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mercoledì 9 giugno 2021 - sett. 23 - anno XII
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n° 23
Sgarbi-Ancisi,
l’endorsement diventa un caso: il leader di LpR ribadisce l’alleanza
IN COPERTINA
Un comunicato aveva annunciato l’appoggio alla candidatura di Alvaro Ancisi da parte di Vittorio Sgarbi, ribadito sulla pagina Facebook ufficiale. Poi, però, la smentita del Coordinatore regionale Emilia-Romagna di Rinascimento Sgarbi, Cosimo Iaia, in una nota stampa. Alvaro Ancisi ribadisce l’alleanza. “Due incontri con Sauro Moretti, noto in tutta Italia e a tutti i livelli come plenipotenziario di Sgarbi”, nei quali “si è definita una positiva e proficua collaborazione per le prossime elezioni amministrative di Ravenna”, evidenzia Ancisi. Stando alle ultime informazioni, Rinascimento non presenterà comunque una propria lista.
All’asta gli arredi della Villa Bucci-Errani di Faenza
Saranno battuti all’asta a Genova, al Castello Mackenzie, Importanti dalla Casa d’Aste opere della Cambi, martedì 15 storica giugno dalle ore 15, residenza le opere e gli arredi della storica Villa Bucci-Errani di Faenza. La storia di Villa Bucci-Errani, come si legge all’interno del catalogo (disponibile online sul sito della Casa d’Aste), nasce dalla felice sintesi di due importanti famiglie e si intreccia al destino dell’azienda fiorentina Cisa, leader del settore nel mercato delle serrature. Deo Errani nasce a Faenza nel 1924, e dopo gli studi di ragioneria inizia a lavorare nel negozio di vernici del padre. Nel 1956 il matrimonio con Carla Bucci, figlia del commendatore Luigi Bucci, fondatore della Cisa, il cui prestigio si deve all’invenzione della serratura elettrica. Da quel momento l’azienda sarà partecipata dalle due famiglie al 50 per cento. A causa dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale lo stabilimento è distrutto; la produzione quindi viene spostata a Faenza su un terreno di proprietà dei nipoti di Luigi Bucci, i quali entreranno in società. Alla morte di Luigi, nel 1970, Deo Errani diventa direttore
generale dell’azienda insieme al cugino Roberto e, sotto la sua guida, la Cisa continuò ad aumentare il suo prestigio in Italia e all’estero. Errani fu anche un fervente appassionato di antiquariato, è spiegato ancora nel catalogo. Inizialmente interessato agli arredi francesi Luigi XVI, i suoi acquisti si concentrarono successivamente sul secolo d’oro dell’arte veneziana settecentesca; la Villa di Faenza in via Cavour verrà arredata con alcuni eccezionali pezzi, tra cui la grande specchiera in legno dorato e vetro della manifattura Briati di Murano, mobili intarsiati e laccati della migliore qualità, e lampadari in vetro soffiato. La proprietà, passata nelle mani dei figli di Deo e Carla, continua a rappresentare un fiore all’occhiello per la città di Faenza. I proprietari sono anche collezionisti di maioliche faentine e porcellane venete del Settecento; acquistarono alcuni importanti dipinti ora in asta, come il polittico attribuito a Davide Ghirlandaio e le tavolette a fondo oro di Jacopo del Casentino. tutte le notizie 24ore su 24
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