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DI BENITO MUSSOLINI
In conseguenza il Consiglio approva uno .rchema di decreto con cui Ii delibera che il miniJter() del. Lavoro e della previdenza sociale è soppreur>. Il Presidente del Comiglio dei ministri, d'açrordo coi mini. 11ero dell'IndusJria e commercio e col minùJero delle Finanze, provvederà per il riordinamento dei 1ervizi e degli uffici dipendenti daJ predetto miniltero · e per la devoluzione di eui ai minist eri competenti. Pino alla definitiva devòluzione degli uffici e servizi questi saranno retti dal Prèsùf;ente del Comiglio.
li ministro della Pubblica ls!mzione on. Gmtile, ha souopos/Q ai colleghi il 1110 piano di riforma organica delle 1c11ole medie, riforma colla quale mentre si getta a terra finalmente tutta la complicala impa/. u/ura dellt, legisla1t1ra vigen/e in materia, si riordinano i servizi pert i. nen1i alla scuola media in modo piiJ consono alle moderne e1igenze didattiche e pedagogithe e pitì rispondenti alle mutale condizfoni 1ociali ed economiche del paeJe. · li piano di riforma, dopt1 ampia dilcussione alla quale hanno par. t ecipalo quasi tatti i ministri, è app_rova/o alla unanimità. ( +)
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14' RIUNIONE DEL GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO*
Si è continuata la discuuione sul tema sindacale, disC1usione che si è pro!r,1/ta o/Jre le ore 24.
Dopo il rùtssuntl) fat!o dal Presid ente è stato approvalo alla 11nanimilà il seg11ente ordine del giorno.
« li Gran Consiglio faui1ta, dopo esauriente esame della Jit11azione sindacale, ritonferma le precedenti deliberazioni 1111 carattere e le di. scipline del sindacalismo jaJCisla, ,he deve euere sindacalismo di mino· ranza qualitativa e non d i 111,mero e di unanimità e fa obbligo a tutti i fas cisti di dare la fora attivilà esdusivamenle qlle corpor11Zioni perché queste se_rvano la rivoluzione fascista e la Nazione.
« Il Gran Consiglio nega ino/Jre nuovamente che le corporazioni tendano alla realizzazione di un monapolio e nega quindi il monapalio sin· dacale delle veccl;ie organizZdzioni padronali ed operaie e al fine di precisare sempre pù> intimamente i 1'ttpporti fra le corpo-razioni e il. Parlito paua alla nomina di una commissione che delli in breVe termine
• Tenutasi al Viminale ( ?), nella notte dal 30 aprile al 1., maggio 1923 (ore 22-1.30). (Da li Popolo d'[J11/ia, N. 103, 1° mag:gio 1923, X), norme concrete e precise per la ·maggiore valorizzazione delle forzi 1inda"ili e Jecniche del fascùm o ».
La commiuione è risultata co1} composta: Bianchi, Rossoni, Roaa, Mtt1'aviglia, Baroncini.
1/ Gran Consiglio ha preso atlo del rapporto di Manimo Rocca s11/la sit11azione in Sicili" ed ha inoltre stabilito che per /JIJto ciò che rig11arda la creazione di gmppi di competenza gli iniziatori facciano umpre capo al ugretario generale dei g111ppi ;tessi.
Per ci_ò che riguarda la formazi one di squadre o gruppi agricoli, il Gran Consiglio, udit" la re!t1zione del signor Perraguti, de,!landa al s_egreJario dei gruppi di competenza e alla Giunta eiecufive, fo. 1tudio ulteriore del problemo2.
Allo J(opo di controllare tutte quelle iniziative che pa1sano ;otto l'insegna o 10110 il nome del fa1eùmo è 1/ato d emm1dato alla Girmtr:J esetutiva lo J/udio e /la//Hazione di 11n ufficio di informazioni e di controllo.
In fine di 1edula il generale De Bono ha prospeuato alcune (jHI· stioni riflè11enli la Milizia Nazionale. Il Presidente dopo avere esp reuo il suo compiacimento per ·l'opera esplicala in sei mni di go verno da S. E. De B ono, ha propo1to- il 1eg11e nte ordine del giorno :
« Il Gran Consiglio invita formalmente il Comando Generale della Milizia a proced ere ad una r~visione rapida e diligente dei quadri delle camicie nere ».
34' RIUNIONE .DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI*
Il Presidente riferÌJce brevemente al CÒnsiglio sugli ulJimi avvenimenli di polilica esJera ed interna. Rileva, fra l'a/Jro, the la giornata del primo maggio si va svolgendo normale , in tutte le città; la quasi, totalità degli operai si è recata pacificamente al lavoro e tutti ì pubblici servizi hanno funzionato perfettamente. ·
Il Pre1idente çommenta pure il recente voto del Consiglio mn;onale del Partit o Liberale, che ritiene 1oddisfacenJe1 benthé egli nort ne po1M giuslifitare le riaffermazfoni pregi11diziali, inquantoché il Governo fascista non ha m ai avuta intenzione di attaccare e distruggere lo Statuto e gli istit uti parlamentari.
Il Prtsidente anmmcia, ino/Jre, the, giusta accordi presi coi presi- denti dei due rami del Parlamento, la Camera si riaprirà il 16 maggio e il Seo~to il 23. In questa tornata si discuteranno fra l'altro, la legge sulle nuove tariffe doganali e quella sulla riforma dei codici.
• Tenutasi il 1° maggio 1923 (ore 1'-20.U). (Pa li P(lp(l/o d' fo,/;11, N. 104, 2 maggio 1923, X).
Il Comiglio in proposi/o decide di richiedere al Parlamento l'esercizio provvisorio per l'armo f irtanziario 1923-24 ,fino a quando i iiari bilanci non siano tradotti in legge. ( +)
Ne/l'adunanza del 23 corrente del Consiglio provinciale di Roma, a causa della mutata sit11azione dei partiti politici, co1tituenti la maggioranza, vennero preannunciate le dimiJJioni dell'ufficio di presidenza e della deputazione provinciale.
Perta"to il Comiglio, su proposfd del Presidente e miniJtro degli Interni, ha approvalo imo schema di decreto ,on mi dichiarata Hio!to il Camiglio provinciale di Roma e Ji JtabiliJce che l'amminiJtrazione della provincia fin o al 3 1 dicembre 1923 Jia affidata ad una commiJsione straordinaria coi poleri della D eputazione, del Consiglio provh1ciale e compostd di sei membri oltre il presidente.
PREFAZIONE A « BIOGRAFIA GARIBALDINA DI ALBERTO DE STEFANI »*
11 mio amico Alberto De Stefani, giunto alla Camera con votazione imponente e nettameòte fascista per il coliegio Verona- Vicenza, è u na delle colonne maggiori del Governo fascista. Pensai immediatamente a lui, quando, compiuta la marcia su Roma delle << camicie nere », si trattò di scegliere Wl uomo che avesse i requisiti necessari per reggere il ministero delle Finanze. Alberto D e Stefani possiede tali requisiti in maniera perfetta: vasta preparazione dottrinale; tirocinio della vita vissuta; probità assoluta. Egli appartiene alla buona razza d ei fi nanzieri che fra il '60 e il '75 guidarono felicemente le sorti del nuovo Stato italiano. Non è azzardato pronostico l'affermare che, similmente ai suoi gloriosi- predecessori, anche Alberto De Stefani riuscirà a condur;e nel sospirato porto del pareggio la nave della finanza italiana.
MUSSOLINI
) maggio 1923.
•FIAMMA- Biogr..,fia garibaldina di Alb"to de St~iini. (Da uomo 11 ,n;. 11iS1rc) - Edizioni Mond~dori, Milano-Roma, 1923.