Cronache del 25 novembre 2025

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DELLE DELIBERE DELLA GIUNTA REGIONALE

Tetti di spesa, ok del Consiglio di Stato

I giudici hanno respinto i ricorsi di due strutture sanitarie private lucane

La pioggia attenua l'emergenza idrica ma si rompono le condutture

Acqua, fate presto!

È arrivato il momento di un grande piano di investimenti per ammodernare la rete

25 NOVEMBRE

Le serie TV ci aiutano a capire la violenza di genere

In questi giorni, il nostro pianeta donna, quasi sempre inesplorato, orbita attorno a una serie di rituali consumati alla stessa maniera: interviste, incontri istituzionali, affermazioni di sdegno e quant'altro. Il 25 novembre non è una ricorrenza da calendario, come non lo è l’8 marzo: è un richiamo urgente a guardare in faccia una (...)

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Dellapenna a pag 3

UNO PER TUTTI, TUTTI PER NESSUNO

Che la dialettica tra governisti ed oppositori, al di là dell’opera interessata degli inciucisti che pure hanno sempre approfittato delle cose, sia ormai una categoria certa dello spirito lucano è risaputo, ma che la scena di questa singolar tenzone stia modificando le sue forme d’animazione ed il suo stesso modo di funzionare ci fa capireche sono già iniziate le grandi manovre per le politiche. Ora senza peli sulla lingua va detto che pare passato un secolo da quando le anime belle della sinistra flirtavano con gli assessori patrioti, magari per spicciare i fatti propri perché l’obiettivo d’opposizione, guarda caso, è ritornato d’improvviso il povero governatore Bardi, pure lui peraltro oggetto di lusinghe nascoste e contro cui oggi invece si fa a gara per spararla più grossa, compreso l’Angelico guerrafondaio. Eppure se è la prima volta che il centrosinistra, formato campo largo e/o campo santo guerreggia unito, dall’altra parte i mitici patrioti di centrodestra se ne stanno zitti e senza colpo ferire, se non fosse per il buon capogruppo di FI Gianuario Aliandro che è sceso finalmente nella pugna pur di difendere l’onore di Bardi e giunta. Canta il rapper Seeso: “Uno per tutti, tutti per nessuno…”

Presentata ieri l’idea lanciata dalla consigliera provinciale di parità Bonito agli studenti del capoluogo

Un bugiardino contro la violenza sulle donne

Matera protagonista degli Stati generali della Cultura

CRONACA

Revenge porn all’ex: arrestato dai Carabinieri di Venosa grazie alla denuncia della vittima, un 55enne fermato in flagranza differita

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L’INIZIATIVA

Press tour internazionale a Matera: insieme Apt Basilicata, Enit Francia e Cam per valorizzare i luoghi simbolo della città e l’intero territorio

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MATERA

Istituzione del centro per la giustizia riparativa: risolvere i conflitti attraverso il dialogo e la mediazione

■ Servizio a pag 13

STRADE DELL’ALTROVE

Potenza e Avigliano unite nella cultura: presentato il programma nell’ambito dei Piani integrati

■ Menonna a pag 10

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Consiglio regionale, sanità e Statuto all’ordine del giorno

POTENZA La seduta di ieri del Consiglio regionale della Basilicata è aggiornata alle ore 10 di oggi, 25 novembre 2025. All’ordine del giorno il Disegno di legge sul rendiconto 2024 dell’EGRIB e, a seguire, il Disegno di legge Collegato alla legge di stabilità re-

gionale 2025, il Disegno di legge sull’assestamento del bilancio di previsione della Regione Basilicata 2025-2027 e gli eventuali provvedimenti licenziati nel frattempo dalle Commissioni. Saranno poi affrontati il Disegno di legge sulle sperimentazioni ge-

stionali in sanità e il Disegno di legge di integrazione dell’articolo 48 dello Statuto regionale. I lavori continueranno con la discussione sulle problematiche del Servizio sanitario regionale, sulla realizzazione del nuovo Ospedale Unico per Acuti di Lagonegro e

sull’attuale situazione organizzativa della struttura. In conclusione, l’Aula esaminerà mozioni e attività ispettiva. La seduta sarà trasmessa in diretta streaming sui siti del Consiglio regionale e della Regione Basilicata, oltre che sul profilo X ufficiale.

Crisi idrica, gli agricoltori: «La situazione è delicata»

POTENZA Il Coordinamento Agricoltori della Basilicata ha diffuso un comunicato che affronta, con un taglio istituzionale e basato sui dati, le criticità emerse nella gestione dell’attuale crisi idrica regionale, evidenziando la necessità di un cambio di metodo, di maggiore trasparenza e di un quadro decisionale più solido. Il Coordinamento sottolinea come, nonostante la pioggia degli ultimi giorni, la situazione resti delicata e non possa essere affrontata affidandosi alla fortuna o all’emergenza continua. La richiesta è chiara: dati, responsabilità e un confronto pubblico trasparente. «Dopo le dichiarazioni del Consigliere Gianuario Aliandro — ruolo che rispettiamo, così come rispettiamo i cittadini che

rappresenta — riteniamo necessario riportare il confronto sul terreno più serio: quello dei dati. La crisi idrica che attraversa la Basilicata non è un imprevisto: da mesi condiziona in modo diretto la vita delle comunità lucane. I numeri sono chiari: nove comuni in turnazione per l’acqua potabile, invasi sotto i livelli stagionali, razionalizzazioni già avviate e criticità tecniche note da tempo. Non parliamo di un evento improvviso, ma di una crisi prevedibile e misurabile, che non è stata gestita con la programmazione necessaria. Quando un problema ampiamente annunciato esplode comunque, il nodo non è l’evento: è il metodo. Il Consigliere ha ricordato che lo stato d’emergenza non si attiva “a citofono”.

POTENZA Gerardo De Grazia, Segretario Regionale Confsal Basilicata, e Gianluca Candela, della Segreteria FastT Confsal Basilicata, esprimono piena soddisfazione per l’annuncio dato ieri dall’Assessore al Trasporto Pubblico Locale e Vicepresidente della Regione Basilicata, Pasquale Pepe, riguardante l’arrivo di una nuova flotta di autobus destinati al TPL regionale. «Si tratta, dichiarano De Grazia e Candela, di mezzi moderni, finalmente adeguati agli standard che i cittadini e i lavoratori meritano: pedane per la mobilità ri-

È corretto. Ma l’aspetto centrale è un altro: senza un sistema informativo trasparente e aggiornato non si distinguono in tempo utile le fasi di criticità. Senza dati affidabili si procede a vista, e procedere a vista non è governare: è reagire. Per questo abbiamo indicato strumenti concreti: dati periodici sugli invasi, soglie chiare, decisioni tracciabili, una pianificazione a 30/60/180 giorni. Serve organizzazione, non narrazione. La realtà — detta con sobrietà — è semplice: la crisi dura da mesi ed era prevedibile. Quando accade qualcosa di prevedibile e non si interviene per tempo, non è il destino a sbagliare: è la governance che non ha avuto gli strumenti, o il coraggio, per anti- cipare. È come guidare

senza un quadro comandi: si può avanzare per inerzia, ma prima o poi la rotta si perde. Ed è ciò che è accaduto. A questo si aggiunge un elemento che rende ancora più evidente il problema del metodo: la richiesta di stato d’emergenza inviata dalla Regione lo scorso 30 settembre. Sono trascorsi mesi e non è stato comunicato alcun

aggiornamento: quali sviluppi ci sono? Roma cosa dice? Un’emergenza si affronta con trasparenza e tempi certi, non con pratiche che sembrano addormentarsi lungo il percorso amministrativo. Lo diciamo con il massimo rispetto istituzionale: quando si parla di crisi idrica, il silenzio non è una strategia».

dotta, sistemi di videosorveglianza, GPS e dotazioni tecnologiche che segnano un sal- to di qualità atteso da anni. È un investimento che conferma la volontà dell’Assessorato di proseguire con determinazione lungo un percorso di inno-

vazione e rilancio, dopo una stagione troppo lunga in cui il settore è stato lasciato in condizioni di evidente abbandono, con inevitabili ripercussioni sulla qualità del servizio e sulla dignità lavorativa degli addetti». I rappresentanti sindacali sottolineano inoltre come l’impegno mostrato dall’Assessore, che va dall’introduzione del biglietto unico alla razionalizzazione dell’intero sistema, debba trovare pieno sostegno da parte delle aziende del territorio, chiamate oggi più che mai ad abbandonare logiche del passato e a guardare con responsabi-

lità al futuro del TPL lucano. «Ci auguriamo - concludono De Grazia e Candela - che questo processo di rinnovamento non si fermi e possa trasformarsi finalmente in quel cambio di passo strutturale che il settore attende da anni. L’obiettivo deve essere chiaro: arrivare a un unico riferimento imprenditoriale capace di garantire equità, superare definitivamente le attuali e ingiustificate disparità contrattuali e restituire ai lavoratori condizioni di lavoro uniformi e dignitose, senza più zone grigie o differenze inspiegabili».

Il coordinamento della Basilicata: «Nove Comuni in turnazione, invasi sotto livello, criticità note da tempo»

La pioggia attenua l'emergenza idrica m a si rompono le condutture

Acqua, fate presto!

È arrivato il momento di un grande piano di investimenti per ammodernare la rete

M AS S IM O DE L L AP E N N A

Abbiamo deciso, mentre il rischio siccità era più evidente, di evitare ogni polemica e anche ogni analisi.

Per quanto il vecchio adagio popolare dice che “la politica se vuole fa piovere e nevicare”, siamo consapevoli che si tratta di un iperbole.

Se non piove non è colpa del governo, se piove non è merito del governo. Piove governo ladro è lo slogan degli stolti.

LE INFRASTRUTTURE CARENTI

Ora che la neve ha imbiancato i monti e piove da qualche giorno, però, è possibile provare a fare un po’ di analisi sulla situazione.

Gli uomini, da sempre, per fare fronte agli eventi atmosferici hanno costruito dighe e acquedotti.

Lo hanno fatto le popolazioni della mezzaluna fertile, ancora meglio e ne sono stati maestri i romani.

Nel nostro piccolo la Basilicata è un capolavoro di opere idrauliche. Si può dire anche male della Democrazia Cristiana e del tempo in cui Colombo era il dominio incontrastato della politica, quello che

però non si può negare è che la balena bianca le opere idrauliche in Basilicata le ha fatte.

Il nostro territorio è pieno di grandi dighe, di opere di bonifica, di condutture etc…e quasi tutte sono state realizzate quando il bipolarismo era una chimera, il PCI era destinato all’opposizione e la DC governava. Queste opere avrebbero avuto bisogno di manutenzione. Nessuno se n’è mai occupato. Non se n’è occupato l’EIPLI, non se ne sono occupati i comuni prima e Acquedotto Lucano dopo che hanno avuto in gestione le reti idriche.

Il risultato è una rete colabrodo, dighe che lavorano per la metà del loro potenziale e invasi mai collaudati.

SE PIOVE SI ROMPONO I TUBI

Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Se non piove non c’è acqua perché abbiamo svuotato le dighe per evitare che fossero troppo piene, se piove un po’ di più si rompono i tu- bi. È accaduto a Potenza a Via Vaccaro e al Gallitello, è accaduto in altri comuni della provincia.

Se si vuole essere populisti si può facilmente dare

la colpa ad Andretta, a qualche sindaco o ad Acqua del Sud. È una soluzione comoda. La lasciamo agli utilizzatori di telefonini dai marciapiedi. Noi proviamo ad andare un po’ oltre la retorica del lamento.

La verità è che per troppo tempo si è sorvolato sulla manutenzione, non si è agito bene, si sono fatti rattoppi e piccoli interventi, si è evitato un piano strutturale di manutenzione.

Non è colpa di nessuno. Facile guardare il passato con gli occhi del presente. Semplicemente si è sottovalutato il problema, si è agito con la logica dell’oggi e non con una lettura strategica.

A noi i colpevoli interessano poco.

UN PIANO DI INTERVENTI

A noi serve un piano di interventi. Un grande piano di investimenti. Eipli era un colabrodo di inefficienze e debiti, è stato liquidato costruendo una nuova società.

Acquedotto Lucano ha un management competente ed una nuova strategia aziendale.

Ora serve un piano di investimenti finalizzato alla manutenzione. Il governo

nazionale e quello regionale devono iniziare ad immaginare una serie di opere strategiche di lungo respiro.

Questa è la sfida da vincere se vogliamo avere dighe più piene e tubi che non si rompono.

Le polemiche le lasciamo agli altri. A noi piace provare ad avanzare qualche

proposta. Prendiamo in prestito lo storico titolo del Mattino per la ricostruzione post sisma. Ora che l’emergenza sembra rientrata o quanto meno rinviata è il momento di programmare. Alla cultura dell’emergenza si risponde con la politica della programmazione.

DI

Appuntamento dedicato al ruolo degli agricoltori custodi nella salvaguardia delle varietà locali a rischio di estinzione

Giornata dell’agrobiodiversità

Premio dell’Alsia a Rotonda

ROTONDA L’azienda sperimentale dell’Alsia di Rotonda ha ospitato, venerdì 21 novembre, la XVIII Giornata dell’Agrobiodiversità, appuntamento dedicato allo stato della biodiversità agricola in Basilicata e al ruolo degli Agricoltori Custodi nella salvaguardia delle varietà locali a rischio di estinzione. L’iniziativa si è svolta nell’ambito della Giornata Nazionale dell’Agricoltura, istituita nel 2024. Ad aprire i lavori è stato il direttore Alsia Michele Blasi, che ha ricordato che la biodiversità agricola è un capitale vivo, affidato alle comunità locali e agli agricoltori che ogni giorno scelgono di custodirlo. Il seminario ha visto la partecipazione dei rappresentanti del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Vincenzo Montalbano e Maurizio D’Aristotile. Montalbano ha illustrato i punti chiave della Legge 194/2015, che istituisce il Sistema nazionale di tutela e valorizzazione della biodiversità agricola e alimentare. D’Aristotile si è soffermato sul Portale nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare https://rica.crea.gov.it/AP P/anb/, la banca dati interconnessa dedicata alle risorse genetiche locali. Per la Regione Basilicata è intervenuto Raffaele Beccasio, che ha fatto il punto sui programmi regionali e sugli strumenti di supporto agli Agricol-

tori e Allevatori Custodi mentre Domenico Cerbino e Pietro Zienna dell’Alsia hanno presentato i risultati delle attività di monitoraggio e conservazione svolte presso l’azienda sperimentale di Rotonda. Annibale Formica, della Comunità del Cibo, ha portato l’esperienza delle comunità rurali nella tutela delle varietà tradizionali e delle filiere locali. Durante il seminario è stata presentata anche la nuova pubblicazione Alsia, Le antiche varietà di zucche della Basilicata, dedicata al patrimonio locale censito ne-

“Grandi

gli ultimi anni. Agricoltori, docenti e rappresentanti sindacali hanno contribuito all’ottimo successo della giornata – oltre centocinquanta le presenzecon testimonianze che hanno ribadito l’importanza dell’agrobiodiversità come modello alternativo all’agricoltura intensiva. Come ogni anno, la manifestazione è stata anche l’occasione per premiare l’impegno degli agricoltori lucani. Assegnato il XV Premio Enzo Laganà “Miglior Agricoltore Custode della Basilicata” ad Annamaria Trupo di Noepoli, conduttri-

ce di un’azienda biologica che partecipa alla filiera del grano Carosella lucana. La vincitrice custodisce anche diverse specie frutticole iscritte al reper-

torio regionale, inoltre, gestisce un piccolo pastificio per la produzione di pasta con il grano coltivato in azienda, compresa la Carosella.

Mieli di Basilicata”, evento a Grottole

GROTTOLe Si è svolta domenica, al Castello Sichinulfo, la “Premiazione Grandi Mieli di Basilicata”, una giornata dedicata alla valorizzazione dell’apicoltura lucana e delle sue migliori produzioni. L’evento, promosso dal Comune di Grottole insieme all’Osservatorio Nazionale Miele e all’Associazione Apicoltori Lucani, ha riunito produttori, tecnici, rappresentanti istituzionali e cittadini. La mattinata si è aperta con i saluti del sindaco Angelo De Vito, che ha espresso «grande orgoglio nell’ospitare, in un territorio fortemente vocato all’apicoltura, una mani-

festazione che valorizza l’impegno quotidiano degli apicoltori lucani». La giornata è stata arricchita dagli interventi dell’assessore regionale alle Politiche agricole, alimentari e forestali Carmine Cicala, che ha posto l’accento sul ruolo crescente del settore apistico nelle strategie agricole regionali; del deputato Aldo Mattia, membro della Commissione Ambiente e Territorio, che ha ricordato l’importanza della filiera del miele nella tutela della biodiversità; e del senatore Gianni Rosa, della Commissione Ambiente, Transizione ecologica ed energia, che ha sottoli-

neato il valore del lavoro degli apicoltori nella salvaguardia degli ecosistemi. La vicesindaca Mariapina Cosentino, assessora alla Cultura e moderatrice dell’iniziativa, ha evidenziato «la soddisfazione di aver costruito, insieme ai produttori, un appuntamento riconosciuto e partecipato», ringraziando inoltre ri-

Tricarico diventa “Città dell’Olio”

TRICARICO Tricarico è ufficialmente Città dell’Olio. L’ingresso di Tricarico nella rete delle oltre 540 Città dell’Olio italiane rappresenta un momento di grande rilievo per la comunità e per l’intera Basilicata, che raggiunge così quota 30 Comuni aderenti. entrare a far parte di questa rete nazionale è una grande opportunità, perché significa accedere ad un sistema condiviso di progettualità, promozione turistica e valorizzazione del patrimonio olivicolo, consolidando la vocazione olivicola del proprio territorio e offrendo nuove opportunità di svi-

luppo sostenibile. La cerimonia di consegna della bandiera delle Città dell’Olio si inserisce all’interno dell’evento nazionale “Olivìe. Le Vie dell’Olio di Basilicata, motore di sviluppo rurale” che si svolgerà domani alle 17 presso la Sala della Torre Normanna di Tricarico. «Ricevere la bandiera delle Città dell’Olio è un riconoscimento prezioso per la nostra comunità. Significa promuovere i nostri produttori, valorizzare la tradizione agricola e raccontare la nostra identità rurale. Tricarico è pronta a investire in progetti di crescita sostenibile e a

contribuire attivamente alla rete nazionale» spiega Paolo Paradiso Sindaco di Tricarico. «L’ingresso di Tricarico nella rete delle Città dell’Olio è un arricchimento significativo per la mia terra, la Basilicata e per tutto il sistema nazionale. Qui l’olivo non è solo una coltura, ma un patrimonio identitario che unisce storia, comunità e paesaggio. Partecipare a questa rete rafforza la capacità della città di promuovere l’oleoturismo e le eccellenze locali» dichiara Michele Sonnessa Presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio.

storatori e pasticceri grottolesi che hanno realizzato piatti e dolci a base di mieli locali. Nel corso della giornata si sono tenuti interventi tecnici e una degustazione guidata curata da Filomena Montemurro e Rocco Filomeno, che ha permesso di approfondire le caratteristiche sensoriali dei mieli lucani. Spazio, quindi, alla premiazione delle migliori produzioni, selezionate nell’ambito del concorso “Tre Gocce d’Oro-Grandi Mieli d’Italia” dedicato alla Basilicata. I produttori premiati sono: Azienda agricola Francesco Paolo BonelliGrassano; Al Bosco delle Api-Gallicchio; Contadini Lucani-Montemilone; Miele Pepe-Oppido Lucano; Azienda agricola Vincenzo Vigilante-Forenza; Il Nettare degli Dei-Grottole; L’Oro dei Campi-Bernalda; Azienda agricola Vaccaro-Senise; Amolucano-Apistica del Basento-Irsina. Gli apicoltori hanno espresso grande soddisfazione per un riconoscimento percepito come valorizzazione concreta del loro lavoro e della qualità crescente dei mieli lucani, mentre l’Amministrazione comunale ha rimarcato la volontà di consolidare Grottole come punto di riferimento per il settore.

Matera, il Mediterraneo al centro degli Stati Generali della Cultura

Mercoledì 3 dicembre dalle ore 10,30 alle ore 16.15 a Casa Cava nei

Sassi di Matera e in diretta streaming è in programma l’ultima delle 5 tappe dell’edizione 2025 de-

gli Stati Generali della Cultura. L’evento si aprirà con i saluti istituzionali del Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi e di Antonio Nicoletti, Sindaco della Città di Matera.

Interverranno tra gli altri relatori, Michele Somma, Presidente Fondazione Matera Basilicata 2019, Carlo Molfetta, Direttore Generale Taranto 2026, Rita Orlando, Manager Culturale Fondazione Matera Basilicata 2019, Gianpiero Perri, Capo di Gabinetto del Presidente della Regione Basilicata.

Un grande appuntamento dal tema Il Mediterraneo interno: storie, culture e comunità si incontrano a Matera.

Dopo Napoli, Firenze, Palermo e Torino, Il Sole 24 Ore, insieme a Città di Matera e Fondazione Ma-

tera Basilicata 2019, porta nella Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026 gli Stati Generali della Cultura per la tappa conclusiva di quest’anno. Una giornata di dialogo sul Mediterraneo come spazio di relazioni, scambi e benessere, tra passato e futuro.

Tanti i temi che saranno affrontati in questa giornata di lavori, sotto la guida di una platea autorevole di esperti, rappresentanti istituzionali, voci del mondo della cultura e manager di un settore strategico per la vita del Paese e del Mezzogiorno.

Dal welfare culturale come strumento di coesione e benessere, alle nuove rotte della progettazione diffusa fino alla musica e le arti come linguaggi di pace e incontro.

Alsia, presto all’attenzione della Giunta il piano triennale fabbisogni del personale

Sarà portato nei prossimi giorni all’attenzione della Giunta regionale il Piano triennale dei fabbisogni del personale dell’Alsia 20252027, uno strumento che punta a rendere l’Agenzia sempre più moderna, efficace e capace di accompagnare gli agricoltori lucani nelle sfide dei prossimi anni. A comunicarlo è l’assessore regionale alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Carmine Cicala.

«Il Piano – spiega Cicala

–rappresenta un tassello fondamentale della visione con cui vogliamo rafforzare l’intero sistema agricolo lucano, puntando su innovazione, gestione sostenibile delle risorse idriche, giovani e filiere competitive. Per affrontare queste priorità servono competenze tecniche solide, presenza sul territorio e un’Agenzia capace di operare con tempismo e professionalità».

La proposta che sarà esaminata dalla Giunta prevede 21 nuove assunzioni e

un significativo ricambio generazionale, con l’obiettivo di potenziare tutti i servizi dell’ALSIA, dalla consulenza agronomica alla ricerca applicata per l’agricoltura di precisione. «Non si tratta solo di incrementare l’organico –prosegue l’assessore – ma di costruire un’ALSIA più forte, più innovativa e più vicina alle imprese. Oggi gli agricoltori chiedono supporto concreto: modelli irrigui efficienti, strumenti digitali, difesa fitosanitaria avanzata, assi-

stenza quotidiana nelle decisioni aziendali. Il Piano risponde a queste esigenze». Cicala sottolinea come la programmazione del personale sia stata elaborata nel pieno rispetto della sostenibilità economica: «Abbiamo scelto di consolidare le strutture tecniche dell’Agenzia con una visione di lungo periodo. Le nuove figure permetteranno di rafforzare la tutela della biodiversità, sostenere le filiere agroalimentari, migliorare la presenza nei territori e rendere più rapide e trasparenti le procedure legate ai terreni della riforma agraria». Per l’assessore, investire nell’ALSIA significa investire nello sviluppo della Basilicata: «L’agricoltura lucana attraversa una fase complessa, segnata da crisi idriche ricorrenti e mercati sempre più dinamici. Abbiamo bisogno di un sistema pubblico che sappia accompagnare le imprese con strumenti moderni e competenze specialistiche. Questo Piano

va esattamente in questa direzione e rappresenta un cambio di passo nella nostra strategia». Cicala rivolge anche un ringraziamento al commissario uscente Vittorio Restaino, «per il lavoro serio e ordinato svolto nell’ultimo anno», evidenziando come questa continuità amministrativa abbia creato le condizioni per un’Agenzia più solida e operativa: «Il nuovo direttore Michele Blasi trova un’ALSIA pronta a crescere e a dare un contributo ancora più incisivo allo sviluppo del territorio». «In vista della discussione in Giunta – conclude –confermiamo il nostro impegno per un’agricoltura più competitiva, più innovativa e più capace di generare valore nei territori. Il potenziamento dell’ALSIA è il primo passo di una strategia ampia, che continueremo a portare avanti con responsabilità e con l’ascolto costante delle esigenze dei nostri agricoltori».

Specialistica ambulatoriale, ok del Consiglio di Stato

POTENZA Il Consiglio di Stato, con quattro recenti sentenze (nn. 8459, 8460, 8462 e 8463), ha confermato in modo definitivo la piena legittimità delle Delibere della Giunta regionale n. 481/2022 e n. 482/2022, con le quali la Regione Basilicata aveva stabilito i tetti di spesa per le prestazio-

ni di specialistica ambulatoriale per gli anni 2019, 2020, 2021 e 2022. I giudici hanno respinto i ricorsi presentati da due strutture sanitarie private, Polimedica srl e Fisioelle srl, confermando quanto già stabilito dal TAR Basilicata nel 2023: gli atti adottati dalla Regione sono pie-

namente corretti, rispettano le norme di legge e seguono puntualmente le procedure previste. L’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico: «Le decisioni del Consiglio di Stato sgombrano ogni dubbio: la Regione Basilicata ha operato in modo trasparente, nel rispetto delle re-

gole e nell’interesse dei cittadini. Nonostante affermazioni distorte e ricostruzioni parziali

diffuse negli scorsi mesi, gli atti della Giunta risultano oggi definitivamente confermati dalla più alta magistratura amministrativa. Continueremo a lavorare con serietà e responsabilità per garantire sostenibilità, qualità dei servizi e corretto utilizzo delle risorse pubbliche».

Aor San Carlo, un open day dedicato al benessere fisico

POTENZA Prosegue il ciclo di appuntamenti con gli open day organizzati dall’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza, dedicati alla salute e al benessere dei cittadini. L'iniziativa prevede 20 visite fisiatriche e consulenze fisioterapiche gratuite, con un focus sulla lombalgia, la prevenzione e il trattamento riabilitativo. L’appuntamento è per sabato 29 novembre 2025, a partire dalle ore 8:30, nei locali dell’Aor situati nel piazzale della Torre Guevara di Potenza, e ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza di un intervento tempestivo e mirato per la gestione di questa comune patologia. «Continuiamo a offrire occasioni di prevenzione e cura attraverso i nostri open day, che rap-

presentano un’importante risorsa per la comunità. La diagnosi precoce, in particolare in ambito fisiatrico, è fondamentale per un trattamento efficace e lavorare in team con i fisioterapisti consente di garantire un approccio completo e personalizzato», dichiara il Direttore Generale dell’Aor San Carlo, Giuseppe Spera.

La lombalgia è una delle principali cause di dolore e disabilità. Un approccio corretto parte sempre dalla diagnosi fisiatrica, che permette di stabilire il miglior percorso terapeutico. Il lavoro in team interprofessionale, che unisce le competenze di medici e fisioterapisti, è fondamentale per garantire una gestione efficace del disturbo e per la riuscita di un programma di cura che ac-

Ospedale di Matera,

MATERA Si inaugura oggi all’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera nell’area del Pronto Soccorso, la stanza “Codice Rosa Bianco” che indentifica un percorso di accesso assistito al Pronto Soccorso riservato a tutte le vittime di violenza, senza distinzione di genere o d’età. Il percorso e la stanza sono riservati ai pazienti che, a causa della loro condizione di fragilità, più facilmente possono diventare vittime di violenza quindi uomini, bambini, anziani, immigrati, omosessuali ma soprattutto donne. Il progetto “Co-

compagni il paziente nel lungo periodo.

«L’obiettivo di questo open day - spiega il dottor Gennaro Gatto, direttore dell’unità operativa di Recupero e riabilitazione funzionale dell’ospedale di Pescopagano - è fornire ai partecipanti informazioni utili sulla gestione della lombalgia, ricevere consigli sulla corretta gestione del dolore e delle attività quotidiane, e apprendere strategie di prevenzione per evitare il peggioramento della lombalgia, attraverso un approccio diagnostico e riabilitativo integrato».

All’iniziativa saranno presenti alcuni studenti del corso di laurea in fisioterapia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore che avranno l’opportunità di essere coinvolti in un am-

biente di apprendimento pratico, a testimonianza dell’impegno dell’Azienda nel supportare e valorizzare il percorso formativo dei giovani professionisti, creando occasioni di crescita professionale. Per partecipare alle visite gratuite è necessario prenotarsi online al link

dice Rosa Bianco” è frutto di una intesa tra il Soroptimist International d’Italia in collaborazione con il Soropti-

mist club Matera e l’Azienda Sanitaria Locale. All’inaugurazione saranno presenti l’Assessore Regio-

www.ospedalesancarlo.it/o pen-day oppure inquadrando il QRcode sulle locandine. Le registrazioni sono aperte dalle ore 7:00 alle ore 18:00 del 25 novembre 2025. In caso di richieste superiori alle disponibilità, farà fede l’ordine cronologico di adesione.

nale alla Salute e politiche della Persona, Cosimo Latronico; il Direttore Generale dell’ASM, Maurizio Friolo; il Direttore Sanitario, Andrea Gigliobianco; il Direttore Amministrativo, Antonio Conoci; la Direttrice della Struttura Complessa del Pronto Soccorso di Matera, Margherita Maragno; la Presidente del Club Soroptimist di Matera, Maria Rosaria Pellegrini; la Program Director, Sara Minardi; e per il Soroptimist International d’Italia, Patrizia Minardi; le Autorità Istituzionali locali.

AL MADONNA DELLE GRAZIE L’INAUGURAZIONE NELL’AREA PRONTO SOCCORSO DELLA STANZA “CODICE ROSA BIANCA”
Sabato prossimo venti visite fisiatriche e consulenze fisioterapiche gratuite: focus su lombalgia e riabilitazione
Il dg dell’Aor San Carlo Giuseppe Spera

«Non sappiamo come fare»

Malato oncologico deve estrarre un molare ma non c’è la poltrona odontoiatrica per fragili

POTENZA. Una poltrona odontoiatrica che non c’è più, un servizio annunciato e poi riorganizzato, una famiglia che da quasi venti giorni cerca una soluzione per un intervento urgente. È la storia di un paziente affetto da leucemia, ricoverato a più riprese all’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza, e della sua famiglia, che denuncia un disservizio che li ha lasciati, letteralmente, senza alternative.

Secondo quanto riferito dai familiari, tutto inizia più di due settimane fa, quando un forte dolore a un molare rende necessaria un’estrazione. Una proce-

dura apparentemente semplice, ma impossibile per un paziente con grave neutropenia e valori ematici estremamente bassi: un intervento chirurgico del genere richiede infatti la possibilità di un ricovero immediato, un centro trasfusionale disponibile e un contesto protetto. Nel 2022 all’ospedale regionale San Carlo di Potenza era stato attivato un servizio di odontoiatria speciale per pazienti fragili che poi sembrerebbe essere stato sostituito nel 2024 da un nuovo programma denominato “Salute orale per pazienti deboli”. Ma per i familiari la

distinzione è diventata un muro invalicabile: «Un paziente fragile non è anche un paziente debole?» Il nuovo servizio, spiegano, è riservato a pazienti non collaborativi con disabilità e non prevederebbe una poltrona odontoiatrica attrezzata all’interno dell’ospedale. Questo significa che il paziente fragile non rientra nei criteri e non può essere trattato lì. I medici del reparto di oncoematologia, racconta la famiglia, hanno più volte provato a chiedere una soluzione interna. In parallelo si è tentato con altri plessi ospedalieri regionali, ma la risposta è sempre stata la stessa: con un quadro ematologico così critico, l’estrazione deve avvenire in un contesto ospedaliero completo, con possibilità di trasfusioni immediate. «Altrimenti il rischio di emorragia è troppo alto». «È un calvario. - racconta la famiglia -. Noi non abbiamo una soluzione, non sappiamo come aiutarlo». La stanchezza, la disperazione e l’indignazione sono palpabili: «Siamo arrivati quasi a venti giorni. Gli ematologi hanno cercato di aiutarci ma senza

successo. Ci siamo mossi noi tra odontoiatri privati, poi al poliambulatorio di Chiaromonte ma nessuno si prende la responsabilità: il paziente ematologico è grave, con valori bassissimi. Serve un ricovero». La distanza, raccontano, pesa enormemente. La famiglia vive in un borgo dell’entroterra, e tre volte a settimana affronta il viaggio fino a Potenza per le cure: «È già una vita stressante così. Poi c’è questo dolore atroce al molare. Lui non riesce più a fare nemmeno la fisioterapia a casa. È psicologicamente provato. Di notte si sveglia dal dolore».

Il nodo principale resta: anche se si trovasse un dentista disposto a intervenire fuori dall’ospedale, non ci sarebbe sicurezza clinica: «Per un paziente così, l’ideale sarebbe farlo al San Carlo. C’è l’ematologia, c’è il centro trasfusionale. Ma nessuno si assume la responsabilità perché non c’è la poltrona odontoiatrica. È assurdo per l’ospedale più importante della regione». Dopo numerosi tentativi, l’ematologa del paziente, riferisce la famiglia, ha informato la direzione sani-

taria: «Ci hanno detto che troveranno una soluzione». Ma i giorni passano e il dolore resta. «Noi ci sentiamo impotenti. Non sappiamo più cosa dire, i medici stanno facendo tutto il possibile, ma anche loro perdono tempo prezioso. È una situazione assurda. Non si può lasciare una persona così». «Non ci può essere differenza tra fragili e deboli. Come un ragazzo disabile può avere bisogno della sala operatoria per un intervento ai denti, così può averne bisogno un paziente fragile, ancora di più se è immunodepresso e a rischio emorragico» incalza la famiglia. Il dolore al dente sta diventando un ostacolo enorme nella terapia complessiva: nuovi cicli antibiotici, notti in bianco, nervosismo crescente, impossibilità a mangiare e a proseguire la riabilitazione. La famiglia chiede solo una risposta rapida e concreta: «Siamo nel capoluogo di regione, questo è l’ospedale regionale. È impossibile che non si trovi una soluzione veloce per evitare che un paziente continui a soffrire così». R OSAMARIA M OLLICA

Il sindacato chiede chiarezza da parte dell’Azienda ospedaliera mentre il personale continua a garantire servizi essenziali

San Carlo, Uil Fpl: «Straordinario in reperibilità, no alla decurtazione»

«C

resce la tensione tra gli infermieri del San Carlo dopo la decisione di procedere al conguaglio della ritenuta Irpef sugli straordinari svolti in regime di reperibilità. Un intervento che si traduce in decurtazioni salariali per il personale infermieristico, proprio mentre il servizio sanitario continua a reggersi sull’impegno di chi garantisce turni gravosi e la continuità operativa anche nelle fasce più critiche» afferma il segretario della Uil Fpl Giuseppe Verrastro.

La Uil Fpl Basilicata contesta «la decisione assunta ai danni dei lavoratori dell’Azienda Ospedaliera San Carlo. L’Azienda ha applicato un’interpretazione restrittiva della normativa sulla detassazione dello straordinario in reperibilità, generando conguagli negativi e una perdita economica per chi assicura servizi essenziali in condizioni spesso difficili». Il sindacato critica anche «il metodo adottato: nessuna comunicazione preventiva è stata fornita al sindacato e alle RSU, neppure durante l’ultima riunione della delegazione

trattante, nonostante l’evidente impatto della misura su numerose lavoratrici e numerosi lavoratori. Il punto è semplice: se l’Agenzia delle Entrate avesse voluto ampliare il perimetro dell’interpretazione, avrebbe prodotto un atto rivolto a tutte le aziende, e non una risposta legata a un singolo interpello. Il sindacato sottolinea che, se fosse davvero necessario modificare l’interpretazione in materia di tassazione dello straordinario, ciò dovrebbe avvenire tramite un indirizzo ufficiale e uniforme rivolto a tutte le aziende sanitarie, così da garantire chiarezza e coerenza nell’applicazione della normativa fiscale. L’ufficio legale della Uil Fpl sta comunque valutando tutte le azioni utili a tutela dei dipendenti coinvolti».

La Uil Fpl ricorda inoltre di «aver più volte chiesto al Governo l’estensione della detassazione a tutto il personale del comparto, per evitare disparità di trattamento tra figure professionali che operano fianco a fianco negli stessi reparti. La vicenda conferma anche i limiti del nuovo contratto collettivo naziona-

le, non firmato dalla UIL FPL proprio per prevenire situazioni come quella odierna. La reperibilità è un pilastro dell’organizzazione sanitaria: penalizzarla economicamente significa indebolire l’intero sistema di risposta alle emergenze, afferma la UIL FPL Basilicata, che chiede alla Direzione dell’Azienda Ospedaliera San Carlo l’apertura immediata di un confronto e la sospensione delle decurtazioni».

La storia di un paziente ad alto rischio di emorragia che non può operarsi al San Carlo. I familiari:

L’Amministrazione:

a tutti i Comuni la Delibera di Consiglio volta

Figlicidio: ad Anzi il Convegno “Oltre il silenzio, voci e azioni contro la violenza”

Giovanni Trame e Federico Barakat sono stati uccisi perché non ascoltati. Dopo l'ultima notizia appresa, del piccolo di 9 anni, ucciso dalla madre a Muggia, tornano alla mente altre tragedie familiari: i neonati sepolti, la piccola abbandonata nel suo lettino, fino alla brutalità di Cogne.

Gli infanticidi in Italia costituiscono il 12,7% degli omicidi in ambito familiare, facendo registrare 558 figlicidi in Italia dal 2000 ad oggi, quasi uno ogni due settimane, come riporta l’Osservatorio Federico nel cuore FNC.Per parlare di ciò, si è tenuto ad Anzi il convegno “Oltre il silenzio – voci e azioni contro la violenza”, a cura dell’Associazione Federico nel cuore ODV, simbolo nazionale della lotta contro il figlicidio, il Comune di Anzi e l’UDI Unione delle donne in Italia- Milano. «Ascoltare i bambini e le loro paure significherebbe salvare loro la vita; sia Federico che Giovanni non volevano incontrare rispettivamente il padre che lo uccise e la madre come nel caso di Giovanni». Ad aprire l’incontro l’intervento del piccolo Samuel Ciaramella, “La voce dei Bambini”. «Parlare di violenza su donne e bambini è fondamentale per rompere il silenzio e costruire consapevolezza. Formare giovani e cittadini significa educare al rispetto e alla dignità spiegano gli organizzatori- Questo Convegno rappresenta un’importante occasione di incontro e sensibilizzazione per la comunità, a conferma dell’impegno del Comune di Anzi a favore della tutela dell’infanzia, già espresso attraverso il sostegno all’unanimità, nella seduta consiliare del 3 ottobre 2025, dell’appello allo Stato per la rapida approvazione del Ddl 91 promosso dall’Associazione Federico nel cuore Odv. Il Disegno di Legge

sostenuto da oltre 70 mila firme giace fermo in Commissione Giustizia del Senato presieduta dalla Senatrice Bongiorno da oltre 2 anni, propone l’introduzione dell’Art.17 ter nel Codice civile, che vieterebbe l’affido o la frequentazione dei figli a genitori violenti/ pericolosi (anche in assenza di condanna o decisione di affido definitiva) al fine dell’incolumità del minore, a garanzia del suo diritto costituzionale di essere protetto e del suo diritto alla vita. La Delibera è stata inviata dal Sindaco Maria Filomena Graziadei a tutti i Sindaci e Consigli comunali della Basilicata chiedendo a ciascuno di sostenere l’appello allo Stato per la rapida approvazione del Ddl 91 con la convinzione che molte vite di innocenti verrebbero salvate». Ed ancora sottolinea l’Amministrazione Graziadei, «quanto sta accadendo ci lascia un dato estremamente allarmante, con il quale come Società e Istituzioni abbiamo il dovere di fare i conti e che attesta la necessità impellente di un intervento legislativo che riguardi i provvedimenti per i figli nei casi di violenza di genere e domestica. Questa introduzione

legislativa metterebbe al centro il diritto alla vita e alla sicurezza del minore».

Nel corso della serata sono intervenuti autorevoli relatori che hanno a cuore la tutela dell’infanzia e condividono uno dei pilastri della Fondazione Federico nel cuore, “The Children Must Be Heard”, ovvero l’’importanza dell’ascolto dei bambini e delle loro paure.Dopo i saluti istituzionali del Comune e del Presidente dell’Anci Basilicata, Gerardo Larocca che si è impegnato a promuovere il sostegno al DDL non solo da parte dei Comuni lucani ma di tutta Italia, sono intervenuti Antonella Penati, madre di vittima di figlicidio, il Presidente Ass. Federico nel cuore ODV nata in memoria del piccolo Federico Barakat, ucciso a solo 8 anni dal padre nel 2009 durante un “incontro protetto” all’interno dell’ASL di San Donato Milanese (caso attualmente al voglio dell’CEDAW -ONU), ed ancora Anna Gloria Piccininni – Procuratore della Repubblica c/o il Tribunale per i Minorenni di Potenza, Assunta Basentini – già Psicologa Clinica Forense c/o il Tribunale per i Minorenni di Potenza,

Consulente Tecnico e Perito c/o i Tribunali e le Procure del Distretto di Corte d’Appello, Marianna Tamburrino- Referente Presidio Libera Potenza “Elisa Claps e Francesco Tammone”, Concetta Sannino – Avvocata esperta in violenza di Genere, Ilaria Bavuso – psicoterapeuta, esperta in psicologia giuridica, psicologa Comune di Anzi, moderati da Fabrizio Di Vito – Giornalista, Presidente Unione Cronisti Lucani. «Bisogna saper riconoscere, prevenire e quindi proteggere l’infanzia dal pericolo, non possiamo più permettere che bambini come Federico e Giovanni muoiano per colpa dell’inerzia dello Stato. Questo disegno di legge è un atto di civiltà» asseriscono infine Antonella Penati, Presidente dell’Associazione Federico nel cuore (madre del piccolo Federico), insieme all’UDI Unione delle donne in Italia e alle organizzazioni sindacali UIL, CISL, CGIL, alla Fondazione Una nessuna e centomila di Fiorella Mannoia, e CIF – Centro Italiano Femminile, AGI Agenzia Giornalistica Italia con Giulia Minoli, tutti convinti della necessità di un intervento urgente da parte del Governo.

Dunque il convegno ha messo in luce come, «in molti casi la violenza di genere e quella contro i minori siano indissolubilmente legate e spesso si manifestano come due facce della stessa medaglia. Per questa ragione, il nostro impegno – concludono dalla Casa Comunale di Anzi- non può esaurirsi all’iniziativa legislativa. Altrettanto importante è agire sul tessuto culturale che rafforza e porta avanti modelli patriarcali, di possesso e prevaricazione. Discutere di questi temi e promuovere un’educazione sentimentale e affettiva, anche e soprattutto nelle scuole, è un passo fondamentale per costruire una società basata sul rispetto e per prevenire le radici della violenza».

Appalto impianti di depurazione del Potentino: «Rispettare inquadramenti»

La Fp Cgil di Potenza esprime apprezzamento per «l’applicazione, così come da noi sostenuto, del contratto dei

servizi di igiene ambientale da parte di Acquedotto lucano per i lavoratori inseriti nella gara di appalto degli impianti di depura-

zione della Provincia di Potenza. Un risultato frutto di una vertenza sviluppata nel corso degli anni che ha portato a riconoscerlo come l’unico contratto nazionale applicabile ai lavoratori occupati nel settore della depurazione per garantire loro la giusta retribuzione e adeguate garanzie di sicurezza. Ritiene,tuttavia, non sufficiente un’armonizzazione contrattuale basata sui soli livelli retributivi».

«Come già ribadito in precedenti interlocuzioni con Acquedotto lucano, il bando di gara di appalto per l'affidamento e la gestione degli Impianti di depurazione della Provincia di Potenza presenta un errato inquadramento del personale per le mansioni effettivamente svolte. Un dettaglio non di poco conto, in quanto è dalla giusta collocazione che deriva la congruità del relativo costo del lavoro, così da non pregiudicare

le offerte delle ditte partecipanti ed evitare potenziali futuri contenziosi legali» continua il sindacato . «Pertanto riteniamo urgente e non più rinviabile il già più volte sollecitato incontro con Acquedotto lucano, ente appaltante, al fine di verificare le unità previste per ciascuna area industriale interessata (Potenza, Melfi, Viggiano, ecc.) e confermare o aggiornare il prospetto di inquadramento del personale impiegato per singole unità produttive nel rispetto delle declaratorie del CCNL di settore» . «Oltre al mantenimento dei livelli occupazionali, al rispetto del trattamento economico complessivo e la piena applicazione della clausola sociale, è indispensabile il rispetto degli inquadramenti secondo le professionalità acquisite dai lavoratori e dalle lavoratrici» concludono dalla segreteria della Fp Cgil.

POTENZA La struttura è destinata ai 20 giovani della Casa Famiglia Papa Francesco. Prenderà il nome di Eugenia Maroscia

Dalla Chiesa di Sant’Anna e Gioacchino un nuovo messaggio d’amore: apre un ambulatorio in Congo

POTENZA. Un viaggio d'amore, d'amore infinito, Un modo per coltivare sogni, speranze e un desiderio di solidarietà davvero importante.

Sono partiti da Potenza quattro operatori parrocchiali della Chiesa di Sant'Anna e Gioacchino in direzione del Congo, dove il 29 sarà aperto un ambulatorio, un'infermeria di grande rilevanza per gli abitanti della zona.

L'ambulatorio sarà aperto nella casa famiglia “Papa Francesco” di Ibaliko. grazie alla programmazione e al progetto avviato da anni

dal GVS ( Gruppo Volontariato e Solidarietà ) presieduto da don Franco Corbo, la struttura ospita venti bambini. Un viaggio di speranza, solidarietà e amore, un messaggio forte a chi vive situazioni di indigenza nel paese africano al centro di problemi dettati dalla povertà e alla miseria.

Don Franco Corbo da anni persegue l'obiettivo di fare della solidarietà il suo punto di forza dell'azione pastorale e questo importante messaggio testimonia l'affetto e l'amore che il parroco di Sant'Anna e

Gioacchino intende riversare sulle popolazioni indigenti. Da Potenza ad Ibaliko quindi per testimoniare la vicinanza e la carità cristiana che il GVS ha inteso rinnovare anche in questa circostanza. Maria Liciardi, operatrice parrocchiale di Sant'Anna e Gioacchino ha inteso fare il punto della situazione in merito all'inaugurazione dell'ambulatorio. Come nasce l'idea; «Scenderemo in Congo e non sarò da sola, ci sono quattro persone con me. Andremo insieme al GVS, il gruppo di Volontariato e Solidarietà ad inaugurare un ambulatorio presso la casa famiglia Papa Francesco. Un progetto che è nato nel 2019 dal desiderio delle coppie che vanno lì ad adottare e osservando le situazioni di povertà presenti hanno pensato di realizzare qualcosa per questi ragazzi ma anche per tutta la comunità che si trova in quella zona. Il progetto Casa Famiglia Papa Francesco nasce nel 2019 e prevede la costruzione di tre blocchi, Il primo blocco è stato inaugu-

rato da don Franco nel 2022 ed è un refettorio e dormitorio per i venti ragazzi che sono ospitati all'interno di questa casa famiglia. L'altro blocco è l'infermeria che verrà inaugurata proprio il 29 novembre di quest'anno».

Chi parte per questa spedizione?

« C'è il vice presidente del GVS, Donata Larocca, poi ci sono Giueppina Smaldore, Lucia Corbo, Maria Licciardi e Roberto Arcieri ».

Quando verrà inaugurato l'ambulatorio e con quali modalità?

« L'ambulatorio verrà inaugurato il 29 novembre e ci sarà poi il collegamento on line con Potenza che in contemporanea al Polo Bibliotecario di Potenza ci sarà un evento che racconterà un pò la storia di questa casa famiglia perché una cosa che va detta è che per quanto riguarda l'infermeria che noi andiamo ad inaugurare è stata realizzata grazie alla raccolta di fondi e anche dal contributo personale dell'architetto Maro-

scia che ha voluto dedicare questa infermeria alla figlia, Eugenia Maroscia che è morta nel settembre 2024. Quindi il 29 andiamo ad inaugurarla però c'è dietro questa storia. Scendendo abbiamo l'obiettivo di riempire questa infermeria di tutto quello che può servire ». Ci faccia un esempio?

« Arredi necessari e anche materiale sanitario, tutto quello che serve per un buon funzionamento dell'infermeria ». Per il futuro invece quali sono i progetti per questo ambulatorio?

« C'è un terzo blocco che sarà una scuola la cui costruzione inizierà nel 2026. Tutta la struttura è comunque al servizio non solo dei venti ragazzi che vivono ma anche della comunità. Sia la scuola che l'infermeria saranno al servizio dei ragazzi e di quanti vivono nella zona di Ibaliko ». Amore, aiuto e solidarietà nei progetti del GVS. Tre cause nobili per dare un sostegno ai ragazzi di Ibaliko in Congo con l'ambulatorio.

F RANCESCO M ENONNA

Turismo, cultura, religione, economia e discussione dei problemi al centro del progetto tra

Potenza e Avigliano unite nel PIC regionale: “Strade dell'Altrove, Strade dell'Incanto”

Da tempo Potenza e Avigliano sono unite in una forte collaborazione sulle tematiche territoriali, economiche, culturali, paesaggistiche, religiose e sportive. Ieri questa collaborazione si è ulteriormente rafforzata grazie alla presentazione nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella Sala dell'Arco del Comune di Potenza del progetto PIC ( Piani Integrati della Cultura ) programmati dalla Regione Basilicata dal titolo: “Strade dell'Altrove, Strade dell'Incanto, svoltasi alla presenza dei due Sindaci, Vincenzo Telesca, primo cittadino di Potenza e Giuseppe Mecca, Sindaco di Avigliano, coadiuvati dai rispettivi Assessori alla Cultura, Roberto Falotico di Potenza e Angela Salvatore per il Comune di Avigliano. Un progetto di ampio spessore che racchiude l'idea di verticalità dei due comuni, un viaggio culturale, una visione della montagna che riguarda i due centri puntando su residenze artistiche, performance, installazioni permanenti, convegni tematici, eventi musicali e laboratori di musicoterapia. Alla presentazione del progetto ha preso

parte tra gli altri il Dirigente Scolastico del Liceo Coreutico Walter Gropius, Paolo Malinconico. Si tratta in soldoni di un percorso ludico, ricreativo, religioso, culturale e ambientale che metterà in contatto e condivisione le due realtà nel segno di un forte e prolungato interscambio di relazioni, idee e progetti tematici che rappresenteranno di fatto il punto di forza della fase progettuale. Un progetto, a cui guardano con entusiasmo e profondo spirito di partecipazione i due comuni, così vicini tra loro per storia, cultura e versatilità artistica tale da richiamare l'attenzione di diversi operatori dei vari settori interessati al progetto stesso. Un modo per partecipare, fare rete, elaborare proposte e mettere a punto sinergie di crescita in un momento molto importante per lo sviluppo della Basilicata, quello ideato dai due comuni nell'ambito di un percorso ideato da tempo con il dichiarato intento di rafforzare la rete territoriale nell'ambito della cultura e del turismo. I due Sindaci hanno parlato con entusiasmo del progetto sottolineandone gli aspetti salienti e l'intesa raggiunta in poco tempo. Giuseppe Mecca, Sindaco di Avigliano ha

espresso il suo parere: “Si due comuni importanti della Basilicata che stanno trovando e lavorando su punti di contatto importanti. Oggi parliamo di cultura con i piani integrati di cultura con un progetto che parte dalla Regione Basilicata e che esalterà le bellezze di due città come Avigliano e Potenza fortemente connesse che stanno lavorando anche nell'ambito dell'area urbana nell'ambito di un altro progetto molto importante che coinvolge otto municipalità e che in realtà sono unite anche da progetti che riguardano le infrastrutture strategiche. Ecco Avigliano e Potenza fortemente connesse non solo nel patrimonio mate-

riale ma soprattutto su quello immateriale con alcuni patrimoni che io definisco della Regione Basilicata, su tutti il Santuario della Madonna del Carmine e la devozione alla Beata Vergine Maria”. Il Sindaco di Potenza, Vincenzo Telesca ha fatto gli onori di casa parlando del progetto: “Si, due comuni uniti perché lo sono stati sempre uniti. Continueranno ad essere uniti. Noi stiamo lavorano unitamente da tempo sia su progetti infrastrutturali ma anche su progetti culturali, artistici e turistici. Oggi partiamo dal Pic che prenderà in considerazione appunto la Potenza dal punto di vista della sua altezza, quindi la Potenza verticale che si

unisce alla verticalità di Avigliano. All'interno delle stesse verranno inseriti momenti culturali, momenti artistici perché c'è la collaborazione di tante associazioni e tra l'altro del Gropius che è parte di questa progettualità che darà sicuramente uno sbocco futuro da un punto di vista culturale, ma anche turistico e quindi economico. Quindo è un rivivere, un cercare di progredire, un cercare di porre le basi anche per le future generazioni perché possano in qualche modo decidere scientemente di vivere in questa città e di vivere in questa città e di vivere sapendo di poter trarne un beneficio e di darne tanti altri”.

Una donna del Venosino ha denunciato l’uomo, ritenuto colpevole di Revenge Porn e tentata estorsione: è finito in

Perseguitata e minacciata Fa arrestare l’ex fidanzato

VENOSA La costante attività di monitoraggio del territorio e l’incessante azione investigativa hanno portato all’arresto, in flagranza differita, di un quarantenne commerciante con precedenti, residente in provincia. Il provvedimento è scaturito da una grave vicenda verificatasi nel venosino, culminata nella denuncia sporta nella tarda serata del 19 novembre da una 35enne del luogo. La donna ha coraggiosamente interrotto una serie di condotte vessatorie e minatorie subite da parte dell’uomo con cui aveva intrattenuto una relazione di convivenza. Il quadro emerso è di estrema gravità: l’indagato è accusato di aver posto in essere un controllo costante e oppressivo sulla vittima, estrinsecatosi in maltrattamenti in famiglia, minacce volte a ottenere prestazioni sessuali e molestie reiterate anche dopo l’interruzione della relazione. In particolare, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, il quarantenne non rassegnato alla fine del rapporto, ha avanzato una esplicita richiesta estorsiva di denaro, minacciando in alternativa la divulgazione di materiale fotografico e video intimo (il cosiddetto Revenge Porn) acquisito durante la convivenza. Al netto rifiuto di consegnare una somma di denaro richiesta con modalità ritenute dagli inquirenti chiaramente estorsive,

l’uomo ha dato seguito alla minaccia, inviando il materiale in suo possesso all’attuale compagno della vittima tramite WhatsApp. L’intervento immediato dei carabinieri della locale Stazione ha consentito di rintracciare e perquisire l’indagato. La perquisizione personale e domiciliare ha portato al sequestro di un telefono cellulare contenente il materiale audiovideo illecito e, contestualmente, alla scoperta di circa 25 grammi di sostanza stupefacente del tipo Hashish e vario materiale per il confezionamento, circostanze che hanno delineato, tra le altre, l’ipotesi di reato in materia di detenzione il-

legale di sostanze stupefacenti. Al termine delle formalità di rito l’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Melfi. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Potenza, valutata la gravità dei fatti e la pluralità di reati contestati, ha convalidato l’arresto, applicando nei confronti dell’indagato – per il quale comunque vige il principio della presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva di condanna - la misura della custodia cautelare in carcere. Il comando provinciale carabinieri di Potenza esorta tutte le vittime di reati come violenza di genere, cyber-crime a sfondo sessuale ed estorsione a rivolgersi con fiducia e immediatezza al Numero Unico di Emergenza 112 o ai presidi dell’Arma capillarmente diffusi sul territorio. La tempestività della segnalazione da parte delle vittime è l’elemento fondamentale per assicurare la loro tutela e per interrompere immediatamente la spirale di violenza come quella in cui, la giovane donna, ora libera, era rimasta intrappolata.

GRANDE PARTECIPAZIONE ALL’INCONTRO DEL COMITATO: FOCUS SULLE CRITICITÀ DI MARATEA

Viabilità e infrastrutture, convegno “Mo Basta”

MARATEA Il convegno organizzato dal Comitato “Mo Basta”, tenutosi il 22 novembre 2025 presso l’Hotel San Diego di Maratea, ha registrato una forte partecipazione di cittadini, amministratori e rappresentanti istituzionali. Numerose le presenze di rilievo tra esponenti regionali, provinciali e amministratori locali, a conferma dell’importanza dei temi affrontati.

Al centro dell’incontro, le criticità infrastrutturali di Maratea, con particolare attenzione ai ri-

TOLVE Europa Verde–AVS ha espresso forte preoccupazione per quanto accaduto a Tolve, dove il restauro del Ponte Vecchio – il cosiddetto “Ponte del Diavolo” – si è trasformato in un intervento che, secondo cittadini ed esperti, ha compromesso in modo irreversibile un bene storico di enorme valore identitario. «Il patrimonio culturale - si legge nella nota - non è solo una struttura da “mettere in sicurezza”, ma un organismo vivo, intreccio di memoria, tradizioni, credenze e simboli.

tardi, alle difficoltà logistiche e alle problematiche ormai croniche che interessano il territorio. Durante il confronto sono emerse con chiarezza la necessità di interventi immediati e la volontà condivisa di individuare soluzioni concrete e durature.

Gli esponenti regionali presenti hanno assunto l’impegno di portare all’attenzione del Consiglio Regionale, la situazione di Maratea, attraverso la convocazione di una seduta straordinaria e una successiva audizione in

Commissione Infrastrutture, alla presenza di ANAS, del Comune di Maratea e dello stesso Comitato “Mo Basta”. Un passaggio fondamentale, che potrà finalmente avviare un percorso istituzionale chiaro e trasparente. Il Comitato “Mo Basta” ha ribadito la propria volontà di mantenere alta l’attenzione pubblica sulle gravi problematiche che, soprattutto nei mesi invernali, penalizzano cittadini, lavoratori e residenti dei paesi limitrofi, costretti quoti-

dianamente ad affrontare disagi legati alla percorribilità della SS 18 e alla mancanza di infrastrutture adeguate. Il successo del convegno conferma la crescente consapevolezza e la determinazione della comunità nel richiedere risposte concrete. Il Comitato “Mo Basta” continuerà con fermezza il proprio impegno affinché Maratea possa avere infrastrutture sicure, moderne ed efficienti, all’altezza delle esigenze del territorio e dei suoi abitanti.

Le Convenzioni internazionali – a partire da quella di Faro del 2005 – riconoscono il diritto delle comunità a partecipare liberamente alla tutela e alla gestione dei propri beni culturali. A Tolve, invece, questo diritto è

stato completamente ignorato. Il progetto, finanziato con 120 mila euro e approvato durante l’amministrazione precedente è stato affidato senza confronto pubblico, senza un concorso di idee e soprattutto senza coinvolgere le realtà locali che da anni si occupano della salvaguardia del territorio. Il risultato è oggi evidente: ciò che è stato restituito alla comunità non è una valorizzazione del ponte storico, ma una sua radicale trasformazione, che molti considerano una vera e propria cancel-

lazione del valore storico e del legame affettivo del luogo. Nonostante i lavori siano terminati da oltre un anno, l’opera non è mai stata inaugurata: un silenzio che appare come un tacito riconoscimento della gravità dell’intervento realizzato. Il Ponte del Diavolo – monumento di origine romana, rimaneggiato in epoca medievale e carico di memorie e leggende – non è più riconoscibile. E ciò che viene presentato oggi come “restauro” ha di fatto azzerato un pezzo di storia».

MARTEDÌ

ALIAN EXPERIENCE

Giovedì presso la Provincia, la presentazione di un progetto innovativo per la risoluzione dei conflitti attraverso il dialogo e la mediazione

Matera si dota di un centro per la giustizia riparativa

Giovedì alle ore 10.30, si terrà una conferenza stampa presso la Sala Mandela del Comune di Matera per annunciare l’istituzione del Centro per la Giustizia Riparativa. Questo nuovo centro avrà sede nei loca-

li della Provincia di Matera, situati in via Ridola, e rappresenta un passo significativo verso la promozione di pratiche di giustizia alternative e riparative nella comunità.

All’incontro con i giornalisti parteciperanno figure

di spicco dell’amministrazione e del sistema giudiziario locale. Saranno presenti il Sindaco di Matera, Antonio Nicoletti, l’assessore alle Politiche Sociali, Angela Braia, e il dirigente Paolo Milillo.

Inoltre, interverrà il Presi-

dente della Provincia di Matera, Francesco Mancini, insieme alla referente del soggetto gestore, Francesca Genzano dello Studio Iris, e la coordinatrice del Centro, Caterina Rotondaro.

A completare il panel, i referenti dell’amministrazione comunale, Roberto Di Polito e Paola Brancato, e i rappresentanti del sistema giudiziario locale.

La creazione del Centro per la Giustizia Riparativa rappresenta un'importante opportunità per promuovere un approccio più umano e costruttivo alla risoluzione dei conflitti.

Attraverso il dialogo e la mediazione, il centro mira a riparare i danni causati da atti illeciti, coinvolgendo non solo le vittime, ma anche i trasgressori e la comunità.

La conferenza stampa sarà un’occasione per approfondire i dettagli di questa iniziativa, discutere i suoi obiettivi e il suo impatto previsto sulla comunità di Matera. I rappresentanti presenti offriranno una panoramica sulle modalità di funzionamento del centro e sulle opportunità di collaborazione con le istituzioni e le associazioni locali.

L’istituzione del Centro per la Giustizia Riparativa si inserisce in un contesto più ampio di politiche sociali volte a favorire la coesione e la sicurezza nella comunità.

Con questo progetto, il Comune di Matera si impegna a costruire un ambiente più giusto e inclusivo, dove ogni cittadino possa sentirsi parte attiva della propria comunità.

La scuola ottiene il titolo di Scuola Polo per l'Area Sud, dimostrando un impegno costante nell'educazione sportiva

Meeting Nazionale delle scuole a curvatura sportiva a

Policoro: istituto

“Giovanni Paolo II” eccellenza

Dal 21 al 23 novembre 2025, presso il Circolo Velico Lucano di Policoro, si è svolto un importante incontro nazionale dedicato alle Scuole Secondarie di Primo Grado con Curvatura Sportiva. Un momento di confronto, innovazione e crescita che ha visto protagonista il nostro istituto, unico rappresentante della Regione Basilicata.

L’evento ha riunito esperti, docenti, studenti e rappresentanti istituzionali nazionali per condividere best practices, sfide e strategie future, rafforzando il mo-

dello che unisce formazione scolastica e pratica sportiva. Un approccio che promuove il benessere, l'inclusione e lo sviluppo delle competenze sociali tra i giovani.

Hanno contribuito all’apertura dei lavori la D.S. della Scuola Capofila G. Dicretico, D.S. dell’IC2 di Policoro M.C. Stigliano, Il Sindaco di Policoro E. Bianco, il Presidente della Provincia di Matera F. Mancini, il Coord. regionale Basilicata Sport e Salute M. Trombetta, Coord. Ed. Sportiva MIM G. Molinari, l’Assessore alle attività produttive Regione Ba-

silicata F. Cupparo, il Dir. Gen. Com. e Rel. Istituzionali MIM G. Pierro, Pres. CONI Basilicata G.Salvia. E non è tutto: l’ IC2 “Giovanni Paolo II” ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di Scuola Polo per l’Area Sud della Curvatura Sportiva con la nomina della referente prof.ssa Domenica Mucci. «Un traguardo che testimonia l’eccellenza e l’impegno costante nel promuovere un modello educativo all’avanguardia» affermano dalla scuola. «Durante le giornate, i nostri studenti hanno emozionato tutti con

una coreografia speciale, preparata con il supporto del Prof. Nicola Lillo e accompagnata dall’inno scritto dal Prof. Calabrese, testimonianza del talento e della passione che animano la nostra comunità scolastica. - concludono - Un ringraziamento speciale alla Dirigente Prof.ssa Maria Carmela Stigliano, che ha creduto e investito in questa straordinaria avventura. Con questa conquista, l’ istituto si conferma punto di riferimento nazionale per la Curvatura Sportiva, aprendo nuove strade di inclusione, salute e formazione per i nostri giovani».

Giornalisti francesi e italiani alla scoperta dei luoghi simbolo della città in un progetto congiunto tra APT Basilicata, ENIT Francia e operatori locali

Matera apre le porte alla stampa internazionale: al via il press tour del Forum del Turismo 2025

Nell’ambito del Forum del Turismo di Matera 2025, la città si prepara ad accogliere un press tour internazionale nato da un’inedita azione di co-marketing che coinvolge APT Basilicata, ENIT Francia, AssoRistoratori Matera e il Consorzio Albergatori Matera (CAM). Per la prima volta, istituzioni e operatori del settore condividono una strategia comune per raccontare Matera a un pubblico europeo di alto profilo.Tre giornalisti francesi di rilevanza internazionale –Florence Dyan (Guide Michelin Italia del Sud), Stéphanie Gatignol (Historia) e Sylvain Grandadam (Voyage de Luxe) – saranno in città dal 26 al 30 novembre per vivere un itinerario immersivo nei luoghi più iconici di Matera. Il program-

ma prevede tappe tra i Sassi, patrimonio UNESCO, la visita alle tipiche case grotta e alle suggestive chiese rupestri, simboli della millenaria civiltà del tufo.Il tour proseguirà poi nel Parco della Murgia, dove i reporter potranno scoprire il paesaggio preistorico e ammirare panorami unici al tramonto. Spazio anche alle eccellenze enogastronomiche: dalla lavorazione del celebre pane di Matera in un antico forno cittadino a una serie di degustazioni tra prodotti tipici e artigianato locale, per restituire un racconto autentico del territorio.L’obiettivo dell’iniziativa è chiaro: rafforzare la reputazione di Matera come meta d’eccellenza, sostenibile e autentica, attraverso il racconto diretto della stampa italiana e internazionale. Una strategia

che punta a favorire la promozione integrata e la creazione di nuovi circuiti turistici tra Basilicata e Fran-

cia.Dal 26 al 28 novembre, inoltre, insieme ai tre giornalisti francesi prenderanno parte al press tour anche

sei giornalisti italiani, ampliando ulteriormente la visibilità e la portata dell’evento.

Nel 2026 un allestimento innovativo ricostruirà l’antico percorso borbonico grazie a un progetto di ricerca unico nel suo genere

Nemoli racconta la storia: una sezione del nuovo museo dedicata alla

Strada Regia delle Calabrie

Una parte del nuovo museo di Nemoli, la cui inaugurazione è prevista per luglio 2026 presso Palazzo Filizzola, sarà interamente dedicata alla Strada Regia delle Calabrie, l’antica arteria che collegava Napoli a Reggio Calabria seguendo, in alcuni tratti, il percorso della romana via Popilia, nota anche come «Capua-Regium». Un viaggio nella storia del Mezzogiorno che tornerà a vivere attraverso un allestimento permanente realizzato con tecnologie tra le più avanzate in Italia e nel mondo.Il progetto nasce dallo studio approfondi-

to dell’architetto Luca Esposito, responsabile nazionale di Archeoclub d’Italia aps, che da anni lavora alla valorizzazione dei territori e dei 45 Comuni attraversati dall’antica strada, da Napoli a Castrovillari, passando anche per Nemoli. Otto anni di ricerche, decine di sopralluoghi nei borghi appenninici del Sud, incroci di documenti e testimonianze hanno permesso di ricostruire con precisione il tracciato borbonico così come rappresentato nell’Atlante del Regno di Napoli tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento.La sezione museale offrirà

un viaggio immersivo nel mondo della viabilità storica: dai materiali d’archivio alle interviste agli esperti, dai reperti alle ricostruzioni visive. Saranno esposti oggetti legati al viaggio tra Settecento e Ottocento – ruote di carri, briglie, parti di mezzi di trasporto, selle, cartoline – insieme a fotografie di viaggiatori e testimonianze di chi percorse la strada nei secoli passati. Non mancherà uno spazio dedicato alle battaglie combattute lungo il tracciato durante le guerre tra Francesi e Borbonici di inizio Ottocento, oltre a documenti specifici riguardanti

Nemoli e il suo territorio.Il tassello più suggestivo sarà rappresentato proprio dai racconti dei viaggiatori che, tra il Settecento e l’Ottocento, descrissero i luoghi attraversati dalla Strada Regia delle Calabrie, restituendo un quadro vivido e prezioso della vita dell’epoca.A partire da luglio 2026, questo patrimonio di storia e memoria diventerà parte integrante dell’identità culturale della comunità di Nemoli, contribuendo alla valorizzazione turistica del territorio e offrendo ai visitatori un’esperienza unica nel suo genere.

Basilicata, Pittella richiama le istituzioni:

«Contrastare la violenza è un dovere comune»

La violenza contro le donne «rappresenta una grave violazione dei diritti umani e un attacco inaccettabile alla dignità della persona». Non usa mezzi termini il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Marcello Pittella, che in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne rilancia un appello forte alla responsabilità collettiva. «Ogni atto di violenza limita la libertà individuale e produce conseguenze sull’intera comunità, indebolendo le fondamenta della convivenza democratica», sottolinea.Il quadro, come emerso anche durante la recente due giorni di studio organizzata dal Consiglio regionale a Matera, resta «profondamente preoccupante». Troppe donne, spesso giovanissime, continuano a subire maltrattamenti, abusi e privazioni dei propri diritti. «La violenza di genere nasce spesso da disuguaglianze, stereotipi radicati e contesti culturali che ne minimizzano o giustificano gli abusi», osserva Pittella, definendo «allarmante» l’aumento dei cosiddetti reati spia, segnali di un disagio che può evolvere

rapidamente in episodi più gravi, consumati anche tra le mura domestiche.Per il Presidente è indispensabile un impegno «strutturale e coordinato» che coinvolga istituzioni, politica, scuole e società civile, con interventi che spazino dalla prevenzione alla tutela. Servono, ribadisce, «azioni di educazione al rispetto e percorsi di sostegno, dalla tutela legale all’accompagnamento psicologico, che permettano alle donne di vivere la propria vita con autonomia e sicurezza».Pittella richiama poi il ruolo del Consiglio regionale e della Commissione regionale pari opportunità, che «rinnovano il proprio impegno nel sostenere politiche e iniziative di contrasto alla violenza di genere, affinché il rispetto della dignità personale resti un principio irrinunciabile della nostra comunità». La priorità resta «garantire a ogni donna pari condizioni e la possibilità di scegliere e autodeterminare il proprio futuro».Un obiettivo che passa anche attraverso l’innovazione culturale e digitale. «È per questo che poniamo grande attenzione ai progetti di cittadinanza attiva e digitale», conclude Pittella. Iniziative

Stand informativo, opuscoli e la Questura illuminata di arancione, contro la violenza sulle donne

La Polizia di Stato in piazza

per dire «Questo non è amore»

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in programma domani 25 novembre, la Polizia di Stato rinnova il proprio impegno con la campagna permanente «…questo NON è AMORE», una delle iniziative di punta del Dipartimento della Pubblica Sicurezza nella lotta alla violenza di genere.A Potenza, per l’intera giornata, la Polizia sarà presente in piazza Mario Pagano con uno stand informativo aperto nelle fasce orarie 10.00-13.00 e 16.00-19.00. Un’équipe di operatori specializzati incontrerà cittadini e cittadine per fornire strumenti di supporto,

chiarimenti e informazioni utili, nell’obiettivo di favorire l’emersione di un fenomeno che troppo spesso rimane nascosto e di rafforzare le attività di prevenzione e contrasto della violenza contro le donne.Durante l’iniziativa verrà distribuito l’opuscolo «…questo NON è AMORE», elaborato dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato: una guida pratica che affronta nel dettaglio i temi della violenza domestica e di genere. Tra le pagine, numeri utili, indirizzi dei centri antiviolenza, riferimenti normativi, storie di donne che hanno trovato il coraggio di denunciare e consigli per riconoscere i

segnali di un rapporto maltrattante. Un modo per ricordare, si legge nel documento, che «uscire dalla spirale della violenza è possibile».La città, inoltre, aderirà simbolicamente alla campagna internazionale «Orange The World», promossa da UN Women e sostenuta anche dal Soroptimist International Italia: la facciata della Questura di Potenza sarà illuminata di arancione, colore scelto come simbolo di un futuro libero dalla violenza di genere. Un gesto che vuole ribadire l’importanza dell’impegno collettivo per proteggere e sostenere le donne, rendendo visibile un tema che riguarda l’intera comunità.

che, nelle sue parole, rappresentano «uno strumento fondamentale per promuovere consapevolezza, responsabilità condivisa e partecipazione, favorendo la costruzione di una cultura del rispetto e della non violenza in ogni ambito della vita sociale».. Il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata cita enti e cittadini a un impegno comune nella Giornata contro la violenza sulle donne

Il 25 novembre a Potenza un incontro pubblico

«L’amore non ha lividi»: istituzioni e associazioni unite

Un momento pubblico di confronto e partecipazione, che vede insieme istituzioni e associazioni impegnate nel supporto, nella consulenza e nell’aiuto al- le donne vittime di violenza. È questo il senso dell’iniziativa promossa congiuntamente dalla consigliera regionale di parità Ivana Pipponzi e dalla presidente della Corte d’Appello di Potenza Gabriella Reillo.L’evento, intitolato «L’amore non ha lividi», si terrà il 25 novembre alle ore 10, nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, presso il Palazzo di Giustizia del capoluogo lucano, in corrispondenza dell’ingresso della Panchina rossa, simbolo delle vittime di femminicidio.Alla mattinata interverranno, oltre alla consigliera Pipponzi e alla presidente Reillo, i magistrati Licia Tomay, Maurizio Cardea, Sarah Masecchia, Arturo Pavese e Anna Gloria Piccininni; gli avvocati Marilena Galgano e Rosita Gerardi; la consigliera provinciale di parità Simona Bonito; Cinzia Marroccoli di Telefono Donna; e i presidenti dei Lions Club Melfi, Potenza Host e Potenza Duomo. Una rete di competenze e professionalità chiamata a discutere strategie comuni per prevenire e contrastare la violenza di genere.«La violenza sulle donne è un tema di stringente attualità. Cresce, però, la consapevolezza – commenta Pipponzi – in ogni contesto, anche in quello familiare, che ogni comportamento abusivo è violenza. Di pari passo, aumenta il numero delle donne che si rivolgono alle strutture o ai centri specializzati in cerca d’aiuto. Di qui l’importanza di fare rete tra Magistratura, Avvocatura, Enti e mondo associativo, per dare sostegno e informazioni a quante intendano denunciare la violenza e riprendere in mano la propria vita».L’appuntamento del 25 novembre vuole dunque essere non solo un momento simbolico, ma un’occasione concreta per rafforzare quel lavoro di squadra indispensabile per accompagnare le donne in percorsi di protezione, consapevolezza e autonomia.

POTENZA Un incontro con istituzioni, studenti e docenti per presentare due strumenti pensati per prevenire e riconoscere gli abusi contro le donne

Quando l’educazione previene gli abusi: il progetto nasce nelle scuole lucane

Un bugiardino e un termometro per arginare i fenomeni di violenza contro le donne. È questa l'idea lanciata dalla Consigliera di Parità della Provincia di Potenza, Simona Bonito, nel corso dell'evento dal titolo: «Il Bugiardino contro la violenza di genere e il termometro della violenza di genere», che ha visto la partecipazione degli alunni dell'Itis Einstein-De Lorenzo di Potenza, di Assunta Mitidieri, Presidente Corecom Basilicata, di Vittoria Rotunno, Presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità, della Presidentessa dell'Ordine dei Farmacisti di Potenza, Magda Cornacchione, e dei consiglieri regionali Massimo Morea (Azione), Mario Polese (Italia Viva), Piero Lacorazza (Pd), Viviana Verri e Alessia Araneo (Movimento Cinque Stelle).Un modo per coltivare speranze, un modo per discutere della violenza contro le donne e sostenere il gentil sesso in una lotta continua, difficile e complessa, che vede ogni giorno fatti di cronaca spuntare sui giornali in maniera ossessiva. La giornata di sensibilizzazione di ieri ha avuto proprio nel richiamo alla lotta contro le violenze di genere e nel confronto tra alunni, docenti e rappresentanti istituzionali il suo punto di forza, partendo dal valore fondamentale della famiglia, della scuola e dell’associazionismo in tutte le sue forme.Due ore di lezione aperta con gli studenti delle classi terze e quinte dell'Einstein-De Lorenzo: percorsi culturali, legislativi e analisi dei vari aspetti che generano tristemente tali episodi sono stati al centro dell'incontro di ieri mattina.Mariella Giacummo, docente ITIS, ha parlato così della giornata: «È molto importante, parlando con i ragazzi, capire che è proprio su di loro che bisogna agire. Devono riconoscere ciò che è sbagliato a partire dai rapporti in famiglia, con la madre, il padre, il rapporto con le loro ragazze, le loro fidanzate. Devono capire che non si deve accettare. Non si deve aspettare che la cosa finisca da sola senza un intervento. Devo-

no denunciare, assolutamente, ma deve partire da loro. Abbiamo anche chiacchierato sul fatto: come si può arrivare a denunciare e a punire queste persone che commettono violenze? È soltanto con l’educazione. Abbiamo visto che non serve il braccialetto, gli arresti domiciliari: tutta una serie di interventi non sono efficaci. Noi dobbiamo agire sui ragazzi, sulla loro educazione».Vittoria Rotunno ha spiegato l’iniziativa: «Abbiamo colto questa occasione in cui presentiamo questo progetto ideato dalla Consigliera di Parità della Provincia di Potenza. Il bugiardino è stato patrocinato dalla Commissione. Abbiamo avuto l'opportunità di incontrare i ragazzi per due ore di lezione di educazione civica, in un confronto in cui le istituzioni hanno raccontato quale sia il ruolo che ricoprono e quali attività possono mettere in campo per contrastare la violenza, favorire l'empowerment femminile e raggiungere quella tanto agognata parità che tutti cerchiamo di traguardare».Simona Bonito, promotrice dell’evento, ha illustrato così la giornata di studio e approfondimento: «Quest’anno, per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ho inteso avviare un progetto concreto, non una semplice iniziativa di divulgazione, ma la realizzazione di due strumenti: il bugiardino contro la violenza di genere e il termometro contro la vio-

lenza digitale. Perché due strumenti? Perché possono essere di ausilio sia alle nuove generazioni e agli studenti, sia a tutta la comunità, che così può farsi un’idea dei rischi della violenza di genere e di quella digitale, e avere uno strumento per identificarne i segnali e sapere a chi rivol- gersi».E conclude: «È un

progetto promosso dalla Consigliera Provinciale di Parità, in collaborazione con la Commissione Regionale Pari Opportunità di Basilicata, dal Corecom Basilicata e patrocinato dall’Ordine dei Medici e dall’Ordine dei Farmacisti. Entrambi gli strumenti verranno divulgati gratuitamente presso tutte le far-

macie della città: la farmacia è il primo presidio di prossimità, e molte donne o ragazze, per timore o difficoltà, spesso preferiscono rivolgersi ai farmacisti piuttosto che alle Forze dell’Ordine o ai medici. Diffondere in questo modo significa avvicinare anche chi ha più paura o più difficoltà a chiedere aiuto».

25 novembre: quando le serie TV ci aiutano a capire la violenza di genere

DI M ARIA A NTONIETTA NIGRI *

In questi giorni, il nostro pianeta donna, quasi sempre inesplorato, orbita attorno a una serie di rituali consumati alla stessa maniera: interviste, incontri istituzionali, affermazioni di sdegno e quant'altro.

Il 25 novembre non è una ricorrenza da calendario, come non lo è l’8 marzo: è un richiamo urgente a guardare in faccia una realtà che continua a segnare le vite di troppe donne. È un giorno che ci chiede non solo di ricordare, ma soprattutto di capire come la violenza di genere nasca, si alimenti e si nasconda dietro abitudini culturali, linguaggi sessisti e immaginari collettivi. Per quelle strane “alchimie del destino”, come le chiamiamo noi, ci è capitato per caso di guardare su una nota piattaforma due serie televisive dal titolo 'Terrazza Sentimento' e 'Mrs Playmen' e di riflettere sulle figure femminili emerse in queste due storie.

La prima, uscita il 5 novembre scorso, è una docu-

serie scritta da Alessandro Garramone, Davide Bandiera, Annalisa Reggi per la regia di Nicola Prosatore che ricostruisce, oseremmo dire, una vicenda horror il cui protagonista è Alberto Genovese, uno degli imprenditori più noti della Milano bene e proprietario di un attico megagalattico. Lì, da perfetto anfitrione, organizzava feste esclusive con fiumi di champagne e cocaina servita in piatti pregiati dai colori variegati. Il clou delle serate era costituito dalla presenza di ragazze giovanissime che, nel corso delle feste, venivano ridotte quasi a corpi senza vita, seviziate e stuprate dal padrone di casa, carnefice seriale e cocainomane irriducibile, nella 'stanza degli orrori'. Tale inferno finisce con la denuncia di due ragazze per violenza sessuale, detenzione e cessione di droga. Il 'mostro delle cene eleganti' oggi, condannato a sei anni, undici mesi e dieci giorni, è detenuto nel carcere di Bollate, da dove, potremmo dire, per la legge del contrappasso, esce per lavorare come vo-

lontario in un centro di donne vittime di violenza. Non è un semplice caso di cronaca nera. È l’affresco di un mondo in cui la violenza è quasi legittimata dal potere, dal denaro, dal successo di cui si vive in certi ambienti, nei quali sembra che il dominio sui corpi delle donne quasi non si noti, per chi guarda senza vedere. Qual è dunque la riflessione da fare sulle giovani donne, vittime, agnelli sacrificali in questa storia orribile? Bisogna dare loro voce, laddove in queste vicende sono troppo spesso giudicate, colpevolizzate, ridotte a larve umane, senza anima.Occorre poi stigmatizzare che la violenza non nasce all'improvviso, ma esplode negli ambienti in cui la donna è oggetto, possesso, dove ancora oggi viene messa sotto accusa per come veste, per come vive, per chi frequenta e quant'altro. Un tema questo che riguarda tutti e sul quale dobbiamo interrogarci, perché la responsabilità non è individuale, ma collettiva. Dopo una settimana, il 12 novembre, arriva in piattaforma Mrs Playmen, scritta da Mario Ruggeri e diretta da Riccardo Donna. Si tratta di una serie interpretata magistralmente da Carolina Crescentini, ambientata a Roma tra la fine degli anni '60 e l’inizio degli anni '70. Periodo post-sessantottino, le donne hanno voglia di incontrarsi, parlare, riflettere sulla condizione femminile, c’è desiderio di riscatto, di scendere in piazza. "Il personale è politico", recita uno slogan in voga in quegli anni, in cui

noi donne volevamo cambiare il mondo. Adelina Tattilo, protagonista della serie, è un simbolo di emancipazione femminile, difficile da conquistare in un mondo decisamente coniugato al maschile, quello editoriale di una rivista che farà scalpore: Playmen. Adelina ne assunse la direzione dopo essere stata lasciata da un marito violento, manipolatore, mediocre e senza scrupoli. Da donna intelligente, colta e di buona famiglia, spiccò il salto nel mondo imprenditoriale con acume e spirito critico. Non a caso l'ONU la menzionò tra le donne più importanti del pianeta. Naturalmente tra il personaggio reale e l’Adelina della serie non mancano dissonanze, come accade spesso. Ma il tema centrale riguarda la rivoluzione culturale che impose alla linea editoriale. Negli anni '60 e '70 osò sfidare moralismi e tabù e un sistema profondamente maschilista.

Il suo non è un racconto di violenza fisica, ma di resistenza culturale.

Sfidando la morale perbenista dell’epoca, fa del suo giornale un punto di riferimento non solo dell’erotismo patinato, ma anche di una cultura, di un comune sentire, che in quegli anni stava cambiando. In Italia allora si era alle prese con temi scottanti - il divorzio, l’aborto, il femminismoche venivano trattati sul suo giornale e che lei contribuì a diffondere tra l’opinione pubblica, sostenuta anche dal consenso di alcuni degli intellettuali engagé di quel periodo come

Fernanda Pivano, Bernardo Bertolucci e altri, tra cui Alberto Moravia. La sua più grande intuizione fu quella di trasformare una rivista erotica in una pubblicazione moderna, non senza lottare con una redazione prevalentemente maschile che tentava in tutti i modi di delegittimarla. Ma il suo è stato un grande esempio di resilienza e la sua storia ci ricorda che la violenza contro le donne non è solo fisica: è anche negazione della libertà, controllo del comportamento, imposizione di ruoli prestabiliti. Queste due storie, dunque, ci inducono a riflettere su due concetti di fondo: la prima, 'Terrazza Sentimento', ci racconta cosa accade quando le donne, ridotte a brandelli nel corpo e nell’anima, perdono la loro interezza; la seconda, 'Mrs Playmen', ci ricorda quanto sia ancora difficile per una donna rivendicare la propria libertà e il suo desiderio di rinnovamento. Le serie non modificano la realtà, ma possono aiutarci a comprenderla meglio e soprattutto a ricordarci che la lotta contro la violenza di genere non è solo un dovere politico e sociale, è un impegno quotidiano di tutti noi, attraverso le parole che usiamo, le storie che ascoltiamo, le scelte che facciamo.

Ci chiediamo infine, quanta strada ancora ci sia da percorrere in salita per essere restituite interamente a noi stesse? Intanto, non abbassiamo la guardia mai!

*CLUB LIONS POTENZA HOST RESPONSABILE NEW VOICES PERLA BASILICATA

La sede della Direzione regionale Inps e le 2 sedi provinciali si illumineranno di rossi i propri ingressi e le proprie facciate esterne

POTENZA. Oggi in occasione della “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, l’Inps realizzerà su tutto il territorio nazionale alcune significative iniziative di sostegno e di sensibilizzazione alla lotta contro la violenza sulle donne, promosse dal Comitato Unico di Garanzia dell’Istituto. Anche le sedi provinciali INPS di Potenza e Matera e le agenzie territoriali aderiranno alla campagna

nazionale e oggi, dalle ore 10.00 alle ore 12.00, riserveranno uno “sportello rosa” presso gli Uffici Relazioni con il Pubblico, ovvero offriranno un servizio di prima accoglienza che garantirà una priorità alle utenti che necessitano di informazioni su prestazioni e percorsi di protezione.

Nei locali di tutte le sedi Inps sarà, inoltre, esposta simbolicamente la locandina “Posto occupato” e una poltrona vuota riser-

vata idealmente alle vittime che ne avrebbero avuto diritto. Sarà, inoltre, resa disponibile la “Guida in 8 passi per donne vittime di violenza di genere”, uno strumento, realizzato dall’INPS, con l’obiettivo di far conoscere le tutele e i servizi che l’Istituto può offrire alle donne vittime di stalking, violenza e altri abusi. Verrà, altresì, esposta e divulgata la locandina “25 Novembre non sei sola”, ricordando il numero

verde 1522 di pubblica utilità, per la denuncia immediata di abusi e violenze, esposto stabilmente nelle sedi INPS e tradotto in 12 lingue. Come simbolo di una sentita adesione all’iniziativa di sensibilizzazione e di impegno, per la giornata del 25 novembre, la sede della Direzione regionale INPS Basilicata e le due sedi provinciali di Potenza e di Matera illumineranno di rosso i propri ingressi o le proprie facciate esterne.

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Cronache del 25 novembre 2025 by Cronache - Issuu