Non solo Auto & Motori Lecco Ottobre 2025

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I chilometri di autonomia Wltp, valore che rende la nuova E-308 adatta a spostamenti urbani quotidiani e ai viaggi più lunghi, senza ansia da ricarica

PEUGEOT 308, una gamma completa

La scelta è tra elettrico, ibrido e diesel

a nuova Peugeot 308 rappresenta un capitolo importante nella storia del marchio francese, che da decenni è protagonista assoluto nel segmento C delle berline e delle station wagon. Un settore che in Europa ha visto nascere modelli destinati a lasciare il segno, grazie al loro equilibrio tra design, piacere di guida e funzionalità. La 308 ha incarnato perfettamente questa filosofia, diventando uno dei modelli più venduti e riconosciuti in numerosi Paesi.

FOCUS

LA SFIDA GREEN Garanzia fino a 8 anni

La nuova E-308 porta Peugeot nel cuore della mobilità elettrica. Stile identico alle versioni termiche, ma con prestazioni a impatto zero e un’autonomia pensata per l’uso quotidiano. La batteria è coperta dal programma Peugeot Care, che garantisce fino a 8 anni o 160mila km. Un modello che unisce comfort, sicurezza e piacere di guida alla scelta sostenibile.

Prodotta nello stabilimento di Mulhouse, la nuova 308 è l’espressione della tradizione industriale francese e sarà disponibile sul mercato a partire dall’autunno 2025. Un modello che vuole rinnovare la leadership Peugeot nel segmento C. NUOVO CAPITOLO PER LA COMPATTA FRANCESE,

Oggi la sfida si rinnova con una proposta capace di guardare avanti senza rinunciare alle caratteristiche che hanno reso celebre il modello. Il design è stato rivisto con linee scolpite e moderne, che conferiscono alla vettura una forte personalità. Il frontale esprime con chiarezza l’identità del nuovo corso Peugeot, grazie alla calandra prominente e al logo rinnovato. Le proporzioni slanciate e i dettagli curati raccontano la ricerca di uno stile distintivo che punta a unire eleganza e sportività.

Gamma completa

La gamma è tra le più complete del segmento e risponde a tutte le esigenze di mobilità contemporanea. Accanto alle versioni con motori diesel ed ibridi, arrivano la ibrida plug-in e soprattutto la nuova E-308 completamente elettrica. Quest’ultima amplia la strategia di elettrificazione del marchio, offrendo prestazioni efficienti e la certezza di un prodotto garantito dal programma Peugeot Care, che assicura 8 anni o

160.000 km di copertura sulla batteria. Una scelta che punta a rassicurare i clienti sulla durata e l’affidabilità della tecnologia. Cinque gli allestimenti disponibili: Style, Allure, GT, Business e GT Exclusive, che permettono di personalizzare la vettura in base alle proprie preferenze di comfort, dotazioni e immagine. Che si scelga la compatta berlina o la più spaziosa SW, la nuova 308 mantiene lo stesso carattere dinamico, grazie a un assetto curato e a soluzioni che privilegiano la qualità di guida. L’abitacolo conferma la vocazione innovativa con l’ultima evoluzione del Peugeot i-Cockpit, caratteriz-

zato dal volante compatto, dal quadro strumenti digitale e dal grande schermo centrale. Una configurazione che mira a rendere la guida intuitiva e immersiva, migliorando l’ergonomia e riducendo le distrazioni. Non manca una ricca dotazione tecnologica, dai sistemi di assistenza alla guida fino alle funzioni di connettività avanzata.

PROGRAMMA CARE

Per i modelli elettrici assicura tranquillità e durata: copertura fino a 8 anni o 160mila km per la batteria della nuova E-308

LA PROPOSTA

IMMESSA SUL MERCATO CON 5 ALLESTIMENTI PER IL SEGMENTO C

La nuova Peugeot 308 viene proposta in cinque allestimenti, pensati per adattarsi a esigenze e stili di guida diversi. Style è l’ingresso nella gamma, con dotazioni essenziali ma già complete in termini di sicurezza e comfort. Allure introduce elementi tecnologici aggiuntivi, con infotainment evoluto e dettagli di design che arricchiscono l’esperienza a bordo.

GT esalta il lato sportivo con cerchi dedicati, finiture esclusive e un carattere più dinamico, ideale per chi ama una guida brillante. Per chi cerca un profilo più professionale c’è Business, studiato per flotte e clienti aziendali, con particolare attenzione alla connettività e ai sistemi di assistenza.

Al vertice si colloca GT Exclusive, che racchiude il massimo della personalizzazione e delle tecnologie disponibili.

Mitica IBIZA sulla cresta dell’onda: stile, connettività e grande sicurezza

eat Ibiza vanta una storia lunga oltre 40 anni ma ancora oggi si presenta con un volto moderno e una dotazione tecnologica che la conferma tra le compatte più versatili e contemporanee. Il design si distingue per i proiettori Full Led ridisegnati e per le innovative prese d’aria illuminate, che donano all’auto un carattere dinamico e moderno. Anche gli interni riflettono questa impostazione, con dettagli curati e materiali pensati per unire stile e comfort.

Uno dei punti di forza è la connettività. L’app Seat Connect permette di accedere da remoto alle funzioni principali della vettura e di restare sempre connessi. Al centro della plancia spicca lo schermo sospeso fino a 9,2 pollici con sistema di navigazione integrato, affiancato dal Virtual Cockpit digitale da 10,25 pollici, completamente personalizzabile con mappe, dati di guida, playlist e molto altro.

Sicurezza

Accanto alla tecnologia c’è la sicurezza, garantita da numerosi siste-

mi di assistenza alla guida. Travel Assist porta la vettura in una dimensione di guida semi-automatica, affiancato dal Lane Assist per il mantenimento della corsia, dal Side Assist per il monitoraggio dei punti ciechi e dal riconoscimento della stanchezza del

conducente. Un insieme di dispositivi che aumenta la protezione in città come nei viaggi più lunghi.

Gamma e sostenibilità

PLASTICA RECUPERATA

Interni in Seaqual ricavati dalla plastica recuperata in mare. Stile e rispetto per l’ambiente in una sola soluzione

La gamma di Seat Ibiza offre diversi

IL FOCUS

LA CITYCAR SPAZIOSA

Attenzione all’ambiente

A bordo di Seat Ibiza il design incontra la tecnologia, dando vita a una citycar che parla ai giovani e a chi cerca praticità senza rinunciare al carattere.

Compatta fuori ma spaziosa dentro, connessa e attenta all’ambiente, è pensata per muoversi con stile in ogni scenario urbano.

allestimenti, capaci di rispondere a esigenze differenti. Lo Style mette in primo piano funzionalità e praticità, il Business aggiunge contenuti dedicati a chi utilizza l’auto anche per lavoro, mentre l’allestimento Fr esprime un carattere sportivo con cerchi da 17 pollici e climatizzatore bi-zona. Tutti condividono la stessa base tecnologica e la vocazione alla connettività. Un’attenzione particolare è rivolta anche alla sostenibilità: il pacchetto Marina introduce rivestimenti realizzati con tessuti Seat Equal derivati da materiali riciclati, esempio concreto di come anche una citycar possa contribuire a ridurre l’impatto ambientale senza rinunciare a stile e funzionalità. Seat Ibiza unisce così design, tecnologia, sicurezza e sensibilità green, proponendosi come compagna ideale per chi cerca una compatta in linea con le esigenze del presente.

EVOLUZIONE

RESTYLING ATTESO ENTRO FINE ANNO

Anticipazioni

La Seat Ibiza si prepara a un restyling atteso entro la fine dell’anno. Non una generazione inedita, ma un aggiornamento che punta a rendere più moderno il design e più attuale la gamma motori. I render diffusi mostrano un frontale

dal carattere deciso: griglia inferiore di grandi dimensioni con motivo a nido d’ape, prese d’aria maggiorate e inserti neri a contrasto che incorniciano il paraurti. I fari assumono un disegno più affilato e spigoloso, conferendo alla compatta uno sguardo sportivo e contemporaneo. Le modifiche al posteriore appaiono più sottili ma significative: un taglio percorre la fiancata fino ai gruppi ottici e si nota l’introduzione di terminali di scarico finti, soluzione che aggiunge un tocco dinamico. Si va verso una progressiva elettrificazione con motori eTSI mild hybrid a 48 volt. Per gli interni, è molto probabile che arrivino aggiornamenti mirati a materiali e sistemi multimediali.

I NOSTRI SERVIZI

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IN ARRIVO LA NUOVA VERSIONE 4XE TRA STILE E CAPACITÀ OFF-ROAD

MATERIALI PIÙ RESISTENTI E DETTAGLI PER USO QUOTIDIANO

La nuova Jeep Compass 4xe, dotata di trazione integrale, nasce in Italia e rappresenta la versione a trazione integrale del modello, pensata per chi cerca versatilità su strada e capacità in fuoristrada. Il design esterno conserva i tratti distintivi del marchio (la griglia a sette feritoie e i passaruota trapezoidali), ma introduce elementi che rafforzano robustezza e funzionalità.

Tra questi lo scudo modulare con finitura antigraffio, l’adesivo opaco sul cofano per ridurre i riflessi del sole e un gancio di traino posteriore, soluzioni pensate per l’uso quotidiano ma anche per l’avventura.

L’abitacolo è stato rivisto con materiali pratici e resistenti, adatti a chi vive l’auto anche fuori dai percorsi urbani. I sedili, rivestiti in poliuretano, risultano più duraturi e facili da pulire; gli schienali posteriori hanno superfici antigraffio utili per chi viaggia con animali o attrezzature.

Il pavimento è protetto da

tappetini in gomma, mentre i vani aggiuntivi aumentano lo spazio a disposizione. Una scelta cromatica mirata, con toni marrone chiaro e dettagli rossi al posto delle tradizionali finiture argentate, contribuisce a un carattere deciso e distintivo. Con queste soluzioni, la 4xe riafferma la sua vocazione outdoor: un Suv che abbina comfort moderno, resistenza e un’identità visiva forte, rimanendo fedele allo spirito Jeep.

La JEEP COMPASS incanta

Il design sposa l’efficienza

a nuova Jeep Compass rappresenta un capitolo inedito nella storia del marchio. Dietro le linee riconoscibili del modello c’è un lavoro di progettazione che ha messo al centro un obiettivo preciso: ridurre al minimo la resistenza all’aria senza intaccare lo stile robusto e verticale che da sempre caratterizza i Suv Jeep. Un traguardo raggiunto grazie a un insieme di soluzioni inedite che hanno reso questa generazione la più efficiente dal punto di vista aerodinamico mai costruita dalla Casa. Il segreto è nei dettagli. Il sottoscocca completamente piatto, invisibile ma determinante, permette all’aria di scorrere in maniera regolare sotto la vettura, con vantaggi sia nei consumi sia nella stabilità di marcia. I cosiddetti “Active Grille Shutter”, piccole paratie mobili integrate nel frontale, si chiudono automaticamente quando non serve raffreddare il motore o le batterie: in questo modo la resistenza si riduce e l’efficienza cresce. Persino le ruote sono state ridise-

gnate per guidare meglio i flussi d’aria, mentre nella parte posteriore compaiono profili più affilati, spoiler e deflettori che ricordano quelli delle sportive. Il risultato è un coefficiente aerodinamico inferiore a 0,29, tra i migliori della categoria. In termini concreti significa consumi più bassi, maggiore autonomia e un comfort superiore sulle lunghe percorrenze, qualità che trasformano l’esperienza di guida e aprono nuove possibilità anche nei viaggi più lunghi.

Elettrificazione

za rinunciare alla coerenza con la filosofia Jeep: combinare efficienza e massima libertà di movimento.

Innovazione

Accanto all’attenzione massima per l’aerodinamica, la nuova Compass porta con sé un’altra rivoluzione: l’elettrificazione. Costruita sulla piattaforma STLA Medium di Stellantis, può contare su motori ibridi, ibridi plug-in e sulla versione completamente elettrica, capace di percorrere fino a 650 chilometri con una ricarica. La gamma multi-energia è stata pensata per garantire ampia scelta, sen-

NUOVA ERA

Tecnologia e innovazione segnano un passaggio decisivo nella storia del Suv

Ogni intervento, dal design ai sistemi meccanici, è stato concepito per unire tradizione e innovazione. Il Suv resta fedele all’anima Jeep, quella che richiama robustezza e avventura, ma la reinterpreta in chiave moderna, puntando sulla sostenibilità e su soluzioni tecnologiche che parlano di futuro. La nuova Compass non è quindi solo un’evoluzione stilistica, ma un modello che segna la direzione della mobilità Jeep in Europa. Un veicolo progettato per ridurre l’impatto ambientale, migliorare il piacere di guida e rafforzare un’identità che da sempre unisce libertà e capacità di affrontare ogni terreno. Anche per questo si presenta come una pietra miliare del marchio: una Jeep che guarda avanti senza rinnegare il passato.

VOCAZIONE DA FUORISTRADA

La nuova Jeep Compass 4xe conferma la vocazione offroad. La sospensione rialzata di 10 millimetri migliora l’altezza da terra, mentre i paraurti dedicati consentono angoli di attacco e uscita più ampi, fondamentali quando si superano ostacoli o terreni sconnessi. Il sistema SelectTerrain, che permette di scegliere diverse modalità di guida in base al fondo, integra ora un’impostazione specifica per il fuoristrada: un supporto

ulteriore per gestire al meglio superfici scivolose, ghiaia o fango. La carrozzeria è protetta da elementi antigraffio, pensati per preservare l’integrità del veicolo anche nelle condizioni più difficili.

Questi accorgimenti rendono la 4xe un Suv che unisce sicurezza e praticità d’uso quotidiano con la tradizione Jeep nel fuoristrada. Un equilibrio che rafforza l’identità del modello e ne amplia le possibilità di utilizzo.

TUTTI I PUNTI CHIAVE TRA TECNICA E FUTURO

AERODINAMICA

Sottoscocca piatto e profili posteriori affilati riducono la resistenza e migliorano la stabilità.

AUTONOMIA Con un coefficiente di resistenza inferiore a 0,29 la percorrenza aumenta, rendendo più agevoli i viaggi lunghi.

ELETTRICO La versione a batteria consente fino a 650 km con una ricarica, affiancata dalle varianti ibride e plug-in. IN SINTESI

AERODINAMICA EVOLUTA E MOTORIZZAZIONI ELETTRIFICATE
Grille Shutter”, piccole paraserve

STELVIO continua a mietere successi

grazie a stile, eleganza e prestazioni

anciata nel 2016 come primo crossover Suv di segmento D targato Alfa Romeo, Stelvio è stato un punto di svolta nella storia della casa del Biscione. Oggi rappresenta ancora un fiore all’occhiello del mondo Alfa, grazie a stile, eleganza e prestazioni al top che sono certificati anche dai diversi premi ricevuti dalla sua uscita nei concessionari.

Alfa Romeo Stelvio, passata negli anni attraverso vari restyling che ne hanno migliorato le caratteristiche senza snaturarne il carattere, si contraddistingue tanto per la sua bellezza, quanto per la sua sportività. A colpire gli automobilisti è innanzitutto il suo look dinamico, sottolineato dalla presenza dei fari full led Adaptive Matrix 3+3, che assicurano un’illuminazione ottimale.

A bordo poi è possibile trovare una tecnologia all’avanguardia, come si può vedere dal quadro strumenti “a cannocchiale” da 12,3 pollici configurabile in tre layout: Evolved - moderno ed essenziale -, Relax - per un comfort ai massimi livelli - ed Heri-

tage, ispirato alle icone firmate Alfa Romeo. L’attenzione del marchio per le prestazioni delle proprie vetture è da sempre una sicurezza. E anche sotto questo profilo, Stelvio non fa di certo eccezione. È possibile scegliere tra un ventaglio di tre motoriz-

zazioni a elevato rendimento, in grado di rendere al meglio in ogni condizione di guida. Si parte con le due soluzioni diesel, rispettivamente da 160 e 210 cavalli. Per chi non vuole rinunciare al massimo della potenza, infine, l’opzione più indicata è cer-

I RUMORS

OMAGGIO A LUNA ROSSA

Allestimento in arrivo

In attesa della versione PHEV, Alfa Romeo potrebbe presto proporre Stelvio Quadrifoglio nella variante Luna Rossa, pensata per celebrare la partnership con l’imbarcazione nella prossima America’s Cup. Alcune foto spia pubblicate di recente mostrano un’auto con passaruota e minigonne in nero lucido e vernice rosso scuro.

MODELLO DI SVOLTA

Stelvio, presentato nel 2016, è stato il primo crossover Suv di segmento D lanciato da

tamente quella offerta dalla variante a benzina da 280 cavalli, capace di raggiungere una velocità massima di ben 240 chilometri orari. Tre sono anche i diversi allestimenti disponibili: quello di ingresso Sprint, l’intermedio Veloce e Intensa, al top di gamma per chi non vuole rinunciare davvero a nulla quando si mette al volante.

Massima è anche l’attenzione riservata alla sicurezza stradale grazie all’implementazione dei sistemi di assistenza alla guida di Alfa Romeo, progettati per offrire il massimo controllo e protezione su ogni strada.

Dalla frenata autonoma di emergenza al rilevamento dei segnali stradali, dal mantenimento della corsia al cruise control, ogni tecnologia è pensata per garantire un’esperienza di guida altamente dinamica e sicura.

FUTURO

IN CANTIERE LA VERSIONE IBRIDA PLUG-IN

Potenza fino a 380 cavalli

La nuova generazione di Stelvio segnerà un punto di svolta per Alfa Romeo: la versione PHEV (ibrida plug-in) potrebbe raggiungere circa 380 cavalli, avvicinandosi ai 400 grazie al motore 2.0 turbo benzina

a quattro cilindri, versione elettrificata e con trazione integrale. Questo modello, parte del piano industriale di Stellantis guidato da Antonio Filosa, dovrebbe debuttare entro il 2027, dopo alcuni ritardi legati alle sfide tecnologiche nel passaggio verso soluzioni sostenibili. L’adozione della motorizzazione PHEV è centrale nella strategia: per competere nel segmento premium europeo dei Suv, serve equilibrio tra prestazioni e gestione efficiente delle risorse. Le ultime indiscrezioni suggeriscono che la Stelvio potrà generare emissioni di CO2 intorno ai 79 g/km, un valore contenuto considerando il potenziale sportivo del veicolo.

Alfa Romeo

La nuova unità e-tech full hybrid è da 160 CV

LA NUOVA RENAULT CLIO

Sesta generazione vincente

on oltre tre decenni di successi alle spalle, Renault Clio continua a evolversi restando fedele al proprio spirito innovativo. Dopo il grande riscontro ottenuto dalla quinta generazione, soprattutto grazie all’introduzione della motorizzazione E-Tech Full Hybrid da 145 cavalli – che ha rappresentato circa il 30% delle vendite europee – la compatta francese si presenta ora completamente rinnovata. E lo fa alzando decisamente l’asticella, sia in termini di design che di tecnologia.

Il restyling

La nuova Clio di sesta generazione si distingue subito per il suo stile deciso e rivoluzionario. Le linee scolpite, sensuali e audaci, trasmettono dinamicità e modernità, in piena coerenza con il nuovo linguaggio stilistico di Renault. Il frontale è stato completamente ripensato: lo sguardo si fa più

affilato, incisivo, quasi sportivo, mentre l’intero impianto estetico punta a rafforzare la personalità della vettura. È un’auto che non vuole passare inosservata e che riesce a coniugare eleganza e aggressività in una formula dal grande impatto visivo.

Forma e sostanza

Ma non si tratta solo di forma. La sostanza è stata potenziata in ogni aspetto, a partire dalle motorizzazioni. La Clio più efficiente di sempre si presenta ora con la nuova unità E-Tech Full Hybrid da 160 CV, che promette non solo prestazioni brillanti, ma anche un’efficienza ai vertici del segmento. I dati parlano chiaro: emissioni di CO2 pari a soli 89 g/km, consumo medio di 3,9 l/100 km e la capacità di viaggiare fino all’80% del tempo in modalità elettrica in ambito urbano. Risultati che si traducono in una riduzio-

CITROEN RILANCIA C5 AIRCROSS: COMFORT, BENESSERE E AFFIDABILITÀ

DALLA FULL ELECTRIC E-C5 ARRIVA LA NOVITÀ PRINCIPALE

ne fino al 40% dei consumi rispetto a un equivalente motore a benzina, rendendo la nuova Clio un punto di riferimento per chi cerca una vettura compatta ma dai consumi contenuti.

A completare l’offerta, una gamma di motorizzazioni rinnovata, che include varianti benzina e GPL a partire da 115 cavalli, pensate per rispondere alle diverse esigenze di utilizzo e di budget, senza rinunciare a performance ed efficienza. Anche all’interno dell’abitacolo, la nuova Clio mostra un salto qualitativo notevole, avvicinandosi per finiture e dotazioni ai modelli del segmento superiore. Il design degli interni è stato curato con attenzione, a partire dalla scelta dei materiali – con una sempre maggiore attenzione alla sostenibilità – fino all’adozione di soluzioni tecnologiche di ultima generazione.

TECNOLOGIA E INNOVAZIONE

BEN 29 SISTEMI ADAS

Il pacchetto tecnologico è della nuova Renault Clio vede ben 29 sistemi di assistenza alla guida (ADAS) di ultima generazione, che migliorano la sicurezza e il comfort nella guida quotidiana. Dalla guida assistita nei contesti urbani alla sicurezza attiva in autostrada, la Clio si dimostra all’avanguardia anche su questo fronte, offrendo dotazioni generalmente riservate a modelli di categoria superiore. Spicca in particolare il sistema multimediale OpenR Link con Google integrato, abbinato a un doppio display a forma di V, una novità assoluta.

Citroen rinnova uno dei suoi modelli più strategici, il SUV C5 Aircross, protagonista nel segmento C-SUV e terzo in Italia per volumi di vendita. Pensato per chi mette al primo posto il comfort e il benessere a bordo, il nuovo C5 Aircross evolve in chiave moderna, senza rinunciare all’identità che ne ha decretato il successo. Il merito è, prima di tutto, delle sospensioni Advanced Comfort®, dei nuovi sedili ergonomici e della silenziosità dell’abitacolo, che rendono ogni viaggio un’esperienza rilassante. Il design esterno si fa più deciso e sofisticato: il frontale rinnovato, i gruppi ottici a LED e i dettagli curati sottolineano il carattere robusto e dinamico del SUV. All’interno, l’abitacolo offre grande flessibilità grazie alla modularità dei sedili posteriori e a un bagagliaio ampio e versatile, perfetto per le esigenze quotidiane e per le famiglie in movimento. La grande novità è l’arrivo della versione 100% elettrica, e-C5 Aircross, proposta in due varianti: Comfort Range, con 210 CV e 520 km di autonomia, e Long Range, che con 230 CV e batteria da 97 kWh promette fino a 680 km di percorrenza con una sola ricarica. Per chi cerca un approccio graduale all’elettrificazione, sono disponibili anche le versioni Hybrid 145 Automatic e la nuova Plug-In Hybrid 195 Automatic.

IL FOCUS

UNA RICARICA EFFICIENTE

Il nuovo Citroen C5 Aircross cresce nelle dimensioni rispetto alla generazione precedente, offrendo maggiore abitabilità e una migliore stabilità su strada. Con una lunghezza complessiva di 4,652 metri e un passo aumentato a 2,784 metri, il SUV della storica casa automobilistica francese si conferma dunque la soluzione ideale per chi cerca tanto spazio senza però per questo rinunciare a eleganza e versatilità. Anche la capacità del bagagliaio è da record per la categoria, arrivando fino a 1.668 litri, mantenendo la configurazione a cinque posti.

Il peso varia sensibilmente in base alla motorizzazione: si va dai 1.554 kg della versione Hybrid fino ai 2.171 kg della variante elettrica Extended Range. Proprio le versioni elettrificate offrono un ampio ventaglio di soluzioni per la ricarica. I modelli Plug-In Hybrid possono essere ricaricati completamente in un minimo di 2 ore e 55 minuti con Wallbox da 7,4 kW, fino a 8 ore e 25 minuti con presa domestica. Le versioni 100% elettriche prevedono invece dei tempi di ricarica leggermente più lunghi in AC, ma una ricarica rapida in corrente continua da 160 kW consente di passare dal 20 all’80% in soli 30 minuti per la versione standard e addirittura 27 minuti per quella Extended Range. Un equilibrio ideale tra autonomia, efficienza e praticità d’uso.

LA SCHEDA
IL RESTYLING DI UN MODELLO CON TRE DECENNI DI STORIA ALLE SPALLE

L’EVOLUZIONE DI SKODA ELROQ, UN PUNTO DI RIFERIMENTO GREEN

UNA GAMMA PIÙ VERSATILE PER ASSECONDARE IL MERCATO

Skoda rafforza la sua transizione elettrica aggiornando il SUV compatto Elroq, uno dei modelli chiave nella strategia a zero emissioni del marchio. Con l’introduzione della nuova versione 85x, il veicolo si arricchisce di una configurazione tecnica inedita che ne aumenta versatilità e capacità di adattarsi alle diverse esigenze della clientela italiana. Alla base della nuova variante c’è l’adozione della trazione integrale, ottenuta grazie alla presenza di due motori elettrici, uno sull’asse anteriore e uno su quello posteriore. Il sistema sviluppa una potenza complessiva di 210 kW, offrendo così prestazioni brillanti, ma soprattutto una guida più stabile e sicura anche in condizioni stradali difficili. A supporto della trazione integrale, la Elroq 85x adotta anche una modalità di guida specifica chiamata “traction”, che entra in funzione a bassa velocità per garantire la massima aderenza su fondi a scarsa tenuta. Oltre a migliorare la dinamica in fuoristrada leggero e nelle situazioni più impegnative, questa soluzione rende la guida più rilassata e prevedibile anche su fondi bagnati o innevati. Il tutto è alimentato da una batteria ad alta capacità da 82 kWh lordi (77 kWh netti), che assicura un’autonomia adatta sia all’uso urbano quotidiano che ai lunghi viaggi.

ELROQ 50

IL VALORE DELLA TECNOLOGIA

L’aggiornamento dell’Elroq 50 introduce nuove dotazioni di rilievo, senza alcuna variazione sul prezzo di listino. L’intervento più significativo riguarda l’arrivo del cruise control adattivo con funzione predittiva, che utilizza i dati della cartografia digitale per anticipare cambi di velocità e condizioni stradali. Un’implementazione che conferma l’attenzione del marchio per la sicurezza attiva e l’esperienza di guida evoluta, anche nei modelli d’ingresso della gamma a zero emissioni. Oltre alla tecnologia di assistenza alla guida, l’Elroq 50 beneficia di aggiornamenti mirati anche negli interni. La Design Selection Suite guadagna ora la ventilazione attiva dei sedili come dotazione di serie, migliorando il comfort, soprattutto nelle giornate più calde.

Sul fronte delle personalizzazioni, viene introdotta una nuova opzione di rivestimento per sedili e superfici in pelle e pelle sintetica: si chiama Suite Shell e propone eleganti tonalità beige abbinate a impunture marroni, per un’atmosfera interna più calda e raffinata. Tra le novità estetiche, debutta la “tech-deck face” illuminata, che diventa disponibile in abbinamento ai gruppi ottici anteriori con tecnologia Matrix LED, ampliando le possibilità di configurazione e valorizzando l’identità visiva del modello.

LA SCHEDA

L’IMPRONTA FORTE DELL’INNOVAZIONE

LA PIATTAFORMA MQB

La nuova T-Roc si basa sull’ultima evoluzione della piattaforma modulare MQB evo, già adottata da altri modelli del gruppo, e questo le consente di offrire sistemi di assistenza alla guida di nuova generazione.

LE COMPONENTI Il Travel Assist, ad esempio, è stato aggiornato con l’obiettivo di offrire un supporto più predittivo e intelligente al guidatore, mentre il sistema Park Assist Pro introduce alcune funzioni automatizzate che permettono al veicolo di poter parcheggiare in autonomia o con l’ausilio dello smartphone.

IL MODELLO ADOTTA UN DESIGN PIÙ SPORTIVO E AGGRESSIVO

VOLKSWAGEN T-ROC

Il restyling di un’icona V

olkswagen rinnova uno dei suoi modelli più apprezzati presentando la nuova generazione della T-Roc. Questo crossover compatto, best-seller nel mercato italiano, si evolve profondamente, mantenendo intatta la sua identità ma arricchendosi di un design ancora più dinamico, tecnologie avanzate e un’offerta meccanica completamente ibrida. Il design diventa più sportivo ed espressivo, con proporzioni cresciute che esaltano le linee tese e scolpite della carrozzeria. Restano gli elementi distintivi, come il posteriore che richiama le coupé, ma le dimensioni ampliate permettono un effetto visivo più robusto e moderno. Anche la firma luminosa cambia volto: i fari LED anteriori e posteriori si integrano con nuove soluzioni stilistiche, tra cui spiccano le strisce luminose che attraversano l’intera lar-

ghezza del veicolo e il logo Volkswagen illuminato.

Le caratteristiche

All’interno, la trasformazione è ancora più evidente. L’abitacolo guadagna in qualità percepita e in tecnologia. I materiali sono più raffinati, con superfici morbide e dettagli curati, mentre la nuova plancia ridisegnata ospita di serie un display touch da 12,9 pollici per l’infotainment, incastonato in un ambiente moderno ed elegante, reso accogliente anche dall’illuminazione ambientale. Tra le novità più interessanti ci sono il rotore multifunzione per la gestione dell’esperienza di guida e il debutto dell’head-up display, una soluzione inedita per questa categoria, che permette di avere informazioni fondamentali direttamente nel campo visivo del guidatore. Lo spazio a

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bordo è stato ottimizzato per offrire maggiore comfort sia ai passeggeri anteriori che a quelli posteriori. Grazie all’aumento della lunghezza complessiva, anche chi siede dietro può godere di una buona abitabilità, con sedili più ergonomici. Cresce anche la capacità del bagagliaio, ora più generoso e funzionale per l’utilizzo quotidiano o per i lunghi viaggi. Dal punto di vista tecnico, la nuova T-Roc adotta esclusivamente motorizzazioni ibride a benzina. La gamma ha previsto al lancio due varianti mild hybrid da 48 volt, con potenze che coprono diverse esigenze di utilizzo. In seguito arriveranno anche versioni full hybrid e modelli a trazione integrale, mantenendo la versatilità che ha sempre caratterizzato questo SUV compatto. Tutte le versioni mild hybrid sono abbinate di serie al cambio automatico a doppia frizione.

La T-Roc è alla sua quarta generazione

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STILE E PRESTAZIONI PER UNA GUIDA DINAMICA E SICURA IN OGNI SITUAZIONE

NUOVO OPEL GRANDLAND ELECTRIC AWD

Trazione integrale, potenza e versatilità

l mercato dei SUV elettrici è in piena espansione e Opel risponde con una proposta che unisce stile, prestazioni e praticità: il nuovo Grandland Electric AWD. Si tratta della versione a trazione integrale del modello di punta nella gamma elettrica della Casa tedesca, pensato per chi cerca non solo efficienza ma anche una guida dinamica e sicurezza in ogni condizione. Il cuore del Grandland Electric AWD è un doppio motore elettrico, uno collocato sull’asse anteriore e uno su quello posteriore, che insieme erogano una potenza di sistema di 239 kW, pari a circa 325 cavalli, con una coppia immediata di 509 Nm.

Questo schema tecnico consente al veicolo non solo di offrire una trazione integrale reale, utile su fondi a bassa aderenza, ma anche di garantire prestazioni brillanti.

batteria da 73 kWh netti, che assicura un’autonomia fino a 501 chilometri secondo il ciclo WLTP. La ricarica rapida consente di passare dal 20 all’80% in circa 30 minuti, rendendo il Grandland adatto anche ai viaggi più lunghi. L’esperienza di guida è ulteriormente personalizzabile grazie a quattro modalità di funzionamento – Normal, Eco, Sport e 4WD – che permettono di adattare il comportamento del veicolo alle diverse situazioni di guida.

DOPPIO MOTORE

Uno è collocato sull’asse anteriore, l’altro su quello posteriore

L’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in appena 6,1 secondi, confermando la vocazione sportiva di questo SUV, senza rinunciare all’efficienza che ci si aspetta da un’elettrica moderna.

Le caratteristiche

L’anima del veicolo proviene da una

UNA VETTURA

La piattaforma su cui è basato il Grandland, sviluppata all’interno del gruppo Stellantis, consente di abbinare prestazioni elevate a un comfort di marcia molto curato. Il sistema di smorzamento selettivo adatta le sospensioni alle condizioni della strada, migliorando l’assorbimento delle asperità senza penalizzare la reattività del telaio. Anche l’abitacolo riflette questa filosofia: lo spazio a bordo è generoso per cinque passeggeri, mentre il bagagliaio offre una capacità di 485 litri, che possono diventare 1580 abbattendo i sedili posteriori. Gli interni puntano su qualità percepita e tecnologia, con materiali ben assemblati e dotazioni digitali all’avanguardia.

Uno dei punti di forza del Grandland AWD è la presenza del controllo elettronico della stabilità (ESP) integrato con la funzione TSM (Trailer Stability Management), una tecnologia che riduce attivamente il rischio di sbandamento o oscillazione del rimorchio. Questo sistema rappresenta un importante contributo alla sicurezza, soprattutto in autostrada o su fondi irregolari, dove la stabilità dell’insieme veicolo–rimorchio può essere messa alla prova. Grazie alla trazione integrale elettrica e a una solida struttura, il SUV è in grado di trainare carichi fino a 1.350 chilogrammi. Un risultato notevole per un’auto a zero emissioni, che apre le porte a nuove possibilità di viaggio, che si tratti di trasportare una barca, una moto d’acqua o un piccolo rimorchio. Il gancio di traino si installa in pochi secondi, senza bisogno di attrezzi.

VOLVO

VIA ALLA PRODUZIONE

DELLA BERLINA ES90

Un modello full electric

Volvo ha avviato la produzione della nuova ES90, berlina completamente elettrica pensata per definire un nuovo standard in termini di tecnologia, sostenibilità e design. Primo modello del marchio dotato di tecnologia a 800 volt, la ES90 offre tempi di ricarica più rapidi e maggiore autonomia, rappresentando un passo deciso verso il futuro elettrico della Casa svedese. Elegante e versatile, combinerà la raffinatezza di una berlina con la praticità di una fastback e la spaziosità tipica dei SUV, dando vita a un’auto unica nel suo genere. Il nuovo modello è alimentato da un sistema di calcolo avanzato basato sullo stack Superset, in grado

di evolversi costantemente tramite aggiornamenti software. Realizzata nello stabilimento a impatto climatico zero di Chengdu, la ES90 incarna la visione di sostenibilità di Volvo Cars, vantando una delle impronte di carbonio più basse della gamma. Sicurezza, tecnologia e attenzione per l’ambiente si fondono in un’auto destinata a diventare un nuovo punto di riferimento.

L’ARMA IN PIÙ

Il modello IX3 segna l’inizio di una nuova era Così BMW abbraccia la svolta elettrica

STRUMENTAZIONE

LA TECNOLOGIA PASSA

AL LIVELLO SUPERIORE

Connettività e comandi

La nuova Audi Q3 evolve non solo nello stile, ma anche nella sostanza tecnologica. A bordo spicca la strumentazione completamente digitale con display ad alta risoluzione, affiancata da un sistema infotainment di ultima generazione che integra connettività avanzata, servizi online e comandi intuitivi. Cresce anche la dotazione di assistenti alla guida: dal mantenimento attivo della corsia al cruise adattivo, fino alle funzioni per agevolare la marcia nel traffico, tutte pensate per aumentare sicurezza e comfort quotidiano. La gamma motori offre soluzioni benzina e diesel aggiornate, affiancate da versioni mild hybrid che migliorano

Potenza massima di ricarica in kW: permette soste brevi anche nei viaggi lunghi.

La nuova BMW iX3 segna l’inizio di una fase inedita per la casa di Monaco. È il primo modello della Neue Klasse, la nuova generazione di veicoli progettati fin dall’origine per essere elettrici. Non si tratta quindi di un semplice aggiornamento, ma di un passo decisivo verso la mobilità del futuro, con soluzioni che combinano autonomia, digitalizzazione e sostenibilità. Il dato più immediato riguarda l’autonomia: fino a 805 chilometri nel ciclo di omologazione Wltp per la versione 50 xDrive, che adotta due motori elettrici e la trazione integrale. La ricarica è altrettanto rilevante: grazie a una potenza massima di 400 kW, bastano poche decine di minuti per ripristinare l’energia necessaria nei viaggi più lunghi, riducendo i tempi di sosta.

I super cervelli

no tra loro in tempo reale, offrendo un’esperienza più fluida e personalizzata al conducente e ai passeggeri. Lo stile segue un linguaggio più essenziale e deciso. All’esterno le proporzioni restano sportive, con linee pulite e un aspetto muscoloso che conferma l’identità di Sport Activity Vehicle.

ABITACOLO INTELLIGENTE

Quattro computer centrali gestiscono guida, sicurezza e infotainment, offrendo un’esperienza fluida e connessa.

La novità però non è solo meccanica. La iX3 inaugura una nuova architettura elettronica con quattro unità di calcolo centrali, descritte da BMW come “super cervelli”: gestiscono insieme guida, sicurezza, sistemi multimediali e connettività. In pratica, tutte le funzioni principali dialoga-

l’efficienza e riducono i consumi. A queste si aggiungono pacchetti di ottimizzazione studiati per diminuire le emissioni senza sacrificare le prestazioni. Scelte pensate per rispondere a esigenze diverse, con l’obiettivo di coniugare versatilità, sostenibilità e piacere di guida. Così la Q3 conferma la propria vocazione di SUV compatto capace di alzare l’asticella della categoria.

Gli interni, invece, puntano sulla luminosità, su materiali innovativi e su un design che riduce al minimo gli elementi superflui. Tutto è pensato per mettere al centro il guidatore, garantendo però ampio spazio e comfort a bordo. Anche la sostenibilità diventa parte integrante del progetto. L’uso di materiali riciclati, la riduzione dell’impronta di carbonio nella produzione e l’attenzione al ciclo di vita del veicolo sono elementi concreti della filosofia “circularity” adottata dal gruppo. La BMW iX3 verrà prodotta nello stabilimento di Debrecen, in Ungheria, costruito appositamente per ospitare la Neue Klasse con processi industriali a basso impatto. Con iX3, BMW presenta non solo un nuovo modello, ma il manifesto di un’epoca.

DESIGN

MAGGIOR

DINAMISMO E INTERNI PREMIUM AUDI Q3 ALZA ANCORA L’ASTICELLA

La nuova Audi Q3 si presenta come un modello dal carattere più deciso, con proporzioni che la collocano in una fascia superiore rispetto al passato. Il frontale e i proiettori Led ne sottolineano la sportività. Le linee laterali, tese e marcate, accentuano la dinamicità del profilo, mentre i passaruota pronunciati e la linea del tetto leggermente inclinata richiamano l’impostazione tipica dei Suv coupé. Al posteriore, i gruppi ottici orizzontali e il portellone scolpito rafforzano la sensazione di ampiezza e solidità. Anche l’abitacolo evolve con più spazio e una dotazione tecnologica all’avanguardia: quadro strumenti digitale, display intuitivi e comandi disposti con razionalità, materiali curati e dettagli premium che trasformano l’esperienza a bordo. Un insieme che sottolinea il salto di qualità della Q3.

MERCEDES GLC EQ

Eleganza e innovazione C

on la nuova GLC a tecnologia EQ, Mercedes-Benz apre ufficialmente un nuovo capitolo nel proprio linguaggio stilistico. Un capitolo che guarda avanti, ma affonda le sue radici nel prestigioso heritage del marchio. Il modello è stato presentato in anteprima mondiale il 7 settembre 2025, in occasione del salone IAA Mobility di Monaco, e rappresenta il primo veicolo di serie a incarnare la nuova filosofia di design voluta dalla Stella: una sintesi evoluta di eleganza, innovazione e purezza formale.

La griglia frontale

A caratterizzare questo rinnovamento è una delle firme visive più riconoscibili della casa di Stoccarda: la griglia frontale. Nel corso di oltre un secolo, questo elemento ha saputo evolversi di pari passo con la tecnologia e il gusto, rimanendo sempre un segno distintivo delle vetture Mercedes-Benz. Dalle proporzioni verticali dei modelli storici fino alle configurazioni orizzontali più recenti, la griglia cromata ha rappresentato il volto del

brand. Esemplari iconici come la Mercedes-Benz 600 Pullman, la “Strich 8” o le serie Classe S W108 e W111 testimoniano il valore simbolico e stilistico di questo dettaglio.

Oggi la griglia cambia volto, senza però rinunciare alla propria identità.

Non è più solo un elemento funzionale: diventa un’interfaccia visiva capace di trasmettere prestigio, innovazione e coerenza con il passato. Il nuovo design si distingue per le sue linee essenziali, una struttura a effetto vetro fumé e una cornice cromata che incornicia l’intero pannello. A completare l’estetica, un sofisticato sistema di illuminazione integrata, disponibile anche in versione opzionale animata, composta da ben 942 punti retroilluminati. Un dettaglio hi-tech che rende la GLC immediatamente riconoscibile anche al buio, sottolineando il carattere esclusivo del modello. Ma il rinnovamento non si ferma al frontale. La nuova GLC con tecnologia EQ

IL CAMBIO DI ROTTA

La casa tedesca ha intrapreso una strada di rinnovamento tangibile

è il risultato di un progetto nato elettrico fin dall’inizio, e questo si riflette in ogni aspetto del veicolo. Il design è stato plasmato ascoltando le richieste e le aspettative dei clienti di tutto il mondo, con l’obiettivo di offrire una vettura che non solo rispecchi i valori di Mercedes-Benz, ma che li porti a un livello superiore. Elegante e muscolosa, la GLC elettrica conserva la silhouette dinamica e raffinata che ha reso celebre il modello, ma introduce proporzioni ottimizzate e una spaziosità interna superiore rispetto alla versione termica. Dal punto di vista tecnico, la nuova GLC full electric alza l’asticella del segmento SUV di medie dimensioni: offre prestazioni elevate, un’autonomia estesa, tempi di ricarica ridotti e una straordinaria efficienza energetica. In più, non rinuncia alla praticità, proponendo una capacità di traino fino a 2,4 tonnellate e maggiori spazi interni per passeggeri e bagagli.

L’ATTESO RITORNO SUL MERCATO DELL’AUTO CHE HA FATTO LA STORIA

L’ANNUNCIO SMART RILANCIA LA CITY CAR: NEL 2026 ARRIVERÀ LA #2

Dopo anni di attesa, Smart ha annunciato ufficialmente una delle notizie più attese dagli appassionati del marchio: il ritorno della city car a due posti. Nasce così smart #2, il nuovo modello ultra-compatto che andrà a completare la gamma con un veicolo interamente elettrico di segmento A, pensato per l’ambiente urbano ma proiettato verso il futuro. La première internazionale è prevista per la fine del 2026, con l’Europa come mercato principale, a conferma di un’identità fortemente legata al contesto cittadino europeo. La nuova smart #2 rappresenta molto più di un semplice modello: è la reincarnazione, aggiornata e tecnologicamente evoluta, della leggendaria smart fortwo, che 27 anni fa aveva rivoluzionato il concetto

L’OBIETTIVO

stesso di mobilità urbana. Un veicolo nato con l’obiettivo di rendere la vita in città più semplice, sostenibile ed efficiente, e che oggi si prepara a tornare con una veste completamente rinnovata. Il l design porta ancora la firma del team Mercedes-Benz, che ne ha curato le linee con la stessa filosofia estetica utilizzata per dare vita alle attuali #1, #3 e #5.

LA SCHEDA

UNA VETTURA

TOP NEL SEGMENTO

LE VENDITE

A livello globale, la GLC si è già affermata come uno dei modelli di punta della gamma Mercedes-Benz, dominando le classifiche di vendita nella prima metà del 2025.

L’OBIETTIVO

Con l’introduzione della versione 100% elettrica, prevista per il 2026, la Stella si prepara a consolidare ulteriormente la propria posizione nel panorama della mobilità premium sostenibile.

UNA DECISIONE STRATEGICA

Questa scelta strategica di Smart segna una tappa fondamentale nell’evoluzione del brand, oggi impegnato in un’espansione coerente della gamma per rispondere alle esigenze di una clientela sempre più ampia e diversificata. Con l’arrivo della #2, smart si muove per completare la propria offerta, andando a coprire un segmento – quello delle city car compatte a due posti – che aveva contribuito a creare e che oggi può tornare a occupare con un prodotto perfettamente in

linea con le richieste della mobilità contemporanea. Dirk Adelmann, CEO di Smart Europe, ha dichiarato: “La conferma del nostro ‘project: two’ e il lancio della futura smart #2 rappresentano un momento decisivo per il marchio smart su scala globale. La smart #2 darà forma a una nuova era di mobilità urbana individuale, soprattutto in città simbolo per il brand come Roma o Parigi. È una decisione che arriva al momento giusto: possiamo contare sui punti di forza complementari dei nostri principali azionisti”.

IL MODELLO INCARNA LA NUOVA FILOSOFIA DI DESIGN DELLA CASA

C’È GRANDE ATTESA PER L’ARRIVO NEI CONCESSIONARI DELLA TERZA GENERAZIONE DI QUESTA BEST SELLER

MAZDA CX-5, linee raffinate e sistemi hi-tech

Il Suv più amato della casa si rifà il look

ra le novità più interessanti in casa Mazda spicca la nuova CX-5, un’evoluzione audace del Suv più venduto dalla casa nipponica. Caratterizzata da un design raffinato, tecnologie intuitive e un motore benzina da 2,5 litri ottimizzato, la terza generazione della CX-5 è pensata per rispondere alle esigenze della vita moderna.

Tante novità a bordo

La nuova Mazda CX-5 mantiene il profilo inconfondibile dell’edizione precedente, evolvendo il linguaggio stilistico Kodo – Soul of Motion e integrando le più recenti tecnologie Skyactiv, introdotte per la prima volta con la CX-5 originale nel 2012. Connettività e usabilità sono state ulteriormente migliorate grazie alla nuova interfaccia HMI. Il display centrale, disponibile nei formati da 12,9 o 15,6 pollici, offre un’esperienza d’uso intuitiva in stile smartphone, con menu personalizzabili. Per la prima volta su una Mazda, la nuova CX-5 integra i servizi Google, rendendo la guida quotidiana ancora più semplice e connessa. Il quadro strumenti digitale da 10,25 pollici e i comandi al vo-

PRESTAZIONI GREEN

lante semplificati garantiscono una visualizzazione chiara e immediata delle informazioni essenziali. Nelle versioni superiori è incluso anche un sistema audio Bose con 12 altoparlanti. Sviluppata secondo il concetto di design “Wearable Gear” – ovvero “tecnologia da vivere” – la nuova generazione presenta un’estetica più sportiva e solida, ideale tanto per la guida urbana quanto per le avventure fuori città. Le nuove proporzioni, unite a un passo allungato, migliorano la presenza su strada, la stabilità e lo spazio disponibile nell’abitacolo e nel vano di carico, aumentando la praticità nell’uso quotidiano.

SERVIZI GOOGLE

Per la prima volta presenti a bordo di una Mazda, arricchiscono l’offerta del marchio

Ideale per la vita familiare, la nuova CX-5 offre, rispetto alla precedente generazione, 61 litri di capacità di carico aggiuntiva, porte posteriori con apertura più ampia e una panca posteriore frazionata 40:20:40, per una versatilità ancora maggiore. L’abitacolo offre un ambiente pulito, spazioso e rilassante, rifinito con materiali di qualità. Il layout minimalista, che avvolge l’intera sezione anteriore, crea un’atmosfera focalizzata sul guidatore ma al tempo stesso accogliente per tutti i passeggeri.

I 12 altoparlanti presenti a bordo garantiscono un audio di qualità sempre eccellente abbinato a una connettività senza precedenti

NISSAN LANCIA LA NUOVA MICRA ELETTRICA, UN CONCENTRATO DI EFFICIENZA E DESIGN

In casa Nissan è la nuova Micra 100% elettrica ad aver stregato gli appassionati. Vanta un design dal carattere deciso ed elegante, con passaruota pronunciati e baricentro basso che conferiscono alla vettura un senso di robustezza e un aspetto da Suv. Gli iconici fari anteriori lampeggiano a ogni apertura delle portiere e le luci posteriori LED sono costituite da elementi luminosi circolari, dal design essenziale. È disponibile in cinque colori, che insieme all’opzione di tetto nero danno vita a 11 diverse combinazioni.

Lunga 4 metri, larga 1,8 metri e con un passo di 2,54 metri, la nuova Micra si muove con agilità e stabilità nei tratti misti e in città, garantendo allo stesso tempo un notevole spazio interno. Disponibile con batteria da 40 o 52 kWh, arriva fino a 317 o 416 km di autonomia. L’ideale non solo per la mobilità urbana, ma anche per le medie percorrenze.

SOTTO AL COFANO

MOTORE A BENZINA

CON SISTEMA M-HYBRID

Un inedito propulsore

Sotto il cofano, la nuova CX-5 è alimentata da un motore a benzina e-Skyactiv G 141 da 2,5 litri, abbinato alla tecnologia Mazda M Hybrid da 24 V con sistema brake-by-wire, che sostituisce la precedente unità base da 2,0 litri.

Questo motore offre prestazioni brillanti con una coppia migliorata per una risposta più rapida, un’accelerazione fluida e un migliore comfort di guida. Con una potenza di 141 CV (104 kW) e una coppia di 238 Nm, la variante a trazione anteriore accelera da 0 a 100 km/h in 10,5 secondi. Disponibile in versione FWD e AWD, il nuovo CX-5 beneficia di aggiornamenti al telaio e alle sospensioni,

che migliorano il comfort di guida e la maneggevolezza su strada. Con una capacità di traino fino a 2.000 kg, questa nuova versione è più performante che mai, pronta a sostenere uno stile di vita attivo e dinamico. Inoltre, è dotata di una suite completa di funzioni ADAS aggiornate e mira a ottenere una valutazione di sicurezza Euro NCAP a 5 stelle.

B-Suv

Hyundai Kona riveste un ruolo di primo piano nel segmento

HYUNDAI KONA SI RINNOVA

Modifiche alle linee e al motore

on l’arrivo del Model Year 2026, Hyundai rinnova la gamma Kona e riafferma la sua posizione di rilievo nel competitivo segmento B-SUV. Un aggiornamento che, pur mantenendo inalterati i prezzi di listino, introduce significativi miglioramenti sotto il cofano e nelle dotazioni, rafforzando ulteriormente l’appeal di un modello che già si distingue per design, versatilità e tecnologia.

Sotto il cofano Il nuovo Kona si presenta con una gamma motori potenziata, in linea con l’introduzione della normativa Euro 6E-Bis. Il motore turbo benzina 1.0 T-GDI con cambio manuale passa da 100 a 115 cavalli, mentre il 1.6 T-GDI con cambio automatico a doppia frizione (DCT) vede la potenza salire da 138 a 150 cavalli. Anche la versione full-hybrid 1.6 GDI beneficia di un incremento, portando la potenza complessiva da 129 a 138 cavalli. Miglioramenti che non incidono solo sulle prestazioni, ma anche sull’esperienza di guida, resa ancora più fluida, reattiva ed efficiente.

Efficienza che rimane uno dei pilastri del progetto Kona. A differenza di molte concorrenti, la piattaforma è stata sviluppata partendo dalla versione 100% elettrica, per poi estendere le soluzioni tecniche e aerodinamiche alle motorizzazioni termiche e ibride. Una strategia che ha permesso di contenere consumi ed emissioni, riducendo la resistenza all’aria e ottimizzando ogni aspetto del veicolo. Il design audace e contemporaneo di

LA PROPOSTA

UN’AMPIA GAMMA I quattro allestimenti

La gamma Hyundai Kona si conferma su quattro allestimenti, ottimizzati per soddisfare ogni esigenza.

Alla base troviamo la completa XTech e la Business, pensata per i professionisti ma perfetta anche per le famiglie.

Al vertice si collocano la sportiva N Line e l’elegante Exellence, che punta su comfort e sicurezza ai massimi livelli.

Kona continua a essere uno dei suoi principali tratti distintivi.

Le caratteristiche

Le proporzioni equilibrate e le linee scolpite si fondono con una forte identità urbana, offrendo un’estetica immediatamente riconoscibile. Anche gli interni non tradiscono le aspettative: lo spazio è uno dei migliori della categoria, con una capacità di carico di 466 litri e sedili posteriori frazionabili nel pratico schema 40:20:40. L’abitacolo è stato pensato come un ambiente versatile e modulare, capace di adattarsi alle esigenze di chi lo vive ogni

UNO STILE AUDACE

giorno, sia in città che nei viaggi più lunghi. La tecnologia è protagonista assoluta dell’esperienza a bordo. Il sistema di infotainment Connected Car Navigation Cockpit (ccNC) è di serie su tutta la gamma e si presenta con un doppio display panoramico da 12,3”, integrando connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, aggiornamenti software OverThe-Air (OTA) e il sistema Bluelink per la gestione remota di diverse funzioni del veicolo. A completare il pacchetto, una ricca dotazione di sistemi di assistenza alla guida che assicura protezione, comfort e tranquillità in ogni condizione.

Una vettura che non rinuncia al suo carattere sportivo

FORD

ECCO IL NUOVO RANGER, L’IBRIDO PLUG-IN

CHE STRIZZA L’OCCHIO ALLE PRESTAZIONI

Il nuovo Ford Ranger Plug-in Hybrid segna un’evoluzione importante per il pickup più venduto in Europa, che per la prima volta adotta un propulsore ibrido avanzato, capace di offrire tutti i vantaggi della guida elettrica senza rinunciare alle prestazioni robuste e versatili che da oltre 25 anni ne definiscono il successo. Il cuore tecnologico è un sistema ibrido composto dal motore a benzina Ford EcoBoost da 2,3 litri, abbinato a un motore elettrico da 75 kW e a una batteria agli ioni di litio da 11,8 kWh utilizzabili. Il tutto lavora in sinergia con la trasmissione automatica a 10 rapporti, garantendo fluidità e reattività in ogni condizione, su strada o in fuoristrada. La batteria può essere ricaricata esternamente oppure tramite rigenerazione in frenata, modalità EV Charge o in fase di veleggiamento.

ottobre

PRIMI 8 MESI DELL’ANNO

italiano un po’ appannato

Per Unrae “servono incentivi chiari” È

un momento complesso per il mercato automobilistico italiano. Come riporta Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), il comparto ha registrato segnali negativi anche nel mese di agosto 2025. Le vendite si attestano a 67.272 unità, evidenziando una contrazione del 2,7% rispetto alle 69.126 vetture immatricolate nello stesso periodo del 2024 (-15,7% sul 2023). Il bilancio dei primi otto mesi dell’anno presenta un decremento del 3,7% confrontato con il medesimo periodo dell’anno precedente, totalizzando 1.040.734 nuove immatricolazioni contro le 1.080.464 registrate tra

gennaio e agosto 2024. Particolarmente significativo risulta il confronto con il 2019, che evidenzia una perdita ancora consistente del 21,6%, equivalente a 285.000 unità in meno. Le condizione negative del mercato continuano a rallentare il processo di svecchiamento del parco circolante, che con questo ritmo impiegherebbe 26 anni per essere completamente sostituito, come sottolinea proprio Unrae.

I numeri Le vetture elettriche pure rappresentano il 4,9% delle vendite mensili, sulla stessa quota di luglio e in crescita rispetto al 3,7% del medesimo

Fiat Panda è la regina del mercato italiano, almeno per quanto riguarda i primi sei mesi dell’anno. Nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2025, infatti, il modello prodotto dalla casa torinese ha registrato complessivamente 62.313 immatricolazioni a livello nazionale, facendo da apripista al boom registrato dalle vetture ibride, sempre più protagoniste del mercato nazionale. Ottimi numeri anche per Dacia Sandero, che ha conquistato il secondo posto nella classifica delle auto più vendute in Italia grazie a 27.692 registrazioni. La casa rumena si distingue inoltre nel comparto dei veicoli Gpl, una soluzione ancora molto apprezzata da chi cerca un buon compromesso tra risparmio ed efficienza.

mese dell’anno precedente. Le auto ibride plug-in mostrano una performance del 7,1%, in significativa crescita rispetto al 3,5% di agosto 2024, anche grazie alle nuove disposizioni sui fringe benefit, ma in calo rispetto al 7,5% del mese precedente. Complessivamente, i veicoli a ricarica elettrica raggiungono una quota del 12,0%, inferiore al 12,4% di luglio. Secondo Unrae, la situazione di stallo del mercato sarebbe stata influenzata dal “tira e molla” che ha riguardato gli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici da parte del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

RICAMBIO COMPLETO

Negli ultimi mesi Unrae ha sottolineato l’importanza di rendere velocemente attivo il sistema di sostegno, senza introdurre limitazioni come l’ipotesi di un eco-score, che ridurrebbe il numero di modelli ammissibili e quindi l’efficacia nell’utilizzo dei fondi disponibili. L’associazione ha inoltre più volte sottolineato i rischi legati alle molteplici restrizioni, che potrebbero generare disparità significative tra i potenziali beneficiari e compromettere l’equità nell’accesso alla transizione ecologica.

Di questo passo, servirebbero 26 anni per sostituire il parco auto attualmente circolante

“L’automobile resta un pilastro insostituibile per la mobilità e l’economia

A poche unità di distanza si è piazzata Jeep Avenger, terza in graduatoria con le sue 27.506 immatricolazioni, mentre al quarto posto si è collocata Citroen C3, a quota 25.466 unità tra gennaio e giugno. Proseguendo nella classifica dei modelli più venduti in Italia si arriva alla quinta e sesta posizione, occupate rispettivamente da Peugeot 208 (21.328) e da un altro veicolo firmato Dacia, Duster (20.418).

È interessante poi soffermarsi sulle auto più amate nelle categorie delle ibride e delle elettriche. Nel primo caso svetta la BYD Seal U, forte di 6.962 immatricolazioni, mentre tra le full electric il primato è della Tesla Model 3: per quest’ultima le registrazioni sono state 3.396.

del nostro Paese, e vedere il mercato ancora in caduta ad agosto è allarmante, nonostante si tratti di un mese tradizionalmente poco ‘pesante’. La flessione di quasi il 3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, che già aveva segnato un calo del 13,4%, conferma un settore in sofferenza ormai cronica. Nei primi otto mesi del 2025 sono state immatricolate 40.000 vetture in meno rispetto al 2024, e addirittura 285.000 unità in meno rispetto al 2019, un gap del 21,6% che pesa come un macigno”, ha dichiarato Roberto Pietrantonio, presidente di Unrae. “Servono misure chiare e non discontinue: gli incentivi sono utili solo se inseriti in una strategia di medio-lungo periodo. Solo così potremo recuperare il terreno perso e colmare il gap con gli altri principali Paesi europei, dove la mobilità elettrica cresce molto più rapidamente. Non meno importante, ribadiamo la necessità di una riforma della fiscalità sulle auto aziendali, da troppo tempo attesa: aumentare la detraibilità dell’Iva e la deducibilità dei costi, riducendo al contempo a tre anni il periodo di ammortamento, darebbe nuova linfa al mercato”, ha aggiunto Pietrantonio.

UN COMPARTO SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE

È boom per le auto ibride

Tra le buone notizie per il mercato italiano dell’auto c’è l’incremento della componente “green”. Come riporta Unrae, le vetture ibride ad agosto raggiungono il 45,4% (+4,8 punti percentuali rispetto al 2024) e il 44,6% (+5,5 p.p.) nei primi otto mesi dell’anno, con un 13,9% per le “full” hybrid e 31,5% per le “mild” hybrid in agosto. Le auto Bev si portano al 4,9% del totale (+1,2 p.p. e al 5,2% in gennaio-agosto, +1,4 p.p.), mentre le Phev salgono al 7,1% (+3,6 p.p. e al 5,7% negli 8 mesi, +2,3 p.p.). Soffrono invece i propulsori endotermici: il motore a benzina cede 3,2 punti, scendendo al 24,9% (25,7% nel cumulato, -4,2 p.p.). Il diesel cala all’8,1% di share (-5,3 p.p. e al 9,7% in gennaioagosto, -4,6 p.p.); il Gpl diminuisce al 9,7% ad agosto (-0,9 p.p.) e al 9,2% nel cumulato (-0,2 p.p.).

IL MOMENTO RESTA COMPLESSO: SEGNO MENO SIA AD AGOSTO CHE NEI
BENE ANCHE DACIA SANDERO E JEEP AVENGER
LA BUONA NOTIZIA

“FUORISTRADA”

“AVVENTURE URBANE” CON SR GT

Aprilia SR GT è il primo scooter “urban adventure” della casa di Noale, pensato per riscoprire il divertimento nella guida quotidiana in città, ma anche su distanze più lunghe o su strade e percorsi meno battuti, grazie a contenuti che lo rendono il compagno ideale in ogni situazione. Sul nuovo Aprilia SR GT la posizione di guida attiva e l’ampio manubrio naked in stile motociclistico offrono il miglior controllo, mentre le sospensioni a corsa lunga e una maggiore altezza da terra permettono di superare ogni ostacolo nella guida in città; gli pneumatici di sezione generosa, infine, consentono di avventurarsi su ogni tipo di fondo, dall’asfalto cittadino, al pavé, alle strade bianche. Aprilia SR GT svetta anche in termini di potenza ed efficienza del motore, grazie a due modernissime unità Euro 5+ a iniezione elettronica, distribuzione a quattro valvole e raffreddamento a liquido della famiglia i-get. Accanto al monocilindrico i-get di 125 cc, accreditato di una potenza massima pari a 11 kW a 8.900 giri e di una coppia che raggiunge i 12 Nm a 6.750 giri, Aprilia SR GT 200 è spinto dal monocilindrico di 174 cc che vanta una potenza di 13 kW a 8.650 giri e una coppia di 16,5 Nm a 7.000 giri. Valori di assoluto riferimento, che garantiscono elasticità, brillantezza nella ripresa e fluidità di marcia in ogni condizione, a fronte di consumi davvero ridotti.

OCCHI PUNTATI SU DESMO450 MX

ECCO LA PRIMA DUCATI DA CROSS

LA SCHEDA

Usb-C consente di caricare dispositivi come smartphone e sistemi di navigazione. Il potente faro anteriore è dotato di una distintiva luce diurna firmata Drl, mentre il fanale posteriore incorpora luci sagomate e il marchio Triumph in evidenza. Il pacchetto è completato da indicatori di direzione sottili e moderni. Il caratteristico motore TR ricco di carattere della famiglia Scrambler è stato progettato e messo a punto per fornire un’esperienza di guida unica, con potenza e prestazioni ai vertici della categoria: i 400cc di cilindrata erogano infatti 40 cavalli a 8.000 giri/min e 47,5 Nm di coppia massima a 6.500 giri/min. Inoltre, i modelli Scrambler 400 sono dotati di cambio a sei rapporti con frizione a coppia assistita e impianto di scarico con collettore a doppio strato e silenziatore in acciaio inossidabile. PER CHI VUOLE USARE LA DUE RUOTE

Arrivata nelle concessionarie da qualche mese, Ducati Desmo450 MX è la prima moto da cross realizzata nello stabilimento di Borgo Panigale, in provincia di Bologna. Sviluppata e testata nelle corse per essere potente, leggera e affidabile, la Desmo450 MX è capace di amplificare le doti di guida del suo pilota, professionista o amatore che sia, offrendogli quella confidenza che gli permette di spostare in avanti i propri limiti. Una moto che grazie all’erogazione del suo motore a distribuzione Desmodromica, alla ciclistica e all’innovativa elettronica, è capace di offrire performance elevate con un ridotto impegno fisico. Il monocilindrico Ducati da 449,6 cm3 con distribuzione Desmodromica rappresenta un unicum nel panorama del fuoristrada specialistico, offrendo la possibilità di sfruttare maggiormente ogni rapporto, in partenza e fra le curve, grazie a un’erogazione particolarmente favorevole, che unisce coppia ai bassi e medi regimi a un allungo da riferimento. Il leggero telaio in alluminio è stato disegnato in modo da avere il minor numero possibile di saldature, a tutto vantaggio della solidità, della leggerezza e rigidezza della struttura. La Desmo450 MX è una novità nel segmento anche per l’elettronica: si tratta della prima moto da cross al mondo equipaggiata con un Traction Control in grado di definire con precisione l’effettivo slittamento della ruota posteriore, e di identificare le fasi di guida in cui non deve entrare in funzione per non limitare le prestazioni della moto.

ASPETTO DECISO E PIÙ CONTROLLO

IL LOOK Silhouette decisa e un design distintivo che trae ispirazione dai modelli Scrambler 900 e 1200: la Scrambler 400 XC è pensata per i motociclisti di tutte le età.

SICUREZZA

Il sistema di gestione motore Bosch con acceleratore rideby-wire offre una risposta intuitiva e lineare, con un’erogazione di potenza progressiva per una maggiore guidabilità, sicurezza e controllo.

PERSONALIZZAZIONE

Per questo modello sono disponibili oltre 20 accessori originali, per personalizzare ancor di più la propria moto.

SCRAMBLER 400 XC, moto ideale per l’off-road

riumph presenta il terzo modello della sua gamma Modern Classics da 400cc, la nuova Scrambler 400 XC, caratterizzata dall’inconfondibile design Scrambler arricchita da un carattere più votato all’off-road e da componenti di alto livello, che garantiscono prestazioni ai vertici della categoria. La nuova Scrambler 400 XC è dotata di nuove ruote a raggi da 19 pollici all’anteriore e da 17 pollici al posteriore, abbinate a cerchi in alluminio ultraleggeri e pneumatici tubeless: tutte caratteristiche che la rendono una moto dall’aspetto sportivo, con una particolare attitudine allo sterrato, senza però rinunciare alle finiture premium che distinguono tutte le Triumph. Il nuovo parafango anteriore è di alta qualità e verniciato in tinta, mentre la massima protezione è garantita dal carter in alluminio e dalle piastre para-mo-

tore. Per un migliore comfort in ogni condizione di guida, sono presenti di serie flyscreen e paramani. La Scrambler 400 XC è disponibile in tre diverse colorazioni (Racing Yellow, Storm Grey e Vanilla White), alle quali si abbina uno schema grafico distintivo con logo Triumph nero, dettagli in tinta sul serbatoio e sella bi-posto.

Le caratteristiche

La Scrambler 400 XC è dotata di un pacchetto tecnologico di classe superiore: strumentazione doppia con tachimetro analogico e schermo lcd integrato che presenta in modo chiaro e intuitivo alcune informazioni, tra cui un contagiri digitale, l’indicatore dell’autonomia residua e quello relativo alla marcia innestata. Tutte queste funzionalità sono facilmente accessibili tramite il pulsante selettore intuitivo, presente sul manubrio. La porta

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cavalli erogati dal motore 400cc a 8.000 giri al minuto,

per performance ai vertici della categoria

LA NUOVA SPORTIVA FIRMATA TRIUMPH DELLA GAMMA MODERN CLASSICS

CONTINUA L’EVOLUZIONE DEL MODELLO SUPERSPORTIVO FIRMATO DAL MARCHIO GIAPPONESE

Suzuki festeggia i 40 anni di GSX-R: stile, velocità e potenza con R1000R

rriva una nuova moto per Suzuki. Come svelato dalla stessa Casa giapponese, si tratta della GSX-R1000R, una due ruote nata per le competizioni e perfezionata per la strada. Il veicolo rappresenta da 40 anni l’essenza della moto supersportiva secondo Suzuki, dal debutto della prima GSX-R750 nel 1985 fino alla GSX-R1000R odierna. Ogni generazione ha portato in strada l’esperienza sviluppata nel mondo delle corse, contribuendo a creare il mito GSX-R, uno dei più vincenti della storia delle due ruote.

Con oltre 20 titoli mondiali nel campionato FIM Endurance e un’eredità fatta di innovazioni tecniche e successi globali, GSX-R1000R celebra così il 40° anniversario della famiglia GSX-R con una serie di aggiornamenti mirati a mantenere intatto il Dna racing, evolvendo al tempo stesso in tecnologia, sicurezza e stile.

Novità tecniche e colorazioni

Il cuore pulsante della nuova Suzuki GSX-R1000R è l’inconfondibile quattro cilindri in linea da 999,8 cm³, ca-

pace di offrire prestazioni da riferimento assoluto. Sul nuovo modello, l’intero sistema di aspirazione e scarico è stato ottimizzato: le testate sono state riprogettate, le camere di combustione riviste e il rapporto di compressione portato a 13,8:1, migliorando l’efficienza termica e mantenen-

di Perego Silvano

SISTEMA S-TFI

L’alimentazione beneficia di iniettori primari a 8 fori per una combustione più efficiente

do la potenza esuberante tipica di GSX-R. L’alimentazione beneficia di iniettori primari a 8 fori, di un sistema S-TFI (Suzuki Top Feed Injector) ulteriormente perfezionato e di una maggiore pressione della pompa carburante, elementi che con-

AGGIORNAMENTI

NUOVI OPTIONAL DAL 2026

Più aerodinamicità e comfort

Nel 2026, GSX-R si evolve con significativi aggiornamenti. Tra gli optional spiccano le nuove alette laterali in carbonio, il frontale con un faro led più compatto e una serie di modifiche estetiche a carene, fanaleria, tappo del serbatoio e porta targa che contribuiscono a dare un look pulito e aggressivo.

tribuiscono a una combustione più efficiente, una risposta del gas più pronta e una significativa riduzione delle emissioni, in linea con le normative Euro 5+. I nuovi pistoni in alluminio forgiato, alleggeriti e rinforzati, migliorano la durata, la resa agli alti regimi e la resistenza termica, contribuendo inoltre a ridurre le vibrazioni del motore.

Anche il sistema di scarico è stato rivisitato: presenta un catalizzatore maggiorato, doppi sensori di ossigeno e un nuovo silenziatore in titanio più compatto (da 8,3 a 5,5 litri), soluzioni che permettono di coniugare prestazioni a un’estetica ancora più aggressiva. Infine, la moto possiede un design rinnovato e dettagli esclusivi.

Per l’occasione, sono state introdotte tre nuove colorazioni accattivanti: blu 40th, rosso 40th e giallo 40th

KAWASAKI

Z900 BY MIVV: DAL MOTORE AI TERMINALI

Più fluida, sempre aggressiva

La Kawasaki Z900 continua a piacere molto a livello europeo. Nella nuova veste MIVV, al prezzo interessante si aggiunge l’allineamento tecnico con le moto appartenenti alla sua classe di riferimento. Notevole l’upgrade all’elettronica, ma gli aggiornamenti toccano anche ciclistica, estetica e motore. A interessare MIVV è poi il suo quattro cilindri in linea di 948 cc, Euro 5+, sul quale Kawasaki ha reso l’erogazione più fluida, così da avere una moto equilibrata e gestibile. Gli allestimenti aftermarket proposti dal marchio giocano sul carattere del motore senza interferire con i vincoli introdotti dal nuovo step di omologazione. In gioco entrano i terminali AK-1 in titanio, GP PRO in carbonio o inox nero, MK3 in carbonio. Tutti si montano facilmente sulla moto, in quanto previsti con attacco Slip-On. Per queste configurazioni, MIVV ha sviluppato una cover in inox nero, che si monta sul punto di giunzione del terminale con il resto dello scarico.

Officina multimarca eroga servizi specializzati come meccanica , elettrauto , gommista ricarica condizionatori e manutenzione cambi automatici per autovetture, furgoni,autocarri, autobus e veicoli movimento terra. ,

top

Piastri o Norris?

ue rivali nella stessa squadra, una mina vagante che può indirizzare l’epilogo del Mondiale. Il Circus si appresta a vivere i suoi mesi più caldi, cercando di scoprire chi la spunterà tra Oscar Piastri e Lando Norris, i due piloti della McLaren, partiti a inizio anno con il britannico come teorica prima guida. Ma l’andamento del Mondiale ha detto altro: l’australiano si è ribellato all’ipotesi di una stagione da comprimario e ha dato spettacolo, rendendo il duello tra due teorici compagni di squadra a dir poco avvincente.

Alta tensione

“Alcune cose andavano chiarite e lo abbiamo fatto, io e Oscar saremo liberi di correre nel 90% delle situazioni”, ha detto Norris dopo il Gran Premio di Monza, che ha creato non po-

che polemiche per uno “scambio di posizioni” tra i due, un ordine di scuderia che aveva fatto infuriare Piastri.

Si tratta di una dinamica che ha segnato spesso la storia della Formula 1, ma mai con due piloti in lotta per il titolo iridato. “Come detto ci sono state molte discussioni su come vogliamo correre e gran parte di queste discussioni rimarranno private perché alla fine se dovessimo divulgare queste informazioni diventeremmo un bersaglio molto facile su cui mirare perché tutti saprebbero cosa vorremmo fare”, ha minimizzato Piastri, penalizzato dalla “cessione” del secondo posto al compagno di squadra ma comunque pronto a rispondere all’ordine di scuderia.

Il 2025 doveva essere l’anno della rinascita Ferrari. L’arrivo di Lewis Hamilton accanto a Charles Leclerc aveva acceso l’entusiasmo a Maranello e tra i tifosi di tutto il mondo. Una coppia da sogno, ricca di carisma e talento, pensata per riportare il Cavallino sul tetto del mondo dopo anni di digiuno. Poi la realtà ha preso il sopravvento. La Rossa continua a inseguire, lontanissima dalla lotta iridata dominata da McLaren e dalla costante minaccia di Verstappen. La SF-25, nata per essere la monoposto della svolta, ha mostrato tutti i limiti di un progetto ancora instabile: prestazioni altalenanti, problemi di affidabilità e una cronica difficoltà a trovare l’equilibrio giusto tra assetto e strategia.

L’OLANDESE

GRINTA E CLASSE, VERSTAPPEN NEI PANNI DEL TERZO INCOMODO

Max Verstappen rimane forse il miglior pilota presente nel Circus, capace di ottenere il meglio da una Red Bull che quest’anno è parsa non all’altezza del titolo. Potrebbe essere lui l’arbitro del duello McLaren tra Piastri e Norris.

Mina vagante C’è poi una mina vagante che incombe sul destino del Mondiale, impossibilitato, a meno di sorprese eclatanti, a dare l’assalto al titolo, ma potenzialmente decisivo. Max Verstappen guida una Red Bull lontana anni luce dal potenziale della McLaren, eppure con la sua classe è in grado di portarla spesso e volentieri sul podio. Proprio la tenacia dell’olandese potrebbe finire per sottrarre punti preziosi ai due contendenti, diventando di fatto l’arbitro della corsa al titolo.

LUNGO DIGIUNO

L’ultimo titolo piloti della McLaren risale al 2008: a vincerlo fu Lewis Hamilton

Il primo a temere Verstappen e la Red Bull è il team principal della McLaren, l’italiano Andrea Stella: “Ritengo siano dei seri contendenti per la vittoria in tutte le prossime gare e per il campio-

nato piloti. Ci sono piste sulle quali potremmo non godere di alcun vantaggio dal punto di vista della competitività, in più Lando e Oscar sono sempre nella stessa zona della pista, molto vicini tra loro, quindi non è detto che massimizzeranno i punti. E poi non dobbiamo dimenticare che abbiamo a che fare con Max Verstappen, campione del mondo negli ultimi quattro anni”. Decisamente più indietro e meno pericolosi gli altri piloti delle zone alte della graduatoria: scendendo in classifica, infatti, si trovano le due Mercedes e le due Ferrari, con il duo Russell-Antonelli e quello Leclerc-Hamilton che solamente a tratti hanno dimostrato di poter tenere i ritmi impressionanti imposti dalla McLaren.

vate perché alla fine se dovessimo di-

COSTRUTTORI

LA DUCATI SI CONFERMA

DAVANTI A TUTTI:

UNA SUPERIORITÀ

QUASI DISARMANTE

Ennesima stagione nel segno della Ducati, che prosegue nella sua dittatura sulla MotoGp. Borgo Panigale ha messo in bacheca il quarto titolo piloti di fila: dopo la doppietta di Bagnaia nel 2022 e 2023 e il sigillo di Martin nel 2024 (seppure con i colori del team satellite Pramac), ecco Marc Marquez quest’anno. Ancora più lungo il dominio nel campionato costruttori, che non sfugge ormai dal 2020. In questa classifica la Ducati ha chiuso aritmeticamente i giochi con ben otto gare d’anticipo: un dato che dimostra la superiorità tecnica della “rossa” su due ruote. E, anche guardando al 2026, la situazione promette di restare immutata. Le due grandi case giapponesi (Honda e Yamaha) continuano ad essere lontanissime, nonostante in questa stagione siano arrivati dei segnali di ripresa. Meglio l’Aprilia, portata quest’anno spesso nei quartieri alti della classifica da Bezzecchi, e la KTM che ha dalla sua il grande talento di Pedro Acosta. Il gap da colmare, però, è enorme.

IL FLOP 6

I titoli iridati vinti in carriera da Marc Marquez nella classe MotoGp

DELUSIONE MARTIN

ANNO DA DIMENTICARE

L’IRIDATO 2024

La grande delusione del 2025 è stato Jorge Martin, iridato l’anno scorso con la Ducati Pramac per poi accasarsi all’Aprilia. Un progetto ambizioso, che però è naufragato. Lo spagnolo ha praticamente saltato la prima metà della stagione a causa dei problemi fisici per le cadute nei test pre-stagionali e nella sua prima gara disputata, in Qatar. Insomma, non ha praticamente potuto difendere il titolo: ci riproverà l’anno prossimo.

MARC MARQUEZ torna dominatore Ai rivali sono rimaste solo le briciole

arc Marquez: il 2025 della MotoGp si può riassumere in un solo nome. Lo spagnolo ha dominato in lungo e in largo con la sua Ducati, lasciando solamente le briciole ai rivali. Tanto che già a metà stagione l’unico punto di domanda era legato alla data nella quale il fuoriclasse spagnolo avrebbe potuto festeggiare il suo settimo titolo in MotoGp, il nono considerando tutte le classi del Motomondiale. La certezza matematica è arrivata a fine settembre in Giappone, con ben cinque gare di anticipo sulla fine del campionato.

La risalita Il 31enne di Cervera è tornato a dettare legge dopo stagioni piene di difficoltà, visto che il suo ultimo titolo iri-

dato risaliva addirittura al 2019. Poi, un lungo tunnel fatto di cadute, problemi fisici e una moto in netto declino come la Honda. La risalita era iniziata già nel 2024, con il passaggio al Team Gresini in sella alla Ducati. Marquez ci ha messo un po’ a prendere le misure alla nuova moto, ma poi ha chiuso la passata stagione al terzo posto in classifica, con tre gare vinte. Tanto da meritarsi la promozione al team ufficiale di Borgo Panigale. Marquez ha ripagato al meglio la fiducia della Ducati. Dopo aver vinto le prime due gare della stagione e affrontato qualche passaggio a vuoto, in estate ha inanellato una incredibile serie di sette weekend trionfali, prendendosi sia le gare che le Sprint del sabato. Risultati che gli hanno permesso di sca-

vare un solco profondo e incolmabile per tutti e di mettere lo champagne in frigo per festeggiare con settimane di anticipo.

Gli altri Il dominio di casa Marquez è stato completato da Alex, protagonista con la Ducati del Team Gresini. Spesso è salito sul podio col “fratellone” che si è anche messo alle spalle in qualche occasione. Viste le prestazioni, la Ducati ha deciso di mettergli a disposizione una moto Factory per il 2026. Stagione da dimenticare o quasi per “Pecco” Bagnaia, che ha sofferto la presenza di Marc Marquez nel-

TUTTO IN FAMIGLIA

Grande stagione anche per Alex Marquez, il fratello minore di Marc, salito spesso sul podio

lo stesso box. Il due volte iridato, dopo un avvio di campionato discreto, si è perso in una spirale di problemi tecnici e prestazioni in calando, arrivando anche allo scontro aperto con la Ducati, accusata non troppo velatamente di favorire lo spagnolo. La convivenza si annuncia complicata anche per la prossima stagione. In casa Italia, annata decisamente più positiva per Marco Bezzecchi, capace di portare l’Aprilia al successo e di contendere a Bagnaia il terzo posto nella classifica generale. Qualche sprazzo da podio anche per Morbidelli e Di Giannantonio con la Ducati e Bastianini in sella alla KTM.

IL TITOLO DOPO SEI ANNI MENTRE BAGNAIA HA VISSUTO UNA STAGIONE

PER LE DIESEL EURO 5 l’alt è posticipato al 2026 N

el contesto della continua ricerca di un equilibrio tra tutela ambientale e sostenibilità sociale delle misure di contrasto all’inquinamento, le Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera dei Deputati hanno approvato un emendamento al Decreto Infrastrutture che interviene in maniera significativa sulla pianificazione della qualità dell’aria. Il provvedimento mira in particolare a garantire alle Regioni maggiore flessibilità nella gestione delle limitazioni alla circolazione veicolare, in modo da favorire il rispetto dei parametri imposti dall’Unione Europea, senza compromettere le esigenze socio-economiche dei territori coinvolti.

Il rinvio

Uno degli aspetti principali dell’emendamento riguarda il differimento di un anno dell’entrata in vigore delle limitazioni alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5. Inizialmente previsto per il 1° ottobre 2025, il termine è slittato ora al 1° ottobre 2026. La misura interessa specificamente

le regioni del bacino padano — Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna — tradizionalmente tra le aree più critiche per quanto riguarda la qualità dell’aria, e soggette alla procedura d’infrazione avviata dalla Commissione europea per il superamento sistematico dei limiti di biossido di azoto.

L’altra novità Il rinvio si accompagna a un altro elemento di rilievo: la ridefinizione dell’ambito territoriale in cui le restrizioni dovranno applicarsi in via prioritaria. Se in precedenza il limite demografico per i Comuni interessati era fissato a 30.000 abitanti, ora la soglia viene alzata a 100.000, limitando quindi l’obbligo di applicazione delle misure ai contesti urbani maggiori, dove l’impatto dell’inquinamento atmosferico è più marcato e la densità veicolare contribuisce in misura più significativa al superamento dei limiti di legge.

L’emendamento introduce inoltre un’importante apertura alla possibilità di adottare strategie alternative. Dopo il nuovo termine del 1° ottobre 2026, le Regioni potranno infatti evitare di includere nei propri piani di qualità dell’aria la limitazione strutturale alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5, a condizione che vengano adottate misure compensative capaci di garantire una riduzione delle emissioni inquinanti in linea con i vincoli normativi europei.

BACINO

PADANO

La misura riguarda in maniera specifica le regioni di questa zona

Si apre dunque alla possibilità di soluzioni più flessibili e tecnologicamente avanzate, che tengano conto delle specificità locali e dell’evoluzione del parco veicolare, senza necessariamente penalizzare categorie di cittadini e lavoratori.

La recente approvazione dell’emendamento rappresenta dunque un tentativo di far combaciare le esigenze di tutela ambientale con quelle di mobilità (sempre più green) e inclusione sociale.

L’IMPORTANZA DI RINGIOVANIRE I VEICOLI CIRCOLANTI NEL PAESE

IL REPORT

IL PARCO VETTURE IN ITALIA CONTINUA A “INVECCHIARE”

Il parco auto italiano continua ad invecchiare. Secondo un’analisi condotta da Facile. it e aggiornata a maggio 2025, l’età media delle vetture in circolazione nel nostro Paese ha raggiunto quota 12 anni e 2 mesi. Un dato che segna un incremento del 3,7% rispetto all’anno precedente, a conferma di una tendenza che pare ormai strutturale. Le ragioni di questo progressivo invecchiamento sono molteplici, ma il risultato è un parco circolante sempre più datato, con implicazioni che toccano sia la sicurezza stradale che l’impatto ambientale. La fotografia scattata dall’analisi mostra un’Italia a due velocità, con forti differenze territoriali. Le auto più anziane si trovano in Sicilia, dove l’età media ha toccato i 14 anni, ben al di sopra della media nazionale. A seguire, la Basilicata sfiora questa soglia con 13 anni e

11 mesi, mentre Calabria e Sardegna condividono il terzo posto, con veicoli di 13 anni e 8 mesi. In molte regioni del Sud, dunque, la vetustà del parco auto è un fenomeno particolarmente accentuato, probabilmente influenzato anche da fattori economici e da un ricambio del mercato rallentato. All’opposto, tra le regioni più “virtuose” spicca la Toscana, che registra la media d’età più bassa con 11 anni e 1 mese, seguita dalla Lombardia e dal Lazio.

LA POSSIBILITÀ

GLI ENTI POTRANNO AGIRE IN AUTONOMIA

FLESSIBILITÀ

Nonostante le novità, non viene esclusa la possibilità, per le Regioni che lo ritenessero opportuno, di anticipare l’introduzione della limitazione prima del nuovo termine fissato. In tal caso, sarà necessario procedere all’aggiornamento dei piani regionali della qualità dell’aria e dei relativi provvedimenti attuativi, in modo da garantire coerenza e trasparenza nella programmazione.

LE CONSEGUENZE SULL’RC AUTO

Il tema dell’anzianità delle auto non si esaurisce nelle statistiche demografiche del parco circolante. Secondo uno studio condotto da Facile.it, l’età del veicolo incide infatti in maniera diretta anche sull’importo dell’assicurazione Rc Auto. Una vettura più vecchia non solo offre meno garanzie in termini di sicurezza attiva e passiva, ma determina anche un premio assicurativo decisamente più elevato. I numeri parlano

chiaro: se il costo medio per assicurare un’automobile di dieci anni è di circa 359 euro, questo importo sale fino a 368 euro per una vettura di dodici anni e raggiunge i 421 euro in presenza di un veicolo con 14 anni di età.

In appena quattro anni, il premio aumenta del 17%, un divario che può pesare in modo significativo sul bilancio delle famiglie, soprattutto in un contesto di generale aumento dei costi della mobilità.

L’ANALISI

INCENTIVI per nuovi veicoli elettrici Sul piatto quasi 600 milioni di euro

opo qualche mese di attesa, con l’autunno tornano a disposizione i contributi statali per l’acquisto di nuove auto “green”. Nella fattispecie, si tratta di incentivi a fondo perduto per l’acquisto di veicoli elettrici: l’obiettivo è quello di favorire il rinnovo del parco circolante con veicoli a zero emissioni, contribuendo alla riduzione dell’inquinamento urbano e al miglioramento della qualità dell’aria. La misura si avvale di risorse del Pnrr che ammontano a 597 milioni di euro.

Importi e criteri

Le agevolazioni sono di importo piuttosto elevato. Le persone fisiche possono ottenere uno sconto sul prezzo di acquisto di un’auto elettrica (categoria M1) di 9.000 euro (per chi ha un indicatore Isee tra 30.000 e 40.000 euro) o di 11.000 euro (Isee inferiore a 30.000 euro). Le microimprese possono beneficiare di un contributo per l’acquisto di veicoli elettrici commerciali (categorie N1 e N2), fino a un massimo di 20.000 euro per veicolo, nel limite del 30% del prezzo di ac-

quisto e nel rispetto della normativa “de minimis”. Gli incentivi però non sono “a pioggia”: la normativa infatti fissa alcuni precisi “paletti”. Prima di tutto, è necessario avere un indicatore Isee non superiore a 40.000 euro. In secondo

INDICATORE ISEE

Gli incentivi sono destinati solo alle persone con indicatore Isee fino a 40.000 euro

luogo, bisogna risiedere nelle aree urbane funzionali: in sostanza, le città oltre i 50.000 abitanti e la relativa area di pendolarismo. Per accedere al contributo, sarà poi necessaria la contestuale rottamazione di

PRATICHE ONLINE

LA PIATTAFORMA SOGEI

Disponibile dal 15 ottobre

Il bonus auto elettriche è disponibile dal 15 ottobre. Si tratta della data di messa online della piattaforma gestita da Sogei che rappresenta il canale per inoltrare la domanda e ottenere l’incentivo. I concessionari, invece, hanno potuto accreditarsi tra il 18 e il 22 settembre.

un veicolo termico fino a Euro 5. Infine, il contributo per i privati è riservato soltanto all’acquisto di auto elettriche con un prezzo massimo (optional compresi) di 42.700 euro Iva compresa, da mantenere di proprietà per almeno 24 mesi. “Con questo nuovo schema di incentivi”, ha dichiarato il ministro Gilberto Pichetto Fratin, “vogliamo accelerare la transizione anche nel settore della mobilità privata e commerciale, supportando concretamente cittadini e piccole imprese nei contesti urbani più esposti all’inquinamento. Grazie al Pnrr, mettiamo in campo risorse importanti per favorire la diffusione dei veicoli a zero emissioni e contribuire a città più pulite e vivibili. Il sostegno è calibrato per chi ha redditi più bassi e per le microimprese, perché la transizione deve essere sostenibile anche dal punto di vista sociale”.

L’EROGAZIONE

UNO SCONTO SUL PREZZO DI VENDITA

L’iter da seguire, passo passo

A differenza di quanto successo in passato, non sarà più la concessionaria ad occuparsi della richiesta dell’Ecobonus auto. La nuova tornata di incentivi prevede che sia lo stesso acquirente a inoltrare la domanda, registrandosi sulla

piattaforma online gestita dalla Sogei. Qui sarà possibile consultare i rivenditori aderenti all’iniziativa e anche l’elenco dei veicoli che possono godere dell’incentivo. Le informazioni da fornire sono: l’autocertificazione sulla residenza in un’area urbana funzionale; la targa del veicolo da rottamare; l’indicazione sul destinatario del bonus (se stesso o un altro componente del nucleo familiare). Verrà quindi generato un voucher con l’importo dell’incentivo cui si ha diritto: l’importo sarà direttamente scalato dal prezzo di acquisto, con i venditori che verranno successivamente rimborsati. I contributi saranno disponibili fino a esaurimento delle risorse, ma comunque non oltre il 30 giugno 2026.

IL QUADRO

ECCO LE TRATTE

CON I PREZZI

PIÙ ELEVATI:

SONO TUTTE AL NORD

Quali sono le tratte autostradali italiane più care?

I dati disponibili risalgono al 2023 e mostrano come i pedaggi più alti riguardino nord del Paese. A guidare la classifica è la A5 TorinoMonte Bianco dove si arriva a spendere 3,45 euro per percorrere 10 km. Seguono, sul podio, le tangenziali di Milano (2,54 euro) e, al terzo, l’A35 Milano-Brescia detta “Brebemi” (2,35 euro). La top ten prosegue con l’A36 Pedemontana Lombarda (2,10 euro per 10 km), l’A32 Torino-Bardonecchia (1,90), l’A12 nel tratto da Sestri Levante a San Pietro in Palazzi (1,80). A chiudere la classifica ci sono l’A4 Torino-Milano, l’A10-A6 Torino-SavonaVentimiglia, l’A15 ParmaLa Spezia e il Passante di Mestre, tutte a 1,70 euro per 10 km. Uno studio condotto da Altroconsumo ha poi decretato le migliori autostrade in base al giudizio dei cittadini: sul podio troviamo la A27 VeneziaBelluno, la A22 del Brennero e la A9 Lainate-Como.

7.000

La rete autostradale italiana si snoda per circa 7.000 km

LA RETE

UN SECOLO DI STORIA E GAP CON L’EUROPA

Le rete autostradale italiana ha da poco compiuto un secolo, visto che la MilanoLaghi fu inaugurata nel 1924. Attualmente è lunga circa 7.000 km, gestita per l’86,5% da concessionarie. Confrontando questo dato con quello dei maggiori Paesi europei, si nota un certo gap: infatti, la Spagna arriva a 15.523 km, la Germania a 13.009 e la Francia a 11.618. Italia ultima anche nei km per 10.000 abitanti (1,1) dietro a Spagna (3,3), Francia (1,8) e Germania (1,6).

raticamente all’inizio di ogni nuovo anno, arriva immancabile un rincaro dei pedaggi autostradali. Il 2025 non ha fatto eccezione, visto il 1° gennaio è scattato un adeguamento dell’1,8% dei prezzi sulla rete gestita da Autostrade per l’Italia, cioè su 2.800 chilometri dei 6.000 che compongono la rete autostradale italiana. Il trend degli ultimi anni è quello di un costante aumento delle tariffe, che si ripercuotono sulle tasche degli automobilisti e delle aziende di autotrasporto. Durante l’estate si è rischiato un ulteriore rincaro. Un emendamento della maggioranza al Decreto Infrastrutture, infatti, prevedeva un aumento dei pedaggi autostradali da un euro ogni mille chilometri, a partire dal primo

agosto 2025. Una “stangatina” proprio in coincidenza con la partenza per le vacanze di molti italiani che ha sollevato un mare di proteste. Tanto che il governo ha deciso di fare subito marcia indietro, ritirando la proposta.

Cambio di sistema Il 2026 potrebbe portare con sé una piacevole inversione di tendenza. A confermarlo è stato a settembre il presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, Nicola Zaccheo, durante la presentazione alla Camera dei Deputati della Relazione annuale dell’Autorità di regolazione dei trasporti. Con il nuovo anno è attesa l’entrata in vigore di un nuovo sistema tariffario che collegherà l’importo dei pedaggi agli investimenti effet-

tivamente realizzati dai concessionari sulla rete in loro gestione. Secondo quanto illustrato da Zaccheo, questo nuovo approccio porterà a un beneficio per le tasche degli automobilisti. Anche se, va detto, gli effetti della riforma inizieranno a vedersi non nell’immediato, ma tra il 2027 e il 2028. Secondo Zaccheo, l’obiettivo delle misure è quello di “garantire maggiormente il bilanciamento tra l’esigenza di conservazione dell’equilibrio economico-finanziario della concessione, la sostenibilità degli investimenti e la necessità di contenere i costi per l’utenza, promuovendo una ge-

stione sempre più improntata a criteri di efficienza, responsabilità e trasparenza”.

STANGATINA SALTATA

In estate è stata ritirata la proposta che prevedeva rincari di un euro ogni 1.000 km dal 1° agosto

Nodo cantieri Non è questa però l’unica modifica che dovrebbe entrare in vigore. Si interverrà anche per erogare rimborsi sui pedaggi quando si verificano limitazioni all’utilizzo della rete, come ad esempio nel caso di cantieri che bloccano il traffico e allungano in maniera significativa i tempi di percorrenza. Infine, aumenteranno per i concessionari gli obblighi di trasparenza sulle informazioni di viaggio.

3-5

La batteria di un’auto dura in genere da 3 e 5 anni, ma il periodo varia in base alla manutenzione e all’utilizzo del veicolo

IN SINTESI

COME NON INCAPPARE IN BRUTTE SORPRESE

BATTERIA Il freddo riduce la capacità di accumulo: un caricatore portatile evita sorprese. VISIBILITÀ Spazzole tergicristallo efficienti e liquido lavavetri con antigelo. Raschietto e spray deghiacciante sempre a portata. LUCI

Controllare lampadine e regolazione del fascio luminoso: più ore di buio richiedono impianti perfetti.

INVERNO , come preparare l’auto dalla batteria fino all’illuminazione

i sa, l’inverno è il periodo che più mette alla prova le automobili: freddo intenso, strade innevate o ghiacciate, giornate più corte e visibilità ridotta.

Bastano però alcuni accorgimenti, da programmare già in autunno, per viaggiare senza pensieri. Il primo passo riguarda gli pneumatici. Le gomme invernali garantiscono maggiore aderenza su neve e ghiaccio e spazi di frenata ridotti: al di là degli obblighi di legge, sono la soluzione ideale per circolare in sicurezza durante i mesi freddi.

A cosa fare attenzione

Dotarsi di coperture ad hoc però non basta per evitare spiacevoli inconvenienti al volante. La batteria è un al-

tro elemento delicato di ogni vettura. Le basse temperature ne riducono la capacità e non sono rari i guasti proprio nei mesi freddi. Un controllo in officina può evitare brutte sorprese, mentre un piccolo caricabatterie portatile o un kit di cavi di emergenza offre una buona via d’uscita nel caso si rimanga in panne.

Anche la visibilità, compromessa dal sole invernale più basso o dalla nebbia, merita attenzione: spazzole tergicristallo efficienti, liquido lavavetri con antigelo, raschietto e spray deghiacciante sono strumenti semplici ma fondamentali per affrontare parabrezza ghiacciati e strade cosparse di sale. Un parabrezza pulito e trasparente fa la differenza soprattutto al buio, quando i fari delle auto in ar-

rivo possono facilmente creare riflessi fastidiosi.

Tante insidie L’umidità all’interno dell’abitacolo è un nemico silenzioso: può appannare i vetri e danneggiare le guarnizioni. Per evitarla conviene sostituire il filtro antipolline, controllare la tenuta delle portiere e usare tappetini in gomma facilmente lavabili. Una spugna o un panno anti-appannamento da tenere nel vano portaoggetti può tornare utile nei momenti critici. Le giornate corte richiedono infine un impianto luci perfettamen-

L’IMPIANTO

FARE ATTENZIONE ALLO STATO DEI FRENI: COL FONDO VISCIDO SONO DETERMINANTI

te funzionante: un rapido controllo tecnico permette di regolare correttamente il fascio luminoso, aumentando la sicurezza di tutti.

LE COSE DA FARE

Consigli utili per riuscire ad affrontare freddo, neve e ghiaccio senza particolari problemi

A completare la lista degli accorgimenti che sarebbe meglio avere per preparare la propria vettura ai mesi più rigidi ci sono i focus su alcuni accessori utili: torcia, guanti, coperta, spazzola da neve e cavi di avviamento. Piccoli alleati che, in caso di emergenza, fanno la differenza.

Preparare l’auto all’inverno significa affrontare la stagione fredda con più sicurezza e serenità, trasformando ogni viaggio in un’esperienza senza imprevisti.

L’efficienza dell’impianto frenante deve essere al top durante tutto l’anno, ma a maggior ragione nei mesi più freddi, quando il fondo stradale è più insidioso a causa di ghiaccio, fango e detriti, con conseguente allungamento dello spazio di arresto del veicolo. Meglio dunque dedicare un po’ di tempo a un attento check-up di tutto il sistema frenante. Occorre attenzionare lo spessore delle pastiglie, che deve essere di almeno 3-4 mm. Occhio poi anche ai dischi: se deformati o con segni di usura vanno cambiati, perché le prestazioni in frenata risultano compromesse. C’è poi il liquido dell’impianto frenante: il livello si verifica facilmente tramite il serbatoio che si trova nel vano motore. Se il liquido ha più di due anni, potrebbe essere opportuno sostituirlo. Infine, svolge un ruolo importante anche la pulizia: quando si lava l’auto è bene preoccuparsi anche del sottoscocca e dei freni, per rimuovere il sale stradale e l’accumulo di sporcizia.

SICURI NEI MESI FREDDI DELL’ANNO

Il FREDDO impone più attenzione Regole e sicurezza per gli pneumatici

gni anno, con l’arrivo dell’autunno, torna il momento di pensare alle gomme invernali. La normativa stabilisce che dal 15 novembre al 15 aprile i veicoli a motore a quattro ruote debbano circolare con pneumatici invernali, oppure avere a bordo catene da neve omologate. È prevista una deroga di un mese, che consente di montare le coperture invernali dal 15 ottobre e di toglierle entro il 15 maggio.

La regola è valida su tutto il territorio nazionale, ma in alcune zone – soprattutto quelle alpine o appenniniche – ordinanze regionali o provinciali possono anticipare o prolungare il periodo, in base alle condizioni climatiche. Restano esclusi dall’obbligo i ciclomotori a due ruote e i motocicli, che in presenza di neve o ghiaccio non possono comunque circolare.

Il problema

L’obiettivo è chiaro: garantire sicurezza. A basse temperature, gli pneumatici estivi diventano rigidi e perdono aderenza. Quelli invernali, invece, hanno una mescola studiata per rimanere

elastica anche sotto i 7 gradi, oltre a un disegno del battistrada con lamelle e scanalature profonde che migliorano trazione e frenata su superfici bagnate, ghiacciate o innevate. La legge ammette l’alternativa delle catene a bordo, purché siano compatibili con

la misura delle gomme e facilmente montabili. Gli pneumatici invernali, in ogni caso, sono la scelta preferibile.

RISCHIO MULTE

Chi non rispetta le norme sugli pneumatici rischia una sanzione fino a 335 euro, con decurtazione di tre punti sulla patente

Chi non rispetta l’obbligo rischia sanzioni: nei centri abitati la multa parte da 41 euro, fuori città può arriva-

LA PROVA

IL GIUSTO SPESSORE

Basta una moneta per capire

Per viaggiare sicuri è fondamentale che il battistrada abbia il giusto spessore. La legge prevede un minimo di 1,6 mm, ma gli esperti consigliano almeno 4 mm. Un metodo pratico è la prova della moneta da 2 euro: se la parte argentata esterna sporge dalla scanalatura, bisogna cambiare lo pneumatico.

re fino a 335 euro, con la decurtazione di tre punti dalla patente. Nei casi più gravi la polizia può intimare di non proseguire la marcia. Il cambio stagionale comporta un costo variabile, in genere tra 30 e 80 euro, a seconda dell’officina e dei servizi aggiuntivi. Per risparmiare, molti automobilisti scelgono di avere due treni completi di gomme con cerchi dedicati, facilitando il montaggio e lo stoccaggio. L’investimento è compensato da una maggiore sicurezza e da minori rischi di usura. Prepararsi in tempo evita code nelle officine e permette di affrontare la stagione fredda con maggiore tranquillità, rispettando la legge e viaggiando con più stabilità e controllo su qualsiasi fondo stradale. In questo modo il cambio gomme diventa non solo un obbligo normativo, ma una abitudine per la sicurezza.

LA SCELTA

LE QUATTRO

STAGIONI:

PRO E CONTRO

Il compromesso

Le gomme quattro stagioni, dette anche “all season”, rappresentano una soluzione intermedia tra pneumatici estivi e invernali. Sono contrassegnate dalla sigla M+S (Mud & Snow) e spesso dal pittogramma con la montagna a tre cime e il fiocco di neve (3PMSF), che ne certifica l’idoneità in caso di neve. Il vantaggio principale è pratico: non serve il cambio stagionale e si può circolare viaggiare tutto l’anno senza pensieri. Questa scelta è particolarmente indicata per chi vive in zone dal clima mite o per chi percorre pochi chilometri, soprattutto in città.

Tuttavia, queste gomme rappresentano un compromesso: non offrono le stesse prestazioni di una copertura estiva ad alte temperature né la sicurezza di una invernale su fondi ghiacciati. Per questo, nelle aree montane o con inverni rigidi, rimane consigliabile optare per un doppio treno di pneumatici, garantendo così la massima aderenza e stabilità in ogni condizione.

Proteggiamo ciò che ami,

LA REGIONE

ANCORA POCO

BATTUTA

DAL TURISMO

DI MASSA,

MA CON UN PATRIMONIO

TUTTO DA SCOPRIRE

Ancora poco considerata dal turismo di massa, in realtà la Calabria è una regione che offre davvero tantissimo. Basta dare un’occhiata alle grandi ricchezze storiche e naturalistiche su cui può contare, a partire dagli 800 km di costa ininterrotta. Inoltre, sul territorio regionale si contano ben sei parchi marini regionali, tre parchi nazionali (il Parco Nazionale del Pollino, il Parco Nazionale della Sila e il Parco Nazionale d’Aspromonte) e decine di riserve naturalistiche. Una meta perfetta per chi voglia viaggiare circondato in ogni momento da paesaggi spettacolari e suggestivi. Un tocco di storia e fascino si ritrova poi nei borghi che si susseguono da Cosenza a Crotone, per arrivare fino a Reggio Calabria: ben 15 quelli che sono stati inseriti nell’elenco dei “Borghi più belli d’Italia”. A spiccare sono Aieta, Bova, Gerace, Stilo, Caccuri e Santa Severina: luoghi in cui si respira un’atmosfera unica e si possono scoprire tante bellezze nascoste.

800

I km di costa ininterrotta

FOCUS

NATURA SELVAGGIA? IN ASPROMONTE

n viaggio su due ruote che possa unire mari e monti e paesaggi davvero indimenticabili? Non c’è niente di meglio della Calabria. Partendo da nord, il tour può prendere il via dal Parco del Pollino, fare tappa alla preistorica Grotta del Romito, per poi raggiungere i cosiddetti Borghi del Lao, da scoprire magari seguendo uno dei tre percorsi tematici che permettono di focalizzarsi su alcuni aspetti specifici del territorio. Si può scegliere tra la Strada della Storia e della Cultura, la Strada degli Antichi Mestieri e la Strada dei Sapori. Immancabile poi una tappa in alcuni centri davvero ricchi di fascino come Civita e Castrovillari, non a caso definita la “capitale del Pollino”.

Chi ama invece i borghi a mezzacosta, da raggiungere salendo e scendendo in sella alla moto tra numerosi tornanti, la zona del Parco Marino Regionale “Riviera dei Cedri” è la scelta perfetta. Anche qui i luoghi da visitare certo non mancano, a partire da Santa Maria del Cedro, in cui è presente anche un museo dedicato a questo agrume. Bellissime anche Praia a Mare, con la celebre Isola di Dino, Tortora e San Nicola Arcella.

Il “cuore verde” della Sila Ci si può spostare poi in quello che è il vero “cuore verde” della regione, la Sila, muovendosi tra tre province: Cosenza, Catanzaro e Crotone. Chi ama i territori montani troverà stupendi, anche al di fuori della stagione scii-

stica, Camigliatello Silano e Lorica. Da non perdere anche i laghi silaniLago Arvo, Lago Cecita e Lago Ampollino - così come l’Abbazia Florense di San Giovanni in Fiore, tra i più grandi e suggestivi edifici religiosi della Calabria.

Ci si ritrova immersi nella natura e a respirare aria purissima nella Riserva Biogenetica Naturale di Fallistro, in cui meravigliarsi di fronte ai “giganti della Sila”: larici ultracentenari che sono cresciuti in modo tale da formare una sorta di colonnato naturale che sfiora i 50 metri di altezza. E chi mai direbbe che, così a sud, si possa trovare un villaggio tirolese? Provare per

ZONA AFFASCINANTE

Per chi voglia scoprire in sella alla moto il lato più “selvaggio” della Calabria, la zona dell’Aspromonte può rivelarsi un’esperienza perfetta. Immersi in un paesaggio aspro ma senza dubbio affascinante, si incontrano i borghi fantasma dell’area grecanica, ma anche percorsi che permettono di scoprire zone che hanno colpito anche i viaggiatori del passato: il Sentiero dell’Inglese, per esempio, ripercorre le tappe degli antichi Grand Tour.

credere: basta raggiungere Villaggio Mancuso, creato negli anni Venti del secolo scorso dall’imprenditore catanzarese Eugenio Mancuso.

RIVIERA DEI CEDRI

Perfetta per chi ama la mezzacosta e raggiungere le mete dopo numerosi tornanti

Sul Tirreno

Sul Tirreno, infine, le zone della Costa degli Dei e la Costa Viola non possono che fare felici qualsiasi motociclista: tantissimi gli affacci mozzafiato dalle scogliere, così come i luoghi che meritano una visita. La famosa Tropea, per esempio, ma anche Palmi e Scilla, per arrivare fino a Reggio Calabria, dove al museo sarà possibile ammirare anche i celebri Bronzi di Riace.

UN MIX DAVVERO PERFETTO DI PAESAGGI MOZZAFIATO, ANTICHI BORGHI

IN AUTO verso l’anima del Portogallo In viaggio da Lisbona all’Algarve

iccoli villaggi di pescatori, città in cui il tempo sembra essersi fermato e una natura in grado di stupire con paesaggi in grado di conquistare l’anima. È solo una parte di ciò che si può trovare decidendo di esplorare una parte ancora poco conosciuta del Portogallo, organizzando un viaggio che dalla capitale - Lisbona - arrivi fino all’Algarve, la regione più meridionale della zona continentale del paese. Il mezzo perfetto per affrontare questo itinerario? Senza dubbio l’auto, che permette di coprire con semplicità le distanze previste e, allo stesso tempo, di vedere sfilare fuori dal finestrino un susseguirsi di paesaggi e atmosfere in grado di stupire.

Il punto di partenza

La partenza ideale è senza dubbio Lisbona. La capitale del Portogallo conquista con le sue strade in salita, l’anima cosmopolita e il sapore nostalgico che si respira tra le sue vie. Immancabili le tappe all’Alfama, il quartiere più antico, al castello di Sao Jeorge, alla Torre de Belem e al Mirodou-

ro de Santa Luzia, da cui godere di una splendida vista sul fiume Tago. Quindi, ci si sposta verso la città medievale di Évora, a circa un’ora e mezza di distanza dalla capitale: qui sembrerà di fare un salto nel passato, tra architetture romane e strade acciottolate. Da

PAESAGGIO UNICO

non perdere il Tempio di Diana, il monumento simbolo della città. Si sale di nuovo in macchina in direzione della costa, con destinazione Aljezur, un piccolo villaggio in cui si possono già am-

IL FOCUS

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GREEN

META PERFETTA PER CHI AMA

LA NATURA

Tanti tesori da scoprire

L’Algarve è un vero scrigno di tesori naturali. Ecco perché un viaggio che abbia come meta questa zona può trasformarsi anche in un’occasione per lasciarsi incantare da alcune imperdibili meraviglie. A Cabo

Si incontrano villaggi di pescatori e cittadine in cui il tempo sembra essersi fermato

mirare le case tipiche dell’Algarve, con le loro facciate candide e le cornici di porte e finestre colorate. Chi ama il mare può raggiungere i centri della cosiddetta Costa Vicentina per lasciarsi incantare dalle spiagge battute dalle onde dell’Atlantico, amatissime dai surfisti.

IDEALE TUTTO L’ANNO

Clima mite assicurato

Quando organizzare un viaggio in auto tra Lisbona e l’Algarve? In realtà il clima mite consente di apprezzare questo itinerario tutto il periodo dell’anno, anche se i mesi migliori sono settembre e ottobre e da aprile fino ai primi di giugno. Se possibile, meglio evitare l’affollata stagione estiva.

Tra spiagge e borghi

Si prosegue quindi nel cuore dell’Algarve raggiungendo la frizzante Lagos, vicina ad alcune delle spiagge più belle del Portogallo, per poi proseguire verso la più tranquilla Alvor con le sue distese di sabbia in cui spiccano le caratteristiche rocce frastagliate. Straordinario il fascino di Ferragudo, antico borgo di pescatori, per arrivare infine nella parte orientale dell’Algarve, a Tavira, una antica città i cui edifici si affacciano sul fiume Gilao.

de São Vicente, per esempio, si può godere di un panorama unico dalla scogliera che si innalza a 75 metri sul livello del mare. Ponta da Piedade è invece una formazione rocciosa che si protende nel mare creando uno scenario mozzafiato: qui le rocce assumono varie tonalità, andando a creare un effetto unico con l’azzurro dell’acqua. Da non perdere anche la Grotta marina di Benagil, accessibile solo via mare con una barca: la sua caratteristica cupola forata lascia entrare la luce del sole, creando così effetti colorati da cartolina.

Infine, il parco naturale di Ria Formosa è un tesoro di biodiversità: un’area in cui si alternano isole, canali e lagune e dove si possono osservare più di 200 specie diverse di uccelli.

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La manifestazione ha raggiunto la sua ottantaduesima edizione

AMA LE MOTO

EICMA aprirà al pubblico da giovedì 6 a domenica 9 novembre. Ogni giornata seguirà lo stesso orario: i padiglioni di Fiera Milano Rho saranno accessibili dalle 9.30 del mattino fino alle 18.30. Una fascia oraria ampia, pensata per permettere a tutti — appassionati, famiglie e professionisti — di vivere al meglio l’esperienza della più importante esposizione internazionale dedicata alle due ruote.

Un’organizzazione di livello

Per l’edizione 2025 di EICMA, l’organizzazione ha puntato su un sistema di biglietteria completamente digitale.

L’acquisto dei biglietti è infatti disponibile esclusivamente online, attraverso il sito ufficiale della manifestazione. Una scelta che semplifica l’accesso, evita code e consente agli utenti di approfittare in anticipo delle promozioni attive. Ma l’attenzione al pubblico non si limita alla vendita. Anche la logistica è stata studiata per rendere l’esperienza quanto più agevole possibile. Nei giorni di maggiore affluenza, sabato 8 e domenica 9 novembre, i visitatori potranno prenotare gratuitamente il parcheggio in alcune aree di interscambio ATM situate in punti strategici della città. L’iniziativa favorirà l’uso del trasporto pubblico, riduce il traffico e migliora l’accessibilità all’evento, in un’ottica di sostenibilità e comfort.

EICMA 2025, l’ottantaduesima edizione dell’Esposizione Internazionale del Ciclo, Motociclo e Accessori, sarà protagonista dal 6 al 9 novembre nei padiglioni di Fiera Milano Rho. Un appuntamento che si conferma, anno dopo anno, come l’assoluto fulcro internazionale dell’industria delle due ruote, un luogo in cui passato e futuro si incontrano, dove la passione per moto e biciclette si fonde con l’innovazione tecnologica e con le nuove sfide legate alla mobilità sostenibile.

Il claim

Quest’anno, l’atmosfera che accompagnerà l’evento sarà ispirata alla

campagna “That’s Amore”, un concept che vuole sottolineare il legame emotivo profondo tra motociclisti, aziende e mezzi. Non si tratta solo di esposizione commerciale: EICMA è un’esperienza sensoriale, un momento di celebrazione collettiva di una cultura che va oltre i motori. Il claim scelto pone l’accento sulla dimensione umana del motociclismo, rispecchiando la centralità dell’utente, dell’appassionato, di chi vive la moto come stile di vita prima ancora che come mezzo di trasporto.

L’edizione 2025 si annuncia particolarmente ricca anche per quanto riguarda le presenze internazionali e le anteprime mondiali. Le grandi ca-

se motociclistiche torneranno a Milano per svelare i modelli che segneranno il mercato del prossimo anno, con una particolare attenzione rivolta alle novità nel segmento elettrico e ibrido, alla crescente digitalizzazione dei veicoli e al design ispirato al minimalismo funzionale. Si parlerà molto anche di sicurezza attiva e assistenza alla guida, settori in cui la tecnologia sta portando un’evoluzione significativa.

Non solo esposizione

L’evento però non si limita alla sola esposizione. Il successo crescente del format EICMA Riding Fest,

ANTEPRIMA SUI MODELLI

Le grandi case mondiali arriveranno a Milano per svelare le nuove uscite

la manifestazione satellite dedicata ai test ride e alle esperienze immersive su due ruote, dimostra quanto il pubblico cerchi occasioni per vivere in prima persona il rapporto con il mezzo. La seconda edizione del Riding Fest, svoltasi ad aprile 2025 al Misano World Circuit Marco Simoncelli, ha infatti fatto registrare dei numeri impressionanti, con oltre 25.000 partecipanti e più di 15.000 prove moto effettuate, a conferma di un entusiasmo che va oltre la semplice curiosità. A Misano si è potuto sperimentare tutto: dalle prove su strada a quelle in pista, dai test off-road alle attività dedicate ai giovani, con un’attenzione particolare all’educazione e alla formazione delle nuove generazioni di motociclisti.

Anche l’edizione autunnale a Milano sarà arricchita da momenti esperienziali, con aree demo, attività interattive, incontri con piloti e personaggi iconici del motorsport. EICMA dunque continua a distinguersi non solo per la quantità e la qualità dell’offerta espositiva, ma per la sua capacità di raccontare l’evoluzione della mobilità su due ruote in modo coinvolgente e trasversale. In un contesto globale in cui la sostenibilità diventa sempre più centrale, la moto si propone come un mezzo agile, moderno e rispettoso dell’ambiente, e proprio tra i padiglioni di EICMA si potrà toccare con mano come le aziende stanno interpretando questa transizione.

+1,9%

L’aumento annuo delle compravendite nei primi otto mesi del 2025

Il MERCATO DELL’USATO resta solido

Crescono anche ibride ed elettriche

el mese di agosto 2025, il mercato italiano delle auto usate ha registrato una lieve battuta d’arresto. I passaggi di proprietà delle autovetture, al netto delle minivolture – cioè i trasferimenti temporanei intestati ai concessionari in attesa della vendita al cliente finale – hanno subito una flessione dello 0,7% rispetto allo stesso mese del 2024. Una variazione contenuta, dovuta in parte anche a un calendario meno favorevole, con una giornata lavorativa in meno che ha inciso sul ritmo delle transazioni.

I numeri

Nonostante questo rallentamento, i numeri complessivi confermano la solidità del mercato dell’usato, che continua a rappresentare una scelta preferenziale per molti automobilisti italiani. Il rapporto tra auto nuove e usate evidenzia infatti un netto squilibrio: per ogni 100 vetture nuove immatricolate ad agosto, sono state vendute ben 261 auto di seconda mano. Nei primi otto mesi dell’anno, la media si attesta a 201 auto usate ogni 100 nuove. Un dato significativo, che da un lato riflette le difficoltà strutturali del mercato del nuovo e dall’altro conferma l’approccio sempre più pragmatico degli acquirenti, che guardano con crescente interesse a soluzioni di mobilità più accessibili e immediate.

A fornire il quadro complessivo è il bollettino mensile “Auto-Trend” dell’Automobile Club d’Italia, basato sui dati del Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Secondo l’analisi, nonostan-

LA TENDENZA

MEZZI SEMPRE PIÙ VECCHI

Parco circolante

Sul fronte del parco circolante, si consolida l’invecchiamento.

Ad agosto 2025, le radiazioni di autovetture – ovvero le cancellazioni dal PRA, spesso legate alla rottamazione – sono diminuite del 18,9% su agosto 2024. Il tasso di sostituzione, che misura il rapporto tra radiate e nuove immatricolate, si è fermato a 92 radiazioni ogni 100 nuove immatricolazioni.

te la flessione di agosto, il bilancio dei primi otto mesi del 2025 rimane positivo: i passaggi di proprietà delle autovetture crescono dell’1,9%, quelli dei motocicli del 2,7%, con un incremento complessivo del 2% per l’intero comparto dei veicoli.

Le alimentazioni

Dal punto di vista delle alimentazioni, benzina e diesel mantengono una posizione di assoluto predominio nel mercato dell’usato, ma le dinamiche stanno lentamente cambiando. Ad agosto, le auto ibride a benzina hanno registrato una crescita a doppia ci-

fra, con un +28,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La loro quota di mercato ha raggiunto il 9,2%, segno evidente di un cambiamento graduale nelle preferenze degli automobilisti, sempre più orientati verso soluzioni meno impattanti dal punto di vista ambientale. Parallelamente, anche l’elettrico ha segnato un +28,1%, ma la sua incidenza rimane molto limitata, fermandosi all’1,1%. Un dato che evidenzia come l’evoluzione tecnologica stia faticando a penetrare davvero nel mercato dell’usato, probabilmente a causa di un’offerta ancora ristretta.

ANCHE MOTOCICLI

Nei primi otto mesi dell’anno il mercato delle due ruote usate è cresciuto del 2,7%

I CONSIGLI

COSA VERIFICARE BENE PRIMA DI ACQUISTARE UNA VETTURA DI SECONDA MANO

Acquistare un’auto usata può rivelarsi un’ottima occasione per risparmiare, ma è fondamentale seguire alcune regole per evitare brutte sorprese. Prima di tutto, è bene informarsi sul reale valore di mercato del modello che si intende acquistare, confrontando diverse offerte. Una volta individuato il veicolo, è essenziale controllarne con attenzione lo stato generale: carrozzeria, interni, pneumatici, ma soprattutto motore e componenti meccanici.

Se non si è esperti, è consigliabile farsi accompagnare da un meccanico di fiducia. Verificare sempre il chilometraggio dichiarato, possibilmente incrociandolo con la documentazione dei tagliandi. Richiedere il certificato cronologico del PRA permette infine di accertarsi che l’auto sia libera da ipoteche o fermi amministrativi.

PRIMO SEMESTRE

AZIENDE E PRIVATI

ALLA BASE DEL BOOM DELLA FORMULA

“NLT” IN ITALIA

Nel primo semestre del 2025, il noleggio a lungo termine di autovetture e fuoristrada conferma il suo slancio, registrando un aumento del 6,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I contratti stipulati hanno raggiunto quota 542.353, secondo l’analisi dell’UNRAE basata sui dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. A trainare il mercato restano le società, che rappresentano l’86,1% del totale, con 466.780 contratti, mentre i privati si attestano al 13,9%, pari a 75.573 contratti, ma con una crescita significativa del 10,3%. La durata media dei contratti passa da 23 a 21 mesi. Questo dato riflette strategie differenti: le aziende non automotive si attestano infatti su una media di 24 mesi, mentre i privati scendono a 22. Le durate restano stabili per dealer e costruttori.

LEASING O NOLEGGIO “LUNGO” Due modalità in grande crescita

Negli ultimi anni, sempre più automobilisti e aziende stanno abbandonando la logica dell’acquisto tradizionale in favore di formule alternative per la gestione della mobilità. Tra queste, il noleggio a lungo termine e il leasing rappresentano due delle opzioni più utilizzate per avere un’auto a disposizione senza doverne diventare proprietari. A prima vista possono sembrare simili, ma in realtà presentano differenze sostanziali, sia dal punto di vista contrattuale che operativo ed economico.

Il leasing Il leasing è, sostanzialmente, una forma di finanziamento. La società di leasing acquista un’auto scelta dal cliente e la concede in uso per un periodo di tempo prestabilito, generalmente tra i 24 e i 60 mesi. Durante questo arco temporale, l’utilizzatore paga un canone mensile che copre il costo di utilizzo del mezzo. Alla fine del contratto, ha la possibilità di acquistare il veicolo versando una rata finale, detta valore di riscatto, oppure restituirlo. Questa formula è particolarmente diffusa tra i titolari di partita IVA e le imprese, poiché consente di dedurre i costi e l’IVA in modo vantaggioso, in base all’uso aziendale del veicolo. Tuttavia, va tenuto presente che, nella maggior parte dei casi, il leasing non include servizi aggiuntivi come assicurazione, manutenzione o soccorso stradale, che restano quindi a carico dell’utilizzatore. Di fatto, chi sceglie il leasing si assume una parte significativa delle re-

24-60

Generalmente, i contratti vanno dai 24 ai 60 mesi

LE DIFFERENZE

COME DECIDERE

I due scenari diversi

La scelta tra leasing e noleggio a lungo termine dipende dalle esigenze personali o aziendali. Chi ha intenzione di diventare proprietario del veicolo alla fine del contratto, e magari percorre molti chilometri l’anno, potrebbe trovare più conveniente il leasing. Chi predilige la comodità di un pacchetto tutto compreso, trova nel noleggio a lungo termine la soluzione più adatta.

sponsabilità legate alla gestione del veicolo, analogamente a quanto accade con un’auto di proprietà.

Il noleggio a lungo termine Il noleggio a lungo termine, invece, si configura come un vero e proprio servizio. In questo caso, il cliente – che può essere un privato, un professionista o un’azienda – paga un canone fisso mensile per utilizzare un’auto per un periodo compreso solitamente tra i 24 e i 60 mesi, senza alcuna opzione di riscatto alla fine del contratto. A differenza del leasing, però, il canone include una serie di servizi accessori, come assicurazione

CANONE FISSO

RCA, bollo, manutenzione ordinaria e straordinaria, assistenza stradale, gestione sinistri e spesso anche cambio pneumatici. In pratica, chi sceglie il noleggio a lungo termine paga per l’uso dell’auto, senza dover gestire alcun aspetto burocratico o operativo. Al termine del contratto, il veicolo viene restituito e, se lo si desidera, si può stipulare un nuovo contratto con un’auto diversa, sempre aggiornata e in linea con le ultime tecnologie. Questa formula è ideale per chi cerca prevedibilità dei costi, assenza di sorprese e flessibilità, anche in termini di scelta del chilometraggio e della durata del contratto.

Nel noleggio a lungo termine si paga una cifra prestabilita per l’auto e una serie di servizi

Carrozzeria Comi, Carrozzeria F.lli Ghezzi, Carrozzeria Treeffe, Carrozzeria Spluga

GLI OCCHI DI AUTO 180 PUNTATI SUL FUTURO:

SEGRETI

In un settore come quello dell'automotive dove l'evoluzione, negli ultimi anni, si è fatta incalzante, gli automobilisti hanno l'esigenza di poter contare, in ambito di manutenzione, su punti di riferimento affidabili e qualificati, al fine di mantenere la propria vettura sempre sicura e in perfetta efficienza. «È indispensabile poter affidare i propri veicoli a team di tecnici esperti, capaci di mettere le mani in tecnologie e meccanismi di ultima generazione, spesso ibridi, a volte full electric - spiega Gianluca Comi, a nome delle quattro carrozzerie che, nella Brianza lecchese, aderiscono alla rete di Auto 180 - Noi di Carrozzeria Comi di Robbiate, Carrozzeria F.lli Ghezzi di Sirtori, Spluga di Olginate e Treeffe di Santa Maria Hoè, siamo consapevoli delle mutate esigenze degli automobilisti e, per questo, abbiamo aderito con entusiasmo ai percorsi di formazione continua proposti dal nostro circuito: gli aggiornamenti ci permettono, pertanto, di intervenire, sia sulle più sofisticate vetture termiche

sia sulle mild-hybrid e fullhybrid, sia sui modelli al 100% elettrici di ultima generazione. E non si tratta solo di apprendere le modalità di intervento su queste sofisticate tecnologie, ma anche di acquisire le necessarie certificazioni per garantire la qualità delle manutenzioni eseguite, il rispetto dei diversi protocolli».

Comi spiega che il percorso compiuto dai meccanici e dai tecnici delle quattro carrozzerie di Auto 180 nella Brianza Lecchese rientra in un cammino di crescita pianificato con

attenzione: «Questo accade perché le tecnologie sostenibili, qualunque sia la direzione che prenderanno, saranno sempre più diffuse e noi dobbiamo essere in grado di operare su ognuna di esse senza nessuna distinzione».

Le certificazioni di cui sono oggi dotati i tecnici sono indispensabili, tra l’altro, per la ricalibrazione dei lidar: «I lidar (Light Detection and Ranging) sono sensori avanzati che utilizzano impulsi laser per misurare con estrema precisione la distanza tra l'auto e

gli oggetti circostanti - riprende Comi - Questi strumenti sono cruciali per le automobili di nuova generazione, poiché forniscono una visione dettagliata e tridimensionale dell'ambiente circostante, rendendo possibile la guida autonoma. La ricalibrazione dei lidar è una procedura essenziale per garantire il corretto funzionamento di questi sensori, poiché anche una minima variazione nell'allineamento può compromettere la sicurezza e l'efficacia dei sistemi di guida autonoma. Grazie alle nostre certificazioni, i nostri tecnici possono eseguire queste operazioni con la massima competenza e precisione, assicurando che ogni componente sia perfettamente calibrato e pronto a garantire un'esperienza di guida sicura e affidabile».

Tra i servizi più innovativi proposti dalle carrozzerie Auto 180 rientra anche la misurazione della scocca. Questa procedura è fondamentale perché consente di eseguire interventi di manutenzione in stretta conformità con le direttive del costruttore. Rispettare queste direttive non è soltanto una questione di precisione, ma anche di sicurezza e affidabilità: «I costruttori automobilistici sviluppano le loro linee guida basandosi su rigorosi test e ricerche, garantendo così che ogni componente e ogni

operazione sia ottimizzata per le migliori prestazioni del veicolo - riprende Comi - Grazie alla misurazione precisa della scocca, possiamo assicurarci che ogni riparazione sia eseguita a regola d’arte, ripristinando la struttura e l'integrità del veicolo come se fosse appena uscito dalla concessionaria. Questo significa che il proprietario può tornare al volante della propria vettura con la certezza di avere un'auto sicura, affidabile e perfettamente allineata agli standard originali del costruttore. Rispettare le direttive dei costruttori è quindi essenziale per garantire la massima qualità e sicurezza delle riparazioni, offrendo ai nostri clienti un servizio di eccellenza». Le carrozzerie Comi, F.lli Ghezzi, Spluga e Treeffe da anni sono punti di riferimento imprescindibile per migliaia di automobilisti brianzoli: grazie all'attenzione che le quattro realtà prestano alle innovazioni, senza dubbio continueranno a esserlo ancora per molti anni.

ROBBIATE Via Milano, 55 ✆ 039.510758 info@carrozzeriacomi.it

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+1,7%

L’incremento del premio medio per assicurare un’auto

SCATOLA NERA

LA BEFFA BLACK BOX: TRA SEI CITTÀ IL VERO VANTAGGIO È SOLAMENTE A NAPOLI

La scatola nera, introdotta nel 2012 per combattere le frodi e premiare la guida virtuosa, avrebbe dovuto ridurre i costi dell’RC auto.

Ma l’inchiesta di Altroconsumo del luglio 2025, fatta su 16 compagnie e due profili di automobilista in sei città (Milano, Torino, Roma, Firenze, Napoli e Bari), rivela esattamente l’opposto: nelle principali metropoli italiane le polizze con black box costano spesso di più di quelle tradizionali, con rincari fino al +45% a Milano. L’unica eccezione è Napoli, dove l’alto rischio spinge le compagnie a offrire sconti reali (7-11%).

Il calo di diffusione nazionale al 17% ne testimonia tutta la delusione. Restano alcuni vantaggi extra - come assistenza, ricostruzione incidenti e antifurto -, ma senza reali risparmi conviene valutare bene prima di aderire.

RC AUTO, premi ancora in aumento: è un’Italia divisa tra rincari e risparmi

l premio medio per assicurare un’automobile in Italia continua a salire: ad agosto 2025 si è attestato addirittura a 645,58 euro, registrando un incremento, in percentuale, dell’1,7% su base annua.

A rivelarlo è l’Osservatorio RC Auto Facile.it – Assicurazione.it, che sottolinea come, dopo i timidi segnali di stabilizzazione di inizio anno, i costi siano tornati a crescere. “L’inflazione, ancora presente a livelli non trascurabili, sta influenzando negativamente le tariffespiega Andrea Ghizzoni, Managing Director Assicurazioni di Facile.it -. È però prematuro dire se si tratti di una tendenza destinata a durare”.

Un Paese a due velocità Nel nostro Paese l’andamento dei premi non è uniforme: se da un lato si registrano delle impennate importanti, dall’altro alcune aree godono di lievi riduzioni.

La regione con l’aumento più marcato è l’Abruzzo, dove il premio medio è cresciuto dell’11,6% rispetto a un anno fa. Seguono la Calabria (+7%), l’Umbria (+6,9%), la Sicilia (+6,2%) e la Basilicata (+5,7%).

In controtendenza, invece, la Campania e la Liguria, dove si è registrata una diminuzione dei premi medi pari al 3,8%. In parallelo, anche il Trentino-Alto Adige ha visto una lieve flessione dell’1%.

Le aree più e meno costose Nonostante il calo, la Campania mantiene il primato come regio-

LA GUIDA

CONFRONTARE CONVIENE

Occorre valutare più preventivi

In un mercato mutevole dove i premi assicurativi continuano a oscillare, confrontare più preventivi risulta un passaggio a dir poco fondamentale.

In Italia, anche tra regioni vicine, le differenze superano addirittura somme di 200 euro: scegliere con attenzione può quindi tradursi in un risparmio concreto e immediato per tutti gli automobilisti.

ne più costosa: qui, ad agosto, assicurare un’auto è costato in media 1.012,76 euro, ben il 57% in più rispetto alla media nazionale. A seguire troviamo la Puglia al secondo posto con 712,65 euro, e il Lazio al terzo con 704,02 euro.

All’estremo opposto, il Friuli-Venezia Giulia si conferma l’area più economica con una media di 444,10 euro. Bene anche il Trentino-Alto Adige (473,56 euro) e, a sorpresa, la Basilicata, nonostante l’incremento, con un premio medio di 529,15 euro.

Occhi sui prossimi mesi Il mercato attuale resta quindi profondamente

incerto, e gli automobilisti italiani si ritrovano così a dover fare i conti con un panorama assicurativo instabile, influenzato da variabili economiche e territoriali.

Se l’inflazione dovesse mantenersi elevata anche nei prossimi mesi, i rincari potrebbero proseguire ancora senza grandi pause.

Nel frattempo, l’invito rivolto a tutti gli utenti è quello di confrontare più offerte e valutare attentamente più preventivi: questo rimane infatti l’unico strumento concreto per provare a difendersi da una serie di aumenti che, al giorno d’oggi, sono davvero poco prevedibili.

PERCENTUALI IN RIALZO Campania, Puglia e Lazio le tre regioni italiane con assicurazioni più care

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ottobre

I NUMERI AUTO CONNESSE E GUIDA AUTONOMA: UN MERCATO IN ACCELERAZIONE

Secondo una ricerca del Politecnico di Milano, il mercato delle auto connesse in Italia vale 1,56 miliardi di euro, mentre gli Adasdai sistemi anticollisione al mantenimento della corsia - raggiungono i 950 milioni. Cresce intanto la prospettiva della guida autonoma: per Next Move, i modelli passeranno da 17mila nel 2022 a oltre 125mila nel 2030 (+635%), trainati dallo sviluppo delle smart road.

191

I miliardi di euro previsti per il mercato globale delle smart road entro il 2032

SMART ROAD : le strade intelligenti che cambiano la mobilità moderna

on siamo ancora sulle strade del futuro immaginato dai film di fantascienza, con auto che volano come astronavi in mondi digitali, ma le smart road sono già una realtà concreta e rivoluzionaria. Queste infrastrutture “intelligenti” combinano tecnologia avanzata, sensori, telecamere, comunicazioni wireless e intelligenza artificiale per migliorare sicurezza, flusso del traffico e sostenibilità ambientale.

La chiave del processo

Il cuore delle smart road è la raccolta e l’elaborazione dei dati in tempo reale. Grazie a sistemi di

Vehicle-to-Infrastructure (V2I), le auto comunicano con le strade, ricevendo una serie di informazioni su condizioni del traffico, allerte meteo o eventuali incidenti. Così, se è presente un ostacolo alla circolazione, le auto in arrivo vengono avvisate preventivamente, permettendo di rallentare e, se necessario, scegliere percorsi alternativi. Questo flusso costante di dati contribuisce anche alla manutenzione predittiva e alla gestione intelligente della viabilità.

Investimenti in crescita

Il mercato globale delle smart road è in rapida crescita: da 43 miliardi di

euro nel 2022 si prevede un balzo a 191 miliardi entro il 2032, trainato sia dall’hardware (sensori, tag Rfid, dispositivi di comunicazione) sia dal software, che analizza i dati e li integra nelle applicazioni di mobilità.

Il Nord America ha guidato il mercato nel 2023 con 17,6 miliardi di euro, ma nei prossimi anni sarà la Cina a investire maggiormente, con oltre 9,5 miliardi previsti entro il 2030. L’Unione Europea segue con 7,6 miliardi destinati a 134 progetti.

Come cambia l’Italia

Anche l’Italia si sta muovendo in questa direzione. Tratti come la A35

Brescia–Milano, dotata di pavimentazione per la ricarica delle auto elettriche, la A2 Autostrada del Mediterraneo, cablata con fibra ottica e Wi-Fi, e la A4 Milano–Bergamo, con corsia dinamica regolata da algoritmi, sono tre esempi concreti di smart road che riducono le emissioni fino a 1,5 tonnellate di CO2 l’ora.

Passi in avanti

Le potenzialità delle smart road si realizzano a pieno in sinergia con la mobilità intelligente e i veicoli autonomi.

AUTOSTRADE RINNOVATE

In Italia i progetti più importanti già realizzati riguardano A35, A2 e tratti della A4

In Italia, il mercato della smart mobility ha raggiunto nel 2023 i 2,9 miliardi di euro, con una crescita del 17% rispetto all’anno precedente, in linea con la media europea. Numeri in rialzo che confermano come strade e veicoli interconnessi permettano di costruire un ecosistema di trasporto più sicuro, efficiente e sostenibile, pronto a rispondere alle sfide future.

In sostanza, le smart road non sono solo un’innovazione tecnologica, ma un elemento chiave per la mobilità del domani. Migliorano sicurezza, fluidità del traffico e sostenibilità, e offrono il terreno ideale per l’evoluzione dei veicoli autonomi. L’orizzonte delineato è ben chiaro: le strade del futuro saranno tutte intelligenti e connesse, trasformando radicalmente il modo in cui ci muoviamo ogni giorno.

LA SPERIMENTAZIONE

60 SINDACI PRONTI AL TEST “SELF DRIVING”

L’adesione dei primi cittadini

Sessanta sindaci italiani, da Milano a Torino, lo scorso luglio hanno aderito all’appello “Guida autonoma: l’Italia in prima fila”, iniziativa pensata per trasformare i comuni in laboratori a cielo aperto. L’obiettivo è semplice: colmare il grande gap presente con Stati Uniti e Cina, dove la sperimentazione è già su larga scala. In Europa, invece, progetti frammentati e regole diverse frenano la possibile innovazione. Per gli amministratori locali la posta in gioco è alta: ridurre traffico e inquinamento, migliorare la mobilità di anziani e disabili e rendere più efficienti i collegamenti periferici. Un traguardo ambizioso, ma senza una strategia europea condivisa, risorse mirate e un quadro normativo aggiornato, l’Italia rischia ancora una volta di restare spettatrice di una rivoluzione già in corso.

John McCarthy conia il termine “intelligenza artificiale” in una proposta per un seminario

ALAN TURING

LA NASCITA? SI DEVE AGLI STUDI DEL “PAPÀ DEI COMPUTER”

Si è cominciato a parlare ufficialmente di Intelligenza Artificiale negli anni ‘50, con il termine coniato da John McCarthy nel 1955 e l’organizzazione della conferenza di Dartmouth nel 1956. Tuttavia, le idee e i concetti che hanno preparato il terreno per l’AI risalgono a molto prima, con il famoso Alan Turing (padre dei computer), che nel 1950 propose studi che gettarono le basi per la computabilità.

L’AI sale a bordo delle vetture e rende la guida più sicura e precisa

intelligenza artificiali (AI) sta invadendo ormai ogni settore della nostra vita: cellulari, computer, televisori, elettrodomestici e di certo non poteva mancare l’auto.

La guida semi-autonoma

Uno degli sviluppi più significativi legati all’AI nelle macchine riguarda i veicoli autonomi. Sebbene la tecnologia sia ancora in fase di evoluzione, molte auto di ultima generazione sono già dotate di sistemi di assistenza alla guida (ADAS) che utilizzano l’intelligenza artificiale per migliorare la sicurezza e la comodità. Questi sistemi sfruttano sensori, telecamere e ra-

dar per monitorare l’ambiente circostante, prevedere i comportamenti degli altri utenti della strada e reagire rapidamente in situazioni di emergenza. La capacità di prendere decisioni in tempo reale è resa possibile grazie agli algoritmi di machine learning, che permettono al veicolo di “apprendere” dalle proprie esperienze e dai dati raccolti durante la guida. Anche se la guida completamente autonoma non è ancora una realtà quotidiana per tutti perché l’ultima parola spetta sempre a chi è al volante, l’AI sta comunque aprendo la strada verso una maggiore sicurezza e una riduzione degli incidenti causati da errori umani.

Tutte le auto di nuova generazione hanno gli Advanced Driver Assistance Systems 1955

Oltre alla sicurezza, l’intelligenza artificiale sta influenzando anche le prestazioni del veicolo. I moderni sistemi di gestione del motore, ad esempio, possono adattarsi in tempo reale alle condizioni di guida, migliorando l’efficienza del carburante e riducendo le emissioni. Questo avviene grazie all’analisi dei dati provenienti dai sensori del motore, che consente di ottimizzare le performance in base a variabili come il tipo di strada, la velocità o il carico del veicolo.

Inoltre, l’AI può prevedere quando è necessario un intervento di manutenzione, analizzando i dati di funzionamento del veicolo. Questo non

solo aumenta la durata della macchina, ma riduce anche il rischio di guasti improvvisi, migliorando l’affidabilità complessiva.

CYBER ATTACCHI COLONNINE DI RICARICA E HACKER

Infrastrutture nel mirino

SISTEMI ADAS

Infine un altro campo in cui l’intelligenza artificiale si sta facendo sempre più largo è nell’esperienza dell’utente. Proprio come accade già con gli smartphone, oggi molte auto sono dotate di assistenti vocali intelligenti che consentono ai conducenti di interagire con il veicolo in modo naturale, senza dover staccare le mani dal volante o gli occhi dalla strada. Questi assistenti, alimentati da AI, sono in grado di comprendere comandi vocali complessi, rispondere a domande, gestire il sistema di navigazione e perfino regolare le impostazioni dell’auto in base alle preferenze individuali. Le auto stanno diventando sempre più connesse, grazie alla possibilità di interagire con applicazioni e dispositivi esterni. Sistemi di infotainment avanzati, alimentati da intelligenza artificiale, possono ora suggerire percorsi alternativi in tempo reale, avvisare il conducente di eventuali ingorghi o fornire previsioni meteo personalizzate, tutto in base ai dati raccolti e analizzati dall’AI. L’intelligenza artificiale dunque non sta solo cambiando il modo di guidare, ma sta anche trasformando l’intera industria automobilistica, promuovendo una rivoluzione che porterà a veicoli più sicuri, efficienti e intelligenti.

L’Automotive & Smart Mobility Global Cybersecurity Report di Upstream ha registrato nel 2024 ben 409 attacchi informatici contro le infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, a fronte dei 295 del 2023. Un incremento del 39% che sottolinea come la transizione energetica non possa prescindere anche da un rafforzamento della protezione digitale. Le iniziative malevole stanno divenendo non solo più comuni, ma anche ad elevato pericolo. Nel 2024, il 59% degli attacchi informatici registrati nelle stazioni di ricarica delle auto elettriche aveva il potenziale di danneggiare milioni di dispositivi. Addirittura, prosegue Upstream, il 37% dei cyber attacchi alle colonnine di ricarica avrebbe colpito migliaia di dispositivi. E ancora, circa tre quarti delle iniziative malevole registrate ha determinato interruzioni del servizio o delle attività.

IL MERCATO DELLE E-CAR È IN CRESCITA

I nostri servizi

Merito anche dell’aumento dell’autonomia

I nostri servizi

■ Trasferimento di proprietà in sede

I DATI DELLE VENDITE

■ Bolli auto

■ Immatricolazione veicoli

L’ITALIA STA CERCANDO DI “RIMONTARE” INCORAGGIANTE LA PRIMA METÀ DEL 2025

■ Duplicati patenti

■ Patenti internazionali

■ Pagamenti

■ Patenti AM - A - B - C - D - E

■ Duplicati patenti

■ Patenti Internazionali

■ Corsi CQC merci e persone

urante il primo semestre del 2025 il mercato dell’auto elettrica in Europa ha registrato un’accelerazione significativa, segnando un aumento delle vendite del 24% rispetto allo stesso periodo del 2024.

■ Rinnovo Patenti

A fotografare la situazione è un’analisi condotta da Boston Consulting Group per Charge France, l’associazione che riunisce 18 tra i principali operatori del settore della ricarica elettrica. I dati non lasciano spazio a dubbi: se il contesto normativo europeo resterà stabile e coerente con gli obiettivi già fissati, entro il 2035 tra il 90% e il 100% delle nuove immatricolazioni sarà composto da veicoli elettrici

anni fa, frenavano l’adozione di massa dell’elettrico. L’autonomia media dei nuovi modelli elettrici ha ormai superato i 500 chilometri, mentre i tempi di ricarica rapida sono scesi a circa 20 minuti, rendendo la gestione quotidiana del mezzo elettrico sempre più simile a quella di un veicolo tradizionale.

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sione del prossimo cambio di veicolo. Questo dato si accompagna a una progressiva riduzione delle principali barriere tecniche che, fino a pochi

SUB AGENZIE :

IL FUNZIONAMENTO

Ma i vantaggi non si fermano qui. L’elettrificazione del parco veicolare europeo permetterebbe, secondo lo studio, una riduzione del 15% delle importazioni di petrolio entro il 2035. Un risultato che si tradurrebbe in un risparmio annuo stimato tra i 40 e i 45 miliardi di euro. Inoltre, un veicolo elettrico emette in media tre volte meno CO2 rispetto a uno termico in Europa, contribuendo così in modo sostanziale agli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’Unione. Il panorama appare dunque favorevole al raggiungimento degli obiettivi di elettrificazione previsti entro il 2035. Lo conferma Aurélien de Meaux, presidente di Charge France ed Electra, sottolineando che i progressi compiuti consentiranno all’Europa di restare competitiva sul piano industriale, energetico e tecnologico a livello globale.

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Anche in Italia la transizione sembra finalmente poter ripartire di slancio. Nella prima metà del 2025, le immatricolazioni di auto elettriche hanno visto un forte aumento, superando i 73.000 veicoli tra gennaio e maggio (+63,3% rispetto al 2024) e invertendo il trend negativo del 2024. Tuttavia, il segnale più forte arriva dal fronte delle infrastrutture, con circa 66mila punti di ricarica pubblici installati a livello nazionale e 1.600 nuovi punti attivati nei soli primi tre mesi dell’anno. Un dato che testimonia l’impegno crescente degli

IL FALSO MITO DEL CALDO CHE ERODE LA BATTERIA Nessuna ripercussione

Le alte temperature estive non incidono negativamente sull’autonomia delle auto elettriche.

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Anzi, diversi studi e test su strada confermano che, rispetto al freddo intenso, il caldo non comporta una riduzione significativa della capacità della batteria o della percorrenza disponibile. Le batterie agli ioni di litio, oggi ampiamente utilizzate nei veicoli elettrici, lavorano in modo più efficiente in condizioni di temperatura

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a una temperatura ottimale anche in caso di caldo intenso, evitando surriscaldamenti e garantendo

L’autoscuola che mette in moto la sicurezza

COLONNINE di ricarica, Nord Italia virtuoso In autostrada aumento del 67% in due anni

na situazione in espansione, ma con differenze tra il Nord e il Sud Italia. Questo il primo dato che si può evincere dall’analisi di Motus-E, l’associazione che monitora le installazioni delle colonnine per auto elettriche.

Racconto di sostenibilità

Al 30 giugno 2025, i punti di ricarica che sono stati installati sul territorio nazionale erano 67.561: di questi, 52.106 (il 77%) sono alimentati con corrente alternata, mentre il restante 23% è in corrente continua.

Tuttavia, si tratta di una presenza non sufficiente a rispondere al numero crescente di auto elettriche circolanti: 320mila. Un dato che si somma a un ulteriore aspetto: la capillarità delle installazioni. Il 57% delle colonnine di ricarica si trova infatti nel Nord Italia, contro il 20% del Centro e il 23% disponibile al Sud e nelle Isole. La sola Lombardia vanta 13.763 installazioni, seguita - a distanza - dal Lazio (7.142), dal Piemonte (6.561), dal Veneto e dall’Emilia-Romagna, dove sono presenti 5.282 punti di ricarica.

dati provinciali: in questo caso, a salire sul gradino più alto del podio è Roma (5.644 punti installati), seguita da Milano (4.604), Napoli (3.092), Torino e Brescia, rispettivamente con 2.963 e 1.892 punti di ricarica.

67.561 IMPIANTI

Il dato si riferisce all’intero territorio italiano, aggiornato al 30 giugno di quest’anno

Serve una visione d’insieme Questa dunque la situazione per chi viaggia su strade urbane ed extra urbane. Cosa accade però quando si imbocca l’autostrada? Sulla rete, il numero di installazioni sta crescendo progressivamente: al 30 giugno 2025 erano oltre 800, segnando un incremento addirittura del 67% rispetto al 2023. Lo scenario complessivo, in Italia, racconta dunque di una crescita a macchia di leopardo.

La situazione però cambia - come evidenzia Motus-E - se si guarda ai

FOCUS

L’AVVIO DEL PROGETTO

PREVISTO PER DICEMBRE

Riduzione dei costi fino al 75%

Il progetto pilota Bidi è ai nastri di partenza: l’iniziativa sarà infatti lanciata sul mercato tedesco a dicembre. Per i clienti del Gruppo Volkswagen e di OTOVO, fornitore di pannelli solari, è già possibile fare domanda per partecipare a quest’iniziativa avveniristica.

A chi sarà selezionato, Elli fornirà un caricabatterie bidirezionale in corrente continua. Secondo le prime stime, con questo innovativo sistema i clienti potranno ridurre i costi di ricarica fino al 75%, se presenti determinate condizioni.

Allo stesso tempo, l’indipendenza dalla rete elettrica può essere raggiunta in misura comparabile attraverso l’uso di energia solare autoprodotta,

Non a caso Fabio Pressi, presidente di Motus-E, ha sottolineato l’urgenza di intervenire “per migliorare, soprattutto nel Mezzogiorno, la capillarità delle installazioni”. Pressi auspica inoltre che vengano aperte al più presto le gare “per l’assegnazione dei servizi di ricarica sulle tratte rimaste indietro nel processo di infrastrutturazione”, caldeggiando “una visione strategica condivisa” di tutti gli attori coinvolti in questa rivoluzionaria transizione.

combinata appunto con la ricarica bidirezionale. A rendere possibile l’avvio del progetto, alcuni modelli di veicoli Volkswagen che sono già equipaggiati con la versione del software ID. 3.5 (o successiva) e batterie da 77kWh, quindi predisposti per la ricarica bidirezionale in corrente continua. Si parte dunque dal concreto, per sognare in grande.

57%

La percentuale di colonnine che si trovano nella parte settentrionale del nostro Paese

Ottenere energia dalle batterie dei veicoli elettrici per sfruttarle nelle abitazioni private, oltre che utilizzare l’impianto fotovoltaico domestico. Un obiettivo ambizioso, che nasce sotto l’egida della transizione ecologica e che porta la firma di IAA Mobility 2025 Elli, società del Gruppo Volkswagen. E che potrà essere concretizzato grazie all’utilizzo del caricatore bidirezionale Bidi da 11 kW a norma di legge, che collega l’impianto fotovoltaico domestico e il veicolo elettrico con una piattaforma software modulare sviluppata appunto da Elli. Ad affiancare quest’ultima nella progettazione è il partner CUBOS, azienda leader di soluzioni energetiche sostenibili. La wallbox consente di usare la batteria dell’auto come unità di accumulo proveniente dall’impianto domestico, fornendo così energia solare autoprodotta.

MONOPATTINI , nuove regole in città tra obblighi attivi e norme in arrivo

l percorso normativo sui monopattini elettrici è nella sua fase decisiva. Alcune regole sono già pienamente in vigore, altre attendono ancora i decreti attuativi che ne renderanno effettiva l’applicazione. L’obiettivo è dare ordine a un settore cresciuto in fretta, ma non sempre accompagnato da comportamenti corretti e da adeguate tutele per chi circola in città. Oggi il quadro è chiaro su alcuni punti. Il casco è obbligatorio per tutti i conducenti, indipendentemente dall’età, una misura che ha già cambiato le abitudini di molti utenti. È vietata anche la circolazione su strade extraurbane e su quelle urbane dove il limite di velocità supera i 50 km/h. Inoltre, i monopattini devono essere dotati di indicatori luminosi di svolta e luci riflettenti, per garantire maggiore visibilità e sicurezza, soprattutto al calar del sole e nelle ore serali. Si tratta di regole che hanno contribuito a rafforzare la percezione del monopattino come veicolo vero e proprio, e non più come semplice strumento ricreativo.

L’attesa

Resta invece in attesa di entrare in vigore la novità più discussa: la targa personale. Si tratta di un contrassegno identificativo che dovrà essere collocato in posizione ben visibile sul mezzo e che permetterà di risalire con

SICUREZZA STRADALE

Obiettivo: ridurre gli incidenti e responsabilizzare chi utilizza questi veicoli

facilità al proprietario in caso di infrazioni o sinistri. Accanto alla targa è prevista anche l’assicurazione obbligatoria, destinata a completare il percorso di equiparazione del monopattino agli altri veicoli a motore. Queste di-

IL FOCUS

NEL RESTO D’EUROPA

Maglie rigide in tutta l’Ue

Secondo il Touring Club Svizzero, in Europa le regole sui monopattini sono già stringenti: in Germania è richiesta targa e assicurazione, in Francia e Spagna il casco è previsto per diverse fasce d’età. L’Italia si sta ora allineando a questo quadro normativo comunitario con le nuove disposizioni.

sposizioni diventeranno effettive solo con la pubblicazione dei decreti attuativi in Gazzetta Ufficiale, un passaggio che è atteso nei prossimi mesi. Il senso di questo pacchetto normativo è chiaro: trasformare il monopattino in un mezzo di trasporto responsabile, soggetto a regole chiare e verificabili. La diffusione di questo veicolo negli spazi urbani ha portato vantaggi in termini di mobilità sostenibile e riduzione del traffico, ma ha anche generato episodi di uso improprio, dall’eccesso di velocità al transito sui marciapiedi. Con le nuove misure, l’intento è ridurre questi comportamenti e garantire una convivenza più ordinata tra pedoni, ciclisti e automobilisti. Le regole già operative rappresentano un primo passo, mentre l’arrivo di targa e assicurazione completeranno il quadro, rafforzando i controlli e la responsabilità individuale.

I NUMERI

INCIDENTI IN FORTE AUMENTO

Dati Aci-Istat

Gli incidenti che coinvolgono monopattini elettrici sono in costante crescita. I dati Aci-Istat mostrano che tra il 2022 e il 2023 i sinistri sono passati da meno di 3mila a oltre 3.300, con feriti in aumento e vittime salite da 16 a 21. Nel 2024 la tendenza

non si è fermata: quasi 3.900 episodi, oltre 3.700 persone rimaste ferite e 23 decessi. La gran parte avviene in città, dove il monopattino è diventato un mezzo quotidiano, mentre sulle strade extraurbane, pur meno frequenti, gli incidenti risultano più gravi. Numeri che confermano come non si tratti di un fenomeno marginale, ma di una realtà che richiede regole precise, controlli adeguati e comportamenti più responsabili. Colpisce soprattutto il dato sull’età: molti degli utenti coinvolti sono giovani e giovanissimi, spesso alla prima esperienza con un mezzo di trasporto sulle strade urbane. A questo si aggiunge la scarsa protezione in caso di urti, che rende anche i sinistri meno gravi potenzialmente pericolosi.

I CASI

QUANDO IL FAI DA TE NON BASTA PIÙ E SERVE RIVOLGERSI A UNA OFFICINA

Ci sono operazioni che ogni ciclista può svolgere da solo, come pulire la catena, gonfiare le gomme o controllare la carica della batteria. Altre invece richiedono strumenti e competenze specifiche. È il caso, ad esempio, dello spurgo dei freni idraulici, della sostituzione del fluido dei freni, del cambio delle pastiglie particolarmente usurate o dell’aggiornamento dei software di gestione del motore. In questi casi affidarsi a un centro specializzato non è solo una questione di comodità, ma soprattutto di sicurezza. Un tecnico esperto può individuare in anticipo piccoli problemi destinati a peggiorare col tempo e offrire suggerimenti utili per migliorare le prestazioni della bici. Un controllo professionale, eseguito almeno una volta l’anno, è la scelta migliore per chi utilizza la e-bike con regolarità, anche solo per avere la certezza di pedalare senza rischi e con la massima efficienza.

2000

I chilometri dopo i quali conviene sostituire i copertoni per mantenere stabilità

LA SCHEDA

CONSIGLI PRATICI DA SEGUIRE

TRASMISSIONE Pulire

catena e ingranaggi con spazzolino e lubrificante specifico. Troppo olio attira sporco.

PNEUMATICI Controllare la pressione indicata sul fianco della gomma. Sostituire i copertoni usurati. MOTORE Usare correttamente le marce ed evitare sforzi eccessivi. Ruote sempre ben allineate.

FRENI Verificare tensione dei cavi e stato delle pastiglie. Per i freni idraulici, spurgo periodico in officina.

Fare il TAGLIANDO alla e-bike per garantire più durata e sicurezza

l “tagliando” della e-bike non è un vezzo per appassionati, ma una pratica indispensabile per mantenere efficienza, autonomia e sicurezza. Le biciclette a pedalata assistita sono ormai una presenza stabile nelle città e nelle gite fuoriporta, ma come ogni mezzo che si usa con regolarità richiedono cure periodiche. Una manutenzione puntuale evita guasti improvvisi e prolunga la vita dei componenti più delicati, dalla batteria al motore.

Il cuore della e-bike è la batteria. La sua durata dipende in gran parte da come viene trattata: ricaricarla spesso, anche dopo tragitti brevi, permette di distribuire meglio il lavoro tra le celle e ridurre l’usura. Tenerla lonta-

na da temperature estreme e non lasciarla mai scarica a lungo sono altre regole semplici che fanno la differenza.

Da non trascurare

Accanto alla batteria c’è la trasmissione, che resta un meccanismo tradizionale. Catena, ingranaggi e deragliatori devono essere puliti e lubrificati, altrimenti lo sporco e la ruggine riducono l’efficienza e aumentano il rischio di rotture. Bastano uno spazzolino, un panno e un lubrificante specifico per garantire scorrevolezza e silenziosità.

Anche gomme e camere d’aria meritano attenzione. Una pressione corretta riduce lo sforzo di pedalata, migliora la stabilità e preserva la bat-

teria. Pneumatici consumati o troppo scarichi aumentano i rischi e diminuiscono la resa. Controllarli spesso, sostituirli quando i battistrada sono lisci, è un gesto di sicurezza oltre che di praticità.

Sistema frenante I freni sono un capitolo a parte. Che siano a pattino, a disco meccanico o idraulico, vanno verificati con regolarità. Cavi ben tesi, pastiglie in buono stato e rotori puliti fanno la differenza tra una frenata pronta e una potenzialmente pericolosa. Alcuni controlli possono essere fatti in autonomia, altri richiedono mani esperte.

SALUTE BATTERIA

Una ricarica frequente e regolare aiuta a mantenere più a lungo l’efficienza della batteria.

Infine il motore, che di solito non ha bisogno di grandi interventi. Restano però valide alcune buone pratiche: evitare sforzi eccessivi, non partire sempre con marce alte, mantenere l’allineamento delle ruote. Si tratta di accorgimenti semplici, che però proteggono il sistema e allungano gli anni di utilizzo.

Il “tagliando” di una e-bike non è quindi un’operazione complessa, ma un insieme di piccole attenzioni. Gestite con regolarità, queste cure garantiscono viaggi più fluidi, sicuri e duraturi, trasformando ogni uscita in un piacere senza sorprese.

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I km di lunghezza della pista ciclabile ligure che si è aggiudicata il primo posto al Green Road Award

In bici lungo la RIVIERA DEI FIORI come sospesi tra il mare e le colline

a pista ciclabile ligure tra Ospedaletti e Imperia, lunga circa 33 km, si è aggiudicata il primo posto al Green Road Award, conosciuto per essere l’Oscar del Cicloturismo, assegnato ogni anno (da dieci anni a questa parte) alle Regioni che promuovono la vacanza su due ruote con servizi per il turismo slow.

Scorci che riempiono il cuore Il tracciato si chiama Cycling Riviera, conosciuto anche come Ciclovia Parco Costiero Riviera dei Fiori. Il percorso, percorribile sia a piedi che in bici, è stato realizzato riqualificando una parte del tracciato costiero della vecchia ferrovia dismessa Genova-Ventimiglia. “L’inaugurazione della Cycling Riviera risale alla primavera del 2009 e, a più riprese, la ciclovia è stata completata nelle due direzioni fino all’ultimo tratto di 9 km inaugurato ad aprile 2025 che va da San Lorenzo al Mare alla ex stazione di Imperia Porto Maurizio”, spiegano dalla giuria del premio.

La Cycling Riviera è completamente pianeggiante, con un fondo compatto e un’ampia larghezza media che la rende accessibile a utenti di tutti i tipi, famiglie e turisti di ogni età, ciclisti, pedoni, carrozzine; tocca varie località turistiche del Ponente ligure e rappresenta un’ottima infrastruttura a favore del trasporto sostenibile, molto apprezzata dai residenti per gli spostamenti quotidiani grazie anche alla intermodalità garantita dalla rete ferroviaria lungo tutto il percorso, dotato anche di punti ristoro, no-

GREEN ROAD AWARD

CATENA CHE RENDE LIBERI

Spostarsi sulle due ruote

“Quella della bicicletta è l’unica catena che rende liberi”.

È la frase che campeggia sul sito del Green Road Award il premio che ogni anno, dal 2015, viene assegnato ai percorsi ciclabili più belli. Le piste ciclopedonali cominciano ad essere sempre più numerose, ma ancora poco conosciute e per questo il Green Road Awards le valorizza.

leggio bici, servizi igienici automatizzati oltre a una precisa segnaletica. Come detto, la ciclabile si sovrappone per 24 km alla vecchia linea ferroviaria che dal 1872 al 2001 ha servito il Ponente Ligure; grazie alla bellezza dei luoghi che attraversa fu una linea di lusso, che tra la fine dell’800 e gli anni ’30 del ‘900 trasportò nobili e possidenti italiani, ma anche inglesi, tedeschi e russi, che venivano a soggiornare in Riviera. Tra i servizi lungo il percorso c’è il Whale Watching Imperia, escursione in nave per vedere balene e delfini. Il tratto di mare di fronte a Imperia fa parte infatti del cosiddetto Santuario dei Cetacei,

I DELFINI E LE BALENE

un’area protetta del Mar Ligure ricca di balene e di altri cetacei nata nel 1999 con un patto tra Francia (Costa Azzurra e Corsica), Principato di Monaco e Italia (Liguria, Toscana e nord della Sardegna). L’area si estende per 100.000 km in acque nazionali e internazionali, caratterizzate da convenzioni ambientali peculiari che hanno consentito l’instaurarsi di una catena alimentare favorevole ai cetacei. Il Santuario conta una popolazione di circa 2.000 tra balenottere comuni e capodogli, 30.000 tra stenelle, tursiopi e delfini comuni; e ancora grampi, zifi e globicefali oltre ad occasionali balenottere minori.

Lungo la ciclabile c’è il servizio Whale Watching Imperia

LA CLASSIFICA

BASILICATA E PUGLIA LE ALTRE REGIONI CHE SI SONO DISTINTE PER PERCORSI AL TOP

Il secondo posto per la ciclabile più bella se l’è aggiudicato la Ciclovia Meridiana in Basilicata. Da Potenza parte un percorso ad anello di 295 km attraverso il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese che attraversa 22 centri abitati e borghi oltre ad aree di alto interesse naturalistico, oasi protette, siti archeologici, luoghi di rilevanza storica all’interno del Parco dell’Appenino Lucano. Al terzo posto c’è la Ciclonica in Puglia che con un percorso ad anello di 350 km attraversa un territorio che coinvolge dieci comuni salentini. Il tracciato parte e arriva a Lecce e, grazie alla sua suddivisione in cinque sub-anelli più piccoli, offre la possibilità di vivere un’esperienza cicloturistica unica, tra mare, parchi, riserve naturali e borghi interni, anche lungo tragitti più brevi.

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