na sosta molto utile per ricaricare le batterie e recuperare gli infortunati. Le due sconfitte consecutive con Juventus e Pisa non hanno minimamente intaccato la bontà del cammino intrapreso fino ad ora dai grigiorossi, ma anche dato ragione a mister Nicola, che ha sempre detto quanto sia ancora lunga e difficile la strada che porta alla salvezza. La trasferta di Pisa ha dimostrato che non sempre i risultati arrivano dopo una buona prestazione, perché nella massima serie ogni piccolo errore viene pagato a caro prezzo. Del resto, tutte le partite sono difficili, a partire da quella di oggi con la capolista Roma, squadra cinica che con soli 12 gol realizzati (come la Cremo), ha totalizzato ben 24 punti. È facile attendersi, quindi, un’altra partita di passione per la Cremo, da affrontare però con coraggio, perché nessun avversario è imbattibile. Del resto, dopo quasi tre mesi sarebbe bello tornare a far esplodere lo Zini. I tifosi grigiorossi ci credono.
Mister Nicola e i tifosi grigiorossi a Pisa (foto Us Cremonese)
La Roma in estate ha voltato pagina e fino ad ora i risultati le stanno dando ragione. Dopo aver deciso di lasciare la panchina a fine stagione e di entrare nello staff dirigenziale, Claudio Ranieri ha scelto Gian Piero Gasperini per rilanciare una squadra da troppo tempo finita nell’anonimato. Hanno salutato la Capitale i vari Hummels, Paredes, Saelemaekers, Zalewski, Abraham, Shomurodov e sono arrivati i difensori Wesley França (dal Flamengo), Ghilardi (dal Verona), Tsimikas (dal Liverpool) e Ziolkowski (dal Legia Varsavia), il centrocampista El Aynaoui (dal Lens) e gli attaccanti Ferguson (dal
tante novità Oltre all’allenatore, sono arrivati nella Capitale molti volti nuovi nella rosa giallorossa
Brighton, dopo aver iniziato la stagione al West Ham) e Bailey (dall’Aston Villa). In lista di partenza c’erano anche Pellegrini e Dovbyk (ora infortunato), alla fine rimasti e molto utili alla causa giallorossa. E poi ci sono i confermati, che con il “Gasp” stanno rendendo molto di più. Stiamo parlando del portiere Svilar, dei difensori Mancini, Hermoso e Ndika, del laterale Çelik, dei centrocampisti Cristante e Koné e dei fantasisti Dybala e Soulé. Insomma, una squadra solida e di talento, molto più pragmatica dell’Atalanta di Gasperini, che probabilmente a Roma sente il peso maggiore di fare risultato.
Il tecnico Gasperini
FRANCO VAZQUEZ -
AMARCORD
Garzya: «A Cremona anni e profumi fantastici»
«Sono stati due anni meravigliosi, indimenticabili. Una città bellissima, una società a conduzione famigliare, tanti amici e una grande passione della tifoseria. Se non fossimo retrocessi in serie B, avrei chiesto di rimanere a Cremona per altri dieci anni». Così l’ex difensore Luigi Garzya ricorda i due campionati in serie A disputati con la maglia della Cremonese, dal 1994 al 1996 (55 presenze). «A Cremona ho ritrovato l’ambiente della società di provincia, dove il calcio viene vissuto in modo più tranquillo. Era un po’ come quando giocavo nel Lecce, nella squadra della mia città. A Cremona sono arrivato dopo tre stagioni alla Roma, tutto un altro ambiente. Nella capitale si giocava per vincere, la squadra era nelle competizioni europee, il tifo metteva pressione alla squadra. La Cremonese mi ha riportato al calcio in cui ero cresciuto, quello dei rapporti quasi di amicizia fra i dirigenti e i giocatori. Luzzara, Miglioli e Favalli, oltre all’allenatore Gigi Simoni, sono stati personaggi che hanno saputo dare al calcio quel tocco di romanticismo che con il passare degli anni purtroppo si è perso.
Sai cosa ricordo ancora come se fosse oggi? Il profumo del “mangiare”che la custode Carla stava preparando quando noi eravamo ancora negli spogliatoi. L’odore inconfondibile dell’aglio pronto per diventare il condimento di una bella pastasciutta».
Garzya, classe 1969, pugliese di San Cesario di Lecce, ha poi giocato tanti anni nel Bari e tre stagioni anche nel Torino. Quattro campionati nella rivale Bari, anche con la fascia di capitano... «Devo dire che se la sono presa più a Lecce che a Bari, dove invece mi hanno accolto benissimo».
Come vedi la Cremonese quest’anno? «Bene, mi sembra una squadra costruita con intelligenza e con un allenatore bravo alla guida. Quando ho visto che ha preso Baschirotto, che era qui a Lecce, ho pensato subito che avrebbero allestito una squadra non solo per la salvezza. I risultati lo stanno confermando. Di solito le neopromosse fanno fatica alla prima stagione in serie A ma credo che Sassuolo e Cremonese. non facciano parte di questo gruppo”.
La sfida con la Roma?
«Quest’anno nessuno parte battuto. Sono convinto che la Cremonese giocherà le sue carte, che non sono poche, anche con la Roma prima in classifica». Adesso Luigi Garzya dà una mano alla Scuola Calcio di San Cesario e ha attività di bed and breakfast nel centro storico di Lecce.