Bikefortrade 06-2025

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12 TVS SI PRESENTA AI RETAILER ITALIANI INCHIESTA ESCLUSIVA

14 LA CARICA DEI 101: DOPO I NEGOZI E LE AZIENDE, PARLANO I DISTRIBUTORI

SPECIALE ROAD

20 I SETTE PASSI VERSO IL FUTURO DELLE GRANFONDO

22 TREK, WILIER TRIESTINA, GUERCIOTTI, CERVELO 23 LOMBARDO, SPECIALIZED, OLYMPIA, LIV

24 AIRBREAKER 2.0 DI ABUS

26 LE NUOVE SL5 E SL7 DI DEDA

28 LA LINEA COREFUSION DI X-BIONIC

30 VISION: UN TOUR DE FRANCE DA PROTAGONISTA

FOCUS PRODOTTO

32 LA NUOVA EDIZIONE DEL BIG APPLE DI SCHWALBE

33 WINTER IS COMING? STOP AL FREDDO CON TAAC 34 GHOST: VISIONE CHIARA, EVOLUZIONE CONCRETA

TECH

36 RAICAM: TECNOLOGIA E DESIGN FUNZIONALE FOCUS ON 38 ANANDA: LA DIFFERENZA È NELL’ASSISTENZA RETAIL COACHING

40 IL MESE INVISIBILE DEL BIKE RETAIL

42 CUSSIGH BIKE DI TAVAGNACCO (UD)

UN NUOVO MODO DI RACCONTARE IL VIAGGIO

DI BENEDETTO SIRONI

benedetto.sironi@mag-net.it

QMOLTO PIÙ CHE UN PRODOTTO

uesto numero arriva in un momento importante e di snodo per la bike industry: ci avviciniamo all’Italian Bike Festival, dove Bikefortrade sarà presente come di consueto anche in edizione speciale e in extra tiratura. Un’occasione sempre preziosa per confrontarsi e tracciare un bilancio dello stato di salute del mercato. Ma anche per continuare o magari avviare una nuova stagione di riflessioni strategiche su come valorizzare – e difendere – l’economia legata alle due ruote.

Abbiamo scelto di dedicare questo numero a due grandi filoni: il cicloturismo e il mondo road e Granfondo, due universi diversi ma legati da un denominatore comune: la capacità della bicicletta di generare esperienze, movimento, valore economico e rigenerazione dei territori. Il Quinto Rapporto sul Cicloturismo ISNART-Legambiente “Viaggiare con la bici 2025”, che approfondiamo nelle prime pagine, parla chiaro: nel 2024 si sono registrate 89 milioni di presenze cicloturistiche, pari a oltre il 10% di quelle totali in Italia. Ma è soprattutto il dato economico a impressionare: un giro d’affari da 9,8 miliardi di euro nel solo 2024 (+76,4% rispetto all’anno precedente). Un trend ormai strutturale, che certifica come il cicloturismo non sia più una nicchia per appassionati, ma un pilastro del turismo attivo europeo.

Le mountainbike e le bici trekking restano i modelli più usati, con un 79,3% di utenti che viaggia con il proprio mezzo: una chiamata diretta per chi lavora nella produzione, nei servizi post-vendita, nel noleggio o nell’accoglienza bike friendly. In questo scenario si inserisce anche il nuovo progetto editoriale Active Travel del gruppo MagNet. Abbiamo sempre parlato di destinazioni ma ora lo facciamo in un contenitore ancora più ricco e strutturato. In grado di dare voce alle località,

agli eventi, alle persone che credono nello sport come forma di viaggio e scoperta. Un modo per connettere territori, famiglie, sportivi e operatori attraverso uno storytelling immersivo, inclusivo e interdisciplinare. Tra gli articoli da segnalare in questo numero ci sono anche il progetto The Great Ride Milano-Cortina, che esplora l’identità del Paese lungo il tracciato dei prossimi Giochi 2026, e il contributo del nostro instancabile giramondo Dino Bonelli, che ci accompagna nella preparazione a un viaggio in bikepacking: una disciplina che è anche filosofia di viaggio, simbolo del cicloturismo contemporaneo.

Ma come dicevamo è tempo anche del nostro Speciale Road e quest’anno lo apriamo con una conversazione a due voci tra Michil Costa, ideatore e presidente della Maratona dles Dolomites, e Claudio Canins, responsabile dell’organizzazione. Un evento che ha saputo evolversi in quasi quarant’anni, diventando molto più di una Granfondo: un modello che concilia sostenibilità ambientale, coinvolgimento intergenerazionale e rigore organizzativo. In un settore che soffre, la Maratona resiste e cresce, perché non è solo corsa: è racconto, comunità, vacanza e montagna autentica. A completare il pacchetto: una ricca selezione di novità prodotto road, tra bici, componenti e abbigliamento tecnico, come una sorta di antipasto in vista delle anteprime che scopriremo a IBF.

Nel complesso, questo numero vuole restituire una visione ampia della bicicletta, nella sua connessione con la cultura economica, turistica, territoriale. Un oggetto vivo, emozionante e dinamico che attraversa paesaggi, abitudini e mercati. E che anche per questo richiede, oggi più che mai, competenze nuove e strategie integrate per crescere in modo sano e duraturo. Insomma davvero molto di più che un “semplice” prodotto.

Editore: MagNet Srl SB - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Direttore editoriale: Benedetto Sironi

Editors: Davide L. Bertagna, Dino Bonelli, Daniele Pansardi, Riccardo Penna, Gabriele Vazzola Art Director: Simone Comi

Redazioni: Corso della Resistenza, 23 - 20821 - Meda (MB) Via Tertulliano, 68 - 20137 - Milano - Tel. 02.87245180-1-2 - Fax 02.87245182 redazione@bike4trade.it - bikefortrade.it

Anno 13 - Numero 6 - 2025 - Periodico mensile

Registrazione al Trib. di Milano n. 39 dell’8 febbraio 2013 Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale

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Nata per la Strada

795 BladeRS Iconic Black Radial

Il design Iconic Black Radial è un tributo all’architettura unica e alla natura della Francia. Ispirato alla simmetria e alla struttura dei giardini più celebri del paese, da Versailles a Chambord, richiama anche le linee infinite delle strade di campagna francesi e le curve dei tornanti alpini. La composizione decisamente moderna riecheggia nei colori Mondrian, firma di LOOK Cycle, integrati come simbolo della nostra eredità racing e dei nostri design senza tempo. Elegante nella forma e determinato nello spirito, la 795 Blade RS Iconic Black Radial porta bellezza e struttura nella ricerca della velocità, in una celebrazione pura dell’Arte del Ciclismo – À La Française. lookcycle.com

MERCATO

GRUPPO

THULE: VENDITE IN AUMENTO

NEL SECONDO TRIMESTRE GRAZIE A QUAD LOCK

Il Gruppo Thule ha annunciato una crescita delle vendite nette del 9,8% nel secondo trimestre del 2025. Il risultato positivo è merito soprattutto dell’acquisizione di Quad Lock, marchio di supporti per dispositivi elettronici che l’azienda svedese ha rilevato a novembre 2024. Le vendite legate a Quad Lock, infatti, sono aumentate del 14,2%. Tuttavia, i tassi di cambio sfavorevoli hanno portato a una diminuzione dei profitti del 5,9%. Le vendite totali del trimestre sono state di 3,4 miliardi di corone svedesi (35 milioni di dollari), in aumento rispetto ai 3,1 miliardi dello stesso trimestre del 2024. L’utile netto è stato di 512 milioni di corone svedesi, in calo dell’8,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

IL TEAM DECATHLON UNISCE LE FORZE CON IL COLOSSO FRANCESE CMA CGM

Decathlon, CMA CGM e France Cyclisme hanno annunciato una partnership di codenominazione per la squadra professionistica attualmente nota come Decathlon AG2R LA MONDIALE. A partire dal 1° gennaio 2026, la compagine correrà con il nome Decathlon CMA CGM. Rodolphe Saadé, amministratore delegato di CMA CGM, ha dichiarato: “Sono orgoglioso di annunciare che il nostro Gruppo diventerà sponsor della squadra. Questa partnership riflette ciò che condividiamo con Decathlon: forti radici familiari, una visione a lungo termine e valori come audacia, perseveranza e umiltà. Oggi entriamo a far parte di una grande storia sportiva francese, con l’ambizione di portare il team ai vertici”. CMA CGM, realtà attiva nel settore delle soluzioni marittime, terrestri, aeree e logistiche, si unirà come partner co-naming, per un accordo iniziale di cinque anni, rinnovabile in seguito.

BIKEROOM CHIUDE UN ROUND DI FINANZIAMENTO

DA TRE MILIONI DI EURO

Bikeroom chiude un round da 3 milioni per accelerare l’espansione dell’e-commerce. La piattaforma, fondata da Matteo Maruzzi e Denis Moretti, che vuole diventare un punto di riferimento per la vendita di bici di alta gamma, ha ricevuto gli investimenti del fondo di venture capital ALIcrowd 1 del Gruppo Azimut, Vesper Holding e altri soggetti del mercato. L’obiettivo è consolidare la leadership in Europa e sviluppare nuove soluzioni per negozi specializzati e ciclisti. “Questo investimento apre un nuovo capitolo per Bikeroom”, ha dichiarato Denis Moretti. “Il supporto degli investitori ci dà la spinta per accelerare nella visione di diventare il punto di riferimento globale per chi cerca bici di qualità, certificate e tracciabili. Il nostro obiettivo è chiaro: rendere l’acquisto di una bici premium semplice, sicuro e accessibile a ogni ciclista, ovunque nel mondo”.

GARMIN SI ESPANDE CON L’ACQUISIZIONE DI MYLAPS

Garmin ha annunciato l’acquisizione di MYLAPS, azienda olandese all’avanguardia nel cronometraggio sportivo automatico, monitoraggio in tempo reale e gestione eventi competitivi. Fondata nel 1982 e con sedi operative in Europa, Nord America, Asia e Australia, MYLAPS supporta alcune delle più importanti gare di corsa, ciclismo, sport motoristici e competizioni equestri al mondo. “Siamo entusiasti di dare il benvenuto a MYLAPS nella famiglia Garmin. Quest’acquisizione segna un passo decisivo verso una nuova era per la tecnologia sportiva, in cui cronometraggio e analisi delle prestazioni si fondono per offrire esperienze ancora più coinvolgenti agli atleti outdoor di tutto il mondo”, ha affermato Brad Trenkle, co-chief operating officer di Garmin.

L’APP DI INDOOR TRAINING ROUVY CRESCE ANCORA CON BKOOL

La piattaforma d’indoor cycling Rouvy ha acquisito il concorrente Bkool per una cifra che non è stata resa nota dalle parti in causa. Si tratta della seconda app acquisita da Rouvy quest’anno, dopo FulGaz a gennaio. La strategia sembra volta per arrivare a insediare il primato di Zwift, in un business praticamente inesistente prima del 2020 ed esploso in epoca di lockdown. Bkool continuerà a essere un marchio indipendente all’interno del Rouvy Group. “L’ingresso di Bkool nel Gruppo Rouvy rappresenta un momento significativo per gli appassionati di indoor cycling di tutto il mondo”, ha dichiarato Petr Samek, co-fondatore di Rouvy e ora anche ceo di Bkool. “Il nostro obiettivo è offrire le migliori esperienze, il miglior rapporto qualità-prezzo e le migliori opzioni possibili ai ciclisti di tutto il mondo. L’unione di Rouvy, FulGaz e ora Bkool unisce un patrimonio di competenze sotto lo stesso tetto, posizionandoci come leader delle realtà per l’indoor cycling”.

WOOM SI AFFIDA A CORRATEC PER LA PRODUZIONE DI BICI IN ROMANIA

A partire dal primo trimestre del 2026, Corratec inizierà a produrre le bici del marchio Woom nel proprio stabilimento di Timisoara, in Romania. Una scelta che rientra nelle strategie di nearshoring di Woom, azienda austriaca specializzata nelle bici per bambini, balance bike e accessori dedicati ai più piccoli. “Il nostro obiettivo è accorciare la lunghezza dei trasporti e rispondere in modo più agile agli sviluppi del mercato”, ha dichiarato Johannes Kisslinger, coo di Woom. “La collaborazione con Corratec ci avvicina ai nostri mercati principali in Europa e ci mette in una posizione ancora più solida per una crescita a lungo termine”. Woom ha dovuto trovare un nuovo partner produttivo dopo che Sprick Rowery Spółka z, con sede in Polonia, ha dichiarato fallimento lo scorso gennaio. La Romania diventerà così il terzo sito europeo nella rete produttiva di Woom oltre a Lituania e Portogallo.

SERYT E GIST ITALIA SIGLANO UN ACCORDO DI DISTRIBUZIONE ESCLUSIVA

Seryt è una giovane realtà italiana, fondata dall’ex atleta professionista di enduro e downhill Carlo Gambirasio. È specializzata nello sviluppo di protezioni di nuova generazione per la mtb (ginocchiere e gomitiere) e ha annunciato la firma di un accordo di distribuzione esclusiva con GIST Italia, storico punto di riferimento nel settore bike, con oltre 30 anni di esperienza nel mercato nazionale. L’intesa prevede la distribuzione della linea Seryt attraverso la rete commerciale di GIST Italia, che conta più di 1.000 rivenditori attivi su tutto il territorio. Gilberto e Francesco Parolin, rispettivamente direttore commerciale e marketing di GIST Italia, hanno affermato: “Accogliamo con grande soddisfazWione Seryt nel nostro portafoglio esclusivo. Si tratta di un prodotto realmente differenziante, che unisce sicurezza, comfort e tecnologia. Siamo convinti che possa integrarsi perfettamente con la nostra rete e soddisfare le esigenze dei ciclisti più esigenti”.

Gli organizzatori di Eurobike, visto il calo generalizzato di presenze di espositori e pubblico nell’edizione 2025, hanno pensato a come reagire alle mutate condizioni generali e a come riorganizzare strategicamente l’appuntamento nel 2026. L'obiettivo è quello di creare una piattaforma molto più compatta ed economica. La durata dell'evento, e dell'annesso nuovo format "Mobifuture", sarà ridotta di un giorno e si svolgerà presso Messe Frankfurt dal 24 al 27 giugno 2026. L'eliminazione della domenica, spesso associata a costi aggiuntivi, è una decisione consapevole a favore di un orientamento più professionale sul segmento b2b. Uno degli obiettivi principali del riallineamento è lo sviluppo di nuovi format che consentano, in particolare, ai marchi di essere presenti in fiera a costi ragionevoli. Ciò consentirà anche agli operatori che avevano recentemente rinunciato di ritornare a Francoforte. Da segnalare infine che i brand, nonché i produttori di componenti e accessori, rimarranno il cuore pulsante di Eurobike nei Padiglioni 11 e 12, mentre le realtà attive sia nel settore bike sia nel segmento dell'eMobility saranno nell'8. Infine, il nuovo evento Mobifuture è pensato come un format autonomo, in contemporanea con Eurobike. “L’importanza di veicoli ecologici leggeri, compatti ed efficienti sta aumentando in tutto il mondo. Nuovi produttori stanno entrando nel mercato ed emergendo innovazioni. Consideriamo questo il momento giusto per un posizionamento più indipendente, oltre all’universo delle bici e delle pedelec”, ha spiegato Martina Rumschick, responsabile del progetto.

PARTNERSHIP

ABUS AL FIANCO DEL TEAM

ALPECIN-DECEUNINCK

FINO AL 2028

La collaborazione tra Abus e i team AlpecinDeceuninck e Fenix-Deceuninck si estende fino al 2028. Dal 2024, il brand tedesco è partner ufficiale per la sicurezza di queste squadre. In questi anni, l’accordo è stato accompagnato da trionfi importanti, tra cui titoli mondiali e vittorie nelle Classiche Monumento. Con questo rinnovo, il marchio riafferma il proprio impegno a offrire soluzioni di sicurezza a supporto di team che richiedono il massimo livello d’affidabilità. “Siamo lieti di poter continuare a supportare i team Alpecin-Deceuninck e Fenix-Deceuninck in qualità di Official Security Partner. Da oltre 100 anni, il nome ABUS è sinonimo di sicurezza in molti settori, tra cui lo sviluppo e la produzione di dispositivi di protezione di alta qualità per i ciclisti”, ha dichiarato Christian Rothe, membro del cda del marchio tedesco.

ISRAEL-PREMIER TECH ANNUNCIA IL PROLUNGAMENTO DELL’ACCORDO CON EKOÏ

Israel – Premier Tech ha annunciato l’estensione della partnership con Ekoï fino al 2027. Il marchio francese continuerà a fornire al team l’abbigliamento da gara, i caschi e gli occhiali per le prossime due stagioni. Il rinnovo si basa su una collaborazione iniziata nel 2023. Per il direttore generale del team, Kjell Carlström, la decisione di estendere la partnership è stata motivata da un impegno condiviso per il miglioramento continuo, in particolarmente in vista del ritorno di Israel – Premier Tech al WorldTour nel 2026. Sylvan Adams, proprietario del team, ha affermato: “Sono molto felice di rinnovare l’accordo. Ekoï è stata estremamente reattiva alle nostre specifiche esigenze e ha investito molto in ricerca e sviluppo per offrire quelli che considero tra i migliori prodotti in assoluto in questo sport. Ringrazio Ekoï, incluso il proprietario Jean Christophe Rattel, per la fiducia riposta nel nostro team”.

HANNES ALBER ENTRA NELLA FAMIGLIA GHOST BIKES

NIMBL

AMPLIA LA PARTNERSHIP CON IL TEAM VISMA | LEASE A BIKE

Nimbl ha annunciato che la partnership con il Team Visma | Lease a Bike andrà oltre le calzature, includendo ora anche una linea d’abbigliamento ad alte prestazioni. Questa pietra miliare segna una nuova fase del percorso dell’azienda verso la creazione di sistemi di performance completamente integrati per atleti d’élite dove ogni dettaglio (dalle scarpe ai body aerodinamici) è pensato per garantire velocità e precisione. Per la prima volta, Nimbl fornirà al team un kit da gara completo: la compagine olandese d’altro canto porterà la propria esperienza al centro del processo di design, contribuendo in modo determinante a definire ogni dettaglio della collezione che verrà lanciata ufficialmente a gennaio 2026.

FSA ANCORA AL FIANCO DI RED BULL CERRO ABAJO GENOVA

Per il secondo anno consecutivo, FSA è stata al fianco di Red Bull Cerro Abajo nell’unica tappa europea che si è tenuta a Genova, in qualità di partner tecnico, rinnovando il proprio sostegno a uno degli eventi più adrenalinici del calendario internazionale di urban downhill. Dopo il successo dell’edizione 2024, Genova ha accolto nuovamente, il 24 agosto, i migliori rider del mondo in un tracciato di 2,2 km nel cuore della città. Un evento in grado di unire sport estremo, cultura urbana e bellezza paesaggistica, con un percorso che sfida tecnica, coraggio e controllo assoluto. “Eventi come il Red Bull Cerro Abajo sono l’espressione più pura di ciò che ci spinge ogni giorno: innovare, testare, superare i limiti. Mettere alla prova i nostri prodotti in un contesto così spettacolare e tecnico ci permette di affinare ogni dettaglio, restando sempre vicini agli atleti e alle loro esigenze reali”, ha affermato il team FSA.

ATLETI

GHOST Bikes ha annunciato una collaborazione con Hannes Alber. Il 24enne altoatesino di Auna di Sotto (Renon) è uno dei talenti più interessanti del dh internazionale. Dopo i primi successi nel cross-country, Hannes ha scelto di dedicarsi completamente al mondo del downhill e delle gare urban, dove oggi è tra i protagonisti. Il suo biglietto da visita sono le spettacolari competizioni city downhill, che richiedono precisione assoluta, coraggio e tecnica: vicoli stretti, scale infinite, velocità folli e curve mozzafiato. Con Hannes, GHOST punta su un rider che fa la differenza, sia sui trail che nelle sfide urbane. La sua scelta per queste gare è il modello Poacha, modello progettato per offrire massime prestazioni in ogni situazione.

ANDREA GARIBBO NUOVO AMBASSADOR DI LOOK

Andrea Garibbo, uno dei più vittoriosi eBiker in Italia, entra a far parte della famiglia Look Cycle. L’atleta ligure, classe 1989, utilizzerà i power meter Keo Blade Power & X-Track Power in tutti i suoi allenamenti. Pluricampione nella sua disciplina e vice campione del mondo ai Mondiali di E-Enduro nel 2024, si è laureato campione italiano E-Enduro e E-XC nel 2023. “Amo le eBike perché amo il divertimento in sella alla bici e le salite difficili, quelle che con una bici senza assistenza sarebbero impossibili da fare. Ma questo non significa non far fatica… anzi! Bisogna sempre spingere sui pedali e il supporto di Look Cycle sarà fondamentale per l’analisi della mia performance”, ha affermato Garibbo.

LOÏC BRUNI CON BIKEFLIP COME INVESTITORE E AMBASSADOR

Bikeflip ha annunciato l’ingresso nel proprio team di Loïc Bruni (cinque volte campione del mondo élite UCI e icona globale del downhill) come investitore e ambassador. Loïc Bruni, biker del team Specialized Factory Racing, ha sposato la missione di Bikeflip, riconoscendo il grande potenziale del mercato di seconda mano delle bici. Da sempre impegnato a diffondere passione e sicurezza nel mondo della mtb, Bruni è considerato uno degli atleti più carismatici nella storia di questo sport e metterà la sua esperienza al servizio di Bikeflip per contribuire alla crescita del brand. “Bikeflip è un progetto che mi ha colpito fin da subito per visione e autenticità, sono davvero entusiasta di unirmi al team in un’impresa che rispecchia la mia visione e la mia passione per la mtb”, ha dichiarato Loïc Bruni.

Andrea Garibbo, ambassador Look
Hannes Alber, ambassador GHOST
©Armin Stadler
Loïc Bruni, ambassador Bikeflip

ASKOLL ANNUNCIA LA SCOMPARSA

DEL PRESIDENTE ELIO MARIONI

Askoll ha annunciato la scomparsa del presidente e fondatore Elio Marioni. Nato a Pontremoli (MS) il 9 novembre 1946, con una formazione accademica e professionale che spaziava dall’ambito tecnico a quello commerciale, ha saputo fondere competenze industriali e capacità manageriali. Una carriera brillante, iniziata in Zoppas, a soli 28 anni. Spinto da un forte spirito imprenditoriale, a 32 anni decide di dare avvio a un’avventura personale fondando Askoll nel 1978. Da allora ne ha guidato la crescita: oggi Askoll è un gruppo internazionale con 11 stabilimenti in Italia, Brasile, Messico, Slovacchia, Romania e Cina, con più di 800 brevetti registrati. Il cuore resta sempre a Dueville (VI), dove tutto è cominciato e dove ancora oggi si producono motori elettrici.

ADDIO A FERDINANDO CAMPAGNOLO, FONDATORE DI CICLO PROMO COMPONENTS

I fratelli Loris e Roberto Campagnolo, titolari di Ciclo Promo Components SPA, nelle scorse settimane hanno annunciato la morte del padre Ferdinando, fondatore dell’azienda veneta nel 1986, avvenuta pochi giorni prima di festeggiare il 92esimo compleanno. “Il suo spirito pionieristico, la sua intraprendenza e i valori che ci ha trasmesso – passione, visione, dedizione, determinazione, integrità, umanità e rispetto – continueranno a ispirarci e guidarci ogni giorno. La sua memoria vivrà in noi, custodita con immenso affetto e infinita gratitudine”, hanno dichiarato Loris e Roberto Campagnolo.

EVENTI

IRONMAN

ITALY EMILIA-ROMAGNA: 6.000 TRIATLETI DA TUTTO IL MONDO

L’edizione 2025 di Ironman Italy Emilia-Romagna cresce in doppia cifra: più di 6.000 triatleti provenienti da tutto il mondo, che si confronteranno sulle tre distanze (Full, 70.3 e 51.50) in un weekend che conferma Cervia come capitale del triathlon. Come da tradizione, sul Lungomare Grazia Deledda, il 20 e 21 settembre prenderà il via quello che si conferma il più grande Ironman a livello globale. Dal 2017, anno in cui il format approdò per la prima volta in Italia, Cervia è diventata una tappa iconica del calendario mondiale, capace di alzare ancora una volta l’asticella: anche quest’anno le iscrizioni segnano in doppia cifra percentuale rispetto al 2024, con oltre la metà di partecipanti al debutto assoluto e una presenza internazionale in costante aumento, guidata da Italia, Regno Unito e Germania.

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Da oltre dieci anni in Ananda sviluppiamo, produciamo e forniamo sistemi di trazione elettrica intelligenti, accelerando la transizione verso una mobilità più sostenibile.

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E CHI SI FERMA PIÙ?

Il quinto Rapporto Nazionale sul Cicloturismo, a cura di ISNART e Legambiente, fotografa un 2024 da record per il settore: 89 milioni di presenze in Italia (circa il 10% del totale nazionale) e un impatto economico diretto pari a 9,8 miliardi di euro, con un balzo del +76% rispetto al 2023

di Davide L. Bertagna

Negli ultimi anni il cicloturismo si è affermato come una delle forme di viaggio più in crescita, capace di coniugare benessere personale, sostenibilità ambientale e sviluppo locale. In un contesto come quello europeo dove più persone scelgono la bicicletta non solo come mezzo di trasporto ecologico, ma come strumento per vivere experience autentiche, questo cambiamento culturale (accentuato anche dalla pandemia) ha portato molti italiani e turisti internazionali a riscoprire il piacere del movimento lento su due ruote. In questa cornice si inserisce il rapporto “Viaggiare con la bici 2025 – 5° Rapporto sul Cicloturismo”, realizzato da ISNART (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) e Legambiente,

con l’obiettivo di analizzare l’impatto sul piano sociale, culturale ed economico. Lo studio evidenzia come i cicloturisti siano viaggiatori consapevoli, attenti alla sostenibilità e desiderosi di vivere experience diverse. Si tratta di un target vario e in forte espansione, capace di generare valore per i territori attraversati: non solo in termini di presenze, ma anche con la promozione di produzioni locali e borghi meno conosciuti. Il cicloturismo rappresenta un modello che favorisce la destagionalizzazione, distribuisce in modo più equo i flussi e incoraggia la creazione di infrastrutture leggere (come ciclovie, percorsi segnalati, servizi bike friendly) che migliorano anche la qualità della vita dei residenti.

HIGHLIGHTS

89 milioni

di cicloturisti in Italia nel 2024

10%

l'incidenza dei cicloviaggiatori sul totale dei turisti in Italia

I DATI NEL DETTAGLIO

Dai dati dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di commercio emerge come nel 2024 lo sport abbia motivato oltre 1 turista su 4 tra quanti hanno trascorso una vacanza in Italia, salendo al quinto posto nella graduatoria complessiva delle motivazioni di scelta, dopo la cultura, le bellezze naturalistiche, il desiderio di relax e il rapporto qualità-prezzo. Tra i vari sport, dopo quelli di montagna e al trekking, si posiziona il cicloturismo. Dal lato della domanda, l’Osservatorio restituisce la stima di 89 milioni di presenze cicloturistiche nel 2024, oltre il 10% di quelle complessive registrate in Italia, tra strutture ricettive e abitazioni private, con una variazione percentuale significativa del +54% sul 2023.

9,8 miliardi

l'impatto economico del cicloturismo in Italia nel 2024

TREND

Interessante il dato relativo alla spesa dei turisti nel 2024, che durante la vacanza è stata di quasi 9,8 miliardi di euro con un deciso incremento rispetto al 2023 (+76,4%). Per quanto riguarda invece le tipologie di mezzi scelti, le biciclette più utilizzate restano le mountainbike e i modelli trekking, con una netta prevalenza dei mezzi di proprietà: il 79,3% dei cicloturisti possiede la propria bici, mentre solo il 20,7% si affida al noleggio in loco.

WOMEN ADDICTED

La crescente diffusione di community ciclistiche al femminile e l’attenzione verso il benessere e la natura stanno contribuendo a rendere il cicloturismo sem -

pre più attrattivo per le viaggiatrici. Secondo il Rapporto Isnart/Legambiente, nel 2024 le donne hanno rappresentato circa il 30% dei ciclo-viaggiatori, un dato in continua evoluzione che testimonia un interesse in forte espansion verso questa modalità di vacanza.

Nei prossimi numeri di Bikefortrade approfondiremo l’identikit del cicloviaggiatore e le implicazioni strategiche per operatori e destinazioni, in un settore che continua a crescere e che rappresenta un’opportunità concreta per chi opera nel mondo della bici e del turismo.

METODOLOGIA D’ANALISI

Il quinto Rapporto Nazionale di Isnart e Legambiente è stato redatto sulla base dei risultati delle indagini campionarie realizzate nell’ambito dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio, che monitora la domanda sia a livello nazionale che regionale, attraverso sovra-campionamenti dedicati. Nel corso del 2024, sono state realizzate oltre 30 mila interviste a turisti italiani e stranieri in soggiorno per almeno due notti presso strutture alberghiere, extra alberghiere e abitazioni private italiane.

Considerando l'andamento in continua crescita del fenomeno cicloturistico e la sua sempre maggiore diffusione su tutto il territorio nazionale, si è ritenuto opportuno arricchire il campionamento nazionale con un sovracampionamento a livello regionale: in raccordo con la rete camerale, sono state selezionate 10 ciclovie in altrettante Regioni, lungo le quali sono state intervistate complessivamente 2.450 persone (periodo di rilevazione: ottobre-dicembre 2024).

TREND PRESENZE CICLOTURISTICHE IN ITALIA
TREND DI SPESA DEI CICLOTURISTI IN ITALIA IN MILIARDI DI EURO
Fonte: Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di commercio
Fonte: Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di commercio
Fonte: Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di commercio
Fonte: Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di commercio

TVS SI PRESENTA AI RETAILER ITALIANI

L'azienda indiana di moto, che vanta partnership con BMW Motorrad, arriva con i suoi brand eBike dal dna elvetico, ma sviluppati e gestiti da un “dream team” in cui c’è anche tanto del nostro Paese

Un nuovo player si affaccia sul mercato italiano del settore eBike. Parliamo di TVS, un gruppo industriale tra i più potenti e affermati nel mondo delle due ruote. È infatti proprietario anche di Norton Motorcycle, icona di stile britannico e vanta collaborazioni importanti come quella con BMW Motorrad. Dalla sua base svizzera parte l’ambizioso progetto di entrare di prepotenza nel mondo delle eBike, con TVS EBike Company e un portafoglio completo di prodotti appena lanciati sul mercato italiano. Innanzitutto vedremo il ritorno dell’iconica insegna elvetica Cilo, che propone mtb prestazionali, ed EGO Movement, che coprirà il segmento urban con bici solide e di design. Tra i protagonisti di questa nuova sfida anche tanta Italia. TVS si affida, infatti, a nomi noti e d’esperienza del settore, per non lasciare nulla al caso. Abbiamo intervistato le persone chiave dietro a questo progetto e dalle loro parole è chiaro che sentiremo parlare dei brand TVS ebike sempre più spesso nei prossimi mesi.

“Cilo è un marchio che reinterpreta la rinomata tradizione svizzera. La eMtb premium è sinonimo di elevati standard tecnologici e design elegante. Incarna il legame tra tradizione e innovazione, ideale per gli amanti della mtb più esigenti che apprezzano la qualità e l'esperienza. Ego Movement si rivolge a giovani cittadini attenti alle tendenze. Con un focus sul design urbano e sulle tecnologie innovative. Simpel è un marchio focalizzato sulla mobilità urbana che si concentra su design semplici e senza tempo ispirandosi alla funzionalità e al design minimalista. I marchi offrono una gamma diversificata e si rivolgono a diversi segmenti di clientela. Per i rivenditori specializzati, questo significa un'opportunità di posizionarsi con prodotti differenziati e di alta qualità e offrire ai clienti soluzioni di mobilità sostenibili”.

Kai Schultz, global product strategy manager, dal 2004 ha svolto ruoli fondamentali nello sviluppo e nel posizionamento di prestigiosi brand quali Cube, Simplon, Messingschlager e Pierer

Ha una formazione in ingegneria meccanica e chimica. Al suo attivo oltre 20 anni d’esperienza nel settore automobilistico. Residente in Svizzera e sposato con un medico e neuroscienziata italiana, desidera puntare sul nostro mercato.

Qual è l'attività principale di TVS? È uno dei primi cinque produttori di veicoli a due ruote al mondo, con una produzione annua di oltre quattro milioni di pezzi. Fondata oltre 100 anni fa in India è ora un’azienda pionieristica nel settore dei trasporti e della mobilità. Dal 2013, TVS ha co-sviluppato e prodotto per BMW moto premium di piccola e media cilindrata. Nel 2020, ha aggiunto Norton al suo portafoglio. Inoltre, TVS è guidata dalla famiglia fondatrice, il che garantisce continuità di visione e una leadership innovativa e lungimirante, focalizzata su innovazione, design e sostenibilità. Perché avete deciso di investire nel settore delle eBike?

Il mondo si sta rapidamente orientando verso modalità di trasporto più ecologiche e flessibili, e consideriamo le eBike un pilastro di questa trasformazione. Offriamo un portfolio completo per tutte le principali categorie di bici. Ogni nostro marchio ha una propria identità, un proprio target di riferimento e una filosofia di design. Quale dei vostri marchi ritenete sia più adatto al mercato italiano? Nel 2025 entreremo nel mercato italiano con due marchi premium: Cilo ed EGO Movement. Il primo è uno dei brand ciclistici svizzeri più iconici, con una tradizione che risale al 1914. Originariamente noto per le sue bici da corsa, Cilo è ora focalizzato sulle eMtb prestazionali. EGO Movement riflette il design urban svizzero: linee pulite, funzionalità intelligenti e sostenibilità. È stato creato per ridefinire il pendolarismo quotidiano con una forte sensibilità estetica, caratteristiche che si sposano con la cultura urbana italiana, dove lo stile conta tanto quanto le prestazioni. A fine 2025 introdurremo anche Simpel, marchio nato dalla filosofia di design minimalista elvetico. Originariamente sviluppate per il servizio postale svizzero, le eBike Simpel sono progettate per resistere e funzionare nelle condizioni più difficili, offrendo agli utenti italiani un prodotto elegante e di qualità senza compromessi. Quali sono i vostri obiettivi a lungo termine?

Diventare uno dei principali attori del mercato europeo delle eBike. Per farlo stiamo investendo molto nella creazione di solide reti globali di marketing e assistenza post-vendita. Sappiamo che questi elementi sono pilastri essenziali per una crescita del mercato sostenibile e a lungo termine. In definitiva, vogliamo offrire non solo un prodotto, ma un brand affidabile e di fiducia con un supporto completo e professionale.

Quali saranno le vostre strategie di marketing per distinguervi in un mercato così affollato e in un periodo storico così complesso?

La nostra strategia riflette questa mentalità, combinando campagne efficaci, studiate su misura per ciascuno dei nostri brand, con iniziative di marketing digitale all'avanguardia. Collaboriamo a stretto contatto con la nostra rete di concessionari per creare iniziative di marketing localizzate che raggiungano direttamente i clienti, garantendo che il nostro messaggio sia pertinente e coinvolgente fin dalla base. Questa collaborazione è fondamentale, poiché i concessionari sono gli ambasciatori in prima linea del nostro marchio. Essere un'azienda grande e consolidata ci consente d’investire in modo significativo sia nei canali di marketing tradizionali sia in quelli digitali. Sfruttiamo campagne basate sui dati, social media, partnership con influencer e pubblicità online mirata per costruire brand awareness e fidelizzazione in un mercato competitivo.

Gary Fabris è una figura chiave nello sviluppo della eBike in Italia. Nel settore dal 2003 è stato direttore commerciale di alcune tra le principali aziende presenti nel nostro mercato.

Quale è il tuo ruolo in TVS EBike? Quali sono le vostre aspettative? Sono il responsabile Italia di TVS EBike, nello specifico mi occupo dell’introduzione nel nostro Paese dei marchi Cilo, Ego, Simpel, Allegro. Ci troviamo in un momento cruciale per lo sviluppo della eBike, direi che siamo all’inizio della quarta era. Guardando indietro siamo partiti da un periodo embrionale dove erano presenti nel mercato aziende provenienti principalmente da fuori settore. Poi dal 2007 sono arrivati i primi brand bike soprattutto nell’urban, e questo è durato fino al 2012 quando, grazie all’introduzione dei motori centrali, si sono aggiunte anche brand del settore sportivo facendo crescere il comparto. Ora stiamo entrando nel momento della maturità. Restano e prosperano le aziende più strutturate e solide. Verso l’Italia abbiamo grandi aspettative, è un mercato ideale per la varietà dei nostri marchi. Si passa dalle urban, ideali per le nostre città, alle mtb adatte alle zone alpine, passando dal trekking per le aree collinari e turistiche.

Quali sono i brand TVS EBike che ritieni decisivi per il nostro mercato? Sicuramente Cilo che abbiamo declinato con mtb di fascia alta, particolarmente performante e con un forte appeal. EGO è invece adatto all’utilizzo urbano,

Dr. Avrath Chadha, responsabile vendite b2b di TVS EBike
Gary Fabris, responsabile Italia b2b di TVS EBike

CILO

La eMtb enduro full-assist di Cilo ha sospensioni da 170/160 mm per affrontare ogni sfida, che si tratti di sentieri accidentati, grandi dislivelli, rocce o passaggi veloci con radici. È agile sui single track e sicura in discesa, offrendo il massimo controllo. Il motore Shimano da 85 Nm e la batteria di grandi dimensioni garantiscono salite senza sforzo, mentre la configurazione mista delle ruote da 29"/27,5" ottimizza l'esperienza di guida.

Una eBike dall'estetica urbana che coniuga tecnologia e carattere. La Pixii porta su strada uno spirito innovativo con un design pulito e una presenza decisa che non passa inosservata. La bici giusta per chi non vuole scegliere tra prestazioni e personalità, per chi desidera ridefinire la mobilità urbana intelligente in chiave individuale, con una tecnologia sofisticata, uno stile ricercato e nessun compromesso.

RETAILER INFO

Per conoscere le opportunità commerciali offerte dall'azienda sul mercato Italia e per come diventare dealer contattare: Gary Fabris, responsabile Italia di TVS. 334.2707702 - gary.fabris@tvsmotor.com - tvsebike.com

senza disdegnare qualche uscita fuori porta data la robustezza e l’impostazione confortevole. Si tratta di eBike prestazionali, ma con una forte connotazione estetica, che non fanno di certo passare inosservato l’utilizzatore.

Come vi state muovendo sul mercato italiano?

Ho contattato personalmente alcuni degli agenti che hanno dato prova di grande capacità e serietà in questi anni. Sono loro la nostra prima immagine nel territorio ed è importante che rispecchino i nostri valori. Attraverso di loro abbiamo attivato i primi rivenditori sul territorio e andremo a completare la prima flotta proprio in questi mesi autunnali.

Che caratteristiche deve avere un retailer per poter vendere i vostri brand?

Deve aver voglia di crescere insieme a noi. Siamo strutturati per divenire una delle prime aziende di eBike in Europa avendo messo in atto un piano di sviluppo molto interessante. I rivenditori che sono interessati a cogliere questa grande opportunità devono innanzitutto pensare che stanno iniziando a lavorare con un gruppo in ascesa e quindi sul quale faranno una porzione del loro fatturato continuamente crescente.

L’azienda ha assunto un team con ottimi ingegneri e progettisti, il tutto supervisionato dalla casa madre che lavora con altissimi standard di progettazione e produzione. Quando si mette assieme un mix del genere i risultati non tardano ad arrivare.

Tommaso Arzilla, responsabile post-vendita di TVS EBike

Tommaso Arzilla è responsabile postvendita di TVS EBike. Insieme ai colleghi del team, si occupa di supportare i clienti finali, i partner commerciali e i rivenditori in tutto ciò che riguarda l’assistenza tecnica, le garanzie, i ricambi e le informazioni di tipo commerciale e logistico.

Che importanza ha l’assistenza post vendita per TVS EBike? Credo che rappresenti il vero campo di battaglia dove i marchi debbano distinguersi. Oggi a fare davvero la differenza è la capacità di reagire rapidamente ai problemi e la qualità con cui questi vengono risolti. Per rivenditori e clienti finali, questi aspetti sono fattori decisivi che ci premieranno nel medio-lungo termine. Come è il vostro rapporto con retailer e clienti?

TVS EBike gestisce una rete diretta di 40 negozi in Svizzera, dove è leader di mercato; in tutti gli altri Paesi distribuisce attraverso il classico modello b2b, con tramite una rete di negozi specializzati. Sappiamo in prima persona di cosa ha bisogno uno shop, un venditore o un meccanico. Il nostro team è composto

da professionisti che da decenni affrontano quotidianamente sfide tecniche e commerciali nel settore delle due ruote. Per molti dei componenti utilizzati l’assistenza viene fornita dai distributori o dalle aziende già presenti sul territorio italiano; per quelli specifici invece, disponiamo di un team dedicato che risponde alle richieste entro poche ore, supportato da un partner logistico internazionale in grado di garantire la consegna dei ricambi in pochi giorni. In caso di difficoltà tecniche, invitiamo sempre i clienti finali a rivolgersi a uno dei nostri rivenditori. Il nostro compito è supportare negozi e distributori offrendo un servizio rapido e di alta qualità. Offriamo ai retailer una piattaforma dedicata, attraverso la quale è possibile consultare materiale tecnico e ordinare parti di ricambio. È inoltre possibile contattarci direttamente tramite diversi canali. Il nostro team parla correntemente sei lingue e offre assistenza tecnica da remoto, per supportare i rivenditori in ogni esigenza quotidiana.

Fabrizio Macaluso è engineering manager in TVS EBike. La sua esperienza arriva da alcune tra le aziende più influenti nel mondo bike come 3T e Specialized. Ora mette il suo know how nella progettazione a servizio di TVS EBike.

Qual è il tuo ruolo nelle fasi di progettazione dei prodotti TVS EBike?

Mi occupo di seguire tutte le fasi del progetto dal punto di vista tecnico, dal concept alla mass production. In particolare ho seguito le fasi finali di progetto delle eMtb Cilo e dei modelli Piixie e Galvani di Ego Movement.

Su quali prodotti specifici si concentra l’attenzione della vostra azienda?

Il focus sono le eBike con una spiccata propensione al design, senza trascurare le performance che sono sempre di riferimento. I parametri di cui teniamo conto sono tanti. In questi anni si osserva un mercato sovrappopolato di prodotti, per quello diventa molto importante valutare l’evoluzione della mobilità nei segmenti di riferimento al fine di introdurre prodotti mirati e al giusto prezzo.

Quali sono le principali sfide per un progettista?

Dipende dal tipo di bici. Per una eMtb bisogna trovare il giusto equilibrio tra geometrie, cinematica della sospensione e peso. Per una eCity invece è importante il comportamento del telaio a pieno carico. Inoltre, lo sviluppo delle eBike è trainato dall’evoluzione dei sistemi di trasmissione, dei motori e delle batterie, sono fattori chiave su cui basare ogni progetto.

Fabrizio Macaluso, engineering manager di TVS EBike

PAROLA AI DISTRIBUTORI

Mettono al centro di tutto la tutela e il sostegno al negoziante, soprattutto in questi tempi di prezzi al ribasso su internet. Ma investendo sempre di più anche su assistenza e formazione tecnica

Negozi, aziende e infine distributori. La nostra indagine annuale sul mercato bike arriva alla sua volata conclusiva, in cui passiamo in rassegna le opinioni delle principali aziende di distribuzione in Italia. A partire dalla Carica dei 101 e da quanto emerso dal confronto con i retailer intervistati, abbiamo chiesto agli operatori del settore quali strategie hanno attuato per mitigare le difficoltà generali del settore, i prodotti più richiesti e le iniziative per rimanere competitivi in questo mondo. In un contesto turbolento come quello degli ultimi anni, i distributori si sono impegnati nel garantire innanzitutto un servizio post-vendita sempre più

preciso e affinato, ma soprattutto una formazione tecnica continua e di alto livello. Che è di fatto uno dei pochi strumenti rimasti per differenziare il proprio lavoro, non tanto rispetto alla concorrenza fisica, ma in particolare nei confronti dell’online, che come sappiamo influisce sempre di più sui costi e sui prezzi presentati al pubblico. L’approccio della distribuzione, dunque, non può basarsi solo sulla proposta di prodotti funzionali e di alto livello, ma deve presupporre anche relazioni solide con i rivenditori e un servizio dedicato che ne valorizzi realmente l’operato. Ma ora lasciamo la parola ai protagonisti del settore.

1. Il 2024 è stato ancora un anno complesso per i negozianti, che hanno dovuto fare i conti con le difficoltà generali del settore. Quali strategie avete attuato per affrontare questa situazione? E in che modo avete provato a supportare i retailer?

2. Quali sono stati i vostri tre prodotti più richiesti dai negozi nel corso del 2024?

3. Come sono andati i primi mesi del 2025? Qual è il feedback dei negozianti?

4. Quali iniziative avete attuato per rimanere competitivi nel mondo della distribuzione negli ultimi anni? Quali sono le principali sfide del futuro?

5. Durante la nostra indagine, i negozi hanno lamentato più del solito i problemi della concorrenza online, con prezzi al pubblico a volte al di sotto del prezzo di costo pagato dai retailer. Quali sono secondo voi le ragioni dietro a queste situazioni sempre più frequenti su internet?

1. Il 2024 è stato senza dubbio un anno complesso per il settore. Per affrontare questa situazione noi di Bonin abbiamo scelto di premiare i clienti che collaborano con noi in modo più stretto e continuativo, diventando veri e propri partner. In particolare, abbiamo valorizzato chi programma con anticipo i propri articoli, riconoscendo loro i margini più alti possibili. Questa strategia ci ha permesso di supportare i retailer e, allo stesso tempo, di garantire loro maggiore stabilità e competitività sul mercato.

2. Nel complesso, il primo semestre del 2025 mostra un netto miglioramento rispetto all’anno precedente. Sebbene il comparto bici resti ancora fermo, stiamo registrando segnali positivi sul fronte della ricambistica, dove la merce ha ripreso a circolare in maniera più costante. Questo ci conferma che il mercato sta gradualmente tornando a muoversi e i feedback dai negozianti riflettono un cauto ottimismo.

3. I nostri prodotti più richiesti dai negozi continuano a essere le camere d’aria, le co-

perture e gli accessori per le riparazioni, che rappresentano una parte significativa delle vendite e delle esigenze quotidiane dei negozianti.

4. Negli ultimi anni abbiamo lavorato per ampliare costantemente la nostra offerta, così da restare in linea con l’evoluzione del mercato e le richieste dei retailer. Allo stesso tempo, puntiamo a garantire un valore aggiunto non solo attraverso la qualità e la rapidità del servizio, ma anche tramite un supporto informativo e formativo dedicato ai dealer. Guardando al futuro, la principale sfida sarà continuare a mantenere questo livello di competitività in un contesto di mercato in costante cambiamento, dove la capacità di anticipare i bisogni dei negozianti farà la differenza.

5. Siamo pienamente consapevoli delle difficoltà create dalla concorrenza online e ci impegniamo ogni giorno a tutelare i negozianti che collaborano con noi. Negli ultimi periodi, aziende in difficoltà hanno spesso immesso sul mercato partite di merce a prezzi sottocosto, generando grande confusione. Su internet, inoltre, non esistono confini e gli algoritmi spingono costantemente al ribasso. Per questo il nostro impegno costante è quello di offrire ai nostri partner margini che consentano loro di restare competitivi e continuare a dare valore al servizio che offrono ai clienti finali.

LE DOMANDE
Maria Mansutti, ceo

GO THE EXTRA MILE

BOSCH CX PERFORMANCE 800 WH 140/130 MM 150 KG MAX. LOAD

BELTRAMI TSA

Salvatore Miceli, direttore generale

1. Il 2024 è stato certamente un anno sfidante per l’intero comparto, ma per Beltrami TSA l’impatto è stato contenuto grazie al nostro posizionamento nella fascia alta del mercato e a un’offerta focalizzata su componentistica e accessori di altissima gamma. Il nostro approccio si basa da sempre su una relazione solida e continua con i rivenditori, coltivata nel tempo attraverso il dialogo, la trasparenza e un servizio dedicato. In un contesto turbolento come quello attuale, abbiamo rafforzato il nostro impegno nel fornire formazione tecnica, supporto diretto e consulenza, convinti che la conoscenza sia lo strumento più efficace per aiutare i retailer a differenziarsi sia rispetto alla concorrenza fisica sia rispetto al mondo online. Continuiamo a puntare su un catalogo di prodotti selezionati, top di gamma, e su un’assistenza tecnica costante per elevare la professionalità dei nostri partner. È una filosofia che perseguiamo da oltre un decennio, e che sarà centrale anche nei prossimi anni.

2. Il primo semestre del 2025 è stato estremamente positivo per noi, con una crescita importante che ha superato anche le nostre aspettative più ottimistiche. Questo ci conferma che la direzione intrapresa è corretta e ci stimola a proseguire con convinzione. Siamo ben consapevoli che il settore, nel suo complesso, sta ancora attraversando un periodo delicato. Per questo manteniamo un approccio realistico, con i piedi ben saldi a terra, ma allo stesso tempo rafforzati da una strategia solida e da una relazione di fiducia sempre più stretta con i nostri rivenditori.

3. Il nostro catalogo conta oltre 30 marchi e più di 18.000 referenze attive all’anno, quindi identificare solo tre prodotti è complicato. Tuttavia, alcuni brand si stanno distinguendo per una domanda particolarmente vivace. Parliamo, per esempio, di SRAM, Muc-Off, Lezyne, Factor, CeramicSpeed e Ravemen. Questi marchi, pur in un contesto non facile, stanno registrando importanti crescite, specialmente su alcune linee specifiche. Crediamo che questa performance sia

BRN

1. Il nostro modello di business è già orientato alla tutela e al supporto del negoziante, grazie a un servizio di consegna veloce in 24 ore e alla possibilità di alleggerire il loro magazzino utilizzando la nostra capacità di stoccaggio. Soprattutto in questo momento in cui ci sono grandi scorte e bassa rotazione, abbiamo cercato di supportare la nostra rete vendita così, consentendole di svolgere il proprio lavoro senza aumentare ulteriormente scorte.

2. In termini di categorie merceologiche, i nostri best seller sono i prodotti ad alto tasso di consumo (camere, coperture, pastiglie freno, etc), ma sono andati forte anche caschi e borse, soprattutto bikepacking.

3. La stagione è partita molto a rilento pagando ancora il peso di un 2024 deludente. Verso aprile si sono visti i primi segnali di ripresa. Il nostro poi è un lavoro stagionale e quindi sicuramente incidono anche fattori di tipo meteorologico.

4. Negli ultimi anni abbiamo investito in un progetto apparentemente fuori contesto, ma che in realtà ha avuto un grande risalto a livello comunicativo e che ci ha permesso di espandere la nostra awareness in aree di mercato precedentemente poco frequentate. Parliamo del BRN Village, il primo villaggio in Italia

il frutto dell’unione tra la nostra capacità di selezione e servizio, e l’approccio innovativo e comunicativo dei brand con cui collaboriamo. È questo mix che genera valore per il mercato e risultati concreti per i nostri rivenditori.

4. La nostra strategia si fonda sulla differenziazione. Da oltre dieci anni non competiamo sul prezzo o sulle condizioni di pagamento, ma puntiamo su servizio, competenza tecnica e assistenza post-vendita di alto livello. Il nostro service interno conta oggi oltre otto persone e gestisce circa 900 richieste di assistenza al mese, offrendo tempi di risposta rapidi e risposte specialistiche. Abbiamo investito molto anche nella formazione attraverso la Beltrami Tech Academy, in collaborazione con SRAM Tech University (STU). L’obiettivo è formare costantemente i nostri collaboratori e i rivenditori, affinché possano servire il cliente finale con la massima preparazione e tempestività. Guardando al futuro, continueremo su questa strada: affiancare al prodotto un ecosistema di servizio, consulenza, aggiornamento continuo e supporto. L’innovazione tecnologica dei nostri partner – anche in ambiti come la nutrizione sportiva, per esempio con il brand Santa Madre – completa un’offerta a 360° che ci rende unici nel panorama distributivo.

5. È un problema reale, ma che si può affrontare con una strategia chiara: la chiave è la differenziazione. Solo creando valore lungo tutta la filiera – dal fornitore al distributore, fino al punto vendita – è possibile trovare un posizionamento sostenibile. Il prezzo non può e non deve essere l’unico fattore competitivo. Il vero punto per i retailer non è tanto “battere l’online”, quanto identificare le proprie peculiarità, rafforzarle e comunicarle. La professionalità, le competenze tecniche, l’esperienza d’acquisto: tutto questo è insostituibile. Noi lavoriamo da anni per aiutare i negozi a valorizzare questi aspetti, con webinar, corsi in presenza e formazione continua. Solo lo scorso anno abbiamo formato oltre 150 rivenditori in aula. Anche nel 2025 continueremo con iniziative gratuite dedicate proprio a questo tema: spiegare come la formazione possa tradursi in un vantaggio competitivo reale e, di conseguenza, in un ritorno economico concreto.

interamente dedicato al mondo della bici. Qui realizziamo quotidianamente attività e iniziative di promozione di stili di vita sani, legati al mondo del benessere e soprattutto del ciclismo, corsi per tutte le età, pedalate notturne che hanno un grande impatto sociale, perché in fondo le persone hanno semplicemente bisogno di sentirsi bene e di stare in compagnia di altre persone con cui condividere qualcosa. Oltre a questo, la nostra azienda ha fatto grandi investimenti per potenziare la propria rete logistica in modo da consolidare un servizio di consegna in 24/48 ore su tutto il territorio nazionale. Infine, negli anni abbiamo intensificato le attività di marketing digitale con l’obiettivo di portare un maggior numero di utenti e appassionati a cercare i nostri prodotti direttamente presso i punti vendita dislocati sul territorio, con risultati interessanti. Una sfida per il futuro per noi sarà sicuramente quella di continuare ad assistere i negozi fisici e contrastare le vendite online, che stanno progressivamente erodendo il volume delle vendite al dettaglio.

5. I produttori servono direttamente gli shop online, saltando tutti i costi intermedi, compreso quello della distribuzione. L’arma che mettiamo a disposizione dei nostri negozianti è il brand BRN su cui abbiamo il pieno e totale controllo e che possiamo veicolare direttamente attraverso la nostra rete di distribuzione (cioè i negozi fisici) garantendo il prezzo e monitorando che i nostri negozi partner mantengano le nostre linee guida sui prezzi al pubblico, sia offline che online.

1. Il 2024 è stato ancora un anno complesso per i negozianti, che hanno dovuto fare i conti con le difficoltà generali del settore. Quali strategie avete attuato per affrontare questa situazione? E in che modo avete provato a supportare i retailer?

2. Quali sono stati i vostri tre prodotti più richiesti dai negozi nel corso del 2024?

3. Come sono andati i primi mesi del 2025? Qual è il feedback dei negozianti?

CICLO PROMO COMPONENTS

Massimo Pivato, responsabile commerciale

1. La nostra azienda è strutturata per offrire ai rivenditori una gamma completa di servizi a supporto della vendita dei nostri prodotti, che spazia dalle promozioni commerciali all’assistenza finanziaria, laddove necessaria, a beneficio dei partner più meritevoli. Grazie alla presenza quotidiana dei nostri agenti e promoter all'interno dei punti vendita, siamo in grado di offrire costantemente nuove proposte commerciali, fare formazione e supporto tecnico sui prodotti, nonché consigliare i nostri clienti nell’allestimento e nella preparazione delle vetrine.

2. I primi mesi sono stati per noi positivi con un +5% rispetto allo stesso periodo del 2024, nonostante un meteo poco favorevole. I negozianti sono molto contenti dei marchi e dei prodotti da noi distribuiti. In generale, denotano un particolare interesse per gli accessori bici ma, allo stesso tempo, lamentano le poche vendite delle bici e un

MANDELLI

1. Il 2024 ha richiesto attenzione e reattività: il surplus di merce e la pressione promozionale non hanno lasciato spazio a margini di errore. In questo contesto, abbiamo puntato su azioni concrete e tangibili:

• presenza capillare degli agenti, che visitano regolarmente i punti vendita per raccogliere feedback e proporre soluzioni mirate.

• B2B evoluto, sempre più coinvolgente e intuitivo, per facilitare ordini, riassortimenti e accesso alle promozioni.

• investimenti importanti sul magazzino, con l’obiettivo di avere giacenze pronte e disponibili.

• logistica ottimizzata, con tempi di consegna ridotti e maggiore precisione nella gestione degli stock.

• supporto nella gestione del credito, allungando i tempi di pagamento ai clienti.

2. Il 2025 è iniziato con maggiore consapevolezza da parte dei rivenditori, ma pur sempre con delle difficoltà di mercato che registra una domanda ancora sotto la media. Tra i feedback principali segnaliamo:

• apprezzamento per la disponibilità immediata dei prodotti, grazie a un magazzino più reattivo;

• interesse verso articoli funzionali e concreti, con spazio ridotto per le novità meno tradizionali;

• valutazione positiva del rapporto umano con agenti e tecnici, che resta un punto di forza rispetto alla concorrenza digitale;

• riconoscimento del valore aggiunto dei marchi proprietari, che permettono di

4. Quali iniziative avete attuato per rimanere competitivi nel mondo della distribuzione negli ultimi anni? Quali sono le principali sfide del futuro?

5. Durante la nostra indagine, i negozi hanno lamentato più del solito i problemi della concorrenza online, con prezzi al pubblico a volte al di sotto del prezzo di costo pagato dai retailer. Quali sono secondo voi le ragioni dietro a queste situazioni sempre più frequenti su internet?

magazzino elevato di prodotti finiti che molto spesso li pone in grosse crisi di liquidità.

3. Il marchio di copertoni Maxxis è il nostro best seller, seguito a ruota dagli accessori bici Topeak e dai ciclo computer Bryton.

4. L’investimento principale è stato fatto con la messa online del nuovo B2B, uno strumento che riteniamo sempre più importante per dare valore al nostro business. È probabile che, nel prossimo futuro, il mercato venga interessato da prodotti a basso costo provenienti direttamente dal Far East. Sarà nostro compito, attraverso un lavoro costante, valorizzare sempre di più i brand, garantire un servizio post-vendita puntuale e offrire alla casa madre il massimo supporto, contribuendo così alla creazione di un reale valore aggiunto.

5. In questo contesto, il ruolo del distributore risulta spesso particolarmente complesso. Le criticità, infatti, originano il più delle volte direttamente alla fonte; è quindi auspicabile che sia la casa madre, anche sulla base dei nostri suggerimenti, a esercitare un controllo più efficace sulla gestione dei prezzi online.

raccontare una storia diversa, più coerente e coinvolgente per il cliente finale.

3. I tre prodotti più richiesti nel 2025 sono state eBike e bici da città, pneumatici e ricambistica di consumo.

4. Negli ultimi anni abbiamo lavorato su aspetti concreti e operativi: presenza costante in negozio tramite agenti, per ascolto attivo e soluzioni condivise; un’offerta focalizzata in modo da porre più attenzione alla rotazione e al valore percepito dei prodotti e un’ottimizzazione logistica, con una miglior gestione dei riassortimenti e riduzione dei tempi di fermo merce. Le sfide future? Restare agili nella programmazione, evitare sovrapproduzione, gestire le richieste dei negozianti con flessibilità e tempestività. Sarà fondamentale continuare a rafforzare la relazione umana che il digitale spesso tende a indebolire.

5. Questo tema è oggi tra i più sentiti. Le cause principali che vediamo sono i canali non controllati che svendono per liberare magazzini, alimentando una competizione distorta; i brand che vendono direttamente online abbassando i prezzi per aumentare volumi, a scapito dei rivenditori tradizionali, e la mancanza di regole condivise. Senza una strategia chiara di distribuzione selettiva, il prezzo perde coerenza. Il nostro impegno si concentra sul controllo della rete distributiva, con attenzione a chi vende e come lo fa, sulla valorizzazione del servizio del negozio fisico, soprattutto per assistenza e post-vendita, e sul mantenere prezzi stabili e coerenti, con promozioni mirate solo su canali autorizzati.

SCHRETZMAYER SPORT GMBH

Beate Kaufmann e Gerhard Krautwurst, responsabili vendite Italia GHOST

1. È stato un altro anno complesso, segnato da una domanda debole, scorte elevate e forte pressione sui prezzi. La nostra strategia in GHOST è stata quella di agire con tempestività e in stretta partnership con i nostri rivenditori. Abbiamo adattato la politica di pre-ordine, introdotto nuovi modelli di sconto e lanciato azioni congiunte per supportare le vendite e offrire maggiore sicurezza nella pianificazione. Per fortuna possiamo contare su un rapporto solido e di fiducia con molti rivenditori, che da anni apprezzano la nostra assistenza affidabile, cordiale e competente. Un aspetto fondamentale, soprattutto nei momenti difficili.

2. Nell’ultimo anno l’interesse per le eMtb e le gravel bike è rimasto molto alto, con tendenze ben visibili anche nei dati di vendita. I prodotti più richiesti sono stati:

• la nuova GHOST E-Riot, la nostra eMtb completamente rinnovata ha colpito per design moderno, prestazioni solide e versatilità.

• i nuovi modelli ASX Low, con il telaio a scavalco basso e ottime dotazioni, sono stati molto apprezzati per comfort e touring.

• le gravel bike entry-level, purtroppo non avevamo abbastanza disponibilità a magazzino. La richiesta è stata alta, soprattutto da parte di nuovi clienti alla ricerca di una bici sportiva accessibile.

Soprattutto nella fascia prezzo accessibile, si è confermata una forte domanda per modelli ben equipaggiati e dal buon rapporto qualità-prezzo.

RMS

1. RMS da sempre si contraddistingue per dare supporti concreti ai negozianti, non solo dal punto di vista del rapporto qualità prezzo dei prodotti, elemento fondamentale e sempre centrale per noi, ma anche sotto gli aspetti finanziari e di servizi. Un catalogo sempre più completo e una linea di credito favorevole ci hanno permesso di dare respiro ai nostri clienti e dare loro modo di lavorare anche quando si sono trovati in difficoltà. Con l’aiuto poi di alcuni partner, che si sono dimostrati favorevoli nella condivisione degli sforzi, siamo riusciti anche a fare operazioni mirate su articoli di consumo (coperture, dischi, pastiglie, camere, ecc…), che grazie a impegni minimi i negozianti hanno potuto acquistare a condizioni vantaggiose garantendosi così degli extra margini, oggi più che mai necessari.

2. I prodotti di consumo continuano a rappresentare il cuore delle vendite in termini di volumi, sia per fatturato che per quantità, sebbene caratterizzati da marginalità più contenute. Considerando le categorie merceologiche, i tre segmenti più richiesti nel 2024 sono stati:

• coperture e camere d’aria;

• catene;

• selle

Questi articoli, fondamentali per il lavoro quotidiano degli operatori, restano il punto di riferimento della domanda da parte della rete vendita.

3. I primi mesi del 2025 si sono rivelati “interessanti”: pur registrando un primo semestre leggermente inferiore alle aspettative in termini di volumi, siamo complessivamente soddisfatti. Il numero di clienti serviti dimostra che RMS continua a essere percepita come un partner affidabile e prioritario. Rileviamo una conferma della tendenza già in atto: i rivenditori mantengono un approccio estremamente cauto, preferendo acquistare solo quanto strettamente necessario (spesso anche a fronte di un prezzo più elevato) pur di evitare stock e impegni anticipati. È un atteggiamento prudente, che riflette l’incertezza ancora presente nel mercato.

3. I primi mesi del 2025 sono stati caratterizzati da un approccio molto prudente: molti rivenditori hanno agito con cautela e optato per mantenere scorte minimali in magazzino. Una strategia comprensibile, dato il contesto incerto degli anni precedenti. Il riscontro dal trade è stato comunque positivo, in particolare per la nostra nuova gamma: la E Riot rinnovata e i modelli ASX Low hanno riscosso grande interesse. Anche la semplificazione del sistema di pre-ordine e i nuovi incentivi per i rivenditori sono stati accolti favorevolmente. Allo stesso tempo, è emersa la richiesta di maggior flessibilità. Su questo stiamo lavorando in modo mirato.

4. Da quando abbiamo lanciato la nuova gamma di prodotti nell’autunno 2024, stiamo intensificando le campagne mirate sui social media e sulle riviste specializzate per aumentare la presenza del marchio e stimolare il desiderio tra i clienti finali. Inoltre, continuiamo a rafforzare la collaborazione con i rivenditori attraverso modelli di pre-ordine flessibili, formazione e strumenti digitali. Puntiamo consapevolmente a posizionarci come un marchio giovane e sportivo, che agisce in modo dinamico mantenendo allo stesso tempo partnership affidabili con i rivenditori specializzati.

5. Il problema principale è che molti rivenditori sono stati costretti a garantire la loro liquidità, causando una vera e propria invasione di offerte online. In particolare, i rivenditori che hanno acquistato a prezzi molto bassi in autunno hanno poi ulteriormente riempito i loro magazzini e influenzato negativamente il mercato. Questa sovraofferta ha generato una forte pressione sui prezzi, creando grandi difficoltà per il commercio al dettaglio tradizionale. Poiché ora i rivenditori tendono a ordinare con maggiore cautela e anche i produttori sono molto prudenti, naturalmente si verifica una normalizzazione degli stock in eccesso. Di conseguenza, i nuovi modelli vengono prodotti in quantità ridotte.

4. La competitività in termini di prezzo resta certamente una priorità per ogni operatore della distribuzione, ma in RMS abbiamo deciso di investire fortemente anche nella dimensione del servizio, oggi centrale nella nostra proposta. Abbiamo sviluppato iniziative rivolte specificamente al mondo dell’officina:

• offerte su strumenti per la manutenzione quotidiana;

• soluzioni per l’allestimento dei negozi;

• supporto tecnico tramite uno dei b2b più avanzati del settore;

• un team di product specialist altamente qualificato;

• una scuola di formazione per fornire manodopera specializzata ai negozianti;

• un centro assistenza dedicato alla gestione delle garanzie e alla manutenzione delle sospensioni.

Tutti questi progetti hanno un obiettivo comune: rendere RMS il partner di riferimento per chi opera nella riparazione delle biciclette. Guardando al futuro, continueremo a puntare su servizi e assortimento. La sfida principale sarà completare un catalogo già estremamente ampio, rendendolo ancora più accessibile e in grado di soddisfare ogni esigenza di ricambio o upgrade, per qualsiasi cliente in Italia e non solo.

5. La crescente pressione esercitata dalla concorrenza online, con prezzi al pubblico spesso inferiori al costo sostenuto dai retailer, rappresenta una problematica complessa e attuale. Le ragioni di queste dinamiche sono molteplici. In una lettura semplificata, si può attribuire gran parte della responsabilità ai brand stessi, che, spinti dalla necessità di raggiungere obiettivi di volume e fatturato, instaurano rapporti diretti con alcuni operatori online. Questi ultimi sfruttano il vantaggio competitivo ottenuto per applicare strategie di pricing aggressive sul web. Tuttavia, un’analisi più approfondita impone di considerare anche l’enorme quota di mercato detenuta da queste piattaforme, che rende difficile per i brand non gestirle direttamente. Rinunciare a presidiare questi canali significherebbe spesso perdere visibilità e competitività. L’auspicio, guardando al medio-lungo termine, è che il mercato vada verso una progressiva stabilizzazione. In questo scenario, un maggiore controllo diretto da parte dei brand sui principali operatori online potrebbe tradursi in una gestione più coerente delle politiche di sconto e di posizionamento prezzo, a beneficio di tutta la filiera.

INITIALLY, WAS JUST A COFFEE RIDE

FINISHER

Built for adventurers taking on the toughest challenges. With top ventilation, comfort, and an eyewear storage system, it’s proven on the Silk Road Mountain Race.

©Nils Laengner

I SETTE PASSI VERSO IL FUTURO DELLE GF

Un sogno per ogni amante della bdc. La Maratona dles Dolomites ha saputo creare intorno a sé un concetto e una narrativa unici. Più che una Granfondo, un evento multi esperienziale rispettoso del territorio

Per lo speciale road entriamo nel mondo della più desiderata gf italiana. Parliamo della Maratona dles Dolomites, che nel 2026 compie ben 39 anni.

In quasi quarant’anni di storia ha saputo costruirsi una reputazione che non è seconda a nessuno. In un momento di crisi nera del settore Granfondo, ha saputo continuare a rinnovarsi e crescere. Questo grazie all'unicità dei suoi passi che attraversano alcuni degli scorci più belli delle Dolomiti, ma non solo. Quello che offre è un'esperienza che va oltre alla domenica di gara e che piace anche alle nuove generazioni; un vero e proprio viaggio (più che una gara) alla scoperta di un ambiente unico e mozzafiato e la scusa per godersi una vacanza, in cui si respira la passione per il ciclismo a 360°. Le Dolomiti sono un luogo che

"Coinvolgere di più donne e giovani. Il turista? Non va colpevolizzato ma

servono decisioni politiche

forti”

Michil Costa, imprenditore

Michil Costa è molte cose, principalmente imprenditore di successo nel settore turistico e presidente della Maratona dles Dolomites oltre che suo “ideologo”. Dal 1997, insieme a Claudio Canins si occupa di organizzare e far crescere ogni anno quella che è diventata una delle manifestazioni sportive amatoriali più importanti in Italia.

La MDD possiamo dire che sia la Granfondo più amata e partecipata. Come lo è diventata? Bisogna dire che non è sempre stato così. Partì tutto nel ‘97 quando la vecchia società organizzatrice durante una riunione comunicò che non era più intenzionata a proseguire e aveva intenzione di chiudere l’evento. L’allora direttore disse che non se la sentiva più, era diventata una questione troppo impegnativa. Ci fu anche un incidente mortale che coinvolse un membro della società. Durante la gara un masso cadde sulla strada e colpì l’auto su cui viaggiava. Per via delle responsabilità, la società perse il processo di colpa e si trovò in mezzo ai debiti. C’è da dire che prima era fatto tutto home made in modo poco manageriale. Inoltre la comunicazione era scarsa, non si accettavano giornalisti, e le strade erano aperte alle auto. A quel punto ricordo che protestai, a mio avviso la cosa aveva un potenziale enorme e mi proposero di subentrare. Non avevo nessuna idea di come fare e nessuna competenza all'epoca, dissi comunque di poter portare avanti il progetto, ma a tre condizioni: che Claudio Canins diventasse direttore al mio fianco, che non mi si ostacolasse nella chiusura dei passi alle macchine e che avrei voluto a tutti i costi che la gara fosse trasmessa in tv.

attira migliaia di turisti e sportivi, ma attorno al quale spesso si creano contrasti e polemiche. Sospese nell’eterna lotta tra accessibilità dei luoghi e profitto (che portano all'invasione del turismo di massa) e posti raggiungibili solo da pochi eletti, dove la potenza della natura regna sovrana e imperturbabile. Le strade della Maratona sembrano aver fatto pace con questa dicotomia, grazie a una formula collaudata che prevede un numero di partecipanti sostenibile, sia dal punto economico che del territorio. Ci parlano della loro creazione Michil Costa, l’istrionico presidente della Maratona dles Dolomites, ideologo e anima dell’evento, che fa il paio con Claudio Canins, direttore generale, che si occupa invece degli aspetti pratici della sua organizzazione.

Evidentemente tutti accettarono le tre condizioni…

Sì, ma con molte difficoltà. Chiudere i passi fu un'operazione complicata, parliamo di tre province e due regioni, all’epoca c’erano meno possibilità di comunicazione, continuavo a peregrinare tra Bolzano, Cortina e Belluno, quando finalmente trovai una quadra, andai direttamente da Giovanni Bruno, l’allora direttore della RAI. Trasmettere la gara era costoso però, quindi accesi un mutuo personale per avere le risorse economiche necessarie. Il resto è storia, presto arrivarono i primi sponsor, prima locali, poi nazionali. Da lì è stata una crescita costante. Claudio fu bravo a seguire le fasi operative, mentre io andavo avanti con le mie fantasie e attività. Presto siamo usciti dai debiti e iniziato anche con le beneficenze.

Qual è il vostro segreto per rimanere sulla cresta dell’onda?

Abbiamo imparato a fare tutto in maniera minuziosa, mettendoci anche molta creatività e curando ogni dettaglio non solo della gara. Penso si debba essere maniaci per fare in modo che le cose vadano nel modo giusto e continuare a offrire sempre più servizi senza lasciare mai nulla al caso. Tutta la comunità ora è contenta, ma prima erano imbestialiti per via delle strade chiuse, non è che si siano molto sensibilizzati, ma ne hanno un gran beneficio economico. Mi rendo conto che quando sto andando bene in tutte le cose che faccio, mi pongo sempre molte domande: va veramente bene, oppure penso che vada bene solo perchè i risultati economici sono buoni? Chiedo dunque sempre alle persone di dirmi che cosa invece non va. Quando, come noi, si è in una fase ascensionale è un attimo fare un piccolo errore e cadere. Abbiamo esempi di GF che sbagliando poche scelte hanno perso un sacco di partecipanti.

Cosa state pensando per fare sempre meglio? Cosa manca? Ho uno spirito autocritico e non sono mai contento di come vanno le cose, non siamo abbastanza bravi su due cose secondo me: primo, dobbiamo riuscire a coinvolgere in maniera più massiccia il mondo femminile. Secondo: i giovani. Penso che manchi in Italia una Federazione che sia proattiva e che si occupi in modo proficuo del movimento ciclistico giovanile. Vorrei coinvolgere gli allievi e invitarli qui a fare un evento collaterale. Nessuno lo fa, e noi che siamo conosciuti dovremmo portare l’esempio, ma ci serve collaborazione, la sento come una missione quella di educare il mondo ciclistico giovanile.

Sappiamo che la Maratona si fa anche grazie ai volontari, e che non mancano mai… Abbiamo tanti volontari ma non arrivano dal nulla, siamo partiti da lontano. Già anni fa abbiamo indetto dei concorsi di disegno a tema “la bicicletta” in tutta la Val Badia. Facevamo delle premiazioni, invitavamo gli insegnanti a coinvolgere i bambini e facevamo anche dei corsi a fine anno scolastico introducendo i piccoli in maniera soft nel mondo della bici. All'epoca qui nessuno ci andava per davvero, tutto il focus era sullo sci e sulla stagione invernale, ora tutti quei bambini non vedono l’ora di venire a fare i volontari al passo Giau e non abbiamo nessuna difficoltà a trovare 1.550 persone che ci aiutano. La comunità percepisce questa settimana come una festa.

Sei anche un imprenditore turistico, cosa ne pensi delle recenti polemiche derivate dall'invasione di persone in alcune località soprattutto delle Dolomiti?

Prima di tutto ritengo che il turista non vada colpevolizzato. Tutti vogliono godere della bellezza, è solo gente che fa ciò che è nelle proprie possibilità. Al contrario penso che sia più colpa dell’industria del turismo, che per interesse rinuncia a governare i flussi dei viaggiatori. Il sovraffollamento è anche dovuto all’assenza di azioni politiche forti, che possono essere divisive, ma necessarie a un certo punto. La gente va in vacanza dove la promozione turistica la porta, ritengo che però il limite della sostenibilità di questo sia già stato superato e nessuno si sta ancora muovendo per

“La ricetta perfetta per una manifestazione di successo è un mix di vari fattori”

Claudio Canins, direttore della Maratona

Direttore della Maratona dal 1997, insieme a Michil Costa gestisce il comitato organizzatore e si occupa delle sponsorizzazioni, della parte istituzionale e di quella organizzativa di chiusura delle strade, compresa la parte dirigenziale dell’evento.

Come sono cambiate la MDD in questi anni e le Granfondo in generale? Sono cambiate tanto. In generale le Granfondo restano manifestazioni dedicate al grande pubblico. Qui i partecipanti vengono principalmente per godersi l’atmosfera della gara e il paesaggio. Ciò che è cambiato è che agli inizi non c’era tutto questo agonismo, anche se è un po’ relegato a quei 100 che hanno velleità di fare risultato. Noi vogliamo pensare più al resto dei partecipanti che viene per vivere un'esperienza. Abbiamo cambiato totalmente l’approccio e l’organizzazione. Ricordo i primi anni con le strade aperte e tutta questa parte istituzionale con Comuni, Provincie e forze dell’ordine era inesistente, adesso è un lavoro molto complicato a livello logistico per cui la macchina organizzativa deve essere perfetta. Le amministrazioni comunali in parte ci supportano, il comune di Corvara ci facilita sulle richieste per ottenere le strutture. Non abbiamo però un grande aiuto economico. anzi ci sono stati tolti dei contributi. Abbiamo invece pieno supporto dall'APT locale che ci da appoggio incondizionato.

La MDD è diventata un evento di costume nel mondo del ciclismo, è stata una cosa voluta? È una cosa voluta. Contando sul turismo abbiamo sempre cercato il modo di prolungare la partecipazione della gente. Non vogliamo che le persone arrivino il sabato, quindi abbiamo creato degli eventi anche durante la settimana. In questo ci aiutano gli sponsor e il villaggio. Ci sono sempre attività come le ride con i campioni. Cerchiamo di spingere le aziende partner a organizzare qualcosa nei giorni prima, da soli non riusciremmo perchè siamo oberati dall’evento.

Come pensi si possa uscire dal momento di crisi generalizzato delle Granfondo? C'è un po’ di crisi sì. Dopo alti e bassi sembra ci sia ora una generale stagnazione. Ho detto ai miei colleghi che non devono focalizzarsi solo sulla gara della domenica. Per attrarre sempre più partecipanti bisogna fare in modo di creare eventi di contorno e un contesto.

Pensi ci sia anche la necessità di “svecchiare” il mondo del ciclismo in Italia? Sono d'accordo, bisogna cercare di portare più i giovani che spesso sono attirati anche da questi eventi di contorno. Nella settimana della MDD è bello anche solo fare un giro in bici e conoscere nuove persone con la stessa passione. È un modo per entrare a contatto con l’ambiente del ciclismo e vivere l’atmosfera della gara condividendo la passione per lo sport. Forse di Granfondo ce ne sono troppe, molti credono che sia un business, quindi ne nascono sempre di nuove, ma altrettante ne muoiono. Se si vuole organizzare bene una GF ci sono dei costi da sostenere davvero molto importanti, ci vogliono amministrazioni, APT e anche sponsor che ti danno una mano. Bisogna sempre aumentare il livello qualitativo, ci vogliono investimenti ed è rischioso. Spesso si punta ad abbassare la quota di iscrizione per fare numeri. Noi abbiamo fatto il contrario, abbiamo alzato la quota di iscrizione, ma dato più qualità e negli anni ha pagato, diamo un ottimo servizio e ciò ci ha dato ragione, abbiamo sempre un sacco di

mitigare la situazione, bisogna evitare che l'industria turistica concentri tutta l’attenzione su certi luoghi di fatto svalutandoli e distruggendoli. La montagna va salvata con nuove regole, ad esempio istituendo dei veri parchi, cui l’accesso sia gratuito e garantito, ma su prenotazione o per merito. I passi dolomitici andrebbero chiusi al traffico normale d’estate e i posti letto contingentati. O si fa così o presto si muore. Ogni territorio penso abbia una capacità massima di accoglienza, questo va definito e fatto rispettare.

Come sarà il prossimo futuro della Maratona dles Dolomites? State già pensando alla prossima edizione? Sì, abbiamo iniziato a pensare al 2026. Posso dire in anteprima che il nuovo claim sarà PAX. Solitamente scegliamo una parola in ladino, ma quest’anno mi sono imposto per usare un termine internazionale. La pace non deve essere solo ladina. Mi sembra che il tema sia un po’ scontato ma è importante parlarne e ricercare la pace in ogni modo partendo anche dallo sport. Per il futuro invece, una cosa che sto provando da fare con tutte le forze è quella di chiudere le strade per tutta la settimana della gara. La MDD non è un evento che dura solo la domenica, ma spesso c’è chi passa qui tutta la settimana, va in bici, fa un giro nel villaggio e le strade chiuse non possono che migliorare ulteriormente questa esperienza.

richieste. A livello ricettivo abbiamo grandi vantaggi perché siamo una zona turistica importante e con strutture di grande qualità, ma ci abbiamo sicuramente messo anche del nostro.

Il fatto di ridurre il numero di partecipanti a un massimo di 8.000 rientra in questa strategia?

Mediamente abbiamo un pettorale disponibile ogni quattro persone che fanno richiesta per partecipare, In passato abbiamo pensato di alzare il numero a dieci mila. Nel 2021 però sono partiti in 5800 e dopo la manifestazione, le persone coinvolte, ci hanno detto che era più bello un evento con meno ressa. Abbiamo fatto un po' di riflessioni e deciso di stabilire un numero sostenibile sotto tutti i punti di vista. E’ stata una scelta che ha migliorato qualità e sicurezza. Ciò ha comportato di aumentare un po’ la quota di iscrizione per trovare una linea adeguata di galleggiamento.

Come funzionano le sponsorizzazioni?

Attualmente accettiamo 24 sponsor, questo per non diluire troppo la visibilità dei nostri partner. Siamo stati molto fortunati, non abbiamo mai avuto difficoltà a trovarli, anche al di fuori del ciclismo. Per quanto riguarda il villaggio le aziende sono di più rispetto agli sponsor, entriamo in un ambito di presenza fisica. Abbiamo ora a 40/45 espositori a seconda degli spazi necessari. Diamo un diritto di prelazione alle aziende presenti l’anno prima e ne facciamo entrare di nuove solo quando altre lasciano. Ci sono alcuni partner storici con cui abbiamo però degli accordi particolari, e con cui storicamente abbiamo un contratto che garantisce loro l’esclusività. In generale ora preferiamo essere un po’ più flessibili anche per rendere il villaggio più interessante e vario. Effettivamente c’era il rischio di avere un solo produttore per categoria, cosa che limitativa lo sviluppo e l’interesse per il villaggio espositivo. È un progetto che stiamo portando avanti ulteriormente nel contesto di dare sempre qualcosa in più ai partecipanti.

Come vedi il futuro delle Granfondo?

Per migliorare, secondo me, dobbiamo prendere esempio dalle maratone di podismo che funzionano bene: sono quelle che hanno qualcosa in più. Bisogna unire la gara a un'esperienza turistica e di visita. Dobbiamo smettere di pensare solo al giorno della manifestazione. A livello economico la gara è sostenibile se essa diventa una parte del tutto dell’evento. Ci sono arrivati altri oltre noi, come per esempio la GF Strade Bianche che fa parte del contesto, anche enogastronomico, della Toscana ed è di contorno alla gara dei professionisti. Il mix perfetto di eventi collaterali, location, ricettività, percorso ed esperienza, crea la ricetta per una manifestazione di successo.

Peter Sagan, presente anche lui all'edizione 2025 della MDD

TREK

MADONE SLR 9 AXS 1X

Progettato partendo dal feedback dei migliori ciclisti al mondo per consentire a chiunque la guidi di ottenere ottimi risultati, SLR 9 AXS 1x è la Madone disc più leggera mai creata da Trek. Il telaio scelto dal marchio americano per questo modello è in OCLV 900 Series: l'Optimum Compaction Low Void Carbon è una fibra di carbonio proprietaria e brevettata utilizzata per frame, ruote, manubri e molto altro. L'OCLV prevede una fibra stratificata secondo modelli accuratamente calcolati, quindi compattata utilizzando calore e pressione per ottenere un rapporto perfetto tra carbonio e resina. Con un peso di 6,4 kg, è di 400 grammi più leggera del peso stabilito come requisito minimo dall’UCI, ma mantiene l’efficienza aerodinamica per cui Madone è nota. Inoltre, il nuovo profilo aerodinamico dei tubi Full System Foil migliora il flusso d'aria su tutta la bici mantenendo la leggerezza tanto desiderata dagli scalatori. Trek - 035.302502 - trekbikes.com

SCHEDA TECNICA

Telaio: carbonio OCLV 900 Series

Forcella: Modello Gen 8

Gruppo: SRAM Red AXS

Freni: SRAM Red AXS E1

Ruote: Bontrager Aeolus RSL 51, carb. OCLV

Gomme: Pirelli PZERO Race, 700x28 mm

GUERCIOTTI

VELOCE SLR

Veloce SLR rappresenta l’evoluzione di uno dei modelli Guerciotti più amati. Una road caratterizzata da un’anima fortemente racing e prestazioni di alto livello, grazie all’utilizzo di nuovi materiali e con un design accattivante che rivela la nuova finitura in carbonio applicata al carro posteriore. Le tubazioni in composito Mitsubishi T45 con finitura UD aumentano la rigidità rispetto al modello Veloce. Il telaio ha un tubo sterzo ampliato, per conferire una maggiore aerodinamicità e prevede il nuovo forcellino con sistema UDH per garantire un’elevata resistenza. Veloce SLR è dotata di un reggisella disponibile in tre versioni con offset 0, -25, -35 mm per rispondere alle diverse esigenze di seduta dell’utente. Le colorazioni scelte da Guerciotti sono tre: rosso/nero, bianco/azzurro e bianco/nero.

Guerciotti - 02.2826188 - info@guerciotti.it

SCHEDA TECNICA

Telaio: in carbonio con tubazioni Mitsu-

bishi T45

Forcella: in carbonio

Gruppo: Shimano Dura Ace 9270 di2, 12v

Freni: Shimano Dura Ace 9270

Ruote: Ursus TC47 Carbon TLR

Gomme: Vittoria Rubino Pro

WILIER TRIESTINA

FILANTE SL

SL eredita forme, linee e spirito racing dalla Filante SLR, la bici da corsa aero Wilier d’alta gamma utilizzata dai professionisti della Groupama – FDJ nelle più importanti competizioni World Tour, con l’applicazione di poche e nuove semplici soluzioni tecniche. La differente laminazione della fibra di carbonio del telaio rende la struttura meno estrema e più confortevole rispetto alla SLR: il tutto con un aumento di peso, a parità di taglia, inferiore ai 150 grammi. Un modello che si caratterizza per un design estremamente pulito con nessun cavo a vista. Inoltre, il manubrio monoscocca consente di mantenere inalterato il fascino della gamma prodotto Filante del marchio italiano: una scelta che permette di contenere il prezzo senza sacrificare le prestazioni e la possibilità di personalizzare facilmente l’allestimento.

wilier.com

SCHEDA TECNICA

Telaio: Filante SL in carbonio

Forcella: Filante SL in carbonio

Gruppo: Shimano Ultegra Di2 RD-R8150

Freni: Shimano Ultegra Di2 R8170

Ruote: Miche SWR EVO 50

Gomme:Vittoria Rubino IV Graphene 2.0 700X28c

CERVÉLO

S5

Cervélo presenta la nuova S5, che secondo il marchio californiano è più veloce di 6,3 Watt rispetto alla versione precedente (dato ottenuto in galleria del vento testando alla velocità di 30 mph). Questi guadagni sono stati possibili grazie a importanti migliorie apportate principalmente nella parte anteriore della bici. Il nuovo manubrio HB19 OnePiece segue l’approccio "Plus-Four", vale a dire che la dimensione della presa alta è più stretta di 4 cm rispetto a quella della parte bassa (ad esempio 38/42). Questo aiuta a mantenere una posizione del corpo più aerodinamica mentre le mani sono in presa alta e fornisce stabilità in presa bassa quando si affrontano discese o sprint. Il nuovo set di ruote è stato sviluppato congiuntamente da Reserve e Cervélo, ottimizzato in galleria del vento insieme al telaio.

Pon.Bike Italia - info@ponbikeitalia.it

SCHEDA TECNICA

Telaio: in carbonio

Forcella: in carbonio

Gruppo: Shimano Dura-Ace, R9200, 1134T, 12 v

Freni: Shimano Dura-Ace, R9270

Ruote: Reserve 57TA, DT Swiss 180 (ant) Reserve 64TA, DT Swiss 180 (post)

Gomme: Vittoria Corsa Pro TLR G2.0 700x29c

GRAVEL
Filante

LOMBARDO

Progettata per le competizioni, ottimizzata per la versatilità: Misano è la road ad alte prestazioni di Lombardo che coniuga aggressività e controllo. Pensata per affrontare velocità e le sollecitazioni delle gare, mantiene una sorprendente adattabilità anche su percorsi misti. Dotata di trasmissione elettronica Shimano 105 Di2 a 12 velocità e di ruote in carbonio Mavic ad alto profilo (50 mm), garantisce massima efficienza aerodinamica, reattività e precisione nei cambi di ritmo. Il telaio in carbonio monoscocca è stato progettato per offrire rigidità torsionale e comfort di guida anche sulle lunghe distanze. Una bdc performante, pensata dal marchio siciliano per chi cerca il giusto equilibrio tra velocità, affidabilità e polivalenza Cicli Lombardo - 0923.851181 - info@lombardobikes.com

SCHEDA TECNICA

Telaio: in carbonio

Forcella: in carbonio

Gruppo: Shimano 105 R7100 2x12

Freni: Shimano 105 R7170 dischi idraulici

Ruote: Mavic Cosmic S 42 28" Disc Carbon (ant) Mavic Cosmic S 42 28" (post)

Gomme: Pirelli PZERO Race 28-622

eRoad

OLYMPIA

Superfast è la prima eRoad di Cicli Olympia, equipaggiata con motore Polini E-P3+ GP da 80 Nm e dalla batteria proprietaria PowerSlim6 da 615 Wh. Le geometrie di questo modello sono state ottimizzate per dare le stesse sensazioni di guida che si hanno con una normale bdc. Il telaio è realizzato con tre tipi di carbonio Toray T700, T800, T1000. La batteria di nuova concezione, estremamente compatta, ha consentito la realizzazione di un design che assicura un perfetto bilanciamento, rendendo il modello maneggevole nei cambi di traiettoria. Inoltre, per ottenere tutta l’energia necessaria ad affrontare in totale tranquillità le uscite più lunghe è possibile usufruire del Power Extender. L’allestimento di serie comprende il cambio Shimano 105 a 2x12 velocità, disponibile sia nella versione elettronica (Di2), sia in quella meccanica. Cicli Olympia - info@olympiacicli.it - olympiacicli.it

SCHEDA TECNICA

Telaio: in carbonio Toray T700, T800, T1000

Forcella: in carbonio

Gruppo: Shimano 105 Di2 RD-7150

Freni: Shimano BR-7170

Ruote: Fulcrum E-Racing 900

Gomme: Vittoria Ride Armor 36-622 TLR

Motore: Polini E-P3+ GP 80 Nm

Batteria: Olympia PowerSlim 6 615 Wh

SPECIALIZED

Diversi decenni d’esperienza nella realizzazione delle bici tra le più veloci e leggere al mondo sono stati applicati da Specialized alla nuova Roubaix SL8, un modello endurance/road che mira a essere la combinazione ideale in termini di tenuta di strada e prestazioni per percorsi sconnessi e lunghe giornate in sella. La geometria endurance scelta dal brand allevia la pressione su mani, braccia e spalle. Roubaix SL8, con telaio dal peso di 825 grammi in carbonio FACT 12R, monta pneumatici fino a 38 mm offrendo sicurezza anche sulle strade più dissetate, fino a essere ideale persino nelle sezioni gravel. Indipendentemente dalla posizione in sella, ogni ciclista può sfruttare 20 mm di escursione, tra l'attacco manubrio ed il tubo sterzo, grazie al sistema Future Shock 3.0 di Specialized specialized.com

Telaio: in carbonio FACT 12R

Forcella: in carbonio Future Shock

Gruppo: SRAM Red AXS, 12 v

SCHEDA TECNICA

Freni: SRAM Red, disco idraulici, 160mm

Ruote: Roval Terra CLX II

Gomme: S-Works Mondo 2BR, 700x32c

Woman Kids

Seek è una bdc progettata specificamente per le bambine pronte a superare i propri limiti. Il modello non è solo una versione ridotta di quella per adulti: ogni elemento è stato sviluppato per le giovani rider tra i 130 e i 150 cm d’altezza. Il telaio in alluminio ALUXX realizzato con tubi sottili adatti a corporature più piccole e la forcella in materiale composito aggiungono comfort e un controllo preciso, garantendo una guida vivace e reattiva fin dalla prima pedalata. La trasmissione include pedivelle corte da 130 mm e ingranaggi più piccoli. Da segnalare il reggisella contrassegnato con un indice d’altezza che rende intuitiva la regolazione della posizione corretta, permettendo di adattarla facilmente man mano che il ciclista cresce e acquisisce esperienza sulla strada. Infine, per supportare ulteriormente le più giovani, il sistema frenante è regolato per richiedere meno forza sulla leva. Giant Italia - info@giant-italia.it

Telaio: in alluminio ALUXX

Forcella: in carbonio

Gruppo: Shimano 105, 12 v

Freni: Tektro TR-35 140 mm

SCHEDA TECNICA

Ruote: Giant SLR 1 40 Carbon Disc

Gomme: Giant Gavia Course 0, tubeless, 650x28B

MISANO
ROUBAIX SL8

AIRBREAKER 2.0: RIFINITO, NON RIDEFINITO

Il nuovo casco Abus nasce da una sfida ambiziosa: migliorare un modello già vincente. Il risultato?

Un design ancora più accattivante, una ventilazione completa e una calzata ideale. Grazie alla tecnologia

Forced Air Cooling e al sistema Aeroblade, il comfort è totale e il look inconfondibile

di Davide L. Bertagna

Abus negli scorsi mesi ha presentato AirBreaker 2.0, nuova generazione del casco road d’alta gamma, sviluppata e prodotta in Italia nello stabilimento di Maxi Studio. L’obiettivo dichiarato dal marchio tedesco è stato quello di riprendere le caratteristiche di un modello già di grande successo e migliorarlo con un progetto focalizzato su leggerezza, ventilazione avanzata e ottimizzazione aerodinamica. AirBreaker 2.0 è stato presentato in grande stile a Castelbrando, in provincia di Vicenza, a inizio maggio in un evento a cui abbiamo preso parte e di cui abbiamo parlato in modo approfondito su Bikefortrade 4/2025.

STRUTTURA E VENTILAZIONE

Il nuovo Abus AirBreaker 2.0, utilizzato ufficialmente dal team Movistar all’ultimo Tour de France, è un concentrato d’innovazione, precisione e stile. Al centro della nuova configurazione dell’AirBreaker 2.0 si trova l’Aeroblade, un componente strutturale in carbonio iniettato che contribuisce in modo determinante alla rigidità della calotta e alla riduzione della resistenza all’aria. Inoltre, il modello integra il sistema Forced Air Cooling, una rete di canali interni che massimizza il flusso d’aria e contribuisce al mantenimento di una temperatura ideale anche sotto sforzo.

PROTEZIONE RINFORZATA

Da segnalare le nuove Eyebrow Vents, posizionate nella zona frontale, che aumentano ulteriormente la capacità di ventilazione, mentre la calotta esterna in policarbonato è stata ampliata fino ai bordi inferiori per assicurare maggiore protezione alla struttura in EPS interna. Il casco è dotato di una struttura interna espansa nella calotta (ActiCage) che permette l’integrazione di ampie aperture di ventilazione senza comprometterne la stabilità. I cinturini FlowStraps Pro sono progettati per ridurre il coefficiente d’attrito e aumentano il comfort, mentre la versione con MIPS Air Node integra una protezione aggiuntiva contro le forze rotazionali.

Approved by

Alessandro Ballan, tester e collaboratore tecnico di Abus

Abbiamo chiesto anche all’ambassador, tester e collaboratore tecnico di Abus

Alessandro Ballan come si stia trovando con il nuovo casco. L’ex campione del mondo di Varese 2008 (ultimo italiano a vestire la maglia iridata) ci ha raccontato le sue impressioni sull’AirBreaker 2.0 e le differenze rispetto ai modelli precedenti.

Ripensando alla tua carriera, quali erano le tre caratteristiche imprescindibili che ricercava in un casco da gara?

Quando correvo da professionista cercavo in primis la leggerezza: durante gare da 6-7 ore, specialmente nelle Classiche, un casco meno pesante poteva davvero fare la differenza nei momenti decisivi. Poi venivano il comfort, fondamentale per la concentrazione, e anche l’estetica per me era un fattore (tra noi ciclisti lo stile ha sempre il suo peso). Negli ultimi anni, però, il vero elemento che ha cambiato le regole del gioco è stato l’aerodinamica.

Oggi vediamo tanti professionisti indossare dei caschi aero nelle tappe pianeggianti

MASSIMA ADATTABILITÀ

Il sistema di regolazione Zoom Spin garantisce un fitting preciso grazie allarotella posteriore facilmente azionabile. La compatibilità con acconciature lunghe è assicurata da un sistema di adattamento verticale, da Abus definito Fit. La chiusura avviene tramite fibbia magnetica Fidlock, utilizzabile anche con i guanti. La tecnologia d’imbottitura interna è realizzata con un pad flottante termosaldato, fissato in più punti per migliorare la traspirabilità. Tra le dotazioni figurano una porta anteriore per occhiali integrata nel design e un guscio inferiore in policarbonato che protegge i bordi da graffi e impatti. Le colorazioni disponibili includono cinque varianti per la versione standard e tre per quella MIPS. Il casco è disponibile in tre taglie (S, M, L), con un peso che varia da 205 a 220 grammi a seconda della misura. Quest’anno in dotazione ai team World Tour Movistar e Alpecin-Deceuninck (marchiato Canyon), è la scelta ideale per chi ogni giorno vuole superare i propri limiti.

o poco mosse per avere il massimo dell'aerodinamica. Cosa ne pensi di questa tendenza?

Alcuni modelli attuali visti nel World Tour, a essere onesti, non brillano per estetica. Non capisco questa tendenza a usare caschi totalmente aero, poco o per nulla traspiranti, anche durante tappe lunghe e in condizioni climatiche difficili. Ben vengano soluzioni che combinano efficienza aerodinamica e ventilazione. Se fosse per me, l’UCI dovrebbe limitare l’uso di veri e propri “elmetti da cronometro” in gruppo: possono diventare ingombranti e, in certi casi, anche pericolosi. È chiaro che, in un ciclismo dove si viaggia per sei ore a oltre 42 km/h di media, anche un piccolo vantaggio aerodinamico può fare la differenza nel finale. Ma serve trovare il giusto compromesso.

Avendo avuto modo di testare l’AirBreaker 2.0 quali sono state le tue prime impressioni?

Quello che ho notato subito è stata la comodità. Ho una testa piuttosto piccola e già alla prima uscita ho sentito il casco aderire perfettamente, come se fosse su misura. In passato, con altri brand, mi capitava spesso di dover regolare continuamente il rotore perché il casco era troppo largo. L’AirBreaker 2.0, invece, calza subito bene, è leggerissimo e soprattutto molto areato. Ho provato anche il modello precedente, e posso dire che i miglioramenti sono evidenti: nel design, nell’aerodinamica e nella ventilazione. In termini di peso non ho notato grandi differenze, ma la maggiore areazione si percepisce chiaramente, soprattutto nelle giornate più calde. Voglio anche aggiungere che questo nuovo modello mi dà una sensazione di maggiore protezione. E quando si parla di caschi, alla fine, questo è un aspetto che conta davvero.

PESO PIUMA, MASSIMA SPINTA

Le nuove SL5 e SL7 di Deda sono più leggere e con profilo più alto rispetto ai modelli precedenti. Con la lenticolare Hero RS condividono anche un canale interno ampliato

Le nuove ruote d’alta gamma di Deda continuano a impiegare le ultime e più innovative tecnologie applicate al mondo della bici da strada. Nell’offerta dell’azienda cremasca, le SL5 e le SL7 si posizionano al di sotto delle RS4, ma possono garantire ugualmente performance elevate ai ciclisti più esigenti. I due set di ruote impiegano le stesse tecniche costruttive e i medesimi componenti, distinguendosi per il profilo: le SL5 hanno un’altezza di 50 mm, mentre le SL7 sono da 70.

Seguendo gli standard moderni del ciclismo da strada, Deda ha progettato entrambi i cerchi con una larghezza interna di 23 mm, che possono quindi accogliere pneumatici da 28 mm in su. I nippli esterni semplificano le operazioni di manutenzione e centratura, rendendo le regolazioni rapide e accessibili. Il sistema ABS previene invece l’allentamento di nippli e raggi, garantendo stabilità e affidabilità nel tempo. Sono compatibili sia con sistema tubeless sia con camera d’aria. Uno strato sottile di PTFE e Kevlar, inoltre, è stato applicato

Materiale: fibra di carbonio ad alto modulo UD e 3K

Altezza cerchio: 50 mm/70 mm

Larghezza cerchio: 28 mm est, 23 mm int

Deda ha svelato anche la nuova lenticolare Hero RS. Una delle caratteristiche principali è la maggior larghezza interna (da 19 a 21 mm), che si abbina agli pneumatici moderni più larghi, sia tubeless che copertoncino, garantendo maggiore aderenza senza sacrificare la scorrevolezza. Realizzata in fibra di carbonio UD ad alto modulo con costruzione cava, garantisce equilibrio tra rigidità laterale e assorbimento verticale. Il mozzo segue la stessa strada delle cugine SL5 e SL7: corpo in alluminio, cuscinetti in acciaio e sistema a due cricchetti da 40 denti.

nell’area di contatto tra nipplo e cerchio: questo migliora la precisione nella loro regolazione e ne ottimizza l’accoppiamento.

RIGIDITÀ ED EFFICIENZA

Realizzate in fibra di carbonio ad alto modulo UD e 3K, le SL5 e le SL7 assicurano straordinaria rigidità, una trasmissione di potenza reattiva e la massima efficienza nel fendere l’aria. Nel cuore delle ruote ci sono i mozzi Allroad, con cuscinetti in acciaio e un robusto sistema a doppio cricchetto da 40 denti, che dimezza l’angolo di ingaggio rispetto alla generazione precedente, offrendo una risposta immediata alla pedalata. La molla cilindrica assicura maggiore stabilità e un funzionamento costante del meccanismo. Con flange più basse, inoltre, il corpo del mozzo risulta più compatto e aerodinamico, riducendo la resistenza all’aria e migliorando l’efficienza della pedalata. La struttura leggera del mozzo garantisce una riduzione significativa del peso senza compromettere la robustezza, con il risultato di avere un mozzo affidabile e fluido.

Raggi: 24 raggi, anteriori e posteriori

Nippli: autobloccanti ABS, in alluminio, lunghezza 15 mm

Mozzo: corpo in alluminio AL7075, asse

TECNICA

Materiale: struttura cava, fibra di carbonio ad alto modulo UD

Larghezza del cerchio: 28 mm esterna, 21 mm interna

Mozzo: corpo in alluminio AL7075, asse da 15 mm, cuscinetti in acciaio. Sistema a 2 cricchetti da 40 denti (40T)

Fissaggio disco freno: Shimano center lock

Corpetto ruota libera: Shimano, SRAM XDR, Campagnolo N3W

Compatibilità pneumatici: copertoncino o tubeless-ready

Peso: 970 g

anteriore da 17 mm, posteriore da 15 mm, cuscinetti in acciaio. Sistema a 2 cricchetti da 40 denti (40T)

Fissaggio disco freno: Shimano center lock

Compatibilità: copertoncino o tubeless Peso: 1.390 g (SL5), 1.470 g (SL7)

SL7 e HERO RS sono dotate di un RFID univoco che funziona con qualsiasi smartphone utilizzando la tecnologia NFC, consentendo la connessione a una pagina web sicura per la registrazione del prodotto. I vantaggi? L’estensione della garanzia da 2 a 4 anni; lo sconto del 50% su un prodotto sostitutivo entro i primi 2 anni; la conferma dell’originalità Deda del prodotto; la partecipazione a eventi esclusivi e vantaggi riservati alla community.

Corpetto ruota libera: Shimano, SRAM XDR, Campagnolo N3W
SCHEDA TECNICA - SL5/SL7
GARANZIA
HERO RS
SCHEDA

ULTIMATE ROAD RACING PERFORMANCE

IMPERIAL II

COREFUSION:

LA NUOVA FRONTIERA

DELLA TERMOREGOLAZIONE

L’ultima collezione di X-Bionic rappresenta l’incontro tra tessuti performanti e l’innovativa tecnologia del marchio svizzero. La scelta ideale per chi cerca comfort, stile e prestazioni elevate

X-Bionic ha sviluppato CoreFusion, una linea capace di unire le tecnologie di termoregolazione che contraddistinguono i pro pri prodotti con i migliori tessuti in poliestere/elastane per rispondere a una domanda sempre maggiore di capi altamente performanti. I laboratori di ricerca svizzeri del brand da anni trasferiscono la conoscenza del corpo umano dalla natura all’abbigliamento funzionale, con l'obiettivo di aumentare le prestazioni e il benessere degli atleti. Ciò ha prodotto oltre 800 brevetti internazionali come il principio, per esempio, che consente allo sportivo di recuperare riserve energetiche grazie alla termoregolazione del proprio corpo (3D Bionic Sphere).

LA MAGLIA AERO

La maglia Aero, progettata per garantire prestazioni eccezionali, presenta una silhouette aderente e aerodinamica, con vestibilità ottimizzata per la posizione su bici da strada. Anche la costruzio ne a maniche set-in migliora ulteriormente la vestibilità generale, consentendo movimenti senza alcuna restrizione. Aero, realizzata in Italia con quattro diversi tessuti d'alta qualità e posizionati stra tegicamente grazie alla tecnologia del body mapping, offre insie me aerodinamicità e un controllo ottimale della temperatura cor

porea. L'inserto in maglia è caratterizzato dal sistema brevettato 3D

Bionic Sphere® System With Thermosyphon® Technology: le intricate strutture 3D di canali d'aria interni ed esterni rinfrescano attivamente mentre si suda e mantengono il calore quando invece le temperature scendono. La maglia inoltre vanta tre tasche posteriori per riporre comodamente gli oggetti, cerniere YKK per una maggiore resistenza e dettagli riflettenti.

BIB SHORTS

X-Bionic introduce anche i bib shorts con fondello a quattro densità, foderato e imbottito in schiuma, adatto alle lunghe distanze. Il modello presenta bretelle nelle due versioni da uomo e da donna, entrambe caratterizzate dal sistema 3D Bionic Sphere sulla schiena, che lavora in sinergia con la maglia. I tessuti di rivestimento, a maglia 3D brevettati, offrono bassa abrasione, eccellente ventilazione e un trattamento antibatterico di lunga durata che rimane efficace fino a 150 cicli di lavaggio. La stampa in silicone all'interno delle gambe assicura una vestibilità perfetta, evitando che gli shorts si spostino durante le ride, mentre i dettagli riflettenti ne migliorano la visibilità e la sicurezza. La scelta ideale per chi ricerca comfort, regolazione avanzata della temperatura e design elegante.

VISION: UN TOUR DE FRANCE DA PROTAGONISTA

Ruote, manubri ed estensioni dell’azienda americana hanno avuto grande visibilità durante la Grande Boucle, conquistando anche la Maglia Gialla grazie a Ben Healy

Nel cuore pulsante del ciclismo moderno, dove ogni watt conta e ogni secondo può fare la differenza, c’è un brand che continua a spingersi oltre. Da una realtà specializzata in componenti aerodinamici per il triathlon, oggi i prodotti Vision sono diventati un punto di riferimento per ruote e cockpit di altissima gamma nel ciclismo professionistico.

DE FRANCE 2025: UNA PIATTAFORMA DI CONFERMA

TOUR

Anche nel 2025, il Tour de France si è confermato come banco di prova definitivo per la tecnologia dell'azienda americana. Le ruote Metron 60 RS per l’occasione si sono vestite anche di giallo con Ben Healy, protagonista assoluto con una vittoria nella 12ª tappa grazie a una fuga. Un successo ottenuto anche per il manubrio integrato Metron 5D ACR EVO e guarnitura Powerbox K-Force Team Edition, oltre che alle già citate Metron 60 RS.

Vision ha equipaggiato ben quattro team al via della Grande Boucle, parte di un network che oggi conta 17 squadre professionistiche: cinque World Team, otto Pro Team, quattro formazioni femminili e oltre 20 triatleti élite. Tra i partner: EF Education–EasyPost, Bahrain Victorious, Uno-X Mobility, Arkéa B&B Hotels, XDS Astana Team e Team Visma | Lease a Bike.

Al Tour de France 2025, i ciclisti equipaggiati con componenti Vision hanno potuto contare su un arsenale di soluzioni tecniche progettate per la massima resa su ogni terreno e in ogni condizione.

RUOTE VISION METRON RS

Rappresentano il vertice dell’ingegneria Vision. Si tratta della prime ruote aerodinamiche dell’azienda dotate di raggi in carbonio, una soluzione che consente un notevole risparmio di peso e una riduzione della flessione laterale. Disponibili in versione da 45 mm (1.290 g) e 60 mm (1.390 g), sono state progettate per affrontare tappe vallonate, arrivi in volata e anche giornate di vento laterale. Due le tecnologie chiave per la loro costruzione: il Power Ratchet System, sistema ratchet di nuova generazione, dal design tool-less (manutenzione senza attrezzi specifici), con 72 punti di ingaggio per una migliore accelerazione e per ridurre le perdite di potenza; il Mozzo V-1000: dotato del nuovo sistema PRS e cuscinetti ceramici, progettato per offrire una trasmissione di potenza ottimale e affidabilità totale. L’assemblaggio finale avviene a mano in Italia, segno distintivo dell’attenzione al dettaglio di Vision.

LENTICOLARE METRON TTW

Pensata per le prove contro il tempo, la TTW è la ruota posteriore a disco full carbon. Il profilo lenticolare ottimizza l’aerodinamica e la rigidità torsionale, rendendola ideale per l’erogazione continua della potenza sui percorsi più veloci. Viene spesso abbinata alla ruota anteriore Metron 81 SL o 91, in funzione delle condizioni di vento e del tracciato.

MANUBRIO INTEGRATO METRON 5D ACR EVO

Utilizzato da corridori esplosivi e passistiscalatori, il Metron 5D è un manubrio integrato full carbon con design ergonomico e cablaggio interno (ACR). La sua struttura monoscocca unisce rigidità e comfort, con una forma aero che favorisce la penetrazione dell’aria e consente una postura aggressiva ma naturale. Il disegno con inclinazione negativa di 10 gradi nei terminali offre un miglior controllo in discesa e nelle fasi di sprint.

ESTENSIONI DA CRONOMETRO METRON TFE TEAM EDITION

Sviluppate attraverso la scansione 3D dei punti di contatto e dei profili degli atleti, le TFE sono il risultato di uno studio approfondito sull’ergonomia e l’efficienza aerodinamica. Ogni curvatura e ogni angolo sono stati progettati per garantire stabilità alle alte velocità, comfort nelle lunghe crono e controllo in frenata e sterzata. Sono il prodotto di un dialogo continuo tra ingegneri Vision e i campioni del World Tour.

RUOTA
Lenny Martinez (Bahrain Victorious)
Nelle due cronometro del Tour de France, Jonas Vingegaard ha utilizzato le estensioni Metron TFE Team Edition
Ben Healy (EF Education-EasyPost) in maglia gialla al Tour de France

TECNOLOGIA E DESIGN FUNZIONALE

Mattia Rossi ha partecipato fin dall'inizio allo sviluppo dei freni Raicam come disegnatore, progettista e tester. Con un passato nel campo dell’automotive è abituato a lavorare sui dettagli alla ricerca del massimo della prestazione di Gabriele Vazzola

RGR Racing è il freno più estremo di Raicam, pensato per i campi da gara di dh ed enduro, che si fa apprezzare anche dai weekend warriors alla ricerca di prestazioni senza compromessi. Un sistema resistente, stabile e performante, con configurazione di pompa e pinza a quattro pistoni, che garantisce potenza e progressività. Adatto anche alle eBike più aggressive, è stato ingegnerizzato per offrire un’alta potenza frenante grazie alla camera idraulica a quattro pistoni, pur garantendo modulabilità e possibilità di personalizzazione. La pompa è ottimizzata per garantire fluidità e potenza data anche dai due cuscinetti schermati e autolubrificanti. Progettato per gli atleti più esigenti, l’RGR Racing è robusto e adattabile. Studiato per gli utilizzi più gravosi offre potenza e stabilità grazie a un rapporto di leva progressivo. Reach leva e corsa morta sono regolabili e personalizzabili senza l’utilizzo di tool. I corpi freno, realizzati in alluminio forgiato, inoltre danno stabilità alle alte temperature e la scelta di olio minerale e guarnizioni a compound diversificati riducono al minimo la necessità d’intervento e manutenzione.

Qual è il valore aggiunto di arrivare dal mondo automotive? Quali sono le differenze con i prodotti destinati alla bici?

Nel mondo automotive gli standard sono molto alti, siamo abituati a continui test e prove. Abbiamo banchi dinamici e statici per validare i prodotti. Anche i fornitori esterni vengono scelti accuratamente in base alla qualità. I freni bike per certi versi vanno curati di più nel design. Dal campo automotive abbiamo portato anche le prove e i controlli fine linea: l’operatore dopo l’assemblaggio mette ogni pezzo su un macchinario che verifica le guarnizioni, poi monta il tubo e un’altra macchina fa il riempimento dell’impianto e prova le connessioni. Siamo certi così che il prodotto sia testato al 100%. Abbiamo approcciato il settore bike cercando di portare il buono che valeva la pena traslare dell'automotive senza però andare ad appesantire troppo la burocrazia del progetto. Ciò che viene montato sulla bici deve essere tecnico, ma anche emozionale. Deve avere una serie di caratteristiche estetiche e pratiche che richiedono delle attenzioni diverse nella produzione e nella realizzazione. La nostra mission è quella di proporre un prodotto che piaccia al cliente e al contempo non crei problemi ai meccanici; perciò performante e sicuro, ma anche affidabile. Sono cinque anni che ci lavoriamo, l’utente finale non vede tutto questo sviluppo, ma si traduce in prestazione e affidabilità nel tempo.

Nel caso dei freni RGR, il top di gamma gravity, come è avvenuto il processo di sviluppo?

Abbiamo cercato di sviluppare quelli che sono i punti di forza di ogni tipologia di freno. Per i modelli gravity, il peso è stato visto come concetto in rapporto alla sua potenza e prestazione e non come un valore assoluto. Alcuni freni di recente produzione sono molto grandi e massicci. Abbiamo cercato di discostarci fornendo le stesse caratteristiche di resistenza, ma con un aspetto più snello e gradevole. Abbiamo lavorato anche sulla robustezza. Dove il peso era il target, come sulla linea xc, ci siamo mossi in maniera diversa. Abbiamo messo la stessa cura su tutta la gamma. Non esiste infatti un “livello base”, anche l’entry level della gamma porta con sé tutte le caratteristiche funzionali del top.

- Leva forgiata in alluminio

RGR RACING

- Doppio leverismo su micro cuscinetti e boccole

- Regolazione della corsa morta e della corsa della leva

- Rapporto di leva cortissimo

- Tubo R1 trecciato kevlar e acciaio

- Disponibile con attacco flat mount

- Peso pompa: 143 g

- Peso pinza: 110 g

Quali sono state le principali scelte progettuali?

Lavoriamo solo con pinze monoblocco partendo da una d’alluminio forgiato. Questo per un vantaggio in termini di rigidezza, in quanto la forgiatura comporta la compattazione del materiale. Certo ci complica la vita a livello di lavorazione, ma tutto il pezzo diventa strutturale e più leggero. La geometria della pinza è studiata in modo da avere un bilanciamento tra incidenza e peso, diventando al contempo elemento estetico e tecnico/funzionale.

Su cosa avete focalizzato l’attenzione in fase di sviluppo?

Il punto principale per noi è sempre la sicurezza, per cui il freno deve essere stabile e portare prestazioni senza compromessi. L’RGR ha un'ottima potenza e modulabilità, e può essere alla portata di tutti. L’abbiamo voluto molto intuitivo nonostante la sua anima racing. Ha tutte le caratteristiche che si aspettano i rider esigenti e che usano il prodotto per le gare, come la corsa molto corta della leva. Il freno ha però una certa modulabilità e flessibilità di comportamento. Ci sono poi possibilità di personalizzazione. Nel top di gamma RGR abbiamo la regolazione senza tool del reach della leva, ma anche la regolazione della corsa morta. Inoltre, nel modello racing abbiamo previsto un leverismo particolare e un fine tuning su ogni singola pompa. Questo passaggio si fa quando si monta la pompa, e non è influenzata dal consumo delle pastiglie. È un parametro meccanico che viene impostato sull’impianto, quindi non complica la vita all’utente finale.

Come avete lavorato per mantenere una certa costanza di comportamento?

Primo scegliendo la qualità giusta di olio. Volevamo fosse stabile e che non necessitasse di effettuare spurghi continui. Lavorare con olio minerale ci ha dato la possibilità di fare scelte precise anche a livello di mescola delle guarnizioni. In generale quelle più elastiche danno garanzia di tenuta agli agenti esterni e viceversa. Abbiamo quindi tarato ognuna sulle varie esigenze isolando l’impianto dall’esterno. I nostri freni sono progettati per essere semplici, ready to use e a livello di manutenzione accontentano ogni tipologia di rider, dai pro a chi usa la bici una volta all’anno. Normalmente poi è lecito aspettarsi un allungamento della corsa della leva quando si consumano le pastiglie ma siamo intervenuti sul dimensionamento dei serbatoi, sulla progettazione delle membrane per averlo quasi impercettibile.

Quale è stata la necessità dei rider più complessa da soddisfare?

Non è stata una questione tecnica, ma la definizione di un linguaggio comune con i tester che ci permettesse di capire i feedback tecnici. Ogni rider trasmette la sua sensibilità in un modo peculiare, sono tutti diversi e usano linguaggi differenti. Intervenire sul prodotto per soddisfare le richieste dei rider è stata la parte più divertente, ma anche più impegnativa.

Mattia Rossi, product engineer di Raicam

WINTER IS COMING? STOP AL FREDDO CON TAAC

Il marchio del gruppo Mandelli propone una gamma completa di capi e accessori per pedalare senza problemi in strada e off-road anche con le basse temperature

Per pedalare con il cattivo tempo, il nuovo marchio del Gruppo Mandelli specializzato in borse, accessori e abbigliamento propone un equipaggiamento completo per non mettere in letargo la bici neppure con freddo, pioggia e vento. Erede dell’esperienza accumulata nel mondo delle due ruote dal team Ricerca & Sviluppo di Tucano Urbano, ora parte integrante del Mandelli Lab, TAAC fonde nel suo dna la praticità e l’alta competenza tecnica del brand milanese con la concretezza che ha sempre caratterizzato il modo di lavorare nel gruppo brianzolo.

LA NUOVA COLLEZIONE

Ed ecco che, per non farsi cogliere di sorpresa dal meteo, prende il nome di Sfida

Hydroscud la prima giacca tecnica laminata, antiacqua e antivento di TAAC. Perfetta sia per il gravel che per la mtb, protegge da vento e acqua grazie all’innovativa costruzione Hydroscud a tre strati: il primo è il tessuto esterno con trattamento water repellent; il secondo è la membrana impermeabile da 10K, antivento e traspirante; il terzo è la rete 15D. Le cuciture sono nastrate per la tenuta stagna del capo. Mentre, per una migliore traspirazione, sul petto sono posizionate due tasche con sistema di ventilazione. In più ha il cappuccio indossabile sia sopra sia sotto il casco. Prezzo: 99,90 euro.

Specialissima Hydroscud è invece la giacca tecnica laminata super compattabile per chi ama pedalare su strada. Realizzata in tessuto 4-Way

Stretch, con trattamento water repellent e membrana interna impermeabile, antivento e traspirante Hydroscud, salva dalla pioggia con una colonna d’acqua di 10K, senza compromettere il massimo comfort, anche grazie all'ampio sistema di ventilazione sulla schiena. A garanzia di visibilità, non mancano gli inserti rifrangenti su braccia e zona lombare. Prezzo: 79,90 euro.

Per pedalare sempre su strada quando il vento si fa particolarmente pungente, TAAC propone Classica Windscud , giacca tecnica termica e antivento realizzata in un filato tecnico elasticizzato, con taglio ergonomico e vestibilità slim. A riparare dall’aria fredda ci pensano sia il tessuto termico che la membrana antivento, presente però solo sulle maniche e sul busto, così da lasciare libera la schiena per una migliore traspirazione. Prezzo: 89,90 euro.

Alle giacche da strada TAAC abbina Fondo , la salopette tecnica invernale in tessuto 4-Way Stretch traspirante, con cuciture minimali e fondello anatomico e traspirante in schiuma ad alta densità per pedalare senza alcun problema fino a sette ore. Prezzo: 89,90 euro.

Il marchio completa la dotazione invernale con una serie di accessori termici che vanno dai manicotti Arm Warmer ai gambali Leg Warmer, passando per le calze Cambio e Mono Merino e per i copriscarpe Inpiedi Windscud e Inpunta Windscud, fino ad arrivare ai guanti impermeabili Manoskin Hydroscud in lana Merino e Wintermano Hydroscud in softshell e ripstop e all’omologo modello antivento Wintermano Windscud in softshell.

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SFIDA HYDROSCUD ®
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VISIONE CHIARA, EVOLUZIONE CONCRETA

Nel 2025 GHOST ha intrapreso un percorso deciso, puntando su design distintivo dei propri prodotti, tecnologie affidabili e un posizionamento strategico. Con la nuova gamma 2026, questo approccio viene portato avanti con coerenza e ancora più determinazione

Fin dalle origini, il marchio GHOST è sinonimo di innovazione e autentica passione per la mountainbike. Nato nel 1993 a Waldsassen, in Baviera, da due amici (Uwe Kalliwoda e Klaus Möhwald) con l’idea di creare “la bici dei propri sogni”, oggi il brand è una realtà affermata a livello globale, con oltre 330 dipendenti e una distribuzione internazionale. La gamma 2026 è la dimostrazione concreta della crescita del marchio e della sua capacità d’interpretare le esigenze del mercato.

E-RIOT: la potenza dell’evoluzione

La E-Riot di terza generazione rappresenta l’essenza di ciò che deve essere una moderna eMtb: potente, bilanciata, con un design elegante e pulito e tecnicamente evoluta. Nessun compromesso in termini di prestazioni o stile. Un mezzo pensato per chi ama esplorare nuovi orizzonti e vivere il trail in piena fiducia, anche quando il terreno si fa impegnativo.

GAMMA COMPLETA

La collezione 2026 si completa con una linea gravel ampia e versatile, dal modello base alla versione in carbonio ad alte prestazioni, oltre a crosscountry e bici per bambini e ragazzi, sempre con lo stesso livello di attenzione tecnica e qualità costruttiva. GHOST si rivolge a rider autentici e collabora con rivenditori che credono nel prodotto, nel servizio e nella relazione diretta. Dal 2007, la sede di Nova Levante (BZ) rappresenta un punto di riferimento per il mercato italiano: vicina ai clienti, attenta alle esigenze del territorio e sempre disponibile. Un partner commerciale affidabile, per chi vuole crescere con continuità e visione.

POACHA: freeride senza compromessi

Con Poacha si entra nel mondo del freeride puro: 180 mm di escursione, geometria regolabile, telaio robusto con omologazione Category 5, sviluppata per affrontare i terreni più estremi, dai bike park alle discese alpine. Qui non si tratta di costruire la bici più leggera, ma quella con le escursioni maggiori. Il risultato? Controllo assoluto e massima sicurezza anche nei passaggi più tecnici.

ASX LOW – E-FULLY: comfort e performance

Sempre più persone oggi cercano bici elettriche full-suspension con telaio a scavalco basso, senza rinunciare a qualità e prestazioni. La nuova ASX Low nasce proprio seguendo queste caratterisitiche: una vera e propria e-Fully adatta a tour lunghi, trail moderati e uso sportivo, ma con tutto il comfort di un accesso facilitato e di una geometria ben bilanciata.

SAVE THE DATE: 14 E 15 SETTEMBRE A PESCHIERA DEL GARDA

La nuova collezione sarà visibile dal vivo il 14 e 15 settembre a Peschiera del Garda (VR), durante l’evento esclusivo riservato ai rivenditori. Un’occasione per toccare

con mano le novità, confrontarsi con il team e approfondire ogni aspetto tecnico e commerciale della gamma 2026.

IN VIAGGIO SENZA STRESS

Schwalbe lancia la nuova edizione del Big Apple, a 25 anni di distanza dalla prima volta. Lo pneumatico ideale per il commuting, per le gite fuori porta e anche per cargo bike leggere

Quando parliamo di pneumatici “balloon”, si fa riferimento a gomme a sezione molto larga e con pressioni di gonfiaggio più basse della media, con un maggiore volume d’aria al proprio interno per assorbire al meglio le irregolarità del terreno. Per questo motivo sono adatti a chi, in bici, cerca innanzitutto comfort e stabilità tra le strade cittadine o sulle proprie fat o cargo bike. Schwalbe ha aperto la strada degli pneumatici ballon nel 2001 con il Big Apple, che ora si rinnova sfruttando le ultime tecnologie dell’azienda tedesca e gli elevati standard in termini di rispetto per l’ambiente. Il Motion Big Apple diventa anche la prima gomma da cicloturismo a essere inclusa nella nuova categoria Motion dell’azienda tedesca, dedicata al segmento city/touring, e si presenta come il diretto successore del Big Ben e del modello precedente di Big Apple, seguendo in termini di ecologia le orme del Green Marathon.

COMFORT E AMMORTIZZAZIONE

Il Motion Big Apple si propone di assorbire le asperità del terreno mantenendo una bassa pressione interna, mantenendo anche una buona scorrevolezza sia sull‘asfalto sia sui sentieri fuoristrada. È sinonimo di comfort e ammortizzazione, viste anche le sue dimensioni generose: la linea prevede infatti pneumatici larghi 50, 55, 60 e 65 mm. La mescola utilizzata è la Addix Green, la più ecologica di Schwalbe,

che contiene l’80% di materie prime rinnovabili e materiali riciclati. Utilizza al 100% nerofumo riciclato, proveniente dal sistema di riciclo degli pneumatici Schwalbe, ed è completamente realizzato con gomma naturale da commercio equo e solidale. La protezione contro le forature è garantita dal Raceguard.

A CHI È ADATTO?

Il Motion Big Apple è adatto alle eBike del segmento touring e urban, ma anche alle bici da trekking e alle city bike senza motore. È la soluzione ideale per il commuting quotidiano di chi utilizza la bicicletta per recarsi a lavoro o per gite fuori porta, oltre che per le cargo bike leggere non motorizzate. I prossimi pneumatici della famiglia Motion saranno presentati nel 2026.

″Con il nuovo Motion Big Apple, abbiamo sviluppato uno pneumatico con un concetto di design che si adatta perfettamente alle biciclette moderne e alle eBike, oltre a migliorare significativamente il look dei modelli più vecchi”, ha dichiarato Stefan Franken, product manager tour | E-Bike di Schwalbe. “Abbiamo abbinato il suo peso ridotto e la sua scorrevolezza a una solida protezione contro le forature e a un disegno del battistrada versatile. Questo, ci permette di combinare il suo collaudato predecessore con il profilo familiare dello Schwalbe Big Ben”.

Schwalbe Italia - 039.6058078 - info@schwalbe.it

ANANDA: LA DIFFERENZA È NELL’ASSISTENZA

Dalla logistica alla diagnostica, passando per il supporto fino alla vendita al dettaglio, la strategia del marchio cinese ruota intorno a un obiettivo chiaro: consentire ai marchi e retailer di concentrarsi sui propri clienti mantenendo i biker in movimento, ovunque si trovino

Negli ultimi anni il settore delle eBike ha ricevuto un duro monito: senza un modello d’assistenza solido, anche i brand affermati, indipendentemente dalla qualità dei prodotti o dalla notorietà del marchio, possono vacillare. Dalla mancanza di pezzi di ricambio, passando per tempi di consegna ritardati fino all'assistenza clienti irraggiungibile, la mancanza può essere fatale per molti operatori. Non solo questo elemento è stato una discriminante per i marchi di bici, ma anche per i diversi fornitori attivi nell'intera catena di approvvigionamento. Il consumatore di oggi si aspetta un'assistenza immediata, competente e personalizzata. Questa aspettativa di servizio non è più facoltativa, ma fondamentale. Nel mondo delle bici a pedalata assistitita, la posta in gioco è ancora più alta. Con la maggiore complessità di motori, batterie e sistemi intelligenti, un servizio efficace diventa un fattore chiave e non può più essere ignorato. Per soddisfare queste aspettative, l'intera catena di fornitura deve essere allineata, dai fornitori di componenti e produttori di batterie agli integratori di sistemi e agli OEM.

IL MODELLO ANANDA

LA STRATEGIA

Garanzia rapida e affidabile: la gestione centralizzata della garanzia in Ungheria garantisce ispezioni e riparazioni rapide.

Assistenza ai rivenditori: strumenti, formazione e comunicazione chiara consentono ai rivenditori di servire i clienti in modo efficace.

Ananda Link: strumento diagnostico che aiuta i marchi e retailer a identificare e risolvere rapidamente i problemi autonomamente.

Accesso diretto al call center: assistenza esperta nei Paesi Bassi senza chatbot e con risposte 24 ore su 24.

Qualità attraverso feedback: i dati relativi all'assistenza vengono trasmessi direttamente al reparto R&S per il miglioramento continuo dei prodotti.

Un fornitore che ha fatto dell'assistenza un pilastro strategico è Ananda, fornitore di sistemi di trazione elettrica che includono motori centrali e nel

mozzo, interfacce uomo-macchina (HMI) e controller, con l'obiettivo di rendere la mobilità elettrica accessibile a tutti (“eDrive All”). Il marchio cinese ha gradualmente ampliato la propria presenza in Europa ed è sempre più riconosciuta non solo per la sua tecnologia, ma anche per la struttura di assistenza completa che la supporta. Mentre molti fornitori dichiarano di dare priorità all'assistenza, Ananda ha investito in una rete multilivello progettata per garantire scalabilità e flessibilità.

THINK GLOBALLY, ACT LOCALLY

Tutto inizia con i team d’assistenza situati vicino ai tre principali stabilimenti di produzione di Ananda in Cina. In combinazione con il supporto tecnico in Europa, Nord America e Giappone e un call center centrale nei Paesi Bassi, questa struttura garantisce linee di comunicazione brevi e un coordinamento rapido ed efficiente con i clienti. Ma c'è di più. Altre strutture attive nei Paesi Bassi, Francia, Italia, Polonia, Stati Uniti e Giappone, insieme a un importante centro di ispezione e riparazione in Ungheria.

L'assistenza nella lingua locale, la disponibilità di ricambi a livello regionale e la competenza tecnica in loco fanno parte di quest’approccio incentrato sul servizio. Di conseguenza, i clienti raramente devono affrontare lunghi tempi di attesa, possono spesso comunicare nella loro lingua e i marchi di bici beneficiano di un carico di lavoro ridotto grazie a un'assistenza rapida e localizzata.

IL MESE INVISIBILE DEL BIKE RETAIL

I momenti di calma nel corso dell’anno possono diventare opportunità per esempio offrendo servizi rapidi, comunicando in modo efficace e rafforzando la relazione con i clienti anche quando l’attività rallenta. I periodi “vuoti” vanno usati per formare il team e aumentare la visibilità percepita

In Italia agosto è un mese sospeso: città vuote, serrande abbassate e un retail che rallenta. Eppure, nel mondo della bici, il movimento non si ferma mai: i ciclisti pedalano di più, viaggiano, affrontano nuove strade e… rompono più pezzi. Cercano soluzioni rapide e punti di riferimento. Il problema? Spesso non entrano nei negozi perché li trovano chiusi. Agosto non deve essere un mese perso, ma un vero campo di allenamento per la stagione di settembre, quando il mercato torna a correre e i clienti acquistano con nuovi obiettivi e maggiore motivazione.

DALLA SEMPLICE APERTURA AL SERVIZIO PERCEPITO

Aprire ad agosto (e inizio settembre) non è una notizia, è un fatto. La vera differenza sta nel perché il cliente dovrebbe scegliere il tuo negozio in un momento di bisogno.

• Posizionati come “meccanico di pronto intervento”: offri un servizio espresso per turisti, ciclisti in viaggio o clienti abituali che devono affrontare un imprevisto.

• Comunica in tempo reale: usa WhatsApp Business, storie Instagram e post Facebook al posto del classico cartello sulla vetrina.

• Offri micro-consulenze: “check della bici prima della partenza”, “kit emergenza da viaggio”, piccoli gesti che ti fanno percepire come partner, non solo come negozio.

Anche nei paesini che ad agosto sembrano città fantasma, il bisogno di assistenza resta vivo. La differenza è essere percepiti come utili e reattivi, non semplicemente come “aperti”.

PARLARE A CHI NON ENTRA DALLA PORTA

Il ciclista in agosto è più online che fisicamente in negozio. Scorre Strava, komoot, Instagram, TikTok: cerca ispirazione, itinerari, soluzioni. Se il tuo negozio resta “muto”, perdi l’occasione di mantenere viva la relazione. Pubblica contenuti semplici e utili come per esempio “tre consigli per non rovinare la vacanza con una rottura meccanica”, oppure “cosa portare in un bikepacking di tre giorni”. Crea un concorso social: invita i clienti a condividere foto delle loro vacanze in bici, realizza una gallery digitale del negozio e premia la foto più votata con un buono da spendere a settembre/ottobre. Mostra il lato umano dello staff: un video su come si prepara una bici da viaggio o la storia di un membro del team che partecipa a una granfondo. In estate non serve essere “perfetti”, serve esserci: vicini, utili e riconoscibili.

AGOSTO COME PRE-STAGIONE PER LO STAFF E IL NEGOZIO

Nello sport, l’estate è il periodo in cui si costruiscono le basi per la stagione 2026 e questo vale anche per il retail. È importante.T Fare formazione mirata : un’ora a settimana per migliorare la presentazione dei prodotti, il racconto emozionale (storytelling) e la gestione dell’accoglienza clienti.

Rivedere il layout: preparare il punto vendita al ritorno di settembre, quando aumentano le richieste di eBike, upgrade, indoor trainer. Pianificare gli eventi: serate di formazione per i clienti, test bike, open day per famiglie. Chi li progetta ad agosto, li comunica meglio a settembre. Il settore

food pianifica i panettoni ad agosto: se funziona lì, perché non applicarlo anche al bike retail?

IL PONTE VERSO SETTEMBRE: IL “GENNAIO DEL CICLISMO”

Per il mondo della bici, settembre è un nuovo inizio: aumentano le uscite di gruppo, ripartono le granfondo, molti clienti pianificano upgrade o nuovi acquisti. Chi ad agosto è stato presente (non solo fisicamente, ma anche online e nella percezione dei clienti) arriva a settembre con un vantaggio competitivo: essere già scelto nella mente del cliente. Ricorda: l’utente abituale, durante l’estate, potrebbe aver conosciuto altri negozi. Se l’esperienza è stata superiore alla tua, rischi di perderlo. Agosto serve quindi anche per blindare la relazione.

LA LEVA COMPETITIVA È LA RELAZIONE

In un mercato in contrazione, dove la domanda cala e molti clienti rinviano acquisti importanti, la leva competitiva non è il prezzo ma la relazione: i clienti notano chi non li lascia soli, soprattutto nei momenti d’incertezza. Un check veloce prima di un viaggio, un post utile sui social o una risposta rapida su WhatsApp diventano segnali di attenzione che costruiscono fiducia, aumentano il valore percepito del servizio e alimentano la propensione all’acquisto futuro. Questa vicinanza, apparentemente semplice e a basso costo, genera in realtà benefici concreti: più passaparola, più visite di ritorno e una maggiore disponibilità ad acquistare upgrade o nuove bici. In un settore in crisi, chi si posiziona come punto di riferimento affidabile e presente anche nei momenti “vuoti” non solo sopravvive, ma prepara il terreno per intercettare la ripresa della domanda. Eppure, nonostante la semplicità di queste azioni, molti negozi non le mettono in pratica: spesso perché assorbiti dalla gestione operativa quotidiana, convinti che la comunicazione richieda grandi risorse o temendo di “disturbare” i clienti. In realtà, la vera barriera è culturale: manca la consapevolezza che oggi il valore percepito del servizio nasce anche da piccoli gesti di presenza, costanza e ascolto, soprattutto quando non si sta vendendo direttamente.

DUE STATI MENTALI E OPERATIVI DISTINTI

Per un imprenditore bike, agosto e settembre non sono due mesi consecutivi, ma due stati mentali e operativi distinti. Agosto, se vissuto con una strategia, è il mese in cui si costruiscono le basi del posizionamento, della preparazione del team e della sperimentazione di nuovi servizi. È il momento per ragionare sul “come” e non solo sul “quanto”. Settembre è il mese dell’esecuzione, della messa a terra di quanto preparato. Chi lo affronta senza aver “allenato” il proprio negozio e la propria squadra, vive un rientro caotico. Chi, invece, ha sfruttato agosto come palestra mentale e operativa, è pronto a guidare il mercato e non semplicemente a reagire. Il vero segreto del successo non è sopravvivere ai mesi vuoti, ma trasformarli in acceleratori: agosto allena la visione, settembre la mette alla prova. E un imprenditore maturo lo sa: la qualità di ciò che fai quando nessuno guarda determina la forza con cui sarai notato quando tutti torneranno!

RICCARDO PENNA è un executive business & sport coach con 45+ anni di esperienza in vendite e marketing nei settori della mobilità (auto, moto, bike). Ex responsabile della Formazione Commerciale Worldwide per Alfa Romeo in FCA, specializzato in Digital Transformation. Offre check-up strategici gratuiti per potenziare brand e retailer. Docente in master e atleta-manager, è il partner ideale per eccellere nel mercato della mobilità.

L’EREDITÀ OLIMPICA PER IL CICLOTURISMO

The Great Ride Milano-Cortina propone un itinerario che collega le due città dei Giochi 2026, esplorando l’identità culturale, produttiva e paesaggistica del Paese al ritmo ideale: quello della bici

La vera forza dei Giochi Olimpici, oltre allo spettacolo dell’evento in sé, risiede nella capacità di lasciare un'impronta duratura, di trasformare territori e comunità (non senza qualche criticità) e creare connessioni tra presente e futuro. Milano Cortina 2026 non è da meno, e sta generando a sua volta iniziative che vanno oltre la competizione sportiva su neve e ghiaccio. In questo scenario, si inserisce il boom del cicloturismo italiano: 89 milioni di cicloturisti nel 2024, pari al 10% del turismo nazionale e un impatto economico di 9,8 miliardi di euro. Numeri che raccontano di un Paese che ha riscoperto il piacere di viaggiare lento, di assaporare i territori pedalata dopo pedalata, di coniugare sport e cultura in un'esperienza autentica e responsabile. Da questa convergenza tra eredità olimpica e passione per le due ruote, nasce The Great Ride Milano-Cortina, il nuovo evento cicloturistico ideato da Fondazione Cortina che dall'11 al 16 settembre 2025 collegherà le due città olimpiche attraverso un percorso di oltre 500 chilometri. L'evento, inserito nel programma nazionale "Italia dei Giochi" promosso da Fondazione Milano Cortina 2026 con sostegno di CONI e CIP, propone un itinerario che attraversa otto province del Nord Italia - Milano, Bergamo, Brescia, Verona, Vicenza, Padova, Treviso e Belluno - toccando sette siti Patrimonio UNESCO. Dal Cenacolo di Leonardo alle Dolomiti, dalle mura veneziane di Bergamo alle ville palladiane di Vicenza, fino alle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Un itinerario che esplora dunque l’identità culturale, produttiva e paesaggistica del Paese, ben riassunto dal claim “Greatness calls for Greatness” che accompagna questa prima edizione.

UNSUPPORTED E ACCESSIBILE

La formula è quella dell’”unsupported", che garantisce la massima libertà interpretativa. Non si tratta di una competizione: non ci sono cronometri né classifiche, ma solo la possibilità di vivere un'esperienza personalizzata lungo i 4.000 metri di dislivello complessivi. I partecipanti potranno affrontare l'intero percorso o scegliere tratte specifiche, con partenze anche da Verona o Treviso. "The Great Ride Milano-Cortina è il nostro modo per trasformare un evento sportivo in una narrazione corale dei territori che ospiteranno Milano Cortina 2026", ha spiegato Stefano Longo, presidente di Fondazione Cortina. "Vogliamo costruire un ponte tra estate e inverno, tra città e montagna, tra sport e cultura, generando valore condiviso per imprese, comunità locali e turisti".

The Great Ride Milano Cortina si impegna a creare un evento accessibile e inclusivo. L'evento è pensato per

coinvolgere un pubblico eterogeneo, dagli esperti di bikepacking ai ciclisti amatoriali che desiderano scoprire il territorio al proprio passo. Durante il percorso sono previste soste per degustazioni, incontri con produttori locali ed esperienze culturali, in collaborazione con enti e aziende del territorio.

I PARTNER DEL PROGETTO

Hanno già aderito il Consorzio per la tutela dei Vini Valpolicella e il Consorzio Tutela Prosecco DOC, insieme a realtà come Forno D'Asolo, Pinarello, Sidi Sport, Sportful, Selle Italia, Almaviva, La Cooperativa di Cortina e Forst 0.0. La maglia ufficiale dell'evento porta la firma di Gio Pastori, designer milanese noto per la fusione tra stile urbano e spirito sportivo. L'ambizione è coinvolgere oltre mille partecipanti in questa prima edizione, con una forte componente internazionale. L'indotto stimato supera il milione di euro, confermando come il cicloturismo rappresenti un volano economico significativo per i territori attraversati.

PROGRAMMA

11, 12 E 13 SETTEMBRE

Velodromo Vigorelli (MI) –

Cortina d’Ampezzo

500 km

4.000 m d+

12 E 13 SETTEMBRE

Valpolicella (VR) –

Cortina d’Ampezzo

350 km

3.500 m D+

13 SETTEMBRE

Bottega Pinarello (TV) –

Cortina d’Ampezzo

200 km

3.000 m D+

The Great Ride Milano-Cortina non è quindi solo una pedalata, ma un progetto di turismo sostenibile che punta a lasciare un'eredità concreta. Un esempio di come l'eredità olimpica possa tradursi in iniziative valoriali positive, capaci di mettere in risalto le eccellenze locali e porre le basi per una scoperta più responsabile di luoghi e territori.

Per maggiori info

IL

TESTIMONI DEL TEMPO

La storia di Cussigh Bike inizia nel 1984. In 40 anni ha vissuto tutte le evoluzioni e rivoluzioni della bici, adattandosi ai cambiamenti del mercato e offrendo un servizio di alta qualità a un pubblico sempre più ampio

di Daniele Pansardi

Inegozi non sono solo dei punti di riferimento per il commercio e per il territorio. Possono essere testimoni della storia della bicicletta, delle sue evoluzioni e dei suoi stravolgimenti, custodi di una conoscenza e di una cultura che unisce passioni e si tramanda di generazione in generazione. Se parliamo del FriuliVenezia Giulia, questo discorso vale soprattutto per Cussigh Bike, che dal 1984

L'intervista

Cesare Floreani, socio titolare

Qual è la storia di Cussigh Bike?

La storia di Cussigh Bike nasce nel 1984 grazie all’iniziativa del mio socio Enzo Cussigh. Il primo negozio trattava sia le biciclette sia i motorini, ma con il passare del tempo ci siamo specializzati solo sulla bici. Da quando sono entrato nella società, nel 2001, abbiamo proseguito su questa strada, adattandoci ai vari cambiamenti del mercato.

Quali sono state le principali trasformazioni del settore nel corso di questi decenni? Sicuramente le bici elettriche, oltre alle varie evoluzioni tecniche degli ultimi anni.

Qual è il core business degli ultimi anni?

Le percentuali tra i vari segmenti sono abbastanza equilibrate, non c’è una particolare tipologia che spicca sulle altre. Considerando anche i territori piuttosto vari in cui ci troviamo, riusciamo a coprire tutte le dimensioni legate alla bici. Non ce n’è una che prevale rispetto a un’altra, se non quando il mercato “impone” le proprie regole.

Negli ultimi complicati anni di mercato, come avete reagito alle difficoltà che si sono presentate?

Abbiamo cercato di attuare un controllo finanziario il più preciso possibile. Questo ci ha permesso di riuscire a tenere sotto controllo il magazzino, le scorte e a fare gli acquisti in maniera oculata. È stato essenziale cercare di avere sempre equilibrio tra marginalità, liquidità e giacenza per poter riuscire a lavorare serenamente.

Quali sono i vostri clienti di riferimento?

Fortunatamente negli ultimi anni il nostro negozio, come anche altri, si è spostato sull'appassionato della bici che la usa per tenersi un po’ in forma e sulla bici elettrica, piuttosto che sull'estremo agonista che è un po’ più difficile da gestire.

assiste a tutte le rivoluzioni del mondo del pedale senza mai farsene travolgere, restando sempre al passo con i tempi. In questi 40 anni, Cussigh Bike si è costruito una solida reputazione nel proprio territorio, inaugurando un secondo punto vendita nel 2020 a Trieste, e ha aperto le proprie porte a un pubblico sempre più ampio. Ne abbiamo parlato con Cesare Floreani, uno dei titolari del negozio.

Che fascia di prezzo hanno dunque le bici più vendute?

Noi abbiamo biciclette dai 400-500 euro in su. Puntiamo a vendere soprattutto quelle che costano un migliaio di euro, anche se nell’ultimo anno il segmento predominante è stato quello della bici da strada di alta gamma. Ci teniamo anche a tenere un’immagine di alto profilo e possiamo farlo soprattutto con le road, anche perché le mtb di fascia alta sono abbastanza in crisi.

Quali sono i segmenti che hanno maggior successo tra il vostro pubblico?

Dipende da come dividi i segmenti. In entrambi i negozi siamo al 50% sulla bici elettrica, forse nella zona di Trieste anche di più. Dell’altro 50%, un 30-40% viene diviso tra strada e gravel.

Quali sono i criteri che adottate per scegliere i vostri fornitori?

Con molti dei marchi del negozio abbiamo rapporti molto duraturi. Abbiamo avuto Scott per 30 anni, anche se ora non fa più parte della nostra offerta, mentre Trek è con noi da circa 18 anni, Cube da poco meno, mentre 3T e Wilier li abbiamo praticamente da sempre. Al di là della durata nel tempo, è bello lavorare con chi è davvero ben organizzato e lascia dei margini per lavorare al meglio.

Avete un’ampia sezione dedicata anche all’usato: quanta importanza ha nella vostra strategia?

È un servizio importante anche come leva per attirare nuovi clienti, a cui possiamo ritirare le loro bici e magari poi ne comprano un’altra. L’abbiamo sempre avuto in negozio ma non abbiamo notato particolari aumenti nel corso di questi ultimi anni.

Oltre alla vendita e all’assistenza, in quali altre attività siete impegnati?

Cerchiamo di restare attivi sul territorio, con iniziative di marketing legate a particolari eventi. Il bike fitting è ormai dato per scontato da parte nostra, così come il servizio di finanziamento, che facciamo da tanti anni. È una risorsa in più al momento della vendita o per fare campagne di promozione. Abbiamo anche due nostri team, perché alla fine siamo degli appassionati. La nostra squadra mtb è storica, vi correvo anch'io quando frequentavo le scuole medie, mentre l’altro team che abbiamo è legato alla bici da strada.

Avete dei progetti particolari per il futuro?

L'apertura di altri negozi è il nostro progetto principale, a cui pensiamo già da qualche anno. Allo stato attuale, tuttavia, lo scoglio più difficile da superare è quello delle risorse umane, perché non troviamo personale qualificato, né per la vendita né per l’officina. Potremmo aprire un negozio domattina, avremmo tutte le risorse per farlo tranne le persone. Tuttora, per i due negozi già esistenti, abbiamo un organico ancora da completare. Vorremmo aprire anche più di un altro punto vendita, ma i problemi sono questi.

SCHEDA NEGOZIO Cussigh Bike

Sedi: 2

Indirizzi:

• via del Lavoro 2, 33010 - Tavagnacco (UD)

• via Flavia 55, 34147 - Trieste Telefono: 0432.688268

Mail: cesare@cussighbike.it

Sito: cussighbike.it

Instagram: @cussighbike Facebook: cussigh.bike.feletto

Numero titolari: 2

Numero dipendenti: 8/10

Superfici show room:

• 1.600 mq (Tavagnacco)

• 600 mq (Trieste)

Superfici officine:

• 200 mq (Tavagnacco)

• 50 mq (Trieste)

Marchi: Trek, Cube, Cannondale, BMC, Scor, Pinarello, 3T, Wilier, Amflow, Lombardo

Servizi ulteriori alla clientela: officina, bike fitting, ritiro usato, finanziamento

METALLO

Sede di Tavagnacco (UD)
Sede di Trieste

UN NUOVO MODO DI RACCONTARE TURISMO E TERRITORIO

Nasce Active Travel, progetto editoriale dedicato al mondo della vacanza attiva che mette al centro l’esperienza e la scoperta delle località, rivolto a sportivi, famiglie e operatori del settore di Davide L. Bertagna

Active Travel è la nuova area tematica del gruppo MagNet dedicata alla promozione del turismo attivo e multidisciplinare. Un progetto editoriale che nasce per raccontare località, eventi e manifestazioni sportive attraverso una narrazione che mette al centro, il movimento e la scoperta del territorio. In un contesto in cui il turismo evolve verso forme sempre più esperienziali, le persone e le famiglie non cercano solo luoghi da visitare. Lo sport diventa così uno strumento per esplorare, conoscere e connettersi. Active Travel intercetta questo cambiamento valorizzando destinazioni italiane e internazionali in chiave sportiva e autentica. Dal cicloturismo al

Trail e adrenalina: l’estate di Plan de Corones

Plan de Corones è una delle mete più ambite per chi ama la vacanza attiva e la montagna. Un resort situato nel cuore delle Dolomiti, al centro di un territorio che offre punti d’interesse di notevole bellezza naturalistica e servizi qualitativamente elevati. Non è un segreto che chi si occupa di turismo da quelle parti stia puntando molto sul mondo della bici, in tutte le sue declinazioni. La stagione è iniziata infatti con il Brunico Bike Opening, il festival dedicato a tutti gli amanti della bici, fino ai Test Days proprio sui trail di Plan de Corones. Sono però questi che stiamo vivendo i mesi più caldi, quelli ricchi di eventi e quelli dove è possibile sfruttare al 100% tutti i sentieri preparati dai professionisti del trail building.

IL SIMBOLO DEL GRAVITY ALTOATESINO

Il Bike Park Kronplatz, simbolo del gravity in Alto Adige, continua a essere frequentato da rider da tutta Europa grazie ai suoi impianti all’avanguardia, ai trail curati al millimetro e un panorama a 360° che lascia senza fiato. Dalle linee flow ai percorsi più tecnici, ogni sentiero è un invito al divertimento e alla sfida. Per avere ulteriori notizie sul Bike Park Plan de Corones, per orari di apertura, condizioni dei sentieri e suggerimenti per le vacanze in mountainbike sulle Dolomiti, ogni info è disponibile al sito kronplatz.com.

trekking, dal climbing al padel, dal running agli sport acquatici e invernali: ogni attività diventa un’occasione per raccontare il territorio e ispirare un nuovo modo di viaggiare. Particolare attenzione sarà rivolta anche al wellness, al turismo in famiglia e alle esperienze outdoor accessibili a tutti. Attraverso articoli, reportage, guide, interviste e contenuti multicanale, Active Travel si rivolge a un pubblico dinamico, curioso e consapevole: ciclo viaggiatori, famiglie attive, appassionati di outdoor e operatori del turismo. L’obiettivo è creare un racconto editoriale capace di unire informazione, ispirazione e promozione del territorio.

Pila: tra trekking e mtb per tutta la famiglia

Natura, sport e autenticità alpina sono state le parole chiave dell’estate 2025 di Pila, in Valle d’Aosta. Per l’occasione il 21 giugno è stata aperta la telecabina che consente di raggiungere la comunità montana in soli 18 minuti da Aosta, ma anche la seggiovia Chamolé, il noleggio mtb, le piste del bike park e il parco avventura. Insomma, tutti gli ingredienti per una stagione all’insegna del divertimento e delle attività outdoor.

TREKKING

Dai percorsi più semplici alle escursioni d’alta quota, ogni sentiero è un’occasione per immergersi nella natura alpina, tra boschi di larici, pascoli e laghi glaciali. Tra gli itinerari più amati, la camminata verso il lago Chamolé, facilmente raggiungibile con la seggiovia, e la successiva salita al Rifugio Arbolle, da cui si domina l’intera conca e si ammirano Monte Bianco, Cervino, Rosa e Grand Combin. Il sito ufficiale di Pila mette a disposizione una sezione dedicata ai sentieri (pila.it/trekking), dove è possibile consultare e scegliere tra proposte adatte a ogni livello, dalle semplici passeggiate agli itinerari più impegnativi.

MTB ORIENTED

Pila è però anche una meta riconosciuta a livello nazionale e internazionale per gli amanti della mtb. Con 44 km di trail serviti da impianti e un’offerta tecnica in continua evoluzione, il progetto Pila Bikeland accoglie rider di ogni livello tra curve paraboliche, boschi alpini e discese panoramiche. I percorsi del Bike Park spaziano dal downhill al freeride, fino all’enduro e ai tracciati dedicati alle eBike. Tra i più apprezzati, la Flow Trail regala un’esperienza fluida e accessibile, mentre la World Cup continua ad attrarre gli esperti. Per chi desidera avvicinarsi alla disciplina o perfezionare la propria tecnica, sono disponibili corsi e tour guidati con istruttori qualificati, oltre a un servizio di noleggio con bici muscolari, eBike e attrezzatura completa.

Carinzia: family trip a Villach e dintorni

In Austria, a pochi chilometri da Tarvisio, la zona di Villach propone una vasta offerta per il cicloturismo. La varietà degli itinerari accoglie sia sportivi in mtb, eBike, bici da corsa o gravel, ma anche turisti alla scoperta del territorio in modo lento, divertente e sostenibile che si muovono sugli innumerevoli chilometri di ciclabili. Una volta raggiunto l’alloggio prescelto, è infatti possibile tralasciare l’uso della macchina per tutto il periodo della vacanza e spostarsi esclusivamente su due ruote in sicurezza. I percorsi più belli sono le piste ciclabili lungo i fiumi e i laghi, come quella della Drava o quella del lago Ossiacher See. A Villach passano due tra le ciclovie più note in Europa: la Ciclovia Alpe Adria e la Ciclabile della Drava. La prima, lunga 415 chilometri, arriva da Salisburgo, la città di Mozart, e transita da Villach in direzione del confine di Tarvisio, per poi proseguire fino all’Alto Adriatico. La seconda, di 510 chilometri va da Dobbiaco, in Alto Adige, fino a Varaždin in Croazia, e la tratta tra Villach e Völkermarkt è fra le più interessanti dell’intero tragitto. Le frazioni intorno a Villach rappresentano pedalate “a misura di famiglia”, ideali per chi si avvicina al turismo in bici o voglia semplicemente programmare un’uscita poco impegnativa ma molto appagante con punti di sosta che saziano il palato e la voglia di giocare dei bambini nei numerosi parchi della zona.

PEDALARE IN CARINZIA È FACILE

Il portale lake.bike offre tutte le informazioni su ciclabili, tour e trail, spiegandone dati tecnici, attrattive e difficoltà. In questo modo è possibile scegliere l’itinerario in base al proprio livello di preparazione, da una tranquilla ride in famiglia ai percorsi più sportivi. Inoltre, tutta la regione è dotata di numerosi basecamp (hotel, alloggi e campeggi) con servizi a misura di biker e il trasporto pubblico, a prezzo ridotto, per chi possiede l’Erlebnis Card che permette di collegare le diverse vie ciclabili senza dover ricorrere all’auto. Per ulteriori informazioni: visitvillach.at

© Region Villach Tourismus / Franz-Gerdl

PREPARARSI PER UN VIAGGIO IN BIKEPACKING

Sedici giorni tra Burundi, Tanzania e Ruanda per esplorare il continente in bici.

Tra dubbi, scelte pratiche e test sulle Alpi Marittime, qualche riflessione su quanto conti davvero nel cicloturismo utilizzare le borse giuste

testo di Dino Bonelli, foto di Sergio Bolla

Premessa: chi scrive si considera un buon viaggiatore, con oltre 150 Paesi visitati, un discreto ciclista amatore e un ex triatleta. Tuttavia, ha ancora poca esperienza nel cicloturismo. Quanto segue, dunque, non vuole essere una guida definitiva, ma una riflessione ad alta voce. Un pensiero che potrebbe rivelarsi utile a chi intende avvicinarsi a questa modalità di experience su due ruote. Dopo aver pianificato un viaggio in bici in ogni dettaglio, dalla scelta del tipo di itinerario (seguendo tracce già esistenti o esplorando strade “sconosciute”) al livello di autonomia (con tenda, sacco a pelo e fornello, oppure affidandosi ad alloggi locali), e dopo aver selezionato la bici più adatta al terreno, arriva il momento di una decisione fondamentale: la scelta delle borse. Potrebbe sembrare un dettaglio secondario, ma scegliere i modelli giusti può fare la differenza tra un’esperienza memorabile e una da dimenticare. Troppe borse, o troppo voluminose, diventano un ingombro inutile e, soprattutto in salita, un peso che si fa sentire. Allo stesso modo, partire troppo “leggeri” e dimenticare qualcosa di essenziale può compromettere l’intera avventura. Con l’amico Roby Cravero stiamo preparando il nostro prossimo viaggio tra Burundi, Tanzania e Ruanda, un’avventura di 16 giorni di cui parleremo più nel dettaglio nei prossimi numeri di Bikefortrade . Dopo aver stilato l’elenco dell’equipaggiamento necessario (incluso un completo da running, scarpe comprese, perché siamo entrambi appassionati di corsa) siamo passati alla scelta delle borse in cui sistemare tutto. La nostra selezione è ricaduta sui modelli da viaggio Taac, in particolare dalla linea gravel, in linea con la tipologia di bici che useremo. D’altronde, l’Africa con le sue strade terrose e sconnesse è perfetta per il gravel. Per l’occasione, pedaleremo su due bici BAM con telaio in bambù.

I MODELLI UTILIZZATI

Abbiamo subito apprezzato la borsa posteriore da 14 litri, da fissare sotto la sella: la sua struttura semi-rigida la rende molto stabile anche quando ci si alza sui pedali, evitando il classico ondeggiamento laterale di altri modelli. Così, abbiamo deciso di rinunciare al portapacchi, inizialmente previsto. Per lo spazio sotto il tubo orizzontale, invece, abbiamo scelto una borsa più compatta da quattro litri, lasciando libero il triangolo centrale per installare portaborracce utilizzati come porta-utensili e ricambi. In questa borsa compatta trasporteremo gli integratori alimentari Cetilar, nostri compagni durante lo sforzo fisico. Sopra il tubo orizzontale, invece, abbiamo optato per il classico portaoggetti a chiusura magnetica, ideale per avere sempre a portata di mano la piccola fotocamera con cui documenteremo l’esperienza. Sulla parte frontale del manubrio abbiamo esitato tra due borse (una da 10 litri e una da 6) ma alla fine ha prevalso la voglia di viaggiare leggeri, e abbiamo scelto la seconda. Più spazio si ha, più si tende a riempirlo… e più si pesa. Un altro aspetto fondamentale è l’approvvigionamento idrico. In molte aree dell’Africa l’acqua potabile non è così facilmente reperibile

come in Europa. Avendo occupato i portaborraccia del telaio con utensili, installeremo due sacche morbide sul manubrio, ognuna contenente una borraccia da 0,75 litri. Ma non basta. Il caldo e lo sforzo fisico richiedono un’importante riserva d’acqua. Ecco perché utilizzeremo anche due sacche da 2 litri fissate sulla forcella, ciascuna capace di contenere una bottiglia da 1,5 litri. In questo modo, avremo con noi una riserva idrica più che adeguata. Tutte le borse sono ovviamente waterproof, con una tenuta all’acqua superiore ai 20.000 mm, quindi perfettamente resistenti anche ai più violenti temporali tropicali.

IL TEST PRIMA DEL VIAGGIO

Una volta allestite le bici, è fondamentale testarle a pieno carico. Non solo per verificare la tenuta dell’equipaggiamento, ma anche per abituare gambe e corpo al nuovo assetto. Noi lo abbiamo fatto, più volte, pedalando sulle Alpi Marittime, sopra la stazione sciistica di Prato Nevoso. Splendide giornate di sole hanno accompagnato i nostri test, e tutto ha funzionato alla perfezione. Quei volumi che inizialmente sembravano potenzialmente ingombranti si sono rivelati invece ben calibrati. Una conferma che quando le aziende serie decidono di presentare un prodotto sul mercato, lo fanno solo dopo averlo testato a fondo in ogni suo aspetto: tecnico, pratico ed ergonomico.

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Bikefortrade 06-2025 by Sport Press - Issuu