Atletica leggera
Una richiesta di archiviazione carica di speranza
Foto: FIDAL Colombo
Dalla procura di Bolzano è arrivata la notizia a inizio dicembre 2020: i pubblici ministeri hanno chiesto lâarchiviazione del procedimento penale nei confronti di Alex Schwazer, indagato per frode sportiva. A carico del marciatore di Racines, oro olimpico a Pechino 2006, era stato avviato un procedimento presso il tribunale di Bolzano dopo una sua presunta positivitĂ a un controllo antidoping effettuato il 1° gennaio 2016.
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SPORT 2020
Il campione prelevato a Schwazer non era risultato positivo a un primo esame, ma a distanza di mesi era emersa la presenza di testosterone sintetico nel campione â comunicata in giugno 2016 â e Schwazer, a pochi giorni dalle Olimpiadi di Rio 2016, aveva ricevuto una squalifica di otto anni dal Tas riunito nella cittĂ brasiliana. Il marciatore si è sempre dichiarato innocente evidenziando assieme al suo difensore, sia in sede di giustizia sportiva, che in sede di giustizia ordinaria, diverse anomalie nella conservazione del campione di urine. Ricevuta la perizia dei Carabinieri del Ris sul campione depositato (ricevuto molto tempo dopo la richiesta), lâipotesi che il campione potesse essere stato manipolato era sembrata verosimile al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bolzano. Nel 2019 il gip aveva quindi disposto un supplemento di analisi presso la Corte dâAppello di Colonia, la cittĂ tedesca in cui si trova il laboratorio di analisi in cui era depositato il campione. Degli accorgimenti necessari per fugare le possibili ombre: nellâordinanza il giudice riteneva, infatti, verosimile lâipotesi di una manipolazione e sussisteva quindi un âragionevole dubbio sulla colpevolezza dellâindagatoâ. Nel frattempo, Schwazer e lâavvocato Brandstätter avevano richiesto al Tribunale federale di Losanna prima una sospensione della squalifica e poi una revisione, entrambe respinte tra fine 2019 e la primavera 2020, perchĂŠ non suffragate da fatti nuovi. Le cose ora potrebbero però cambiare: dal tribunale di Bolzano potrebbe arrivare una svolta a favore dellâatleta. A metĂ settembre 2020 il perito nominato dal gip, il comandante del Ris di Parma Giampietro Lago, ha confermato la presenza di unâanomalia nella concentrazione di DNA nel campione di urine. Successivamente, la procura di Bolzano ha richiesto lâarchiviazione del procedimento. La palla passa quindi al gip che deciderĂ se rinviare a giudizio o non procedere nei confronti di Alex Schwazer. Di certo la vicenda non si concluderĂ , visto che in caso di assoluzione il marciatore di Racines potrebbe presentare un nuovo ricorso alla Corte Federale Svizzera.