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COPIA OMAGGIO
n° 26
mercoledì 26 giugno 2019 - sett. 26 - anno X
diario della settimana
Conad Olimpia Teodora, ecco Dominika Strumilo
IN COPERTINA
È Dominika Strumilo (a sinistra, foto di Sandro Halank) la nuova schiacciatrice straniera della Conad Olimpia Teodora. La belga di origini polacche, classe 1996 e alta 187cm, proveniente dal Vandœuvre Nancy, è cresciuta nell’Asteríx Kieldrecht, con cui ha vinto 3 campionati, 3 Coppe del Belgio e la Supercoppa del 2014. Dal 2014 fa parte della nazionale belga. Inoltre, il roster si arricchisce di due giovanissime promesse: dalla Igor Volley Novara arriva la centrale Sveva Parini (sopra a sinistra, foto di Camillo Dosi), mentre per il ruolo di secondo palleggiatore dal settore giovanile ravennate viene promossa Chiara Poggi (sopra a destra, foto di Alfredo Del Monte).
I pini, la storia e gli asfalti: una questione di radici...
Il dibattito in città tra simbologia e strade dissestate E’ di attualità a Ravenna il dibattito sui pini, peraltro suggestivo: perché da un lato tocca la simbologia, la storia, la necessità di preservare un bene della collettività. Dall’altro ha a che fare con la “realpolitik”: tanto che l’Assessore all’Ambiente starebbe valutando l’idea del progressivo abbattimento lungo le vie di queste alberature, per sostituirle con altre. Insomma, in un modo o nell’altro è una questione di radici: conservarle o tagliarle? Verrebbe da dire che la verità sta nel mezzo, rispolverando quel concetto di “medietas” che, all’epoca dei social, non è più così di moda… Un dato è certo, ed ha ragione il console del Touring Club Beppe Rossi, che ha espresso la sua opinione in un editoriale, “Non è colpa dei pini”, pubblicato su “Il Resto del Carlino”: questo albero (con la pigna) è simbolo della città. Esattamente – fanno notare altri – come il mosaico. La pineta è nell’immaginario collettivo dei ravennati, ne rappresenta il lato onirico, ha ispirato poeti, artisti e naturalmente il “nostro” Dante. Ma questa lunghissima tradizione come si sposa, molto più prosaicamente, con asfalti, dossi, cunette e il “degrado da radici” (che non riguarda solo i pini) protagonista di celeberrimi cartelli disseminati lungo le strade? E’ una questione di equilibrio, che passa primariamente da una efficace pianifi-
cazione delle manutenzioni, un piano organico che deve essere messo costantemente a bilancio dal Comune. Ma proprio perché il pino è “sacro”, a sua tutela non può essere piantato ovunque; nelle costruzioni poi occorre avere particolare attenzione: non è raro vedere alberi “inglobati” nelle edificazioni, come veri e propri “trofei boschivi”. Dunque: tutelare l’esistente, intervenire dove necessario sotto la guida di consulenti agronomi o dei Carabinieri Forestali. Con la consapevolezza che il pino rappresenta anche un bene immateriale: da trattare comunque con rispetto. (al centro: dipinto di Giuseppe Mazzetti) tutte le notizie 24ore su 24
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