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100 anni di Alessi

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“Una vera opera di design deve far muovere le persone, trasmettere emozioni, riportare alla mente ricordi, sorprendere, andare controcorrente...”

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Alberto Alessi

100 ANNI DI ALESSI

a cura di Marta Gecchele

Nata nel 1921, Alessi ama definirsi “la Fabbrica dei Sogni”: attraverso i suoi prodotti desidera rispondere al bisogno di felicità, di arte e poesia comune a tutti gli uomini. Ad un secolo di distanza dall’anno in cui Giovanni Alessi fondò la sua piccola officina a Omegna, l’azienda è oggi un’esponente di punta tra le “Fabbriche del design italiano”, capace di mediare tra le espressioni più interessanti della creatività internazionale ed il pubblico, la società, il mercato. La sua missione è quella di creare oggetti d’uso quotidiano interessanti e desiderabili, dove estetica, funzionalità e qualità trovano il loro equilibrio, in una dimensione culturale ed emozionale che affascina e sorprende. Con i Degni di Nota di questo mese festeggiamo quindi un compleanno speciale, cento anni di storia con i prodotti più iconici di casa Alessi.

Juicy Salif

Siamo in Italia alla fine degli anni ’80. Philippe Starck è in vacanza e sta pranzando in una pizzeria sull’Isola di Capraia. Ordina calamari e intanto pensa ai progetti aperti da terminare: deve presentare un nuovo vassoio ad Alberto Alessi. Appena si rende conto però che manca il limone per i calamari, Juicy Salif appare nella sua testa. Philippe Starck ferma l’immagine su una tovaglietta di carta, che invia qualche giorno dopo a Milano. Alberto Alessi decide di produrre questo oggetto nato dalla mente visionaria del designer francese e la produzione inizia nel 1990. Oggi Juicy Salif fa parte della collezione permanente del MoMA di New York ed è sicuramente uno degli oggetti più iconici disegnati da Philippe Starck per il brand. Se funzioni bene o meno è ancora tutto da dimostrare, ma una cosa è certa: questo spremiagrumi ha una vena artistica che lo rende perfetto e scenografico. Stark stesso una volta ha detto che Juicy Salif non è uno spremiagrumi, ma un oggetto da conversazione.

Anna G

“Quando mia nonna apriva una bottiglia di vino a tavola mi sembrava una performance o un ballo rituale: la testa girava, le braccia si alzavano e si abbassavano, infine il suono del sughero che stappava fuori dalla bottiglia invadeva la stanza”, spiegava Mendini al Financial Times nel 2016. Non è certo una sorpresa se il cavatappi disegnato per Alessi nel 1994 abbia preso le forme di un’elegante ballerina sorridente. Anna G. è un ironico omaggio ad una donna reale, Anna Gili, designer nata ad Orvieto nel 1960 e per lungo tempo collaboratrice dell’atelier Mendini. Il suo volto è divenuto negli anni una figura cult, un personaggio destinato ad animare la casa con la consueta ritualità e ironia che connota i progetti del designer. Uno tra gli oggetti più conosciuti dell’Enciclopedia Alessi.

9093

Nato nel 1985 dalla matita di Michael Graves, il bollitore 9093 con fischietto a forma di uccellino è uno degli oggetti Alessi più venduti nel mondo. Un oggetto colto ma allo stesso tempo divertente: il suono dell’uccellino che fischia al raggiungimento del bollore non può non strappare un sorriso. I particolari del Bollitore 9093, un mix di suggestioni dall’Art Deco alla Pop Art, lo rendono unico nel suo aspetto più ludico, senza peccare di eleganza o scadendo nella banalità. Da segnalare anche la versione realizzata per i 30 anni del prodotto, dove l’uccellino si trasforma in T-rex, una creatura preistorica tra il fantastico e il mitologico.

La Cupola

La Cupola è la caffettiera disegnata da Aldo Rossi, nata dal desiderio dell’autore di creare una caffettiera alla portata di tutti, è un’evoluzione di un progetto dello stesso designer nato con La Conica. Proprio nel 1988 nasce questo oggetto che al posto del coperchio appuntito, ne possiede uno arrotondato, ispirato dalla cupola di San Gaudenzio di Novara, progettata da Alessandro Antonelli. Composta dalle forme elementari tipiche della sua architettura, la creazione di Aldo Rossi per Alessi ripropone tutta la ricchezza della filosofia architettonica del grande maestro nella piccola scala del paesaggio domestico. Un oggetto funzionale e al tempo stesso bello da vedere, un’icona dell’industrial design contemporaneo con il quale preparare e servire un ottimo caffè.

“La mia storia e quella della mia famiglia sono strettamente legate alla moka.Il rassicurante brontolio del caffè è entrato nell’immaginario collettivo come immagine del quotidiano che si ripete ogni mattina: per molti è un rito, per tanti un’abitudine, per quasi tutti è soprattutto un piacere irrinunciabile.”

Alberto Alessi

Batteria di pentole Mami

Le pentole della collezione Mami, create da Stefano Giovannoni, sono un inno alle forme morbide e panciute degli utensili della tradizione italiana, alle vecchie pentole in ceramica, dai gentili manici tondi, le pentole che appartenevano alle nonne e da cui si diffondevano per la casa i golosi profumi del pranzo della domenica. II fulcro di questo progetto è la memoria, una delle componenti essenziali del design di Giovannoni. Rifiutandosi di progettare “l’ennesima pentola”, va alla riscoperta dell’archetipo, della pentola che ha la sua origine nell’immaginario collettivo. Il progetto della serie Mami risponde all’esigenza di avere, all’interno del catalogo Alessi, una pentola che coniughi classicità e modernità e segna uno dei momenti più alti di ricerca all’interno di Alessi, impegnando lo studio e l’azienda in una lunga sperimentazione. La sfida di produrre un oggetto che si differenzi fortemente all’interno del panorama vastissimo delle pentole esistenti è vinta in maniera brillante e questo prodotto risulta essere uno tra i maggiori successi commerciali dell’azienda.

Alessi 100 Values Collection

Avviso ai collezionisti e agli appassionati di design! Alessi celebra il suo centesimo anniversario con “Alessi 100 Values Collection”: una collezione di sorprendenti oggetti provenienti dagli Archivi del Museo Alessi. Questa serie riunisce progetti che non sono mai stati prodotti prima, disegni scartati, lavori accantonati e mai terminati, versioni inedite di oggetti di culto e icone in divenire. Dodici progetti, ciascuno riferito a un valore diverso, saranno presentati nell’arco di dodici mesi. Il primo tema ad essere presentato per il mese di maggio è stato Industrial Craftsmanship, l’unione tra un’industria di produzione in serie e un laboratorio artigianale, pronto a piegarsi alle esigenze espressive dei designer. Il secondo tema, per questo mese di giugno, è invece Art, il design come disciplina creativa di matrice artistica e poetica, un design volto a portare un po’ di trascendenza nella nostra società di consumi, provocare sorpresa e commuovere con la sua bellezza. Imperdibile è il vaso 100% make-up Proust di Alessandro Mendini, che si unisce idealmente alla collezione 100% Make Up coordinata dal designer nel 1992: un’operazione che ha visto la partecipazione di 100 autori provenienti da discipline artistiche e creative diverse, invitati a ideare una decorazione per un medesimo vaso disegnato dallo stesso Mendini. Realizzato in soli 999 esemplari, il centunesimo vaso della collezione è una straordinaria interpretazione del famoso decoro ispirato a Proust e ai suoi luoghi, nei quali Mendini aveva avvertito una connessione tra lo scrittore e i puntinisti parigini.

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