DISTRIBUITO NEI LOCALI PUBBLICI DI RAVENNA E PROVINCIA DA:
COPIA OMAGGIO
n° 15
mercoledì 10 aprile 2019 - sett. 15 - anno X
diario della settimana
Nuovi cittadini italiani ed europei
La Lega contro il Kojak: “A Porto Fuori degrado e disturbo della quiete pubblica” istituzionale di sorveglianza con il compito di avvisare le forze dell’ordine nel caso ravvisassero situazioni di degrado e/o pericolo”. “Un altro elemento – si legge nella nota – sul quale è necessario fare chiarezza, ed eventualmente intervenire, è quello relativo alla capienza del parcheggio del locale”. “Inoltre, trattandosi di una discoteca situata nel pieno di un centro abitato, è stata richiesta una verifica sui decibel emessi dall’impianto acustico della discoteca e del rispetto dell’orario di chiusura previsto dal locale”. “L’ultimo punto dell’esposto – concludono –, afferisce a un tema di sicurezza ed ordine pubblico, ovvero la verifica che nelle serate di apertura della discoteca venga rispettato il numero massimo della capienza del locale rispetto agli avventori presenti”.
foto Shutterstock
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IN COPERTINA
Il 5 aprile in Municipio ha avuto luogo un’importante cerimonia durante la quale sono stati accolti 13 ragazzi e ragazze che sono appena diventati maggiorenni. I giovani sono nati in Italia da genitori stranieri, è stato loro ufficializzato l’atto di accertamento della cittadinanza come nuovi cittadini italiani ed europei. Donate la Costituzione della Repubblica Italiana, la bandiera del nostro Paese e quella dell’Unione Europea. (sopra, foto Shutterstock)
L’esposto Arriva dalla Lega, tramite un esposto presso la Procura della Repubblica, il Questore, il Prefetto e il Comando della Polizia Municipale di Ravenna, l’attacco alla discoteca Kojak di Porto Fuori, le cui serate, secondo le segnalazioni di diversi cittadini, riportate dal responsabile comunale Stefano Morettini e dal consigliere Rosanna Biondi, creerebbero una “situazione di degrado e disturbo della quiete pubblica”. Una nota dei due esponenti del Carroccio riporta come la cittadinanza di Porto Fuori sia “esasperata di trascorrere notti in bianco a causa degli schiamazzi e di svegliarsi, il giorno seguente alle serate organizzate dal locale, in una giungla di bottiglie abbandonate, vetri rotti e residui organici”. Morettini e Biondi chiedono “conformemente anche a quanto previsto dal protocollo d’intesa per la sicurezza delle discoteche, alle istituzioni un intervento affinché i gestori del locale mettano in campo delle azioni concrete atte a risolvere le gravi problematiche che i loro avventori stanno arrecando nel paese”. Le richieste: “prevedere, a carico dei gestori del locale notturno, un numero sufficiente di street tutor affinché venga vigilato costantemente, durante le ore di apertura del locale, tutto il centro abitato di Porto Fuori. Tali figure, secondo il protocollo d’intesa per la sicurezza delle discoteche, assumono un compito
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