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n° 7
mercoledì 16 febbraio 2022 - sett. 7 - anno XIII
Piano urbanistico generale di Ravenna, la presentazione
IN COPERTINA
Sabato 19 febbraio alle 10 alla sala D’Attorre, in via Ponte Marino 2, è in programma un evento pubblico di presentazione del nuovo Piano urbanistico generale del Comune di Ravenna. Tra gli altri interverranno il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e il curatore scientifico del Piano, l’architetto Carlo Gasparrini. L’obiettivo è quello di favorire al massimo la conoscenza del Pug. La proposta completa di Piano, per la libera consultazione, è scaricabile dal sito internet del Comune di Ravenna e fino al 4 aprile è possibile da parte di chiunque presentare osservazioni. (foto Claudio Zaccherini / Shutterstock)
“Chiarezza sull’aumento di stipendio di sindaci e assessori
L’intervento di Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna – Polo civico popolare) Alvaro Ancisi (capogruppo di Lista per Ravenna – Polo civico popolare) torna ad intervenire sulla questione dell’aumento di stipendio per sindaci e assessori: “Sui vistosi aumenti delle indennità mensili dei sindaci e loro assessori nelle maggiori città italiane, pari ad un raddoppio e più di quelle preesistenti, oggetto di una mia critica generale di sistema, non personale né specifica, si sono avute due autorevoli ‘correzioni’ di tiro. Secondo l’assessore al bilancio del Comune di Ravenna, Livia Molducci: ‘Le indennità non andranno a pesare sul bilancio comunale, dato che si tratterà di trasferimenti statali. E qualora il sindaco decidesse di rinunciarvi non saranno soldi in più per il Comune’. Questo concetto è stato espresso anche dal sindaco di Massa Lombarda, Daniele Bassi: ‘Ai Comuni questi
adeguamenti non costeranno nulla e non porterebbero benefici finanziari se non accolti’. Non è esattamente così. Nella legge di bilancio per il 2022, lo Stato ha stanziato, per questi aumenti, contributi di 100 milioni sul 2022, di 150 sul 2023 e di 220 milioni sul 2024. Il resto sarà a carico dei bilanci comunali. La divisione di questi fondi tra i singoli Comuni deve però essere fatta con decreto del Ministro dell’Interno, che non c’è ancora. Il Comune di Ravenna non è stato lì ad aspettare, finanziando interamente col proprio bilancio la nuova spesa per il 2022, pari a 65.581 euro. (…). Nessuno è stato costretto ad accettare gli aumenti per intero. Potrebbero anche incassarli e devolverli almeno in parte ai servizi sociali. Ieri, i sindaci si sono sollevati contro lo Stato per gli aumenti delle bollette nei Comuni, secondo loro pari a 500 milioni. Quasi la stessa cifra finanziata dallo Stato per ingrossare i loro stipendi”, rileva Ancisi. Per quanto riguarda “i sindaci dei Comuni con più di 10.000 abitanti avevano un’indennità di 2.789 euro, ovviamente lordi, come gli stipendi di tutti i cittadini. Dal 2024, dopo i primi due aumenti intermedi, sarà di 4.140. È vero tuttavia che il raddoppio, più o meno, delle indennità a livelli altissimi riguarda i Comuni capoluoghi di provincia. Gli altri aumenti sono meno eclatanti. Ma è sotto i 5.000 e i 3.000 abitanti che poco si può dire sulle indennità dei sindaci, le quali, rispettivamente di 1.952 e 1.659 lordi, diventeranno 3.036 e 2.708 nel 2024”. (articolo completo su Ravenna24ore.it; nelle foto i municipi di Ravenna e Massa Lombarda)
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