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Devozionale LO SPIRITO SANTO E

“La mia parola e la mia predicazione non consistettero in discorsi persuasivi di sapienza umana, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza”. 1 Corinzi 2:4.

Rev. Luis M. Ortiz

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LO SPIRITO SANTO E L'EVANGELIZZAZIONE

Una rivista americana ha pubblicato sulla sua prima pagina il titolo “Il cristianesimo all’indietro”. È sbagliata? Solo contrapponendo gli sforzi di evangelizzazione nel mondo alla crescita demografica, ai progressi della scienza moderna, e alla proliferazione di così tanti culti eretici, ci accorgiamo che in questi giorni della fine certamente la chiesa non ne tiene il passo.

La chiesa di Gesù Cristo oggi riuscirà a star dietro e muoversi con la premura e l’urgenza che questi

giorni della fine richiedono? Se la chiesa primitiva ha potuto farlo, crediamo che la chiesa di oggi possa farlo.

Come si verificò la crescita fenomenale della

chiesa nei suoi primi giorni? Con lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo agiva attraverso persone pulite, umili, devote e obbedienti. I predicatori erano veramente unti dallo Spirito Santo.

Vediamo Pietro, pieno dell’unzione dello Spirito Santo, predicare un grande sermone alla Pentecoste, e in quel giorno tremila anime furono salvate (Atti 2:14- 41). Vediamo Pietro e Giovanni, pieni del potere dello Spirito Santo, guarire un uomo zoppo fin dalla nascita, e in quel giorno cinquemila anime furono salvate (Atti 3:1-4).

Vediamo Pietro, con il dono della parola di conoscenza e di discernimento dello Spirito Santo, rimproverare Anania e Saffira per il loro inganno; e in quel giorno i convertiti si rafforzarono, gli ipocriti si allontanarono e i fedeli aumentarono (Atti 5:1-35). Vediamo di nuovo Pietro, sotto l’unzione dello Spirito Santo, predicare nella casa di Cornelio, e in quel giorno lo Spirito Santo discese e convertì e battezzò i gentili (Atti 10:1-48). Lo vediamo anche, pieno di Spirito Santo, pregare per Dorcas, che era morto ma Dio lo risuscitò (Atti 9:36-42).

C’era anche il diacono Stefano che, “pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e segni tra il popolo” (Atti 6:8). Il sangue del martire Stefano fu il seme che produsse il grande missionario e vincitore di anime, San Paolo.

Abbiamo anche il diacono Filippo, che “predicò il Cristo. E le folle unanimi prestavano attenzione alle cose dette da Filippo, ascoltandolo e osservando i miracoli che faceva. Infatti gli spiriti immondi uscivano da molti indemoniati, mandando alte grida; e molti paralitici e zoppi erano guariti” (Atti 8:5-8). E Barnaba, che era un altro predicatore, “un uomo buono, pieno di Spirito Santo e di fede” (Atti 11:24).

Un altro esempio è San Paolo, un uomo istruito il cui ministero e la cui “predicazione non consistettero in discorsi persuasivi di sapienza umana, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza” (1 Corinzi 2:4). Sebbene Paolo fosse un grande studioso, un grande teologo, un grande oratore, un grande intellettuale, sapeva che per ottenere conversioni vere tra i suoi ascoltatori, non aveva bisogno di risorse umane, ma permise allo Spirito Santo di fare uso di lui e dei suoi talenti.

Nei primi giorni della chiesa, i templi locali erano centri di evangelizzazione e fervore missionario dove il ministero dello Spirito Santo era così reale ed evidente che ad esempio nella chiesa di Antiochia, dove erano Barnaba, Saulo e altri, “mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati»” (Atti 13:2-4). Il lavoro missionario di questa chiesa locale era così straordinario che fu proprio qui ad Antiochia, dove “per la prima volta, i discepoli furono chiamati cristiani” (Atti 11:26).

Nella chiesa primitiva, i capi erano uomini pieni dello Spirito Santo che operavano con i doni miracolosi dello Spirito Santo. Pertanto, quando Anania e Saffira cospirarono per ingannare la chiesa e il pastore, Pietro, con il dono della parola di conoscenza e di discernimento, disse loro: “Perché Satana ha così riempito il tuo cuore da farti mentire allo Spirito Santo e trattenere parte del prezzo del podere?” (Atti 5:3).

Quando i legalisti vollero mescolare la Legge e la grazia in modo che i cristiani osservassero la Legge e il sabato, ecc., i leader del primo consiglio cristiano a

Gerusalemme, con il dono della parola di saggezza dello Spirito Santo, dissero: “È parso bene allo Spirito Santo e a noi di non imporvi altro peso all’infuori di queste cose, che sono necessarie” (Atti 15:28).

Cari fratelli, la chiesa di Gesù Cristo di oggi deve stare dietro agli eventi di questi tempi molto pericolosi. Allora è urgente avere una potente effusione dello Spirito Santo nel cuore; è necessario avere lo Spirito Santo nella congregazione come una gloriosa realtà; è essenziale avere il glorioso impatto del potere dello Spirito Santo nella nostra vita. Solo in questo modo la chiesa verrà toccata e scossa alle sue fondamenta, e le folle si rivolgeranno al Signore. Amen.

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