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ANNUARIO 2024 DEI DATI AMBIENTALI DELLA TOSCANA - PROVINCIA DI FIRENZE
Supervisione tecnica:
Marcello Mossa Verre, Stefano Santi
Coordinamento editoriale:
Settore Comunicazione, informazione e documentazione
Simona Cerrai, Maddalena Bavazzano, Gabriele Rossi
Edizione Web
Carlotta Alaura, Giorgio Cognigni
Responsabili dei dati sulle performance:
ARIA
Qualità dell’aria
Bianca Patrizia Andreini, Marco Bazzani, Fiammetta Dini
Aerobiologia
Silvia Cerofolini, Nadia Iacobelli, Federico Luchi
ACQUA
Acque superficiali, acque sotterranee e acque destinate alla potabilizzazione
Stefania Biagini, Susanna Cavalieri
SUOLO
Bonifiche
Marco Chini, Marco Bazzani, Alberto Doni, Barbara Sandri
AGENTI FISICI
Rumore, Linee elettriche, Stazioni Radio Base e Stazioni Radio Televisive
Gaetano Licitra, Barbara Bracci, Marco Bazzani, Fabio Francia, Cristina Giannardi, Rossana Lietti, Diego Palazzuoli
SISTEMI PRODUTTIVI
Depuratori, AIA regionali e Inceneritori
Marcello Mossa Verre, Debora Bellassai, Stefano Calistri, Susanna Cavalieri Aziende a rischio incidente rilevante e AIA nazionali
Andrea Papi, Stefano Baldacci, Luca Bogi, Stefano Calistri, Cecilia Del Ministro, Tania Simoncini
Impianti geotermici
Cesare Fagotti, Francesca Andreis, Giulia Bartoccini, Emanuele Cecconi, Andrea Fattori, Simone Magi
Cartografia
Marco Chini, Susanna Biagini, Luca Ranfagni, Barbara Sandri
Grafica
ARPAT, Settore Comunicazione, informazione e documentazione
Foto: ARPAT, Freepik.com, Mateus Andre-Freepik, Wirestock Elementi grafici: ARPAT, Flaticon.com, Freepik.com, Pixabay.com
2024

Per suggerimenti e informazioni: ARPAT - Settore Comunicazione, informazione e documentazione comunicazione@arpat.toscana.it - Numero Verde: 800800400 - www.arpat.toscana.it
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Biossido di azoto (NO2) - Medie annuali μg/m3
Zona Classificazione Comune
Agglomerato Firenze
Valdarno aretino e Valdichiana
Limite di legge: media annuale 40 μg/m3 11-20
Biossido di azoto (NO2) - Superamenti massima media oraria di 200 μg/m3
Zona Classificazione Comune
Valdarno aretino e Valdichiana k
Limite di legge: < 18 superamenti massima media oraria 200 μg/m3
Classificazione zona: Urbana Suburbana Rurale Rurale fondo regionale k = V 5 Tipologia di stazione: Fondo Traffico
Zona
Agglomerato Firenze
Valdarno aretino e Valdichiana k Figline Val d’Arno
12 22 20 PM10 - Medie annuali μg/m3 Zona
Agglomerato Firenze
Valdarno aretino e Valdichiana
Figline Val d’Arno
Limite di legge: 35 superamenti della media giornaliera di 50 μg/m3
PM2,5 - Medie annuali μg/m3
PM10 - Numero superamenti del valore giornaliero di 50 μg/m3 Zona
12 7 5
Classificazione zona: Urbana Suburbana Rurale Rurale fondo regionale k = V 5 Tipologia di stazione: Fondo Traffico Industriale 12 i $
(O3) - Confronto
(O3)
Confronto
Ozono (O3) - Numero superamenti della soglia di informazione - Concentrazione oraria >
Benzene (CH6H6) - Concentrazioni medie annue
Benzo(a)pirene - Concentrazioni medie annue
Zona Classificazione Comune Stazione Tipo
2022 n.superamenti max n.superamenti max oraria giornaliera oraria giornaliera
Agglomerato Firenze k Firenze FI-Bassi 12 0 0 0 0
di carbonio
- Massima media giornaliera su 8 ore
Zona Classificazione Comune Stazione Tipo 2021 2022
Agglomerato Firenze k Firenze FI-Gramsci
Limite di legge: 10 mg/m3massima media su 8 ore
Metalli - Medie annuali nel PM10
Zona Classificazione Comune Stazione Tipo
Agglomerato Firenze k Firenze
Classificazione zona: Urbana Suburbana Rurale Rurale fondo regionale k = V 5 Tipologia di stazione: Fondo Traffico Industriale 12 i $
3 aria
Indice annuale spora fungina Alternaria (spore/m3 aria)
Indice pollinico allergenico e indice pollinico annuale (pollini/m3 aria)
indice pollinico allergenico Indice pollinico annuale (1)
Nota: (1) L’indice pollinico annuale è costituito dall’indice pollinico allergenico più altri granuli
Stagione pollinica calcolata secondo Jäger
Indice pollinico stagionale delle singole famiglie allergizzanti
Si riportano i dati relativi a tutte le 4 stazioni di rilevamento presenti per un eventuale confronto
Cupressaceae e Taxaceae
3 aria
pollini/m
Altre famiglie allergizzanti
Concentrazioni e giorni di picco massimo

Annuario 2024 dei dati ambientali della Toscana - Provincia
BACINO SERCHIO
BACINO ARNO
BACINO OMBRONE GROSSETANO
BACINO COSTA TOSCANA
BACINI INTERREGIONALI
BACINO TOSCANA NORD
Pisa
Lucca
Pistoia
Prato
Firenze
Siena
Grosseto
BACINO Sottobacino Corpo idrico Comune Codice Stato ecologico
Chiesimone Reggello MAS-2024 - buono -
Del Cesto Figliane Valdarno MAS-971 sufficiente buono -
Arno
Arno Asta principale
Mugnone Firenze MAS-127 scarso buonoResco Reggello MAS-922 buono buono -
Vicano Di Pelago Pelago MAS-520 sufficiente buono -
Arno Fiorentino Firenze MAS-503 - buono -
Arno Valdarno superiore Figliane Valdarno MAS-106 - buono -
Arno Valdarno Inferiore Capraia e Limite MAS-108 - non buono -
Arno Valdarno inferiore Fucecchio MAS-109 - non buono -
Bisenzio Valle Signa MAS-126 - - -
Arno
Arno Bisenzio
Fosso Reale Campi Bisenzio MAS-541
Marina Valle Calenzano MAS-535
Arno-Elsa Scolmatore Rio Pietroso Gambassi Terme MAS-509 sufficiente non buono
Arno-Greve
Arno-Pesa
Arno-Sieve
Greve Monte Greve in Chianti MAS-536
Greve Valle Firenze MAS-123
Orme Empoli MAS-518 scarso non buono
Pesa Monte Tavarnelle Val di Pesa MAS-131
Pesa Valle Montelupo Fiorentino MAS-517
buono
Botena Vicchio MAS-854 buono buono
Carza San Piero a Sieve MAS-943
Elsa Vicchio MAS-504
Fistona Borgo San Lorenzo MAS-916 sufficiente buono -
Levisone Scarperia MAS-505 sufficiente buono non buono
Sieve Monte Bilancino Barberino di Mugello MAS-119
Sieve Medio San Piero a Sieve MAS-120
Sieve Valle Pelago MAS-121
Stura Barberino di Mugello MAS-118
N.B. Il 2023 è l’anno intermedio del triennio di monitoraggio 2022-2024, pertanto i dati rilevati ed elaborati come quelli dell’anno precedente forniscono un quadro provvisorio della qualità ecologica fluviale; quadro che sarà definitivo a fine triennio con l’elaborazione complessiva dei dati misurati su tutte le stazioni di monitoraggio, su cui vengono effettuati campionamenti distribuiti nei tre anni.
La classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici è effettuata sulla base dei seguenti elementi: - elementi di qualità biologica (macroinvertebrati, diatomee, macrofite); - elementi fisicochimici: ossigeno, nutrienti a base di azoto e fosforo, che compongono il livello di inquinamento da macrodescrittori (LIMeco); - elementi chimici: inquinanti specifici di cui alla Tab. 1/B del D.Lgs 172/2015
La classificazione dello stato chimico dei corpi idrici è effettuata valutando i superamenti dei valori standard di qualità di cui alla Tab. 1/A del D. Lgs 172/2015 che ha aggiornato elenco e standard di qualità rispetto al DM 260/10.
Annuario 2024 dei dati ambientali della Toscana - Provincia
Acque superficiali - Fiumi - Stati ecologico e chimico
Stato
BACINO Sottobacino Corpo idrico Comune Codice
Bacini interregionali Lamone Reno
Diaterna Valle Firenzuola
Lamone Valle Marradi
Anno 2023 Anno 2023 Biota anno 2023
MAS-850 - - -
MAS-1000 sufficiente buonoRovigo Firenzuola
Santerno Valle Firenzuola
Senio Monte Palazzuolo sul Senio
MAS-849 - - -
MAS-096 - - -
MAS-098 buono buono -
N.B. Il 2023 è l’anno intermedio del triennio di monitoraggio 2022-2024, pertanto i dati rilevati ed elaborati come quelli dell’anno precedente forniscono un quadro provvisorio della qualità ecologica fluviale; quadro che sarà definitivo a fine triennio con l’elaborazione complessiva dei dati misurati su tutte le stazioni di monitoraggio, su cui vengono effettuati campionamenti distribuiti nei tre anni.
La classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici è effettuata sulla base dei seguenti elementi: - elementi di qualità biologica (macroinvertebrati, diatomee, macrofite); - elementi fisicochimici: ossigeno, nutrienti a base di azoto e fosforo, che compongono il livello di inquinamento da macrodescrittori (LIMeco); - elementi chimici: inquinanti specifici di cui alla Tab. 1/B del D.Lgs 172/2015
La classificazione dello stato chimico dei corpi idrici è effettuata valutando i superamenti dei valori standard di qualità di cui alla Tab. 1/A del D. Lgs 172/2015 che ha aggiornato elenco e standard di qualità rispetto al DM 260/10.
Acque superficiali - Laghi e invasi - Stato ecologico e stato chimico
Stato ecologico Stato chimico
Corpo idrico
Invaso Bilancino
Diga Migliorini
Invaso La Calvanella
Invaso Migneto
Lago Fabbrica 1
Lago Chiostrini
Codice
Anno 2023 Anno 2023
MAS-122 sufficiente buono
MAS-602 sufficiente dati non disponibili
MAS-606 POT-027 sufficiente buono
MAS-607 POT-043 sufficiente buono
MAS-608 POT-052 sufficiente buono
MAS-609 POT-085 sufficiente non buono
N.B. Le attività di monitoraggio sono stratificate nel triennio, il 2023 è l’anno intermedio del triennio 2022-2024 e quindi questa classificazione è da ritenersi provvisoria in quanto riferita ad un numero di stazioni di monitoraggio e di parametri corrispondente a circa un terzo delle attività che l’Agenzia condurrà nel triennio complessivo.
Stato ecologico: deriva dal risultato peggiore tra i seguenti indici: stato trofico e sostanze di tab. 1B del D.Lgs 172/15. Tra gli indici biologici ARPAT applica solo il fitoplancton in un numero limitato di laghi.
Stato chimico: prevede due livelli di qualità: lo stato non buono si registra laddove almeno una sostanza pericolosa e prioritaria dell’elenco di tab 1A del D.Lgs 172/15 risulti in concentrazione superiore allo standard di qualità ambientale.
sotterranee - Corpi idrici sotterranei e falde profonde - Stato chimico (1)
PIANA FIRENZE, PRATO, PISTOIA - ZONA PRATO 11ar012
CERBAIE E FALDA PROFONDA DEL BIENTINA
TERRAZZO DI SAN VINCENZO
PIANA FIRENZE, PRATO, PISTOIA - ZONA PISTOIA
VALDARNO INFERIORE E PIANA COSTIERA PISANA - ZONA PISA
VALDARNO INFERIORE E PIANA COSTIERA
PISANA - ZONA S. CROCE
PIANURA DI LUCCA - ZONA DI BIENTINA
VALDARNO SUPERIORE, AREZZO E CASENTINOZONA VALDARNO SUPERIORE
VALDARNO SUPERIORE, AREZZO E CASENTINOZONA AREZZO
VALDARNO SUPERIORE, AREZZO E CASENTINOZONA CASENTINO
COSTIERO TRA FINE E CECINA
PIANURA DI FOLLONICA
VALDARNO INFERIORE E PIANA COSTIERA
PISANA - ZONA S. CROCE - FALDA PROFONDA
CARBONATICO AREA DI CAPALBIO
OFIOLITICO DI GABBRO
manganese, nitrati, triclorometano, tetracloroetilene-tricloroetilene somma
mercurio, sodio, cloruro, nitrati, conduttività (a 20°c)
scarso localmente ferro, ione ammonio, cloruro di vinile
scarso localmente ione ammonio, cloruro di vinile
scarso localmente ferro
scarso localmente manganese
32ct030 BUONO scarso localmente cromo VI, nichel, nitrati, ione ammonio
32ct040 BUONO scarso localmente ferro, manganese, sodio, conduttività (a 20°c)
11ar024-1
31om040
99mm920
CARBONATICO DELLA CALVANA 11ar100
Note:
(1) Proposta di classificazione dei corpi idrici della Toscana
BUONO fondo naturale ferro, manganese
BUONO fondo naturale cloruro
BUONO fondo naturale cromo VI
(2) Parametri che superano lo standard di qualità ambientale (SQA) e i valori di soglia (VS) di cui al D.Lgs 30/2005 o concentrazioni massime ammissibili (CMA) di cui al D. Lgs 31/2001 per corpi idrici ad uso potabile
Acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile - Classificazione
Esiti del monitoraggio 2021-2023 - Numero stazioni presenti sul territorio provinciale Categoria(3)
Nota: (3) Proposta di classificazione dei corpi idrici della Toscana

Bonifiche - Numero e superficie dei siti per tipologia di attività che ha originato il procedimento di bonifica
Tipologia di attività
PROVINCIA DI FIRENZE
Numero siti Superficie siti (ha) 236 100,11
Legenda *
Distribuzione carburanti Gestione e smaltimento rifiuti Industria Attività mineraria
Attività da cava
Altre attività
Attività non precisata
Nota: In attesa della revisione della DGRT 301/2010 e dell’attuazione della LR 35/2024, data la mancanza di ruoli e regole circa la responsabilità di aggiornamento della “Banca dati dei siti interessati da procedimento di bonifica” tramite SISBON, si precisa che tutti i dati inerenti i siti interessati qui rappresentati potrebbero non essere del tutto esaustivi e aggiornati.
Bonifiche - Densità dei siti interessati da procedimento di bonifica
Densità dei siti (n.siti/100 Km2)
Bonifiche - Stato iter dei siti interessati da procedimento di bonifica
attivi
chiusi per non necessità di intervento
Numero dei siti Superficie (ha)
Nota: In attesa della revisione della DGRT 301/2010 e dell’attuazione della LR 35/2024, data la mancanza di ruoli e regole circa la responsabilità di aggiornamento della “Banca dati dei siti interessati da procedimento di bonifica” tramite SISBON, si precisa che tutti i dati inerenti i siti interessati qui rappresentati potrebbero non essere del tutto esaustivi e aggiornati.
Bonifiche - Numero e superficie dei siti interessati da procedimento di bonifica a livello comunale

Stazioni Radio Base (SRB) e Stazioni Radio Televisive (RTV) - Densità rispetto a popolazione e superficie(1)
Stazioni Radio Base (SRB)
Stazioni Radio Televisive (RTV)
Stazioni Radio Base (SRB) e Stazioni Radio Televisive (RTV)
Siti con superamento dei valori normativi rispetto al totale dei siti controllati
Stazioni Radio Base (SRB)
Stazioni Radio Televisive (RTV)
ARPAT svolge i controlli sui siti SRB e RTV finalizzati a verificare il rispetto dei limiti di campo elettrico fissati dalla normativa (DPCM 08/07/2003), delle configurazioni di cui al titolo abilitativo, per verificare i risanamenti in corso nonché per esigenze di approfondimenti istruttori per il rilascio di pareri. Vengono svolti su richiesta o su programma in base ai numeri previsti nel piano annuale di attività. Il programma viene predisposto tenendo conto dei criteri della DGRT 733/2016.
Nota (1): per sito si intende l’insieme di più postazioni, insistenti in un’area geografica, costituito da uno o più supporti fisici su cui sono installate le postazioni dei gestori.
Per postazione si intende l’insieme di uno o più impianti, afferenti allo stesso gestore, presenti sullo stesso supporto fisico o su più supporti posti sullo stesso edificio o nelle dirette pertinenze. In conformità con le Linee Guida messe a punto dal SNPA, il numero delle postazioni è fornito escludendo i cosiddetti “ponti radio” che, per le loro caratteristiche radioelettriche, producono un impatto ambientale generalmente di scarsa rilevanza.
Per impianto si intende il singolo canale trasmissivo per radio, TV, altre sorgenti, oppure singola tecnologia per telefonia mobile. Per eventuali approfondimenti a riguardo vedi Annuario 2024 dei dati ambientali della Toscana di ARPAT
Stazioni Radio Base (SRB) e Stazioni Radio Televisive (RTV)
Percentuale pareri ARPAT negativi sul totale dei pareri espressi
Stazioni Radio Base (SRB)
Provincia Pareri positivi
Stazioni Radio Televisive (RTV)
Linee elettriche - Densità rispetto a popolazione e superficie


AE = abitante equivalente, cioè il carico organico biodegradabile generato da 1 persona residente e corrispondente a una richiesta biochimica di ossigeno a 5 giorni (BOD5) pari a 60 grammi al giorno
Aziende con autorizzazione integrata ambientale (AIA) regionali Impianti
e
Stabilimenti a rischio di incidente rilevante di soglia superiore Stabilimenti controllati e misure integrative richieste (1)
Gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, a seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs 105/2015 di recepimento della Direttiva 2012/18/UE “Seveso III”, sono stati riclassificati in stabilimenti di soglia superioree stabilimenti di soglia inferiore, in funzione della natura e del quantitativo di sostanze pericolose detenute
Gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante di soglia superiore sono aziende che nell’ordinamento previgenteD.Lgs. 334/99 - ricadevano nella gestione dell’art.8.(2)
Provincia Stabilimenti di soglia superiore ispezionati (3)
Icap Sira chemicals and polymers S.p.a.
Eni S.p.a.
Note
Tipologia attività
Industria chimica
Deposito oli minerali
1) In Tabella si rappresentano gli esiti delle ispezioni effettuate dalle Commissioni Ispettive [costituite da ARPAT, INAIL e VVF (con compiti di coordinamento)] presso gli stabilimenti rientranti nel campo di applicazione degli art.. 13, 14 e 15 del D.Lgs 105/2015 o di Soglia Superiore. Le caselle spuntate nella tabella indicano che al Gestore dello stabilimento sono state richieste, relativamente al corrispondente punto del Sistema di Gestione della Sicurezza, “misure integrative”, ovvero sono state impartite raccomandazioni/prescrizioni da parte dell’autorità competente a seguito di controlli effettuati ai sensi dell’articolo 27 (Ispezioni) del D.Lgs 105/2015. Per ogni anno viene riportata la riga corrispondente per ciascuna azienda sottoposta ad ispezione. La riga risulta vuota se l’azienda non ha ricevuto misure integrative relative al SGS oppure se ha ricevuto solamente misure integrative relative ai sistemi tecnici.
2) L’Autorità competente per gli stabilimenti di soglia superiore è il Ministero degli Interni che si avvale del Comitato Tecnico Regionale dei VV.F della Toscana. Con riferimento agli stabilimenti di soglia superiore, ARPAT fornisce supporto all’Autorità competente prendendo parte ai procedimenti: - ispezioni ai sensi dell’art.27 del D.Lgs.105/2015, volte ad accertare l’adeguatezza della Politica di prevenzione degli incidenti rilevanti posta in atto dal Gestore e del relativo Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) e dei sistemi tecnici adottati per prevenire gli incidenti rilevanti e mitigarne le conseguenze; - istruttorie tecniche del Rapporto di Sicurezza (RdS), ai sensi dell’art.17 e secondo le modalità definite nell’allegato C del D.Lgs 105/2015, per accertare e verificare l’idoneità dell’analisi dei rischi presentata nel RdS e le relative misure di sicurezza adottate per prevenire gli incidenti rilevanti o limitarne le loro conseguenze.
3) Dal 2016 ARPAT ha eseguito , insieme a INAIL e VV.F., i controlli negli sulla base di un Programma annuale delle ispezioni predisposto dal Comitato Tecnico Regionale del VV.F. della Toscana. La frequenza delle ispezioni è stabilita in base alla valutazione sistematica dei pericoli di Incidente Rilevante legati ai singoli stabilimenti (criterio RISK BASED), Gli stabilimenti di Soglia Superiore sono controllati con una frequenza almeno triennale.
Stabilimenti a rischio di incidente rilevante di soglia inferiore
Stabilimenti controllati e misure integrative richieste (1)
Gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante di soglia inferiore(2) sono aziende che nell’ordinamento previgenteD.Lgs. 334/99 - ricadevano nella gestione dell’art.6
Provincia Stabilimenti di soglia
inferiore ispezionati (3) Tipologia attività
Petrolgas S.r.l.
FI
Note
Galvair S.p.a.
105/2015
1234 5 678
Deposito GPL - x - x
Galvanica - x
1)In Tabella si rappresentano gli esiti delle ispezioni effettuate da ARPAT presso gli stabilimenti rientranti nel campo di applicazione degli artt. 6 e 7 del D.Lgs 334/99 e s.m.i. e successivamente degli artt. 13 e 14 del D.Lgs 105/2015 (Soglia Inferiore). Le caselle spuntate nella tabella indicano che al Gestore dello stabilimento sono state richieste, relativamente al corrispondente punto del Sistema di Gestione della Sicurezza, “misure integrative”, ovvero sono state impartite prescrizioni da parte dell’autorità competente a seguito di controlli effettuati ai sensi dell’articolo 25 (misure di controllo) del DLgs 334/99 e s.m.i. (art. 27 c. 3 e 4, DLgs 334/99 e s.m.i.) e, successivamente all’entrata in vigore del D.Lgs.105/2015, degli artt. 32 (Norme finali e transitorie) e 27 (Ispezioni) del D.Lgs. 105/2015. Per ogni anno viene riportata la riga corrispondente per ciascuna azienda sottoposta ad ispezione. La riga risulta vuota se l’azienda non ha ricevuto prescrizioni relative al SGS oppure se ha ricevuto solamente misure integrative relative ai sistemi tecnici.
2)L’Autorità competente per gli stabilimenti di soglia inferiore è la Regione Toscana, che con Decreto Dirigenziale R.T. n.368/2016 ha definito le modalità di effettuazione delle ispezioni previste dall’art.27 D.Lgs.105/2015 e ha designato gli enti incaricati del controllo: INAIL, CN VVF e ARPAT (con compiti di coordinamento).
3)Dal 2016 ARPAT ha eseguito i controlli, insieme a INAIL e VV.F., sulla base del nuovo DDRT n. 368/2016 che prevede la verifica ispettiva su tutti gli stabilimenti presenti sul territorio regionale secondo un piano triennale e un programma annuale con relativi criteri di priorità. Ogni azienda viene quindi controllata con frequenza almeno triennale.
Documento sulla politica di prevenzione, struttura del SGS (Sistema gestione sicurezza) e sua integrazione con la gestione aziendale, nel quale si deve definire per iscritto la politica di prevenzione degli incidenti rilevanti. Deve includere anche gli obiettivi generali e i principi di intervento del gestore in merito al rispetto del controllo dei pericoli di incidenti rilevanti. Il Sistema di gestione della sicurezza deve integrare la parte del sistema di gestione generale.
Organizzazione e personale. Ruoli e responsabilità del personale addetto alla gestione dei rischi di incidente rilevante ad ogni livello dell’organizzazione. Identificazione delle necessità in materia di formazione del personale e relativa attuazione. Coinvolgimento di dipendenti e personale di imprese subappaltatrici che lavorano nello stabilimento.
Identificazione e valutazione dei pericoli rilevanti. Adozione e applicazione di procedure per l’identificazione sistematica dei pericoli rilevanti derivanti dall’attività normale o anomala e valutazione della relativa probabilità e gravità.
Il controllo operativo. Adozione e applicazione di procedure e istruzioni per l’esercizio di condizioni di sicurezza, inclusa la manutenzione dell’impianto, dei processi, delle apparecchiature le fermate temporanee.
Modifiche e progettazione. Adozione e applicazione di procedure per la programmazione di modifiche da apportare agli impianti o depositi esistenti o per la progettazione di nuovi impianti, processi o depositi.
Contenuti del Sistema di gestione della sicurezza (Allegato B, D.Lgs 105/2015Linee guida per l’attuazione del Sistema di gestione della sicurezza per la prevenzione degli incidenti rilevanti) 1 2 3 4 5 6 7 8
Pianificazione di emergenza. Adozione e applicazione delle procedure per identificare le prevedibili situazioni di emergenza tramite un’analisi sistematica per elaborare, sperimentare e riesaminare i piani di emergenza in modo da far fronte a tali situazioni di emergenza, e per impartire una formazione specifica al personale interessato. Tale formazione riguarda tutto il personale che lavora nello stabilimento, compreso il personale interessato di imprese subappaltatrici.
Controllo delle prestazioni. Adozione e applicazione di procedure per la valutazione costante dell’osservanza degli obiettivi fissati dalla politica di prevenzione degli incidenti rilevanti e dal Sistema di gestione della sicurezza adottati dal gestore, e per la sorveglianza e l’adozione di azioni correttive in caso di inosservanza. Le procedure dovranno inglobare il sistema di notifica del gestore in caso di incidenti rilevanti verificatisi o di quelli evitati per poco, soprattutto se dovuti a carenze delle misure di protezione, la loro analisi e azioni conseguenti intraprese sulla base dell’esperienza acquisita.
Controllo e revisione. Adozione e applicazione di procedure relative alla valutazione periodica sistematica della politica di prevenzione degli incidenti rilevanti e all’efficacia e all’adeguatezza del sistema di gestione della sicurezza. Revisione documentata, e relativo aggiornamento, dell’efficacia della politica in questione e del sistema di gestione della sicurezza da parte della direzione.
