COPIA OMAGGIO
DISTRIBUITO NEI LOCALI PUBBLICI DI RAVENNA E PROVINCIA DA:
IL DIARIO DELLA
SETTIMANA
n° 43
mercoledì 25 ottobre 2023 - sett. 43 - anno XIV
Il Ravenna FC passa a Cipriani: firmato l’accordo preliminare di acquisto
L’azienda: “affermazioni Infondate, massimo rispetto per le comunità locali”
IN COPERTINA
Il Ravenna Football Club passa a Ignazio Cipriani, nipote di Raul Gardini e leader di un vero e proprio colosso nel settore degli alberghi e della ristorazione, tra la Laguna di Venezia e New York. Imprenditore 35enne residente proprio nella Grande Mela, Cipriani, sposato con la modella Jamie Gunns, è figlio di Giuseppe Jr. Cipriani e di Eleonora Gardini (primogenita di Raul e di Idina Ferruzzi). Come riportato sulle cronache locali, nei giorni scorsi è stato firmato l’accordo preliminare di acquisto, con cui le parti si impegnano al passaggio del 100% delle quote all’imprenditore entro luglio 2024. Si va verso una conferma di tutto lo staff, sia amministrativo che tecnico, che guida la squadra attualmente in testa nel proprio girone di serie D. (Ignazio Cipriani e la moglie Jamie Gunns, foto lev radin/Shutterstock.com)
Tozzi Green, Ong accusano: “attività irregolari in Madagascar”
Tozzi Green nel mirino di alcune Ong per le sue attività in Madagascar. L’istanza al Punto di Contatto Ocse, anticipata dal quotidiano “Domani”, poi ripresa da altri organi di informazione, è stata presentata da ActionAid Italia, dalla francese Collectif Tany e dall’associazione malgascia Bimtt. Sostenuta da documenti e interviste fatte sul campo agli abitanti della regione Ihorombe, la denuncia analizza il metodo con cui JTF Tozzi Green nel 2007, e poi con un altro contratto di locazione firmato nel 2018, ha preso possesso di 11mila ettari di terreno abitati da popolazioni dedite per lo più all’allevamento. Le Ong sostengono che i terreni siano stati ottenuti in locazione con metodi “contrari alle linee guida Ocse destinate alle imprese multinazionali”: è questo il punto giuridico dell’istanza, presentato dagli avvocati Veronica Dini e Luca Saltalamacchia. Da parte sua, l’azienda, da noi sentita, ha dichiarato “che si difenderà in tutte le sedi e che le accuse sono totalmente infondate” e che si tratta di argomentazioni “per portare avanti le nuove linee guida dell’Ocse che ancora non sono in vigore e comunque non lo erano all’epoca dei fatti contestati”. L’azienda, ancora non ha ricevuto alcuna comunicazione formale. Come spiegano da Tozzi Green, sono i fatti a parlare con 1.500 posti di lavoro creati, scuole e ospedali avviati: “la verità è che la popolazione è contenta di quello che facciamo e non potrebbe essere altrimenti; le accuse delle Ong ci svelano un mondo al contrario di quello che realmente è”. Tozzi precisa, infine, che fornirà “la massima collaborazione”e presenterà tutto ciò che serve a “dimostrare la totale infondatezza delle accuse”. Tozzi Green è uno dei principali gruppi
italiani nel settore delle energie rinnovabili e fra i principali player mondiali nell’elettrificazione rurale. Più in specifico, è accusata di non aver rispettato le norme internazionali sulla partecipazione libera e informata delle comunità locali, di non essere stata trasparente sui progetti e i contratti, di aver violato diversi diritti umani che riguardano mezzi di sussistenza e ambiente, di aver causato un abbattimento significativo di zebù, bovini tipici del Madagascar, a causa della mancanza di accesso alle zone di pascolo. Le Ong chiedono che Tozzi Green lasci la regione di Tutte le ultime news Ihorombe, restituisca le terre e paghi ai membri dei villaggi un su Ravenna24ore.it risarcimento per i danni subiti. (Nelle immagini: una mappa del Madagascar con in rosso la regione di Ihorombe; un carro trainato da zebù, regione di Ihorombe, foto Shutterstock.com)
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