DISTRIBUITO NEI LOCALI PUBBLICI DI RAVENNA E PROVINCIA DA:
COPIA OMAGGIO
n° 14
mercoledì 3 aprile 2019 - sett. 14 - anno X
diario della settimana
Antonio Patuelli ricevuto dal Presidente della Repubblica
IN COPERTINA
Antonio Patuelli, presidente Abi, è stato ricevuto a Palazzo del Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nell’ambito dell’incontro della delegazione della Fondazione Guido Carli. La Fondazione nasce il 6 luglio del 2017, su impulso dell’Associazione «Guido e Maria Carli», ente no profit. Sia l’Associazione che la Fondazione sono state fortemente volute da Romana Liuzzo, che ne è la presidente, nipote dell’ex Governatore della Banca d’Italia.
Imprese: crescita vertiginosa per quelle straniere
Le statistiche sulle attività gestite da chi proviene dall’estero In Emilia Romagna gli imprenditori stranieri sono cresciuti del 34%, quelli italiani invece sono sempre di meno. Il fenomeno è esteso a tutta l’Italia anche se con percentuali di crescita ed incidenza variabili non solo da regione a regione, ma anche da provincia a provincia. A trattare l’argomento è anche il Resto del Carlino che ha reso noti i risultati dell’indagine condotta da Fondazione Moressa sulla base dei dati Infocamere i quali hanno rivelato questo grande cambiamento che, soprattutto negli ultimi dieci anni, ha coinvolto tutta la nazione, inclusa la provincia di Ravenna. Il fenomeno era già visibile tempo fa, ma nell’ultima decade i numeri delle attività sul territorio gestite da titolari stranieri sono aumentati esponenzialmente, impossibile ignorarli.
Le nazionalità più diffuse e in quali settori.
Le attività più diffuse e numerose sono quelle di proprietà cinese, al secondo posto troviamo invece quelle marocchine, mentre la medaglia di bronzo se l’aggiudicano quelle di proprietà rumena. I settori più mirati dagli imprenditori che provengono dall’estero sono principalmente quello del commercio (soprattutto alimentari, ristorazione e mini-
market), servizi e costruzioni (queste ultime sono in mano soprattutto a titolari provenienti dall’Est europeo), ma anche settore tessile e calzaturiero. L’Italia è vista come un luogo per avere una vita migliore, più sicura e più agiata. Per questo motivo chi si trasferisce sul territorio nazionale cerca subito il modo di avere una stabile fonte di guadagno e un’attività avviata lo è senz’altro, quindi il primo passo da fare è aprirne una e fare di tutto perché sopravviva alla crisi che si è scagliata su molte attività facendole perire. Di spazio ce n’è. Non si può certo dire che gli italiani (soprattutto i giovani) si diano alla corsa frenetica nell’aprire attività. Sono infatti sempre meno le persone nate in Italia che avviano un proprio esercizio lasciando quindi più spazio agli stranieri che vogliono cimentarsi in questa iniziativa. (foto Shutterstock)
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