Il Romanista del 21 novembre 2025

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Rientro vicino Prosegue il lavoro di Dybala, sulla via del recupero al ritmo di doppie sedute continue. Ormai l’infortunio è alle spalle e l’obiettivo non dichiarato di Gasperini è riaverlo per il big match con il Napoli. E con Paulo in campo è un’altra

TORNO PRESTO

Verso Cremonese-Roma

LA BUONA NOVELLA

DYBALA INTRAVEDE IL NAPOLI

Rientro vicino Paulo prosegue il lavoro sulla via del recupero

L’obiettivo di Gasperini è averlo titolare per il big match del 30

Fabrizio Pastore fabrizio.pastore@ilromanista.eu

Dietro l’angolo. Il ritorno in campo di Dybala è lì, a un passo. Lo si può quasi scorgere. Non ancora immediato, ma vicino. E l’obiettivo non dichiarato in casa Roma è averlo per il big match contro il Napoli. Dipendesse soltanto da lui, probabilmente farebbe di tutto per esserci già a Cremona. Ma a decidere è lo staff tecnico, di concerto con quello medico. E l’imperativo non può che essere rischi ridotti a zero, soprattutto nel caso di Paulo, tanto per i suoi trascorsi muscolari, quanto per la sua importanza in questa squadra.

Ormai l’infortunio al bicipite femorale è alle spalle e in questo periodo di sosta del campionato Gasperini ha premuto sull’inten-

DURANTE

LA SOSTA SI È ALLENATO

AL RITMO

DI DOPPIE

SEDUTE CON L’ALTRO

INFORTUNATO

BAILEY

sificazione del lavoro di recupero: l’argentino e Bailey si sono allenati a parte rispetto al resto del gruppo, ma al ritmo di doppie sedute reiterate. Proprio per puntare un rientro sicuro e al tempo stesso prossimo.

La Joya ritrova gioia

Le labbra sono rimaste cucite, ma se la mimica facciale indica qualcosa, quella di Dybala alla prima apparizione pubblica post-infortunio è stata eloquente ieri sera. Nella splendida cornice dello Stadio dei Marmi “Pietro Mennea”, a pochi metri da quell’Olimpico che ormai è casa, Paulo è apparso in qualità di testimonial d’eccezione all’evento che ha sancito la partnership triennale fra Sport e Salute e Adidas. Griffato dal brand tedesco di cui è uomo immagine di punta, sorriso più spontaneo e convinto che d’ordinanza, il romanista è stato ac-

È APPARSO

SORRIDENTE

E CARICO

ALL’EVENTO

DI ADIDAS

E SPORT

E SALUTE

ALLO STADIO

DEI MARMI

clamato da grandi e soprattutto piccoli, cui peraltro era dedicata la serata all’insegna della lotta al drop out giovanile, l’abbandono precoce dello sport. «Aiutare i più giovani è un traguardo da centrare - le parole del numero 21 - sono onorato di lavorare per questo. Nei momenti di difficoltà bisogna tirare fuori qualcosa in più». Il riferimento più nobile è ai ragazzi, ma non si fa peccato a leggere anche un nesso con la sua condizione fisica.

Così come quegli sguardi intensi e teneri dedicati ai bambini presenti possono essere ulteriormente stimolati dall’attesa della figlia di Paulo e della sua Oriana. Nascita prevista per marzo, probabilmente proprio a Roma: ennesimo sintomo di un legame fra il campione e la città che lui vorrebbe proseguisse anche al di là della scadenza di giugno prossimo. Per ora dal club non sono arrivati segnali di alcun tipo, un po’ per l’alto ingaggio, un po’ per

i continui stop che funestano l’esperienza della Joya in giallorosso. Ma a 32 anni appena compiuti, lui si sente ancora in grado di poter dire la sua nel calcio europeo. Poco più di un anno fa i petroldollari arabi non lo hanno tentato, come ora le sirene coi colori del Boca accese da Paredes appaiono premature. I tifosi della Roma lo amano, con Gasperini c’è stima reciproca e la quarta stagione nella Capitale promette scintille. A partire da subito. ■

Nella pagina accanto, Paulo Dybala durante una seduta di allenamento della Roma a Trigoria. Qui di fianco, in alto: l’argentino all’evento organizzato da Sport e Salute allo Stadio dei Marmi; in basso: la visuale dall’alto dello Stadio dei Marmi GETTY, SPORT E SALUTE E ADIDAS

LA CERTEZZA

Da destra a sinistra Nuova vita per Wesley

Sulla

fascia

Tra Angeliño

e Tsimikas il brasiliano lì è sempre più a suo agio

Andrea Di Carlo andrea.dicarlo@ilromanista.eu

PSimone Valdarchi simone.valdarchi@ilromanista.eu

Diplomazie al lavoro. Se la priorità di Gasperini è il campo, con un’importante trasferta a Cremona da preparare, e quella di Massara è rivolta al mercato di gennaio, a Trigoria c’è anche chi pensa all’imminente Coppa d’Africa e a come gestire l’inevitabile doppia e contemporanea assenza di El Aynaoui e Ndicka. Presto ancora per conoscere i convocati, ma i due romanisti sono protagonisti affermati delle rispettive nazionali, Marocco e Costa d’Avorio, e a meno di enormi sorprese rientreranno tra i giocatori chiamati dai loro commissari tecnici. La coppa, che si disputerà proprio in Marocco, con El Aynaoui quindi a fare gli onori di casa, partirà il 21 dicembre, con Neil e compagni a inaugurare la competizione nella sfida contro la nazionale di Comore. Per quanto riguarda Ndicka, invece, il primo impegno per la sua Costa d’Avorio è fissato per il 24 dicembre, alla vigilia di Natale. Difensore e centrale mancheranno quindi sicuramente

all’appuntamento del 20 dicembre, con la trasferta di Torino contro la Juventus di Spalletti. Il dubbio, invece, rimane per Roma-Como, di lunedì 15 dicembre. A Trigoria si augurano di avere entrambi per la gara contro Fabregas, ma la presenza di El Aynaoui

LA COMPETIZIONE SARÀ IN MAROCCO DAL 21 DICEMBRE AL 18 GENNAIO. IL RISCHIO PER GASP È NON AVERE I DUE PER OTTO O NOVE PARTITE

in particolare è molto a rischio. La società proverà a convincere il Marocco, con un volo a partire dalla Capitale per la mattina del 16 dicembre. Vedremo se basterà a farsi dire di sì. Per quanto riguarda il rientro, invece, tutto dipenderà dal cammino di Marocco e Costa d’Avorio nella Coppa d’Africa. La finale si giocherà il 18 gennaio. Qualora i due romanisti dovessero arrivare fino in fondo, potrebbero tornare per Roma-Milan del 25 gennaio, dopo aver saltato otto o nove (Como compreso) gare tra campionato, Europa League e gli ottavi di Coppa Italia contro il Torino ■

rovate a immaginarvi Wesley in versione Will Smith, che varca i cancelli di Trigoria canticchiando: «Questa è la maxi-storia di come la mia vita cambiata, capovolta, sottosopra sia finita, seduto su due piedi». Arrivato a Roma dal Brasile per impadronirsi della fascia destra giallorossa, l’evoluzione della sua prima stagione in Italia lo sta portando invece a diventare una certezza dell’altra fascia, quella sinistra. Un passaggio non affatto scontato, sia dal punto di vista tecnico che tattico, ma soprattutto perché l’intuizione di Gasperini, alla vigilia di Roma-Inter, non trova precedenti nella carriera dell’esterno brasiliano, che si era ben disimpegnato in tutti i ruoli sulla destra ma che mai si era spinto ad esplorare cosa succedesse nell’altro emisfero del campo. E invece Wesley, sfruttando la sosta per le nazionali di ottobre, si è messo a completa disposizione del suo allenatore, lavorando forte sull’interpretazione del ruolo, scoprendo una capacità, ancora inesplorata, di saper puntare l’uomo per portarsi il pallone sul piede debole, dal quale ha dimostrato quasi una maggiore efficacia nei cross rispetto a quanto fatto vedere sulla destra. Una scelta in parte obbligata, quella di Gasperini che, senza giocatori in grado di regalargli la

superiorità numerica su quella fascia, ha adottato la rapidità di passo del brasiliano per avere la stessa imprevedibilità che, sulla destra, gli garantiscono a turno Soulé, Dybala e Bailey. Inoltre i problemi di salute di Angeliño e il rendimento poco convincente di Tsimikas lo hanno quasi per necessità condotto fin lì.

E il rendimento di Wesley è cresciuto, come testimoniano anche i numeri: 81% di precisione dei passaggi con una media di 4 palloni recuperati a partita. Dove migliorare? Quel 28% di accuratezza nei cross e il 26% di dribbling riusciti, oltre alla casella degli assist che fa registrare ancora lo zero.

La prossima occasione per migliorare le sue statistiche è già domenica a Cremona, dove va verso la conferma sulla fascia sinistra. Gasperini lo ritrova dopo la parentesi con il Brasile, dove ha totalizzato poco meno di 80 minuti nelle due sfide amichevoli contro Senegal e Tunisia, ma più “fresco” del solito, visto che le due gare si sono giocate a Londra e Lille. Pronto e quasi riposato (non ditelo a Gasperini) per affrontare Vardy e compagni. ■

DA MESI È ENTRATO NELLE ROTAZIONI DEL BRASILE DI ANCELOTTI. A GIUGNO SOGNA UN MONDIALE DA PROTAGONISTA

Neil El Aynaoui, 24 anni, arrivato in estate dal Lens, in azione durante Rangers-Roma MANCINI

LA STAGIONE 2025/26

22/02 - Roma - Cremonese

01/03 - Roma - Juventus

04/03 - Semifinali Andata*

08/03 - Genoa - Roma

15/03

Como - Roma

22/03 - Roma - Lecce

04/04 - Inter - Roma

12/04

19/04

22/04

26/04

Roma - Pisa

Semifinali Ritorno*

Bologna - Roma

03/05 - Roma - Fiorentina

10/05 - Parma - Roma

13/05 - Finale

17/05 - Roma - Lazio

24/05 - Verona - Roma

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Verso Cremonese-Roma

DAL CAMPO

NDICKA TORNA IN GRUPPO

Le ultime Il centrale ha recuperato dalla distorsione alla caviglia rimediata contro l’Udinese

Ancora personalizzato per Bailey e Dybala. Baldanzi con Soulé e Pellegrini il tridente a Cremona

Iacopo Mirabella iacopo.mirabella@ilromanista.eu

Adue giorni dalla trasferta di Cremona la Roma continua a lavorare duramente sui campi di Trigoria per preparare la delicata sfida di campionato al ritorno dalla sosta per le nazionali. In questi giorni lo staff medico è ancora alle prese con i vari infortuni che nelle ultime settimane hanno colpito la squadra giallorossa e nella seduta di allenamento di ieri è arrivata una buona risposta per Gasperini.

Tra recuperi e dubbi

Evan Ndicka la scorsa settimana aveva declinato la chiamata della sua Costa d’Avorio a causa di una distorsione alla caviglia rimediata nella gara dell’Olimpico contro l’Udinese. Il centrale è rimasto a Trigoria dove ha lavorato duramente insieme ai suoi compagni fermi ai box e nella giornata di ieri lo staff medico ha dato il via libera per il suo ritorno in campo. Evan è tornato ad allenarsi insieme al resto del gruppo e ora è pronto a scendere in campo dal primo minuto contro la Cremonese. Buone notizie anche dalle condizioni di Evan Ferguson. Il centravanti irlandese ha svolto per il terzo giorno consecutivo la seduta di allenamento insieme al gruppo e si candida per una maglia da titolare per la sfida di domenica anche se il tecnico giallorosso starebbe pensando ad altre soluzioni con Ferguson che potrebbe subentrare a gara in corso.

Discorso diverso e ancora in bilico per le condizioni di Leon Bailey e Paulo Dybala. I due attaccanti sono alle prese ancora con i rispettivi infortuni e anche ieri hanno svolto una seduta di lavoro personalizzato. Il loro ritorno in gruppo è atteso nei prossimi giorni ma entrambi sono in forte dubbio per la trasferta di Cremona. La Joya e il giamaicano punta a tornare a disposizione di Gasp per la gara dell’Olimpico contro il Napoli. Nelle prossime

Gabriele Fasan gabriele.fasan@ilromanista.eu

Viviamo in un’epoca davvero particolare. Tutto va veloce, galleggia in superficie, dato in pasto a questo o a quello senza soglia di attenzione ma se tocchi le corde giuste, non solo può diventare verosimile, ma soprattutto può diventare un caso mediatico di rilievo. Se aggiungi un posto a tavola puoi ritrovarti un nemico in più, magari anche solo immaginario. Così una cena tra romanisti diventa un caso nazionale e una congiura politica, con protagonista il consigliere del presidente della Repubblica Mattarella, Francesco Saverio Garofani, che si sarebbe esposto con i conviviali in posizioni contrarie

ore i due effettueranno ulteriori test per capire a che punto è il loro percorso di recupero.

ALLO ZINI CRISTANTE E KONÉ IN MEDIANA, WESLEY E CELIK SULLE CORSIE ESTERNE

In occasione del suo 75esimo compleanno, Carlo Verdone ha festeggiato ricoprendo per un giorno la carica di Sindaco di Roma. Il celebre attore romano ha percorso varie tappe nella Capitale fino al Campidoglio dove il Roma Club Campidoglio gli ha consegnato la sciarpa giallorossa dopo la consegna della Lupa capitolina

IL CASO GAROFANI
Lasciate cenare i romanisti, nessuno tradirà

all’attuale governo, auspicando uno «scossone». Capito? Una cena tra romanisti diventa un caso nazionale. Nello sbigottimento generale dei presenti, riuniti in un ristorante del centro, solamente per una causa romanista e nobile: omaggiare Agostino Di Bartolomei, indimenticabile capitano della Roma del secondo scudetto e di sempre. Solo che a minare la tranquillità di una notte ancora nostra, nell’era dei leoni da tastiera e dei nickname, (non) si palesa un Mario Rossi o Carlo - non Carlos - Bianchi qualunque che spedisce una e-mail con una

“sparlata” il cui profumo, anzi, odore fa riemergere il vecchio gusto del complotto. A farne le spese, poi, soprattutto Luca Di Bartolomei, figlio di Ago, finito nell’onda del ciclone di titoloni e titolini. Luca che per sua fortuna la politica la conosce e l’ha fatta (e quindi se s’incazza, respira e poco dopo si scazza) e che si farà una risata amara se una certa parte di stampa l’ha pure messo in mezzo ammiccando come se fosse l’organizzatore. Del presunto ribaltone al governo voluto niente meno dal Quirinale, mica della cena. Pietà. Lasciate

Le possibili scelte Gasperini è al lavoro per sciogliere gli ultimi dubbi relativi all’undici titolare che scenderà in campo allo Zini. Tra i pali ci sarà Mile Svilar con Mancini, Ndicka ed Hermoso a comporre il terzetto difensivo. Sulla linea a 4 di centrocampo Celik e Wesley agiranno sulle corsie esterne, mentre Cristante e Koné formeranno la coppia centrale in mediana. A causa dei tanti infortuni che hanno colpito il reparto offensivo, Gasp è alla ricerca di nuove soluzioni. Probabilmente vedremo il tridente leggero composto da Soulé e Pellegrini sulla trequarti con Baldanzi nel ruolo di Falso nueve. Ferguson insidia il tecnico e spera in una maglia da titolare. ■

cenare i romanisti, che nessuno tradirà. Ma l’aspetto più inquietante è che tutto il polverone si fonda su tanti presunti non ancora fatti, sul tutto è possibile e il contrario di tutto pure. Oltre che sull’estemporaneità di affermazioni casomai private. «Si discuteva dei problemi dello Stato», dice una vecchia canzone, ma anche di «Batistuta e della Nazionale», ha raccontato a Repubblica Di Bartolomei. Insomma, se questa non è una storia disonesta poco ci manca. E si torna al punto di partenza: tutto galleggia nel fast food della comunicazione che diventa politica. Tocca schivare i colpi. Lasciate cenare i romanisti, attenetevi ai fatti che è pure più facile e se proprio dovete colorire la scena, immaginate dei Garofani rossi che diventano giallorossi.

Carlo Verdone riceve la sciarpa dell’Rc Campidoglio
Evan Ndicka durante la seduta di allenamento di ieri a Trigoria insieme a Bryan Cristante e Gianluca Mancini GETTY IMAGES
La locandina dell’evento “Insieme. Lo sport per divertimento”

Resto del Mondo

IL SORTEGGIO DEI PLAYOFF

GATTUSO VEDE IL MONDIALE

L’ultimo sforzo L’Italia si giocherà la sua partecipazione il 26 marzo in casa con Nord Irlanda e poi in trasferta il 31 contro la vincente tra Bosnia e Galles. Il ct: «Fermiamo il campionato»

LÌ CREMONESE

non ammette altrimenti. Paura di nessuno, perché a parlare per sé è la storia, quella vera, della Nazionale, quattro volte campione del Mondo e due volte sul tetto d’Europa. E anche perché il sorteggio che si è svolto ieri a Zurigo non è stato troppo severo verso Donnarumma e compagni. Dopo il girone chiuso alle spalle della Norvegia con sei vittorie su otto l’Italia si presentava oggi tra le teste di serie, con la Svezia come principale pericolo (indicata anche da Gianluigi Buffon, presente al sorteggio, come formazione da evitare); quindi Macedonia del Nord, Romania e Irlanda del Nord. L’urna, benevola, ha assegnato a Gattuso questi ultimi, reduci dal terzo posto conquistato nel girone con Germania e Slovacchia. L’Italia giocherà in casa la semifinale, che si disputerà in gara secca, giovedì 26 marzo (ancora da stabilire se alle 18 o alle

EVITATE

SVEZIA, ROMANIA E MACEDONIA DEL NORD. BUFFON: «IL PLAYOFF PUÒ ESSERE BENEFICO»

Bondo: «Dopo il Milan possiamo fare bene anche con la Roma»

Eva Tambara

eva.tambara@ilromanista.eu

Roma e Cremonese continuano a preparare il ritorno in campo in Serie A, in cui si sfideranno domenica 23 novembre alle ore 15,00 allo Stadio Zini di Cremona. I giallorossi saranno ospiti degli uomini di Nicola, i quali ieripresso il Centro Sportivo Giovanni Arvedi - hanno svolto un’altra seduta d’allenamento.

Al termine della sessione, Warren Bondo ha parlato in conferenza stampa. Il centrocampista in prestito dal Milan ha raccontato il motivo per cui ha scelto di approdare a Cremona:

«Il tecnico e il direttore sportivo mi hanno convinto. In termini collettivi vogliamo raggiungere la salvezza, a livello personale spero di fare un bel campionato». E il campionato passa anche dalla sfida contro gli uomini di Gasperini: «Ci stiamo preparando bene, giocare contro la Roma sarà molto difficile. In questa stagione abbiamo già ottenuto punti contro una grande squadra, facendo un risultato importante contro il Milan. Per questo possiamo fare bene anche contro la Roma». Proprio contro i giallorossi Bondo scenderà sicuramente in campo dal 1’ a guidare ancora una volta il centrocampo

insieme ai due compagni di reparto Payero e Vandeputte.

A completare il 3-5-2 di Nicola - in un 11 abbastanza obbligato viste le numerose assenze - Audero tra i pali, Terracciano, Baschirotto e Bianchetti in difesa. Sulle fasce Barbieri a destra e Pezzella che potrebbe tornare dall’infortunio a ricoprire il suo ruolo a sinistra (altrimenti spazio a Floriani Mussolini). L’unico altro dubbio è in attacco, dove prevale la possibilità di vedere da subito la coppia Bonazzoli-Vardy, a meno che Nicola non scelga di dare una chance al rientrante Sanabria, che ha già trovato minuti con il suo Paraguay ■

Tra un percorso non impossibile e il buon cammino fatto comunque nel girone (impossibile tenere il passo della Norvegia, che ha chiuso a punteggio pieno), gli Azzurri guardano con ottimismo ai payoff, probabilmente per la prima volta senza la paura di chi teme la figuraccia Mondiale. Anzi, si tengano a mente le parole di Buffon: «A volte un contrattempo, come il playoff, può anche essere benefico, perché può restituire attenzione e umiltà». È d’accordo Gattuso («Sorteggio alla nostra portata») che non ri risparmia una provocazione: «In Turchia fermeranno il campionato: facciamolo anche noi». ■

Falso in bilancio, ADL rinviato a giudizio

Il gup di Roma ha rinviato a giudizio il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, per il reato di falso in bilancio in relazione alle annate 2019, 2020 e 2021. Lo riporta l’Ansa. Oltre al presidente il giudice ha mandato a giudizio il suo braccio destro, Andrea Chiavelli e la società calcistica. Al centro del procedimento presunte plusvalenze fittizie nella compravendita dalla Roma del difensore Kostas Manolas nell’estate del 2019 e dell’acquisto dell’attaccante Victor Osimhen nel 2020 dalla squadra francese del Lille.

Warren Bondo, 22 anni, centrocampista della
Cremonese GETTY IMAGES

WOMEN’S CHAMPIONS LEAGUE

VIENS NON PUÒ BASTARE

È PARI AMARO IN BELGIO

Leuven 1

Roma 1

Leuven (4-3-3)

Seynhaeve; Nagy (1’ st Janssen), Mertens, Hermans, Everaerts; Kuijpers (1’ st Dekker), Bosteels (1’ st De Ceuster), Biesmans; Pusztai, Conijnenberg (42’ st Heremans), Reynders (34’ st Papatheodorou)

N.e.: Lammertijn, Demol, Van Besauw, Van Den Brande, Neyrinck, Ruymen, Bosmans Allenatore: Van den Abbeel

Roma (4-3-3)

Baldi; Thogersen, Valdezate, Oladipo, Veje (6’ st Bergamaschi); Pandini, Greggi, Kuhl (31’ st Babajide); Dragoni (17’ st Giugliano); Corelli (17’ st Pante), Viens (17’ at Pilgrim) N.e.: Soggiu, Lukasova, Di Guglielmo, Cherubini, Galli Allenatore: Rossettini

Reti: 18’ pt Viens, 26’ st rig. Conijnenberg

Arbitro: Buteva (Bulgaria) (Rashkova-Valeva

Note: Stadio: “Den Dreef”, Leuven Recupero: 2’ e 6’ Ammonite: Nagy, Giugliano, Bergamaschi, Everaerts

Leonardo Frenquelli leonardo.frenquelli@ilromanista.eu

Si torna dal Belgio con soltanto un punto in tasca: ora per passare il turno serve davvero un miracolo. Nonostante il forfait improvviso di Rieke la Roma è riuscita a partire forte in casaa del Leuven lavorando molto sull’ampiezza

creata dagli esterni per poi creare pericoli nell’area di rigore avversaria pur non mantenendo un ritmo altissimo. La più ispirata delle romaniste in fase offensiva è stata Corelli, molto propositiva e brava a dare la profondità quando necessario. Da una sua iniziativa sulla sinistra al 12’ è arrivata la prima grande occasione per le giallorosse, con Kuhl che servita dalla destra dalla numero 16 ha sbagliato il tocco col sinistro a pochi metri dalla porta avversari. Al 18’ poi la Roma ha concretizzato la sua superiorità: Greggi ha dato il “la” a un’azione manovrata proseguita con uno scambio di qualità tra Corelli e Viens finché la canadese non è arrivata a calciare e battere la portiera avversaria per il meritato gol del vantaggio. Da lì i ritmi si sono leggermente alzati perché anche il Leuven ha provato a reagire, ma soprattutto la Roma riusciva a creare e trovare spazi per colpire senza però riuscire a raddoppiare. Al 32’ Dragoni (tornata titolare ma autrice di una prova non brillante) ha concluso in porta e sulla ribattuta si è lanciata Viens che ha messo in porta ma si è vista annullare il gol per un fuorigioco e ancora la canadese ha sfiorato il gol agli sgoccioli del primo tempo non sfruttando

un uno contro uno con la portiera avversaria dopo una bella azione in velocità. Qui è sorto nuovamente il problema atavico delle giallorosse che al 90’, a fronte di 22 conclusioni di cui 12 in porta hanno realizzato soltanto una rete: non può bastare in campionato, tanto meno in Europa. Il Leuven ha iniziato meglio la ripresa, al 53’ Viens si è vista annullare un’altra rete e poi Rossettini ha attuato tre cambi tutti insieme al 62’ (forse dando uno strappo troppo

Classifica

drastico). Soprattutto però, al 67’, è arrivato l’episodio che ha compromesso la sfida: l’arbitra Buteva, richiamata dal Var per un presunto fallo di Bergamaschi in area a palla lontana, ha concesso un rigore estremamente dubbio al Leuven dopo l’on-field review (oltre a sbagliare quasi ogni.Dal dischetto è andata Conijnenberg che non ha sbagliato. Il gol subito ha spento la Roma, volenterosa di andare a vincere una gara in cui meritava di più, ma non abbastanza cinica e precisa nell’ultimo terzo di campo come troppo spesso capita. Il tutto con le belghe che hanno ritrovato serenità fino a portare a casa un pareggio che per loro ha un valore enorme.

Lo ha anche per la Roma, ma in senso negativo: ora per far sè che l’avventura in Europa non finisca alla Fase Campionato, si può soltanto sperare di fare un’impresa a Londra contro il Chelsea alla prossima giornata (quasi impossibile), oltre a vincere anche col St.Polten (più alla portata). Forse la dimensione delle giallorosse non è ancora quella europea (come non lo è di certi arbitri) e potersi concentrare solo sul campionato potrà eventualmente far bene. Queste sono serate che fanno male, ma da cui si cresce anche tanto soprattutto se i fattori da migliorare sono ben noti. ■

OTTIMO PRIMO TEMPO DELLE ROMANISTE, MA ANCHE TANTI SPRECHI. PER LA QUALIFICAZIONE SERVE QUASI UN MIRACOLO

POST PARTITA

Rossettini: «Ci manca la cattiveria sotto porta»

«Dispiace davvero tanto per come è arrivato questo pareggio». La delusione del tecnico Rossettini dopo Leuven-Roma 1-1 è comprensibile e ben spiegata dallo stesso allenatore ai canali ufficiali del club: «Dopo le tante occasioni create - ha detto - arrivare al 70’, dopo una partita del genere, soltanto per 1-0, è una nostra responsabilità e dobbiamo assumercela, poi subire un rigore per come è stato concesso è un grande dispiacere. Da questo punto di vista non siamo fortunate». Oltre 20 tiri e un solo gol segnato, da sempre questo è uno dei problemi della squadra giallorossa: «Manca la fame, la cattiveria sotto porta. Arriviamo alla conclusione, ma dobbiamo trovare questa cattiveria, questa fame. Anche nell’ultima partita di campionato contro la Lazio la partita è stata tirata fino alla fine, nonostante avessimo creato tan-

DISPIACE MOLTO, SPECIE DOPO AVER CREATO TANTO E AVER PRESO GOL SU QUEL PENALTY. DOBBIAMO MIGLIORARE ANCORA

to. Dobbiamo crescere, lavorare con più coesione e più cattiveria». «Si sa che si sa che se non si chiudono prima queste partite poi può succedere di tutto - ha aggiunto dopo la gara anche la portiera Rachele Baldi - a livello di gioco abbiamo dominato e infatti quello che dispiace di più è che non concretizziamo quando siamo davanti alla porta». Ora le giallorosse devono rialzare la testa, oltre a fronteggiare diversi infortuni, e affrontare prima della sosta il Como nel week-end: «Sarà l’ultimo sforzo - ha detto l’ex Fiorentina - dobbiamo essere brave a mettere da parte questa delusione e concentrarsi subito sul nostro prossimo obiettivo che è il campionato». ■ LF

Evelyne Viens mentre realizza il gol del temporaneo 1-0 ieri contro il Leuven in Belgio AS ROMA VIA GETTY IMAGES
il tecnico della Roma Femminile Rossettini ieri in panchina AS ROMA VIA GETTY IMAGES

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