Annuario dei dati ambientali 2024 - Provincia di Firenze

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A NNUARIO 2024 DEI DATI AMBIENTALI

DELLA TOSCANA

PROVINCIA DI FIRENZE

Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana

A NNUARIO 2024 DEI DATI AMBIENTALI DELLA TOSCANA

PROVINCIA DI FIRENZE

Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana
ARPAT

ANNUARIO 2024 DEI DATI AMBIENTALI DELLA TOSCANA - PROVINCIA DI FIRENZE

Supervisione tecnica:

Marcello Mossa Verre, Stefano Santi

Coordinamento editoriale:

Settore Comunicazione, informazione e documentazione

Simona Cerrai, Maddalena Bavazzano, Gabriele Rossi

Edizione Web

Carlotta Alaura, Giorgio Cognigni

Responsabili dei dati sulle performance:

ARIA

Qualità dell’aria

Bianca Patrizia Andreini, Marco Bazzani, Fiammetta Dini

Aerobiologia

Silvia Cerofolini, Nadia Iacobelli, Federico Luchi

ACQUA

Acque superficiali, acque sotterranee e acque destinate alla potabilizzazione

Stefania Biagini, Susanna Cavalieri

SUOLO

Bonifiche

Marco Chini, Marco Bazzani, Alberto Doni, Barbara Sandri

AGENTI FISICI

Rumore, Linee elettriche, Stazioni Radio Base e Stazioni Radio Televisive

Gaetano Licitra, Barbara Bracci, Marco Bazzani, Fabio Francia, Cristina Giannardi, Rossana Lietti, Diego Palazzuoli

SISTEMI PRODUTTIVI

Depuratori, AIA regionali e Inceneritori

Marcello Mossa Verre, Debora Bellassai, Stefano Calistri, Susanna Cavalieri Aziende a rischio incidente rilevante e AIA nazionali

Andrea Papi, Stefano Baldacci, Luca Bogi, Stefano Calistri, Cecilia Del Ministro, Tania Simoncini

Impianti geotermici

Cesare Fagotti, Francesca Andreis, Giulia Bartoccini, Emanuele Cecconi, Andrea Fattori, Simone Magi

Cartografia

Marco Chini, Susanna Biagini, Luca Ranfagni, Barbara Sandri

Grafica

ARPAT, Settore Comunicazione, informazione e documentazione

Foto: ARPAT, Freepik.com, Mateus Andre-Freepik, Wirestock Elementi grafici: ARPAT, Flaticon.com, Freepik.com, Pixabay.com

2024

Per suggerimenti e informazioni: ARPAT - Settore Comunicazione, informazione e documentazione comunicazione@arpat.toscana.it - Numero Verde: 800800400 - www.arpat.toscana.it

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ARPAT
ARIA

QUALITÀ DELL’ARIA

Biossido di azoto (NO2) - Medie annuali μg/m3

Zona Classificazione Comune

Agglomerato Firenze

Valdarno aretino e Valdichiana

Limite di legge: media annuale 40 μg/m3 11-20

Biossido di azoto (NO2) - Superamenti massima media oraria di 200 μg/m3

Zona Classificazione Comune

Valdarno aretino e Valdichiana k

Limite di legge: < 18 superamenti massima media oraria 200 μg/m3

Classificazione zona: Urbana Suburbana Rurale Rurale fondo regionale k = V 5 Tipologia di stazione: Fondo Traffico

Zona

Agglomerato Firenze

Valdarno aretino e Valdichiana k Figline Val d’Arno

12 22 20 PM10 - Medie annuali μg/m3 Zona

Agglomerato Firenze

Valdarno aretino e Valdichiana

Figline Val d’Arno

Limite di legge: 35 superamenti della media giornaliera di 50 μg/m3

PM2,5 - Medie annuali μg/m3

PM10 - Numero superamenti del valore giornaliero di 50 μg/m3 Zona

12 7 5

Classificazione zona: Urbana Suburbana Rurale Rurale fondo regionale k = V 5 Tipologia di stazione: Fondo Traffico Industriale 12 i $

(O3) - Confronto

(O3)

Confronto

Ozono (O3) - Numero superamenti della soglia di informazione - Concentrazione oraria >

Benzene (CH6H6) - Concentrazioni medie annue

Benzo(a)pirene - Concentrazioni medie annue

Biossido di zolfo (SO2) – Massima media oraria e giornaliera

Zona Classificazione Comune Stazione Tipo

2022 n.superamenti max n.superamenti max oraria giornaliera oraria giornaliera

Agglomerato Firenze k Firenze FI-Bassi 12 0 0 0 0

Monossido

di carbonio

(CO)

- Massima media giornaliera su 8 ore

Zona Classificazione Comune Stazione Tipo 2021 2022

Agglomerato Firenze k Firenze FI-Gramsci

Limite di legge: 10 mg/m3massima media su 8 ore

Metalli - Medie annuali nel PM10

Zona Classificazione Comune Stazione Tipo

Agglomerato Firenze k Firenze

Classificazione zona: Urbana Suburbana Rurale Rurale fondo regionale k = V 5 Tipologia di stazione: Fondo Traffico Industriale 12 i $

3 aria

Indice annuale spora fungina Alternaria (spore/m3 aria)

Indice pollinico allergenico e indice pollinico annuale (pollini/m3 aria)

indice pollinico allergenico Indice pollinico annuale (1)

Nota: (1) L’indice pollinico annuale è costituito dall’indice pollinico allergenico più altri granuli

Stagione pollinica calcolata secondo Jäger

Indice pollinico stagionale delle singole famiglie allergizzanti

Si riportano i dati relativi a tutte le 4 stazioni di rilevamento presenti per un eventuale confronto

Cupressaceae e Taxaceae

3 aria

pollini/m

Altre famiglie allergizzanti

Concentrazioni e giorni di picco massimo

Annuario 2024 dei dati ambientali della Toscana - Provincia

Acque superficiali - Fiumi - Localizzazione dei bacini

BACINO SERCHIO

BACINO ARNO

BACINO OMBRONE GROSSETANO

BACINO COSTA TOSCANA

BACINI INTERREGIONALI

BACINO TOSCANA NORD

Pisa

Lucca

Pistoia

Prato

Firenze

Siena

ARBIA MERSE ORCIA

Grosseto

SERCHIO
OMBRONE
Livorno
Arezzo
Massa
CHIANA
ALBEGNA
BRUNA
VERSILIA
TEVERE
LAMONE-RENO
ARNO

Acque superficiali - Fiumi - Stati ecologico e chimico

BACINO Sottobacino Corpo idrico Comune Codice Stato ecologico

Chiesimone Reggello MAS-2024 - buono -

Del Cesto Figliane Valdarno MAS-971 sufficiente buono -

Arno

Arno Asta principale

Mugnone Firenze MAS-127 scarso buonoResco Reggello MAS-922 buono buono -

Vicano Di Pelago Pelago MAS-520 sufficiente buono -

Arno Fiorentino Firenze MAS-503 - buono -

Arno Valdarno superiore Figliane Valdarno MAS-106 - buono -

Arno Valdarno Inferiore Capraia e Limite MAS-108 - non buono -

Arno Valdarno inferiore Fucecchio MAS-109 - non buono -

Bisenzio Valle Signa MAS-126 - - -

Arno

Arno Bisenzio

Fosso Reale Campi Bisenzio MAS-541

Marina Valle Calenzano MAS-535

Arno-Elsa Scolmatore Rio Pietroso Gambassi Terme MAS-509 sufficiente non buono

Arno-Greve

Arno-Pesa

Arno-Sieve

Greve Monte Greve in Chianti MAS-536

Greve Valle Firenze MAS-123

Orme Empoli MAS-518 scarso non buono

Pesa Monte Tavarnelle Val di Pesa MAS-131

Pesa Valle Montelupo Fiorentino MAS-517

buono

Botena Vicchio MAS-854 buono buono

Carza San Piero a Sieve MAS-943

Elsa Vicchio MAS-504

Fistona Borgo San Lorenzo MAS-916 sufficiente buono -

Levisone Scarperia MAS-505 sufficiente buono non buono

Sieve Monte Bilancino Barberino di Mugello MAS-119

Sieve Medio San Piero a Sieve MAS-120

Sieve Valle Pelago MAS-121

Stura Barberino di Mugello MAS-118

N.B. Il 2023 è l’anno intermedio del triennio di monitoraggio 2022-2024, pertanto i dati rilevati ed elaborati come quelli dell’anno precedente forniscono un quadro provvisorio della qualità ecologica fluviale; quadro che sarà definitivo a fine triennio con l’elaborazione complessiva dei dati misurati su tutte le stazioni di monitoraggio, su cui vengono effettuati campionamenti distribuiti nei tre anni.

La classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici è effettuata sulla base dei seguenti elementi: - elementi di qualità biologica (macroinvertebrati, diatomee, macrofite); - elementi fisicochimici: ossigeno, nutrienti a base di azoto e fosforo, che compongono il livello di inquinamento da macrodescrittori (LIMeco); - elementi chimici: inquinanti specifici di cui alla Tab. 1/B del D.Lgs 172/2015

La classificazione dello stato chimico dei corpi idrici è effettuata valutando i superamenti dei valori standard di qualità di cui alla Tab. 1/A del D. Lgs 172/2015 che ha aggiornato elenco e standard di qualità rispetto al DM 260/10.

Annuario 2024 dei dati ambientali della Toscana - Provincia

Acque superficiali - Fiumi - Stati ecologico e chimico

Stato

BACINO Sottobacino Corpo idrico Comune Codice

Bacini interregionali Lamone Reno

Diaterna Valle Firenzuola

Lamone Valle Marradi

Anno 2023 Anno 2023 Biota anno 2023

MAS-850 - - -

MAS-1000 sufficiente buonoRovigo Firenzuola

Santerno Valle Firenzuola

Senio Monte Palazzuolo sul Senio

MAS-849 - - -

MAS-096 - - -

MAS-098 buono buono -

N.B. Il 2023 è l’anno intermedio del triennio di monitoraggio 2022-2024, pertanto i dati rilevati ed elaborati come quelli dell’anno precedente forniscono un quadro provvisorio della qualità ecologica fluviale; quadro che sarà definitivo a fine triennio con l’elaborazione complessiva dei dati misurati su tutte le stazioni di monitoraggio, su cui vengono effettuati campionamenti distribuiti nei tre anni.

La classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici è effettuata sulla base dei seguenti elementi: - elementi di qualità biologica (macroinvertebrati, diatomee, macrofite); - elementi fisicochimici: ossigeno, nutrienti a base di azoto e fosforo, che compongono il livello di inquinamento da macrodescrittori (LIMeco); - elementi chimici: inquinanti specifici di cui alla Tab. 1/B del D.Lgs 172/2015

La classificazione dello stato chimico dei corpi idrici è effettuata valutando i superamenti dei valori standard di qualità di cui alla Tab. 1/A del D. Lgs 172/2015 che ha aggiornato elenco e standard di qualità rispetto al DM 260/10.

Acque superficiali - Laghi e invasi - Stato ecologico e stato chimico

Stato ecologico Stato chimico

Corpo idrico

Invaso Bilancino

Diga Migliorini

Invaso La Calvanella

Invaso Migneto

Lago Fabbrica 1

Lago Chiostrini

Codice

Anno 2023 Anno 2023

MAS-122 sufficiente buono

MAS-602 sufficiente dati non disponibili

MAS-606 POT-027 sufficiente buono

MAS-607 POT-043 sufficiente buono

MAS-608 POT-052 sufficiente buono

MAS-609 POT-085 sufficiente non buono

N.B. Le attività di monitoraggio sono stratificate nel triennio, il 2023 è l’anno intermedio del triennio 2022-2024 e quindi questa classificazione è da ritenersi provvisoria in quanto riferita ad un numero di stazioni di monitoraggio e di parametri corrispondente a circa un terzo delle attività che l’Agenzia condurrà nel triennio complessivo.

Stato ecologico: deriva dal risultato peggiore tra i seguenti indici: stato trofico e sostanze di tab. 1B del D.Lgs 172/15. Tra gli indici biologici ARPAT applica solo il fitoplancton in un numero limitato di laghi.

Stato chimico: prevede due livelli di qualità: lo stato non buono si registra laddove almeno una sostanza pericolosa e prioritaria dell’elenco di tab 1A del D.Lgs 172/15 risulti in concentrazione superiore allo standard di qualità ambientale.

Acque

sotterranee - Corpi idrici sotterranei e falde profonde - Stato chimico (1)

PIANA FIRENZE, PRATO, PISTOIA - ZONA PRATO 11ar012

CERBAIE E FALDA PROFONDA DEL BIENTINA

TERRAZZO DI SAN VINCENZO

PIANA FIRENZE, PRATO, PISTOIA - ZONA PISTOIA

VALDARNO INFERIORE E PIANA COSTIERA PISANA - ZONA PISA

VALDARNO INFERIORE E PIANA COSTIERA

PISANA - ZONA S. CROCE

PIANURA DI LUCCA - ZONA DI BIENTINA

VALDARNO SUPERIORE, AREZZO E CASENTINOZONA VALDARNO SUPERIORE

VALDARNO SUPERIORE, AREZZO E CASENTINOZONA AREZZO

VALDARNO SUPERIORE, AREZZO E CASENTINOZONA CASENTINO

COSTIERO TRA FINE E CECINA

PIANURA DI FOLLONICA

VALDARNO INFERIORE E PIANA COSTIERA

PISANA - ZONA S. CROCE - FALDA PROFONDA

CARBONATICO AREA DI CAPALBIO

OFIOLITICO DI GABBRO

manganese, nitrati, triclorometano, tetracloroetilene-tricloroetilene somma

mercurio, sodio, cloruro, nitrati, conduttività (a 20°c)

scarso localmente ferro, ione ammonio, cloruro di vinile

scarso localmente ione ammonio, cloruro di vinile

scarso localmente ferro

scarso localmente manganese

32ct030 BUONO scarso localmente cromo VI, nichel, nitrati, ione ammonio

32ct040 BUONO scarso localmente ferro, manganese, sodio, conduttività (a 20°c)

11ar024-1

31om040

99mm920

CARBONATICO DELLA CALVANA 11ar100

Note:

(1) Proposta di classificazione dei corpi idrici della Toscana

BUONO fondo naturale ferro, manganese

BUONO fondo naturale cloruro

BUONO fondo naturale cromo VI

(2) Parametri che superano lo standard di qualità ambientale (SQA) e i valori di soglia (VS) di cui al D.Lgs 30/2005 o concentrazioni massime ammissibili (CMA) di cui al D. Lgs 31/2001 per corpi idrici ad uso potabile

Acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile - Classificazione

Esiti del monitoraggio 2021-2023 - Numero stazioni presenti sul territorio provinciale Categoria(3)

Nota: (3) Proposta di classificazione dei corpi idrici della Toscana

Annuario 2024 dei dati ambientali della Toscana - Provincia di FIRENZE

SUOLO

Bonifiche - Numero e superficie dei siti per tipologia di attività che ha originato il procedimento di bonifica

Tipologia di attività

PROVINCIA DI FIRENZE

Numero siti Superficie siti (ha) 236 100,11

Legenda *

Distribuzione carburanti Gestione e smaltimento rifiuti Industria Attività mineraria

Attività da cava

Altre attività

Attività non precisata

Nota: In attesa della revisione della DGRT 301/2010 e dell’attuazione della LR 35/2024, data la mancanza di ruoli e regole circa la responsabilità di aggiornamento della “Banca dati dei siti interessati da procedimento di bonifica” tramite SISBON, si precisa che tutti i dati inerenti i siti interessati qui rappresentati potrebbero non essere del tutto esaustivi e aggiornati.

Bonifiche - Densità dei siti interessati da procedimento di bonifica

Densità dei siti (n.siti/100 Km2)

Bonifiche - Stato iter dei siti interessati da procedimento di bonifica

STATO ITER

attivi

chiusi per non necessità di intervento

Numero dei siti Superficie (ha)

Nota: In attesa della revisione della DGRT 301/2010 e dell’attuazione della LR 35/2024, data la mancanza di ruoli e regole circa la responsabilità di aggiornamento della “Banca dati dei siti interessati da procedimento di bonifica” tramite SISBON, si precisa che tutti i dati inerenti i siti interessati qui rappresentati potrebbero non essere del tutto esaustivi e aggiornati.

PROVINCIA DI FIRENZE

Bonifiche - Numero e superficie dei siti interessati da procedimento di bonifica a livello comunale

AGENTI FISICI

Stazioni Radio Base (SRB) e Stazioni Radio Televisive (RTV) - Densità rispetto a popolazione e superficie(1)

Stazioni Radio Base (SRB)

Stazioni Radio Televisive (RTV)

Stazioni Radio Base (SRB) e Stazioni Radio Televisive (RTV)

Siti con superamento dei valori normativi rispetto al totale dei siti controllati

Stazioni Radio Base (SRB)

Stazioni Radio Televisive (RTV)

ARPAT svolge i controlli sui siti SRB e RTV finalizzati a verificare il rispetto dei limiti di campo elettrico fissati dalla normativa (DPCM 08/07/2003), delle configurazioni di cui al titolo abilitativo, per verificare i risanamenti in corso nonché per esigenze di approfondimenti istruttori per il rilascio di pareri. Vengono svolti su richiesta o su programma in base ai numeri previsti nel piano annuale di attività. Il programma viene predisposto tenendo conto dei criteri della DGRT 733/2016.

Nota (1): per sito si intende l’insieme di più postazioni, insistenti in un’area geografica, costituito da uno o più supporti fisici su cui sono installate le postazioni dei gestori.

Per postazione si intende l’insieme di uno o più impianti, afferenti allo stesso gestore, presenti sullo stesso supporto fisico o su più supporti posti sullo stesso edificio o nelle dirette pertinenze. In conformità con le Linee Guida messe a punto dal SNPA, il numero delle postazioni è fornito escludendo i cosiddetti “ponti radio” che, per le loro caratteristiche radioelettriche, producono un impatto ambientale generalmente di scarsa rilevanza.

Per impianto si intende il singolo canale trasmissivo per radio, TV, altre sorgenti, oppure singola tecnologia per telefonia mobile. Per eventuali approfondimenti a riguardo vedi Annuario 2024 dei dati ambientali della Toscana di ARPAT

Stazioni Radio Base (SRB) e Stazioni Radio Televisive (RTV)

Percentuale pareri ARPAT negativi sul totale dei pareri espressi

Stazioni Radio Base (SRB)

Provincia Pareri positivi

Stazioni Radio Televisive (RTV)

Linee elettriche - Densità rispetto a popolazione e superficie

Annuario 2024 dei dati ambientali della Toscana - Provincia di FIRENZE

SISTEMI PRODUTTIVI

Depuratori reflui urbani maggiori di 2.000 Abitanti

AE = abitante equivalente, cioè il carico organico biodegradabile generato da 1 persona residente e corrispondente a una richiesta biochimica di ossigeno a 5 giorni (BOD5) pari a 60 grammi al giorno

Aziende con autorizzazione integrata ambientale (AIA) regionali Impianti

e

Stabilimenti a rischio di incidente rilevante di soglia superiore Stabilimenti controllati e misure integrative richieste (1)

Gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, a seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs 105/2015 di recepimento della Direttiva 2012/18/UE “Seveso III”, sono stati riclassificati in stabilimenti di soglia superioree stabilimenti di soglia inferiore, in funzione della natura e del quantitativo di sostanze pericolose detenute

Gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante di soglia superiore sono aziende che nell’ordinamento previgenteD.Lgs. 334/99 - ricadevano nella gestione dell’art.8.(2)

Provincia Stabilimenti di soglia superiore ispezionati (3)

Icap Sira chemicals and polymers S.p.a.

Eni S.p.a.

Note

Tipologia attività

Industria chimica

Deposito oli minerali

1) In Tabella si rappresentano gli esiti delle ispezioni effettuate dalle Commissioni Ispettive [costituite da ARPAT, INAIL e VVF (con compiti di coordinamento)] presso gli stabilimenti rientranti nel campo di applicazione degli art.. 13, 14 e 15 del D.Lgs 105/2015 o di Soglia Superiore. Le caselle spuntate nella tabella indicano che al Gestore dello stabilimento sono state richieste, relativamente al corrispondente punto del Sistema di Gestione della Sicurezza, “misure integrative”, ovvero sono state impartite raccomandazioni/prescrizioni da parte dell’autorità competente a seguito di controlli effettuati ai sensi dell’articolo 27 (Ispezioni) del D.Lgs 105/2015. Per ogni anno viene riportata la riga corrispondente per ciascuna azienda sottoposta ad ispezione. La riga risulta vuota se l’azienda non ha ricevuto misure integrative relative al SGS oppure se ha ricevuto solamente misure integrative relative ai sistemi tecnici.

2) L’Autorità competente per gli stabilimenti di soglia superiore è il Ministero degli Interni che si avvale del Comitato Tecnico Regionale dei VV.F della Toscana. Con riferimento agli stabilimenti di soglia superiore, ARPAT fornisce supporto all’Autorità competente prendendo parte ai procedimenti: - ispezioni ai sensi dell’art.27 del D.Lgs.105/2015, volte ad accertare l’adeguatezza della Politica di prevenzione degli incidenti rilevanti posta in atto dal Gestore e del relativo Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) e dei sistemi tecnici adottati per prevenire gli incidenti rilevanti e mitigarne le conseguenze; - istruttorie tecniche del Rapporto di Sicurezza (RdS), ai sensi dell’art.17 e secondo le modalità definite nell’allegato C del D.Lgs 105/2015, per accertare e verificare l’idoneità dell’analisi dei rischi presentata nel RdS e le relative misure di sicurezza adottate per prevenire gli incidenti rilevanti o limitarne le loro conseguenze.

3) Dal 2016 ARPAT ha eseguito , insieme a INAIL e VV.F., i controlli negli sulla base di un Programma annuale delle ispezioni predisposto dal Comitato Tecnico Regionale del VV.F. della Toscana. La frequenza delle ispezioni è stabilita in base alla valutazione sistematica dei pericoli di Incidente Rilevante legati ai singoli stabilimenti (criterio RISK BASED), Gli stabilimenti di Soglia Superiore sono controllati con una frequenza almeno triennale.

Contenuti del SGS oggetto di “misure integrative” espresse come NC Maggiori o NC Minori ai sensi del D.Lgs. 105/2015

Stabilimenti a rischio di incidente rilevante di soglia inferiore

Stabilimenti controllati e misure integrative richieste (1)

Gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante di soglia inferiore(2) sono aziende che nell’ordinamento previgenteD.Lgs. 334/99 - ricadevano nella gestione dell’art.6

Provincia Stabilimenti di soglia

inferiore ispezionati (3) Tipologia attività

Petrolgas S.r.l.

FI

Note

Galvair S.p.a.

105/2015

1234 5 678

Deposito GPL - x - x

Galvanica - x

1)In Tabella si rappresentano gli esiti delle ispezioni effettuate da ARPAT presso gli stabilimenti rientranti nel campo di applicazione degli artt. 6 e 7 del D.Lgs 334/99 e s.m.i. e successivamente degli artt. 13 e 14 del D.Lgs 105/2015 (Soglia Inferiore). Le caselle spuntate nella tabella indicano che al Gestore dello stabilimento sono state richieste, relativamente al corrispondente punto del Sistema di Gestione della Sicurezza, “misure integrative”, ovvero sono state impartite prescrizioni da parte dell’autorità competente a seguito di controlli effettuati ai sensi dell’articolo 25 (misure di controllo) del DLgs 334/99 e s.m.i. (art. 27 c. 3 e 4, DLgs 334/99 e s.m.i.) e, successivamente all’entrata in vigore del D.Lgs.105/2015, degli artt. 32 (Norme finali e transitorie) e 27 (Ispezioni) del D.Lgs. 105/2015. Per ogni anno viene riportata la riga corrispondente per ciascuna azienda sottoposta ad ispezione. La riga risulta vuota se l’azienda non ha ricevuto prescrizioni relative al SGS oppure se ha ricevuto solamente misure integrative relative ai sistemi tecnici.

2)L’Autorità competente per gli stabilimenti di soglia inferiore è la Regione Toscana, che con Decreto Dirigenziale R.T. n.368/2016 ha definito le modalità di effettuazione delle ispezioni previste dall’art.27 D.Lgs.105/2015 e ha designato gli enti incaricati del controllo: INAIL, CN VVF e ARPAT (con compiti di coordinamento).

3)Dal 2016 ARPAT ha eseguito i controlli, insieme a INAIL e VV.F., sulla base del nuovo DDRT n. 368/2016 che prevede la verifica ispettiva su tutti gli stabilimenti presenti sul territorio regionale secondo un piano triennale e un programma annuale con relativi criteri di priorità. Ogni azienda viene quindi controllata con frequenza almeno triennale.

Documento sulla politica di prevenzione, struttura del SGS (Sistema gestione sicurezza) e sua integrazione con la gestione aziendale, nel quale si deve definire per iscritto la politica di prevenzione degli incidenti rilevanti. Deve includere anche gli obiettivi generali e i principi di intervento del gestore in merito al rispetto del controllo dei pericoli di incidenti rilevanti. Il Sistema di gestione della sicurezza deve integrare la parte del sistema di gestione generale.

Organizzazione e personale. Ruoli e responsabilità del personale addetto alla gestione dei rischi di incidente rilevante ad ogni livello dell’organizzazione. Identificazione delle necessità in materia di formazione del personale e relativa attuazione. Coinvolgimento di dipendenti e personale di imprese subappaltatrici che lavorano nello stabilimento.

Identificazione e valutazione dei pericoli rilevanti. Adozione e applicazione di procedure per l’identificazione sistematica dei pericoli rilevanti derivanti dall’attività normale o anomala e valutazione della relativa probabilità e gravità.

Il controllo operativo. Adozione e applicazione di procedure e istruzioni per l’esercizio di condizioni di sicurezza, inclusa la manutenzione dell’impianto, dei processi, delle apparecchiature le fermate temporanee.

Modifiche e progettazione. Adozione e applicazione di procedure per la programmazione di modifiche da apportare agli impianti o depositi esistenti o per la progettazione di nuovi impianti, processi o depositi.

Contenuti del Sistema di gestione della sicurezza (Allegato B, D.Lgs 105/2015Linee guida per l’attuazione del Sistema di gestione della sicurezza per la prevenzione degli incidenti rilevanti) 1 2 3 4 5 6 7 8

Pianificazione di emergenza. Adozione e applicazione delle procedure per identificare le prevedibili situazioni di emergenza tramite un’analisi sistematica per elaborare, sperimentare e riesaminare i piani di emergenza in modo da far fronte a tali situazioni di emergenza, e per impartire una formazione specifica al personale interessato. Tale formazione riguarda tutto il personale che lavora nello stabilimento, compreso il personale interessato di imprese subappaltatrici.

Controllo delle prestazioni. Adozione e applicazione di procedure per la valutazione costante dell’osservanza degli obiettivi fissati dalla politica di prevenzione degli incidenti rilevanti e dal Sistema di gestione della sicurezza adottati dal gestore, e per la sorveglianza e l’adozione di azioni correttive in caso di inosservanza. Le procedure dovranno inglobare il sistema di notifica del gestore in caso di incidenti rilevanti verificatisi o di quelli evitati per poco, soprattutto se dovuti a carenze delle misure di protezione, la loro analisi e azioni conseguenti intraprese sulla base dell’esperienza acquisita.

Controllo e revisione. Adozione e applicazione di procedure relative alla valutazione periodica sistematica della politica di prevenzione degli incidenti rilevanti e all’efficacia e all’adeguatezza del sistema di gestione della sicurezza. Revisione documentata, e relativo aggiornamento, dell’efficacia della politica in questione e del sistema di gestione della sicurezza da parte della direzione.

Contenuti del sistema di gestione della sicurezza oggetto di “misure integrative” ex DLgs 334/99 e smi/DLgs

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