Riza Scienze

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RIZA SCIENZE

IMPARIAMO LA DIGITOPRESSIONE

I PUNTI CHE GUARISCONO

L’automassaggio facile per eliminare infi ammazioni, dolori, tensioni e riequilibrare l’energia vitale

• PER LA PSICHE

I punti da massaggiare contro stress, insonnia, ansia e tristezza

• PER IL CORPO

La guida pratica per agire rapidamente su tutti gli organi

Come intervenire per: cefalea, cervicale, mal di schiena, disturbi digestivi, nevralgie

Sommario

I PRINCIPI DELLA DISCIPLINA

Impariamo che cos’è la digitopressione e quali sono le regole fondamentali per imparare a praticare dei massaggi che siano efficaci per sé e per gli altri.

L’APPARATO DIGERENTE

L’APPARATO RESPIRATORIO

L’energia vitale del Qi entra in noi grazie alle vie respiratorie. Impariamo a trattare le patologie da raffreddamento, quelle allergiche e quelle batteriche.

L’APPARATO MUSCOLO SCHELETRICO

Perché il nutrimento possa svolgere la sua azione energetica, stomaco e intestino devono funzionare al meglio. Ecco i punti che consentono di trattare questi organi.

È la sede di tanti dolori cronici così come di infortuni improvvisi. A cui si può prestare un soccorso rapido ed efficace attraverso manipolazioni semplici.

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I DOLORI LEGATI ALLE NEVRALGIE

Quante volte utilizziamo i farmaci da banco per i dolori causati dalle nevralgie? Ebbene grazie alla digitopressione è possibile eliminare il dolore senza ricorrere a medicine.

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I DISTURBI DELL’UMORE

La stanchezza, l’ansia, la depressione sono manifestazioni di un disordine energetico della mente. Che possiamo correggere trattando i punti che aiutano davvero.

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ALTRI DISTURBI

Dalle mestruazioni dolorose alle vampate di calore, dalla cellulite alla cistite ecco i trattamenti migliori per quei disturbi che sembrano non avere una cura definitiva.

I PUNTI CHE GUARISCONO

EDIZIONI RIZA S.p.A Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano www.riza.it - info@riza.it

Immagini: Adobe Stock, Shutterstock

Stampato in Italia da: Caleidograf srl, Via Milano 45, 23899 Robbiate (Lc)

Distribuzione per l’Italia: So.Di.P “Angelo Patuzzi” S.p.A., Via Bettola 18, 20092 Cinisello Balsamo (MI)

Tutti i diritti riservati. Questa pubblicazione è protetta da copyright ©. Nessuna parte di essa può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di ducia.

L’APPARATO RESPIRATOR

L’importanza energetica del respiro, per la medicina tradizionale cinese, è tale per cui le malattie che chiudono il naso o affliggono i bronchi sono tra le più debilitanti e, in un certo

senso,

temibili. Ma sono

trattabili anche attraverso

una opportuna stimolazione del sistema immunitario

Che si tratti di un banale raffreddore, di una più complessa sinusite, di un abbassamento di voce o di una affezione polmonare, per la medicina cinese i disturbi respiratori assumono un significato particolare poiché interferiscono (in maniera più o meno intensa) con la nostra capacità di ossigenare correttamente il corpo. E proprio l’aria

(o meglio, l’ossigeno in essa contenuto) costituisce uno dei due grandi “nutrienti” per la salute cellulare. Da questo punto di vista, l’accordo tra medicina tradizionale e quella occidentale è totale, assoluto: disturbi anche solo in apparenza banali possono rappresentare una insidia per la salute perché agiscono sugli equilibri energetici dell’intero organismo. Ecco perché tali affezioni, anche quando non rappresentano un pericolo in senso assoluto (è evidente a tutti come sia diverso trattare un raffreddore rispetto a una polmonite), risultano così debilitanti per l’organismo. Nelle pagine a seguire, andremo quindi a descrivere quali sono i trattamenti per i disturbi più comuni che possono affliggere le vie aeree, fermo restando che le indicazioni possono essere “sommate” tra loro, partendo proprio dalla sintomatologia, e verificando quale sia il trattamento più efficace per la specifica condizione di ognuno.

IO

va trattato così

Un rapido sollievo in caso di nausea

Lanausea non è di per sé una malattia quanto un sintomo connesso a diversi stati patologici. Può trattarsi della conseguenza di una indigestione (cioè avere mangiato troppo), oppure della risposta fi siologica a una sorta di avvelenamento (causato magari da cibo avariato se non proprio da sostanze tossiche o eccesso di alcolici). Può però anche essere la manifestazione secondaria di un malessere psichico

È necessario eseguire la digitopressione su entrambe le mani

Dopo avere individuato il punto, percependo una accentuazione della sensibilità lungo quel meridiano, si può procedere massaggiando ora una mano e ora l’altra, alternandole tra loro in modo da armonizzare le energie in maniera simmetrica.

(molte volte alla nausea corrisponde il rifiuto di una situazione di vita). Resta il fatto che, a prescindere dalla sua causa a monte, questo è in assoluto uno dei disturbi più fastidiosi, tra quelli che si manifestano con maggiore frequenza. Un punto che aiuta a diminuire la sensazione di disagio è quello che si trova tra pollice e indice e che abbiamo già incontrato quando abbiamo trattato il mal di gola.

Esiste un rimedio anche per quella gravidica

Cisono delle nausee che non hanno nulla a che vedere con infezioni di carattere bat-

Come trovarlo

IL FASTIDIO

DEGLI ODORI

Uno degli aspetti più disturbanti in questa situazione, sono gli odori, specie, quelli penetranti. In tal caso è allora sconsigliato l’uso di oli essenziali, anzi è bene cercare un luogo neutro all’olfatto.

(quello dell’equilibrio). Il primo caso è quello della nausea gravidica, cioè quella che sopraggiunge in gravidanza e che ne accompagna in genere i primi mesi. Il secondo caso è quello connesso al mal d’auto o al mal di mare, di cui soffrono soprattutto i bambini che non hanno ancora ben sviluppato l’apparato vestibolare, come accennato. Il punto suggerito (che nella denominazione della medicina tradizionale cinese viene definito “punto della barriera interna”) può comunque essere stimolato per trattare un po’ tutti i tipi di nausea, data la sua ampia capacità di azione. Il massaggio può essere effettuato, usando una certa dolcezza, anche al bisogno, alternando le braccia in modo da agire in misura eguale su entrambe. L’ideale è completare questo trattamento con esercizi di tipo respiratorio, utili a loro volta ad espandere il diaframma e, così, a restituire un’armonia energetica globale.

Il punto della barriera interna si trova sull’avambraccio, nella parte interna, due pollici sotto la piega del polso, in posizione centrale. Come sempre in questi casi, la maggiore sensibilità alla pressione sarà il migliore suggerimento per individuarlo con la massima precisione possibile.

sempre in salute

Come ripristinare l’equilibrio energetico in caso di dolori da artrite

Con la denominazione di artrite si intendono quelle forme di problema articolare che dipendono da disturbi di tipo infiammatorio e autoimmune. Un tempo venivano definiti genericamente dolori reumatici e si riteneva che la loro origine fosse dovuta essenzialmente a climi freddi e umidi, ma oggi sappiamo che la situazione ambientale peggiora un problema pre-esistente, lo può condizionare in negativo, ma non ne è una causa sufficiente. Questi dolori possono colpire varie articolazioni e non

Tra orecchie e nuca

Il primo punto, bilaterale, è situato circa due pollici dietro la piega dell’orecchio, verso la nuca, quando si può avvertire la rientranza dell’osso occipitale. I punti, sensibili al tatto, vanno trattati con un movimento circolare usando la punta delle dita medie o dei pollici. L’applicazione può essere praticata agendo sui due punti contemporaneamente: non è necessario infatti fare prima uno e poi l’altro. Due minuti circa di massaggio sono sufficienti.

solo una specifica: dalle ginocchia alle vertebre cervicali, dalle vertebre lombari alla caviglia. Secondo la medicina cinese, quando i dolori si verificano contestualmente alle variazioni di calore e umidità, è necessario procedere massaggiando alcuni punti specifici, che andiamo a presentare, e che servono per ripristinare l’equilibrio energetico alterato. Ci si soffermerà di più su quelli dolenti, ma l’ideale è comunque agire su ognuno di essi, al fine di ottenere un risultato completo.

Al centro della colonna

Proprio sulla colonna vertebrale, in posizione lombare, al di sopra della linea delle natiche e nel punto di massima lordosi, c’è un punto sensibile che può essere trattato ruotandovi sopra il pollice per un paio di minuti. Dato che si tratta di un punto che è posto in una posizione scomoda, è consigliabile rivolgersi a qualcuno che vi agisca, guidato dalle vostre sensazioni; si tratta infatti di un punto sensibile e pertanto solo voi potete indicarlo con precisione. di pressione esercitata. Guidatela in base alle vostre sensazioni.

Due dita al di sotto dell’ombelico

Sicuramente i lettori più attenti avranno avuto modo di ricordare come abbiamo già incontrato questo punto, nel corso della nostra trattazione. È lo stesso che si va a manipolare in caso di meteorismo intestinale (pag. 40). Si tratta altresì di un punto sensibile il cui nome (tradotto dal cinese) è quello di “mare di energia”. È uno dei punti di maggiore importanza per ciò che riguarda il riequilibrio del Qi e non deve quindi sorprendere che possa essere trattato sia in caso di problemi digestivi che articolari.

Per riequilibrare lo scorrimento del Qi

In questo caso il punto di pressione è nella parte interna della caviglia, in una zona situata tra l’osso sporgente e il tendine di Achille. Si tratta di una zona sensibile al dolore che va trattata in modo alternato da entrambe le parti, per avere un’azione diretta su tutto il corpo. Questa manipolazione è conclusiva, rispetto a quelle che abbiamo fino a ora presentato e va fatta con una certa energia, agendo (come ormai sappiamo bene) proprio laddove la parte sembra essere più sensibile. Attenzione però ai numerosi capillari che affiorano: meglio esercitare la pressione con l’intero polpastrello del pollice e non con la sola punta.

Per liberarsi dalla cefalea tensiva che viene sotto stress

Con la denominazione di “cefalea tensiva” si intende quel tipo di mal di testa per cui si ha la sensazione che un casco troppo stretto la comprima. Un’altra definizione molto usata per questo tipo di cefalea è quella di “cerchio alla testa”. Il disturbo è molto spesso legato “a doppio filo” allo stress e si presenta nelle situazioni di tensione emotiva. In tal caso tende a presentarsi soprattutto di sera, dopo il lavoro, quando in realtà si desidererebbe “staccare” mentalmente dalle preoccupazioni. Altre volte è collegato a stravizi alimentari (specialmente quelli a base di alcolici, poiché il male è causato da una scarsa tolleranza ai solfiti). In genere è un mal di capo che colpisce prevalentemente gli uomini, più delle donne, ma questa è una curiosità statistica e non certo una regola fissa. In caso di stravizi alimentari è più frequente svegliarsi con il fastidio che persiste, poi, per diverse ore prima di diminuire di intensità.

Un massaggio dolce

La digitopressione, se si tratta di combattere questo particolare mal di testa, va effettuata con una certa dolcezza, in modo da disperdere eventuali accumuli energetici che possono essere ristagnati. La zona da trattare è tra l’occhio e l’orecchio, proprio sull’osso e non nella depressione che comunemente viene indicata come tempia. Si tratta comunque di un punto sensibile al tocco, ragione per cui è relativamente semplice trovarlo. Il trattamento può essere ripetuto diverse volte, fino alla diminuzione del dolore.

Se si concentra sulla sommità del capo

Avolte il mal di testa tende a insistere sulla sommità del capo. Pur trattandosi di un fastidio diffuso, compare poco nelle trattazioni rispetto alla cura della cefalea. Probabilmente perché la medicina allopatica non ha ancora trovato una correlazione diretta tra questa manifestazione dolorosa e un disturbo sottostante. Secondo la medicina cinese, invece, la cefalea che colpisce la sommità della testa è originata da quella che nella pratica tradizionale viene defi nita “eccesso di fegato”. Non è tanto un disturbo epatico digestivo, quanto uno stato psicosomatico collegato a una collera mal trattenuta, a rabbie non espresse e alimentato da un eccessivo consumo di carni rosse. Insieme al mal di testa, secondo questa teoria, tendono a presentarsi anche agitazione, ansia, insofferenza, necessità di essere in movimento e impossibilità a rimanere in una posizione, con un rifiuto al rilassamento. È chiaro che un mal di testa del genere è difficile da trattare, senza la piena collaborazione della persona sofferente.

Tratta il centro energetico

Secondo la medicina tradizionale cinese il capo è di per sé il punto di incontro di diversi meridiani. E la sommità del capo può essere considerata un “polo” energetico molto importante, per ciò che riguarda il riequilibrio delle energie. Il punto da trattare va cercato sulla cima del cranio. Molto spesso è posizionato all’interno di una piccola depressione cranica, che risulta assai sensibile al tatto. La parte va trattata per due o tre minuti, ai quali ne devono seguire almeno 10 di intervallo per poi riprendere la pressione.

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