Annuario dei dati ambientali 2024 - Provincia di Arezzo

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A

NNUARIO 2024 DEI DATI AMBIENTALI

DELLA TOSCANA

PROVINCIA DI AREZZO

Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana

A NNUARIO 2024 DEI DATI AMBIENTALI DELLA TOSCANA

PROVINCIA DI AREZZO

Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana
ARPAT

ANNUARIO 2024 DEI DATI AMBIENTALI DELLA TOSCANA - PROVINCIA DI AREZZO

Supervisione tecnica:

Marcello Mossa Verre, Stefano Santi

Coordinamento editoriale:

Settore Comunicazione, informazione e documentazione

Simona Cerrai, Maddalena Bavazzano, Gabriele Rossi

Edizione Web

Carlotta Alaura, Giorgio Cognigni

Responsabili dei dati sulle performance:

ARIA

Qualità dell’aria

Bianca Patrizia Andreini, Marco Bazzani, Fiammetta Dini

Aerobiologia

Silvia Cerofolini, Nadia Iacobelli, Federico Luchi

ACQUA

Acque superficiali, acque sotterranee e acque destinate alla potabilizzazione

Stefania Biagini, Susanna Cavalieri

SUOLO

Bonifiche

Marco Chini, Marco Bazzani, Alberto Doni, Barbara Sandri

AGENTI FISICI

Rumore, Linee elettriche, Stazioni Radio Base e Stazioni Radio Televisive

Gaetano Licitra, Barbara Bracci, Marco Bazzani, Fabio Francia, Cristina Giannardi, Rossana Lietti, Diego Palazzuoli

SISTEMI PRODUTTIVI

Depuratori, AIA regionali e Inceneritori

Marcello Mossa Verre, Debora Bellassai, Stefano Calistri, Susanna Cavalieri Aziende a rischio incidente rilevante e AIA nazionali

Andrea Papi, Stefano Baldacci, Luca Bogi, Stefano Calistri, Cecilia Del Ministro, Tania Simoncini

Impianti geotermici

Cesare Fagotti, Francesca Andreis, Giulia Bartoccini, Emanuele Cecconi, Andrea Fattori, Simone Magi

Cartografia

Marco Chini, Susanna Biagini, Luca Ranfagni, Barbara Sandri

Grafica

ARPAT, Settore Comunicazione, informazione e documentazione

Foto: ARPAT, Freepik.com, Mateus Andre-Freepik, Wirestock Elementi grafici: ARPAT, Flaticon.com, Freepik.com, Pixabay.com

2024

Per suggerimenti e informazioni: ARPAT - Settore Comunicazione, informazione e documentazione comunicazione@arpat.toscana.it - Numero Verde: 800800400 - www.arpat.toscana.it

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ARPAT
ARIA

QUALITÀ DELL’ARIA

Biossido di azoto (NO2) - Medie annuali μg/m3

Biossido di azoto (NO2) - Superamenti massima media oraria di 200 μg/m3

Zona Classificazione Comune Stazione Tipo 2022 2023

Valdarno aretino e Valdichiana k Arezzo AR-Acropoli 12 0 0 k Arezzo AR-Repubblica i 0 0

Limite di legge: < 18 superamenti massima media oraria 200 μg/m3

Collinare e montana V Chitignano AR-Casa Stabbi 12 0 0 0-17 ≥18

PM10 - Numero superamenti del valore giornaliero di 50 μg/m3

Limite di legge: 35 superamenti della media giornaliera di 50 μg/m3

PM10 - Medie annuali μg/m3 30-35 > 35

Zona Classificazione Comune Stazione

Classificazione zona: Urbana Suburbana Rurale Rurale fondo regionale k = V 5 Tipologia di stazione: Fondo Traffico Industriale 12 i $

Ozono (O3)

-

Confronto con il valore obiettivo per

la

protezione della salute umana

Valore obiettivo per la protezione della salute umana: 120 μg/m3 da non superare per più di 25 giorni

Ozono (O3) - Confronto con il valore obiettivo per la protezione della vegetazione (AOT40) Zona

(O3) - Numero superamenti

Benzene (CH6H6) - Concentrazioni medie annue

Benzo(a)pirene - Concentrazioni medie annue

Monossido di carbonio (CO) - Massima media giornaliera su 8 ore

Indice annuale spora fungina Alternaria (spore/m3 aria)

Stazione Indice annuale spora fungina alternaria Inizio stagione Durata giorni Concentrazione massima (spore/m3) Quantità massima (spore/m3) Giorno di

Arezzo 7.999 31/05/2022 137 212 529 21/08/2022

Indice pollinico allergenico e indice pollinico annuale (pollini/m3 aria)

Indice pollinico allergenico Indice pollinico annuale (1)

Nota: (1) L’indice pollinico annuale è costituito dall’indice pollinico allergenico più altri granuli

Stagione pollinica calcolata secondo Jäger

Indice pollinico stagionale delle singole famiglie allergizzanti

Si riportano i dati relativi a tutte le 4 stazioni di rilevamento presenti per un eventuale confronto

Cupressaceae e Taxaceae

e giorni di picco massimo

Altre famiglie allergizzanti

Annuario 2024 dei dati ambientali della Toscana - Provincia di AREZZO

Acque superficiali - Fiumi - Localizzazione dei bacini

Pisa

Lucca

Prato

Firenze

Siena

ARBIA MERSE ORCIA

Grosseto

BACINO SERCHIO

BACINO ARNO

BACINO OMBRONE GROSSETANO

BACINO COSTA TOSCANA

BACINI INTERREGIONALI

BACINO TOSCANA NORD

Pistoia
SERCHIO
OMBRONE
Livorno
Arezzo
Massa
CHIANA
ALBEGNA
BRUNA
VERSILIA
TEVERE
LAMONE-RENO
ARNO

Acque superficiali - Fiumi - Stati ecologico e chimico

BACINO Sottobacino Corpo idrico Comune Codice

Arno

Arno asta principale

Stato ecologico

Stato chimico

Anno 2023 Anno 2023 Biota anno 2023

Ciuffenna Terranuova Bracciolini MAS-522 - buono -

Salutio Castel Focognano MAS-949 -

Trove Pergine Valdarno MAS-870

Arno Sorgenti Stia MAS-100 -

Arno Casentinese

Bibbiena Stazione MAS-101 -

Arno Aretino Arezzo MAS-102 non calcolabile buono -

Archiano

Arno Casentino

Arno

Bibbiena Stazione MAS-941 -

Solano Castel San Niccolò MAS-954 -

Staggia Sia MAS-927 -

Arno-Chiana Allacciante Rii castiglionesi Arezzo MAS-513 non calcolabile buono

Ambra Bucine MAS-521 -

Esse Castiglion Fiorentino MAS-2007 non calcolabile non buono -

Mucchia Castiglion Fiorentino MAS-2008 non calcolabile buono

Maestro della Chiana

Marciano della Chiana MAS-112 scarso buonoArezzo MAS-113 non calcolabile non buono -

Arno-Elsa Pesciola Castiglion Fiorentino MAS-2012 -

N.B. Il 2023 è l’anno intermedio del triennio di monitoraggio 2022-2024, pertanto i dati rilevati ed elaborati come quelli dell’anno precedente forniscono un quadro provvisorio della qualità ecologica fluviale; quadro che sarà definitivo a fine triennio con l’elaborazione complessiva dei dati misurati su tutte le stazioni di monitoraggio, su cui vengono effettuati campionamenti distribuiti nei tre anni.

La classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici è effettuata sulla base dei seguenti elementi: - elementi di qualità biologica (macroinvertebrati, diatomee, macrofite); - elementi fisicochimici: ossigeno, nutrienti a base di azoto e fosforo, che compongono il livello di inquinamento da macrodescrittori (LIMeco); - elementi chimici: inquinanti specifici di cui alla Tab. 1/B del D.Lgs 172/2015

La classificazione dello stato chimico dei corpi idrici è effettuata valutando i superamenti dei valori standard di qualità di cui alla Tab. 1/A del D. Lgs 172/2015 che ha aggiornato elenco e standard di qualità rispetto al DM 260/10.

Acque superficiali - Laghi e invasi - Stato ecologico e stato chimico

Stato ecologico

Corpo idrico

Invaso Montedoglio

Invaso Penna

Invaso Levane

Diga delle Scaglie

Lago Finestrelle

Invaso San Cipriano

Lago Cammenata

Codice

Stato chimico Anno 2023 Anno 2023

MAS-063 sufficiente buono

MAS-103 - -

MAS-104 - -

MAS-613 POT-139 sufficiente buono

MAS-614 POT-138 sufficiente non buono

MAS-619 sufficiente buono

MAS-620 POT-141 - -

N.B. Le attività di monitoraggio sono stratificate nel triennio, il 2023 è l’anno intermedio del triennio 2022-2024 e quindi questa classificazione è da ritenersi provvisoria in quanto riferita ad un numero di stazioni di monitoraggio e di parametri corrispondente a circa un terzo delle attività che l’Agenzia condurrà nel triennio complessivo.

Stato ecologico: deriva dal risultato peggiore tra i seguenti indici: stato trofico e sostanze di tab. 1B del D.Lgs 172/15.

Tra gli indici biologici ARPAT applica solo il fitoplancton in un numero limitato di laghi.

Stato chimico: prevede due livelli di qualità: lo stato non buono si registra laddove almeno una sostanza pericolosa e prioritaria dell’elenco di tab 1A del D.Lgs 172/15 risulti in concentrazione superiore allo standard di qualità ambientale.

Acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile - Classificazione

Esiti del monitoraggio 2021-2023 - Numero stazioni presenti sul territorio provinciale

Nota: (1) Proposta di classificazione dei corpi idrici della Toscana

Acque sotterranee - Corpi idrici sotterranei e falde profonde - Stato chimico (1)

CORPO IDRICO

VALDARNO INFERIORE E PIANA COSTIERA

PISANA - ZONA LAVAIANO - MORTAIOLOFALDA PROFONDA 11ar023-1

VALDARNO INFERIORE E PIANA COSTIERA

PISANA - ZONA VAL DI NIEVOLE, FUCECCHIO

PIANURA DI LUCCA - ZONA DI BIENTINA 11ar028

VAL DI CHIANA

COSTIERO TRA FINE E CECINA

PIANURA DI FOLLONICA

CARBONATICO NON METAMORFICO

DELLE ALPI APUANE

Note:

11ar030

32ct030

32ct040

99mm011

(1) Proposta di classificazione dei corpi idrici della Toscana

(2)

SCARSO ione ammonio

BUONO scarso localmente

ione ammonio, cloruro di vinile, 1,2-dicloroetilene, tetracloroetilene-tricloroetilene somma, acido aminometilfosfonico (ampa)

BUONO scarso localmente ione ammonio, cloruro di vinile

BUONO scarso localmente arsenico, sodio, nichel, selenio, ione ammonio, triclorometano

BUONO scarso localmente cromo VI, nichel, nitrati, ione ammonio

BUONO scarso localmente ferro, manganese, sodio, conduttivitá (a 20°c)

BUONO fondo naturale solfato, triclorometano

(2) Parametri che superano lo standard di qualità ambientale (SQA) e i valori di soglia (VS) di cui al D.Lgs 30/2005 o concentrazioni massime ammissibili (CMA) di cui al D. Lgs 31/2001 per corpi idrici ad uso potabile

Annuario 2024 dei dati ambientali della Toscana - Provincia di AREZZO

SUOLO

Bonifiche - Numero e superficie dei siti per tipologia di attività che ha originato il procedimento di bonifica

Tipologia di attività PROVINCIA DI AREZZO

Legenda *

Distribuzione carburanti

Attività da cava

Gestione e smaltimento rifiuti Industria Attività mineraria

Altre attività

Attività non precisata

Nota: In attesa della revisione della DGRT 301/2010 e dell’attuazione della LR 35/2024, data la mancanza di ruoli e regole circa la responsabilità di aggiornamento della “Banca dati dei siti interessati da procedimento di bonifica” tramite SISBON, si precisa che tutti i dati inerenti i siti interessati qui rappresentati potrebbero non essere del tutto esaustivi e aggiornati.

Bonifiche - Numero e superficie dei siti interessati da procedimento di bonifica a

Nota: In attesa della revisione della DGRT 301/2010 e dell’attuazione della LR 35/2024, data la mancanza di ruoli e regole circa la responsabilità di aggiornamento della “Banca dati dei siti interessati da procedimento di bonifica” tramite SISBON, si precisa che tutti i dati inerenti i siti interessati qui rappresentati potrebbero non essere del tutto esaustivi e aggiornati. n.p.= non presenti

Bonifiche - Densità dei siti interessati da procedimento di bonifica

Densità dei siti (n.siti/100 Km2)

Bonifiche - Stato iter dei siti interessati da procedimento di bonifica

STATO ITER

Numero dei siti Superficie (ha)

Nota: In attesa della revisione della DGRT 301/2010 e dell’attuazione della LR 35/2024, data la mancanza di ruoli e regole circa la responsabilità di aggiornamento della “Banca dati dei siti interessati da procedimento di bonifica” tramite SISBON, si precisa che tutti i dati inerenti i siti interessati qui rappresentati potrebbero non essere del tutto esaustivi e aggiornati.

PROVINCIA DI AREZZO

AGENTI FISICI

Stazioni Radio Base (SRB) e Stazioni Radio Televisive (RTV) - Densità rispetto a popolazione e superficie(1)

Stazioni Radio Base (SRB)

Stazioni Radio Televisive (RTV)

Stazioni Radio Base (SRB) e Stazioni Radio Televisive (RTV)

Siti con superamento dei valori normativi rispetto al totale dei siti controllati

Stazioni Radio Base (SRB)

Stazioni Radio Televisive (RTV)

ARPAT svolge i controlli sui siti SRB e RTV finalizzati a verificare il rispetto dei limiti di campo elettrico fissati dalla normativa (DPCM 08/07/2003), delle configurazioni di cui al titolo abilitativo, per verificare i risanamenti in corso nonché per esigenze di approfondimenti istruttori per il rilascio di pareri. Vengono svolti su richiesta o su programma in base ai numeri previsti nel piano annuale di attività. Il programma viene predisposto tenendo conto dei criteri della DGRT 733/2016.

Linee elettriche - Densità rispetto a popolazione e superficie

Nota (1): per sito si intende l’insieme di più postazioni, insistenti in un’area geografica, costituito da uno o più supporti fisici su cui sono installate le postazioni dei gestori.

Per postazione si intende l’insieme di uno o più impianti, afferenti allo stesso gestore, presenti sullo stesso supporto fisico o su più supporti posti sullo stesso edificio o nelle dirette pertinenze. In conformità con le Linee Guida messe a punto dal SNPA, il numero delle postazioni è fornito escludendo i cosiddetti “ponti radio” che, per le loro caratteristiche radioelettriche, producono un impatto ambientale generalmente di scarsa rilevanza.

Per impianto si intende il singolo canale trasmissivo per radio, TV, altre sorgenti, oppure singola tecnologia per telefonia mobile. Per eventuali approfondimenti a riguardo vedi Annuario 2024 dei dati ambientali della Toscana di ARPAT

SISTEMI PRODUTTIVI

Depuratori reflui urbani

2.000

AE = abitante equivalente, cioè il carico organico biodegradabile generato da 1 persona residente e corrispondente a una richiesta biochimica di ossigeno a 5 giorni (BOD5) pari a 60 grammi al giorno

Aziende con autorizzazione integrata ambientale (AIA) nazionali controllate

AR ENI Cavriglia

(1) Legenda:

1.1 = Impianti di combustione con potenza termica superiore a 50 MW

Aziende con autorizzazione integrata ambientale (AIA) regionali Impianti controllati e irregolarità riscontrate

Descrizione
Provincia
Azienda
Tipologia attività (1)

Inceneritori - Esito controlli impianti

Note:

(1) Limite autorizzativo secondo la DDRT n 23735 del 30/11/2022

Legenda

RU: Rifiuti urbani

RS: Rifiuti speciali

CSS: Combustibile solido secondario

PCB: Policlorobifenili

IPA: Idrocarburi policiclici aromatici

N.E. : campionamento non eseguito

ng: 0,000000001g (un miliardesimo di grammo)

LIMITI

mg/Nm3

ng/Nm3

ng/Nm3

0,0100 mg/Nm3

Inceneritori - Irregolarità riscontrate

Stabilimenti a rischio di incidente rilevante di soglia inferiore

Stabilimenti controllati e misure integrative richieste (1)

Gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante di soglia inferiore(2) sono aziende che nell’ordinamento previgenteD.Lgs. 334/99 - ricadevano nella gestione dell’art.6

Provincia Stabilimenti di soglia inferiore ispezionati (3) Tipologia attività

AR Piccini Paolo S.p.a. Deposito GPL

105/2015

Note

1) In Tabella si rappresentano gli esiti delle ispezioni effettuate da ARPAT presso gli stabilimenti rientranti nel campo di applicazione degli artt. 6 e 7 del D.Lgs 334/99 e s.m.i. e successivamente degli artt. 13 e 14 del D.Lgs 105/2015 (Soglia Inferiore). Le caselle spuntate nella tabella indicano che al Gestore dello stabilimento sono state richieste, relativamente al corrispondente punto del Sistema di Gestione della Sicurezza, “misure integrative”, ovvero sono state impartite prescrizioni da parte dell’autorità competente a seguito di controlli effettuati ai sensi dell’articolo 25 (misure di controllo) del DLgs 334/99 e s.m.i. (art. 27 c. 3 e 4, DLgs 334/99 e s.m.i.) e, successivamente all’entrata in vigore del D.Lgs.105/2015, degli artt. 32 (Norme finali e transitorie) e 27 (Ispezioni) del D.Lgs. 105/2015. Per ogni anno viene riportata la riga corrispondente per ciascuna azienda sottoposta ad ispezione. La riga risulta vuota se l’azienda non ha ricevuto prescrizioni relative al SGS oppure se ha ricevuto solamente misure integrative relative ai sistemi tecnici.

2) L’Autorità competente per gli stabilimenti di soglia inferiore è la Regione Toscana, che con Decreto Dirigenziale R.T. n.368/2016 ha definito le modalità di effettuazione delle ispezioni previste dall’art.27 D.Lgs.105/2015 e ha designato gli enti incaricati del controllo: INAIL, CN VVF e ARPAT (con compiti di coordinamento).

3) Dal 2016 ARPAT ha eseguito i controlli, insieme a INAIL e VV.F., sulla base del nuovo DDRT n. 368/2016 che prevede la verifica ispettiva su tutti gli stabilimenti presenti sul territorio regionale secondo un piano triennale e un programma annuale con relativi criteri di priorità. Ogni azienda viene quindi controllata con frequenza almeno triennale.

Documento sulla politica di prevenzione, struttura del SGS (Sistema gestione sicurezza) e sua integrazione con la gestione aziendale, nel quale si deve definire per iscritto la politica di prevenzione degli incidenti rilevanti. Deve includere anche gli obiettivi generali e i principi di intervento del gestore in merito al rispetto del controllo dei pericoli di incidenti rilevanti. Il Sistema di gestione della sicurezza deve integrare la parte del sistema di gestione generale.

Organizzazione e personale. Ruoli e responsabilità del personale addetto alla gestione dei rischi di incidente rilevante ad ogni livello dell’organizzazione. Identificazione delle necessità in materia di formazione del personale e relativa attuazione. Coinvolgimento di dipendenti e personale di imprese subappaltatrici che lavorano nello stabilimento.

Identificazione e valutazione dei pericoli rilevanti. Adozione e applicazione di procedure per l’identificazione sistematica dei pericoli rilevanti derivanti dall’attività normale o anomala e valutazione della relativa probabilità e gravità.

Il controllo operativo. Adozione e applicazione di procedure e istruzioni per l’esercizio di condizioni di sicurezza, inclusa la manutenzione dell’impianto, dei processi, delle apparecchiature e le fermate temporanee.

Modifiche e progettazione. Adozione e applicazione di procedure per la programmazione di modifiche da apportare agli impianti o depositi esistenti o per la progettazione di nuovi impianti, processi o depositi.

Contenuti del Sistema di gestione della sicurezza (Allegato B, D.Lgs 105/2015Linee guida per l’attuazione del Sistema di gestione della sicurezza per la prevenzione degli incidenti rilevanti) 1 2 3 4 5 6 7 8

Pianificazione di emergenza. Adozione e applicazione delle procedure per identificare le prevedibili situazioni di emergenza tramite un’analisi sistematica per elaborare, sperimentare e riesaminare i piani di emergenza in modo da far fronte a tali situazioni di emergenza, e per impartire una formazione specifica al personale interessato. Tale formazione riguarda tutto il personale che lavora nello stabilimento, compreso il personale interessato di imprese subappaltatrici.

Controllo delle prestazioni. Adozione e applicazione di procedure per la valutazione costante dell’osservanza degli obiettivi fissati dalla politica di prevenzione degli incidenti rilevanti e dal Sistema di gestione della sicurezza adottati dal gestore, e per la sorveglianza e l’adozione di azioni correttive in caso di inosservanza. Le procedure dovranno inglobare il sistema di notifica del gestore in caso di incidenti rilevanti verificatisi o di quelli evitati per poco, soprattutto se dovuti a carenze delle misure di protezione, la loro analisi e azioni conseguenti intraprese sulla base dell’esperienza acquisita.

Controllo e revisione. Adozione e applicazione di procedure relative alla valutazione periodica sistematica della politica di prevenzione degli incidenti rilevanti e all’efficacia e all’adeguatezza del sistema di gestione della sicurezza. Revisione documentata, e relativo aggiornamento, dell’efficacia della politica in questione e del sistema di gestione della sicurezza da parte della direzione.

Contenuti del sistema di gestione della sicurezza oggetto di “misure integrative” ex DLgs 334/99 e smi/DLgs

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