Ra24 Weekly_43 16 Dicembre 2020

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n° 43

mercoledì 16 dicembre 2020 - sett. 51 - anno XI

Mario Salvagiani,

il ricordo della città

IN COPERTINA

Il ricordo di Mario Salvagiani, l’omaggio del Ravenna Festival e del Comune per una figura fondamentale della cultura: si deve a lui, tra l’altro, la riapertura del Teatro Alighieri. Nel pomeriggio del 13 dicembre lo scoprimento della targa nel foyer, un momento musicale, a porte chiuse, incentrato su Haydn dell’orchestra Cherubini diretta dal maestro Riccardo Muti, la presentazione della nuova illuminazione della facciata del Teatro. Prolusione di Massimo Cacciari, che con Muti ha firmato il libro “Le sette parole di Cristo”: il volume parte dalle opere di Masaccio (La Crocifissione) e Franz Joseph Haydn. (foto Zani-Casadio)

Gli ambientalisti in piazza per chiedere impegni sul Paesc

“Abbandonare l’idea dello stoccaggio della CO2, forte spinta al rinnovabile” Giovedì 10 dicembre gli ambientalisti sono tornati in piazza con scope e tappeti come lo scorso Climate Strike del 9 ottobre, per rappresentare ironicamente il progetto che Eni ha intenzione di sviluppare sul territorio di Ravenna: “Catturare la CO2 prodotta dai combustibili fossili equivale a nascondere la polvere sotto il tappeto senza risolvere i problemi” affermano Legambiente Ravenna; Fridays for Future Ravenna e Coordinamento “Per il Clima Fuori dal Fossile” Ravenna. Nel frattempo, si è tenuta la diretta del Consiglio Comunale per l’approvazione e la discussione del nuovo Paesc (Piano Energia e Clima del Comune di Ravenna), “un documento decisivo”. Il nuovo Piano “si propone l’obiettivo di un taglio delle emissioni di anidride carbonica del 40% entro il 2030, un obiettivo che secondo gli ambientalisti è insufficiente. “Per raggiungere gli obiettivi degli Accordi di Parigi, gli obiettivi definiti dall’Europa, quelli del Piano integrato Energia e Clima e gli obiettivi della Regione Emilia-Romagna che si propongono di raggiungere il 100% di rinnovabile al 2030 e l’azzeramento delle emissioni al 2050 è necessario

accelerare fortemente i tempi”, come dimostrano “gli eventi climatici estremi”. “E’ necessario quantomeno perseguire una riduzione di gas climalteranti pari al 60% aggiungendo tutti gli strumenti potenzialmente perseguibili per il raggiungimento di tale obiettivo. Obiettivo che il Comune di Ravenna già riportò all’interno della Dichiarazione di Emergenza Climatica nel 16 luglio 2019 e che evidentemente oggi il Sindaco Michele de Pascale sta già dimenticando?” Le associazioni e movimenti tornano poi sulla questione del progetto di Carbon Capture and Storage (CCS) proposto da Eni a Ravenna: “Un progetto fallimentare, costoso energeticamente e dal punto di vista economico”. Secondo le associazioni, la priorità per una riconversione efficace del distretto ravennate deve essere quella del rinnovabile. Venerdì 11 dicembre (nella foto, inviata dal gruppo Europa Verde dell’Assemblea Legislativa) un’ulteriore mobilitazione sotto i palazzi della Regione a Bologna, promosso da Fridays for Future per sottolineare la posizione di contrasto al progetto di CCS di Eni a Ravenna. (nelle foto la manifestazione del 9 ottobre a Ravenna e piazza del Popolo, Shutterstock)

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