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Bell Chair di Magis
a cura di Emanuela Perozzi
La poetessa May Sarton scrisse che “una casa dove non c’è una sedia confortevole su cui sedersi è una casa senza anima”. E come dimenticare la famosa domanda retorica “abbiamo davvero bisogno di un’altra sedia?”, posta dalla giornalista inglese Alice Rawsthorn sul New York Times. Ma da dove arriva la curiosità e l’irresistibile attrazione nei confronti di un oggetto come la sedia? Perché quasi sempre artisti, architetti e designer, ad un certo punto della loro carriera, hanno avvertito l’esigenza di cimentarsi nel progetto di una sedia di design? Se siamo ancora qui a chiedercelo un motivo ci sarà. Anzi, più d’uno!
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Anzitutto, la sedia incarna una serie di simbolismi e archetipi cui l’essere umano, per sua natura, difficilmente può rinunciare: accoglienza, comodità, riposo, unione, socialità, vicinanza. Non è su una sedia che facciamo accomodare chi ci viene a trovare? Ed è attorno ad un tavolo che ci sediamo per mangiare e chiacchierare convivialmente con amici e familiari. Inoltre, le sedie non si limitano a riempire lo spazio, ma influenzano anche il nostro modo di vivere i vari momenti della giornata, scandendo il tempo del relax, del lavoro (soprattutto in tempi di home office), della compagnia o dell’intimità di una buona lettura. E allora come dare torto all’architetto Ettore Sottsass, quando, in un’intervista per Maestri del Design, ammise candidamente di arrabbiarsi sfogliando le riviste di design perché “il 90% dei prodotti sono sedie". Una dichiarazione apertamente provocatoria per sottolineare quanto le sedie di design siano, molto più di semplici complementi d’arredo, ma veri e propri pezzi d’arte al cui fascino è difficile resistere. Tanto che lo stesso architetto austriaco negli anni ’80 disegnò per Knoll due sedie che sarebbero presto diventate oggetti cult: Mandarin e la mitica Bridge Chair with Arms. Nel tempo, il design della sedia ha attraversato varie fasi creative e assorbito diverse influenze stilistiche. Forma, linee, materiali, struttura, peso: tutti elementi che hanno vissuto un’evoluzione artistica e concettuale, stravolgendo il modo di vivere la casa e di interpretare lo spazio architettonico. Negli anni le sedie hanno saputo adattarsi anche alle nuove esigenze e ai cambiamenti della società, primo tra tutti quello legato al tema dell’ecologia e del rispetto per l’ambiente. C’è una sedia, in particolare, che più di altre ha dato il via ad un ciclo produttivo virtuoso basato sulla sostenibilità ambientale e sull’impiego di materiali completamente riciclabili: il suo nome è Bell Chair. Scopriamola meglio attraverso le parole di Konstantin Grcic, il designer che l’ha ideata e sviluppata per Magis, storica azienda del design Made in Italy.



Bell Chair: il design che ha a cuore l’ambiente
Bell Chair è una sedia monoscocca contemporanea, leggera, versatile ed ecologica che incarna un’idea di design libero e senza compromessi. Proprio come la filosofia di Magis, Bell Chair insegue il punto di equilibrio tra estetica e funzionalità e rappresenta la massima espressione di un design orientato alla ricerca di nuovi linguaggi espressivi. Non solo. La sedia disegnata da Konstantin Grcic si è elevata ad emblema di una produzione innovativa basata sull’ecosostenibilità: realizzata interamente in polipropilene riciclato, ottenuto dagli scarti generati dalla produzione di mobili della stessa Magis e da quella dell'industria automobilistica locale, Bell Chair esclude quasi tutti i materiali "vergini o nuovi" ed è riciclabile al 100% dopo l'uso, creando un ciclo di materiali praticamente chiuso. Come affermato da Grcic, “l’obiettivo era quello di sviluppare una sedia di alta qualità utilizzando il minimo materiale indispensabile, per renderla non solo ecologica, ma anche economica”. Ed ecco l’altra caratteristica che rende davvero unico il progetto: la creatura di Magis è un pezzo di design alla portata di tutti.
La leggera-impilabile dall’anima green
La geometria tondeggiante e l’ingegnosa scocca a conchiglia rendono la seduta strutturalmente solida e visivamente leggera. La leggerezza è sia teorica (“vive” nelle linee pulite e nell’essenzialità del design), sia pratica: con un peso di appena 2,7 kg, Bell Chair è più leggera di almeno un chilo e mezzo rispetto alla media delle sedie in plastica. Questo a riprova del fatto che in fase di produzione è stato utilizzato meno materiale, con conseguente riduzione del consumo di energia.



È lo stesso Konstantin Grcic a spiegarci la chiave del risparmio e a raccontare la genesi del progetto. “Volevamo sviluppare un concetto logistico per Bell Chair che consentisse di risparmiare ulteriori risorse. Così abbiamo progettato uno speciale pallet riutilizzabile, in grado di contenere fino a 24 sedie impilate. In questo modo avremmo ottenuto un doppio vantaggio: da un lato meno materiale da imballaggio, dall’altro una riduzione dell’ingombro durante il trasporto grazie all’impilaggio verticale”.
Il designer tedesco descrive il progetto per Magis come un esempio da seguire, augurandosi che possa essere l’inizio di un nuovo modo di approcciare l’Interior Design. “Spero che la storia di Bell preannunci un cambiamento nella coscienza del settore. Il nostro progetto mostra che le cose si possono fare in modo leggermente diverso ottenendo grandi risultati. Per questo abbiamo voluto mostrare, in assoluta trasparenza, il nostro metodo di lavoro, i materiali utilizzati e l'intero processo di produzione”.


I metodi di produzione della seduta Bell Chair si astengono da pratiche energetiche dispendiose. In che modo? Principalmente snellendo il processo, in modo che la fabbricazione della sedia richieda pochissimo tempo. Perfetta in ogni occasione, Bell Chair si adatta sia all’uso interno che esterno, raddoppiando le funzionalità e allargando la versatilità a svariati contesti e scenari. Complici le tre vesti cromatiche in cui è disponibile - Sunrise, High Noon e Midnight – la seduta di Magis non è solo esteticamente ricercata, funzionale e accessibile, ma è anche pensata per arredare in modo creativo e non convenzionale, per infondere personalità e per dettare i cambi di atmosfera e mood stilistico nei vari ambienti in cui viene inserita. Perfetta sia nelle case più raffinate ed eleganti che in quelle più colorate e informali, si trova a suo agio sia sul terrazzo che nell’angolo più chic del salotto, ed è la soluzione ideale anche per allestire con un tocco di ironia negozi, hotel e spazi per eventi. Perché la sedia, quando è di design, non conosce crisi, non subisce il passare del tempo, va oltre la dimensione terrena ed effimera delle mode che cambiano: sembra sempre uguale a sé stessa ma in realtà è in perenne movimento e trasformazione.



