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ANNUARIO 2024 DEI DATI AMBIENTALI DELLA TOSCANA - PROVINCIA DI PISA
Supervisione tecnica:
Marcello Mossa Verre, Stefano Santi
Coordinamento editoriale:
Settore Comunicazione, informazione e documentazione
Simona Cerrai, Maddalena Bavazzano, Gabriele Rossi
Edizione Web
Carlotta Alaura, Giorgio Cognigni
Responsabili dei dati sulle performance:
ARIA
Qualità dell’aria
Bianca Patrizia Andreini, Marco Bazzani, Fiammetta Dini
Aerobiologia
Silvia Cerofolini, Nadia Iacobelli, Federico Luchi
ACQUA
Acque superficiali, acque sotterranee e acque destinate alla potabilizzazione
Stefania Biagini, Susanna Cavalieri
MARE
Acque marino-costiere, Balneazione, Strategia marina e Biodiversità
Maria Letizia Franchi, Antonio Melley, Cecilia Mancusi, Andrea Nicastro, Michela Ria, Daniela Verniani
SUOLO
Bonifiche
Marco Chini, Marco Bazzani, Alberto Doni, Barbara Sandri
AGENTI FISICI
Rumore, Linee elettriche, Stazioni Radio Base e Stazioni Radio Televisive
Gaetano Licitra, Barbara Bracci, Marco Bazzani, Fabio Francia, Cristina Giannardi, Rossana Lietti, Diego Palazzuoli
SISTEMI PRODUTTIVI
Depuratori, AIA regionali e Inceneritori
Marcello Mossa Verre, Debora Bellassai, Stefano Calistri, Susanna Cavalieri
Aziende a rischio incidente rilevante e AIA nazionali
Andrea Papi, Stefano Baldacci, Luca Bogi, Stefano Calistri, Cecilia Del Ministro, Tania Simoncini
Impianti geotermici
Cesare Fagotti, Francesca Andreis, Giulia Bartoccini, Emanuele Cecconi, Andrea Fattori, Simone Magi
Cartografia
Marco Chini, Susanna Biagini, Luca Ranfagni, Barbara Sandri
Grafica
ARPAT, Settore Comunicazione, informazione e documentazione
Foto: ARPAT, Freepik.com, Mateus Andre-Freepik, Wirestock
Elementi grafici: ARPAT, Flaticon.com, Freepik.com, Pixabay.com
ARPAT 2024

Per suggerimenti e informazioni: ARPAT - Settore Comunicazione, informazione e documentazione comunicazione@arpat.toscana.it - Numero Verde: 800800400 - www.arpat.toscana.it
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Biossido di azoto (NO2) - Medie annuali μg/m3 Classificazione zona: Urbana Suburbana Rurale Rurale fondo regionale
Zona Classificazione Comune Stazione Tipo 2022 2023
Valdarno pisano e Piana lucchese
Collinare e montana
Biossido di azoto (NO2) - Superamenti massima media oraria di
Zona
Valdarno pisano e Piana lucchese
e montana = Pomarance
PM10 - Medie annuali μg/m3
Zona Classificazione Comune Stazione Tipo 2021 2022
Valdarno pisano e Piana lucchese = S. Croce sull’Arno
Collinare e montana = Pomarance
/$
PM10 - Numero superamenti del valore giornaliero di 50 μg/m3
Valdarno pisano e Piana lucchese
Limite di legge: 35 superamenti della media giornaliera di 50 μg/m3
Ozono (O3) - Confronto con il valore obiettivo per la protezione della salute umana
Zona Classificazione Comune Stazione Tipo
Ozono (O3) - Confronto con il valore obiettivo per la protezione della vegetazione (AOT40)
Zona Classificazione Comune Stazione
Valore obiettivo AOT40: 18.000 μg/m3 * h come media su 5 anni
(O3) - Numero superamenti della soglia di informazione - Concentrazione oraria > 180 μg/m3
Zona Classificazione Comune Stazione Tipo Anno 2021
Classificazione zona: Urbana Suburbana Rurale Rurale fondo regionale
Zona Classificazione Comune Stazione Tipo
Valdarno pisano e Piana lucchese k Pisa
Limite di legge: 10 mg/m3massima media su 8 ore
Metalli - Medie annuali nel PM10
Zona Classificazione Comune Stazione Tipo
Classificazione zona: Urbana Suburbana Rurale Rurale fondo regionale k = V 5 Tipologia di stazione: Fondo Traffico Industriale 12 i $

Annuario 2024 dei dati ambientali della Toscana -
BACINO SERCHIO
BACINO ARNO
BACINO OMBRONE GROSSETANO
BACINO COSTA TOSCANA
BACINI INTERREGIONALI
BACINO TOSCANA NORD
Pisa
Lucca
Pistoia
Prato
Firenze
Siena
Grosseto
BACINO Sottobacino Corpo idrico Comune Codice
Stato ecologico Stato chimico Anno 2023 Anno 2023 Biota anno 2023
Arno Chiecina Montopoli in Val d’Arno MAS-519 non calcolabile buono -
Arno-asta principale
Arno Bientina
Arno-Egola
Arno
Arno-Elsa
Arno Pisano Calcinaia MAS-110
ArnoUsciana
Toscana Costa Cecina
non buono
Canale Rogio Bientina MAS-146 - -
Crespina Crespina MAS-2006 - -
Fossa Chiara Pisa MAS-2005 non calcolabile non buono -
Rio Ponticelli Delle Lame Bientina MAS-524 non calcolabile non buono
Egola Monte Montaione MAS-553 - buono -
Egola Valle San Miniato MAS-542 - - -
Elsa Valle inferiore San Miniato MAS-135 - non buono -
Era Monte Volterra MAS-137 - - -
Era Medio Peccioli MAS-537 - buono -
Era Valle Pontedera MAS-138 - - -
Garfalo Palaia MAS-507 - buono -
Roglio Palaia MAS-538 - non buono -
Sterza Valle Chianni MAS-955 - buono -
Emissario Bientina Calcinaia MAS-148 non calcolabile non buono -
Usciana-Del Terzo Santa Maria a Monte MAS-144 cattivo non buono
Usciana-Del Terzo Calcinaia MAS-145 cattivo non buono -
Botro Grande Montecatini
Val di Cecina MAS-075 cattivo non buono -
Botro S Marta Volterra MAS-074 scarso non buono -
Cecina Medio Pomarance MAS-070 - buono -
Lebotra Riparbella MAS-918 sufficiente non buono -
Pavone Pomarance MAS-072
Possera Monte Pomarance MAS-528
Possera Valle Pomarance MAS-073
Sellate – monte Volterra MAS-983
Sterza Valle
buono
Monteverdi Marittimo MAS-076 sufficiente buonoTrossa Valle Pomarance MAS-868 sufficiente non buono -
Cornia Massera Valle
Monteverdi Marittimo MAS-081 - buono -
N.B. Il 2023 è l’anno intermedio del triennio di monitoraggio 2022-2024, pertanto i dati rilevati ed elaborati come quelli dell’anno precedente forniscono un quadro provvisorio della qualità ecologica fluviale; quadro che sarà definitivo a fine triennio con l’elaborazione complessiva dei dati misurati su tutte le stazioni di monitoraggio, su cui vengono effettuati campionamenti distribuiti nei tre anni.
La classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici è effettuata sulla base dei seguenti elementi: - elementi di qualità biologica (macroinvertebrati, diatomee, macrofite); - elementi fisicochimici: ossigeno, nutrienti a base di azoto e fosforo, che compongono il livello di inquinamento da macrodescrittori (LIMeco); - elementi chimici: inquinanti specifici di cui alla Tab. 1/B del D.Lgs 172/2015
La classificazione dello stato chimico dei corpi idrici è effettuata valutando i superamenti dei valori standard di qualità di cui alla Tab. 1/A del D. Lgs 172/2015 che ha aggiornato elenco e standard di qualità rispetto al DM 260/10.
Acque superficiali - Fiumi - Stati ecologico e chimico
Stato ecologico Stato chimico
Corpo idrico Codice
Anno 2023
Anno 2023
Lago Santa Luce MAS-087 sufficiente non buono
N.B. Le attività di monitoraggio sono stratificate nel triennio, il 2023 è l’anno intermedio del triennio 2022-2024 e quindi questa classificazione è da ritenersi provvisoria in quanto riferita ad un numero di stazioni di monitoraggio e di parametri corrispondente a circa un terzo delle attività che l’Agenzia condurrà nel triennio complessivo.
Stato ecologico: deriva dal risultato peggiore tra i seguenti indici: stato trofico e sostanze di tab. 1B del D.Lgs 172/15.
Tra gli indici biologici ARPAT applica solo il fitoplancton in un numero limitato di laghi.
Stato chimico: prevede due livelli di qualità: lo stato non buono si registra laddove almeno una sostanza pericolosa e prioritaria dell’elenco di tab 1A del D.Lgs 172/15 risulti in concentrazione superiore allo standard di qualità ambientale.
Acque superficiali - Acque di transizione - Stato ecologico e stato chimico
Corpo idrico Codice
Anno 2023
Anno 2023 Biota anno 2023
Fiume Serchio Migliarino MAS-007 sufficiente non buono non buono
Arno Foce - Ponte della Vittoria MAS-111 sufficiente buono non buono
Stato ecologico: nelle acque di transizione, costituite da foci e lagune, non è possibile applicare gli indici biologici, pur cui lo stato ecologico deriva dalla presenza/assenza di sostanze di tab. 1B del D.Lgs 172/15 e dalla ricerca di inquinanti di tab 3B nei sedimenti. Stato chimico: deriva dalla determinazione di sostanze elencate in tab. 1A del D.Lgs 172/15; quando la concentrazione media del periodo supera lo standard di qualità ambientale anche per una sola sostanza lo stato chimico diventa non buono. Alla matrice acqua si aggiunge la ricerca di inquinanti nei sedimenti tab. 2A.
Acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile - Classificazione
Esiti del monitoraggio 2021-2023 - Numero stazioni presenti sul territorio provinciale
Nota: (1) Proposta di classificazione dei corpi idrici della Toscana
CORPO IDRICO
CERBAIE E FALDA PROFONDA DEL BIENTINA 11ar027 SCARSO manganese
PIANURA DELL'ALBEGNA
31om020 SCARSO boro
ERA 11ar070
PESA 11ar090
PIANA DI FIRENZE, PRATO, PISTOIAZONA FIRENZE 11ar011
PIANA FIRENZE, PRATO, PISTOIA - ZONA PISTOIA 11ar013
VALDARNO INFERIORE E PIANA
COSTIERA PISANA - ZONA S. CROCE 11ar024
VALDARNO INFERIORE E PIANA
COSTIERA PISANA - ZONA EMPOLI
VALDARNO SUPERIORE, AREZZO E CASENTINO - ZONA VALDARNO SUPERIORE 11ar041
SCARSO ione ammonio
SCARSO ferro
SCARSO ferro, triclorometano, tetracloroetilenetricloroetilene somma
SCARSO ferro, ione ammonio, cloruro di vinile
scarso localmente manganese
scarso localmente ferro, ione ammonio
scarso localmente boro
VALDARNO SUPERIORE, AREZZO E CASENTINO - ZONA AREZZO 11ar042 BUONO scarso localmente ferro
CARBONATICO DELL'ARGENTARIO E ORBETELLO
PIANURA DI GROSSETO
CARBONATICO DELLE COLLINE METALLIFERE - ZONA LE CORNATE, BOCCHEGGIANO, MONTEMURLO
ARENARIE DI AVANFOSSA DELLA
TOSCANA NORD-ORIENTALE - ZONA MONTE ALBANO
ARENARIE DI AVANFOSSA DELLA
TOSCANA NORD-ORIENTALE - ZONA
MONTI DEL CHIANTI
PIANURA DEL CORNIA
CARBONATICO METAMORFICO DELLE
ALPI APUANE
VERSILIA E RIVIERA APUANA
31om030 BUONO scarso localmente triclorometano, dibromoclorometano
31om010
BUONO scarso localmente nitrati, ione ammonio, triclorometano
99mm042 BUONO scarso localmente
99mm932
99mm934
32ct020
99mm013
33tn010
CARBONATICO DI MONTE MORELLO 11ar080
SIEVE 11ar050
Note:
(1) Proposta di classificazione dei corpi idrici della Toscana
arsenico, ferro, nichel, piombo, solfato, conduttività (a 20°c)
BUONO scarso localmente manganese
BUONO scarso localmente ione ammonio
scarso localmente sodio, boro, conduttività (a 20°c)
BUONO scarso localmente manganese, nichel, piombo
BUONO scarso localmente
arsenico, cromo VI , ferro, piombo, ione ammonio, tetracloroetilenetricloroetilene somma
(2) Parametri che superano lo standard di qualità ambientale (SQA) e i valori di soglia (VS) di cui al D.Lgs 30/2005 o concentrazioni massime ammissibili (CMA) di cui al D. Lgs 31/2001 per corpi idrici ad uso potabile

Corpo idrico costiero
Annuario 2024 dei dati ambientali della Toscana - Provincia
Acque marino costiere - Stato ecologico dei corpi idrici
Elementi di qualità biologia (EQB) Giudizio peggiore da EQB
Fitoplancton (Chl a)
Macrozoobenthos (M-AMBI)
Macroalghe (CARLIT) Posidonia (PREI)
Integrazione con Indice TRIX e elementi chimici a sostegno (fase I e II)
Costa Pisana ● NE NP NP ● ● ●
NE: campionamento non effettuato nel 2023, prelievo previsto nel 2024
NP: EQB non presente nel corpo idrico
Classificazione stato ecologico
Elevato
Acque marino costiere - Stato chimico dei corpi idrici
Corpo idrico costiero Elementi di qualità biologia (EQB)
Costa Pisana BghiP NP Hg, PBDE ●
VLL: Valore nei limiti di legge
NE: campionamento non effettuato nel 2023
NP: organismi (biota) non previsti nel piano di monitoraggio regionale
IPA: BghiP=benzo[ghi]pirilene, BaP=benzo[a]pirene, BkFa=benzo[k]fluorantene; BbFa=benzo[b]fluorantene; HCB=esaclorobenzene
DDT: para-diclorodifeniltricloroetano; Hg: mercurio; Ni: Nichel; PBDE: difenileteri bromurati simili; TBT: tributilstagno;
Classificazione stato chimico
● Buono ● Mancato conseguimento dello stato Buono
Acque marino costiere - Stato chimico colonna acqua
In rosso valori superiori ai limiti con tolleranza di legge
Limiti di legge (μg/L)
Limiti di legge (ai sensi del D.Lgs 172/15 validi dal 22/12/2015)
CORPO IDRICO STAZIONE
Costa Pisana Fiume Morto 11 93 <
In rosso: valori superiori ai limiti con tolleranza di legge
Limiti di legge(D.Lgs 152/06)
Limiti con tolleranza di legge (20%)
Ni (*): Lo standard ambientale del nichel è valido fino all’entrata in vigore del D.Lgs 172/205 poiché questa delibera non prevede il monitoraggio di questo metallo nei sedimenti
Limiti di legge per singola stazione ai sensi del DGRT n. 1273/2016 – mg/kg ss
La Delibera della Regione Toscana 1273/2016, successivamente modificata con la Delibera Regionale 264/2018, per le sostanze As, Cr tot. Cd, Ni, Pb, Hg, ha individuato nuovi limiti, da intendersi puntuali e riferiti all’area di campionamento della stazione campionata, che tengono conto dell’esistenza di valori di fondo, alla luce dello studio di ARPAT del 2016 Studio per la determinazione dei valori di fondo naturale nei sedimenti e nelle acque marine costiere. Rapporto Finale. Tale decisione applica quanto previsto dalla norma vigente.
In rosso valori superiori ai limiti con tolleranza di legge; n.r.: non richiesto; n.d. : non disponibile
Limiti di legge(D.Lgs 152/06)
Limiti con tolleranza di legge (20%)
Strategia marina - Microplastiche flottanti
Numero oggetti al m2 per stazione campionata (transetto in mare ortogonale alla costa)
Strategia marina - Rifiuti spiaggiati
Numero di oggetti per 100 m lineari di spiaggia
Tipologia di oggetti per 100 m lineari di spiaggia
Balneazione - Controlli delle aree di balneazione
Valori limite per la verifica della balneabilità delle acque - all. A DM 30/03/10 (comma 1 art. 2 DM 30/03/10)
Enterococchi intestinali: max 200 UFC/100 ml, Escherichia coli: max 500 UFC/100 ml
UFC: Unità Formante Colonie
Note:
(1) La classificazione viene effettuata sui dati del triennio 2021-2023 per il 2023.
(2) Art. 7 e 8 del D.Lgs. 116/2008.
(3) I chilometri di estensione sono riferiti alla stagione balneare 2023.
(4) Areea interna.
Biodiversità - Tartaruga Caretta caretta - Successo riproduttivo Provincia di Pisa
Biodiversità - Cetacei – Individui spiaggiati morti in provincia di Pisa

Bonifiche - Numero e superficie dei siti per tipologia di attività che ha originato il procedimento di bonifica
PROVINCIA DI PISA
Tipologia di attività
Legenda *
Distribuzione carburanti
Attività da cava
Gestione e smaltimento rifiuti
Altre attività
Industria Attività mineraria
Attività non precisata
Nota: In attesa della revisione della DGRT 301/2010 e dell’attuazione della LR 35/2024, data la mancanza di ruoli e regole circa la responsabilità di aggiornamento della “Banca dati dei siti interessati da procedimento di bonifica” tramite SISBON, si precisa che tutti i dati inerenti i siti interessati qui rappresentati potrebbero non essere del tutto esaustivi e aggiornati.
Bonifiche - Densità dei siti interessati da procedimento di bonifica
Densità dei siti (n.siti/100 Km2)
Percentuale superficie rispetto al territorio
Bonifiche - Stato iter dei siti interessati da procedimento di bonifica
Numero dei siti Superficie (ha)
chiusi per non necessità di intervento
Nota: In attesa della revisione della DGRT 301/2010 e dell’attuazione della LR 35/2024, data la mancanza di ruoli e regole circa la responsabilità di aggiornamento della “Banca dati dei siti interessati da procedimento di bonifica” tramite SISBON, si precisa che tutti i dati inerenti i siti interessati qui rappresentati potrebbero non essere del tutto esaustivi e aggiornati.
Bonifiche - Numero e superficie dei siti interessati da procedimento di bonifica a livello comunale
n.p.= non presenti
Nota: In attesa della revisione della DGRT 301/2010 e dell’attuazione della LR 35/2024, data la mancanza di ruoli e regole circa la responsabilità di aggiornamento della “Banca dati dei siti interessati da procedimento di bonifica” tramite SISBON, si precisa che tutti i dati inerenti i siti interessati qui rappresentati potrebbero non essere del tutto esaustivi e aggiornati.

Stazioni Radio Base (SRB) e Stazioni Radio Televisive (RTV) - Densità rispetto a popolazione e superficie(1)
Stazioni Radio Base (SRB)
Stazioni Radio Televisive (RTV)
Stazioni Radio Base (SRB) e Stazioni Radio Televisive (RTV)
Siti con superamento dei valori normativi rispetto al totale dei siti controllati
Stazioni Radio Base (SRB) PROV.INCIAN°
Stazioni Radio Televisive (RTV)
ARPAT svolge i controlli sui siti SRB e RTV finalizzati a verificare il rispetto dei limiti di campo elettrico fissati dalla normativa (DPCM 08/07/2003), delle configurazioni di cui al titolo abilitativo, per verificare i risanamenti in corso nonché per esigenze di approfondimenti istruttori per il rilascio di pareri. Vengono svolti su richiesta o su programma in base ai numeri previsti nel piano annuale di attività. Il programma viene predisposto tenendo conto dei criteri della DGRT 733/2016.
Nota (1): per sito si intende l’insieme di più postazioni, insistenti in un’area geografica, costituito da uno o più supporti fisici su cui sono installate le postazioni dei gestori.
Per postazione si intende l’insieme di uno o più impianti, afferenti allo stesso gestore, presenti sullo stesso supporto fisico o su più supporti posti sullo stesso edificio o nelle dirette pertinenze. In conformità con le Linee Guida messe a punto dal SNPA, il numero delle postazioni è fornito escludendo i cosiddetti “ponti radio” che, per le loro caratteristiche radioelettriche, producono un impatto ambientale generalmente di scarsa rilevanza.
Per impianto si intende il singolo canale trasmissivo per radio, TV, altre sorgenti, oppure singola tecnologia per telefonia mobile. Per eventuali approfondimenti a riguardo vedi Annuario 2024 dei dati ambientali della Toscana di ARPAT
Stazioni Radio Base (SRB) e Stazioni Radio Televisive (RTV)
Percentuale pareri ARPAT negativi sul totale dei pareri espressi
Stazioni Radio Base (SRB)
Provincia Pareri positivi
Stazioni Radio Televisive (RTV)
Linee elettriche - Densità rispetto a popolazione e superficie


AE = abitante equivalente, cioè il carico organico biodegradabile generato da 1 persona residente e corrispondente a una richiesta biochimica di ossigeno a 5 giorni (BOD5) pari a 60 grammi al giorno
Aziende con autorizzazione integrata ambientale (AIA) regionali
Stabilimenti a rischio di incidente rilevante di soglia superiore Stabilimenti controllati e misure integrative richieste (1)
Gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, a seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs 105/2015 di recepimento della Direttiva 2012/18/UE “Seveso III”, sono stati riclassificati in stabilimenti di soglia superioree stabilimenti di soglia inferiore, in funzione della natura e del quantitativo di sostanze pericolose detenute
Gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante di soglia superiore sono aziende che nell’ordinamento previgenteD.Lgs. 334/99 - ricadevano nella gestione dell’art.8.(2)
Provincia Stabilimenti di soglia superiore ispezionati (3) Tipologia attività
Note
1) In Tabella si rappresentano gli esiti delle ispezioni effettuate dalle Commissioni Ispettive [costituite da ARPAT, INAIL e VVF (con compiti di coordinamento)] presso gli stabilimenti rientranti nel campo di applicazione degli art.. 13, 14 e 15 del D.Lgs 105/2015 o di Soglia Superiore. Le caselle spuntate nella tabella indicano che al Gestore dello stabilimento sono state richieste, relativamente al corrispondente punto del Sistema di Gestione della Sicurezza, “misure integrative”, ovvero sono state impartite raccomandazioni/prescrizioni da parte dell’autorità competente a seguito di controlli effettuati ai sensi dell’articolo 27 (Ispezioni) del D.Lgs 105/2015. Per ogni anno viene riportata la riga corrispondente per ciascuna azienda sottoposta ad ispezione. La riga risulta vuota se l’azienda non ha ricevuto misure integrative relative al SGS oppure se ha ricevuto solamente misure integrative relative ai sistemi tecnici.
2) L’Autorità competente per gli stabilimenti di soglia superiore è il Ministero degli Interni che si avvale del Comitato Tecnico Regionale dei VV.F della Toscana. Con riferimento agli stabilimenti di soglia superiore, ARPAT fornisce supporto all’Autorità competente prendendo parte ai procedimenti: - ispezioni ai sensi dell’art.27 del D.Lgs.105/2015, volte ad accertare l’adeguatezza della Politica di prevenzione degli incidenti rilevanti posta in atto dal Gestore e del relativo Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) e dei sistemi tecnici adottati per prevenire gli incidenti rilevanti e mitigarne le conseguenze; - istruttorie tecniche del Rapporto di Sicurezza (RdS), ai sensi dell’art.17 e secondo le modalità definite nell’allegato C del D.Lgs 105/2015, per accertare e verificare l’idoneità dell’analisi dei rischi presentata nel RdS e le relative misure di sicurezza adottate per prevenire gli incidenti rilevanti o limitarne le loro conseguenze.
3) Dal 2016 ARPAT ha eseguito , insieme a INAIL e VV.F., i controlli negli sulla base di un Programma annuale delle ispezioni predisposto dal Comitato Tecnico Regionale del VV.F. della Toscana. La frequenza delle ispezioni è stabilita in base alla valutazione sistematica dei pericoli di Incidente Rilevante legati ai singoli stabilimenti (criterio RISK BASED), Gli stabilimenti di Soglia Superiore sono controllati con una frequenza almeno triennale.
Stabilimenti a rischio di incidente rilevante di soglia inferiore
Stabilimenti controllati e misure integrative richieste (1)
Gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante di soglia inferiore(2) sono aziende che nell’ordinamento previgenteD.Lgs. 334/99 - ricadevano nella gestione dell’art.6
Provincia Stabilimenti di soglia inferiore ispezionati (3) Tipologia attività
SOL s.p.a.
Toscolapi
Note
Deposito e imbottigliamento gas tecnici
Deposito sostanze tossiche
1) In Tabella si rappresentano gli esiti delle ispezioni effettuate da ARPAT presso gli stabilimenti rientranti nel campo di applicazione degli artt. 6 e 7 del D.Lgs 334/99 e s.m.i. e successivamente degli artt. 13 e 14 del D.Lgs 105/2015 (Soglia Inferiore). Le caselle spuntate nella tabella indicano che al Gestore dello stabilimento sono state richieste, relativamente al corrispondente punto del Sistema di Gestione della Sicurezza, “misure integrative”, ovvero sono state impartite prescrizioni da parte dell’autorità competente a seguito di controlli effettuati ai sensi dell’articolo 25 (misure di controllo) del DLgs 334/99 e s.m.i. (art. 27 c. 3 e 4, DLgs 334/99 e s.m.i.) e, successivamente all’entrata in vigore del D.Lgs.105/2015, degli artt. 32 (Norme finali e transitorie) e 27 (Ispezioni) del D.Lgs. 105/2015. Per ogni anno viene riportata la riga corrispondente per ciascuna azienda sottoposta ad ispezione. La riga risulta vuota se l’azienda non ha ricevuto prescrizioni relative al SGS oppure se ha ricevuto solamente misure integrative relative ai sistemi tecnici.
2) L’Autorità competente per gli stabilimenti di soglia inferiore è la Regione Toscana, che con Decreto Dirigenziale R.T. n.368/2016 ha definito le modalità di effettuazione delle ispezioni previste dall’art.27 D.Lgs.105/2015 e ha designato gli enti incaricati del controllo: INAIL, CN VVF e ARPAT (con compiti di coordinamento).
3) Dal 2016 ARPAT ha eseguito i controlli, insieme a INAIL e VV.F., sulla base del nuovo DDRT n. 368/2016 che prevede la verifica ispettiva su tutti gli stabilimenti presenti sul territorio regionale secondo un piano triennale e un programma annuale con relativi criteri di priorità. Ogni azienda viene quindi controllata con frequenza almeno triennale.
Documento sulla politica di prevenzione, struttura del SGS (Sistema gestione sicurezza) e sua integrazione con la gestione aziendale, nel quale si deve definire per iscritto la politica di prevenzione degli incidenti rilevanti. Deve includere anche gli obiettivi generali e i principi di intervento del gestore in merito al rispetto del controllo dei pericoli di incidenti rilevanti. Il Sistema di gestione della sicurezza deve integrare la parte del sistema di gestione generale.
Organizzazione e personale. Ruoli e responsabilità del personale addetto alla gestione dei rischi di incidente rilevante ad ogni livello dell’organizzazione. Identificazione delle necessità in materia di formazione del personale e relativa attuazione. Coinvolgimento di dipendenti e personale di imprese subappaltatrici che lavorano nello stabilimento.
Identificazione e valutazione dei pericoli rilevanti. Adozione e applicazione di procedure per l’identificazione sistematica dei pericoli rilevanti derivanti dall’attività normale o anomala e valutazione della relativa probabilità e gravità.
Il controllo operativo. Adozione e applicazione di procedure e istruzioni per l’esercizio di condizioni di sicurezza, inclusa la manutenzione dell’impianto, dei processi, delle apparecchiature e le fermate temporanee.
Modifiche e progettazione. Adozione e applicazione di procedure per la programmazione di modifiche da apportare agli impianti o depositi esistenti o per la progettazione di nuovi impianti, processi o depositi.
Contenuti del Sistema di gestione della sicurezza (Allegato B, D.Lgs 105/2015Linee guida per l’attuazione del Sistema di gestione della sicurezza per la prevenzione degli incidenti rilevanti) 1 2 3 4 5 6 7 8
Pianificazione di emergenza. Adozione e applicazione delle procedure per identificare le prevedibili situazioni di emergenza tramite un’analisi sistematica per elaborare, sperimentare e riesaminare i piani di emergenza in modo da far fronte a tali situazioni di emergenza, e per impartire una formazione specifica al personale interessato. Tale formazione riguarda tutto il personale che lavora nello stabilimento, compreso il personale interessato di imprese subappaltatrici.
Controllo delle prestazioni. Adozione e applicazione di procedure per la valutazione costante dell’osservanza degli obiettivi fissati dalla politica di prevenzione degli incidenti rilevanti e dal Sistema di gestione della sicurezza adottati dal gestore, e per la sorveglianza e l’adozione di azioni correttive in caso di inosservanza. Le procedure dovranno inglobare il sistema di notifica del gestore in caso di incidenti rilevanti verificatisi o di quelli evitati per poco, soprattutto se dovuti a carenze delle misure di protezione, la loro analisi e azioni conseguenti intraprese sulla base dell’esperienza acquisita.
Controllo e revisione. Adozione e applicazione di procedure relative alla valutazione periodica sistematica della politica di prevenzione degli incidenti rilevanti e all’efficacia e all’adeguatezza del sistema di gestione della sicurezza. Revisione documentata, e relativo aggiornamento, dell’efficacia della politica in questione e del sistema di gestione della sicurezza da parte della direzione.
Impianti geotermici - Controlli: irregolarità riscontrate
LAGO
Le Prata (PI)
LARDERELLO
Nuova Castelnuovo (PI)
Nuova Molinetto (PI)
Vallesecolo 1 (PI)
Vallesecolo 2 (PI)
Impianti geotermici controllati nel 2023 in provincia di Pisa
di Pisa
di Livorno
Provincia di Grosseto
di Siena
Larderello
Impianti geotermici - Controlli: emissioni acido solfidrico (H2S)
Nuova Castelnuovo
Nuova Molinetto
Vallesecolo 1
Vallesecolo 2
Lago Le Prata
Note:
Svolto solo controllo AMIS (2): inferiore al limite di quantificazione
Svolto solo controllo AMIS (2): inferiore al limite di quantificazione
Svolto solo controllo AMIS (2): inferiore al limite di quantificazione
Svolto solo controllo AMIS (2): inferiore al limite di quantificazione
Svolto solo controllo AMIS (2): inferiore al limite di quantificazione
(1) Valori di emissioni storicizzati progressivamente alla data di rinnovo dell’autorizzazione
(2) Impianto di Abbattimento Mercurio e Idrogeno Soforato (AMIS)
30 kg/h
Uscita AMIS(2) 3 kg/h
80 kg/h
Uscita AMIS(2) 3 kg/h
30 kg/h
Uscita AMIS(2) 3 kg/h
Nuova Castelnuovo Svolto solo controllo AMIS (3): 0,2
Nuova Molinetto Svolto solo
AMIS (3): 0,2
Note:
(1) Determinazione del mercurio nell’aeriforme.
(2) Valori di emissioni storicizzati progressivamente alla data di rinnovo dell’autorizzazione
(3) Impianto di Abbattimento Mercurio e Idrogeno Soforato (AMIS)
Impianti geotermici - Controlli: emissioni anidride solforosa (SO2)
Note:
(1) Valori di emissioni storicizzati progressivamente alla data di rinnovo dell’autorizzazione
