7 minute read

NEWS E TECNOLOGIE

News & Tecnologie

LA ROSA PRIMA PER UN’AZIONE ANTIETÀ ASSOLUTA

Advertisement

Dalla ricerca Unifarco l’estratto di una rosa antica per i bisogni primordiali della pelle

Il giardino delle rose antiche di Seravella non finisce mai di sorprendere. Ed una volta di più si rivela miniera preziosa per il benessere della pelle. Il giardino, situato a Belluno a pochi chilometri dalla sede di Unifarco, ospita al suo interno più di

300 piante di rose ed alcuni esemplari di varietà antiche. Proprio qui viene coltivata la Rosa Prima™, appartenente alla specie Rosa gallica ritenuta una delle più antiche. Grazie ai ricercatori di Unifarco e alla collaborazione con l’Università di Padova, ha rivelato caratteristiche inaspettate. Da essa, infatti, sono state isolate le cellule meristematiche dalle quali è stato prodotto un estratto particolarmente ricco in polisaccaridi (oltre il 40%) e molte altre sostanze vitali capaci di soddisfare i bisogni primordiali della pelle, coinvolgendo tutti i distretti epidermici. C’è però un altro aspetto – altrettanto rilevante – da evidenziare. Le cellule meristematiche derivano dai germogli di un’unica pianta: in questo specifico caso è stato infatti adottata la piattaforma CROP® (Controlled Release of Optimized Plants) che utilizza una piccola quantità di tessuto vegetale e dalla quale si ottengono le cellule meristematiche che danno vita a potenzialmente infinite quantità di estratto. I benefici sull’ambiente sono evidenti in termini di utilizzo sostenibile delle risorse naturali. L’azione antietà globale nasce dalla sinergia tra l’estratto di Rosa Prima™ e altri due potenti attivi vegetali: la Radice di Tarassaco e il Crocus delle Nevi. Questo tesoro cosmetico ha dato origine alla linea Rose Therapy di Dolomia, una vera e propria “terapia” antietà, che interviene nel riequilibrio del tessuto cellulare e su tutti i segni visibili dell’invecchiamento. Tre i trattamenti della linea: Crema, Siero e Infuso occhi antietà assoluti.

IPERTENSIONE: UN FATTORE DA NON SOTTOVALUTARE

Nonostante lo studio si riferisca ad un campione “geograficamente distante” (i dati sono raccolti da uno studio osservazionale cinese), anche a livello nazionale l’ipertensione è un fenomeno da non sottovalutare. A soffrirne si stima che siano circa il 18% degli italiani, con prevalenza che aumenta all’aumentare dell’età fino a superare il 50% oltre i 74 anni di vita. Tuttavia, a queste percentuali, andrebbero aggiunte anche quelle delle persone che non sono consapevoli di essere ipertese, aumentando ulteriormente i dati presentati. Nel rispetto delle Linee Guida europee sull’ipertensione, viene considerata ottimale una pressione sistolica inferiore a 120 mmHg e una pressione diastolica inferiore a 80 mmHg. Al di sopra dei 140 mmHg di massima e/o dei 90 mmHg di minima si è ipertesi, mentre si parla di ipertensione sistolica isolata quando è solo la massima ad essere alta (cioè ≥140 mmHg). Controllare regolarmente la pressione e mantenerla entro i livelli raccomandati attraverso l’adozione di stili di vita sani è fondamentale per la salute, poiché questa condizione rappresenta un fattore di rischio importante per ictus, infarto del miocardio, aneurismi, arteriopatie periferiche, insufficienza renale cronica, retinopatie e malattie legate all’invecchiamento (disturbi della memoria, disabilità). Analizzando i dati presentati nello studio si evince quanto le abitudini alimentari partecipino attivamente alla prevenzione dello sviluppo dell’ipertensione. Gli autori dello studio hanno analizzato le informazioni sulla salute di quasi 12.200 adulti che vivono in Cina e facenti parte di almeno 2 dei 7 cicli del China Health and Nutrition Survey dal 1997 al 2015. Un intervistatore addestrato ha raccolto le informazioni dietetiche sulle 24 h in tre giorni della stessa settimana in ogni tornata dell’indagine. Così, ogni 2-4 anni (follow-up medio di 6 anni), i partecipanti sono stati intervistati sulle loro abitudini alimentari per raccogliere i dati necessari a definire un punteggio utile per la classificazione delle diverse fonti proteiche introdotte con la dieta. Tra queste sono emerse 8 categorie (cereali integrali, cereali raffinati, carne rossa trasformata e non, pollame, pesce, uova

e legumi) e, per ognuna, è stato attribuito un punteggio da 0-8 per verificare successivamente la correlazione tra fonte proteica e insorgenza di ipertensione. Dai risultati emersi a seguito dell’analisi, è stato possibile osservare come più del 35% dei partecipanti avesse sviluppato ipertensione durante il follow-up, tuttavia, rispetto ai partecipanti con il punteggio più basso di varietà per l’assunzione di proteine (meno di 2), quelli con il più alto (4 o superiore) avevano un rischio inferiore del 66% di sviluppare la pressione alta. In considerazione di questi risultati, è possibile affermare che il consumo di una dieta equilibrata con un apporto proteico da fonti differenti anziché da una singola fonte proteica possa essere una valida strategia preventiva per ridurre il rischio di sviluppare ipertensione.

MICROBLADING ANCHE DEGLI UOMINI

Da sempre la sfera femminile costituisce il target di riferimento della dermopigmentazione, ma negli ultimi anni anche gli uomini hanno dimostrato un notevole interesse verso la tecnica che migliora le sopracciglia con un effetto naturale. Ma per ottenere un eccellente risultato su un volto maschile occorre seguire specifiche raccomandazioni. No a sopracciglia alte e arcuate “Innanzi tutto nella progettazione e realizzazione di un microblading sopraccigliare maschile va smontato qualsiasi tentativo di riprodurre un sopracciglio alto o arcuato, che è una forma prettamente adatta a un volto femminile” ricorda Rossano De Cesaris, autore di “Il Microblading sopraccigliare” (Edizioni Lswr). Nella donna, infatti, il punto d’altezza delle sopracciglia è più alto di quello dell’inizio e di quello della fine. Nell’uomo, invece, la forma deve risultare completamente differente.“Il sopracciglio maschile si presenta generalmente senza arco o per lo meno con un punto di altezza che si solleva appena dal punto d’inizio. È inoltre caratterizzato da una coda piuttosto slanciata verso il basso. Nell’insieme appare decisamente più rettilineo”Maggiore spessore e scompostezza per dare più naturalezza. “I canoni maschili prevedono anche la realizzazione di sopracciglia con caratteristiche di spessore maggiore, scompostezza, bordi frastagliati e divergenza dei tratti, tramite cui conferire al lineamento la naturalezza necessaria” continua Rossano De Cesaris che con “Il Microblading sopraccigliare” offre un trattato completo sulla materia, facendo per la prima volta il punto della situazione sulla tecnica e sui vari stili utilizzabili.

MEDICINA ESTETICA, UN COLLIRIO CONTRO LA PALPEBRA CADENTE*

Approvato negli Stati Uniti potrebbe arrivare presto in Europa. Un collirio efficace contro la ptosi (abbassamento) della palpebra e che aiuta a risolvere le complicanze post trattamento con il botulino. È il nuovo farmaco approvato dalla *FDA (Food and Drug Administration) *statunitense e che presto potrebbe arrivare anche in Europa. La soluzione oftalmica, a base di cloridrato di ossimetazolina*, è l’unico trattamento approvato specificatamente per la ptosi (la condizione in cui una o entrambe le palpebre superiori sono abbassate e coprono parzialmente o totalmente la pupilla): è in grado di sollevare le palpebre superiori senza intervento chirurgico, agendo direttamente sul muscolo di Müller. Il collirio ha risvolti positivi anche per la* medicina estetica, in particolare nell’ambito degli impieghi della tossina botulinica. “Su un punto dobbiamo fare chiarezza: non sostituisce la blefaroplastica estetica che corregge invece l’eccesso di cute della palpebra superiore”, Terapia Estetica Botulino. “Ma può essere uno strumento in più, molto interessante in medicina estetica, per risolvere una rara complicanza che la tossina botulinica può dare. Se, infatti, il botulino agisce involontariamente sul muscolo che eleva la palpebra superiore, ne determina l’abbassamento e l’impossibilità di aprire completamente l’occhio. È una complicanza di solito lieve che si verifica alcuni giorni dopo il trattamento e scompare spontaneamente dopo un paio di mesi dall’insorgenza. Questo collirio può favorirne la riduzione dell’entità in attesa della sua scomparsa, agendo sul muscolo di Müller e alzando la palpebra”.

I 5 PILASTRI DELLA SALUTE# Annamaria Acquaviva

“Il Metodo Acquaviva” Il segreto della longevità dipende in gran parte dalle nostre scelte “

Nel suo libro edito da Tecniche Nuove ci aiuta a conoscere I 5 PILASTRI DELLA SALUTE: un approccio scientifico per ritrovare l’equilibrio psicofisico.

Quali sono e come interferiscono nella nostra vita quotidiana?

Il benessere è il concetto olistico basato su evidenza scientifica che ho voluto sintetizzare attraverso i 5 pilastri: la nutrizione personalizzata, l’armonia interiore e il benessere cognitivo, l’attività fisica e il movimento, un riposo appagante, l’integrazione nutrizionale e cosmetica ed è solo curandoli ogni giorno che si crea un nuovo approccio alla vita. Questo

cambiamento inizia dalla conoscenza di se stessi.

Il libro analizza la ricerca scientifica sui vari argomenti, per tradurla in modo semplice e individuando strumenti e strategie, che definiscono un metodo. Non si tratta di un metodo “alla moda”, ma dell’applicazione della ricerca scientifica alla persona.

Parlaci nello specifico dei pilastri: come ciascuno di noi può coltivare la salute attraverso questi pilastri e di come questo metodo è applicato al Medical Center che hai fondato a Palazzo di Varignana?

Partiamo dal primo pilastro, la nutrizione personalizzata. Tra le prime cose a cui prestare massima attenzione, per favorire la longevità, vi è sicuramente l’alimentazione. Accanto a regole generali valide per tutti, occorre studiare un piano alimentare adeguato, che tenga conto delle necessità, degli obiettivi e dell’anamnesi personale. Attraverso l’analisi delle influenze genetiche, propongo diete

nutraceutiche costruite studiando le

molecole degli alimenti e la loro azione benefica sull’organismo.

Quali sono i fattori che aiutano a perdere peso? Molte persone riferiscono che non riescono a dimagrire, quale aiuto si può avere per perdere peso?

I fattori in gioco per perdere peso sono molteplici, come ad esempio il corretto riposo

Palazzo Di Varignana

This article is from: