COPIA OMAGGIO
DISTRIBUITO NEI LOCALI PUBBLICI DI RAVENNA E PROVINCIA DA:
IL DIARIO DELLA
SETTIMANA
n° 6
mercoledì 7 febbraio 2024 - sett. 6 - anno XV
Carburante rubato e venduto in un mercato parallelo: sequestrati autocisterne e un distributore
IN COPERTINA
I finanzieri del Gruppo di Ravenna con i funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Ravenna, nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno dato corso a un’operazione che ha portato all’identificazione di un sodalizio accusato di essere dedito al furto di carburante da un noto deposito ravennate e alla successiva commercializzazione attraverso canali non ufficiali.Gli indagati riuscivano a rifornire le autocisterne di un quantitativo di carburante maggiore di quello dichiarato nei documenti fiscali, alterando anche i sistemi di misurazione del peso del mezzo. Quest’ultimo, condotto da un trasportatore compiacente, giungeva infatti presso i distributori stradali che avevano quindi la possibilità di vendere il medesimo carburante in completa evasione di imposta. (foto: Guardia di Finanza / Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli)
Volantini, nella buchetta arriva lo sfruttamento degli immigrati Le inchieste. L’inchiesta era partita nel 2021: l’organizzazione avrebbe incassato quattro milioni di euro in nero ma ai migranti che distribuivano i volantini veniva corrisposta una paga oraria di circa due euro. Con la crisi, anche molti italiani espulsi dal mercato del lavoro accettano di riciclarsi in “postini” della pubblicità. La sostanza, però, a volte non cambia.
Anche paghe di 2 euro l’ora. Indagini in varie zone italiane Sono i nuovi schiavi della pubblicità. Un fenomeno sotterraneo che a volte si fa finta di non vedere, anche se ogni giorno pedalano per le strade inserendo volantini, spesso di primarie catene commerciali, nella buca delle lettere. Sono tra gli sfruttati del nostro tempo, coloro che distribuiscono i volantini: normalmente stranieri, spesso immigrati irregolari, spesso sottopagati e ora controllati con i gps – come hanno scoperto i militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Pesaro e Urbino – collocati sulle vecchie bici che gli vengono fornite dai datori di lavoro. Nelle settimane scorse la Procura di Novara – come riporta anche “Senza filtro” – ha chiesto il rinvio a giudizio per diciotto persone ritenute coinvolte a vario titolo in un giro di sfruttamento di pakistani senza permesso di soggiorno.
La diffusione del fenomeno. Il fenomeno è diffuso in tutta Italia. E la Romagna non è da meno. Infatti, anche a Cesena la Guardia di Finanza aveva individuato un’organizzazione sospettata di sfruttare lavoratori, per lo più pakistani, che distribuivano volantini pubblicitari in diverse province dell’Emilia-Romagna. Anche qui i lavoratori erano in nero, la paga di 5 euro ogni mille volantini distribuiti, le condizioni di lavoro molto precarie. I lavoratori sfruttati erano costretti a vivere in pessime condizioni igienico-sanitarie. Anche i lavoratori di Cesena erano sottoposti a continua sorveglianza attraverso sistemi di localizzazione satellitare I grandi (e piccoli) marchi conoscono la situazione? Non esistono dati ufficiali sullo sfruttamenTutte le ultime news to di lavoratori nel volantinaggio. Ma i gransu Ravenna24ore.it di e piccoli marchi sanno come potrebbero venire distribuiti i loro volantini? Hanno preso iniziative per scongiurare l’eventuale illegalità che può ruotare intorno alle loro promozioni? Le indagini portate avanti dalle forze dell’ordine dicono che, in ogni caso, c’è ancora molto da fare. (sopra: foto Shutterstock.com, immagine dei volantini di Audrius Merfeldas)