Rivista d’elettrotecnica e di telecomunicazioni
Smart Home:
cosa è utile e cosa no?
Cosa significa essere energeticamente autarchici?
Mobilità elettrica: le vacanze non saranno più stressanti

CONCORSO
CheckInpaliotre Reka da CHF 500.–
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Rivista d’elettrotecnica e di telecomunicazioni
Smart Home:
cosa è utile e cosa no?
Cosa significa essere energeticamente autarchici?
Mobilità elettrica: le vacanze non saranno più stressanti

CONCORSO
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Cara lettrice di elitec, caro lettore di elitec
Al giorno d’oggi è possibile controllare in modo smart quasi ogni elemento della casa: dalla luce all’elettronica d’intrattenimento, all’allarme, alla mobilità elettrica, al riscaldamento fino all’impianto solare. Il valore aggiunto, tuttavia, si crea quando i sistemi sono connessi tra loro e quando lavorano in maniera automatica, senza dover intervenire manualmente. Ma non tutte le installazioni e connessioni sono davvero utili. In questa edizione di elitec scoprite cosa è realmente pratico e necessario e come potete procedere per connettere la vostra casa.
La tecnologia smart è importante anche per quanto riguarda la sicurezza in casa. Ogni anno, in Svizzera, infatti, si verificano 3000 incendi causati da un uso scorretto di elettricità e 600 persone rimangono vittime di incidenti correlati alla corrente. Vale quindi la pena dare un’occhiata ai nostri consigli.
Ma usciamo dalle nostre quattro mura e partiamo per un viaggio! Se viaggiate con un’auto elettrica, i nostri consigli per una vacanza senza stress fanno proprio al caso vostro. Le future ferie promettono bene.
Anche il settore elettrico promette bene. Ai campionati professionali, i giovani hanno conquistato diverse vittorie. Uno che ha trovato la sua strada è Daniel Mosimann, installatore elettricista di professione che ha seguito un percorso di formazione continua e che, in un’intervista, ci svela cosa rende il suo lavoro così speciale.
Vi auguriamo una stimolante lettura.
Il vostro team di elitec
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SICUREZZA
La sicurezza elettrica in casa salva la vita
SMART HOME
Casa intelligente: cosa è utile installare?
INDIPENDENZA ENERGETICA
FORMAZIONE
MITI / CONCORSO Imparare e vincere 8-9 4-5 10 6-7 11
La casa energeticamente autarchica
Editrice: Associazione svizzera d’acquisto elettrico aae società cooperativa, Urtenen-Schönbühl Redazione | Realizzazione: Agentur 01, Berna Testo p. 8 + 9: René Senn Foto p. 8 + 9: vonMedia AG, Anikin Abplanalp Stampa: Stämpfli AG, Berna Edizione: Novembre 2025
Sotto riserva di modifiche di prezzo, di modello e di dati tecnici.
Per i tuttofare: installatore elettricista
MOBILITÀ ELETTRICA
Viaggiare in auto elettrica: chi pianifica bene, viaggia sereno


L’elettricità è il motore invisibile, comodo e insostituibile della nostra vita quotidiana. Tuttavia, cela anche rischi sottovalutati. Secondo il Centro d’informazione per la prevenzione degli incendi (CIPI), in Svizzera ogni anno circa 3000 incendi sono causati direttamente dall’elettricità. Circa 600 persone all’anno subiscono incidenti a causa di un uso improprio dell’elettricità (fonte: ESTI). Vi mostriamo come potete proteggervi all’interno delle vostre mura domestiche.
1. INTERRUTTORI DIFFERENZIALI:
ANGELI CUSTODI INDISPENSABILI
Gli interruttori differenziali (noti anche come «salvavita») rilevano le correnti di guasto e interrompono il circuito elettrico in pochi millisecondi, prevenendo scosse elettriche potenzialmente letali e surriscaldamenti. Obbligatori dal 2010 nelle nuove costruzioni, gli interruttori differenziali possono essere installati facilmente anche nelle case più vecchie. Gli esperti offrono soluzioni sia per installazioni mobili che fisse. Si consiglia di controllare gli interruttori differenziali una o due volte all’anno tramite l’apposito tasto di prova.
2. PROTEZIONE ANTINCENDIO TRAMITE RILEVATORI DI FUMO
Anche i rilevatori di fumo possono salvare la vita. Rilevano la presenza di fumo in modo tempestivo e danno l’allarme in tempo utile. Installateli nelle camere da letto, nei corridoi e nelle cucine. Per scegliere il modello più
adatto alla vostra abitazione, chiedete consiglio e non dimenticate di effettuare un test di funzionamento ogni anno, in modo che il rilevatore di fumo possa reagire in modo affidabile in caso di emergenza.
3. EVITARE I PERICOLI NELLA VITA QUOTIDIANA
Contatti difettosi, prese sovraccariche o cavi danneggiati possono causare cortocircuiti e incendi. La regola generale è quindi quella di far controllare gli apparecchi che presentano danni visibili da un tecnico specializzato. Spesso l’alimentatore per ricaricare telefoni, orologi sportivi e simili rimane inserito nella presa. Questo non solo comporta un consumo energetico eccessivo, ma può anche surriscaldarsi e prendere fuoco.
4. SICUREZZA IN OGNI STAGIONE
In estate, le prese elettriche da giardino devono essere protette dalle intemperie; in
caso di temporali, è fondamentale possedere un sistema di protezione contro le sovratensioni. In inverno, gli apparecchi di riscaldamento e le catene luminose devono essere controllati e utilizzati con moderazione. Utilizzate lampade da esterno con grado di protezione almeno IP44. Per le lampade esposte a pioggia o a neve intense, si consiglia il grado di protezione IP65.
Grazie a un supporto professionale e alla necessaria cautela, potrete creare un ambiente in cui la vostra casa non sarà solo confortevole, ma anche completamente sicura. Noi sappiamo come fare e siamo a vostra disposizione.
Maggiori informazioni sulla sicurezza nella rivista e tec online
Chi costruisce una casa inizia dalle fondamenta, prima di erigere le pareti. Se desiderate rendere intelligente la vostra casa e l’ambiente circostante, dovreste fare lo stesso: creare una base solida prima di procedere. Perché si può realizzare quasi tutto, ma cosa è davvero utile e necessario?

Quando si tratta di costruire una casa intelligente, sorge la domanda: quali componenti sono davvero utili? Sul mercato sono disponibili una miriade di prodotti, il che può essere interessante, ma anche mettere in difficoltà. Prima di buttarsi nell’avventura della tecnica intelligente, è bene chiedersi: di cosa ho davvero bisogno? Quali sono le mie necessità? Quali aspetti della mia quotidianità voglio alleggerire e rendere più confortevoli? Determinate le vostre priorità e iniziate con un concetto chiaro. Oltre alle preferenze personali e al proprio budget, è necessario verificare le norme di costruzione. In una vecchia costruzione è possibile imbattersi in vecchie tubature dell’acqua e cavi elettrici da sostituire. È consigliato rivolgersi fin dall’inizio a un professionista che possa fornire assistenza nella consulenza e nell’implementazione. Qualcuno che comprenda le funzioni e le possibilità del concetto. Dopotutto, non tutto ciò che è possibile oggi ha senso anche a lungo termine.
Anche la modalità di trasmissione dei dati è un aspetto da tenere a mente nel concetto. Nonostante gli apparecchi Wi-fi siano più facili da configurare, alcuni professionisti li sconsigliano perché, da un lato, non garantiscono la stabilità e, dall’altro, consumano energia elettrica, richiedendo quindi un cavo. Senza contare che generano elettrosmog. Per questi motivi, quando possibile, si consiglia di optare per una soluzione domotica cablata. In una nuova costruzione, i cavi vengono posati per tutti i componenti che necessitano di corrente. In questo caso, è opportuno utilizzare un sistema di bus cablato, ossia una tecnologia che collega, controlla e consente di programmare diversi apparecchi e componenti.
Sistemi di allarme, di sorveglianza e serrature intelligenti trasmettono tranquillità e
proteggono efficacemente la casa. Inoltre, i sistemi moderni forniscono informazioni in tempo reale su attività sospette e permettono di controllare la situazione, anche quando si è fuori casa. In questo caso è utile optare per un sistema di allarme con rete locale chiusa, autonoma e senza connessioni. Così il sistema di allarme è meglio protetto dagli hacker.
I sistemi di illuminazione intelligenti sono l’inizio perfetto per entrare nel mondo dell’automazione degli edifici. La possibilità di controllare l’illuminazione tramite app o comandi vocali offre comfort e consente di risparmiare energia. Gli scenari luminosi automatici, come un risveglio delicato grazie alla regolazione graduale della luce o un’atmosfera piacevole a tavola, trasmettono una sensazione speciale. Inoltre, è sensato anche un controllo intelligente della temperatura interna. Con termostati

È intelligente progettare il sistema in modo che sia pronto
programmabili è possibili controllare in maniera mirata la temperatura ideale. Questi sistemi si adattano spesso automaticamente alle condizioni meteo o alle abitudini degli utenti, il che è non solo pratico, ma anche ecologico. Per gli appassionati di tecnologia, gli altoparlanti e i televisori intelligenti offrono numerosi vantaggi, come il controllo vocale di musica e film.
NICE-TO-HAVE
I dispositivi intelligenti, come i frigoriferi o gli aspirapolvere connessi, stanno diventando sempre più popolari, ma spesso hanno costi di acquisto elevati. Il loro valore aggiunto dipende fortemente dallo stile di vita personale. I sensori per la qualità dell’aria, la temperatura o l’umidità sono particolarmente utili per esigenze specifiche, come per chi soffre di allergie o per chi abita in edifici vecchi. Tuttavia, la loro utilità è
limitata e non fanno parte della dotazione di base di una casa intelligente.
ALLARME FRUSTRAZIONE
Per evitare che una casa intelligente diventi fonte di frustrazione, è necessario tenere conto dei seguenti aspetti durante la scelta e l’integrazione:
• Facilità d’uso: un controllo semplice e intuitivo tramite app o comandi vocali è essenziale. Questo garantisce che tutti i membri della famiglia possano utilizzare la tecnologia senza problemi.
• Protezione dei dati: i sistemi delle case intelligenti raccolgono informazioni che devono essere protette. Il trattamento di questi dati è un criterio determinante nella scelta.
• A prova di futuro: chi sceglie un sistema a prova di futuro rimane flessibile e può ampliare
la propria casa intelligente in base alle proprie esigenze.
Con un sostegno professionale e un buon progetto complessivo, potrete creare un ambiente in cui la vostra casa intelligente sarà confortevole, protetta, facile da usare e da mantenere, e pronta per il futuro. Noi sappiamo come fare e siamo a vostra disposizione.
Scoprite di più sulla smart home nella rivista e tec online
Olio, gas, elettricità: negli ultimi anni i costi dell’energia sono aumentati. Dunque, l’idea di trasformare la propria casa in una piccola centrale elettrica e diventare così energeticamente indipendenti è allettante. Ma è davvero fattibile? E ne vale la pena?

Dal tetto alla facciata, fino alla ringhiera del balcone: l’edificio plurifamiliare di Brütten, entrato in funzione nel 2016, è completamente rivestito di pannelli solari.
La maggior parte degli edifici in Svizzera è collegata alla rete elettrica e riceve elettricità tutto l’anno per l’illuminazione, gli elettrodomestici ecc. Anche la maggior parte dei sistemi di riscaldamento richiede energia fornita dall’esterno, che si tratti di olio da riscaldamento trasportato via camion o di gas naturale, teleriscaldamento o elettricità proveniente dalle rispettive reti. Inoltre, in alcuni casi, i costi di questi ser-
vizi sono aumentati in modo significativo. Questo solleva la questione se sia fattibile generare e immagazzinare autonomamente l’energia necessaria per essere completamente indipendenti.
SFRUTTARE L’ENERGIA SOLARE
Per chi vuole produrre quanta più energia possibile, la soluzione ideale è dotare il pro-

Lo stoccaggio dell’idrogeno in serbatoi pressurizzati sotterranei come riserva energetica per l’inverno ha funzionato dal punto di vista tecnico, ma non si è rivelato redditizio dal punto di vista economico. (Foto: Umwelt Arena Schweiz)
prio edificio di pannelli solari: non solo il tetto, ma anche la facciata, la tettoia per la macchina o la ringhiera del balcone. A seconda delle dimensioni dell’impianto, durante i mesi estivi e forse anche dopo, sarà in grado di soddisfare il fabbisogno elettrico di una famiglia in questo periodo. Tuttavia, un impianto solare non fornisce elettricità in modo continuo, ma solo quando c’è il sole. Per essere completamente autarchici, è quindi necessario dotarsi di un sistema di accumulo, in modo da avere a disposizione elettricità anche quando è brutto tempo o è buio. In questi casi, un sistema di accumulo a batteria a breve termine per alcune ore o giorni è la soluzione ideale. Questi sistemi possono immagazzinare l’elettricità che non viene attualmente utilizzata e fornirla quando l’energia solare non è sufficiente.
La situazione è leggermente diversa in inverno. Da un lato, gli impianti solari generano meno elettricità in questo periodo dell’anno, perché rimane buio più a lungo e perché spesso c’è nebbia alta, almeno sull’Altopiano svizzero. Dall’altro lato, un edificio ha bisogno di più energia in inverno, soprattutto perché deve essere riscaldato. Una pompa di calore, ad esempio, è un sistema di riscaldamento adatto a una casa autarchica, in quanto può utilizzare il calore dei primi metri del sottosuolo o dell’aria esterna. Per funzionare, però, ha bisogno di elettricità e più fa freddo, più ne richiede. In una fredda e nuvolosa giornata

invernale, la resa di un impianto solare non è solitamente sufficiente per far funzionare una pompa di calore. Anche la combinazione con l’accumulatore a batteria non risolve il problema, perché in inverno l’energia solare è semplicemente troppo scarsa.
Per essere energicamente autarchici anche in inverno, sarebbe necessario poter immagazzinare l’energia solare in eccesso prodotta in estate per diversi mesi, in modo che sia disponibile come riserva nel periodo invernale. Teoricamente si potrebbero installare molti accumulatori a batterie di piccole dimensioni o un unico sistema più grande. Tuttavia, ciò richiederebbe molto spazio e sarebbe anche estremamente costoso. Gli accumulatori a batteria sono redditizi se vengono caricati e scaricati regolarmente, cioè se immagazzinano l’elettricità solo per brevi periodi. Un accumulo stagionale per diversi mesi non sarebbe una scelta saggia.
IMMAGAZZINARE CALORE O GAS
Esistono diverse alternative agli accumulatori a batterie. Ad esempio, l’elettricità può essere convertita in calore, che può essere immagazzinato in un apposito accumulatore per diversi mesi e utilizzato per il riscaldamento in inverno. Tuttavia, è difficilmente possibile riconvertire il calore in elettricità in modo efficiente, per cui questa forma di stoccaggio non garantirebbe sufficiente elettricità durante l’inverno.
Un’altra possibilità consiste nel convertire l’energia elettrica in eccesso in un gas stoccabile come l’idrogeno (si veda il riquadro informativo). Qualche anno fa, l’Umwelt Arena Schweiz ha fatto un tentativo costruendo una casa plurifamiliare energeticamente autarchica a Brütten, nel Canton Zurigo. L’energia solare in eccesso è stata convertita in idrogeno e immagazzinata in due serbatoi interrati. In inverno, quando i pannelli solari non producevano abbastanza elettricità, si attingeva alla riserva di idrogeno. Una cella a combustibile generava calore dall’idrogeno per il riscaldamento e l’acqua calda, nonché per la produzione di elettricità e l’alimentazione degli apparecchi elettrici. Dal punto di vista tecnico, il concetto ha funzionato come previsto, ma non era ottimale sotto il profilo economico. Era ed è molto più conveniente attingere all’elettricità dalla rete piuttosto che attivare il costoso ciclo con l’idrogeno. Nel frattempo, la casa plurifamiliare è stata infatti allacciata alla rete elettrica.
In sintesi, è possibile costruire un edificio completamente indipendente dal punto di vista energetico, ma non è conveniente sul piano finanziario. È più sensato dotare la propria casa di pannelli solari e consumare direttamente la maggior quantità possibile di elettricità prodotta, eventualmente con l’aiuto di un piccolo accumulatore a batteria. Se l’energia solare autoprodotta non dovesse essere sufficiente, si può ricorrere all’energia mancante prelevandola dalla rete pubblica. In questo modo non si è completamente indipendenti dal punto di vista energetico, ma si ottiene il massimo sotto il profilo finanziario.
L’ENERGIA SI TRASFORMA IN IDROGENO
Sulla Terra l’idrogeno è presente principalmente sotto forma di acqua (H2O). Con l’energia elettrica, può essere separata in idrogeno (H2) e ossigeno (O2), in un processo chiamato elettrolisi. Il vantaggio dell’idrogeno è che, a differenza dell’elettricità, può essere immagazzinato a lungo in modo relativamente semplice ed economico, ad esempio in un serbatoio a pressione. Se viene bruciato in una cella a combustibile, è possibile generare elettricità e calore. Tuttavia, durante il processo di conversione si perde molta energia. Pertanto, il modo più efficiente rimane quello di utilizzare direttamente l’elettricità.
Più informazioni sul tema dell’indipendenza energetica nella rivista e tec online

Sono i tuttofare nel mondo degli apprendistati del settore elettrico. Ma cosa significa, tutto e niente? Abbiamo parlato con Daniel Mosimann, esperto in installazioni e sicurezza elettriche dipl. (EPS), per approfondire le domande ancora senza risposta e delle opportunità di questo apprendistato.
DANIEL, TU SEI UN INSTALLATORE ELETTRICISTA QUALIFICATO, GIUSTO?
Daniel Mosimann: Sì, esattamente. Veramente volevo diventare meccatronico d’automobili. Ma quando ero ancora a scuola, ho dovuto fare degli stage in altre professioni: polimeccanico, installatore di riscaldamenti, di impianti sanitari e elettricista. Mi sono innamorato immediatamente di questa professione. Per me era chiaro: diventerò installatore elettricista.
PERCHÉ HAI SCELTO PROPRIO QUESTO APPRENDISTATO NEL SETTORE ELETTRICO?
Era il fascino della tecnica. Tutto funziona con l’elettricità. Una professione con l’elettricità
ha futuro e, soprattutto, è molto variata. Non ci si annoia mai, ogni installazione elettrica è diversa e porta sempre nuove sfide. È una professione a tutto tondo: dal lavoro in cantiere alla programmazione di dispositivi di comando. C’è tutto.
E DOPO LA FORMAZIONE, COME HAI PROSEGUITO?
Alle scuole medie mi dicevano che questa professione non faceva per me, che avrei dovuto concludere le scuole secondarie. Proprio questo mi ha motivato a dare il massimo durante l’apprendistato. La mia gioia e la passione per questa professione mi hanno portato al successo nella formazione e nell’esame finale. Ho partecipato a varie edizioni dei cam-
pionati delle professioni e ho rappresentato la Svizzera ai campionati mondiali in Brasile nel 2015. Dopo il servizio militare ho fatto la formazione continua di consulente in sicurezza elettrica, seguita da quella di elettricista capo progetto e oggi sono esperto in installazioni e sicurezza elettriche diplomato. Parallelamente alla formazione ho fondato la ditta DMO-connect e fornisco servizi nell’ambito della sicurezza, del controllo e dell’automazione.
«L’apprendistato di installatore elettricista è un’ottima formazione di base e apre molte porte verso diverse professioni e formazioni continue.»

Il presupposto fondamentale per intraprendere un apprendistato
INSOMMA, QUESTA FORMAZIONE È UN FANTASTICO TRAMPOLINO DI LANCIO PER IL FUTURO?
Sì, ne sono convinto al 100 %. L’apprendistato di installatore elettricista è un’ottima formazione di base e apre molte porte verso diverse professioni e formazioni continue. Oggi ci sono molte formazioni continue da seguire, come il percorso che ho scelto io, o quello per diventare tecnico nei settori dell’elettrotecnica, dell’automazione degli edifici, della tecnica di sicurezza, della telematica, dell’informatica e molto altro. Il percorso può anche portare a uno studio a livello universitario, gli specialisti con diploma professionale sono molto richiesti, in quanto si porta una solida conoscenza pratica appresa durante la formazione.
CI SONO PERICOLI DA CONSIDERARE IN QUANTO INSTALLATORE ELETTRICISTA?
Bisogna essere consapevoli che l’elettricità comporta alcuni pericoli. Ma non c’è assolutamente nulla di cui aver paura, direi piuttosto avere un sano rispetto per l’elettricità. Grazie al rispetto delle regole di sicurezza e delle direttive, i pericoli sono ridotti al minimo. Regole che vengono insegnate e imparate all’inizio dell’apprendistato.
DANIEL, GRAZIE TANTE PER LE TUE IMPRESSIONI SU QUESTA PROFESSIONE!
Mi ha fatto piacere! E spero che riusciamo a motivare molti giovani!
Ulteriori informazioni sulle professioni nel settore elettrico su www.e-chance.ch/it

App come «Chargemap», «A Better Routeplanner» o «PlugShare» indicano dove si trovano le stazioni di ricarica più vicine.
Non abbiate paura dei lunghi viaggi con un veicolo elettrico! Con una buona organizzazione, arriverete a destinazione rilassati. Dopotutto, la rete di stazioni di ricarica è ben sviluppata in tutta Europa. Con i nostri pratici consigli per la preparazione e il viaggio, potrete godervi le vacanze in auto elettrica senza stress.
Forse utilizzate sempre l’energia solare che avete prodotto per ricaricare la vostra auto elettrica. Tuttavia, prima di partire, è consigliabile ricaricare il veicolo durante la notte, in modo da partire la mattina successiva con la batteria completamente carica. Molti fornitori di energia offrono tariffe speciali per i proprietari di auto elettriche, rendendo la ricarica più conveniente.
CHI PIANIFICA BENE, VIAGGIA
SENZA STRESS
Il segreto per un viaggio rilassante con l’auto elettrica è una pianificazione accurata del percorso. Pianificate in anticipo il vostro itinerario e le relative possibilità di ricarica. A tale scopo, potete utilizzare app specifiche come «Chargemap», «A Better Routeplanner» o «PlugShare». Queste app calcolano il percorso ottimale e indicano la posizione delle stazioni di ricarica più vicine. Pianificate strategicamente le soste per la ricarica lungo il percorso e approfittate della pausa per mangiare, riposarvi o visitare i luoghi di interesse.
Preparate un piano B! Se una stazione di ricarica è guasta, è utile sapere dove si trova la stazione di ricarica alternativa più vicina. Tenete d’occhio l’autonomia residua e assicuratevi di avere un margine sufficiente per raggiungere la stazione di ricarica più vicina.
RICARICA LENTA O VELOCE?
Distinguiamo due tipi di stazioni di ricarica: le stazioni CA e le stazioni CC. Le stazioni CA (corrente alternata) richiedono tempi di ricarica più lunghi. Sono ideali per soste prolungate, come durante visite turistiche o pernottamenti. Le stazioni CC (corrente continua) sono progettate per ricariche rapide. Durante il viaggio, cercate quindi le stazioni CC. La vostra auto si ricaricherà all’80 % in 20-40 minuti. Si consiglia l’uso di carte di ricarica, che consentono l’accesso a numerose stazioni di ricarica e facilitano la fatturazione. Le carte sono valide in tutti i Paesi. Tra i fornitori più noti figurano «TCS eCharge», «Shell Recharge» e «Plugsurfing». Si consiglia di testare il funzionamento delle carte a casa e di registrarsi presso diversi fornitori.
SCEGLIERE L’ALLOGGIO GIUSTO
Prima di partire, è consigliabile informarsi sugli alloggi dotati di stazioni di ricarica, così da poter ricaricare la propria auto elettrica durante la notte. Spesso, le piattaforme online di prenotazione offrono dei filtri per facilitare la ricerca. È consigliabile prenotare in anticipo la stazione di ricarica per assicurarsi che sia disponibile.
Con la giusta preparazione a casa, uno stile di guida efficiente e una pianificazione lungimirante, il vostro viaggio in auto elettrica sarà un piacere. Vi auguriamo buon viaggio in tutta sicurezza!
Scoprite di più sulla mobilità elettrica nella rivista e tec online

IL MITO:
«La ricarica delle auto elettriche dura un’eternità.»
Falso: presso le colonnine di ricarica rapida, infatti, è possibile ricaricare le batterie all’80 % in 20-40 minuti. Inoltre, per la maggior parte dei conducenti è sufficiente ricaricare l’auto comodamente durante la notte a casa o durante il giorno sul posto di lavoro.
Tante altre curiosità nella rivista e tec online

Basta rispondere correttamente alla seguente domanda:
In una smart home, quale dispositivo regola la temperatura delle singole stanze?
Tazza termica cool
Termostato intelligente
Thermomix semplice
Cognome / Nome:
Indirizzo / No.:
NPA / Località:
Telefono:
No. di socio aae *:
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I vincitori del concorso elitec 1/25 sono Jolanda Forrer di Savognin, Esther Marianne Kaderli di Hasle b. Burgdorf e Nicolas Favre di Rue. Congratulazioni! I premi sono stati consegnati dalle ditte Electro Wettstein SA, Elektro Grunder + Riesen AG e Demierre Deschenaux SA.
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Con la partecipazione al concorso Lei accetta che, in caso di vincita, il suo cognome, nome e luogo di residenza saranno pubblicati nella prossima rivista elitec. Inoltre, accetta che, al fine della gestione del concorso, i suoi dati saranno inoltrati al rispettivo partner ELITE Elettro nonché al produttore e che questi hanno il diritto di utilizzarli a eventuali scopi di marketing.
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