
VERTU
ARREDI, DIPINTI ANTICHI E OBJETS DE
Milano, 28, 29, 30, 31 ottobre 2025

































![]()

ARREDI, DIPINTI ANTICHI E OBJETS DE
Milano, 28, 29, 30, 31 ottobre 2025

































Martedì 28 ottobre 2025
ore 15.00
dal lotto 1 al lotto 133
1
Bruciaprofumo biansato con coperchio in marmo verde svedese con applicazioni in bronzo dorato. Il corpo emisferico poggia su una base a balaustro scanalata con decoro floreale su sostegno quadrato. Anse a testa di caprone con corna a spirale e barba fluente da cui pendono grappoli d'uva. Fascia traforata a ovuli e palmette. Presa del coperchio a pigna a tutto tondo. Secolo XIX (h. cm 33) (difetti e rotture)
€ 2.200/2.400

2
Girolamo Brusaferro (1684 - Venezia 1760) (attr.)
"Idolatria di Salomone" olio su tela (cm 39x74) probabile bozzetto in cornice (difetti, restauri e una fenditura orizzontale)
€ 1.800/2.200

3
Coppia di vasi biansati con coperchio in marmo verde svedese con applicazioni in bronzo dorato. Il corpo ovoidale poggia su una base a balaustro scanalata con decoro floreale su sostegno quadrato. Anse a racemi fogliati intrecciati. Fascia baccellata. Presa del coperchio a pigna a tutto tondo. Secolo XIX (h. cm 26) (difetti)
€ 1.200/1.400




4
Cerchia di Gillis van Coninxloo, scuola fiamminga del secolo XVII
"Venere e Adone" e "Gesù tentato dal diavolo" due dipinti ad olio su rame (cm 25x32) in cornici in legno dorato (cadute di colore e restauri)
€ 3.300/3.500
5
Tappeto Sumak, Caucaso, fine secolo XIX. Decoro cosiddetto a "draghi" raffigurati in maniera estremamente stilizzata con profili definiti dal motivo "cane che corre". Campo color rosso mattone cosparso di motivi floreali ed animali stilizzati tipici della produzione caucasica. Molto rara la bordura a fondo giallo decorata con rosette policrome. Bordura esterna con motivo "cane che corre" (cm 320x201) (difetti, strappi, restauri e rapature)
Il motivo a draghi deriva dai tappeti arcaici armeni risalenti all'anno 1000 circa e comparsi in questa area geografica. In questo esemplare sono raffigurati tre draghi sovrapposti al cui interno spiccano i motivi a preghiera di ispirazione islamica, Alberi della Vita in rosso contenuti in riserve a fondo blu e cavalli.
€ 2.000/3.000
6
Manifattura di Meissen, secolo XIX. Grande figura di camoscio in porcellana dipinta in policromia. Marcato sotto la base (cm 63x51x28) (difetti)
Per confronto con un modello simile si veda: Lotto 257 - Asta 11628 The opulent eye: 19th Century Furniture, Sculpture, Works of Art, Ceramic & Carpets, Christie's, 19 aprile 2016
€ 3.500/4.000
7
Antonio Cifrondi ( Clusone 1656 - Brescia 1730 ) "Bevitore" olio su tela (cm 87,5x71) in cornice (difetti e restauri)
€ 4.000/5.000
A mezzo busto e di tre quarti, il protagonista – un anziano dalla barba fluente e dai capelli increspati, lo sguardo obliquo e il sorriso ironico – eleva verso l’osservatore un calice sottile colmo di vino rosso, gesto conviviale che trasforma la scena in un piccolo teatro del vero; la veste verde scura è ravvivata da un drappo rosso ripiegato sul braccio, mentre la mano sinistra si appoggia al parapetto, espediente che avvicina la figura allo spazio dello spettatore.
Tela finora inedita, il Bevitore opera così su due registri complementari: da un lato la definizione fisionomica, asciutta e priva di sovraccarichi aneddotici; dall’altro la messa in racconto del quotidiano, dove l’azione minima — il calice sollevato — funziona come invito e, insieme, come dichiarazione di verità del reale.
Sul margine sinistro, la natura morta in secondo piano — tagliata come in un’inquadratura fotografica — non è un semplice accessorio: ancora la scena alla concretezza della tavola e al tempo breve del pasto. Tale inserto, per riduzione e precisione, è coerente con la sintassi tarda di Cifrondi, che privilegia dispositivi iconografici essenziali per articolare significato e ritmo della scena. Ne risultano un naturalismo partecipe, lontano dalla retorica celebrativa e una misura narrativa che rende l’opera esemplare per comprendere come, nella fase matura dell’artista tra Bergamo e Brescia, la quotidianità diventi forma e pensiero pittorico. La prossimità del taglio, l’eloquenza del gesto e la teatralità misurata del vero rinviano con coerenza al filone delle figure popolari che caratterizza la tarda attività di Cifrondi tra Bergamo e Brescia; rispetto alla monocromia più austera dei ritratti di vecchi1, qui la tavolozza si fa più calda e luminosa, accentuando il realismo tattile della materia e la vivacità narrativa. Il dipinto condensa una poetica in cui il gesto minimo diventa racconto: il brindisi come invito complice oltre la soglia del quadro, in una scena domestica di naturalezza e ironia tutta cifrondiana.
1 P. Dal Poggetto, Cifrondi, 1975, p. 485, scheda n. 80




8
Opificio delle pietre dure, secolo XVII XVIII. Coppia di placche con commessi di pietre dure raffiguranti rispettivamente un elefante ed un orso entro paesaggi con albero. (cm 11x14) (difetti e piccoli restauri)
In cornici in bronzo dorato sormontate da piccolo nastro
€ 4.000/4.500

9
Alfredo Ravasco (Genova 1873 - Ghiffa 1958) (attr.)
Coppetta in agata decorata con finte anse in zaffiri e catene di perlinature (d. cm 10,5) (lievi difetti)
€ 1.500/1.600
10

Coppia di console in legno intagliato e dorato, fascia scolpita a foglie d'acanto e vasi con colombe, gambe rastremate e scanalate, piedi torniti. Piani in breccia profilati in Verde Alpi. Toscana, secolo XVIII (cm 93x90x46) (difetti e mancanze)
€ 3.300/3.500
11
Maestranze dell'Opificio Orafo Torrini. Periodo Guido Torrini, secolo XX. Alzata in cristallo di rocca, piede mistilineo in argento a racemi fogliati con melograni a tutto tondo, inserti in rubini (d. cm 18; h. cm 7,5) (lievi difetti)
€ 2.500/3.000




12
Lepine à Paris.
Trittico da camino composto da coppia di candelabri a cinque fiamme in bronzo dorato e patinato con basamento in marmo verde Alpi e cariatidi alate. Pendola con cassa sormontata da due figure a tuttotondo che sorreggono un busto di filosofo. Quadrante in smalto bianco a numeri romani per le ore e arabi per i minuti, movimento a due treni con suoneria delle ore e mezze su campanello. Platina posteriore punzonata da un attestato di premiazione del 1855. Francia (h. max cm 70,5) (lievi difetti)
€ 3.500/4.500
13
Matteo Bonechi ( Firenze 1669 - 1756 )
"Trionfo di Galatea" olio su tela (cm 32x53) in cornice intagliata a motivi fogliacei e dorata del secolo XVII (cadute di colore e qualche restauro)
Ringraziamo il Professor Sandro Bellesi per aver confermato l'attribuzione sulla base della fotografia digitale in alta definizione.
€ 1.600/1.700
14
Calamaio in argento decorato con dettagli in bronzi dorati. Vassoio gradinato con ringhiera traforata a motivo classico. Quattro portapenne in forma di vaso con due vaschette con corpo decorate da ghirlande fiorate, coperchi con pinnacoli dorati, montanti tripodi decorati all'attacco da teste di ariete terminanti a piedini ungulati. Vasca centrale sorretta da due aquile dorate ad ali spiegate e zampe con sfere. Fascia con cassetto sbalzato a trompe l'oeil a tema musicale con spartito iscritto "La Livornesa...Inganno", carta da gioco e oggetti sparsi.
Ducato di Parma e Piacenza, inizio secolo XIX. Marchio di garanzia di Piacenza dal 1809 al 1814 e GM entro losanga sotto la vasca centrale (g lordi 3560) (cm 34,5x26,5x12,5) (difetti)
€ 6.000/7.000


15
Manifattura Dufour, secolo XIX. Gruppo di dodici pannelli policromi in papier peint raffiguranti "Les Incas" (h. cm 144x263) (difetti e restauri)
La Manifattura Joseph Dufour realizzò il decoro murale panoramico intitolato Les Incas intorno al 1818 e rappresenta una visione idealizzata della civiltà inca e dei conquistatori spagnoli, raffigurati in un contesto pacifico. Il pannello fu presentato al pubblico nel 1819, in occasione dell'Esposizione dei Prodotti dell'Industria Francese.
Il decoro fu prodotto mediante l’impiego di matrici in legno intagliato, con sfumature del cielo applicate manualmente sul fondo. Esemplari di questo capolavoro sono oggi conservati in prestigiosi musei internazionali, tra cui il MAD di Parigi e il Victoria and Albert Museum di Londra.
Per confronto si veda: Nouvel-Kammerer Odile, Papier Peints Panoramiques, Flammarion, Parigi, 1998, pag. 265
€ 4.200/4.400


16
Arte veneziana del secolo XVIII. Set da sposa in legno intagliato e laccato ad arte povera composto da grande cofanetto di forma rettangolare bombata, decorato complessivamente con scene pastorali, la parte superiore dotata internamente di uno specchio sagomato rimovibile, racchiude all'interno cinque elementi decorati tra cui: vassoietto a profilo mistilineo, portaspilli, spazzola, pennino e porta rossetto (cm max 45x20x32) (difetti e piccoli restauri)
Per confronto si veda:
S. Levy, Lacche Veneziane Settecentesche, Milano, Gorlich, 1967
G. Lorenzetti, Lacche Veneziane del Settecento: Col catalogo dei mobili e degli oggetti laccati esposti a Ca' Rezzonico dal 25 Aprile al 31 Ottobre 1938, ed. 1938
G. Morazzoni, Mobili veneziani laccati, Edizioni Luigi Alfieri, Milano
G. Morazzoni, Il Mobile Veneziano del 700, Milano, 1958 S. Levy, Lacche Veneziane Settecentesche, Milano, Gorlich, 1967
C. Santini, Le lacche dei Veneziani. Oggetti d'uso quotidiano nella Venezia del Settecento, Poligrafico Artioli, Modena, 2003
€ 5.000/8.000
17
Maestranze dell'Opificio Orafo Torrini. Vaso mediceo in marmo rosso antico con coperchio, corpo liscio con fascia baccellata, ghiera alla base in oro con cabochon di smeraldi. Reca marchio di fabbrica Torrini 1369 (h. cm 23) (difetti)
€ 2.200/2.400

18
Coppia di cassettoni in noce con fronte di linea spezzata a due cassetti intarsiati in legni vari e avorio con amorini e figure classiche entro paesaggi, fianchi filettati e decorati a uccelli esotici su rami, fascia e gambe mosse ed intagliate. Padova, inizio secolo XVIII (cm 120x92x57) (difetti e mancanze)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES IT/CE/2025/MI/00770
€ 3.000/4.000
19 Jacopo Amigoni ( Venezia 1682 - Madrid 1752 ) (attr.)
"Ritratto di gentiluomo" olio su tavola ovale (cm 13,5x11) iscritto al retro "Pietro Longhi" in cornice (difetti e restauri)
Il dipinto è pubblicato su una cartolina della casa editrice Ferrania come Pietro Longhi.
€ 1.600/1.700


Tappeto Tabriz, Persia, secolo XX. Annodato in seta su seta. Decoro figurato raffigurante probabilmente Layla e Majnun seduti sotto un albero, protagonisti di una leggenda amorosa tipica della tradizione mediorientale. Bordura con iscrizioni persiane (probabilmente in nastiliq) entro cartigli tra motivi floreali (cm 220x153) (lievi difetti)
Una traduzione abbastanza attendibile delle iscrizioni che caratterizzano il tappeto è la seguente: Lato superiore (centrale): Anche se la terra piove sulla mia testa, per la via dei fiori io avanzo. Lato destro (verticale): Sono così legato a te, o bella, che non posso staccarmi da te. Lato sinistro (verticale): O tu che rubi il cuore con uno sguardo, e porti via il cuore. Lato inferiore (centrale): Nell’orizzonte del mio cuore, mi sono affidato a te.
€ 3.500/5.000

21
Fornitura da salotto composta da due sedie e due poltrone in legno intagliato e dorato di forma mossa con decoro a volute fogliate e cartouches. Seduta e schienale rivestiti in tessuto policromo con decoro floreale. Piemonte, secolo XVIII (difetti e restauri)
Per confronto si veda:
AA.VV. , Mostra del Barocco piemontese Vol 3 Mobili e Intagli Tessuti e Ricami Maioliche Porcellane Argenti Libri e Rilegature Monete e Medaglie di Vittorio Viale, Fratelli Pozzo, Torino, 1964
R. Antonetto, Il mobile piemontese nel Settecento, Umberto Allemandi & Co. editore, Torino, 2010
E. Baccheschi, Mobili piemontesi del Sei e Settecento, Gorlich editore, Milano, 1963, pag. 44
E. Colle, Museo d'Arti Applicate: mobili ed intagli lignei, Electa, Milano, 1996
A. Pedrini, Il mobilio Gli ambienti e le decorazioni nei secoli XVII e XVIII in Piemonte, Ilte, Torino, 1953
€ 3.000/4.000
22
Maestranze dell'Opificio Orafo Torrini. Seconda metà del secolo XX. ''Fondali Marini'', gruppo in cristallo di rocca e oro a simulare un fondale marino con anfora tra alghe sormontato da un pesce in giada arancione su base quadrata (h. cm 17,5) (lievi difetti)
€ 2.500/3.000



Gioacchino Barberi (1783-1857) Placca rettangolare in micromosaico raffigurante Il Pantheon e quinte di edifici in cornice in bronzo dorato. Iscritta con dedica e data 1831 al retro (cm 7x5) In custodia originale in pelle verde impressa in oro, con cartiglio all'interno iscritto "Joachim Barberi, Professeur de Mosaïque, Place d'Espagne 96,97,98,99 et Rue de la Croix N°1, Roma" (difetti)
Il Pantheon è raffigurato al centro, in posizione dominante, fiancheggiato da edifici che fuggono in profondità. Da rilevare la presenza dell'edificio senza i campanili seicenteschi, commissionati da Papa Urbano VIII e demoliti solo nel 1882. La scelta, comune ad altri mosaici coevi al nostro del XVIII secolo, è stata interpretata da Gonzalez-Palacios (1991, n.71) come una voluta "correzione" dell'aspetto del monumento dettata dal gusto neoclassico, nella logica di una ripresa filologica dei modelli antichi, come fecero anche importanti artisti come Pannini e Ducrois.
Per confronto si veda: R. Grieco, Micromosaici Romani Roman Micromosaic, Gangemi editore, Roma, 2008, pag. 96, fig. 264
€ 3.000/4.000

24
Arazzo Aubusson, Francia, secolo XVIII. Raffigurante Tobia che restituisce la vista al padre sulla riva di un lago con verdure ed un villaggio in lontananza. Ricca bordura a meandro con volute e giralo di fiori su fondo rosso-bruno (cm 318x318) (difetti e restauri)
"Tobia che restituisce la vista al padre" si riferisce a un episodio dal Libro di Tobia, un testo dell'Antico Testamento, in cui il giovane Tobia usa la bile di un pesce, su indicazione dell'arcangelo Raffaele, per curare la cecità di suo padre Tobia. Questa storia è stata rappresentata in numerose opere d'arte, come dipinti di Sebastiano Ricci e Giovanni Battista Carlone, che illustrano il momento del miracolo.
€ 4.500/5.000


25
Maestranze dell'Opificio Orafo Torrini. Seconda metà del secolo XX. Gruppo raffigurante rinoceronte a tutto tondo in cristallo di rocca con occhi in rubini su base in malachite a simulare una zolla rocciosa, firma incisa sotto una zampa (rinoceronte cm 19x9,5; cm tot 26x18) (lievi difetti e minimi restauri)
€ 2.500/3.000
26
Snuff box di forma mossa in oro giallo e rosso cesellato e guilloché con decoro a fiori e volute in rilievo su fondo sablé. Marchi austriaci di saggio e dell'orefice, datata 1850. Seconda metà del secolo XIX (cm 7,5x2,8x6) (lievi difetti)
€ 8.000/8.500
27
Scrivania da centro lastronata in palissandro e filettata in bois de violette, due cassetti nella fascia, piano in pelle con bordure in bronzo gambe mosse, piedi con scarpette a forma di zoccolo, applicazioni in bronzo dorato. Secolo XVIII (cm 103x78x77) (difetti e mancanze)
€ 2.500/3.000

28
Pieter Mulier detto il "Cavalier Tempesta" (Haarlem 1637 - Milano 1701)
"Pastori e armenti presso un fiume" olio su tela (cm 73x99)
firmato e datato "Cavalier / Pietro Tempest... / 170..." (difetti e restauri)
€ 3.500/4.000


29
Maestranze dell'Opificio delle Pietre Dure, Firenze, secolo XVII XVIII. Commesso di pietre dure con civetta su un ramo fogliato con ghiande e volatili ai lati (cm 23,5x19) In cornice senese in legno intagliato, dipinto e dorato (cm tot 36x40) (difetti)
€ 3.000/3.500
30
Pieter Mulier detto il "Cavalier Tempesta" (Haarlem 1637 - Milano 1701)
"Annuncio ai pastori" olio su tela (cm 74,5x99,5)
firmato e datato "Cavalier / Pietro Tempest... / 170..."; numero di inventario al retro della tela (difetti e restauri)
€ 3.500/4.000




31
Philippe Emmanuel Garbe (attivo 1748 1762), con i punzoni di Eloy Brichard (1756 1762) e Jean Jacques Prevost (1762 1768) Parigi, 1761 1762.
Scatola irregolare affusolata a forma di melanzana, realizzata con le parti convesse di una o due conchiglie di Oliva Porphyria , l'esterno con zig zag e chevron color marrone chiaro naturali che creano un disegno montuoso, la parte posteriore della base con coda a spirale, i montaggi in oro lucido e il poggiapolsi rialzato sul coperchio incernierato inciso con fogliame (cm 10x3x5) (lievi difetti)
Provenienza: Lotto 161 Asta 1009 An Iberian Private Collection Part I: Important Gold Boxes & Objects of Vertu, Londra, 8 dicembre 2011
€ 2.500/2.800
32
Pietro Domenico Olivero (Torino 1679 - 1755)
"Scena di villaggio" olio su tela (cm 50,5x70,5) sul retro etichetta della Galleria Accorsi di Torino (n. 3037) in cornice del secolo XVIII (difetti e restauri)
€ 5.000/6.000
33
Andrea Appiani (Milano, 31 maggio 1754 – Milano, 8 novembre 1817)
"Rinaldo e Armida" tecnica mista su carta (cm 36x51) firmato in basso a destra in cornice (difetti)
Si dà di seguito notizia di quanto redatto nel catalogo Old Master Drawings di Christie's London del 5 luglio 1988. Si tratta di un disegno preparatorio per un dipinto perduto, risalente circa al 1790, del quale questo disegno e la stampa successivamente realizzata da Giuseppe Marri costituiscono l’unica testimonianza. Il dipinto fu commissionato dal principe di Colloredo, il cui interesse antiquario si riflette nell’ambientazione classica evocata dall' Appiani, con un edificio simile al Colosseo sullo sfondo e con allusioni alla scultura antica, come nella somiglianza tra la testa di Rinaldo e il celebre busto di Nerone conservato nei Musei Capitolini di Roma.
In seguito il dipinto entrò in possesso del Principe d’Austria e, già nel 1848, Beretta, il biografo del pittore, non era più in grado di rintracciarne la collocazione. Beretta conosceva il dipinto solo grazie a questo disegno, allora di proprietà della famiglia dell’artista, ma annotò: "[il] quadro che io non ho veduto, ma che, sull’appoggio de molti che l'ammirano, è fornito da non comuni bellezze".
Provenienza:
Asta di Christie's London del 5 luglio 1988, nr 108 Famiglia Appiani
Si ringrazia il Professor Fernando Mazzocca per l'autorevole conferma dell'autenticità.
€ 3.000/4.000
34
Giuseppe Maria Bonzanigo (Asti, 1748 Torino,1820) Tabacchiera commemorativa in onore di Giuseppe II d'Asburgo Lorena in tuja, tartaruga, acero, acero tinto nero, acero tinto azzurro e vetro. Torino, 1790 (d. cm 9) (difetti, usure, mancanze, sbeccature)
Per confronto si veda:
AA.VV. Schede Vesme. L'arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo, Vol. I, Società Piemontese Archeologia e Belle Arti, Torino, 1963, pp. 160 171
Giuseppe II d'Asburgo Lorena (1741 1790) fu Imperatore dei Romani dal 1765. Inizialmente co reggente con la madre Maria Teresa fino al 1780, divenne unico arciduca d'Austria e regnante fino alla sua morte nel 1790.
Giovanni Battista Bonzanigo, figura eminente nel panorama artistico piemontese del XVIII secolo, nacque ad Asti il 6 settembre 1745. La sua famiglia, di intagliatori in legno e costruttori d'organi con probabili origini lombarde o ticinesi, si era stabilita in Piemonte nel Settecento, prefigurando il suo destino artistico. Il padre, Giorgio Patrizio, attivo ad Asti in entrambi i campi, fu senza dubbio il suo primo maestro. L'apprendistato di Bonzanigo si svolse presumibilmente nella bottega paterna, dove acquisì le prime competenze fondamentali e i segreti del mestiere. Tuttavia, una possibile parentela con il celebre ebanista Pietro Piffetti suggerisce una formazione più prestigiosa presso quest'ultimo, il che avrebbe contribuito in modo significativo alla sua maestria e al suo raffinato stile, aprendogli le porte a tecniche e conoscenze all'avanguardia per l'epoca.
Il presente lotto è accompagnato da perizia e potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE.
€ 6.000/8.000

35 Cartier.
Pendoletta da viaggio di forma parallelepipeda in lamina d’oro e lacca su supporto in onice nera. Quadrante a cifre romane con parte centrale in argento a decoro guilloché e lancette a giglio. Movimento con suoneria con ripetizione dei minuti a chiamata. Sulla platina posteriore è indicato il punzone "Nocturne". Sulla parte posteriore del quadrante e sulla placca inferiore della cassa sono riportati i numeri 946 619. Su entrambe le lancette sono riportati i numeri 619 (h. cm 10,5) (difetti, ripetizione dei minuti non funzionante)
€ 6.000/7.000



36
Alberto Carlieri (Roma 1672 - circa 1720)
"Scena storica all'interno di un palazzo principesco" olio su tela (probabilmente ridotta) (cm 96x132,5) in cornice in legno intagliato e dorato (qualche restauro)
€ 8.000/10.000
37
Manifattura di Torre del Greco, ambito di Carlo Parlati (1934 2003) metà del secolo XX. "Le quattro stagioni" ramo di corallo bianco finemente scolpito, montato su base in argento a finta roccia con ghiera in oro 18Kt (cm tot 33x33x15; solo corallo h. cm 26) (lievi difetti)
Il presente lotto è accompagnato da perizia e potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE.
€ 6.500/7.000
38
Snuff box in oro giallo cesellato e guilloché, decorata sul coperchio con cavalieri a cavallo in un paesaggio entro cartiglio con cartouches e volute. Fine secolo XIX-inizio secolo XX (cm 7,3x4,3x1,3) (lievi difetti)
€ 4.000/5.000


39
Arte tedesca, secolo XVIII. Bassorilievo in avorio scolpito raffigurante corteo con personaggi, elefanti e fiere in un paesaggio con architettura con cornice in argento di epoca successiva traforato a volute fogliate intervallate da cabochon di pietra dura (cm 19x14) entro teca (difetti, un cabochon staccato)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES IT/CE/2025/MI/00525
€ 900/1.200
40
Cerchia di Alexander Adriaenssen, scuola fiamminga della seconda metà del secolo XVII
"Composizione con verdure, pesci, crostacei, ostriche e paesaggio" olio su tela (cm 126x162) firma non decifrata in basso a destra; etichetta con numero "82" e antico numero di inventario "70i" al retro in cornice (difetti e restauri)
€ 8.000/9.000


41
Collezione di Dodici Cesari. Gruppo di dodici ritratti raffiguranti rispettivamente Cesare, Ottaviano, Tiberio, Caligola, Claudio, Nerone, Galba, Otone, Vitellio, Vespasiano, Tito e Domiziano con testa in calcedonio azzurro e busto in diaspro sanguigno, diaspro rosso, giallo e inserti in madreperla, base in bronzo dorato con piedistallo in ardesia (h. cm 21) (difetti e minimi restauri)
I ritratti fanno parte della serie denominata dei "Dodici Cesari" comprendente i personaggi narrati dallo storico Gaio Svetonio Tranquillo, noto semplicemente come Svetonio (69 - 122 d.C. ca) nel De vita Caesarum, ossia gli imperatori romani della Dinastia giulio-claudia (27 a.C.-68 d.C.)
Per confronto si veda: V. Conticelli, R. Gennaioli, F. Paolucci (a cura di) "Splendida Minima. Piccole sculture preziose nelle collezioni medicee dalla Tribuna di Francesco I al tesoro granducale." Catalogo della mostra (Firenze, 21 giugno - 8 gennaio 2017) Sillabe, Livorno 2017.
€ 26.000/28.000

42
Charles André Bouillerot (1769 1792) Parigi, 1776. Snuff box ovale in oro giallo cesellato con cornici a nastri e fiori in smalto rosso e verde, riserve in smalto guillochè. Coperchio centrato da medaglione ovale con scena di maternità in un paesaggio agreste. Marchi di carico, scarico, lettera dataria e orefice (cm 8x6x3,5) (difetti)
Provenienza:
Lotto 189 Asta 6297 Miniatures, Christie's, Londra, 24 maggio 2000
€ 5.000/6.000

Lotti 43, 53, 54, 63, 64, 65, 147, 149
Appartenenti a diverse proprietà, il raro insieme di dodici opere pittoriche su tela e su carta di Francesco Londonio presentati in questa vendita (lotti nn° 43, 53, 54, 63, 64, 65, 147, 149) costituisce uno spaccato molto importante dell’attività di colui che fu uno tra i pittori milanesi per eccellenza della seconda metà del XVIII secolo.
Di nobili origini, legato al patriziato cittadino, Londonio scelse un’unica e ben precisa tematica di pittura: animali e scene pastorali, declinata in ogni dimensione e formato, su tela e su carta, dagli anni ‘40 fino alla sua morte nel 1783.
Oltre agli animali (mucche, capre, montoni e asini soprattutto), sono i pastori i protagonisti delle sue opere, uomini e donne, di tutte le età. Dalle pose studiate e gentili, in abiti immacolati e in ambientazioni popolari sì, ma mai rozze, i pastori di Londonio sono creature nate dalla sua immaginazione e dall’interpretazione che egli diede del mondo agreste alle dipendenze delle ville lombarde ch’egli frequentava. Più che un’analisi della realtà quotidiana dei contadini del tempo, più che un influsso di tematiche sociali dell’Illuminismo allora trionfante, Londonio fu probabilmente attratto da un gusto personale per un mondo arcadico e piacevole che si vagheggiava allora tra un salone e un altro.
Come in quelli dei nostri dipinti, i suoi pastori sono figure studiate nei dettagli, nelle posture e nella loro collocazione all’interno di un universo sereno e radioso, dall’atmosfera calda e rassicurante. Quasi come le figurine dei presepi cui egli lavorò in varie occasioni, una sorta di teatro agreste mai squillante, mai romanzesco.
Se, a livello compositivo, durante i decenni pare che Londonio abbia mantenuto tipologie simili, sia per il numero di personaggi e animali di volta in volta scelto, sia per l’efficacia comunicativa (anche nelle opere di dimensioni meno grandi), la sua pennellata cambia invece in modo sensibile, facendosi più libera, più larga, più liquida, come si può notare nelle nostre tele.
La doppia coppia di tele nn° 53-54, già conosciuta dalla critica (cfr. Bona Castellotti), è databile verso il 1760, mentre la vasta tela n° 43 è datata 1768. Si tratta di esempi molto pregevoli della fase matura e più nota del pittore. La tela datata 1768 è legata, per soggetto, all’acquaforte “Donna, pastorelli e pecore presso un arco”, appartenente alla serie di dodici incisioni dedicata al Conte Firmian, eseguita a Milano tra il 1759 e il 1782 (cft. Monica Scola, 1994, n° 77).
La seconda vasta tela n° 63 trova le sue risonanze grafiche nell’acquaforte “Pastore seduto e contadinella con un cesto” appartenente alla medesima serie.
All’acquaforte “Pastorello con flauto", della serie di sei incisioni eseguita tra il 1760 e il 1764, è invece legato uno dei due olii del lotto n° 64.
Bibliografia di riferimento:
M. Bona Castellotti, La pittura lombarda del ‘700, Milano, 1986
M. Scola, Catalogo ragionato delle incisioni di Francesco Londonio, Milano, 1994

43
Francesco Londonio (Milano 1723 - 1783)
"Pastori con mucche e capre" olio su tela (cm 118,5x159) firmato in basso a destra "F. Londonio f. / 1768" in cornice dorata (qualche piccola caduta di colore e qualche restauro)
€ 8.000/10.000



Biglietto manoscritto con provenienza
Gabriel Raoul Morel (1764 1832) Marcato con il terzo standard e i marchi di accisa per l'oro, Parigi, 1819 1838. Snuff box "à cage" in oro giallo cesellato con pannelli in smalto policromo decorati a chinoiserie. Di forma rettangolare con angoli arrotondati, il coperchio, la base e le fasce sono incastonati con placche di smalto dipinte con scene cinesi, all'interno di montature in oro inciso a taglio brillante, i quattro pilastri laterali incisi sostengono colonne con plinti di acanto e capitelli. Marchi di saggio e dell'orefice, all'interno biglietto manoscritto con la provenienza (cm 8,5x4x6) (lievi difetti e piccola mancanza)
Provenienza:
Lotto 525 Asta 7806 Lord St. Helens and Sir William FitzHerbert The Collections of a Diplomat and a Courtier, Christie's, Londra, 22 gennaio 2009
Alleyne FitzHerbert, I barone di St Helens (1753 1839). Da lì, per discendenza da Agnes FitzHerbert alla figlia Judith (secondo la nota manoscritta allegata).
Una tabacchiera molto simile realizzata da Gabriel Raoul Morel, con inserti in smalto dipinti con scene domestiche secondo, o alla maniera di, Teniers è stata venduta per GBP 112.500 da Christie's il 3 luglio 2019, Lotto 55 Asta 17197
€ 20.000/24.000
Gabriel Raoul Morel (1764 1832), che lasciò il segno già nel 1797, è menzionato per la prima volta da Douet nel 1806, sebbene un Morel, di cui non si conosce il nome, sia menzionato nel 1804. Douet indica l'indirizzo di Morel come 5 Place Thionville. L'ampia presenza di riferimenti napoleonici nelle sue scatole suggerisce un suo ruolo di fornitore della corte imperiale. Insieme a Vachette e Fossin, Morel è annoverato tra i più importanti produttori francesi di scatole d'oro della prima metà del XIX secolo. Sei delle sue opere sono conservate nella Gilbert Collection, come documentato da Charles Truman in The Gilbert Collection of Gold Boxes, Los Angeles, 1991 (nn. 40, 44, 45, 46 e 47)

Scultore attivo a Roma nel secolo XVI, da Andrea Sansovino (Andrea di Niccolò Mucci, Monte San Savino 1466/67 ca. - 1529)
La “Navicella” di Santa Maria in Domnica.
Vasca in forma di galera romana con le imprese di papa Leone X marmo bianco di Carrara (cm 122 x 36 x 30) (difetti e piccole mancanze)
Su base moderna in ferro
€ 5.000/8.000
fiorentini e tra le prime rinomate collezioni di ‘anticaglie’.
Questa elegante, inconsueta vasca marmorea raffigurante una galera romana poggiata su due scalmi, caratterizzata dalla prua in forma di testa di cinghiale ornata con le ‘imprese’ di Giovanni de’ Medici, papa Leone X (cfr. qui oltre), riproduce fedelmente, in dimensioni più contenute, la famosa “Navicella” che si erge su di un alto piedistallo rettangolare nella piazzetta antistante il portico dell’antica basilica di Santa Maria in Domnica, detta anche “Santa Maria alla navicella” o “in navicula” (Svizzeretto 2003), alla sommità del colle Celio a Roma, nel 1931 adibita a fontana collegandola ad un ramo secondario dell’Acqua Felice e oggi nota come la “Fontana della Navicella” (Delli 1972, p. 57; Pocino 1996, ed. 2004, pp. 231-233).
Il singolare monumento, tra i più stravaganti del ricco e variegato arredo urbano della Città Eterna, venne richiesto da Giovanni di Lorenzo de’ Medici (Firenze 1475 - 1521) proprio nell’anno in cui fu eletto pontefice col nome di Leone X (9 marzo 1513), o poco prima, quando, come cardinale titolare di Santa Maria in Domnica (dal 1492 al 1513, titolo poi attribuito al cugino Giulio di Giuliano de’ Medici, futuro papa Clemente VII, e in seguito a Giovanni e a Ferdinando de’ Medici, figli di Cosimo I granduca di Toscana), aveva promosso un radicale restauro della chiesa, già segnalato nel 1510 tra le nuove “meraviglie” di Roma (Albertini 1510, ed. 1886, p. 82), e la costruzione della nuova facciata col grande portico completato nel 1514 (Frommel 1996; Bencini 2003, pp. 285-306). Ne attestano la committenza sia la peculiare impresa araldica del giogo su cui si avvolge un cartiglio col motto «SUAVE», adottata da Giovanni al momento del suo rientro trionfale a Firenze nel settembre 1512 - «per significare che’l suo prencipato sarebbe stato clemente e soave» (Giovio 1559, p. 39) -, intagliata sulle due fiancate a prora dello scafo, sia lo stemma Medici timbrato dal triregno e soprammesso alle chiavi papali incrociate scolpito sui lati brevi del piedistallo, dal quale deduciamo che il basamento fu eseguito dopo la sua nomina a pontefice. Del resto nelle specchiature laterali della base erano incise due epigrafi, oggi dilavate e illeggibili ma tramandate con qualche variante testuale da alcune piccole riproduzioni del sec. XVIII/XVIII, che ricordavano l’illustre committenza leonina, la messa in opera del monumento nel 1520, ed anche, come vedremo, la sua antica origine romana: a destra guardando la prua «MUNIFICENTIA / LEONIS X PONT MAX / AD MDXX», talora specificando «PONT MAX HUIUS / NAVIS RESTITUII», e dall’altro lato «ISIDI AUG SACR / CLASSIS MISENENSIS / V S», oppure in modo più dettagliato «ISIDIS REGINAM / FAVENS ET / PROPITIA / MISENENSIS / NAVIS DEDICANTES».
Inoltre, dai documenti conservati nell’Archivio della Reverenda Fabbrica di San Pietro (trascritti in Giovannoni 1943, pp. 157-158; Frommel 1996, pp. 316-318; Andrea Sansovino 1999, pp. 96-100) si apprende che la realizzazione della «nave di marmo fatta per la Navicella» fu affidata ad Andrea Sansovino - responsabile come architetto anche dei lavori alla chiesa e alla facciata eseguiti da vari ‘maestri di scalpello’ toscani (Antonio da Pontassieve, Bernardo da Settignano, Raniero Nerucci, Pierino del Capitano, il Riccio) e da lui stimati tra l’aprile 1513 e il luglio 1514 (Bencini 2003, pp. 288-306; Fattorini 2013, p. 94) -, il quale nel luglio e nel novembre 1513 ricevette pagamenti «per fogli et travi signati per fare el cientine della barcha», ossia per definire la forma dello scafo, e «per lavorare la nave», ultimata entro il marzo 1514 quando l’opera, «stimata ducati cinquanta», venne portata «alla Navicella» «dalla piazza di San Marcho», adiacente a Palazzo Venezia. Nell’agosto 1513 era già stato acquistato il «marmo per fare el pie della navicella», ovvero il piedistallo con l’arme medicea e le epigrafi esplicative, ma sembra che la scultura sia stata collocata davanti alla chiesa - in origine con la prua rivolta verso il portico, come ben si vede in una incisione del 1838- solo nel 15181519 (Delli 1972, p. 57), o più probabilmente nel 1520, anno, come si è detto, indicato nella perduta iscrizione del basamento.
La “Navicella” del Celio è una testimonianza assai eloquente - seppure per certi aspetti ancora problematica - del profondo interesse per le “memorie dell’antico” che qualifica la cultura umanistica e il mecenatismo di Leone X, e che anima gli artisti da lui prediletti, come appunto Andrea Sansovino (Baldini 2013, p. 63; Fattorini 2013), al tempo il più affermato scultore attivo nell’Urbe - dove aveva stupito con i grandiosi Monumenti sepolcrali di Ascanio Sforza e Girolamo Basso della Rovere in Santa Maria del Popolo (1505-1509) e la Madonna col Bambino e Sant’Anna di Sant’Agostino (1511-1512) - al quale il pontefice in quello stesso 1513 (22 giugno) affidò l’imponente rivestimento marmoreo della Santa Casa della basilica Loreto (Grimaldi 1999): uno scultore, non a caso, formatosi a Firenze sotto la protezione di Lorenzo il Magnifico, il padre di Giovanni de’ Medici, frequentando il cosiddetto “Giardino di San Marco”, ‘scuola’ dei migliori talenti
Infatti, questo insolito monumento aniconico - cui si attribuiscono significati simbolici richiamando l’evangelica “navicella di San Pietro” e il ruolo salvifico della Chiesa e del pontefice (Lehmann 1973, pp. 218-224, 232-237; Bencini 2003, p. 288) -, forse pensato sin dall’inizio come una fontana (Lehmann 1973, p. 230), andava a sostituire, come dichiaravano le citate epigrafi del piedistallo, i resti di una simile scultura di epoca romana - la «navicula marmorea» ricordata verso il 1484 da Pomponio Leto (Excerpta 1484 ca., ed. De Rossi 1953, p. 62), erudito cultore del mondo antico - che da lungo tempo denotava quel sito, tanto da venire assunta come toponimo dell’antistante basilica paleocristiana di Santa Maria in Domnica (già esistente nel 499) detta appunto “alla navicella”. Senza qui dilungarci sulle molteplici opinioni circa la genesi, il significato e la provenienza di questa antica ‘navicella’ - assimilabile ad altri simili reperti archeologici che testimoniano una tipologia votiva piuttosto diffusa (Bencini 2003, pp. 302305)-, ci limitiamo a ricordare che, stando ad una tradizione accreditata dall’epigrafe cinquecentesca presumibilmente copiata da una precedente iscrizione, quest’opera fu concepita come immagine propiziatoria dedicata alla dea Iside, protettrice dei naviganti, dai marinai della flotta di Capo Miseno, ospitati a Roma nei Castra misenantium e impegnati anche a manovrare l’enorme ‘velarium’ del Colosseo, in prossimità del quale, secondo alcuni, la si sarebbe rinvenuta; mentre per altri a farla eseguire, per ringraziare la dea da uno scampato naufragio, sarebbero stati i militi dei Castra peregrina, caserma che si trovava proprio sul Celio, vicino a un tempio isiaco, dove in seguito fu eretta la chiesa di Santo Stefano Rotondo (Pocino 1996, ed. 2004 pp. 231-233; Astolfi 2003, pp. 154-158; Bencini 2003, pp. 302-306; Svizzeretto 2003, pp. 198-201). E’ comunque da scartare la congettura secondo la quale il Sansovino avrebbe solo restaurato e integrato nella parte anteriore l’antica ‘navicella’ romana (Lehmann 1973, pp. 226-232; Eichberg 1995), in quanto fin oltre la metà del Cinquecento se ne trovavano ancora i resti vicino alla chiesa (Bencini 2003, p. 305).
Tali implicazioni archeologiche, come anche la sua curiosa iconografia e la suggestiva ubicazione, garantirono alla “Navicella” del Sansovino una considerevole popolarità, attestata tra Sette e Ottocento da vari disegni, acquerelli e dipinti, fra i quali ricordiamo gli attenti studi del dotto conte bolognese Luigi Ferdinando Marsili destinati a una raccolta manoscritta sulle antichità egizie, etrusche e romane composta prima del 1726 (Bologna, Biblioteca Universitaria, Fondo Marsili), una delicatissima china datata 1756 dello scultore danese Johannes Wiedewelt attivo a Roma nella cerchia del Piranesi e del Winckelmann (Stoccarda, Staatsgalerie, Graphische Sammlung), una pittoresca veduta di Angelo Uggeri contenuta in un album di disegni acquerellati dedicati ai monumenti romani databile intorno al 1810 (Altenbug, Lindenau-Museum), e un olio di un anonimo pittore tedesco della prima metà del secolo nel quale il monumento ben caratterizzato dai riferimenti alla committenza medicea si staglia davanti al portico della chiesa (Roma, Casa d’Aste Arcadia, 2 marzo 2021, lotto 45).
Inoltre, una tale fortuna visiva e la connotazione antiquaria della “Navicella”, in spiccata sintonia col dilagante gusto neoclassico, diedero luogo, come accadeva per le più celebri statue e architetture antiche, a riproduzioni in piccolo destinate ad arredare le dimore dei viaggiatori stranieri, spesso colti e raffinati, realizzate dai numerosi artigiani, artisti e dalle molte botteghe e manifatture romane specializzate nei cosiddetti “Souvenir del Grand Tour” (Londra, Christie’s, 19 ottobre 1994 ; Pinelli 2010; Weingarten - Howard 2017). Si tratta di manufatti nei quali ricorre l’uso di marmi venati (New York, Christie’s, 23 ottobre 2018, n. 327, cm 75, dalle collezioni del Piraneseum, Lafayette CA: Weingarten - Howard 2017, pp. 64-65) o marezzati, come il ‘pavonazzetto’ e il ‘fior di pesco’ (Los Angeles, Andrew Jones Auctions, 24 ottobre 2021, n. 6, già Roma, Casa d’Aste Colasanti, 25-26 giugno 2019, n. 136, cm 53,5), e talora persino colorati - come la pregevole copia in ‘rosso antico’ con la base istoriata firmata da Benedetto Boschetti attivo a Roma sulla metà dell’Ottocento (Londra, Sotheby’s, 19 gennaio 2022, n. 21, cm 57,5), o quella in ‘breccia sanguigna’ impreziosita da due medaglie in bronzo dorato (Londra, Nicholas Wells Antiques, cm 58,5), o anche la versione con varianti ‘in giallo antico di Numidia’ (Genova, Cambi Casa d’Aste, 21 marzo 2018, n. 851, cm 112) -, corredati dal piedistallo con stemmi e iscrizioni, e caratterizzati nell’intaglio da leziosi preziosismi miniaturistici che tradiscono il vigore plastico del modello sansovinesco.
Ben diversa e rispettosa dei valori formali dell’originale appare invece la versione in esame , scolpita in un candido marmo ‘statuario’ privo di impurità con modi asciutti e tersi, senza indugi nei dettagli decorativi . Del resto, le maggiori dimensioni e la profonda concavità a vasca dello scafo, con al centro un foro per lo scarico o l’immissione dell’acqua, forse a zampillo, di cui rimangono palesi sedimenti, escludono che in questo caso possa trattarsi di una scultura d’arredo concepita come erudito ricordo delle antichità romane, quali sono i “souvenir del Grand Tour” che abbiamo menzionato.
Inoltre suggerisce una datazione di poco successiva alla scultura del Sansovino lo stato di conservazione, con diffuse abrasioni e scheggiature che sembrano aver indotto a levigare la superficie del marmo con paste abrasive - una pratica assai consueta per mitigare i danni subiti dai marmi antichi -, come si evince osservando le imprese leonine, con i bordi dei gioghi e dei cartigli poco definiti e il motto quasi scomparso (ne resta solo la “A” al centro). E contribuisce a una datazione precoce anche un significativo dettaglio nella raffigurazione delle ‘murate’ dello scafo che si alzano oltre i ponti laterali con un parapetto ripartito da cinque formelle, quale doveva avere in origine anche la “Navicella” sansovinesca ma qui ormai da tempo consunto e disgregato, e pertanto omesso nelle copie ottocentesche.

E’ dunque assai verosimile ritenerla il bacino di una ricercata fontanella posta un tempo in qualche palazzo o villa dell’Urbe, magari all’interno di una loggia o di una grotta, secondo un gusto ben attestato tra Cinque e Seicento a Roma e non solo, ad esempio dalle numerose vasche a navicella in marmo di analoghe dimensioni che nel giardino di Villa d’Este a Tivoli, allestito intorno al 1570 dall’architetto e ‘antiquario’ Pirro Ligorio, cadenzano la spalliera del Viale delle Cento Fontane (oggi interamente ricoperte da muschio e verzura), al termine del quale la Fontana della Rometta accoglie un più monumentale naviglio in forma di galera romana (Lehmann 1973, pp. 238-239).
D’altra parte l’esplicito richiamo alla nota committenza medicea della “Navicella” di Santa Maria in Domnica fa pensare a una possibile provenienza da una dimora di questa stessa famiglia, ben radicatasi a Roma grazie anche alla presenza di quattro pontefici (Leone X, Clemente VII, Pio IV, Leone XI), quale potrebbe essere l’elegante Villa Medici sul Pincio acquisita nel 1576 dal cardinale Ferdinando de’ Medici, futuro Granduca di Toscana, che ne affidò l’ampliamento al celebre architetto e scultore fiorentino Bartolomeo Ammannati, trasformandola in una sorta di grande museo all’aperto di sculture antiche e ‘all’antica’ (Cianferoni - Pini 2016). Ferdinando, infatti, dal 1563 al 1585 fu anche titolare della basilica sul Celio e, proseguendo i restauri intrapresi da Leone X, nel suntuoso soffitto intagliato, che un’iscrizione dichiara dedicato alla memoria di quel pontefice, volle adottare come elemento portante di tutta la decorazione proprio l’immagine della “Navicella” tradotta in figura simbolica e caricata di complessi significati allegorici (Lehmann 1973, pp. 238-239; Bencini 2003, pp. 320-326).
Ma, volendo ampliare le ipotesi sulla collocazione originaria, non è da escludere il grandioso giardino dell’attigua Villa Mattei al Celio, oggi nota come Villa Celimontana, cui si accede proprio dalla piazzetta della “Navicella”, dove nelle ricche collezioni archeologiche si trovavano all’inizio dell’Ottocento diverse piccole navi marmoree (Svizzeretto 2003, p. 198; Bencini 2003, p. 302).
Da quanto detto possiamo dunque ritenere l’opera in esame una replica eseguita a Roma nel corso del Cinquecento, presumibilmente da un qualche scultore della cerchia di Andrea Sansovino attivo per la committenza medicea. La definizione concisa e levigata che caratterizza quest’opera, forse ancor più del marmo scolpito dal Sansovino, trova infatti un efficace riscontro proprio nelle chiavi di volta con le Imprese araldiche di Leone X del portico di Santa Maria in Domnica, eseguite tra il 1513 e il 1514 durante i rifacimenti sansovineschi da abili maestri toscani specializzati nei lavori d’ornato, quali Antonio da Pontassieve e Bernardo da Settignano (Frommel 1996; Bencini 2003, pp. 292, 297-298).
Ma, pur senza azzardare più eclatanti ipotesi attributive ad oggi difficilmente comprovabili, è opportuno ricordare che analoghi caratteri formali ricorrono pure nel severo, algido classicismo di due scultori ben più celebri, entrambi coinvolti nella decorazione sansovinesca della Santa Casa di Loreto e in varie occasioni impegnati dai Medici, anche come copisti di sculture antiche: Baccio Bandinelli (Firenze 1488 - 1560) e Raffaello da Montelupo (Firenze 1504 - Orvieto 1566), autori delle più importanti effigi statuarie di Papa Leone X - Raffaello per il monumento sepolcrale in Santa Maria Sopra Minerva a Roma (1540-42), Baccio per la Sala dell’Udienza in Palazzo Vecchio a Firenze (1554-65, terminata da Vincenzo de’Rossi)-, e pertanto maestri ai quali è plausibile pensare venisse richiesta l’esecuzione di una tale replica della “Navicella” leonina del Celio.
Giancarlo Gentilini
Firenze, 15 marzo 2024
Bibliografia specifica:
- Il Ponte Casa d’Aste, Mobili e Dipinti Antichi, Argenti, Sculture, Pendole etc., catalogo della vendita (Milano, Palazzo Crivelli, 11-14 ottobre 2022, III Tornata, 12 ottobre), Milano 2022, pp. 84, 113 n. 404.
Bibliografia di riferimento:
- G. Pomponio Leto, Excerpta a Pomponio dum inter ambulandum cuidam domino ultramontano reliquias ac ruinas urbis ostenderet (1484 ca.), in G.B. de Rossi, Note di topografia romana raccolte dalla bocca di Pomponio Leto e testo pomponiano della “Notitia regionum urbis Romae”, in Studi e documenti di storia e diritto, III, 1882, pp. 49-87, alle pp. 58-64.
- F. Albertini, Opusculum de mirabilibus novae urbis Romae, Roma 1510, ed. a cura di A. Schmarsow, Hilbronn 1886.
- P. Giovio, Dialogo dell’imprese militari et amorose, Lione 1559.
- A. Pernier, I dintorni della Navicella dal medioevo ai nostri giorni, in “Capitolium”, 7, 1931, pp. 166-175.
- G. Giovannoni, La chiesa della Navicella in Roma nel Cinquecento, in “Palladio”, VII, 1943, pp. 152-158.
- R. Krautheimer, V. Frankl, S. Corbett, Corpus basilicarum Christianarum Romae II, Città del Vaticano 1962 (p. 318).
- L. Callari, Le fontane di Roma, Milano 1970.
- S. Delli, Le fontane di Roma, Roma 1972
- P.W. e K. Lehmann, Samotracian reflections. Aspects of the revival of the antique, Princeton 1973.
- M. Eichberg, Die Navicella vor S. Maria in Domnica, in “Römisches Jahrbuch der Bibliotheca Hertziana”, XXX, 1995, pp. 309-314.
- C.L. Frommel, “In pristinam formam”: Die Erneuerung von S. Maria in Navicella durch Leo X, in Antike Spolien in der Architektur des Mittelalters und des Renaissance, a cura di J. Poeschke e H. Brandenburg, München (1995) 1996, pp. 309-329.
- W. Pocino, Le fontane di Roma (1996), Roma 2004.
- F. Grimaldi, L’Ornamento Marmoreo della Santa Cappella di Loreto, Loreto 1999.
- Andrea Sansovino, i documenti, a cura di N. Baldini e R. Giulietti, Firenze - Siena 1999.
- A. Englen, a cura di, Caelius I. Santa Maria in Domnica, San Tommaso in Formis e il Clivus Scauri, Roma 2003.
- L. Bencini, La committenza medicea, Ivi, pp. 285-351
- F. Svizzeretto, Domnica e Navicella: storia di due toponimi o di uno sdoppiamento ?, Ivi, pp. 196-204.
- C.L. Frommel, “In pristinam formam”: il rifacimento di Santa Maria in Domnica a opera di Leone X (1996), in Idem, Architettura alla corte papale nel Rinascimento, Milano 2003, pp. 317-333.
- A. Pinelli, Souvenir. L’industria dell’antico e il Grand Tour a Roma, Bari 2010.
- N. Baldini, “Qualche gentilezza di cose antiche” Del giardino di Lorenzo il Magnifico in piazza San Marco, di alcuni artisti e del cardinale Giovanni de’ Medici, in Nello splendore mediceo. Papa Leone X e Firenze, catalogo della mostra (Firenze, Museo delle Cappelle Medicee e Casa Buonarroti, 26 marzo - 6 ottobre 2013), a cura di N. Baldini e M. Bietti, Firenze 2013, pp. 58-67.
- G. Fattorini, Andrea Sansovino, Trento 2013.
- G.C. Cianferoni e S. Pini, a cura di, Marmi antichi a Palazzo Vecchio dalla collezione romana di Villa Medici, Firenze 2016.
- D. Weingarten e L. Howard, All Roads Lead to Rome. 17th - 19th Century Architectural Souvenirs from the Collection of Piraneseum, catalogo della mostra (San Francisco, SFO Museum, 21 gennaio - 13 agosto 2017), San Francisco 2017.



46
Barthélémy Pilleux, Parigi, 1779. Snuff box "à cage" in oro a tre colori e lacca giapponese. Il coperchio, il corpo e la base decorati con pannelli in lacca giapponese con decorazione hiramakie in oro su sfondo nero con rami di pruno, gru e mon, montature della gabbia cesellate, corpo decorato con colonne sorrette da ghirlande. Contrassegnato per Parigi 1779 80, con i marchi di carica e scarico di Jean Baptiste Fouache, con successivi marchi di controllo francesi, lettera dataria e orefice (cm 6,5x4,5x3) In una moderna custodia da collezione Bulgari (difetti)
Provenienza:
Lotto 72 Asta Orfèvrerie Européenne, Boîtes en Or et Objets de Vitrine, Christie's, Parigi, 26 giugno 2013 Collezione Bulgari, Roma. Etichetta cartacea all'interno Lotto 387, Christie's, Ginevra, 10 novembre 1987
Lotto 74, Christie's, Londra, 21 novembre 2000
€ 10.000/14.000

Salomon Adler (Danzica 1630 - Milano 1709)
"Autoritratto con nastro rosso" olio su tela (cm 124x95) in cornice in legno dorato (difetti e restauri)
€ 8.000/12.000
«L’autoritratto è il sublime ricordo dell’antico mito di Narciso, è la proiezione del passato nella storia. È allegoria ed emblema, racconto e menzogna. Può essere finzione assoluta o verità inconscia» (M. Fagiolo dell’Arco, Il Pittore allo specchio, catalogo della mostra, Palazzo dei Diamanti, Ferrara, 1995).
Se vi fu un pittore che, celebrando se stesso, celebrò il genere dell’autoritratto, questo fu Salomon Adler di Danzica, di cui si conoscono infatti numerosi autoritratti dipinti lungo il corso di tutta la sua carriera.
Un’affascinante e rara aggiunta al catalogo, che si spera prossimo, dell’artista è questo inedito, ulteriore e vasto autoritratto con fiocco rosso. Tra l’ufficiale e il négligé, l’Adler si dipinge a un momento maturo della sua vita, forse verso il 1680, in occasione del suo soggiorno milanese. La mano destra come in riposo, la sinistra appoggiata a una tela che si suppone appena terminata. Curato l’abito, ribelle il fiocco, naturale il berretto. Il suo tipico volto ovale piuttosto carnoso dalla fronte alta, i capelli ondulati e le labbra sottili. Anche senza l’attitudine gioviale e cosmopolita di altre opere sue, lo sguardo serio, posato e sereno, è ugualmente intenso e fisso su di noi, dritto come un fuso. Soddisfatto forse del lavoro terminato, le palpebre gonfie di fatica.
Figlio di fabbricanti di tessuti a Danzica, l’Adler conosceva bene gli effetti luminosi, i volumi ampi e i chiaroscuri degli abiti dei protagonisti dei suoi dipinti, e sapeva riprodurli perfettamente, assecondando d’altronde il gusto del dettaglio della cultura tedesca e nordica cui la sua arte si ispirò fin dalla giovinezza. L’incontro con l’opera di Rembrandt, con il suo allievo Willem Drost a Venezia (a partire dal 1653) e dei tenebrosi veneti in generale, avvolsero i suoi dipinti di quella tipica atmosfera ovattatamente scura e senza contorni ove paiono rifugiarsi i protagonisti dei suoi dipinti, lui stesso innanzitutto.
Pare che qui l’Adler voglia aprirsi in tutta sincerità al riguardante, in piena e consapevole verità, pur consapevole del livello professionale ormai raggiunto e dell’apprezzamento diffuso della sua pittura. Curiosità : da notare quei risoluti ghirigori con cui il pittore pare abbia voluto decorare la base del suo berretto tramite il puntale del pennello, sul colore ancora fresco, che si ritrova in altre opere sue, quasi la firma di uno spirito ribelle.
Bibliografia di riferimento :
F. Frangi, in Pittura a Milano dal Seicento al Neoclassicismo, Milano 1999
L. Carubelli, Salomon Adler a Crema, in ‘Arte Lombarda’, n. 149, 2007


48
Grande piatto da parata in legno lastronato in avorio scolpito con inserti in bronzo. Cavetto decorato da scena bacchica con satiri, figure classiche, brocche e grappoli d'uva, umbone centrato da Venere e Cupido. La falda con bordura a doppio ordine con decore a volute e nappe tra volti muliebri entro cartiglio a rilievo. Germania, secolo XIX (d. cm 52) (difetti e mancanze)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES IT/CE/2025/MI/00533
€ 2.000/3.000

Bottega di Gennaro Sarao, Napoli, 1730 1770 circa. Piccola specchiera di forma mossa in tartaruga piquè filettata e intarsiata in oro, decoro traforato a volute fogliate, fiori e cartigli. La cimasa sormontata da fiore sorretto da valva di conchiglia tra cartouches (cm 22x18) (lievi difetti)
Per confronto si veda:
G. de Bellaigne, The James A. de Rothschield Collection at Woddesdon Manor, Furniture, Clocks and Bronzes, Londra, 1974, pagg. 827 844.
H. C. Dent, Piquè: a beautiful minor art, Londra, 1923.
A.Gonzàlez Palacios, Il Tempio del Gusto, Roma ed Il Regno delle due Sicilie, Milano, 1986, vol. II, pagg. 323 325.
A.Kugel, Complètement piqué: le fol art de l'écaille à la cour de Naples, J. Kugel éditions Monelle Hayot, Mondadori Electa S.p.A, Milano, 2018
T.B. Rappe, A new attribution for the tortoiseshell table by Sarao, San Pietroburgo, 1985.
Il presente lotto è accompagnato da perizia e potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE.
€ 6.000/8.000


50
Snuff box di forma rettangolare ad angoli arrotondati in oro giallo cesellato a fiori e riserve guilloché, sul coperchio raffigurazione del Foro romano tra cartouches e fiori. Marchi di importazione. Seconda metà del secolo XIX (cm 8,8x1,8x5,3) (lievi difetti) € 8.500/9.000
51
Adrien Jean Maximilien Vachette (1753 1839) Parigi, 1785. Snuff box di forma ottagonale in lapislazzuli con montatura in oro. Marchio di carico, scarico e orefice (L. cm 7,6) (lievi difetti)
Vachette fu uno dei più noti artigiani parigini di scatole d'oro a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo. Lasciò il segno nel 1779 e in seguito collaborò con Nitot, uno dei gioiellieri di corte dell'imperatore Napoleone I. Henry Nocq (Le poinçon de Paris, Parigi, 1968, [ristampa], p. 76), elogia Vachette: "Avant et après la Révolution les plus belles tabatières d'or sont marquées du poinçon de Vachette"
€ 6.000/7.000

52
Console in legno intagliato e dorato, piano in marmo nero con bordura bianca, fascia decorata a cartelle e grembiale traforato centrato da stemma, gambe a balaustro riunite da traverse centrate da pinnacolo. Parma, seconda metà del secolo XVIII (cm 155x90x78) (difetti)
Provenienza: Accorsi Antichità, Torino. Etichetta cartacea sulla fascia
Bibliografia: G. Cirillo, Giovanni Godi, "Il mobile a Parma fra barocco e romanticismo 1600/1860", Ermanno Albertelli Editore, pag. 91, fig. 208
€ 22.000/24.000

53 Francesco Londonio (Milano 1723 - 1783)
"Vecchia contadina che fila" e "Riposo dei pastori" coppia di dipinti ad olio su tela (cm 48x67) il secondo firmato in cornici (difetti e restauri)
Bibliografia
M. Bona Castellotti, La pittura lombarda del '700, Longanesi, Milano 1986, nn. 394, 397
€ 10.000/12.000


54
Francesco Londonio ( Milano 1723 - 1783 )
"Scena campestre con contadini e animali" e "Pastori con un gregge di pecore e capre" coppia di dipinti ad olio su tela (cm 48x67) entrambi firmati in cornici (difetti e restauri)
Opera in rapporto Il dipinto "Scena campestre con contadini e animali" conservato alla Pinacoteca Civica del Castello Sforzesco a Milano
Bibliografia
Per il secondo dei due: M. Bona Castellotti, La pittura lombarda del '700, Longanesi, Milano 1986, n. 396
€ 10.000/12.000


55
Trumeau lastronato in noce e radica di noce con parte superiore di forma sagomata cimosa con fregi intagliati a volute, parte inferiore mossa sul fronte con tre cassetti la calatoia rivela cassettini, montanti a profili ebanizzati, piedi a ricciolo. Lombardia, secolo XVIII (cm 138x300x60) (lievi difetti e restauri)
€ 6.500/7.000

56
Artista del periodo romanico, secolo XIV XV Scultura monumentale di leone assiso a tutto tondo in pietra calcarea (cm 77x204x38) (difetti e mancanze)
€ 8.000/9.000



57
Snuff box in oro rettangolare in oro giallo sbalzato e cesellato a fiori, girali e grottesche, all’interno il coperchio decorato miniatura ovale su carta raffigurante ritratto di dama. Prima metà del secolo XVIII (cm 7,4x1,8x5,6) (lievi difetti)
€ 12.000/14.000


Louis Joseph Laselle Dora (1785 1790) Parigi, 1786 1787. Tabacchiera circolare in tartaruga con montatura in oro, coperchio staccabile con placca in micromosaico attribuito a Giacomo Raffaelli (1753 1836) raffigurante una farfalla policroma poggiante su un piccolo ramo in un paesaggio, la cornice con tessere nere alternate a sfere rosse (d. cm 7,5; h. cm 2) (difetti)
Provenienza:
Lotto 95 Asta 5377 Centuries of Style: Silver, European Ceramics, Portrait Miniatures and Gold Boxes, Christie's, Londra, 31 maggio 2012
Lotto 63 Asta Finarte, Milano, 16 dicembre 1998
Giacomo Raffaelli (1753 1836), maestro del micromosaico, operò sia nei laboratori vaticani che nel suo atelier a Piazza di Spagna, centro nevralgico per i viaggiatori del Grand Tour e per numerosi laboratori di mosaico. Protégé di Papa Pio VI (1775 1799) e definito da Moroni come " caposcuola del mosaico in piccolo " nel suo Dizionario di erudizione storia ecclesiastica (Venezia, 1847 1860), Raffaelli si distingueva per la raffinatezza della modulazione tonale, l'uso degli smalti filati e il senso di movimento e naturalismo nelle sue composizioni. Le farfalle erano un soggetto ricorrente per gli artisti di micromosaici, e diverse opere di questo genere sono state vendute da Christie's. Tra queste, si ricordano un esemplare dalla collezione del Dr. Anton CR Dreesmann (Christie's, Londra, 11 aprile 2002, lotto 894) e uno dalla proprietà di Diana Keggie (Christie's, South Kensington, 30 novembre 2005, lotto 136). Un ulteriore micromosaico a farfalla di Giacomo Raffaelli è documentato in D. Petochi, I mosaici minuti Romani, Firenze, 1981, pag. 111, tav. 33.
Il presente lotto è accompagnato da perizia e potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE.
€ 6.000/7.000


59
Paolo Monaldi (Roma 1710 - 1779)
"Nobili personaggi in visita al Foro Romano" e "Nobili personaggi e un mendicante presso l'Arco di Druso" coppia di dipinti ad olio su tela (cm 34x26,5) in cornici (difetti e qualche restauro)
Provenienza
Partridge Fine Arts, Londra, 1977
Sotheby's, Londra, 3 luglio 1996, Lotto 76
€ 11.000/12.000

"Capriccio con arco, personaggi e tempietto classico" olio su tela (cm 23x32) (restauri e usure)
Ringraziamo Charles Beddington per aver confermato l'attribuzione sulla base di un'immagine digitale.
€ 7.000/9.000
Filippo Tagliolini (Fogliano 1745 - Napoli 1809)
Real Fabbrica Ferdinandea, Napoli, 1790-1800, 'Il Tempo scopre la Verità' gruppo in biscuit, base in marmo portoro, 1790-1800 (h. cm 30) (difetti di cottura, piccole mancanze)
Il tema de Il Tempo che scopre la Verità è qui illustrato secondo uno degli schemi tradizionali in voga nel secolo XVIII. La figura del Tempo, in piedi, con il braccio destro solleva il manto che la Verità, incarnata da una figura femminile al suo fianco, trattiene quasi a voler ritardare il momento del chiarimento. Kronos con il piede sinistro appoggiato su di un frammento di colonna greca indica che, sebbene il tempo deteriori le vestigia, esse rimangono come testimonianza. Le due figure affiancate sono montate su di una base rettangolare di marmo portoro, il preferito come supporto in epoca ferdinandea.
Con il rinvenimento di questo modello -a tutt'oggi inedito- si colma un'altra lacuna nella conoscenza dei modelli di Tagliolini segnalata a suo tempo da Alvar Gonzalez-Palacios. I tre modelli non ancora individuati nel 1988 che però figuravano nel più volte ricordato elenco del 1796, erano: il Castore e Polluce, l'Apollo e Ninfa e appunto Il Tempo che scopre la Verità. Oggi grazie a quest'ultimo rinvenimento possiamo mettere un punto fermo sull'argomento in quanto tutti e tre i modelli sono stati ritrovati; per il gruppo laterale di Apollo e Ninfa -che si vendeva a ducati 4,20- si veda il catalogo della Christie's Italia del 10 giugno 2002, lotto 371; per lo splendido Castore e Polluce che già al tempo costava 12 ducati, (cfr. A. CaròlaPerrotti 2009 e il catalogo della Sotheby's Milano del 16 novembre 2010, lotto 149); e infine oggi proprio in questa sede abbiamo il privilegio di presentare il Tempo che scopre la Verità. A titolo indicativo aggiungiamo che questo soggetto, raro in scultura, veniva al contrario miniato abbastanza di frequente su vasellame come risulta dagli inventari redatti nel 1807 al momento della chiusura della Real Fabbrica Ferdinandea.
€ 8.000/10.000

Studio Raffaelli di San Sebastianello e Vincenzo Angeloni, scagliolista (inizio del XIX secolo) (attr) Piano in scagliola riccamente decorato a motivo pompeiano con soggetto mitologico. La bordura decorata da fregio che raffigura due giovani donne alate che offrono una libagione. Intorno decoro a grottesche con due grifoni seduti che si affrontano da una parte e dall'altra di un fiore le cui foglie terminano con arabeschi e fronde fiorite. Al centro, in un medaglione di forma rotonda, due putti tirano il carro di una dea imitando i trionfi dall'antico mentre Marte, Atena, Afrodite ed Ermes annunciano e coronano la sua vittoria. Incassato in un gueridon impiallacciato in olmo con piano circolare, tre sostegni a colonna a tutto tondo con capitelli in bronzo riuniti da pianetto sagomato (d. cm 60,5; h. tot cm 75,5) (difetti e restauri)
Per confronto si veda:
A. Massinelli, Giacomo Raffaelli (1753-1836) Maestro di stile e di mosaico, ASKA, Firenze, tav.328-330.
Sebbene l'ispirazione sia manifestamente italiana, rifacendosi al celebre decoro conosciuto come "a raffaellesche" - un omaggio alle grottesche rinascimentali riscopre negli scavi archeologici - il pezzo si inserisce armonicamente nella tradizione della pittura decorativa che fiorì alla fine del regno di Luigi XVI. Infatti, il repertorio ornamentale impiegato riecheggia con sorprendente fedeltà gli arabeschi e i riferimenti all'antichità classica che erano in voga negli hôtel particuliers parigini della fine del XVIII secolo, veri e propri scrigni di arte e raffinatezza. Un esempio lampante di questa influenza si può riscontrare nel boudoir dell'Hôtel d'Aumont, sebbene un confronto ancora più calzante possa essere stabilito con il salone dell'Hôtel Hosten. Quest'ultimo, capolavoro architettonico e decorativo, fu concepito e realizzato nel 1793 da due figure eminenti dell'epoca: l'architetto Claude-Nicolas Ledoux e il pittore Rousseau de la Rottière. I pannelli dipinti a grottesche che un tempo adornavano questo salone sono oggi custoditi nelle prestigiose collezioni del J. Paul Getty Museum, rappresentando un tassello fondamentale per la comprensione dell'arte decorativa di quel periodo. Su uno dei pannelli superiori delle porte di questo salone, la composizione si sviluppa con una simmetria impeccabile e un'armonia visiva sorprendente: al centro, una vasca fiorita dalla quale si sprigionano delicate volute vegetali; ai lati, un sarcofago finemente scolpito con un fregio narrativo; e, a chiudere la scena, due cariatidi alate il cui corpo si fonde elegantemente in avvolgimenti di foglie, creando un'illusione di movimento e leggerezza.
€ 6.000/7.000



63
Francesco Londonio (Milano 1723 - 1783)
"Pastori con mucche, montoni, capre e colombi" olio su tela (cm 118,5x159)
tracce di firma e data in basso al centro sulla roccia in cornice dorata
(qualche restauro e qualche piccola caduta di colore)
€ 8.000/10.000


64
Francesco Londonio (Milano 1723 - 1783)
"Pastorelli con armenti e un asino" coppia di dipinti ad olio su tela (cm 55,5x44,5) sul telaio di uno dei due vecchie etichette con numeri di inventario e monogramma "G.V." in cornici dorate (qualche danno) (qualche restauro)
€ 3.500/4.000

65
Francesco Londonio (Milano 1723 - 1783)

"Pastorelle e pastorelli con armenti" coppia di dipinti ad olio su tela (cm 55x45) sul telaio vecchie etichette con numeri di inventario e monogramma "G.V." in cornici dorate (qualche danno) (qualche restauro)
€ 3.500/4.000

Arazzo fiammingo tessuto in lana e seta seguendo un cartone de "Le Storie del re della Cina" della manifattura di arazzi di Beauvais, fine del secolo XVII inizi secolo XVIII. Decoro raffigurante un concerto di musici operanti con strumenti a fiato, a corde e a percussione al cospetto dell'Imperatore della Cina assiso con un ventaglio sotto un importante baldacchino di tessuto bordeaux bordato di pelliccia e decorato con inserti preziosi in un paesaggio esotico (cm 235x235) (difetti e vecchi restauri)
I cartoni della serie di arazzi de "Le Storie del re della Cina" furono dipinti da tre pittori operanti presso la manifattura di Beauvais, in Francia, ossia Jean Baptiste Monnoye, Jean Baptiste de Fontenay Belin e Guy Louis de Vernansal.
Per confronto si veda:
C. Bremer David, 'Tapestries in the Wernher Collection', Apollo, May 2002, pp. 29 34
C. Bremer David, French Tapestries & Textiles in the J. Paul Getty Museum, Los Angeles, 1997, pp. 80 97
E. Standen, European Post Medieval Tapestries and Related Hangings in The Metropolitan Museum of Art, New York, 1985, vol. II, pp. 461 468
F. Windt, Jean II Barraband, Bildteppich 'Die Audienz beim Kaiser von China', Potsdam, 2002
€ 11.000/12.000

Orologio del tipo "notturno" con cassa a edicola in legno a profili ebanizzati sormontata da figura di Chronos a tuttotondo in bronzo dorato e rilievo con stemma cardinalizio (probabilmente il Cardinal Camillo Francesco Maria Pamphili, 1622-1666). Mostra dipinta su rame raffigurante paesaggio marino visto da una loggia con figure mitologiche. Movimento solo tempo con scappamento silenzioso "a manovella", sistema di esposizione delle ore del tipo a "cartelle" traforate di cui si conserva l’apparato di illuminazione antico con il camino. Italia, seconda metà del secolo XVII (h. cm 96) (difetti e alcune ruote e assi del movimento sostituiti)
€ 9.000/10.000
Agostino Tassi ( Ponzano Romano 1580 - Roma 1644 )
"L'incendio di Troia e la fuga di Enea" olio su tela (cm 93x132,5) in cornice in legno dorato (difetti e restauri)
Ringraziamo la Dottoressa Patrizia Cavazzini per aver confermato l'attribuzione sulla base della fotografia digitale in alta definizione.
€ 6.000/9.000
"Si levano grandi urla e un clangore di trombe...la notte oscura ci circonda con la cava sua ombra... La città antica che aveva regnato per tanti anni rovina... I Greci son dovunque, il fuoco occupa i luoghi liberi di nemici...allora tutta Troia mi sembrò sprofondare tra le fiamme e crollare!"
(Virgilio, Eneide, II, versione poetica di Cesare Vivaldi)
In questa inedita, rara composizione, Agostino Tassi sembra aver seguito con scrupolo i versi di Virgilio dedicati alla distruzione di Troia e alla fuga dei suoi abitanti e di Enea in particolare, sotto la protezione di Afrodite celeste.
Quasi ispirati da Castel Sant’Angelo, due possenti torri inquadrano la scena convulsa e cupa della distruzione, animata e rischiarata dai roghi degli incendi e dalle fluide fiammelle saettanti dei Troiani e dei Greci.
In primo piano invece, i fuggitivi paiono più caratterizzati, apparendo come statue bronzee dilatate e incandescenti, ma bloccate per sempre nell’attimo del loro tentativo ultimo di salvezza presso il fiume Scamandro.
Il senso generale pare quello di una rappresentazione teatrale. Raramente infatti il Tassi vuole trasmettere il senso del dramma, di certo non qui. Corroborano questo effetto le figurine eleganti e sinuose, dai colori smaglianti, i riflessi della luna e i bagliori dei fuochi, cosi’ come la scelta della composizione perfettamente centrale, ove i protagonisti principali entrano in scena da sinistra con un indubbio effetto coreografico. Possiamo quasi spingerci ad affermare che questo dipinto costituisca anche una preziosa testimonianza di quella che poteva essere una rappresentazione teatrale nella Roma verso il 1639, anno attorno a cui la Dottoressa Cavazzini situa la nostra tela.
Il Teatro romano di Palazzo Barberini esisteva già da circa sei anni e
aveva dato alle scene opere dalle scenografie complesse sia per le difficoltà tecniche che per lo sviluppo prospettico (come la Pazzia d’Orlando concepita per il carnevale del 1638). La prospettiva centrale della nostra tela è semplice ma potente, permettendo lo sviluppo della vicenda su tre livelli diversi indipendenti l’uno dall’altro: il fuoco devastatore nella parte alta, la lotta accanita sul ponte e la fuga concitata in primo piano. La regia del Tassi è precisa e d’effetto, derivante certamente dalla sua carriera di quadraturista e dal senso imprenditoriale che sviluppo’ nei cantieri romani cui partecipò.
Le figurine sono tipiche del Tassi, eseguite con pennellate veloci e suggestive che suggeriscono le forme e ne dissolvono i contorni, quasi bozzetti per dei costumi scenici.
Se si volesse trovare un’ulteriore lettura della vicenda storica rappresentata, si potrebbe alludere esteticamente alla sublime bellezza dell’evento tragico. Una delle forze delle opere del Tassi è d’altronde una sorta d’onirismo ch’egli instilla nelle vicende umane e nelle forze della natura, quasi precursore del Romanticismo. Soggetto del dipinto, il fuoco è inoltre metafora di luce, d’illuminazione. Scampare al fuoco significa quindi « saper pensare», esperienza di conoscenza che permette di ripensare se stessi, come fu nel caso di Enea il ritrovare un nuovo percorso e una nuova vita, da cui prenderà poi origine Roma.
Di questo soggetto si conosce una composizione simile ma meno elaborata (già Galerie Canesso, Parigi ; cfr. V. Damien)
Bibliografia di riferimento:
P. Cavazzini, Agostino Tassi (1578 – 1644). Un paesaggista tra immaginario e realtà, Roma 2008.
V. Damien, Paysages nocturnes d’Agostino Tassi, Galerie Canesso, Parigi 2010, pp. 46-51.


Giuseppe Antonio Pianca (Agnona 1703 - Milano 1760)
"La lettura della pastorella" olio su tela (cm 181x132,5) due vecchie etichette iscritte alla mano "Barzano Brianza / V. Tremolada 1973" e "Barzanò di Brianza con (?) Matta / Villa Tremolada Pianca" (qualche caduta di colore)
Ringraziamo il Professor Filippo Maria Ferro per aver confermato l'attribuzione sulla base della fotografia digitale in alta definizione. L'opera verrà inclusa nello studio critico di prossima pubblicazione ''Pianca pittore valsesiano ed europeo'' a cura del Professor Ferro.
€ 8.000/10.000

Giacomo Raffaelli (1753-1836) (attr) Roma, fine secolo XVIII. Snuff box circolare in porfido con coperchio centrato da micromosaico raffigurante le Colombe di Plinio, su fondo blu scuro all'interno di una cornice di tessere rosse e bianche con montatura e ghiere in oro (d. cm 8; h. cm 3) (difetti)
Per confronto si veda:
M. Alfieri, M.G. Branchetti, G. Cornini, Mosaici minuti romani del 700 e 800, Edizioni del Mosaico, Città di Castello, 1986, pag. 119, fig. 97
€ 4.000/5.000

71
Giuseppe Ruoppolo (Napoli 1631 - 1710)
"Agrumi, vaso in maiolica ‘savonese’, rose, funghi (Pholiote Aegerite), cavolo, cardo e catino in rame" olio su tela (cm 55x105) siglato in basso a destra: GRV in cornice in legno ebanizzato e dorato
È ormai stabilito dalla critica (G. De Vito e G. Bocchi) che il Monogrammista "GRU" e Giuseppe Ruoppolo sono la stessa persona.
Provenienza
Christie's, Roma, 22 marzo 1988, “Collezione di un gentiluomo napoletano”
Galleria Altomani, Pesaro, 1988 (certificato di autenticità)
Bibliografia
G. Bocchi, Note su Giuseppe Ruoppolo pittore di frutti, sui rapporti con Giovan Battista e su un vaso di fiori particolarmente "forte", in "Studi di Storia dell'Arte", 34, 2023, p. 200, fig. 11
Bibliografia di riferimento
G. De Vito, È Giuseppe Ruoppolo il Monogrammista GRV?, in "Ricerche sul '600 napoletano. Saggi e documenti", 2009, pp. 59-70
€ 6.000/8.000

Jean François Delanoy, Parigi, 1785. Snuff box ottagonale "à cage" in oro a tre colori sbalzato e cesellato a girali floreali su fondo sablè con riserve a mosaico di murrine a imitare una breccia di marmo. Sul coperchio miniature con i ritratti del principe delle Asturie, futuro Carlo IV, re di Spagna (1788 1808) e di sua moglie Maria Luisa (1751 1819), figlia di Filippo I di Parma, in cornici in oro con decoro fogliato a rilievo. Marchi di carico, scarico, lettera dataria e orefice (cm 8,5x2,5x6,5) (lievi difetti)
Provenienza:
Lotto 51 Asta PF9004 di Sotheby’s, Important European Silver, Gold Boxes And Objects Of Vertu del 29 aprile 2009
€ 20.000/24.000

Maestro del secolo XVII
"Tancredi battezza Clorinda" olio su tela (cm 278x181) (difetti e restauri)
Bibliografia
Fototeca Zeri n. 57334 (come anonimo emiliano del secolo XVII)
€ 15.000/18.000
La scena, tratta dalla Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, coglie l’episodio in cui il cavaliere cristiano Tancredi, dopo aver ferito a morte l’amata rivale inconsapevole, le amministra il battesimo prima dell’ultimo respiro. In primo piano Clorinda, in armatura, giace sul mantello rosso, lo sguardo rivolto verso la luce; Tancredi, a mezzo busto e con elmo piumato, versa l’acqua raccolta nel proprio elmo in un gesto lento e solenne.
Alla sinistra, entro il paesaggio aperto con accenni di battaglia in lontananza, due amorini commentano in chiave affettiva il dramma terreno, mentre in alto, tra le nubi, una figura femminile con putto bendato — leggibile come Venere e Amore (allusione all’“amore cieco”) — sovrintende dall’alto.
L’impostazione diagonale del grande albero, il taglio scenografico e la regia luminosa che isola i protagonisti su fondi bruni rimandano al linguaggio del pieno barocco aggiornato su soluzioni di matrice classicizzante; le armature rese con luci metalliche, i rossi laccati dei panni e la modulazione calda dei incarnati accentuano l’intensità patetica del racconto.
L’opera, per invenzione e tono, si colloca con pertinenza nella cultura figurativa della Roma seicentesca, dove la lettura “eroicosacra” dei soggetti tassiani trovò larga fortuna, integrando l’enfasi drammatica del naturalismo con un lessico decoroso e monumentale.


74

Jean Etienne Blerzy, Parigi, 1784. Mini trousse in oro giallo e smalti a fregi e riserve guillochè, sul coperchio miniatura di Re Luigi XVI e piccolo specchio interno e porta rossetto. Marchi di carico, scarico e dell'orefice (cm 6x2,5x4,5) Entro custodia in galuchat verde (lievi difetti)
€ 10.000/14.000

75
CHARLES COLIN & SON
Snuff box rettangolare ad angoli arrotondati in oro a quattro colori cesellato e guilloché con fiori e volute su fondo sablé, coperchio centrato da micromosaico raffigurante il Pantheon, alla base della colonna la sigla G5. Marchio francese di "importazione senza garanzia" (cm 9,1x2x6,5) (lievi difetti)
€ 14.000/16.000

Arte del secolo XVIII. Cammeo ovale in sardonica scolpito raffigurante il busto di un guerriero barbuto, probabilmente Pirro, re dell'Epiro (318 272 a.C.) L'elmo, adornato con una cresta e una sfinge accovacciata, presenta una scena di combattimento a rilievo tra un leone e un serpente. Al centro della corazza si trova un mantello, sopra il quale è posta una maschera di Ercole, di profilo rivolto a destra. Questa è inserita in una montatura ovale in oro, su uno sfondo di agata tigrata, all'interno di una cornice antica di forma ottagonale in bronzo dorato, decorata con fogliame e bordata da fermagli a spagnoletta uniti da volute di foglie d'acanto tra volti a rilievo (cammeo cm 6,5x4,5; cm tot 19x19) (lievi difetti)
Provenienza:
Lotto 417 Asta 1209 Collezione Yves Saint Laurent e Pierre Bergé di Christie's, 25 febbraio 2009
Questo intaglio presenta un'identità stilistica con un'opera di William o Charles Brown, datata 1796 e attualmente conservata presso l'Hermitage di San Pietroburgo. L'identificazione di Pirro è ulteriormente corroborata da R.E. Raspe e James Tassie nel loro A Descriptive Catalogue of a General Collection of Ancient and Modern Engraved Gems... fuso da J. Tassie (Londra, 1791), catalogo n. 9762.
€ 8.000/10.000
Orazio De Ferrari (Voltri 1606 - Genova 1657)
"Erminia tra i pastori" olio su tela (cm 149x168,5) in cornice (difetti e restauri)
Bibliografia
P. Donati, Orazio de Ferrari, Sagep, Genova 1997, p. 42, fig. 13, scheda n. 39
G. Biavati, Orazio de Ferrari: inediti di tema profano, in "La Casana", XXXV
€ 6.000/8.000
Il dipinto presentato qui alla vendita all’incanto rappresenta un episodio tratto dalla Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso (VII, 17), uno dei più celebri poemi epici del XVI secolo, fonte d’ispirazione per numerosi artisti. La scena raffigura Erminia, la principessa saracena innamorata del cavaliere cristiano Tancredi, mentre cerca rifugio presso un gruppo di pastori dopo aver abbandonato il campo di battaglia.
L'opera è stata resa nota per la prima volta da Giuliana Biavati nel suo Orazio de Ferrari:inediti di tema profano del 19931. Pietro Donati nella pubblicazione successiva propone una datazione intorno al 16402 sulla base di evidenti affinità stilistiche con Il ratto delle Sabine, un'altra composizione dell'artista, già appartenente alla collezione Zerbone di Genova e in origine proveniente da Palazzo Cattaneo Adorno.
A partire dal 1640, la critica evidenzia nel De Ferrari il raggiungimento di una notevole maturità espressiva e una maggiore felicità pittorica: “Da Questo momento in poi, questa capacità di coniugare splendore materico e rigorosa coerenza spaziale connoterà sensibilmente la pittura di Orazio, conferendole un’intima originalità”3
Orazio De Ferrari, esponente di rilievo della scuola genovese e allievo di Giovanni Andrea Ansaldo4, interpreta il soggetto con una composizione di grande dinamismo e una raffinata orchestrazione cromatica. La figura di Erminia, abbigliata con una sontuosa veste rossa e parzialmente armata, domina la scena con un gesto carico di tensione emotiva, mentre i pastori, caratterizzati da una fisicità possente e da incarnati luminosi, reagiscono con una combinazione di stupore e timore dinanzi alla sua improvvisa apparizione. Sebbene, la narrazione tassiana sia trasposta con fedeltà, l’attenzione dell’artista si concentra principalmente sulle figure, collocate in primo piano e valorizzate da un’illuminazione di notevole intensità, evitando qualsiasi concessione a una tradizionale ambientazione pastorale.
Ancora una volta, De Ferrari si distingue per l’eccezionale maestria nella resa dell’incarnato maschile, evidenziata dalla sua peculiare tecnica pittorica, che “lavora il colore come fosse cera”5. Le sue pennellate, fluide e continue, permettono di ottenere una straordinaria gamma luministica con un impiego minimo di materia cromatica.
L’illuminazione, calda e dorata, scolpisce i corpi e amplifica l’impatto teatrale della composizione, mentre la pennellata sciolta e la resa vibrante dei tessuti e delle carni attestano “il raggiungimento della piena maturità” stilistica dell’artista. In quest’opera, De Ferrari coniuga l’energia espressiva della pittura barocca con l’eleganza formale tipica della scuola ligure, confermando la propria maestria nel tradurre il pathos narrativo in soluzioni pittoriche di grande raffinatezza.
Bibliografia
G. Biavati, Orazio de Ferrari:inediti di tema profano, in “La Casana”, 1993, XXXV, 1, pp. 4 - 11
P. Donati, Orazio de Ferrari, Genova 1997, p. 42, fig. 13 e scheda n. 39
A. Orlando, La favola di Latona di Orazio de Ferrari: il ritorno di un capolavoro con aggiunte al catalogo del pittore, Genova 2016, p 22, fig. 8
1 G. Biavati, Orazio de Ferrari:inediti di tema profano in “La Casana” 1993, XXXV, 1, p. 4 - 11
2 P. Donati, Orazio de Ferrari, Genova 1997, p. 139
3 Ivi, p. 87
4 Soprani, Vite de' pittori, scultori, ed architetti Genovesi, Genova 1768, p. 286
5 P. Donati, Orazio de Ferrari, Genova 1997, p. 42

78
Luigi Valadier (attr) Roma, 1780 circa. Calamaio di forma sagomata in marmo bianco e verde montato in bronzo. Supporto in forma di losanghe dotato di candeliere con teste di ariete all'attacco e base quadrata in marmo giallo Siena, levigatrice con presa anellata a ghirlanda e dettagli a testa d'ariete, calamaio con coperchio e presa a pigna a tutto tondo e cassolette, il tutto montato con festoni di fiori raccordati da nastri. La base con profilo in bronzo dorato sollevata su piedini a sfinge a tutto tondo (cm 40x20x24) (difetti e restauri)
Questo calamaio è strettamente correlato a uno schizzo eseguito da Luigi Valadier (1726-1785) tra il 1775 e il 1780 circa (Fig. 1). Entrambi condividono la stessa base ovale sostenuta da sfingi egiziane e la disposizione di due pozzi circolari che fiancheggiano un bacino con delicati festoni legati a nastro applicati. Un calamaio successivo, proveniente dalla bottega Valadier, risalente al 1790-95 circa ed eseguito in bronzo dorato, porfido e cammei, condivide una disposizione pressoché identica e gli stessi pinnacoli fogliati, foglie delicate e corpi drappeggiati con festoni. (Valadier, Una mostra di disegni e opere d'arte, David Carrit Limited, Londra 1991, Fig. b.7). Lo stesso delicato festone appare sulla base di un unico candelabro venduto in forma anonima a Christies, New York, il 22 maggio 2002, lotto 352 e diventa un motivo ricorrente delle opere di Valadier.
Provenienza:
Lotto 12 - Asta 2393 A Cabinet of Curiosities Selections from the Peter Tillou Collections, Christie's, New York, 28 gennaio 2010
Per confronto si veda:
AA.VV. Valadier Three Generations of Roman Goldsmiths : an exhibtion of drawings and works of art, 15th May to 12Th June 1991 at David Carritt Limited, London, pag. 105 fig. 53, pag. 168
€ 12.000/14.000

(fig. 1)

Matteo Loves ( Colonia - documentato a Cento e a Bologna dal 1625 al 1647 )
"Susanna e i vecchioni" olio su tela (cm 113,5x124,5) in cornice antica (restauri)
Il dipinto è accompagnato da una lettera di Sir Denis Mahon del 6 febbraio 2002 che conferma l'attribuzione a Matteo Loves.
Opere in rapporto
Un disegno preparatorio per questo dipinto, attribuito a Guercino e venduto da Sotheby's, Firenze, 12 maggio 1975. Lo stesso disegno fu pubblicato poi da Massimo Pulini come di Matteo Loves in Guercino. Poesia e sentimento (p. 278)
Un'incisione datata 1628 di Giovanni Battista Pasqualini da Guercino, con elementi utilizzati dal Loves per questo dipinto
Bibliografia
G. Milantoni (a cura di), Vocazioni d'amore. Tracce dalla pittura del Seicento, catalogo della mostra (Terni, Chiesa di Sant'Alò, 828 febbraio 1997), Rimini 1997, pp. 34-35
D. Benati, L. Peruzzi (a cura di), L'amorevole maniera. Ludovico Lana e la pittura emiliana del primo Seicento, catalogo della mostra (Modena, Galleria Estense, 29 marzo-15 giugno 2003), Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2003, pp. 135-136, n. 43
D. Mahon, M. Pulini, V. Sgarbi (a cura di), Guercino. Poesia e sentimento nella pittura del '600, catalogo della mostra (Milano, Palazzo Reale, 27 settembre 2003-18 gennaio 2004; Roma, Ala Vittoriana Stazione Termini, 10 febbraio-30 giugno 2004), De Agostini, Milano 2003, pp. 278-279, n. 100
E. Negro, M. Pirondini, N. Roio (a cura di), La scuola del Guercino, Artioli Editore, Modena 2004, pp. 287-288, nn. 444-445, 454
N. Turner, The Paintings of Guercino. A Revised and Expanded Catalogue raisonné, Ugo Bozzi Editore, Roma 2017, pp. 228-229, fig. 186
D. Dotti (a cura di), Donne nell'arte da Tiziano a Boldini, catalogo della mostra, Brescia 2020, pp. 26-27, tav. n. 7
A. Odding, J. Keizer, K. Dieuwke Botke, A. Smelik (a cura di), Artemisia. Vrouw & Macht, catalogo della mostra (Enschede, Rijksmuseum Twenthe, 26 settembre 2021-23 gennaio 2022), Olanda 2021, p. 61, n. 32
€ 35.000/45.000
« Un giorno, stando quivi, fu venuta la bella donna et seco ha in compagnia duo damigelle et ciascuna l’aiuta cavar le veste, perché la volia bagnarsi nelle fonti fresche et chiare (cred’esser sola et di nulla temia, le porte del giardin fate serrare), entrando in epse nuda come nacque, per le sue belle membra recrëare. »
(Lucrezia Tornabuoni, da La istoria della casta Susanna, XV secolo)
Particolarmente cara già ai tempi delle prime generazioni di fedeli cristiani, la celebre storia della casta Susanna è stata un soggetto prediletto di poeti e artisti. Se le prime rappresentazioni iconografiche e letterarie focalizzano la loro attenzione sul concetto della purezza dell’eroina biblica (Susanna deriva dall’ebraico « shoshan », che significa giglio), a partire dal XVI secolo i pittori trovarono in questo soggetto una fonte dilettevole per rappresentare in modo più o meno morboso un nudo femminile senza incorrere nelle censure della Controriforma. Il Barocco approfondì quindi la tematica sensuale fondendola spesso con l’innocenza e la remissività cristiana della protagonista.
La “virtuosissima Susanna” (Leandro di Siviglia, Cartagena, VI secolo) del nostro dipinto è uno dei capolavori del raro pittore di origine tedesca Matteo Loves, databile verso la fine degli venti. Esso rappresenta inoltre una delle più atipiche rappresentazioni di questo soggetto.
Matteo Loves fu uno dei più stretti collaboratori del Guercino, almeno fino agli anni trenta del Seicento, e uno degli allievi più originali usciti dalla bottega del maestro. Se la sua pennellata è immediatamente riconoscibile è perché egli fu capace di creare uno stile tipico, mescolando la sintesi compositiva, il disegno elegante, l’attenzione al dettaglio e la nitidezza atmosferica tedesche e fiamminghe al tocco naturalistico, all’intensità emozionale, al nobile gioco di luci e ombre e alla monumentalità classica del maestro centese.
Come due artigli pronti a catturare la preda, le dita affilate di uno degli anziani giudici spioni paiono fremere nell’agitazione del momento agognato. Ma non si percepisce qui un profumo di cose proibite : non solo infatti Susanna pare del tutto assorta nei suoi pensieri e con lo sguardo rivolto a quelle effimere bolle sull’acqua, ma tutto il suo corpo, pur se luminoso e tornito come splendido avorio, instilla un senso di pudicizia come quello « di una contadina, non abituata a mostrarsi nuda né tantomeno a scegliere una posa aggraziata per farsi ritrarre » (M. Pulini, in Guercino. Poesia e sentimento, cit. p. 278).
E’ la dolcezza di uno spirito soave e dimesso che viene qui esaltata, docile alla moralità e inflessibile al male, ingiustamente calunniato come lo fu ugualmente Gesù in un giardino solo in apparenza quieto e appartato, spirito genuino come le pieghe di quel candido telo, indimenticabile brano di natura morta.


80
Melchior René Bocher, Parigi, 1774. Snuff box ovale in oro giallo con fregi floreali in smalti verde e bianco a incorniciare raffinate riserve in smalto opalescente con paesaggio sul coperchio e decori floreali nella fascia e sotto la base. Marchi di carico, scarico, lettera dataria e orefice, all'interno lettera con la provenienza (cm 6,5x5x2,5) entro scatola in galuchat verde (difetti sulla custodia)
€ 8.000/9.000





Cammeo ovale del secolo XVI in agata incisa raffigurante il busto di Caracalla con capelli corti e ricci, barba e mantello fermato da una spilla sopra il corsetto. Il viso rivolto in avanti, con la testa leggermente inclinata verso destra. L'opera è inserita in una montatura ovale in oro perlinata, applicata su un fondo quadrato di agata grigia. Quest'ultimo è racchiuso in una cornice quadrata in bronzo dorato con bordo traforato, volti a rilievo, volute e putti alati. Completa l'opera un anello di sospensione sormontato da cherubino (cammeo h. cm 3,5; cm tot 22,5x16,5)
Provenienza:
Lotto 430 Asta 1209 Collezione Yves Saint Laurent e Pierre Bergé di Christie's, 25 febbraio 2009
Il ritratto si ispira a un busto marmoreo della collezione Farnese, attualmente conservato presso il Museo Nazionale di Napoli, considerato una delle ultime grandi opere d'arte dell'antichità (F. Haskell e N. Penny, Taste and the Antique The Lure of Classical Sculpture 1500 1900, New Haven e Londra, 1981, pp. 172 173, fig.). Esistono altre versioni a cammeo del "Caracalla accigliato", come quella conservata a Monaco di Baviera (I. Weber, Geschnittene Steine des 18. bis 20. Jahrhunderts, Monaco di Baviera, 1995, p. 63, n. 45)
€ 8.000/10.000

Arte siciliana, Trapani, seconda metà del secolo XVII. Specchio di forma ottagonale in rame dorato con montatura in corallo e smalti. La piastra centrale è racchiusa in una cornice di rosette traforate, foglie a volute e stelle con volti di cherubini, il retro è inciso con foglie stilizzate e fiori (cm 36x27) (difetti e restauri)
Per confronto si veda:
M.C. Di Natale (a cura di), Il Corallo Trapanese nei secoli XVI e XVII, Gruppo editoriale Delfo, Brescia, 2002, nn. 16 e 17.
Sia nella sua forma naturale che finemente intagliato, il corallo è sempre stato un materiale prezioso. Fin dall'antichità gli sono state attribuite proprietà magiche o medicinali. Trapani, una piccola città costiera vicino a Palermo, fu senza dubbio il centro di produzione più significativo, con la sua manifattura supportata dalla corte del Viceré siciliano tra il XVI e il XVIII secolo. L'intenso impatto calligrafico di queste "ceramiche trapanesi", caratterizzato da fitti motivi di smalto intrecciato e fogliame di corallo su uno sfondo lucido di bronzo dorato, rivela la forte influenza moresca sull'arte siciliana. Gli oggetti più sontuosi erano spesso impreziositi da smalti, come questa cornice per specchio. Esempi simili di cornici trapanesi si trovano a Santiago da Compostela e, in passato, nella collezione Whitaker, come illustrato in M.C. Di Natale (a cura di), Splendori di Sicilia, catalogo della mostra, Milano, 2001, p. 50, fig. 48, e pag. 33, fig. 15.
Il presente lotto è accompagnato da perizia e potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE.
€ 10.000/12.000

83
Andrea della Robbia (Firenze 1435 1525) Cinque porzioni di un monumentale fregio ad arco ornato da un festone vegetale composto da mazzi di frutta (cedri, agrumi, mele cotogne, pigne) serrati da nastri svolazzanti, in terracotta invetriata policroma, 1480 1490 circa (ciascuna cm 54x32) (difetti e piccoli restauri)
Il presente lotto è accompagnato da test di termoluminescenza rilasciato dalla Turin Thermoluminescence Analysis, Cuneo, datato 12 luglio 2025 e firmato dal dott. Fulvio Fantino
La peculiare sintassi decorativa, caratterizzata dalla disposizione pausata e simmetrica dei mazzetti di frutta cadenzati da guizzanti nastrini gialli plissettati, così come la qualità notevolissima del modellato e dell'invetriatura di questo rigoglioso festone, presumibilmente riconducibile ad una maestosa ancona smembrata, trovano riscontri puntuali nelle cornici delle più significative pale centinate di Andrea della Robbia databili nei suoi anni migliori, come la celebre Crocifissione nella Cappella delle Stimmate (1481) e l'Ascensione nella Chiesa Maggiore (1490/93) a La Verna (1481), o la Trinità fra i santi Donato e Bernardo oggi nel Duomo di Arezzo (1487).
Per confronto si veda: G. Gentilini, I Della Robbia. La scultura invetriata nel Rinascimento, Firenze 1992, pp. 297, 203, 231 F. Carta, "Lux in fabrica". Le décor architectural en terre cuite émaillée de Luca et Andrea della Robbia, 1440 1450 ca., Amiens 2022, pp. 233 239.
€ 26.000/30.000

84
Maestro fiorentino del secolo XV
"Madonna con Bambino in trono con sant'Antonio Abate e san Bernardo" tempera e oro su tavola (cm 92x61) (restauri)
Provenienza Christie's, New York, 5 giugno 1980, Lotto 44 (come Giovanni Bonsi)
Bibliografia
Fototeca Zeri n. 10805 (come anonimo fiorentino del secolo XV)
€ 7.000/9.000
85
François Guillaume Tiron (1747 1782) Parigi, 1760. Snuff box ovale in cristallo di rocca scolpito a punta di diamante con ghiera del coperchio in oro sbalzato a cartigli con riserve smaltate a scene portuali. Marchio dell'orefice (cm 6,5x3x5,5) In cofanetto originale (lievi difetti)
Provenienza:
Lotto 78 Asta PF9013 Important European Silver, Parigi, 9 Novembre 2009
€ 5.000/6.000



86

Adrien Jean Maximilien Vachette (1753 1839) Snuff box in agata bianca con ghiera in oro giallo cesellato con decoro floreale a rilievo. Marchi francesi per l'oro al 2 titolo legale. Francia, 1819 1838 (cm 8x2x6) (lievi difetti)
€ 4.000/5.000
87
Bottega di Gennaro Sarao, Napoli, fine del secolo XVIII. Snuff box circolare in tartaruga scura piquè filettata e intarsiata in oro con coperchio incernierato, decori con girali di foglie stilizzati tra cartouches e piccoli panneggi intervallati da lavorazione a squame (h. cm 4,5, d. cm 8) (difetti e piccole mancanze)
Per confronto si veda:
G. de Bellaigne, The James A. de Rothschield Collection at Woddesdon Manor, Furniture, Clocks and Bronzes, Londra, 1974, pagg. 827 844.
H. C. Dent, Piquè: a beautiful minor art, Londra, 1923.
A. Gonzàlez Palacios, Il Tempio del Gusto, Roma ed Il Regno delle due Sicilie, Milano, 1986, vol. II, pagg. 323 325.
A. Kugel, Complètement piqué: le fol art de l'écaille à la cour de Naples, J. Kugel éditions Monelle Hayot, Mondadori Electa S.p.A, Milano, 2018
T.B. Rappe, A new attribution for the tortoiseshell table by Sarao, San Pietroburgo, 1985.
Il presente lotto è accompagnato da perizia e potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE.
€ 3.000/4.000


88
Giuseppe Bottani ( Cremona 1717 - Mantova 1784 ) "San Pietro" e "San Paolo" coppia di dipinti ad olio su rame (cm 17,5x12,5)
al retro del fondo del dipinto raffigurante san Pietro: etichetta "GIUSEPPE BOTTANI / (1717 - 1783) / P 4811 / One of Pair" in cornici (qualche difetto e qualche restauro)
Opere in rapporto
La coppia di dipinti raffiguranti il medesimo soggetto citati dal Sestieri (G. Sestieri, "Repertorio della pittura romana della fine del Seicento e del Settecento", Allemandi, 1994, vol. 1, p. 34, senza immagine)
La coppia di dipinti quasi identici, ma su tela, presenti in Fototeca Zeri (schede 61712 e 61713)
Ringraziamo il Dottor Alessandro Agresti per aver confermato l'attribuzione sulla base della fotografia digitale in alta definizione.
€ 5.500/6.000

Aristodemo Costoli (Firenze, 1803 –1871) "La saggezza" scultura in marmo statuario su base lignea sfaccettata (cm 120x105) firmata al retro (difetti)
€ 8.000/10.000
Questa scultura in marmo statuario di imponenti dimensioni raffigura una giovane donna seduta, colta in un atteggiamento assorto e meditativo. La figura regge un rotolo, chiaro riferimento alla conoscenza e all’apprendimento, attributo che ne identifica l’allegoria come personificazione della Saggezza. Lo sguardo inclinato, delicatamente abbassato, e la postura raccolta creano un senso di pacata introspezione, conferendo alla composizione una solennità trattenuta, ma al tempo stesso profondamente lirica. La finezza esecutiva si manifesta nel contrasto tra la levigatezza del corpo, trattato con un modellato dolce e uniforme, e la ricca articolazione dei panneggi, resi con straordinaria perizia tecnica. Il tessuto, che scende in ampie pieghe
sul basamento, conferisce dinamismo e vitalità all’insieme, mentre la resa naturalistica dei piedi e delle mani rivela l’attenzione di Costoli al dettaglio anatomico. L’opera, pur radicata nella tradizione classicista, si distingue per la capacità di suggerire un sentimento intimo e moderno, lontano dalla mera fredda idealizzazione. Aristodemo Costoli, formatosi presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, fu tra i protagonisti della scultura toscana dell’Ottocento. La sua scultura più nota è il Pegaso del Giardino di Boboli. Apprezzato tanto dai committenti pubblici quanto dai collezionisti privati, ricevette incarichi di rilievo per monumenti celebrativi e opere allegoriche in Italia e in Sud America, consolidando una carriera che coniugava rigore accademico e raffinatezza espressiva. In La saggezza, la sua maestria emerge nell’equilibrio tra la purezza formale ispirata all’antico e una sottile tensione emotiva, capace di tradurre in scultura un’idea astratta attraverso un linguaggio al tempo stesso nobile e accessibile. Opera di grande qualità e intensità simbolica, La saggezza rappresenta un perfetto esempio della produzione matura di Costoli, espressione di quell’ideale risorgimentale in cui il dialogo con l’antico si arricchisce di nuove sfumature poetiche e morali.
90
Scatola di forma ottagonale in oro giallo con riserve in smalto guilloché blu e cornici in smalto bianco e rifinita con girali e vasi e fogliette, sul coperchio miniatura ovale su carta raffigurante scena galante. Hanau, marchi di saggio e dell'orefice. Fine secolo XVIII (cm 8x3,1x5,9) (difetti e restauri)
€ 12.000/14.000

91
Nicolas Marguerit, Parigi, 1783. Snuff box di forma ovale in oro a tre colori inciso e cesellato, il coperchio centrato da raffigurazione d’un pallone a idrogeno che vola sopra un tipico paesaggio pastorale, fasce con decoro guilloché incorniciate da perlinature e cordoni. Marchi di carico, scarico, orefice, lettera dataria e testa d'aquila per successivo passaggio sul mercato (cm 9x3x5) (lievi difetti)
€ 4.000/5.000

92
Snuff box rettangolare ad angoli arrotondati con bordura cesellata a volute floreali e smalto blu su fondo sablé e riserve guilloché, sul coperchio riserva ovale con strumenti musicali, spartito e corona d'alloro. Marchi austriaci di importazione. Fine secolo XVIII (cm 8,8x2,2x5,7) (lievi difetti)
€ 9.500/10.000

Benedetto Gennari (Cento 1633 - Bologna 1715)
"Sacra Famiglia con san Giovanni Battista e l'agnello", verso il 1691
olio su tela (cm 102x114) al retro, sul telaio, vecchio cartellino riportante la provenienza: Ecole italienne de Raphael / La Sainte Famille / Provenance: / Collection de Mr. De la Gorce / Chateau de Fouquieres-1 Bethume / Acquisition: Année 1948 (difetti e restauri)
Ringraziamo il Professor Daniele Benati per aver confermato l'attribuzione sulla base della fotografia digitale in alta definizione.
Opera in rapporto
Il dipinto raffigurante la Sacra Famiglia con santa Elisabetta e san Giovannino di Benedetto Gennari, conservato presso il Musée des Beaux-Arts di Digione
Provenienza
Castello di Fouquières-les-Béthune (Pas-de-Calais, Francia; secondo il cartellino al retro) Collezione privata, Cento
Bibliografia di riferimento
P. Bagni, Benedetto Gennari e la bottega del Guercino, Nuova Alfa Editoriale, Bologna 1986, p. 120, n. 77 E. Negro, M. Pirondini, N. Roio (a cura di), La scuola del Guercino, Artioli Editore, Modena 2004, p. 161, tav. 294
€ 9.500/10.000
Nato a Cento e cresciuto a Bologna, Benedetto Gennari fu pittore che seppe trarre vantaggio sia dagli insegnamenti precoci e dalla fama dello zio Guercino, sia dall’abilità pittorica che certamente lo contraddistinse fin da giovane. Egli seppe infatti portare alto il nome della Scuola pittorica di Bologna fin presso le corti del re di Francia e del re d’inghilterra. Quello che piacque ai reali d’oltralpe e d’oltre manica, cosi’ come ai ricchi committenti bolognesi di fine Seicento e inizio Settecento, fu lo stile sofisticato e ufficiale dei suoi dipinti, lontano dal naturalismo del fratello Cesare. Uno stile più accademico e dalle atmosfere più fredde, attento ai raffinati dettagli dei tessuti e degli oggetti. Il nostro dipinto venne probabilmente dipinto nel 1691 in occasione del soggiorno francese del pittore a St. Germain-en-Laye, ove segui’ la corte in esilio di re Giacomo II Stuart. Nel suo diario autografo Benedetto Gennari scrive che nel 1691 dipinse « Un quadro meza figura con dentro la Vergine Giesù Christo bambino San Giuseppe
Sant’Anna e San Gio. Battista col’agnellino e di questo ne feci presente al re di Francia ». Si tratta del quadro oggi conservato presso il Museo di Belle Arti di Digione (cm 97 x 121). L’alta qualità del nostro dipinto permette di riconoscervi una versione autografa con significative varianti : le dimensioni ; l’assenza della figura di Sant’Anna qui sostituita da motivi architettonici; la figura di San Giuseppe in una posizione più dinamica, più vicino alla Vergine e col braccio sinistro dipinto per intero; l’aureola sulla testa del Bambino e l’accenno a una centinatura assente nella versione francese. Come in quest’ultima, cosi’ anche nella nostra l’atmosfera, pur restando sobria e nobile, tende a inflessioni più intime e vive, a un sottile gioco di sentimenti e di scambi amorevoli di sguardi e gesti, sotto la luce tenue della Bontà Divina, a uno svolazzare irrequieto di veli e a pennellate talora rapide e sintetiche, con un san Giuseppe che sembra anticipare gli accenti grafici e le armonie fisiognomiche dei Gandolfi.

94
Manifattura del XVI secolo. Frammento di arazzo raffigurante la Morte di Anania, tratto da un cartone di Raffaello Sanzio (14831520)
(cm 348x282) (difetti, mancanze e vecchi restauri)
Provenienza:
Collezione privata, Varese
Tra la fine del 1514 e l'inizio del 1515, Papa Leone X commissionò a Raffaello la creazione di cartoni preparatori per una serie di arazzi destinati alla Cappella Sistina. Questi cartoni furono inviati a Bruxelles e tessuti nella bottega di Pieter van Aelst. Entro il 1519, sette dei dieci arazzi giunsero a Roma e furono esposti il 26 dicembre dello stesso anno, in occasione della solennità di Santo Stefano; la Morte di Anania arrivò qualche mese più tardi. L'arazzo qui presentato fa probabilmente parte di questa stessa serie.
La scena trae ispirazione da un passaggio degli Atti degli Apostoli (V, 1 e successivi), ed è attribuita quasi interamente a Raffaello Sanzio, con il probabile contributo di Giulio Romano e altri.
Al centro della composizione, San Pietro, con un'espressione grave e imperturbabile, provoca la morte di Anania, un personaggio in basso, attraverso un gesto evidente. Anania era un cristiano che aveva simulato la donazione completa dei suoi beni alla comunità, nascondendo una parte. Questo episodio, legato alle esperienze di comunione delle prime comunità cristiane, simboleggiava chiaramente l'unità della Chiesa. La folla circostante è sconvolta dall'evento, mentre alcuni si rivolgono a San Paolo, accanto a Pietro, che indica il cielo, sottolineando il carattere divino della punizione. A sinistra, altri personaggi evidenziano il ruolo caritatevole della Chiesa, offrendo elemosine ai bisognosi. L'impostazione scenografica dell'opera fu molto apprezzata da Goethe e Grimm. Consapevole del confronto con Michelangelo nella Cappella Sistina, Raffaello concepì i disegni con un'intensità drammatica crescente, dove le figure dominano il paesaggio o l'architettura di sfondo, contrapponendosi in gruppi o come personaggi isolati, per facilitare la comprensione delle azioni. Gli schemi sono semplificati, e i gesti e la mimica dei personaggi sono enfatizzati per renderli più eloquenti e "universali". Tuttavia, a differenza di Michelangelo, la monumentalità non deriva dal tormento plastico delle figure, ma da equilibri attentamente studiati che bilanciano la composizione e i sussulti spirituali dei protagonisti, nonostante le volute asimmetrie.
€ 4.000/4.500



95
Romolo Grassi. Scultura in oro raffigurante un uomo e una donna su base in cristallo di rocca e rami di frutti, foglie e fiori in oro smaltato in policromia e diamanti. Marcato alla base (g 730) (cm 26,5x17,5x29). Con placchetta commemorativa in oro, firmata per esteso Romolo grassi in Milano, oro 750/, MI. 662 (difetti) in custodia originale
Per confronto sull' orafo: GOLDSMITH’S WARES FROM A LOMBARD WORKSHOP, "JEWELS OF ALL TIMES", Prefazione di Guido Gregorietti, Introduzione di Marco Valsecchi, Presentazione di Romolo Grassi, Capellini stampatore, 1975.
€ 25.000/30.0000
96
Francesco Righetti I (1738-1819) "Vitellius", mezzo busto in bronzo con patina bruna su base in marmi vari a colonna tornita (h tot cm 48)
Provenienza:
Lotto 55 - Asta del 15 giugno 2021, Sotheby's, Parigi
€ 6.500/7.000
97
Adrien Jean Maximillen Vachette (1753 1839) Parigi, fine secolo XVIII. Snuff box in oro giallo cesellato a riserve e fregi neoclassici su fondo sablè, coperchio con inserto in agata (cm 7,5x2x6) (lievi difetti)
€ 5.000/6.000

98
Scatola in oro giallo cesellato a volute e cartigli, sul coperchio un cavallo rampante tra girali di foglie e fiori, sulla base e all'interno dedica con data. Metà secolo XIX (cm 7,5x5) (lievi difetti)
€ 7.000/8.000

99
Jean Baptiste Berlin, Parigi, 1740 1771. Snuff box rettangolare in oro a tre colori sbalzato e cesellato a fregi, girali, fiori e trofei con doppia apertura. Marchi di carico, scarico, orefice e lettera dataria (cm 5,5x2x4) (lievi difetti)
€ 4.000/5.000

100
Giuseppe Maria Crespi (Bologna 1665 - 1747)
"Adorazione dei pastori", 1735-45 circa olio su tela (cm 62x66,5)
al retro, sul telaio, un'etichetta antica di partecipazione alla mostra romana del 1943: "Mostra cinque pittori del Settecento / tela di G. M. Crespi / (Coll. Conte Foresti - Carpi)". Sempre sul retro del telaio è applicata un'altra etichetta di partecipazione ad una mostra, danneggiata in cornice (qualche restauro)
Provenienza
Conte Carlo Alberto Foresti, Carpi, Palazzo Foresti
Bibliografia
R. Longhi, G. Zucchini (a cura di), Mostra del Settecento bolognese, catalogo della mostra (Bologna, Palazzo Comunale), Bologna 1935, p. 20, n. 17 (sono confermate attribuzione e provenienza)
A. Morandotti (a cura di), Cinque pittori del Settecento. Ghislandi, Crespi, Magnasco, Bazzani, Ceruti, catalogo della mostra (Roma, Palazzo Massimo, aprile 1943), Venezia 1943, p. 48, tav. 27 (sono confermate attribuzione e provenienza)
M. Pajes Merriman, Giuseppe Maria Crespi, Rizzoli, Milano 1980, p. 242, tav. 26 (sono confermate attribuzione e provenienza)
D. Benati, P. Giordani, Stanze bolognesi. La Collezione Lauro, Nuova Alfa Editoriale, 1994 (citazione del quadro ex Foresti a p. 94, scheda n. 66. Daniele Benati riconferma l'attribuzione a Crespi)
€ 11.000/12.000
All’inizio del Settecento a Bologna, « tra le ombre dei portici e il fervore delle botteghe artistiche » (Emiliano Cecchi), accanto al classicismo purista e metallico di Donato Creti e al tenue barocchetto principesco di Marcantonio Franceschini s’impose decisa la vena naturalista di Giuseppe Maria Crespi, pittore di carattere e appassionato.
La sua è la storia di un artista che, eletto direttore dei corsi di Pittura nell’appena nata Accademia Clementina di Bologna, impronto’ la sua arte a uno stile per nulla accademico, lontano dalle mode o dai canoni classicisti allora invece imperanti in città e altrove. E che riuscì a imporre a far apprezzare anche a principi e grandi committenti opere in cui rese il « vivo », come diceva Annibale (Carracci), ossia il vero, evitando le formule iconografiche tradizionali. Un pittore dagli impasti materici e incandescenti, che animano di vita i personaggi dei propri dipinti, conferendo loro un respiro vero che ce li fa sentire così vicini, così veraci. Dalla presenza fisica e dal messaggio così immediati, universali, al di là di ogni tempo e di ogni luogo. Come nel caso di questa mirabile Adorazione dei pastori, dipinta verso il 1735-1745, nel momento della fase finale della sua carriera di fama ormai internazionale. Vi si respira un sapore di festa paesana, ove ognuno è convenuto per gioire insieme calorosamente di un evento unico, così come sanno fare da sempre i bolognesi. Una folla accalcata attorno alla Sacra Famiglia, con l’asino che pare chiedersi perchè mai tutti sono li’; quasi una foto di famiglia dopo un matrimonio. Gesti semplici e quotidiani, come quello della donna a sinistra che invita a fare silenzio. Un’atmosfera luminosa e vivace. Un messaggio semplice e diretto, come la pittura del Crespi, fine e costante osservatore del naturale.
Come ricordano Merriman e Benati, esistono tre versioni di questa Adorazione dei pastori, tutte databili agli ultimi anni dell’attività del
pittore: una su rame conservata presso la Pinacoteca di Dresda; questa su tela, ex Collezione Foresti ora Cento, proprietà privata (la nostra); e quella della Collezione Lauro di Bologna. Luigi, il figlio del Crespi, anch’egli grande pittore, ricorda nella biografia del padre che questi soggetti erano certamente legati alla consuetudine di Giuseppe Maria di fare “omaggi ai suoi protettori di dipinti acconci in occasione delle feste natalizie” (L. Crespi, Vite de’ pittori bolognesi non descritte nella “Felsina pittrice”, Roma 1769, p. 208). Rispetto alla versione Lauro, la critica sottolinea la maggior qualità e matericità della nostra versione.
Erede della collezione d’arte dal padre Pietro (1854-1926), Carlo Alberto Foresti (1878-1944) industriale del truciolo, abitò a Carpi nel palazzo di famiglia ed ebbe contatti con Bernard Berenson, Adolfo Venturi, Matteo Campori, Alessandro Contini Buonacossi, Robert Langton Douglas e Frederick Mason Perkins. Negli anni Trenta esercitò anche l’attività di antiquario a Milano, dove aprì lo Studio Artistico in Palazzo Borromeo. Grande appassionato di Giuseppe Maria Crespi, nel 1935 alla Mostra del Settecento bolognese prestò ben quattro opere di questo artista, compresa questa Adorazione dei pastori che concesse anche alla mostra romana del 1943 (Elisabetta Landi, nipote di questo grande collezionista-antiquario, ha ricostruito la storia dello zio in E. Landi, The antiquarian Carlo Alberto Foresti of Carpi, a corrispondent of Bernard Berenson: unknown documents for the history of a dispensed collection, in Connors, Waldman, Zanichelli 2003, pp. 309-330. Altre informazioni sulla collezione Foresti in Divine stanze La Galleria Foresti e la tradizione del collezionismo carpigiano, in Alle origini del Museo 1914-2004 La donazione Foresti nella collezione di Carpi, catalogo della mostra a cura di M. Rossi, T. Previdi, Carpi 2004, pp. 7-26).


101
Scuola della seconda metà del secolo XVII
"Annunciazione"
olio su marmo (cm 41x35) in cornice (difetti e restauri)
€ 6.000/8.000
102
Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino (Arpino, 1568 - Roma 1640) (attr.)
"Adamo ed Eva"

olio su lapislazzuli ovale in passe-partout in marmo giallo Siena (ovale cm 9,6x12,3; marmo cm 11,3x14,7) in antica cornice in legno intagliato e dorato (tre antiche crepe; restauri)
Provenienza
Sotheby’s, Milano, 15 dicembre 2009, Lotto 47 € 4.000/6.000
Tra i grandi creatori del nuovo ideale classico della pittura romana all'inizio del XVII secolo, il Cavalier d'Arpino fu tra i più importanti pittori della Roma pontificia del tempo.
Pittore dalla carriera fulminante, favorito della famiglia Aldobrandini, fu alla testa di un vivacissimo atelier. Oltre ai numerosi affreschi e dipinti da cavalletto che fecero la sua fortuna, fu anche autore di preziosi dipinti su pietra, come il lapislazzuli. Uno degli esempi più noti è il Perseo e Andromeda del Saint Louis Art Museum (Stati Uniti), datato verso il 1593-1594. Alla figura di questa Andromeda si avvicinano particolarmente le figure di Adamo ed Eva del nostro altrettanto pregevole ovale. I volumi compatti, le fisionomie classiche, le anatomie allungate, l'atmosfera idilliaca e il "fascino innocente e insieme erotico" (Herwarth Roettgen) hanno evidentemente un'origine comune.

103
Pieter Mulier detto il "Cavalier Tempesta" ( Haarlem 1637 - Milano 1701 )
"Paesaggio con figure" olio su tela (cm 43x60) firmato in basso a destra (difetti e restauri)
Bibliografia
L. Salerno, Pittori di paesaggio del Seicento a Roma, Ugo Bozzi Editore, Roma 1977, vol. II, p. 640, n. 106.2
€ 1.600/1.800

Scuola veneta del secolo XVII
"La morte di Cleopatra" olio su tela (cm 95x127) iscritto sul retro della tela "G.F / 60" in cornice dell'inizio del secolo XIX (restauri e cadute di colore)
Provenienza
Collezione Lurani
Collezione Borromeo
Collezione Crivelli
Collezione Catena
Collezione Croff
(Tutti questi passaggi ereditari sono stati comunicati oralmente dall'attuale proprietà)
€ 7.000/8.000
La regina è colta nell’attimo fatale, nuda e distesa in diagonale su un giaciglio, mentre stringe l’aspide all’altezza del seno; la mano destra si posa sul cuscino di raso rosso con nappine dorate, mentre in primo piano un mazzetto di fiori introduce una nota di vanitas. Nella penombra a sinistra un’ancella arretra con gesto di sgomento; sullo sfondo affiorano elementi architettonici a colonne. La luce, fortemente selettiva, investe il corpo e scava il volume contro il fondo scuro, con passaggi morbidi e riflessi caldi nei rossi e nei verdi delle stoffe; l’impasto vellutato, il taglio teatrale e il carattere nobile e concentrato dell’eroina sono ascrivibili alla mano di un maestro veneto di generazione posteriore a Palma il Giovane e ancora nel suo linguaggio.

Snuff box rettangolare con angoli arrotondati in oro giallo e rosso cesellato e guilloché, coperchio centrato da micromosaico su onice raffigurante paesaggio fluviale con rovine e figure. Marchi austriaci. Prima metà del secolo XIX (cm 8,5x2,3x4,5) (lievi difetti)
€ 11.000/12.000


106
Marco Benefial (Roma 1684 - 1764)
"Ritratto di giovane donna" olio su tela (cm 101,5x75) in antica cornice a cassetta (restauri) (difetti e restauri)
Ringraziamo il Dottor Alessandro Agresti per aver confermato l'attribuzione sulla base della fotografia digitale in alta definizione.
L'opera verrà pubblicata nel prossimo catalogo ragionato dell'artista curato dal Dottor Agresti.
Bibliografia
G. Falcidia, Benefial ritrattista, in "Paragone", 195, Nuova Serie15, maggio 1966, n. 58, pp. 64-65
€ 7.000/9.000

"Cena in casa di Simone il Fariseo" olio su tela (cm 109x162) (difetti, restauri e qualche caduta di colore)
€ 8.000/8.500
La tela rappresenta il Banchetto in casa del Fariseo1; nel momento culminante della narrazione: la peccatrice – identificata dalla tradizione con Maria Maddalena – si prostra ai piedi di Cristo, li bagna di lacrime, li asciuga con i capelli sciolti e li cosparge d’unguento; tuttavia l’impianto compositivo tradisce un’origine come Ultima Cena, poi successivamente rielaborata.
L’organizzazione dello spazio architettonico — articolato in quinte di colonne, arcate e aperture prospettiche — rivela la formazione decorativa di Francesco Perezzoli, autore della tela, e la sua predilezione per ambientazioni di gusto classicista, riconosciute come cifra costante della sua produzione.
L’uso calibrato del chiaroscuro, la gamma cromatica calda e la resa morbida del modellato collocano la tela nel momento maturo dell’attività milanese del pittore veronese, quando Perezzoli elaborò una “seconda maniera2” più fluida e sciolta rispetto ai lavori giovanili, mantenendo però costante la vocazione narrativa e teatrale.
La ricostruzione del suo catalogo3, fondata sulla scoperta di opere firmate e sulla individuazione di un nucleo stilisticamente omogeneo, ha permesso di precisarne i caratteri: figure slanciate, volti femminili defi-
niti da lineamenti dolci e da un sorriso appena accennato, cromie calde e luminose, ambientazioni architettoniche di matrice decorativa che tradiscono l’assimilazione di modelli carpioneschi rielaborati alla luce della cultura emiliana e romana, in particolare legate all’arte decorativa del Gaulli e dell’Odazzi.
Entro tale cornice, la presente tela andrebbe datata ai primi decenni del Settecento e collocata nell’ambito della committenza privata che alimentò la fortuna del pittore a Milano. L’eloquenza misurata degli affetti e la monumentalizzazione scenografica dell’episodio evangelico concorrono a definire una parabola visiva in cui il convito mondano si trasforma in luogo di grazia: è un esito limpido della maturità di Perezzoli.
1 Luca 7,36–50
2 A. Cottino, Un pittore veronese a Milano all’inizio del Settecento: Francesco Perezzoli, in "Artisti lombardi e centri di produzione italiani nel Settecento. Interscambi, modelli, tecniche, committenti, cantieri. Studi in onore di Rossana Bossaglia", a cura di G.C. Sciolla, R. Bossaglia e V. Terraroli, Bolis, Bergamo, 1995.
3 Ivi, p.129

109
Vaso in marmo a cratere biansato, orlo estroflesso e ornato a ramages vegetali e foglie, corpo scolpito a bassorilievo con scena di baccanale, parte inferiore decorata a baccellature, anse a mascherone di fauno barbuto con corona di foglie di vite a rilievo, base quadrata con volti muliebri a rilievo in ogni lato su cui poggia il piede svasato. Montato su colonna in marmo di forma sfaccettata (h. cm tot 187; coppa cm 83x55; colonna h. cm 132) (difetti)
€ 8.000/10.000
108
Jacob Ferdinand Voet (Anversa 1639 - Parigi 1689)
"Ritratto di Maria Isabella Massimo Muti Papazzurri" olio su tela ottagonale (cm 69x50) in cornice toscana del secolo XVII laccata e dorata (difetti alla laccatura) (restauri e sollevamenti di colore)
Bibliografia
F. Petrucci (a cura di), Ferdinand Voet (16391689) detto Ferdinando de' Ritratti, Ugo Bozzi Editore, Roma 2005, p. 225
Expertise
Giancarlo Sestieri, 15 ottobre 2018
€ 6.000/7.000

110
Manifattura di Murano, Venezia, secolo XVIII. Cornice tripartita in legno con parti in vetro e bronzo dorato. Le due cornici interne a rilievo tra baccellature e foglie d'acanto che terminano con un motivo a cartiglio, la cornice più esterna a corpo liscio con motivo incannucciato in vetro verde (cm 44x36; luce cm 32x22) (difetti e mancanze)
€ 3.000/3.500

111
Snuff box di forma ovale in oro giallo cesellato con frecce e faretra entro riserva. Marcata 18K, BP. Fine secolo XIX - inizio secolo XX (cm 8,10x2,50x5,60) (lievi difetti)
€ 7.500/8.000

112
Cornice in legno ebanizzato filettato in metallo con intarsi in marmi e pietre dure profilati in bronzo, angolari in forma di cuore con lapislazzuli. Roma, fine secolo XVII - inizio secolo XVIII (cm 51,5x44, luce cm 31x24) (difetti)
Per confronto si veda:
AA.VV. Il Mobile e l'Artigianato Romano del 600 e 700, exhibition catalogue, Palazzo Ducale di Zagarolo, Roma, 1966, pl. XXXII, n. 91
€ 3.000/3.500


113
Giacomo Cavedone (Sassuolo 1577 - Bologna 1660) (attr.)
"San Francesco che riceve le stimmate" olio su tela (cm 103x129) in cornice antica (difetti e restauri)
Bibliografia E. Negro, N. Roio, Giacomo Cavedone 1577 - 1660, Artioli Editore, Modena 1996, p. 124, cat. n. 53 € 4.500/5.000
114
Snuff box rettangolare ad angoli arrotondati in oro rosso e giallo a girali floreali in oro a tre colori su fondo sablé, sul coperchio grande riserva guilloché a raggiera. Marchi austriaci, secondo quarto del XIX secolo (cm 8,8x1,5x,6,3) (lievi difetti)
€ 8.500/9.000

116
Snuff box in oro giallo guilloché con decoro a girali floreali su fondo sablé, coperchio centrato da vasi e fiori. Ginevra 1820-1830, con passaggio sul mercato dello stato Pontificio entro il 3° quarto del XIX secolo (marchio delle chiavi incrociate con B) (cm 7,8x1,7x5,2) (lievi difetti)
€ 7.000/8.000

115
La Croix à Paris. Pendola a portico in marmo bianco e bronzo dorato e patinato decorato da cariatidi e sormontata da aquila e putti a tuttotondo. Quadrante a fascia in smalto bianco a numeri romani per le ore e arabi per i minuti con calendario mensile e giorni della settimana. Movimento scheletrato a due treni con suoneria delle ore e mezze su campanello. Francia, ultimo quarto del secolo XVIII (cm 58x41,5x12) (difetti e piccole mancanze)
€ 2.000/3.000

Giovanni Strazza (Milano 1818 1875)

"L'amico d'infanzia" scultura in marmo (cm 75x70x40) (difetti e mancanze)
€ 5.000/6.000
Il gruppo scultoreo oggetto di questo lotto raffigura una giovane fanciulla seduta nell’atto di accarezzare un cane seduto al suo fianco. L’opera, caratterizzata da un modellato morbido e da una resa particolarmente accurata, evidenzia la perizia tecnica e la sensibilità naturalistica di Giovanni Strazza, allievo di Pompeo Marchesi e Francesco Somaini, il quale fu tra gli interpreti della scultura lombarda di metà Ottocento, in una posizione intermedia nella diatriba tra romantici e classicisti. L’impostazione compositiva è raccolta e graziosa, con un’attenta articolazione dei piani plastici: la superficie liscia e levigata delle parti anatomiche della fanciulla contrasta con il trattamento più vibrante dei tessuti e del corpo del cane. La scelta iconografica risponde al gusto nobiliare per soggetti sentimentali e domestici, destinati a contesti privati di rappresentanza. L’opera, di alta qualità esecutiva, è rappresentativa della produzione scultorea di Strazza orientata a temi di carattere intimista e familiare attraverso una felice mediazione tra gli ideali romantici e classicisti.

Manifattura di Giovanni Volpato (1735 1803) "Menandro e Posidippo", coppia di figure in biscuit. Uno con firma impressa "Volpato" (cm max 18x23) su basi a plinto in marmo giallo di Siena di epoca posteriore (cm tot max 20x30) (difetti)
Il prototipo di questi biscuit è il marmo di epoca ellenistica, oggi nel Museo Pio Clementino alla Galleria delle Statue (inv. 588): il ritratto del commediografo Menandro, in coppia con la figura rappresentante il poeta greco Posidippo (detto Silla). Le sculture erano state scoperte nel 1588 nei pressi della vigna del monastero di San Lorenzo a Panisperna e restarono a Villa Negroni fino al 1785, quando entrambi furono acquistati da Thomas Jenkins, per poi passare al Museo Pio Clementino nel 1789. La versione in biscuit (conosciuta ad oggi in soli altri due esemplari di collezioni italiane private) è citata in entrambi i cataloghi della fabbrica noti, in francese ed in italiano: nel catalogo italiano e' citata come 'Li due consoli Menandro e Posilipo, abusivamente chiamati Mario e Silla Di Villa Negroni'. La nostra coppia di biscuit andrà quindi datata, sulla scorta della citazione italiana, al periodo antecedente al 1789: in entrambi i cataloghi il prezzo per la coppia e' di 12 zecchini, notando pero' che, nel catalogo a stampa in lingua francese, i due biscuit sono indicati singolarmente a 6 zecchini l'uno.
Per confronto si veda:
A. Caròla Perrotti, La Porcellana della Real Fabbrica Ferdinandea, 1978
A. Gonzalez Palacios, Filippo Tagliolini, Torino, 1988
G. Lukacs (a cura di) Classici e Invenzione, Roma, 2009, cat. 9, pp. 68 70.
€ 4.000/5.000


119
Louis Pannelier, Parigi, 1734. Snuff box a profilo mosso in oro giallo cesellato con trofei e architettura entro cornici rocaille. Marchio di carico, scarico e dell'orefice. testa d'aquila per passaggio successivo sul mercato francese (cm 7x2,5x5) (lievi difetti)
Provenienza:
Lotto 43 Asta Important European Silver, Gold Boxes And Objects Of Vertu, Sotheby's, Parigi, 29 aprile 2009 € 5.000/6.000
120
Specchiera con cornice di forma sagomata in bronzo dorato con inserti in pietre dure e marmi tra dettagli in argento a volute fogliate. La cimasa in argento con valva di conchiglia tra cartouches a rilievo. Roma, secolo XVIII (cm 31x22,5) (difetti) € 3.000/4.000

121
Christian Wehrlin (pittore attivo a Torino alla corte dei Savoia dal 1756 al 1774) (attr) Coppia di potiche con coperchio in terracotta dipinta in policromia e dorature alla maniera giapponese con decoro Imari, presa del coperchio a cane di Pho a tutto tondo, il corpo con cartelle raffiguranti pavoni entro paesaggi tra decori floreali (h. cm 80) (difetti e restauri)
Per la Casa Reale dei Savoia, Wehrlin creò nel 1765 una serie di importanti pannelli in stile "cinesizzante", destinati ad arricchire la Sala da Gioco della Palazzina di Caccia di Stupinigi. Questi pannelli riflettevano il gusto esotico e l'interesse per l'Oriente che caratterizzava l'arte e l'arredamento dell'epoca, aggiungendo un tocco di raffinatezza e originalità agli interni della residenza sabauda.
Per confronto si veda: A.Griseri, Ambienti del Settecento, De Agostini, 1985, pag. 364
€ 3.000/3.500

122
Cerchia di Marco Pino detto Marco da Siena, scuola senese della metà del XVI secolo
"Sacra Famiglia con san Giovannino" olio su tavola (cm 72x52,5) in cornice antica (restauri, fenditure e cadute di colore)
€ 7.500/8.000

123
Giuseppe Antonio Pianca (Agnona 1703 - Milano 1760)
"Testa di carattere" olio su tela (cm 49x39) in cornice (difetti e restauri)
Ringraziamo il Professor Filippo Maria Ferro per aver confermato l'attribuzione sulla base della fotografia digitale in alta definizione.
L'opera verrà inclusa nello studio critico di prossima pubblicazione ''Pianca pittore valsesiano ed europeo'' a cura del Professor Ferro.
€ 3.300/3.500

124
Tappeto Agra, India, fine secolo XIX. Decoro con piccolo medaglione romboidale a fondo verde decorato con rami fioriti. Campo color giallo ocra che presenta dei motivi ornati di un colore tenue con fiori sparsi. Angolari a fondo verde su cui spiccano rami con fiori a palmetta riconducibili agli emblemi sui copricapi dei maragià. Bordura principale a meandro nei toni del verde e bordeaux su fondo bianco (cm 538x460) (difetti, restauri, tagli e cuciture)
€ 8.000/10.000
125
Coppia di poltrone neoclassiche in legno intagliato, laccato e dorato. Napoli, fine secolo XVIII. Schienale traforato a scudo sormontato da intaglio con frecce tra nastri a rilievo ed orlo estroflesso terminante a ricciolo, braccioli sagomati ad erma alata, fascia con decoro a foglie e fiori, gambe a obelisco rovesciato cimato da decoro fogliato con profili perlinati, seduta e schienale rivestiti in raso di seta borchiato (difetti)
Provenienza: Carlton Hobbs LLC, New York, 3 novembre 2014

€ 3.000/4.000

126
Scultore del secolo XVIII, probabilmente Firenze. Busto in bronzo brunito di Fulvia Plautilla. Poggiato su base di epoca successiva (h. cm 36; h. tot cm 45) (lievi difetti)
Il nostro busto è stato ricavato da un originale romano in marmo conservato nella Collezione Medici del Palazzo degli Uffizi a Firenze. Questo busto in marmo di Plautilla forma una coppia con quello di Geta, associando così la moglie e il fratello, nonché coimperatore, di Caracalla. Entrambi ebbero un tragico destino, poiché furono assassinati per ordine di Caracalla.
Per confronto si veda:
G. Mansuelli, Galleria degli Uffizi Le Sculture, Roma, 1961, II, pp. 113 e 114, nn. 139 e 141.
€ 5.000/6.000


127
Gaspard Dughet (Roma 1615 - 1675) (attr.)
"Paesaggio con tre pastori in conversazione" olio su tela (cm 30x39) (difetti e restauri)
€ 1.100/1.200
128
Francisque Millet (Anversa 1642 - Parigi 1679) (attr.)
"Paesaggio con un pastore che indica la strada a due pellegrini seduti" olio su tela (cm 42x53) in cornice (difetti e restauri)
€ 1.600/1.700

129
Manifattura di Giovanni Volpato (1735 1803) ''Musa Urania'', gruppo in biscuit, impressa alla base "G. Volpato, Roma" (h. cm 21,5) (difetti e piccole mancanze)
Urania, figura divina e custode della conoscenza astronomica, rappresentava per gli antichi la personificazione stessa della volta celeste, della quale deteneva la comprensione di ogni corpo astrale. In questa speciale occasione, la notte delle stelle cadenti, rivolgiamo la nostra attenzione alla splendida statua di Urania, attualmente custodita nelle sale di Palazzo Altemps. La nostra scultura si ispira al modello marmoreo del I secolo d.C. che è parte integrante della prestigiosa Collezione Boncompagni Ludovisi, faceva originariamente parte di un gruppo marmoreo più ampio, che includeva tutte e nove le Muse, le divine ispiratrici delle arti e delle scienze.
Per confronto si veda: AA.VV., Ricordi dell'Antico, catalogo mostra, Musei Capitolini, Roma 2008, paggAA. 235 236
La produzione della manifattura Volpato era, nella sua quasi totalità, un vero e proprio campionario della cultura archeologica del momento. Le opere erano ispirate direttamente a quei marmi antichi che Volpato stesso contribuiva a portare alla luce attraverso le sue attività di scavo. Sebbene la maggior parte delle creazioni fosse di chiara ispirazione classica, Volpato non disdegnava qualche incursione nel "moderno". Esempi notevoli di questa deviazione includevano opere come il celebre gruppo scultoreo del Teseo e il Minotauro o l'erma raffigurante Papa Pio VI. Per queste opere dal carattere più contemporaneo, gli studiosi attribuiscono i modelli ad artisti di spicco che gravitavano attorno alla sfera di Volpato, tra cui Vincenzo Pacetti, Gavin Hamilton e Bartolomeo Cavaceppi, nomi che attestano l'alto livello delle collaborazioni artistiche instaurate da Volpato. Volpato si dimostrò non solo un abile artista e artigiano, ma anche un astuto imprenditore. La sua strategia commerciale era all'avanguardia per l'epoca. Nei suoi cataloghi di fabbrica, veri e propri strumenti di marketing, e nelle "Note de' pezzi", che diffondeva in tutta Europa grazie a una fitta rete di amicizie e conoscenze straniere, Volpato inseriva strategicamente riferimenti ai capolavori conservati nei più importanti musei di antichità della città di Roma. Tra questi figuravano opere iconiche come l'Apollo e le nove Muse del prestigioso Museo Pio Clementino o il Galata morente del neonato Museo Capitolino, contribuendo così a elevare il prestigio delle sue riproduzioni. Non solo i musei pubblici, ma anche le grandi raccolte private venivano citate come fonte di ispirazione per le sue opere, accrescendo l'attrattiva per una clientela colta e raffinata. Un esempio emblematico di questa strategia è il riferimento al celeberrimo Fauno Barberini, un'opera d'arte di inestimabile valore e fascino, il cui richiamo conferiva un'aura di autenticità e prestigio alle creazioni di Volpato.
€ 2.000/3.000


130
Sebastiano Ricci ( Belluno 1659Venezia 1734 ) (attr.)
"La peste di Azoth" olio su tela (cm 70,5x96,5) probabile bozzetto al retro vecchia etichetta di un trasportatore parigino di opere d'arte (probabilmente dell'inizio del secolo XX) in cornice (restauri)
€ 10.000/14.000
131
Ribalta ad urna di forma bombata lastronata in noce e radica di noce con cartelle mosse filettate in legno chiaro. Parte superiore a due segreti laterali sul coperchio e calatoia che rivela sei tiretti. Parte inferiore a due cassetti sotto uno a mezza lunghezza, grembiale e gambe sagomate. Lombardia, secolo XVIII (cm 117x126x60) (difetti e restauri)
€ 6.000/7.000


132
Filippo Paladini (Casi in Val di Sieve, 1544 - Mazzarino, 1614) (attr.)
"Giuditta e Oloferne" olio su tela (cm 130,5x85) in cornice del secolo XVIII in legno dorato a mecca (difetti alla doratura) (difetti e restauri)
€ 6.000/7.000
133
Scuola romana della seconda metà del secolo XVII
"La Verità svelata dal Tempo calpesta la Menzogna" olio su tela (cm 81x64,5) in cornice dorata (restauri e qualche piccola caduta di colore)
€ 2.000/3.000
Mercoledì 29 ottobre 2025
ore 15.00
dal lotto 134 al lotto 299


134
Scuola veneta del secolo XVIII
"Paesaggio con personaggio che si arrampica su un albero" olio su tela (cm 57x81,5) (difetti e restauri)
€ 850/900
135
Artista plastico nord europeo. "La via verso il Golgota" antico pannello in maiolica bianca (cm 71x57) (difetti e mancanze)
€ 1.000/1.200
136
Manifattura di Baccarat, Francia. Candelabro a tre luci in cristallo con coppe incise a volute e girali fogliati, sostegno sagomato baccellato con base a profilo perlinato, decorato da pendagli sfaccettati. Marchio "BACCARAT FRANCE" sulla coppa (h. cm 58) (lievi difetti)
€ 850/900
137
Specchiera con cornice in legno intagliato e dorato a volute fogliacee contrapposte e riserva rettangolare a piccole foglie. Secolo XVIII (cm 138x104) (difetti e piccoli restauri)
€ 850/900



138
Manifattura del secolo XIX. Scultura in terracotta raffigurante cane molosso su base rettangolare con un tronco (h. cm 62) (difetti, rotture, mancanze e restauri)
€ 650/700
139
Manifattura di Murano, fine secolo XIX. Specchiera ovale modello "Primavera". La cornice con struttura in legno rivestito da foglie in vetro incolore, cornice interna con foglie in vetro blu, inserti in forma di boccioli di fiori in vetro policromo, specchio in vetro inciso a motivo fogliato concatenato (cm 80x53) (difetti e mancanze)
€ 900/1.000


140
Orologio in bronzo dorato di forma arcuata con placca in bassorilievo a soggetto religioso in bronzo patinato raffigurante probabilmente Carlo Della Torre di Rezzonico, futuro Papa Clemente XIII. Quadrante originariamente argentato a numeri romani con decoro guilloché e lancette Breguet. Francia, prima metà del secolo XIX (h. cm 47) (difetti e restauri)
€ 750/800


142
Scultore del secolo XVIII. "Popolana con canestro di frutta", in legno dipinto in policromia, raffigurata scalza e dalle trecce bionde in procinto di camminare mentre con la mano destra tiene sul capo un cesto in vimini colmo di frutti diversi, su base circolare (h. cm 98) (difetti, rotture e mancanze)
€ 850/900
143
141
Scuola veneta del secolo XVIII
"Ritratto virile con tabacchiera" olio su tela (cm 75x61,5) tre timbri in forma di ferro di prua di gondola sul telaio in cornice del secolo XVIII ricavata da una specchiera (difetti e restauri)
€ 1.100/1.200
Piccola specchiera di forma mossa in legno intagliato, traforato, laccato e dorato. Cimasa centrata da figura orientale in una pagoda tra mazzi di fiori. Venezia, secolo XIX (cm 76x44,5) (difetti)
€ 800/850

144
Arte tedesca, secolo XVIII. Bassorilievo in avorio scolpito raffigurante scena di battaglia con cavalieri ed elefanti in un paesaggio con architettura con cornice di epoca successiva in argento traforato a volute fogliate intervallate da cabochon di malachite (cm 26x17) entro teca (difetti)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES
IT/CE/2025/MI/00531
Il lato destro della composizione con elefanti e figure tra fiaccole, trombe, candelabri, vasellame, trofei di armi e bastoni riprende la composizione di Andrea Mantegna (1431-1506) raffigurante "Trionfo di Cesare/ Elefanti e Portatori di trofei"
€ 1.200/1.500
145
Arte napoletana del secolo XVII. Monogrammista VBL (attr) Gruppo di sei placche in vetro eglomizzato raffiguranti volti coronati di elmi e d'alloro entro cartigli circondati da trionfi (cm 13x8) montate in un'unica cornice moderna ebanizzata (cm tot 50x25) (difetti, mancanze, restauri)
L'attribuzione al maestro VBL trova riscontro in una serie di pannelli (appartenente ad una collezione privata) con profili di imperatori su fondo dorato con panoplie policrome, uno dei quali reca la sigla VBL, che dovevano provenire da un piccolo stipo. La provenienza napoletana è dettata da una notevole vicinanza stilistica del maestro VBL con Vincenzo Gesualdo come indicato da González-Palacios, 1993, vol. I, pag. 134
Per confronto si veda:
A. González-Palacios, Il Gusto dei Principi, Vol. II, Milano, 1993, pagg. 116-117, tavole 198, 201, 202.
S. Pettinati, I vetri dorati, graffiti e i vetri dipinti, Museo civico di Torino, Torino, 1978, cat. 103, tavv. 132-134
146
Arte tedesca, secolo XVIII. Bassorilievo in avorio scolpito raffigurante scena cavalleresca con cornice di epoca successiva in argento traforato a volute fogliate intervallate da cabochon di malachite (cm 23x11) entro teca (difetti)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES
IT/CE/2025/MI/00532
€ 600/800
€ 900/1.200 145

148
Ambito di Hermann Böhm. Vienna, secolo XIX. Orologio da scrivania in bronzo e smalti policromi con cassa sagomata in foggia di airone, parte superiore ovale decorata da scena galante. Quadrante a finte cartouches a numeri romani, movimento solo tempo (h. cm 13) (difetti)
€ 750/800

147
Francesco Londonio ( Milano 1723 - 1783 )
"Capretta" olio su cartoncino (cm 24,5x32)
probabile firma autografa al retro in cornice (qualche restauro)
€ 700/800

149
Francesco Londonio ( Milano 1723 - 1783 )
"Capretta accovacciata in un paesaggio" olio su cartoncino (cm 32x24,5)
probabile firma autografa al retro in cornice (restauri)
€ 700/800
150
Ribalta di forma mossa e bombata lastronata in palissandro e filettata in bois de rose e bois de violette, fronte a due cassetti sotto uno a mezza lunghezza e calatoia che rivela quattro tiretti e uno sportello a finti cassetti sulla destra, guarnizioni e piedi in bronzo. Secolo XVIII (cm 110x111x57) (difetti e piccole mancanze)
€ 2.200/2.400
151
Manifattura Ferniani, Faenza, Paolo Benini (attr) 1780 1800. Coppia di tazze con piattini in maiolica, decoro dipinto in policromia articolato su un forte rosa ''porpora'', con motivo neoclassico che vede al centro un capriccio di rovine architettoniche, cippi, tronchi di colonne, ruderi e urne che compongono una sorta di piramide su una zolla di terreno. Il bordo esterno è orlato in giallo (cm 8x5x13) (difetti e minimi restauri)
Per confronto si veda:
C. Ravanelli Guidotti, Thesaurus di opere della tradizione di Faenza, Faenza, 1998, pag. 655, fig. 197; C. Ravanelli Guidotti, La Fabbrica Ferniani. Ceramiche faentine dal barocco all'eclettismo, Milano 2009, pag. 253, n. 100; pag.268 270, nn 117 119 a.
€ 800/900


152
Melchiorre Gherardini detto il "Ceranino" (Milano 1607 - 1668) (attr.)
"Dio Padre e due angeli" olio su tela (cm 97,5x121,5) in cornice (difetti e restauri)
€ 2.600/2.800



153
Cassone da viaggio in legno rivestito in cuoio decorato a borchiature, prese laterali in ferro battuto. Secolo XVIII (cm 108x64x51) (difetti)
€ 850/900
154
Manifattura francese, secolo XX. Coppia di vasi ad anfora in porcellana dipinta in policromia con scene galanti entro riserve con cornici in oro su fondo blu, base ottagonale e applicazioni in bronzo dorato, anse a teste muliebri tra volute rocailles, presa del coperchio a pigna a tutto tondo (h. cm 96) (difetti)
€ 850/900
155
Giuseppe Bartolomeo Chiari (Roma 1654 - 1727) (attr.)
"San Giovanni Evangelista" olio su tela (cm 51x51; d. cm 47) vecchia etichetta al retro con numero di inventario in cornice in legno intagliato e dorato (qualche restauro)
€ 650/700

156
Giacomo Francesco Cipper detto il "Todeschini" ( Feldkirch 1664Milano 1736 ) (attr.)
"Rissa tra le rovine" olio su tela (cm 77x111) in cornice (difetti e restauri)
157
Tarault à Paris.
€ 2.000/4.000
Pendola da appoggio in marmo, bronzi dorati e placca smaltata a soggetto commemorativo sormontata da elementi marziali. Quadrante in smalto bianco a cifre romane e lancette del tipo Breguet. Movimento a due treni con suoneria delle ore e mezze su campanello. Secolo XIX (h. cm 26,5) (difetti e sostituzioni)
€ 850/900
158
Specchiera di forma mossa con cornice in legno riccamente intagliato, traforato e dorato con decoro a volute fogliate stilizzate e boccioli di fiori, grembiale centrato da mascherone di creatura fantastica. Secolo XIX (cm 120x185) (difetti e mancanze)
€ 1.000/1.200




159
Seguace di Nicolaes Molenaer della seconda metà del secolo XVII
"Scena di villaggio" olio su tavola (cm 45x63,5) monogramma e data ''M 1669'' in basso al centro; etichette al retro in cornice sagomata e lastronata (restauri e una fenditura orizzontale anticamente restaurata)
€ 1.100/1.200
160
Felice Mina (Cagno, 20 agosto 1912Cantello, 6 settembre 1976) "Allegorie delle Quattro Stagioni" gruppo di quattro sculture in marmo bianco a tutto tondo raffiguranti rispettivamente: L' Autunno con grappoli d'uva (cm 14x65) L' Inverno (cm 13,5x65) la Primavera con fiori (cm 15x69) e l'Estate con spighe di grano (cm 17x65) Firmate "F. MINA" alla base (difetti)
€ 2.800/3.000
161
Tavolo da parete in legno intagliato, laccato in policromia e dorato con piano rettangolare dipinto a finto marmo, fascia con cassetto decorata a girali di foglie d'acanto e fronte centrato da testa leonina a rilievo, gambe rastremate e scanalate. Italia centrale, fine secolo XVIII (cm 118x83x60) (difetti e restauri)
€ 900/1.000


163
Stipetto portagioie in legno ebanizzato decorato da placche in smalti policromi con amorini tra festoni di fiori e scene classiche, fronte a due ante tra montanti a cariatidi che rivelano quattro tiretti e vano a giorno, piedini a cipolla. Austria, seconda metà del secolo XIX (cm 19x20x16) (difetti)
€ 450/500
162
Ambito di Jacob Maler van Kampen, scuola della seconda metà del secolo XVI
"Pietà"
olio su tavola (cm 32,5x36) (difetti)
€ 4.500/5.000
164
Bottega di Giuseppe Maggiolini, Lombardia, fine secolo XVIIIinizio secolo XIX.
Secretaire lastronato in noce, palissandro e bois de violette, filettato in legno chiaro a volute fogliate, vasi fioriti ed elementi concatenati nelle fasce e nei fianchi. Parte superiore con fronte a un'anta ribaltabile decorata con faretra che rivela vani, due tiretti e segreto. Parte inferiore a due ante decorate da vaso di fiori entro cartiglio ottagonale. Piedi torniti e scanalati (cm 94x151x43) (difetti)
€ 3.000/4.000




165
Giovanni Battista Paggi (Genova 1554 - 1627) (attr.)
"Educazione di Cupido" olio su tela (cm 128,5x94) etichette con numeri di inventario al retro della cornice e tracce di pagine di giornale al retro della tela in cornice (difetti e restauri)
€ 4.500/5.000
166
Bottega di Giuseppe Maggiolini, Lombardia, fine secolo XVIIIinizio secolo XIX. Secretaire lastronato in noce, palissandro e bois de violette, filettato in legno chiaro a volute fogliate, vasi fioriti ed elementi concatenati nelle fasce e nei fianchi. Parte superiore con fronte a un'anta ribaltabile decorata con faretra che rivela vani, due tiretti e segreto. Parte inferiore a due ante decorate da vaso di fiori entro cartiglio ottagonale. Piedi torniti e scanalati (cm 93x153,5x48) (difetti)
€ 3.000/4.000
167
Gortzius Geldorp (Lovanio 1553 - Colonia 1619)
"Vergine Maria" olio e lumeggiature dorate su rame (cm 54x43,5) (lievi restauri)
€ 1.600/1.700

168
168
Cerchia di Anton Mirou, scuola di Frankenthal del secolo XVII
"Pellegrini in cammino nel bosco" olio su tela (cm 61x108) etichetta con numero di inventario al retro in cornice antica restaurata (difetti e restauri)
Expertise
Michele Danieli, 28 maggio 2015
170
€ 1.100/1.200
Console di forma sagomata in noce intagliato con decoro a volute fogliate e cartigli, grembiale traforato a valva di conchiglia tra girali, gambe mosse terminanti a piedi scanalati. Veneto, secolo XVIII (cm 156x89x60) (difetti e restauri)
€ 850/900
169
Manifattura Giustiniani (1732-1815), Napoli, inizio secolo XIX. Centrotavola biansato in terraglia dipinta in policromia e dorature con decoro in stile egiziaco, la coppa a profilo mistilineo centrata da creatura fantastica poggiante su piedistallo circolare con decori stilizzati su base quadrata, anse mosse. Marca incussa sotto la base (h. cm 17, d. cm 27) (lievi difetti)
Il motivo egizio, particolarmente apprezzato dalla manifattura Giustiniani, fu inizialmente concepito per il centrotavola modellato sull'Antico, creato per la Duchessa di Parma nel 1790. Questa predilezione è ulteriormente confermata dalla presenza di imponenti orologi con decorazioni egizie, tuttora conservati nel Museo di Capodimonte.
€ 1.000/2.000
171
Manifattura del secolo XX. Coppia di candelabri a sette fiamme in porcellana dipinta in policromia con sostegno in forma di palma con figure di putti suonatori su base rocailles. Marchio con ancora blu alla base (h. cm 60) (difetti e restauri)
€ 1.000/1.200
172
Caminiera in legno intagliato dipinto a finto marmo e dorato, cimasa sormontata da aquila ad ali spiegate tra racemi di alloro. Fascia a girali di foglie e fiori. La specchiera entro cornice fogliata tra colonne a tutto tondo con decorazioni a foglie d'acanto, piedi ferini, su base sagomata. Secolo XIX (cm 148x220x14) (difetti, restauri e sostituzioni)
€ 900/1.000





173
Pier Francesco Gianoli (Campertogno 1624 - Milano 1692) (attr.)
"Adorazione dei Magi" olio su tela (cm 94x128) in cornice (difetti, restauri e qualche piccolo buco sulla tela)
174
€ 2.600/2.800
Manifattura Ginori, Doccia, 1745 circa. Pot-pourri biansato con coperchio in porcellana dipinta in monocromia blu, corpo costolato decorato da Venere seduta su una roccia in un paesaggio, anse in porcellana in forma di racemi fogliati raccordati da nastri (h. cm 24) (difetti e restauri)
Per confronto si veda:
A. Biancalana, Porcellane e Maioliche a Doccia, Polistampa, Firenze, 2009
L. Ginori Lisci, La Porcellana di Doccia, Electa, Milano, 1963
G. Morazzoni, S. Levy, Le Porcellane Italiane, Gorlich ed., Milano, 1960
€ 1.500/1.800
175
Bottega di Giuseppe Maggiolini, Lombardia, fine secolo XVIII. Scrivania a cilindro in legno di pioppo impiallacciato di radica di noce e intarsiato in palissandro, pero e bosso (cm 128x113x65) (difetti)
Provenienza: Collezione privata, Milano
Etichetta cartacea galleria "E. Imbert S. Spirito 3"
Lotto accompagnato da scheda critica di Enrico Colle
€ 12.000/14.000
176
Manifattura Ginori, Doccia, 1750 circa. Snuff box in porcellana dipinta in policromia, corpo di forma rettangolare con coperchio montato in metallo dorato e dipinto con l'incontro di Perseo e Andromeda o Salomone e la regina di Saba, fronte con decoro floreale tra cartouches e fianchi a mazzi di fiori. Interno decorato da scena di maternità (cm 8x5x6,5) (lievi difetti e restauri)
Questa rara tabacchiera proviene probabilmente dalla produzione del "Laboratorio degli Argentieri", fondato dal Marchese stesso all'interno della manifattura, insieme al laboratorio delle pietre dure. Notizie ricavate dagli inventari e dalle opere consegnate "al magazziniere" o nella "Tariffa delle porcellane" indicano che il laboratorio si trasferì a Livorno al seguito del Marchese nel 1747. Le cosiddette "galanterie" associate anche a scene classiche o mitologiche divennero una produzione chiave della manifattura, la cui importanza era strettamente legata alla decorazione che i migliori pittori riuscivano a trasferire su oggetti di dimensioni così ridotte.
Bibliografia:
A.d'Agliano (a cura di), Settecento Europeo e Barocco Toscano, catalogo della mostra, Roma, 1996, scheda 38.
Per confronto si veda:
A. Biancalana, Porcellane e maioliche a Doccia. La fabbrica dei Marchesi Ginori. I primi cento anni, Firenze, 2009, pagg. 168-174
€ 650/700
177
Pierre Roussel (1723 - 1782) Diplomatica da centro di forma mossa lastronata e filettata in pioppo e amaranto, tre cassetti nella fascia frontale e altri tre finti sul lato opposto, applicazioni in bronzo dorato e cesellato, piano in pelle con bordo impresso in oro. Stampigliato "P. ROUSSEL" e "JME" , Jurande des Menuisiers Ebénistes. Francia, secolo XVIII (cm 160x78x88) (difetti e restauri)
Provenienza: Collezione privata, Napoli Christie's, Important European Furniture, asta 6185, 16 dicembre 1999, lotto 84
Per confronto si veda: P. Kjellberg, LE MOBILIER FRANÇAIS: DU XVIIIe SIÈCLE: Dictionnaire des ébénistes et des menuisiers, Les Editions de L'Amateur, Paris, 1991, pp. 766-775
€ 6.500/7.000

178
Da Canaletto, scuola della fine del secolo XVIII - inizio del secolo XIX
"Veduta del Monumento da Gracechurch Street in direzione di Fish Street Hill e del vecchio London Bridge a Londra" olio su tela (cm 37x47) in cornice (difetti e restauri)
€ 900/1.200
179
Scuola francese della fine del secolo XVIIIinizio del secolo XIX
"Ritratto del Duca di Berry fanciullo" e "Presunto ritratto del Duca d'Angiò fanciullo"
coppia di dipinti ad olio su tela ovale (cm 39,5x32,5)
il primo iscritto al retro "M. Le Duc de Berry" in cornici francesi ovali del secolo XVIII in legno intagliato e dorato (mancanze) (difetti e restauri)
€ 1.600/1.700
180
Gruppo di quattro sedie in noce con schienale a giorno decorato a volute con cartella traforata, seduta incannucciata con grembiale intagliato a valva di conchiglia, gambe anteriore mosse e posteriori a sciabola. Venezia, secolo XVIII (difetti e restauri
€ 1.500/2.000





181
Manifattura di Vinovo, fine secolo XVIII. Periodo Hannong (17761779)
Il Bagno di Venere, figura in biscuit, marca impressa sotto la base: V + (h. cm 20) (difetti e integrazioni)
Una figura dello stesso modello è conservata a Torino, Museo Civico d'Arte Antica Palazzo Madama, ed è stata esposta alla mostra del 2015 al Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto. Un'altra policroma è stata esposta nel 1963 alla Mostra del barocco piemontese (vedi V.Viale, Maioliche, Catalogo della mostra, Torino 1963, vol. III, tav. 37)
Bibliografia:
A. D'Agliano, C. Maritano (a cura di) La porcellana in Piemonte (1737-1825). Le manifatture Rossetti, Vische, Vinovo. Catalogo della mostra (Torino, gennaio-giugno 2015), Ediz. illustrata: The Rossetti, Vische, Vinovo Factories, pag. 180, fig. 114
€ 1.000/1.200
182
Piedistallo in legno ebanizzato con fronte decorato da composizione di rami fioriti con frutti e volatili in pietre dure e altri materiali entro riserva sagomata, bordure a foglie e fregi a mascherone in bronzo e metallo dorato, piano sagomato in marmo nero incassato. Francia, fine secolo XIX (cm 54x126x39) (difetti, piccole mancanze e restauri)
€ 1.300/1.400
183
Tappeto Pekino, Cina, inizio secolo XX. Decoro con piccolo drago frontale al centro in una cornice verde acqua su fondo blu Cina in cui spiccano quattro riserve tonde con volatili agli angoli, il resto del campo cosparso di rami fioriti in policromia. Molteplici bordure tra cui una rosa ed una color senape (cm 324x244) (lievi difetti)
€ 2.600/2.800

184
Giovanni Francesco Guerrieri (Fossombrone 1589 - Pesaro 1657) (attr.)
"Ritratto di giovane dama" olio su tela (cm 68x55) in cornice (difetti e restauri)
185

€ 2.200/2.400
Torso in marmo in stile classico dal bronzo raffigurante Apollo Sauroktonos di Prassitele, risalente al 350 a.C. circa, poggiante su piedistallo in marmo riquadrato del secolo XVII (h. cm 94,5, base h. cm 55,5) (difetti)
Il torso qui proposto rappresenta un adattamento di una statua greca in bronzo raffigurante l'Apollo Sauroktonos (Uccisore di Lucertole) di Prassitele
Per confronto si veda: Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae (LIMC). 1986. Vol. 3: AtherionEros . "Eros", p. 863, n. 80b, tav. 614, Zurigo: Artemis Verlag. Preisshofen, Renate e Dr. Nicholas Kaltsas. 2002. "Der Apollon Sauroktonos des Praxiteles." Antike Plastik , Vol. 28: pp. 105–6, tav. 62-63. Martinez, Jean-Luc. 2007. Praxitèle. Parigi, museo del Louvre, 23 marzo - 18 giugno 2007 , Alain Pasquier, ed. P. 359, fig. 249, Parigi: Museo del Louvre.
€ 2.200/2.400
186
Bergère a doppio bracciolo di forma mossa in legno intagliato, laccato e dorato, schienale sormontato da motivo rocaille con decoro floreale a rilievo, finali a ricciolo con volute fogliate, gambe mosse. Genova, secolo XVIII (difetti)
€ 1.800/2.000


187
Manifattura Ginori, Doccia, 1760 circa. ''Flora'' figura in porcellana bianca, dall'antico (h. cm 26) su base in legno di epoca successiva (difetti e minimi restauri)
Per confronto si veda:
A.Biancalana, Porcellane e maioliche a Doccia: La fabbrica dei marchesi Ginori. I primi cento anni, Polistampa, Firenze, 2009
L. Ginori Lisci, Le porcellane di Doccia, Electa, Milano, 1963
Come ampiamente riconosciuto dagli studiosi del settore, la manifattura di Doccia, sotto la direzione di Lorenzo Ginori (1758 1791), intraprese un significativo mutamento nelle sue strategie produttive. Si assistette infatti a un graduale ma deciso abbandono della realizzazione di grandi figure in porcellana, un tempo fiore all'occhiello della produzione. Questa scelta fu dettata da diverse ragioni: da un lato, l'eccessiva onerosità dei costi di produzione di tali pezzi, che li rendeva accessibili solo a una ristretta élite; dall'altro, un'evoluzione dei gusti del pubblico, che si orientava verso oggetti di dimensioni più contenute e, di conseguenza, più in linea con le disponibilità economiche di una fascia sempre più ampia di acquirenti. Tale tendenza è ben documentata in opere fondamentali come L'Arte della Porcellana in Italia di A. Mottola Molfino (vol. I, p. 211), che analizza in dettaglio le dinamiche di mercato e artistiche del periodo.
Nonostante questo cambiamento nella scala delle produzioni, i soggetti in porcellana bianca di ispirazione classica o, più in generale, "all'antica", mantennero un ruolo centrale e distintivo nella produzione della manifattura Doccia per l'intero XVIII secolo e anche oltre. Questo testimonia la persistenza di un gusto per l'antico e per l'estetica neoclassica, che continuò a influenzare profondamente le scelte artistiche e commerciali dell'epoca. La produzione plastica di questo periodo, in particolare quella sviluppata sotto la direzione di Lorenzo Ginori, è stata oggetto di numerosi studi e approfondimenti. Tra le pubblicazioni più rilevanti, si segnala Le Statue del Marchese Ginori sculture in porcellana bianca di Doccia, curato da J. Winter (Firenze, 2003, pp. 84 86, n.16), un'opera imprescindibile per comprendere la ricchezza e la complessità delle creazioni in porcellana bianca di Doccia e il loro radicamento nella tradizione classica. Questi studi evidenziano come la manifattura sia riuscita a coniugare innovazione produttiva e fedeltà a un repertorio iconografico consolidato, garantendo la sua leadership nel panorama artistico e manifatturiero dell'epoca.

188
Trumeau lastronato, filettato e intarsiato in palissandro, ulivo, bois de rose e bois de violette e filettato in legno chiaro. Parte superiore a due ante con cornici intarsiate a motivo geometrico, cimasa aggettante e piedini a obelisco rovesciato. Parte inferiore con fronte a due cassetti e ribalta a rullo che rivela quattro tiretti e vani a giorno, gambe a obelisco rovesciato. Torino, secolo XVIII (cm 113x234x58) (difetti, piccole mancanze e sostituzioni)
€ 5.000/6.000
189
Scuola francese della fine del secolo XVII
"Ritratto di dama con perle" olio su tela ovale (cm 75x60) in cornice in legno e stucco dorato (difetti e restauri)
€ 2.200/2.400
€ 1.200/2.000


190
Lerolle Frères a Paris.
Trittico da camino composto da due candelabri a sei luci e da una pendola d'appoggio (da togliere) in bronzo brunito e dorato a soggetto allegorico. Quadrante in smalto bianco a numeri romani, movimento a due treni con suoneria delle ore e mezze. Francia, seconda metà del secolo XIX (h. max cm 67) (difetti e mancanze)
€ 2.000/2.500
191
Scuola francese della fine del secolo XVIII - inizio del secolo XIX
"Ritratto di Luigi XIV" e "Presunto ritratto di Luigi di Francia, primogenito di Luigi XIV, detto Le Grand Dauphin o Monseigneur"
coppia di dipinti ad olio su tela ovale (cm 40,5x33) iscritto al retro del telaio rispettivamente "Le Roy" e "Monseigneur" in cornici francesi ovali del secolo XVIII in legno intagliato e dorato
€ 3.300/3.500




192
Reverenda Fabrica Sancti Petri, Roma, secolo XIX. Cofanetto portagioie in metallo e rame dorato decorato da sette diverse placche in micromosaico policromo con raffigurazioni di monumenti romani entro riserva ovale con cornice in lapislazzuli su fondo in marmo nero, bordure a smalti policromi chaplevè a volute. Piedi a trottola (cm 20x12x10) (lievi difetti)
€ 2.600/2.800
193
Maestro di inizio secolo XIX
"Capriccio romano con Baccanali" olio su tela (cm 120x172) tracce di monogramma in basso a sinistra (difetti)
€ 3.500/4.000
194
Maestro della seconda metà del secolo XVIII, ambito di Ottavio (1695-1777) e Nicola Toselli (1706-dopo il 1782). Paliotto d'altare in ottone argentato cesellato con medaglione centrale raffigurante il martirio di un santo, riccamente decorato con volute di foglie d'acanto e angioletti con grappoli d'uva e una spiga di grano (cm 90,5x219,5x6) (difetti)
€ 2.200/2.400
195
Carlo Parlati (1934 2003) ''Il Re e la Regina'', 1975 ca. Scatola in onice nero di forma ottagonale incernierato in oro punzonato con marchio di fabbrica Torrini 1369. Il coperchio centrato da placca con volti in corallo bianco con inserti in oro e diamanti (cm 16x11,5x6) (lievi difetti)
Il presente lotto è accompagnato da perizia e potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE.
€ 3.000/3.500

196
Delamarche.
Sfera armillare in legno e carta su piedistallo tornito ed ebanizzato. Parigi, secolo XIX (h. cm 50,5) (difetti e mancanze)
€ 2.500/3.000

197
Delamarche.
Globo terrestre in legno e carta, montato su supporto ebanizzato e tornito. Parigi, 1821 (h. cm 49) (difetti)
I cartigli riportano:
GLOBE TERRESTRE. Dressé d'après les relations les plus recentes. Par F[éli]x Delamarche. Success[eu]r de ROBERT DE VAUGONDY. 1821.
A Paris, Che l'AUTEUR Ingén.[ieur] Mécan[ici]en pour les Globes et Spheres, Rue du Jardinet, N°. 13. Quartier St. André des arcs. Gravé par Barriere frèves. Ecrit par A. Pelicier.
€ 3.000/4.000

198
John e William Cary. Globo celeste in legno e carta, cerchio dei meridiani in ottone, supporto in legno tornito. Cartiglio iscritto e datato 1816 (h. cm 36) (difetti, possibili restauri e sostituzioni al piedistallo)
Il cartiglio riporta: Cary's New Celestial Globe on which The whole of the Stars to the fifth Magnitude inclusive; with part of the sixth are correctly lain down Calculated to the Year 1800. London, Made & Sold by J&W Cary Aug 1816
€ 3.000/4.000
199
Coppia di console in marmi vari, sostegni a plinto decorati da volti muliebri su drappo in marmo bianco a rilievo della fine del secolo XVIII e fondo in marmo rosso profilato in giallo Siena, piani rettangolari in marmo bianco (cm 100x87x35) (lievi difetti)
€ 2.800/3.000
200
Ribalta lastronata in palissandro, bois de rose e bois de violette, filettata in legno chiaro e riccamente intarsiata a raffaellesche con creature fantastiche, girali di foglie e fiori, vasi e cartigli coronati. La calatoia decorata al centro da stemma araldico coronato che rivela tre vani a giorno e sette tiretti. Fronte mosso a tre cassetti sotto uno a mezza lunghezza con grembiale sagomato e piedi decorati a volute. Italia settentrionale, secolo XVIII (cm 113x114x53) (difetti, mancanze e restauri)
€ 1.100/1.200

201
Manifattura di Giorgio Giacinto Rossetti, Torino, 1770 circa. Vassoio ovale a profilo mistilineo in maiolica dipinta in policromia con alto bordo mosso e decoro con capriccio allegorico in un paesaggio con baccanale (cm 37x29) (difetti)
Provenienza:
Lotto 126 - Asta La Collezione Questa, Sotheby's, Milano, 21 marzo 2005 Etichetta cartacea al retro
Questo piatto ovale mette in risalto la straordinaria qualità pittorica di Giorgio Giacinto Rossetti, un artista che spicca nella storia della ceramica italiana per la sua innovativa fusione di abilità pittorica e gusto formale rivoluzionario. Rossetti è stato determinante nell'introdurre la moda d'Oltralpe nell'Italia settentrionale, prima a Torino e poi a Lodi, da cui si è poi diffusa nelle manifatture italiane. Nonostante l'ispirazione alle formule francesi, Rossetti mantiene una potente autonomia stilistica, superando ampiamente la qualità formale, come dimostrato in questo piatto. La scena centrale raffigura un capriccio di rovine, animato da sculture fantastiche: un putto alato, seduto su un elaborato vaso sorretto da un telamone, soffia in una cornucopia per spegnere un fuoco in un vaso vicino. Un busto femminile laureato si volta ad osservare la scena. L'insieme è arricchito da vasi, monumenti funerari, vegetazione e cartigli rocaille. A sinistra, un cerbero infernale grida, mentre un altro animale giace sonnolento. L'intera rappresentazione è eseguita con sottili pennellate acquerellate che conferiscono una leggerezza surreale e un tono onirico. Un rapido tratto giallo delinea figure e oggetti con vibrante dinamismo, mentre la cromia è sapientemente contenuta: il grigio vira al violaceo, il giallo è un ocra aranciato e il verde è scuro. Il bordo mosso del piatto è ornato da piccole cornici composte da elementi affrontati, che racchiudono una griglia puntiforme da cui emergono sottili fili fioriti, alternati a nodi rocaille da cui si irradiano ciuffi vegetali.

€ 1.000/1.500
202
Scuola veneta della fine del secolo XVIinizio del secolo XVII
"Sacra Famiglia" olio su tela (cm 56,5x43) in cornice intagliata e dorata (difetti e restauri)
€ 4.500/5.000


203
Importante libreria di forma sagomata con parte superiore a quattro ante a vetri riccamente intarsiata e intagliata a mascheroni e fregi a rilievo, trionfi floreali concatenati. Montanti intarsiati e pirografati in varie essenze, peltro e madreperla, con scene storiche, di genere e letterarie. Cappello aggettante, cimase scolpite a rose, teste animali e al centro stemma araldico coronato. Parte inferiore con segreti e piano intarsiato e pirografato a fiori e arcangeli annuncianti con quattro ante filettate in legni vari e decorate da fregi traforati intervallati da montanti scolpiti a motivi stilizzati, foglie e fiori in rilievo. Secolo XIX (cm 334x365x68 ca.) (difetti, mancanze, restauri e integrazioni di epoca successiva)
€ 6.000/7.000
204
Scuola andalusa, prima metà del secolo XVII. "Gesù Bambino trionfante (Niños Jesus)" figura in piombo dipinto su base in legno (h. cm 60) (difetti e mancanze)
La tipologia e l’iconografia di questa delicata statuetta, raffigurante il Cristo fanciullo che si erge ignudo su una roccia, destinato a ricevere un ampio corredo di vesti pregiate secondo una consuetudine devozionale ben attestata in area mediterranea, così come la particolare tecnica adottata (fusione in piombo dipinta con una sensibile policromia naturalistica), dichiarano che l’opera fu eseguita in Spagna, presumibilmente in Andalusia, dove una tale produzione fu promossa in special modo da Juan Martínez Montañés (Alcalá la Real 1568 - Siviglia 1649), tra i più importanti scultori spagnoli del tempo e principale esponente della scuola sivigliana, interprete di un toccante naturalismo ispirato dai principi della Controriforma. L’opera, nella tenera fisionomia del fanciullo e nella morbida fluenza dei capelli, suggerisce di ricercarne l’autore fra i seguaci del maestro, e osservandone l’articolazione delle
203
braccia - forse concepita per sostenere nella sinistra il calice eucaristico o i simboli della Passione (i chiodi e la corona di spine) -, che si discosta dalla più consueta postura benedicente, è possibile istituire un calzante riscontro con l’esemplare conservato nel Museo della Cattedrale de la Almudena a Madrid (donazione D. Lorenzo Merino), ricondotto alla Scuola Andalusa del primo Seicento e riferito in modo propositivo a Juan de la Mesa (Cordova 1583 - Siviglia 1627), principale discepolo del Montañés incline a declinarne l’ascendente manierista con una maggiore fluenza barocca.
Provenienza: Fondazione Melissa Gabardi-Minervino
205
€ 3.300/3.500
Stefano Maria Clemente (Torino 1719 - 1794) "La Maddalena" bozzetto scultura in terracruda e terracotta dipinta in policromia, raffigurata in ginocchio di fianco a tronco su base rocciosa (cm 30x27x28) (difetti e restauri)
Esposizione Il fascino della terracotta. Cesare Tiazzi uno scultore tra Cento e Bologna 1743-1809, catalogo della mostra a cura di G. Adani, C.G. Fava, A. Mampieri, Cento, Pinacoteca Civica, 27 Novembre 2011 - 11 Marzo 2012, Silvana Editoriale 2011, n.27, pp. 220-21.
€ 1.800/2.000
206
Albero in ferro battuto con rami decorati da circa ottanta tra uccelli esotici, volatili, pappagalli e rapaci in porcellana policroma di diversa manifattura (h. cm 195) (difetti e mancanze)
€ 3.500/4.000
207
Michelangelo Maestri (attr). Gruppo di quattro gouaches raffiguranti le Muse greche (cm 43x33) In cornici (difetti)
La produzione del Maestri si rifà quasi esclusivamente gli scavi di Ercolano e Pompei, ma si dedica anche ad eleganti riproduzioni dagli affreschi di Raffaello e Giulio Romano. La sua caratteristica principale è quella di giungere ad una astrazione, ad una metafisica dell'immaginario classico e rinascimentale, in modo particolare quando dipinge, come in questo caso, su superficie smaltate di nero, dove le figure spiccano con raffinata eleganza e leggerezza.
Per confronto si veda:
A. Talenti, Michelangelo Maestri. Il soffio della memoria. Guazzi e tempere, Borgomaggiore 2011, ad vocem
€ 2.400/2.600
208
Piano con intarsi di porfido rosso, porfido verde, giallo Siena e broccatello di Siena con decoro a squame entro cornice con decori geometrici incassato in struttura lignea. Sostegni in marmo bianco scolpito e scanalato tra volute e girali fogliati terminanti a zampe ferine su base rettangolare (cm 245x79x113) (difetti e mancanze)
€ 16.000/18.000


209

Manifattura di Bartolomeo Terchi, Siena, secolo XVIII. Piatto circolare in maiolica dipinta in policromia con scena bacchica tra rovine e stemma araldico in blu alla base (d. cm 25,5) (difetti)
Per confronto con un piatto della medesima manifattura decorato in basso dallo stesso stemma araldico si veda: Lotto 121 - Asta 5086 Important Mobilier et Objets d'art, orfèvrerie, céramiques, Christie's, Parigi, 22 giugno 2004
€ 800/1.200
210
Arte del secolo XII-XIII. Capitello in marmo scolpito a figure religiose e guerrieri (h. cm 30) sostegno con base di epoca successiva (difetti e mancanze)
Il presente lotto è accompagnato da attestato di Libera Circolazione
Provenienza: Fondazione Melissa Gabardi-Minervino
211
€ 1.800/2.000
Tavolo da centro in legno laccato rosso ruggine e dipinto con decori a chinoiserie, fascia sagomata a festone, gambe a obelisco rovesciato riunite da crociera a doppia voluta, piedi a cipolla e antico piano in alabastro listato. Roma, secolo XVIII (cm 141x84x70) (difetti e restauri)
Provenienza: Collezione privata, Roma
€ 3.500/4.000

212
Da Vincenzo Camuccini
"La scoperta di Romolo e Remo" e "Paride consegnato ai pastori" coppia di oli su tela (cm 43x65) in cornici (difetti)
€ 1.100/1.200
213
Manifattura Ginori, Doccia, periodo Lorenzo Ginori (1758-1791). Probabile modello di Girolamo Ticciati. "Leda e il cigno", gruppo in porcellana dipinta in policromia raffigurante Leda seduta su un rocchio di marmo che abbraccia il cigno ad ali spiegate (h. cm 21) (difetti e minimi restauri)
Provenienza:
Lotto 98 - Asta di Importanti mobili, ceramiche e opere d'arte, Sotheby's, Milano, 11 dicembre 2008
Bibliografia:
M.P. Mannini, Ginori da collezione: Due secoli di porcellane e maioliche di Doccia, catalogo della mostra, Montecatini Terme, maggio - ottobre 1997, pagg. 52-53
Il Ticciati (1767-744) scultore e architetto, allievo di Giovan Battista Foggini, frequentò l'Accademia Toscana Granducale a Roma. Nel 1708 si trasferì a Vienna dove divenne lo scultore e l'architetto alla corte imperiale. In seguito rientrò a Firenze, nel corso della sua carriera fu maestro di Gaspero Bruschi
€ 2.000/3.000


214
214
Da Giovanni Lanfranco, scuola del secolo XVII
"Alessandro Magno rifiuta l'acqua offertagli da un soldato" olio su tela (cm 120x156,5) in cornice dell'epoca in legno intagliato e dorato (difetti e restauri)
€ 3.300/3.500
215
Da Giovanni Lanfranco, scuola del secolo XVII
"Alessandro Magno tra soldati" olio su tela (cm 120x156,5) in cornice dell'epoca in legno intagliato e dorato (difetti e restauri)

€ 3.300/3.500

216
216
Da Giovanni Lanfranco, scuola del secolo XVII
"Alessandro Magno malato beve la medicina datagli dal suo leale amico Filippo e gli mostra la lettera calunniosa di Parmenione" olio su tela (cm 120x156,5) in cornice dell'epoca in legno intagliato e dorato (difetti e restauri)
€ 3.300/3.500
217
Da Giovanni Lanfranco, scuola del secolo XVII
"Alessandro Magno con donne che lo pregano" olio su tela (cm 120x156,5) in cornice dell'epoca in legno intagliato e dorato (difetti e restauri)

€ 3.300/3.500



218
Artista francese del secolo XIX. Scultura di levriero in bronzo poggiante su base in marmo bianco sagomata decorata a perlinature. Reca etichetta con dedica "M.E Le baron Heurteloup, Mme Angelin Reconnaissante. Paris 19 novembre 1853" (cm 44x26x 16) (difetti)
€ 1.100/1.200
219
Maison Gagneau à Paris. Coppia di lampade ad olio in porcellana sangue di bue con inserti in bronzo dorato e anse in foggia di mascheroni di satiri, su base in bronzo ottagonale con decoro a ghirlanda di fiori. Marchio inciso "Gagneau". Francia, fine secolo XIX (h. cm 66) (difetti)
€ 2.200/2.400
220
Arte dell'inizio del secolo XIX. "Leoni assisi" coppia di sculture in marmo rosso su basi in bronzo dorato con profili a rilievo con decori stilizzati e piedini a sfera (cm 13,5x10) (difetti, piccole mancanze e restauri)
€ 1.500/2.000
221
Cassettone lastronato in palissandro e legni vari, fronte in radica d'ulivo, filettato in legno chiaro. Fronte a quattro cassetti di cui uno sottopiano con calatoia che rivela dieci tiretti. Piedi a mensola. Italia centrale, secolo XVIII (cm 135x116x60) (difetti e sollevamenti della lastronatura)
€ 1.400/1.500

222
222
Giacomo Guerrini (Cremona, 1721 - 1793) (attr.)
"Maddalena penitente" olio su tela (cm 143x97,5) in antica cornice intagliata e dorata applicata su pannello (difetti e restauri)
Expertise
Antonella Brin Simone (come bottega di Cesare Ligari)
€ 6.000/8.000

223
224
Manifattura di Napoli, inizio secolo XIX. Parte di pavimentazione in maiolica decorata a motivo geometrico con motivo a "nodo infinito" nei toni dell'ocra e del blu. Marcate al retro "... Alessandro e figlio, Napoli" (cm 20x20 cad., per un totale di quarantotto piastrelle) (difetti)
€ 1.100/1.200
223
Arte francese, secolo XV. Testa di Sant'Elio vescovo, scultura in pietra calcarea con tracce di policromia (h. cm 19) poggiante su base in marmo moderno (difetti e mancanze)
La presenza di una mitra suggerisce che questo ritratto dovesse sicuramente raffigurare un Santo Vescovo, probabilmente Sant'Elio. Il suo copricapo è bordato da un fregio decorativo, sormontato da due fiori stilizzati a quattro petali ornati da cabochon, e il centro è occupato da una striscia. La mitra poggia interamente sulla folta chioma piena di riccioli del Santo. I suoi occhi con palpebre finemente allungate, i bordi del naso sottolineati da rughe pronunciate e la bocca con angoli leggermente rialzati contribuiscono alla qualità della scultura.
Per confronto si veda: J.Boccador, Statuaire médiévale de 1400 à 1530, vol. I., pp. 278281; C.-T. Little, Set in Stone: The Face in Medieval Sculpture, catalogo della mostra, The Metropolitan Museum of Art, New York, 2007;
30 Teste, Teste in pietra dal XII al XV secolo, catalogo della mostra. Sam Fogg, 2018, Londra, pp. 62-65, cat. 18.
€ 2.200/2.400
225
Maestro francese del secolo XIX. Ritratto di ufficiale e consorte, coppia di oli su tavola ovale (cm 20x16). In cornici coeve con profili e rosoni in metallo
€ 850/900
226
Altare da viaggio raffigurante Madonna con Bambino in osso scolpito su sfondo in quarzo avventurina entro tempietto in argento e vermeil traforato a motivi fogliati con putti tra nastri e doppio ordine di colonne torchon ai lati, decorato da cabochon di granati, quarzo rosa e pietra dura, poggiante su base gradinata lastronata in malachite. Milano, secolo XX. Argentiere Mazzetti (cm 20x25) In custodia sagomata rivestita in raso di seta (difetti)
€ 2.000/2.200
227
Caminiera a doppio ordine in legno intagliato e dorato a volute fogliate decorata al centro da ritratto ovale di Vittorio Amedeo III di Savoia (1726 1796) re di Sardegna, duca di Savoia, e sovrano dello Stato sabaudo, effigiato con il collare dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata. Fine secolo XVIII (cm 151x220) (difetti)
€ 1.600/1.800

228
Maestro lombardo del secolo XVIII
"Il pranzo galante all'osteria con suonatori di zampogna" olio su tela (cm 74x60) al retro su cornice e telaio timbri in ceralacca e numero di inventario in cornice a sagoma del secolo XIX in legno dorato (restauri e usure)
€ 1.200/1.300

229
Scuola del secolo XVIII
"Ritratto di dama" olio su tela ovale applicata su tavola (cm 77,5x65,5) in cornice (difetti e restauri)
€ 1.800/2.000
230
Lampada da tavolo a cinque luci a simulare un vaso di fiori con gigli, corpo in porcellana cinese dipinta in monocromia blu con decoro floreale, ghiera traforata e montature in bronzo dorato con anse a testa leonina anellata, base sagomata. Francia, secolo XIX (h. tot cm 73) (difetti)
€ 1.800/2.000
232
Arte fiamminga, secolo XV. "Madonna col Bambino", scultura in ottone a tutto tondo. La Madonna raffigurata eretta col Bambino nella mano sinistra mentre con la destra trattiene la propria veste (cm 21x6,5x6,5) poggiante su base lignea quadrata di epoca posteriore (difetti)
Provenienza:
Alessandro Cesati antichità, Milano. Lotto accompagnato da expertise cartaceo
€ 1.200/1.400
231
Maestro del secolo XIX
"Veduta panoramica di Le Havre con la cappella Saint Michel d'Ingouville sulla sinistra" gouache su carta applicata a tela (cm 82x250) in cornice (difetti)
€ 13.000/15.000
233
Console in legno intagliato e dorato, grembiale centrato da medaglione tra girali di foglie e fiori, gambe mosse riunite da traversa sagomata e traforata centrata da valva di conchiglia, piedi a ricciolo. Piano in marmo. Italia centrale, secolo XVIII (cm 102x87x61) (difetti e restauri)
€ 1.500/2.000
234
Manifattura della Real Fabbrica Ferdinandea, Napoli, 1785-1787 circa. Dal Servizio Farnesiano. Centrotavola di forma ottagonale con struttura in legno rivestita in porcellana dipinta in policromia e dorata con fasce decorate a profili di imperatori entro cartigli intervallati da ghirlande di nastri e fiori, montanti a colonna, piano centrato da specchio (cm 19,5x7x35,5) (difetti e restauri)

Il nostro centrotavola appartiene al "Servizio Farnesiano", così chiamato per il bordo decorato con cammei recanti l'iscrizione "Museo Farnesiano". Fu il primo grande servizio realizzato dalla Real Fabbrica Ferdinandea decorato con le vedute dei più bei panorami del regno borbonico riprese dalla celebre pubblicazione del Voyage pittoresque de Naples e de Sicilie” edita tra il 1781 e il 1875. Il grande interesse per il vedutismo nella porcellana prodotta dalla manifattura reale di Capodimonte è stato ampiamente studiato, con un contributo significativo di Angela Caròla-Perrotti (A. Caròla-Perrotti, Le porcellane dei Borbone di Napoli, catalogo della mostra, Napoli, 1986, pagg. 376-377, scheda 296 passim)
€ 1.8500/2.000
235
Scuola ferrarese dell’inizio del secolo XVII
"Adorazione dei Magi" olio su tela (cm 100x70) in cornice (difetti e restauri)
€ 3.300/3.500

236

Coppia di panche in noce con sedute e braccioli intagliati a ricciolo e rivestiti in pelle, fascia mossa decorata a foglie e volute vegetali, piedi a zoccolo. Ferrara, secolo XVIII (cm 217x73x64) (difetti e restauri)
€ 2.500/3.000
237
Tappeto Sumak, Caucaso, fine secolo XIX. Decoro con tre medaglioni romboidali a fondo blu su campo rosso cosparso di simboli floreali stilizzati. Due file di Gul a fondo giallo si alternano con i medaglioni. Per i lati lunghi del tappeto spiccano forme geometriche riconducibili alle forbici utilizzate per pareggiare l'annodatura. Bordura a meandro su fondo blu notte con motivi a calice (cm 300x220) (difetti, vecchi restauri e mancanze)
€ 1.200/1.400
238
Coppia di console a demi-lune in legno intagliato e dorato, fascia con decori in pastiglia a mazzi di fiori e motivi vegetali, gambe a sciabola con palmette all'attacco, piano in marmo fiori di pesco. Fine secolo XVIII (cm 114x93x57) (difetti e restauri)

€ 1.400/1.600

240

241
239
"Perseo con la testa di Medusa" antica scultura in marmo a tutto tondo, raffigurante l'eroe nudo con i calzari alati su una base rettangolare che tiene nella mano sinistra la testa della gorgone (h. cm 57) (difetti, mancanze e restauri)
Nel mito greco, Perseo uccide la gorgone Medusa con l'aiuto divino di Atena e altri doni degli dei, come lo scudo riflettente per evitare lo sguardo pietrificante della Gorgone e l'elmo di Ade per l'invisibilità. Dopo la decapitazione, Perseo ripone la testa nella sacca magica e dalla nascita di Medusa nascono il cavallo alato Pegaso e il gigante Crisaore. La testa di Medusa, anche dopo il taglio, mantiene il suo potere e viene utilizzata da Perseo come arma per sconfiggere nemici successivi, come il mostro marino che minacciava Andromeda
€ 1.300/1.500
241
Manifattura di Geminiano Cozzi, Venezia, 1770. "Diana ed Endimione", gruppo in porcellana bianca (h. cm 19) (lievi difetti)
Il mito di Diana ed Endimione, che narra l'amore della dea della caccia (anche nota come Selene) per il giovane pastore Endimione, da lei visitato nel sonno, è un soggetto artistico frequentemente rappresentato.
Un modello in porcellana simile al nostro per impostazione è conservato al Museo Baroffio e del Santuario sopra il Sacro Monte di Varese con numero di inv. 550 http://www.museobaroffio.it/collezioni.html?tipo=6
Per confronto sulla manifattura:
F. Stazzi, Le porcellane veneziane di Geminiano e Vincenzo Cozzi, s.d., pag. 242, fig.79
240
Bartolomeo Neroni detto il Riccio (Siena 1505 - 1571) (attr.)
"Sacra Famiglia con sant'Elisabetta e san Giovannino" olio su tela (cm 57x43) al retro, sul telaio, alcune vecchie etichette riportanti numeri d'inventario: 594; 2051 / CSRO / ROSS / S. XVI (diffusi restauri e usure)
Provenienza: Collezione privata, Torino
€ 5.000/7.000
G. Morazzoni, S. Levy, Le porcellane italiane, Milano, vol. I, 1960, tav. 80 b.
€ 1.000/2.000

242

242
Scuola fiamminga del secolo XVII
"Assedio di una città" olio su tela (cm 106x145) iscrizioni sul telaio (difetti e restauri)
243
€ 3.000/4.000
Ambito di Hermann Böhm. Vienna, secolo XIX. Pendoletta da scrivania in argento e smalti policromi con cassa a forma di botte sormontata da scimmia a tuttotondo e sorretta da delfini cesellati, base polilobata. Quadrante a numeri romani, movimento solo tempo. Austria, seconda metà del secolo XIX (h. cm 10,5) entro custodia in pelle (difetti)
€ 1.500/2.000
244
Manifattura di Moustier, seconda metà secolo XVIII. Grande potiche con coperchio in maiolica dipinta in policromia a chinoiserie con scene di vita, figure, volatili, foglie e fiori. Marcata sotto la base (h. tot cm 74) (difetti e restauri)
€ 1.100/1.200

245
Cerchia di Girolamo Mazzola Bedoli, scuola di Parma della seconda metà del secolo XVI
"Sacra Famiglia con san Giovannino" olio su tavola (cm 42x35) in cornice (diffusi restauri e usure)
Provenienza:
Collezione privata Italiana
247
€ 1.500/2.000
Ribalta lastronata in noce e radica, fronte a due cassetti decorati a motivi floreali e calatoia centrata da intarsi in avorio che rivela vano a giorno e sei tiretti, gambe mosse. Torino, secolo XVIII (cm 111x105x55) (difetti)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES
IT/CE/2025/MI/00767
249

246
Fontana da tavolo in porcellana policroma e bronzo. Francia, in stile Luigi XV, secolo XIX. La cisterna a forma di brocca con fondo blu, coperchio incernierato a forma di conchiglia e maschera barbuta da cui diparte il beccuccio avvolto da rami fogliati con varie teste di fiori decorate in policromia, su una base rialzata e fiancheggiata da cigni, su una base a volute e rocaille (cm 24x31) (difetti)
Per confronto si veda una fontana di profumo Luigi XV praticamente identica conservata al Musée des Arts Décoratifs di Lione illustrata in The Decorative Arts Museum, Lyon, Lione, 1991, pag. 26
€ 1.200/1.400
€ 1.800/2.000
Carlo Parlati (1934 2003) ''Il Pescatore'', 1975 ca. Testa virile a tutto tondo in corallo bianco con copricapo sormontato da pesce in corallo rosso, firmato al retro. Poggiante su base in pietra lavica (cm 9,5x15,5) (lievi difetti)
Il presente lotto è accompagnato da perizia e potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE.
€ 2.200/2.400
248
Scuola fiamminga della metà del secolo XVII
"Filatrice" olio su tavola (cm 36,5x30,5) etichette al retro sulla parchettatura (difetti e restauri)
250
Maestro lombardo del secolo XVII
"Sacra Famiglia con san Giovannino" olio su tela (cm 119x98)
€ 4.000/5.000
iscrizione a matita sul telaio in cornice coeva in legno intagliato e dorato (mancanze) (difetti e restauri)
€ 2.200/2.400

251
251
Rével à Paris.
Pendola d'appoggio in biscuit e bronzo dorato sormontata da Venere e Amorino a tuttotondo. Quadrante in smalto bianco a numeri arabi con calendario mensile, movimento a due treni con suoneria delle ore e dei quarti su campanello. Francia, Seconda metà del secolo XVIII (h. cm 48) (difetti)
€ 2.000/3.000
252
Scuola del secolo XVII
"Ninfa e satiro" olio su lavagna (cm 27,5x36) al verso cartiglio: "Proprietà/Ugo/Alberg.../187..." in cornice (difetti e restauri)
€ 3.000/4.000
253
Arte del secolo XVII-XVIII. Coppia di altorilievi in legno laccato e dorato raffiguranti Santi su pannelli architettonici. In cornici in legno intagliato e dorato (cm tot 69x33) (difetti)
€ 1.300/1.400
254
Scuola del secolo XVII
"Venere, amorino e satiro punito" olio su lavagna (cm 25,5x34) al verso cartiglio: "Proprietà/ di / Ugo Albergoni/...Albergoni" in cornice (difetti e restauri)
€ 4.000/5.000
255
Trumeau lastronato e filettato in noce e bois de rose intarsiato a volute fogliate e cartigli, parte superiore con due ante con grate in metallo, cappello aggettante. Parte inferiore di forma mossa a tre cassetti sotto calatoia che rivela due vani e quattro tiretti, piedi a mensola. Piemonte, secolo XVIII (cm 117x245x50) (difetti e restauri)
€ 1.600/1.800
256
Manifattura tedesca, secolo XVIII XIX, da un modello di J. F. Eberlein.
Allegorie delle stagioni, quattro figure in porcellana policroma, recanti etichetta cartacea "Wallwitz guaranteed genuine" (h. max cm 27) (difetti e mancanze)
€ 1.300/1.500
257
Cassettone in noce di struttura architettonica, fronte a tre cassetti con riserve radicate sotto un cassetto a mezza altezza, montanti a lesena con semicapitello corinzio amovibili e celanti sei tiretti, sormontati da un tiretto dissimulato sottopiano, piedi e base intagliati a volute contrapposte. Alcuni tiretti segreti e vano sotto il primo cassetto in basso. Secolo XVII (cm 160x107x75) (difetti e restauri)
€ 1.200/1.400

258
Manifattura della Real Fabbrica Ferdinandea, Napoli, 1780 circa. Piattino ovale dal "Servizio Ercolanese" decorato da Giacomo Milani e Antonio Cioffi. In porcellana dipinta in policromia e dorato, cavetto decorato da scena con fanciullo alato che lotta con un cervo, la falda a rilievo con decori stilizzati tra volute e profilo perlinato. Iscritto "MUS. ERCOL. SERIE DI PITTURE, FANCIULLO CHE LOTTA CON UN CERVO" e marcato al retro FRF coronato in rosso (cm 20x14) (difetti)
Il Servizio Ercolaneo, uno dei più celebri della Real Fabbrica Ferdinandea, risale agli albori della sua produzione. Questo piccolo piatto, identificato da Caròla-Perrotti (1986, p.330) come il supporto di una salsiera ("Piattino di detta Salsiera n.1 Fig.rap. un Fanciullo alato che lotta con un Cervo"), fu incluso da Domenico Venuti, direttore della fabbrica, nella sua descrizione del servizio offerto da Ferdinando IV di Napoli e delle Due Sicilie al padre Carlo III di Spagna.
I due principali pittori del servizio, Giacomo Milani e Antonio Cioffi, lo accompagnarono a Madrid nel 1782 per la presentazione alla corte spagnola di Carlo III. La decorazione del servizio si ispirava al triclinio di Villa Cicerone a Ercolano, recentemente scoperto (Torino, 2007, p.63). Gran parte di queste fonti derivano dalle influenti pubblicazioni dei ritrovamenti degli scavi reali, intitolate "Le Antichità di Ercolano esposte", edite tra il 1757 e il 1798.
Caròla-Perrotti (1986, p.327) suggerisce che l'intento di Venuti fosse quello di sottolineare la continuità tra il regime di Carlo III e quello del figlio Ferdinando IV. Venuti aveva un interesse personale in ciò, poiché suo padre, Marcello Venuti, era stato direttore dei progetti archeologici responsabili degli scavi e della pubblicazione
dei volumi delle "Antichità di Ercolano esposte" dal 1740 in poi. Tuttavia, gli affreschi di Villa Cicerone non furono l'unica fonte di ispirazione per la decorazione del servizio. Come dimostrato da Marco de Gemmis nella pubblicazione di Caròla-Perrotti del 1986, le fonti includevano anche bronzi e vasi bronzei ritrovati a Ercolano, molti dei quali oggi conservati al Museo Archeologico. È probabile che le scene su questo piccolo supporto derivino da tali fonti. Il servizio era completato da una serie di busti in biscuit modellati da Filippo Tagliolini, anch'essi tratti da celebri sculture della collezione di Antichità, ora al Museo Archeologico di Napoli.
La scena sul piedistallo si riferisce probabilmente a un episodio della vita di Achille, noto per la sua precoce forza e abilità atletica. Si narra che a sei anni fosse così veloce da catturare cervi e abbastanza forte da uccidere leoni e cinghiali. Alcuni miti raccontano che Achille imparò a cacciare dal centauro Chirone, il quale gli insegnò anche musica, medicina e arti marziali.
I pezzi di questo servizio sono estremamente rari sul mercato e pochi sono conservati in collezioni private. Per un secchiello per il ghiaccio dello stesso servizio si veda Caròla-Perrotti, "Fascination of Fragility" (2010), p. 323. Una zuppiera di questo servizio è stata venduta da Christie's a Londra il 7 luglio 1997, lotto 286, e la zuppiera il 13 marzo 1989, lotto 44. Un piatto del servizio è stato venduto da Christie's London il 27 aprile 1995, lotto 144. Due secchielli per il ghiaccio sono stati venduti da Sotheby's New York il 23 ottobre 2004, lotto 6, e un busto in biscuit del servizio è stato venduto da Sotheby's Milano il 19 dicembre 2006, lotto 341.
€ 800/1.200


259


259
Cassapanca con coperchio e fianchi intarsiati a rosoni e volute fogliate, fronte decorato a figure alate e al centro da stemma araldico entro cartiglio, montanti a mascheroni a rilievo, fascia baccellata e piedi torniti. Maniglie in ferro battuto. Secolo XVII XVIII (cm 120x63x57,5) (difetti e restauri)
€ 650/700
260
Coppia di gueridon in legno intagliato e dorato con decoro a volute fogliate, piano dipinto in policromia a finto marmo con pendenti a finto tendaggio, sostegno scanalato con base tripode e piedi terminanti a ricciolo. Veneto, secolo XVIII (h. cm 92) (difetti e restauri)
€ 1.200/1.400
261
Scultore della Germania meridionale, inizio del secolo XVI. Madonna col Bambino (Madonna dei fusi), altorilievo in legno dipinto in policromia e dorato (cm 40x60) (difetti e rotture)
€ 2.000/2.200
262
Maestro veneto del secolo XVIII
"La caccia al cervo con paesaggio sullo sfondo" olio su tela (cm 69x86,5) recante la firma "Bison" nella parte centrale sulla roccia che dà sull'acqua; al retro tracce di vecchia etichetta con numero 8411 in cornice del secolo XVIII in legno intagliato e dorato (difetti e restauri)
€ 6.000/8.000
263
Monetiere in legno ebanizzato con inserti in tartaruga, fronte a struttura architettonica con numerosi cassetti e anta centrale con doppia colonna e timpano a linea spezzata centrata da nicchia centinata tra colonne tortili con figura allegorica. Parte superiore con balaustra sormontata da figurette in metallo dorato e centrata da piccola anta cimata da figura di Vittoria alata, sostegno a tavolo con gambe squadrate e piano di raccordo. Secolo XIX (cm 123x210x47) (difetti, restauri e mancanze)
Il presente lotto è accompagnato da perizia per la tartaruga e potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE
€ 1.300/1.400

264
Gilles Martinot.
Orologio in bronzo dorato formato da una scena bucolica composta da tre figurine in porcellana di Meissen e da un elemento in foggia di arbusto, anch’esso arricchito da fiorellini in porcellana, che sorregge un orologio inscritto in una cornice di gusto rocaille. Quadrante in smalto bianco a cifre romane per le ore e arabe per i minuti. Movimento a bilanciere. Manifatture diverse, Francia, metà del secolo XVIII (cm 28x29) (difetti e restauro ad un putto)
Il nostro lotto rappresenta una tipologia ben definita di orologi di epoca Luigi XV che viene anche efficacemente descritta come "Le Mariage Bronze-Porcelaine" nell’ Encyclopédie de La Pendule Française di Pierre Kjellberg da pag 135 a 150. Solitamente i bronzi erano lavorati in Francia, gli orologi in Francia e le porcellane sia in Germania che in Francia.
€ 2.200/2.400


uno di due

265
Francesco Battaglioli (Modena 1717 - Venezia 1796) (attr.)
"Vedute di ville principesche" coppia di dipinti ad olio su tela (cm 39,5x54,5) in cornici (usure e restauri)
€ 9.000/10.000
266
Scuola veneta del secolo XVIII
"Diana e Atteone" olio su tela (cm 125x120) in cornice coeva in legno laccato e dipinto a fiori e foglie (difetti e restauri)
€ 4.000/5.000

267
Bottega di Donato di Niccolò di Betto Bardi detto Donatello (Firenze, 1386 1466)
"Madonna del seggiolino" in stucco dipinto in policromia, 1450/1460 circa (cm 62x43) (restauri e cadute di colore)
Entro cornice a tabernacolo architettonico con cimasa a raggiera in legno intagliato, dipinto e dorato (cm 135x75)
La Vergine è raffigurata a mezza figura rivolta verso destra, con le mani giunte in preghiera. Il Bambino, avvolto in fasce, è raffigurato disteso su un sedile o culla i cui due supporti sporgono in avanti dal piano di rilievo. Egli pone la mano destra tra le mani della madre.
La relazione relativamente formale della Vergine orante con il Bambino, l'espressione seria sul suo viso e il copricapo strettamente avvolto collocano questo disegno negli anni successivi al ritorno di Donatello da Padova, all'incirca all'epoca della Madonna Chellini (1456).
Alcuni dettagli di questo particolare rilievo sono presenti anche in altri disegni di Madonne dello stesso periodo, a dimostrazione di come Donatello, un tempo interessato a questo particolare tipo di composizione, lo esplorò in diverse varianti.
Questo disegno è presente in almeno sei calchi originali del Quattrocento così come nel rilievo in terracotta conservato al Victoria and Albert Museum di Londra e considerato il modello originale di Donatello per la serie di calchi, talora con l'aggiunta di cherubini sul fondo (Firenze, Museo Bardini; Berlino, Bode Museum; Parigi, Musée Jacquemart André), riferibili alla sua bottega anche in ragione del carattere coevo della policromia.
Tra gli altri vi sono i calchi nella Skulpturensammlung, Staatliche Museen, Berlino, nel Musée Jacquemart André, Parigi e precedentemente nella collezione Neuerburg, Colonia. Questi calchi in stucco mostrano alcune sottili differenze compositive rispetto al rilievo in terracotta del V&A, ad esempio nella scollatura dell'abito della Vergine, nella linea del copricapo sopra la fronte, nelle dimensioni della testa, nella prospettiva della sedia, nell'angolazione della testa del bambino e nella forma del ventre sotto le fasce.
Per confronto si veda: M. Ajmar-Wollheim, F. Dennis, At Home in Renaissance Italy, catalogo della mostra, V&A, Londra, 2006, tavola 14.4 p. 194, cat. 170 p. 363.
C. Avery, 'Le Madonne di Donatello rivisitate' in Studies in Italian Sculpture, Londra, 2001, pp. 35-7, fig. 24. A. Jolly, Madonnas by Donatello and his circle, Frankfurt am Main 1998, pp. 128-131 n. 32, pp. 271273 figg. 57-59.
J. Pope-Hennessy, con la collaborazione di R. Lightbown, Catalogo della scultura italiana al Victoria and Albert Museum, Londra: HMSO 1964 (3 volumi), vol. 1, pp. 77-8, n. 64, fig. 80.
€ 35.000/40.000

268
Cerchia del Maestro di Saint-Gilles, scuola franco-fiamminga del secolo XVI
"San Girolamo penitente" olio su tavola (cm 29x26) in cornice (cadute e sollevamenti)
Provenienza
Christie's, 24 giugno 2004 (come Bottega di Adriaen Isenbrant)
Collezone Privata Italiana
€ 4.000/5.000
269
Artista attivo nel Ducato di Savoia verso la fine del secolo XV
"San Giovanni Evangelista" olio su tavola (cm 62,5x31) al retro: vecchia parchettatura in metallo; etichetta ''Accorsi Pietro Antichità''; tracce di pittura (una fenditura verticale, restauri e usure)
€ 4.000/6.000


270
Da un modello di Giocondo Albertolli (1742-1839) Milano, fine secolo XVIII. Console a goccia in legno intagliato, dipinto e dorato, fascia centrata da raffigurazione a rilievo di Leda e il cigno entro cartiglio e grembiale con decoro floreale traforato, gambe sagomate e scanalate con decoro concatenato, unite alla base da vaso fiorito, piano in marmo grigio (cm 110x91x44) (difetti e restauri)
Bibliografia: G. Beretti, Il mobile dei Lumi. Milano nell’età di Giuseppe Maggiolini, Vol. I (1758-1778), In Limine ed., Milano, 2010.,Tav. 16, Fig. 296, 297
€ 1.500/2.000


271
Seguace di Michelangelo Pace di Campidoglio dell'inizio del secolo XVIII
"Composizione con meloni, fichi e altri frutti in un paesaggio" olio su tela (cm 98x132,5) (difetti e restauri)
€ 4.500/5.000
272
Scultore tedesco della prima metà del secolo XVIII. "Cristo Crocifisso" scultura in bosso, occhi in pasta vitrea (h. c m 52) (difetti e mancanze)
€ 1.200/1.500
273
Antonio Diziani (Venezia 1737 - 1797)
"Paesaggio fluviale con pastore e armenti"
olio su tela (cm 76,5x102) in cornice (difetti e restauri)
€ 4.500/5.000

274
Antonio Diziani (Venezia 1737 - 1797)
"Paesaggio fluviale con figure" olio su tela (cm 76,5x102) in cornice (difetti e restauri)
€ 4.500/5.000


275

276
275
Ambito di Hermann Böhm.
Orologio a ostensorio in argento e smalti con piedistallo in cristallo di rocca. Quadrante in smalto bianco con decori, indicazione delle ore, minuti, giorno della settimana, mese e scappamento a vista (h. cm 14). Entro custodia in pelle (difetti e restauri)
La struttura è austriaca e databile alla seconda metà del secolo XIX, mentre l’orologio, firmato Perrin a Noiraigue, è svizzero ed è precedente.
€ 1.500/2.000
276
Bottega di Antonio Zanchi, scuola veneziana del secolo XVII
"Una cortigiana" olio su tela (cm 115x89) al retro della tela "N11" e "Padovanino..." in cornice a sagoma dorata a mecca dell'epoca (mancanze) (difetti e restauri)
€ 4.500/5.000
277
Manifattura di Meissen, secolo XVIII. Servizio in porcellana composto da caffettiera, teiera, zuccheriera con coperchi, sei tazze con piattino e piattino portadolci dipinti in policromia con figure "alla Teniers" entro paesaggio e fiori sparsi, profili in oro. Marchio sotto la base (h. max cm 23) (difetti, piccoli restauri e teiera con ansa in argento di epoca successiva)
€ 1.900/2.200
278
Coppia di grandi torciere in bronzo con montante decorato a festoni, base tripode con raffigurazioni religiose, tra cui figura a rilievo di San Giacomo e valva di conchiglia, piedi ferini con decoro fogliato all'attacco (h. cm 162) (difetti)
€ 1.200/1.400
279
Jean-Baptiste de Saive il Giovane (Malines 1597 - 1641) (attr.)
"Pescheria" olio su tela (cm 150x119) in cornice (difetti e restauri)
Expertise
Giancarlo Sestieri, 29 luglio 2019
€ 3.300/3.500

280
Carlo Lanfranchi (1642 - 1706) (attr.)
"Cesto di uva in un vitigno con uccellino e frutta" olio su tela (cm 70,5x58,5) iscritto al retro della cornice; due vecchie etichette sulla cornice in cornice del secolo XVII in legno riccamente intagliato e dorato (difetti e restauri)
€ 5.000/6.000




281
Commode di forma bombata lastronata in palissandro, fronte a due cassetti con applicazioni in bronzo dorato a volute fogliate. Piano sagomato in marmo non pertinente. Francia, Secolo XVIII (cm 81x83x48) (difetti)
€ 1.300/1.400
282
Scuola veneta del secolo XVIII
"Il Giudizio di Paride" olio su tela (cm 125x120) in cornice coeva in legno laccato e dipinto a fiori e foglie (difetti e restauri)
€ 4.000/5.000
283
Tappeto Tabriz, Persia, secolo XX. Annodato in seta. Decoro con medaglione floreale in forma di stella, campo principale color bordeaux, angolari color crema con decori arabescati. Bordura principale con fiori e palmette (cm 305x244) (lievi difetti)
€ 1.300/1.500
284
Maestro romano del secolo XVII
"Composizione con cesta di frutta"
olio su tela (cm 57,5x67,5) siglato "P.B." in basso a destra in cornice (difetti e restauri)
€ 3.300/3.500

285
Ribalta in noce di forma mossa con fronte a tre cassetti e calatoia che rivela quattro tiretti e vano a giorno, fianchi bombati con doppio sportello laterale, decori ad intaglio a rocaille e scanalature, piedi a mensola. Secolo XVIII (cm 160x112x62) (difetti e restauri)
€ 2.000/2.200
286 Cerchia di Cristoforo Munari, scuola della fine del secolo XVII - inizio del secolo XVIII
"Composizione con organo portatile" olio su tela (cm 115,5x148,5) in cornice (difetti e restauri)
€ 4.500/5.000




287
Coppia di specchiere con cornici di forma mossa in legno intagliato, traforato e dorato con decoro a volute, vetri incisi con vaso a coppa baccellata e decorata a girali perlinati colmo di fiori e foglie. Venezia, secolo XVIII (vetri cm 28x33, cm tot 53x40) (difetti e restauri)
€ 2.000/3.000
288
Scuola fiamminga della metà del secolo XVII
"Biante in fuga da Priene" olio su tela (cm 121x167,5) in cornice (restauri e usure)
Il dipinto raffigura un rarissimo soggetto tratto dalla storia greca: la fuga del famoso avvocato e filosofo Briante da Priene, città greca in Asia Minore, sulle anse del fiume Meandro.
Vissuto nel VI secolo a. C., Briante fu famoso per la saggezza e l'abilità retorica in tribunale e strategica durante gli assedi. A lui Cicerone attribuisce la frase che si legge sul cartiglio: "omnia mea mecum porto" (porto con me tutti i miei beni), frase usata per esaltare la povertà e la superiorità dello spirito sui beni materiali.
Il personaggio porta infatti in mano una bilancia, simbolo della Giustizia, e probabilmente uno specchio, simbolo della Verità e della Prudenza.
€ 6.500/7.000
289
Arte tedesca, probabilmente Norimberga, secolo XVI. Pietà, gruppo in legno di tiglio scolpito. Al verso Numero di inventario in bianco: "Pl. O. 102".Sul retro si trova l'iscrizione in olio giallo: Ex voto / A grande onore di Dio, Sebastian Öttinger, costruttore del santo custode, fece restaurare questo dipinto. Intorno al 1699"(cm 42,5x45x19) (difetti e mancanze)
Provenienza: Collezione privata, Milano Lotto 143 - Asta di Hampel, 7 dicembre 2023
Tale scultura apparteneva un tempo alla collezione del Germanisches Nationalmuseum di Norimberga (n. inv. Tav. O. 102). La breve descrizione del precedente catalogo del museo (vedi: Walter Josephi, 1910) al numero di catalogo 428 recitava: "Maria con il corpo di Cristo disteso a terra, appoggiato al ginocchio destro - gruppo con schiena appiattita e incavata. Legno di tiglio, sverniciato e tinto di marrone, con tracce di gesso... Maria, vestita con una lunga tunica coperta da un mantello, con il capo avvolto in un velo e uno scialle, è inginocchiata, con le mani giunte in preghiera, dietro il Cristo con la barba e la corona di spine, avvolto in un perizoma, la cui schiena poggia sul ginocchio della gamba destra eretta. La mano destra di Cristo è abbassata a terra, la sinistra poggia sul braccio sinistro della Madre."
Esposizioni: "Devotion" Monika Baer, Jonathan Horowitz, Pierre Klossowski, Stanislava Koval íková, Eric N. Mack, Paul P., Barbara cWesolowska and anonymous sculpturesMarch 11 - April 17, 2025
Bibliografia:
W. Josephi, Germanisches Nationalmuseum (a cura di), Die Werke plastischer Kunst im Germanisches Nationalmuseum Nürnberg, Norimberga 1910, Cat. n. 428. (1380051) (11)
Si segnala che tale bene è stato confrontato individualmente con le informazioni presenti nella banca dati Art Loss Register e non risulta registrato come rubato o smarrito.

290
290
Maestro veneto dell'inizio del secolo XVIII
"Giocatori di carte" olio su tela (cm 73x89,5) in cornice dell'epoca
€ 6.000/7.000
291
Arte napoletana, secolo XVIII XIX. Reliquiario in porcellana policroma con cherubini reggenti il velo della Veronica e simboli della Passione tra putti sormontati da porta reliquie argentato decorato a volute fogliate, cimato da Sacro Cuore (cm 14,5x35) (difetti, mancanze e restauri)
€ 1.300/1.500
292
Scuola veronese del secolo XVII
"Strage degli innocenti" olio su lavagna (cm 24,5x27,5) in cornice (difetti e restauri)
€ 2.200/2.400
293
Manifattura dell'Impero ottomano, secolo XVIII XIX. Copriletto matrimoniale con due copricuscino in velluto di seta decorati con fili di argento dorato. tessuti a mano totalmente in seta: la base con trame e ordito in seta reca i fili di ordito aggiunti color cremisi a formare il velluto. Il copriletto presenta un medaglione centrale circolare e quattro angolari sempre decorati a formare palmetta con cornice a meandro realizzati in filo d'argento dorato. I due copri cuscino di dimensioni leggermente differenti sono ugualmente in velluto di seta color cremisi e sono decorati all'esterno sul lato più corto con decori a meandro realizzati in fili d'argento dorato (cm 218x170; cm max 99x47) (lievi difetti)
€ 1.100/1.200

294

295
294
Scuola lombarda del secolo XVIII
"Coppa di gamberi di acqua dolce, limoni e volatile in un paesaggio" e "Piatto di mele, vaso di fiori e volatile in un paesaggio marino"
coppia di dipinti ad olio su tela (cm 62,5x85) in cornici in legno intagliato e dorato (difetti e restauri)
€ 4.000/5.000
295
Lampadario a mongolfiera a sei fiamme con struttura in metallo decorato da pendagli e perlinature in vetro sfaccettato. Secolo XIX (h. cm 100) (difetti) con candele e pendenti in cristallo di ricambio
€ 1.600/1.800
296
Felice Boselli (Piacenza 1650 - Parma 1732)
"Composizioni con pesci in un paesaggio" coppia di dipinti ad olio su carta applicata su tela (cm 42x51,5) (difetti e restauri)
€ 3.000/4.000
297
Scuola veneta del secolo XVIII
"Paesaggio pastorale con città sullo sfondo" e "Paesaggio portuale con figure di viandanti e castelli sullo sfondo" coppia di dipinti ad olio su tela (cm 73x133,5) in cornici dell'epoca in legno intagliato e dorato (difetti e restauri)
€ 4.500/5.000


299
Scultore veneto del secolo XVIII. "Sommo sacerdote d'Israele", figura in legno intagliato e dorato con copricapo e pettorale del giudizio poggiante su zolla rocciosa (h. cm 74,5) (difetti e restauri)
La carica del Sommo Sacerdote è attestata per tutta la durata del Primo e del Secondo Tempio di Gerusalemme, con una lista di Sommi Sacerdoti che si estende fino al tempo della dinastia di Erode e dei Romani, includendo figure come Caifa, noto per il suo ruolo ai tempi di Gesù. L'abbigliamento era distintivo e includeva paramenti pontificali specifici, come menzionato in contesti biblici. La nostra statua mostra chiaramente un copricapo elaborato e vesti che richiamano tali paramenti.
€ 1.200/1.400
298
Cerchia del Maestro del Ridotto, scuola del secolo XVIII
"Scena d'interno di cucina di una villa" olio su tela (cm 94,5x130,5) in cornice dorata (qualche restauro)
€ 2.500/3.000


Giovedì 30 ottobre 2025
ore 10.00
dal lotto 300 al lotto 451
300
Arte del secolo XIX. Gruppo di quattro diverse tecniche miste su carta raffiguranti silhouette (cm 7,5x10) in cornici in legno intagliato e dorato (difetti)
€ 110/120
301
Scuola italiana della fine del secolo XVII
"Scena di battaglia"
olio su tela (cm 72,5x91,5) in cornice (difetti e restauri)
302
€ 550/600
Scultore tedesco del secolo XVIII. Cristo crocifisso in bosso intagliato su croce in legno ebanizzato con base sagomata con decoro guilloché (cm 30x80x11) (difetti e mancanze)
€ 110/120
303
Da un modello francese dell'inizio del secolo XVIII
"L'educazione della Vergine"
olio su tela (cm 48x35) (difetti e restauri)
304
€ 350/400
Collezione di numerose sfere e piramidi in cristallo, cristallo di rocca, quarzi e pietre dure, alcune con basi tornite (difetti e mancanze)
€ 120/140
305
Scuola veneto-cretese della fine del secolo XVIII - inizio del secolo XIX
"Deposizione"
olio su tavola parchettata (cm 39x32,5) (una fenditura verticale, restauri e mancanze)
€ 350/400
306
Pendoletta da scrivania in bronzo dorato e placca in smalto policromo a soggetto galante, quadrante a numeri romani con movimento solo tempo (h. cm 9) (difetti)
€ 180/200
308
Maestro del secolo XVII
"Ritratto virile"
olio su tela (cm 35x30) (difetti)
309
Scuola veneta del secolo XVIII
"L'astronomo"
olio su tela (cm 62x48) in cornice (difetti e restauri)
Expertise
307
Seguace di Pier Francesco Mola del secolo XVIII
"Predica del Battista" e "Conversione di Saulo" coppia di dipinti ad olio su tela (cm 20,5x35,5) al retro di ognuno vecchie etichette riportanti numeri di inventario e attribuzione al Mola (difetti e restauri)
€ 900/1.000
€ 220/260
Arrigo Briani Contini, 22 maggio 1947 (come Giuseppe Ribera); Antonio Rossi, 9 giugno 1947 (come Giuseppe Ribera)
€ 500/600
310
Arte del secolo XX. Lotto composto da due bastoni da passeggio per amatori dell'Opera: entrambi con prese in bachelite raffiguranti rispettivamente Giuseppe Verdi (1813 1901) e Richard Wagner (1813 1883) (h. max cm 91) (difetti)
€ 120/150
311
Da Alessandro Turchi, scuola della fine del secolo XVII
"Compianto su Cristo morto" olio su rame (cm 33x41,5) (cadute di colore e restauri estesi)
€ 800/1.000
312
Arte del secolo XIX. Lotto composto da due bastoni da passeggio con presa sagomata a "L" in avorio scolpito raffiguranti rispettivamente un cane ed un cervo con occhi in vetro rosso, ghiere in metallo argentato (L. max cm 86) (difetti e mancanze)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES IT/CE/ 2025/MI/00626
€ 220/240
314
Scuola dell'inizio del secolo XVIII
"Ritratto di gentiluomo" olio su rame (cm 11x7,5 ca.) in cornice del secolo XVII (difetti e restauri)
315
€ 500/800
Parte di fornitura da salotto composta da due sedie e da una poltrona in legno intagliato, laccato e dipinto in policromia a motivi floreali con schienale traforato, gambe mosse. Marche, secolo XVIII (h. max cm 107,5) (difetti e restauri)
€ 250/300
316
Da Gerard Ter Borch, scuola del secolo XIX
"Una dama che riempie un bicchiere" olio su tavola (cm 40,5x31,5) al retro vecchia etichetta con numero in cornice in legno lastronata in tartaruga del secolo XIX (difetti e restauri)
Il presente lotto è accompagnato da perizia per la tartaruga e potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE.
€ 800/1.000
317
Felice Boselli ( Piacenza 1650 - Parma 1732 ) (attr.)
"Composizione con selvaggina" olio su tela (cm 60x75) etichette al retro che attribuiscono l'opera a Boselli in cornice dorata (difetti e restauri)
€ 850/900
318
313
Manifattura di Meissen, secolo XIX. Allegoria dell'Inverno e della Primavera, due gruppi in porcellana dipinta in policromia, marcati sotto la base (h. max cm 17) (difetti)
€ 220/240
Scrittoio in legni vari decorato da intarsi in ottone, madreperla e tartaruga, parte inferiore a cinque cassetti e calatoia ribaltabile celante vano a giorno e diversi tiretti, gambe mosse e intagliate con traverse di raccordo. Parte superiore a quattro ante diverse e due cassettini sormontati da mensola. Fine secolo XIX (cm 119x162x56) (difetti e mancanze)
Il presente lotto è accompagnato da perizia per la tartaruga e potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE.
€ 180/200
319
Scuola lombarda del secolo XVIII
"Ritratto di giovane uomo" olio su tela (cm 57x45) in cornice (difetti e restauri)
320
Scuola del secolo XVII
€ 800/1.200
"Davide con la testa di Golia e un paggio" oppure "Re Saul che riceve da Davide la testa di Golia" olio su tela (cm 88,5x91) (difetti)
€ 1.100/1.200
321
Antico busto femminile in marmo scolpito, poggiante su base in marmo giallo Siena con sostegno quadrato di epoca successiva (h. tot cm 26) (difetti)
€ 120/140
322
Bottega di Giuseppe Maria Crespi, scuola della seconda metà del secolo XVIII
"La pulce" olio su tela (cm 58x48,5) in cornice (difetti)
323
€ 1.100/1.200
Pendoletta da scrivania con cassa in bronzo dorato e placche in smalti policromi decorata da angioletti. Quadrante in smalto bianco a finte cartouches con numeri romani, movimento solo tempo. Fine secolo XIX (h. cm 8) (difetti e chiave di carica mancante)
€ 180/200
324
Scuola fiamminga del secolo XVIII
"Scena di battaglia con cavalieri turchi alle pendici di un castello" olio su tavola (cm 44,5x46,5) in cornice in legno intagliato e dorato (difetti, restauri e alcune fenditure orizzontali)
€ 550/600
326
Scuola napoletana del secolo XVIII
"Immacolata Concezione" olio su tela sagomata applicata su tavoletta (cm 25x12,5) in cornice (mancanze e restauri)
€ 400/450
327
Cooke & Kelvey. Officier in bronzo dorato, vetro e smalti, parte superiore della cassa con dedica "From Papa to Karamjit January 1902". Quadrante dipinto in policromia a numeri romani, movimento solo tempo. Fine secolo XIX-inizio secolo XX (h. cm 11) (difetti e rotture)
€ 230/250
328
Manifattura francese, secolo XIX. Coppia di vasi a cratere in porcellana dipinta in policromia su fondo blu con bordure in oro, anse a busto di erma con volto in biscuit, fronte con figura allegoriche entro cartiglio ovale, basi in marmo nero (h. cm 34) (difetti, uno con restauri)
€ 220/240
329
Scuola toscana del secolo XVIII
"La Maddalena e un angioletto in un paesaggio" olio su carta applicata su tavola (cm 17,5x28,5) in cornice (restauri e danni)
€ 550/600
330
Charles Vyse (1882 Staffordshire - 1971 Deal, Kent)
"A bit of old Chelsea", 1920-1930 circa. Figura in ceramica policroma (h. cm 25,5), firma incussa alla base, supporto in legno tinto (h. tot cm 28,5) (lievi difetti)
€ 250/280
332
Scuola bolognese del secolo XVIII
"San Pietro" olio su tela (cm 73,5x55) in cornice (difetti e restauri)
333
325
Ignoto
"Ritratto virile di profilo" olio su tavola (cm 62x48) (difetti e restauri)
331
Scuola del secolo XVIII
"Ritratto virile" olio su tela (cm 48,5x39) in cornice bolognese del secolo XVII in legno intagliato con doratura di epoca posteriore (difetti e restauri)
€ 550/600
€ 550/600
Musy Pere et Fils. Horloger de S.A.S. à Turin.
Pendola da appoggio in bronzo dorato di forma arcuata a soggetto mitologico raffigurante Cupido imprigionato. Quadrante in smalto bianco a numeri romani, lancette del tipo Breguet. Movimento a due treni con suoneria delle ore e mezze su campanello. Secondo quarto del secolo XIX (h. cm 39) (difetti)
€ 280/300
334
Base per lampada in alabastro scolpito con sostegno in forma di tre canefore, fanciulle con lunghe vesti che sorreggono assieme lo stesso canestro, a piedi nudi su base circolare. Inizio secolo XX (h. cm 56) (difetti, rotture e mancanze)
€ 160/170
335
Lampada d'appoggio in bronzo a patina verde e metallo con sostegno a forma di Atlante che sorregge il mondo stellato e simboli dell'oroscopo, base in marmo nero Portoro (h cm 56) (difetti e piccole mancanze)
€ 160/180
336
Scuola dell'Italia centrale del secolo XVIII
"Il sogno di san Giuseppe" olio su tela (cm 46x33) in cornice in legno dorato (difetti e restauri)
337
€ 450/500
Scuola fiamminga della fine del secolo XVII
"Paesaggio con fontana monumentale e personaggi" olio su tavola (cm 40x55) tracce di possibile firma in basso a destra in cornice a sagoma laccata e dorata (usure, restauri e una fenditura orizzontale)
€ 550/600
€ 1.300/1.400
338
Scuola dei Bassano del secolo XVII
"Scena d'interno in una cucina" olio su tela (cm 32,5x42) timbro a ceralacca al retro in cornice del secolo XVII in legno intagliato, dorato e bulinato (difetti e restauri)
€ 850/900
339
Gruppo di sette diversi modelli botanici di frutti in cera e altri materiali policromi con basi in legno tornito ed ebanizzato recanti etichetta descrittiva. Raffiguranti rispettivamente: lime (Citrus aurantifolia Variegata), mela da sidro (renetta champagne), arancia tarocco rosso (citrus sinensis tarocco), bergamotto burcina, pompelmo (citrus paradisii), la combava (citrus hystrix) ed il chinotto (Citrus Myrtifolia di Savona). 1940 circa (h. max cm 13,5) (difetti)
€ 120/140
340
Coppa in marmo di forma esagonale con sostegno a colonna e fascia decorata da applicazione in lamierino traforato e dorato a paesaggio con divinità e figure orientali. Inizio secolo XX (h. cm 16, d. cm 14) (difetti)
€ 160/170
341
Da Bartolomé Esteban Murillo, scuola dell'inizio del secolo XIX
"San Giovanni Battista" olio su tela (cm 113x80,5) in cornice (difetti e restauri)
€ 1.100/1.200
342
Claus a l'arsenal de Paris. Orologio da scrivania con cassa del secolo XIX in bronzo dorato sormontata da Bacco a tuttotondo. Quadrante in smalto bianco a numeri romani, movimento solo tempo a bilanciere del secolo XVIII. Francia (h. cm 18,5) (difetti e sostituzioni)
€ 250/300
343
Scuola del secolo XVII
"Ecce Homo" olio su tela tonda (d. cm 30,5) in cornice (difetti e restauri)
€ 550/600
344
Console in legno laccato e rivestito con specchi geometrici, cassetto sottopiano e gambe ad obelisco rovesciato raccordate da traverse (cm 100x87x50) (difetti)
€ 220/240
345
Scuola lombarda del secolo XVIII
"Ritratto di fornaio con gerla" olio su tela (cm 63,5x50) in antica cornice intagliata (qualche mancanza) (restauri e una caduta di colore)
€ 1.100/1.200
346
Scuola veneta del secolo XVIII
"Scena di banchetto" olio su carta applicata su tela (cm 55,5x40) in antica cornice in legno dorato e dipinto (alcuni danni al supporto cartaceo)
€ 900/1.000
347
Piccola ciotola in agata striata con profilo mistilineo, base ovale (cm 11x5x9,5) (lievi difetti)
€ 250/300
348
Sigillo in quarzo fumè sfaccettato con stemma araldico inciso alla base. Francia, seconda metà del secolo XIX (h. cm 9) (lievi difetti)
€ 220/240
350
Manifattura di Meissen, secolo XIX, da un modello di J. F. Eberlein del 1745. "Allegoria del Gusto", marcato in blu sotto la base con numerale 7 rosso e incusso 1049 (h. cm 29) (lievi difetti)
Si tratta di uno dei cinque pezzi dell'importante serie elaborata per la prima volta da Friedrich Eberlein nel 1745 rappresentante i Cinque Sensi. Dei cinque modelli, il Gusto, è qui rappresentato con una figura femminile che mangia un frutto mentre ai suoi piedi siede un putto e alla destra una scimmia. L'uso di soggetti allegorici dei Cinque Sensi rientra nel programma decorativo del periodo e in particolare della manifattura di Meissen che conserva anche le incisioni di Bernard Göz 'I Cinque sensi' a cui probabilmente si ispirano questi soggetti.
€ 350/400
351
Orologio a portico in metallo dorato con colonne in smalto verde sormontato da soggetto allegorico. Quadrante a numeri romani, movimento solo tempo. Fine secolo XIX-inizio secolo XX (h. cm 13) (difetti e chiave di regolazione mancante)
€ 180/200
352
Tappeto Amritzar, India, fine secolo XIX. Decoro con grande medaglione polilobato con puntali composto da tre medaglioni concentrici nei toni del beige, rosa e camoscio. Fondo color bianco cosparso di rami fioriti stilizzati nei medesimi toni del medaglione. Quattro angolari a fondo rosa. Grande bordura Herati su fondo camoscio (cm 600x456) (difetti e vecchi restauri)
€ 1.000/2.000
353
Matthieu van Plattenberg ( Anversa 1608 - Parigi 1660 ) (attr.)
349
Scuola veneta del secolo XVII
"Presunto ritratto di Giovanni Cornaro (?)"
olio su tela (cm 75x63) in cornice (difetti e restauri)
€ 1.500/1.600
"Burrasca di mare" olio su tela (cm 105x158,5) in cornice (difetti e restauri)
Expertise
Giancarlo Sestieri, 14 novembre 2019
€ 4.500/5.000
354
Manifattura di Meissen, 1750 circa. Caffettiera con coperchio in porcellana dipinta in policromia a mazzetti di fiori entro riserve mistilinee su fondo color malva, presa a fiore a tuttotondo, ansa a doppia voluta e profili in oro. Marcata sotto la base (h. cm 24) (lievi difetti e restauro al coperchio)
€ 850/900
355
Scuola genovese del secolo XVIII
"Mosè fa scaturire l'acqua dalla roccia" olio su tela (cm 47,5x67) in cornice ebanizzata a cassetta (difetti e cadute di colore)
Provenienza
Sotheby's, 12 giugno 2001, Lotto 165
€ 850/900
356
Tappeto preghiera Sarouk, Persia, fine secolo XIX. Mirab decorato con un vaso di fiori i cui rami occupano tutto il campo color blu notte. Due colonne di Persepoli ai lati. Angolari a fondo rosso. Bordura a cartigli a fondo bianco con motivi floreali all'interno su campo color blu notte (cm 195x135) (difetti e restauri)
€ 400/500
357
Manifattura Fiera di Rossi-Ruberti, Treviso, secolo XVIII. Due vassoi ovali in maiolica bianca dipinti nei toni del verde decorati da fiori (cm 30x23) (difetti)
Provenienza:
Collezione privata, Milano
A.G.G. Subert, S. Pietro all'Orto, 26Spiga 22, Milano. Etichetta cartacea al retro
€ 250/300
358
Tommaso Minardi (Faenza 1787 Roma 1871) (Attribuito)
"Madonna con Bambino" tecnica mista su carta applicata a tavola (cm 30x22) in cornice dorata
€ 350/400
359
Gruppo di quattro cornici in legno intagliato e dorato di forma ovale con bordure a racemi e volute contrapposte. Secolo XVIII (cm max 37x31). Contenenti dipinti a soggetto veneziano ad olio su tavola (cm 16x12) (difetti e restauri)
€ 350/400
360
Seguace di Nicolaes Berchem del secolo XVIII
"Scene di genere" coppia di dipinti ad olio su tavola (cm 14x19) in cornici barocche in legno intagliato e dorato del secolo XVII (difetti e restauri)
€ 650/700
361
Manifattura Jacob Petit, Parigi, secolo XIX. Coppia di figure di moretti servitori con gerla in porcellana dipinta in policromia, base traforata con decoro rocailles e profili in oro. Marcate con JP in blu sotto la base (h. cm 26) (difetti e restauri
€ 160/180
362
Orologio a paravento in bronzo dorato e placche in smalti policromi a soggetto galante. Quadrante in smalto bianco a numeri romani, movimento solo tempo. Seconda metà del secolo XIX (h. cm 11) (difetti e chiavi di carica e regolazione mancanti)
€ 330/350
363
Da Charles-André van Loo, scuola francese del secolo XVIII
"Sara che presenta Agar ad Abramo" olio su tela (cm 65x81) in cornice in legno intagliato e dorato (difetti e restauri)
€ 1.000/1.100
365
Scuola lombarda della fine del secolo XVIII
"Paesaggio con pastorelle" olio su tela (cm 61x75,5) in cornice (difetti e restauri)
366
364
Manifattura francese, secolo XVIII. Due piattini in maiolica a profilo mistilineo decorati in policromia da volatili, insetti e cornucopia fiorita, uniti a un piatto di medesimo decoro (d. max cm 32) (difetti)
€ 220/240
€ 900/1.000
Hermann Ratzersdorfer. Austria, seconda metà del secolo XIX. Orologio in vermeil e cristallo di rocca con cassa finemente incisa a volute vegetali e centrata da colonne tortili. Quadrante a cartouches smaltate con lancette del tipo Breguet, movimento solo tempo (h. cm 13,5) entro custodia (difetti e mancanze)
€ 350/400
367
Manifattura italiana, secolo XVIII-XIX. Due vassoi in maiolica dipinti in policromia con figure orientali nel cavetto e fiori nella fascia profilata di viola (cm 31,5x22,5) uniti a tre diversi piatti (d. cm 24) (difetti, rotture e restauri)
€ 220/240
368
ISeguace di Georg Philipp Rugendas della seconda metà del secolo XVIII
"Conversazione tra cavalieri" olio su tavola (cm 27x36) in cornice (qualche restauro)
369
€ 700/800
Fonditore del secolo XX. "Ercole Farnese" scultura in bronzo patinato e brunito su piedistallo quadrato fuso integralmente. Iscrizione impressa al retro "Salom" (h. cm 60) (difetti)
€ 330/350
370
Charles Vyse (1882 Staffordshire 1971 Deal, Kent)
"Piccadilly rose woman", 1920 1930 circa Figura in ceramica policroma (h cm 22,5), supporto in legno tinto (h tot cm 24) (lievi difetti)
€ 330/350
371
Manifattura Clerici o Rubati, Milano, 1770. Presentatoio ovale a profilo mistilineo in maiolica dipinta in policromia nei toni del blu e del rosso e dorature, decoro "Imari con carpa" con fiori e foglie con una farfalla nel cavetto e da carpe intervallate da racemi fioriti nella falda, profilo dorato (cm 35x29) (difetti e sbeccature)
Per confronto si veda: R. Ausenda, La maiolica a Milano nel Settecento, Polistampa, Firenze, 2025 pagg. 148-149, fig. 56
€ 250/300
372
Scuola fiamminga del secolo XVII
"Scena biblica con Torre di Babele sullo sfondo"
olio su tavola (cm 30,5x63,5) tracce di una vecchia etichetta al retro con iscrizione alla mano: N°6 in cornice in legno intagliato e dorato (qualche restauro e qualche danno)
€ 1.600/1.700
373
Grande ciotola in agata striata con profilo mistilineo (cm 20x17x7) (lievi difetti)
€ 450/500
374
Bernardino Prosperi (?)
"La morte della Vergine con gli apostoli e il corpo trino di Gesù" olio su tela (cm 117,5x83,5) firmato in basso a sinistra "Bernardino Prosperi / fece...far...A.1728"; iscritto "...VIT / VIRGINEI EN ICON SOMNI...ROPE VISA RAPALLUM / SEXTO QUINTILIS NONAS ANNOQUE PLENO" (difetti e restauri)
€ 1.200/1.300
375
Charles Vyse (1882 Staffordshire - 1971 Deal, Kent)
Lotto composto da tre figure in ceramica policroma: "The Pedlar", "Chrysanthemums woman" e "The Shawl (Primroses and Violets)", 1920-1930 circa (h. max cm 26,5), basi in legno tinto (h. max cm 30) (lievi difetti)
€ 950/1.000
376
Manifattura francese del secolo XIX. Alzata con piatto in porcellana dipinta in policromia nei toni dell'azzurro con fiori e frutta entro riserva dorata a girali vegetali, poggiante su base in bronzo dorato con fusto a motivi rocaille, base squadrata e traforata (h. cm 18) (difetti)
€ 330/350
377
Orologio a paravento in bronzo dorato e smalti policromi a soggetto bucolico. Quadrante in smalto bianco a numeri romani con movimento solo tempo. Seconda metà del secolo XIX (h. cm 11,5) (difetti e chiavi mancanti)
€ 200/220
378
Tappeto Senneh, Persia, seconda metà del secolo XIX. Decoro Herati su fondo rosso. Interessanti bordure, quella interna a fondo bianco decorata con cartigli contenenti scritte in persiano antico con delineo nero. L'esterna a meandro con rose Qajar su fondo giallo (cm 229x146) (difetti e rapature)
€ 300/400
379
Coppia di piccole console con piani sagomati in legno laccato e dipinto a finto marmo con gamba centrale intagliata e dorata a volute fogliate terminante a piedi caprini. Probabilmente Ferrara, secolo XVIII (cm 63x92x34) (difetti e mancanze)
€ 550/600
380
Arte del secolo XIX-XX. Lotto composto da un portabiglietti in tartaruga con coperchio decorato da figura di volatile in argento, un porta necessaire in tartaruga con applicazioni in argento e ottone a motivi vegetali, e da due diverse scatole in tartaruga di cui una con intarsi in madreperla, unite a una scatola in legno con intarsio in tartaruga e madreperla sul coperchio (L. cm max 15) (difetti)
Il presente lotto è accompagnato da perizia e potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE.
€ 220/240
381
Manifattura di Pasquale Rubati, Milano, secolo XVIII. Caffettiera in maiolica con decorazione "alla pagoda", coperchio incernierato in peltro, presa in foggia di frutto a tutto tondo (h. cm 25) e un piatto di medesimo decoro (d. cm 23) (difetti, rotture e restauri)
Questo tipo di decoro di derivazione orientale privilegia forme semplici che assomigliano di più alle porcellane cinesi smerciate in grande quantità sui mercati lombardi dalla Compagnia delle Indie. Il genere conobbe tale successo che la sua produzione si protrasse negli anni e fu prodotta sia dal Clerici che dal Rubati. Un intero servizio 'alla pagoda' è esposto nelle vetrine delle Civiche Raccolte d'Arte del Castello Sforzesco di Milano.
Per confronto si veda:
R. Ausenda (a cura di) 'Musei e Gallerie di Milano, Museo d'Arti Applicate Ceramiche', Tomo II, Electa, 2001
€ 350/400
382
Fonditore del secolo XIX. "Diana" scultura in bronzo dal modello della Diana di Gabi, conservata presso il Museo del Louvre tradizionalmente attribuita a Prassitele e raffigurante una donna, probabilmente Artemide, avvolta in un drappeggio su piedistallo quadrato fuso integralmente (h. cm 65) (lievi difetti)
€ 450/500
383
Da un modello di J.J. Kandler. Gruppo in porcellana dipinta in policromia e dorata raffigurante due massoni che meditano intorno ad un globo . Recante marchio della Manifattura Imperiale di Sèvres (cm 26x23x13) (difetti e mancanze)
Per un altro esempio di questo modello, vedere Dr. K. Berling, Meissen China an Illustrated History, New York, 1972, tab. 9
€ 250/300
384
Manifattura Antonio Ferretti, Lodi, 17751780 circa. Piatto in maiolica a profilo mistilineo decorato con "la rosa nel mazzetto" di fiori vari, tralci fioriti e fogliati, in rosso porpora, profilo dorato (d. cm 24) (difetti)
€ 450/500
385
Manifattura francese, secolo XVIII. Gruppo di sei piatti in maiolica policroma dipinta nei toni del rosa con volatili nel cavetto e girali vegetali nella tesa (d. cm 25,5) (difetti e rotture)
€ 500/600
386
Pendola d'appoggio in marmo bianco e bronzo dorato a soggetto allegorico con cassa guarnita da figure a tuttotondo e bassorilievi. Quadrante in smalto a numeri arabi, movimento a due treni con suoneria delle ore e mezze su campanello. Francia, ultimo quarto del secolo XVIII (cm 37x31) (difetti e mancanze)
€ 450/500
387
Arte del secolo XIX. Bastone da passeggio con fusto in malacca e presa in galuchat e avorio, fregi e ghiera in filigrana dorata (h. cm 94) (difetti)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES
IT/CE/2025/MI/00628
388
€ 220/240
Orologio in bronzo dorato e smalti policromi in foggia di paravento tripartito decorato da scene galanti. Quadrante in smalto bianco a numeri romani, movimento solo tempo. Seconda metà del secolo XIX (h. cm 8,5) (difetti)
€ 300/350
389
Cerchia dei Bassano, scuola veneta dell'inizio del secolo XVII
"La Deposizione di Cristo" olio su tela (cm 65,5x50,5) in cornice francese probabilmente del secolo XVIII (restauri)
€ 2.000/3.000
390
Manifattura Ferniani, Faenza, secolo XVIII. Caffettiera con corpo piriforme costolato e baccellato in maiolica, ansa mistilinea, versatoio "a becco". Dipinta a policromia con motivo decorativo detto "al giardino con vaso" o "alla colonna spezzata": un grande vaso con mazzo di fiori vari sopra un prato fiorito, volatili in volo e piccoli tralci fioriti decorano il corpo della caffettiera e proseguono sul coperchio. Coperchio non pertinente a cupola con presa a "bottone" (h. cm 27,5) (difetti e rotture)
Per confronto si veda:
C. Ravanelli Guidotti, Thesaurus di opere della tradizione di Faenza, Faenza, 1998, pagg. 589-590 n. 170
€ 550/600
391
Pendoletta da scrivania in vermeil e smalti policromi a soggetto mitologico sormontata da putto. Quadrante a fascia a numeri romani con movimento solo tempo. Austria, seconda metà del secolo XIX (h. cm 13) (difetti e mancanze)
€ 550/600
392
Arte del secolo XVIII. Scultura in terracotta con tracce di policromia raffigurante l'Educazione di Maria (cm 26,5x20,5x12) (difetti e restauri)
€ 750/800
393
Arte del secolo XIX. Lotto composto da due bastoni da passeggio portamonete, uno con presa in tartaruga e coperchio con inserti in argento a festoni, l'altro in avorio tornito e meccanismo in argento con stemma araldico inciso (h. max cm 92) (difetti)
Il presente lotto è accompagnato da perizia per la tartaruga e da documentazione CITES
IT/CE/2025/MI/00708
394
€ 220/240
Manifattura veneziana, secolo XVIII. Piccola specchiera con cornice di forma rettangolare a doppio ordine rivestita a pannelli in vetro e bordure a canne ritorte centrata da specchio in verre-peint con decori floreali tra volute e perlinature (cm 20,5x15) (difetti e mancanze)
Provenienza: Collezione privata, Milano
A.G.G.Subert Antichità, Milano, etichetta al verso
€ 200/300
395
Arte del secolo XIX. Lotto composto da tre bastoni da passeggio con prese in avorio, di cui due torniti e intagliati con decori diversi ed uno sferico con fusto in vari strati di corno di varie tonalità (h. cm 100) (difetti)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES
IT/CE/2025/MI/00630
396
€ 220/240
Arte tedesca, seconda metà del secolo XV. San Sebastiano, scultura in noce (cm 26x82x13) (difetti e restauri)
Collezione privata, Milano
Esposizioni: "Devotion" Monika Baer, Jonathan Horowitz, Pierre Klossowski, Stanislava Koval íková, Eric N. Mack, Paul P., Barbara c Wesolowska and anonymous sculptures March 11 April 17, 2025
€ 450/500
397
Maestro fiammingo del secolo XVIII
"Paesaggio boschivo con figure" olio su tavoletta (cm 29x42) presente bollo di dogana al retro
€ 1.000/1.200
398
Tappeto Senneh, Persia, seconda metà del secolo XIX. Decoro di ispirazione millefleur con file di Boteh nei toni del rosso, rosa, azzurro legati da racemi fogliati con altri piccoli Boteh stilizzati su fondo blu notte. Bordura Herati su fondo rosso (cm 198x131) (difetti)
€ 300/400
399
Scuola spagnola del secolo XVII
"Battesimo di Cristo" olio su tavola (cm 72,5x54) in cornice antica (cadute di colore)
€ 900/1.000
400
Ambito di Carlo Francesco Nuvolone, scuola lombarda della seconda metà del secolo XVII
"Didone morente" olio su tela (cm 62,5x50,5) (difetti e restauri)
Opere in rapporto
Il dipinto già in Collezione Geo Poletti Il dipinto conservato alla Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda
€ 900/1.000
405
Arte del secolo XIX. Lotto composto da due bastoni da passeggio con prese in avorio: uno sagomato a forma di "L" e ghiera in argento; l'altro con fusto in legno ebanizzato e presa in avorio scolpito in forma di fanciullo con foglio (h. max cm 89) (difetti)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES
IT/CE/2025/MI/00623
406
401
Scultore del secolo XVI. Frammento architettonico in marmo raffigurante figure in combattimento (cm 23x47x21,5) (difetti e mancanze)
Provenienza:
Collezione privata, Milano
Esposizioni:
"Devotion" Monika Baer, Jonathan Horowitz, Pierre Klossowski, Stanislava Koval íková, Eric N. Mack, Paul P., Barbara c Wesolowska and anonymous sculptures March 11 April 17, 2025
€ 500/600
402
Arte del secolo XX. Bastone da passeggio per viaggiatore con pomolo svitabile che rivela internamente fiaschetta, bussola e meridiana estraibili (h. cm 92) (difetti)
€ 110/120
403
Seguace di Alessandro Rosi del secolo XVIII
"Genio della Gloria" olio su tela (cm 70,5x56) in cornice in legno laccato e dorato (difetti e restauri)
€ 1.100/1.200
404 Richard.
Pendola a portico in bronzo dorato e cristallo molato. Quadrante a fascia in smalto bianco a numeri romani, movimento a due treni con suoneria delle ore e mezze su campanello. Francia, secondo quarto del secolo XIX (cm 21x46) (difetti)
€ 350/400
€ 220/240
Testa di Venere dall'antico in marmo scolpito (h cm 26) su base in marmo nero di epoca successiva (h tot cm 38) (difetti)
€ 330/350
407
Arte del secolo XIX. Lotto composto da quattro miniature su avorio di cui due ovali raffiguranti gentildonne, una ovale con ritratto di ufficiale con occhi azzurri datato 1816 ed una raffigurante gentiluomo dai capelli bianchi (h. max cm 10) In cornici (difetti)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES
IT/CE/2025/MI/00765
408
€ 330/350
Arte del secolo XVIII-XIX. Ex voto con Cristo Crocifisso in legno e paperolle, montato entro teca in legno dorato (cm 28x39) (difetti)
€ 350/400
409
Pendola romana in legno con fregi in bronzo dorato, quadrante a fascia argentata a numeri romani, movimento a due treni con suoneria delle ore e dei quarti su campanelli, scappamento a verga. Italia, secolo XVIII (h. cm 53) (difetti, mancanze e movimento della sveglia asportato)
€ 350/400
412
Arte del secolo XVIII. Coppia di intagli in osso raffiguranti scene bibliche tra architetture. Entro cornici in legno intagliato e dorato con cimasa traforata a volute fogliate e fiori (cm tot 31x21) (difetti)
€ 180/200
413
Antica testa di Atena in marmo scolpito. La dea della saggezza, delle arti e della battaglia è raffigurata con un elmo sul capo col volto sereno ed autoritario a sottolineare la sua intelligenza e disciplina (h. cm 37) su base in legno d'epoca successiva (h. tot cm 52) (difetti)
€ 330/350
414
Coppia di specchierine di forma sagomata in legno intagliato e dorato a volute con inserti in vetro, cimasa con testa di cherubino a rilievo e grembiale a valva di conchiglia. Secolo XVIII (cm 22x32) (difetti)
€ 330/350
415
Scuola olandese del secolo XVIII
"Marina con imbarcazioni" olio su tela (cm 84x137,5) in cornice (difetti e restauri)
€ 1.100/1.200
416
Bastone da passeggio con presa in avorio scolpito in forma di globo terrestre inciso con toponomastica dei vari paesi, ghiera in ottone e puntale in metallo. Inghilterra, fine secolo XIX (h. cm 94) (difetti e restauri)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES
IT/CE/2025/MI/00627
417
410
Piccolo forziere in legno rivestito in tessuto con parti in ferro forgiato. Toscana, secolo XVII (cm 30x25x22) (difetti e mancanze)
€ 350/380
411
Antica testa di fanciullo in marmo scolpito (h. cm 21) su base in legno d'epoca successiva (h. tot cm 38) (difetti)
€ 220/240
€ 350/400
Manifattura austriaca, secolo XX. Bastone da passeggio con canna in legno ebanizzato, presa in avorio a forma di volto di fanciullo con cappello in ottone, ghiera in metallo dorato con stelle incise, puntale in metallo (h. cm 90) (difetti)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES
IT/CE/2025/MI/00622
€ 330/350
418
Seguace di Guido Reni del secolo XIX
"Busto della Madonna in estasi" olio su tela (cm 53x41,5) in cornice intagliata, laccata e dorata (difetti)
€ 850/900
419
Pendoletta da scrivania in bronzo dorato e smalti policromi a soggetto galante. Quadrante in smalto bianco a numeri romani, movimento solo tempo. Seconda metà del secolo XIX (h. cm 13) (difetti e mancanze)
€ 180/200
420
Arte del secolo XIX. Bastone da passeggio con fusto in vite arricciata dalla forma a torchon, presa in corno scolpito in forma di testa di cavallo (h. cm 97) (difetti)
€ 110/120
421
Da Giuseppe Maria Crespi, scuola della seconda metà del secolo XVIII
"Santa Maria Maddalena" olio su tela (cm 93,5x73) in cornice (difetti)
€ 1.500/2.000
422
Arte del secolo XIX. Lotto composto da due bastoni da passeggio: uno con fusto in bambù e presa in avorio scolpito in forma di paggio con un piccone; l'altro con fusto in legno ebanizzato, presa a mezzobusto di figura femminile con orecchini di perle tra foglie e ghiera in oro basso (h. max cm 90) (difetti)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES
IT/CE/2025/MI/00625
423
€ 330/350
Arte del secolo XIX. Lotto per bevitori composto da due bastoni animati con cavatappi: uno con presa sferica ed una figura di frate in avorio inserita internamente al fusto e l'altro con presa a testa canina, apribile al retto con pennello, al verso con serratura e alla base (h. cm 92) (difetti)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES
IT/CE/2025/MI/00624
424
Arte del secolo XVIII. Cristo crocifisso, scultura in legno intagliato, dipinto e laccato in policromia (cm 30,5x43,5) (difetti, rotture e restauri)
€ 350/400
425
Due antiche teste in marmo scolpito dall'antico raffiguranti rispettivamente
Bacco e Venere (h. max cm 32) su basi in marmo nero di epoca successiva (h. tot cm 44 e 43) (difetti e piccole mancanze)
€ 330/350
426
Manifattura di Berlino KPM. Coppia di incensieri con coperchi in porcellana traforata, dipinta in policromia e dorature, decorati da scene galanti e volute in rilievo a foglie e mascheroni barbuti alle anse. Presa del coperchio in forma di putto con volatile e drappo a tutto tondo (h. cm 35) (difetti e restauri)
€ 600/650
427
Manifattura di Pavia, inizio secolo XVIII. Grande bacile da acquereccia in maiolica dipinta in monocromia nei toni del blu con doppia bordura baccellata e decori a volute fogliacee e a paesaggio con architetture nell'umbone (d. cm 39) (difetti)
€ 600/700
428
Arte del secolo XIX. Dieci portapalme in legno intagliato e frontalmente dorato in forma di vaso biansato con decoro a volute fogliate su base quadrata, di diverse misure (h. max cm 28) (difetti e restauri)
€ 220/240
431
Reliquia di San Filippo Neri entro teca in metallo argentato (h. tot cm 3) In custodia moderna (cm 15x15)
Accompagnata da documento stampato con alcune parti manoscritte rilasciato dal cardinale Marcantonio Colonna (17241793) vicario generale di papa Pio VI. Il documento certifica che la reliquia di San Filippo Neri è autentica e degna di venerazione, con datazione manoscritta "die 6 mensis Julii, anno domini 1791" con firme autografe (difetti e strappi)
€ 330/350
432
Arte di inizio secolo XIX. Portavaso tripode in legno intagliato e dipinto in policromia a finto porfido e dorature. Corpo semiovoidale e gambe terminanti ad artiglio che trattiene sfera con attaccature a testa d'ariete in bronzo a rilievo (h. cm 49, d. cm 31) (difetti, rotture e restauri)
€ 330/350
433
Arte del secolo XIX. Due figure di popolani con gerla portafiori in latta dipinta in policromia, poggianti su basi circolari (h. max cm 35) (difetti e restauri)
€ 400/450
434
Manifattura di Jacob Petit, Francia, secolo XIX. Calamaio in porcellana dipinta in policromia centrato da gentildonna con cappello piumato e abito con fiori a rilievo, due vaschette traforate e profilate in oro con base a motivi rocaille. Marcato JP sotto la base (h. cm 33x28) (difetti)
€ 250/300
435
€ 330/350
429
Maestro straniero attivo a Roma all'inizio del secolo XIX
"Ritratto di uomo barbuto" olio su tavola di noce (cm 47,5x38,5) in cornice dorata (difetti e restauri)
€ 650/700
430
Fonditore del secolo XVI-XVII. Coppia di candelieri a balaustro con sostegno tornito e base circolare (h. cm 56) (difetti)
€ 150/200
Manifattura di Jacob Petit, Francia, secolo XIX. Flacone porta profumo in porcellana policroma e profili dorati con figure in costumi d'epoca che sporgono da due finestre sormontate da cartiglio centrato da fiori, fianchi a fondo blu con mazzi di rose entro riserve e lanterne a rilievo, base traforata (h. cm 27) (difetti e restauri)
€ 250/300
436
Da un modello del secolo XVII
"Composizione con vasellame, bicchieri e frutta" olio su tela (cm 66x51) iscrizione a mano sul rintelo riportante probabilmente un'autentica con indicazione attributiva in cornice (difetti e restauri)
€ 1.600/1.700
437
De La Motte a Chartre. Pendola su mensola del tipo Neuchateloise laccata nei toni del rosso a decori floreali, quadrante a cartouches in smalto bianco a numeri romani per le ore e arabi per i minuti, movimento a due treni con suoneria delle ore e mezze su campanello con scappamento ad ancora sostituito. Seconda metà del secolo XVIII (h. max cm 97) (difetti)
€ 400/450
438
Parte di fornitura da salotto composta da coppia di sedie e poltrona in noce, schienale intagliato a girali di foglie e fiori, gambe mosse, piedi a ricciolo. Secolo XVIII (difetti)
€ 350/400
439
Chaise longue in legno intagliato e laccato con poltrona a pozzetto e poggiapiedi sagomato, gambe scanalate e decorate al tacco da rosoni. Francia, inizio secolo XIX (difetti e restauri)
€ 330/350
440
Grande specchio di forma rettangolare con cornice in legno intagliato e dorato a fiori, volute e motivi concatenati (cm 197x151) (difetti e mancanze)
€ 400/500
441
Arte del secolo XVI. Battente in ferro forgiato e inciso a foggia di animale scolpito a tutto tondo e inciso con superficie parzialmente zigrinata (cm 15x3,5x6,5) Montato su base in plexiglass (difetti)
Per confronto si veda: A. e F. Cesati, J. Lorenzelli, A. Veca, Ferro civile, cat. della mostra, Bergamo 1991
€ 250/300
442
Scuola del secolo XIX
Ritratto di Annibale Sommariva olio su alabastro (cm 20x12,5 circa)
Iscritto "ITALIAE REGNUM / VICE. SACRA CAESARIS / SUB. IMPERIUM ACCEPIT. PATRIAE . VOTI.s / VICTOR SOSPES. RESTITUTUS / ANNO / MDCCCXIV"
In basso al centro è collocato lo stemma della famiglia Sommariva. L'effigiato è raffigurato con indosso la decorazione dell'Ordine imperiale di Leopoldo, Croce d'armata del 1813/1814 e decorazione dell'Ordine imperiale della Corona ferrea con scritta "Avita et Aucta" (lievi difetti)
€ 200/300
443
Arte del secolo XX. Fetta d'agata decorata da volatili a tutto tondo in argento e vermeil (cm 46x16x23) (difetti)
€ 250/300
444
Manifattura di Meissen, inizio del secolo XIX. Tazza da brodo biansata con coperchio e piatto in porcellana dipinta in policromia e oro (piatto d. cm 17,5; h max 12) (difetti)
€ 280/300
445
Antonio Maria Coppellotti (attr), Lodi, secolo XVIII. Vassoio polilobato in maiolica decorata nei toni del blu a volute fogliate e fiori, montato nel secolo XIX ad alzata su base in legno dorato di forma sagomata (cm 50x6x44) (difetti e restauri)
€ 250/300
446
Ignoto
"Ritratto di nobildonna con orecchini e collana in corallo" olio su tela (cm 62,5x49) in antica cornice barocca in legno intagliato e dorato (qualche danno) (qualche caduta di colore, restauri e usure)
€ 850/900
448
Scuola toscana del secolo XVII
"Angelo annunciante" olio su tela (cm 28,5x23) in cornice dorata (difetti e restauri)
449
€ 650/700
Arte del secolo XVII. Battente in ferro forgiato e inciso sagomato a forma di drago scolpito a tutto tondo con bocca spalancata e coda arricciata, occhi in ottone (cm 19x9x2,5) montato su base in legno e metallo di epoca moderna (difetti)
Provenienza: Alessandro Cesati, Milano. Lotto accompagnato da expertise cartacea
Per confronto si veda: A. e F. Cesati, J. Lorenzelli, A. Veca, Ferro civile, cat. della mostra, Bergamo 1991, pag. 53 n. 19
€ 250/300
450
Manifattura di Dieppe, secolo XIX. Louis Raymond BRUNEL (1818 1882). Bastone da passeggio con canna in malacca, presa in avorio in forma di busto di gentildonna, firmato e locato al retro (h. cm 89) (difetti)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES
IT/CE/2025/MI/00629
451
€ 550/600
Manifattura dell'Impero Ottomano, Turchia, secolo XVIII. Telo da barbiere realizzato in raso di seta color acquamarina broccato con fili d'argento e sagomato al collo (cm 186x100) (lievi difetti)
Questo manufatto veniva utilizzato per la rasatura dello sposo il mattino del giorno delle nozze
€ 550/600
447
Manifattura persiana, probabilmente secolo XIV. Piastrella a stella con otto punte dipinta in policromia con cerbiatto tra fiori (cm 13x13) (difetti, ricomposta in più parti)
€ 220/240
452
Inginocchiatoio in noce lastronato e intarsiato in legni di varie essenze di forma mossa con anta convessa e cassetto sottopiano, predellino a profilo mistilineo con cassetto alla base. Decoro ad intarsio con prospettive architettoniche entro riserve, fregi a motivi rocaille in legno intagliato e dorato. Roma, secolo XVIII (cm 73x90x54) (difetti e piccoli restauri)
€ 850/900
453
Scuola inglese della seconda metà del secolo XVII
"Ritratto di dama con perle" olio su tela (cm 54x43) in cornice barocca in legno intagliato (difetti e restauri)
€ 1.100/1.200
454
Ambito di Hermann Böhm. Vienna, secolo XIX.
Orologio da scrivania con cassa sagomata a forma di cetra in vermeil e smalti policromi, sormontata da figura a tuttotondo. Quadrante a finte cartouches a numeri romani, movimento solo tempo (h. cm 12) (difetti)
€ 300/350
Giovedì 30 ottobre 2025 ore 15.00 dal lotto 452 al lotto 567
455
Fontana in marmo rosso di Verona sormontata da putto con rana, sorretto da tritone con mascherone e valva di conchiglia su base circolare (h. cm 176) (difetti, restauri e mancanze)
€ 2.200/2.400
456
Maestro lombardo della fine del secolo XVII - inizio del secolo XVIII
"Ritratto di Ovidio" olio su tela (cm 116x88) in cornice (difetti e restauri)
€ 1.100/1.200
457
Manifattura di fine secolo XIX. Figura di carlino in maiolica bianca, raffigurato seduto su base mossa (h. cm 43) (difetti)
€ 550/650
458
Cassettoncino lastronato in mogano e filettato in legni chiari, piano in marmo, fronte a due cassetti con grembiale sagomato, gambe mosse, piedi con scarpette. Fine secolo XVIII (cm 69x85x45) (difetti)
€ 850/900
459
Eberhard Keilhau detto "Monsù Bernardo" ( Elsingor 1624 - Roma 1687 ) (attr.)
"Anziana con brocca" olio su tela (cm 49x37,5) in cornice (difetti e restauri)
460
€ 1.000/2.000
Manifattura italiana, prima metà del secolo XX. Grande vaso in terraglia smaltata bianca, corpo decorato da scena bacchica con figure dionisiache e putti a tutto tondo (h. cm 90) (difetti, mancanze e restauri)
€ 1.000/1.200









461
Pendola d'appoggio in legno e bronzo dorato con cassa a forma di lira, quadrante a cartouches in smalto bianco a numeri arabi, movimento a due treni con suoneria delle ore e mezze su campanello. Francia, 1820 1830 circa (h. cm 49,5) (difetti)
€ 650/700
462
Jean François Hollier (Chantilly, 1772 Parigi, 1845)
Placca in porcellana tedesca policroma raffigurante gentildonna in un interno. Marchio della manifattura di Bayreuth impresso con numerale 7 incusso (cm 18x20)
Entro cornice lignea dorata a pastiglia (difetti)
€ 600/800
463
Trumeau lastronato e filettato in legni vari e radica con profili ebanizzati. Parte superiore sormontata da orologio con anta centrale a specchio sopra due cassetti tra due file di sei tiretti. Parte inferiore con fronte sagomato a tre cassetti. Austria, secolo XVIII (cm 138x87x64) (difetti e restauri)
€ 2.200/2.400
464
Inginocchiatoio in noce intagliato, intarsiato con decoro a girali di foglie e fiori e dipinto in policromia. Tiretto nella fascia ed anta centrale decorata da paesaggio entro cartiglio, montanti pannellati con girali di foglie e fiori, predellino apribile, piedi a mensola. Secolo XVII (cm 68x95x49) (difetti)
€ 700/800
465
Arte del secolo XIX. Teca lignea con tendaggi applicati contenente presepe con figure, animali, sfondo e architetture in carta dipinta in policromia. Paesaggio in sughero, legno e materiali differenti (cm 60x60x37) (difetti e mancanze)
€ 700/800
467
Da un modello di Jacob de Backer, scuola dell'inizio del secolo XVII
"Giudizio universale" olio su tavola (cm 78x54) (difetti e restauri)
468
€ 2.200/2.400
Scultore del secolo XIX. "San Sebastiano" in marmo bianco con frecce metalliche e base in marmo grigio. Inciso al retro "ECCE OPUS MEA" (h. tot cm 40) (difetti)
€ 550/600
469
Scuola dell'Italia settentrionale del secolo XVI
"Adorazione del Bambino" olio su tavola (probabilmente ridotta) (cm 86x73)
(restauri, usure e una fenditura verticale)
Provenienza
Keys Fine Arts Auctioneers, 16 marzo 2012 (come cerchia di Nicolas Chaperon) Collezione privata Italiana
€ 1.500/2.000
470
Tappeto preghiera Teheran, Persia, fine secolo XIX. Decoro con Alberi della Vita in un paesaggio che con i loro rami fioriti definiscono la forma del Mirab a fondo bianco, due salici piangenti alla base. Bordura Herati su fondo color ciclamino (cm 200x135) (difetti)
€ 600/700
471
Scuola bolognese della prima metà del secolo XVII
"Fuga in Egitto"
olio su rame (cm 38x29 ca.) tavola a chiusura del telaio con antiche etichette indicanti provenienza (Galleria Manfrin) e numero di inventario in cornice (difetti e restauri)
€ 500/800
473
Scuola del secolo XVIII
"Ritratto virile" olio su tela (cm 39x30,5) in cornice (difetti e restauri)
474
466
Manifattura di Boemia, secolo XIX. Lampadario a dodici luci in metallo dorato con gocciolatoi e finali in vetro molato blu, bracci in foggia di rami fogliati, sostegni a catenelle (h. cm 100) (difetti)
€ 650/700
472
Arte napoletana, secolo XIX. Gruppo in terracotta policroma con occhi in pasta vitrea e abiti in stoffe e fili di metallo raffigurante Sant'Anna in trono e la Vergine Bambina tra due Santi. Entro teca a tempietto in legno con montanti torniti e cimature a sfera (cm 89x54x36) (difetti e restauri)
€ 650/700
€ 1.100/1.200
Ceroplasta del secolo XIX. Modellino botanico in cera con base tornita di epoca posteriore (h. tot cm 28) (difetti e restauri)
€ 550/600
475
Vassoio con bordo mistilineo in legno laccato in policromia a foglie e farfalle centrato da vaso fiorito entro riserva. Secolo XVIII (cm 86x63,5) (difetti e restauri)
€ 550/600
476
Manifattura francese, secolo XIX. Coppia di bassorilievi in porcellana dipinta in policromia e doratura con scene di battaglia, in cornici coeve in legno e pastiglia dorata (cm 15x12; cm tot 33x30) (difetti e mancanze)
€ 850/900
477
Scuola probabilmente della fine del secolo XVIII
"Giovane dama con tazza di cioccolata" pastello su carta (cm 41x32) in cornice dorata (difetti e restauri)
€ 800/1.000
478
Manifattura di Meissen, 1730 1735. Caffettiera piriforme in porcellana policroma con decoro "Indianische blumen", pomolo a sfera, manico a voluta. Marcata sotto la base (h. cm 20) (difetti)
€ 850/950









479
Maestro del Nord Italia della metà del secolo XVIII
"Ritratto di Cavaliere dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio" olio su tela ovale (cm 113x87) in cornice coeva (difetti e restauri)
€ 900/1.000
480
Maestro del Nord Italia della metà del secolo XVIII
"Ritratto di nobildonna con cane da compagnia" olio su tela ovale (cm 113x87) in cornice coeva (difetti e restauri)
€ 900/1.000
481
Grande tavolo da riunione con profili sfaccettati in marmo Verde Alpi e marmo rosso. Piano ottagonale filettato e con bordura godronata poggiante su struttura lignea su cui sono montati otto pannelli in marmo, su base in marmo verde Alpi gradinata (cm 350x80x130) (difetti e mancanze)
€ 3.800/4.000
482
Teca reliquiaria in metallo contenente numerose reliquie di Santi ed un pezzo della Vera Croce (h. tot cm 6) In custodia moderna (cm 16,5x22) Accompagnata da documento stampato con alcune parti manoscritte rilasciato dal vescovo agostiniano Fra Giuseppe Bartoli, titolare della sede vescovile di Porfirio e assistente al titolo di S. Stefano al Celio a Roma. Il documento certifica l'autenticità delle reliquie, con datazione manoscritta "15 Aprilis 1818" con firma autografa del vescovo (difetti e strappi) (difetti e strappi)
€ 750/800
483
Artista neoclassico della fine del secolo XVIII - inizio del secolo XIX
"Diogene" olio su tela (cm 162x128) in cornice (difetti e restauri)
484
dell'altare nella Chiesa del Santo a Padova, delle realizzazioni nelle quali Donatello coinvolse molto i suoi aiutanti. Dieci angeli vengono citati nel primo contratto superstite del 27 aprile 1447. Successivamente, il 23 giugno 1449, i documenti registrano un pagamento a Donatello per altri due angeli e per la formella con la "Pietà".
€ 650/700
485
Manifatture di Lodi, Veuve Perrin ed altre, secolo XVIII XIX. Lotto composto da sei vassoi, ventisei tra piatti piani e fondine in maiolica decorati a fiori in policromia, alcuni marcati al retro (difetti e mancanze)
€ 1.500/2.000
486
Scuola lombarda o genovese della fine del secolo XVII - inizio del secolo XVIII
"Fuga in Egitto" olio su tela (cm 58x44) in cornice (usure e qualche restauro)
487
€ 700/800
Arte del secolo XIX. Coppia di tondi con altorilievi raffiguranti Madonna ed Ecce Homo in avorio scolpito, su piattelli in vermeil con cornice perlinata e cavetto traforato a volute (d. cm 18) (difetti)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES
IT/CE/2025/MI/00619
488
€ 550/600
Ambito di Gabriel Viardot, Parigi, fine secolo XIX. Tavolo in legno di sicomoro inciso e traforato con inserti in metallo nei modi giapponesi (cm 90x76x53) (difetti)
€ 350/400
489
Ambito di Pietro Antonio Magatti, scuola lombarda del secolo XVIII
"San Carlo Borromeo" olio su tela (cm 98x73) in cornice (difetti e restauri)
€ 1.100/1.200
Da un modello di Donato di Niccolò di Betto Bardi detto Donatello (Firenze, 1386 -1466). "Angeli cantori", Gruppo di quattro formelle in gesso patinato (cm 59x23) (difetti)
I calchi in gesso sono tratti dalla serie dei dodici angeli in bronzo disposti attualmente nei fianchi e sulla fronte della mensa
Bibliografia
S. Colombo, A proposito di Pietro Antonio Magatti, in "Calandari", Famiglia Bosina, 1970, p. 52 (come P.A. Magatti)
€ 1.100/1.200
Provenienza:.
Alessandro Cesati, Milano. Lotto accompagnato da expertise cartacea
€ 750/800
491
Scuola senese dell'inizio del secolo XVII
"Madonna con Bambino" olio su tela (cm 60,5x42,5) al retro antica etichetta con iscrizione "Monte dei Paschi di Siena 564" in cornice (restauri, piccole cadute di colore e qualche sollevamento di colore)
€ 650/700
492
Tavolo da gioco in legno laccato nero a due piani apribili profilati in oro, uno con decori a chinoiserie con paesaggi, pagode dorate e lacca color rosso bruno e ai lati contenitori di fiches centrati da vasi di fiori; l'altro con cinque vasi di fiori e nastri tra farfalle. Fascia decorata da tralcio fiorito, gambe mosse, piedi ad artiglio su sfera. Inghilterra, secolo XVIII (cm 80x73) (difetti)
€ 1.100/1.200
493
Arte del secolo XIX-XX. Coppia di disegni anamorfici raffiguranti suonatore e Cristo crocifisso (cm max 38x30) In cornice lastronata (difetti)
€ 330/350
494
Seguace di Rosa da Tivoli del secolo XVII "Paesaggio con pastore e armenti" olio su tela (cm 94x74) (difetti e restauri)
Provenienza
Galleria Molinari, Brescia, 1976 (come da autentica)
Expertise
Giovanni Gentile, novembre 1976
€ 850/900
495
Arte del secolo XIX. Gruppo di quattro fregi ottagonali in legno intagliato e dorato con figure allegoriche su fondo specchiato, profili perlinati e a palmette (cm 23x17) (difetti)
€ 550/600
496
490
Arte tedesca, secolo XV. Cassettina in legno dolce intagliato con paesaggi fantastici, unicorno sul coperchio, volatili, decori stilizzati e monogrammi in carattere gotico (cm 17,5x10x10) (difetti e mancanze)
Coppia di specchiere di forma sagomata con cornice in legno laccato e dorato con fregi scolpiti e intagliati a volute e foglie. Veneto, secolo XVIII (cm 71x42,5) (difetti e restauri)
€ 900/1.000
497
Scuola del Nord Europa della fine del secolo XVIII - inizio del secolo XIX
"Trionfo di selvaggina, crostacei e frutta con pappagallo e scoiattolo" olio su tela (cm 96,5x138) in cornice in rovere intagliato (difetti e restauri)
€ 2.000/3.000


498
Tappeto Azeri, Caucaso. Secolo XX. Decoro floreale sparso in stile Serapi su fondo giallo, bordure a fondo azzurro (cm 367x270) (lievi difetti)
€ 550/600
500 DAVID BOUDON (Ginevra 1748 1816)
Coppia di miniature "Ritratto di gentiluomo e gentildonna" tecnica mista su carta, in cornici ovali in legno dorato, firmate e datate (cm 9x7) (carta ritagliata)
€ 450/500
499
Bottega di Salvator Rosa, scuola del secolo XVII
"Paesaggio roccioso con viandanti e pescatori" olio su tela (cm 107x137) etichette al retro (difetti e restauri)
€ 3.000/4.000




501
Maestro bergamasco del secolo XVII
"Albero genealogico delle Famiglie Carrara e De Gherardi di Serina" olio su tela (cm 156x224) in cornice intagliata dell'epoca
€ 2.200/2.400
502
Panca in marmo bianco in stile pompeiano con schienale sagomato scolpito a bassorilievo con scena di baccanale. Montanti scolpiti a foglie d'acanto, riccioli e delfini, terminanti a piedi ferini (cm 167x120x96) (difetti)
€ 2.200/2.400
503
Toeletta da centro lastronata in palissandro e filettata in bois de rose e bois de violette, fronte a quattro cassetti e tiretto scorrevole, piano sagomato con specchio centrale fra due scomparti, gambe mosse, applicazioni in metallo dorato. Francia, secolo XVIII (cm 85x76x49) (difetti e restauri)
€ 900/1.000
504
Scuola del secolo XVIII
"Veduta con porto e personaggi" olio su tela (cm 48,5x63,5) in cornice in legno intagliato e dorato e pastiglia dorata (difetti e restauri)
€ 850/900
505 Ignoto
"Susanna e i vecchioni" olio su tela (cm 42,5x59,5) etichetta attributiva a G.B. Tiepolo in cornice in legno intagliato e dorato (difetti e restauri)
€ 1.600/1.700
506
Coppia di antichi faldistori in ferro battuto con pinnacoli in bronzo decorati a rilievo a mascheroni. Fasce con stemmi medicei sbalzati. Seduta e schienale rivestiti in tessuto con fili di metallo argentato (difetti)
€ 1.200/1.400

507
Scuola francese dell'inizio del secolo XVIII
"Studio di personaggio seduto" olio su tela applicata su masonite (cm 18,5x24) (difetti e restauri)
Provenienza
Collezione Giovanni Testori (comunicazione orale del proprietario)
Collezione Alain Toubas

€ 450/500
508
Arte dell'Europa settentrionale, secolo XV. Coppia di figure di leoni in ottone (cm 8,5x7,5x3,5) (difetti)
Provenienza:.
Alessandro Cesati, Milano. Lotto accompagnato da expertise cartacea
€ 550/600

509
Scuola del secolo XVI
"San Ludovico di Tolosa (d'Angiò)" olio su rame (cm 26x20,5) in cornice in legno dorato (difetti e restauri)
€ 1.100/1.200
510
Antica mensola in marmo bianco e broccatello di Spagna decorato a volute e filettato, sostegno quadrilobato terminante con pinnacolo (cm 60x36x34) (difetti e restauri)
€ 850/900
511
Scuola della seconda metà del secolo XVIII
"Ritratto della marchesa Maria Teresa Scolastica Della Seta Gaetani Venerosi (1736-1816)" olio su tela (cm 114,5x88,5) iscritto al retro sul telaio "Contessa Teresa Scolastica Agostini Venerosi nata Della Seta Gaetani"; altra iscrizione più tarda "(dipinse Tempesti)" in antica cornice in legno laccato e dorato a mecca (mancanze) (restauri e rifacimenti)
Già attribuito a Giovanni Battista Tempesti (1729/32-1802/04)
€ 1.200/1.300
512
Scuola veneta della seconda metà del secolo XVII
"Ritratto di giovane gentiluomo" olio su tela (cm 60,5x51,5) in cornice dell'epoca in legno intagliato e dorato (difetti e restauri)
€ 1.600/1.700
513
Inginocchiatoio in noce filettato in legni chiari, fronte a tre cassetti decorati da girali vegetali centrati da putti in avorio, lesene sagomate, piedi a mensola, piano alla base apribile, maniglie in bronzo raffiguranti teste di fanciulli. Secolo XVII (cm 77x91x64) (difetti)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES
IT/CE/2025/MI/00768
514
515
Scuola veneta del secolo XVIII
"Ritratto di gentiluomo con mantello rosso" olio su tela (cm 101,5x74,5) in cornice in legno dorato (difetti e restauri)
€ 1.100/1.200
516
Copertura di evangelario, probabile ''pastiche'' del secolo XIX. Composto da numerose placchette in bronzo e rame cesellato di misure e forme differenti, alcune rivestite in smalti (cm 33x24,5) In teca in legno intagliato e dorato (difetti e piccole mancanze)
Le immagini contenute nelle riserve sono ispirate alla vita di Cristo, nella parte centrale la Resurrezione e i simboli degli Evangelisti ai quattro angoli. Nella parte superiore delle placchette si leggono iscrizioni in cirillico o in greco antico con descrizione della scena proposta.
Per confronto si veda: AA.VV., Il tesoro di S.Marco. Tesoro e Museo, Sansoni Editore, Firenze, 1971. S. Tavagno, G. Bergamini, I Patriarchi. Quindici Secoli di Civiltà tra l'Adriatico e l'Europa Centrale, Skira editore, Milano, 2000
€ 2.200/2.500
517
Maestro della fine del secolo XVII - inizio del secolo XVIII
"Paesaggio con agguato di cavalieri presso delle rovine" olio su tela (cm 74x63) in cornice (difetti e restauri)
€ 1.200/1.400
518
Maestro della seconda metà del secolo XVII
"Scena di strada presso un porto" olio su tela (cm 71,5x91,5) in cornice ebanizzata e dorata (difetti e restauri)
€ 1.100/1.200
520
Scuola veneta della prima metà del secolo XIX
"Cristo e la Veronica nell'andata al Calvario" olio su carta applicata su tela (cm 53,5x44) in cornice coeva (difetti e restauri)
€ 600/700
521
Scuola veneta del secolo XVIII
"Ritratto di architetto" olio su tela (cm 87,5x68) in antica cornice in legno dorato a mecca (difetti e restauri)
€ 1.100/1.200
522
Scuola veneta della metà del secolo XVII
"Scena di sacrificio" olio su tela applicata su tavola parchettata (cm 134,5x153) frammento in antica cornice in legno intagliato, laccato e dorato (restauri e usure)
€ 2.200/2.400
523
Scuola bolognese del secolo XVIII
"Strage degli innocenti" olio su tela (cm 68x95) (difetti e restauri)
524
€ 700/800
Seguace di Cesare da Sesto dell'inizio del secolo XVII
"Madonna con Bambino e san Giovannino" olio su tela (cm 109,5x75) al retro etichetta con numero di inventario in cornice (difetti e restauri)
€ 1.600/1.700
519
Coppia di console demi-lune in legno intagliato e dipinto, piano in marmo fior di pesco, grembiale con ghirlande di fiori traforate, gambe rastremate unite da traversa centrata da vaso fiorato. Secolo XVIII (cm 97,5x86x45) (difetti e restauri)
€ 2.000/2.500
€ 500/800
Tavolo da salotto di forma rettangolare con piano marmo fossile, sostegno in ferro forgiato a volute (cm 120x60x60) (difetti)
€ 1.200/1.400
525
Scuola del secolo XVIII
"Loth e le figlie" olio su tela (cm 38x50) in cornice dorata (difetti e restauri)
526
€ 1.000/1.200
Manifattura dell'Italia Centrale, secolo XVII-XVIII. Gruppo di sette diversi albarelli da farmacia in maiolica dipinta a foglie in blu su fondo berrettino, nel centro cartigli con iscritto il contenuto apotecario (h. max cm 23,5) (difetti, mancanze e restauri)
€ 1.300/1.500









527
Console di forma mossa in legno intagliato, traforato e dorato riccamente decorata a volute fogliate, fiori e cartigli, grembiale centrato da stemma araldico alato. Gambe raccordate da traversa traforata con cartouches, fiori ed ali. Piano in marmo. Italia centrale, secolo XIX (cm 156,5x99,5x73) (difetti e restauri)
€ 2.600/2.800
528
Bartolomeo Arbotori (Piacenza 1594 - 1676)
"Composizione con fiori e frutta, colombe, gatto e polli" olio su tela (cm 92x146,5) in cornice (estesi restauri)
Bibliografia
G. e U. Bocchi (a cura di), Naturaliter. Nuovi contributi alla natura morta in Italia settentrionale e Toscana tra XVII e XVIII secolo, Galleria d'Orlane, Firenze 1998, p. 253
Expertise
Enos Malagutti, febbraio 1991
€ 4.500/5.000
529
Tavolo in noce di forma rettangolare con gambe e traverse tornite a rocchetto. Toscana, secolo XVII (cm 242x81,5x74) (difetti e restauri)
€ 1.200/1.400
533
Scuola dell'Italia settentrionale del secolo XVIII
"Allegoria"
olio su tela (cm 37,5x56,5) vecchie etichette con numeri sul telaio (restauri e usure)
€ 1.200/1.300
534
Ignoto scultore del secolo XIX. Gruppo in marmo statuario con cherubini in una nuvola (cm 33x20x18) (difetti)
€ 700/800
535
Scuola della fine del secolo XVII
"La continenza di Scipione" olio su tela (cm 101,5x157,5) iscrizione al retro del telaio in cornice a cassetta del secolo XVII dorata in epoca posteriore (difetti e restauri)
€ 1.600/1.700
536
Maestro olandese del secolo XVII
"La circoncisione di Gesù" olio su rame (cm 30x23) in cornice (difetti e restauri)
537
530
Scrivania da centro in legno laccato con piano sagomato, fronte a cinque cassetti decorati a motivi ornamentali, fianchi e piano dipinti a volute di foglie e fiori centrate da medaglione. Marche, secolo XVIII (cm 77x89x55) (difetti e restauri)
€ 550/600
531
Manifattura di Lodi, secolo XVIII. Parte di servizio da tavola a profilo mistilineo in maiolica dipinta in policromia con decoro floreale composto da: tre piatti, nove piatti da dessert ed un vassoio (difetti e rotture)
€ 1.500/2.000
532
Cerchia di Andrea Locatelli, scuola romana del secolo XVIII
"Paesaggio con pastori e armenti" olio su tela (cm 65x140) in cornice (difetti e restauri)
€ 1.600/1.700
€ 850/900
Da Bartolomeo Veneto, scuola dell'inizio del secolo XVII
"Cristo fanciullo come Salvator Mundi" olio su tela (cm 48x41) in cornice in legno intagliato e dorato a volute a valva di conchiglia (difetti)
€ 1.100/1.200
538
Arte tedesca, secolo XVIII. Due bassorilievi in avorio scolpito raffiguranti scene cavalleresche con cornici di epoca successiva in argento traforato a volute fogliate intervallate da cabochon di lapislazzuli una e in corniola l'altra (cm max 15x10) entro teca (difetti)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES
IT/CE/2025/MI/00534
€ 550/600
539
Scuola del secolo XVIII
"Ritratto di monsignore" olio su tela (cm 99x74) al retro sul telaio iscrizione "prima maniera G. Piazzetta" e numero di inventario in cornice in legno intagliato e dorato (difetti e cadute di colore)
€ 850/900
540
Scuola bolognese del secolo XVII
"Pianto di san Pietro" olio su rame (mancanze e restauri) (cm 20x17) in cornice del secolo XVIII in legno intagliato, traforato e dorato (restauri e danni)
€ 850/900
541
Scuola del secolo XVIII
"Allegoria con due putti" olio su tela (cm 71x56) possibile frammento in antica cornice in legno intagliato e dorato (difetti e restauri)
€ 1.100/1.200
542
Scuola lombarda dell'inizio del secolo XVIII
"San Giovanni Battista" olio su tela (cm 75x90) antica etichetta al retro sul telaio in antica cornice in legno intagliato e dorato (alcuni buchi e qualche danno) € 650/700
543
Bottega di Domenico Fetti, scuola del secolo XVII
"Ecce Homo" olio su tela (cm 85,5x68) in cornice dorata (restauri e cadute di colore)
Provenienza Finarte, Asta 375, 21 maggio 1981, Lotto 78 € 1.100/1.200
544
Scuola fiamminga del secolo XVII
"L'agguato" olio su tela (cm 80x67,5) in cornice dell'epoca in legno intagliato, laccata e dorata in epoca posteriore (restauri e qualche usura) € 1.100/1.200










545
545
Cerchia di Frans Snyders, scuola fiamminga della seconda metà del secolo XVII
"La caccia al cinghiale" olio su tela (cm 177,5x236,5) in cornice dipinta e dorata (qualche restauro)
547
Scuola veronese del secolo XVII
"Strage degli innocenti" olio su ardesia (cm 28x38 ca.) in cornice in legno intagliato e laccato (difetti e restauri)
€ 2.200/2.400
546
Seguace di Francesco Simonini del secolo XVIII
"Scene di battaglia" coppia di dipinti ad olio su tela (cm 35,5x48,5) in cornici in legno intagliato e dorato (usure e piccole cadute di colore)
€ 1.600/1.700
€ 1.300/1.400
548
Scuola lombarda del secolo XVIII
"Composizione con pane e salame, carne, frutta e un'upupa in un paesaggio" olio su tela (cm 61x76,5) etichette al retro in cornice dorata (difetti e restauri)
€ 1.100/1.200
549
Ambito di Pietro Desani, scuola emiliana del secolo XVII
"Re Salomone (?)" olio su tela ovale (cm 96x72) in cornice coeva in legno intagliato e dorato (danni e cadute di colore)
€ 1.100/1.200

550
550
Da Peter Paul Rubens, scuola del secolo XIX
"Le conseguenze della guerra" olio su tela (cm 209x345) (restauri)
€ 3.300/3.500
552
Bottega di Ippolito Scarsella detto Scarsellino, scuola ferrarese dell'inizio del secolo XVII
"Il ritrovamento della Vera Croce con sant'Elena" olio su tela (cm 74,5x87) vecchia etichetta al retro che attribuisce l'opera allo Scarsellino e indicante che essa fu restaurata nel 1971 da Paganini della Pinacoteca di Ferrara in cornice dorata (qualche restauro e usura)
€ 650/700
551
Ambito di Clemente Spera, scuola lombarda della prima metà del secolo XVIII
"Paesaggi con figure" coppia di dipinti ad olio su tela (cm 98,5x73,5) in cornici (difetti e restauri)
553
€ 2.200/2.400
Da Paolo Veronese, scuola veneziana della prima metà del secolo XVII
"Adorazione dei Magi" olio su tela (cm 101,5x142,5) tracce di un'iscrizione non decifrata sono visibili sul rintelo in antica cornice a cassetta (restauri e usure)
€ 2.200/2.400
554
Scuola probabilmente piemontese del secolo XVIII
"Il gioco della pentola" olio su tela (cm 76x100,5) in cornice dorata (qualche restauro)
€ 1.500/2.000
555
Arte del secolo XIX. Fermacarte a profilo mistilineo in lavagna con cinque micromosaici raffiguranti vedute romane, nello specifico: il Colosseo, i Fori Romani, Piazza San Pietro, il Pantheon ed il Tempio di Vesta (cm 18,5x13) (lievi difetti)
€ 650/700
556
Arte brasiliana, inizio secolo XVIII. "San Michele Arcangelo", scultura in legno dipinto in policromia (h. cm 105) (difetti e mancanze)
Provenienza: Laguna Mato Grosso, Brasile. Collezione Fernando Millan, San Paolo.
Bibliografia:
S. Herstal, Imagens Religiosas do Brasil, San Paolo, 1956, pag. 94
€ 1.000/1.200
557
Seguace di Alessandro Magnasco del secolo XVIII
"San Francesco in meditazione" olio su tela (cm 94x74,5) in cornice dorata e laccata (difetti e restauri)
€ 2.200/2.500
558
Maestro dell'inizio del secolo XVIII
"Apoteosi di santi" due dipinti, probabili bozzetti, ad olio su tela tonda (d. cm 49) in cornici dell'epoca (difetti e restauri)
I dipinti sono accompagnati dalla copia di un documento di provenienza datato Milano 12 dicembre 1938.
€ 3.300/3.500
559
Da Frans Francken II, scuola fiamminga del secolo XVII
"Cristo deriso" olio su rame (cm 34,5x27,5) iscrizione in ebraico sul turbante del personaggio in basso a destra in cornice (difetti e restauri)
€ 2.200/2.400
560
Seguace di Jacob Ochtervelt della fine del secolo XVII - inizio del secolo XVIII
"Concerto in compagnia" olio su tela (cm 84x70) in antica cornice in legno intagliato e dorato
Provenienza Galleria Caretto, Torino (secondo etichetta al retro)
€ 1.100/1.200
561
Scuola genovese del secolo XVII
"L'angelo custode" olio su tela (cm 152,5x113,5) in antica cornice a sagoma dorata a mecca (difetti e restauri)
€ 2.200/2.400
562
Elena Recco (Napoli 1654 - Madrid 1715) (attr.)
"Natura morta di pesci" olio su tela (cm 56,5x95) in cornice (difetti e restauri)
Provenienza Ars Antiqua, Milano (come Elena Recco, come da autentica datata 2022)
€ 1.100/1.200
563
Scuola napoletana del secolo XVII
"La predica del Battista" olio su tela (cm 45x90) in cornice in legno intagliato e dorato (difetti e restauri)
€ 850/900
564
Scuola francese della fine del secolo XVIII - inizio del secolo XIX
"Gli amanti" e "Lo scherzo" coppia di dipinti ad olio su carta applicata su tela (cm 22x16) in cornici (difetti e restauri)
€ 1.600/1.700
565
Scuola veneta del secolo XVIII
"Fanciullo con uva" e "Fanciulla con rosa" coppia di dipinti ad olio su tela (cm 34x32) in cornici (difetti e restauri)
€ 800/1.200
566
Scuola veronese della seconda metà del secolo XVIII
"Madonna con Bambino, santi e angeli" olio su tela (cm 162x127) (restauri, danni e cadute di colore)
€ 850/900
567
Scuola del secolo XVIII
"San Francesco di Sales e angioletti" olio su tela (cm 197x134,5) in cornice (cadute di colore, danni e restauri)
€ 1.100/1.200









Venerdì 31 ottobre 2025 ore 10.00 dal lotto 568 al lotto 678
Historica dal lotto 568 al lotto 583
568
Repubblica Cisalpina, fine secolo XVIII. Lotto composto da quindici bottoni dorati da uniforme della Guardia Nazionale, di cui undici da goletta su cui è riportata l'iscrizione "Liberté, Egalité" che ci consente di datarli al triennio giacobino (1796 1799) e quattro da paramani iscritti "Guardia Nazionale" (d. cm 3; d. cm 2) (difetti)
Per confronto si vedano i bottoni presenti sulla giubba divisa da ufficiale appartenuta a Francesco Saverio Brunetti, conservata al Museo Civico del Risorgimento di Bologna, numero di inventario n. 652
€ 200/250
569
Giberna da ufficiale di Artiglieria. Francia, Terza Repubblica, ultimo quarto del secolo XIX. Scatola in legno rivestita da pelle di bufalo. Linguetta decorata al centro da insegna in ottone con due cannoni incrociati sormontati da una granata. Lati in ottone dorato con perni per la cintura (cm 17x10) (difetti)
€ 250/350
570
Grande giberna della Gendarmeria a cavallo. Francia, Terza Repubblica, modello 1872. Scatola in legno rivestito in pelle cerata. Patta decorata da una placca in ottone con bomba fiammeggiante, emblema di granata, internamente impressa "A. GODILLOT, PARIS". Lati in ottone dorato con perni per la cintura (cm 20x10) (difetti)
€ 250/350
571
Rara Giberna da sottufficiale di Fanteria. Francia, periodo Restaurazione (1814 1830). Scatola in legno rivestito in marocchino cerato, linguetta in pelle di bufalo con placca in ottone dorato con ghirlanda tra nastri a rilievo. Fascia applicata al retro per far passare internamente la cintura (cm 21x13) (difetti)
€ 250/350
572
Giberna da ufficiale di artiglieria. Romania, ultimo quarto del secolo XIX. Scatola in legno rivestita in velluto rosso, linguetta interamente rivestita da una placca in metallo dorato con profili e bomba fiammeggiante, emblema di granata, a rilievo. Lati in ottone dorato con perni per la cintura (cm 16x10) (difetti)
€ 250/350
573
Giberna da Ufficiale medico. Francia, Secondo Impero (1852 1870) Scatola in legno rivestito in cuoio spesso nero con interni rossi. Linguetta in vernice nera bordata da una cornice in ottone dorato, al centro insegna in ottone del servizio sanitario circondato da un ramo di quercia ed uno di alloro. Lati in ottone dorato con perni per la cintura (cm 16x10) (difetti)
€ 250/350
574
Giberna da ufficiale degli Ussari. Francia, Secondo Impero (1852 1870) Scatola in legno rivestito in cuoio spesso. Linguetta in vernice nera bordata da una cornice in ottone dorato, fregio frontale con aquila coronata. Interno rivestito in cuoio rosso. Il retro ricoperto in velluto azzurro. Lati in ottone dorato con perni per la cintura (cm 15x9) (difetti)
€ 350/400
575
Lotto composto da una coppia di spalline da Generale di divisione. Francia, Secondo Impero (1852 1870) Ricamate con motivi a frange e paillettes in oro. Corpo decorato con disegno che rappresenta un gallone a bastoni a forma di V, bordato da una bacchetta di contorno festonata, su velluto nero; il suo scudetto è ornato da uno scudo con bordo festonato, decorato con tre stelle in argento. Le frange sono composte da trecce opache. Bottone dell'uniforme semisferico, dorato a lucido e opaco, stampato in rilievo con un trofeo composto da bandiere e da uno scudo sormontato da un'aquila imperiale e un elmo (cm 20x8) In custodia in cartone. Unite ad una cintura da comando per generale di divisione in seta filata in oro e rosso, nappe decorate da tre stelle d'argento. Francia, III Repubblica, fine secolo XIX (difetti)
€ 400/500
576
Ignoto italiano del secolo XVII. Miniatura su pergamena da un messale riccamente iscritto al centro entro un cartiglio a volute fogliate dorate, raffigurante in alto scene bibliche e l’Ultima Cena, ai lati in basso San Pietro e San Paolo (cm 50,5x39) In cornice (difetti)
€ 350/400
577
Giberna da ufficiale di Artiglieria della Guardia. Francia, Secondo Impero (1852 1870) Scatola in legno rivestito in marocchino cerato e foderato in tessuto al retro. Linguetta in vernice nera bordata da una cornice in ottone dorato, il centro decorato da una placca in ottone dorato con sole raggiante con fissata un'aquila imperiale coronata in rilievo poggiante su due cannoni incrociati. Lati in ottone dorato con perni per la cintura (cm 15x9) (difetti)
€ 600/800
578
Zucchetto papale in seta bianca, appartenuto a Papa Leone XIII (1810 1903) legato tramite filo di cotone sigillato con ceralacca al biglietto da visita del Cav. Pio Centra, aiutante di camera di Sua Santità e Mazziere Pontificio e da lui manoscritto «Settembre 1903 / Il [...] certifica che questo zuc / chetto fù usato da Sua (al verso) Santità Leone XIII / S. M. il 3 marzo 1898» (gravi difetti)
Lo zucchetto o papalina è anche detto "solideo" perché soli Deo tollitur, lo si toglie solo in onore di Dio.
Leone XIII nato Vincenzo Gioacchino
Raffaele Luigi Pecci (1810 1903) viene ricordato quale "papa delle encicliche": ne scrisse più di ottanta con l'obiettivo di scongiurare l'isolamento nel quale la Santa Sede si era ritrovata dopo l'Unità d'Italia e ancor di più dopo la breccia di Porta Pia, sotto il pontificato di Pio IX. La sua più famosa enciclica fu la Rerum Novarum che gli valse, assieme alle altre, il nome di «papa dei lavoratori» e di «papa sociale»
Pio Centra fu Aiutante di Camera di Sua Santità e Mazziere Pontificio assistendo Leone XIII fino alla morte del pontefice avvenuta nel 20 luglio del 1903
€ 650/700
579
Piccolo album di fotografie "du Prince et Princesse de Caraman Chimay" con venticinque ritratti fotografici a partire dal 1865, in bella legatura con intarsi in madreperla (difetti e mancanze)
€ 900/1.200
580
Coppia di gemelli destinati agli Ufficiali dei Lancieri di Aosta, Sesto Reggimento, in metallo dorato, oro a basso titolo e smalti policromi (g 22) Corredati di astuccio originale degli "Ufficiali dei Lancieri d'Aosta" della Gioielleria Conti di Firenze (difetti)
€ 650/750
581
Giberna da Ufficiale delle Guide della Guardia Imperiale. Francia, Secondo Impero (1852 1870) Scatola di legno rivestita in marocchino cerato nero con interno in pelle verde scuro, linguetta placcata color oro incorniciata da una modanatura in ottone dorato stampata con foglie d'alloro, il centro decorato da N coronata sullo sfondo di un sole raggiante in ottone argentato. Lati in ottone dorato con perni per la cintura (cm 16,5x8,5) (difetti)
€ 600/800

582
Casco dei Dragoni della Guardia Imperiale, modello 1856, detto "Dragoni Imperatrice". Francia, Secondo Impero (1852 1870) Visiera e coprinuca in ottone. Fascia anteriore in ottone punzonata in rilievo con la ''N'' coronata posta su due rami di alloro. Maschera con fondo striato orizzontalmente, decorata con cinque modanature lisce a rilievo con una testa di gorgone punzonata a rilievo in alto e una palmetta in basso. Sottogola composti da robusti cinturini in pelle ricoperti da una serie di anelli in ottone intrecciati. I due cinturini terminano con una fibbia quadrata in ottone e l'altro con un cinturino. I cinturini sono tenuti in posizione per mezzo di una vite in ottone con testa semisferica con rosette rotonde stampate a rilievo con foglie di alloro.Copricapo interno in pelle di pecora cerata nera. Oliva gialla della Compagnia (cm 20x40x27) (difetti)
€ 3.000/3.500
583
Czapska da ufficiale del Terzo Reggimento dei Lancieri della linea. Coppo in cuoio e struttura ricoperta di panno. Fregio frontale in ottone a raggiera caricato nella lunetta dal numero 3 del Reggimento di riferimento. Teste di leoni con gancio per i cordoni. Visiera nera rigida bordata in ottone liscio. Interno in pelle rossa a spicchi. Cordoni foraggeri e piumetto regolamentare. Francia, Secondo Impero (1852 1870) (cm 30x30 ca.) (difetti)
€ 3.000/3.500

584
Arte russa, fine secolo XIX. Icona a tempera su tavola raffigurante Cristo della Deesis con riza in argento e smalti policromi. Punzoni di Mosca, 1899-1908. Argentiere ATM: maestro sconosciuto (cm 23x28) (difetti)
€ 750/800
590
Arte russa, secolo XIX. Icona su tavola con riza in metallo argentato decorata da pietre colorate e placche ovali in porcellana smaltata raffiguranti al centro scena della Resurrezione di Cristo e ai lati le Dodici Grandi Feste con cornici in metallo dorato (cm 27x31) (difetti, mancanze e restauri)
€ 2.800/3.000
596
Arte russa. Piccolo pendente in giada nefrite con due diamanti e montatura in argento in forma di elmetto della Guardia Cavalieri sormontato da aquila bicefala (h. cm 5) (lievi difetti)
€ 350/400
597
585
Arte russa, secolo XIX. Icona a tempera e oro su tavola raffigurante Madonna di Kazan con riza in metallo sbalzato e dorato. Retro della tavola rivestito in tessuto (cm 32x26,5) (difetti)
€ 700/800
586
Arte russa, secolo XIX. Icona a tempera su tavola raffigurante Madre di Dio Gioia degli Afflitti con riza in argento sbalzato. Kostroma, 1855. Argentiere I. G., saggiatore Ivan Vasiliev Volkov (cm 34,5x30,5)
La riza è stata separata dall'icona e montata su pannello (difetti)
€ 900/1.000
587
Snuff box in oro finemente inciso con profilo a palmette e decori a volute fogliate e placche in agata, coperchio centrato da fregio con aquila imperiale russa in oro e smalto. Russia, secolo XX (g tot 200) (cm 11x2x7) (difetti)
€ 1.600/1.700
588
Arte russa, secolo XIX. Icona a tempera su tavola raffigurante la Madonna di Tichvin con riza in argento dorato e sbalzato. Mosca, 1813. Saggiatore Vichljaev Ivan (1802-1818) (cm 36x28) in teca moderna (cm 52x44) (difetti)
€ 2.000/3.000
589
Arte russa, secolo XVIII. Icona a tempera su tavola raffigurante San Giovanni Crisostomo e San Demetrio di Rostov con riza in argento inciso, sbalzato e dorato. Mosca, 1773. Argentiere Ivan Saveliev (1772-1778) (cm 23,5x28,5) (difetti)
€ 1.100/1.200
591
Arte russa, secolo XIX. Icona a tempera su tavola raffigurante Madonna di Fedorov con riza in argento sbalzato. Mosca, 1893. Argentiere Ivanov Vasilij Ivanovic (1870-1908) (cm 31x27) (difetti)
€ 3.000/5.000
592
Arte russa, fine secolo XVIII. Icona a tempera su tavola raffigurante la Madonna di Kazan con riza in argento e smalti cloisonné. Mosca, 1908-1917 (cm 31x28) (difetti)
Provenienza: Collezione privata, Milano G.F. Mazzoleni antichità, Via Montenapoleone, 22 - Milano. Etichetta cartacea al retro
€ 3.300/3.500
593
Arte russa, secolo XIX. Icona a tempera e oro su tavola raffigurante la Madonna del Roveto Ardente (cm 26,5 x 31) (difetti e restauri)
€ 220/240
594
Arte russa, secolo XIX. Icona a tempera su tavola raffigurante Madonna di Kazan con riza in vermeil. Argentiere EK (cm 18x24) (difetti)
€ 300/400
595
Arte russa, secolo XIX. Icona quadripartita a tempera e oro su tavola raffigurante quattro Madri di Dio (cm 53x69) (difetti e restauri)
€ 350/450
Portasigarette in argento e smalti cloisonnè policromi con decori floreali e stilizzati. Mosca, 1890 circa. Argentiere Gustav Klingert (cm 13x3x8) (difetti)
€ 330/350
598
Arte russa, secolo XX. Icona a tempera su tavola con riza in argento raffigurante
Resurrezione, Vergine di Kazan e santi. Punzoni di Mosca, 1908 1917. Argentiere X. Katz (1886 1900) (?) (cm 25,5x30) (difetti)
€ 450/500
599
Arte russa, secolo XVIII. Icona a tempera su tavola raffigurante la Madonna del Roveto Ardente (cm 31x26,5) (difetti e restauri)
€ 700/800
600
Arte russa, secolo XIX. Scuola di Palek. Icona a tempera e oro su tavola raffigurante Madonna di Kazan (18x22,5) (difetti)
Provenienza: Collezione privata
G.F. Mazzoleni antichità, Via Montenapoleone, 22 - Milano. Etichetta cartacea al retro
€ 650/700
601
Arte russa, secolo XIX. Icona a tempera su tavola raffigurante Santa con riza in argento e smalti cloisonnè. Mosca, 1908-1917 (cm 27x22) (difetti)
€ 650/700













602
Scuola napoletana del secolo XIX. Gruppo di quattro guaches con vedute di Napoli raffiguranti "Napoli da Posillipo", "Villa Reale", "Grotta di Posillipo" e "Napoli dal Campo". In cornici di legno dipinto e dorato (cm 60,5x82) (difetti)
€ 2.000/3.000
603
Giulio Romano (Roma 1499Mantova 1546)
"Sant'Agostino inginocchiato davanti all'apparizione della Trinità" penna con inchiostro bruno, acquerellato in bruno (cm 37x44 ca.) filigrana "Ancora in un cerchio" (difetti)
Il disegno reca sul verso tracce di carbone, limitate alla figura della Trinità, che suggeriscono un riporto selettivo, funzionale alla replica su carta, in vista di una successiva rielaborazione compositiva.
L'iconografia è coerente con la tradizione agostiniana e collega il nostro a un altro foglio conservato a Berlino (inv. KdZ 26444), di dimensioni simili e stile affine, probabile pendant del presente disegno.
Entrambi i fogli potrebbero essere legati alla perduta decorazione della Cappella di Sant'Agostino in Sant'Agnese a Mantova, dipinta con ogni probabilità su progetti di Giulio Romano.
Si ringrazia il Dottor Stefano
L'Occaso per l'individuazione del possibile pendant e della possibile destinazione del disegno, oltre che per la conferma dell'attribuzione di quest'ultimo.
Provenienza
Sotheby's, 26 giugno 2007, Lotto 14
€ 4.500/5.000

604
Sebastiano Galeotti (Firenze 1675Mondovì 1741)
"Figura allegorica femminile" penna con inchiostro bruno, acquerellato in bruno (mm 300x218) iscritto "Puritas" nella parte inferiore in cornice (difetti)
Il disegno è montato su un supporto antico recante la scritta "Scuola genovese", un'antica etichetta che lo indica proveniente dalla Collezione
G. Luxoro di Genova e l'iscrizione moderna "Galeotti"
€ 450/500


605
Giandomenico Tiepolo (Zianigo 1727 - Venezia 1804) "Amorini in volo" penna con inchiostro bruno, acquerellato in bruno (mm 180x260) firmato "Dom.co Tiepolo f." in basso a destra numerazione antica a penna "332" e iscrizione a matita "635" in basso al centro verso sinistra in cornice (difetti)
€ 4.000/4.500


606
Lotto composto da un disegno di un seguace di Giovanni Battista Piazzetta del secolo XVIII, raffigurante una testa virile con barba, realizzato a carboncino, gessetto bianco e sanguigna su carta preparata azzurrina (cm 40x26,5 ca.), e un disegno del secolo XIX, raffigurante una testa virile con turbante e barba, realizzato a carboncino e gessetto bianco su carta azzurrina (cm 37x28 ca.; traccia di iscrizione indistinta nell'angolo inferiore sinistro)
in cornici (difetti)
608
Leonardo Corona (Murano 1561 - Venezia 1605) (attr.)
607
Coppia di stampe acquerellate raffiguranti Venezia (cm 47x70) in cornice a vassoio in legno dorato e bulinato (difetti)
€ 850/950
€ 250/300
609
Lotto composto da un'acquaforte di Giovanni David raffigurante "Baccanale" (il foglio, rifilato all'interno dell'impronta, mm 292x205) e un chiaroscuro di Ugo da Carpi da Baldassarre Peruzzi raffigurante "Ercole scaccia Avarizia dal Tempio delle Muse" (il foglio mm 310x240) (difetti)
€ 300/400
"San Giacomo minore, sant'Onofrio e una pia donna" penna con inchiostro bruno, acquerellato in grigio-bruno con rialzi in biacca (mm 342x190) (difetti)
Il disegno è in relazione con la Pala dei Tintori eseguita nel 1590 per la Chiesa di Santa Maria dei Servi a Venezia, ora nel Duomo di Castelfranco Veneto.
€ 1.500/2.000
610
Francesco Londonio (Milano 1723 - 1783) "Pastorale" penna con inchiostro bruno, acquerellato in bruno e lumeggiato a biacca, su carta beige (mm 196x262) firmato "Londonio f." in basso a destra in cornice (difetti)
€ 450/500
611
Giovanni Fattori (Livorno 1825 - Firenze 1908)
"La porticciola verso Firenze" acquaforte (all’impronta mm 215x174) in cornice (difetti)
Bibliografia
Baboni-Malesci Tav. XCVI
€ 180/200
614
Pier Francesco Mola ( Coldrerio 1612Roma 1666 )
"Riposo durante la fuga in Egitto" acquaforte (mm 116x62) (difetti)
€ 300/400
612
Artista del secolo XVIII
"Testa di Andromeda", da Annibale Carracci in Palazzo Farnese a Roma sanguigna, carboncino e tocchi di gessetto bianco su carta preparata grigia (cm 57x43)
iscritto "P.P. Rubens" in basso a destra filigrana “Giglio nel doppio cerchio” in cornice (difetti)
€ 550/600
615
Francesco Fontebasso ( Venezia 17071769 ) (attr.)
"Morte di san Girolamo" acquerello (mm 44x34) in cornice (difetti)
€ 400/600
617
Giovanni Fattori ( Livorno 1825 - Firenze 1908 )
"Bontà e sincerità" acquaforte (all’impronta mm 176x120) in cornice (difetti)
Bibliografia
Baboni-Malesci Tav. XIX
€ 180/200
613
Albrecht Durer (Norimberga 1471 - 1528) "Battaglia degli Angeli", dalla serie dell'Apocalisse
xilografia (il foglio mm 393x271) (difetti)
€ 350/400
616
Artista del secolo XVII
"Deposizione" penna con inchiostro bruno, acquerello ocra e tracce di matita su carta vergellata (mm 238x244)
filigrana "Santo inginocchiato nello scudo" (difetti)
€ 250/300
618
Artista dell'Italia centrale della fine del secolo XVII
"Strage degli innocenti" carboncino con rialzi a gessetto bianco su carta azzurrina (cm 48x36) filigrana "Giglio in un cerchio singolo coronato" in cornice (difetti)
€ 200/250
619
Cerchia dei Gandolfi
"Due nudi femminili stanti" penna con inchiostro bruno, acquerellato in bruno (il foglio mm 210x147) in cornice (difetti)
€ 150/200









620
Giuseppe Gustavo Scoppa "Veduta dei templi di Paestum" gouache su carta applicata su tavola (cm 52x73)
titolata in basso e firmata in basso a destra in cornice (difetti)
€ 350/400
621
Giovanni Battista Piranesi ( Mestre 1720Roma 1778 )
Quattro acqueforti dalla serie delle Piccole Vedute di Roma, stampate a coppie su due fogli
(al visibile cm 40,5x26) filigrana coeva "Giglio nel doppio cerchio sotto lettere CB" in cornici (difetti)
€ 450/500
622
Lotto composto da due incisioni di Guido Reni da Parmigianino, raffiguranti "Fanciulla con cuscino" e "Fanciulla con crocifisso", tre incisioni di Parmigianino (con gravi difetti), una terza incisione da Parmigianino (con gravi difetti) e un'incisione di Andrea Schiavone raffigurante "Bellona", di misure differenti (difetti)
€ 200/300
623
Giovanni Battista Piranesi (Mestre 1720Roma 1778)
"Veduta del Tempio della Sibilla in Tivoli", dalla serie delle Vedute di Roma, 1761 acquaforte, I/V (all’impronta cm 42x63,5) filigrana "Giglio nel doppio cerchio con lettera B" in cornice (difetti)
Provenienza
Valeria Bella Stampe, Milano
624
€ 400/500
Lotto composto da un'acquaforte di Giuseppe Longhi raffigurante il ritratto del barone Bruder (il foglio mm 260x196; iscritto, forse firmato, "G. Longhi" in basso a destra) e un'acquaforte di Giovanni Francesco Grimaldi raffigurante il riposo durante la fuga in Egitto (all’impronta mm 314x220) (difetti)
€ 200/250
625
Giovanni Fattori (Livorno 1825 - Firenze 1908)
"All'abbeverata", già "Ritorno dal pascolo" acquaforte (all’impronta mm 154x249) in cornice (difetti)
Bibliografia
Baboni-Malesci Tav. CXX
626
632
Albrecht Durer (Norimberga 1471 - 1528) Due xilografie dalla serie della Piccola Passione su legno, di cui una con testo latino al verso (tiratura del 1511) (i fogli mm 125x95 ca.) in cornici antiche (gravi difetti)
€ 250/300
€ 180/200
Giandomenico Tiepolo (Zianigo 1727Venezia 1804)
"I santi della famiglia Crotta" acquaforte, II/III (il foglio mm 265x374) (numerosi difetti)
€ 240/260
627
Antonio Campi (Cremona 1524 - 1587) "Muzio Scevola" xilografia (mm 130x114) (difetti)
€ 300/400
628
Lotto composto da un'acquaforte di Rembrandt raffigurante "Giove e Antiope", un'acquaforte da Rembrandt e due incisioni da invenzioni di Giovanni Stradano, di misure differenti (difetti)
€ 200/300
629
Lotto composto da un'incisione di Giambattista Brustolon raffigurante "Festa notturna del Redentore" (il foglio mm 382x520; all’impronta mm 327x470) e un'incisione di Michele Marieschi raffigurante "La veduta dell'Arsenale" (il foglio mm 354x501; all’impronta mm 310x474), entrambe da Canaletto in cornici (difetti)
€ 250/300
630
Maestro del secolo XIX. "Piazza San Pietro diurna e notturna", coppia di gouaches (cm 24x36) in cornici lastronate in palissandro (lievi difetti)
€ 220/250
631
Incisione acquarellate raffigurante Piazza San Marco a Venezia (53x69 cm) sec. XIX. In cornice "impero" decorata con fregi in bronzo dorato. (difetti)
€ 160/180
633
Francesco Fontebasso (Venezia 17071769)
"Sofonisba che beve le ceneri del marito", dalla serie "Varii baccanali" acquaforte (all'impronta mm 280x395) (difetti)
€ 200/250
634
Jacques Callot (Nancy 1592 - 1635) "Il martirio di san Sebastiano" acquaforte, I stato (al visibile cm 16,5x32,5) timbro di collezione al verso filigrana "Corno da caccia" in cornice (difetti)
Bibliografia
Lieure n. 670
635
€ 250/300
Giovanni Battista Piranesi (Mestre 1720Roma 1778)
"Avanzi degli Acquedotti Neroniani che si volevano distruggere per la loro vecchiezza" acquaforte, I/IV (all'impronta mm 490x705) filigrana romana coeva "Giglio nel doppio cerchio sormontato dalla B" in cornice (difetti)
€ 150/200
636
Autori vari del secolo XIX. Castelli piemontesi, gruppo di quattro acquetinte, in cornici
€ 250/300
637
Giovanni Battista Piranesi (Mestre 1720Roma 1778)
"Foro antico Romano", dalla serie "Prima Parte di Architettura, e Prospettive" acquaforte (all’impronta mm 260x360)
Provenienza
Arader Galleries, New York
€ 150/200
638
Giandomenico Tiepolo (Zianigo 1727Venezia 1804)
"La Sacra Famiglia scende nel bosco", dalla serie "Idee pittoresche sulla fuga in Egitto" acquaforte in tiratura postuma su carta non vergellata (all’impronta mm 190x251) in cornice (difetti)
Provenienza
Libreria Antiquaria Pregliasco, Torino
€ 250/300
639
Giovanni Battista Piranesi (Mestre 1720Roma 1778)
"Prospetto d'un regio Cortile", dalla serie "Prima Parte di Architettura, e Prospettive" acquaforte (all'impronta mm 251x352)
Provenienza
Arader Galleries, New York
640
€ 150/200
Lotto composto da due disegni, di cui uno del secolo XVII, raffigurante "Cacciata dei mercanti dal Tempio" (il foglio mm 215x310 ca.), e l'altro del secolo XVIII, raffigurante "Mosè con le tavole della legge" (il foglio mm 280x230)
in cornici (difetti)
641
€ 150/200
Lotto composto da un'acquaforte di Agostino Carracci dalla serie delle Lascivie (il foglio mm 149x108) e un'acquaforte di Giampietro Zanotti da invenzione di Lorenzo Pasinelli raffigurante santa Caterina (il foglio, completo dell'impronta, mm 138x114) (difetti)
€ 200/250
644
Giovanni Fattori (Livorno 1825 - Firenze 1908)
"Il sergente"
acquaforte (all’impronta mm 320x193) in cornice (difetti)
Bibliografia
Baboni-Malesci Tav. CLIV
645
642
Luigi Rados, gruppo di cinque incisioni a colori del secolo XIX raffiguranti vedute di Milano (cm 40x48) (difetti)
€ 350/400
643
Ignoto veneto del secolo XVIII Vedute di Venezia, gruppo di quattro incisioni in cornici
€ 220/240
650
Giovanni Fattori (Livorno 1825 - Firenze 1908)
"Bauco presso Roma" acquaforte (all’impronta mm 138x229) in cornice (difetti)
Bibliografia
Baboni-Malesci Tav. LXXXIX
€ 180/200
Coppia di acqueforti acquerellate dell'inizio del secolo XIX intitolate "Sei Belle Italiane" (all'impronta mm 184x243) e "Sei Belle Francesi" (all'impronta mm 190x245), entrambe edite da P. e G. Vallardi a Milano in cornici (difetti)
€ 100/150
646
Giovanni Battista Piranesi (Mestre 1720Roma 1778)
"Gruppo di Scale ornato di magnifica Architettura", dalla serie "Prima Parte di Architettura, e Prospettive" acquaforte (all'impronta mm 265x365)
Provenienza
Arader Galleries, New York
647
€ 150/200
Salvator Rosa (Napoli 1615 - Roma 1673)
Lotto composto da cinque acqueforti, di cui una raffigurante "Il sogno di Enea" (con margini e filigrana "Giglio nel doppio cerchio"), di misure differenti (difetti)
€ 200/300
648
Gruppo di quattro incisioni a colori raffiguranti scene di vita con cavalli (cm 60x67) in cornici in legno sagomato e decorato a motivi romboidali. Francia (difetti)
€ 350/400
649
Francesco Villamena (Assisi 1566 - Roma 1625)
Sette acqueforti raffiguranti "Figure di genere" (i fogli cm 43x28 ca.) (difetti)
€ 300/350
651
Artista lombardo del secolo XVIII
€ 180/200
"Studi di putti trionfanti" carboncino con tracce di rialzi a gesso bianco su carta grigia (cm 31x50 ca.) (difetti)
€ 120/150
652
Gilliam van der Gouwen ( Anversa 1657Amsterdam 1716 )
"Balena arenata a Berckhey, 1598", da un soggetto di Jacob Matham acquaforte (il foglio mm 277x342) (difetti)
€ 200/250
653
Giovanni Fattori (Livorno 1825 - Firenze 1908)
"Verso il paese" acquaforte (all’impronta mm 122x277) in cornice (difetti)
Bibliografia
Baboni-Malesci Tav. C
654
€ 180/200
Giovanni Battista Piranesi (Mestre 1720Roma 1778)
"Veduta del Pantheon d'Agrippa", dalla serie delle Vedute di Roma acquaforte, tiratura del secolo XIX (all'impronta cm 46x69 ca.) in cornice (difetti)
Bibliografia Hind n. 60
655
€ 140/180
Giovanni Giacomo De Rossi (Roma 16271691)
“Costantinopoli” acquaforte, frammento (al visibile mm 205x548 ca.) in cornice antica (difetti)
€ 200/250
656
Pietro Monaco (Belluno 1707 - Venezia 1772)
Sette acqueforti raffiguranti "Ritratti di pittori veneti" (all’impronta mm 220x160 ca.) (difetti)
€ 200/300
660
Artista della fine del secolo XVIII
Studio in scala del fronte di Villa Antongini a Usmate Molgora penna con inchiostro bruno, acquerellato in bruno (cm 58,5x73) in cornice (difetti)
€ 150/200
664
Artista del secolo XVIII
"Compianto sul Cristo morto" carboncino con rialzi a gessetto bianco (il foglio mm 280x220 ca.) in cornice (difetti)
€ 100/150
657
Quattro incisioni dai Fasti di Napoleone di Andrea Appiani, di cui due di Francesco Rosaspina, di misure differenti in cornici (difetti)
€ 120/150
658
Lotto composto da un'acquaforte di Giovanni Francesco Mucci da un disegno di Simone Cantarini raffigurante "San Gerolamo" (il foglio mm 280x197) e un'acquaforte di Pietro Testa raffigurante "San Rocco e san Nicola invocano la Vergine contro la peste" con filigrana della Reverenda Camera Apostolica (all’impronta mm 273x198) (difetti)
€ 150/200
661
Donato Creti (Cremona 1671 - Bologna 1749)
"Figura virile stante" penna con inchiostro bruno (al visibile mm 153x97)
iscritto "Donato Creti fece" nella parte inferiore in cornice (difetti)
€ 150/200
665
Bartolomeo Pinelli (Roma 1781 - 1835)
"Il gioco di boccia in Roma" (al visibile cm 21x31) e "Un Sacrilego, salito sulla Scala dalla parte della Panetteria, cadde e si fracassò una gamba" (all'impronta cm 28,5x23,5) acquaforte in cornici (difetti)
€ 100/150
659
Carlo Cesio (Antrodoco, 1622 - Rieti, 1682)
"Trionfo di Bacco e Arianna", da Annibale Carracci in Palazzo Farnese a Roma acquaforte (all'impronta cm 37x73,5 ca.) in cornice (difetti)
€ 100/150
662
Lotto composto da un bulino di un anonimo fiorentino realizzato intorno al 1500 e raffigurante "San Girolamo in adorazione del crocifisso", un'acquaforte di Marcantonio Raimondi da Raffaello raffigurante "Satiro e fanciullo" (Collezione James Reiss, come da timbro al verso), un'acquaforte di Augustin Hirschvogel raffigurante "Satiro e ninfa" e un'acquaforte del cosiddetto Monogrammista Z.V. raffigurante "Diana e pastori", di misure differenti (difetti)
€ 200/300
666
Da Michele Marieschi
"Piazza San Marco a Venezia" acquaforte acquarellata, edita da Teodoro Viero (al visibile cm 32x44) in cornice (difetti)
€ 120/150
663
Giovanni Fattori (Livorno 1825 - Firenze 1908)
"Marina livornese" acquaforte (all’impronta mm 74x248) in cornice (difetti)
Bibliografia
Baboni-Malesci Tav. XLIX
€ 180/200
667
Giovanni Fattori (Livorno 1825 - Firenze 1908)
"Paese con alberi" acquaforte (all’impronta mm 135x178) in cornice (difetti)
Bibliografia
Baboni-Malesci Tav. LXXXVIII
€ 180/200
668
Edita a Milano presso L. Ronchi
"Bologna" acquaforte e acquatinta con bella coloritura coeva (il foglio mm 307x610) in cornice (difetti)
€ 150/200
672
Antoon van Dyck (Anversa 1599 - Londra 1641)
"Ritratto di Erasmo da Rotterdam", da un’invenzione di Hans Holbein il Giovane acquaforte (il foglio mm 239x156) in cornice (difetti)
€ 120/150
676
Lotto composto da un bulino di Hans Sebald Beham raffigurante "Rissa di contadini", un bulino di Barthel Beham raffigurante "Cimone e Pero" e due bulini di Georg Pencz, uno raffigurante "Conversione di san Paolo" e l'altro raffigurante "Medea e Giasone" (gravi difetti), di misure differenti (difetti)
€ 150/200
669
Galeazzo Gualdo Priorato (Vicenza 16061678)
"Ingresso solenne della Maestà del Re Leopoldo in Francfort il dì 19 Marzo 1658", dall'opera "Historia di Leopoldo Cesare"
bulino su due lastre (al visibile mm 385x760 ca.) in cornice antica (difetti)
€ 120/150
673
Eleuterio Pagliano (Casale Monferrato 1826 - Milano 1903) "Il bucato" e "Contadino abruzzese" acquaforte (i fogli cm 33x49 ca.) (difetti)
€ 120/150
670
Francisco José de Goya y Lucientes ( Fuendetodos 1746 - Bordeaux 1828 ) Gruppo di tre acqueforti, di cui due dalla serie "Los Caprichos" (probabilmente quarta edizione), stampate su carta non vergellata, bianca, spessa e assorbente (all’impronta mm 220x150 ca.), e una intitolata "Aveugle enlevé sur les cornes d'un taureau", stampata per la Gazette des Beaux-Arts su carta vergellata con filigrana (all’impronta mm 174x218; difetti)
€ 150/200
674
Anonimo della prima metà del secolo XIX
"Veduta del Lago di Coblenza" acquaforte e acquatinta con bella coloritura coeva (al visibile cm 16,5x78 ca.) in cornice (difetti)
€ 150/200
677
Salvator Rosa (Napoli 1615 - Roma 1673) "La morte di Marco Attilio Regolo" acquaforte impressa su carta non vergellata (all'impronta mm 468x735) in cornice (difetti)
€ 150/180
671
Artista toscano del secolo XVII
Coppia di acqueforti raffiguranti "Paesaggi" (all’impronta cm 7x10 ca.) in cornici (difetti)
€ 120/150
675
Bartolomeo Coriolano (Bologna 15991676)
Sei chiaroscuri di soggetti e misure differenti (difetti)
€ 150/200
678
Rivista Apollo. 57 volumi dal 1967 al 1980 riccamente illustrata da arredi, oggetti d'arte, dipinti, ecc. Legature con costa in mezza pelle (difetti)
€ 250/350
Autoren. di catalogo
Adler, Salomon47
Albertolli, Giocondo270
Amigoni, Jacopo19
Angeloni, Vincenzo62
Appiani, Andrea33
Arbotori, Bartolomeo528
Barberi Gioacchino23
Battaglioli, Francesco265
Benefial, Marco106
Benini, Paolo151
Berlin, Jean Baptiste99
Blerzy, Jean Etienne74
Bocher, Melchior-René80
Bohm, Hermann148, 243, 275
Bonechi, Matteo13
Bonzanigo, Giuseppe Maria34
Boselli, Felice296, 317
Bottani, Giuseppe88
Boudon, David500
Bouillerot, Charles-Andrè42
Brunel, Raymond450
Brusaferro, Girolamo2
Callot, Jacques634
Campani, Ferdinando Maria209
Campi, Antonio627
Carlieri, Alberto36
Cary, John e William198
Cavedone, Giacomo113
Cesari, Giuseppe102
Cesio, Carlo659
Chiari, Giuseppe Bartolomeo155
Cifrondi, Antonio7
Cipper, Giacomo Francesco156
Clemente, Stefano Maria205
Colin, Charles (& Son)75
Coriolano, Bartolomeo675
Corona, Leonardo 608
Costoli, Aristodemo89
Cozzi, Geminiano241
Crespi, Giuseppe Maria100
Creti, Donato661
De Ferrari, Orazio77
De Rossi, Giovanni Giacomo655
De Saive il Giovane, Jean-Baptiste279
Delanoy, Jean-Francois72
Diziani, Antonio83, 273, 274
Donato di Niccolò di Betto Bardi detto Donatello267
Dughet, Gaspard127
Dürer, Albrecht613, 632
Eberlein, J.F.256, 350
Fattori, Giovanni611, 617, 625, 644 ,650, 653 663, 667
Ferretti, Antonio384
Fontebasso, Francesco615, 633
Galeotti, Sebastiano604
Garbe, Philippe-Emmanuel xxx
Geldorp, Gortzius167
Gennari, Benedetto93
Gherardini, Melchiorre152
Gianoli, Pier Francesco 173
Giuseppe Gustavo Scoppa620
Goya y Lucientes, Francisco José670
Grassi, Romolo95
Gualdo Priorato, Galeazzo669
Guardi, Francesco60
Guerrieri, Giovanni Francesco184
Guerrini, Giacomo222
Ivanovic, Vasilij Ivanov591
Kandler, J.J.383
Katz, X.598
Keilhau, Eberhard459
Klingert, Gustav597
Lanfranchi, Carlo280
Laselle-Dora, Louis-Joseph58
Londonio, Francesco43, 53, 54, 63
64, 65, 147, 149
610
Loves, Matteo 79
Maggiolini, Giuseppe164, 166, 175
Marguerit, Nicolas91
Millet, Francisque 128
Mina, Felice160
Minardi, Tommaso358
Mola, Pier Francesco614
Monaco, Pietro656
Monaldi, Paolo59
Morel. Gabriel-Raoul44
Mulier, Pieter28, 30, 103
Neroni, Bartolomeo240
Olivero, Pietro Domenico32
Paggi, Giovanni Battista165
Pagliano, Eleuterio673
Paladini, Filippo 132
Pannelier, Louis119
Parlati, Carlo37, 195, 249
Perezzoli, Francesco107
Petit, Jacob361, 434, 435
Pianca, Giuseppe Antonio69, 123
Pilleux, Barthélémy46
Pinelli, Bartolomeo665
Piranesi, Giovanni Battista621, 623, 635 637, 639, 646 654
Raffaelli, Giacomo70
Ravasco, Alfredo9
Recco, Elena562
Ricci, Sebastiano130
Righetti, Francesco 96
Romano, Giulio603
Rosa, Salvator647, 677
Rossetti, Giorgio Giacinto201
Rubati, Pasquale381
Ruoppolo, Giuseppe71
Sarao, Gennaro49, 87
Saveliev, Ivan589
Strazza, Giovanni117
Tagliolini, Filippo61
Tassi, Agostino68
Tiepolo, Giandomenico605, 626, 638
Wehrlin, Christian121
Vachette, Adrien-Jean-Maximilien51, 97
Valadier, Luigi78
Van der Gouwen, Gilliam652
Van Dyck, Antoon672
Van Plattenberg, Matthieu353
Vasiliev Volkov, Ivan586
Vichljaev, Ivan588
Villamena, Francesco649
Voet, Jacob Ferdinand108
Volpato, Giovanni118, 129
Vyse, Charles330, 375
IMPORTANTE AVVISO PER GLI ACQUIRENTI DI LOTTI VOLUMINOSI ED INGOMBRANTI
Il ritiro dei lotti acquistati potrà essere effettuato in Via Pontaccio 12 a partire dal 3 Novembre fino al 5 Novembre.
Il giorno 6 Novembre i lotti ingombranti e voluminosi saranno trasferiti presso il nostro magazzino di Via Medici del Vascello, 8 dove potranno essere ritirati a partire dal 10 Novembre.
Per verificare la logistica del proprio acquisto prima di procedere al ritiro contattare:
Graziella Ferrara 02-8631424 - graziella.ferrara@ponteonline.com o Elena Brandino 02-8631435 - magazzino.pontaccio@ponteonline.com
Ricordiamo che il ritiro potrà avvenire solo a pagamento avvenuto. Ricordiamo altresì che ai lotti che risultassero ancora giacenti alla data 28 Novembre, saranno spostati in un deposito a pagamento e la casa d’aste non sarà più ritenuta responsabile
TERMINOLOGIE
Ogni asserzione riguardante autore, attribuzione, origine, data, età, provenienza e condizione dei lotti in catalogo, è da ritenersi un dato d’opinione e non un dato di fatto. Il Ponte si riserva il diritto nell’esprimere la propria opinione, di dare piena fiducia agli esperti ed autorità che ritenga opportuno consultare.
1. GIOVANNI PAOLO PANINI
(con luogo e data di nascita o secolo di appartenenza) a nostro parere opera dell’artista.
2. GIOVANNI PAOLO PANINI (ATTR.)
è nostra opinione che sia probabilmente opera dell’artista, ma con meno sicurezza della categoria precedente.
3. Ambito di...; cerchia di GIOVANNI PAOLO PANINI
A nostro parere opera di un pittore che lavora nello stile dell’artista, contemporaneo o quasi contemporaneo, ma non necessariamente suo allievo.
4. Maniera di...; seguace di GIOVANNI PAOLO PANINI
A nostro parere nello stile dell’artista di epoca più tarda.
5. Da GIOVANNI PAOLO PANINI
A nostro parere copia di un dipinto conosciuto dell’artista.
6. Il termine firmato e/o datato significa che, a nostro parere la firma e/o la data sono di mano dell’artista.
7. Il termine “firma non coeva” significa che, a nostro parere, questa sembra aggiunta in epoca successiva all’opera.
8. Le dimensioni indicano prima l’altezza e poi la base, senza l’ingombro della cornice.
(*). Lotto proveniente da impresa, l’IVA verrà esposta in fattura.
Fotografie:Pietro Scapin
Maria Teresa Furnari
Oscar Giacomini
1. Informazioni importanti per i potenziali acquirenti
1.1 I lotti sono offerti in vendita da Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., società con sede legale in Milano, via Pontaccio 12 (20121), P. Iva e Iscrizione Registro Imprese di Milano n. 01481220133, capitale sociale interamente versato pari ad Euro 34.320,00 (Il Ponte), che agisce in nome e per conto del Venditore in qualità di mandataria con rappresentanza dello stesso, ad eccezione dei casi in cui il Ponte è proprietaria del lotto. Per Venditore si intende la persona fisica o giuridica proprietaria del lotto offerto in vendita in asta da Il Ponte. In ogni caso (anche per le eventuali offerte telefoniche e/o via internet, e/o per le eventuali aste online) la vendita si intende eseguita nell’ambito di una asta pubblica, senza diritto di recesso in favore l’acquirente.
1.2 Le presenti Condizioni Generali di Vendita e le Condizioni Specifiche di Vendita possono essere modificate mediante un avviso affisso in esposizione o tramite un annuncio fatto dal banditore prima dell’inizio dell’asta. I potenziali acquirenti sono pregati di consultare il sito www.ponteonline.com (Sito) per prenderne visione e prendere visione della catalogazione più aggiornata dei lotti presenti in catalogo e delle eventuali diverse condizioni di vendita per la specifica asta.
1.3 La Casa d’Aste agisce in qualità di mandataria del Venditore ed è esente da qualsiasi responsabilità in ordine alla provenienza, stato e descrizione dei lotti nei cataloghi, nelle brochure ed in qualsiasi altro materiale illustrativo; tali descrizioni, così come ogni altra indicazione o illustrazione, devono considerarsi puramente indicative e non possono generare affidamento e/o aspettativa di alcun genere nei potenziali acquirenti. La mancanza di riferimenti espliciti nel catalogo d’asta in merito alle condizioni del lotto non implica che il bene sia senza imperfezioni. Ogni rappresentazione scritta o verbale fornita da Il Ponte, incluse quelle contenute nel catalogo, in relazioni, commenti o valutazioni concernenti qualsiasi caratteristica di un lotto - quale paternità, autenticità, provenienza, attribuzione, origine, data, età, periodo, origine culturale ovvero fonte, la sua qualità, ivi compreso il prezzo o il valore, la stima - riflettono esclusivamente opinioni non vincolanti e possono essere riesaminate da Il Ponte ed, eventualmente, modificate prima che il lotto sia offerto in vendita. Il Ponte, i suoi amministratori, dipendenti, collaboratori o consulenti, non possono ritenersi responsabili degli errori o delle omissioni contenuti nelle suddette descrizioni e/o rappresentazioni. Le stime pubblicate in catalogo sono espresse in euro: il prezzo base d’asta e il Prezzo di aggiudicazione (vale a dire il prezzo a cui il lotto viene aggiudicato in asta dal banditore) possono essere superiori o inferiori alle valutazioni indicate.
1.4 Ogni potenziale acquirente è tenuto a esaminare preventivamente lo stato di ciascun lotto nella esposizione dei lotti organizzata da Il Ponte prima dell’asta, allo scopo di eseguire (anche con propri esperti) un preventivo esame approfondito circa l’autenticità, lo stato di conservazione e le condizioni, la provenienza, il tipo e la qualità dei lotti, su cui esclusivamente i potenziali acquirenti – e l’acquirente finale - assumono ogni rischio e responsabilità. Durante l’esposizione il personale de Il Ponte sarà a disposizione dei potenziali acquirenti per fornire – su richiesta degli stessi - una illustrazione aggiornata dei beni stessi, ove disponibile.
1.5 Ad integrazione delle descrizioni contenute nel catalogo, Il Ponte rende disponibili, a richiesta, condition report sullo stato di ciascun lotto. Il condition report viene fornito per aiutare a valutare le condizioni del lotto ed è solo a scopo indicativo. Tale condition report potrebbe non riferire tutti i difetti, restauri, alterazioni o adattamenti perché Il Ponte non è laboratorio professionale di restauro o conservazione.
Il condition report è una dichiarazione di opinione qualificata ma pur sempre soggettiva e come tale Il Ponte e i suoi esperti non possono essere ritenuti in alcun modo responsabili di tali informazioni né il condition può considerarsi assolutamente esaustivo. Qualsiasi condition report non costituisce quindi un’alternativa ad una consulenza professionale finalizzata a dirimere qualsiasi dubbio.
1.6 Per i lotti con stima inferiore a euro 100,00, non è previsto il rilascio di condition report. Tuttavia, su richiesta dell’interessato, Il Ponte potrà eventualmente fornire materiale fotografico integrativo a supporto della valutazione. Per questi lotti non è ammessa, per alcun motivo, la risoluzione, l’annullamento o lo storno della vendita.
1.7 Tutti i beni di natura elettrica o meccanica sono da considerarsi solamente sulla base del loro valore artistico e decorativo e non sono da considerarsi funzionanti. E’ importante prima dell’uso del lotto oggetto di aggiudicazione che il sistema elettrico eventualmente in esso presente sia certificato da un elettricista qualificato, non assumendo Il Ponte alcuna responsabilità al riguardo.
1.8 Né Il Ponte, né suoi amministratori, dipendenti, collaboratori o consulenti saranno responsabili per atti od omissioni relativi alla preparazione o alla conduzione dell’asta o per qualsiasi altra questione relativa alla vendita del lotto.
1.9 Dopo l’aggiudicazione Il Ponte non potrà essere ritenuta responsabile per eventuali vizi dei lotti, relativi tra l’altro anche allo stato di conservazione, all’errata attribuzione, all’autenticità, alla provenienza, al peso o alla mancanza di qualità dei lotti. I potenziali acquirenti e l’aggiudicatario rinunciano espressamente alla garanzia di cui agli artt. 1490 e 1497 c.c., liberando Il Ponte da ogni relativa responsabilità; per l’effetto, né Il Ponte né il suo personale potranno rilasciare una qualsiasi valida garanzia in tal senso. 1.10 In ogni caso, l’eventuale diversa responsabilità de Il Ponte nei confronti dell’Acquirente (la persona fisica o giuridica che fa in asta l’offerta più alta accetta dal banditore e si aggiudica il lotto) in relazione all’acquisto di un lotto da parte di quest’ultimo è limitata al Prezzo di aggiudicazione e alla commissione d’acquisto pagata a Il Ponte dall’Acquirente. 1.11 Il colpo di martello del banditore determina l’accettazione dell’offerta più alta ed il prezzo a cui il lotto viene aggiudicato dal banditore all’Acquirente. Il colpo di martello del banditore determina inoltre la conclusione del contratto di vendita tra il Venditore e l’Acquirente e in particolare dell’obbligo dell’Acquirente di pagare a Il Ponte l’intero ammontare dovuto per l’aggiudicazione del lotto, incluso il prezzo e la commissione; resta espressamente previsto che solo a seguito dell’integrale pagamento a Il Ponte di tutto quanto dovuto dall’Acquirente la compravendita si intenderà perfezionata e la proprietà e il possesso del lotto aggiudicato potranno passare in capo all’Acquirente (salvo le even-
tuali diverse disposizioni di cui al D.Lgs. n. 42/04, anche in tema di prelazione dello Stato; si rinvia anche al § 11.4 delle presenti condizioni).
2. Offerte per l’asta
2.1 Le offerte per l’acquisto dei lotti possono essere presentate personalmente in sala durante l’asta, mediante un’offerta scritta prima dell’asta, per telefono oppure via internet (in quest’ultimo caso solo se possibile in relazione alla specifica asta).
2.2 L’incremento delle offerte è del 10% rispetto a quella precedente, salvo diversa scelta del banditore comunicata in corso d’asta.
2.3 Nell’ipotesi di offerte di pari importo e presentate attraverso la stessa modalità (vale a dire presentate in sala, per telefono, per iscritto oppure online), Il Ponte terrà in considerazione solo l’offerta ricevuta per prima.
2.4 Ove sorga contestazione in merito all’aggiudicazione di un lotto, quest’ultimo, ad insindacabile giudizio del banditore, potrà essere ritirato dall’asta oppure rimesso in vendita all’asta nello stesso giorno (in questa ultima ipotesi le offerte aventi ad oggetto il lotto in precedenza formulate non saranno più tenute in considerazione).
2.5 A sua completa discrezione, Il Ponte ha il diritto di rifiutare a chiunque di partecipare alle aste; in particolare, Il Ponte può rifiutare la partecipazione all’asta di potenziali acquirenti che in precedenza non abbiano puntualmente adempiuto alle proprie obbligazioni, anche a titolo risarcitorio, nei confronti de Il Ponte.
2.6 Il banditore conduce l’asta partendo dall’offerta che considera adeguata. Il banditore può fare offerte consecutive o in risposta ad altre offerte nell’interesse del Venditore, fino al raggiungimento del Prezzo di riserva (il prezzo minimo concordato in via riservata tra Il Ponte e il Venditore al di sotto del quale il lotto non verrà venduto).
2.7 In qualsiasi momento Il Ponte ha facoltà di ritirare dall’asta qualsiasi lotto offerto in vendita. Il banditore ha la facoltà, a suo insindacabile giudizio, di abbinare o separare i lotti e di variarne l’ordine di vendita rispetto a quanto indicato in catalogo, purché il lotto non sia offerto in asta in una giornata anteriore rispetto a quella indicato nel catalogo d’asta.
2.8 Nei confronti di ciascun potenziale acquirente, Il Ponte si riserva il diritto di subordinare la partecipazione all’asta alla esibizione di una lettera di referenze bancarie, oppure al deposito di un somma a garanzia dell’esatto adempimento delle obbligazioni previste dalle presenti Condizioni Generali di Vendita, la quale verrà restituita una volta conclusa l’asta.
3 Offerte in sala
3.1 Per partecipare all’asta in sala è necessario munirsi dell’apposita paletta numerata, che viene consegnata al banco di registrazione dal personale de Il Ponte in seguito alla compilazione del modulo di iscrizione all’asta e alla esibizione di un documento di identità del potenziale acquirente. L’offerta per aggiudicarsi il lotto è espressa mediante alzata della paletta numerata.
3.2 Il Ponte invita i potenziali acquirenti a munirsi per tempo della paletta numerata e informa che è possibile effettuare l’iscrizione all’asta anche nei giorni nei quali si svolge l’esposizione che precede l’asta. Lo smarrimento della paletta numerata dovrà essere immediatamente comunicato a Il Ponte, che provvederà ad attribuire al potenziale acquirente una nuova paletta numerata. La paletta numerata dovrà essere restituita a Il Ponte al termine dell’asta.
3.3 Subito dopo l’aggiudicazione del lotto, l’Acquirente dovrà sottoscrivere un verbale di aggiudicazione.
3.4 Ciascun lotto aggiudicato in sala sarà fatturato in base alle generalità e indirizzo rilasciati al momento dell’assegnazione della paletta numerata.
3.5 E’ possibile partecipare all’asta in qualità di rappresentante di una terza persona. Il rappresentante, in occasione della registrazione all’asta dovrà esibire una delega sottoscritta dal rappresentato con allegati copia del documento di identità e del codice fiscale del rappresentato e del rappresentante; nell’ipotesi in cui il rappresentato sia una società, la delega dovrà essere sottoscritta dal legale rappresentante o da un procuratore dotato di potere di firma, la cui carta di identità e codice fiscale dovranno essere allegati alla procura. In ogni caso, Il Ponte si riserva la facoltà di impedire la partecipazione all’asta al rappresentante quando, a suo insindacabile giudizio, non ritenga dimostrato il potere di rappresentanza.
3.6 In nessun caso verranno accettate offerte “al meglio” o “salvo visione”.
4. Offerte scritte
4.1 E’ possibile presentare offerte scritte mediante la compilazione del “Modulo offerte 4.1 E’ possibile presentare offerte scritte mediante la compilazione del “Modulo offerte scritte e telefoniche” (Modulo) allegato al catalogo d’asta o scaricabile dal Sito all’interno della sezione Catalogo Online della specifica asta.
4.2 Il Modulo deve essere inviato a Il Ponte almeno entro 24 ore prima l’inizio dell’asta: via fax al numero +39 02.72022083 (per le aste riferite alla sede di via Pontaccio) oppure al numero +39 02.36633096 (per le aste riferite alla sede di via Vascello), oppure in formato pdf via email all’indirizzo info@ponteonline.com (ovvero all’indirizzo email del dipartimento di riferimento de Il Ponte come risultante dal Sito ovvero dal catalogo dell’asta) in ogni caso allegando la documentazione richiesta nel Modulo; in difetto Il Ponte non garantisce la partecipazione del potenziale acquirente all’asta, né che darà esecuzione alle offerte indicate nel Modulo. Il Ponte darà esecuzione solo ad offerte che siano pari o superiori all’80% della stima minima indicata in catalogo e riferita al lotto per il quale l’offerta è presentata.
4.3 Le offerte scritte verranno accettate solo se arrotondate alla decina; in caso contrario, Il Ponte considererà l’offerta come fosse arrotondata alla decina per difetto (ad esempio, una offerta scritta pari ad euro 228,00 verrà considerata da Il Ponte come formulata per euro 220,00).
4.4 Il Ponte, nel dare luogo ai rilanci per conto del potenziale acquirente, terrà conto sia del prezzo di riserva, sia delle altre offerte, in modo da cercare di ottenere l’aggiudicazione del lotto oggetto della proposta scritta al Prezzo di aggiudicazione più basso. Gli importi indicati nel Modulo verranno intesi come importi massimi. Il Ponte non terrà conto
di offerte con importi illimitati ovvero prive di importo.
4.5 Il Ponte non è responsabile di eventuali errori compiuti dal potenziale acquirente nella compilazione del Modulo. Prima di inviare il Modulo a Il Ponte, il potenziale acquirente è tenuto a verificare che la descrizione del lotto indicata nel Modulo corrisponda al bene che si intende acquistare; in particolare il potenziale acquirente è tenuto a verificare che vi sia corrispondenza tra numero di catalogo d’asta dell’opera e descrizione del lotto. In caso di discrepanza tra numero di lotto e descrizione, Il Ponte formulerà l’offerta per conto del potenziale acquirente con esclusivo riferimento al primo, ovvero al numero di lotto.
4.6 Al termine dell’asta, l’Acquirente sarà informato da Il Ponte via email dell’avvenuta aggiudicazione del lotto; in ogni caso, ciascun potenziale acquirente è invitato a contattare Il Ponte ai numeri indicati all’art. 15 per verificare se la propria offerta sia risultata la più alta.
4.7 Nel caso di una offerta scritta e di una offerta in sala, di una offerta telefonica oppure online di pari importo, queste ultime prevarranno rispetto alla offerta scritta.
5 Offerte telefoniche
5.1 Mediante la compilazione ed invio del Modulo, un potenziale acquirente può partecipare all’asta formulando offerte telefoniche.
5.2 Il Modulo deve essere inviato a Il Ponte almeno entro 24 ore prima l’inizio dell’asta via fax al numero +39 02.72022083 (per le aste riferite alla sede di via Pontaccio) oppure al numero +39 02.36633096 (per le aste riferite alla sede di via Vascello), oppure in formato pdf via email all’indirizzo info@ponteonline.com (o all’indirizzo email del dipartimento di riferimento de Il Ponte risultante dal Sito o dal catalogo dell’asta), in ogni caso allegando la documentazione richiesta nel Modulo e considerando implicitamente formulata l’offerta sulla base d’asta.
5.3 A seguito della ricezione del Modulo e della sua corretta compilazione, Il Ponte provvederà a contattare il potenziale acquirente al numero di telefono indicato nel Modulo prima che il lotto per il quale il potenziale acquirente intende formulare offerte telefoniche sia offerto in vendita all’asta.
5.4 La stima minima indicata in catalogo riferita a ciascun lotto per il quale si intende formulare offerte telefoniche deve essere pari ad almeno euro 100,00; in difetto, Il Ponte non ricontatterà il potenziale acquirente e quest’ultimo non potrà formulare offerte telefoniche ad oggetto il lotto.
5.5 Qualora, per qualsiasi motivo, anche di natura tecnica, Il Ponte non riuscisse a contattare telefonicamente il potenziale acquirente, Il Ponte, in relazione a ciascun lotto indicato nel Modulo, avrà facoltà di effettuare offerte per conto del potenziale acquirente sino ad un Prezzo di aggiudicazione pari alla offerta massima indicata dal potenziale acquirente nel Modulo o, in mancanza di questa offerta massima, alla base d’asta riferita al lotto.
5.6 Il Ponte non risponde in alcun modo per il ritardo o mancata esecuzione di ordini telefonici derivanti dal malfunzionamento della linea telefonica.
5.7 I collegamenti telefonici durante l’asta saranno registrati. Il personale de Il Ponte è in grado di effettuare telefonate in italiano, inglese, francese, cinese, spagnolo e portoghese.
6 Offerte online
6.1 Il Ponte comunicherà sul Sito (almeno 24 ore prima l’inizio dell’asta) e/o sul catalogo d’asta se è possibile formulare offerte anche online, tramite il Sito o siti gestiti da terzi.
6.2 Le offerte online sono disciplinate sia dalle presenti Condizioni Generali di Vendita, sia dalle Condizioni di Vendita per la specifica asta disponibili sul Sito o su richiesta, sia dalle “Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online” disponibili sul Sito o su richiesta. In caso di difformità tra le presenti Condizioni Generali di Vendita e le “Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online”, queste ultime prevarranno.
6.3 Per informazioni in merito alla registrazione all’asta e alla presentazione di offerte online si prega di far riferimento al Sito.
6.4 In caso di partecipazione all’asta e offerte formulate attraverso piattaforme e/o siti internet diversi dalla piattaforma Il Ponte Live, sarà applicata e dovuta, ove prevista una ulteriore commissione sul Prezzo di aggiudicazione oltre le commissioni e spese già esposte nelle Condizioni Generali di Vendita (si rinvia per ogni altra informazione alle Condizioni di Vendita della specifica asta).
7 Pagamento
7.1 In caso di aggiudicazione del lotto, l’Acquirente dovrà corrispondere a Il Ponte il Prezzo di aggiudicazione del lotto, oltre alle commissioni di acquisto indicate all’interno delle Condizioni di Vendita della specifica asta e consultabili sul Sito (nella sezione Catalogo Online della specifica asta) o su richiesta, oltre al pagamento di qualsiasi altro importo eventualmente dovuto a Il Ponte ai sensi delle presenti Condizioni Generali di Vendita (v. anche § 6.4) e connesso alla aggiudicazione del lotto (Ammontare dovuto).
7.2 L’Acquirente è obbligato a versare l’Ammontare dovuto entro e non oltre dieci giorni, decorrenti dal giorno successivo a quello della aggiudicazione.
7.3 In caso di mancato o ritardato pagamento da parte dell’Acquirente, in tutto o in parte, dell’Ammontare dovuto entro il predetto termine essenziale, Il Ponte potrà risolvere la vendita ex art. 1456 c.c. mediante semplice comunicazione scritta. In questo caso, Il Ponte avrà comunque diritto al pagamento di una penale pari al doppio delle commissioni di acquisto che l’Acquirente inadempiente avrebbe dovuto pagare, oltre l’eventuale maggior danno, e potrà comunque trattenere gli eventuali acconti versati dall’Acquirente.
7.4 Ciascun lotto può essere pagato a mezzo assegno circolare, carta di credito, bancomat, bonifico e contanti, nel rispetto dei limiti di legge.
7.5 Il pagamento del lotto può essere effettuato a Milano presso la sede de Il Ponte di via Pontaccio 12 o di via Medici del Vascello 8 (a seconda del luogo in cui si è svolta l’asta) ai seguenti orari di ufficio: Lun.-Ven. 9:00-13:00; 14:00-17:30 (esclusi i giorni di festività nazionale in Italia).
7.6 Le carte di credito accettate sono le seguenti: American Express, Diners, Visa e MasterCard. Il pagamento può essere disposto solo dal titolare della carta di credito.
7.7 Le coordinate bancarie per i bonifici sono le seguenti: IBAN IT 51H0832950860000000011517; Swift code n. ICRAITRR950; beneficiario Il PonteCasa d’Aste s.r.l. Nella causale si prega di indicare il proprio nome, cognome, numero
di lotto e asta.
7.8 Il Ponte si riserva la facoltà di controllare la provenienza dei pagamenti ricevuti e di non accettare pagamenti provenienti da persone differenti dall’Acquirente.
7.9 Ai sensi del D.Lgs. n. 231/07 e successive modifiche ed integrazioni e nel pieno rispetto delle disposizioni del D.Lgs. 196/2003 (Codice della Privacy) e del Regolamento UE 2016/679, Il Ponte richiederà a tutti i Clienti i dati necessari ai fini dell’adempimento degli obblighi di adeguata verifica del Cliente e del titolare effettivo. In caso di formale richiesta da parte delle Autorità e della Pubblica Amministrazione, e in ogni altro caso previsto dalla legge, Il Ponte potrà comunicare il nominativo e i recapiti dell’Acquirente.
8 Consegna e ritiro del lotto
8.1 Il lotto sarà consegnato da Il Ponte all’Acquirente solo a seguito dell’intero pagamento dell’Ammontare dovuto (salvo le eventuali diverse disposizioni di cui al D.Lgs. n. 42/04, anche in tema di prelazione dello Stato; si rinvia anche al § 11.4 delle presenti condizioni).
8.2 Il Ponte non assume l’obbligo di provvedere alla spedizione del lotto oggetto di aggiudicazione, il quale dovrà essere ritirato dall’Acquirente a Milano presso la sede de Il Ponte di via Pontaccio 12 o di via Medici del Vascello 8 (a seconda del luogo di svolgimento dell’asta), entro dieci giorni successivi al giorno dell’avvenuto pagamento dell’Ammontare dovuto.
8.3 Qualora l’Acquirente non provveda al tempestivo ritiro del lotto saldato entro dieci giorni dall’avvenuto pagamento o dall’ottenimento dell’attestato di libera circolazione e/o della licenza di esportazione, Il Ponte avrà facoltà di procedere all’eliminazione del lotto, previa comunicazione via raccomandata a.r. o Pec. L’acquirente riconosce ed accetta che nell’ipotesi di eliminazione del lotto, non avrà titolo per promuovere alcun tipo di azione o reclamo, innanzi a qualsiasi autorità, nei confronti de Il Ponte, il quale è pertanto manlevato da qualsiasi responsabilità.
8.4 Nel caso in cui l’Acquirente incarichi un terzo di ritirare il lotto, quest’ultimo dovrà essere munito di delega scritta rilasciata dall’Acquirente nonché fotocopia del documento del delegante e del delegato.
8.5 Su espressa richiesta dell’Acquirente, Il Ponte potrà organizzare, a spese e a rischio dell’Acquirente, l’imballaggio, il trasporto e l’assicurazione del lotto, previa comunicazione e accettazione scritta da parte dell’Acquirente delle relative spese. La spedizione potrà essere effettuata da un trasportatore incaricato da Il Ponte, su indicazione dell’Acquirente, ovvero incaricato direttamente dall’Acquirente, a seconda degli accordi.
8.6 Nell’ipotesi di morte, interdizione, inabilitazione, estinzione/ cessazione, per qualsiasi motivo, dell’Acquirente, debitamente comunicata a Il Ponte, quest’ultima acconsentirà a riconsegnare il lotto previo accordo di tutti gli aventi causa dell’Acquirente ovvero secondo le modalità stabilite dall’autorità giudiziaria.
9 Passaggio del rischio 9.1 Un lotto acquistato è interamente a rischio dell’Acquirente a partire dalla data più antecedente fra quelle in cui l’Acquirente: (i) prende in consegna il lotto acquistato o (ii) paga l’Ammontare dovuto per il lotto; qualora nessuna di queste ipotesi si realizzi, il passaggio del rischio avverrà in ogni caso dalla data in cui è decorso il termine di dieci (10) giorni dalla avvenuta aggiudicazione del lotto. Con il passaggio del rischio in capo all’Acquirente quest’ultimo esonera espressamente Il Ponte da ogni responsabilità circa la sorte del lotto aggiudicato, anche per eventuali danni, furti, incendio, perimento, smarrimento del lotto stesso (totale o parziale).
9.2 L’Acquirente sarà risarcito per qualsiasi perdita o danno del lotto che si verifichi dopo l’aggiudicazione ma prima del trasferimento del rischio ed il risarcimento non potrà superare il Prezzo di aggiudicazione del lotto, oltre alla commissione d’acquisto ricevuta da Il Ponte. In nessun caso Il Ponte si assume la responsabilità per la perdita o danni di cornici/ vetro che contengono o coprono stampe, dipinti o altre opere, a meno che la cornice o/e il vetro non costituiscano il lotto venduto all’asta.
9.3 In nessun caso Il Ponte sarà responsabile per la perdita o il danneggiamento (totali o parziali) del lotto aggiudicato: (i) verificatisi a seguito di un qualsiasi intervento (compresi interventi di restauro, interventi sulle cornici e interventi di pulitura) da parte di terzi da chiunque incaricati; (ii) derivanti, direttamente o indirettamente, da: (a) cambiamenti di umidità o temperatura; (b) normale usura o graduale deterioramento derivanti da interventi sul bene e/o da altri eventi (inclusi i tarli e i parassiti del legno); (c) errori di trattamento; (d) guerra, fissione nucleare, contaminazione radioattiva, armi chimiche, biochimiche o elettromagnetiche; (e) atti di terrorismo; (f) casi di lockdown e simili, disposizioni da parte delle Autorità, ogni altra causa di forza maggiore estranea al controllo de Il Ponte.
10 Contraffazione 10.1 Nel caso in cui, dopo l’aggiudicazione, un lotto risulti essere una contraffazione, Il Ponte rimborserà all’Acquirente che abbia fatto richiesta di risoluzione del contratto di vendita - previa restituzione del lotto a Il Ponte - un importo pari al Prezzo di aggiudicazione e alle commissioni di acquisto corrisposte, in entrambi i casi nella valuta in cui questi importi sono stati pagati dall’Acquirente. L’obbligo de Il Ponte è sottoposto alla condizione che, non più tardi di cinque (5) anni dalla data della aggiudicazione, l’Acquirente: (i) comunichi a Il Ponte per iscritto, entro novanta (90) giorni dalla data in cui ha avuto una notizia che lo induca a ritenere che il lotto sia una contraffazione, il numero del lotto, la data dell’asta alla quale il lotto è stato acquistato e i motivi per i quali l’Acquirente ritenga che il lotto sia una contraffazione; (ii) sia in grado di riconsegnare a Il Ponte il lotto, libero da rivendicazioni o da ogni pretesa da parte di terzi sorta dopo la data della vendita e il lotto sia nelle stesse condizioni in cui si trovava alla data della vendita; (iii) fornisca a Il Ponte le relazioni di almeno due studiosi o esperti indipendenti e di riconosciuta competenza a livello internazionale, in cui siano spiegate le ragioni per cui il lotto sia ritenuto una contraffazione.
10.2 Il Ponte non sarà vincolato dai pareri forniti dall’Acquirente e si riserva il diritto di richiedere l’ulteriore parere di altri esperti a proprie spese.
10.3 Il Ponte non effettuerà il rimborso se: (i) la descrizione nel catalogo era conforme all’opinione generalmente accettata di studiosi ed esperti alla data della vendita o
indicava come controversa l’autenticità o l’attribuzione del lotto; o (ii) alla data della pubblicazione del catalogo la contraffazione del lotto poteva essere accertata soltanto svolgendo analisi generalmente ritenute inadeguate allo scopo o difficilmente praticabili, il cui costo era irragionevole o che avrebbero ragionevolmente potuto danneggiare il lotto e di conseguenza comportarne una diminuzione del valore.
Ai sensi del presente articolo, per contraffazione si intende, secondo la ragionevole opinione de Il Ponte, l’imitazione di un lotto offerto in vendita, non descritta come tale nel catalogo d’asta, creata a scopo di inganno su paternità, autenticità, provenienza, attribuzione, origine, fonte, data, età, periodo. Non costituisce una contraffazione un lotto che sia stato restaurato o sottoposto ad opera di modifica di qualsiasi natura (tra cui la ripitturazione o la sovrapitturazione).
11 Esportazione dal territorio della Repubblica italiana. Dichiarazione di interesse culturale 11.1 L’esportazione dal territorio della Repubblica italiana di un lotto può essere soggetta al rilascio di un attestato di libera circolazione ovvero di una licenza di esportazione, ai sensi di quanto previsto dagli artt. 68 e ss. del D. Lgs 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice Urbani). L’Acquirente sarà tenuto, per i lotti sottoposti al procedimento di dichiarazione di interesse culturale (c.d. “notifica”) ex artt. 13 e ss. D.Lgs. n. 42/2004, all’osservanza di tutte le disposizioni di cui alla legge e di ogni altra normativa speciale applicabile, anche in materia doganale, valutaria, tributaria, e di specie protette. È esclusivo onere dei partecipanti all’asta e dell’Acquirente verificare le eventuali restrizioni alla circolazione e/o esportazione del lotto di proprio interesse e comunque del lotto aggiudicato, ovvero le eventuali licenze o attestati previsti dalla legge, in Italia e nel Paese di destinazione, nonché provvedere alle eventuali formalità e obblighi di legge previsti per la circolazione e/o l’esportazione del lotto aggiudicato, con espresso esonero di ogni eventuale obbligo e/o responsabilità in capo a Il Ponte.
11.2 Il mancato rilascio o il ritardo nel rilascio dell’attestato di libera circolazione e/o della licenza di esportazione non può costituire una causa di risoluzione o di annullamento della vendita, né giustificare il mancato o ritardato pagamento da parte dell’Acquirente dell’Ammontare dovuto.
11.3 Su richiesta e a spese dell’Acquirente, Il Ponte può accettare di presentare la denuncia per ottenere l’attestato di libera circolazione e/o DVAL e/o la licenza di esportazione, a condizione che l’Acquirente abbia già corrisposto l’Ammontare dovuto. L’importo che l’Acquirente deve pagare a Il Ponte per la presentazione della denuncia ammonta ad euro 150,00 (oltre IVA ed eventuali spese di trasporto), per ciascuna opera oggetto della denuncia, salvo diversamente indicato all’interno delle Condizioni Specifiche di Vendita. In ogni caso Il Ponte non assume alcuna responsabilità, né obbligo, né garanzia, circa il buon esito della relativa pratica e il rilascio di quanto richiesto dall’Acquirente. 11.4 Ciascun lotto offerto in vendita all’asta può essere stato già oggetto di dichiarazione di interesse culturale da parte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ai sensi dell’art. 13 del Codice Urbani. In tal caso - o nel caso in cui in relazione al lotto sia stato avviato il procedimento di dichiarazione di interesse culturale ai sensi dell’art. 14 del Codice Urbani - Il Ponte ne darà comunicazione in catalogo e/o mediante un annuncio del banditore prima che il lotto sia offerto in vendita. Nel caso in cui il lotto sia stato oggetto di dichiarazione di interesse culturale precedentemente alla aggiudicazione, il Venditore provvederà a denunciare la vendita al Ministero competente ex art. 59 Codice Urbani. La vendita sarà sospensivamente condizionata al mancato esercizio da parte del Ministero competente del diritto di prelazione nel termine di sessanta giorni dalla data di ricezione della denuncia, ovvero nel termine maggiore di centottanta giorni di cui all’art. 61 comma II del Codice Urbani. In pendenza del termine per l’esercizio della prelazione il lotto non potrà essere consegnato all’ Acquirente in base a quanto stabilito dall’art. 61 del Codice Urbani. In ogni caso, resta inteso che l’eventuale dichiarazione di interesse culturale (o anche solo l’avvio del relativo procedimento) che dovesse intervenire successivamente alla aggiudicazione non potrà inficiare o invalidare l’aggiudicazione, né l’obbligo di pagamento dell’Ammontare complessivo e in generale la compravendita del lotto. 11.5 Il lotto contrassegnato con il simbolo “§” è in temporanea importazione doganale. E’ soggetto ad IVA (secondo legge) sul valore di aggiudicazione solo per gli acquirenti residenti nell’U.E. La chiusura della temporanea importazione doganale del costo di euro 300 è a carico dell’Acquirente. Il Ponte non è responsabile per le tempistiche burocratiche. 11.6 Il lotto contrassegnato con il simbolo “#” è in temporanea importazione artistica.
12 Diritto di seguito
12.1 Qualora dovuto, il pagamento del c.d. “diritto di seguito” (introdotto dal Decreto Legislativo 13 febbraio 2006, n. 118, attuativo della Direttiva 2001/84/CE) sarà corrisposto dal Venditore
13 Specie protette
13.1 I certificati Cites sono validi solo sul territorio dell’Unione Europea. I beni in avorio, per quanto muniti del suddetto certificato, non possono essere esportati al di fuori del territorio dell’Unione Europea. 13.2 Indipendentemente dall’ottenimento di un attestato o di una licenza di esportazione ex art. 68 e ss. del Codice Urbani, tutti i lotti costituiti da o contenenti parti di piante o animali (es.: ossa di balena, coccodrillo, corallo, tartaruga), a prescindere dall’età e dal valore, potrebbero necessitare di una licenza o un certificato prima dell’esportazione e/o di ulteriori licenze e/o certificati per l’importazione nei paesi Extra UE. L’ottenimento di una licenza o di un certificato di importazione non garantisce l’ottenimento di una licenza o di un certificato per l’esportazione e viceversa. Il Ponte consiglia i potenziali acquirenti di controllare le proprie legislazioni circa i requisiti necessari per le importazioni nel proprio Paese di beni fatti o contenenti specie protette. Prima di effettuare qualsiasi offerta, è responsabilità dell’Acquirente accertarsi di poter ottenere tali licenze/certificati di importazione o esportazione, così come ogni altro documento richiesto, con espresso esonero di ogni eventuale obbligo e/o responsabilità in capo a Il Ponte.
14 Garanzia legale di conformità
14.1 Ove previsto per legge, i lotti venduti tramite Il Ponte sono coperti dalla garanzia legale di conformità prevista dagli artt. 128-135 del Codice del Consumo (Garanzia Legale), se applicabili.
14.2 La Garanzia Legale è riservata al consumatore (vale a dire, ai sensi dell’art. 3, I comma, lett. a) del Codice del Consumo, la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta).
14.3 Il Venditore è responsabile nei confronti del consumatore per un difetto di conformità esistente al momento della consegna del prodotto e che si manifesti entro due anni da tale consegna. Il difetto di conformità deve essere denunciato al Venditore, a pena di decadenza dalla garanzia, nel termine di due mesi dalla data in cui è stato scoperto. Salvo prova contraria, si presume che i difetti di conformità che si manifestano entro i sei mesi dalla consegna del prodotto esistessero già a tale data, a meno che tale ipotesi sia incompatibile con la natura del prodotto o con la natura del difetto di conformità. A partire dal settimo mese successivo alla consegna del lotto, sarà invece onere del consumatore provare che il difetto di conformità esisteva già al momento della consegna dello stesso. Per poter usufruire della Garanzia Legale, il consumatore dovrà quindi fornire innanzitutto prova della data dell’aggiudicazione e della consegna del lotto. E’ opportuno, quindi, che il consumatore, a fini di tale prova, conservi qualsiasi documentazione idonea a dimostrare l’aggiudicazione (ad esempio la fattura di acquisto) e la data di consegna o ritiro del lotto.
14.4 Con riferimento alla definizione di “difetto di conformità”, si rimanda a quanto indicato all’art. 129, comma II, del Codice del Consumo. Sono esclusi dal campo di applicazione della Garanzia Legale eventuali difetti determinati da fatti accidentali o da responsabilità del consumatore ovvero da un uso del lotto difforme rispetto alla sua destinazione d’uso.
14.5 In caso di difetto di conformità debitamente denunciato nei termini, il consumatore ha diritto: (i) in via primaria, alla riparazione o sostituzione gratuita del lotto, a sua scelta, salvo che il rimedio richiesto sia oggettivamente impossibile o eccessivamente oneroso rispetto all’altro; (ii) in via secondaria (nel caso cioè in cui la riparazione o la sostituzione siano impossibili o eccessivamente onerose ovvero la riparazione o la sostituzione non siano state realizzate entro termini congrui ovvero la riparazione o la sostituzione precedentemente effettuate abbiano arrecato notevoli inconvenienti al consumatore) alla riduzione del Prezzo di aggiudicazione o alla risoluzione del contratto, a sua scelta. Il rimedio richiesto è eccessivamente oneroso se impone al Venditore spese irragionevoli in confronto ai rimedi alternativi che possono essere esperiti, tenendo conto: (i) del valore che il bene avrebbe se non vi fosse il difetto di conformità; (ii) dell’entità del difetto di conformità; (iii) dell’eventualità che il rimedio alternativo possa essere esperito senza notevoli inconvenienti per il consumatore.
14.6 Nel caso in cui il lotto, nel corso del periodo di validità della Garanzia Legale, manifesti un difetto di conformità, il consumatore può comunicare la circostanza a Il Ponte ai contatti indicati all’art. 15. Il Ponte darà tempestivo riscontro alla comunicazione del presunto difetto di conformità e indicherà al consumatore la specifica procedura da seguire.
15 Contatti
E’ possibile chiedere informazioni, inviare comunicazioni, richiedere assistenza o inoltrare reclami, contattando Il Ponte con le seguenti modalità:
• per email: all’indirizzo info@ponteonline.com;
• per posta: scrivendo a Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., Milano, via Pontaccio 12 (20121) oppure via Medici del Vascello 8 (20138);
• per telefono: al numero +39 02.863141 (sede di via Pontaccio 12) oppure +39 02.8631472 (sede di via Medici del Vascello 8) (numeri di telefono a pagamento, operativi nei seguenti giorni e orari: Lun.-Ven. 9:00-13.00; 14.00-18.00, per la sede di via Pontaccio 12; 9:00-13:30; 14:00-17:30 per la sede di via Medici del Vascello 8, in entrambi i casi esclusi i giorni di festività nazionale in Italia);
• per fax: al numero +39 02.72022083 (sede di via Pontaccio 12) oppure +39 02.36633096 (sede di via Medici del Vascello 8);
Il Ponte risponderà ai reclami presentati entro cinque giorni lavorativi dal ricevimento degli stessi.
16 Foro e legge applicabile
16.1 Il rapporto contrattuale tra Il Ponte e l’Acquirente è regolato dalla legge italiana. In caso di traduzione in altra lingua delle presenti Condizioni Generali di Vendita, prevarranno e resteranno valide e vincolanti le condizioni di vendita nel testo in lingua italiana in caso di conflitto con la traduzione in lingua straniera.
16.2 Nel caso di Acquirente consumatore, per ogni controversia relativa all’applicazione, esecuzione e interpretazione delle presenti Condizioni Generali di Vendita è competente il foro del luogo in cui il consumatore risiede o ha eletto domicilio.
16.3 Ai sensi dell’art. 141-sexies, comma 3 del Codice del Consumo, ove applicabile, Il Ponte informa l’Acquirente consumatore che, nel caso in cui egli abbia presentato un reclamo direttamente a Il Ponte, a seguito del quale non sia stato tuttavia possibile risolvere la controversia così insorta, Il Ponte fornirà le informazioni in merito all’organismo o agli organismi di Alternative Dispute Resolution per la risoluzione extragiudiziale delle controversie relative ad obbligazioni derivanti da un contratto concluso in base alle presenti Condizioni Generali di Vendita (cc.dd. organismi ADR, come indicati agli artt. 141-bis e ss. Codice del Consumo), precisando se intenda avvalersi o meno di tali organismi per risolvere la controversia stessa.
16.4 Il Ponte informa inoltre l’Acquirente consumatore che è stata istituita una piattaforma europea per la risoluzione online delle controversie dei consumatori (c.d. piattaforma ODR). La piattaforma ODR è consultabile al seguente indirizzo http://ec.europa.eu/consumers/odr/; attraverso la piattaforma ODR l’Acquirente consumatore potrà consultare l’elenco degli organismi ADR, trovare il link al sito di ciascuno di essi e avviare una procedura di risoluzione online della controversia in cui sia coinvolto.
Sono fatti salvi in ogni caso il diritto dell’Acquirente consumatore di adire il giudice ordinario competente della controversia derivante dalle presenti Condizioni Generali di
Vendita, qualunque sia l’esito della procedura di composizione extragiudiziale delle controversie relative ai rapporti di consumo mediante ricorso alle procedure di cui alla Parte V, Titolo II-bis Codice del Consumo.
16.5 L’Acquirente che risiede in uno stato membro dell’Unione Europea diverso dall’Italia, può, inoltre, accedere, per ogni controversia relativa all’applicazione, esecuzione e interpretazione delle presenti Condizioni Generali di Vendita, al procedimento europeo istituito per le controversie di modesta entità, dal Regolamento (CE) n. 861/2007 del Consiglio, dell’11 luglio 2007, a condizione che il valore della controversia non ecceda, esclusi gli interessi, i diritti e le spese, Euro 5.000,00. Il testo del regolamento è reperibile sul sito www.eur-lex.europa.eu.
II. Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online Queste Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online (Condizioni) si applicano alle aste per le quali Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., società con sede legale in Milano, via Pontaccio 12 (20121), P. Iva e Iscrizione Registro Imprese di Milano n. 01481220133, capitale sociale interamente versato pari ad Euro 34.320,00 (Il Ponte), consenta la formulazione di offerte online tramite il sito www.ponteonline.com (Sito) ovvero siti di terzi (Piattaforme). Ciascun lotto è offerto in vendita da Il Ponte. I contratti di vendita all’asta conclusi online mediante il Sito e/o le Piattaforme sono esclusi dalla disciplina del Capo I, Titolo III del Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206.in quanto conclusi in occasione di una vendita all’asta.
Queste Condizioni si aggiungono (e non si sostituiscono) alle sopra riportate Condizioni Generali di Vendita, le cui definizioni si intendono qui richiamate, nonchè alle Condizioni di Vendita della specifica asta consultabili sul Sito (nella sezione Catalogo Online della specifica asta) o su richiesta.
Partecipando all’asta tramite il Sito e/o le Piattaforme, l’offerente accetta di essere vincolato alle Condizioni Generali di Vendita, alle Condizioni di Vendita della specifica asta ed a queste ulteriori Condizioni.
1. Istantaneità ed irrevocabilità dell’offerta online.
Eccezione al diritto di recesso
Per registrarsi all’asta è necessario inviare una copia della propria carta di identità in corso di validità all’indirizzo info@ponteonline.com. In difetto, non sarà possibile registrarsi all’asta. Il Ponte si riserva il diritto di rifiutare o revocare la registrazione all’asta a sua esclusiva discrezione. Il procedimento per effettuare un’offerta tramite il Sito e/o la Piattaforma è istantaneo; l’offerta è inviata non appena l’offerente clicca il relativo bottone ed è definitiva. Sottoponendo un’offerta online tramite il Sito e/o la Piattaforma l’offerta è considerata definitiva e non è in alcun modo possibile modificarla o revocarla. Inoltre, ai sensi dell’articolo 59, comma 1, lettera m) del Codice del Consumo, qualora il contratto di vendita all’asta sia concluso con un offerente che abbia formulato un’offerta online tramite il Sito e/o la Piattaforma e possa essere qualificato come consumatore in base all’art. 3, comma 1, lett. a) del Codice del Consumo, l’Acquirente non disporrà del diritto di recesso, in quanto il metodo di vendita utilizzato è un’asta pubblica, come definita dall’art. 45, comma 1 lettera o) del Codice del Consumo. Se l’offerta inviata a Il Ponte è la più alta, l’Acquirente irrevocabilmente accetta di pagare l’intero prezzo di acquisto, incluse le commissioni di acquisto e tutte le tasse applicabili e qualsiasi altro addebito.
2. Modalità di pagamento e di consegna
Modalità di pagamento: si rinvia alla clausola 7 delle Condizioni Generali di Vendita e delle Condizioni di Vendita della specifica asta consultabili sul Sito (nella sezione Catalogo Online della specifica asta) o su richiesta. Consegna: si rinvia alla clausola 8 delle Condizioni Generali di Vendita.
3. Offerte incrementali
Ogni offerta incrementale comparirà sullo schermo del Sito e/o della Piattaforma. Il banditore ha la facoltà di variare gli incrementi per gli offerenti presenti nella sala d’aste e tramite telefono, ma coloro che formulano un’offerta tramite il Sito e/o la Piattaforma potrebbero non essere in grado di fare un’offerta per un importo diverso rispetto a quello di un’intera offerta incrementale. Tutte le offerte all’asta saranno espresse in Euro.
4. Responsabilità dell’offerente
Coloro che formulano offerte tramite il Sito e/o la Piattaforma sono responsabili della loro conoscenza di tutte le comunicazioni e gli annunci effettuati durante l’asta. Tutte le comunicazioni effettuate saranno lette dal banditore, all’inizio, se del caso, o durante l’asta, prima che il lotto rilevante sia offerto in vendita. Il Ponte raccomanda che coloro che formulano offerte tramite il Sito e/o la Piattaforma si autentichino tramite log-in almeno dieci minuti prima dell’inizio dell’asta per assicurarsi di ascoltare tutte le comunicazioni effettuate dal banditore all’inizio dell’asta. Tutte le comunicazioni di modifiche relative all’offerta in vendita del lotto (“sale room notices”) e gli annunci in sala eseguiti dal banditore sono parte delle presenti Condizioni e delle Condizioni Generali di Vendita e delle Condizioni di Vendita della specifica asta. Il Ponte si riserva il diritto di rifiutare o revocare il permesso di fare offerte online attraverso il Sito e/o la Piattaforma, nonché di revocare i privilegi di offerta nel corso di una asta. Gli aggiudicatari dei lotti riceveranno una conferma dell’aggiudicazione e l’estratto conto in relazione al loro acquisto dopo la vendita.
5. Esonero di responsabilità de Il Ponte
Il Ponte non sarà responsabile per eventuali errori o malfunzionamenti nella presentazione delle offerte tramite il Sito e/o la Piattaforma, inclusi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, errori o malfunzionamenti causati da: (i) una perdita di connessione a Internet o al software del Sito e/o della Piattaforma da parte de Il Ponte ovvero del cliente; (ii) un malfunzionamento o un problema con il software del Sito e/o della Piattaforma; oppure (iii) un guasto o un problema di connessione internet, rete mobile o computer del cliente. Il Ponte non è dunque responsabile per qualsiasi impossibilità di formulare un’offerta online o per gli eventuali errori o omissioni in relazione ad essa. La partecipazione all’asta tramite il Sito e/o la Piattaforma avviene pertanto a esclusivo rischio degli offerenti e potenziali acquirenti, che assumono ogni rischio e responsabilità sulla ricezione e il buon esito delle offerte formulate e/o da formulare.
INFORMATIVA EX ART. 13 del G.D.P.R.
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del Nuovo Regolamento sulla Protezione del Dati (GDPR 2016/679), s’ informa il Cliente (c.d. interessato) che: 1. Titolare e altri soggetti designati Il Titolare del trattamento è Il Ponte - Casa D’aste S.r.l. , con sede legale in Milano, Via Pontaccio n. 12, nella persona della direttrice, Dott.ssa Rossella Novarini, mail: direzione. generale@ponteonline.com e che, ai fini del riscontro all’interessato in caso di esercizio dei diritti ad opera di quest’ultimo, è possibile rivolgersi alla Dott.ssa Francesca Conte, mail: francesca.conte@ponteonline.com.
Il DPO nominato è Programmastudio Spa, nella persona del Dott. Pasquale Iannone, tel. 02 2829389, mail: privacy@programmastudio.it.
2. Trattamenti effettuati e base giuridica
I dati di natura personale, liberamente forniti dal Cliente alla società in ragione dell’attività svolta in virtù di apposita regolamentazione contrattuale saranno trattati in modo lecito, secondo correttezza, nonché a norma di quanto stabilito dal Regolamento, per la finalità di:
• espletamento del mandato a vendere e/o dell’adesione alla partecipazione alle aste in programma;
• per le finalità previste dalla vigente normativa in materia di antiriciclaggio (D.Lgs. 231/07 e successive modifiche).
Il conferimento dei dati sopra indicati è obbligatorio affinché il Titolare possa espletare l’incarico affidatogli. In caso di rifiuto a fornire i dati richiesti, il Titolare si troverà nell’impossibilità di eseguire le prestazioni contrattualmente previste, per fatto e colpa del Cliente interessato.
I dati di natura personale quali l’indirizzo e-mail, forniti facoltativamente dal Cliente alla società in ragione di apposito consenso rilasciato dallo stesso, saranno trattati in modo lecito e secondo correttezza, nonché a norma di quanto stabilito dal Regolamento per la finalità d’inoltro di informative, aggiornamenti e novità in merito alle nuove aste e/o eventi futuri. Per tale trattamento la società raccoglierà il consenso con modalità elettroniche e /o cartacee. L’immagine verrà ripresa, mediante sistema di videoregistrazione e come da informativa regolarmente esposta, nell’interesse legittimo del Titolare, ovvero allo scopo di tutelare la sicurezza delle persone e la tutela del patrimonio dell’azienda.
3. Strumenti di trattamento e modalità di conservazione dei dati
I dati trattati (che potranno avere natura: comune ed identificativa) sono aggiornati, completi, pertinenti e non eccedenti rispetto alle sopracitate finalità del trattamento. I medesimi dati saranno trattati, nel rispetto della sicurezza e riservatezza necessari attraverso le seguenti modalità: raccolta dei dati presso l’interessato, registrazione e conservazione dei medesimi per gli scopi predeterminati, espliciti e legittimi. Gli stessi dati saranno trattati sia con strumenti cartacei che con mezzi elettronici ed automatizzati.
I dati personali saranno trattati dal Titolare del trattamento nonché dai dipendenti e collaboratori autorizzati al trattamento medesimo.
I dati potranno essere comunicati, oltre che agli enti pubblici destinatari delle comunicazioni/dichiarazioni oggetto del presente contratto, anche agli organi ispettivi preposti, ove richiesti in seno a fasi di verifiche e controllo, inerenti alla regolarità degli adempimenti. I medesimi dati, oggetto della presente informativa, potranno essere comunicati a professionisti e/o collaboratori del titolare per l’espletamento dell’incarico affidato e per le stesse finalità. Per contro i dati in discorso non saranno oggetto di diffusione, oltre i limiti ivi specificati, salvo diversa indicazione dell’interessato, fornita per iscritto.
Non è intenzione del Titolare trasferire i dati oggetto della presente ad un paese terzo o ad una organizzazione internazionale. Si precisa che anche il backup esterno è eseguito da società italiana, quindi tenuta anch’essa al rispetto della normativa privacy in discorso, tramite l’utilizzo di server siti in territorio italiano.
Non è presente alcun processo decisionale automatizzato.
Infine, si informa l’interessato che Il Titolare ha posto in essere una gran varietà di misure di sicurezza per proteggere i dati contro il rischio di perdita, abuso o alterazione.
4. Periodo di conservazione dei dati
I dati, oggetto della presente informativa, saranno conservati:
• per 10 anni (dieci anni) dalla conclusione del rapporto contrattuale, per trattamenti aventi base giuridica contrattuale;
• 5 anni dalla revoca del consenso per i trattamenti aventi base consensuale;
• non oltre le 72 ore, relativamente al trattamento delle immagini della videosorveglianza.
5. Diritti dell’interessato L’interessato ha diritto:
• di chiedere al Titolare del trattamento la conferma o meno della detenzione di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile, nonché l’accesso ai dati personali, il loro possibile aggiornamento o integrazione, la rettifica o la cancellazione degli stessi, la trasformazione dei medesimi in forma anonima ovvero il blocco di quelli trattati in violazione della normativa, la limitazione del trattamento che lo riguardano o di opporsi al loro trattamento, oltre al diritto alla portabilità dei dati. Ha altresì il diritto di ottenere l’indicazione dell’origine dei dati personali, la loro finalità e le modalità di trattamento, nonché la logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici;
• potrà inoltre opporsi in tutto o in parte al trattamento dei dati che lo riguardano ai fini dell’invio di materiale pubblicitario, vendita diretta o ricerche di mercato o comunicazione commerciale;
• ha il diritto di revocare il consenso in qualsiasi momento, senza pregiudizio alcuno per la liceità del trattamento eseguito in ragione del consenso prestato prima della revoca, nonché il diritto di proporre reclamo ad una autorità di controllo.
1. Important information for potential buyers
1.1 The lots are offered for sale by Il Ponte - Casa d’Aste Srl, a company with registered office in Milan, Via Pontaccio 12 (20121), VAT and Milan Company Register no. 01481220133, fully paid share capital of Euro 34,320.00 (Il Ponte), acting in the name and on behalf of the Seller as agent with representation of the same, except for the cases in which Il Ponte is the owner of the lot. Seller means any individual or company owning the lot offered for sale by auction by Il Ponte. In any event (bids placed by phone and/or internet and/or online auctions included) sales are considered to be carried out within the scope of a public auction, therefore the buyer will not be entitled to any right of withdrawal,
1.2 These General Terms and Conditions of Sale and the Particular Conditions of Sale may be modified by means of a notice posted in the exhibition room or via an announcement made by the auctioneer before the auction begins. Potential purchasers should consult the site www.ponteonline.com (Website) to review them and to review the most current information on the lots in the catalogue and any possible different condition of sales for the specific auction.
1.3 Il Ponte acts as agent of the Seller and is exempt from any responsibility in regard to origin, condition and description of the lots included in catalogues, brochures and any other illustrative material. The aforementioned descriptions, as any other indication or illustration, is to be considered as purely indicative and shall not under any circumstances induce trust and/or expectation of any sort in the potential buyers. The lack of explicit references concerning the lot conditions in the catalogue shall not imply that the asset is without imperfections. Any written or verbal representation provided by Il Ponte, including the ones in catalogues, reports, comments or evaluations concerning any characteristic of a lot - such as authorship, authenticity, provenance, attribution, origin, date, cultural origin or source, its quality, including its price or its value or valuation – merely reflect non-binding opinions and can be re-examined by Il Ponte and possibly modified before the lot is offered for sale. Il Ponte, its administrators, employees, collaborators or consultants, shall not be held responsible for mistakes or omissions included in the aforementioned descriptions and/or representations. The estimates published in the catalogue are expressed in Euro: the starting price for the auction and the Hammer Price (i.e. the price at which a lot is sold at an auction by the auctioneer) can be higher or lower than the evaluations indicated.
1.4 All potential buyers are required to examine in advance the conditions of each lot during the exhibition of the lots organized by Il Ponte before the auction in order to carry out (also with their own experts) a prior in-depth examination concerning the authenticity, preservation, condition, provenance, typology and quality of the lots, on which potential buyers – and the final buyer – shall assume any sort of risk and responsibility. During the exhibition, the staff of Il Ponte will be available to potential buyers to provide – at their own request - an updated illustration of the objects in question, if available.
1.5 In addition to the descriptions in the catalogue, Il Ponte makes available, on request, condition reports on the condition of each lot.
The condition report is provided in order to help assess the condition of the Lot and is for indicative purposes only. The condition report may not report all defects, restorations, alterations or adjustments because Il Ponte is not a professional restoration or conservation workshop.
The condition report states a qualified opinion but it is nevertheless subjective and as such Il Ponte and its experts cannot be held in any way responsible for such information nor can the condition be considered absolutely exhaustive.Any condition report therefore, does not constitute an alternative to a professional advice aimed at resolving any doubts.
1.6 For lots with an estimate lower than €100.00, no condition report will be issued. However, upon request from the interested party, Il Ponte may provide additional photographic material to support the evaluation. For these lots, no resolution, cancellation, or reversal of the sale will be permitted under any circumstances.
1.7 All objects of an electrical or mechanical nature are to be considered solely on the basis of their artistic and decorative value and are not to be considered functional. Before using any such object of a sold lot, it is best to have any electrical system therein certified by a qualified electrician, as Il Ponte shall not assume any responsibility in these regards.
1.8 Neither Il Ponte nor its directors, employees, contractors or consultants shall be liable for acts or omissions relating to the preparation or conduct of an auction or for any other matter relating to the sale of the lot.
1.9 Following the adjudication, Il Ponte shall not be held responsible for any fault or defect of the lots, including but not limited to those related to state of preservation, wrong attribution, authenticity, provenance, weight or lack of quality. Potential buyers and successful bidders expressly waive the benefit of all warranties pursuant to Articles 1490 and 1497 of the Italian Civil Code, exempting Il Ponte from any responsibility. Neither Il Ponte or any member of its staff will be able to issue any sort of valid guarantee.
1.10 At all events any different l liability of Il Ponte vis-à-vis the Buyer (the individual or company who makes the highest bid in the auction accepted by the auctioneer and is awarded the lot) in connection with the purchase of a lot is limited to the Hammer Price and the buyer’s premium paid to Il Ponte by the Buyer.
1.11 The fall of the auctioneer’s hammer determines the acceptance of the highest bid and the price at which a lot is sold by the auctioneer to the Buyer. The fall of the auctioneer’s hammer also determines the conclusion of the purchase contract between the Seller and the Buyer and in particular it indicates the obligation of the Buyer to pay to Il Ponte the entire amount due for the purchased lot, including its price and commission. It is expressly provided that the purchase shall be considered finalized, and the ownership of the lot shall be passed to the Buyer, only pursuant to full payment from the Buyer to Il Ponte of the entire amount due (with the exception of different provisions referred to in the Italian Legislative Decree no. 42/04 and also in the matter of the right of pre-emption of the Government; reference shall be also made to § 11.4 of these General Terms and Conditions of Sale).
2. Bids
2.1 Bids for the purchase of lots may be submitted in person in the room during the auction, in a written offer before the auction begins, by phone or via the internet (in the latter case only if the specific auction admits this possibility).
2.2 Bids are increased by 10% (compared to the previous bid) unless otherwise determined by the auctioneer and communicated during the auction.
2.3 In the event bids of an equal amount are submitted through the same method (that is presented in the auction room, by telephone, in writing or online), Il Ponte will take into consideration only the bid received first.
2.4 Where a dispute arises concerning the successful bid, the lot may be withdrawn from the auction - at the sole discretion of the auctioneer - or relisted for auction on the same day (in this case, the bids relating to the lot made previously will no longer be taken into account).
2.5 At its own discretion, Il Ponte has the right to exclude anyone from participating in the auctions; in particular, Il Ponte may refuse to allow any potential buyer who has not previously fulfilled his obligations to Il Ponte, even by way of compensation, to participate in the auction.
2.6 The auctioneer conducts the auction starting from the bid he considers suitable. The auctioneer can put consecutive bids or respond to other bids in the interest of the Seller up to the Reserve Price (the minimum price agreed confidentially between Il Ponte and the Seller, below which the lot will not be sold).
2.7 At any time Il Ponte has the right to withdraw any lot offered for sale. The auctioneer has the right, at his sole discretion, to combine or separate lots and to vary the order of sale from the one indicated in the catalogue, provided that the lot is not offered for sale any day prior to the one indicated in the auction catalogue.
2.8 In regard to each potential buyer, Il Ponte reserves the right to subordinate participation in the auction to the presentation of a letter of bank references or the deposit of a sum that guarantees the proper fulfilment of the obligations laid down in these General Terms and Conditions of Sale, which will be returned once the auction has ended.
3 Bids in the auction room
3.1 To participate in the auction in person, it is necessary to have the appropriate numbered paddle, which is issued by the staff of Il Ponte at the registration desk, upon filling in the auction registration form and upon exhibiting the identity document of the potential buyer. Bidders shall place their bids by raising the numbered paddle.
3.2 Il Ponte invites potential buyers to pick up their numbered paddle ahead of time and informs them that they can also register for the auction during the exhibition period held prior to the auction. The loss of a numbered paddle must be reported immediately to Il Ponte, who will give the potential buyer a new numbered paddle. The numbered paddle must be returned to Il Ponte at the end of the auction.
3.3 Immediately after the successful bid, the Buyer shall sign a sale report.
3.4 Each lot sold in the auction room will be invoiced on the basis of the personal information and address provided when the numbered paddle is issued.
3.5 It is possible to participate in the auction on behalf of a third person. The agent, when registering for the auction, must present a proxy signed by the principal with an attached copy of the identity document and tax code of both the principal and the agent; if the principal is a company, the proxy must be signed by the legal representative thereof or by an agent with power of attorney, whose identity document and tax code must be attached to the proxy. In any case, Il Ponte reserves its right to prevent the agent from participating in the auction when, at its sole discretion, it deems that the power of attorney has not been sufficiently demonstrated.
3.6 Under no circumstances shall bids be accepted “without limits” or “upon examination”.
4. Bids submitted in writing
4.1 Written bids may be submitted by filling in the “Written telephone bid” form (Form) annexed to the auction catalogue or available for download from the Website within the Online Catalogue section of the specific auction.
4.2 The Form shall be sent to Il Ponte at least 24 hours before the start of the auction: either i) by fax to +39 02.7202208 (for auctions held in Via Pontaccio) or ii) to +39 02.36633096 (for auctions held in via Vascello), or iii) by sending an email in pdf format to info@ponteonline.com (or the email address of the relevant department of Il Ponte provided on the Website or in the auction catalogue), in all cases the required documentation specified in the Form must be enclosed; in case of failure to provide the required documentation, Il Ponte guarantees neither the participation of the potential Buyer in the auction nor that it will accept the bids indicated in the Form. Il Ponte will accept only bids equal to or higher than 80% of the minimum estimate indicated in the catalogue with respect to the lot for which the bid is submitted.
4.3 Written bids will only be accepted if rounded to a multiple of ten; otherwise, Il Ponte will consider the offer as being rounded down to the nearest multiple of ten (for example, a written offer of € 228.00 will be considered by Il Ponte as a bid of € 220.00).
4.4 Il Ponte, in allowing potential buyers to raise bids, will take into account both the Reserve Price and the other bids, so as to attempt to sell the lot for which a written bid was submitted at the lowest possible Hammer Price. The amounts specified in the Form shall be meant as maximum amounts. Il Ponte will not take into consideration bids for unlimited amounts or bids for an unspecified amount.
4.5 Il Ponte is not responsible for any errors made by the potential buyer in completing the Form. Before sending the Form to Il Ponte, the potential buyer is required to verify that the lot description indicated in the Form corresponds to the good that he intends to buy; in particular, the potential buyer is required to verify that the auction catalogue number and the lot description correspond. In the case of discrepancy between lot number and lot description, Il Ponte will make the bid on behalf of the potential buyer by referring exclusively to the lot number.
4.6 At the end of the auction, the Buyer will be informed by Il Ponte via email that his bid was successful; in any case, each potential buyer is invited to contact Il Ponte at the
contact details indicated in Article 15 in order to check if his bid was successful.
4.7 In case a written bid and a bid made in person in the auction room, by telephone or online are placed for the same amount, the latter shall prevail with respect to the written bid.
5 Bids submitted by telephone
5.1 By filling in and submitting the Form, a potential buyer can participate in the auction and make telephone bids.
5.2 The Form must be sent to Il Ponte at least 24 hours before the start of the auction - by fax to +39 02.72022083 (for auctions held in Via Pontaccio) or to +39 02.36633096 (for auctions held in via Vascello), or by sending an email in pdf format to info@ponteonline. com (or to the email address of the relevant department of Il Ponte provided on the Website or in the auction catalogue), in all cases enclosing the required documentation specified in the Form. Telephone bids imply that the starting price is guaranteed.
5.3 Following the receipt of the duly completed Form, Il Ponte will contact the potential buyer at the phone number indicated in the Form before the sale of the lot for which the potential buyer intends to make telephone bids.
5.4 The minimum estimate indicated in the catalogue in reference to each lot for which potential buyers intend to make telephone bids must be at least € 100,00; otherwise, Il Ponte will not contact the potential buyer nor will he be able to make telephone bids for the lot.
5.5 If, for any reason, including technical reasons, Il Ponte is not able to telephone the potential buyer, Il Ponte will have the right to bid on behalf of the potential buyer, in regard to each lot specified in the Form, up to a Hammer Price equal to the maximum bid listed by the potential buyer in the Form, or if that maximum bid is not reached, up to the starting price referred to that lot.
5.6 Il Ponte is not liable in any way for any delay in or failure to make telephone bids arising from the malfunction of the telephone line.
5.7 Telephone conversations during the auction will be recorded. The staff of Il Ponte is able to make phone calls in Italian, English, French, Chinese, Spanish and Portuguese.
6 Bids submitted online
6.1 Il Ponte will give notice on its Website (at least 24 hours before the auction starts) and/or in the auction catalogue if bids can be made online, via the Website or sites operated by third parties.
6.2 Online bids are regulated by these General Terms and Conditions of Sale, by the Particular Conditions of Sale of the specific auction available on the Website (in the Online Catalogue section of the specific auction) or may be provided upon request, and by the “Additional conditions for the submission of online bids” available on the Website or on request. In the event of inconsistency between these General Terms and Conditions of Sale and the “Additional conditions for the submission of online bids”, the latter shall prevail.
6.3 For information about registering for the auction and submitting online bids, please refer to the Website.
6.4 In case of participation in the auction and bid submissions carried out through platforms and/or websites other than Il Ponte Live platform, an additional commission on the Hammer Price will be added, where applicable, as well as the commissions and expenses provided for by the present General Terms and Conditions of Sale (for further information please refer to Particular Conditions of Sale of the specific auction).
7 Payment
7.1 If the lot is awarded, the buyer must pay Il Ponte Casa d’Aste s.r.l. the hammer price of the lot, i.e. the price at which the lot is awarded at auction by the auctioneer, in addition to the buyer’s premium mentioned in the Particular Conditions of Sale of the specific auction, available on the Website (in the Online Catalogue section of the specific auction) or provided upon request, in addition to any further amount due to Il Ponte provided for by the General Conditions of Sale (see #6.4) in connection to the award of the lot (amount due).
7.2 The Buyer undertakes to pay the Amount Due no later than ten days from the day following the date of the sale.
7.3In the event of failure to pay or delay in payment by the Buyer, in whole or in part, of the Amount Due within the aforementioned imperative time-limit Il Ponte has the right to terminate the sale contract pursuant to Article 1456 of the Italian Civil Code, by giving simple written notice. In this event, Il Ponte shall have in any case the right to receive the payment of a penalty corresponding to the double of the purchase commissions that the defaulting Buyer should have paid, as well as to possible further compensation for greater damages. Il Ponte shall be entitled to retain any advanced payment made by the Buyer.
7.4 Each lot can be paid by cashier’s check, credit card, debit card, bank transfer or cash, within the limits of the law.
7.5 Payment of the lot can be made in Milan at the offices of Il Ponte in Via Pontaccio 12 or in Via Medici del Vascello 8 (according to where the auction was held) during the following office hours: Mon-Ven. 9 am to 1 pm; 2 pm to 5:30 pm (excluding public holidays in Italy).
7.6 The following credit cards are accepted: American Express, Diners, Visa and MasterCard. Payment can be made exclusively by the owner of the credit card.
7.7 The bank details for wire transfers are the following: IBAN IT 51H0832950860000000011517; Swift code no. ICRAITRR950; Beneficiary: Il PonteCasa d’Aste Srl. In the space for “reason for payment” (causale), please provide your full name and the invoice number.
7.8 Il Ponte has the right to control the source of the payments it receives and to refuse payments from people other than the Buyer.
7.9 Pursuant to the Italian Legislative Decree no.231/07 and subsequent amendments and additions and in full compliance with the provisions of the Italian Legislative Decree 196/2003 (Privacy Code) and EU Regulation 2016/679, Il Ponte will require from all customers the data necessary to the fulfilment of the obligations of adequate verification of
the Customer and of the beneficial owner. In the event of formal request from Authorities and Public Administration, and in any other circumstances provided for by law, Il Ponte shall be entitled to provide the name and contact details of the Buyer.
8 Delivery and collection of the lot
8.1 The lot will be delivered by Il Ponte to the Buyer only after receiving full payment of the Amount Due (unless otherwise specified as referred to in the Italian Legislative Decree no. 42/04 and also in the matter of the right of pre-emption of the Government; reference shall be also made to § 11.4 of these General Terms and Conditions of Sale).
8.2 Il Ponte does not undertake the obligation to arrange for shipment of the lot sold, which must be collected by the Buyer in Milan at the offices of Il Ponte in Via Pontaccio 12 or in Via Medici del Vascello 8 (depending on where the auction was held), within 10 days following the day the Amount Due is paid.
8.3 If the buyer does not promptly collect the lot he has paid for within 10 days of payment or the issue of the certificate or the export license, Il Ponte will have the right to proceed to the elimination of the lot, subject to prior notification by registered mail with return receipt. The buyer acknowledges and accepts that in the event of elimination of the lot, he will not be entitled to proceed to legal actions or promote any complaint before the authorities, against il Ponte, which is therefore free of any liability.
8.4 In the event that the Buyer entrusts the collection of the lot to a third party, said party must be provided with a written authorization of the Buyer as well as a copy of the identity document of both the represented party and his agent.
8.5 At the express request of the Buyer, Il Ponte can arrange, at the Buyer’s expenses and risk, for the packaging, transport and insurance of the lot, subject to prior notice and written acceptance of the Buyer in relation to the relevant expenses. The shipping may be carried out by a carrier hired by Il Ponte, in accordance with the instructions of the Buyer, or hired directly by the Buyer, depending on the agreement between the parties.
8.6 In the event of death, disqualification, incapacitation or termination, for any reason, of the Buyer, duly notified to Il Ponte, it is agreed that Il Ponte will deliver the lot on the basis of an agreement between all the assignees of the Buyer or in compliance with the procedures established by the judicial authority.
9 Transfer of risk
9.1 A purchased lot is entirely at the risk of the Buyer starting on the earliest of the following: (i) the date the Buyer receives the lot purchased, or (ii) the date the Buyer pays the Amount Due for the lot; if none of these events takes place, the transfer of risk will in any case have effect after the ten (10) day-period of the sale has elapsed. The transfer of risk to the Buyer expressly exonerates Il Ponte from any liability regarding the fate of the adjudicated lot as well as in the event of damages, theft, fire, destruction of loss of the lot itself (partial or total).
9.2 The Buyer will be compensated for any loss of or damage to the lot that occurs after the adjudication but before the transfer of risk and the compensation may not exceed the Hammer Price of the lot plus the buyer’s premium received by Il Ponte. In no event will Il Ponte be responsible for the loss or damage of glass/frames containing or covering prints, paintings or other works unless the frame and/or the glass is part of the auctioned lot. 9.3 In no event will Il Ponte be liable for any loss or damage (partial or total) of the adjudicated lot: (i) that occurs as a result of any action (including restoration or cleaning of the work or the frame) carried out by third parties appointed by anyone; (ii) arising, directly or indirectly, from: (a) changes in humidity or temperature; (b) normal wear and tear or gradual deterioration resulting from interventions on the object and/or other events (including woodworms and wood parasites); (c) errors in treatment; (d) war, nuclear fission, radioactive contamination, chemical, biochemical or electromagnetic weapons; (e) acts of terrorism; (f) in case of lockdowns or similar situations, Authority regulations and any other reason of force majeure outside the control of Il Ponte.
10 Counterfeiting
10.1 If, after the sale, a lot turns out to be a counterfeit, Il Ponte will reimburse any Buyer who has requested termination of the sale contract - upon the return of the lot to Il Ponte - in an amount equal to the Hammer Price and the buyer’s premium paid, in both cases in the currency in which these amounts were paid by the Buyer. The obligation of Il Ponte is subject to the condition that, no later than five (5) years from the date of adjudication, the Buyer: (i) gives Il Ponte written notice, within ninety (90) days from the date on which he received information causing him to believe that the lot is counterfeit, of the lot number, the date of the auction where the lot was purchased and the reasons why the Buyer believes that the lot is counterfeit; (ii) is able to return the lot to Il Ponte free from any demands or claims by third parties made after the date of sale, and the lot is in the same condition as at the date of sale; (iii) provides Il Ponte with the reports of at least two scholars or independent experts of internationally recognized competence, in which they explain the reasons why the lot is to be considered a counterfeit.
10.2 Il Ponte will not be bound by the opinions provided by the Buyer, and reserves the right to request additional expert advice at its own expense.
10.3 Il Ponte will not make a refund if: (i) the description in the catalogue was in accordance with the generally accepted opinion of scholars and experts on the date of the sale or indicated that the authenticity or attribution of the lot was controversial; or (ii) on the date of publication of the catalogue the counterfeit nature of the lot could be ascertained only by carrying out analyses generally considered inadequate for that purpose or otherwise not feasible, whose cost was unreasonable or which might reasonably have damaged the lot, consequently decreasing its value. Under this Article, counterfeit means, in the reasonable opinion of Il Ponte, the imitation of a lot offered for sale, not described as such in the auction catalogue, created for the purpose of deception in regard to the authorship, authenticity, provenance, attribution, origin, source, date, age, period of the lot. A lot that has been restored or modified in any way (including repainting or painting over) does not constitute a counterfeit.
11 Export from the territory of the Italian Republic. Declaration of cultural interest
11.1 The export of a lot from the territory of the Italian Republic may be subject to the issuance of a certificate of free circulation or of an export license, in accordance with the requirements of Article 68 et seq. of the Italian Legislative Decree 22 January 2004 no. 42 (Urbani Code). In the event that lots are subjected to the process of declaration of cultural interest (the so-called “notification”) pursuant to article 13 and the following Italian Legislative Decree no. 42/2004, the Buyer shall be responsible for the compliance to all the provisions of law and of any other applicable special regulation, including customs matter, tax matters, currency regulations and protected species regulations. The responsibility of verifying possible restrictions on movements and/or on export of the lot of interest or the adjudicated lot, that is any licence or certificate provided for by law in Italy and in the country of destination, shall be borne solely by the participants to the auction and the Buyers, as well as any formality and legal requirements provided for by law in the matters of movement and/or export of the adjudicated lot, and Il Ponte shall be expressly exempted from any obligation and/or responsibility.
11.2 The failure to grant or the delay in issuing the certificate of free circulation and/or the export license shall not give rise to the termination or annulment of the sale, nor shall it justify the non-payment or delay in payment of the Amount Due by the Buyer.
11.3 At the Buyer’s request and expenses, Il Ponte may accept to apply for the issuance of the certificate of free circulation and/or DVAL and/or the export license, provided that the Buyer has already paid the Amount Due. Il Ponte charges the Buyer a fee of € 150.00 (plus VAT - as per law if due - and any transportation cost) for each work for which an application is filed, except as otherwise provided in the Particular Conditions of Sale. In any case, Il Ponte shall not be held responsible for any obligation or guarantee regarding the good outcome of the pertaining application.
11.4 Each lot offered for sale at auction could already be the subject of a declaration of cultural interest by the Ministry of Culture and Heritage and Tourism in accordance with Article 13 of the Urbani Code. In that case - or if, in relation to the lot, the proceeding of declaration of its cultural interest pursuant to Article 14 of the Urbani Code has commenced - Il Ponte will communicate as much in the catalogue and/or through an announcement made by the auctioneer before the lot is offered for sale. In the event the lot has been the subject of a declaration of cultural interest prior to its sale, the Seller will report the sale to the competent Ministry pursuant to Article 59 of the Urbani Code. The sale is subject to the condition precedent that the relevant Ministry exercises the right of pre-emption within sixty days of receipt of such report, or within a period greater than one hundred and eighty days, pursuant to Article 61 paragraph II of the Urbani Code. During the period provided for the exercise of the right of pre-emption, the lot cannot be delivered to the Buyer, pursuant to Article 61 of the Urbani Code. In any event, it is understood that any declaration of cultural interest (or even just the commencement of the related procedure) that should occur subsequently to the adjudication of a lot shall not invalidate or nullify neither the adjudication nor the obligation of payment of the total amount due and, in general, the purchase of the lot.
11.5 Please note that the lot marked with“§”symbol has been imported under a temporary customs licence. The hammer price for the lot will be subject to VAT (as per law if due) for EU residents only. The cost of € 300 regarding the final importation will be at the buyer’s expense. Il Ponte will not be responsible for the delays in paperwork procedures.
11.6 Please note that the lot marked with “#”symbol has been imported under a temporary artistic importation licence.
12 Resale right
12.1 If due, the payment of the so-called “resale right” (introduced by the Italian Legislative Decree 13 February 2006, no. 118, implementing Directive 2001/84/EC) will be paid by the Seller
13 Protected species
13.1 Cites certificates are valid and apply only to European Union Countries. Ivory items, even though provided with said certificate, may not be exported out of the European Union territory.
13.2 Regardless of the issue of a certificate or an export license under Article 68 et seq. of the Urbani Code, all lots consisting of or containing parts of plants or animals (e.g.: whalebone, crocodile, coral, turtle), regardless of their age or value, may require a permit or certificate before export, and/or additional licenses and/or certificates for importation into non-EU countries. The granting of a license or a certificate for import does not guarantee the issuing of a license or certificate for export, and vice versa. Il Ponte recommends that potential buyers check their own specific national legislation regarding requirements for the imports of goods made of or containing protected species into their country. It is the Buyer’s responsibility to make sure it is possible to obtain these import or export licenses/ certificates, as well as any other required supporting document, before making any bid and Il Ponte shall be expressly exempted from any responsibility and/or obligation.
14 Legal Guarantee of Conformity
14.1When required by law, lots sold through Il Ponte are covered by the legal guarantee of conformity provided for in Articles 128-135 of the Italian Consumer Code (Legal Guarantee), if applicable.
14.2 The Legal Guarantee is given to the consumer (who, pursuant to Article 3, paragraph I, letter a) of the Consumer Code, is an individual who acts for purposes unrelated to his business, commercial, craft or professional activities).
14.3 The Seller is liable to the consumer for any lack of conformity existing at the time of delivery of the product and that becomes apparent within two years of that delivery. The lack of conformity must be reported to the Seller within two months of the date on which it was discovered, otherwise the guarantee is voided. Unless proved otherwise, it is assumed that any lack of conformity which becomes apparent within six months of delivery of the product already existed on the delivery date, unless this assumption is incompatible with the nature of the product or with the nature of the lack of conformity.
From the seventh month following the delivery of the lot, it becomes the consumer’s burden to prove that the defect existed at the time of delivery. In order to avail himself of the Legal Guarantee, therefore, the consumer shall first give proof of the date of the sale and of the delivery of the lot. The consumer, in order to be able to provide this proof, should therefore keep all documentation suitable to demonstrate the sale (for example, the purchase invoice) and the date of delivery or collection of the lot.
14.4 With reference to the definition of “lack of conformity”, please refer to the provisions of Article 129, paragraph II, of the Consumer Code. Excluded from the scope of the Legal Guarantee are defects caused by accidental events or by responsibilities of the consumer, or by any use of the lot that is incompatible to its intended use.
14.5 In the event of a lack of conformity duly reported in the appropriate terms, the consumer is entitled: (i) first of all, to the repair or replacement of the lot, at his choice, free of charge, unless the solution requested is impossible or excessively expensive compared to the other; (ii) second, (in cases where repair or replacement is impossible or prohibitively expensive or the repair or replacement did not take place within a reasonable time or the repair or replacement made previously caused significant inconvenience to the consumer) to a reduction in the Hammer Price or the termination of the contract, at his choice. The remedy requested is overly burdensome if it imposes unreasonable costs on the Seller with respect to alternative remedies that may be exercised, taking into account: (i) the value the object would have if there were no lack of conformity; (ii) the nature of the lack of conformity; (iii) the possibility that the alternative remedy could be implemented without significant inconvenience to the consumer.
14.6 If, during the period of validity of the Legal Guarantee, the lot manifests a lack of conformity, the consumer may inform Il Ponte of this fact at the contacts provided in Article 15. Il Ponte will reply promptly to communications of any alleged lack of conformity and indicate to the consumer the specific procedure to be followed.
15 Contacts
It is possible to ask questions, send information, request assistance or file complaints to Il Ponte:
• by email: info@ponteonline.com;
• by mail: Il Ponte - Casa d’Aste srl, Milan, Via Pontaccio 12 (20121) or Via Medici del Vascello 8 (20138);
• by phone: +39 02.863141 (offices in Via Pontaccio 12) or +39 02.8631472 (offices in Via Medici del Vascello 8) (phone numbers are not free of charge and operate at the following times: Mon-Ven. 9 am to 1 pm; 2 pm to 6 pm, for the offices in Via Pontaccio 12; 9 am to 1 pm; 2 pm to 5:30 pm for the offices in Via Medici del Vascello 8, in both cases excluding public holidays in Italy);
• by fax: +39 02.72022083 (offices in Via Pontaccio 12) or +39 02.36633096 (offices in Via Medici del Vascello 8);
Il Ponte will reply to complaints within five working days of their receipt.
16 Jurisdiction and applicable law
16.1 The contractual relationship between Il Ponte and the Buyer is governed by Italian Law. These General Terms and Conditions of Sale may be translated into other languages, should any conflict arise between the Italian original version and any foreign language translation, the conditions of sale included in the Italian version shall prevail and shall remain valid and binding.
16.2 In the case of consumer Buyers, for any dispute concerning the application, implementation and interpretation of these General Terms and Conditions of Sale, the jurisdiction shall be the location where the consumer resides or is domiciled.
16.3 Under Article 141-sexies, paragraph 3 of the Consumer Code, when applicable, Il Ponte informs the consumer Buyer that, in the event he has filed a complaint directly with Il Ponte, after which however it has not been possible to resolve the dispute, Il Ponte will provide information about the Alternative Dispute Resolution entity or entities for the extra-judicial settlement of disputes relating to the obligations arising from any contract concluded under these General Terms and Conditions of Sale (so-called ADR entities, as specified in Articles 141-bis et seq. of the Consumer Code), specifying whether or not it intends to make use of such entities to resolve such dispute.
16.4 Il Ponte also informs the consumer Buyer that a European platform for online dispute resolution of consumer disputes has been established (the so-called ODR platform). The ODR platform is available at http://ec.europa.eu/consumers/odr/; through the ODR platform, the consumer Buyer may consult the list of ADR entities, find the link to the website of each of them and start an online dispute resolution procedure for the dispute in which he is involved.
This is without prejudice of the consumer Buyer’s right to appeal to a competent ordinary court for settlement of the dispute arising from these General Terms and Conditions of Sale, regardless of the outcome of the out-of-court dispute settlement procedure pursuant to Part V, Title II-bis of the Consumer Code.
16.5 The Buyer who is resident in an EU member state other than Italy may also have access, for any dispute concerning the application, implementation and interpretation of these General Terms and Conditions of Sale, to the minor disputes procedure established by Regulation (EC) No. 861/2007 of 11 July 2007, provided that the value of the dispute does not exceed, excluding interest, fees and expenses, Euro 5,000.00. The text of the regulation is available on the website www.eur-lex.europa.eu.
II. Additional Terms and Conditions of Sale for Online Bidding
The following Additional Terms and Conditions of Sale for Online Bidding (Terms) apply to online auctions where Il Ponte – Casa d’Aste s.r.l., based in Milan, via Pontaccio 12 (20121), VAT no. 01481220133, fully paid-up share capital of Euros 34,320.00 (Il Ponte) allows online bids through the web site www.ponteonline.com (Web Site) and/or web sites of third parties (Platforms).
Each lot is offered for sale by Il Ponte. All auction sale contracts concluded via online bidding through the Web Site and/or the Platform are excluded from the rules of Chapter I, Title III of the Italian Legislative Decree no.206 of 6 September 2005 for the reason that
the aforementioned contracts have been concluded at an auction sale. These Terms are in addition to (and do not replace) the above reproduced General Terms and Conditions of Sale, whose definitions will be referred to in these Terms, as well as the Particular Conditions of Sale of the specific auction, available on the Website (in the Online Catalogue section of the specific auction) or provided upon request. By participating in an auction via the Web Site and/or the Platform, the bidder agrees to be bound by the General Terms and Conditions of Sale, the Particular Conditions of Sale of the specific auction and the present Terms.
1. One-Step Process and Irrevocability of an Online Bid.
Exception to the Right of Withdrawal
In order to register for an auction, a copy of a valid ID must be sent to info@ponteonline. com. Failure to do so, will make the registration void . Il Ponte reserves the right to refuse or to revoke registration for an auction at its sole discretion. The process for making a bid through the Web Site and/or the Platform is a one-step process; the bid is sent as soon as the bidder clicks the relevant button and it is final. By placing an online bid via the Web Site and/or the Platform, the bid is considered final and cannot, under any circumstances, be modified or revoked. Moreover, under Article 59, paragraph 1, letter m) of the Consumer Code, if the auction sale contract is concluded with a bidder who made an online bid through the Web Site and/or the Platform and who may be qualified as a consumer pursuant to Article 3, paragraph 1, lett. a) of the Consumer Code, the buyer will not be entitled to a right of withdrawal, as the contract is concluded through a public auction, as defined by Article 45, paragraph 1, letter o) of the Consumer Code. If your bid is a successful bid, the Buyer irrevocably agrees to pay the full purchase price including buyer’s premium and all applicable taxes and other applicable charges.
2. Payment and Delivery
Payment: please refer to Clause 7 of the General Terms and Conditions of Sale and the Particular Condition of Sale of the specific auction available on the Website (in the Online Catalogue section of the specific auction) or provided upon request . Delivery: please refer to Clause 8 of the General Terms and Conditions of Sale.
3. Competing Bids
If you have the leading bid this will be indicated on the Web Site and/or the Platform. The auctioneer has discretion to vary bidding increments for bidders in the auction room and on the telephones, but bidders via the Web Site and/or the Platform may not be able to place a bid in an amount other than a whole bidding increment. All bidding for this sale will be in euros.
4. Bidder’s responsibility
Bidders on the Web Site and/or the Platform are responsible for making themselves aware of all sale room notices and announcements. All sale room notices will be read by the auctioneer at the beginning, where appropriate, or during the sale prior to a relevant lot being offered for sale. Il Ponte recommends that bidders on the Web Site and/or the Platform log on at least ten minutes before the scheduled start of the auction to ensure that you have heard all announcements made by the auctioneer at the beginning of the sale. All sale room notices and announcements form part of the present Terms,the General Terms and Conditions of Sale and the Particular Conditions of Sale of the specific auction. Il Ponte reserves the right to refuse or revoke permission to bid online via the Web Site and/or the Platform and to remove bidding privileges during a sale.
Successful bidders will be notified about the adjudication and receive the bank statement related to their purchase after the sale.
5. Il Ponte’s responsibility
Il Ponte will not be responsible for any errors or failures to execute bids placed via the Web Site and/or the Platform, including, without limitation, errors or failures caused by (i) a loss of connection to the internet or to the Web Site and/or the Platform software by either Il Ponte or the client; (ii) a breakdown or problem with the Web Site and/or the Platform software; or (iii) a breakdown or problem with a client’s internet connection, mobile network or computer. Il Ponte is not responsible for any failure to execute an online bid or for any errors or omissions in connection therewith. When participating in the auction by means of the Website and/or the Platform, bidders and potential buyers exclusively and expressly assume any risk and/or responsibility for the receiving and good outcome of the bids placed and/or to be placed.
INFORMATION on ART 13 of the G.D.P.R
Pursuant to and for the effects of art. 13 of the New Data Protection Regulation (GDPR 2016/679), we inform the Customer (so-called interested party) that:
1. Owner and other designated persons
The data controller is Il Ponte - Casa D’Aste S.r.l. , with registered office in Milan, Via Pontaccio n. 12, in the person of the director, Dr. Rossella Novarini, mail: direzione.generale@ ponteonline.com. For the purpose of replying to the interested party in case of exercise of rights by the latter, it is possible to contact Francesca Conte, mail: francesca.conte@ ponteonline.com.
The appointed DPO is Programmastudio Spa, in the person of the Dr. Pasquale Iannone, tel. 02 2829389, mail: privacy@programmastudio.it.
2. Treatment and legal basis
Personal data, freely provided by the Customer to the company on the basis of the activity carried out by virtue of specific contractual regulations, will be treated in a lawful manner, according to correctness, and in accordance with the provisions of the Regulations, for the purpose of:
• fulfilling the mandate to sell and / or participating in the scheduled auctions;
• for the purposes established by the current anti-money laundering legislation (the Italian Legislative Decree 231/07 and subsequent amendments).
The provision of the above data is mandatory for the holder to be able to carry out the task assigned to him. In case of refusal to provide the requested data, the holder will find it impossible to perform the contractually provided services, due to fact and fault of the Customer concerned.
Personal data such as e-mail address, provided optionally by the Customer to the company on the basis of a specific consent issued by the same, will be processed in a lawful and correct manner, as well as in accordance with the Regulation for the purposes of forwarding information, updates and news regarding new auctions and / or future events. For this purpose the company will collect the consent with electronic and /or written modalities.
The image will be recorded, by means of a video recording system and as per reported information, in the legitimate interest of the Owner, or in order to protect the safety of persons and the protection of the company’s assets.
3. Processing tools and data storage methods
The data processed (which may be: common and identifying) are updated, complete, relevant and not excessive with respect to the aforementioned purposes of processing. The same data will be processed, in compliance with the security and confidentiality required through the following procedures: collection of data from the interested party, registration and storage of the same for predetermined, explicit and legitimate purposes. The same data will be processed using both paper and electronic and automated means. Personal data will be processed by the Data Controller as well as by employees and collaborators authorized to process the data.
The data may be communicated, to the public bodies recipients of the communications / declarations object of the present contract, as well as to the appointed inspection persons, where required, during the verification and control phases related to the regularity of the fulfilments.
The same data, object of this information, can be communicated to professionals and / or collaborators of the holder for the accomplishment of the assigned task and for the same purposes. Moreover, the data in question will not be disseminated beyond the limits specified therein, unless otherwise indicated by the interested party, provided in writing. It is not the intention of the Data Controller to transfer the data object of this letter to a third country or to an international organization. It should be noted that the external backup is also performed by an Italian company, therefore also required to comply with the privacy legislation in question, through the use of server sites on Italian territory. There is no automated decision making process.
Finally, the interested party is informed that the Data Controller has set up a great variety of security measures to protect data against the risk of loss, misuse or alteration.
4. Data retention period
The data, subject of this information, will be kept:
• for 10 years (ten years) from the conclusion of the contractual relationship, for treatment with a contractual legal basis;
• 5 years from the withdrawal of consent for treatment with a consensual basis;
• no more than 72 hours, relative to the treatment of images of the video surveillance.
5. Rights of the interested party
The interested party has the right:
• to ask the Data Controller to confirm or not the possession of personal data concerning himself, even if not yet registered, and their communication in an intelligible form, as well as access to personal data, its possible updating or integration, correction or the cancellation of the same, the transformation of the same in anonymous form or the blocking of those treated in violation of the law, the limitation of the processing that concerns himself or to oppose its treatment, in addition to the right to data portability. The interested party also has the right to obtain an indication of the origin of personal data, its purpose and the methods of treatment, as well as the logic applied in case of treatment carried out with the aid of electronic instruments;
• he may also object in whole or in part to the processing of data concerning him for the purpose of sending advertising material, direct sales or market research or commercial communications;
• he has the right to withdraw the consent at any time, without prejudice to the lawfulness of the processing performed on the basis of the consent given prior to the revocation, as well as the right to place a complaint with a supervisory authority.
1. Informations importantes pour les acquéreurs potentiels
1.1 Les lots sont proposés à la vente par Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., société sise à Milan, 12, via Pontaccio (20121), Numéro de TVA et d’Inscription au Registre des Sociétés de Milan 01481220133, capital social entièrement libéré de 34.320,00 Euros (Il Ponte), qui agit au nom et pour le compte du Vendeur en tant que mandataire avec représentation de celui-ci, sauf dans les cas où il Ponte est propriétaire du lot. Par Vendeur on désigne la personne physique ou morale propriétaire du lot proposé à la vente aux enchères par Il Ponte. En tout état de cause (y compris pour toute enchère par téléphone et/ou par internet, et/ou pour toute vente aux enchères en ligne), la vente est considérée comme réalisée dans le cadre d’une enchère publique, sans droit de rétractation en faveur de l’Acquéreur.
1.2 Les présentes Conditions Générales de Vente et les Conditions Particulières de Vente peuvent être modifiées au moyen d’un avis affiché dans la salle d’exposition ou à travers une annonce effectuée par le commissaire-priseur avant le début de la vente aux enchères. Les acquéreurs potentiels sont priés de consulter le site internet www. ponteonline.com (Site) pour en prendre connaissance et pour prendre connaissance du catalogage le plus récent des lots dans le catalogue et les différentes conditions de vente pour la vente aux enchères spécifique.
1.3 Il Ponte agit en qualité de mandataire du Vendeur et est exonérée de toute responsabilité quant à l’origine, l’état et la description des lots dans les catalogues, brochures et tout autre matériel illustratif ; ces descriptions, ainsi que toute autre indication ou illustration, doivent être considérées comme purement indicatives et ne peuvent générer de la confiance et/ou une attente de quelque nature que ce soit chez les acquéreurs potentiels. L’absence de références explicites dans le catalogue des ventes concernant l’état du lot n’implique pas que le bien soit exempt d’imperfections. Toute représentation écrite ou verbale fournie par Il Ponte, y compris lles contenues dans le catalogue, dans les rapports, commentaires ou évaluations concernant toute caractéristique d’un lot - telles que l’auteur, l’authenticité, la provenance, l’attribution, l’origine, la date, l’âge, la période, l’origine ou la source culturelle, sa qualité, y compris le prix ou la valeur, l’évaluation - ne reflètent que des opinions non contraignantes et peuvent être examinées par Il Ponte et, le cas échéant, modifiées avant la mise en vente du lot. Il Ponte, ses administrateurs, employés, collaborateurs ou consultants ne peuvent être tenus responsables des erreurs ou omissions contenues dans les descriptions et/ou déclarations susmentionnées. Les estimations publiées dans le catalogue sont exprimées en euros : le prix de départ de l’enchère et le prix d’adjudication (c’est-à-dire le prix auquel le lot est attribué aux enchères par le commissaire-priseur) peuvent être supérieurs ou inférieurs aux évaluations indiquées.
1.4 Chaque acquéreur potentiel est tenu d’examiner au préalable le statut de chaque lot dans l’exposition de lots organisée par Il Ponte avant la vente aux enchères, afin d’effectuer (avec ses propres experts également) un examen préalable approfondi de l’authenticité, de l’état de conservation et des conditions, de l’origine, du type et de la qualité des lots, sur lesquels seuls les acquéreurs potentiels - et l’Acquéreur final - assument tous les risques et responsabilités. Durant l’exposition le personnel de Il Ponte sera à disposition des acquéreurs potentiels pour fournir – s’ils le requièrent – une illustration actualisée, le cas échéant.
1.5 En plus des descriptions contenues dans le catalogue, Il Ponte met à disposition, sur demande, un rapport d’état sur le statut de chaque lot.
Ce rapport d’état n’est fourni qu’à titre indicatif et pour aider à évaluer l’état du lot. Le rapport d’état pourrait ne pas signaler tous les défauts, restaurations, altérations ou adaptations car Il Ponte n’est pas un laboratoire professionnel de restauration ou de conservation.
Le rapport d’état est une déclaration d’opinion qualifiée mais toujours subjective et, en tant que telle, Il Ponte et ses experts ne peuvent en aucun cas être tenus responsables de ces informations de même que ce rapport ne peut être considéré comme absolument exhaustif.
Tout rapport d’état n’est donc pas une alternative aux conseils d’un professionnel visant à lever tout doute.
1.6 Pour les lots dont l’estimation est inférieure à 100,00 €, aucun rapport d’état ne sera fourni. Cependant, sur demande de l’intéressé, Il Ponte pourra éventuellement fournir du matériel photographique complémentaire pour soutenir l’évaluation. Pour ces lots, aucune résolution, annulation ou rétrocession de la vente ne sera acceptée, quel qu’en soit le motif.
1.7 Tous les biens de nature électrique ou mécanique ne doivent être considérés que sur la base de leur valeur artistique et décorative et ne doivent pas être considérés comme fonctionnels. Il est important, avant d’utiliser le lot à adjuger, que le système électrique qui peut y être présent soit certifié par un électricien qualifié, Il Ponte n’assumant aucune responsabilité à cet égard.
1.8 Ni Il Ponte, ni ses administrateurs, employés, collaborateurs ou consultants ne seront responsables des actes ou omissions relatifs à la préparation ou à la conduite de la vente aux enchères ou de toute autre question relative à la vente du lot.
1.9 Après l’adjudication, Il Ponte ne peut être tenu responsable des défauts des lots, liés entre autres à l’état de conservation, à l’attribution incorrecte, à l’authenticité, à la provenance, au poids ou au défaut de qualité des lots. Les acquéreurs potentiels et l’adjudicataire renoncent expressément à la garantie visée aux articles 1490 et 1497 du Code Civil italien, en libérant Il Ponte de toute responsabilité y afférente ; par conséquent, ni Il Ponte ni son personnel ne seront en mesure d’émettre une quelconque garantie valable à cet égard.
1.10 En tout état de cause, toute autre responsabilité de Il Ponte à l’égard de l’Acquéreur (la personne physique ou morale qui fait l’offre la plus élevée aux enchères acceptée par le commissaire-priseur et qui remporte le lot) en relation avec l’achat d’un lot par ce dernier est limitée au prix d’adjudication et à la commission d’achat versée à Il Ponte par l’Acquéreur.
1.11 Le coup de marteau du commissaire-priseur détermine l’acceptation de l’enchère la plus élevée et le prix auquel le lot est attribué par le commissaire-priseur à l’Acquéreur. Le coup de marteau du commissaire-priseur détermine également la conclusion du contrat de vente entre le Vendeur et l’Acquéreur et notamment l’obligation de ce dernier de payer à Il Ponte l’intégralité du montant dû pour l’attribution du lot, y compris le prix et la commission ; il est expressément prévu que ce n’est qu’après le paiement intégral à Il Ponte de la totalité du montant dû par l’Acquéreur que la vente sera considérée comme conclue et que la propriété et la possession du lot attribué pourront être transférées à
l’Acquéreur (à l’exception de toute disposition différente du Décret Législatif n° 42/04, également en matière de préemption de l’État ; veuillez également vous rapporter au § 11.4 des présentes conditions).
2. Système d’enchères
2.1 Les enchères pour acquérir des lots peuvent être soumises, au moyen d’une proposition écrite avant la vente aux enchères, par téléphone ou via Internet (dans ce dernier cas uniquement si possible en relation avec la vente aux enchères spécifique).
2.2 L’augmentation de l’enchère est de 10% par rapport à la précédente, sauf choix contraire du commissaire-priseur communiqué au cours de la vente aux enchères.
2.3 Dans le cas d’enchères du même montant et soumises de la même manière (c’est-àdire présentées dans la salle, par téléphone, par écrit ou en ligne), Il Ponte ne prendra en considération que l’offre reçue en premier.
2.4 En cas de contestation relative à l’adjudication d’un lot, celui-ci, à la seule discrétion du commissaire-priseur, pourra être retiré de la vente aux enchères ou remis en vente le même jour (dans ce dernier cas, les enchères concernant le lot préalablement formulées ne seront plus prises en considération).
2.5 À sa seule discrétion, Il Ponte se réserve le droit de refuser à quiconque de participer aux enchères ; en particulier, Il Ponte peut refuser la participation à l’enchère des acheteurs potentiels qui n’ont pas précédemment respecté leurs obligations, y compris à titre indemnitaire, envers Il Ponte.
2.6 Le commissaire-priseur conduit la vente aux enchères en partant de l’enchère qu’il juge appropriée. Le commissaire-priseur peut faire des enchères consécutives ou en réponse à d’autres enchères dans l’intérêt du Vendeur, jusqu’à ce que le prix de réserve soit atteint (le prix minimum convenu sur une base confidentielle entre Il Ponte et le Vendeur en dessous duquel le lot ne sera pas vendu).
2.7 À tout moment, Il Ponte a le droit de retirer de la vente aux enchères un lot proposé à la vente. Le commissaire-priseur a le droit, à sa seule discrétion, de combiner ou de séparer les lots et de modifier l’ordre de vente par rapport à ce qui est indiqué dans le catalogue, à condition que le lot ne soit pas proposé aux enchères un jour précédant celui indiqué dans le catalogue de vente aux enchères.
2.8 À l’égard de chaque acquéreur potentiel, Il Ponte se réserve le droit de subordonner la participation à la vente aux enchères à la présentation d’une lettre de références bancaires, ou au dépôt d’une somme comme garantie de l’exécution exacte des obligations prévues dans les présentes Conditions Générales de Vente, qui sera restituée une fois la vente aux enchères terminée.
3 Enchères en salle
3.1 Pour participer à la vente aux enchères en salle, l’acquéreur potentiel doit avoir la palette numérotée appropriée, qui lui est remise au bureau d’inscription par le personnel de Il Ponte après avoir rempli le formulaire d’inscription à la vente aux enchères et présenté une pièce d’identité. L’enchère pour remporter le lot s’exprime en levant la palette numérotée.
3.2 Il Ponte invite les acquéreurs potentiels à se munir à temps de la palette numérotée et informe qu’il est possible de s’inscrire à la vente aux enchères même les jours où se déroule l’exposition précédant la vente aux enchères. La perte de la palette numérotée doit être immédiatement signalée à Il Ponte, qui attribuera une nouvelle palette numérotée à l’acquéreur potentiel. La palette numérotée doit être restituée à Il Ponte à la fin de la vente aux enchères.
3.3 Immédiatement après l’attribution du lot, l’Acquéreur doit signer un procès-verbal d’adjudication.
3.4 Chaque lot attribué en salle sera facturé en utilisant les coordonnées personnelles et l’adresse indiquées au moment de la remise de la palette numérotée.
3.5 Il est possible de participer à la vente aux enchères en tant que représentant d’une tierce personne. Le représentant, à l’occasion de l’inscription à la vente aux enchères, doit présenter une procuration signée par le représenté, accompagnée d’une copie de la pièce d’identité et du code fiscal de ce dernier et de lui-même ; dans le cas où le représenté est une société, la procuration doit être signée par le représentant légal ou par un mandataire ayant force de signature, dont la pièce d’identité et le code fiscal doivent être joints à la procuration. Dans tous les cas, Il Ponte se réserve le droit d’empêcher le représentant de participer à la vente aux enchères lorsque, à sa seule discrétion, il considère que le pouvoir de représentation n’est pas démontré.
3.6 En aucun cas, les offres ne seront acceptées « au mieux » ou « sous réserve ».
4 Enchères par ordre ferme
4.1 Il est possible de soumettre des enchères par ordre ferme en remplissant le « Formulaire Enchères par Ordre Ferme et par Téléphone » (Formulaire) joint au catalogue de la vente ou téléchargeable sur le site internet www.ponteonline.com (Site).
4.2 Le Formulaire doit être envoyé à Il Ponte au moins 24 heures avant le début de la vente aux enchères : par fax au +39 02.72022083 (pour les ventes aux enchères dans les locaux de Via Pontaccio) ou au +39 02.36633096 (pour les ventes aux enchères dans les locaux de Via Vascello), ou au format pdf par e-mail à l’adresse info@ponteonline.com (ou à l’adresse e-mail du département de référence de Il Ponte résultant du Site ou du catalogue des enchères) en joignant toujours les documents requis dans le Formulaire ; à défaut, Il Ponte ne garantit pas la participation de l’acquéreur potentiel à la vente aux enchères, ni qu’il procèdera aux enchères indiquées dans le Formulaire. Il Ponte n’exécutera que des enchères égales ou supérieures à 80% de l’estimation minimale indiquée dans le catalogue et se référant au lot pour lequel l’offre est présentée.
4.3 Les enchères par écrit ne seront acceptées que si elles sont arrondies à la dizaine la plus proche ; dans le cas contraire, Il Ponte considérera l’offre comme si elle avait été arrondie à la dizaine inférieure (par exemple, une enchère écrite de 228,00 € sera considérée par Il Ponte comme formulée pour 220,00 €).
4.4 Il Ponte, en donnant lieu aux enchères pour le compte de l’acquéreur potentiel, tiendra compte à la fois du prix de réserve et des autres offres, afin d’essayer d’obtenir l’attribution du lot faisant l’objet de la proposition écrite au prix d’adjudication le plus bas. Les montants indiqués dans le Formulaire s’entendent comme des montants maximums. Il Ponte ne prendra pas en compte les offres ayant des montants illimités ou sans aucun montant.
4.5 Il Ponte n’est pas responsable des erreurs commises par l’acquéreur potentiel lorsque celui-ci a rempli le Formulaire. Avant d’envoyer le Formulaire à Il Ponte, l’acquéreur potentiel est tenu de vérifier que la description du lot indiquée dans le Formulaire correspond au bien qu’il désire acheter ; en particulier, l’acquéreur potentiel est tenu de vérifier que
le numéro indiqué sur le catalogue de vente de l’œuvre correspond à la description du lot. En cas de divergence entre le numéro de lot et la description, Il Ponte formulera l’enchère au nom de l’acquéreur potentiel en se référant exclusivement au numéro de lot . 4.6 À la fin de la vente aux enchères, l’Acquéreur sera informé par Il Ponte par e-mail de l’attribution du lot ; dans tous les cas, chaque acquéreur potentiel est invité à contacter Il Ponte aux numéros indiqués à l’article 15 pour vérifier si son enchère a été la plus élevée. 4.7 Dans le cas d’une enchère par écrit et d’une enchère en salle, d’une enchère par téléphone ou en ligne du même montant, ces dernières prévaudront sur l’enchère par écrit.
5 Enchères par téléphone 5.1 En remplissant et en envoyant le Formulaire, un acquéreur potentiel peut participer à la vente aux enchères en faisant des offres par téléphone.
5.2 Le Formulaire doit être envoyé à Il Ponte au moins 24 heures avant le début de la vente aux enchères : par fax au +39 02.72022083 (pour les ventes aux enchères dans les locaux de Via Pontaccio) ou au +39 02.36633096 (pour les ventes aux enchères dans les locaux de Via Vascello), ou au format pdf par e-mail à l’adresse info@ponteonline.com (ou à l’adresse e-mail du département de référence de Il Ponte résultant du Site ou du catalogue des enchères) en joignant toujours les documents requis dans le Formulaire, et en considérant implicitement comprise l’offre écrite sur la base des enchères.
5.3 Après réception du formulaire et son remplissage correct, Il Ponte contactera l’acquéreur potentiel au numéro de téléphone indiqué dans le Formulaire avant que le lot pour lequel l’acquéreur potentiel a l’intention de faire des enchères téléphoniques ne soit mis en vente.
5.4 L’estimation minimale indiquée dans le catalogue de chaque lot pour lequel des enchères téléphoniques sont prévues doit être d’au moins 100,00 € ; en cas contraire, Il Ponte ne recontactera pas l’acquéreur potentiel et ce dernier ne pourra formuler par téléphone aucune enchère ayant comme objet ledit lot.
5.5 Si, pour quelque raison que ce soit, y compris d’ordre technique, Il Ponte n’est pas en mesure de contacter l’acquéreur potentiel par téléphone, Il Ponte, par rapport à chaque lot indiqué dans le Formulaire, aura le droit de faire des offres au nom de l’acquéreur potentiel jusqu’à un prix d’adjudication égal à l’offre maximale indiquée par l’acquéreur potentiel dans le Formulaire ou, en l’absence de cette offre maximale, au prix de départ du lot.
5.6 Il Ponte n’est en aucun cas responsable du retard ou de la non-exécution des ordres d’achat effectués par téléphone résultant du dysfonctionnement de la ligne téléphonique.
5.7 Les connexions téléphoniques pendant la vente aux enchères seront enregistrées. Le personnel de Il Ponte est en mesure de passer des appels en italien, anglais, français, chinois, espagnol et portugais.
6 Enchères en ligne
6.1 Il Ponte communiquera, sur le site internet (au moins 24 heures avant le début de la vente aux enchères) et/ou dans le catalogue de la vente aux enchères, s’il est également possible de faire des offres en ligne, par le biais du site internet ou de sites internet gérés par des tiers.
6.2 Les enchères en ligne sont régies à la fois par les présentes Conditions Générales de Vente, par les Conditions Particulières de Vente disponibles sur le Site ou sur demande, et par les « Conditions complémentaires de soumission d’enchères en ligne » disponibles sur le Site ou sur demande. En cas de divergence entre les présentes Conditions Générales de Vente et les « Conditions complémentaires de soumission d’enchères en ligne », ces dernières prévaudront.
6.3 Pour plus d’informations sur l’inscription à la vente aux enchères et sur la présentation d’enchères en ligne, veuillez consulter le Site.
6.4 En cas de participation à la vente aux enchères et d’enchères formulées par le biais de plateformes et/ou de sites internet autres que la plateforme Il Ponte Live, une commission supplémentaire sur le prix d’adjudication sera, le cas échéant, appliquée et due, en plus des commissions et frais déjà prévus dans les Conditions Générales de Vente. (veuillez consulter les Conditions Particulières de Vente de la vente aux enchères spécifique pour toute autre information)
7 Paiement
7.1 Si le lot est adjugé, l’Acquéreur doit payer à Il Ponte le prix d’adjudication du lot, en plus de la commission d’achat indiquées dans les Conditions Particulières de Vente de la vente aux enchères spécifique, consultables sur le Site (dans la section Catalogue en ligne de la vente aux enchères spécifique) ou sur demande et en plus du paiement de tout autre montant qui pourrait être dû à Il Ponte conformément aux présentes Conditions Générales de Vente (voir aussi § 6.4) et lié à l’attribution du lot (Montant dû).
7.2 L’Acquéreur est tenu de payer le Montant dû dans un délai de dix jours au plus tard à compter du lendemain du jour de l’adjudication.
7.3 Au cas où l’Acquéreur ne paierait pas ou tarderait à payer, en tout ou en partie, le Montant dû dans le délai essentiel susmentionné, Il Ponte pourra résilier la vente aux termes de l’article 1456 du Code Civil italien par simple notification écrite. Dans ce cas, Il Ponte aura droit au paiement d’une pénalité égale à deux fois le montant de la commission d’achat que l’Acquéreur défaillant aurait dû payer, en plus d’éventuels dommages-intérêts plus importants, et pourra conserver les acomptes éventuellement versés par l’Acquéreur.
7.4 Chaque lot peut être payé par chèque bancaire, carte de crédit, carte de débit, virement bancaire et espèces, sous réserve des limites prévues par la loi.
7.5 Le paiement du lot peut être effectué à Milan près les locaux de Il Ponte, 12, Via Pontaccio ou 8, Via Medici del Vascello (selon le lieu de la vente aux enchères) pendant les heures d’ouverture suivantes : du lundi au vendredi de 9h00 à 13h00 et de 14h00 à 17h30 (à l’exception des jours fériés en Italie).
7.6 Les cartes de crédit acceptées sont les suivantes : American Express, Diners, Visa et MasterCard. Le paiement ne peut être effectué que par le titulaire de la carte.
7.7 Les coordonnées bancaires pour les virements sont les suivantes : IBAN IT51H0832950860000000011517 ; Swift code n° ICRAITRR950 ; bénéficiaire Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. Dans le motif du paiement, veuillez indiquer vos nom et prénom, le numéro du lot et la vente aux enchères.
7.8 Il Ponte se réserve le droit de contrôler l’origine des paiements reçus et de ne pas accepter des paiements provenant de personnes autres que l’Acquéreur.
7.9 Conformément au Décret Législatif n° 231/07 et aux modifications et intégrations suivantes, et dans le plein respect des dispositions du Décret Législatif n° 196/2003 (Code de la vie privée) et du Règlement UE 2016/679, Il Ponte demandera à tous les
acquéreurs les données nécessaires aux fins de l’exécution des obligations de vérification adéquate de l’Acquéreur et du bénéficiaire effectif. En cas de demande formelle de la part des Autorités et de l’Administration publique, et dans tout autre cas prévu par la loi, Il Ponte pourra communiquer le nom et les coordonnées de l’Acquéreur.
8 Livraison et enlèvement du lot
8.1 Le lot ne sera livré par Il Ponte à l’Acquéreur qu’après le paiement intégral du Montant dû (sous réserve des dispositions différentes du Décret Législatif n° 42/04, y com- pris celles relatives à la préemption par l’État ; voir également le § 11.4 des présentes Conditions).
8.2 Il Ponte n’assume pas l’obligation d’expédier le lot faisant l’objet de la vente aux enchères, qui doit être enlevé par l’Acquéreur à Milan près les locaux de Il Ponte, 12, Via Pontaccio ou 8, Via Medici del Vascello (selon le lieu de la vente aux enchères), dans les dix jours suivant le jour du paiement du Montant dû.
8.3 Si l’acheteur ne récupère pas rapidement le lot payé dans les dix jours suivant le paiement ou la réception du certificat de libre circulation et/ou de la licence d’exportation, Il Ponte a le droit de procéder à l’élimination du lot, sous réserve d’une notification par lettre recommandée avec accusé de réception ou par Pec. L’Acquéreur reconnaît et accepte qu’en cas d’élimination du lot, il ne pourra exercer aucun type d’action ou de réclamation, par-devant quelque autorité que ce soit, à l’encontre de Il Ponte, qui est donc déchargé de toute responsabilité.
8.4 Si l’Acquéreur charge un tiers de récupérer le lot, celui-ci doit être muni d’une procuration écrite de l’Acquéreur ainsi que d’une photocopie des documents du délégant et du 8.5délégataire.
À la demande expresse de l’Acquéreur, Il Ponte peut organiser, aux frais et aux risques de ce dernier, l’emballage, le transport et l’assurance du lot, sous réserve de la communication et de l’acceptation par écrit des coûts correspondants de la part de l’Acquéreur. L’expédition peut être effectuée par un transporteur mandaté par Il Ponte, sur les instructions de l’Acquéreur, ou mandaté directement par ce dernier, selon les accords. 8.6 En cas de décès, de perte de droits, d’incapacité, de terminaison ou de résiliation, pour quelque raison que ce soit, de l’Acquéreur, dûment communiqué à Il Ponte, ce dernier acceptera de restituer le lot, sous réserve de l’accord de tous les ayants droit de l’Acquéreur, ou conformément aux modalités établies par l’autorité judiciaire.
9 Transfert des risques
9.1 Un lot acheté est entièrement aux risques de l’Acquéreur à partir de la première des deux dates suivantes : (i) la date à laquelle l’Acquéreur prend livraison du lot acheté ou (ii) la date à laquelle il paie le Montant dû pour le lot ; si aucune de ces hypothèses n’est remplie, le transfert des risques se produit en tout cas à partir de la date à laquelle le délai de dix (10) jours à compter de l’adjudication du lot a expiré. Par le transfert des risques à l’Acquéreur, ce dernier exonère expressément Il Ponte de toute responsabilité concernant le sort du lot adjugé, y compris pour tout dommage, vol, incendie, destruction, perte du lot lui-même (totale ou partielle).
9.2 L’Acquéreur sera indemnisé pour toute perte ou dommage au lot survenu après l’adjudication mais avant le transfert des risques et l’indemnisation ne pourra pas dépasser le Prix d’adjudication du lot, en plus de la commission d’achat perçue par Il Ponte. Il Ponte ne sera en aucun cas responsable de la perte ou de l’endommagement des cadres/verres qui contiennent ou recouvrent des gravures, des peintures ou d’autres œuvres, à moins que le cadre et/ou le verre ne constitue le lot vendu aux enchères.
9.3 Il Ponte ne sera en aucun cas responsable des pertes ou des dommages (totaux ou partiels) subis par le lot adjugé : (i) résultant d’une intervention quelconque (y compris les travaux de restauration, les travaux sur les cadres et les travaux de nettoyage) effectuée par un tiers mandaté par qui que ce soit ; (ii) résultant, directement ou indirectement, (a) de changements d’humidité ou de température ; (b) de l’usure normale ou de la détérioration progressive due à des interventions sur l’objet et/ou d’autres événements (y compris les vers et les parasites du bois) ; (c) d’erreurs de manipulation ; (d) de la guerre, de la fission nucléaire, de la contamination radioactive, des armes chimiques, biochimiques ou électromagnétiques ; (e) d’actes de terrorisme ; (f) de confinements et événements similaires, de dispositions prises par les autorités, de toute autre cause de force majeure indépendante de la volonté de Il Ponte.
10 Contrefaçon 10.1 Dans le cas où, après l’adjudication, un lot s’avérerait être une contrefaçon, Il Ponte remboursera à l’Acquéreur qui a demandé la résiliation du contrat de vente - après avoir restitué le lot à Il Ponte - un montant égal au Prix d’adjudication et à la commission d’achat payée, dans les deux cas dans la même devise que celle où l’Acquéreur a payé ces montants. L’obligation de Il Ponte est soumise à la condition que, au plus tard cinq (5)ans à compter de la date d’Adjudication, l’Acquéreur : (i) communique à Il Ponte par écrit, dans les quatre-vingt-dix (90) jours à compter de la date à laquelle il a reçu des informations qui le mènent à penser que le lot est une contrefaçon, le numéro du lot, la date de la vente aux enchères à laquelle le lot a été acheté, et les raisons pour lesquelles l’Acquéreur pense que le lot est une contrefaçon ; (ii) est en mesure de restituer le lot à Il Ponte, libre de toute réclamation ou demande de tiers survenue après la date de la vente, et le lot est dans le même état que celui dans lequel il se trouvait à la date de la vente ; (iii) fournit à Il Ponte des rapports d’au moins deux spécialistes ou experts indépendants ayant une compétence internationale reconnue, expliquant les raisons pour lesquelles le lot est considéré comme une contrefaçon.
10.2 Il Ponte n’est pas lié par les avis fournis par l’Acquéreur et se réserve le droit de demander l’avis d’autres experts à ses propres frais.
10.3 Il Ponte il n’effectuera pas de remboursement si (i) la description dans le catalogue était conforme à l’opinion généralement admise par les spécialistes et les experts à la date de la vente ou indiquait que l’authenticité ou l’attribution du lot était contestée; ou (ii) à la date de publication du catalogue, la nature contrefaite du lot ne pouvait être établie qu’en effectuant des analyses généralement considérées comme inadaptées ou difficiles à réaliser, dont le coût était déraisonnable ou dont on pouvait raisonnablement s’attendre à ce qu’elles endommagent le lot, réduisant ainsi sa valeur. Aux fins du présent article, on entend par contrefaçon, de l’avis raisonnable de Il Ponte, l’imitation d’un lot mis en vente, non décrit comme tel dans le catalogue de vente aux enchères, créée dans le but de tromper sur sa paternité, son authenticité, sa provenance, son attribution, son origine, sa source, sa date, son âge, son époque. Un lot ayant fait l’objet d’une restauration ou d’une modification quelconque (y compris un repeint ou un surpeint) ne constitue pas une contrefaçon.
11
Exportation hors du territoire de la République italienne. Déclaration d’intérêt culturel
11.1 L’exportation hors du territoire de la République italienne d’un lot peut être subordonnée à la délivrance d’un certificat de libre circulation ou d’une licence d’exportation, conformément aux dispositions des articles 68 et suivants du Décret Législatif n° 42 du 22 janvier 2004 (code Urbani). L’Acquéreur est tenu, pour les lots soumis à la procédure de déclaration d’intérêt culturel (dite « notification ») conformément aux articles 13 et suivants du Décret Législatif n° 42/2004, de respecter toutes les dispositions de la loi et toutes les autres réglementations spéciales applicables, y compris celles concernant les douanes, les devises, la fiscalité et les espèces protégées. Il incombe exclusivement aux participants à la vente aux enchères et à l’Acquéreur de vérifier les éventuelles restrictions à la circulation et/ou à l’exportation du lot qui les intéresse et, en tout état de cause, du lot adjugé, ainsi que les licences ou certificats requis par la loi, en Italie et dans le Pays de destination, de même que d’accomplir les formalités et obligations prévues par la loi quant à la circulation et/ou l’exportation du lot adjugé, en exonérant expressément Il Ponte de toute obligation et/ou responsabilité.
11.2 La non-délivrance ou la délivrance en retard du certificat de libre circulation et/ou de la licence d’exportation ne constitue pas une cause de résiliation ou d’annulation de la vente, ni ne justifie, de la part de l’Acquéreur, le non-paiement ou le paiement en retard du Montant dû.
11.3 À la demande et aux frais de l’Acquéreur, Il Ponte peut accepter de présenter une réclamation pour obtenir le certificat de libre circulation et/ou DVAL et/ou la licence d’exportation, à condition que l’Acquéreur ait déjà payé le Montant dû. Le montant que l’Acquéreur doit payer à Il Ponte pour la présentation de la réclamation s’élève à 150,00 € (plus TVA et frais de transport éventuels), pour chaque œuvre faisant l’objet de réclamation, sauf disposition contraire dans les Conditions Particulières de Vente. Dans tous les cas, Il Ponte n’assume aucune responsabilité, ni obligation, ni garantie, concernant le succès de la démarche concernée et la délivrance de ce qui a été demandé par l’Acquéreur. 11.4 Chaque lot proposé à la vente aux enchères peut avoir déjà fait l’objet d’une déclaration d’intérêt culturel par le Ministère du Patrimoine et des Activités culturelles et du Tourisme en application de l’article 13 du Code Urbani. Dans ce cas - ou dans le cas où la procédure de déclaration d’intérêt culturel a été engagée en ce qui concerne le lot conformément à l’article 14 du Code Urbani – Il Ponte le signalera dans le catalogue et/ou par le biais d’une annonce du commissaire-priseur avant que le lot ne soit mis en vente. Dans le cas où le lot aurait fait l’objet d’une déclaration d’intérêt culturel préalablement à l’adjudication, le Vendeur déclarera la vente au Ministère compétent conformément à l’article 59 du Code Urbani. La vente sera subordonnée au non-exercice du droit de préemption par le Ministère compétent dans un délai de soixante jours à compter de la date de réception de la déclaration, ou dans le délai plus long de cent quatre-vingts jours visé à l’article 61 alinéa II du Code Urbani. Tant que l’exercice du droit de préemption est en vigueur, le lot ne peut être livré à l’Acquéreur selon les dispositions de l’article 61 du Code Urbani. En tout état de cause, il est entendu que toute déclaration d’intérêt culturel (ou même simplement l’ouverture de la procédure y afférente) qui pourrait intervenir après l’adjudication ne peut affecter ou invalider l’adjudication, ni l’obligation de payer le Montant total et d’une manière générale la vente du lot.
11.5 Le lot marqué du symbole « § » est temporairement sous importation en douane. Il est soumis à la TVA (selon la loi) sur la valeur d’adjudication uniquement pour les acheteurs résidant dans l’UE. Le coût de la clôture de l’importation temporaire en douane, de 300 euros, est à la charge de l’Acquéreur. Il Ponte n’est pas responsable des délais bureaucratiques.
11.6 Le lot marqué du symbole « # » est temporairement sous importation d’œuvres d’art.
12 Droit de suite
12.1 Le paiement, éventuellement dû, du « droit de suite » (introduit par le Décret Législatif n° 118 du 13 février 2006, mettant en œuvre la Directive 2001/84/CE) sera effectué par le Vendeur.
13 Espèces protégées
13.1 Les certificats Cites sont valables uniquement sur le territoire de l’Union Européenne. Les biens en ivoire, même s’ils disposent du certificat susmentionné, ne peuvent pas être exportés en dehors du territoire de l’Union Européenne.
13.2 Qu’ils aient obtenu ou non un certificat ou une licence d’exportation en vertu des articles 68 et suivants du Code Urbani, tous les lots constitués de parties de plantes ou d’animaux (par exemple : os de baleine, crocodile, corail, tortue), quels que soient leur âge et leur valeur, peuvent nécessiter une licence ou un certificat avant leur exportation et/ou des licences et/ou certificats supplémentaires pour leur importation dans des pays non membres de l’UE. L’obtention d’une licence ou d’un certificat d’importation ne garantit pas l’obtention d’une licence ou d’un certificat pour l’exportation et vice versa. Il Ponte conseille aux acquéreurs potentiels de vérifier leur législation sur les conditions requises en cas d’importation de biens fabriqués ou contenant des espèces protégées dans leur Pays. Avant d’effectuer toute offre, l’Acquéreur a le devoir de s’assurer qu’il est en mesure d’obtenir ces licences/certificats d’importation ou d’exportation, ainsi que tout autre document requis, en exonérant expressément Il Ponte de toute obligation et/ ou responsabilité à cet égard.
14 Garantie légale de conformité
14.1 Lorsque la loi l’exige, les lots vendus par l’intermédiaire de Il Ponte sont couverts par la Garantie Légale de conformité prévue aux articles 128-135 du Code de la consommation (Garantie légale), le cas échéant.
14.2 La Garantie Légale est réservée au consommateur (c’est-à-dire, conformément à l’article 3, alinéa I, lettre a) du Code de la consommation, la personne physique agissant à des fins étrangères à toute activité entrepreneuriale, commerciale, artisanale ou professionnelle exercée).
14.3 Le Vendeur est responsable vis-à-vis du consommateur d’un défaut de conformité existant au moment de la livraison du produit et qui se manifesterait dans un délai de deux ans à compter de cette livraison. Le défaut de conformité doit être signalé au Vendeur, sous peine de déchéance de la garantie, dans un délai de deux mois à compter de la date à laquelle il a été découvert. Sauf preuve contraire, les défauts de conformité qui apparaissent dans un délai de six mois à compter de la livraison du produit sont présumés exister déjà à cette date, à moins que cela ne soit incompatible avec la nature du produit
ou la nature du défaut de conformité. À partir du septième mois suivant la livraison du lot, il incombera au consommateur de prouver que le défaut de conformité existait déjà au moment de la livraison de celui-ci. Afin de bénéficier de la Garantie Légale, le consommateur doit au préalable justifier de la date d’adjudication et de livraison du lot. Il est donc conseillé au consommateur, aux fins d’une telle preuve, de conserver tout document apte à prouver l’adjudication (par exemple la facture d’achat) et la date de livraison ou d’enlèvement du lot.
14.4 En ce qui concerne la définition du « défaut de conformité », veuillez vous référer à ce qui est indiqué à l’article 129, alinéa II, du Code de la consommation. Tout défaut causé par des événements accidentels ou résultant de la responsabilité du consommateur ou d’une utilisation du lot différente de l’usage auquel il est destiné est exclu du champ d’application de la Garantie Légale.
14.5 En cas de défaut de conformité dûment signalé dans les délais, le consommateur a droit : (i) à titre principal, à la réparation ou au remplacement gratuit du lot, à son choix, sauf si la solution demandée est objectivement impossible ou excessivement onéreuse par rapport à l’autre ; (ii) à titre subsidiaire (c’est-à-dire dans le cas où la réparation ou le remplacement est impossible ou excessivement coûteux ou si la réparation ou le remplacement n’a pas été effectué dans un délai raisonnable ou si la réparation ou le remplacement précédemment effectué a causé des désagréments considérables au consommateur), à la réduction du Prix d’adjudication ou à la résiliation du contrat, à son choix. La solution demandée est excessivement onéreuse si elle impose des frais déraisonnables au Vendeur par rapport aux autres solutions alternatives qui peuvent être disponibles, compte tenu : (i) de la valeur qu’aurait le bien sans le défaut de conformité ; ii) de l’importance du défaut de conformité ; (iii) de la possibilité que la solution alternative puisse être appliquée sans inconvénient majeur pour le consommateur. 14.6 Dans le cas où le lot, pendant la durée de validité de la Garantie Légale, manifeste un défaut de conformité, le consommateur peut communiquer la circonstance à Il Ponte aux contacts indiqués à l’article 15. Il Ponte répondra rapidement à la communication du défaut de conformité allégué et indiquera au consommateur la procédure spécifique à suivre.
15 Contacts
Il est possible de demander des informations, d’envoyer des communications, de demander de l’assistance ou de soumettre des réclamations, en contactant Il Ponte de la manière suivante :
• par e-mail : à l’adresse info@ponteonline.com ;
• par courrier : en écrivant à Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., Milan, 12, via Pontaccio (20121) ou 8, via Medici del Vascello (20138) ;
•par téléphone : au numéro +39 02.863141 (siège situé 12, via Pontaccio) ou bien +39 02.8631472 (siège situé 8, via Medici del Vascello) (numéros de téléphone surtaxés, en service aux jours et heures suivants : Lun.-Ven. 9h00-13h00 ; 14h0018h00, pour le siège situé 12, via Pontaccio ; 9h00-13h30 ; 14h00-17h30 pour le siège situé 8, via Medici del Vascello, dans les deux cas à l’exclusion des jours fériés en Italie) ;
•par fax: au numéro +39 02.72022083 (siège situé 12, via Pontaccio) ou bien +39 02.36633096 (siège situé 8, via Medici del Vascello) ; Il Ponte répondra aux réclamations présentées dans les cinq jours ouvrables suivant la réception de ces dernières.
16 Juridiction et droit applicable
16.1 Le rapport contractuel entre Il Ponte et l’Acquéreur est régi par le droit italien. En cas de traduction des présentes Conditions Générales de Vente dans une autre langue, les conditions de vente en texte italien prévaudront et resteront valables et contraignantes en cas de conflit avec la traduction dans une langue étrangère.
16.2 Dans le cas d’un Acquéreur consommateur, tout litige relatif à l’application, à l’exécution et à l’interprétation des présentes Conditions Générales de Vente sera soumis à la compétence du tribunal du lieu de résidence ou de domicile élu du consommateur.
16.3 Conformément à l’article 141-sexies, alinéa 3, du Code de la consommation, le cas échéant, Il Ponte informe l’Acquéreur consommateur que, dans le cas où il aurait présenté une réclamation directement auprès de Il Ponte, à la suite de laquelle il n’aurait pas été possible de résoudre le litige ainsi survenu, Il Ponte fournira des informations concernant l’organisme ou les organismes qui utilisent des modes alternatifs de résolution des conflits afin de trouver un règlement extrajudiciaire des litiges relatifs aux obligations découlant d’un contrat conclu sur la base des présentes Conditions Générales de Vente (les entités dites ADR, telles qu’indiquées aux articles 141-bis et suivants du Code de la consommation), en précisant si il entend ou non faire appel à ces entités pour résoudre lui-même le litige.
16.4 Il Ponte informe également l’Acquéreur consommateur de la création d’une plateforme européenne de résolution en ligne des litiges de consommation (dénommée plateforme ODR). La plateforme ODR peut être consultée à l’adresse suivante : http://ec.europa.eu/consumers/odr/ ; grâce à la plateforme ODR, l’Acquéreur consommateur pourra consulter la liste des entités ADR, trouver le lien vers le site internet de chacune d’entre elles et entamer en ligne une procédure de règlement du litige dans lequel il est impliqué. En tout état de cause, à l’Acquéreur consommateur est réservé le droit d’intenter une action devant le tribunal ordinaire compétent du litige découlant des présentes Conditions Générales de Vente, quelle que soit l’issue de la procédure de règlement extrajudiciaire des litiges relatifs aux rapports de consommation, en recourant aux procédures visées à la Partie V, Titre II-bis du Code de la consommation.
16.5 L’Acquéreur qui réside dans un État membre de l’Union Européenne autre que l’Italie, peut également accéder, pour tout litige relatif à l’application, à l’exécution et à l’interprétation des présentes Conditions Générales de Vente, à la procédure européenne établie, pour les litiges de moindre importance, par le Règlement (CE) n° 861/2007 du Conseil du 11 juillet 2007, à condition que la valeur du litige n’excède pas, hors intérêts, droits et frais, 5.000,00 euros. Le texte du règlement est disponible sur le site internet www.eur-lex.europa.eu.
II.Conditions supplémentaires pour la soumission d’offres en ligne Les présentes conditions supplémentaires pour la soumission d’offres en ligne (Conditions) s’appliquent aux ventes aux enchères pour lesquelles Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., société sise à Milan, 12, via Pontaccio (20121), numéro de TVA et numéro d’immatriculation au Registre des sociétés de Milan 01481220133, capital social entièrement libéré de 34.320,00 euros (Il Ponte), permet la formulation d’offres en ligne par le biais du site
www.ponteonline.com (Site) ou de sites tiers (Plateformes). Chaque lot est proposé à la vente par Il Ponte. Les contrats d’enchères conclus en ligne par le biais du Site et/ou des Plateformes sont exclus des dispositions du Chapitre I, Titre III du Décret Législatif n° 206 du 6 septembre 2005, car ils ont été conclus à l’occasion d’une vente aux enchères. Les présentes Conditions s’ajoutent (et ne remplacent pas) les Conditions Générales de Vente mentionnées ci-dessus, dont les définitions sont visées aux présentes. En participant à l’enchère via le Site et/ou les Plateformes, l’enchérisseur accepte d’être lié par les Conditions Générales de Vente applicables à la vente et par les présentes Conditions supplémentaires.
1.Instantanéité et irrévocabilité de l’offre en ligne. Exception au droit de rétractation
Pour vous inscrire à la vente aux enchères, vous devez envoyer une copie de votre pièce d’identité en cours de validité à info@ponteonline.com. En cas contraire, il ne vous sera pas possible de vous inscrire à la vente aux enchères. Il Ponte se réserve le droit de refuser ou de révoquer l’inscription à la vente aux enchères à sa seule discrétion. Le processus de présentation d’une offre à travers le Site et/ou la Plateforme est instantané ; l’offre est envoyée dès que l’enchérisseur clique sur le bouton correspondant et est définitive. En soumettant une offre en ligne par l’intermédiaire du Site et/ou de la Plateforme, vous acceptez que l’offre soit définitive et qu’il ne soit pas possible de la modifier ou de la révoquer de quelque manière que ce soit. En outre, suivant l’article 59, alinéa 1, lettre m) du Code de la consommation, si le contrat d’enchère est conclu avec un enchérisseur qui a fait une offre en ligne par le biais du Site et/ou de la Plateforme et qui peut être qualifié de consommateur conformément à l’art. 3, alinéa 1, lettre a) du Code de la consommation, l’Acquéreur ne disposera pas du droit de rétractation, car le mode de vente utilisé est une vente aux enchères publiques, telle que définie par l’article 45, alinéa 1 lettre o) du Code de la consommation. Si l’offre soumise à Il Ponte est la plus élevée, l’Acquéreur s’engage irrévocablement à payer le prix d’achat total, y compris les commissions d’achat, toutes les taxes applicables et tous autres frais.
2. Modes de paiement et de livraison
Modes de paiement: se référer à l’article 7 des Conditions Générales de Vente et des Conditions Particulières de Vente de la vente aux enchères spécifique, consultables sur le Site (dans la section Catalogue en ligne de la vente aux enchères spécifique) ou sur demande Livraison: se référer à l’article 8 des Conditions Générales de Vente.
3. Enchères incrémentielles
Chaque offre incrémentielle apparaîtra sur l’écran du Site et/ou de la Plateforme. Le commissaire-priseur a le droit de modifier les incréments pour les enchérisseurs présents en salle des ventes et par téléphone, mais ceux qui enchérissent par l’intermédiaire du Site et/ou de la Plateforme peuvent ne pas être en mesure d’enchérir pour un montant autre que celui d’une offre incrémentielle tout entière. Toutes les offres aux enchères seront exprimées en euros.
4. Responsabilité de l’enchérisseur
Les personnes qui enchérissent par l’intermédiaire du Site et/ou de la Plateforme sont responsables de leur connaissance de toutes les communications et annonces faites lors de la vente aux enchères. Toutes les communications effectuées seront lues par le commissaire-priseur, soit au début, le cas échéant, soit pendant la vente aux enchères, avant que le lot concerné ne soit proposé à la vente. Il Ponte recommande aux personnes qui enchérissent par le biais du Site et/ou de la Plateforme de s’authentifier en se connectant au moins dix minutes avant le début de la vente aux enchères afin de s’assurer qu’elles écoutent toutes les communications effectuées par le commissaire-priseur au début de la vente aux enchères. Tous les avis de modifications relatifs à l’offre du lot en vente (« avis de salle de vente ») et les annonces en salle faites par le commissaire-priseur font partie des présentes Conditions,des Conditions Générales de Vente et des Conditions Particulières de Vente de la vente aux enchères spécifique. Il Ponte se réserve le droit de refuser ou de révoquer l’autorisation d’enchérir en ligne par le biais du Site et/ou de la Plateforme, ainsi que de révoquer les privilèges d’enchère lors d’une vente aux enchères. Les adjudicataires des lots recevront une confirmation de l’adjudication et le relevé bancaire relatif à leur achat après la vente.
5. Non-responsabilité de Il Ponte
Il Ponte ne sera pas responsable d’erreurs ou de dysfonctionnements lors de la présentation des offres par le biais du Site et/ou de la Plateforme, y compris, mais sans s’y limiter, les erreurs ou dysfonctionnements causés par : (i) une perte de connexion à Internet ou au logiciel du Site et/ou de la Plateforme par Il Ponte ou le client ; (ii) un dysfonctionnement ou un problème avec le logiciel du Site et/ou de la Plateforme ; ou (iii) une défaillance ou un problème avec la connexion Internet, le réseau mobile ou l’ordinateur du Client. Il Ponte n’est donc pas responsable de toute impossibilité de formuler une offre en ligne ou des erreurs ou omissions en relation avec celle-ci. La participation à la vente aux enchères par le biais du Site et/ou de la Plateforme se fait donc aux risques et périls des enchérisseurs et acquéreurs potentiels, qui assument tous les risques et responsabilités quant à la réception et au succès des offres formulées et/ou à formuler.
NOTE D’INFORMATION SUIVANT L’ARTICLE 13 du R.G.P.D.
En vertu et aux fins de l’article 13 du Nouveau Règlement sur la Protection des Données (RGPD 2016/679), le Client (dit personne concernée) est informé que:
1. Responsable du traitement et autres personnes désignées
Le responsable du traitement des données est Il Ponte - Casa D’aste S.r.l., sise à Milan, 12,
Via Pontaccio, en la personne de la directrice, Mme Rossella Novarini, e-mail : direzione. generale@ponteonline.com et que, dans le but de répondre à la personne concernée en cas d’exercice des droits par cette dernière, il est possible de contacter Mme Francesca Conte, e-mail : francesca.conte@ponteonline.com.
Le DPO désigné est Programmastudio Spa, en la personne de M. Pasquale Iannone, tél. 02 2829389, e-mail: privacy@programmastudio.it.
2. Traitements effectués et base juridique
Les données à caractère personnel, fournies librement par le Client à la société en raison de l’activité exercée en vertu de réglementations contractuelles spécifiques, seront traitées de manière licite, loyale, ainsi que conformément aux dispositions du Règlement, aux fins de :
•l’exécution du mandat de vente et/ou la participation aux enchères programmées ; •aux fins prévues par la législation en vigueur en matière de lutte contre le blanchiment d’argent (Décret Législatif 231/07 et modifications suivantes).
La fourniture des données indiquées ci-dessus est obligatoire pour que le Responsable du traitement puisse mener à bien la tâche qui lui a été confiée. En cas de refus de fournir les données demandées, le Responsable du traitement ne sera pas en mesure d’exécuter les services prévus au contrat, du fait et de la faute du Client concerné.
Les données personnelles telles que l’adresse e-mail, fournie à titre facultatif par le Client à la société en raison d’un consentement spécifique émis par celui-ci, seront traitées de manière licite et loyale, ainsi que conformément aux dispositions du Règlement, dans le but de transmettre des informations, des mises à jour et des nouvelles concernant des enchères ultérieures et/ou des événements futurs.
Pour ce traitement, la société recueillera le consentement par voie électronique et/ou sur papier.
L’image sera prise, au moyen d’un système d’enregistrement vidéo et conformément aux informations régulièrement affichées, dans l’intérêt légitime du Responsable du traitement, c’est-à-dire afin de protéger la sécurité des personnes et les biens de la société.
3. Moyens de traitement et mode de conservation des données
Les données traitées (qui peuvent avoir un caractère commun et identifiant) sont actualisées, complètes, pertinentes et non excessives au regard des finalités du traitement. Ces mêmes données seront traitées, dans le respect de la sécurité et de la confidentialité nécessaires, par les moyens suivants : collecte des données de la personne concernée, enregistrement et stockage de celles-ci à des fins prédéterminées, explicites et légitimes. Ces mêmes données seront traitées à la fois sur papier et par des moyens électroniques et automatisés.
Les données à caractère personnel seront traitées par le Responsable du traitement ainsi que par les employés et collaborateurs autorisés à les traiter.
Les données peuvent être communiquées non seulement aux organismes publics auxquels sont adressées les communications/déclarations objet du présent contrat, mais aussi aux organismes de contrôle en charge, le cas échéant dans le cadre de phases de vérification et de contrôle, relatives à la régularité des obligations.
Les mêmes données, objet de la présente note d’information, peuvent être communiquées à des professionnels et/ou à des collaborateurs du Responsable du traitement en vue de l’exécution de la tâche confiée et aux mêmes fins. D’autre part, les données en question ne seront pas diffusées, au-delà des limites qui y sont spécifiées, sauf indication contraire de la personne concernée, que celle-ci fournira par écrit.
Le responsable du traitement n’a aucune intention de transférer les données objet du présent document vers un pays tiers ou une organisation internationale. Il convient de noter que la sauvegarde externe est également effectuée par une société italienne, donc également tenue de se conformer à la législation sur la confidentialité en question, en utilisant des serveurs situés sur le territoire italien.
Il n’y a pas de prise de décision automatisée.
Enfin, la personne concernée est informée que le Responsable du traitement a mis en place un large éventail de mesures de sécurité pour protéger les données contre le risque de perte, d’abus ou d’altération.
4. Période de conservation des données
Les données objet du présent document seront conservées:
•pendant 10 ans (dix ans) à compter de la conclusion du rapport contractuel, pour un traitement sur une base juridique contractuelle;
•5 ans à compter de la révocation du consentement au traitement sur une base consensuelle;
•au plus tard dans les 72 heures, en ce qui concerne le traitement des images de vidéosurveillance.
5. Droits de la personne concernée
La personne concernée a le droit :
•de demander au Responsable du traitement la confirmation ou non de la détention de ses propres données personnelles, même si elles ne sont pas encore enregistrées, et de leur communication sous forme intelligible, ainsi que de l’accès aux données personnelles, de leur éventuelle mise à jour ou intégration, de leur rectification ou de leur suppression, de leur transformation sous forme anonyme ou du blocage de celles traitées en violation de la loi, la limitation des traitements la concernant ou de s’opposer à leur traitement, ainsi que le droit à la portabilité des données. Elle a également le droit d’obtenir l’indication de l’origine des données personnelles, de leur finalité et des modalités de traitement, ainsi que de la logique appliquée dans le cas d’un traitement effectué à l’aide d’outils électroniques;
•de s’opposer également en tout ou partie au traitement des données la concernant à des fins d’envoi de matériel publicitaire, de vente directe ou d’études de marché ou de communication commerciale;
•de retirer son consentement à tout moment, sans préjudice de la licéité du traitement effectué en raison du consentement donné avant le retrait, ainsi que du droit d’introduire une réclamation auprès d’une autorité de contrôle.
1. Informazioni importanti per i potenziali acquirenti
1.1 I lotti sono offerti in vendita da Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., società con sede legale in Milano, via Pontaccio 12 (20121), P. Iva e Iscrizione Registro Imprese di Milano n. 01481220133, capitale sociale interamente versato pari ad Euro 34.320,00 (Il Ponte), che agisce in nome e per conto del Venditore in qualità di mandataria con rappresentanza dello stesso, ad eccezione dei casi in cui il Ponte è proprietaria del lotto. Per Venditore si intende la persona fisica o giuridica proprietaria del lotto offerto in vendita in asta da Il Ponte. In ogni caso (anche per le eventuali offerte telefoniche e/o via internet, e/o per le eventuali aste online) la vendita si intende eseguita nell’ambito di una asta pubblica, senza diritto di recesso in favore l’acquirente.
1.2 Le Condizioni Generali di Vendita e le presenti Condizioni Specifiche di Vendita possono essere modificate mediante un avviso affisso in esposizione o tramite un annuncio fatto dal banditore prima dell’inizio dell’asta. I potenziali acquirenti sono pregati di consultare il sito www.ponteonline.com (Sito) per prenderne visione e prendere visione della catalogazione più aggiornata dei lotti presenti in catalogo e delle eventuali diverse condizioni di vendita per la specifica asta.
1.3 Le presenti Condizioni Specifiche integrano, senza sostituirle, le Condizioni Generali di Vendita applicabili all’asta in oggetto, consultabili sul Sito. Per tutto quanto non espressamente disciplinato nel presente documento, restano integralmente applicabili le Condizioni Generali di Vendita.
2. Offerte online
2.1 Le offerte online sono disciplinate sia dalle Condizioni Generali di Vendita, sia dalle presenti Condizioni Specifiche di Vendita, sia dalle “Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online” disponibili sul Sito o su richiesta. In caso di difformità tra le Condizioni Generali di Vendita e le “Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online”, queste ultime prevarranno.
2.2 In caso di partecipazione all’asta e offerte formulate attraverso piattaforme e/o siti internet diversi dalla piattaforma Il Ponte Live, sarà applicata e dovuta una ulteriore commissione pari al 3% (per offerte formulate sulle piattaforme Drouot e Invaluable) sul Prezzo di aggiudicazione oltre le commissioni e spese già esposte nelle Condizioni Generali di Vendita.
3 Pagamento
3.1 In caso di aggiudicazione del lotto, l’Acquirente dovrà corrispondere a Il Ponte il Prezzo di aggiudicazione del lotto, oltre alle commissioni di acquisto, calcolate sul prezzo di aggiudicazione all’asta di ciascun lotto e pari a:
• da € 0 a € 2.000=35% (IVA inc. se dovuta)
• da € 2.001 e oltre =28% (IVA inc. se dovuta) oltre al pagamento di qualsiasi altro importo eventualmente dovuto a Il Ponte ai sensi delle Condizioni Generali di Vendita (v. anche § 6.4) e connesso alla aggiudicazione del lotto (Ammontare dovuto).
1. Important information for potential buyers
1.1 The lots are offered for sale by Il Ponte - Casa d’Aste Srl, a company with registered office in Milan, Via Pontaccio 12 (20121), VAT and Milan Company Register no. 01481220133, fully paid share capital of Euro 34,320.00 (Il Ponte), acting in the name and on behalf of the Seller as agent with representation of the same, except for the cases in which Il Ponte is the owner of the lot. Seller means any individual or company owning the lot offered for sale by auction by Il Ponte. In any event (bids placed by phone and/or internet and/or online auctions include) sales are considered to be carried out within the scope of a public auction, therefore the buyer will not be entitled to any right of withdrawal,
1.2 The General Terms and Conditions of Sale and these Particular Conditions of Sale may be modified by means of a notice posted in the exhibition room or via an announcement made by the auctioneer before the auction begins. Potential purchasers should consult the site www.ponteonline.com (Website) to review them and to review the most current information on the lots in the catalogue and any possible different condition of sales for the specific auction.
1.3 These Specific Terms and Conditions supplement, without replacing, the General Terms and Conditions of Sale applicable to the relevant auction, which are available on the Website. For any matters not expressly addressed in this document, the General Terms and Conditions of Sale shall remain fully applicable.
2. Bids submitted online
2.1 Online bids are governed by both the General Terms and Conditions of Sale, these Specific Terms and Conditions of Sale, and the ‘Additional Terms for Submitting Online Bids’ available on the Website or upon request. In case of any discrepancies between the General Terms and Conditions of Sale and the ‘Additional Terms for Submitting Online Bids’, the latter shall prevail.
2.2 In case of participation in the auction and bid submissions carried out through platforms and/or websites other than Il Ponte Live platform, an additional commission corresponding to 3% (for bids placed on the Drouot and Invaluable platforms) on the Hammer Price will be added as well as the commissions and expenses provided for by the present General Terms and Conditions of Sale.
3 Payment
3.1 If the lot is awarded, the buyer must pay Il Ponte Casa d’Aste s.r.l. the hammer price of the lot, i.e. the price at which the lot is awarded at auction by the auctioneer, in addition to the buyer’s premium calculated on the hammer price of each of the lot, as follows:
• from € 0 to € 2.000=35% (VAT incl. if due)
• over € 2.001=28% (VAT incl. if due) in addition to any further amount due to Il Ponte provided for by the General Conditions of Sale (see #6.4) in connection to the award of the lot (amount due).
1. Informations importantes pour les acquéreurs potentiels
1.1 Les lots sont proposés à la vente par Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., société sise à Milan, 12, via Pontaccio (20121), Numéro de TVA et d’Inscription au Registre des Sociétés de Milan 01481220133, capital social entièrement libéré de 34.320,00 Euros (Il Ponte), qui agit au nom et pour le compte du Vendeur en tant que mandataire avec représentation de celui-ci, sauf dans les cas où il Ponte est propriétaire du lot. Par Vendeur on désigne la personne physique ou morale propriétaire du lot proposé à la vente aux enchères par Il Ponte. En tout état de cause (y compris pour toute enchère par téléphone et/ou par internet, et/ou pour toute vente aux enchères en ligne), la vente est considérée comme réalisée dans le cadre d’une enchère publique, sans droit de rétractation en faveur de l’Acquéreur.
1.2 Les Conditions Générales de Vente et les présentes Conditions Particulières de Vente peuvent être modifiées au moyen d’un avis affiché dans la salle d’exposition ou à travers une annonce effectuée par le commissaire-priseur avant le début de la vente aux enchères. Les acquéreurs potentiels sont priés de consulter le site internet www.ponteonline.com (Site) pour en prendre connaissance et pour prendre connaissance du catalogage le plus récent des lots dans le catalogue et les différentes conditions de vente pour la vente aux enchères spécifique.
1.3 Les présentes Conditions Particulières complètent, sans les remplacer, les Conditions Générales de Vente applicables à la vente concernée, disponibles sur le Site. Pour toute question non expressément régie par le présent document, les Conditions Générales de Vente restent intégralement applicables.
2. Enchères en ligne
2.1 Les offres en ligne sont régies à la fois par les Conditions Générales de Vente, les présentes Conditions Particulières de Vente, ainsi que par les Conditions supplémentaires pour la soumission d’offres en ligne disponibles sur le Site ou sur demande. En cas de divergence entre les Conditions Générales de Vente et Conditions supplémentaires pour la soumission d’offres en ligne, ces dernières prévaudront.
2.2 En cas de participation à la vente aux enchères et d’enchères formulées par le biais de plateformes et/ou de sites internet autres que la plateforme Il Ponte Live, une commission supplémentaire de 3% (pour les enchères formulées sur les plateformes Drouot et Invaluable) sur le prix d’adjudication sera appliquée et due, en plus des commissions et frais déjà prévus dans les Conditions Générales de Vente.
3 Paiement
3.1 Si le lot est adjugé, l’Acquéreur doit payer à Il Ponte le prix d’adjudication du lot, en plus de la commission d’achat calculée sur le prix d’adjudication de chaque lot et égale à :
• de 0 à 2.000 €=35% (compris la TVA si elle est due)
• au-delà de € 2.001=28% (compris la TVA si elle est due) et en plus du paiement de tout autre montant qui pourrait être dû à Il Ponte conformément aux présentes Conditions Générales de Vente (voir aussi § 6.4) et lié à l’attribution du lot (Montant dû).






















mdlh@millon.com
Tel:






Nasce un dipartimento dedicato all’Antico con ambizioni europee: da Milano a Parigi, un nuovo
NICOLAS TOURNIER
Il suonatore di liuto
Venduto : 330000€

Per Millon e Il Ponte Casa d’Aste, l’Antico è stato aggiudicazioni emblematiche e contribuendo in Forte di una tradizione costellata di successi, questo spesso il primo interlocutore per conferimenti di cinquanta dipartimenti che compongono il gruppo sue sedi. Oggi, grazie a questa nuova sinergia, i clienti del Millon Auction Group potranno contare su un’unica e grande squadra di esperti di riferimento: con disinvoltura oltre sei secoli di storia dell’arte e di orientarsi con naturalezza tra epoche, stili e categorie.
un nuovo capitolo nel mercato europeo delle aste.
Valeria AGOSTO arredi.antichi@ponteonline.com Tel: + 39028631480
Samuele MOSCA arredi.antichi@ponteonline.com Tel: + 39028631480
Claude CORRADO ccorrado@millon.com Tel: 0625273115
secolo XVIII - inizio del secolo XIX. Coppia di busti
Venduto : 264600€


GIUSEPPE VERMIGLIO
Venduto : 106250€


PREDA
dipinti.antichi@ponteonline.com
Tel: + 330777999260
BELLONI
dipinti.antichi@ponteonline.com
Tel: + 39028631453




