COPIA OMAGGIO
DISTRIBUITO NEI LOCALI PUBBLICI DI RAVENNA E PROVINCIA DA:
IL DIARIO DELLA
SETTIMANA
n° 28
mercoledì 2 settembre 2020 - sett. 36 - anno XI
Dante Plus, “Uno nessuno e centomila volti” Inizia il 5 settembre la mostra collettiva “Uno, nessuno e centomila volti”, progetto a cura di Marco Miccoli di Bonobolabo in compartecipazione con il Comune di Ravenna, presso la Biblioteca Oriani. L’evento mira a riunire un gruppo di artisti che dall’illustrazione al fumetto e alla street art cercheranno di dar vita a nuova identità del poeta. In mostra anche una grande opera di Andrea “Ravo” Mattoni, unico street artist italiano a collaborare con il Museo del Louvre. Le realizzazioni saranno collocate sulle vetrate della biblioteca: la mostra visibile dall’esterno sarà aperta 24 ore su 24, fino al 18 ottobre. www.danteplus.com.
IN COPERTINA
A sinistra: Illustrazione di Francesco Poroli, sopra: opere di Andrea Dalla Barba, Ale Giorgini, Rita Petruccioli
Parco eolico a Ravenna, reazioni e dubbi
È dei giorni scorsi l’annunIl confronto cio di Saipem dell’intenzione sul progetto di sviluppare un parco eolico nel Mare Adriatico davanti alle coste di Ravenna. Non si sono fatte attendere le più svariate reazioni sul tema: dalle pagine del Resto del Carlino si legge, tra gli altri, il parere positivo del Sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, che si dice “ideologicamente favorevole”, pur sottolineando la necessità di fare verifiche tecniche. Approvazione, ma con qualche dubbio anche da parte di Giannantonio Mingozzi, Presidente TCR, che ricorda come il dibattito sull’eolico non deve far dimenticare che la priorità deve rimanere l’Oil&gas. Reazione entusiasta, invece, da parte di Legambiente, che commenta: “Finalmente l’energia rinnovabile entra nel dibattito anche a Ravenna: più pale eoliche e meno trivelle”. Per Italia Nostra Ravenna il progetto è analogo a quello proposto per Rimini (59 pale eoliche alte 35 metri), sul quale l’assessore regionale al turismo Corsini, definendosi “perplesso”, aveva commentato dicendosi “contrario a
stravolgere il paesaggio dell’Adriatico in maniera irreversibile”, spiega l’associazione. “In particolare – si legge nella nota di Italia Nostra –, la zona più vicina alla costa è collocata pressoché di fronte alla Riserva Naturale Statale di foce Bevano, zona unica in tutta la riviera romagnola per la sua altissima valenza ambientale e paesaggistica (…). “Dunque l’impatto c’è – sottolinea la Italia Nostra – e, paradossalmente, viene rifiutato per una costa già pesantemente antropizzata come quella riminese ed ammesso su quella meno manomessa – piattaforme a parte – del ravennate. I cittadini di Ravenna e gli operatori turistici sono di categoria diversa rispetto a quelli di Rimini? Attendiamo risposte dall’assessore”. Sempre dalle pagine de Il Resto del Carlino il manager Saipem Francesco Balestrino rassicura: “Pali e turbine emergeranno per 100 metri, ma saranno invisibili da riva”. Per Italia Nostra serve tra l’altro una campagna pubblica di indagine anemometrica, che permetta poi all’Amministrazione di vendere la concessione con dei dati in mano. (approfondimenti su Ravenna24ore.it; foto Shutterstock) tutte le notizie 24ore su 24
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