COPIA OMAGGIO
DISTRIBUITO NEI LOCALI PUBBLICI DI RAVENNA E PROVINCIA DA:
IL DIARIO DELLA
SETTIMANA
n° 32
mercoledì 10 agosto 2022 - sett. 32 - anno XIII
Ravenna:
“al Pronto Soccorso 9 ore per visitare un codice rosso”
IN COPERTINA
“Da brividi”. Milena Pagani, di Villanova di Bagnacavallo, descrive così quello che ha vissuto al Pronto Soccorso di Ravenna una domenica di luglio, quando ha dovuto accompagnare il padre, là trasportato in ambulanza come “malato oncologico terminale2”. “Decine e decine di barelle ammassate in un mega stanzone. Mio padre, da codice rosso, ha dovuto attendere 9 ore prima di essere visitato e 27 ore prima di essere trasportato in reparto”. Milena, che non ha potuto restare vicino al padre in accordo alle disposizioni legate al contenimento del Covid, ha denunciato la situazione tramite Pec all’Azienda sanitaria. (nella foto le barelle ammassate durante le attese; il Pronto soccorso di Ravenna, repertorio)
Coldiretti: “la nuova ondata di caldo colpisce 332.000 aziende agricole”
L’allarme: “Raccolti compromessi per quasi la metà degli operatori italiani” La nuova ondata di caldo rovente interessa territori già duramente provati dalla siccità, compromettendo i raccolti di quasi la metà, in percentuale del 46%, degli agricoltori italiani, per un totale di 332.000 imprese. Questo l’allarme lanciato dalla Coldiretti “per l’arrivo della nuova ondata di calore, con temperature fino a 40° che interessano l’intera Penisola, a partire dalla pianura Padana dove, per la mancanza di acqua, è minacciato oltre il 30% della produzione agricola nazionale e la metà dell’allevamento che danno origine alla food valley italiana. Il livello del fiume Po, ai minimi da decenni, è rappresentativo. (…). Le campagne italiane, prosegue l’associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana, sono allo stremo, con cali produttivi, per esempio, del 45% per il mais e i foraggi, utili all’alimentazione degli animali”. Meno 20% di cozze e di vongole, “uccise dalla mancanza di ricambio idrico
nel delta del Po”. Preoccupano anche la vendemmia mentre è allarme negli uliveti. In generale, danni che superano i 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nazionale. Con l’Italia che è dipendente dall’estero in molte materie prime. Ettore Prandini, presidente di Coldiretti: “L’Italia ha bisogno di nuovi invasi per raccogliere l’acqua a servizio dei cittadini e delle attività economiche, come quella agricola che, in presenza di acqua, potrebbe moltiplicare la capacità produttiva in un momento in cui, a causa degli effetti della guerra in Ucraina, abbiamo bisogno di tutto il nostro potenziale per garantire cibo ai cittadini e per ridurre la dipendenza dall’estero. Con l’Associazione nazionale delle bonifiche, abbiamo elaborato un progetto immediatamente cantierabile per la realizzazione di una rete di bacini di accumulo, veri e propri laghetti, per arrivare a raccogliere il 50% dell’acqua dalla pioggia. I laghetti sarebbero realizzati senza cemento, con pietra locale e con le stesse terre di scavo con cui sono stati preparati, per raccogliere l’acqua piovana e per utilizzarla in caso di necessità”. (foto Shutterstock) tutte le notizie 24ore su 24
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