COPIA OMAGGIO
DISTRIBUITO NEI LOCALI PUBBLICI DI RAVENNA E PROVINCIA DA:
IL DIARIO DELLA
SETTIMANA
n° 29
mercoledì 9 settembre 2020 - sett. 37 - anno XI
Il Presidente Mattarella apre le celebrazioni dantesche
IN COPERTINA
E’ iniziato l’anno delle celebrazioni per il Settimo centenario dantesco: alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il 5 settembre a Ravenna ha avuto luogo la cerimonia inaugurale. Alle 20.30 la riapertura solenne della tomba e del quadrarco di Braccioforte, dopo il restauro. Momenti di musica e cultura a cura della Fondazione Ravenna Manifestazioni. In chiusura l’attore Elio Germano ha letto il canto XXXIII del Paradiso. Gli eventi sono stati trasmessi sul maxischermo in piazza del Popolo e in streaming su ravennafestival.live, visibili per trenta giorni. (foto sopra di Francesco Ammendola per il Quirinale)
“Riportare la città ‘a riveder le stelle’”
Dante e Ravenna, comincia la rincorsa...
In pompa magna, con una cerimonia più mesta che sobria, e con grande dispendio di effetti multicolori, la città di Ravenna avvia la sua rincorsa per mantenere inscindibile il binomio Dante – Ravenna, nella pubblica opinione incrinatosi con la vicenda Forlì-Uffizi. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella presenzia alla cerimonia inaugurale delle celebrazioni nazionali per il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, e riapre la tomba del Sommo Poeta ed il vicino quadrarco di Braccioforte, al termine del restauro che ha riportato al nitore originario il sepolcro progettato dal Morigia a fine Settecento. Rifiutate le umilianti condizioni di un’amnistia che gli avrebbe consentito di tornare a Firenze, dopo
Verona, Lui scelse Ravenna quale “ultimo rifugio”, e qui fece venire i figli, e questa è storia. Qui Lui, esule, trasse ispirazione e scrisse alcune delle pagine più belle della Commedia. E non c’è storia. La Tomba è qui, Lui è qui, anche grazie ai Ravennati che nei secoli hanno custodito e protetto le sue ossa, e questo è un fatto. E non doveva esserci competizione con altri. Quando Ravenna propose la sua candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019, si sapeva che era una gara, e difatti vinse la proposta migliore. Ma qui non c’era gara, e invece siamo riusciti a – come dire – perdere l’esclusiva e ora a rincorrere chi si è mosso prima e meglio. Confidiamo, dopo gli eventi inaugurali di oggi e della settimana prossima, che la tensione continui, che l’amore per la città si esprima, che qualcosa di sorprendente, nazionale e planetario, venga messo in campo, oltre a quanto già in programma, per portare la nostra città … a riveder le stelle. Di questo nell’intervento del Sindaco non c’è stata traccia. (Marsili) tutte le notizie 24ore su 24
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