Il Cammino Portoghese da Porto a Santiago

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IL PERCORSO

Leça da Palmeira

Angeiras-Norte

Angeiras-Sul

Labruge

Vilar do Pinheiro

Vila Nova da Telha

Santa Cruz do Bispo

Igreja de São Tiago de Custóias

Leça do Balio

Foz do Douro

São Pedro da Afurada

da Hora

São Mamede de Infesta

Areia

Angeiras-Norte

Angeiras-Sul

Da Porto a Vairão

LLUNGHEZZA: 25,4 km

DISLIVELLO: SALITA 299 m DISCESA 283 m

DIFFICOLTÀ: facile

FONDO: 0% STERRATO 100 % ASFALTO

Ospitalità e servizi

PORTO: Albergue de peregrinos do Porto, rua Barão de Forrester 954 (2,6 km dopo la partenza), tel. 220-14.05.15 / 962-15.09.91, info@albergueperegrinosporto.pt, www.albergueperegrinosporto.pt, 50 posti, dormitorio 16-20 €, camere 50 €, apertura annuale.

Pousada de juventude de Porto, rua Paulo da Gama 551 (a 4 km dal centro), tel. 226-16.30.59 / 925-66.49.83, porto@ movijovem.pt, www.pousadasjuventude.pt, 120 posti, 23 € con colazione, apertura annuale.

Hostel Supernova, rua Guedes de Azevedo 217, tel. 910-04.24.94, www.supernovaporto.com, 40 posti, dormitorio 20 €, doppia 75 €. Hostel Market, rua Fernandes Tomás 794, tel. 223-18.91.12, 40 posti, dormitorio 20 €. Hostel Being Porto, rua de Belomonte 13, tel. 222-01.19.77 / 966-29.96.36, 34 posti, dormitorio 27 €, doppia 80 €.

Dear Porto Guest House, rua de Santa Catarina 744, tel. 222-08.41.96, eral@dearportoguesthouse.com, 7 camere, singola 48 €, doppia 60 €, apertura annuale.

Tutti i servizi.

SENHORA DA HORA: Albergue de peregrinos

Senhora da Hora, rua Vasco Santana 264 (a 1,5 km dal percorso), tel. 960-22.71.34, viaportuscale@gmail.com, 20 posti, 12 €, apertura annuale.

Pousada e Hostel das Flores, rua de São Gens 2787 (a 1,5 km dal percorso), tel. 931-18.24.78 / 936-65.38.24, www.hosteldasflores.com, 18 posti, dormitorio 27 €, doppia 48 €.

Tutti i servizi.

ARAÚJO: Hostel A Casa Vermelha, rua Monte do Vale 20, tel. 928-15.27.52, a.casa.vermelha.hostel@gmail.com, 4 posti, 18 €, marzo-ottobre.

Tutti i servizi

MOREIRA DA MAIA: Hostel AirPorto, rua da Estrada 244 (a 1,5 km dal percorso, nei pressi dell’aeroporto), tel. 229-42.73.97 / 968-70.97.38 airportohostel@gmail.com, 22 posti, 20 € con colazione, apertura annuale.

Hotel Residencial Puma, rua Cruz das Guardeiras 776, tel. 229-48.21.28, 27 camere, singola 57 €, doppia 68 €, con colazione.

Apartament Mira Maia, rua Engenheiro Frederico Ulrich 3679, tel. 917-91.80.28 appartamento con due camere e sei posti, 65 €.

Tutti i servizi

GIÃO: Casa Mindela Guesthouse, travessa da Joudina 265, tel. 914-11.80.18, www.casamindela.pt, 7 camere, doppia 60 € con colazione, apertura annuale.

Bar, ristorante e alimentari

VAIRÃO: Albergue de peregrinos do Mosteiro de Vairão, rua do Convento 21, tel. 966-43.19.16, mosteirodevairao@gmail.com, 50 posti, 10 €, uso cucina, apertura annuale.

Bar, ristorante e alimentari

La bella passeggiata all’interno del centro storico si diluisce, a poco a poco, nella periferia della città (per chi volesse evitare la lunga uscita da Porto indichiamo alcune alternative).

Attraversiamo le antiche freguesias che ora si trovano inglobate nell’area metropolitana senza soluzione di continuità, anche se ciascuna mantiene una sua distinta personalità e ci tiene a farlo notare. La seconda parte del percorso è invece in una zona rurale sempre più marcata e termina nel borgo di Vairão e nell’antico monastero in un’atmosfera autenticamente portoghese.

Dal piazzale antistante la cattedrale di PORTO iniziamo a scendere fiancheggiando l’ufficio turistico per accingerci al lungo attraversamento della periferia della città (in alternativa è possibile percorrere una prima parte lungo la Senda Litoral oppure utilizzare la metro sino a una fermata intermedia, vedi box). Identificare il percorso è reso ancor più facile dalla costante presenza di adesivi appiccicati dai pellegrini su ogni palo o cartello che si incontra lungo il cammino.

Alternative per l’uscita da Porto

Dal centro La soluzione più semplice è prendere la metro dalle stazioni di Bolhão, Trindade, Casa da Musica, fino alla stazione di Vilar do Pinheiro (linea rossa in direzione Póvoa de Varzim); quindi si cammina per 1,2 km su rua António Costa e Neiva e rua do Mirante, e si arriva sul percorso in rua da Botica [1.5] risparmiando quasi 18 km, con la possibilità di allungare la prima tappa sino a São Pedro de Rates, meta della seconda tappa.

Dall’aeroporto Si raggiunge con la metro la stazione di Verdes, quindi si prende la linea rossa fino a Vilar do Pinheiro, da dove si segue il percorso sopra descritto (attenzione: ogni volta che si cambia linea bisogna pagare un nuovo biglietto).

Dalla Senda Litoral Opzione più gradevole, e paesaggisticamente interessante, è percorrere la prima tappa della Senda Litoral fino a Labruge. Qui si prende a destra avenida da Liberdade poi a destra rua de Labruge che dopo diverse curve ad angolo retto supera su un ponte l’autostrada (attenzione ai numerosi incroci!). Si prosegue su rua da Estação quindi rua Central de Modivas de Baixo che, passato un ponte, attraversa i binari della stazione metro di Modivas. Arrivati alla trafficata rua da Estrada N13 andiamo a sinistra per 120 m, quindi a destra su rua do Padrão. Proseguiamo dritto su rua da Igreja poi rua da Lage, che ci porta a incrociare il cammino alla freguesia di Nove Irmãos [1.6]. Il percorso misura poco meno di 5 km. Si può anche proseguire sulla Senda fino a Póvoa de Varzim e da lì raggiungere São Pedro de Rates camminando sull’ecovia che ha preso il posto di un’antica ferrovia. Questo tratto misura circa 12 km.

È un malcostume: gli adesivi vengono periodicamente asportati ma rimane uno spazio imbrattato; in ogni caso, se li vediamo siamo sul percorso giusto! Dal miradouro da rua das Aldas scendiamo la scalinata a sinistra e poi a destra lungo rua de Sant’Ana; in fondo voltiamo a sinistra in rua da Bainharia attraversando la larga rua de Mouzinho da Silveira; con leggero dislivello saliamo largo de São Domingos e pieghiamo a destra in rua das Flores. La seguiamo per 200 m, poi a sinistra saliamo in rua do Ferraz quindi a destra, in rua da Vitória sino a rua dos Caldeireiros. Con una secca svolta a sinistra saliamo ancora raggiungendo largo Amore de Perdição, alla sommità della collina: alla nostra destra svetta la torre dos Clérigos.

Senza più salite attraversiamo l’ampia rua de São Felipe de Nery e i giardini di Cordoaria, proseguendo dritto per raggiungere e superare la igreja do Carmo. Poco dopo arriviamo in praça de Carlos Alberto, con il monumento ai caduti della Grande guerra. Da qui seguiamo un lungo rettilineo di 1,3 km su rua da Cedofeita che poi prende il nome di rua do Barão de Forrester.

Poco prima di passare sotto ai binari della metro la strada ricomincia a salire leggermente. Passiamo accanto all’albergue de peregrinos. Il percorso prosegue a sinistra, oltrepassa la cappella da Ramada Alta, al centro di una rotonda, e subito dopo piega a destra imboccando rua de 9 de Julho; attraversiamo poi rua de Egas Moniz e proseguiamo dritto, oltrepassiamo l’androne di un palazzo e raggiungiamo rua da Constituição [1.1]. Facciamo attenzione in questo punto perché dobbiamo attraversare la rua e oltrepassare un altro androne analogo, ritrovando la rua de 9 de Julho che poco dopo confluisce in rua de Oliveira Monteiro. Poco più avanti troviamo sulla sinistra la igreja do Sagrado Coração de Jesus di Carvalhido, coperta di azulejos.

Da questo punto camminiamo per circa 8 km seguendo lunghissimi rettilinei, salvo qualche zig-zag per oltrepassare incroci e rotatorie. Ormai abbiamo superato l’area centrale di Porto: attraversiamo una serie di freguesias (enti amministrativi di secondo livello più o meno corrispondenti alle nostre frazioni o quartieri dell’area metropolitana). Proseguiamo lungo rua do Carvalhido e rua do Monte dos Burgos, passiamo sotto un viadotto dell’autostrada quindi, attraversata la estrada da Circunvalação, continuiamo per lungo tratto su rua Nova do Seixo che, dopo un incrocio con passaggio pedonale [1.2], diventa rua de Recarei. Siamo a Padrão da Légua, nel comune di Matosinhos. Incrociamo diversi bar, ristoranti e alcuni supermercati. A breve distanza, alla nostra sinistra, l’albergue de peregrinos di Senhora da Hora e poco più avanti, sempre a sinistra, la IGREJA DE SÃO TIAGO DE CUSTÓIAS . Non cambia la direzione, sottopassiamo l’autostrada e ora la via diventa rua Gondivai.

Inizia Leça do Balio: spesso le frecce gialle sono dipinte, oltre che sui muri, sui pali della luce e sui cordoli stradali. Dopo aver incrociato un piccolo supermercato sulla sinistra, la via diventa rua Araújo che continuiamo a percorrere oltrepassando, alla nostra destra, la piccola

igreja de São Pedro de Araújo. Superata la linea della metro entriamo a Custió, proseguendo sulla omonima rua per 1 km fino a un bivio [1.3], dove abbandoniamo la strada principale per prendere a sinistra rua ponte de Moreira, che dopo 500 m confluisce in rua de Custió.

Superato un piccolo ponte e, successivamente, il passaggio sopra all’autostrada, raggiungiamo e attraversiamo con grande prudenza la trafficata strada N107: la seguiamo a destra, passiamo una grande rotonda e proseguiamo ancora per poco. Superiamo un’altra piccola rotonda con cruceiro e, 200 m dopo, incontriamo a destra un cimitero. Lasciamo la N107 e imbocchiamo la più tranquilla rua Mestre Clara. Sul percorso incontriamo a destra la casa São Tiago che espone un pannello raffigurante una concha (conchiglia) e le croci di Santiago.

Dopo 800 m giriamo a destra su rua Manuel Batista Barros che volta subito a sinistra e, fiancheggiando il supermercato Pingo Doce, raggiungiamo rua Frederico Ulrich. Proseguiamo a destra fino a un grande incrocio e di qui a sinistra in rua do Outeiro, lungo la quale, al termine della zona industriale, vediamo finalmente i primi campi e l’inizio di un più piacevole percorso rurale.

Continuiamo fino a un incrocio in cui si trova un pannello illustrativo del cammino [1.4] e proseguiamo dritto su rua Dr. José Aroso che poi vira a destra e diventa rua do Padinho. Giunti al Café Beiracampo, si prosegue a sinistra sempre su rua do Padinho che in rapida successione diventerà rua do Monte, rua da Botica, rua da Costinha, rua da Arribela, rua do Padrão, rua da Carrapata e quindi N306. Vilar do Pinheiro offre la possibilità di una sosta gradevole: qui, all’incrocio di rua da Botica con rua do Mirante [1.5], c’è il punto di congiunzione del percorso per chi avrà deciso di utilizzare la metro fino a qui tagliando il tratto urbano della tappa (vedi box a pag. 41).

PORTO. La chiesa di Santo Ildefonso, decorata con azulejos.

La strada che ci attende è stretta e molto trafficata e spesso mancano i marciapiedi: per maggiore sicurezza, suggeriamo di mettere sullo zaino la copertura impermeabile, se vivacemente colorata, oppure di legarvi un capo di abbigliamento che ci renda chiaramente visibili alle auto in transito.

Attraversiamo Mosteiró, dove, poco prima della Cafetaria D. José, possiamo fare una breve deviazione a destra su rua Central per vedere la igreja paroquial de São Gonçalo e tornare poi sul percorso. Proseguiamo attraversando Padrão, Carrapata e Nove Irmãos: qui, all’incrocio della N306 con rua da Lage [1.6], si innesta chi ha scelto di percorrere la prima tappa della Senda Litoral (vedi box a pag. 41).

Transitando di fianco ad antichi cruceiros, superato Gião prendiamo a destra su rua da Igreja e, giunti al cruceiro de Gião [1.7], teniamo la sinistra; vale però la pena di raggiungere, allungando di pochi metri a destra, la igreja paroquial, bianca e azzurra con le immagini dei Santi Stefano e Antonio.

Proseguiamo su rua da Igreja, poi rua de Tresval e rua de Santo Ovidio. All’incrocio a T andiamo a sinistra su rua Pias per un breve tratto quindi, raggiunto un cruceiro, pieghiamo a destra su rua da Pedreiras che, in leggera salita, ci conduce di fronte alla capela Nossa Senhora da Lapa, punto di arrivo della tappa. Poco più avanti si trovano il MONASTERO DI SÃO SALVADOR e l’albergue di Vairão.

Da vedere

Porto In Portogallo esiste un vecchio modo di dire secondo il quale “Lisbona canta, Coimbra studia, Braga prega e Porto lavora”. Questa è infatti la città più produttiva e operosa del Paese, il che non le impedisce di mostrare notevoli aspetti storici e paesaggistici. L’elenco dei principali punti di interesse è lungo, ma vale la pena dedicare tempo alla visita della città (tra l’altro molto piacevole da esplorare a piedi) e ai suoi dintorni. Un tour di Porto può iniziare dall’antico MERCADO DO

Lasciamo una pietra lungo il cammino

Sul percorso è frequente trovare piccole pietre lasciate sui mojones, nei pressi dei cruceiros o in altri luoghi significativi. Lungo i sentieri di montagna, è usanza lasciare delle pietre per segnare il percorso o per indicare il proprio passaggio, e questa pratica ora è diventata comune anche sulle vie di pellegrinaggio. Depositare una pietra è anche simbolo di liberazione da un fardello: molti portano con sé una pietra fin dall’inizio del viaggio e, lasciandola su un mojón o in qualche altro luogo significativo, compiono un atto simbolico di liberazione da ciò che non serve più, per andare avanti più leggeri. Per altri, la pietra rappresenta una sorta di preghiera silenziosa per una persona cara, un’intenzione, un ringraziamento: un atto di fede che significa “cammino per me stesso, ma anche per te”. A volte non è una pietra ma un piccolo oggetto. Infine, guardando l’insieme delle tante pietre, si sente di far parte di qualcosa di più grande: un’immensa comunità, fatta di passi, storie e intenzioni.

BOLHÃO , da qualche anno restaurato, che, pur avendo perduto la bella patina originale, offre uno sguardo sulla tradizione alimentare locale ed è pieno di colore. A due passi la CAPELA DAS ALMAS DE SANTA CATARINA , un’esplosione di azulejos. Poi, scendendo, la chiesa di SANTO ILDEFONSO e la praça da Batalha. Poco prima, percorrendo la rua de 31 de Janeiro, si raggiunge l’antica fascinosa stazione ferroviaria di SÃO BENTO , una vera galleria d’arte da ammirare palmo a palmo. Ancora scendendo verso il fiume, troveremo sulla destra la SÉ , la cattedrale. Riprendiamo l’avenida Vimara Peres e raggiungiamo il ponte pedonale Dom Luís I, su cui transitano anche i treni della metro, da cui si gode di una vista notevole, sul quartiere della Ribeira a destra e su Vila Nova de Gaia a sinistra, con le antiche cantine del celebre vinho. Superato il ponte, si sale leggermente per raggiungere il JARDIM DO MORRO , senza dubbio il luogo migliore dove farsi trovare quando il sole tramonta laggiù sull’oceano. Durante la bella stagione c’è sempre molta gente e, al por do sol, le voci si abbassano e lo spettacolo è indimenticabile. Tornati sulla sponda nord, possiamo scendere con ardite scalette sino alla Ribeira, un punto iconico, molto turistico ma non banale, dove, nella bella stagione, i ragazzini ancora giocano tuffandosi nel Douro.

Per chi avesse più tempo a disposizione suggeriamo di approfittarne per fare una gita a SÃO PEDRO DA AFURADA , un piccolo (e miracolosamente ancora autentico) villaggio di pescatori vicino alla foce del fiume Douro, laddove incontra l’oceano Atlantico, forse uno dei più bei punti per osservare la città.

Igreja de São Tiago de Custóias Interessante il ruolo storico e spirituale di questa chiesa come punto di riferimento e supporto per i pellegrini che si recavano a Santiago de Compostela. È dedicata a PORTO. Le case colorate della città vecchia, nel quartiere della Ribeira.

San Giacomo, patrono di Custóias, e il vicino monastero di Leça do Balio vi era strettamente legato. L’attuale chiesa risale al XVIII secolo; nel presbiterio sono presenti immagini di Santiago e São Gonçalo, un santo portoghese del XIII secolo che si recò in pellegrinaggio in Terra Santa. L’immagine di San Giacomo è raffigurata anche in una nicchia sulla facciata. L’affidamento della struttura all’ordine degli ospitalieri, fondato per assistere i pellegrini in Terra Santa, prima del 1132, testimonia la sua importanza nella regione, facilitata dalla vicinanza alle vie di pellegrinaggio Karraria Antiqua e Via XIX, già citate, che rendevano Custóias un punto di passaggio fondamentale per i pellegrini diretti a Santiago.

Monastero di São Salvador di Vairão All’altezza di Gião, l’antica Karraria Romana vira a destra per indirizzare i pellegrini verso il monastero di Vairão. Poco prima si incontra la chiesa di São Gonçalo de Mosteiró, precedentemente dedicata al San Salvatore e poi a Santa Maria. Il toponimo Mosteiró deriva da un piccolo monastero, attribuito a monache benedettine, scomparso nel XV secolo, mentre le chiese di Vilar e Gião, anch’esse di origine medievale, sono strettamente legate al monastero di Vairão. Gestito da una comunità religiosa mista, il monastero di São Salvador è documentato fin dal 974, mentre alla fine dell’XI secolo abbracciò la regola benedettina. La chiesa del monastero, capela de São João Baptista, è di estrema semplicità e luogo di devozione locale.

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