Quotidiano Meeting | 22 agosto 2025

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uotidiano22 D A E N E R G I E D I V E R S E, U N’E N E R G I A U N I C A.

D A E N E R G I E D I V E R S E, U N’E N E R G I A U N I C A.

ANNO 46 N° 1 Il messaggio di papa Leone XIV: la pace è una via umile, fatta di gesti quotidiani, pazienza, coraggio, ascolto, azione

Nel deserto un giardino di speranza di Pietro Parolin Cardinale Segretario di Stato

IL SALUTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

I

l tema del 46° Meeting per l’amicizia fra i popoli, che si svolgerà a Rimini nei prossimi giorni, è un invito alla speranza: “Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi”. Il Santo Padre Leone XIV desidera far giungere il suo saluto agli organizzatori, ai volontari e a tutti i partecipanti, con l’augurio di riconoscere nella gioia che la pietra scartata dai costruttori è stata posta come «pietra d’angolo, scelta, preziosa, e chi crede in essa non resterà deluso» (cfr 1 Pt 2,6). La speranza, infatti, non delude (cfr Rm 5,5). I deserti sono in genere luoghi scartati e ritenuti inadatti alla vita. Eppure, là dove sembra che nulla possa nascere, la Sacra Scrittura continuamente ritorna a narrare i passaggi di Dio. Nel deserto, anzitutto, nasce il suo popolo. È infatti soltanto in cammino fra le sue asperità che matura la scelta della libertà. Il Dio biblico – che osserva, ascolta, conosce le sofferenze dei suoi figli e scende a liberarli (cfr Es 3,7-8) – trasforma il deserto in un luogo di amore e di decisioni, lo fa fiorire come un giardino di speranza. I profeti lo ricordano come scenario di un fidanzamento, al quale ritornare ogni volta che il cuore si intiepidisce, per ricominciare dalla fedeltà di Dio (cfr Os 2,16). Monache e monaci, da millenni, abitano il deserto a nome di tutti noi, in rappresentanza dell’intera umanità, presso il Signore del silenzio e della vita. Il Santo Padre ha apprezzato che una delle mostre caratterizzanti il Meeting di quest’anno sia dedicata alla testimonianza dei martiri di Algeria. In essi risplende la vocazione della Chiesa ad abitare il deserto in profonda comunione con l’intera umanità, superando i muri di diffidenza che contrappongono le religioni e le culture, nell’imitazione integrale del movimento di incarnazione e di donazione del Figlio di Dio. È questa via di presenza e di semplicità, di conoscenza e di “dialogo della vita” la vera strada della missione. Non un’auto-esibizione, nella contrapposi[Continua a pagina 2]

Costruttori di comunità di Sergio Mattarella

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Incontro di apertura

Ritorno al Meeting

A pagina 3

A pagina 5

Madri per la pace

L’Europa secondo Draghi

l Meeting continua la sua storia proponendo nuove occasioni di incontro, di riflessione, di amicizia, di cultura. Un evento che ha messo radici nella società italiana e che ancora ambisce ad ampliare gli spazi di dialogo, a scavare oltre la superficie del nostro tempo per comprendere come la persona e le comunità possano, nelle trasformazioni, restare protagoniste. Desidero anzitutto esprimere il saluto più caloroso agli organizzatori, ai volontari, ai giovani impegnati per la riuscita del Meeting e a coloro che ne saranno ospiti. Per questa 46a edizione è stato scelto il titolo: “Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi”. Una citazione che è anche una sfida, come tradizione per le giornate di Rimini. Abbiamo bisogno di costruttori di comunità. Costruttori di convivenza, di pace, di partecipazione, di soli[Continua a pagina 5]


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