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NATALE ANTICIPATO

A novembre luminarie e alberi accesi nelle piazze. Oltre un mese di eventi

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Tante novità in arrivo al Birrificio Bajon: dalla riconferma tra i 20 migliori produttori in Italia all’ampliamento dei locali

Simone Bedeschi, titolare del Birrificio Bajon “artigianale a 360 gradi”, ci racconta la filosofia e l’intenzione che ha portato il brewpub ravennate a distinguersi nel panorama nazionale e internazionale, tra premi e riconoscimenti, collaborazioni di spicco e un affetto e ammirazione sempre crescenti tra gli appassionati del settore

«In tutto ciò che facciamo partiamo da una convinzione profonda: l’autenticità vale più di qualsiasi standard. Crediamo sia necessario prendere le distanze dai prodotti industriali e da quelle catene che, a nostro avviso, rappresentano la fine della vera cultura del settore. Le persone non scelgono un locale solo per ciò che offre, ma per ciò in cui crede. Non realizziamo birre e piatti artigianali solo perché è il nostro mestiere, ma perché pensiamo che il mondo abbia bisogno di riscoprire il valore delle cose fatte con sincerità e passione artigianale. Vogliamo cambiare il modo di intendere un pub, trasformandolo in un luogo dove qualità e convivialità si incontra no davvero, offrendo un servizio di livello ristorativo. Per questo creiamo prodotti veri, senza sofisticazioni: perché per noi l’artigianalità, quando è autentica, è la forma più alta di eccellenza». Così Simone Bedeschi, titolare del Birrificio Bajon “artigianale a 360 gradi” racconta la filosofia e l’intenzione che ha portato il brewpub ravennate a distinguersi nel panorama nazionale e internazionale, tra premi, collaborazioni di spicco e un affetto e ammirazione sempre crescenti tra gli appassionati del settore.

Per il terzo anno consecutivo il Birrificio Bajon, realtà ravennate conosciuta per la sua filosofia arti gianale a 360°, è stato candidato al premio nazionale “Birraio dell’anno” di Fermento Birra, posi zionandosi tra i primi 20 produttori italiani nel 2024 su oltre duemila candidati. Un riconoscimento che conferma la qualità del lavoro di Simone Bedeschi, fondatore e mastro birra io, e la crescita di un progetto che continua a evolversi senza mai perdere la propria autenticità. Nei giorni scorsi è stato annunciato l’avvio dei lavori per un nuovo impianto produttivo, che permetterà di quadruplicare la capacità di produzione grazie a tecnologie di ultima generazione e a un sistema di produzione efficiente e sostenibile. L’impianto all’interno del brewpub rimarrà pienamente operativo e continuerà a servire direttamen te le spine del locale, garantendo birra sempre freschissima. Grazie anche all’istallazione di due nuovi serbatoi di servizio da 500 litri collegati direttamente alle spine del locale. L’ampliamento coinvolge anche il locale stesso, che si arricchirà di nuovi spazi dedicati alla produzione di barbe cue e salse artigianali, in linea con la filosofia del Bajon: tutto fatto in casa, con ingredienti veri e lavorazioni genuine. Lo stile architettonico della nuova area riprenderà quello esistente, con arredi e dettagli realizzati a mano dallo stesso Bedeschi, un’ulteriore dimostrazione di quell’approccio arti

gianale a 360° che è diventato il tratto distintivo del marchio. «L’artigianalità è il nostro marchio di fabbrica – spiega Bedeschi –. Dalle birre, ovviamente, al macinato per gli hamburger, dal pane alla pizza, dalle carni per la griglia alle salse: tutto nasce da una lavorazione diretta e sincera». È anche per questo che sempre più birrerie in tutta Italia, che già si riforniscono da Bajon per la birra, hanno deciso di proporre i sapori autentici del brewpub nei propri locali. Il nuovo laboratorio darà modo di rispondere a questa richiesta esportando salse e carni al barbecue. Tra le ultime novità spiccano anche alcune stanze ricavate al piano superiore del nuovo edificio, pensate per ospitare birrai, collaboratori e appassionati che arrivano da lontano per conoscere da vicino il mondo Bajon. «Capita spesso che colleghi o amici birrai vengano a trovarci da tutta Italia – racconta Bedeschi –, e da questi incontri nascono spesso collaborazioni straordinarie». Proprio da una di queste collaborazioni è nata una nuova birra realizzata insieme all’ex mastro birraio di MetzgerBrau, arrivato dalla Franconia, in Germania, con lieviti e luppoli freschissimi. La birra, prodotta con materie prime appena raccolte, è disponibile alla spina e presto anche in lattina. Sarà presentata sia il 20 dicembre a Roma, in uno dei locali più autorevoli in Italia dedicati alla birra di qualità, che a Bamberga (Germania) il 10 dicembre. A tutto questo si aggiunge il ritorno delle iniziative più amate: dal percorso “Il giro del mondo” tra i sapori Bajon, in partenza a gennaio, alle degustazioni guidate da esperti di birra, dove sarà anche possibile vincere un viaggio in Franconia. Non mancheranno poi le proposte festive: dai panettoni artigianali alla birra, realizzati con la celebre “Lombroso” (imperial stout dal gusto equilibrato, perfetta con pere e cioccolato), alle box regalo natalizie con lattine, etichette speciali, bicchieri e gadget a tema.

Aperto dal martedì alla domenica ore 18 - 24 Via Volano, 11/13, Porto Corsini RA Seguici su

L’OPINIONE

Ravennati, Cipriani ve lo dovete meritare

Pochi minuti prima di andare in stampa, il Ravenna del calcio ha uf cializzato il tesseramento di Nicolas Viola, che rappresenta un po’ la consacrazione di un anno e mezzo di lavoro della nuova proprietà Cipriani, almeno simbolicamente: dai primi mesi di serie D dell’estate 2024 no all’acquisto sotto l’albero del Natale 2025 di un giocatore che no alla scorsa stagione giocava addirittura in Serie A. Questo non vuol certo dire che il Ravenna ora vincerà il campionato e andrà dritto in B, ci mancherebbe, ma è di certo la conferma di un impegno probabilmente ancor più serio di quello che anche il più ottimista tra i tifosi poteva immaginare da parte della nuova proprietà. Con almeno un paio di “meriti” indiscutibili: le solidi radici ravennati e le importanti disponibilità nanziarie. Una proprietà che ha già annunciato anche ulteriori investimenti, a proposito, per il settore giovanile (segno tangibile di una visione a lungo termine) e per lo stadio Benelli, con l’annunciata intenzione di portarne la capienza a quasi diecimila persone già tra pochi mesi. Capienza che oggi, come noto, è forzatamente dimezzata. Considerando circa 600 posti per gli ospiti e i 2.700 abbonamenti (numero comunque raggiunto grazie anche a formule commerciali), a ogni partita casalinga non sono nemmeno 2mila i biglietti in vendita ai botteghini, reali o virtuali. Ecco, lo diciamo chiaramente: i ravennati dovrebbero anche meritarsela, questa nuova proprietà, mai vista da queste parti, con così tante ambizioni, neanche ai tempi d’oro della B. E conseguentemente bruciare i nemmeno 2mila biglietti a ogni partita casalinga. Non solo contro Arezzo o Ascoli, e non solo con venti gradi. La voglia di continuare a investire, la pressione, quella buona, a una società già di per sé propensa a spendere, è proprio quella che arriva dalla piazza. Che può fare la differenza. È vero che a Ravenna l’entusiasmo per il calcio si è riacceso, ma ancora non basta, se è vero che con il Gubbio, l’ultimo weekend (con anche Elisabetta Canalis in tribuna, ”per l’amicizia che mi lega con Cipriani”, tanto per ribadire il concetto) erano probabilmente più i posti vuoti che quelli occupati. Oltretutto con un po’ di quelli presenti che iniziano persino a storcere il naso per un pareggio casalingo. Di una squadra neopromossa seconda in classi ca, abituata negli ultimi quattro anni a fare trasferte a Corticella. Lo ripetiamo chiaramente: Cipriani, i ravennati, dovrebbero meritarselo. Che poi, lo sappiamo bene tutti, arriveranno anche i momenti bui, quelli in cui dovrà essere Cipriani a doversi meritare tutto l’entusiasmo che - nalmente? - si sarà creato in città.

SOMMARIO L’OSSERVATORIO

5 POLITICA

“FASCISTI”, “ANTIFASCISTI” E QUELLA GRAN SECCATURA

6 ECONOMIA

DUE AZIENDE RAVENNATI “CAMPIONI DELLA CRESCITA”

15 SOCIETÀ

LA VIOLENZA ALL’UNIVERSITÀ IN UN LIBRO AUTOBIOGRAFICO

19 CULTURA

AL VIA LA STAGIONE DI AREA SISMICA. AL MARE...

22 GUSTO

I RISTORANTI RAVENNATI NELLE GUIDE GASTRONOMICHE

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001 Anno XXIII - n. 1.121

Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it

Direttore Generale: Claudia Cuppi

Fondatore: Fausto Piazza Pubblicità e Marketing: tel. 0544 408312 digital@reclam.ra.it Denise Cavina tel. 335 7259872 commerciale1@reclam.ra.it

Amministrazione: Alice Baldassarri amministrazione@reclam.ra.it

Distribuzione: Roberto Poggi tel. 348 8544654 distribuzione@reclam.ra.it

Direttore responsabile: Luca Manservisi luca@ravennaedintorni.it

Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Alessandro Fogli, Serena Garzanti (segreteria), Gabriele Rosatini (grafica).

Collaboratori: Albert Bucci, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Francesco Farabegoli, Maria Vittoria Fariselli, Leonardo Ferri, Nevio Galeati, Iacopo Gardelli, Giovanni Gardini, Alex Giuzio, Enrico Gramigna, Giorgia Lagosti, Ernesto Moia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni, Adriano Zanni. Fotografie: Massimo Argnani, Paolo Genovesi, Fabrizio Zani Illustrazioni: Gianluca Costantini Redazione: tel. 0544 271068, redazione@ravennaedintorni.it

Stampa: Centro Servizi Editoriali srl Stabilimento di Imola

Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB

Evviva evviva, c’è il giornalismo d’autore

Ravenna nalmente celebra il giornalismo - come tutti gli anni in questo periodo, d’altronde - con il Premio Guidarello. E non solo giornalismo - come recita il titolo della manifestazione (di cui si parla a pagina 7) - ma “giornalismo d’autore”. Come quello di Francesca Fagnani, per esempio, premiata probabilmente per il modo accattivante con cui chiede quale belva si senta il personaggio in cerca di riabilitazione seduto davanti a lei. Tutti pronti a rilasciare una rivelazione da far girare furbescamente sui social ancor prima che esca la puntata. Tipo l’attrice famosa che si lascia scappare che le piacciono anche le donne. O l’attore che con da di aver una volta pure pippato. Nell’eccitazione generale della “gente”. E ora anche di Con ndustria, che il Guidarello lo dirige (non fa una piega, no?) e ora celebra per nostra fortuna la Fagnani per il Giornalismo d’autore. Tra gli altri premiati, ovviamente, ci sono anche gure di indubbio valore, che possono però contare anche su una dote in particolare, quella di essere spesso ospiti del programma di Bruno Vespa, che d’altronde presiede la giuria e dirige lo “spettacolo” dell’Alighieri. Sembra che vada benissimo così, che siano tutti contenti. Ecco quindi il premio ad Andrea Margelletti che ha il pregio appunto, esplicitato nella bio, di «collaborare con “Porta a porta” per le crisi internazionali e la politica estera», un premio a ex aequo però con l’analista militare Gianluca di Feo «che spesso a “Porta a porta” si confronta con Margelletti», c’è scritto nella sua presentazione, per chi non lo sapesse. Il Guidarello sarebbe poi una bella vetrina per valorizzare il coraggio dei cronisti locali o le inchieste coraggiose di inviati sul campo in Romagna, di quelle senza paura. Come per esempio accade quest’anno con il premio per un reportage sui coristi del Ravenna Festival o quello per l’articolo sui Musei Byron e del Risorgimento del Presidentissimo Patuelli. C’è poi anche la sezione Turismo, con il Premio che è andato invece a un’inchiesta sui problemi dell’overtourism, immaginiamo, magari ex aequo con il recente articolo di Ravennaedintorni sui danni provocati dalle crociere. Ah no: il premio è andato al direttore di Apt Servizi, organismo della Regione EmiliaRomagna per la promozione turistica, che al massimo i giornalisti li paga per poter avere articoli che esaltano il nostro territorio e inviare comunicati ai giornali che poi li pubblicano. All’insegna del giornalismo d’autore...

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RAVENNA&DINTORNI 27 novembre - 3 dicembre 2025

LA POLEMICA

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Verlicchi critica Fusignani per come ha definito le chat di vicinato durante un incontro

«Fare il vicesindaco e l’assessore alla Polizia locale non è un obbligo sanitario. Se il dottor Fusignani vive così male il suo ruolo, lo lasci». Così interviene Veronica Verlicchi, capogruppo della lista civica La Pigna, nel centrodestra in consiglio comunale a Ravenna, dopo le parole pronunciate dal membro della giunta in occasione di un incontro con i commercianti di viale della Lirica sul tema della sicurezza. Durante quell’incontro (il resoconto su www.ravennaedintorni.it), Fusignani ha speci cato di voler affrontare solo tematiche su cui il Comune ha competenze per «non sfociare in una pseudo chat come tante altre che dovrebbero fare controllo di vicinato e invece servono solo per attaccare l’amministrazione». Dopo qualche ora è arrivata la critica di Verlicchi: «De nire pseudo chat i gruppi di cittadini che, in numero sempre più crescente, si organizzano per tutelarsi visto che il Comune non garantisce sicurezza, è un gesto vergognoso e inaccettabile». Verlicchi ha inoltre depositato un’interrogazione consiliare per chiedere al sindaco di prendere uf cialmente le distanze rispetto alle parole del vicesindaco Fusignani e per conoscere quali misure concrete intenda adottare per risolvere le criticità di sicurezza nella zona di viale Alberti e, più in generale, su tutto il territorio comunale.

In via della Lirica si chiede più sicurezza

Le dichiarazioni che hanno suscitato la reazione della Pigna sono state rilasciate durante un incontro di alcuni rappresentanti dell’Amministrazione con i commercianti di via della Lirica che lamentano una situazione di crescente insicurezza. Tra le soluzioni a lungo termine individuate ci sono l’installazione di videocamere di sorveglianza, l’istituzione di un senso unico e l’uso di fototrappole vicino ai cassonetti dei rifiuti. Nel breve periodo, invece, si cercherà di intervenire sull’illuminazione pubblica del parcheggio, in particolare sugli orari di accensione.

NUOVO ED USATO

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BASTA VIOLENZA SULLE DONNE

PRESIDIO E DIFFIDA PER SALVARE

I PINI DI GALLA PLACIDIA

Gli alberi ritenuti pericolosi, gli ambientalisti lamentano scarsa trasparenza sui test

La sezione di Ravenna dell’associazione ambientalista Italia Nostra e il comitato Salviamo i pini di Lido di Savio e Ravenna hanno inviato a Soprintendenza e Diocesi una formale dif da all’abbattimento dei pini al mausoleo di Galla Placidia e organizzato un presidio domenica 23 novembre (foto) per salvare i 12 pini che caratterizzano il sito Unesco. Cittadini e associazioni denunciano di aver atteso invano di ricevere notizie sugli alberi, ma, si legge nella nota inviata alla stampa, «La Soprintendenza non ha risposto nonostante i solleciti, mentre nella giornata di giovedì 20 novembre è apparso un cartello a sua rma che preannuncia abbattimenti imminenti». A occuparsi del tema anche Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna che ha presentato sul tema un’interrogazione al sindaco. Al momento sembra che almeno sei pini saranno abbattuti perché ritenuti pericolosi per la sicurezza del sito Unesco e dei visitatori. La decisione, sostenuta dalla Diocesi dopo perizie tecniche e prove di trazione, ha suscitato la protesta dei comitati cittadini, che denunciano scarsa trasparenza e temono uno “sfregio” al panorama storico. Un tavolo con Comune, Soprintendenza e carabinieri forestali deciderà i prossimi passi. La Diocesi assicura che al posto dei pini, ormai settantenni, verranno piantate nuove essenze.

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LA PROPOSTA

«SAPIR NON FACCIA CONCORRENZA IMPROPRIA AI TERMINALISTI»

La mozione di Forza Italia perché la società portuale venga “dimezzata”

Forza Italia chiede una svolta al porto e in particolare per il futuro di Sapir, la storica società a controllo pubblico fondata nel 1957 che ha contribuito alla nascita del porto commerciale di Ravenna. Il capogruppo Alberto Ancarani ha presentato alla stampa una mozione da presentare in consiglio comunale che mira a separare le attività: da un lato una società a capitale pubblico dedicata alla gestione immobiliare, dall’altro una realtà interamente privata per la parte terminalistica. La proposta, peraltro non nuova, nasce dal timore di sanzioni da parte della Corte dei Conti e dal richiamo alla legge Madia, che vieta agli enti locali di detenere quote in società commerciali non strettamente legate a funzioni istituzionali. Una recente sentenza del Consiglio di Stato, citata da Ancarani, ha ribadito che il controllo pubblico si con gura anche quando le quote sono frammentate, purché la maggioranza resti in mano agli enti. È il caso di Sapir, dove il 52% è detenuto da soggetti pubblici, tra cui Ravenna Holding, la Camera di commercio di Ferrara Ravenna e la Regione Emilia-Romagna. Secondo Fi, la gestione immobiliare è quella che garantisce i margini positivi nei bilanci, mentre la parte terminalistica rischia di trasformarsi in una concorrenza “impropria” al settore privato. Da qui l’invito a scindere le attività e a cedere ai privati anche i terreni su cui sorge il terminal.

Competenza

Eseguiamo qualsiasi pratica relativa al settore auto, moto, trasporto merci e nautica, sempre aggiornati sulla più recente normativa.

Da oltre 50 anni siamo la prima agenzia di Ravenna, scelta dai principali operatori di settore, aziende e privati.

Siamo Delegazione ACI e sede STA – Sportello Telematico dell’Automobilista, accreditati ACI/PRA e aderiamo ad Unasca, principale associazione di settore.

Ravenna Viale Randi, 35 - info@apamravenna.it - Tel. 0544 401626 - 0544 402495 - Fax 0544 401101

Orari: da Lunedì a Venerdì 09:00 – 12:30 / 15:00 – 18:30 - Sabato (tranne luglio e agosto) 09:00 – 12:00

novembre - 3 dicembre 2025

AGENDA

I Gd alla Rocca per parlare della Flotilla con Paolo Romano e Carlo Biasoli

I Giovani Democratici di Ravenna promuovono un momento di approfondimento e confronto dedicato alla Sumud Flotilla, al suo significato politico e umano e alle testimonianze di chi ne è stato protagonista. L’appuntamento è per domenica 30 novembre, alle 18, al Fulèr – Rocca Brancaleone, e vedrà la partecipazione di: Paolo Romano, attivista della Flotilla e consigliere regionale del Partito Democratico della Lombardia; Carlo Biasioli, skipper della Morgana, una delle imbarcazioni coinvolte nella Flotilla. Coordina l’evento il giornalista del Corriere Romagna Carmelo Domini.

La Resistenza tra Roma e Ravenna all’Oriani con Luparini e Conti

Il 3 dicembre, alle 17.30 alla biblioteca A. Oriani di Ravenna, si terrà l’incontro dal titolo “La Resistenza a Roma e la Resistenza nel ravennate” con Alessandro Luparini, direttore della Fonazione Oriani e autore di numerose pubblicazioni sul tema, e Davide Conti, autore di Roma in armi, La Resistenza nella capitale (1943-1944) di Carocci editore. Presiede Maria Paola Patuelli del Comitato in difesa della Costituzione, coordina Giuseppe Masetti dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e Provincia. L’incontro organizzato nell’ambito delle celebrazioni dell’81° anniversario della Liberazione di Ravenna.

LA PROTESTA

Un presidio davanti a Sapir per interrompere i rapporti con Israele

Il 28 novembre (dalle 14) si terrà un presidio di varie associazioni e collettivi davanti alla Sapir (via Classicana 119) per, si legge nel comunicato delle Bds, «dire basta alla complicità con il genocidio del popolo palestinese». Il presidio sarà in concomitanza con con la giornata di sciopero generale, assieme altre città portuali italiane. Aderiscono: Cambiare Rotta, Collettivo studentesco per la Palestina Forlì, Docenti per Gaza - nodo Romagna, Donne in nero Ravenna, Faenza per la Palestina, Forlì Città Aperta, Giovani Palestinesi Bologna, La Comune, Mercoledì per la Palestina Faenza, OSA Ravenna, Partito dei CARC Emilia-Romagna, Partito Comunista Italiano RA, Potere al Popolo RA, Ravenna in Comune, Ravenna Students for Palestine, Resistenza Popolare, Sanitari per Gaza Ravenna, SGB Ravenna, Slai Cobas.

L’INCONTRO

Mussolini a Ravenna con il libro sul nonno

LA FOTO DELLA SETTIMANA

A cura di Luca Manservisi

Il sabato dell’ultradestra in centro

Martedì 2 dicembre, alle 18.30, al Salone dei Mosaici di Ravenna, Alessandra Mussolini presenta il suo libro dal titolo Benito, Le rose e le spine (Piemme 2025). Si tratta di un romanzo che racconta la vita di Mussolini attraverso lo guardo della moglie Rachele. Sullo sfondo di una Romagna contadina di fine Ottocento, tra i morsi della miseria, le ingiustizie sociali e l’ardore degli ideali, l’autrice scava nei ricordi di famiglia per raccontare le vicende di due ragazzini uniti da umili origini e destinati a scrivere una storia che non avrebbero mai immaginato. «Ho potuto ricostruire questa storia grazie a un documento inedito, che mi è stato affidato da un mio parente di Predappio, Franco Moschi (anche lui presente al Salone dei Mosaici, ndr) - racconta la nipote del Duce -. È un manoscritto di trentotto pagine. L’autore è Augusto Moschi, nonno del mio parente e figlio di Aurelio Moschi. Aurelio aveva sposato una delle sorelle di Rachele, Rosina; era quindi cognato di Benito Mussolini».

C’è un ferito e c’è una denuncia, come bilancio extra politico della manifestazione e della contromanifestazione andate in scena sabato 22 novembre a Ravenna, suscitando come prevedibile non poche polemiche. Da un lato, come noto, la prima uscita pubblica del Comitato Remigrazione e Riconquista, fondato da membri di Casa Pound e Veneto Fronte Skinheads, che hanno scelto Ravenna per gridare la loro ricetta per incentivare il “ritorno degli stranieri nei Paesi d’origine” e recuperare “la sovranità e l’identità nazionale”. Dall’altra parte un presidio che si è de nito “antifascista” con bandiere di Pci, Rifondazione, Potere al Popolo e del movimento studentesco Osa, che hanno tentato di bloccare il corteo del movimento di ultradestra, che secondo loro non avrebbe dovuto avere la possibilità di s lare. Le forze dell’ordine hanno soprattutto garantito il regolare svolgimento della manifestazione autorizzata. La contestazione è proseguita durante il comizio del Comitato Remigrazione e Riconquista in piazza Einaudi. È qui che uno dei contromanifestanti è stato colpito da una piccola bomba carta. Nell’immediatezza, è stato identi cato uno dei partecipanti del comitato Remigrazione (“consegnato” alla polizia dai suoi stessi compagni di manifestazione), mentre è stata presentata formale denuncia alle forze dell’ordine da parte del ferito. Al netto di tutto questo, cosa resta di quel giovedì pomeriggio? Naturalmente qualche polemica, soprattutto a sinistra dove i manifestanti hanno lamentato l’assenza di esponenti della maggioranza, dall’altra l’intenzione dichiarata di non offrire più visibilità del necessario ai manifestanti di ultradestra, a loro volta completamente soli in piazza, quasi tutti provenienti da fuori provincia e senza nessun esponente della destra locale accanto a loro. Certo, resta l’amarezza di chi, per esempio, non è riuscito a raggiungere il liceo Classico per l’open day o ha comunque faticato ad andare in centro in un sabato pomeriggio in cui Rigenerazione - legittimamente, visti i permessi ottenuti - si è preso la scena del centro della città nel momento in cui è forse più frequentato, per scandire slogan di esclusione tra “camerata”, così come amano chiamarsi. Più che uno sfregio alla città Medaglia d’oro alla Resistenza, un gran seccatura...

RAVENNA&DINTORNI 27 novembre - 3 dicembre 2025

L’AZIENDA

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Dal 2021 al 2024 il personale è raddoppiato e il fatturato è passato da poco più di 6,5 milioni di euro no a quasi 16. Dati che hanno permesso all’azienda di nire nella ristretta lista italiana dei “Campioni della crescita”, lo studio a cura dell’Istituto Tedesco Qualità e Finanza, pubblicato nei giorni scorsi da Repubblica. Si tratta della Blacks di Faenza – specializzata in progettazione e produzione di componenti in materiali compositi avanzati - il cui fatturato quest’anno salirà ulteriormente, quasi a 23 milioni di euro, così come i dipendenti, ora oltre quota 160 (una crescita costante e vertiginosa, a partire dai 5-6 dei primi tempi), con un’età media di 32 anni. Una squadra giovane per un’impresa che si potrebbe de nire “contemporanea”, con l’obiettivo dell’innovazione costante a guidare i passi di Gabriele Bandini, che l’azienda l’ha fondata nel 2011 insieme a Mattia Tamburini, entrambi provenienti da Riba, sorta di spin-off del Minardi Team, poi entrata nella galassia Bucci. «A quei tempi i materiali compositi erano ancora poco maturi come industria – ricorda Bandini - avevamo consapevolezza e competenze, ma un mercato tutto da inventare». Le prime commesse arrivano dal settore nautico, motor yacht e barca a vela. «Siamo stati anche dei precursori, avevamo costruito un prototipo di catamarano che “volava” sull’acqua, come hanno fatto poi negli anni seguenti le imbarcazioni della Coppa America. Ma allora non avevamo le potenzialità per sviluppare quel progetto». Il dna è quello del Motorsport, nella città di Minardi appunto, oggi Racing Bulls. E il nero carbonio, ormai sulla bocca di molti, è quello che oltre a dare il nome, ai Blacks (fortunata ragione sociale sfruttata intelligentemente anche nelle “divise” da lavoro e come marketing), ha permesso all’azienda di entrare in alcuni mercati di nicchia ad altissimo valore aggiunto. «Quello che riceviamo come materia prima – Bandini ci spiega la lavorazione del carbonio - è una sorta di tessuto adesi-

Bandini a sinistra (in giacca e camicia) durante il taglio del nastro al nuovo stabilimento di via Majorana A destra una fase della lavorazione

vo, che poi tagliamo con le macchine e mettiamo sugli stampi manualmente, strato su strato, no allo spessore richiesto. Un processo manuale, per cui bisogna essere formati, tanto che abbiamo costruito una vera e propria Academy per inserire le diverse gure in azienda. La nostra forza è avere una squadra fortemente radicata al territorio. I nostri lavoratori sono quasi tutti di provenienza locale o comunque che si formano qui o nei dintorni, dalle scuole (istituti tecnici e professionali) all’università (a Faenza, guarda caso, ha sede il master di Chimica in materiali compositi, ndr), considerando anche le facoltà di Ingegneria aeronautica e meccanica di Bologna a Forlì e senza dimenticare il comparto della ceramica, molto sviluppato da queste parti». Il mercato è sostanzialmente diviso in due ambiti. Uno è quello, come detto, del Motorsport, con i Blacks che sono partner di vari team di Formula 1 e lavorano con diverse case madri impegnate nella MotoGp. Paraurti, specchietti, componenti vari,

• RISTRUTTURAZIONI CONDOMINIALI

• RIVESTIMENTO TERMOCAPPOTTO

• TINTEGGIATURA E VERNICIATURA

• RIFACIMENTOTETTI E SMALTIMENTOETERNIT

• RIPRISTINO E TRATTAMENTO CEMENTOARMATO

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• RIFACIMENTO BALCONI

Ravenna - Viale della Lirica 43 - tel.0544.271.056 fax 0544.272.539 - info@timcolorservice.it - www.timcolorservice.it

Tra le aziende in classi ca anche l’Edilpiù

Oltre alla Blacks di Faenza (206esima), l’unica altra azienda della provincia di Ravenna a comparire tra le prime 500 della classifica dei “Campioni della crescita” dell’Istituto Tedesco Qualità e Finanza (stilata sulla base del tasso annuo medio di crescita nel quadriennio 2021-2024) è l’Edilpiù (alla posizione 440). Dal 2021 al 2024 il fatturato dell’azienda ravennate è passato da 8,5 a 14,4 milioni di euro, i dipendenti da 41 a 49.

che ammiriamo in tv, spesso nascono a Faenza. L’altro ambito è quello delle cosiddette super o hypercar, che ha visto un grande incremento negli ultimi vent’anni, dove le bre di carbonio non sono utilizzate solo per la performance ma anche - e forse soprattutto - per la parte estetica, glamour. Il “carbon look” è quello che cerca spesso un cliente disposto (quasi) a tutto per personalizzare la propria auto da svariate centinaia di migliaia di euro. Ecco quindi che la Blacks produce pannelli interni di portiera, cruscotti, paraurti, minigonne, ma anche interni realizzati completamente a mano. Proprio la crescita di questo settore ha spinto l’azienda faentina a realizzare un nuovo stabilimento che ha pochi eguali in Europa, in quanto pensato praticamente su misura, in grado di ricalcare passo dopo passo le esigenze di produzione, puntando però anche sul benessere dei dipendenti grazie a un’esagerata luminosità e a nestre affacciate sul verde per rendere l’atmosfera più piacevole. Un investimento da 12 milioni di euro, inaugurato nei mesi scorsi in via Majorana, a pochi passi dallo stabilimento storico, dove si concentra maggiormente invece la produzione per il settore Motorsport. A completare il mercato di riferimento dell’azienda anche una nicchia incentrata sulle biciclette (dove il carbonio ha letteralmente stravolto il mercato, oltre che le competizioni sportive) e una restante attenzione al mondo della nautica. Senza dimenticare un focus sul settore aerospaziale, con Blacks che è tra i fondatori di Anser, il consorzio che mette in rete le aziende dell’Emilia-Romagna che hanno potenzialità da poter esprimere in un settore a così alto contenuto tecnologico. «Un futuro che potremmo esplorare - commenta Bandinicosì come gli sviluppi nel settore dell’aviazione. C’è molta richiesta in particolare per droni che possono essere utilizzati anche in chiave militare, ma noi per una questione etica abbiamo deciso di non buttarci in quel campo. Piuttosto guardiamo con interesse all’ambito civile e della nuova aeronautica elettrica o “elettri cata”, penso a piccoli velivoli da utilizzare come una sorta di “aerotaxi”, una grande novità che sta emergendo in particolare negli Stati Uniti». Per quanto riguarda il rapporto con la città, la Blacks è stata per tre anni main sponsor della squadra di basket, in serie B, ma ci sono anche collaborazioni con il circuito di Monti Coralli e altre iniziative in ambito sportivo. «Con l’amministrazione - conclude Bandini, rispondendo a una nostra domanda - abbiamo rapporti settimanali, un prossimo obiettivo è quello di sviluppare il C-Hub, il primo polo dedicato alla ricerca e sviluppo di materiali compositi (C come ceramica e carbonio, ndr), un laboratorio vero e proprio che sta rigenerando gli spazi del Cnr di via Granarolo. Il problema, in questi casi, spesso è legato alla burocrazia, che per imprese come la nostra, molto concrete, può rappresentare un problema. Non possiamo permetterci di restare fermi, nel nostro settore dobbiamo investire in innovazione, sacri cando anche la marginalità, se vogliamo restare sul mercato e riuscire a restare competitivi anche contro colossi come la Cina». Luca Manservisi

27 novembre - 3 dicembre 2025 RAVENNA&DINTORNI

CONFINDUSTRIA

Il Guidarello premia “Belve” Fagnani al teatro Alighieri

Vespa conduce la cerimonia del riconoscimento dell’associazione al giornalismo

Nella sezione Romagna gli autori di articoli su Ravenna Festival e museo Byron

È Francesca Fagnan i, 49enne giornalista e conduttrice della trasmissione Belve su Rai 2, il volto più nazionalpopolare tra i vincitori della 54esima edizione del Guidarello, il premio per il giornalismo d’autore organizzato ogni anno da Con ndustria Romagna. La cerimonia di consegna dei premi si svolgerà al teatro Alighieri di Ravenna il 29 novembre alle 17, condotta da Bruno Vespa , che presiede la giuria nazionale, e presentata dalla giornalista ravennate Ilaria Iacoviello di Sky. Per la sezione Romagna, invece, la giuria è presieduta dal professor Roberto Balzani

L’evento è aperto alla cittadinanza no a esaurimento posti: i biglietti si possono richiedere scrivendo a premioguidarello@ con ndustriaromagna.it o chiamando al numero 0544-210418. La cerimonia sarà trasmessa in diretta tv su Icaro TV (canale 18). Per il giornalismo nazionale, vengono premiati ex aequo nella sezione società Andrea Margelletti , presidente del centro studi internazionali e consigliere del ministro della difesa, e Gianluca Di Feo analista militare del quotidiano la Repubblica

Nella sezione cultura il premio va a Flavia Perina , editorialista de La Stampa e scrittrice, già direttrice del Secolo d’Italia , mentre per la sezione radio/tv Fagnani per la conduzione delle trasmissioni Belve e Belve Crime. Il riconoscimento per il giornalismo eco -

CONSORZIO SOLCO RAVENNA

nomico, introdotto nella scorsa edizione, va a Mario Sensini del Corriere della Sera , per le analisi sulla nanza pubblica e in particolare sulle leggi di Bilancio dello Stato. Nella sezione società della Romagna il premio va a Giuseppina Manin per l’articolo sul Corriere della Sera “Tremila coristi. Un’u -

nica voce per la pace” che racconta l’evento svolto al Pala de André nell’ambito del progetto “Le vie dell’amicizia” del Ravenna Festival, con coristi da tutta Italia guidati dal Maestro Riccardo Muti in un’esperienza collettiva dedicata a Giuseppe Verdi.

Nella sezione cultura vince la giornalista

Eliana Di Caro per l’articolo “Il Risorgimento si fa epica narrazione” dedicato ai musei di Palazzo Guiccioli, nel supplemento domenicale del Sole 24 Ore , in cui evidenzia i rimandi e gli intrecci tra il Risorgimento e la gura di Lord Byron.

Nella sezione audiovisivi vincono Massimo Ponti e Renata Archetti per il progetto “Life NatuReef” presentato alla trasmissione Rai Geo, che prevede il ripristino degli habitat sottomarini, il potenziamento della biodiversità, la protezione degli habitat costieri dalle mareggiate e dall’erosione, senza ricorso a barriere arti ciali.

Il premio ad honorem, attribuito da Con ndustria, va a Francesco Ubertini , presidente del Cineca, il consorzio interuniversitario per il calcolo automatico, già rettore dell’Università di Bologna. Gli Industriali hanno assegnato anche il premio nella sezione Turismo a Emanuele Burioni , direttore di Apt Servizi, organismo della Regione EmiliaRomagna per il turismo, per la promozione integrata delle destinazioni regionali e romagnole in sintonia con l’industria privata.

Avere una casa: due giorni di confronto per nuove politiche dell’abitare

L’11 e il 12 dicembre a Ravenna. Un evento organizzato dal Consorzio Solco Ravenna con il patrocinio della egione milia omagna

L’11 e il 12 dicembre il Consorzio Solco organizza a Raven na, presso l’Hotel Cube, la due giorni “Avere una casa. Idee e politiche per un nuovo abitare”, aperta a tutte le persone interessate a contribuire a una nuova visione dell’abitare. L’evento, gratuito ma su iscrizione, prevede interventi di esperti, tavoli di lavoro tematici e una tavola rotonda con i decisori pubblici.

«Il tema della casa è centrale per noi e per le Cooperative associate – afferma il presidente Antonio Buzzi –. Partendo dalla valutazione d’impatto di Housing First, uno dei nostri progetti di abitare sociale attivo dal 2015, abbiamo scelto di ampliare lo sguardo e coinvolgere tutti gli attori del settore: amministrazioni, enti finanziatori, imprese edili, organizzazio ni del Terzo Settore, lavoratrici e lavoratori, proprietari di im mobili. Per costruire politiche innovative serve un confronto condiviso».

Il problema abitativo riguarda oggi fasce sempre più ampie della popolazione, non solo chi vive fragilità sociali. I dati del

Ministero mostrano un quadro critico: nel 2024 in Italia ci sono state 40.158 sentenze di sfratto (+1,99% sul 2023), 237 nel comune di Ravenna (+11,27%). Il 6,1% della popolazione non ha una casa e in molte città l’affitto assorbe fino al del reddito.

« ffidare il territorio alla sola economia speculativa ha gene rato esclusioni compensate dall’economia sociale – continua Buzzi –. Ma il compito dell’economia sociale non è riparare le storture del mercato: è costruire uno sviluppo inclusivo e sostenibile. Per questo il cuore del convegno saranno i gruppi di lavoro dell’11 dicembre, dove raccoglieremo idee e propo ste utili a creare un nuovo tavolo stabile pubblico−privato sul tema della casa”.

L’iniziativa ha il patrocinio della egione milia− omagna e di Confcooperative e riconosce crediti formativi agli iscritti agli Ordini professionali degli assistenti sociali, dei geometri e de gli architetti. Per partecipare è obbligatoria la registrazione dal sito: www.avereunacasa.it.

LAVORI PUBBLICI

Riapre il ponte di Ragone con sei mesi di ritardo

Per le giornate del 5-6 dicembre sono in programma le cosiddette prove di carico, i test che verificano la capacità portante di una infrastruttura, per il ponte della strada provinciale 5 “Roncalceci” sul fiume Montone tra San Pancrazio e Ragone, al confine tra i comuni di Russi e Ravenna. Una volta superate le verifiche si potrà passare al collaudo statico e poi potrà essere riaperto al traffico.

La tempistica del ponte è stata resa nota da un consigliere comunale di opposizione a Ravenna, Alberto Ancarani di Forza Italia, che ha presentato un’interrogazione al sindaco e ha ricevuto risposta dall’assessore Massimo Cameliani, titolare della delega ai Lavori pubblici.

Ancarani aveva presentato il question time per chiedere se sarebbe stata rispettata la scadenza del 30 novembre per la riapertura come promesso un mese fa da Valentina Palli, sindaca di Russi e presidente della Provincia. Ora è appurato che non sarà rispettata la scadenza. Il collegamento è interrotto dal 7 ottobre 2024 per demolizione e ricostruzione. Avrebbe dovuto riaprire nella primavera 2025.

Per ragioni di tenuta sismica, infatti, è stato necessario demolire il vecchio ponte per ricostruirlo mediante il ricorso a una nuova struttura metallica, l’adeguamento funzionale della sezione stradale e la creazione di un percorso protetto per l’utenza debole.

Il costo complessivo è di 1,6 milioni di euro, finanziato per 1,1 milioni attraverso un contributo concesso alla Provincia dal ministero delle Infrastrutture, e per mezzo milione attraverso risorse provinciali.

e ivi in i de o o o min rie err o o dei c nni

Dopo nove anni nuova veste per il salotto buono di Ravenna. Accensione il 30 novembre Presente anche una pedana per eventi. Il costo complessivo per il Comune è 150mila euro

L’allestimento di piazza del Popolo a Ravenna per il Natale 2025 si presenterà con una veste diversa rispetto alle festività degli ultimi anni. Confermato il grande albero al centro, ma non ci saranno più i cosiddetti capanni, le strutture in legno ispirate a quelle della tradizione balneare che ospitavano commercianti locali per una sorta di mercatino natalizio soprattutto enogastronomico. Per dare un tocco natalizio al salotto buono del centro, il Comune ha scelto delle luminarie installate a terra.

La scelta di non riproporre i capanni (presenti dal 2016 quando presero il posto delle casette in stile tirolese) è stata presa dal Comune in sintonia con le associazioni di categoria, in particolare con il comitato Spasso in Ravenna che riunisce i negozianti del centro e sta collaborando all’organizzazione del calendario di eventi. È prevista anche la presenza di una pedana rialzata per ospitare eventi e iniziative a sfondo musicale e di animazione. Il programma è pensato soprattutto per le famiglie con momenti di intrattenimento e attività per i bambini.

Anche piazza Kennedy e piazza San Francesco offriranno spazi di divertimento e svago. Ma il Comune ha intenzione di organizzare attrazioni anche in altri punti delle strade del centro per ampliare la proposta.

Torna la musica soul: 4 concerti dal 29 dicembre

Il periodo delle festività di fine anno porta a Ravenna di nuovo Christmas Soul, la rassegna di musica curata da Spiagge Soul. Quattro concerti in programma: lunedì 29, martedì 30 e mercoledì 31 dicembre in Piazza del Popolo, giovedì 1 gennaio 2026 al teatro Alighieri. Artisti internazionali provenienti da vari paesi contribuiranno a rendere più magiche le feste natalizie di Ravenna, esplorando la sfera più spirituale e profonda della black music: ritmi e armonie molto vicini a soul, blues, R&B e funk, una musica coinvolgente per tutti e in grado di cogliere e comunicare il senso e l’intima spiritualità della Natività.

LA CONFERMA

Sosta gratuita dalle 16.30

Gratis anche il bus 80

È confermata la gratuità dei parcheggi, che quest’anno sarà dall’1 al 27 dicembre. Come l’anno scorso saranno gratuiti, a partire dalle 16.30, tutti i parcheggi regolamentati con parcometro (stalli blu) gestiti da Azimut per conto del Comune, ad eccezione di quello di piazza Baracca, gratuito dalle 18.30. Tali orari sono riferiti ai giorni feriali, in quanto nei festivi la sosta è sempre gratuita tutto il giorno. Prosegue anche la gratuità della linea di trasporto 80 nel tratto dal parcheggio di via Marco Bussato (Esp) a quello del Pala de André, nei giorni feriali. Il tratto interessato dall’utilizzo gratuito, in entrambe le direzioni, è di sette chilometri con 24 fermate attraverso il centro storico.

Per le 17 del 30 novembre è in programma l’accensione dell’albero in piazza. Sarà presente, come da tradizione, il sindaco. Da quel giorno brillerà anche l’albero arrivato in città il 20 novembre. Si tratta di un abete rosso, donato dal Comune di Andalo (Trento) e proveniente da un’area in cui era già previsto un abbattimento selettivo. Si rinnova così una tradizione ormai consolidata, frutto della storica amicizia nata con l’organizzazione dei consueti soggiorni estivi del gruppo Amare Ravenna proprio ad Andalo. Il costo a carico dell’amministrazione comunale per tutta l’organizzazione di tutto il periodo (30 novembre-6 gennaio) arriva a 150mila euro. Cifre sensibilmente inferiori ai tempi del noto videomapping, le proiezioni con effetto tridimensionale sulle facciate dei palazzi. Per avere un ordine di grandezza, si può fare un confronto con il Natale 2018: l’animazione in centro, tra concerti e videomapping, costò circa 270mila euro al Comune.

PIADINA E CRESCIONI

ANCHE CON IMPASTI SENZA LIEVITO, STRUTTO E LATTE SI UTILIZZZANO FARINE LOCALI E/O NAZIONALI

Pizza fritta, involtini, patatine fritte e tante proposte anche su vostra richiesta

APERTI 8 DICEMBRE

IN PIAZZA SAN FRANCESCO IL VILLAGGIO DI ADVS: TRA FONTANE DANZANTI E SPETTACOLI DI FALCONERIA

Dal 6 dicembre al 6 gennaio tutti i pomeriggi vin brulè e dolci Lotteria: in palio un’auto, il ricavato per la raccolta sangue

Ormai da anni il Natale in piazza San Francesco è sinonimo di Villaggio di Natale di Advs, una delle associazioni di donatori di sangue. Dal 6 dicembre al 6 gennaio un ricco programma di eventi tutti i giorni dalle 15. Alle baite di legno i volontari dell’associazione offriranno thè caldo, vin brulé, dolci, cioccolata calda, popcorn, zucchero lato, palloncini e gadget per tutti. Tra le novità di quest’anno uno spettacolo di falconeria in volo, con la possibilità di scattare foto insieme ai rapaci. La band The Cartuneitors canterà le sigle dei cartoni animati. E poi la spettacolare calata dei supereroi acrobatici, che si esibiranno con le funi dal campanile della basilica di San Francesco. Non mancherà il tradizionale appuntamento con le fontane pirodanzanti, che daranno vita ad una suggestiva coreogra a di acqua, musica, luci, fuoco e laser. Per nire il 6 gennaio, con la discesa della Befana dal cielo che volerà letteralmente sopra la piazza, grazie ai vigili del fuoco.

Come ogni anno Advs propone anche la Lotteria della Befana di bene cenza, che quest’anno mette in palio ricchi premi no al 25esimo estratto. Il primo premio è una Nuova Citroen C3. I biglietti della lotteria si possono acquistare al costo di 2,50 euro tutti i giorni al Villaggio. Il ricavato verrà utilizzato per la donazione di sangue e plasma all’ospedale di Ravenna.

RAVENNA&DINTORNI 27 novembre - 3 dicembre 2025

o e iv in e e i endone de circo v ione n i ve ro con i crob i

Albero addobbato dalle scuole con materiali di riuso Il 13 dicembre la camminata dei Babbi Natale

Anche Lugo, come molti altri comuni della zona, quest’anno anticipa a novembre l’inizio del calendario di eventi per le festività natalizie. Il 30 novembre dalle 10 alle 18, sotto le logge del Pavaglione, un’edizione straordinaria del Vintage Festival: oltre cento espositori tra abbigliamento, accessori, oggettistica, vinili e design. Alle 17 l’accensione dell’albero di Natale al centro del Pavaglione. Parteciperanno le scuole con i loro addobbi natalizi fatti con materiali di riuso. Nella stessa giornata, al chiostro del Carmine alle 16 sarà inaugurato il presepre delle scuole (visitabile no al 6 gennaio).

A creare l’atmosfera natalizia, concerti itineranti, jingle vintage, servizio pacchetti di Natale, vinbrulè, cioccolata calda da passeggio, punch. After party dalle 18 alle 23. Un’ulteriore novità sotto le logge: lo spazio al numero civico 38/39 diventerà un temporary shop dove si avvicenderanno esercenti vari per regali di Natale del territorio.

Per la prima volta “Lugo sogna”, un festival di teatro urbano che dall’11 dicembre al 6 gennaio animerà il Pavaglione con spettacoli e incursioni artistiche a tema natalizio. Sarà allestito un tendone riscaldato dove saranno proposti a rotazione tre diversi spettacoli di circo contemporaneo e incursioni artistiche, ma anche laboratori di circo ludico per tutta la famiglia. Nello speci co, il circo contemporaneo accoglierà il pubblico nelle giornate dall’11 al 14 dicembre, dal 19 al 29 dicembre e in ne dall’1 al 6 gennaio. Per informazioni e prenotazioni, contattare il 342-7736730; prevendite su www.diyticket. it (biglietti da 10 euro). Il programma completo degli spettacoli è disponibile sul sito www.comune.lugo.ra.it.

Sabato 13 dicembre alle 16.30 la camminata non competivia dei Babbi Natale: percorso di 4

FESTIVITÀ/5

km con partenza dal campo sportivo di Madonna delle Stuoie e arrivo al Pavaglione, a cura della Polisportiva Lugo 1982.

Sabato 13 e domenica 14 dicembre dalle 16 alle 18 al museo Baracca laboratorio per bambini sull’aeromodellismo.

Sotto le logge del Pavaglione tornano i mercatini della pro loco, dove trovare prodotti alimentari, creazioni artigianali, oggettistica e tanto altro per idee regalo. I mercatini si terranno dalle 10 alle 18 del 29 novembre e poi il 6, 7, 8, 13, 14, 20 e 21 dicembre. Il 30 novembre i mercatini saranno in piazza Savonarola.

Il 31 dicembre alle 22 nel tendone al Pavaglione il gran galà di Capodanno tra comicità surreale, musica dal vivo e performance collettive con gli artisti del Magda Clan (biglietti 15 euro). Alle 23 in piazza Baracca la Compagnia dei folli proporrà “Volta celeste”, uno spettacolo con acrobati a ingresso libero per arrivare a mezzanotte. Poi pista da ballo e dj set sotto al tendone.

Il Comune di Lugo ha stanziato 25mila euro di contributi per l’organizzazione di attività ed eventi nel periodo natalizio, attraverso un bando rivolto a tutte le associazioni.

FESTIVITÀ/4

Massa Lombarda: «Una competizione gentile per gli addobbi dei giardini»

L’assessorato alla Gentilezza del Comune di Massa Lombarda promuove anche per il 2025 il contest “Una Massa di Giardini”, «una competizione gentile» che invita i cittadini ad abbellire il proprio giardino in occasione del Natale, trasformando gli spazi verdi in luoghi curati, accoglienti e capaci di regalare bellezza condivisa alla città. L’iniziativa si rivolge sia alle abitazioni private sia ai condomìni. Per partecipare è sufficiente inviare una mail a cultura@comune.massalombarda.ra.it, indicando nell’oggetto “UNA MASSA DI GIARDINI 2025”. Nel testo della mail occorre specificare l’indirizzo del giardino, in modo da poterlo visionare, e allegare un massimo di cinque fotografie che lo ritraggano. Le iscrizioni dovranno pervenire entro il 12 dicembre 2025.

Tra tutte le candidature pervenute saranno individuati i primi tre classificati, che riceveranno un riconoscimento ufficiale, e le foto selezionate saranno pubblicate sul sito e sui canali social del Comune. Cerimonia di premiazione a gennaio.

FESTIVITÀ/2

FAENZA: SHOW DI LUCI E MUSICA OGNI GIORNO, MERCATO AMBULANTE IN PIAZZA OGNI DOMENICA

Laboratori creativi per i bambini che potranno consegnare le letterine a Santa Claus. Raccolta doni per i più bisognosi

Anche Faenza è pronta per affrontare le festività di ne anno con una proposta di eventi e passatempi organizzati dal consorzio Faenza C’entro. L’accensione delle luminarie, alle 17.30 del 29 novembre, sarà accompagnato dalla Brass Band, marching band in stile New Orleans. Piazza della Libertà, in particolare, diventerà il fulcro delle celebrazioni: un maestoso albero di Natale e il Christmas Village che inaugurerà il 13 dicembre alle 17 con lo show di luci danzanti “Incanto”. Spettacoli di giochi di luce e musica ogni giorno ogni 30 minuti dalle 17 alle 22.

Tornano i mercati ambulanti prenatalizi organizzati da Confesercenti e Confcommercio con il contributo del Comune. Ogni domenica dal 30 novembre dalle 8 alle 20 (servizio straordinario della navetta elettrica gratuita da piazzale Pancrazi e dal centro commerciale Il Borgo). Tra le iniziative più attese sotto l’albero Magiche Storie Animate con Gianni Potter (3, 10 e 17 dicembre, ore 17); Babbo Natale sotto l’Albero (29 novembre, 13 e 20 dicembre, dalle 15.30 alle 18); laboratori creativi “Le Magiche Decorazioni del Forno Pandoro” (20 e 21 dicembre, ore 16). Esibizioni musicali di cori e gruppi locali. Giostra per bambini in piazza della Legna dal 29 novembre al 2 gennaio. Brucomela in piazza Lanzoni dal 29 novembre all’11 gennaio. Il tradizionale presepe meccanico di San Francesco sarà visitabile dal 24 dicembre (inaugurazione alle 10 con vino e castagne) al 6 gennaio. Non mancheranno momenti di solidarietà, come la raccolta di doni per i più bisognosi all’Uf cio Postale di Babbo Natale e la consegna dei regali in moto organizzata dal Moto Club Winter Bikers. Dal 29 novembre al 24 dicembre, in piazza della Libertà, i più piccoli potranno consegnare la letterina a Babbo Natale, partecipare a laboratori creativi e incontrare gli el ogni sabato, domenica e festivi dalle 15.30 alle 18.30.

Il mercatino natalizio, con le sue bancarelle piene di prodotti artigianali e specialità locali, sarà il luogo ideale per trovare il regalo perfetto.

Il 28 dicembre, al Teatro dei Filodrammatici, Concerto del coro Vocal Fly, mentre il 31 dicembre in piazza, il concerto di Capodanno.

ini r e n di e ro di r d in i n c v o

n ora di sosta gratuita in centro fino al gennaio

A Villanova e Villa Prati presepi artigianali in mostra

Il fulcro delle iniziative di “Bagnacavallo d’inverno” sarà come ogni anno piazza della Libertà: spettacoli, animazioni, laboratori ed eventi. Dopo l’accensione delle luminarie, sabato 29 novembre alle 17 si terrà il primo appuntamento di una mini rassegna di teatro di strada (quattro sabati sempre alle 17) con Gloria Coppola con il suo “Bolle di fuoco”, insolito accoppiamento di bolle di sapone e fuoco per uno spettacolo di meraviglia e magia. A Villanova mostra di presepi creativi all’Ecomuseo delle Erbe Palustri dall’8 dicembre al 31 gennaio, a Villa Prati il presepe animato meccanicamente nell’ex scuola elementare dal 21 dicembre all’11 gennaio. Sarà inaugurata il 20 dicembre alle 16 alla chiesa del Suffragio “La vita, l’arte, l’amicizia”, esposizione delle opere di pittura, scultura e ceramica della collezione di Angelo Laghi, fondatore dell’associazione “Arte e dintorni”. Dal 29 novembre al 6 gennaio sosta gratuita (con disco orario di 60 minuti) in via Mazzini, piazza della Libertà e al piano terra del parcheggio di Santa Chiara. Le iniziative sono realizzate grazie al contributo di Stogit Adriatica e Snam.

FESTIVITÀ/6

Palazzo San Giacomo a Russi apre le porte tre domeniche

A Russi il 5 dicembre in municipio raccolta di doni da offrire alle famiglie in difficoltà. In biblioteca dalle 20 un originale pigiama party con letture per bambini (3-6 anni) e i loro peluche, il 19 dalle 19.30 tombola a tema libri, film e personaggi con proiezione film (7-14 anni). Dal 6 dicembre al 6 gennaio torna in piazzetta Dante la giostra per bambini e il chiosco delle crêpes (fino al 23 dicembre dal lunedì al venerdì 15.30-19, sabato, domenica e festivi 10-19; dal 24 dicembre tutti i giorni 10-19), affiancati al luminoso albero di Natale. Si rinnova l’appuntamento a Palazzo San Giacomo in collaborazione con Coldiretti: nelle domeniche 7, 14 e 21 dicembre laboratori, mercatini, degustazioni e attività per tutta la famiglia. Ogni giornata un tema diverso: Lego, Vintage e Natale contadino. Il programma sul sito del Comune.

Confermato il presepe di sale sulla burchiella nel porto canale FESTIVITÀ/3

Nella Città Giardino prime iniziative già il 29 novembre

“Natale vista mare” è il titolo del calendario di eventi e iniziative organizzati dal Comune per l’animazione di Cervia e Milano Marittima nel periodo di ne anno. L’investimento complessivo sostenuto dal Comune, in parte con fondi provenienti dalla tassa di soggiorno, è di 426mila euro, ripartiti fra varie realtà: 216mila euro al consorzio Cervia Centro, centomila alla società Anita per Milano Marittima, 65mila alla Pro Loco Milano Marittima e 45mila a Ater Fondazione. Come da tradizione, l’inaugurazione uf ciale è prevista l’8 dicembre con l’accensione del grande albero di Natale in piazza a Cervia. Ma il programma prevede iniziative già dal 29 novembre e no al 6 gennaio. Il centro storico, trasformato in un Villaggio di Natale, sarà decorato con luminarie Nei ne settimana spettacoli laboratori di artigianato, animazioni e attrazioni pensate per le famiglie, con artisti di strada e musica dal vivo. Edizioni speciali del mercatino nel weekend dell’Immacolata, domenica 14, domenica 21, venerdì 26 dicembre e martedì 6 gennaio. Pista del ghiaccio in piazza Garibaldi e Casetta di Babbo Natale nel giardino adiacente la cattedrale.

Tra le novità, dal 5 all’8 dicembre, un evento per celebrare il 25esimo anniversario dell’Atelier delle Figure/Scuola per burattinai e contastorie: nel teatro comunale “Walter Chiari” e in altre location del centro storico importanti

artisti del teatro di gura per riscoprire e valorizzare una delle tradizioni artistiche locali. Confermato il presepe di sale a grandezza naturale nel porto canale su una burchiella, l’imbarcazione a fondo piatto utilizzata in passato dai salinari per il trasporto dell’oro bianco dalle saline.

Nel Magazzino del Sale Torre saranno ospitati eventi a tema: il 29 e 30 novembre e dal 6 all’8 dicembre saranno allestiti, a cura di Gipsy Garden, mercatini di Natale con prodotti di artigianato artistico.

Dal 20 dicembre al 6 gennaio “I Magazzini del Natale”: nella suggestiva location storica sarà allestita una mostra di presepi artistici, con iniziative come laboratori legati ai presepi, mercatini di Natale, grandi luminarie, punti ristoro con prodotti artigianali, intrattenimenti musicali.

A Capodanno concerto in piazza Garibaldi e intrattenimenti sotto la Torre San Michele.

A Milano Marittima il programma sarà inaugurato il 30 novembre con l’accensione in rotonda Primo Maggio di We Rise by Lifting Others, installazione di Marinella Senatore È in programma una performance artistica di Sara Bertolucci che si esibirà in arie d’opera e gesti teatrali. La versatile attrice, cantante e performer si esibirà nei pressi dell’installazione di Marinella Senatore anche il 6, 7, 26 dicembre e il 5 gennaio.

Una “Stella di Natale” adatta proprio a tutti

Un profumo per ambienti che lascia il segno, per chi non ha paura di osare

L’idea regalo perfetta per chi ama le piante, ma non ha proprio “il pollice verde”? La Stella di Natale Lego! Una replica snodabile della varietà “Grande Italia” in cesto, facile da as semblare. Inoltre, a differenza della pianta tra dizionale, è assolutamente sicura per gli amici a quattro zampe che vivono la casa!

Dimensioni: 21x22x17cm

Direttamente dal quinto Canto dell’Inferno Luxuria della linea home di Obiettivo Salu te, un profumo per ambiente forte, sensua le, trasgressivo. Le note di ambra nera ti avvolgono come un mantello di velluto per poi lasciare spazio al profumo dolce e ip notico dell’oppio. Il tutto acceso dal fuoco pungente e speziato della cannella. Obiettivo Salute vi en in - venn parafarmaciaobiettivosalute.it

C’è il trenino ogni 20 minuti

Confermato il trenino natalizio “Christmas Express” che farà la spola tra il centro di Cervia (Stazione Polo Sud) e quello di Milano Marittima (Stazione Polo Nord) nei weekend dell’Immacolata e del 13 e 14 dicembre, e tutti i giorni dal 20 al 6 gennaio. Partenze ogni 20 minuti, per permettere di vivere appieno l’atmosfera natalizia in tutto il territorio.

Le vie del centro diventeranno anche il palcoscenico di “Tacabanda”, la musica del Natale con la partecipazione del duo comico Malandrino & Veronica, che accompagnerà bande musicali, cori ed ensemble strumentali della regione. Gli appuntamenti sono confermati per il 20, 27 e 28 dicembre e per i primi giorni di gennaio.

Per sabato 13 dicembre in viale Gramsci è in programma Maff (Music Art Food Festival), una giornata dedicata ad arte, cultura, artigianato, cibo, musica con dj set. Tra le altre cose, è in programma l’inaugurazione delle “Tavole Ottometriche Poetiche”, dedicate a Dante, dell’artista Alessandro D’Aquila, che saranno visibili no al 6 gennaio 2026 all’Umami Café.

Domenica 14 dicembre, in rotonda Primo Maggio, è in programma una tappa del tour

di Dardust, “Urban Impressionism Tour”. Il famoso pianista, produttore e compositore tra i più in uenti e premiati, porterà nella Città Giardino il suo stile personalissimo e innovativo. Evento a cura di Mare d’Arte Festival e Pro Loco Milano Marittima.

La cucina avrà il suo spazio. Il 21 dicembre, in rotonda Primo Maggio, dalle 17 showcooking dello chef Simone Rugiati Da sabato 29 novembre 2025 a martedì 6 gennaio 2026 venerdì, sabato, domenica, festivi e prefestivi la sosta sarà gratuita a Milano Marittima.

Cervia celebra il Natale anche con il ballo: il 19 dicembre dalle 20 il Palazzetto dello Sport ospiterà il grande festival dedicato al liscio e al folclore a cura del Meeting degli Indipendenti di Faenza.

Plaid scozzese con borsa coordinata

Caldo, morbido e stiloso: regalare un plaid è come regalare un abbraccio avvolgente a chi amiamo. La fantasia tartan senza tempo e l’orgi nale borsa feltro con ricami natalizi trasformano questa coperta nel pensierino di Natale perfetto sotto i 25 euro. Dedicata a tutti quegli amici che, anche durante le feste, non riescono pro prio a rinunciare a una serata di relax sul divano Conad Superstore Galilei i e on 2 - - e 05 72 3

Un regalo personalizzato per stupire chi ami!

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L’installazione di Marinella Senatore in arrivo a Milano Marittima

RAVENNA&DINTORNI 27 novembre - 3 dicembre 2025

TEMPO LIBERO

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In piazza Kennedy l’anno scorso oltre 15mila utenti ussi in arri o un impianto green in te on

Con l’arrivo delle feste torna anche una delle attività più attese del periodo invernale, il pattinaggio su ghiaccio: non solo un passatempo per i più piccoli, ma un punto di ritrovo che unisce ragazzi, adulti, famiglie animando le piazze della provincia. Lo scorso anno, durante tutto il periodo festivo, la sola pista di Piazza Kennedy, in centro a Ravenna , ha contato oltre 15 mila pattinatori, a cui si aggiungono almeno il doppio tra amici e familiari radunati in piazza, e i più piccoli, che si divertono sullo scivolo di ghiaccio. “Jfk on ice” è anche una delle attrazioni più durature della provincia, con un periodo di apertura che quet’anno va dal 15 novembre al 18 gennaio e un orario a “tempo pieno” tutti i giorni, dalle 10 del mattino a mezzanotte. Il 25 dicembre e il 1° gennaio è prevista un’apertura ridotta (dalle 15 a mezzanotte) mentre il 31 dicembre si proseguirà fino alle 2. «Ai tanti bambini e ragazzi che affollano la pista nel pomeriggio, si aggiungono poi adulti dai 30 ai 50 anni e qualche “senior” - spiega Riccardo Marzocchi, che da 9 anni si occupa della pista di Ravenna -. L’attrattiva è dovuta anche al fatto che questo tipo di attività è disponibile solo nel periodo festivo». Il costo orario è di 10 euro, con noleggio pattini incluso. Da circa 7 anni è attiva anche una collaborazione con le scuole, che convertono l’ora di educazone fisica in un’ora di pattinaggio. Quest’anno, le prime classi a mettere piede sul ghiaccio sono state quelle del liceo artistico. All’aumento della popolarità si contrappone quello del caro energia, con bollette e costi sempre più difficili da gestire «Escludendo qualche pioggia e le giornate più calde “dell’estate di San Martino” il clima non crea particolari disagi - commenta il gestore -. gli aumenti invece si fanno sentire».

Per ovviare al problema, il Comune di Russi ha optato per una scelta eco-green, con la pista da pattinaggio in teflon, che non richiede raffreddamento: «Da anni Russi non aveva più una pista, anche per politiche ambientali - spiega il gestore Alessandro Stefanoni -. abbiamo proposto una soluzione sostenibile, che farà ritrovare ai cittadini l’amata attività natalizia». Il teflon permette di scivolare con i tradizionali pattini da ghiaccio e il costo è di 8 euro all’ora, noleggio compreso. L’appuntamento è in piazzetta Dante, dal 6 dicembre al 6 gennaio, con apertura dalle 15 alle 20 nei feriali e dalle 10 alle 22 nei festivi e durante le vacanze.

Ad Alfonsine si pattina in piazza Gramsci, dal 29 novembre all’11 gennaio, con uno show di pattinatori professionisti in programma nel pomeriggio di domenica 7 dicembre. Il costo è di 7 euro, noleggio incluso. L’orario va dalle 15 ale 20 nei giorni festivi e dal mattino alle 22 durante le festività.

A Cervia , la pista del ghiaccio è solo una delle tante attrazioni che trasformano piazza Garibaldi nel villaggio delle feste, tra casa di Babbo Natale, spettacoli, laboratori, mercatini e l’immancabile pattinata tra le luci del grande albero (con inaugurazione ufficiale lunedì 8 dicembre). La pista è già in attivita e resterà aperta fino al 25 gennaio: dalle 15 alle 20 durante la settimana e dalle 10 dalle 23.30 nei weekend e periodo festivo. Il costo all’ora, compreso di pattini, è di 9 euro. Come l’anno scorso, non ci sarà invece la pista a Milano Marittima. Anche Lugo presenta un ricco programma di eventi per le festività, con la pista al centro del Pavaglione dal 22 novembre all’11 gennaio. Nei festivi si parte dalle prime ore del mattino a mezzanotte, mentre nelle giornate lavorative si parte dal pomeriggio. Il costo del noleggio è di 10 euro per un’ora.

Infine, a Faenza il ritrovo è in piazza Martiri della Libertà. Anche qui si pattina tutti i giorni fino a mezzanotte (nei weekend già dalla mattina, nei feriali dalle 15), da sabato 29 novembre al 18 gennaio. (ma.fa.)

“IL

LATO OSCURO DEL NATALE”, L’INTRIGANTE RICERCA DI BALDINI E BELLOSI

Nuova edizione (per Il Ponte Vecchio) del volume tra usi, credenze e le origini pagane della “Grande Festa”

A cercarlo usato si trova a prezzi da capogiro, ben oltre i 130 euro (quindi se ce lo avete in casa...), perché sia la prima edizione del 2012 sia la seconda del 2015, entrambe per l’editore Laterza, sono andate esaurite da tempo. Quindi non può che essere una buona notizia la riedizione a cura dell’editore locale Il Ponte Vecchio di Tenebroso Natale di Eraldo Baldini e Giuseppe Bellosi, di poche settimane fa. Si tratta di un’edizione con note a fondo pagina, che riprende appunto quel volume sottotitolato “Il lato oscuro della Grande Festa” e che, per esempio, Paolo Di Paolo ha de nito «un percorso affascinante che riscopre le radici inquietanti della data più celebrata del calendario». Del resto che il Natale non sia solo luci e buoni sentimenti lo sappiamo dai tempi di Dickens, quando nella sua Christmas Carol fa apparire i fantasmi di presente, passato e futuro. E non è un caso che gli stessi autori citino diversi altri esempi letterari e cinematogra ci che si muovono in questa direzione, in primis ovviamente Nightmare before Christmas di Tim Burton. Ma il tenebroso Natale dei due autori ravennati non è ction, bensì il frutto di una ricerca come sempre minuziosa e accurata in archivi, biblioteche, tradizioni popolari. Studiosi di antropologia culturale, etnogra a e folklore affermati, Baldini e Bellosi hanno allargato lo sguardo dalla loro Romagna per includere usi e credenze di tutta Italia. Ed è così ad esempio che scopriremo il valore apotropaico del nostro albero di Natale in salotto o che la Stella di Natale è una pianta importata dal Sudamerica nel 1520. E il ginepro? Capace di cacciare le entità male che. Dalle origini pagane di una festa che si è sempre celebrata in corrispondenza del solstizio d’inverno, quando le giornate smettono di accorciarsi, ai giorni nostri, attraverso le credenze che volevano che tra Natale e l’Epifania le notti fossero popolate da creature misteriose. E del resto, come non pensare a una strega buona quando si pensa alla Befana? Una lettura intrigante che nel mondo globalizzato e dei mercatini di Natale ormai tutti uguali, ci ricorda come ogni territorio conservasse no a non troppo tempo fa un’identità propria che vale sicuramente la pena riscoprire, se non coltivare. E anche un modo per scoprire come dietro ogni gesto rituale, anche il più semplice come aprire un regalo o appendere una ghirlanda sulla porta, si celino ragioni profonde che avevano a che fare con il rapporto con la natura, il ciclo delle stagioni e il mistero di ciò che non si poteva comprendere. Neanche a dirlo, un perfetto regalo di Natale per chi non abbia l’edizione originale sullo scaffale di casa.

Federica Angelini

MUSICA

Riparte il tour invernale dei Voices of Joy

Il gruppo gospel locale Voices of Joy, diretto dalla maestra Daniela Peroni, è pronto a esaltare i valori di amore, famiglia, bontà e gioia del Natale e inizia il suo ormai tradizionale “Winter Tour” con una serie di 14 concerti in regione, appuntamento atteso per coloro che desiderano immergersi nell’atmosfera natalizia, grazie al ricco repertorio di brani tradizionali e hit pop legate alla ricorrenza. Il tour parte il 29 novembre da San Marino per poi arrivare il 6 dicembre in provincia di Ravenna, in occasione dell’accensione dell’albero di Natale di Russi. Tra le altre date, da segnalare l’8 dicembre il concerto al circolo Arci Casablanca di Villanova di Bagnacavallo, il 14 dicembre alle 17 al parco Pertini di Riolo Terme, il 20 dicembre alla chiesa di San Marco di Faenza, il 21 dicembre alla chiesa di San Bartolomeo di San Zaccaria, il 22 dicembre alla chiesa di San Francesco di Faenza, il 26 dicembre alla chiesa di Santa Maria Assunta di Bizzuno, l’1 gennaio alla chiesa dell’osservanza di Brisighella e il 3 gennaio in piazza San Francesco, a Ravenna. «Ancora dopo 25 anni di storia del nostro coro, come ogni anno non vediamo l’ora che ricominci quel periodo in cui poter regalare due ore di vero significato del Natale a tutti coloro che ci conoscono o che ci ascoltano per la prima volta - commenta Daniela Peroni -. I nostri 70 coristi si sono preparati con impegno e sono pronti a trasmettere le emozioni che fanno sentire tutto il pubblico parte di una grande festa».

LIBRI
La pista d pattinaggio di Alfonsine

VERSO LE FESTE

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Con l’avvicinarsi delle festività, prima ancora della corsa ai regali scatta quella agli addobbi, per immergersi in pieno nell’atmosfera natalizia. Il Garden Bulzaga di Faenza registra già una media di circa 6mila visitatori ogni ne settimana, con numeri più contenuti nei giorni feriali. Il vivaio di via Firenze 479, nel Faentino, è stato il primo in provincia e, secondo i titolari, «probabilmente anche in regione», ad aver trasformato i propri spazi in un “villaggio di Natale” per i mesi di novembre e dicembre. Una tradizione avviata nel 2005, che anno dopo anno ha permesso «di trasformare la semplice esposizione in un racconto». Il tema degli allestimenti cambia ogni volta: dalla Christmas Garden House in serra del 2024, alle ispirazioni di Willy Wonka, Orient Express e cottage inglesi. Questa edizione vuole festeggiare il ventennale con un richiamo della prima, dedicata a Parigi. «Oggi abbiamo allargato lo sguardo sull’intera Francia: eclettica, romantica, da Versailles a Sainte-Maxime» commenta Sonia Baldini, responsabile dell’allestimento festivo e moglie del titolare Alberto Bulzaga. È stata proprio la sua passione per il Natale a far nascere il progetto, che non si ispira ai tradizionali mercatini del Nord Italia, ma alle visioni del Nord Europa. «Frequentando ere, mercatini e villaggi natalizi ci siamo accorti di quanto i prodotti oggi siano standardizzati – spiega Baldini –. Anche l’artigianato non è più quello che ci si aspetta: passeggiando tra le bancarelle di Tallinn hai la sensazione di trovarti a Vienna o a Francoforte. Per questo preferiamo vivere le città del Nord e lasciarci ispirare dalla loro atmosfera».

La tematizzazione non riguarda solo lo showroom (attraverso una serie di ambienti-scatola, tra drappi, lampadari chandelier e decorazioni natalizie) ma anche il bistrot temporaneo che dal 2010 accompagna l’evento: quest’anno è Chez Noel, con déjeuner, merende e aperitivi ispirati ai sapori d’oltralpe. «Negli anni anche il Natale è cambiato – continua la responsabile – il

Il 3 dicembre arriva Csaba dalla Zorza

Durante il periodo natalizio al Garden Bulzaga vengono organizzati anche una serie di eventi a tema, come la presentazione dell’ultimo libro della scrittrice e conduttrice televisiva Csaba dalla Zorza, mercoledì 3 dicembre (16.30), seguita dalla masterclass sull’Art de la Table. O la festa di fine anno, una cena curata dallo chef del bistrot Sabatino Restuccia con un buffet scenografico, camerieri in divisa e intrattenimenti ispirati al burlesque.

potere di acquisto delle famiglie è diminuito e le compere si concentrano su decorazioni e accessori per la mise en place: le feste sono diventate un’esperienza da condividere con i propri affetti, radunati a tavola. Per questo abbiamo deciso di inaugurare il bistrot all’interno del garden: non un luogo dove fare acquisti, ma dove vivere un’esperienza». Sempre in questa direzione, dal 2024 il vivaio si è ampliato con l’apertura di una bottega (questa attiva tutto l’anno) dove trovare specialità selezionate da tutta Italia (da biscotti, creme e pasticceria a salumi, formaggi e pasta).

Oggi, la “squadra del Natale” del garden conta una cinquantina di collaboratori, coordinati da Sonia Baldini e Enrico Bagnoli, che lavorano invece al progetto durante tutto l’anno: «Le idee per gli allestimenti richiedono ragionamento. Il progetto ci accompagna per dodici mesi: spesso ci capita di anticipare le tendenze dell’anno successivo - spiegano i responsabili -. viaggiamo molto, cercando ispirazioni autentiche e artigianato di valore. Oggi, a differenza di vent’anni fa, le decorazioni natalizie

si trovano ovunque: l’unico modo per differenziarsi è mantenere sempre alta e originale la qualità». Dopo quasi un anno di piani cazione, il lavoro di allestimento dura al massimo una ventina di giorni, lasciando fruibile il resto del vivaio.

Per il Natale 2025, tra le tendenze più in voga spiccano tessuti, passamanerie e, soprattutto, occhi «già protagonisti nelle scorse stagioni – osservano gli esperti – ma quest’anno davvero irrinunciabili». Inoltre, negli ultimi anni, si affacciano al mondo dell’home decor natalizio anche nuove tipologie di clienti, come locali e ristoranti, che puntano a creare atmosfera e offrire appunto un’esperienza ai propri avventori, e aziende che richiedono sempre più spesso servizi di allestimento personalizzati per cene e feste aziendali.

Da gennaio le luci si spengono, e le piante tornano a essere protagoniste del Garden Bulzaga: «Eppure per noi il lavoro riparte proprio da lì – conclude Baldini –. sempre alla ricerca dell’inaspettato, con una solida base ma già alla ricerca di novità per stupire nel 2026».

A sinistra una foto scattata a Garden Bulzaga nei giorni scorsi; a destra un allestimento del 2012
di Maria Vittoria Fariselli

SOSTENIBILITÀ

A MARINA L’OPERA D’ARTE CHE TRASFORMA I DATI DELLA QUALITÀ DELL’ARIA

L’opera d’arte di Oriana Persico ribattezzata “pneumOS”, che trasforma i dati sulla qualità dell’aria in un organismo vivo, capace di respirare, muoversi e generare suoni, è tornata a Ravenna, la città in cui è nata e che ne ha accolto la prima evoluzione. Commissionata dal Comune di Ravenna nell’ambito del progetto europeo Dare e sostenuta da Cassa Depositi e Prestiti per il progetto espositivo a Expo 2025, l’opera ha portato in Giappone (nella foto) un messaggio chiaro: i dati non sono soltanto indicatori tecnici, ma materia viva attraverso cui comprendere il mondo, costruire consapevolezza e immaginare nuovi comportamenti collettivi. Attraverso il movimento del diaframma robotico e il vibrare delle sue membrane sonore, pneumOS invita a riconoscere che il benessere dell’aria è un bene comune, e che il respiro, biologico, urbano, planetario, è ciò che accomuna esseri umani e non umani, ecosistemi e comunità. Appuntamento per il 2 dicembre al Centro di Ricerca Ambiente, Energia e Mare di Marina di Ravenna: in programma laboratori e momenti di condivisione. Da prenotare entro il 30 novembre.

SOLIDARIETÀ

Si parla dell’impegno di Medici con l’Africa alla sala Ragazzini

Appuntamento a Ravenna, sabato 29 novembre alle ore 18.30 alla sala Ragazzini di Largo Firenze, con “Quello che possiamo imparare in Africa”, una serata di incontro e testimonianza per mettere al centro l’impegno di Medici con l’Africa Cuamm, Ong che da 75 anni si prende cura della salute delle fasce più povere della popolazione, di mamme e bambini, in Africa. Con Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm, e Alessio Tabuso, specializzando in pediatria, rientrato dalla Repubblica Centrafricana.

DISABILITÀ

Alla Rocca di Riolo il libro di Valeria Alpi

Mercoledì 3 dicembre (ore 20) la Rocca di Riolo Terme ospita la presentazione del libro “A Capo Nord bisogna andare due volte” di Valeria Alpi. Un incontro che unisce testimonianza, viaggio e riflessione sul mondo della disabilità.

IL PODCAST

BALCANI, A TRENT’ANNI DAGLI ACCORDI DI PACE NUOVE RIFLESSIONI PER LEGGERE L’ATTUALITÀ

Ideazione e interviste del ravennate Andrea Cortesi, direttore di Iscos

Gli accordi di pace di Dayton furono un successo o un fallimento? Fu una “pace giusta” o una “pace senza giustizia”? Vennero costruite le condizioni per la convivenza delle parti in guerra? A queste domande rispondono tredici esperti, attivisti, testimoni e diplomatici nel podcast Dayton, trenta anni di pace fredda ideato da Iscos Emilia-Romagna e prodotto da Radio Flyweb. In occasione dell’anniversario per i 30 anni dalla rma degli accordi di pace di Dayton (21 novembre 1995), l’opera racconta i protagonisti, i negoziati e le conseguenze degli accordi di pace che nel novembre di trenta anni fa, durante la dissoluzione dell’ex-Jugoslavia, misero ne agli orrori della guerra in BosniaErzegovina. Ne esce un affresco ricco di spunti per leggere l’attualità dei Balcani (e dell’Europa), ma anche dei con itti che stanno lacerando l’Ucraina e la Palestina e in tante altre parti nel mondo.

Le puntate saranno quattordici, di cui le prime sei già disponibili (su www.radioyweb.it), con interventi di esperti e analisti.

Le interviste sono di Silvio Ziliotto - volontario nei campi profughi durante le guerre jugoslave dagli anni ’90 in poi, interprete e traduttore, docente di lingua - e del ravennate Andrea Cortesi (nella foto), direttore di Iscos Emilia-Romagna, ente di cooperazione internazionale da oltre venti anni attivo nei Balcani. «Iscos Emilia-Romagna, insieme a numerose associazioni e partners del territorio della nostra regione, tra cui non solo la Cisl Emilia-Romagna, ma anche con Comuni, soprattutto della provincia di Reggio Emilia, di Cesena e Ravenna - spiega Cortesi -, sta portando avanti da una ventina di anni un importante lavoro di solidarietà e cooperazione internazionale nei Balcani, soprattutto in Bosnia Erzegovina, a sostegno delle donne vittime di genocidio a Srebrenica, dei bambini con disabilità a Zenica e Sarajevo, insieme all’associazione di ragazzi e ragazze nati da stupri di guerra, per la tutela dei diritti umani e la pace. Ma sta realizzando anche un importante lavoro di consapevolezza, conoscenza e analisi di quello che è stato un con itto europeo terribile, con oltre 100 mila morti, numerosi stupri e violenze sulle donne, un genocidio riconosciuto dai tribunali penali internazionali, come quello di Srebrenica. Un lavoro che stiamo facendo con passione nelle scuole, nella società civile, con le istituzioni locali, basta vedere il programma della terza edizione del Festival Balkanika che si sta realizzando in queste settimane anche con il contributo della Regione Emilia-Romagna attraverso il bando pace e diritti umani».

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L’INTERVISTA

La violenza subita dal professore ni ce ne o ibro obio r co

La 25enne lughese Letizia Venturini racconta il fatto che le ha cambiato la vita «Il dolore aveva bisogno di uscire e sapevo che scrivendone avrei aiutato altre donne»

di Maria Vittoria Fariselli

La chiave che gira nella toppa dello studio del professore, un pomeriggio qualunque di una studentessa universitaria che si trasforma in un incubo. Letizia Venturini ha 25 anni ed è nata a Lugo. Qualche anno fa, la sua vita è cambiata a seguito delle violenze subite dal relatore della sua tesi in servizi sociali. Alla paura di denunciare si aggiunge il percorso giuridico che la porta a ripercorrere ancora e ancora quel giorno, poi il bisogno di ritrovarsi e un viaggio intorno al mondo che l’ha portata a una nuova consapevolezza: «Non ci si può far distruggere dal dolore, bisogna trasformarlo in qualcos’altro». Oggi ha «perso il conto» dei paesi visitati e la sua storia, raccontanta in Quanto lontano dovrai correre (Mondadori) è la prima della collana Altrove, curata dallo scrittore Gianluca Gotto. Tra i suoi progetti, anche il podcast Souvenir «Nato per far viaggiare anche chi non può o per dare coraggio a chi vorrebbe farlo». Venturni presenterà il suo libro d’esordio alla libreria Coop del Globo di Lugo, venerdì 28 novembre. In programma per il prossimo gennaio, anche una presentazione al Mercato Coperto di Ravenna.

Quanto lontano dovrai correre è una storia di rinascita, che parte però da un episodio di violenza. È stato dif cile per lei metterlo su carta?

«No, anzi, possiamo dire che è stata la parte più semplice. Il dolore aveva bisogno di uscire e sapevo di star facendo qualcosa di utile per molte altre donne. La scrittura è sempre stata il mio sogno, è venuto quasi naturale».

Può raccontarci qualcosa di quel giorno?

«Sono state le sei ore più lunghe della mia vita. Tutto è cambiato in un secondo, una gura di riferimento, che rispetti e da cui ti aspetti protezione diventa il mostro. Mi ha avvicinata con gentilezza, illusa con prospettive di carriera e poi, una volta chiusi a chiave nel suo studio è iniziato l’incubo: insulti sul mio corpo, sulla mia personalità, la mia intelligenza. Tutto per affossarmi. Poi le molestie: la descrizione dettagliata dei suoi desideri sessuali, la normalizzazione di quella dinamica di abuso e potere che si era ripetuta su altre studentesse prima di me. Penso di aver scampato il peggio solo perchè a causa di un’operazione era impossibilato a spingersi oltre. Trovare la forza per parlarne subito è stato fondamentale».

La denuncia ha dato il via alla fase legale. Come si è conclusa? «Il percorso giudiziario è durato circa un anno. Se confrontato a quello di altre donne è stato breve, ma comunque doloroso. Raccontare ogni volta la storia mi obbligava a riviverla. Questo mi ha permesso di metabolizzare i fatti, ma è stato dif cile. La vicenda si è chiusa con un patteggiamento. Il professore ha perso il lavoro ed è stato allontanato dall’università. La sentenza è stata di 1 anno e 8 mesi con condizionale della pena. Per me ho chiesto il risarcimento minimo, a patto che risarcisse anche tutte le altre donne apparse come testimoni». Cosa signi ca per lei aver pubblicato la sua storia il 25 novembre, nella data simbolo della lotta alla violenza sulle donne?

27 novembre - 3 dicembre 2025 RAVENNA&DINTORNI

DONNE

All’Alighieri e al Socjale tra teatro e musica contro la violenza di genere

Continuano nel comune di Ravenna le iniziative organizzate nell’ambito della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Venerdì 28 novembre alle 18, nella sala Corelli del teatro Alighieri andrà in scena “No. Storia di Franca Viola”, spettacolo teatrale. Presenti in sala la regista Alessia Gennari e l’attrice Sara Urban (a cura di Soroptimist club Ravenna e comitato Pari opportunità Ordine dottori commercialisti Ravenna). Domenica 30 novembre alle 21, al teatro Socjale di Piangipane “Donna, musica e bici – facciamoci sentire”, una serata di musica, lettura e testimonianze della lotta alla violenza sulle donne (a cura di Fiab Ravenna).

GIOVANI

Microfono aperto a tutti al Mercato Coperto per i propri “turbamenti”

«Mi sono laureata e sono partita, ho sempre amato viaggiare e cercavo un modo per non sentirmi solo la vittima del mostro»

«Signi ca che una speranza c’è. Non ho voluto scrivere un libro sulla violenza, perché non voglio una visione negativa e non voglio dare a “lui” ulteriore importanza. Volevo trasmettere un messaggio di speranza, per far capire alle donne che non sono sole e che dalla violenza si può uscire. È stato un collettivo di donne a salvarmi. Della polizia non mi davo, avevo paura che non mi credessero. Così ho trovato il collettivo, conosciuto le storie delle altre donne e realizzato che quello che mi era successo era reale, non avevo esagerato e la colpa non era mia. Credo che un mondo senza violenza sia utopico. Spero però che tutte le donne riescano a trovare e dimostrare la propria forza e sappiano che luoghi di aiuto e ascolto esistono e sono lì per loro».

Questo episodio di violenza è stato anche la spinta per iniziare a viaggiare. Che tipo di motivazione le ha dato?

«Ero un foglio bianco, avevo bisogno di riscrivere la mia storia. La violenza ha segnato un prima e un dopo: prima c’era la laurea alle porte, progetti per il futuro, sogni e lavoro. Dopo, la perdita della prospettiva, l’annullamento del rapporto con il mio corpo, con le parole del professore ancora impresse in testa, la fame emotiva

e le abbuffate. Volevo lasciare l’università, tanto quegli studi non mi sarebbero più serviti a niente, ma non volevo che si prendesse anche quella parte di me. Mi sono laureata e sono partita. Ho sempre amato viaggiare e cercavo un modo per ricostruirmi attraverso nuove esperienze e allonarami da una dimensione in cui agli occhi di tutti ero solo la vittima del mostro». Nel suo libro però spiega che non sono i viaggi a far ritrovare sè stessi, ma un lavoro personale e introspettivo. «I viaggi sono uno strumento di crescita, e spesso velocizzano il processo di guarigione. Ma tutto parte dalla consapevolezza: non serve andare dall’altra parte del mondo per ritrovarsi e non è detto che una volta che si è dall’altra parte del mondo ci si ritrovi. È la consapevolezza con cui parti, o con cui resti a casa, a fare la differenza. Certo, a casa è più dif cile, perchè il viaggio stimola, mette in gioco, offre esperienze diverse e tiene sempre sull’attenti. Viaggiare in solitaria, poi, porta a misurarsi con sè stessi e a cercare non solo il bello, ma anche la propria interorità: diciamo che è più facile ritrovarsi tra templi, ashram e curandele che su una spiaggia paradisiaca di Bali...». La carriera da travel blogger come e quando è iniziata? E i viaggi organizzati? «Nel tempo, e per caso. Non chiamatemi travel blogger però, credo che quel ruolo non mi rispecchi. Ho iniziato a postare sui social per tenere aggiornati amici e parenti. Qualche video è diventato virale e le altre persone sono arrivate in modo inaspettato. Credo che a colpire sia stata la mia spontaneità e lo sguardo genuino sul mondo. Quando ho visto i numeri crescere ho pensato di diventare una blogger, ma quel tipo di narrazione non mi appartiene. Il messaggio che voglio lanciare non è quello del “viaggio rivelatore” nel luogo da cartolina. Anzi, ho sempre viaggiato all’arrembaggio, in maniera molto “local” e questo ha incuriosito le persone che mi seguono. I viaggi organizzati sono nati così, dalla richiesta di chi voleva viaggiare con me e come me: tempi lenti, luoghi lontani dal turismo di massa, sostenibilità. Non ci sposta ogni due giorni alla ricerca dello scatto perfetto, ci si ferma in luogo, si conosce la gente del posto e si aiuta come si può». L’incontro con Gotto invece com’è avvenuto?

«Con Gianluca si è creata una bellissima connessione, anche qui in modo casuale. Ho iniziato a leggere i suoi libri anni fa, proprio dopo la violenza. Cercavo qualcosa che mi facesse stare meglio. Una sera però gli ho scritto su Instagram, arrabbiata: le sue parole erano bellissime, ma come si fa a seguirle quando si sta così male? Lui mi ha risposto che quello che mi è successo non è bello, ma non posso cambiarlo. Posso cambiare solo quel che viene dopo. In quel momento inviai la richiesta di passaporto e decisi di laurearmi il prima possibile. Qualche tempo dopo, il destino ha fatto sì che ci incrociassimo in Thailandia, per il tempo di un pranzo. Lui ha preso a cuore la mia storia, e quando ho iniziato a scriverla l’ho contattato per dirglielo. Mi ha risposto che avrebbe voluto chiedermelo lui stesso. Così si è chiuso il cerchio».

Domenica 30 novembre (dalle 17.30) arriva al Mercato Coperto di Ravenna l’Open Mic Turbato, il nuovo progetto di Turbe Giovanili. L’iniziativa nasce come uno spazio aperto e sperimentale, pensato per permettere ai giovani under 35 di esprimersi liberamente attraverso musica, lettura, spettacoli e poesia, condividendo le proprie emozioni e i propri turbamenti con il pubblico. Ci sarà un palco aperto alle emozioni e alle storie di tutti, in un contesto di condivisione dove partecipanti e pubblico possono incontrarsi, dialogare e confrontarsi. Tra gli artisti locali che saliranno sul palco lo scrittore Matteo Cavezzali, la cantante Giorgia Rosetti, il cantautore Tommaso Sangiorgi e la performer Deda Fiorini. Per chi vuole condividere i propri turbamenti ma senza utilizzare il palco, sarà disponibile una scatola dove lasciare messaggi, poesie o testi anonimi che verranno letti durante l’evento. L’evento è gratuito e aperto a tutti. Per riservare un posto informarsi tramite i canali social ufficiali di Turbe Giovanili.

PREVENZIONE

Giornata contro l’Aids: a Lugo e Ravenna consulenze e test salivari per Hiv, gratis

In occasione del 1° dicembre – Giornata Mondiale contro l’Aids, il Centro Antidiscriminazione di Ravenna rinnova il proprio impegno nella prevenzione, nella sensibilizzazione e nella lotta alla sierofobia organizzando due nuove giornate dedicate al testing gratuito e all’informazione sulla salute sessuale. La prima giornata si terrà domenica 30 novembre a Lugo, dalle 10 alle 13, all’interno del Pavaglione in largo della Repubblica 16, nella sede del nuovo Centro Antidiscriminazione. Sarà una mattinata dedicata ai test salivari per Hiv e al counseling personalizzato, in collaborazione con l’Ausl. La seconda giornata è prevista per lunedì 1° dicembre a Ravenna, dalle 16 alle 20 nella sede del Centro Antidiscriminazione in via Berlinguer 7. Anche in questo caso sarà possibile effettuare test salivari e ricevere counseling, ma la giornata offrirà anche un’importante opportunità aggiuntiva: dalle 16 alle 18 saranno disponibili vaccinazioni gratuite contro Hpv, epatite A e Mpox per chi ne ha diritto secondo il piano regionale.

n d r en venn n ce n on r i ic di i ener ione

iv

Dopo l’estivo Manualetto, Studio Doiz e Denara tornano il 28 e 29 novembre con un nuovo progetto trasversale

Dopo il festival Manualetto dell’estate scorsa, i capannoni dell’ex Ferruzzi Benini & C., in via Zara 27, riaprono al pubblico per il nuovo progetto Z.A.R.A. (Zona Artistica di Rigenerazione Attiva), curato da Studio Doiz e Denara in un’ottica di continuità progettuale, introducendo una serie di appuntamenti off gratuiti pensati per proseguire il lavoro del festival al di fuori della sua consueta programmazione di settembre.

La due giorni inizia venerdì 28 novembre (ore 18.30) con l’inaugurazione della mostra fotogra ca Urbano, troppo urbano, di Giorgio Granatiero, Nicola Romagnoli, Nicolas Piazza e Michele Montanari L’obiettivo degli scatti ospitati nei capannoni di Manualetto è semplice quanto intrigante: usare la fotogra a per riscoprire le zone periferiche e industriali delle nostre città. Alle 21.30 spazio alla musica dal vivo con il giovane trio jazz romagnolo Not to Mention, composto da Marco Pierfederici (pianoforte e tastiere), Vito Bassi (basso elettrico) e Mattia Zoli (batteria). Tra le formazioni più promettenti della nuova scena jazz italiana, il trio intreccia jazz, funk e fusion; ha vinto il Premio Fara Music Jazz Live ed è recentemente arrivato in nale a Tomorrow’s Jazz al Teatro La Fenice di Venezia. Nel 2024 hanno pubblicato il loro primo EP con l’etichetta Brutture Moderne.

CONVEGNO/1

“OGNI COSTRUZIONE È FATTA DI FRAMMENTI” AL MAR,

MOSAICO E ARCHITETTURA DAL ’900 A OGGI

Il 28 e 29 novembre il museo ospita esperti ed esperte del settore a livello internazionale

La seconda giornata, sabato 29 novembre, parte alle 10.30, quando Z.A.R.A. ospiterà il workshop gratuito di arte-terapia curato da Martina Ravaioli, in arte Macroglossa. In questo laboratorio, pensato per famiglie, adulti e bambini, si esplorerà il tema della rigenerazione urbana

CONVEGNO/2

attraverso gesti creativi e materiali naturali. Con l’aiuto di Ravaioli, i partecipanti costruiranno una grande opera collettiva ispirata alla Darsena di Ravenna: una mappa immaginaria fatta di collage, carte piantabili, segni e piccoli frammenti di natura (info e iscrizioni: macroglossa.linguaggi@gmail.com). Alle 18.30 si torna a parlare di rigenerazione urbana con Nicola Montalbini (nella foto). L’artista ravennate è l’autore del chiacchieratissimo Pavimento, l’installazione musiva contemporanea a Porta Adriana, nata nel contesto della Biennale del Mosaico e tra i più interessanti interventi di arte pubblica degli ultimi anni. Il titolo dell’incontro è esaustivo – Di soglia in soglia. Il Pavimento di Montalbini come prima tessera per re-immaginare l’arte pubblica a Ravenna Montalbini sarà accompagnato da un vero panel di esperti, composto da Eleonora Savorelli e Daniele Torcellini, curatori; Marco Santi e Anna Caterino del Gruppo Mosaicisti Ravenna, e dagli studenti e le studentesse dell’Accademia Statale di Belle Arti che hanno lavorato al Pavimento.

Alla Biblioteca Oriani si ricordano la gura e l’opera del grande archeologo Giacomo Boni

Sabato 29 novembre (ore 17) alla sala “Spadolini” della Biblioteca di Storia contemporanea “Oriani”, si terrà il convegno dal titolo La difesa del patrimonio culturale tra Otto e Novecento. Giacomo Boni a Venezia e Ravenna a cento anni dalla morte (1925-2025), organizzato dalla Fondazione Casa di Oriani in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia e l’Accademia di Belle Arti Statale di Ravenna. Al centro dell’incontro la figura e l’opera di Giacomo Boni (nella foto), uno dei più importanti archeologi italiani («il grande disseppelitore del passato», in una definizione coeva di Alfredo Oriani), artefice fra le altre cose degli scavi al Foro romano e al Palatino e al masso di fondazione del campanile di San Marco, dopo il rovinoso crollo del 1902. Il convegno si soffermerà in particolare sui suoi stretti rapporti con il mondo della cultura ravennate e romagnola, in primo luogo Corrado Ricci, col quale Boni condivise l’impegno per la salvaguardia del patrimonio artistico durante la Grande guerra, e la contessa Silvia Pasolini Zanelli, già intima di Giosuè Carducci, con la quale intrattenne un fitto carteggio. Interverranno Eleonora Maria Stella (CNR, Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale, Roma), Myriam Pilutti Namer (Università Ca’ Foscari, Venezia), Monica Donaglio (Biblioteca Nazionale Marciana, Venezia) e Alberto Giorgio Cassani (Accademia di Belle Arti Statale, Ravenna).

«Détruis, car toute création vient de la destruction». Così scriveva lo scrittore simbolista Marcel Schwob (1867-1905), nel suo piccolo capolavoro Le Livre de Monelle del 1895: «Distruggi, ché ogni creazione viene dalla distruzione». Non è forse questa l’operazione compiuta da Gaudí che, facendo rompere le piastrelle di ceramica, scartate dalle fabbriche, ai suoi muratori, ricreava da quelle “incrinature” – in spagnolo “trencadís” –, le sue famose coperture di tetti e camini, sublimando, appunto, secondo la magistrale lettura di Juan José Lahuerta, lo “scarto”?

Rubando la traduzione di quella citazione a Edgardo Franzosini, autore della magni ca biogra a di Raymond Isidore detto Picassiette – un altro che lavorava coi frantumi di stoviglie – è nato il titolo del convegno internazionale – “Ogni costruzione è fatta di frammenti” – dedicato al rapporto tra mosaico, architettura e spazio pubblico nel XX e XXI secolo. Permettendoci una leggera variazione nella traduzione di Franzosini: “frammenti” al posto di “frantumi” – ma il senso non cambia.

Il convegno si terrà nelle giornate di venerdì 28 e sabato 29 novembre (dalle 9.30 del mattino) alla Sala Martini del Mar- Museo d’Arte della Città di Ravenna, a cura di chi scrive, organizzato dal MAR stesso e dall’Accademia di Belle Arti di Ravenna all’interno della IX Biennale di Mosaico Contemporaneo. A parlare di questo tema sono stati invitati esperti ed esperte del settore a livello internazionale: Giovanni Bianchi, Guglielmo Bilancioni, Ermanno Carbonara, Giovanna Cassese, Anna Caterino, Gabriella Cianciolo Cosentino, Maurizio Corrado, Chiara Curti, Francesco Dal Co, Simone Feneri, Edgardo Franzosini, Louise Noelle Gras, Guido Guidi, Lucia Pesapane, Giovanna Riu, Marco Santi e Claudia Tedeschi. Porteranno i loro saluti, Fabio Sbaraglia, assessore alla Cultura e al Mosaico del Comune di Ravenna, Roberto Cantagalli, direttore del MAR, Paola Babini, direttrice dell’Accademia e Daniele Torcellini, direttore artistico della Biennale.

Si partirà dalle esperienze del mosaico negli spazi pubblici di questi ultimi decenni, tornando poi indietro, agli albori del Novecento, a Gaudí, Simon Rodia, Picassiette, Hundertwasser, Niki de Saint Phalle e Juan O’ Gorman, tutti artisti che potremmo de nire in senso lato “espressionisti”, per passare a Enrico Prampolini, Fillia, Gino Severini e ai mosaicisti del Terzo Reich per quel che riguarda il rapporto tra il mosaico come pittura “eterna” e le dittature degli anni VentiTrenta, per nire con una visione “critica” del mosaico contemporaneo, con i nomi di artisti come Lucio Fontana (e altri che hanno lavorato a Milano tra anni ’50 e ’90) e Mario Deluigi, appartenuti entrambi al movimento dello Spazialismo e, soprattutto, con un architetto come Carlo Scarpa, amico di Deluigi, che chiese proprio a quest’ultimo di collaborare con un intervento a mosaico alla “decorazione” del giardino della Fondazione Querini Stampalia a Venezia. Anche se il capolavoro, nel senso del mosaico come «fulcro nel coef ciente architettonico», secondo la de nizione di Deluigi, sarà la Tomba Brion (19691978) a San Vito di Altivole (TV), con il fregio «bizantino-kleeiano» – come ha scritto Gigi Scarpa –, che corre lungo il muro di con ne in cemento armato del complesso monumentale. Fregio che, oltre a de nire il muro stesso indica, inoltre, la linea dell’orizzonte che il muro impedisce di vedere. A suggerire, forse, una possibile, esile, ma preziosa linea di contatto, anche per il futuro, tra mosaico e architettura.

Alberto Giorgio Cassani

Guido Guidi, “San Vito di Altivole, Tomba Brion, 2008”

Mario Onofri presenta “La foto di classe” al Circolo degli scrittori

Sabato 29 novembre (ore 18.30) nella sede del Circolo degli scrittori in via Ghibuzza 12, verrà presentato La foto di classe (ed. 1886 publishing), romanzo d’esordio di Mario Onofri. L’autore, che si definisce “scrittore per caso”, ha immaginato di ritrovare in una vecchia cantina la foto della quinta D di Ragioneria, datata Bologna 1980. Il romanzo narra le vicende di vita post diploma dei diciannove studenti, fra ragazzi e ragazze, e di una loro insegnante ritratti nell’ultima foto di classe. Il romanzo si è aggiudicato il primo premio per le opere inedite al concorso “Castel di carta”, da una giuria presieduta da Maurizio De Giovanni.

Il vino rende felici? Lo scopriamo con Andrea Casadio alla libreria Dante

Sabato 29 novembre (ore 18) alla libreria Dante di Angela e Alberta Longo, in centro a Ravenna, le titolari dialogheremo con Andrea Casadio, autore insieme ad Alberto Grandi del libro In vino felicitas (Aliberti editore). Un viaggio tra neuroscienza, storia e cultura del vino, che fa riflettere, a colpi di debunking, sui reali rischi e benefici del vino e delle bevande alcoliche (e non) per la salute.

Una festa per la riapertura della biblioteca Trisi di Lugo

Sabato 29 novembre la storica biblioteca comunale Fabrizio Trisi di Lugo festeggia la riapertura dei suoi spazi dopo la ristrutturazione che ha rimediato ai danni dell’alluvione del 2023 con una giornata di eventi. Alle 10 è prevista la cerimonia di riapertura alla presenza delle autorità cittadine, poi ha inizio Un mondo di storie, una selezione di letture in più lingue per bambini dai 3 ai 6 anni e per le loro famiglie. Alle 11.30 si inaugura la mostra documentaria dedicata a Gregorio Ricci Curbastro, un protagonista del suo tempo Nel pomeriggio si continua con Pippi, rivisitazione musicale e narrativa del romanzo di Astrid Lindgren Pippi Calzelunghe, pensata per bambini dai 7 ai 10 anni, l’esperienza prosegue con “a tavola con Pippi”. La giornata si chiude alle 18 con la presentazione del libro Volevo solo fare la calciatrice (Minerva), insieme all’autrice Alice Pignagnoli.

MOSTRE/1

Alle Pescherie di Lugo il nissage di “Matrice” e il progetto su Dosi

Sabato 29 e domenica 30 novembre, dalle 10 alle 20, con la Residenza d’artista | P.P.P. Painters Play Piero dedicata al pittore Piero Dosi, si concluderà il diciottesimo movimento di Matrice, progetto a cura di Massimiliano Fabbri avviato nel 2022 che ha presentato la mostra Quadri di un’esposizione negli spazi delle Pescherie della Rocca di Lugo. P.P.P. Painters Play Piero è il nuovo progetto di LugoMusei pensato come un ciclo di brevi residenze d’artista che trasforma le Pescherie della Rocca (e in futuro altri luoghi della città), in uno studio collettivo per pittrici e pittori invitati a misurarsi con la produzione dell’artista lughese Piero Dosi, scomparso nel 2016. Il progetto coinvolge gli artisti Greta Affanni, Francesca Cerfeda, Federica Giulianini, Domenico Grenci, Enrico Minguzzi, Dario Molinaro e Alessandro Saturno, chiamati a guardare, interpretare, tradurre e “tradire” un’opera di Dosi scelta per affinità dal suo archivio e attingendo anche dalle recenti donazioni in mostra. Il lavoro sull’archivio del pittore, guardato dagli occhi di altri artisti, si collega alla recentissima donazione di un corpo di opere dell’artista lughese da parte degli eredi (dieci tele e venti carte), presentata in anteprima nella mostra, e che andrà a formare una sezione e un nucleo all’interno del futuro Museo della Città di Lugo, che troverà sede, con tutta probabilità, a Palazzo Tamba, edificio che si connetterà, attraverso una importante sezione novecentesca, alla Casa-Museo Francesco Baracca.

Venerdì 12 dicembre 2025 ore 20,30

Sala Ragazzini

Largo Firenze, 1 - Ravenna è lieta di presentare un CONCERTO del pianista

La cittadinanza è invitata

MOSTRE/2

Omaggio a Giò Pomodoro alla Pallavicini 22

Venerdì 28 novembre (ore 18.30) alla Pallavicini22 Art Gallery si inaugura la mostra Dialoghi continui - ubi materia ibi geometria, un omaggio a Giò Pomodoro con opere di Franca Minardi e Paolo Racagni. La mostra vuole essere un omaggio e un riconoscimento a un artista e didatta che in Ravenna trovò amici e fertili collaborazioni. Le tavole (fogli prodotti durante le lezioni) sono una testimonianza di come Giò Pomodoro intendesse la trasmissione dei saperi, senza risparmio e senza remore. Didattica e arte legate dalla cultura del progetto.

CERAMICA

AL MIC DI FAENZA INAUGURA “DOUBLE JEU” DI LÈA RENARD

Sabato 29 novembre (ore 17.30) alla Project Room del Mic di Faenza si inaugura Double Jeu, dell’artista francese Léa Renard, che si è aggiudicata il Premio Faenza nella categoria under 35 e due mesi di residenza al Mic per lavorare a questo nuovo progetto. «Double Jeu (Doppio Gioco) nasce dall’incontro tra storia e presente – commenta Renard –. A Faenza, la ceramica è un patrimonio vivo, un territorio in cui ogni gesto, ogni forma, porta con sé la memoria dei secoli passati. Creare qui significa accettare che nulla possa esistere senza questo passato; ogni pezzo diventa il luogo di un dialogo perpetuo tra ciò che è stato e ciò che potrebbe essere».

Musiche di Franz Liszt, Robert Schumann, Joachim Raff, Fryderyk Chopin, Giuseppe Verdi

Col patrocinio

La stagione di Capire la Musica si apre con il piano leggendario di Ivo Pogorelich

Domenica 30 novembre il fuoriclasse serbo sarà all’Alighieri con un programma eetho eniano oi concerti fino ad aprile

Torna una nuova edizione di Capire la Musica, la rassegna promossa da Emilia Romagna Concerti, che si apre domenica 30 novembre (ore 21) al Teatro Alighieri con il ritorno di Ivo Pogorelich (nella foto), pianista visionario impegnato in un omaggio a Beethoven. Il leggendario pianista serbo si è distinto nella musica classica grazie al suo inconfondibile talento musicale e approccio innovativo all’interpretazione della partiture, qualità che lo rendono una delle menti musicali più originali della nostra epoca. La sua costante ricerca ha rivelato nuove capacità espressive della partiture, rese con straordinario virtuosismo e maestria tecnica: le sue interpretazioni suggestive e ugualmente raf nate hanno ampliato gli orizzonti della letteratura pianistica. A seguire, il 10 dicembre, la basilica di San Francesco ospiterà il tradizionale Concerto di Natale con la Young Musicians European Orchestra diretta da Sancho Almendral, accompagnata dal violoncellista Mattia Pagliani in un programma dedicato a Ciaikovski, Wieniawski e Mozart. Il nuovo anno si apre il 3 gennaio con la Fanfara della Brigata Cadore, diretta da Domenico Vello, che porterà in scena un concerto festoso all’Alighieri. Il 10 febbraio una serata di grande prestigio: gli Strumentisti del Teatro alla Scala di Milano si uniranno alla Young Musicians

L’OMAGGIO

European Orchestra sotto la direzione di Paolo Olmi, per un programma dedicato a Schubert. Un appuntamento speciale celebra la Festa della Donna: l’8 marzo, alla sala Corelli, il duo formato dalla violoncellista Eleonora Testa e dalla pianista Romane Oren interpreterà pagine intense di Boulanger, Debussy e Brahms. La stagione proseguirà il 25 marzo all’Alighieri con il raf nato pianismo di Ramin Bahrami, interprete tra i più apprezzati della musica di Bach, e si concluderà il 1 aprile a San Francesco con il Concerto di Pasqua, con la Young Musicians European Orchestra diretta da Domenico Famà (violino solista Andrea Cicalese).

FILIPPO GRAZIANI ALL’ASTORIA

CON

IL TOUR DEDICATO AL PADRE

Domenica 30 novembre (ore 21) il Teatro Astoria ospita Filippo Graziani con una nuova data del suo Ottanta. Buon compleanno Ivan, insieme a un trio acustico. Si tratta di un racconto musicale potente, intimo e travolgente, attraverso i brani più amati di Ivan Graziani ma anche quelli meno noti, scelti con cura dal figlio Filippo per offrire uno sguardo personale e autentico sull’universo creativo del padre. Con oltre dieci anni dedicati a diffondere l’eredità musicale del padre, Filippo ha dimostrato di essere un performer carismatico e creativo non limitandosi a interpretare i brani di Ivan, ma rinnovandoli con il suo stile, creando nuovi arrangiamenti che non intaccano l’essenza originaria ma la impreziosiscono.

CLUB

Al Mama’s canzoni contro la guerra e i Lolo di Pilia, Diabate, Kanuteh e Zanotti

L’usuale doppietta live del weekend del Mama’s Club si apre venerdì 28 novembre (ore 21.30) con Il sogno più strano... canzoni contro le guerre e la prepotenza. Sul palco Paola Sabbatani (voce), Daniele Santimone (chitarra e voce), Maurizio Piancastelli (fiati e percussioni) e Gabriele Zanchini (pianoforte e melodica). Sabato 29 ecco poi i Lolo (nella foto), interessantissima formazione che vede Mamah Diabate (voce, ngoni, tamà), Jabel Kanuteh (voce, kora, kamalengoni), Stefano Pilia (basso) e Marco Zanotti (batteria, Calebasse). Due griot del West Africa insieme a due tra i più attivi musicisti contemporanei italiani presentano l’ultimo album omonimo uscito a gennaio 2025.

HIP HOP

Albino & MrDiniman e Max Penombra al Cisim

Sabato 29 novembre (dalle ore 22) al Cisim di Lido Adriano ci sarà la presentazione dei nuovi dischi di Albino & MrDiniman, Messaggi vocali, e di Max Penombra, Savio City Sud Entrambi i progetti sono prodotti da Cisim Lodc all’interno del progetto Parlare coi Muri e realizzati con il contributo di Emilia Romagna Music Commission. A seguire djset. Ingresso a offerta libera. Info: ccisim.it.

CLASSICA/2

Al Mic di Faenza un quartetto d’eccezione per Luciano Berio

Domenica 30 novembre (ore 11) prosegue al Mic di Faenza la rassegna Soavi Armonie. Sul palco Birgit Nolte (flauto), il chitarrista Donato D’Antonio (nella foto), Roberto Noferini (violino) e Michele Donati (voce), per un omaggio a Luciano Berio nel centenario della nascita. Luciano Berio (1925-2003) è stato tra i massimi compositori del Novecento. Musica e poesia si intrecciano in un programma che include i celebri Duetti per due violini, la Sequenza I per flauto e le Sei Danze rumene di Bartók, con letture di testi di Edoardo Sanguineti.

ROCK

Al Bronson The Darts e la serata Nirvana

I “CONCERTI DELLA DOMENICA” CELEBRANO LE “FOLK SONGS”

Domenica 30 novembre (ore 11), alla sala Corelli dell’Alighieri, in occasione del centenario della nascita di Luciano Berio, l’associazione musicale “Angelo Mariani” celebra l’anniversario proponendo all’interno dei Concerti della Domenica l’esecuzione di una delle opere più famose del compositore, Folk Songs. Il concerto presenterà la raccolta di undici canzoni composta nel 1964. Il ciclo è concepito per voce, flauto, clarinetto, arpa, viola, violoncello e percussioni. Protagonista l’attrice e cantante Gea Rambelli (nella foto), accompagnata nell’occasione dall’Ensemble La Corelli, guidato da Jacopo Rivani. A condurre il filo delle canzoni sarà il musicologo Guido Barbieri.

Doppio appuntamento al Bronson di Madonna dell’Albero. Giovedì 27 novembre (ore 21.30) arrivano dagli Usa The Darts (nella foto), incendiaria formazione garage-rock tutta al femminile di Seattle. Nato nel 2016, il quartetto nel 2018 firma per l’etichetta Alternative Tentacles di Jello Biafra e da lì è un successo dopo l’altro. Il nuovo album è in uscita col nuovo anno, sul palco quattro musiciste, sottovesti vintage nere per un pigiama party stellare, fatto di chitarre taglienti, organo e rullate incalzanti. In apertura, il glam-powerpop esplosivo degli italiani The Weirdolls. Venerdì 28 novembre (ore 21.30) ecco poi la serata Rome as you are - quando i Nirava arrivarono in Italia, con la proiezione del documentario omonimo di Daniela Giombini e il talk con la regsita, Dario Calfapietra e Francesco Farabegoli.

AGENDA MUSICA

I Funkorama al Teatro Socjale di Piangipane

Venerdì 28 novembre (ore 21.30) al Teatro Socjale di Piangipane sono in concerto i Funkorama, nuovo progetto che vede unirsi i quattro session man Luca Visigalli (basso), Paolo Rubboli (batteria), Nicola Peruch (clavinet e piano elettrico) e Mecco Guidi (hammond) per portare avanti e omaggiare la loro passione per il groove.

Mirko Casadei, libro e live al Bicio Papao

Giovedì 27 novembre (ore 18.30) al Bicio Papao di Milano Marittima Mirko Casadei presenta il suo libro Il figlio del Re. Storia e storie di Raoul Casadei (Bompiani). La presentazione sarà accompagnata da un live acustico dello stesso Casadei insieme a Marco Lazzarini (sassofono) e Stefano Giugliarelli (chitarra). Ingresso libero.

CULTURA

ella nuo a sede del upo di ido di a io si parte il no em re con il duo itelli e aei Fino a maggio tanti concerti di grande caratura tra cui il de utto degli redda di assimo upillo tomo oshihide e Fennes con im our e

Dopo trentacinque anni tra Meldola prima e un piccolo paesino della provincia pedecollinare forlivese, Ravaldino in Monte, poi – dove ha portato sul palco una serie di monumenti viventi della musica di ricerca di diversi ambiti, dal free jazz all’elettroacustica, dalla contemporanea alla creativa, diventando nel tempo un punto di riferimento imprescindibile dell’avanguardia italiana ed europea – Area Sismica trasferisce ora le rassegne di Musiche Extra-Ordinarie e Musiche Inaudite negli spazi di Lupo, lo stabilimento balneare con annessa sala concerti di Lido di Savio. Ed è lì che, domenica 30 novembre (ore 18), la sua trentaseiesima stagione si apre con il duo Gabriele Mitelli (tromba, elettronica) e Mariam Rezaei (giradischi). Rezaei e Mitelli formano un duo eccezionale nella scena musicale sperimentale contemporanea. Uniti dalla passione per l’innovazione sonora e la sperimentazione artistica, i due musicisti hanno dato vita a un progetto che s da le convenzioni ed esplora nuove dimensioni espressive. Le loro performance sono un viaggio attraverso paesaggi sonori in continua evoluzione, dove improvvisazione e composizione si fondono in un’esperienza cosmica. Il 7 e 8 dicembre ecco poi l’ormai ben avviato Haiku Festival, che vedrà protagonisti gli Uredda in anteprima assoluta (il 7) e il violoncellista Claudio Pasceri (l’8). «L’Haiku è un po’ rappresentativo dell’anima di Area Sismica –spiega il direttore artistico Ariele Monti – per

il suo eclettismo. Uredda è un progetto completamente originale nato un anno e mezzo fa ad’Area Sismica con Massimo Pupillo a dare il la e col supporto fondamentale dell’Emilia Romagna Music Commission. È una prima assoluta, ho avuto la fortuna di ascoltare le prime composizioni (perché è un lavoro tutto scritto) e sono davvero entusiasmanti, Pupillo si è davvero superato. Con Pasceri abbiamo invece l’altra faccia di Area Sismica, quella legata alla contemporanea, qui addirittura classica tout court, visto che in programma ci sarà anche Bach, ed è un omaggio a Rohan de Saram a cui teniamo tantissimo».

Il 14 dicembre ecco poi Traum, ossia la condivisione dello stesso orizzonte di interpretazione dell’esistenza e della musica da parte di quattro musicisti, Luca Ciffo (Fuzz Orchestra), Lorenzo Stecconi (Lento), Luca T. Mai (Zu) e Paolo Mongardi (Fuzz Orchestra/Zeus), che presentano il loro primo lavoro eponimo, del 2024. Sempre grazie all’Emilia Romagna Music Commission, qualche anno fa ha preso vita anche il progetto, che ora sta spiccando il volo, TellKujira, in arrivo il 21 dicembre con una nuova formazione in cui ad Ambra Chia-

ra Michelangeli subentra la violinista Agnese Amico. Il 4 gennaio sarà quindi la volta dell’Istantanea Ensemble (con una line up ancora da de nire), che nasce al Mercato Sonato di Bologna in seno al progetto Orchestra Senza Spine, mentre l’11 gennaio ci sono i WE3+ band ispirata a The Trio, di cui riprende la strumentazione e ne aggiorna lo spirito in composizioni perlopiù originali. E il 22 febbraio c’è molta curiosità per il duo Maria Portugal & Marta Warelis: «Sono due stelle nascenti del jazz – dice Monti –, una brasiliana, l’altra polacca, di cui si sentirà molto parlare». Imperdibile (8 marzo), a nostro avviso, il trio Nathalie Forget (Ondes Martenot), Michele Rabbia

(percussioni, elettroniche) e Ingar Zach (percussioni), impressionanti dal vivo, così come gli [Ahmed], in arrivo il 29 marzo, formazione che compone musica ispirata alla musica di Ahmed Abdul-Malik, bassista, suonatore di oud, compositore, educatore e losofo newyorkese (il nuovo album è splendido). «Il 12 aprile ci sarà poi Angel Bat David, che non ha bisogno di presentazioni, quindi, il 19 aprile, il quartetto della pianista giapponese Satoko Fujii, con Tatsuya Yoshida alla batteria». Ilnale di stagione è col botto: il 2 maggio il trio Otomo Yoshihide, Joey Baron e Robyn Schulkowsky, il 3 maggio il duo Fennesz e Jim O’Rourke Info: areasismica.it.

LA RAGAZZA DI GHIACCIO

gio. 27: ore 18.30

PATALÒ ALLA CASA DEL TEATRO DI FAENZA CON “ANNA GHIACCIO”

Venerdì 28 novembre (ore 21) la stagione della Casa del Teatro di Faenza prosegue con Anna Ghiaccio, lavoro di Teatro Patalò interpretato da Isadora Angelini, direttrice e fondatrice insieme a Luca Serrani della compagnia, e con la regia di Rita Frongia, una delle più interessanti drammaturghe del contemporaneo. «Dopo avere creato sulla scena la figura archetipica Lilith – spiega la regista – con l’intelligenza e il corpo di Angela Antonini, ho cominciato a sognare liberamente un altro personaggio di fantasia, Anna Ghiaccio, che trae lontanissima ispirazione da La regina delle nevi di Andersen. È una nuova creatura che studio in relazione a un’altra intelligenza, a un altro corpo sensibile, una creazione per Isadora Angelini». Anna Ghiaccio è come una regina sulle nevi, ne conosce ogni crepa, ogni traccia di slitta, sente le note basse del ghiaccio che si divide e quando c’è il vento che porta via, scalda una moneta e la mette sulla finestra gelata del suo castello di ghiaccio. Info:teatroduemondi.it. RICERCA/1

LA RASSEGNA

“Storie di Ravenna” si apre all’Alighieri con un omaggio a Guidarello nel cinquecentenario della statua

La nuova stagione della rassegna Storie di Ravenna si apre lunedì 1 dicembre (ore 18) al Teatro Alighieri con Guidarello, il cavaliere di Ravenna: il cinquecentenario della statua tra storia, restauro e leggenda. Con la regia di Alessandro Argnani, in scena Daniele Carnoli, Giovanni Gardini e Giorgia Salerno ripercorrono la storia di come la lastra tombale di Guidarello conservata al Mar sia diventata un’icona della città. Accanto ai documenti, al recente lavoro di studio e intervento che ha restituito leggibilità ai dettagli del marmo, emergono le leggende: i baci portafortuna, i desideri sussurrati, i viaggiatori che tornano a trovarlo. Info: ravennateatro.com.

TEATRO

FRANCO BRANCIAROLI APRE

LA STAGIONE DI PROSA DELL’ALIGHIERI

Giovedì 4dicembre (ore 21) La Stagione dei Teatri ospita all’Alighieri Sior Todero Brontolon, di Carlo Goldoni, con Franco Branciaroli (nella foto) e la regia di Paolo Valerio. Il mondo di Goldoni e il mondo delle marionette si congiungono nel microcosmo della scena, luogo reale e immaginario insieme, amplificando la poesia e la comicità di uno dei personaggi più buffi di quell’universo di maschere: l’indifendibile “brontolòn”.

TEATRO RAGAZZI

Al Goldoni Il Baule Volante con “Il sogno di Tartaruga”

La rassegna Favole del Teatro Goldoni di Bagnacavallo prosegue domenica 30 novembre (ore 17) con la compagnia Il Baule Volante che presenta lo spettacolo Il sogno di Tartaruga, fiaba africana, scritto da Liliana Letterese e interpretato da Andrea Lugli.

Veronica Gonzalez ospite di “Le Arti della Marionetta” all’Almagià

Domenica 30 novembre (ore 17.30) la stagione Le Arti della Marionetta prosegue all’Almagià con l’attrice italo-argentina Veronica Gonzalez, che racconterà con abile maestria e con i suoi magici piedi personaggi e storie bizzarre e divertenti nel suo spettacolo C’era due volte un piede Info: teatrodeldrago.it.

I burattini di Mattia Zecchi a Santerno

Domenica 30 novembre la nuova rassegna Libri, storie e burattini. prosegue a Santerno (ex Scuole), dove I Burattini di Mattia Zecchi portano in scena Le disavventure di Fagiolino. Dalle 14.30 a ingresso gratuito.

TOKYO GODFATHERS * gio. 27: ore 21.00 ven. 28: ore 18.30 *Anteprima

A RUSSI “DAL FIUME RIBELLE”, LA DRAMMATURGIA IN MUSICA DI ELENA BUCCI E CHRISTIAN RAVAGLIOLI

Lunedì 1 dicembre al Comunale va in scena l’esperimento che fa parte del progetto “La città delle vite infinite”

Lunedì 1 dicembre (ore 20.45) il Teatro Comunale di Russi ospiterà un primo esperimento di drammaturgia in musica dal titolo Dal ume ribelle, di e con Elena Bucci (nella foto) e con le musiche originali dal vivo di Christian Ravaglioli L’appuntamento fa parte de La città delle vite in nite, progetto a cura della compagnia di Bucci, Le belle bandiere, realizzato con il sostegno del Comune di Russi e della Regione Emilia Romagna, che esprime il sogno di una città ideale dove si incrociano arti, saperi, sogni e mestieri, dove vite, luoghi e storie di ognuno diventano di tutti. Il progetto ha trasformato il Teatro Comunale in uno spazio di ricerca, sorpresa, stupore, incontro, per ritrovare il senso di una storia e di una memoria collettiva e immaginare un futuro dove i teatri e le arti siano un catalizzatore di emozioni, paure, desideri, utopie. «Dal ume ribelle – spiega Elena Bucci – è un primo esperimento per raccontare in musica persone, luoghi, fatti che, per il loro valore e la loro originalità, non vorrei fossero dimenticati. Non è ancora uno spettacolo, ma una veglia. Parole, domande, canto, musica, storia, memoria sono soltanto una testimonianza, un abbraccio, un fuoco nella notte.» Con il progetto La città delle vite in nite Bucci da tempo tiene in mano un lo di scrittura che dà voce a persone e luoghi della sua terra di Romagna e in questa serata racconterà storie di donne e uomini che hanno trovato il coraggio di rischiare la loro vita in nome di ideali. Info: lebellebandiere.it.

PERFORMANCE

La Veglia dei Menoventi a Castel Bolognese

Mercoledì 3 dicembre (ore 21) alla biblioteca Dal Pane di Castel Bolognese va in scena Veglia, performance della compagnia faentina Menoventi. Lo spettacolo nasce come rito collettivo contemporaneo, ispirato alle antiche veglie e al libro Le cercle des menteurs di Jean-Claude Carrière, e si sviluppa attorno a un fuoco simbolico. Tra racconti ironici e filosofici, giochi, musica e momenti di condivisione attiva, invita lo spettatore a interrogarsi sul confine sottile tra verità e menzogna, realtà e narrazione. Un’esperienza immersiva e fortemente partecipativa, costruita per riscoprire il piacere dello stare insieme, arricchita dalla sonorizzazione dal vivo del musicista e cantautore turco Özgür Yalçin, che contribuirà a creare un’atmosfera sospesa e carica di suggestione.

A BAGNACAVALLO LA COPPIA AGNESE FALLONGO E TIZIANO CAPUTO

Martedì 2 dicembre (ore 21) il cartellone Teatri d’Inverno (dedicato alla drammaturgia contemporanea) del Goldoni di Bagnacavallo si apre con I Mezzalira. Panni sporchi fritti in casa, interpretato da Agnese Fallongo (che ne cura anche la drammaturgia) e Tiziano Caputo (musiche originali) insieme ad Adriano Evangelisti, per la regia di Raffaele Latagliata. Si tratta di un racconto tragicomico che, ai toni brillanti della commedia all’italiana, mescola le tinte fosche del giallo e del thriller e che invita lo spettatore a guardare attraverso il buco della serratura di una casa “qualsiasi”.

STAND UP COMEDY

Il duo Yassin Ke -Elyass Essaid al Pionia

Domenica 30 novembre (ore 21) la stand up comedy del Cisim si sposta al Pionia di piazza Kennedy con Yassin Kefi & Elyass Essaid e lo spettacolo Due cuori una panetta I due comici si alterneranno sul palco con uno spettacolo che ha stupefatto, per ora, l’Emilia. Per un pubblico adulto. Gratuito.

RICERCA/3
Foto di Lidia Bagnara

novembre - 3 dicembre

VISIBILI & INVISIBILI

L’esordio alla regia di Zoe Kravitz è un film eccessivo e furbetto

Blink Twice (di Zoe Kravitz, 2024)

Ci sono lm che nascono già con le luci della ribalta, perché l’esordio alla regia è di Zoe Kravitz, doppia glia d’arte di Lenny e di Lisa Bonet (vi dice qualcosa I Robinson?) e attrice lanciatissima, in un genere che sembra ormai il nuovo terreno di caccia del cinema americano, quella black comedy a tinte horror che Jordan Peele ha reso magni camente con Scappa - Get Out. E Blink Twice si specchia fedelmente nella cinematogra a di questi anni, che da una parte strizza l’occhio a quel pubblico che vuole riconoscersi in una morale netta, ponendo però il tutto in una messinscena glamour, con l’isola tropicale, i corpi, il lusso e il mistero. Come appena scritto, il lm parte da un’ambientazione che oggi fa quasi cliché, l’isola isolata dal resto del mondo, con inevitabili richiami a tantissimi lm e serie isolane e isolate: un mondo indipendente, fatto di una libertà apparente che presto si trasforma in sopraffazione. Nulla di male a rifarsi a modelli esistenti, ma qui la sensazione è che la derivazione diventi dipendenza e si cerchi di attingere no all’ultima goccia: la trama procede a colpi di déjà-vu, e lo spettatore, più che sorpreso, si ritrova a spuntare mentalmente le caselle di un gioco che conosce già. Lo schema narrativo è manicheo: uomini cattivi, brutali, predatori; donne spaventate ma pronte alla riscossa, situazione ineccepibile nella teoria, banale nella pratica. Il rischio di sempli care una questione complessa come il potere e le sue dinamiche è quello di ridursi a un cartone animato morale, e il lm cade proprio lì: non analizza, non problematizza, ma ribalta semplicemente i ruoli, con una scorciatoia narrativa che può inizialmente ammiccare, ma che lascia presto a desiderare. Eccessivo è l’aggettivo che meglio descrive Blink Twice: eccessivo nel sottolineare, nel ripetere, nel compiacersi. Le rivelazioni sono gestite da scene e simbolismi troppo iconici o didascalici, e i colpi di scena niscono per essere prevedibili, quasi telefonati. La regia di Kravitz è corretta, ma acerba: si af da a una patina elegante e a una colonna sonora furbetta per mascherare la mancanza di vero ritmo e di profondità. In de nitiva, un lm che non so se abbia voluto osare davvero, che da una parte gioca sicuro e che vuole conquistare il pubblico, ma che dall’altra lo vuole stupire, ribaltare e con cui vuole giocare andando a fondo nell’estetica horror: piacevole per chi vuole farsi trascinare dalla contrapposizione netta tra buoni e cattivi, ma non suf ciente per chi cerca complessità e sfumature. Di certo, un esordio che farà parlare, ma che lascia il sospetto che la regista abbia strizzato l’occhio più ai trend del momento che a una vera urgenza artistica, narrativa e tematica. Più glamour che femminista, insomma... ma se cinematogra camente siete giovani dentro, provatelo, è in streaming.

MUSICA FRESCA O DECONGELATA

A morte l’intelligenza

di Francesco Farabegoli

Kelly Lee Owens - KELLY (dh2 2025)

La de nizione “Intelligent Dance Music”, per tutti IDM, prende il nome a quanto pare da una delle prime mailing list della storia, creata all’interno di una comunità di nerdoni all’ultimo stadio per coltivare la passione per un nuovo genere che sembrava prendere forma in quegli anni, codi cato in qualche modo da una leggendaria compilation intitolata Arti cial Intelligence edita da Warp Records nel 1992 e considerata un po’ il manifesto della scena a venire, quella dei vari Aphex Twin, Autechre, Boards Of Canada e compagnia. È uno dei generichiave degli anni ’90, che ribalta in qualche modo le convinzioni in merito alla musica elettronica: prima di quel momento era relegata a una sorta di serie B, musica di utilizzo, con uno scarsissimo interesse artistico eccetera: la IDM era “intelligente”, era musica da ascoltare a casa, su cui si poteva ri ettere. I principali artisti/gruppi della IDM hanno sempre ri utato la de nizione, com’è ovvio che fosse: venivano dalla rave culture, amavano l’elettronica e non hanno mai pensato di doverne dare una versione “intelligente”, e anzi. Tanto premesso, ancora oggi tutta la scena legata ai grooves in qualche modo pare richiamarsi a uno o all’altro atteggiamento nei confronti della musica elettronica: a destra ci sono gli specialisti del far ballare la gente, a sinistra ci sono i grandi intellettuali, e vari cluster in mezzo. La gallese Kelly Lee Owens è sempre stata orientata verso la parte sinistra dello spettro: ha iniziato a pubblicare dischi nel 2017, per una delle migliori etichette di elettronica degli anni duemila (la scandinava Smalltown Supersound): erano piccole opere un po’ a metà tra canzone vera e propria ed elettronica di ispirazione kraut, molto minimali ed estremamente eleganti. Poi ha iniziato a dare strapponi da una parte e dall’altra.

Il suo penultimo disco si chiamava LP.8 ed era sostanzialmente un disco ambient (quindi molto intelligent), poi Dreamstate ha svoltato di brutto verso i club. La scorsa settimana è uscito il suo nuovo EP, si chiama KELLY ed è spostato ancora più a destra nello spettro: tiratone techno iperaggressive per far morire la gente sulla pista da ballo. Incidentalmente è un disco che sembra realizzato con una mente così sgombra di sovrastrutture da sembrare la cosa più “intelligente” a cui abbia mai messo mano: onore al merito.

La Glasgow di Morrison

Siamo nel 1932, a Glasgow, Scozia. Dalle acque del ume viene ripescato un corpo. È di Charles Geddes, marito della glia di un ricco armatore, Lockhart, per cui Jimmy Dreghorn, oggi sergente e primo cattolico della polizia, aveva lavorato da giovane, quando era pugile e Lockhart era stato il suo “sponsor”, prima della missione a Shangai. Rory, l’erede di Lockart, era stato il suo comandante durante la prima guerra mondiale. Non solo, con la giovane Isla, sorella di Rory, Jimmy aveva avuto una breve relazione segreta. Nessuno si meraviglia troppo quindi quando la famiglia Lockhart chiede che sia proprio Jimmy a indagare sul delitto. Da qui prende il via un noir appassionante e coinvolgente, dai bei dialoghi veloci e brillanti, punte di sarcasmo e ironia, un velo di disillusione in un clima da grande depressione post prima guerra mondiale che permea tutto il romanzo. Ecco in poche parole il nucleo narrativo di Sull’orlo del baratro di Robbie Morrison , pubblicato da Fazi qualche mese fa nella traduzione di Sabina Terziani. Si tratta di un magni co affresco storico che mescola atmosfere degne della fortunata serie Peaky Blinders a pagine che sembrano più invece il migliore Downton Abbey , quando mette a confronto le diverse classi sociali e quando racconta la Grande Guerra e di ciò che ne è seguito in Europa. Parte del romanzo è infatti ambientato nel 1914, ashback che illuminano la giovinezza del protagonista. Un personaggio affascinante, dal passato tormentato, che ha scelto di stare dalla parte giusta in una polizia che non disdegna le maniere forti. Quella che racconta è una Glasgow attraversata da temi sociali che toccano l’infanzia, gli orfanotro , l’incesto, Morrison entra nelle case e nella vita quotidiana di quelle famiglie dopo accurate ricerche storiche, con disincanto ma senza pregiudizio, né atteggiamenti moralistici. L’ambientazione storica e alcuni stilemi del genere potrebbero ricordare la trilogia berlinese di Philip Kerr, che però qui è arricchita di una capacità di indagine sociale e attenzione agli ultimi degna di McIlvanney, forse il più grande scrittore di genere scozzese. Non ci sono cartoline dalle Highland, né cornamuse, scordatevi il folklore. Senza forse proporre nulla di realmente nuovo, l’autore costruisce un mondo in cui è facile rimanere invischiati, dal sapore di hard boiled, con una trama in cui tutti i diversi li trovano il proprio intreccio in un nale credibile. Il libro è uscito a giugno, ma per qualche ragione a me sembra perfetto per questa stagione fredda e cupa, così come è la Glasgow che ci racconta.

CRITICA GASTRONOMICA

Ancora nessuna stella Michelin e quest’anno spariscono anche i Cappelli dell’Espresso

La Baita di Faenza continua a essere quella più celebrata. Tra le new entry il Cardello, Relais Mevigo, il Pancotto e Al Gallo

Non era dif cile prevedere, alla vigilia della presentazione della Guida Michelin 2026, che Ravenna sarebbe rimasta ancora l’unica provincia dell’Emilia-Romagna senza ristoranti stellati. E così è stato, con l’unica novità in Romagna che è la Stella per il ristorante Da Lucio, a Rimini, che si va ad aggiungere a quelle confermate nelle altre due province romagnole a Guido, Abocar Due cucine, Il Piastrino, Del Lago, Da Gorini, La Buca, Ancòra e Magnolia (unico locale con 2 Stelle).

Tornando alla provincia di Ravenna (l’ultima Stella da queste parti risale alla guida 2014, come detto, con la Frasca di Milano Marittima, mentre l’unico stellato in città resta il glorioso Tre Spade, tra ne anni ottanta e primi novanta), nella nuova “rossa” ci si deve accontentare dei tre, confermati, Bib Gourmand (con il simbolo dell’Omino Michelin che si lecca i baf , a indicare un ristorante che propone «una piacevole esperienza gastronomica, con un menu completo ad un ottimo rapporto qualità-prezzo»). Si tratta de  La Cucoma a San Pancrazio, dell’Osteria Bartolini di Milano Marittima e de  La Baita di Faenza. Confermati rispetto all’anno scorso anche i locali che possono vantare una semplice segnalazione sulla celebre guida Michelin: a Ravenna città L’Acciuga, l’Osteria del Tempo Perso e l’Antica Trattoria Al Gallo, nel Faentino Il Fenicottero Rosa Gourmet, nel Cervese Sale Grosso e Terrazza Bartolini, la Locco i i ri or n i de rovinci di venn remi i o e n i d e rinci i ide

canda dei Salinari e il Salsedine (che è a Lido di Savio).

Passando in rassegna le altre principali guide gastronomiche italiane, la provincia di Ravenna resta (questa volta a sorpresa) anche senza “Cappelli” dell’Espresso (non sono più nella lista Il Fenicottero Rosa Gourmet di Faenza e l’Uni Japanese Restaurant di Cervia, dopo l’exploit dell’anno scorso, quando ne aveva conquistati ben due). La nuova Guida ai 1000 ristoranti d’Italia del celebre settimanale si limita invece a consigliare tre ristoranti della nostra provincia tra gli “altri 700”, nell’elenco in fondo (i premiati con i Cappelli, da 1 a

5, sono invece i primi 300): si tratta del ristorante Alexander, in centro a Ravenna, dell’agriturismo gourmet Camì, nella campagna tra Savio e Milano Marittima, e del ristorante cruderia Al Porto sul lungocanale di Cervia.

Proseguiamo con la guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso che in provincia di Ravenna celebra in particolare la già citata Baita di Faenza, a cui assegna le 3 Bottiglie, punteggio massimo per quelli che vengono deniti “wine bar” (che celebra la lista vini della Baita, che è però più una trattoria...). Conquista due Gamberi (i simboli assegnati alle “trattorie”, sempre da 1 a 3) anche un’altra istitu-

zione faentina, Manueli, così come in centro a Ravenna l’Osteria della Zabariona. L’altro locale segnalato a Ravenna città è l’Osteria dei Battibecchi, che si deve accontentare di 1 Gambero. Da segnalare poi una new entry da 78/100 (il voto è riservato solo alla categoria “ristoranti”), il Relais Mevigo, panoramico agriturismo nella Valle del Senio (nel comune di Casola Valsenio) oltre al già citato, storico, locale di cucina di mare La Cucoma (nella “sperduta” San Pancrazio, con un punteggio di 77 su 100) a quota 76 Le Ghiaine, nel Cervese, e un’altra new entry, Il Cardello, locanda con cucina sempre a Casola Valsenio “con un interessante menu per celiaci” - scrive

la guida. Tra i locali segnalati anche i cervesi Micro (con una “Tavola” - simbolo riservato ai bistrot, una in meno dell’anno scorso) e il già citato Uni Japanese Restaurant, che conquista due Mappamondi, simbolo dei locali di cucina internazionale.

Restando nel mondo Gambero Rosso, va ricordata la presenza nella guida delle Pizzerie d’Italia del faentino ‘O Fiore Mio che si aggiudica gli ambiti 3 Spicchi e un punteggio di 90 centesimi che lo colloca tra le migliori 100 pizzerie d’Italia secondo la guida, l’unica in tutta la Romagna.

In libreria è arrivata anche la trentaseiesima edizione della guida  Osterie d’Italia

di  Slow Food con locali scelti per “la cucina territoriale autentica, la rigorosa selezione degli ingredienti e l’atmosfera”. Unica Chiocciola (il simbolo più ambito) in provincia è quella confermata alla “solita” La Baita di Faenza. Tra le segnalazioni, invece, va segnalata l’entrata di due nuovi locali: Trattoria locanda Al Gallo di Alfonsine e Osteria del Pancotto a Gambellara con il suo noto cuoco Pierpaolo Spadoni. Già nella predente edizione erano stati segnalati e ora riconfermati a Ravenna le trattorie Al Cerchio, La Zabariona e  La Rustica; a Russi Da Luciano; a Cervia Al Deserto; A Faenza Cà Murani e Manueli e a Brighella l’Osteria del Guercino

Chiudiamo questa panoramica con una guida on line, che nel corso degli anni si è guadagnata una grande autorevolezza. Parliamo di Identità Golose, che nella versione 2025, uscita qualche tempo fa, cita quattro ristoranti in provincia, giù tutti segnalati anche dalle guide cartacee: l’Alexander a Ravenna, il Fenicottero Rosa di Faenza, Al Porto di Cervia e Camì di Savio. Nella sezione riservata alle pizzerie anche qui compare naturalmente ‘O Fiore Mio di Faenza, con una citazione però anche per Da Mario 1972 a Riolo Terme. (lu.ma.)

COSE BUONE DI CASA

A cura di Angela Schiavina

Mousse agli agrumi e zenzero

Ingredienti: 250 ml di succo di agrumi misti (arancia, limone, lime); scorza grattugiata di 1 arancia e 1 limone; 4 tuorli; 120 g di zucchero; 250 ml di panna fresca da montare; 6 g di gelatina in fogli; 1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato (oppure mezzo cucchiaino di quello in polvere); 1 cucchiaio di liquore all’arancia (Cointreau o Grand Marnier – facoltativo). Per il crumble: 100 g di farina 00; 60 g di burro freddo a cubetti; 60 g di zucchero di canna; 40 g di farina di mandorle (o nocciole); un pizzico di sale. Per decorare (facoltativo): scorzette di arancia candite o grattugiate fresche; foglioline di menta o timo limone. Preparazione. Metti in una casseruola il succo di agrumi, le scorze e lo zenzero. Scalda senza far bollire. In una ciotola sbatti i tuorli con lo zucchero no a ottenere un composto chiaro. Versa a lo il succo caldo sui tuorli, mescolando. Cuoci a fuoco basso, mescolando, nché la crema vela il cucchiaio. Aggiungi la gelatina ammollata e strizzata, e il liquore se lo usi. Lascia intiepidire. Monta la panna non completamente ferma (deve restare morbida). Aggiungila in 2-3 volte alla crema tiepida, mescolando dal basso verso l’alto. Versa la mousse in bicchierini o coppette. Lascia rassodare in frigo almeno 4 ore (meglio una notte). Per il crumble: impasta velocemente tutti gli ingredienti no a ottenere un composto “sbriciolato”. Spargilo su una teglia con carta forno e cuoci a 170° per 15–20 minuti, nché dorato. Fai raffreddare completamente. Al momento di servire, cospargi la super cie della mousse con il crumble (lo puoi sostituire con biscotti sbriciolati). La mousse si conserva in frigo per 2–3 giorni o in freezer per 2 settimane (tirala fuori 30 min prima di servire).

SBICCHIERATE

A cura di Alessandro Fogli

Una bottiglia per aiutare il Collio

Questa settimana bando alle ciance. Forse avrete sentito della frana che il 17 novembre ha colpito Brazzano di Cormons, in Friuli, uno dei miei luoghi enoici di culto. Due morti, un ferito, distruzione, tanti sfollati. Insomma, il classico disastro. La frana ha travolto anche la cantina Borgo del Tiglio, una meraviglia, e oltre a danni immani è stato ferito un loro collaboratore. Più di 10mila bottiglie dell’archivio storico sono andate perse, senza parlare del resto. Ecco perché vorrei invitarvi, quando avrete voglia di ordinare una bottiglia, di sceglierne una di Borgo del Tiglio, o quantomeno del Collio o delle Brda. È un gesto semplice, ma in questo momento può diventare una manna per queste terre ferite. Il Collio Bianco Borgo del Tiglio 2023 è un vino splendido, per dire, frutto dell’uvaggio di Friulano, Sauvignon e Riesling Renano, ed è davvero una cartina al tornasole di questo terroir unico, da cui escono bianchi formidabili. Già dal bouquet olfattivo si intuisce di essere in presenza di un vino di gran lunga superiore alla media, con note oreali delicate, accompagnate da profumi netti di frutta a polpa bianca, sfumature minerali e accenti erbacei. L’arrivo al palato è emozionante, ampio e rinfrescante, caratterizzato da una piacevole vena sapido-minerale. Equilibrio da manuale.

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