari, assistenziali ed educativi.
Un fronte compatto e trasversale, che si è proposto nalmente con una sola voce per rappresentare un ambito strategico per il Paese. La novità che ha maggiormente confortato i presenti è scaturita dall’annuncio della nascita dell’Intergruppo parlamentare per gli appalti pubblici nei servizi, con la conseguente apertura di un canale stabile di
confronto tra le istituzioni e il settore.
«È un primo segnale concreto - hanno dichiarato le Associazioni rmatarie del Manifesto dei Servizi - che il Parlamento e il Governo hanno colto l’urgenza di affrontare in modo strutturale le criticità che penalizzano le imprese dei servizi. L’intergruppo parlamentare potrà essere lo strumento per portare all’attenzione del legislatore le speci cità dei servizi e per costruire un Codice davvero inclusivo e funzionale. Vogliamo che diventi un contenitore di confronto permanente, aperto e operativo, per dare voce alle nostre imprese».
È stata poi ampiamente illustrata la proposta di modi ca e integrazione al Codice degli Appalti, con una normativa speci ca per i contratti di servizi, in particolare la revisione dei prezzi, strumento di fondamentale importanza per i contratti pluriennali e continuativi. Con un impatto su circa 1 milione di lavoratrici e lavoratori e migliaia di imprese che generano un valore economico di oltre 70 miliardi di euro, le realtà del settore assicurano quotidianamente attività essenziali per la vita della società italiana. Il Manifesto dei Servizi è stato consegnato ai rappresentanti istituzionali come base di lavoro per le prossime tappe.
A ISSA Pulire 2025 Fimap si distingue portando solo innovazione
Questa edizione di ISSA Pulire ha avuto per Fimap un’unica grande protagonista, l’innovazione. L’azienda ha voluto schierare solo le ultimissime novità e dare così il giusto risalto al contributo innovativo di ciascuna nel mercato.
JMX, LA LAVASCIUGA PAVIMENTI CHE OFFRE L’ESSENZIALE DI QUALITÀ
Si inizia da JMx, una lavasciuga pavimenti con basamento a disco da 43 o 50 cm, sviluppata pensando alle imprese di pulizia e alle gare d’appalto. Con l’obiettivo di fornire una macchina che mantiene l’alta qualità dei prodotti di ultima generazione ma in grado di essere anche estremamente competitiva, Fimap ha raggiunto il perfetto compromesso elaborando un allestimento più essenziale. Essenziale, sì, ma che si mantiene comunque performante e che non rinuncia nemmeno a dotazioni rilevanti in termini ambientali, come il programma per la pulizia a ridotti consumi Eco Mode e le batterie al litio, oltre alla possibilità di aggiungere il monitoraggio da remoto di prestazioni, consumi e CO2 con il sistema FFM – Fimap Fleet Management, il filtro HEPA e i serbatoi in plastica riciclata.
MG, LA MACCHINA COMPATTA PROGETTATA PER GLI AMBIENTI INDUSTRIALI
Accogliendo l’esigenza espressa dai clienti di avere una lavasciuga pavimenti indicata per gli ambienti industriali ma compatta nelle dimensioni, Fimap ha portato sul palco di ISSA Pulire l’attesissima MG.
Una macchina di nuova concezione e design, che eredita parte delle caratteristiche dalla più grande in gamma, GMG. MG ha un design raccolto
adatto a muoversi nelle industrie senza interferire con macchinari o sca alature. Per potenza e produttività non ha nulla da invidiare ai modelli più grandi: lavora a 8 km/h, ha un serbatoio soluzione da 170 litri e spazzole capaci di esercitare fino a 150 kg di pressione ad una velocità di 315 giri al minuto. Disponibile sia con basamento a disco che a rullo, dispone di tutto l’assortimento di optional che caratterizza la gamma Performance di Fimap per potenziare produttività, comfort, sicurezza e gli aspetti ambientali.
FSR8, LA SPAZZATRICE TECNOLOGICA E PLURIACCESSORIATA
Fimap completa la sua linea di novità con FSR8, nata per o rire una spazzatrice di nuova generazione, dalle grandi prestazioni, tecnologica e dalla possibilità di essere pluriaccessoriata. La versione più completa è la Plus, con scarico automatico in quota, comandi digitali e funzioni per il controllo da remoto con il sistema FFM – Fimap Fleet Management. FSR8 o re una gamma di optional con cui personalizzare le prestazioni secondo le caratteristiche specifiche dell’ambiente da pulire e ottenere sempre il massimo della produttività. Tra i potenziamenti disponibili, il sistema di
filtrazione multistadio della tecnologia Safe Air migliora la capacità di filtrazione grazie alla presenza del filtro HEPA che cattura polveri fino a 0,3 μm con un’e cienza del 99,9%, l’aspirapolvere a bordo permette di raccogliere lo sporco accumulato in punti inaccessibili dalla macchina e la minigonna anteriore antipolvere evita che la polvere si disperda, mantenendola all’interno della zona di aspirazione.
FV15.1 L’ASPIRAPOLVERE POTENTE E VERSATILE
FV15.1 è il nuovo aspirapolvere fatto apposta per le imprese di pulizia e il settore Horeca. Con il suo fusto da 15 litri è perfetto per una varietà di ambienti, il design robusto lo
rende ideale per l’uso intensivo del settore professionale e le dotazioni sono studiate per garantire produttività ed e cienza. Il tubo di aspirazione di 2,5 m e il cavo di 10 m o rono un grande raggio d’azione che riduce le soste, mentre l’ampia copertura di aspirazione data dalla bocchetta extralarge di ben 35 cm accorcia i tempi di intervento. Il triplo sistema di filtrazione comprende un filtro HEPA che rende l’aria della stanza più pulita e più sicura per la salute.
I prodotti presentati in questa edizione dimostrano la capacità di Fimap di interpretare un mercato che manifesta esigenze sempre più specifiche, sempre più mirate.
La ricerca e lo sviluppo di prodotti distinguibili come quelli che formano la gamma Performance ha realizzato un’esperienza e una conoscenza decisive per arrivare a produrre macchine che sanno essere performanti pur essendo essenziali come JMx, che possono racchiudere in un design compatto le prestazioni dei grandi modelli come MG, che possono far evolvere il comparto delle spazzatrici come FSR8 o essere tanto versatili quanto potenti come FV15.1.
FSR8 | Ride-On Industrial Sweeper
PROTAGONISMO ECONOMICO E CIVICO
Attraverso i propri consorzi e imprese associate, Legacoop svolge un ruolo chiave nella promozione di modelli sostenibili e competitivi. Vediamo quali sono oggi i principali punti di forza di questo modello rispetto alla concorrenza privata tradizionale
Nel panorama italiano del cleaning professionale, le cooperative rappresentano una presenza strutturata e strategica. Non si tratta solo dei volumi di servizi erogati, ma della capacità di garantire ef cienza gestionale, inclusione lavorativa e attenzione alla qualità. Legacoop, attraverso consorzi e imprese associate, promuove modelli organizzativi sostenibili e competitivi, capaci di rispondere alle nuove esigenze del mercato e della committenza. Dalla sani cazione in ambito sanitario ai servizi integrati per il pubblico e il privato, no alla gestione di appalti complessi, il modello cooperativo conferma la propria essibilità anche di fronte a scenari normativi in evoluzione e s de tecnologiche in rapido cambiamento. Ne abbiamo parlato con Andrea Laguardia, vicepresidente di Legacoop Produzione e Servizi.
Le imprese cooperative hanno da sempre un ruolo strutturale nel mercato italiano del cleaning. Quali sono, secondo Legacoop, i fattori che permettono ancora oggi a questo modello di garantire competitività ed equilibrio tra sostenibilità economica e occupazionale?
Le imprese cooperative si collocano ai primi posti nelle classi che delle imprese più longeve in Italia. Un successo che affonda
le radici in uno dei loro principi fondanti: l’intergenerazionalità. Questo primato riguarda anche le cooperative attive nel settore del cleaning, che operano con l’obiettivo di creare occupazione. In un comparto ad alta intensità di manodopera, riuscire a garantire l’equilibrio tra sostenibilità economica e tutela dell’occupazione è un compito dif cile, soprattutto per le imprese che lavorano nel mondo degli appalti pubblici: in assenza di norme certe sulla revisione prezzi a valere sui contratti in essere è sempre più dif cile difendere il potere di acquisto dei lavoratori attraverso i rinnovi del CCNL di settore.
Il nuovo Codice degli Appalti ha introdotto cambiamenti rilevanti anche per i servizi di pulizia e sani cazione. Qual è la posizione di Legacoop rispetto a queste novità? In che misura il nuovo impianto normativo rappresenta un’opportunità o un rischio per il mondo cooperativo?
Gli effetti del nuovo Codice degli Appalti sono ancora dif cili da valutare: attualmente solo circa il 10% dei contratti in essere con la Pubblica Amministrazione è stato assegnato secondo le nuove norme, mentre il restante degli appalti attivi fa ancora riferimento al vecchio Codice. Trarre delle conclusioni, dunque, è prematuro.
SETTORE MULTISERVIZI
Pulizie, Servizi Integrati, FM, Igiene Ambientale, questo settore comprende 380 attività, tra cooperative e consorzi, e si caratterizza per la moltitudine e la varietà di servizi: dalle attività di pulizia civile e industriale a quelli di puli ia e sanifica ione ospedaliera, dalla raccolta e smaltimento dei rifiuti ai servizi di facility management.
Tra le cooperative del settore alcune sono tra i principali operatori nel mercato nazionale della progettazione, erogazione e gestione di servizi integrati alle imprese e alle comunità e nel settore dei servizi di Facility Management.
Tuttavia, possiamo formulare alcune valutazioni almeno sugli obiettivi della nuova normativa. Positiva sicuramente l’impostazione dei primi articoli del Codice, in cui vengono de niti i principi in futuro che, in caso di contenziosi, possono permettere alla magistratura di decidere avendo a disposizione degli indirizzi precisi sulla volontà del legislatore.
CRISTINA CARDINALI
I NUMERI DELL’ASSOCIAZIONE
380 cooperative
3 miliardi e 350 milioni di euro, valore della produzione
51.500 addetti
Legacoop Produzione e Servizi è l’Associazione Nazionale di rappresentanza delle cooperative di produzione, lavoro e servizi aderenti a Legacoop, nata dalla fusione tra Ancpl e Legacoop Servizi. uole essere a fianco delle associate per rispondere alle sfide poste dalla modernizzazione dei mercati nazionali ed internazionali, dall’internazionalizzazione e dall’innovazione tecnologica. Conduce la sua azione di rappresentanza ispirandosi ai principi di legalità, di sostenibilità sociale ed ambientale; sostiene la crescita delle imprese esistenti e la promozione di nuove cooperative. La tutela e lo sviluppo dell’occupazione e la valorizzazione del ruolo del socio lavoratore sono al centro del proprio impegno.
Il rischio che vediamo, come mondo cooperativo, è che non sono suf cienti delle norme ben scritte se poi vengono adottate da stazioni appaltanti e strutture dell’amministrazione pubblica non in grado di renderle applicabili.
Per questo, il nuovo Codice degli Appalti dovrebbe essere accompagnato da una riforma strutturale delle stazioni appaltanti, con investimenti mirati su strumenti, competenze e risorse umane.
Inoltre, la cooperazione, che è un modello d’impresa riconosciuto dalla Costituzione, non può essere penalizzata, ma andrebbe invece valorizzata nell’ambito delle normative sul public procurement. In particolare, la forma consortile che rappresenta uno strumento fondamentale che permette
la crescita e la competitività delle piccole e medie realtà cooperative.
Formazione, sicurezza e stabilità sono parole chiave in un comparto ad alta intensità di manodopera. Quali strumenti state mettendo in campo per tutelare e valorizzare il capitale umano, in un momento in cui la carenza di personale quali cato si fa sentire anche nel vostro settore?
Quello della formazione è uno dei progetti su cui stiamo puntando molto nell’ultimo periodo, perché crediamo che sia una delle chiavi fondamentali per affrontare il problema della carenza di personale. Per questo, all’interno di Legacoop Produzione e Servizi, stiamo istituendo un vero e proprio
uf cio dedicati al tema della formazione, con l’obiettivo di mettere in rete i diversi soggetti che possono essere coinvolti nei progetti formativi delle nostre cooperative. Prosegue inoltre il nostro impegno attraverso progettualità condivise con Fondazione Scuola Nazionale Servizi e abbiamo inoltre attivato una convenzione vantaggiosa per le imprese aderenti, pensata per agevolare l’accesso al lavoro interinale.
Il cleaning professionale è sempre più chiamato a rispondere a esigenze complesse: digitalizzazione dei processi, sostenibilità ambientale, nuove tecnologie per il monitoraggio della qualità. Come si stanno attrezzando le cooperative per affrontare questa evoluzione e restare competitive in un mercato che cambia?
Investendo. Le cooperative, ritornando alla prima domanda, hanno l’obiettivo di resistere al tempo che passa e l’unico modo per attraversare i secoli (il prossimo anno Legacoop compie 140 anni) è quello di puntare sull’innovazione dei mezzi di produzione e dei processi.
Questa attitudine delle nostre cooperative è supportata dal lavoro associativo.
Nel settore del cleaning stiamo guardando soprattutto a quelle tecnologie che migliorano le condizioni di lavoro, rendendolo meno faticoso e più sicuro. Un esempio concreto sono gli esoscheletri, che aiutano a sollevare oggetti pesanti riducendo il rischio di infortuni.
Un altro ambito strategico è la ricerca continua di soluzioni e prodotti sostenibili dal punto di vista ambientale, in linea con le s de della transizione ecologica.
Auspichiamo che gli investimenti delle imprese, che contribuiscono ad accrescere la qualità dei servizi offerti ai cittadini, vengano nalmente riconosciuti e valorizzati anche dal Governo. Occorre superare la logica del massimo ribasso e premiare, nei bandi di gara, la capacità imprenditoriale.
NUOVA FRONTIERA del tissue riciclato
In occasione dell’edizione 2025 della era Issa Pulire, tenutasi a Milano, Paperdi ha scelto di mettere al centro della propria presenza eristica l’innovazione sostenibile, presentando al mercato la nuova linea EcoGreen Plus. Un progetto ambizioso che ridenisce il concetto di carta tissue riciclata, coniugando performance tecniche elevate e responsabilità ambientale in un unico prodotto.
La era, punto di riferimento per il comparto cleaning professionale e industriale, ha rappresentato per Paperdi un’opportunità strategica per mostrare concretamente il valore della ricerca e dello sviluppo applicati a un settore sempre più orientato alla sostenibilità. La linea EcoGreen Plus ha catalizzato l’interesse di operatori e stakeholder proprio per la sua capacità di superare i limiti tradizionali della carta riciclata, offrendo morbidezza, resistenza e grado di bianco equiparabili a quelli della pura cellulosa. EcoGreen Plus nasce da una visione chiara: ridurre l’impatto ambientale mantenendo intatta la qualità. Realizzata al 100% con carta riciclata, la gamma utilizza materie prime provenienti per oltre il 50% da pre-consumo interno e per il restante da post-consumo riquali cato. Una scelta consapevole che si traduce in una produzione a basso impatto, con un processo di selezione estremamente accurato dei materiali di partenza.
Uno degli aspetti distintivi evidenziati nello stand Paperdi a Issa Pulire è stato il modello produttivo a KM0, incentrato sull’utilizzo di risorse locali e su una rete di fornitori territoriali. Questo approccio consente non solo di abbattere le emissioni legate ai trasporti,
ma anche di rafforzare un’economia circolare solida e radicata nel territorio. Il risultato è un ciclo virtuoso in cui ogni fase del processo – dall’approvvigionamento alla trasformazione – è pensata per minimizzare gli sprechi e ottimizzare l’ef cienza. Paperdi ha anche posto l’accento sulla uniformità del prodotto, una s da tecnica spesso associata all’uso di materie riciclate. Grazie a un sistema di controllo qualità rigoroso e a una selezione scrupolosa delle bre, EcoGreen Plus garantisce costanza nelle performance, rispondendo alle esigenze di un mercato sempre più esigente in termini di af dabilità e impatto ambientale. L’introduzione di questa nuova linea rappresenta un tassello fondamentale nella strategia green dell’azienda. Come sottolineato dal management durante gli incontri in era, EcoGreen Plus incarna la mission di Paperdi: offrire “la carta giusta” sia per chi la utilizza sia per l’ambiente. Una promessa che si traduce in prodotti concreti, testati e pronti per il mercato, senza compromessi tra qualità e sostenibilità.
La partecipazione a Issa Pulire ha confermato ancora una volta la vocazione di Paperdi all’innovazione responsabile, rafforzando il posizionamento dell’azienda tra gli attori più attenti e proattivi nel panorama della carta tissue ecologica.
IL FUTURO DELLA CARTA È “NANO” E SOSTENIBILE
Una recente ricerca scientifica indaga nel dettaglio il potenziale delle nanofibre di cellulosa, evidenziando come possano aprire nuovi scenari per una produzione cartaria sostenibile e di qualità
CRISTINA CARDINALI
Negli ultimi decenni l’industria della carta ha saputo evolversi con sorprendente resilienza, affrontando s de ambientali, economiche e tecnologiche che hanno messo alla prova la sua capacità di innovare. Oggi, come emerge dalla pubblicazione scientifica, “Next-Generation Paper Production Technologies and Sustainability: The Use of Nano bers”, al centro del rinnovamento produttivo, si colloca una tecnologia che promette di rivoluzionare le proprietà, l’impatto ambientale e le applicazioni della carta: le nano bre di cellulosa. La loro introduzione nei processi produttivi promette infatti non solo carte più resistenti e leggere, ma anche un signi cativo contributo alla transizione ecologica e alla valorizzazione delle risorse rinnovabili.
DALLA CELLULOSA
ALLA NANOCELLULOSA
Le nano bre di cellulosa (CNF - Cellulose Nanofibers) sono ottenute a partire dalla stessa materia prima della carta tradizionale: la cellulosa. Ma ciò che cambia è l’ordine di grandezza. Le CNF vengono estratte mediante processi meccanici, chimici o enzimatici, che riducono le fibre
no a dimensioni nanometriche - nell’ordine di 5-100 nanometri di diametro - pur mantenendo la loro natura biodegradabile e rinnovabile. Questa riduzione dimensionale non è ne a sé stessa: consente di modicare radicalmente le proprietà siche della carta, migliorandone la resistenza alla trazione, la essibilità, la barriera all’umidità e l’adesione tra strati. Il tutto senza dover ricorrere a polimeri sintetici o sostanze chimiche poco compatibili con gli obiettivi di sostenibilità.
PRESTAZIONI MECCANICHE E FUNZIONALI
Grazie alla loro elevatissima superficie speci ca e alla struttura brillare, le nano bre migliorano notevolmente la resistenza a trazione e l’integrità delle bre, conferendo: maggiore durabilità e stabilità meccanica; potenziamento delle proprietà barriera, come impermeabilità e isolamento; elevazione complessiva della qualità percepita della carta.
SOSTENIBILITÀ INTEGRATA
Nel contesto della produzione di carta per l’igiene, la pulizia professionale e il settore
NANOFIBRE PER IL TISSUE
L’industria della carta tissue professionale, quella rivolta a strutture sanitarie, mense, ristoranti e comunità, è da sempre attenta a coniugare qualità, resistenza e igiene. ggi l integra ione delle nanofibre di cellulosa N romette di ridefinire uesti arametri con erendo ai materiali un li ello di er ormance e sostenibilit sen a precedenti. aggiunta di nanofibre alla carta del settore ro essionale s esso soggetta a stra i umidità e manipolazione intensiva, ne aumenta la resistenza a trazione del 20 - 40% e ne migliora anche la tenuta alla lacera ione e com ressione noltre l idrofila struttura delle nanofibre combinata all e etto ca illare con erito da orosit uni ormi er sal iette e asciugamani ro essionali u incrementare l assorben a del nfine er dis enser e imballaggi micro ondulati la nanocellulosa migliora la lanarit riducendo la ru idit del e aumentando la brillante a della su erficie del
sanitario questi sviluppi, affascinanti da un punto di vista ingegneristico, sono decisivi per affrontare le esigenze del mercato moderno.
Nelle formulazioni per tissue professionale l’integrazione delle nano bre può avvenire con due metodi:
• additivo in wet-end: le nano bre vengono dosate direttamente in pasta, rinforzando le bre tradizionali tramite legami a idrogeno ed elevata super cie di contatto;
• rivestimento superficiale (coating): le nanofibre possono essere depositate in super cie tramite spray, size-press o rod coating, creando una rete barriera che migliora la proprietà idro-oleorepellente.
Le carte rinforzate con nano bre offrono: maggiore resistenza e assorbenza, fondamentali per salviette, asciugamani e carta igienica; minore grammatura a parità di prestazione (fogli sottili ma più resistenti), con una conseguente riduzione dell’impatto ambientale per unità di prodotto; possibilità di integrare funzioni attive, come il rilascio controllato di sostanze antibatteriche o la rilevazione di agenti contaminanti. Inoltre, la nanocellulosa può derivare anche da fonti secondarie, come sottoprodotti agricoli o scarti dell’industria cartaria stessa, con un duplice bene cio: riduzione del fabbisogno di materie prime vergini e valorizzazione dei ussi di ri uto, in linea con i principi dell’economia circolare.
APPLICAZIONI D’AVANGUARDIA
Oltre agli impieghi convenzionali nel settore dell’igiene e della pulizia professionale, la nanocellulosa si candida a diventare protagonista di applicazioni avanzate. Nel campo del packaging alimentare, ad esempio, la carta rinforzata con CNF può offrire un’elevata barriera a gas e oli, mantenendo la biodegradabilità e riducendo l’uso di plastica. Ancora più promettente è lo sviluppo della cosiddetta “carta elettronica”, in cui le nano bre fungono da
attualità innovazione
substrato per sensori, circuiti stampati e componenti essibili, aprendo la strada a dispositivi biodegradabili e compostabili. Le nano bre possono inoltre veicolare principi attivi come biosensori o reagenti chimici, utili per misurare parametri come pH, presenza di fluidi o temperatura, in contesti clinici o alimentari. Grazie alla struttura porosa della rete fibrillare, tali componenti possono essere rilasciati o attivati in risposta all’umidità. Numerose sono anche le sperimentazioni in ambito medicale e sanitario: cerotti intelligenti, etichette sensorizzate per il monitoraggio della temperatura di conservazione dei farmaci, materiali assorbenti con proprietà antimicrobiche. Rivestimenti a base di nanocellulosa e chitosano hanno dimostrato un’ef cacia antimicrobica superiore al 98% contro Escherichia coli (con zone di inibizione comprese tra 17 e 23 mm). L’integrazione con trattamenti al plasma atmosferico ne ampli ca ulteriormente l’effetto, rendendoli interessanti anche per applicazioni in ambito alimentare,
VERSO UN NUOVO PARADIGMA
INDUSTRIALE
Lo scenario che si delinea è dunque quello di un settore cartario capace di evolversi da commodity a tecnologia avanzata, mantenendo al centro la naturalità della materia prima, ma arricchendola con funzioni e performance mai viste prima. Ma perché questa transizione si compia, è necessario un ecosistema favorevole, fatto di politiche di sostegno alla ricerca e sviluppo, soprattutto per le PMI della liera, collaborazioni pubblico-private tra industria, mondo accademico e centri di innovazione, standard normativi aggiornati, in grado di recepire e valorizzare le proprietà dei nuovi materiali, formazione tecnica, che permetta agli operatori del settore di acquisire competenze su materiali, processi e impatti ambientali.
PRODUZIONE SU LARGA SCALA
L’impiego delle nano bre, come abbiamo visto, favorisce modelli produttivi più circolari, riduce l’uso di risorse vergini e pro-
mette una carta con un impatto ambientale ridotto. Ma se i vantaggi sono evidenti, altrettanto chiaro è il fatto che la transizione verso una produzione cartaria “nano” non sarà né semplice né immediata. Dall’estrazione meccanica o chimica su scala industriale, alle dif coltà di gestione delle sospensioni ad alta viscosità, ogni fase richiede ingenti investimenti, innovazione tecnologica e controllo dei costi per risultare scalabile ed ef ciente.
La produzione di nano bre richiede infatti processi ad alta intensità energetica e impianti specializzati. Le sospensioni di nanocellulosa presentano una viscosità molto elevata, che complica il dosaggio e la lavorazione nei macchinari tradizionali. Inoltre, l’integrazione delle CNF nei cicli produttivi comporta la necessità di ripensare le fasi di asciugatura, formazione e nitura del foglio, con inevitabili ricadute in termini di investimento e know-how tecnico. Ma non si tratta solo di tecnologia. Occorre anche formare il mercato, spiegare il valore aggiunto che queste carte possono offrire, soprattutto in un momento storico in cui la sostenibilità è un prerequisito richiesto da consumatori, aziende e normative.
SFIDE INDUSTRIALI E STRATEGICHE
Processi viscosi: le sospensioni di CNF sono altamente viscose e richiedono adeguamenti nei sistemi di dosaggio e lavorazione.
osti energetici elevati estrarre nanofibre è più costoso rispetto alla cellulosa tradi ionale, bench l ottimi a ione e le economie di scala stiano riducendo i gap. Costi di formazione del personale e aggiornamento degli impianti, indispensabili per l inclusione delle nei processi produttivi.
impiego delle nanofibre, soprattutto se estratte da scarti di carta o biomassa, favorisce modelli produttivi più circolari, riduce l uso di risorse vergini e promette una carta con impatto ambientale ridotto ebbene il processo richieda energia e impianti dedicati, la riduzione della grammatura finale e l eco e cien a compensano energeticamente, anche grazie a minori consumi nel processo di asciugatura.
Let’s make it a better
PLACE/PLANET
La recente partecipazione di Lucart Professional a ISSA Pulire 2025 ha confermato l’impegno dell’azienda in progetti innovativi e sostenibili, riscuotendo un riscontro positivo. Con uno stand di grande impatto, Lucart Professional ha avuto l’opportunità di comunicare i propri valori e le proprie realizzazioni, dimostrando come l’industria possa contribuire attivamente a un futuro più sostenibile.
ECONATURAL: IL RICICLO CHE DÀ NUOVA VITA AI RIFIUTI
Il punto focale dello stand di Lucart Professional è stato il progetto EcoNatural, un esempio concreto di economia circolare. In un contesto in cui le risorse del pianeta sono sempre più limitate, Lucart ha presentato un approccio innovativo che supera il tradizionale modello “prendere, produrre, consumare e buttare via”. EcoNatural trasforma i ri uti in risorse preziose, con un focus particolare sul riciclo dei cartoni per bevande, che diventano la base per una gamma di prodotti come carte igieniche, asciugamani e dispenser. Il Fiberpack®, ottenuto dalle bre di cellulosa dei cartoni, è un simbolo di questa innovazione, frutto della collaborazione tra Lucart e Tetra Pak®. Dall’alluminio e dal polietilene, Lucart ha creato Al.Pe.®, una materia prima certi cata riciclata utilizzata per realizzare dispenser dal design unico e brevettato. Inoltre, la produzione di EcoNatural avviene interamente con energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, confermando l’impegno di Lucart per la sostenibilità e la protezione dell’ambiente.
DESIGN E IGIENE PER SPAZI PIÙ EFFICIENTI
Accanto a EcoNatural, il progetto Identity riesce sempre a suscitare grande entusiasmo tra i visitatori della era. Caratterizzato da un design elegante e funzionale, Identity offre una gamma completa di dispenser per carta igienica, asciugamani, saponi e profumatori d’ambiente. Questo progetto non solo migliora l’estetica degli spazi, ma garantisce anche un servizio altamente ef ciente. L’innovazione di Identity si esprime attraverso soluzioni come i sistemi Autocut e Touch-Free. I dispenser a taglio automatico erogano un solo strappo alla volta, contribuendo a ridurre gli sprechi di carta, mentre la tecnologia touch-free assicura un’erogazione automatica, massimizzando l’igiene e riducendo il rischio di contaminazione.
La partecipazione di Lucart Professional a ISSA Pulire 2025 ha evidenziato la capacità dell’azienda di rispondere con ef cacia alle richieste del mercato, confermando al tempo stesso un orientamento concreto verso la sostenibilità. I progetti EcoNatural e Identity ri ettono l’impegno di Lucart in un percorso di sviluppo responsabile. Un contributo tangibile a un modello produttivo più attento all’ambiente e alla collettività.
UN SETTORE DINAMICO
La 27a edizione ha registrato una grande partecipazione internazionale e forte interesse dei visitatori italiani, a conferma dell’eccezionale appeal dell’evento espositivo che rappresenta il punto di riferimento per l’intera filiera del cleaning professionale
MAURIZIO PEDRINI
ISSA Pulire ha chiuso i battenti con numeri che testimoniano in modo esauriente come questa manifestazione - allestita nei grandi Padiglioni 8 e 12 dell’enorme quartiere espositivo lombardo - è considerevolmente cresciuta, confermando una vocazione alla leadership mondiale e l’assoluta centralità per l’intera liera della pulizia professionale. “Questi numeri - come ha dichiarato, particolarmente soddisfatto, Toni D’Andrea, CEO di ISSA Pulire Network - confermano la era milanese come piattaforma globale di innovazione, networking e sviluppo per tutti i professionisti della pulizia professionale, integrando tecnologia, sostenibilità e formazione.”
Nel solco di una ormai lunga e consolidata tradizione, la era ha esaltato, ancora una
volta, il ruolo della produzione italiana di tecnologie e prodotti per la pulizia professionale, ormai stabilmente sul tetto d’Europa. Se alla scorsa edizione la presenza più appariscente di espositori esteri si era concentrata sui molti stand di marchi cinesi (con produzioni quasi identiche!) quest’anno è apparsa decisamente più ricca e articolata. Brillante il dato sui visitatori, che confermano ISSA Pulire la seconda era di settore al mondo.
Girando per i padiglioni e gli stand abbiamo sentito parlare molte lingue straniere, specialmente l’inglese. E in effetti, a ulteriore conferma della dimensione internazionale vi è stata la presenza di delegazioni uf ciali di buyer provenienti da Egitto, Ghana, Marocco, Nigeria, Arabia Saudita
e Sudafrica, frutto della pro cua collaborazione con ICE Agenzia, che in questi ultimi anni è divenuta progressivamente più intensa e rilevante.
Milano ha così mantenuto le promesse degli organizzatori che, due anni fa - trasferendo ISSA Pulire dalla storica sede di Verona ere, nella capitale dell’economia italiana, - si erano ripromessi di creare un hub del business internazionale nel settore del professional cleaning, facilitando l’in-
contro tra domanda e offerta su scala globale. In effetti, se lasciare la tradizionale sede scaligera della manifestazione ha rappresentato un sacri cio per gli espositori, data la gradevole e accogliente offerta turistica, soprattutto post era, di Verona, la scommessa su Milano si è rivelata vincente per i visitatori, certamente facilitati nel raggiungere la meta, per la comodità dei trasporti. Sono comunque aumentati anche i visitatori italiani, ed è un dato confortante
che ci preme sottolineare. La rassegna eristica, ha inoltre rafforzato le partnership con prestigiosi soggetti istituzionali e associativi, come testimoniato dai molteplici patrocini delle principali associazioni di categoria del comparto, italiani e internazionali.
Insomma, ancora una volta, ISSA Pulire ha lanciato un degno “guanto di s da” a Interclean Amsterdam, dimostrando di poter essere un valido concorrente del -
PROTAGONISTE LE TECNOLOGIE IOT E LA ROBOTICA
Il vincitore i-Walk di i-team Global
La monospazzola
DRYFT di MotorScrubber
Il robot ZACO X1000
L’edizione di ISSA Pulire di quest’anno ha messo in luce una crescente attenzione verso tre ambiti strategici che stanno ridisegnando il panorama dell’igiene professionale: tecnologia, sostenibilità e formazione. Le aziende sono oggi chiamate a confrontarsi con un mercato sempre più esigente, in cui la capacità di innovare non è più un’opzione, ma una condizione necessaria per restare competitivi. È proprio in questo scenario che si inserisce il riconoscimento “Product of the Year”, premiando quelle innovazioni che dimostrano un impatto operativo reale, capaci di rispondere alle nuove esigenze del settore con e cacia e intelligen a
A trionfare su tutti è stato i Walk di i-team Global, riconosciuto dalla giuria tecnica per il suo design compatto, la facilità d’uso e il contributo concreto all’innovazione sostenibile. Si tratta di una piattaforma co-botica compatta pensata per lavorare in sinergia con l’i mop XL. Non è un semplice robot, ma un sistema che automatizza parte del lavoro senza sostituire l’operatore, liberandolo dalle mansioni più ripetitive i al in grado di coprire autonomamente fino a metri quadrati di superficie, restituendo e cien a dove il tempo operativo è cruciale. Per mettere in funzione l’i-walk ci vuole meno di un minuto risparmiando tempo per le altre attività. i-walk offre la co-botizzazione combinata con le prestazioni di pulizia i-mop. tili a il in meno di acqua e prodotti chimici rispetto alla pulizia manuale. Il pavimento super asciutto riduce gli incidenti da scivolamento grazie all’avanzata tecnologia di aspirazione.
Hy-genio di Hygenia
La monospazzola
PS001G di Makita
Hy-genio: il successo decretato dal pubblico
Se la giuria ha premiato i Walk per l’innovazione tecnica, il pubblico ha scelto un altro protagonista. Il People’s Choice Mention, introdotto quest’anno come novità per coinvolgere attivamente gli operatori del settore, è andato a Hy-genio di Hygenia, per la sua capacità di ottimizzare le operazioni di pulizia e ridurre rischi e sprechi in ambienti professionali. Si tratta di un sistema completo per la pulizia professionale, studiato per ottimizzare operazioni quotidiane in ambienti ad alta frequentazione. Hy-genio è un sistema operativo che trasforma il mop in un sistema smart utilizzando un componente
la era olandese in ambito continentale.
Anche se, il CEO di ISSA Pulire Network
Toni D’Andrea, si schernisce al solo confronto con i numeri del grande Salone olandese, esprimendo solo ammirazione e annunciando per l’anno prossimo una pro cua collaborazione con il “colosso” eristico della terra dei tulipani.
Sarà proprio ISSA, infatti, attraverso un’inedita partnership, a curare tutta la parte formativa e convegnistica di Interclean.
INNOVAZIONI A TUTTO TONDO
La rassegna espositiva nata per dar lustro al Made in Italy del settore, svoltasi dal 27 al 29 maggio è apparsa nella consueta veste elegante e raf nata, curata nel look e nei dettagli, nonostante qualche piccola polemica - peraltro subito rientrata - sulla mancanza del classico tappeto d’un tempo lungo i corridoi dei padiglioni espositivi, ampiamente giusti cata dall’organizzazione. Quest’anno, inoltre, tutto è lato liscio
anche per quanto riguarda la logistica e la gestione delle strutture espositive, da parte di Fieramilano. Non si sono registrati quei piccoli, ma pur sempre fastidiosi disservizi, segnalati da qualche espositore al termine dell’edizione 2023. La scena è apparsa dominata dai grandi marchi aziendali italiani ed esteri: nomi “storici”, che da sempre sono assoluti protagonisti (anche in termini volumetrici di super cie occupata dagli stand) sia nella produzione di macchine e
hardware e un algoritmo dedicati, può monitorare e registrare l’attività di pulizia, fornendo informazioni in tempo reale per costruire analisi e modelli predittivi. La trasmissione dati avviene tramite rete i fi per garantire maggiore velocità e sicurezza nel trasferimento. I dati raccolti vengono elaborati ed analizzati per la creazione di report e statistiche al committente.
GAccanto ai vincitori, gli altri tre prodotti finalisti hanno mostrato altrettanta for a innovativa, ognuno con un focus ben preciso. DRYFT, sviluppato da MotorScrubber, è una monospazzola a movimento S-Motion che accelera notevolmente i tempi di pulizia grazie al suo movimento dinamico e continuo. La testina curva, brevettata con bordi smussati, lava e asciuga fino agli angoli e ai bordi, con una poten a di lavaggio di giri min pulisce a fondo con facilità sia i pavimenti lisci che quelli ruvidi. La sua testina ultrasottile solo mm scivola sotto mobili e infissi, mentre il telaio SPYDR garantisce la massima pressione di spa ola e tergivetro su superfici irregolari, per prestazioni uniformi e da un bordo all’altro.
La PS001G di Makita porta la libertà operativa a un nuovo livello: una monospazzola a batteria da che elimina del tutto il vincolo del cavo, garantendo potenza e autonomia paragonabili ai modelli a filo ra le sue caratteristiche principali troviamo una testa essibile, che si adatta facilmente alle diverse inclinazioni, il controllo della velocità costante e il paraspruzzi elastico regolabile in alte a oppure mm Un altro punto di forza della monospazzola
il sistema di sostitu ione delle spazzole che avviene senza contatto diretto con le mani e senza necessità di attrezzi, semplicemente premendo leggermente l’utensile sul pavimento e azionando l’interruttore. Questa funzione riduce al minimo il rischio di contaminazioni e facilita il cambio degli accessori. nfine, ZACO X1000, distribuito da Robovox Distributions GmbH, è un robot per la pulizia dei pavimenti progettato per ambienti pubblici, sanitari e professionali. Compatto, silenzioso e autonomo, sfrutta tecnologie di mappatura e rilevamento ostacoli per operare in sicurezza anche in presenza di persone, mantenendo standard di pulizia elevati in modo continuo e prevedibile. Le dimensioni contenute –8 8 8 centimetri lo rendono discreto ma e cace l robot pronto all uso gra ie al principio Plug& Play, garantendo una copertura di puli ia tra e metri quadrati con una resa operativa che pu raggiungere i metri quadrati all’ora. L’autonomia, tra le 4 e le 6 ore, consente sessioni prolungate anche in ambienti di grandi dimensioni, mentre il serbatoio da litri riduce la necessità di interventi frequenti per lo svuotamento. Il successo di i Walk e Hy-genio dimostra che il mercato premia chi sa proporre soluzioni in grado di semplificare e migliorare la qualità del lavoro.
a sfida per le a iende sarà ora continuare su questa strada, portando avanti ricerca e sviluppo con un approccio realistico, orientato ai bisogni operativi, alla capacità di incidere realmente sulle dinamiche quotidiane del cleaning.
LA GIURIA
A valutare i prodotti in gara è stata una giuria internazionale di esperti composta da professionisti riconosciuti nel settore: Helge Alt, presidente di uhastuse spert stonia Joaquín Montesinos, managing director di Avanti lue pagna donai Arruda, presidente di Facop rasile e Toni D’Andrea, CEO di ISSA Pulire Network.
attrezzature che nelle nicchie emergenti della carta tissue e della detergenza, sempre più votata alla sostenibilità ambientale. Più in generale, gli espositori hanno proposto in vetrina una vasta gamma di prodotti e soluzioni all’avanguardia: macchinari e attrezzature di ultima generazione, detergenti con formula tradizionale e green, sistemi di dosaggio, prodotti tessili, no alle tecnologie IoT e ai software gestionali per il facility management. Insomma, possiamo tranquillamente affermare che ISSA Pulire 2025 ha coperto nel migliore dei modi l’offerta di qualsiasi tipologia produttiva utile agli operatori professionali del cleaning per svolgere al meglio il proprio lavoro. Senza ignorare una nota di merito per l’apprezzata presenza di settori verticali e complementari, che hanno ampliato ulteriormente le prospettive dei visitatori. Quest’anno, proseguendo nella ricerca di inedite sinergie in settori appartenenti alla grande liera della “sanitation”, ISSA Pulire ha accolto le imprese del pest management, in collaborazione con l’Associazione AIDPI, offrendo approfondimenti su soluzioni all’avanguardia per il controllo dei parassiti; spazio anche alla corretta gestio-
ne dei ri uti e all’economia circolare, con lo sguardo proiettato alla difesa dell’ambiente e alla sostenibilità.
Inoltre, si è affacciato a questa edizione anche il prezioso comparto della componentistica, che riunisce espositori specializzati in accessori, parti di ricambio e componenti essenziali per le macchine e attrezzature professionali del settore cleaning. Un comparto che, in futuro, meriterà senz’altro sempre più spazio e attenzione, così come quello della pulizia specializzata dell’igiene dell’aria, anch’esso presente in era con alcune interessanti aziende.
INIZIATIVE SPECIALI
Grande entusiasmo anche per le iniziative speciali, tra cui il “Product of the Year ISSA PULIRE 2025“. .Questo riconoscimento, tra i più attesi del settore, celebra ogni anno l’eccellenza e l’innovazione nel mondo del cleaning professionale. Il Premio è stato assegnato a I-Walk di I- Team, selezionato per il suo design compatto e funzionale, la facilità d’uso e l’attenzione alla sostenibilità, offrendo un contributo concreto alla trasformazione intelligente delle operazioni di pulizia. Il People’s
Choice Mention è stato invece aggiudicato dai visitatori della era, che lo hanno scelto tra i cinque nalisti, a Hy-genio di Hygenia, il sistema di pulizia completo progettato per ottimizzare le operazioni in ambienti professionali, riducendo sprechi, tempi di inattività e rischi per l’operatore. L’evento ha evidenziato l’eccellenza tecnologica e progettuale che caratterizza il settore. Non poteva mancare, anche quest’anno, una “ nestra” dedicata ai giovani studenti di alcune facoltà universitarie italiane, invitate a progettare il futuro della pulizia. L’Hackathon ISSA Pulire, ha visto la partecipazione di otto team multidisciplinari di importanti Atenei , che si sono s dati sul tema della gestione intelligente e sostenibile della pulizia di due nuovi stadi di Milano, immaginati nel 2035 come poli multifunzionali all’avanguardia. Il primo premio è stato assegnato al Team di I-Team, sponsorizzato dalla omonima azienda e composto da tre studenti immatricolati alla facoltà di Ingegneria dell’automazione industriale dell’Università di Brescia. Secondo classicato il Team Idrobase ISSA, composta da quattro studenti delle facoltà di Intelligenza Arti ciale e Intelligenza arti ciale e mate-
HACKATHON
PREMIO AI GIOVANI STUDENTI PER LA PULIZIA SMART DEGLI STADI
Durante l’ultima edizione di ISSA Pulire si è svolta con successo la seconda edizione dell’Hackathon ISSA Pulire
La competizione, promossa da ISSA Pulire Network in collaborazione con acilit ata tandard , ha coinvolto brillanti studenti universitari in una sfida ambi iosa progettare solu ioni intelligenti e sostenibili per la puli ia di due nuovi stadi multifun ionali del , ciascuno da mq e operativo ore al giorno, con un team di soli addetti
A emergere su tutti è stato il team i-Team, composto da tre studenti di Ingegneria dell’automazione industriale dell’Università di Brescia. Supportati dall’azienda omonima, hanno proposto un sistema avan ato che integra intelligen a artificiale, dispositivi o , robotica e software di monitoraggio per ottimizzare la pulizia in tempo reale e migliorare la sicurezza degli operatori. Un progetto capace di coniugare automa ione, sostenibilità ed e cien a operativa, in
fiere ed eventi post issa
matica dell’ Università Milano Bicocca, di Milano Statale, e Pavia. Alla cerimonia di premiazione ha presenziato anche Silvia Scurati, Vice Presidente IV Commissione permanente - Attività produttive, istruzione, formazione e occupazione di Regione Lombardia.
SUL FUTURO DEL SETTORE
Il Padiglione 8 ha fatto da fucina al sapere e dell’aggiornamento professionale, ospitando l’ISSA Pulire Lab. Qui, nelle tre sale rooms - Roma, Milano e Napoli - un tto palinsesto di incontri, workshop, talkshow e tavole rotonde maturato grazie a 27 eventi, 80 speakers e 15 partners, ha offerto un’opportunità unica di formazione e approfondimento sui grandi temi che stanno ridefinendo il settore del cleaning e del facility management. Esperti, accademici e imprenditori si sono alternati per analizzare normative e scenari futuri. Si è parlato - tra l’altro - di sostenibilità, applicazioni dell’Intelligenza Arti ciale, digitalizzazione e automazione nei servizi di pulizia, le nuove s de del mercato, gli aspetti legati al codice degli appalti e al suo correttivo, le best practice del settore. Una particola-
PREMIATA L’ECCELLENZA
IMPRENDITORIALE
Il prestigioso Premio ISSA Distinguished Leadership Industry Award è stato conferito, durante la cerimonia d’inaugurazione, al signor iancarlo uffo, presidente, leader e “padre fondatore” di Comac, azienda veronese che si è distinta in campo internazionale nella produzione di innovative macchine lavasciuga pavimenti e spazzatrici, in grado di conquistare i mercati di tutto il mondo.
a ienda veronese, dal produttrice di macchine per la pulizia professionale,
è stata riconosciuta per la visione imprenditoriale di Ruffo e il suo contributo duraturo allo sviluppo dell’intero settore.
re attenzione, durante gli incontri, è stata dedicata alla dignità del lavoro e alla percezione del settore, con diversi focus sui rischi in ambienti sensibili quali strutture sanitarie e ristorative.
Unico, piccolo neo - trattandosi di incon-
linea con le esigenze di ambienti altamente frequentati e complessi.
La giuria internazionale – composta da esperti come Cesare Grassi onda ione cuola a ionale ervi i , Peter Hug e Giulio Sciortino ha premiato il team per l’equilibrio tra innovazione tecnologica e valorizzazione del fattore umano: app intelligenti per coordinare gli interventi, robot autonomi per le operazioni ripetitive e strumenti digitali per il controllo dei rischi. l secondo posto si classificato il team Idrobase / ISSA, con studenti provenienti da Milano Bicocca, Milano Statale e Università di Pavia, con un background in Intelligenza rtificiale e atematica a loro proposta si distinta per l’approccio analitico alla gestione predittiva delle attività e l’uso di modelli di AI per ottimizzare l’allocazione delle risorse.
Otto in totale le squadre partecipanti, in rappresentanza di alcune delle principali università lombarde: Politecnico
tri tenuti in un’area open space - la difcile convivenza con la presenza di qualche stand nel quale, talvolta, la musica non regolata ha rischiato di “sovrastare” le interviste e le testimonianze degli ospiti. Molteplici altri aspetti e considerazioni an-
di Milano, Università Cattolica, Insubria, Brescia, Milanoicocca, tatale di ilano e avia ra le facoltà coinvolte ingegneria, informatica, data science, intelligenza artificiale, economia e comunica ione Fondamentale il contributo degli sponsor. In particolare Hagleitner, Diamond Sponsor dell’evento, ha fornito un supporto determinante alla riuscita dell’iniziativa. Hanno sostenuto i team anche Cummins Facility Services, Facility pp, drobase, , , eam e ender rain
A introdurre la cerimonia di premiazione è stata Silvia Scurati, vicepresidente della ommissione permanente della Regione Lombardia, che ha sottolineato il valore formativo e innovativo dell’iniziativa, elogiando l’impegno degli studenti e delle università coinvolte.
L’Hackathon ISSA Pulire si conferma così come un laboratorio di idee, dove creatività, tecnologia e visione del futuro si incontrano per trasformare la pulizia professionale in un settore strategico per le smart city di domani.
fiere ed eventi post
AFIDAMP PREMIO ALL’ECCELLENZA
DEL SETTORE
n occasione di ulire fidamp ha celebrato i propri protagonisti assegnando i tradizionali premi Senior Member e Best Member, riconoscimenti che valorizzano l’impegno e la dedizione delle aziende che contribuiscono attivamente alla vita dell’associazione e alla crescita dell’intero comparto del cleaning professionale. Il premio Senior Member, prima immagine, è stato conferito alle aziende che da anni fanno parte ininterrottamente di fidamp, contribuendo in modo determinante al consolidamento e allo sviluppo dell’associazione. Le imprese premiate in questa categoria sono: Comet, elfin ommerciale, elfin, irma, aro e ecnovap n riconoscimento che va oltre la semplice partecipazione associativa, premiando la continuità, il supporto costante e il ruolo di riferimento svolto nel
tempo.
Il premio Best Member, invece, è stato assegnato a quelle realtà che si sono distinte nel corso dell’ultimo biennio per l’attivo coinvolgimento nei progetti e nelle ini iative promosse da fidamp ueste aziende hanno contribuito con concretezza alla crescita del settore, rafforzando la posizione dell’associazione come interlocutore tecnico qualificato anche a livello istituzionale. I premiati di questa edi ione sono ostanter, elfin, rremme, Falpi, Fimap, Lucart, Polti e Sil Advanced. La cerimonia di consegna, condotta dal direttore tecnico di Dimensione Pulito Maurizio Pedrini, ha visto la partecipazione di una platea gremita di associati, testimoniando l’importanza e il valore di questi riconoscimenti. A consegnare i premi sono stati il residente di fidamp, Francesco Pasquini, e il direttore Stefania errienti
Durante l’evento, è stato attribuito anche un riconoscimento speciale a Rosa Draisci, nella foto in basso, direttore del Centro di Ricerca Sostanze Chimiche dell’Istituto Superiore di Sanità, per la sua costante e proficua collabora ione con fidamp raisci stata nominata A Ambassador, a ancando iulio ui i, già detentore di questo titolo simbolico ma significativo, che rappresenta un ponte tra l’associazione e le istituzioni. el suo intervento, tefania errienti ha sottolineato il significato profondo dell appartenen a ad fidamp ar parte di questa associazione non vuol dire solo essere membri ignifica condividere una visione comune, contribuire con passione allo sviluppo del settore e riconoscersi in una comunità dove l’impegno del singolo diventa forza collettiva».
Questi premi non sono solo simbolici: sono il segno tangibile di una filiera che guarda avanti, costruita su collaborazione, visione strategica e responsabilità condivisa. fidamp continua cos a promuovere la cultura del cleaning professionale, premiando chi fa la differenza ogni giorno.
drebbero fatte, ma ci limitiamo ad alcune ri essioni nali per cercare di inquadrare questa edizione nella giusta dimensione. Innanzitutto il buon esito dell’esperimento di “contaminazione” di ISSA Pulire con IPAK-IMA, l’evento di riferimento a livello internazionale per i professionisti del mercato dell’industria food e non food, svoltosi negli stessi giorni, che ha consentito a diverse centinaia di visitatori di questo evento, secondo un principio di reciprocità concordata, di visitare la era del professional cleaning con il medesimo badge. Certo, il complesso - per certi versi assai preoccupante - dello scenario politico in cui stiamo vivendo, con l’Europa pressata da una tragica guerra entro i suoi con ni geogra ci, dallo spettro della recessione e dei dazi di Trump e la drammatica situazione nel Medio Oriente – soprattutto con la complessa questione Arabo-Israeliana, ha condizionato non poco il probabile af usso che ci sarebbe stato sia dai Paesi dell’Est Europa che da quei Paesi Arabi che stanno dimostrando da tempo straordinarie performances di crescita nel pulito professionale, in particolare Arabia Saudita, Emirati Arabi e Qatar, dove le produzioni italiane di tecnologie per l’igiene professionale sono assai apprezzate. In de nitiva, però, ed è il dato che più conta, ancora una volta ISSA Pulire ha mantenuto pienamente le attese, non solo celebrando il Made in Italy, apparso in splendida forma, ma confermando intatta la sua mission.
Quella di rappresentare un’esclusiva occasione per creare e consolidare il business commerciale, appro ttare di preziose opportunità di aggiornamento, incontrare nuovi e vecchi produttori che, come sempre, hanno dato il meglio di sè stessi proponendo tante novità, sistemi e prototipi, sempre più al passo con l’innovazione tecnologica, al mercato dell’igiene professionale e del Facility Management che hanno “fame” di pulito e bellezza per far crescere la nostra società. Onore e merito, dunque, ai suoi organizzatori, che con professionalità e impegno, hanno raggiunto questo importante successo.
Il valore dell’igiene
AFIDAMP è l’associazione dei fabbricanti e
AFIDAMP è l’associazione dei fabbricanti e distributori di prodotti e tecnologie per la pulizia professionale. Appartenere al mondo AFIDAMP significa fare parte di una squadra di imprenditori che opera compatta per affrontare un mercato in continua evoluzione, condividendo ogni giorno ideali e valori. AFIDAMP tutela i propri associati rappresentandone gli interessi in tutti i luoghi idonei e promuovendo la conoscenza e diffusione delle strumentazioni, delle tecniche e delle metodologie per dare adeguata e professionale soluzione ai problemi di igiene degli ambienti.
Selfie Challenge è la sfida fotografica lanciata da Dimensione Pulito durante la manifestazione. Grande partecipazione e divertimento condiviso sui social. Vincitore assoluto Francesco Nicassio che abbiamo
incontrato per un’intervista a tutto tondo sul settore della disinfestazione
SCENARI FUTURI TRA INNOVAZIONE E NORMATIVA
A CURA DELLA REDAZIONE
Tecnologie digitali, soluzioni naturali e strategie integrate stanno cambiando proondamente il settore della disinfestazione. Francesco Nicassio, esperto di entomologia urbana, ci spiega perché il futuro del pest management passa da innovazione, formazione e sostenibilità.
Il mercato della disinfestazione in Italia è in crescita. Quali sono le prospettive e gli investimenti futuri per il settore?
Già da qualche anno, assistiamo a radicali cambiamenti; i principi attivi diminuiscono, le normative diventano sempre più stringenti e aumenta, in generale, l’attenzione per l’ambiente e la salute. Tutto questo ha dato una forte spinta all’utilizzo di tecnologie digitali e “prodotti” provenienti dalla natura. Le prospettive future indicano una crescita sostenibile, con un focus
su soluzioni ecologiche e digitali. Gli investimenti si concentreranno su strumenti avanzati, come sensori e trappole connesse, applicazioni mirate e prodotti a basso impatto ambientale.
Secondo l’OMS, il 60% delle malattie infettive umane ha origine zoonotica. Con l’aumento delle infestazioni da ratti e insetti vettori, quali strategie di disinfestazione possono ridurre il rischio di trasmissione di patogeni? È essenziale adottare strategie integrate. Quando pensiamo agli infestanti in generale, il nostro primo obiettivo sembra essere l’eliminazione. Come se, per diminuire una popolazione, bastasse solo agire sulla mortalità. Dimentichiamo che una popolazione aumenta con la natalità e l’immigrazione e diminuisce con la mortalità e l’emigrazio-
Francesco Nicassio, dottore forestale specializzato in entomologia urbana ed esperto in gestione integrata degli infestanti, è il vincitore della Selfie Challenge lanciata da Dimensione Pulito durante ISSA PULIRE 2025. Con grande autoironia, si è prestato alla sfida fotografandosi in pose memorabili accanto al nostro inconfondibile topone, conquistando il titolo di campione grazie alla sua simpatia e alla voglia di mettersi in gioco
ne e che questi fattori sono costantemente in equilibrio fra di loro. Il numero totale di individui, in un ambiente, dipende dall’ambiente stesso. Solo mediante la diminuzione di risorse alimentari o idriche, degli accessi e degli spazi da colonizzare - agendo, quindi, sulla pulizia, la gestione dei ri uti e la manutenzione del verde e degli immobili - riusciremo in maniera ef cace e duratura a tenere le popolazioni di infestanti sotto le soglie di guardia. I disinfestatori professionali hanno un ruolo cruciale in questo processo.
La normativa europea sui biocidi impone l’uso di prodotti autorizzati solo da operatori professionali
«DISINFESTARE
OGGI NON VUOL DIRE SOLO ELIMINARE, MA COMPRENDERE, PREVENIRE
E SAPER INTERVENIRE CON METODO»
formati. Quali competenze sono richieste oggi per lavorare nel settore della disinfestazione e come vengono acquisite?
Servono competenze in sicurezza, conoscenza degli infestanti, uso corretto dei biocidi, gestione integrata dei parassiti, conoscenza normativa e tanta pratica sul campo. In Italia, nonostante esista la categoria di “professionista formato”, ancora non è possibile accedere ad una formazione “formale”, che rilasci un attestato abilitante. Attualmente, i corsi vengono erogati da enti certi cati e non; un ruolo chiave lo hanno le associazioni di categoria e le aziende produttrici che, però, sovente, procedono in maniera disomogenea e con contenuti contrastanti.
Quali sono le innovazioni più promettenti per ridurre l’impatto ambientale senza compromettere l’ef cacia dei trattamenti?
Esse includono prodotti naturali a base di estratti vegetali, polveri minerali, insetti ed acari utili; trappole intelligenti con sensori digitali, software gestionali e nuove tecniche di applicazione. Tecnologie come il monitoraggio digitale e l’uso di microrganismi antagonisti permettono interventi più precisi e sostenibili che favoriscono il classico e sempre più valido approccio integrato alla disinfestazione, di fatto l’innovazione più promettente.
imprenditività formazione
La voce del cliente è la vera forza propulsiva del successo di un’impresa. Imparare a sfruttare le recensioni è un aspetto cruciale per conquistare nuovi clienti e accrescere la propria reputazione
RECENSIONI, UN’ARMA VINCENTE
Nel panorama attuale, dove la fiducia è una moneta preziosa, le recensioni e le testimonianze non sono più un optional, ma un vero e proprio asset strategico per ogni impresa di pulizie che voglia distinguersi. Proviamo a immaginare: un potenziale cliente è alla ricerca di un servizio di pulizia e si trova di fronte a due aziende. La prima non ha recensioni, la seconda ne ha decine, tutte a cinque stelle. Chi sceglierà? La risposta è ovvia. Non basta offrire un servizio impeccabile; bisogna incoraggiare i clienti soddisfatti a condividere la loro esperienza. È un passo proattivo che spesso viene trascurato, ma è fondamentale per la crescita di un’attività. Come fare? Innanzitutto, chiedendo al mo-
mento giusto: dopo un lavoro ben fatto e una volta ricevuto il pagamento, e il cliente è ancora entusiasta del servizio ricevuto: questo è il momento ideale per chiedere una recensione.
La richiesta dovrebbe essere personalizzata, attraverso una e-mail di ringraziamento o un breve messaggio. Un tocco umano fa sempre la differenza.
Anche sempli care il processo non fa certo male, fornendo link diretti alle piattaforme di recensione più rilevanti per il proprio settore (Google My Business, Facebook, portali speci ci per servizi B2B). Più è facile, più i clienti saranno propensi a lasciare una recensione. Inoltre, un piccolo sconto sul prossimo servizio o un gesto simboli-
co possono incoraggiare, ma assicurandosi che ciò non in uenzi l’autenticità della recensione. La trasparenza è d’obbligo.
In ne, ai clienti con cui abbiamo un rapporto più consolidato, è utile chiedere una testimonianza più approfondita, che includa dettagli speci ci sui bene ci che hanno ottenuto.
UNA VETRINA FONDAMENTALE
Le recensioni e le testimonianze non sono solo paroline gentili; sono una vera e propria vetrina, oro puro che aspetta solo di essere estratto e mostrato al mondo. Il nostro sito web è un palcoscenico dove le voci dei nostri clienti soddisfatti possono risuonare più forte di qualsiasi slogan pubblicitario.
NICCOLÓ LUONGO
imprenditività formazione
Per questo motivo le recensioni non devono essere relegate a una paginetta nascosta. Vanno messe in evidenza attraverso una pagina “Dicono di noi” o “Le nostre storie di successo” che sia impossibile ignorare. Inoltre, integrare widget dinamici che mostrano in tempo reale le recensioni da Google My Business o Facebook non solo aggiunge credibilità, ma dimostra trasparenza. E le testimonianze video (un cliente che sorride e racconta la sua esperienza) o foto di clienti felici insieme alle loro parole sortiscono un effetto ancora maggiore rispetto al semplice testo scritto.
Ogni materiale di marketing è un potenziale megafono: le recensioni, infatti, non sono solo per il web. Le recensioni più potenti possono essere stampate sulle brochure, sui biglietti da visita, sulle presentazioni aziendali e sulle proposte di servizio. Ovviamente non bisogna dimenticarsi dei social: i nostri canali non devono essere solo vetrine di servizi, ma devono diventare bacheche di successo che condividano regolarmente le recensioni più brillanti attraverso gra che accattivanti che mettano in risalto le frasi chiave. Queste testimonianze vanno utilizzate anche nelle campagne pubblicitarie a pagamento, in modo da trasformarle in un richiamo irresistibile per i potenziali nuovi clienti.
LA PROVA SOCIALE
Se c’è un concetto da scolpire nella propria strategia di marketing, è quello della prova sociale. Non è una formula magica o una moda passeggera; è il motore invisibile, ma incredibilmente potente, che spinge i nuovi clienti direttamente verso di noi. Viviamo in un’era in cui la ducia è il bene
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DOVE ESPORRE LE RECENSIONI RICEVUTE
SUL PROPRIO SITO WEB
Mettendole in evidenza attraverso una pagina dedicata o widget dinamici.
SU BROCHURE
E MATERIALE AZIENDALE
e frasi pi e caci possono essere stampate su biglietti da visita, cataloghi e presentazioni aziendali.
SUI CANALI SOCIAL
Condividendo regolarmente le recensioni migliori accompagnate da grafiche accattivanti
CON CAMPAGNE ADV
A PAGAMENTO
Abbinando le recensioni al messaggio pubblicitario per amplificarne l e cacia
più prezioso, e le persone, quasi per istinto, cercano la conferma altrui prima di compiere una scelta. Se una potenziale azienda vede che i suoi pari, i suoi concorrenti o semplicemente altre realtà come la sua, si dano e sono entusiaste del nostro servizio, la bilancia penderà inevitabilmente a nostro favore.
Ma perché la prova sociale è così irresistibile nel settore del cleaning? Immaginiamo un direttore di un uf cio, un gestore di un hotel o il responsabile di una clinica. Non ci conoscono. Hanno bisogno di af dare a qualcuno la pulizia, un aspetto cruciale per la loro attività. Il rischio di scegliere male è alto. Ecco dove entrano in gioco le recensioni positive e le testimonianze: esse agi-
scono come un potente sigillo di garanzia. Dimostrano che altri, prima di loro, sono stati ampiamente ripagati della scelta fatta. Inoltre, cosa c’è di più convincente delle parole di un cliente reale che attesta la nostra bravura? Le recensioni non sono auto-celebrazione; sono fatti concreti, la dimostrazione tangibile che le nostre promesse si traducono in servizi impeccabili e risultati reali. Questo è il pilastro su cui si fonda una credibilità inattaccabile. Oggi siamo sommersi da informazioni. Il processo decisionale può essere paralizzante. Le recensioni fungono da faro, illuminando la strada giusta. Le persone si af dano all’esperienza altrui per ltrare il rumore e prendere decisioni rapide, informate e, soprattutto, sicure. La nostra reputazione online diventa il faro che guida i potenziali clienti direttamente ad un porto sicuro.
Un cliente così soddisfatto da dedicare del tempo per lasciare una recensione positiva non è solo un acquirente; è un ambasciatore. È molto più probabile che diventi un cliente abituale, quasi un partner, e, cosa ancora più preziosa, ci raccomanderà ad altri. Questo innesca un circolo virtuoso di passaparola che ampli ca la nostra portata senza costi aggiuntivi, trasformando una base clienti in una rete di promotori entusiasti.
In de nitiva, costruire un solido ecosistema di recensioni e testimonianze non è un semplice esercizio di marketing; è la strategia vincente per erigere una reputazione inattaccabile, attrarre nuovi clienti con un’ef cienza sorprendente e assicurare una prosperità duratura alla propria impresa di pulizie.
imprenditività
Attraverso approcci relazionali, tecniche empatiche e l’uso intelligente del dialogo, il “no” del cliente può trasformarsi nel punto di partenza di una relazione di fiducia
QUANDO IL CLIENTE DICE
Vuole vedere un caso simile?
Cosa non la convince?
Qual è la priorità di oggi se non questa?
C’è un piccolo grande segreto che ogni professionista della vendita dovrebbe tatuarsi nella mente: ogni obiezione è un atto d’amore mancato. Quando un cliente solleva un’obiezione, non sta dicendo di non essere interessato, ma che non è ancora convinto. E proprio lì si nasconde un’opportunità straordinaria. In altre parole, un’obiezione non è la ne della conversazione: è l’inizio di un vero dialogo. E il dialogo è il cuore pulsante di qualsiasi relazione di ducia. Molto spesso, infatti, il “no” non è un riuto, ma una richiesta di rassicurazione. Il cliente sta esprimendo il bisogno di capirci
Cosa cambiaerebbe per renderlo più adatto a lei?
di più, di essere sicuro che ne valga la pena. Chi sa ascoltare questi messaggi impliciti, apre la porta a una relazione più profonda e duratura. Non si tratta solo di vendere qualcosa, ma di costruire ducia. Fiducia che, una volta conquistata, si trasforma in delizzazione.
Lo psicologo sociale Leon Festinger lo aveva già intuito con la sua teoria della dissonanza cognitiva: quando le persone percepiscono una discrepanza tra ciò che desiderano e ciò che ricevono, entrano in tensione. E cercano di risolverla. Le obiezioni sono il segnale di questa tensione.
Posso proporle un’altervativa?
Non sono muri, sono crepe. E dove c’è una crepa, c’è uno spiraglio, c’è la possibilità di far ltrare nuova luce. Se la si sa cogliere, quella luce può guidarci verso una decisione positiva.
LE OBIEZIONI
NON VANNO “SUPERATE”
Una delle peggiori espressioni che si sentono in aula (e sul campo) è: “Superare l’obiezione del cliente”. Come se il cliente fosse un ostacolo da saltare, una resistenza da abbattere. Nulla di più sbagliato. L’obiezione non va vinta, va capita. Va
FABRIZIO PIROVANO e MARCO MONTI
imprenditività marketing
LE QUATTRO CHIAVI PER CONQUISTARE IL CLIENTE
1. Accogliere le obiezioni senza giudicare, cercando di comprendere meglio le sue ragioni
2. Fare domande in grado di aprire a nuovi spunti di discussione, per stimolare il confronto e esplorare nuovi scenari
3. Analizzare insieme al cliente gli aspetti che non lo convincono, per dimostrare che lo abbiamo ascoltato veramente e desideriamo comprenderlo
4. Raccontare una situazione in cui un altro cliente con lo stesso dubbio ha infine ottenuto il risultato che cercava
ascoltata come si ascolta una persona cara che esprime un dubbio, una paura, un’incertezza. L’obiezione va accolta, esplorata, capita. È un’informazione preziosa, non un fastidio da gestire in fretta. È come se il cliente ci stesse dicendo che vuole darsi di noi, ma ha bisogno che lo aiutiamo a farlo. E in fondo, non è quello che desideriamo tutti quando acquistiamo qualcosa di importante?
Chi si avvicina all’obiezione con la volontà di ascoltare e comprendere, anziché di ribattere e chiudere, ha una marcia in più. È come un buon mediatore che sa vedere i bisogni dietro le posizioni, le paure dietro le reazioni. Il venditore empatico è anche un po’ psicologo: non nel senso clinico, ma nel senso umano e relazionale. E allora, da dove si parte? Dal rispetto. Dall’ascolto sincero. Dalla disponibilità ad accettare che ciò che per voi è ovvio, per l’altro potrebbe non esserlo affatto. E da una buona dose di curiosità: cosa c’è davvero dietro a quella frase apparentemente ostile?
CHIAVI PER CONQUISTARE IL CLIENTE
Innanzitutto, accogliere senza giudicare. Se il cliente dice che costa troppo, bisogna evitare di reagire subito. Senza difendersi orilanciare, bisogna rispondere che ci interessa capire cosa intende esattamente. In quel momento, stiamo comunicando al cliente che ha il diritto di pensarla così, ma noi vogliamo comprendere meglio le
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sue ragioni. L’accoglienza genera apertura: solo se il cliente si sente accolto, può davvero lasciarsi accompagnare verso una nuova visione.
È poi importante fare domande capaci di focalizzarsi su un nuovo punto di vista. Ad esempio, si può chiedere al cliente quali parametri considera nel valutare un prodotto come quello che offriamo. Questa domanda sposta l’attenzione dal prezzo al valore, e aiuta a pensare. Una domanda ben posta può stimolare il confronto, aprire nuovi scenari.
Un’altra strategia chiave, riformulare per ricalibrare. Se il cliente non è convinto, possiamo invitarlo a discutere quali aspetti non lo soddisfano pienamente, analizzandoli insieme. Senza contraddirlo, bensì accompagnandolo. Riformulare è un atto di rispetto: dimostra che abbiamo ascoltato davvero e che vogliamo veri care di avere compreso correttamente. Una forma evoluta di empatia attiva. Inoltre, riformulare aiuta a chiarire anche a chi parla: spesso non siamo del tutto consapevoli di cosa vogliamo nché non lo sentiamo rispecchiato da qualcun altro.
Infine, bisogna condividere esperienze, non risposte. Raccontando, ad esempio, una situazione in cui un altro cliente aveva lo stesso dubbio e, una volta chiarito, ha ottenuto il risultato che cercava.
Questo attiva due leve: il principio di autorità e il principio del conformismo (Robert Cialdini insegna). Il cliente si vede ri esso in chi ce l’ha fatta. Ma senza fermarsi a un
esempio generico: esso va rendetelo vivo, personale, credibile. E lasciate sempre spazio alla libertà di scelta. Chi si sente libero si da di più. I racconti hanno il potere di creare connessioni profonde, molto più di qualsiasi dato o argomentazione tecnica.
NON TUTTE LE OBIEZIONI SONO VERE
Attenzione, però: non tutte le obiezioni potrebbero essere reali. Alcune sono solo “coperture”. Come quando diciamo che ci penseremo su, ma lo facciamo per prendere tempo. Qui entra in gioco la capacità di ascolto attivo e di lettura tra le righe. Più che convincere, serve capire. Più che rispondere, serve indagare. Bisogna chiedersi: cosa c’è dietro a quella frase? Un timore di sbagliare? Una brutta esperienza passata? Una pressione esterna che non conosciamo? Solo chi sa restare nel dubbio, senza fretta di concludere, può scoprire la verità dietro l’apparenza.
E la verità, una volta svelata, è quasi sempre gestibile. Ecco perché ogni “no” è una nestra da aprire, non una porta chiusa.
IL CLIENTE HA SEMPRE (UNA) RAGIONE
Anche se il cliente dice qualcosa che sembra assurdo, esagerato o infondato, non perdiamoci il suo perché. È lì che si trova la chiave per trasformare un diniego in dialogo, un muro in ponte. Perché spesso la vera ragione non è quella che viene detta, ma quella che viene sentita. E lavorare con ciò che le persone sentono richiede delicatezza, esperienza, umiltà. A volte, basta anche solo dire: “Capisco che sia importante, puoi dirmi di più?”. Una frase semplice, ma potente. Perché dimostra interesse genuino, non strategia. E in un mondo in cui tutti cercano di vendere qualcosa, chi riesce a capire davvero si distingue. Se accettiamo i clienti nei loro “no”, possono aprirsi a un “forse”, e poi a un “sì”, che avrà un valore molto più profondo: sarà consapevole, autentico. E sarà l’inizio di una relazione commerciale solida e duratura. Una relazione in cui il cliente non si sentirà mai un numero, ma una persona davvero ascoltata.
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Fulcron PRO non è solo pulito. È CURA
Nel settore Horeca, dove igiene e ordine sono requisiti imprescindibili, Fulcron PRO si propone come un alleato af dabile per chi ogni giorno garantisce ambienti sicuri, puliti e accoglienti. Sviluppato da Arexons – realtà con un secolo di esperienza nella chimica professionale – Fulcron PRO è più di un nuovo brand: è un progetto costruito su valori solidi come cura, competenza e responsabilità. Una gamma nata per rispondere alle esigenze reali dei professionisti della detergenza, con un’attenzione costante a ef cacia, sicurezza e sostenibilità.
Ogni prodotto della linea è pensato per inserirsi in un “Circle of Care”: un approccio che mette la cura al centro, e in cui innovazione, prestazioni e af dabilità si integrano per sempli care e potenziare il lavoro quotidiano. La proposta Fulcron PRO si articola in sei linee prodotto, pensate per rispondere in modo puntuale alle diverse esigenze operative di hotel, ristoranti e servizi di catering. Tra le categorie più strategiche per il comparto dell’ospitalità troviamo la linea lavapavimenti, con formulazioni speci che per ogni super cie – dal gres al parquet – che abbinano un elevato potere pulente a gradevoli profumazioni. I detergenti per lavastoviglie, sviluppati per garantire igiene e brillantezza anche nei cicli più in-
tensi, includono soluzioni ef caci per tutte le durezze dell’acqua, oltre a brillantanti e disincrostanti. La gamma di pulitori speci ci è invece ideale per la gestione quotidiana delle super ci a uso intensivo e con esigenze di trattamento differenziato, quali vetri, acciaio inox, sanitari, piani cottura e forni.
A queste referenze si af ancano soluzioni dedicate ad applicazioni più sensibili. Lo Sgrassatore Food Grade è un detergente concentrato per super ci dure, progettato per rimuovere lo sporco più ostinato senza lasciare residui né alterare i materiali trattati. La sua formula è studiata appositamente per l’utilizzo in ambienti legati alla lavorazione, conservazione o trasporto degli alimenti. Completano l’offerta i prodotti certi cati PMC (Presidio Medico Chirurgico), come il Disinfettante Multisuper ci, sviluppato per garantire una disinfezione profonda e conforme alle normative. Numerosi prodotti della linea Fulcron PRO sono formulati per l’integrazione nei piani HACCP, offrendo così un ulteriore livello di sicurezza in tutti i contesti dove il controllo igienico è prioritario. In particolare, referenze come lo Sgrassatore Food Grade, il Decarbonizzante Forni e Griglie e il Disincrostante Lavastoviglie sono certi cate NSF, a garanzia della piena conformità agli standard di sicurezza alimentare stabiliti dall’NSF International. Ogni prodotto certi cato viene sottoposto a rigorosi controlli e riporta in etichetta il numero di registrazione e la categoria d’uso, per garantire trasparenza e tutela sia per gli operatori che per i consumatori.
Con Fulcron PRO, Arexons mette a disposizione del mondo Horeca una gamma professionale, completa e modulare, che unisce elevate prestazioni, semplicità d’uso e un valore distintivo: la cura.
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IN COPERTINA
Fulcron PRO è un brand di Arexons, azienda italiana con oltre 100 anni di esperienza nella produzione di soluzioni per la pulizia in ambito professionale, industriale e fai-da-te. Nato nel 1985, oggi il brand offre una gamma dedicata ai professionisti dei settori Horeca, industria e facility management. Comprende detergenti per lavastoviglie, pulitori specifici, sgrassatori, disinfettanti, prodotti per pavimenti e lavamani ualità, e cacia e innovazione al servizio di tutti gli operatori.
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Redazione
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Hanno collaborato
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Innovazione e sostenibilità nella pulizia professionale
Comunicare il pulito
CRISTINA CARDINALI
La pulizia non è più una semplice mansione operativa, ma è diventata una componente strategica dell’esperienza del cliente, leva fondamentale per la reputazione delle strutture e, soprattutto, un driver di competitività. Oggi, il settore Horeca si muove in direzione di modelli sempre più sostenibili e tecnologicamente avanzati, ride nendo il concetto stesso di igiene. Ne emerge una nuova sinergia tra estetica, ef cienza e comunicazione.
Così come le cucine professionali adottano apparecchiature certicate EnergyStar e soluzioni a basso impatto ambientale, anche nel campo del cleaning si stanno affermando detergenti concentrati, impianti di dosaggio intelligenti e materiali eco-certi cati. Si tratta di soluzioni capaci di garantire elevati standard di pulizia riducendo al contempo i consumi di acqua, energia e plastica. La pulizia, dunque, inizia a essere percepita come un’esperienza multisensoriale. Ambienti che “profumano di pulito” e super ci brillanti contribuiscono a rafforzare la qualità percepita. Le strutture, in particolare quelle di fascia alta, investono in profumazioni ambientali antibatteriche, sistemi di sani cazione UV invisibili e materiali high-tech facili da mantenere. Anche il digitale gioca un ruolo crescente: QR code, display informativi e dispositivi interattivi sono strumenti ef caci per comunicare trasparenza e rassicurare l’ospite.
A guidare il mercato sembra essere il modello “chiavi in mano”, dove il servizio di pulizia si integra con la gestione operativa della struttura. L’obiettivo non è solo igienizzare, ma ottimizzare i pro-
cessi, ridurre gli sprechi e coinvolgere attivamente il personale nella cultura del pulito. Formazione, consapevolezza e cultura tornano a essere centrali. Il settore ha bisogno di gure competenti, formate e aggiornate. L’esperienza sul campo dimostra che un operatore preparato utilizza correttamente i prodotti, rispetta i protocolli HACCP e si fa promotore di un valore igienico-sociale condiviso. Accanto agli investimenti in tecnologia, servono dunque percorsi formativi dedicati a manager, chef, addetti e gure specializzate del cleaning professionale.
Ma oggi, più che mai, occorre anche “comunicare” il pulito - e farlo in modo chiaro, credibile, visibile. Lo storytelling dell’igiene diventa parte dell’identità del locale: contribuisce ad aumentare la ducia dell’ospite e può trasformarsi in un elemento distintivo dell’offerta. La standardizzazione dei protocolli (piani giornalieri, settimanali, mensili, check-list digitalizzate) si accompagna a strumenti di comunicazione visiva come segnaletica, QR code e monitor che attestano i trattamenti effettuati e dichiarano un “pulito certi cato”. Il futuro del cleaning professionale nell’Horeca parla il linguaggio della sostenibilità, dell’innovazione, della formazione e della comunicazione integrata. Per le imprese del settore e i facility manager, la s da è chiara: offrire non solo un servizio, ma un’esperienza; non solo un prodotto, ma una narrazione coerente con i valori attesi da un’ospitalità moderna. Un valore aggiunto che supera la semplice detergenza, trasformando il pulito in una promessa visibile, misurabile e condivisa.
FUORI I GIOVANI DENTRO I BOOMER
Gen Z e Millennial cercano esperienze, socialità e benessere quando escono, mentre i clienti over 60 restano tra le mura domestiche puntando su abitudini funzionali. Il nuovo Rapporto FIPE fotografa un fuori casa che si fa sempre più consapevole, green e attento alla salute, ma soprattutto sempre più generazionale
Negli ultimi anni l’out of home ha subito una trasformazione profonda, trainata dai mutamenti culturali dei consumatori e da nuove priorità che stanno ride nendo stili di vita e scelte alimentari. Oggi più che mai, infatti, per gli operatori del settore è fondamentale creare ambienti attenti al fattore esperienziale, investire in innovazione con menu essibili, sensibili alle tendenze green, alla salute e alle soluzioni fast casual, capaci di rispondere alla crescente domanda di qualità, benessere e rapidità. Il tutto mantenendo un elevato standard gastronomico e formando team orientati a un servizio empatico e personalizzato. È quanto emerge dal Rapporto Ristorazione 2025 di Fipe-Confcommercio, presentato a Roma lo scorso aprile, che individua tre trend di lungo periodo destinati a ridisegnare il panorama della ristorazione italiana: l’aumento della domanda di prodotti salutari, con consumatori sempre più orientati verso cibi sani e ingredienti innovativi attenti al benessere; l’interconnessione tra sostenibilità e cibo, che spinge ristoratori e produttori ad adottare pratiche eco-compatibili e a ripensare l’intera liera, dalla materia prima alla gestione degli scarti, ribadendo
GIULIA DI CAMILLO
non processati/naturali
sostituti a base vegetale
la centralità della responsabilità ambientale; e l’evoluzione dei modelli di consumo, che segna una distinzione crescente tra l’esperienza sociale e conviviale del fuori casa, ricercata soprattutto dai più giovani, e l’approccio più funzionale dei pasti domestici, preferito in prevalenza dalla generazione dei Boomer.
TENDENZE SALUTISTE
Partiamo dai prodotti salutari: come riporta il rapporto di FIPE, in media più di un cittadino europeo su due dichiara che la salute è importante o molto importante e che condiziona il suo comportamento. n ambito alimentare, questa tendenza si traduce in una riduzione progressiva del consumo di zuccheri, grassi e cibi processati; restano fondamentali i prodotti di provenienza locale.
In tale contesto si sottolinea un distacco tra la vecchia e la nuova generazione, con Gen Z e Millennial, che tendono a preferire cibi ad alto contenuto di proteine, vitamine e integratori, mentre i più anziani sono indirizzati verso prodotti non processati e a base vegetale. In particolare, l’Italia è il Paese europa con la più elevata incidenza di persone attente alla propria salute: il 73% dichiara che la salute è importante o molto importante, contro un valore medio europeo del 66 . E infatti, i nostri connazionali tendono a ridurre il consumo di zuccheri, grassi e sale di più della media europea. Di fronte a questo cambiamento, la ristorazione è chiamata a mettere in atto una vera e propria contromisura, rinnovando i menu e prediligendo piatti che contengano ingredienti freschi, locali e poco processati, in
linea con le aspettative di una clientela consapevole e più attenta al benessere rispetto al passato.
SCELTE SOSTENIBILI
Il secondo trend evidenziato da Fipe-Confcommercio riguarda poi la sostenibilità come pratica sempre più interconnessa al cibo. Tradotto: oggigiorno ciò che si mangia viene valutato per il suo valore nutrizionale, per i bene ci alla salute, ma anche per l’impatto che ha sul pianeta cercando soprattutto prodotti con origine trasparente, etica e con un basso impatto. Come rilevato dall’azienda di consulenza strategica Bain & Company, il 76 % delle ragioni che spingono a ridurre il consumo di carne a favore delle verdure derivano da preoccupazioni ambientali; segue, con il 67%, l’abitudine di riciclare, e con il 64% la limitazione dell’acquisto di prodotti usa e getta.
L’Italia, in termini di sostenibilità, risulta virtuosa: nel 2023, infatti, si è registrato un incremento del 5% nel consumo di prodotti bio e le diete di tipo vegetariano o vegano sono passate dal 6,6% al 9,5% con oltre
Fonte: Bain EMEA Consumer Pulse Survey, con Dynata
Fonte: Bain EMEA Consumer Pulse Survey, con Dynata
provenienza locale
Mangiare fuori al ristorante
vitamine e integratori
Cucinare a casa proteine
Socializzare con amici e famiglia fuori casa
SETTEMBRE 2023
APRILE 2024
proteine
vitamine e integratori
provenienza locale
non processati/naturali
sostituti a base vegetale
UN VANTAGGIO COMPETITIVO
un quinto della popolazione che riduce attivamente il consumo della carne. Per FIPE - si legge nel rapporto - tali tendenze risiedono in una forte cultura gastronomica, in una consolidata liera di prossimità e in una maggiore disponibilità di prodotti a liera corta, fattori che rendono le scelte sostenibili più immediate e accessibili per i consumatori italiani rispetto ad altri contesti in Europa”. Le pratiche di sostenibilità, nel fuori casa italiano, per il 61% dei connazionali sono importanti nella scelta del ristorante, e circa il 30% è disposto a pagare di più per tali scelte.
CASA O FUORI CASA?
Terzo e ultimo trend è l’evoluzione dei modelli di consumo, con un focus sulla distinzione tra esperienza sociale fuori casa e funzionalità in casa. Ciò che emerge è un adattamento dei consumatori a una combinazione di “casa per la routine, e fuori casa per la grati cazione”. Signi ca che, attualmente, i pasti regolari si consumano tendenzialmente a casa propria, con il fuori casa che ha recuperato il ruolo di prezioso
Fonte: Bain EMEA Consumer Pulse Survey,
spazio sociale. Il Rapporto Ristorazione spiega che la gente consuma fuori dalle proprie mura domestiche principalmente per riconnettersi, festeggiare e godere di esperienze particolari o uniche, tenendo sempre conto del rapporto qualità-prezzo. In Europa, rispetto al 2023, sono aumentati i consumatori che desiderano iniziare, continuare o intensi care la socializzazione fuori casa, passando dal 56% al 61%. Lo stesso trend si riscontra anche per il mangiare al ristorante, con la percentuale salita dal 34% al 39%. In Italia, la situazione è simile: chi vuole aumentare la socializzazione fuori casa è passato dal 65% al 70%, mentre per il ristorante si è registrato un incremento dal 35% al 42% nel periodo considerato.
In ne, circa le differenze generazionali, la Gen Z (che, ricordiamo, sono i nati tra il 1997 e il 2012) esce a cena in media tre o quattro volte al mese, con il 15% che supera le cinque uscite mensili. Al contrario, le generazioni più mature riservano le uscite a occasioni speciali, adottando comportamenti più focalizzati sull’aspetto funzionale.
In parallelo, un aspetto sempre più strategico per l’esperienza del cliente è la cura dell’igiene e della pulizia professionale. Come evidenziato dal Rapporto annuale sulla sicurezza alimentare di EFSA (2024), la percezione di igiene in uisce direttamente sulla fiducia del consumatore e sulla propensione a tornare in un locale. Ambienti puliti e ben tenuti non solo rispecchiano l’attenzione per il cliente, ma rafforzano anche l’identità valoriale di un ristorante orientato a salute e sostenibilità. La ricerca Cleaning in Food Service di ISSA Europe mostra che il 78% dei clienti giudica negativamente un’esperienza se nota carenze igieniche, anche minime. In risposta, molti operatori stanno investendo in soluzioni smart per la sanifica ione dai materiali antibatterici alle tecnologie no touch integrandole in un approccio olistico che unisce benessere, qualità e sicurezza. La pulizia, oggi, è parte integrante della customer experience.
Con il contributo dell’Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio
Il vello in microfibra CHE FA LA DIFFERENZA
Pulire i vetri in modo semplice ed ef cace è possibile grazie al vello vetri in micro bra proposto da Essecinque. Ideale per super ci come nestre, specchi e vetrate, questo strumento si utilizza insieme a un telaio in plastica o a uno snodabile in alluminio. La micro bra garantisce un risultato senza aloni né pelucchi, scivola con facilità e non graf a, anche sulle super ci più delicate. Il vello può essere usato con qualsiasi detergente per vetri ed è dotato di una chiusura a strappo che assicura stabilità e aderenza perfetta al supporto.
Oltre al classico telaio in plastica, è disponibile un’alternativa in alluminio leggero con snodo girevole, pensata per seguire i movimenti dell’operatore e rendere la pulizia più agile. L’impugnatura è comoda, sicura e compatibile con aste telescopiche, permettendo di raggiungere anche le super ci più alte senza sforzo. Il vello è disponibile nel colore bianco e blu e nella misura standard di 35 cm. Con questo sistema, la pulizia delle vetrate diventa veloce, pratica ed estremamente ef cace.
GARANTIRE IGIENE E SICUREZZA
Da obbligo normativo a garanzia
della sicurezza alimentare, la pulizia
è anche uno dei parametri più citati nelle recensioni, percepita come un segno immediato di rispetto verso il cliente
MAURIZIO PEDRINI
Protocolli, comportamenti corretti, organizzazione degli spazi e consapevolezza dei rischi: l’HACCP è prima di tutto una questione di metodo, che riguarda ogni tipo di ristorazione.
Ne parliamo con Attilio Borra, consulente per Unilever Food Solutions e membro del Consiglio di Amministrazione di Milano Ristorazione.
Quale ruolo strategico hanno le pulizie in cucina e in sala? Cosa signi ca attuare il protocollo HACCP nella gestione quotidiana dell’igienizzazione della cucina?
Le pulizie non sono un semplice adempimento burocratico: sono uno strumento strategico per garantire la sicurezza alimentare, rispettare la legge, tutelare la salute dei clienti e salvaguardare la reputazione del ristorante. Un ambiente pulito comunica serietà, professionalità e cura. La pulizia è anche un fattore motivante per il personale: chi lavora in un ambiente ordinato è più incline a rispettare le regole e a lavorare con attenzione. Attuare l’HACCP nella pratica quotidiana signi ca trasformare un piano teorico in azioni concrete e sistematiche: ad esempio, stabilire procedure giornaliere di pulizia per tutte le super ci di lavoro, programmare la sani cazione di frigoriferi e celle ogni settimana, annotare
ATTUARE L’HACCP NELLA
l’ef cacia ma anche per la sicurezza. Ad esempio, un disinfettante a base di cloro con presidio medico chirurgico garantisce un’azione virucida e battericida certi cata, mentre un prodotto generico potrebbe non eliminare completamente i patogeni. Allo stesso modo, le attrezzature devono essere progettate per un utilizzo professionale: un lavastoviglie industriale è dotata di cicli di lavaggio a temperature elevate ( no a 85 °C) che garantiscono l’abbattimento batterico. Attrezzature pensate per il mondo Horeca hanno inoltre angoli smussati e super ci lisce che impediscono l’accumulo di sporco e facilitano la pulizia, caratteristiche assenti in quelle domestiche. Per esempio, un banco refrigerato con spigoli arrotondati e ripiani in acciaio inox AISI 304 si pulisce rapidamente e riduce i punti di annidamento dei batteri.
ogni operazione su registri controllati e veri cati. Signi ca anche aggiornare i piani HACCP ogni volta che cambiano menu, fornitori o processi produttivi. Per esempio, se in cucina si inserisce un abbattitore di temperatura, va prevista una procedura dedicata per la sua pulizia interna, perché rappresenta un punto critico per la contaminazione batterica.
Pensa che la scelta di prodotti e attrezzature professionali rivesta un’importanza fondamentale per portare avanti l’obiettivo della massima igiene?
Decisamente sì. La differenza tra un detergente domestico e un prodotto professionale certi cato è abissale, non solo per
Quali sono le principali problematiche in cucina, per quanto riguarda lo sporco? Le criticità più comuni riguardano l’accumulo di grasso nelle cappe di aspirazione, uno dei punti più critici per motivi igienici e di sicurezza (il grasso può aumentare il rischio di incendio). Inoltre, ci sono le incrostazioni di cottura sulle piastre e sui forni, dove le alte temperature ssano i residui e rendono dif cile la rimozione. Un’altra area problematica sono i pavimenti, dove olio e acqua creano patine scivolose che favoriscono incidenti e la proliferazione di batteri. Spesso ci si dimentica delle guarnizioni dei frigoriferi che diventando focolai di muffe. In ne, un problema frequente è la gestione dei ri uti organici: sacchi non chiusi correttamente o bidoni non puliti ogni giorno possono attirare insetti e rovinare la qualità percepita del locale. Per queste criticità, consiglio un piano di pulizia con frequenze de nite: ad esempio, pulizia delle cappe ogni settimana, lavaggio guarnizioni dei frigoriferi ogni due giorni, disinfezione dei pavimenti a ne turno.
#CASE HISTORY
LA PULIZIA SERVITA IN TAVOLA
Tra i vicoli più caratteristici del centro storico di Pietrasanta (Lucca), sorge il ristorante Osteria della Tecchia, un luogo dove è possibile gustare prelibate proposte di sapori tipici della cucina tradizionale toscana.
La cura di ogni minuzioso dettaglio nella preparazione dei piatti si coniuga felicemente alla costante attenzione alla pulizia e igienizzazione della cucina e dei locali, per assicurare la massima sicurezza alimentare ai clienti.
Abbiamo incontrato lo chef titolare del locale, Alberto Galbani,per farci raccontare la sua esperienza.
Quale restyling avete adottato per valorizzare al meglio l’identità del nuovo locale?
Abbiamo voluto unire eleganza e calore, rinnovando gli spazi con materiali naturali come legno e pietra, tipici della nostra terra. L’obiettivo era ricreare un ambiente che parlasse di Toscana, ma con un tocco contemporaneo, senza mai tradire la nostra identità. Le luci calde, l’arredo essenziale ma accogliente e la cucina a vista sono stati pensati per far sentire l’ospite parte di un’esperienza autentica e familiare.
Che valore ha per lei il tema dell’igiene
locali del ristorante? Pensa che dopo la pandemia siano cambiate le esigenze della clientela?
L’igiene è sempre stata una priorità assoluta, ma la pandemia ci ha spinto a rafforzare ulteriormente protocolli e procedure. Oggi i clienti sono molto più attenti e sensibili al tema della pulizia: vogliono sentirsi sicuri, oltre che coccolati. Questo ha reso l’igiene non solo un obbligo, ma un elemento fondamentale per trasmettere fiducia e serenità a chi ci sceglie.
Quanto conta il fattore igiene e pulizia dei vostri locali, in termini di immagine e sicurezza?
Conta tantissimo. L’igiene rappresenta la prima impressione, la base su cui costruire tutto il resto. Non basta servire un piatto eccellente: il cliente deve percepire un ambiente curato e pulito in ogni dettaglio. Solo così possiamo garantire un’esperienza completa, in cui qualità del cibo, servizio attento e atmosfera accogliente si fondono in un ricordo positivo.
Quale sforzo comporta impegnarsi ogni giorno per la puntuale applicazione e sicurezza, anche in termini di investimento economico e nella formazione del personale?
Comporta investire tempo, risorse e tanta energia. Abbiamo scelto di lavorare con fornitori certificati per i prodotti di sanifica ione, aggiorniamo regolarmente i protocolli e organizziamo corsi di formazione continua per tutto il team. È un impegno che richiede costanza e sacrificio economico, ma lo facciamo con convinzione, perché la sicurezza e la serenità dei nostri ospiti e del nostro staff valgono ogni sforzo.
Quanto è importante per i ristoranti il fattore pulizia dal punto di vista della reputazione?
Oggi il passaparola digitale ha un peso enorme: TripAdvisor, Google Reviews, The Fork e i social network sono le prime fonti di informazione per un cliente che deve scegliere un ristorante. La pulizia è uno dei parametri più citati nelle recensioni, perché è percepita come un segno immediato di rispetto verso il cliente. Ricordo un caso di un locale che dopo due recensioni negative sulla pulizia dei bagni, ha visto calare le prenotazioni del 25% nelle settimane successive. È bastato rimediare tempestivamente e rispondere online alle critiche dimostrando attenzione per invertire la tendenza. Anche alcuni programmi televisivi hanno ampli cato la sensibilità su questi temi: molti clienti vogliono vedere nei ristoranti lo stesso standard di pulizia che vedono in televisione.
Come viene selezionato, formato e addestrato il personale di sala e di cucina per le pulizie di manutenzione ordinaria e per gli altri interventi previsti?
La selezione parte con la veri ca di attitudini all’ordine e alla precisione: durante il colloquio, si fanno domande speci che per capire la predisposizione del candidato a rispettare le regole. La formazione è composta da sessioni teoriche su HACCP, manuale di autocontrollo e sicurezza alimentare, seguite da momenti pratici. Per esempio, nelle mie consulenze è previsto un percorso di training con simulazioni di pulizia straordinaria: sani cazione di abbattitori, pulizia approfondita di celle frigorifere, gestione delle attrezzature complesse come affettatrici e impastatrici. Il controllo è continuo: le schede di pulizia devono essere compilate ogni giorno e contro rmate dal responsabile. Organizzo audit interni mensili per veri care la corretta applicazione dei protocolli, con check-list dettagliate su più di 50 punti. In caso di anomalie, si procede con richiami formativi e aggiornamenti mirati. È un processo che richiede tempo e impegno costante, ma solo così possiamo mantenere standard igienici di eccellenza.
PULIZIA SICURA per ambienti critici
Nel mondo dell’igiene professionale, la pulizia non è più solo una questione di apparenza. Se da un lato le aree visibili ai clienti rappresentano un primo banco di prova, anche gli spazi nascosti – come le cucine o le aree tecniche – devono rispettare standard rigorosi.
L’igiene, oggi, è una priorità imprescindibile, e ogni mancanza può tradursi in un danno reputazionale serio. Paredes, storica azienda riconosciuta come inventrice e leader nel lavaggio e asciugatura monouso delle mani, conosce bene questa dinamica. Con oltre 200 strutture ospedaliere servite, l’azienda ha consolidato una solida esperienza nel settore sanitario, dove la pulizia non ammette compromessi. Ma l’impegno di Paredes va oltre l’igiene delle mani: l’azienda promuove un approccio integrato all’igiene professionale, che abbraccia ogni aspetto della sani cazione e della sicurezza degli ambienti.
Tra le novità più rilevanti, il reparto R&D ha potenziato il sistema Paredis Style, migliorandone la chiusura per evitare usi impropri e lanciando una nuova versione chiamata Paredis Style Intense, pensata per le zone ad alta frequenza. Entrambe le soluzioni sono dotate di nottolino in 100% cellulosa, eliminando completamente l’uso della plastica e garantendo un ri uto unico, riciclabile a ne utilizzo. I rotoli sono inoltre certi cati Ecolabel, a testimonianza dell’attenzione all’ambiente.
Paredes ha anche ampliato la propria offerta nei settori disinfettanti e biocidi per mani e super ci, integrando soluzioni mirate
per il cleaning professionale. L’azienda oggi è in grado di coprire un ampio spettro di esigenze, includendo DPI monouso e riutilizzabili, nonché una gamma completa di attrezzature e materiali per la pulizia, rivolti in particolare a imprese di pulizia e operatori di facility management.
Laddove non arriva con la produzione diretta, Paredes seleziona partner tecnologici d’eccellenza. È il caso della collaborazione con Decitex, leader nella tecnologia delle micro bre, che propone un innovativo sistema di pulizia ef cace anche senza l’uso di additivi chimici. Grazie alla particolare struttura dei tessuti, l’azione battericida viene ottenuta utilizzando la sola acqua, rendendo questi prodotti ideali per contesti ad alta criticità come ospedali e strutture sanitarie.
Altro tassello strategico è la partnership con Innuscience, che ha portato al lancio di una linea di detergenti biotecnologici. Questi prodotti 100% di origine naturale sostituiscono la chimica tradizionale, offrendo elevate performance e al contempo garantendo la sicurezza degli operatori e un impatto ambientale minimo.
Una scelta perfetta per chi punta alla transizione ecologica nel proprio modello di cleaning.
Tutte queste soluzioni si inseriscono in una visione coerente: quella di un’azienda che vuole accompagnare i professionisti nella costruzione di ambienti più puliti, più sicuri e più sostenibili, coniugando innovazione tecnica, responsabilità ambientale e concretezza operativa.
L’IGIENE NEL PIATTO
Espressione artistica, sicurezza e professionalità. Quando la cura dei dettagli è intrinsecamente correlata all’aspetto igienico
MAURIZIO PEDRINI
Primo vero biglietto da visita per il cliente è la bellezza di un piatto e per la sua preparazione, è fondamentale af darsi alla creatività e alla tecnica, ma riguarda anche l’igiene nell’impiattamento. Un piccolo errore può infatti compromettere non solo il gusto, ma anche la sicurezza di chi consuma il pasto. Questo è un aspetto essenziale per tutelare la salute dei clienti e preservare la reputazione del ristorante. Secondo gli esperti di sicurezza alimentare, un ambiente di lavoro pulito e procedure adeguate riducono signi cativamente il rischio di contaminazioni. Ogni dettaglio conta: dalle mani del cuoco agli utensili utilizzati, dai piani di lavoro alle decorazioni nali. Un’imperfezione igienica può pregiudicare la qualità del piatto e, nel peggiore dei casi, causare problemi di salute ai consumatori.
Le normative europee in materia di igiene alimentare impongono standard rigorosi, ma è la responsabilità individuale del personale a fare la differenza. L’uso di guanti, la corretta sani cazione degli strumenti e l’attenzione alla freschezza degli ingredienti sono passaggi fondamentali che ogni chef dovrebbe seguire scrupolosamente. Ma non è solo una questione di sicurezza: l’attenzione all’igiene migliora l’esperienza complessiva del cliente. Un piatto curato, servito in condizioni impeccabili, trasmette professionalità e rispetto per chi si siede a tavola. Nel settore della ristorazione, dove la concorrenza è spietata e la reputazione si costruisce con ogni portata, garantire un impiattamento igienico è un investimento che ripaga sempre. Infine, il tema dell’igiene non è una responsabilità esclusiva dei cuochi. Anche il personale di sala gioca un ruolo fondamentale nel mantenere elevati standard igienici, garantendo che ogni piatto arrivi al cliente nelle migliori condizioni possibili.
DALLA CUCINA AL PIATTO
L’igiene inizia ben prima dell’atto nale di impiattare. Ogni ingrediente deve essere trattato con attenzione: dalla selezione alla conservazione, no alla preparazione. Verdure ben lavate, carne conservata in condizioni ottimali e utensili igienizzati sono il primo passo. Quando lo chef si appresta a comporre il piatto, la pulizia delle mani è essenziale, così come l’uso di pinze o guanti per evitare contaminazioni. Anche i piatti su cui il cibo viene servito devono essere perfettamente puliti e privi di residui, garantendo un aspetto curato e professionale. Oltre agli aspetti più ovvi, ci sono dettagli meno evidenti che possono compromettere l’igiene. Ad esempio, la disposizione degli ingredienti deve essere fatta con attenzione: evitare di far fuoriuscire salse che potrebbero rendere il piatto disordinato o utilizzare decorazioni fresche e non manipolate direttamente a mani nude. L’uso di super ci di lavoro sempre pulite e
COME IMPIATTARE A REGOLA D’ARTE
Nel mondo della ristorazione, impiattare a regola d’arte è una vera e propria disciplina, dove tecnica e creatività si fondono per offrire un’esperienza gastronomica completa. Un piatto ben presentato è molto più di una semplice composizione di ingredienti. È un equilibrio di forme, colori e consistenze che stimola la vista prima ancora del palato. Un impiattamento ben studiato trasmette cura e attenzione ai dettagli, lasciando un’impressione indelebile nel cliente. La disposizione degli elementi nel piatto in uen a la perce ione del gusto e può rendere un piatto ancora più appetibile.
mpiattare a regola d arte significa conoscere alcune tecniche fondamentali:
EQUILIBRIO VISIVO. Gli ingredienti devono essere disposti in modo armonioso, evitando sovraccarichi o spazi vuoti eccessivi. Un buon trucco è immaginare il piatto come una tela e giocare con le proporzioni.
PUNTO FOCALE. Ogni piatto deve avere un elemento principale che attira l’attenzione, che sia la proteina, una decorazione particolare o una salsa disposta con precisione.
USO DEI COLORI. Un mix cromatico equilibrato rende il piatto più invitante. Contrasti tra colori complementari possono esaltare la presentazione.
TEXTURE E VOLUMI. Piatti piatti (scusa il gioco di parole) risultano meno dinamici. L’alternanza di consistenze e altezze crea tridimensionalità e movimento.
PULIZIA E PRECISIONE. Niente impronte sul bordo del piatto, schizzi di salsa fuori posto o foglie appassite. Ogni dettaglio deve essere impeccabile per trasmettere professionalità.
la sani cazione degli strumenti tra un piatto e l’altro sono buone pratiche che ogni professionista della cucina deve adottare. Un impiattamento sicuro è un impiattamento attento: la qualità estetica e la sicurezza alimentare devono procedere di pari passo.
LA PULIZIA DELLE MANI
Le mani sono il principale veicolo di batteri e virus. Durante il lavoro in cucina, un cuoco manipola ingredienti diversi, tocca utensili, strumenti e super ci, e il rischio di trasferire agenti patogeni da un punto all’altro è elevato. Per questo motivo, il lavaggio delle mani deve essere considerato un’operazione imprescindibile, da effettuare più volte al giorno e con attenzione. Un gesto semplice, apparentemente banale, ma che rappresenta una delle difese più ef caci contro la contaminazione del cibo. Secondo le normative igienico-sanitarie, il personale della ristorazione deve lavarsi le mani prima di iniziare la preparazione dei cibi, dopo aver toccato alimenti crudi, dopo aver usato il bagno e dopo qualsiasi operazione che possa aver contaminato la pelle. In alcune cucine professionali, l’uso di guanti monouso è consigliato, ma non sostituisce la necessità di un’accurata igiene delle mani.
TRASMETTERE FIDUCIA
La cura dell’igiene è una questione di norme, ma è anche un vero e proprio segno di rispetto verso il cliente. Mangiare in un ristorante signi ca vivere un’esperienza, e la sicurezza alimentare è parte integrante di essa. Un piatto pulito, servito con professionalità, comunica attenzione ai dettagli e, come abbiamo visto, rafforza la ducia di chi lo assapora.
In un mondo in cui la ristorazione è sempre più legata all’immagine, mantenere elevati standard igienici nell’impiattamento è un elemento imprescindibile. Perché la bellezza di un piatto non si misura solo con gli occhi, ma anche con la sicurezza e la qualità che trasmette.
IL CODICE COLORE
che semplifica il pest management
Nel settore Horeca il controllo degli infestanti è un’esigenza quotidiana che richiede tempestività, attenzione alle normative e soluzioni ef caci. Tuttavia, non sempre chi si occupa di queste attività sul campo possiede competenze tecniche speci che. Spesso sono gli operatori di sala, i governanti al piano o gli addetti alla manutenzione a dover individuare rapidamente il prodotto giusto, con il rischio di errori e inef cienze. Da questa consapevolezza nasce Copyr Color ID: un sistema semplice ma altamente innovativo, pensato per rendere immediata e sicura la scelta del prodotto più idoneo a ogni tipo di ambiente.
Copyr Color ID è stato presentato uf cialmente alla ventisettesima edizione di ISSA Pulire, dove ha ricevuto un riscontro particolarmente positivo da parte di professionisti, operatori e imprese del settore. Il successo riscosso testimonia quanto questo sistema risponda alla necessità di risolvere una criticità spesso sottovalutata, ma centrale per chi opera nel mondo Horeca. Il sistema si basa su una logica tanto intuitiva quanto ef cace: l’associazione di ciascun prodotto a un colore speci co che rappresenta un ambiente operativo. Attraverso questa codi ca visiva, anche chi ha una formazione tecnica basilare, può individuare in pochi secondi il prodotto corretto da utilizzare nell’ambiente in cui sta operando, evitando errori e ottimizzando tempi e risorse.
Il rosso identi ca le aree dove si manipolano alimenti, come cucine e laboratori di preparazione, dove sono richiesti prodotti a bassa residualità, inodori e conformi alle normative HACCP.
Il blu è riservato agli spazi comuni e alle camere, che richiedono interventi discreti e mirati, in grado di rispettare il comfort degli ospiti senza rinunciare all’ef cacia.
Il giallo corrisponde ai bagni, spogliatoi e ambienti umidi, dove le condizioni sono più critiche e servono soluzioni ad azione decisa. Il verde, in ne, contraddistingue gli ambienti esterni, come terrazze, verande e giardini, che necessitano di prodotti sicuri per il verde e autorizzati per l’uso in esterno.
La grande innovazione di Copyr Color ID è che la scelta del prodotto non è più delegata all’esperienza del singolo, ma diventa un processo standardizzato, replicabile e tracciabile. Questo semplica anche la formazione del personale, facilitando l’inserimento di nuovi operatori e migliorando la conformità alle normative in vigore, a partire da quelle previste nei protocolli HACCP.
Oltre alla componente operativa, il sistema porta con sé anche una forte impronta di responsabilità ambientale. Le soluzioni proposte da Copyr si distinguono per l’attenzione alla sostenibilità, privilegiando formulazioni di origine vegetale, grazie all’uso del Piretro, pronte all’uso e con un ridotto impatto ambientale.
In de nitiva, Copyr Color ID rappresenta una novità esclusiva che coniuga innovazione, semplicità e responsabilità. È uno strumento pensato per risolvere problemi concreti, migliorare la qualità del servizio offerto e garantire la massima sicurezza per operatori, ospiti e clienti nali. Una piccola rivoluzione nel modo di gestire gli infestanti, che ha già conquistato l’attenzione del mercato. AREE COMUNI
I NUMERI IN EUROPA
101 MILIONI
Le persone con disabilità in Europa, di cui 65,2 milioni con concreta possibilità di spesa. Se a queste aggiungiamo amici e familiari che viaggiano insieme, il bacino potenziale sale a 231,5 milioni di utenti, generando un indotto di 143 miliardi di euro
12,4 MILIONI
Le persone con disabilità in Italia, di cui 8 milioni con una reale capacità economica di viaggiare. Considerando i nuclei familiari e gli accompagnatori, il totale dei potenziali turisti accessibili si attesta a 22,7 milioni, con una spesa media pro capite di circa 1.190 euro
70%
L’aumento stimato entro il 2035 dei viaggiatori con disabilità. Questo considerevole aumento è dovuto all’allungamento della vita, alla crescita delle patologie croniche, ma attualmente l’accessibilità delle destinazioni italiane non soddisfa neanche il 25-35% della domanda attuale
29%
L’incremento di fatturato stimato per gli ambienti progettati all’insegna dell’usabilità, grazie alla fideli a ione di una clientela pi ampia e all’accesso a incentivi per l’implementazione
POSSO VENIRE ANCH’IO? NO TU NO!
VI SIETE MAI CHIESTI
QUANTI CLIENTI STATE
REALMENTE PERDENDO
SE UNA PERSONA SU TRE NON PUÒ ACCEDERE
LIBERAMENTE
AL VOSTRO LOCALE, A CAUSA DI BARRIERE FISICHE O CULTURALI?
IL MARCHIO USABILE,
NATO DALL’ESPERIENZA
DI RUOTE A SPASSO
APS, RISPONDE CON
UNA VISIONE NUOVA
DELL’OSPITALITÀ: NON
BASTA ESSERE ACCESSIBILI
PER LEGGE, BISOGNA
ESSERE USABILI
NELLA REALTÀ
ROSSELLA DE STEFANO direttrice di Mixer
Nel mondo dell’ospitalità siamo tutti bravissimi a parlare di esperienze. Atmosfere curate, drink d’autore, servizio sartoriale. Ma c’è un dettaglio che troppo spesso dimentichiamo: chi non può accedere al locale, semplicemente non fa parte di quell’esperienza. E non per scelta. Si tratta di una battaglia culturale che non parla di buoni sentimenti, ma di equità e visione. E oggi, più che mai, serve un cambio di passo. Dobbiamo andare oltre la compassione, oltre la logica del “minimo sindacale” imposto per legge. Perché l’accessibilità non è una gentile concessione: è un
diritto. Ma soprattutto, è una straordinaria opportunità di crescita per chi fa impresa. È in questa direzione che si muove UsAbile, progetto promosso dall’associazione Ruote a Spasso APS, che ha il merito di mettere al centro non la norma, ma la persona. E lo fa con una Mappa - con la M maiuscola - che non si limita a registrare luoghi “accessibili”, ma li valuta per ciò che sono realmente: usabili. La Mappa dell’Usabilità è uno strumento basato su Google Maps che consente a chiunque di veri care la reale fruibilità di spazi e servizi in tutta Italia. In questo modo, si rendono immediatamente accessibili informazioni pratiche su location, percorsi, infrastrutture e luoghi di interesse, a bene cio di cittadini, turisti e amministrazioni. La Mappa è arricchita dal contributo di persone con disabilità motoria, provenienti da diverse regioni, che forniscono valutazioni puntuali su aspetti come rampe, accesso ai servizi igienici, segnaletica e barriere architettoniche. Ogni locale viene classi cato con un codice semplice e immediato: verde per “usabile in totale autonomia”; giallo, se il locale è accessibile, ma con qualche difficoltà o con aiuto; rosso per luoghi inaccessibili o con gravi limitazioni. Per le strutture classi cate come usabili (colore verde), è previsto anche un logo identi cativo uf ciale da esporre all’ingresso. Non un semplice bollino estetico, ma un simbolo di ducia, che comunica in modo chiaro l’impegno verso un’accoglienza inclusiva e senza barriere. Una vera e propria certi cazione di eccellenza in termini di usabilità. E se questo termine - usabilità - vi suona nuovo, è il momento di farvi due domande. Le ho fatte anch’io, dialogando con Roberta Pirone, fondatrice del progetto insieme a Massimo Fiori. Ne è nato un confronto illuminante, a tratti scomodo, ma necessario.
Come nasce Ruote a Spasso e, più recentemente, UsAbile?
Ruote a Spasso nasce nel 2022 da un viaggio reale e da ostacoli altrettanto reali. Viaggiavamo in camper, lavorando in smart working. Ma ogni tappa diventava un’incognita: dove si entra? C’è il bagno? Ci si muove davvero? Già, perché l’ac-
con la missione di promuovere un mondo inclusivo in cui ogni individuo, indipendentemente dalle abilità fisiche, possa partecipare appieno alla vita e alla società
cessibilità non si misura con un cartello o una spunta su Google. Si vive, oppure no. Così è nata una community, fatta di persone che raccontano con onestà la propria esperienza. Non statistiche. Non check-list. Vita vera. Nel 2024, da quella base è nato UsAbile, che sposta l’asticella più in alto. Non ci basta che un locale sia in regola, vogliamo che sia davvero accogliente. Che rispetti la libertà, la dignità e l’autonomia di chi lo attraversa.
Locale accessibile o usabile?
La differenza è tutta qui. Un locale accessibile ti fa entrare. Un locale usabile ti fa sentire parte del tutto. E per chi lavora nel mondo del bar e della ristorazione, è un’occasione concreta per fare la differenza. Non con proclami, ma con gesti: un corridoio sgombro, un bagno davvero praticabile, una cannuccia in vetro al buffet per bere un tè caldo in autonomia. Dettagli? Sì, ma sono quei dettagli a de nire l’identità di un locale. E la percezione che ne ha il cliente.
Roberta Pirone, fondatrice insieme a Massimo Fiori di Ruote a Spasso, Associazione di Promozione Sociale
ATTENZIONE ALL’IGIENE
C’è un altro aspetto, troppo spesso trascurato, che incide profondamente sull’esperienza delle persone con disabilità: l’igiene degli ambienti. Pensateci: quanto può essere frustrante trovare finalmente un bagno accessibile, solo per scoprire che è sporco, maleodorante o utilizzato come deposito? L’igiene non è un dettaglio, è parte integrante della dignità e dell’autonomia. Per chi vive una condizione di disabilità, utilizzare un servizio igienico in sicurezza e in autonomia è una necessità primaria, non un lusso. Non basta che ci sia uno spazio a norma: serve che sia funzionale, pulito, attrezzato e regolarmente manutenuto.
L’attenzione all’igiene, nei locali, è cura della persona ignifica prevedere superfici facilmente sanificabili, dispenser a portata di mano, corrimano puliti, sanitari in ordine ignifica considerare le esigen e specifiche di chi magari si sposta con le mani, tocca superfici con frequen a maggiore, o ha di coltà a manovrare porte e rubinetti L’igiene è rispetto. È accoglienza. Ed è anche una garanzia di sicurezza per tutti.
In un’epoca in cui la sensibilità verso la salute è cresciuta, trascurare l’igiene, specie nei servizi dedicati all accessibilità, non pi tollerabile né professionalmente accettabile. Chi punta sull’usabilità non può ignorarlo. Anzi, deve farne un punto di forza. Perché in un locale veramente inclusivo, nessuno deve mai sentirsi di troppo. emmeno nei dettagli pi invisibili
QUALI SONO GLI INCENTIVI
FISCALI PER L’ACCESSIBILITÀ
Credito d’imposta per l’eliminazione delle barriere
Bonus Alberghi 80%
Dal primo gennaio 2022 al 31 dicembre 2025 è possibile beneficiare di un credito d imposta per le spese sostenute per eliminare le barriere architettoniche. Il bonus copre il delle spese sostenute fino a un massimo variabile da mila a mila euro, a seconda dell edificio interessato
Destinato alle strutture ricettive, prevede un credito d’imposta dell’80% sulle spese sostenute per interventi di riqualifica ione, inclusi quelli per l elimina ione delle barriere architettoniche; le spese devono essere state sostenute a partire dal novembre e fino al dicembre
PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA A SUPPORTO DELL’ACCESSIBILITÀ
Fondo Rotativo per il turismo
Non è quindi solo una questione etica. È anche (e soprattutto) strategica.
I numeri parlano chiaro. Il mercato potenziale del turismo inclusivo vale oltre 27 miliardi di euro solo in Italia. E non riguarda solo le persone con disabilità certi cate:
L’agevolazione, prevista tra gli investimenti del Pnrr è dedicata alle strutture ricettive che prevedono di investire in progetti per migliorare e potenziare i servizi all’ospitalità.
parliamo anche di anziani, genitori con passeggini, persone con dif coltà temporanee. Persone reali, con esigenze speciche e capacità di spesa, che cercano luoghi dove non si debbano scusare per esistere. E poi ci sono gli incentivi: fondi PNRR, bonus alberghi, bandi regionali. Il denaro c’è. La domanda pure. Manca solo il coraggio di ripensare le cose. E no, non servono investimenti faraonici. Ci sono tante azioni semplici e a basso costo che possono migliorare in modo signi cativo l’esperienza delle persone. Pensiamo, per esempio, a un gesto piccolo ma concreto: una cannuccia in acciaio o vetro al buffet della colazione consente a chi ha dif coltà motorie di bere in autonomia e sicurezza. Il mio consiglio è: Iniziate da ciò che è fattibile, e fatelo bene. Ogni singolo intervento, anche il più semplice, migliora non solo l’esperienza di una persona, ma anche l’identità, la reputazione e il valore della vostra attività.
Gli errori più frequenti nella progettazione degli spazi? Ci siamo trovati davanti a rampe ripide come una pista nera, ascensori impraticabili, bagni “regolamentari” usati come sga-
buzzini. E lì capisci che la legge non basta. Il vero problema è la mentalità. Troppo spesso l’accessibilità viene vista come un obbligo da ridurre al minimo, un costo, una seccatura. Ma l’usabilità è tutta un’altra storia. Signi ca progettare tavoli senza gambe centrali. Scrivere menu leggibili. Formare il personale a non ignorare chi è diverso. È attenzione, non concessione. E poi ci sono episodi che parlano da soli. Come quello segnalato da un esploratore della Mappa: “Per entrare in quel locale ho dovuto attraversare il magazzino, passando da un ingresso secondario. Non mi sono sentito accolto”.
Come sarà l’ospitalità tra dieci anni?
Se il modello UsAbile fosse adottato su larga scala, vedremmo un’Italia più giusta, più accogliente e più forte. Dove nessuno deve chiedere posso venire anch’io? perché ogni spazio è già progettato per essere condiviso. E sapete che vi dico? Non è utopia. È solo una questione di scelte. E di visione. Proprio quella che serve oggi a ogni imprenditore dell’ospitalità che voglia distinguersi davvero. Il resto è solo facciata.
LA TAVOLA SI FA IMMAGINE
la materia si fa stile
In occasione della Fiera Pulire 2025, In bra con il suo brand Venus, lancia i nuovi decori in airlaid. L’eleganza e la resistenza della carta a secco si uniscono a una palette cromatica ispirata alla natura e all’arte, per offrire un’esperienza che coinvolge vista, tatto, memoria.
I nuovi coordinati, tovagliolo 40x40 e tovaglia 100x100, vanno ad arricchire l’attuale gamma Venus di prodotti di alta qualità dall’effetto tessuto. Le apparecchiature Venus, impeccabili e igieniche, consentono al ristoratore di offrire una mise en place raf nata, facendogli dimenticare i costi di lavaggio e stiratura della biancheria da tavola.
I decori sviluppati sono pensati per armonizzarsi con l’ambiente e valorizzare il momento conviviale, trasformando l’apparecchiatura in un segno distintivo, in una scelta di gusto e di personalità
TRAMA
Per chi crede che la vera raf natezza risieda nell’equilibrio delle forme. Trama è l’espressione di una bellezza tattile e sobria, pensata per dare profondità visiva alla tavola. Una texture so sticata, disponibile nelle varianti nero, bordeaux e sabbia, che richiama l’intreccio del tessuto, impreziosita da una palette di toni tenui. Autentico, discreto e versatile, è il decoro ideale per chi cerca sobrietà e raf natezza
VICHY
Il quadretto, un classico che si rinnova, reinterpretando il gusto del passato in chiave contemporanea. Un’icona senza tempo che richiama le tovaglie delle trattorie di una volta, con uno stile sempre attuale. Vichy grigio, per un’apparecchiatura moderna, Vichy sabbia, per una fresca contemporaneità e Vichy rosso per un’atmosfera accogliente e conviviale.
LIN
Lin veste la tavola con una texture raf nata che richiama la purezza naturale del lino. Un effetto delicato, so sticato nella sua semplicità, dona un tocco naturale e materico a ogni allestimento.
Stile e sobrietà si esprimono in una palette che spazia dal blu ottanio, al corda, al marrone
CHEVRON
Zigzag dinamici si intrecciano in un pattern vibrante che porta energia ed equilibrio agli ambienti che amano distinguersi. Linee nette, ritmo visivo, carattere contemporaneo. Il decoro Chevron, nelle sue varianti blu e bordeaux, si distingue per la sua forza gra ca, perfetta per ambienti moderni e tavole dal design essenziale
FLEURS
Fleurs, in grigio o in verde, è il decoro per chi ricerca un tocco di romanticismo discreto. Petali di ori appena abbozzati su una texture tessile, Fleurs unisce delicatezza e freschezza cromatica.
CONCHIGLIE
Un sof o marino, un’impronta di sabbia, un’eco che sa di sale. Conchiglie dal tratto dorato che sembrano uscite da un dipinto impressionista. L’eleganzamarina perfetta per ristoranti gourmet e locali vista mare, che cercano un tocco di so sticata poesia.
Con Venus, inoltre, l’eleganza si unisce alla sostenibilità. L’intera gamma è certi cata FSC®, garanzia che la carta utilizzata proviene da una gestione forestale responsabile.
In bra Venus: eleganza contemporanea, matericità visiva.
Efficienza e qualità sono criteri imprescindibili. La cura dell’aria che si respira in cucina fa parte del servizio al cliente
CRISTINA CARDINALI
RIFERIMENTI NORMATIVI
NORMATIVA NAZIONALE
D.Lgs. 81/2008. Testo unico sulla sicurezza sul lavoro. L’art. 64 prevede la manutenzione degli impianti e dei dispositivi di protezione collettiva.
D.P.R. 151/2011. Regolamento per la prevenzione incendi. Alcuni locali rientrano in categoria A/B/C a seconda della potenza impiantistica installata.
NORMATIVA SANITARIA
Regolamento (CE) n. 852/2004. Igiene dei prodotti alimentari. Articoli 4 e 5: requisiti strutturali e piani di autocontrollo HACCP.
Linee guida regionali. Molte Regioni italiane (es. Lombardia, EmiliaRomagna, Toscana) hanno pubblicato indicazioni specifiche su ventila ione, pulizia degli impianti e gestione delle cappe
STANDARD INTERNAZIONALI E BUONE PRASSI
NFPA 96 (USA). Standard per il controllo di fuoco e grassi nei sistemi di ventilazione delle cucine commerciali.
ISO 22000. Sistemi di gestione per la sicurezza alimentare, include la gestione delle condizioni ambientali e strutturali.
I DISPOSITIVI DI ASPIRAZIONE
Nel settore della ristorazione, la gestione dell’aria indoor è un elemento fondamentale per garantire condizioni di lavoro sicure, igieniche e conformi alle normative vigenti. Tra i dispositivi chiave vi sono le cappe di aspirazione, installate sopra le apparecchiature di cottura per captare fumi, vapori e aerosol grassi prodotti durante la preparazione degli alimenti. Esistono diverse tipologie di cappe impiegate nei ristoranti, a seconda delle esigenze operative e delle caratteristiche dell’ambiente di lavoro: cappe a parete, a isola, centralizzate con condotte di estrazione, oppure autonome, dotate di ltri a carboni attivi e sistemi di ricircolo. Le cappe con espulsione esterna, generalmente collegate a un sistema canalizzato, rappresentano la soluzione più ef cace per garantire la ri-
mozione dei contaminanti dall’ambiente di lavoro. Tuttavia, la loro ef cacia dipende in modo critico dalla regolarità con cui vengono puliti ltri, condotti e unità motorizzate. Trascurare la manutenzione di questi impianti non comporta solo un decadimento delle prestazioni, ma introduce rischi signicativi per la sicurezza e la salute.
SICUREZZA ANTINCENDIO
Durante la cottura, le particelle di grasso sospese nell’aria vengono catturate dal sistema di aspirazione e tendono ad accumularsi all’interno dei ltri e dei condotti. Con il tempo, questi residui possono formare strati combustibili che aumentano il rischio d’incendio. Numerose segnalazioni da parte dei Comandi dei Vigili del Fuoco
indicano proprio nei sistemi di aspirazione non puliti una delle principali cause di incendi in cucine professionali.
SALUBRITÀ DELL’AMBIENTE
Oltre al rischio di incendi, un sistema di aspirazione inadeguato incide negativamente sulla qualità dell’aria all’interno della cucina. L’accumulo di fumi e vapori, unito all’inef cace estrazione degli odori, può compromettere il benessere del personale, in uendo sulla produttività e sull’aderenza alle normative in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008). Inoltre, l’aria contaminata può raggiungere le aree di somministrazione, alterando negativamente l’esperienza del cliente.
Anche sotto il pro lo igienico-sanitario, la presenza di residui grassi non gestiti adeguatamente rappresenta una fonte di contaminazione indiretta. L’olio condensato o mal drenato può migrare sulle super ci o gocciolare in prossimità delle zone di pre-
parazione, in contrasto con i requisiti imposti dal sistema HACCP.
FREQUENZA E MODALITÀ DI PULIZIA
La normativa non stabilisce intervalli ssi di pulizia validi per tutte le situazioni, ma richiede che la manutenzione sia “adeguata e documentata”. In genere, i ltri metallici dovrebbero essere rimossi e lavati con cadenza settimanale o bisettimanale, a seconda dell’intensità di utilizzo.
La pulizia dei condotti e delle turbine va invece affidata a ditte specializzate, con interventi programmati almeno ogni 6-12 mesi, previa valutazione tecnica delle condizioni dell’impianto. Gli operatori professionali del settore effettuano ispezioni, rilievi fotogra ci e rilasciano certi cazioni di conformità che possono risultare utili in caso di controlli da parte delle autorità sanitarie o dei servizi antincendio. È buona prassi conservare la documentazione relativa agli interventi effettuati, sia per nalità
UNITI PER SICUREZZA ED EFFICIENZA
PUNTO DI RIFERIMENTO PER LE AZIENDE E I PROFESSIONISTI
CHE OPERANO NEL SETTORE DELLA BONIFICA E MANUTENZIONE DEI SISTEMI DI ASPIRAZIONE.
LA NOSTRA MISSIONE È RAPPRESENTARE, SUPPORTARE E PROMUOVERE L'ECCELLENZA IN QUESTO AMBITO, CONTRIBUENDO A ELEVARE GLI STANDARD DI SICUREZZA, EFFICIENZA E SOSTENIBILITÀ.
INFO@ANBSA.ITWWW.ANBSA.IT
ispettive sia per costruire un sistema gestionale di qualità.
GESTIONE DEL RISCHIO
Le cappe di aspirazione non sono soltanto strumenti tecnici per il comfort ambientale, ma veri e propri dispositivi di sicurezza e igiene. Investire nella loro corretta pulizia e manutenzione signi ca ridurre i rischi, garantire la continuità operativa e tutelare la reputazione dell’attività. Il corretto funzionamento delle cappe rientra tra gli obblighi del datore di lavoro in materia di sicurezza. L’art. 64 del D.Lgs. 81/2008 stabilisce che tutti gli impianti debbano essere mantenuti in ef cienza e sottoposti a regolare manutenzione, secondo le indicazioni del costruttore e le esigenze operative. Anche il Regolamento (CE) n. 852/2004 sull’igiene dei prodotti alimentari, richiamato nei controlli HACCP, prevede che le strutture destinate alla preparazione degli alimenti garantiscano un’adeguata ventilazione e l’assenza di contaminazioni crociate.
DIVISE IMPECCABILI
SIMONE CIAPPARELLI
Nel settore Horeca l’immagine e la cura nel presentarsi e nel presentare il proprio locale sono fattori fondamentali. Una divisa pulita, ordinata e profumata comunica professionalità, attenzione e rispetto per l’ospite. Al contrario, un capo macchiato o stropicciato può danneggiare seriamente la reputazione di un’attività, indipendentemente dalla qualità del servizio offerto.
Oltre all’aspetto estetico, è fondamentale garantire la sani cazione dei tessuti, eliminando germi, batteri e residui organici potenzialmente pericolosi, soprattutto in ambienti come le cucine.
Le divise Horeca, soprattutto quelle utilizzate da cuochi e personale di sala, sono esposte quotidianamente a un’ampia gamma di sostanze che possono macchiare e penetrare in profondità nei tessuti. Tra le più dif cili da eliminare troviamo: oli e grassi animali o vegetali, particolarmente ostinati perché penetrano nelle bre e tendono a resistere ai lavaggi standard; salse e condimenti come sughi, ketchup, senape o vino rosso, che possono lasciare aloni colorati; caffè e bevande zuccherate, che, se non trattate tempestivamente, tendono a macchiare in modo permanente; sudore e odori corporei, che possono impregnare le bre e rendere le divise sgradevoli anche se apparentemente pulite.
A questi si aggiungono talvolta residui di detersivi non correttamente risciacquati, che oltre a compromettere la morbidezza del tessuto, possono causare irritazioni cutanee o reazioni allergiche.
TECNICHE DI LAVAGGIO
La rimozione ef cace di queste sostanze richiede trattamenti professionali speci ci, che vanno ben oltre il semplice lavaggio domestico. Le lavanderie industriali specializzate nel settore Horeca adottano cicli di lavaggio studiati per ogni tipo di sporco e tessuto, combinando tecnologia, chimica e sostenibilità. Alcuni dei metodi più efcaci sono:
• Pretrattamento mirato: consiste nell’applicare speci ci smacchiatori sulle aree più colpite (colletti, polsini, petto) prima del lavaggio vero e proprio. Questo passaggio è
fondamentale per ammorbidire e sciogliere le macchie più resistenti.
• Lavaggio ad alta temperatura (60-90 °C): essenziale per sani care i capi, eliminando batteri, virus e funghi. Questa tecnica, però, va usata solo su tessuti che la sopportano, per evitare danni o scolorimenti.
• Detergenti professionali enzimatici : particolarmente efficaci contro macchie proteiche (come sangue, latte o uova) e grassi. Gli enzimi “mangiano” letteralmente i residui organici, senza rovinare le bre.
Oltre alla pulizia, è imprescindibile garantire anche la sani cazione delle divise. Molte lavanderie industriali offrono trattamenti con ozono, vapore ad alta temperatura o prodotti disinfettanti certi cati, capaci di abbattere no al 99,9% dei microrganismi. Mantenere un alto standard di pulizia e sani cazione delle divise è quindi un investimento diretto necessario per promuovere l’immagine del locale e attrarre una clientela sempre più attenta a questi aspetti.
SOLUZIONI per l’igiene a 360°
Christeyns propone un portfolio completo di prodotti per il settore della Professional Hygiene, progettato per rispondere in modo mirato alle esigenze degli operatori del settore. L’offerta è articolata in quattro macro-gamme, ciascuna dedicata a un ambito specico: pavimenti, interni, lavanderia e cucina
Per ogni linea sono disponibili alternative ecologiche certi cate ECOLABEL, identi cate dal marchio Green’r, a conferma dell’impegno continuo verso una chimica più sostenibile.
LINEA PER PAVIMENTI FLOORIT
Prodotti pensati per la manutenzione quotidiana e il trattamento di ogni tipo di super cie. La gamma Floorit comprende detergenti con diverse profumazioni, cere, deceranti e sgrassatori. Ogni formulazione è studiata per garantire igiene, protezione e una resa estetica impeccabile, anche nelle situazioni più critiche.
LINEA PER GLI INTERNI LUFRA
Detergenti per la pulizia e la sani cazione degli spazi interni, con soluzioni adatte a tutte le super ci, dai vetri ai metalli, no agli arredi e ai sanitari. LUFRA include formulazioni concentrate e pronte all’uso, oltre a sgrassanti, disincrostanti e lucidanti, per risultati rapidi e professionali.
LINEA PER LA LAVANDERIA CARETEX
Sviluppata con l’expertise dei tecnici Christeyns, la linea Caretex risponde alle diverse esigenze del lavaggio tessile, dai capi delicati
a quelli tecnici. Completano l’offerta i prodotti RAPID-O, compatibili con sistemi a ozono, ideali per lavaggi ef caci e a basso impatto ambientale. Il risultato è una pulizia profonda nel pieno rispetto delle bre.
LINEA PER LA CUCINA RELAVIT
Soluzioni speci che per l’igiene in ambienti cucina. Relavit comprende detergenti, disinfettanti e sgrassanti disponibili in diversi formati e concentrazioni, inclusi spray e solidi. I prodotti garantiscono rimozione ef cace di grasso, calcare e residui alimentari, contribuendo a mantenere super ci sicure e conformi agli standard HACCP.
Il portfolio Christeyns rappresenta una proposta completa e collaudata, capace di coniugare ef cacia, specializzazione e sostenibilità ambientale. Una risposta concreta per chi lavora ogni giorno per mantenere standard igienici elevati e ambienti sicuri.
SOlight, SOchic e SObasic
I carrelli hotel Falpi rappresentano la massima espressione di funzionalità, estetica ed ef cienza per il settore dell’ospitalità. La gamma è suddivisa in due linee che si differenziano per i materiali utilizzati nella fabbricazione.
SOLIGHT: L’ESCLUSIVITÀ DEL LUSSO
L’immagine di un hotel di lusso è il risultato di un’insieme di dettagli che, tutti insieme, concorro-no nel restituire un particolare feeling all’ospite. La professionalità del personale, la qualità degli arredi, la pulizia e l’ordine sono le basi sulle quali costruire un’offerta alberghiera di grande livello. Per comunicare al meglio l’attenzione al dettaglio e la cura dedicata al servizio di housekeeping, è essenziale che l’Hotel sia dotato di attrezzature funzionali e robuste, che rispecchino anche in termini estetici, il livello generale di qualità che gli ospiti si aspettano da una struttura di lusso.
La raf natezza è spesso sinonimo di sobrietà nei colori e nelle forme: i carrelli Falpi della linea SO-light sono infatti caratterizzati da un design elegante e raf nato, composto da linee essenziali e colori che si fondono armoniosamente con qualsiasi tipo di arredamento, sia esso classico o moderno.
Con un’attenzione meticolosa alle esigenze speci che del lusso, questi carrelli sono stati proget-tati e creati per offrire un’eccezionale praticità: sono dotati infatti, di cassetti o serrandine e ac-cessori che sempli cano il lavoro del personale addetto, migliorando notevolmente l’ef cienza delle operazioni di housekeeping. La linea SOlight è interamente fabbricata in Italia con materiali di
alta qualità che resistono all’u-sura quotidiana, garantendo una durata prolungata nel tempo. Questa caratteristica è di fonda-mentale importanza per mantenere nel tempo l’immagine impeccabile di un hotel di prestigio.
SOCHIC E SOBASIC: STILE E QUALITÀ
PER TUTTE LE ESIGENZE
Anche gli alberghi che prediligono carrelli più tradizionali hanno oggi un prodotto Falpi che si adatta alle loro esigenze.
Sono infatti disponibili le linee di carrelli SOchic e SObasic: semplici, funzionali, di alta qualità ed economici. Tutti i modelli delle linee SOchic e SObasic sono disponibili in due accattivanti varian-ti cromatiche: effetto legno ed effetto trama/antracite, così da adattarsi ad ogni necessità.
Entrambe le gamme di carrelli, disponibili poi in quattro differenti misure, offrono un’ampia gam-ma di con gurazioni per soddisfare le esigenze più disparate anche per quegli hotel dove gli spazi sono ridotti.
Sebbene siano destinati a piccole e medie strutture alberghiere, i carrelli SOchic e SObasic man-tengono l’impeccabile qualità che contraddistingue anche la linea SOlight.
La gamma di carrelli hotel di Falpi offre oggi soluzioni per tutti i tipi di strutture, garantendo sem-pre funzionalità, eleganza, robustezza e il carattere riconoscibile del “Made in Italy by Falpi” .
EFFICACIA E SICUREZZA per ogni superficie
Nel settore Horeca, la pulizia non rappresenta solo un requisito normativo, ma anche un elemento chiave per garantire un’esperienza di qualità agli ospiti. Ambienti impeccabili, cucine sicure e super ci igienizzate contribuiscono a costruire la reputazione di hotel, ristoranti e servizi di catering, trasmettendo ducia e professionalità.
Grazie alla linea HiMiX Professional di Rubino Chem, ottenere una pulizia profonda e sicura diventa un processo semplice ed efcace. Questi detergenti professionali, sviluppati per rispettare ogni tipo di super cie, assicurano prestazioni eccellenti e sono conformi agli standard HACCP. L’attenzione alla qualità rende questa linea un punto di riferimento per chi desidera offrire ambienti sempre perfettamente igienizzati.
Tra le soluzioni proposte, spicca Protection 24H, un igienizzante arricchito con sali d’ammonio quaternario, capace di rimuovere germi e batteri in modo ef cace. La sua formula innovativa crea una barriera invisibile che garantisce protezione no a 24 ore, risultando ideale per super ci ad alto contatto. Questa caratteristica lo rende un alleato indispensabile per mantenere elevati standard igienici senza la necessità di continue applicazioni. Per le esigenze più impegnative, Degreaser Food è la soluzione perfetta. Si tratta di uno sgrassatore ultra concentrato ad alta alcalinità, progettato per dissolvere anche lo sporco più ostinato. Agisce in profondità su grassi animali e vegetali, residui carbonizzati e oli, senza corrodere le super ci e senza lasciare aloni.
Quando si tratta di super ci delicate come cristalli, vetro e acciaio,
Glass + Inox Food e Anti Kalk sono la scelta ideale. Questi detergenti ultra concentrati rimuovono con facilità impronte, polvere e residui di grasso, lasciando una pellicola protettiva invisibile che ritarda il ridepositarsi dello sporco. Grazie alla rapida evaporazione, assicurano una brillantezza perfetta senza lasciare aloni. Per un’esperienza maggiore di freschezza e igiene, Olè Essenza Ultra è un profumatore detergente ultra concentrato multifunzionale: profuma, rimuove germi e batteri, neutralizza i cattivi odori, deterge e spolvera. La sua formula garantisce una profumazione intensa e persistente per oltre 48 ore, trasformando ogni ambiente in un luogo accogliente.
Completa l’offerta la linea lavanderia: Laundry Wash Ultra deterge in profondità, eliminando macchie e sporco ostinato, Laundry Soft Ultra ammorbidisce i tessuti lasciandoli sof ci e facili da stirare, Laundry Fragrance Ultra profuma a lungo, regalando una piacevole sensazione di freschezza.
L’ampia gamma di soluzioni offerte dalla linea HiMiX Professional, unita alla costante ricerca di innovazione e sicurezza, rende questo marchio un punto di riferimento in tutti i settori. L’impegno nella realizzazione di prodotti altamente ef caci conferma la missione di HiMiX Professional: offrire strumenti af dabili per garantire pulizia, igiene e benessere in ogni ambiente.
EFFICIENZA OPERATIVA e risparmio
Nel panorama della pulizia professionale, l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale rappresentano oggi due pilastri imprescindibili. Hygenia risponde a questa esigenza con Hy-WELL, un sistema di diluizione intelligente per detergenti super concentrati, progettato per ottimizzare i processi, ridurre gli sprechi e garantire la massima sicurezza operativa.
TECNOLOGIA RFID PER PRECISIONE E SICUREZZA
Cuore del sistema è la tecnologia RFID, che consente a HyWELL di riconoscere automaticamente ogni acone e di erogare la quantità esatta di prodotto, eliminando errori umani e garantendo una diluizione sempre corretta. Un singolo acone da 2,5 litri è in grado di generare no a 1.250 litri di soluzione pronta all’uso, con un impatto ambientale drasticamente ridotto: no al 95% in meno di ri uti plastici e di emissioni di CO2
Hy-WELL è progettato per essere intuitivo e veloce. Il display digitale touchscreen, personalizzabile e protetto da password, consente un controllo completo delle impostazioni di erogazione per aconi, lavapavimenti e secchi. Il sistema può operare in modalità stand-alone oppure essere connesso via Wi-Fi a un portale dedicato, permettendo il monitoraggio remoto dei consumi e dei costi operativi.
Grazie al dosaggio preciso e alla possibilità di diluire grandi quantità di soluzione, Hy-WELL contribuisce in modo signi cativo alla riduzione dei costi operativi. L’ottimizzazione dei consumi si traduce in minori sprechi, meno plastica da smaltire e una gestione più ef ciente delle risorse.
SOSTENIBILITÀ
LUNGO TUTTA LA FILIERA
Hy-WELL riduce drasticamente il trasporto di acqua nei detergenti, abbattendo volumi e peso lungo tutta la catena logistica. L’utilizzo di aconi riutilizzabili contribuisce ulteriormente alla riduzione della plastica monouso, rendendo il sistema una scelta responsabile per le aziende attente all’ambiente.
Nel settore alimentare, dove l’igiene è un requisito imprescindibile, Hy-WELL rappresenta una garanzia. Il sistema assicura il corretto dosaggio dei detergenti, garantendo una pulizia ef cace di super ci e macchinari nel pieno rispetto delle normative HACCP.
ZANZARE STOP per 90 giorni senza stress
Mosquito Trap è la nuova soluzione di Orma per il controllo della popolazione di zanzare che supera i metodi tradizionali e garantisce completo relax per tutta la stagione.
Semplicissima da utilizzare, si attiva solo con acqua e grazie all’insetticida a rilascio graduale presente al suo interno offre 90 giorni di controllo completo.
Si differenzia dalle altre soluzioni perché permette un controllo dell’infestazione di più lunga durata, facilità e velocità di applicazione e una importante riduzione del numero di trattamenti chimici nell’arco della stagione interessata.
Mosquito Trap è stata progettata per interrompere il ciclo vitale delle zanzare direttamente alla fonte, infatti attira, elimina e previene in modo semplice, rapido e a lunga durata.
Leggera e maneggevole, può essere posizionata sia a terra che sospesa su alberi o altre strutture, risultando così discreta e non invasiva. Questa caratteristica la rende ideale per contesti in cui la protezione e il benessere dei clienti sono fondamentali, ma senza impattare sull’estetica degli spazi.
COME FUNZIONA
L’attivazione della trappola avviene in modo semplice: è sufciente riempirla d’acqua, e poi posizionarla all’ombra. In questo modo, il polimero interno rilascia gradualmente il principio attivo proteggendo per un periodo di 90 giorni. Una bustina di materiale organico ne incrementa l’attrattività, favorendo la formazione di acqua stagnante, elemento chiave per attirare le zanzare in cerca di un sito di deposizione. Due trappole sono suf cienti per proteggere un’area di 200 mq, garantendo una copertura ef cace senza necessità di interventi costanti.
Mosquito Trap non solo migliora il controllo delle zanzare, ma offre anche vantaggi concreti per le strutture del settore Horeca. La continuità dell’azione protettiva garantisce un ambiente più confortevole, evitando il fastidio delle zanzare nei momenti cruciali dell’attività, come il servizio all’aperto nei ristoranti o il relax nelle aree esterne degli hotel. Innovazione, ef cacia e semplicità fanno di Mosquito Trap una soluzione indispensabile per chi desidera offrire ai propri clienti un’esperienza senza inconvenienti, mantenendo alti standard di qualità e protezione.
CARATTERISTICHE
Azione mirata: le zanzare vengono attirate all’interno della trappola, dove depongono le uova. I principi attivi all’interno hanno poi azione diretta sulla larva, bloccandone il ciclo di sviluppo.
Facile da usare: si attiva solo con acqua, non richiede manutenzione costante e garantisce una protezione duratura.
Attrazione naturale: il design appositamente studiato, il colore e la forma simulano un ambiente ideale per la deposizione delle uova.
Rivestimento brevettato: reali ato con microfilm a base di Permetrina, Piriproxifene e Tetrametrina, che elimina le larve e ha contestuale effetto sulle zanzare adulte.
Tecnologia testata: sviluppata dall’Università della Florida.
Protezione avanzata
CONTRO LE TERMITI
Le termiti rappresentano una minaccia silenziosa e persistente per le strutture in legno, compromettendone resistenza e integrità. Con una colonia che può consumare no a 5,4 kg di cellulosa all’anno, il danno economico e strutturale causato da questi insetti è signi cativo, sia su edi ci moderni che su beni storici e archeologici. In Italia, le specie più diffuse sono Reticulitermes lucifugus e Kalotermes avicollis, presenti principalmente nel Sud Italia e in alcune aree del Nord, come la Pianura Padana.
Il sistema Novaterm®, distribuito in esclusiva da Newpharm® rappresenta una soluzione all’avanguardia per il monitoraggio e il controllo delle infestazioni di termiti, sfruttando la tecnologia brevettata Synerkem®. Questo sistema potenzia l’azione del geraniolo contenuto nelle esche Cartridge K, garantendo un’ef cacia superiore ma anche più sostenibile rispetto ai metodi tradizionali. Le stazioni Novaterm® IGS 868 MHz consentono inoltre un monitoraggio remoto continuo, riducendo la necessità di ispezioni manuali e ottimizzando l’uso di prodotti insetticidi.
Il Protocollo Novaterm® prevede quattro fasi per una protezione completa.
ISPEZIONE
Un sopralluogo iniziale è fondamentale per identi care l’estensione dell’area infestata, rilevare indizi della presenza di termiti e valutare i danni. L’ispezione deve includere sia le strutture interne (elementi in legno, cartongesso, materiali isolanti) sia le aree esterne (ceppaie, legna da ardere).
INSTALLAZIONE
Le stazioni Novaterm® IGS vengono posizionate strategicamente attorno all’edi cio per intercettare le termiti in avvicinamento. Per un monitoraggio preventivo, si consiglia l’uso delle esche placebo Neutral Cartridge. Grazie al Novaterm® Box, le stazioni IGS 868 MHz si connettono facilmente alla rete, migliorando l’ef cacia del controllo.
MONITORAGGIO E MANUTENZIONE
Il monitoraggio può essere effettuato visivamente ogni mese per le stazioni non connesse. Per quelle collegate alla rete, le ispezioni in campo si riducono a una volta all’anno, grazie alla consultazione in tempo reale dei dati e alle noti che automatiche in caso di rilevamento di termiti. Dopo il primo anno, l’intelligenza arti ciale del sistema analizza i dati raccolti, fornendo previsioni precise sull’andamento delle infestazioni.
LOTTA ED ERADICAZIONE
In caso di infestazione attiva, si prevede l’installazione di ulteriori stazioni Novaterm® IGS all’esterno e delle stazioni Novaterm® AGS all’interno, posizionate nelle zone di passaggio delle termiti. Le esche placebo vengono sostituite con esche a base di geraniolo (Cartridge K), monitorando il consumo e sostituendole quando il peso scende sotto il 50%.
Il sistema Novaterm® offre un approccio moderno e professionale alla gestione delle infestazioni da termiti, combinando tecnologia avanzata, riduzione dell’impatto ambientale e ottimizzazione delle risorse.
PEST CONTROL WIRELESS
MICHELE RUZZA
Pest Management Advisor
Le tecnologie Bluetooth e LoRa consentono monitoraggi tempestivi, migliorando l’efficacia di intervento. La loro capacità di operare in aree difficilmente accessibili le rende ideali negli ambienti di lavorazione degli alimenti
Nel controllo degli infestanti di interesse igienico-sanitario, le innovazioni hanno spesso alimentato apprensione e dubbio. Basta ricordare la dif denza con cui venne accolto l’uso dei gel per il controllo delle blatte o la necessità di inserire le esche rodenticide all’interno degli erogatori. Negli ultimi anni però, il mondo del pest management si è avvicinato sempre più alla tecnologia, dapprima con l’utilizzo di software per meglio gestire i servizi sino alla certi cazione dei trattamenti larvicidi, sistema oramai ampiamente sviluppato e preteso nelle gare pubbliche. In quest’ultimo periodo storico, anche grazie ad un costante e crescente sviluppo dell’Intelligenza Arti ciale, il focus si è spostato sul controllo e la prevenzione dei roditori sinantropici, in un’ottica di Integrated Pest Management (IPM).
La strumentazione digitale per il controllo dei muridi inizia quindi ad essere uno strumento all’avanguardia nel settore, permettendo una maggiore ef cacia ed efcienza nei servizi. Grazie a questi sistemi, una possibile infestazione non viene rilevata dopo ogni visita regolare (tendenzialmente mensile) ma può addirittura essere identi cata in tempo reale grazie a sistemi h24 7/7, fattore che può risultare fondamentale per evitare rischi di diffusione dell’infestazione, oltre a garantire una possibile riduzione di virosi e batteriosi trasmesse dai roditori. Sempre grazie
ai sistemi digitali, possono inoltre essere controllati, con maggiore ef cienza temporale, luoghi dif cilmente raggiungibili (ad esempio controsof tti, pavimenti ottanti, linee di cavi, ecc.).
Attualmente nel panorama italiano sono presenti principalmente due diversi sistemi di controllo, uno basato sulla tecnologia LoRa (Long Range) e uno basato sulla tecnologia Bluetooth.
CONTROLLO CON TECNOLOGIA
BLUETOOTH
Lo sviluppo del controllo digitale con tecnologia Bluetooth ha portato alla creazione di due tipologie di dispositivi: erogatori d’esca e trappole a scatto. Questi dispositivi risultano certi cati Tier-1, ovvero adatti ad uso in area interna ed esterna, oltre ad essere sicuri per bambini e resistenti ai cani, così come previsto dalla classi cazione EPA US del 2008 e dal documento redatto dalla Commissione Europea. Il dispositivo Bluetooth è direttamente integrato all’interno dell’erogatore (o della trappola), garantendo quindi un dispositivo completamente protetto contro l’ingresso di polvere e resistente a getti d’acqua da qualsiasi direzione (IP66).
Negli erogatori d’esca, il software è stato studiato in funzione del comportamento dei roditori sinantropici in un’ottica di IPM, potendo quindi garantire sia la fase di monitoraggio che quella di derattizzazione. Posto che un roditore, per via della neofobia (dif denza verso nuovi oggetti e alimenti in un dato ambiente), esplora più volte un nuovo erogatore, il software, grazie ad una matrice speci ca, è in grado di identi care quanti roditori sono effettivamente transitati all’interno di esso. Tale sistema garantisce di fatto l’assenza di falsi positivi o la possibilità di sovrastimare la popolazione presente, permettendo quindi adeguate azioni mirate. Per quanto riguarda invece le trappole a scatto, viene segnalata la cattura/ non cattura del singolo individuo.
Esempio di heatmap generata con sistema di movimento Long Range (LoRa). Le heatmap sono tavole in grado di evidenziare le zone con maggiore densità di individui, la cui grandezza è proporzionale al numero delle segnalazioni per dispositivo. Permettono di identificare le aree con maggiore rischio e quindi agire con interventi di derattizzazione mirati
Un aspetto positivo che si può includere nei sistemi a tecnologia Bluetooth è che, sebbene il sistema di trasmissione dati operi in un raggio ristretto (circa 25-30 metri), l’erogatore d’esca e il cellulare con applicazione dedicata non devono necessariamente “vedersi” anche se vi sono degli ostacoli tipo muri o intercapedini, permettendo quindi monitoraggi anche in luoghi dif cilmente accessibili. Resta intesa inoltre una reportistica digitale al termine di ogni visita.
Di contro, la tecnologia Bluetooth non permette un controllo h24 7/7 (anche se i dispositivi immagazzinano sempre i dati durante l’intervallo tra i vari controlli), perché è sempre necessaria la presenza della
componente umana per collegare i diversi dispositivi.
Questa tipologia di sistema di controllo digitale sembra quindi particolarmente adatta alle aziende alimentari e ai settori dove avviene la trasformazione del cibo, che concorrono al controllo degli infestanti, in un’ottica di sinergia attiva, assieme all’azienda di servizi.
Esso permette infatti ad un membro del gruppo qualità, spesso presente in linea, grazie alla sola attivazione dell’applicazione dedicata sullo smartphone, di ricevere le segnalazioni sul suo dispositivo aziendale e, in caso di “alert”, avvisare lo specialista dell’azienda di pest control. Altresì garantisce all’azienda di pest control di mantenere la visita regolare presso il cliente e al tempo stesso di ottimizzare e razionalizzare i controlli in essere, dedicando un maggiore tempo allo studio delle eventuali criticità aziendali, primario focus in un corretto piano di Integrated Pest Management.
CONTROLLO
CON
TECNOLOGIA LORA
Nello sviluppo di sistemi di controllo digi-
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
DELLE NUOVE TECNOLOGIE DI RODENT CONTROL
TIPO DI TECNOLOGIACARATTERISTICHE
CONTROLLO BLUETOOTH
Adatta ad uso in area interna ed esterna
ermette monitoraggi anche in luoghi di cilmente accessibili
Garantisce l’assenza di falsi positivi
Non permette un controllo h24 7/7
CONTROLLO LORA ermette di identificare le aree di maggiore rischio e agire con interventi mirati
ossibilit di creare delle heatma s
Permette un controllo h24 7/7
ischio di dimenticare i dis ositi i in one di cilmente accessibili
tale roditori h24 7/7 risulta predominante la metodologia con sistema LoRa. Si tratta di sistemi integrati che prevedono l’installazione di erogatori d’esca, all’interno dei quali viene alloggiato un sensore di movimento, in grado di rilevare il passaggio di roditori. Il sensore di movimento può anche essere applicato a trappole a cattura o utilizzato tal quale. Il sistema prevede la trasmissione tramite un sensore ad una centralina (hub), che necessita di alimentazione con energia elettrica. Dall’hub il segnale è quindi trasmesso, tramite rete Wi, al server, che provvede ad aggiornare i dati e ad inviare una noti ca ai dispositivi collegati. La distanza massima dal router ai singoli erogatori (dichiarata dai produttori) può arrivare no a 2 km, in funzione dell’orogra a del territorio, degli edi ci o di altri ostacoli che impediscano al segnale di raggiungere il router stesso. Una interessante innovazione è data dai software che producono heatmaps (mappe di calore), cioè tavole in grado di evidenziare le zone con maggiore densità di individui, la cui grandezza è proporzionale al numero delle segnalazioni per dispositivo. Questa funzione risulta molto interessante per sistemi di IPM sviluppati per
le municipalità. Grazie alla versatilità dei sensori di movimento, è possibile identi care le aree con maggiore rischio e quindi agire con interventi di derattizzazione mirati, utilizzando come hub edici pubblici posti nelle vicinanze della segnalazione. Come per tutti i sistemi digitali, è sempre disponibile una reportistica digitale.
Di contro, con il controllo mediante tecnologia LoRa vi può essere il rischio di “dimenticare” dei dispositivi in zone dif cilmente accessibili, delegando completamente il controllo ai sistemi operativi e non garantendo più la visita regolare presso il cliente da parte dell’azienda di servizi, se non in caso di segnalazione. Questa tipologia di sistema di controllo digitale sembra quindi adatta in un’ottica di possibile riduzione del servizio di monitoraggio attivo, se non per interventi di manutenzione o derattizzazione a seguito di segnalazione.
Può risultare altamente stimolante e implementabile (soprattutto grazie alle heatmaps) nei servizi svolti per le amministrazioni pubbliche, dove il concetto del permanent baiting risulta ormai ampiamente superato e obsoleto.
ALTRI CONTROLLI DIGITALI
Oltre ai due sistemi sopra evidenziati, soprattutto per trappole a cattura multipla, sono utilizzati sistemi di controllo tramite GPRS che permettono la trasmissione dei dati relativi ad anomalie, catture, controlli stato batteria, ecc.
Grazie agli sviluppi tecnologici è evidente come, anche nel comparto del controllo dei roditori, la tecnologia possa essere un fattore di grande aiuto per la loro corretta gestione.
Risulta però di primaria importanza valutare attentamente la tipologia di erogatori/ trappole utilizzate e se i sistemi di rilevamento che vengono associati ad erogatori o trappole possono in qualche modo creare dif denza ai roditori da monitorare.
Un secondo aspetto, non secondario, può essere rappresentato dal costo dei diversi dispositivi e delle eventuali piattaforme ad esso collegate. Sono infatti da valutare in maniera diligente, sia da parte dell’azienda di servizi che da parte di un’amministrazione pubblica o azienda alimentare, se i costi sostenuti per l’utilizzo di tali sistemi rientri in un’ottica di effettiva sostenibilità del servizio, e se la stessa porti a vantaggi effettivi nel controllo e nella prevenzione delle infestazioni.
Un terzo aspetto, forse il più importante, è la correttezza del posizionamento dei dispositivi di controllo. È noto, infatti, che i roditori (Rattus spp.) siano molto dif denti. È necessario quindi un attento studio dell’areale, oltre a garantire, sulla base di un’attenta analisi del rischio, ogni quanto andare a rivalutare il piano di monitoraggio.
Proprio per questi aspetti (e non solo) è quindi fondamentale che il controllo digitale rientri a pieno titolo in un’ottica di IPM, con una stretta collaborazione tra le aziende coinvolte
Deve essere presente nel contratto una visita regolare dell’impianto, con valutazione dello stato dell’arte, al ne di evitare che i sistemi, nel tempo, vengano “abbandonati” e non svolgano più la funzione preventiva a cui sono associati, come purtroppo accade spesso anche per i controlli tradizionali senza sistemi digitali.
Nel settore Horeca la presenza delle mosche può compromettere sicurezza e immagine. È possibile prevenire e combattere le infestazioni adottando
delle buone pratiche operative e una corretta gestione integrata
Tra i principali infestanti del settore Horeca gurano sicuramente le mosche, insetti sinantropici in grado di compromettere l’immagine dell’attività, la salute dei clienti e la conformità alle normative HACCP. Il controllo ef cace delle infestazioni da mosche richiede un approccio integrato, basato su conoscenze entomologiche, buone pratiche ambientali e l’intervento di professionisti del pest management.
LE
SPECIE PIÙ COMUNI
Le mosche non sono tutte uguali. Diverse specie infestano con modalità e preferenze ecologiche differenti. Le più frequenti nel settore Horeca sono le seguenti. La Musca domestica (mosca domestica), la specie più diffusa negli ambienti urbani. L’adulto mi-
sura circa 6 - 7 mm e ha un corpo grigio con quattro linee scure sul torace. È attratta da materiali organici in decomposizione, ri uti alimentari e super ci zuccherine. La Fannia canicularis (mosca minore), simile alla mosca domestica ma più piccola e con un volo irregolare. Colonizza soprattutto aree ricche di ri uti umidi e scarichi fognari.
Lucilia sericata (mosca verde), conosciuta per il suo corpo metallizzato verde brillante, è attratta da carne in decomposizione. È particolarmente problematica in cucine, aree di stoccaggio carni e bidoni mal gestiti.
Calliphora vomitoria (mosca blu), specie anch’essa dai colori metallici, tende ad apparire nei mesi più freddi. Predilige ambienti con accumuli di materiale organico in fase di decomposizione.
SIMONE CIAPPARELLI
In ne, Drosophila spp., i moscerini della frutta, molto comuni in bar, cantine e aree di preparazione bevande. Sono attratti da frutta matura, vino, aceti e succhi zuccherini.
DANNI
Le mosche rappresentano un rischio igienico-sanitario signi cativo. Questi insetti infatti contaminano gli alimenti e le super ci trasportando agenti patogeni come Salmonella , E. coli , Shigella e Listeria sulle zampe e sull’apparato boccale. Il mancato controllo degli infestanti può portare a sanzioni, chiusure temporanee o revoca di certificazioni HACCP.
La presenza di mosche, anche in piccole quantità, è percepita dal cliente come un segno evidente di scarsa igiene, influenzando negativamente recensioni, punteggi e delizzazione e portando di conseguenza a danni reputazionali.
FATTORI DI RISCHIO
I principali fattori che favoriscono le infestazioni da mosche sono diversi: uno dei principali è sicuramente la gestione inefcace dei ri uti; contenitori di immondizia aperti, sacchi non sigillati, svuotamenti poco frequenti e mancata pulizia delle aree perimetrali favoriscono l’insediamento e la riproduzione.
Anche scarichi ostruiti, piani cucina sporchi, residui alimentari e piani di lavoro poco sani cati sono habitat ideali per ovideposizione e sviluppo larvale.
Le luci UV, le insegne luminose e le fonti di calore attraggono le mosche, soprattutto durante le ore serali. In ne, nestre prive di zanzariere, porte lasciate aperte, sistemi di aspirazione o ventilazione non schermati permettono alle mosche di entrare negli ambienti in modo indisturbato.
STRATEGIE DI LOTTA
Un corretto Piano di Gestione Integrata degli Infestanti prevede innanzitutto un’ispe-
GESTIONE DEL RISCHIO DA INFESTAZIONE
FATTORI DI RISCHIO PRINCIPALI
GESTIONE RIFIUTI
UMIDITÀ
ACCESSI
LUCI
CONSEGUENZE DELLE INFESTAZIONIINTERVENTI PROFESSIONALI
CONTAMINAZIONI
LAMENTELE CLIENTI
ISPEZIONI
TRATTAMENTI
SANZIONI BARRIERE
zione con analisi preventiva per identi care le specie infestanti, il livello di infestazione, i fattori attrattivi e i punti critici di accesso e nidi cazione. Per il monitoraggio vengono utilizzati strumenti professionali come trappole luminose a raggi UV (con piastra collante o griglia elettri cata), trappole attrattive con feromoni e dispositivi smart da remoto.
Prima di intervenire con prodotti chimici, è fondamentale agire sulle criticità che favoriscono l’infestazione, migliorando la gestione dei ri uti, installando barrieresiche come zanzariere, tende ad aria, chiusure automatiche, ottimizzando i ussi di lavoro per evitare accumuli di residui alimentari, sani cando regolarmente scarichi, griglie e aree di dif cile accesso. Quando il livello di infestazione supera la soglia tollerabile, si ricorre a insetticidi residuali a base di piretroidi naturali o sintetici, da applicare su super ci non a contatto con alimenti, o nebulizzazioni ULV (Ultra Low Volume), che saturano l’aria con particelle molto ni, raggiungendo fessure e angoli nascosti. Si ricorre anche a larvicidi specici per trattare focolai come scarichi e sifoni e, se necessario, a trattamenti adulticidi con
prodotti a rapida azione abbattente. Tutti i trattamenti devono essere eseguiti al di fuori degli orari di preparazione alimentare e devono essere conformi alle normative di sicurezza HACCP e del Regolamento CE 852/2004.
Un programma di prevenzione a lungo termine prevede la formazione del personale dell’esercizio, sensibilizzando gli operatori su buone pratiche di igiene e segnalazione tempestiva di presenze anomale, e controlli programmati da parte del pest control provider per monitorare l’ef cacia degli interventi e aggiornare il piano di gestione.
Le mosche sono quindi più di un fastidio stagionale: nel contesto Horeca rappresentano una possibile minaccia per la salute pubblica e l’immagine aziendale. Solo un approccio professionale, strutturato e su misura, consente di controllare e prevenire infestazioni in modo ef cace e duraturo. Af darsi a tecnici specializzati nel pest management, capaci di coniugare competenze entomologiche, tecnologie all’avanguardia e conformità normativa, è la scelta strategica per garantire ambienti sani, sicuri e ospitali.
IL PARTNER IDEALE per la gestione degli infestanti
Nel settore Horeca l’igiene non è solo un requisito essenziale e un obbligo normativo, ma anche una garanzia concreta di qualità e sicurezza per il cliente nale. La presenza di insetti e altri infestanti, infatti, rappresenta un rischio concreto per la reputazione aziendale, la sicurezza alimentare e la conformità alle disposizioni del sistema HACCP.
È in questo contesto che la linea di trappole e piastre collanti TAK di Ekommerce si rivela un alleato fondamentale.
Il nome TAK deriva dal termine tecnico “tack”, che identi ca una delle proprietà fondamentali attribuita alla colla impiegata nella produzione di piastre e trappole collanti per il monitoraggio e il controllo di insetti e roditori infestanti. Il tack rappresenta infatti la capacità di una colla di aderire a una super cie o a un altro oggetto anche attraverso una pressione molto leggera.
Questa caratteristica è essenziale per garantire una cattura rapida ed ef cace, assicurando elevate prestazioni in ogni condizione ambientale.
TAK offre una gamma completa di trappole collanti, appositamente progettate per il monitoraggio e la cattura dei principali infestanti presenti negli ambienti destinati alla preparazione e somministrazione di alimenti.
La linea è ef cace contro blatte, formiche, mosche, tignole, insetti volanti e striscianti in genere, nonché roditori.
La linea TAK si articola in due gamme speci che: una dedicata al controllo dei roditori e una pensata per il monitoraggio e la cattura degli insetti. Ogni prodotto è studiato per integrarsi perfettamente negli ambienti sensibili, senza interferire con le attività quotidiane o l’esperienza del cliente.
Le trappole TAK sono compatte, discrete e facili da posizionare in
punti strategici come cucine, dispense, aree di stoccaggio e locali tecnici. Grazie alla qualità della colla e dei materiali impiegati, garantiscono una lunga durata e un’elevata capacità di cattura anche in ambienti umidi o a temperature elevate.
CONFORMI ALLE NORMATIVE HACCP
Uno dei grandi vantaggi della linea TAK è la piena conformità ai protocolli HACCP. Le trappole, prive di sostanze tossiche, possono essere utilizzate in totale sicurezza anche in prossimità di alimenti e super ci di lavoro. Inoltre, le piastre collanti consentono una facile ispezione e registrazione delle catture, facilitando la tracciabilità e la compilazione dei report di monitoraggio richiesti dalle autorità sanitarie.
La linea TAK unisce ef cacia e rispetto per l’ambiente. Le colle utilizzate sono inodori e atossiche, e molti supporti sono realizzati con materiali riciclabili. Inoltre, l’uso di attrattivi naturali o feromoni speci ci consente un controllo mirato delle specie infestanti, senza inquinare o interferire con l’ambiente di lavoro.
Nel mondo Horeca, l’eccellenza si misura anche nei piccoli accorgimenti che il cliente non vede, ma che garantiscono standard elevati di igiene e professionalità.
Una gestione proattiva degli infestanti con soluzioni professionali come quelle proposte dalla linea TAK contribuisce a preservare e rafforzare l’immagine positiva dell’attività, aumenta la sicurezza alimentare e riduce il rischio di sanzioni o reclami.
Scegliere TAK signi ca garantire agli ambienti una protezione costante e discreta: sempre attiva, mai invasiva. Una difesa silenziosa, progettata per agire dietro le quinte e assicurare ogni giorno standard di igiene e sicurezza all’altezza delle aspettative dei tuoi clienti.