Tutti siamo immersi nel gioco: fin dalla nascita, il gioco diventa un modo di scoprire e conoscere il mondo e noi stessi in relazione agli altri, dove i bambini vivono una realtà finzionale che prende spunto dalle vicende quotidiane della loro vita; attraverso il gioco possono immaginare e riescono a dare un significato soggettivo a quanto stanno vivendo. Lo stesso sembra accadere ai giocatori d’azzardo, dove il tavolo da gioco diventa un elemento concreto intorno a cui ruota la loro esistenza: attraverso il gioco l’uomo realizza una presa di distanza dalla propria vita; nella patologia del gioco si viene a perdere questa distanza e anche la capacità di avere un’immagine di se stessi diversa dal giocatore attaccato al tavolo da gioco. I giocatori d’azzardo perdono di vista la persona con le sue emozioni, i suoi pensieri e le sue relazioni, annegando nei debiti, nei fallimenti economici e affettivi. Questo testo offre uno sguardo psicoterapeutico completo sulle ludopatie.