GlI ARbITRI
Michele Rossi, Giacomo Dori e Marco Catani (nella foto) sono gli arbitri che dirigeranno il match tra la Pallacanestro Varese e la Virtus Bologna, valido per la sesta giornata del campionato di LBA 2025-2026. Il primo, lo scorso anno, aveva diretto la sconfitta casalinga contro il Derthona Basket (95-105) e la vittoria esterna maturata sul parquet di Napoli per 97-87 Il secondo, invece, era
ha “fischiato” i biancorossi in ben 5 occasioni: BresciaVarese (118-94), Varese-Virtus Bologna (10495), Varese-Trento (79-92), Varese-Cremona (85-87) e Virtus Bologna-Varese (104-67). Solo tre i precedenti per Catani relativi alla passata stagione: i successi interni contro Pistoia (102-95) e Sassari (89-84) ed il ko a Masnago contro Brescia (77-118)
prove in azzurro al recente Europeo –
Niang ha ancora margini di crescita importanti soprattutto nel tiro da fuori dove finora è abbastanza altalenante.
Coppia che si compone bene con il tedesco Karim Jallow, alla prima esperienza fuori dalla Germania
Giocatore capace di segnare – 10 di
media finora – ma che sa dare energia in difesa dove può marcare dall'1 al 4, va forte a rimbalzo e recupera palloni. Giocatore importante sullo scacchiere tattico di Ivanovic. In ala forte troviamo Akele che in campionato ha finora avuto tanto spazio con 18' di utilizzo medio
e Derrick Alston che ha avuto un rendimento diametralmente opposto fra Serie A ed Eurolega Ottimo realizzatore nel campionato nostrano, Alston viaggia a soli 4,7 punti di media in Europa: differente livello fisico richiesto fra le due competizioni? Sotto canestro un trio diverso con
Diouf che sta crescendo tantissimo –un Europeo solidissimo alle spalle – il serbo Smailagic che ha la doppia dimensione interna ed esterna –occhio al 50% da 3 – e il 2001 Diarra, una scommessa che se verrà vinta dai virtussini varrà un bel jackpot.
Una nuova guida per la Pallacanestro Varese Ike Iroegbu è arrivato ai piedi del Sacro Monte per portare quelle geometrie e quella pericolosità offensiva sugli esterni che ha faticato ad esprimere la squadra di coach Kastritis in questo inizio di stagione Un giocatore che già alla sua prima partita in maglia biancorossa, in quel di Venezia, ha dato dimostrazione di tutte le sue qualità, risultando il miglior biancorosso in campo con una prova da 19 punti e 4 assist che però non è bastata per cogliere i due punti contro gli orogranta.
Una prestazione che, comunque, ha messo subito in luce le qualità dell’ex, tra le altre, Nutribullet Treviso: nato il 14 marzo 1995, Iroegbu cresce cestisticamente presso la prestigiosa Washington State dove inizia a farsi notare
attirando su di sé le attenzioni delle più importanti franchigie NBA. Ad assicurarsi le prestazioni del giocatore sono i Los Angeles Clippers che lo mandano a maturare in G-League con gli Agua Caliente Clippers, dove chiude la stagione a 12 2 punti, 4 rimbalzi e 3 8 assist di media a partita. L’anno successivo approda in Europa; Germania (Science City Jena) e Lituania (Lietkabelis Panevėžys) sono le prime tappe della sua carriera oltreoceano. Seguono le esperienze francesi a Rouen e Chalon, quella israeliana con l’Hapoel Galil Elyon (decisivo nel trascinare i suoi ai playoff grazie a 14.4 punti, 4 rimbalzi e 3.8 assist ad allacciata di scarpe) e quella italiana in maglia Treviso Basket del 2022-2023 dove conferma le proprie capacità realizzative mettendo a referto 16.4 punti tirando con il 49 2% da 2 ed il 42 2% da
è lA mIA SEcONdA AVVENTuRA IN ITAlIA dOpO l’ESpERIENzA A TREVISO. TORNO dOpO duE ANNI mOlTO bEllI IN SpAGNA E uN’ESpERIENzA pOSITIVA
3. Nel 2023 si trasferisce in Spagna, dove veste le canotte di Girona per due stagioni e Valencia, squadra con la quale ha conquistato la Supercoppa all’inizio di questa stagione ai danni del Real Madrid e con la quale ha fatto il suo esordio in Eurolega.
Iroegbu in carriera ha vestito anche la canotta della Nigeria con la quale ha conquistato la medaglia d’argento in occasione di AfroBasket 2017 Nell’occasione è stato assoluto protagonista grazie a quasi 15 punti, 5 rimbalzi e 5 assist a partita entrando nella formazione ideale della manifestazione.
“Questa è la mia seconda avventura in Italia dopo l’esperienza a Treviso – le
prime parole Iroegbu da biancorosso - Torno qui dopo due anni molto belli in Spagna e un’esperienza positiva in Turchia l’anno scorso L’ultimo mese con Valencia in Eurolega è stato entusiasmante, mi ha aiutato a crescere. Penso che lo stile di gioco che propone Varese sia confacente alle mie caratteristiche, ovviamente dobbiamo migliorare come squadra, ce lo siamo ripetuti molte volte in questi giorni e credo che abbiamo tutte le qualità per farlo”.
Cosa non ha funzionato a Valencia? E’ pronto a passare dal giocare in Eurolega a lottare per salvarsi in LBA? “Parto dall’ultima domanda: so benissimo l’importanza dell’evitare la
retrocessione e che questo è il primo obiettivo che hanno solitamente le squadre europee, sono pronto a lottare per questo. Per quanto riguarda la mia esperienza a Valencia, è nata dalla scelta di cambiare tardi l’agente in estate, quando ormai molte posizioni di squadre di Eurolega erano definite. questo mi ha portato a siglare con Valencia un accordo di un mese per sostituire i giocatori infortunati Una volta rientrati loro e duto il termine è sta naturale la conclusione del rapporto ma l’esperienza, ripeto, è stata molto positiva.
Per fortuna poi si è aperta l’opportunità di venire a Varese e sono felice di averla colta”.
Cosa le ha chiesto fare in campo caoch Kastritis?
“Con il coach abbiamo parlato dei compiti difensivi, lui chiede molto la pressione da parte degli esterni sul primo portatore di palla per recuperare il possesso e correre in transizione”
Prima di accettare la proposta di Varese ha avuto modo di confrontarsi con altri giocatori nigeriani passati da qui, come ad esempio Ebi Ere, Kao, Okoye?
ho parlato con loro rima di venire qui. Sono tornato in Italia perché il livello del campionato è molto alto, la città è bella, si trova vicino a Milano, Como, la Svizzera ma soprattutto la storia e la tradizione del club sono conosciutissimi e che questo mi ha spinto a venire qui”
“Non vuole assolutamente snaturalizzare il mio gioco. Nella mia carriera ho fatto sia il play che la guardia, non ho nessun problema a dovermi spostare in una o nell’altra posizione, facendo il meglio per la squadra”.
Lei avrà anche un importante ruolo difensivo…
Che ricordi ha di Varese da avversario quando l’ha sfidata con la maglia di Treviso?
“Mi ricordo bene la partita, Varese giocava una pallacanestro molto veloce (l’anno degli Immarcabili, ndr) e ci mise in difficoltà. L’ambiente è caldissimo ed i tifosi danno una grande spinta, non vedo l’ora di fare il mio esordio qui contro la Virtus Bologna”.
O R G A N I G RA M M A
Presidente
Antonio Bulgheroni
Vicepresidente Gianpaolo Perego
Amministratore Delegato Luis Scola
Director of Business
Development & Operations
Federico Bellotto
General Manager Basketball Operations Zachar y Sogolow
General Manager Basketball Strategy Maksim Horowitz
Direttore Sportivo Mario Oioli
Responsabile Operativo Prima Squadra Massimo Ferraiuolo
Amministrazione
Marketing ed Eventi
Maria Grazia Ferrari
Lorenzo Gaudina
Responsabile Stampa e Comunicazione Marco Gandini
Responsabile Relazioni Esterne
e Csr/Safeguarding Officer
Raffaella Demattè
Responsabile Biglietteria e Merchandising Filippo Buttarelli
Allenatore Giannis Kastritis
Assistente Allenatore Matteo Jemoli
Assistente Allenatore Federico Renzetti
Preparatore Atletico
Silvio Barnabà
Medico Sociale
Jacopo Calciolari
Medico Ortopedico
Mauro Modesti
Fisioterapista
Davide Zonca
Fisioterapista
Matteo Bianchi
I NumERI dEl cAmpIONATO
P U N T I
C LAS S I F I CA
TuRNO OdIERNO
di Alessandro Burin
Il sogno di un bambino divenuto realtà. Marco Bergamin ha realizzato, pochi giorni fa, il più clsssico dei desideri di chi inizia a praticare uno sport di squadra, tifando per quella della propria città: ossia, indossarne la maglia della Prima Squadra. Così Marco, cresciuto nel mito della grande Pallacanestro Varese è arrivato a firmare il suo primo contratto professionistico con il club di Piazzale Gramsci, quale sesto italiano della nuova formula 6+6 scelta dalla società per comporre il roster a disposizione di Kastritis
Una chiamata inaspettata e ricca di emozioni che lo stesso Bergamin racconta così: “Sono felicissimo, è un’emozione unica ed indescrivibile, a maggior ragione per un ragazzo come me nato e cresciuto a Varese”
Nato e cresciuto qui ma l’anno scorso ha fatto un’esperienza importante in Canada. Com’è andata?
“Molto bene, è stata un’esperienza di basket ma soprattutto di vita. Ho dovuto imparare ad arrangiarmi da solo e questo mi ha reso molto più indipendente, da un punto di vista professionale, invece, il basket giocato in Canada è molto più fisico di quello qui in Italia, a livello giovanile, e questo mi ha aiutato, adesso che mi alleno con la Serie A,
ad essere più pronto sotto questo punto di vista”.
Sotto quale punto di vista pensa di essere cresciuto maggiormente in Canada?
“Quello dell’attitudine al lavoro. Ci allenavamo mattina e pomeriggio ogni giorno e questo mi ha aiutato a crescere da un punto di vista della costanza fisica ma anche mentale”.
Torniamo alle sue origini: cresciuto cestisticamente a Varese, dove nasce la sua passione per il basket?
“Io inizio a giocare a basket in Robur Et Fides, poi l’unione con la Pallacanestro Varese mi ha portato in biancorosso E’ stato un percorso sempre contrassegnato dal mio grande amore per questo sport ma soprattutto per questa maglia”.
Perché ha deciso di tornare in Italia quest’estate?
“La società mi ha mostrato grande interesse e voglia di avermi qui. Penso che questa possa essere una tappa fondamentale nel mio percorso di crescita, soprattutto perché ho la possibilità ogni giorno di confrontarmi con giocatori senior che hanno
sempre qualcosa da insegnarmi”.
Quando l’è stato comunicato che avrebbbe fatto parte in pianta stabile del gruppo della serie A come ha reagito?
“Sono rimasto incredulo e penso di esserlo ancora adesso”
Ultima piccola digressione sulla Serie B: state disputando un bel campionato che la vede anche protagonista. Dove potete arrivare?
“Sinceramente non lo so. Pensiamo ad una partita alla volta, il coach ci sta mettendo nelle migliori condizioni di gioco possibili, cercando di farci esprimere al massimo, siamo un bel gruppo che sta bene insieme e queste sono le cose più importanti. Sappiamo di essere uan squadra molto giovane rispetto alle altre presenti ma questo non ci spaventa o intimorisce assolutamente. Dobbiamo continuare così”.