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n° 3
mercoledì 19 gennaio 2022 - sett. 3 - anno XIII
E quindi uscimmo a riveder la Tomba di Dante
IN COPERTINA
Con un articolo uscito ad ottobre 2020, Ravenna24ore.it aveva fatto luce sulla questione della prospettiva che ci permette di ammirare la Tomba di Dante da via Serafino Ferruzzi, attraverso le piazze del Popolo e Garibaldi. Ci rallegra che le nostre osservazioni siano state prezioso spunto per le decisioni della nostra Amministrazione la quale ha annunciato che “Piazza Garibaldi nei prossimi mesi avrà un nuovo assetto in fregio ai palazzi delle Poste e della Prefettura. Sarà realizzata un’area pedonale e prevista una diversa ridistribuzione della sosta per liberare la visuale verso la Tomba di Dante per chi proviene da piazza del Popolo”.
Faenza in lutto: addio a Muky, la musa dell’arte
Muky, Wanda Berasi, questo il “Lascia nome all’anagrafe, è scomparsa il 7 gennaio all’età un vuoto di 95 anni. Era nata a Trieste, rampolla di una famiincolmabile” glia dell’alta borghesia. Seguendo la sua inclinazione artistica, Wanda si trasferì prima a Bolzano e poi a Roma dove studiò all’Accademia Tedesca di Villa Massimo. Qui iniziò ad entrare in contatto con la grande arte: conosce gli scultori Marino Mazzacurati e Leonardo Leoncillo e il pittore Renato Guttuso, del quale diventa la musa. In quegli anni Wanda si dà un nome d’arte facendo nascere Muky. Siamo negli anni ’50 e Muky si avvicina al movimento artistico Informale e inizia ad esporre sue prime opere. Nel 1955 arriva a Faenza, dove studia il bianco in tutti i tipi di sfumature applicabili alla terracotta, dal bianchetto al colore, dall’ossido allo smalto ed inizia a lavorare nello studio di Domenico Matteucci, al quale si unisce poi sentimentalmente. Eclettica protagonista non solo del mondo ceramico, nella sua lunga e prolifi-
ca carriera si è dedicata anche alla letteratura e alla poesia oltre a diventare punto di riferimento e mecenate, organizzando un vivace cenacolo attivo dagli anni Sessanta fino a pochi anni fa, imprimendo una crescita culturale della città. Durante la Giunta Malpezzi Muky decise di donare il suo palazzo, in piazza 2 Giugno, all’Amministrazione per farne un luogo culturale aperto alla città. L’11 gennaio, nella Cattedrale di San Pietro Apostolo, si sono svolti i funerali, ai quali hanno partecipato moltissime autorità politiche e istituzionali; il sindaco di Faenza, Massimo Isola, amico personale di Muky, ha tracciato un ricordo dell’artista, affermando tra l’altro: “Muky lascia un vuoto imponente, incolmabile. Da oltre sessant’anni è stata al centro del dibattito culturale della città. Da protagonista. Spesso lo ha provocato, spesso lo ha coltivato, ma sempre lo ha influenzato. Spiazzante nella sua vita creativa, rassicurante nella sua passione e nei temi socio sanitari. ‘La cultura deve stupire - mi diceva - la sanità deve proteggere. Cerchiamo di tenere sempre insieme questi ambienti fondamentali della vita’”. L’Amministrazione ha fatto realizzare un videomapping nelle arcate della Loggetta del Trentanove, la residenza di Muky. Sono state visibili fino alla mezzanotte di domenica 16 gennaio. tutte le notizie 24ore su 24
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