Il Piccolo 44 del 22-11-25

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Politica spaccata tra l’opportunità di intervenire sulla distribuzione della ricchezza e il timore di nuovi prelievi

Patrimoniale, la tassa che divide

Chiamate moleste: scatta il nuovo blocco AGCOM

Galletti a pagina 5

ACCADDE IL...

Franco, Re Juan Carlos e la movida spagnola

Articolo a pagina 12

CULTURA

Tanti appuntamenti per ricordare Pasolini

Zontini a pagina 24

Domenica scorsa un fondo del direttore de La Provincia di Cremona Paolo Gualandris ha affermato come non possa essere la gratuità del web (con le fake news a corredo) a garantire l’informazione libera e indipendente, bensì i giornali cartacei, in particolare quelli locali: “Nel Dna della stampa locale c’è il compito di assicurare la trasparenza… diventando nel contempo uno strumento di controllo sull’operato del potere locale e assumendo nei fatti

una sorta di ruolo di difensore civico del cittadino”. Magari fosse così, anche se questo dovrebbe essere l’obiettivo di ogni giornalista. “La stampa è al servizio di chi è governato, non di chi governa”. È la celebre frase con cui il giudice della Corte Suprema americana respinse la richiesta del governo Nixon di bloccare la pubblicazioni di documenti top secret. Credo che ogni giornalista dovrebbe scrivere questa frase e renderla visibile sulla propria scrivania.

Grigiorossi,

Poi continueremo, io per primo, a non rompere le scatole al potente di turno, a non andare in cerca di guai, a considerare in primis chi tira fuori i soldi per consentirci di avere uno stipendio e via di questo passo. Però ogni tanto lo sguardo cadrebbe su quella frase suscitando uno slancio di orgoglio per il prestigio del compito che ci è immeritatamente affidato. Aristippo disse a Diogene: “Vedo che stai mangiando una cena molto povera. Voglio darti un

Volpi alle pagina 28-29 Everet a pagina 27

consiglio. Se tu imparassi ad essere ossequioso con il re, non saresti costretto a mangiare lenticchie”.

Diogene si girò verso l'amico e gli rispose: “Voglio darti anch’io un consiglio: impara ad amare le lenticchie. Se tu avessi imparato a vivere mangiando lenticchie, ora non saresti costretto ad adulare il re e a vivere da schiavo cercando di soddisfare ogni sua esigenza”. Vanni Raineri

CALCIO SERIE A BASKET SERIE A2
VOLLEY

CONFERENZA NAZIONALE

Fiab: “Dal cicloturismo alla città che cambia” Quest’anno, come già avvenne nel 2012, a Cremona si tiene la Conferenza Nazionale dei Presidenti Fiab, trasformando la nostra città, per alcuni giorni, in un palcoscenico dedicato al cicloturismo ed alla mobilità attiva. L’evento, organizzato da Fiab Cremona Aps, riunisce oltre 130 presidenti e delegati provenienti da tutta Italia. Ieri, oggi e domani incontri e confronti su tematiche di grande rilevanza, con la partecipazione di amministratori locali, regionali e tecnici oltre a momenti conviviali aperti anche alla cittadinanza. Il programma prevede per stamattina dalle 9.45 in Sala Maffei l’incontro su “Verso Velo-city 2026”.

“Ghe sem”, ci siamo, annuncia in milanese Attilio Fontana dopo la firma a Palazzo Lombardia della pre-intesa col ministro Roberto Calderoli sulle prime materie dell’agognata autonomia differenziata. Ma davvero quello di martedì è stato un passo decisivo? È lecito nutrire dubbi.

IL LUNGO ITER

Partiamo dai fatti, in pillole. Da quando, nel 2001, sull’onda del successo elettorale leghista, il Pd (allora Ds, e prima Pds) si fece promotore di una riforma costituzionale che modificò profondamente la ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni. In Costituzione sono indicate oltre venti materie in cui le regioni possono avere maggiore autonomia attraverso un accordo con lo Stato. Come accade spesso in politica, chi promosse allora la riforma oggi la combatte, chi la denigrò la difende coi denti. Il calo della Lega, e la radicale trasformazione del partito di Salvini da forza autonomista a partito sovranista, avevano lasciato in un cassetto la questione, sino a che le due regioni più “calde” sul tema nel 2017 hanno chiamato i cittadini alle urne per un referendum che chiedesse la volontà di avviare l’iter per applicare la riforma. Tra Lombardia e Veneto quasi il 50% degli aventi diritto si recò alle urne, e per un referendum solo consultivo, coi tempi che corrono, è un risultato di tutto rispetto.

L’alleanza di governo col Movimento 5 Stelle non portò gli esiti sperati, e la Lega (almeno quelli che si riconoscono ancora nelle radici del movimento) ha rilanciato in occasione del -

CRONACa

COMUNE E APRICA

Una raccolta differenziata sempre più di qualità

Alla luce dei risultati raggiunti nella gestione dei rifiuti urbani, con una quota di raccolta differenziata superiore all’80%, il Comune di Cremona e Aprica accompagnano la comunità verso una nuova fase di consapevolezza sull’importanza dei corretti conferimenti per l’economia circolare: questa settimana ha preso il via la nuova campagna di comunicazione promossa per favorire una separazione dei materiali di qualità, che coinvolge l’intera città con affissioni, attività formative nelle scuole, distribuzione di materiale informativo negli uffici pubblici e collaborazione con le associazioni.

Il ministro Calderoli in settimana ha firmato la pre-intesa coi presidenti di Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria per l’attribuzione alle regioni di 4 materie. Lo spettro della vecchia Lega

Autonomia: il Nord ci riprova, ma il percorso è accidentato

le scorse elezioni politiche: nell’alleanza di centrodestra Fratelli d’Italia ha puntato sul premierato, Forza Italia sulla riforma della giustizia e la Lega appunto sull’autonomia. Un patto scellerato per la sinistra, un accordo di governo per la destra.

Sta di fatto che lo scorso anno è stata approvata la legge sull’autonomia differenziata, ma quando i leghisti stavano esultando (e daje) ecco la doccia gelata: la Corte Costituzionale ha ritenuto illegittimi alcuni impor tanti passaggi della legge. E così, tra i sospiri di sollievo di minoranza e buona parte della maggioranza, la questione è tornata nel cassetto.

LA PRE-INTESA

Il ministro per le autonomie Roberto Calderoli, affiancato dai presidenti delle regioni del nord, non si è arreso, ed ecco che in questi giorni ha firmato una pre-intesa: martedì con Lu ca Zaia , presidente del Veneto e con Attilio Fontana (Lombardia), mercoledì con Alber to Cirio (Piemonte) e Marco Bucci (Liguria). Tutti ovviamente espressione del centrodestra. L’oggetto è il trasferimento alle regioni di 4 materie che non necessitano l’individuazione dei Lep (livelli essenziali della prestazione), richiesta espressamente dalla Consulta. Si tratta della protezione civile (dopo le ca -

lamità il presidente potrà firmare ordinanze di emergenza), della previdenza complementare, delle professioni (quelle ordinistiche rimarranno allo Stato, le altre potrebbero essere incluse in albi regionali) e della sanità (che i suoi Lep li ha già: si chiamano Lea: qui l’autonomia dovrebbe consentire l’utilizzo di fondi risparmiati).

I PRO SSIMI PASSI Il Consiglio dei ministri dovrà ora approvare un documento che sarà al vaglio della Conferenza delle Regioni e del Parlamento entro due mesi. Quindi il testo definitivo sarà sottoposto al voto finale, sempre in Parlamento.

Per quanto riguarda tutte le altre materie, nei prossimi giorni inizierà il suo percorso il disegno di legge delega dei Lep, ma la questione non si chiuderà a breve (Calderoli spera di farlo entro la fine della legislatura, tra due anni, ma sarà dura).

LA FIRMA A MILANO

Martedì dunque la preintesa è stata firmata a Milano da Fontana e Calderoli ( nella foto ). Fontana ha voluto ricordare il suo predecessore, Roberto Maroni , come «artefice di un percorso che ora acquisisce concretezza», strappando l’applauso dei presenti. «Fu lui - ha aggiunto Attilio Fontana - ad avere la grande intuizione e il coraggio di promuovere il referendum del 22

ottobre 2017, grazie al quale diventò chiara e forte la volontà popolare dei lombardi, di cui tutti i Governi che si sono succeduti hanno dovuto tenere conto».

IL QUADRO POLITICO

Nulla avviene per caso in politica, e i tempi sembrano scanditi anche da una serie di circostanze. Da un lato le imminenti elezioni regionali proprio in Veneto (dove il centrodestra per la verità non dovrebbe aver bisogno di spinte, ma se il condono edilizio attrae elettori in Campania, lo stesso vale per l’autonomia in Veneto), dall’altro la reazione dei tanti leghisti che sentono i loro ideali traditi da un partito lontano da quelle spinte. Proprio domenica poco fuori i nostri confini, a Treviglio, leghisti della prima ora e altri che si riconoscono nella vecchia Lega che fu di Bossi e Miglio hanno eletto il primo segretario del Patto per il Nord: Paolo Grimoldi . Parecchi nella Lega odierna osservano con curiosità quanto sta avvenendo: non è difficile pronosticare che tra un paio di anni Zaia e Vannacci non saranno nello stesso partito.

VANNI RAINERI POLITICA

Quante volte passiamo davanti ad antiche chiese sperdute tra i campi, e ci domandiamo come sia possibile visitarle? Chiese che spesso risalgono a tanti secoli fa, che ospitano magari affreschi di valore (di quel che si poteva asportare, ahinoi, non c’è traccia) ma dove non ci si fanno più neppure le messe la domenica?

Con app e QR code si aprono le chiese

Fondazione Cariplo ha ideato un progetto molto interessante, che si chiama “Chiese a porte aperte” e che consiste nel mettere a disposizione questi luoghi sacri a chi volesse visitarli grazie all’ausilio della tecnologia. Come spiega la stessa Fondazione, “l’innovativo progetto che unisce tecnologia, accessibilità e valorizzazione culturale per rendere fruibili in modo autonomo e inclusivo le chiese del territorio”. L’iniziativa è nata nel 2018 grazie alla Consulta regionale per i beni culturali ecclesiastici del Piemonte e Valle d’Aosta, alla Fondazione Crt e alla Regione Piemonte, promuove la valorizzazione del patrimonio artistico e religioso attraverso la tecnologia, rendendo accessibili le chiese e luoghi d’ar te sacra. Grazie a un sistema digitale basato su app e QR code, i visitatori possono accedere liberamente ai luoghi aderenti al progetto 365 giorni all’anno. All’interno, l’esperienza è arricchita da un racconto multimediale che unisce voce narrante, musica ambientale e regia luminosa per esaltare architettura e opere d’arte. In alcune chiese sono presenti pannelli visivo-tattili e contenuti in Lis, pensati per garantire l’accessibilità anche alle persone con disabilità sensoriali.

Il progetto si fonda sulla collaborazione con le comunità locali e i volontari, che mantengono vivo il legame con i luoghi e ne assicurano la cura. Oggi il progetto sbarca per la prima volta in Lombardia, e lo fa in sei chiese, tre delle quali si trovano in provincia di Cremona, nella diocesi di Crema: si tratta della chiesa di Sant’Ippolito a Quintano,

Da sinistra: la chiesa di Sant’Ippolito a Quintano, la chiesa di San Rocco a Izano e il Santuario della Beata Vergine del Marzale

del Santuario della Beata Vergine del Marzale a Ripalta Vecchia, frazione di Madignano, e della chiesa di San Rocco a Izano, veri scrigni d’arte e devozione oggi accessibili solo in occasioni speciali. Le altre tre chiese lombarde destinatarie del finanziamento di Fondazione Cariplo sono la chiesa di Sant’Agostino in via Lanzone a Milano e nel Comasco le chiese medievali di

Santa Maria in Vico e San Martino in Careno. A sostegno di questi sei progetti è stato messo a disposizione un finanziamento di ben 100mila euro, ma altre tre diocesi stanno sviluppando le proprie proposte e si prevede aderiranno nei prossimi mesi, ampliando ulteriormente la rete dei luoghi sacri accessibili grazie alla tecnologia.

Nasce un nuovo polo del credito per le imprese del territorio. Ma non solo nella garanzia È fusione tra Fidicomet e Ascom Fidi Cremona

Fidicomet, il Fondo di Garanzia di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, approda ufficialmente a Cremona attraverso una fusione per incorporazione con Ascom Fidi Cremona. Una scelta strategica che rafforza il sistema dei servizi al credito offerti alle imprese del territorio e che segna un importante passo avanti nella costruzione di un supporto finanziario moderno, efficiente e vicino alle esigenze delle micro, piccole e medie imprese cremonesi.

Campagna Amica 2025 a Cremona

con cibi e fiori garantiti dagli agricoltori

«Con l’arrivo di Fidicomet a Cremona - sottolinea Marco Stanga , vice presidente vicario di Confcommercio e rappresentante con delega al territorio per Fidicomet - mettiamo a disposizione delle nostre imprese uno strumento solido e collaudato, capace di accompagnarle con competenza nell’accesso al credito. Una presenza che rafforza il nostro impegno per la crescita e lo sviluppo del tessuto economico locale». A confermare la visione, anche le parole

di Paolo Ferrè , Presidente Fidicomet Soc. Coop.: «Vogliamo replicare a Cremona ciò che facciamo da anni nei nostri territori: l’accesso al credito per la micro e piccola impresa deve partire dall’ascolto degli imprenditori e dall’analisi delle necessità aziendali. Affianchiamo le imprese non solo nella garanzia, ma anche su aspetti complementari come Business Plan, analisi della Centrale Rischi, Rating Mcc, ricerca di bandi e agevolazioni, fino ai piccoli interventi di finanza diretta».

Con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Soncino

Il mercato contadino di Campagna Amica in piazza Stradivari a Cremona

Il mercato contadino di Campagna Amica in piazza Stradivari a Cremona

MERCATO DI NATALE IN ROCCA CON CAMPAGNA AMICA

Soncino - Domenica 14 dicembre 2025 alla Rocca Sforzesca di Soncino Ore 9-18:30

Domenica 23 novembre (ore 9:00-18:30)

Domenica 23 novembre (ore 9:00-18:30)

Con i cibi e i fiori di stagione

Con i cibi e i fiori di stagione

In piazza stradivari con noi: Street food con le cuoche contadine

In piazza stradivari con noi: Street food con le cuoche contadine

I CIBI PER LA TAVOLA DI NATALE GARANTITI DAGLI AGRICOLTORI

I CIBI PER LA TAVOLA DI NATALE GARANTITI DAGLI AGRICOLTORI

Lo street food contadino

Visite guidate con l’Associazione Castrum Soncini

Le agri-strenne di Natale proposte dalle aziende agricole Tante sorprese per i più piccoli

VANNI RAINERI

“Abbiamo ricevuto il suo curriculum” “Ci è arrivata la disdetta del suo abbonamento a luce e gas, siamo pronti per dirottarla su questo operatore” “Riceverà un aumento nella prossima fattura ma, per sua fortuna, siam qui noi” I pretesti sono infiniti, i numeri fanno impressione: 15 miliardi di telefonate in un anno, per un giro d’affari che ammonta ad almeno tre miliardi di euro. Il telemarketing selvaggio, anche in Italia, ha raggiunto livelli insostenibili per chiunque, quotidianamente, vede i propri cellulari letteralmente presi d’assalto da telefonate promozionali (nel migliore dei casi) o veri e propri tentativi di truffa. Da qui parte la nuova stretta, scattata in settimana, per cercare di limitare le chiamate indesiderate.

LA FASE DUE

Non è la prima volta che si interviene per arginare il fenomeno. E infatti lo stop alle chiamate commerciali provenienti da finti numeri mobili italiani, entrato in vigore il 19 novembre, viene definito la fase due di un piano ben preciso. Il primo passo era stato lo scorso 19 agosto, quando l’Agcom aveva reso operativo un primo blocco anti-spoofing relativo alle finte numerazioni fisse italiane. Da questa settimana, invece, le chiamate provenienti dall’estero che utilizzano una numerazione mobile italiana subiranno una verifica tecnica immediata che consentirà di capire se quel numero esiste veramente, a chi è assegnato e dove è collocato.

IL NUOVO REGOLAMENTO

Regole ben precise. Il sistema accerterà sia a quale operatore appartiene il numero chiamante, attraverso il database nazionale della portabilità, sia la posizione effettiva di quella numerazione,

“La sua tariffa aumenterà, cambi gestore”

TELEMARKETING SELVAGGIO LA STRETTA FUNZIONERà?

I PRIMI RISULTATI A settembre filtrate 20 milioni di chiamate

Dai dati del monitoraggio della prima fase (il blocco per i numeri fissi) emergono i primi risultati, comunicati in settimana dall’Agcom:

• a settembre 2025 sono state filtrate circa 20 milioni di chiamate su 1,4 miliardi totali (1,37% de l traffico);

• si osserva un calo progressivo dei tentativi di spoofing: 8,82% a luglio, 3,84% ad agosto, 1,37% a settembre.

Un quadro completo dei risultati sarà disponibile dopo l’entrata in vigore del filtro anche per i numeri mobili, il 19 novembre scorso.

cioè se la chiamata proviene legittimamente in roaming dall’estero o se il numero è stato falsificato. Le telefonate che non supereranno tali controlli saranno automaticamente bloccate dal filtro. A inizio mese l'Agcom ha messo a punto una delibera che amplia il perimetro di intervento includendo nel nuovo filtro i numeri relativi ai servizi mobili e personali specializzati, ad esempio quelli satellitari o dedicati ai servizi di comunicazione tra dispositivi “machineto-machine”, ma prevede anche il blocco delle chiamate provenienti dall'estero per quegli ope -

ratori mobili che non hanno applicato le misure (previste dalla delibera n. 106/25/CONS), che permette di verificare se il numero chiamante corrisponde a un utente effettivamente in roaming internazionale.

COSA SUCCEDE ORA? Dopo queste misure, il numero delle telefonate di telemarketing dovrebbe calare drasticamente. La domanda, tuttavia, sorge spontanea: dopo i molti tentativi degli ultimi anni, davvero sarà la volta buona? Risponde il Codacons: «Le chiamate indesiderate diminuiranno - dice

l’associazione che rappresenta e tutela i consumatori -, ma non scompariranno totalmente. Continueranno ad arrivare a destinazione le chiamate provenienti da call center legali che operano in Italia, quelle provenienti dall’estero con numerazione non italiana, quelle che utilizzano finte numerazioni italiane ma che partono effettivamente dal territorio nazionale, e le telefonate da numeri fissi stranieri realmente esistenti. Infine, vanno considerate le contromisure che saranno adottate dai call center illegali, i quali utilizzano tecnologie sempre più

sofisticate per aggirare blocchi e divieti e colpire gli utenti». L’IMPATTO

Limitandosi al settore di luce e gas, uno dei più coinvolti nel telemarketing, le stime parlano chiaro: le telefonate commerciali truffaldine e i contratti sottoscritti agli utenti, talvolta in maniera inconsapevole, portano le vittime a spendere mediamente tra il +10% e il +20% sulle bollette rispetto alle normali tariffe di mercato, con un danno che si aggira complessivamente intorno ai 2 miliardi di euro all’anno. Una soluzione, dunque, è più che urgente

QUESTO NON À AMORE EVENTI DEL PD

Anche la Polizia di Stato in campo il 25 per le donne

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), prosegue l’impegno della Polizia di Stato nella campagna permanente “…questo non è amore”, realizzata dalla Direzione centrale anticrimine. L’iniziativa intende smontare gli stereotipi e le false credenze legate alla violenza nei confronti delle donne, portando le forze dell’ordine direttamente tra la gente, nei luoghi pubblici con una presenza visibile e rassicurante, fatta di ascolto, accoglienza e informazione. Ogni anno, le Questure organizzano numerosi eventi di sensibilizzazione sul territorio nazionale dove si registra una consistente partecipazione della cittadinanza. Proprio grazie a questi incontri informali, è possibile rompere il silenzio e aiutare le donne a riconoscere i segnali di pericolo.

SANTA PROTETTRICE

Berlinguer femminista? Incontro domani al Filo Stamattina alle ore 10, presso la Sala conferenza Società Filodrammatica Cremonese (P.zza Filodrammatici 2, Cremona) si terrà la presentazione del nuovo libro di Federico Fornaro “Una democrazia senza popolo. Astensionismo e deriva plebiscitaria nell’Italia contemporanea”. Dialogheranno con l'autore Michele Bellini (segretario provinciale Pd Cremona) e Stefania Bonaldi (segreteria Nazionale Pd). Gli intervenuti potranno visitare la mostra dedicata ad Enrico Berlinguer , che si chiuderà domani. Proprio domani, dalle 10 alle 12.30, si terrà un incontro sul tema “Berlinguer femminista?”, con l’introduzione di Roberto Galletti , segretario Pd Città di Cremona e testimonianze di Barbara Pollastrini Lalla Trupia Silvia Roggiani e Stefania Bonaldi . Coordina Marzia Maioli , portavoce Conferenza Democratiche Cremona.

Ieri mattina la celebrazione a Cremona con Monsignor Napolioni, nel pomeriggio a Crema e a Casalmaggiore

I Carabinieri hanno celebrato la Virgo Fidelis

Il 21 novembre è il giorno in cui i Carabinieri di Cremona celebrano la ricorrenza di Maria Virgo Fidelis, la loro Protettrice, proclamata Celeste Patrona dell’Arma dei Carabinieri l’8 dicembre 1949 da Sua Santità Pio XII . La celebrazione si è svolta a Cremona, presso il Duomo e officiata dal Vescovo, Mons. Antonio Napolioni , alla presenza delle massime Autorità provinciali e locali e dei Labari dell’Associazione Nazionale Carabinieri e delle altre Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Altre analoghe celebrazioni si sono tenute nel pomeriggio a Crema, presso la Cattedrale di Santa Maria Assunta, con una messa officiata dal Vicario Generale della Diocesi, don Attilio Premoli , e a Casalmaggiore, presso la Chiesa di San Francesco, con messa celebrata da don Claudio Rubagotti Durante la funzione svoltasi a Cremona, Mons. Napolioni nella propria omelia ha sottolineato che i Carabinieri onorano quotidianamente la propria tradizione, operando sempre con rispetto,

riservatezza, discrezione, disponibilità e perseveranza a difesa della convivenza civile, agendo in maniera accorta e garbata e risultando un’Istituzione della quale le comunità non dubitano. La Santa Messa è stata impreziosita dalla suggestiva cornice musicale offerta dal professor Pietro Triacchini e dal Coro degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superio -

re “Antonio Stradivari” di Cremona, nonché dalla sublime vocalità della cremonese Marina Morelli , soprano di fama internazionale, che ha accompagnato i presenti nella solennità del testo dell’Inno alla Virgo Fidelis. Al termine della Santa Messa, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cremona, Colonnello Paolo Sambataro , ha preso la pa -

rola per un breve saluto istituzionale in cui ha ricordato l’eroismo dei Carabinieri durante la difesa del caposaldo di Culqualber, di cui quest’anno ricorre l’84° anniversario. Era infatti il 21 novembre del 1941 allorquando, dopo mesi di strenua difesa ed estenuante lotta impari contro soverchianti forze, i Carabinieri del 1° Battaglione (e Zaptiè) mobilitato si sacrificarono in una delle ultime cruenti battaglie in terra d’Africa. Per quel fatto d’armi, la Bandiera di Guerra dell’Arma dei Carabinieri fu insignita della seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare. Inoltre, in occasione della ricorrenza della “Giornata dell’Orfano”, il Colonnello Sambataro ha ricordato il prezioso ed imprescindibile supporto fornito dall’Opera Nazionale di Assistenza agli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri, Ente morale di natura privatistica fondato nel 1948 ed in prevalenza alimentato dallo spirito di corpo e dalla solidarietà degli stessi Carabinieri.

LE INIZIATIVE

Giornata violenza contro le donne

Da diversi anni il Comune di Cremona è capofila di progettualità condivise nell’ambito della Rete Territoriale per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne e, in collaborazione con i diversi soggetti aderenti alla Rete, organizza, promuove e sostiene il programma che si rivolge alla città.

Ecco il programma delle iniziative organizzate in città. Clementine anti violenza ” in memoria di Fabiana e tutte le altre donne 22 novembre, ore 9-14, corso Campi (nei pressi del civico 17)

Parete di genere 22 novembre, ore 10

Presentazione del rendiconto sociale Inps 2024 25 novembre, ore 9.30, Sala dei Quadri di Palazzo Comunale

Avvio del progetto Pink Safe Stop 25 novembre, ore 15 presso Piccola Biblioteca, Palazzo Affaitati, via Ugolani Dati, 4 Premio Nazionale Lea Garofalo - IV edizione 2025 25 novembre, ore 16 Teatro Monteverdi, via Dante, 149 Incolumità e prevenzione: corso di difesa personale femminile 25 novembre, ore 18.30 presso Sala dei Quadri, Palazzo Comunale (ingresso da piazza del Comune, 8)

Campagna #Orange the World , 25 novembre - 10 dicembre

Campagna #Orange the World 25 novembre, Palazzo della Provincia di Cremona

Esposizione di fumetti - Centro Fumetto “Andrea Pazienza” Cambia musica - La violenza è fuori moda , 27 novembre, ore 21, Teatro Filo, piazza Filodrammatici, 4

Macinazioni & Vagliature Speciali anche conto terzi

Quando l’arte diventa profumo e la memoria si fa essenza, indossare una fragranza significa vestire una storia, rivivere un’emozione e provare un’esperienza di benessere. È con questo spirito che Lumi, azienda storica trevigiana attiva da cinquant’anni nel settore della cosmesi per barba e capelli, apre a Cremona una galleria d’arte profumata: un progetto capace di unire sensi e visione. L’inaugurazione, in corso Vittorio Emanuele II, è prevista prima di Natale e l’atelier promette di diventare un punto d’incontro per appassionati, curatori e artisti, in una città che da sempre vive di artigianato, musica, liuteria ed eccellenze. Non un semplice negozio, ma un salotto culturale dove la profumeria artistica dialoga con le arti. Uno spazio in cui si entra per conoscere, sentire, lasciarsi condurre dalle note olfattive come da un racconto.

Solo negli ultimi tre anni, grazie alla passione di Luana Piroli e Michele Lorenzin , Lumi ha abbracciato la profumeria artistica, trasformandola nel cuore più recente e identitario del proprio lavoro: fragranze narranti, originali e ricercate, create come piccole opere d’arte anche nella cura del packaging.

Ed è proprio con Luana Piroli, cofondatrice, compagna di vita e socia di Michele Lorenzin, che approfondiamo questa evoluzione.

Lumi nasce come azienda cosmetica, poi la svolta nella profumeria artistica. Come è avvenuto questo passaggio?

«Lumi nasce come azienda di cosmesi per barba e capelli, specializzata in prodotti a base di radicchio rosso con proprietà rigenerative per nutrire il bulbo pilifero e aiutare la ricrescita dei capelli. Negli ultimi anni abbiamo integrato la nostra produzione con una

APRE LUMI, LA PRIMA A CREMONA

Una galleria d’arte profumata per ricreare un’emozione

linea di profumi artistici nati da olii essenziali, composti naturali e non chimici. Creiamo fragranze uniche e di alta qualità a partire dalle materie prime».

Come nasce un profumo artistico?

«Per noi il profumo non è un accessorio, è un linguaggio che arriva all’anima e trasmette emozioni e sensazioni. Le note contenute nei nostri profumi derivano da ricerca e sperimentazione e presentano una persistenza più elevata rispetto alla profumeria commerciale. I nostri profumi, da quando vengono spruzzati, evolvono e si apprezzano nella loro interezza dopo un’ora che vengono indossati e sprigionano le loro note per un’intera giornata. Il processo creativo è lungo e complesso e, per certi aspetti, è simile alla produzione del vino.

Lavoriamo con un profumiere, un tecnico specializzato nella realizzazione dei profumi, per scegliere le note che definiamo in base al peso molecolare; studiamo e costruiamo la piramide olfattiva della fragranza, poi testiamo il campione bilanciando gli accordi. Dopodiché la fragranza deve fermentare per quaranta giorni e decantare per ulteriori quaranta giorni, ed essere filtrata prima di essere imbottigliata».

Quanti profumi avete creato finora?

«In tre anni abbiamo prodotto otto profumi e ogni anno ne vendiamo oltre 10mila. Alcuni profumi sono accompagnati da opere d’ar te: piccole sculture che diventano tappi, pezzi unici prodotti artigianalmente. Per la produzione ci appoggiamo a uno dei quattro laboratori presenti in tutta Italia,

LUANA PIROLI

«Il nostro cliente finale è il rivenditore, non vendiamo al dettaglio. In tre anni abbiamo prodotto 8 profumi; alcuni sono accompagnati da opere d’arte»

invece l’imbottigliamento avviene nel nostro laboratorio a Resana, in provincia di Treviso. Il nostro cliente finale è il rivenditore, non vendiamo al dettaglio. Devo dire che siamo rimasti sorpresi di trovare un mercato di tanti giovani appassionati, veri conoscitori e scopritori di profumerie emergenti».

Molte delle vostre fragranze nascono da ricordi personali. Qual è la più amata?

«L’olfatto è il senso che più di tutti ci guida nella vita, tanto che la memoria si conserva prevalentemente mediante questo senso che è in grado di riattivare ricordi: è una potenza attraente o respingente che ci avvicina alle persone e ai luoghi oppure ci allontana. Infatti i profumi e gli odori arrivano direttamente al cervello attivando risposte. Il nostro desiderio è quello di ricreare, attraverso

il profumo, alcune emozioni. Per esempio Dulce fundamentum, il fondamento del dolce, evoca il Natale con i nonni, il bacio e la carezza al gusto di cioccolato fondente, latte di mandorla, miele e zucchero. Il più apprezzato è Profumo di te: è una fragranza da indossare in ogni stagione ed è ispirato all’odore delle vecchie tabaccherie di Venezia, dove arrivavano le spezie». Poi è arrivato Meraviglianza, presentato ufficialmente in occasione della Festa del Torrone 2025 conclusa la scorsa settimana. «Questo profumo si ispira alla favola Alice nel Paese delle Meraviglie perché è una fragranza sorprendente, che stupisce. Nelle note di testa apprezziamo lo champagne, il cuore è di fragola e latte e nelle note di fondo si sente il torrone».

A livello internazionale dove si concentra oggi la cultura della profumeria artistica?

«L’Inghilterra è il cuore della profumeria di nicchia: lì c’è una cultura profonda della fragranza, tanto che lavoriamo molto a Londra. Negli Stati Uniti la logica è più legata alla moda, mentre un mercato emergente sono gli Emirati Arabi, dove si trovano materie prime straordinarie e una sensibilità olfattiva antichissima. Cremona, invece, ha già una scena artistica raffinata: quattro profumerie artistiche con ottime selezioni e una bellissima ricerca. Per questo la nostra galleria qui ha senso: vuole diventare un luogo culturale che metta al centro l’arte della profumeria, la conoscenza e la sensibilità per questo mondo così affascinante». Lumi non porta a Cremona un semplice spazio espositivo, ma un’esperienza culturale che unisce arti diverse, accende la memoria e offre un modo nuovo di abitare una fragranza. Un luogo in cui il profumo non si “compra”: si vive.

Sembra solo ieri che era estate e, come in un attimo, l’autunno si è ripresentato avvolgendo, come in un manto, le terre del fiume. È quel momento in cui le fertili campagne del Po, dell’una e dell’altra riva, accarezzate dalla bruma, custodite e coltivate dai contadini, scrigni umani dei saperi di un tempo, iniziano il tempo del riposo, che è sempre tempo di grazia, nell’attesa della nuova stagione che verrà. Come in un incantesimo, quasi d’improvviso, il giorno si fa breve ed il sole, mentre le prime nebbie si infilano tra pioppeti, argini, cascine e vecchi casolari di campagna, tramonta prima ancora dell’ora del vespro. Dopo l’attesa che l’Estate di San Martino potesse dare l’illusione e le sembianze di una stagione ormai andata, i giorni d’autunno portano con loro eventi e rituali che sanno quasi di sacro. Gli uomini e le donne del Po, ancora piegati dalle fatiche d’estate, iniziano a ritirarsi presto nelle loro abitazioni e, nei paesi cresciuti all’ombra del campanile, o di un vecchio for tilizio, cala un silenzio che solo chi li vive, e vi è nato, sa cogliere. Restano, nell’aria, i profumi ed i sapori inebrianti delle terre di fiume. È necessario muoversi a piedi, tra argini e carraie, “accarezzando” le vecchie abitazioni dove, dietro alle imposte, una luce leg-

L’autunno in terra del Po, “dove il silenzio è ancora più profondo e solenne, ad osservare i colori meravigliosi dei settembrini e degli ultimi fiori di stagione”

Come in un incantesimo, quando il giorno si fa breve

gera illumina le tavole imbandite delle famiglie di campagna, dove non manca mai un buon rosso e un pezzo di pane. In cammino, nelle immediate periferie dei villaggi di fiume, si avvertono i profumi del mosto e del vino novello, della ricca e fiorente norcineria, di dolci crostate e di quei piatti nati dai saperi dei nostri padri, piatti generati dai frutti della terra e del lavoro dell’uomo. Profumi che si mescolano con quelli della legna che, nelle prime fresche sere d’autunno, arde nei vecchi camini e nelle stufe lasciate dai nostri padri, rimandando d’un tratto la memoria a un tempo che purtroppo non c’è più, mentre fuori la nebbia si alza dai vecchi filari, dai campi e avvolge campagne e golene. Bisogna percorrere a piedi i boschi, i sentieri, le carraie e gli argini a ridosso del Po, dove il silenzio è ancora più

profondo e solenne, per osservare, in tempo d’autunno, i colori meravigliosi dei settembrini e degli ultimi fiori di stagione cogliendo gli aromi dell’artemisia ed i profumi dei chiodini, dei piopparelli e dei prataioli, senza preoccuparsi se il fango si appiccica ai calzari. La terra di fiume, sull’una e sull’altra riva, va vissuta e custodita così, in gran silenzio e con profondo rispetto del Creato. Avendo atteso, sì, l’Estate di San Martino, passando prima per quei giorni particolari

che sono quelli dedicati alla memoria dei defunti e dei caduti di guerra: di coloro che, prima di noi e forse meglio di noi, hanno saputo far vivere queste terre in cui molto, ancora, parla di loro e delle loro vicende umane. Ne parla anche lui, nel suo immenso silenzio e nel suo incessante scorrere, il Grande fiume, custode delle stesse memorie, dei segreti, dei fatti, delle gioie e dei dolori della sua gente. Che a tutti, nel suo incedere, a volte calmo, a volte impetuo-

so, insegna a saper osservare che è cosa ben diversa dal guardare. Osservare è fermarsi, sostare in silenzio, scrutare, ascoltare e apprezzare ciò che ci circonda. Osservare è andare oltre qualsiasi apparenza; è conoscere, cogliere e sapersi emozionare. Nei giorni d’autunno vivere il fiume e le sue golene è ammirare, da lontano, il lavoro del contadino che custodisce, culla e prepara madre terra ad una nuova stagione; è assaporare il profumo dei funghi, delle erbe di campo e dei sapori di antiche ricette che si dipanano nell’aria; è vivere il villaggio osservandolo dall’argine, cogliendo i silenzi, ma anche i suoni dei lavoratori, dei custodi di antichi saperi e di mestieri che si avviano, in qualche caso, purtroppo, all’estinzione. È entrare tra boschi e pioppeti, dipinti di giallo e di rosso, calpestando quel naturale tappeto di foglie che alcuni si limitano a descrivere come annunciatrici di un lungo inverno ormai prossimo. Tuttavia occorre ricordare le parole del poeta, filosofo e scrittore Rabindranath Tagore che diceva che “La foglia di un albero è lo sforzo senza fine della terra di comunicare con il cielo”. A noi, nel cammino tra i colori, i profumi e le atmosfere della golena, il compito di comunicare con l’Infinito attraverso l’essenziale, vivendo il Creato e i suoi doni. * L’eremita del Po

PAOLO PANNI*

ECONOMIA

La legge di bilancio porta sempre con sé delle discussioni generali sui conti dello Stato. Una delle proposte che si ripresentano ciclicamente è la tassa patrimoniale. A lanciarla, questa volta, sono stati il segretario della Cgil Maurizio Landini e la segretaria del Pd Elly Schlein : il primo, “un contributo di solidarietà” dell’1,3% sui patrimoni netti superiori ai 2 milioni di euro; la seconda, una tassa del 2% sui beni dei “superricchi”, riprendendo la proposta dell’economista Gabriel Zucman : il 2% sui patrimoni sopra i 100 milioni di euro (proposta bocciata, va detto, dal parlamento francese). Ma per una questione già discussa - e anche stavolta con scarse possibilità di successo: la coalizione guidata da Giorgia Meloni è contraria - si ripresentano obiezioni già avanzate.

LA NATURA E LE RAGIONI DI UNA TASSA PATRIMONIALE

La tassa patrimoniale è una tassa sui patrimoni, intesi come beni mobili e immobili: conti correnti, titoli finanziari, case, terreni, ecc. Come fa notare l’Istituto “Bruno Leoni” non è corretto sostenere che in Italia vada “introdotta” una tassa patrimoniale; questo perché ne esistono già: il bollo sull’auto e l’Imu, la Tari e la tassazione sulle plusvalenze finanziarie, ecc. La proposta, allora, è introdurre una nuova tassa patrimoniale. La ragione è duplice: liquidità ed equità; ossia fare cassa e diminuire le disuguaglianze. La patrimoniale ha dunque uno scopo duplice: economico e politico o, se si vuole, “morale”, come scrivono sulla Voce. info gli economisti Alberto Bisin e Matteo Cremonini

Una ricchezza mal distribuita Si riaffaccia la patrimoniale

UNA PATRIMONIALE PER TASSARE CAPITALE O RENDITE?

Sotto il profilo economico, le disuguaglianze maggiori riguardano i patrimoni più che i redditi. Ciò significa che il patrimonio, se diviene capitale investito, produce più ricchezza del lavoro, fonte di reddito e non di rendimento. Via libera a tassare i patrimoni? Vediamo prima qualche dato. Uno studio di 5 economisti di università e business school statunitensi (“Tax the Rich? A Theory of Income and Wealth Inequality ”) mostrerebbe che “una tassa patrimoniale imposta sull’1% più ricco degli americani ridurrebbe il Pil di circa 1,3 dollari per ogni dollaro di gettito generato”. Tassando i più ricchi, dunque, la torta da spartire rimpicciolirebbe. Come mostrano altri studi citati da Bisin e Cremonini, per non incidere sulla ricchezza complessi-

va - poi tassabile a fini redistributivi - una patrimoniale dovrebbe colpire le rendite di posizione più che il capitale investito a fini produttivi.

ALTRE COMPLICAZIONI

LEGATE ALLA PATRIMONIALE

Imporre una tassa patrimoniale non potrebbe poi impedire ai superricchi di trasferire i loro beni altrove o, nei casi di una legislazione opaca, di ricorrere all’elusione fiscale. Resterebbero da tassare, allora, gli immobili. Ma qui - fa notare sempre l’Istituto “Bruno Leoni” - sorge un problema: le case rappresentano il 45% dei patrimoni italiani; e circa il 72-73% delle famiglie possiede una casa, mentre a possederne due è il 26% delle famiglie. Inoltre, ha spiegato Carlo Cottarelli sul Corriere , tassare dei beni può essere percepita come un’imposizione fiscale

doppia: vorrebbe dire, in taluni casi, imporre delle tasse su dei beni acquistati grazie a un reddito già tassato. Va detto poi - ricorda sempre Cottarelli - che lo stesso neoeletto sindaco di New York, Zohran Mamdani , preso oggi a modello da buona parte della nostra sinistra, non ha proposto una patrimoniale, bensì una tassa per i percettori di un reddito superiore al milione di dollari.

TASSARE I RICCHI: COME?

Ridurre le disuguaglianze, a quanto pare, non è mai stato così difficile. Già, perché è comunque un fatto che, in Italia e non solo, a essere tassato è soprattutto il lavoro dipendente. Altre forme di rendimento sono colpite molto meno: basta pensare - per prenderne una - alle rendite derivanti dagli investimenti finanziari, del 26% sui tutti i prodotti, eccezion fatta per i titoli di Stato, tassati ancora meno, al 12,5%. Come ha precisato Stefano Feltri nel podcast “Revolution”, ciò non significa che i detentori di immobili o di rendite finanziarie siano solo i più ricchi; ma certamente i più ricchi godono molto più frequentementee in misura maggiore - delle rendite derivanti: sono proprietari di più immobili che possono permettersi di mettere a reddito, così come di grosse somme di denaro investite che - proprio in ragione dei loro volumi - rendono ben più delle somme investite dai piccoli risparmiatori.

Risparmio postale: a Cremona 950 milioni

Raggiunge quasi oltre 950 milioni di euro il valore economico dei buoni fruttiferi sottoscritti e dei libretti di risparmio attivati dai cittadini che risiedono a Cremona e provincia.

Un dato che testimonia come questi prodotti di risparmio e investimento, a 150 anni dall’istituzione del Risparmio Postale, ricorrenza celebrata lunedì a Roma alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella , dei rappresentanti delle massime cariche dello Stato e dei vertici di Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti, continuino a ottenere un enorme gradimento da parte dei cittadini cremonesi.

Sono, infatti, oltre 100mila i buoni fruttiferi postali e oltre 90mila i libretti di risparmio in possesso dei cittadini cremonesi, per un valore rispettivamente di circa 615 milioni e oltre 335 milioni di euro.

Complessivamente, la somma dei due prodotti tradizionali del risparmio postale attivi tra Cremona e provincia è di circa 200mila portando la provincia ad avere il 54% dei cittadini che hanno scelto i tradizionali strumenti di risparmio postale quale soluzione di deposito e investimento.

Ma se i 950mila euro cremonesi sembrano tanti, va detto che a Brescia la cifra sale a 4,7 milioni, a Mantova a 1,9 milioni e a Pavia a 2,3 milioni.

«Vedo che a te piace usare l’ironia. O si dice satira?» Certo che mi piace. Beh, l’ironia testualmente consiste nel fare un’affermazione intendendo il contrario, in modo umoristico tale da far riflettere chi ascolta o legge. La satira si propone di ridicolizzare abitudini sempre con l’obiettivo di provocare una riflessione. Diciamo che la satira spesso usa l’ironia per i suoi scopi

«Ma non mi sembra vada tanto di moda»

Di comicità oggi ce n’è, ma di ironia poca; il risultato è che pochi sembrano in grado di capirla. Quanto alla satira, è soprattutto politica e di parte. Direi che manca uno sguardo da lontano che consenta il giudizio distaccato, che non significa disinteressato «Perché, qualcuno in passato è riuscito a farlo?» Hai voglia! Pensa solo a personaggi come Flaiano, Guareschi e Longanesi

«Non so di chi tu stia parlando»

Grandi uomini di cultura che univano letteratura, giornalismo e non solo, come dimostra il fatto che l’epoca d’oro del grande cinema del Neorealismo italiano vi ha attinto a piene mani. Longanesi fu un editore che fu anche sceneggiatore negli anni ’40, Flaiano addirittura fu lo sceneggiatore di tanti maestri da Fellini a Risi ad Antonioni. Infine di Guareschi basta citare la saga di Don Camillo e Peppone, la cui trasposizione cinematografica curò personalmente. Credo che l’ironia sia preziosa, e oggi manca

«Tu vuoi provarci, nel tuo… Piccolo»

Io? Più che altro ne sono affascinato. Loro osservavano il mondo coi piedi fortemente poggiati sulle nuvole (per citare proprio Flaiano), io lo sguardo da lontano al massimo posso averlo da una lanca di Torricella del Pizzo, che pure, va detto, è alquanto lontana dalle cose del mondo

«Ma alla fine cos’è secondo te l’ironia?»

È uno scudo, uno scudo contro le ipocrisie, i populismi, e in genere tutte le cose che finiscono con ismo. Non a caso tendenzialmente rifuggo tutte le definizioni che terminano con “ista”

«Non sei neanche interista o milanista»

Infatti

«Però sei giornalista»

Che fai, l’ironico? Vabbè. Facciamo che le professioni non valgono

«Possiamo dire, se ho capito bene, che l’ironia è il sale della vita?»

No, è il tartufo: ha un sapore che non puoi confondere, e non tutti se lo possono permettere. Buonanotte Pericle «Buonanotte»

Vanni Raineri

Lo scatto della settimana

Le immagini della telecamera riprendono l’aggressione il 12 ottobre a un 22enne studente universitario da parte di 5 giovani in Corso Como, pieno centro a Milano. Caso che ha scosso le coscienze

22 Novembre 1975: cinque giorni dopo la morte di Franco, Juan Carlos è re di Spagna

La movida, smania di democrazia

Cos’è davvero la movida? E quando è nata? Non sono tanti nemmeno gli spagnoli che siano in grado di rispondere alla seconda domanda, ma sull’origine pare non ci siano dubbi. Il punto di partenza fu un concerto rock che si tenne il 9 febbraio 1980 al Politecnico di Madrid in memoria di Enrique Cano Leal , batterista del gruppo Tos da poco morto in un incidente stradale. I Tos diverranno poi Los Secretos (gruppo molto popolare, che ha affrontato diversi momenti tragici), considerati quindi i veri “padri” della movida, assieme ad esponenti quali Nacha Pop, Radio Futura, Alaska e altri. Anche in Italia ebbe successo la canzone “No controles” degli Ole Ole che recitava “No controles mi forma de vestir… no controles mi forma de pensar… no controles mis sentidos, no controles, no!” alquanto esplicativo.

Non solo musica: la movida era un movimento, con epicentro Madrid, che toccava l’arte, la moda, la letteratura e il cinema (massimo esponente fu il primo Almod òvar ). Coinvolgeva un’intera generazione che voleva godersi i primi anni di libertà democratica, e si esaurì (la movida intesa come divertimento che seguì era ormai altra cosa) nel 1986. Lo slogan della movida era “esta noche todo el mundo en la calle” (stanotte tutti in stra -

F. S. Garofani

Si chiama Francesco Saverio, e fino a pochi giorni fa era un semisconosciuto consigliere del Presidente Mattarella, già deputato del Pd. Poi, le parole in libertà una sera a Piazza Navona sulla speranza di una fine del governo Meloni e la polemica che ha contrapposto Palazzo Chigi e Quirinale, fino alla pace. Più contrariata sembra essere la Schlein, dato che lo scossone auspicato prevederebbe la sua rimozione a favore di un segretario riformista.

da). Chi ha avuto la fortuna di frequentare la Spagna in quei primi anni Ottanta sa bene di cosa stiamo parlando. Ma cosa c’entra, direte voi, il 9 febbraio con questa rubrica? C’entra, perché nulla di ciò sarebbe accaduto se qualche tempo prima la Spagna non si fosse trasformata da dittatura in democrazia. E ciò fu favorito dalla proclamazione di Juan Carlos a Re di Spagna il 27 novembre del 1975. Cinque giorni prima Francisco Franco era morto, ma già da qualche giorno il Caudillo lo aveva designato come erede della corona spagnola e aveva assunto le funzioni provvisorie di capo dello Stato. Per la verità il suo peso politico era cresciuto da quando, due anni prima, Franco lo aveva nominato capo di Stato supplente a causa delle sue precarie condizioni di salute. Già

nel 1969 lo aveva individuato come erede della corona spagnola, preferendolo a suo padre Juan Il 1975 fu comunque un vero spartiacque, se consideriamo che ancora nel mese di settembre di quell’anno furono giustiziati due militanti autonomisti e tre comunisti. Di lì a poco tutto cambia: nel 1977 la Spagna va alle urne e nel 1978 il Paese adotta la Costituzione attraverso un referendum che introduce la monarchia parlamentare. In questa delicata fase di transizione il ruolo di re Juan Carlos fu decisivo. Il rischio vero il Paese lo corse nel 1981, quando esponenti della Guardia Civil organizzarono un colpo di Stato: ancora oggi tanti spagnoli ricordano il discorso in tv del tenente colonnello Tejero che guidava il golpe. Possiamo dire che la ratifica ufficiale al passaggio della Spagna alla democrazia fu il discorso che Juan Carlos

tenne presso il Parlamento britannico (fu il primo in assoluto di un monarca straniero) nel 1986. Non sfugga che proprio in quell’anno si esaurì la spinta rivoluzionaria della movida.

Oggi Juan Carlos si trova da 5 anni in esilio volontario ad Abu Dhabi a seguito degli scandali che l’hanno coinvolto, e da pochi giorni è uscito il suo libro “Riconciliazione”, con cui insegue una complicata riabilitazione. L’ex re (gli è succeduto il figlio Felipe ) rivendica il suo ruolo nella nascita della democrazia spagnola, e su questo non si possono nutrire dubbi. Juan Carlos racconta anche che Franco gli disse in punto di morte il 20 novembre 1975: “Le chiedo una sola cosa: mantenga unito il Paese”. Le spinte autonomiste di alcune aree della Spagna rappresentano ancora oggi un grande problema per l’integrità del Paese, così come il cosiddetto franchismo divide ancora oggi la Spagna, in modo non tanto difforme da quel che avviene in Italia col fascismo: è vero che la condanna è più universale in Italia rispetto a quanto non lo sia per il franchismo in Spagna, ma le responsabilità della guerra fanno tutta la differenza del mondo. Sta di fatto che chi ha vissuto quell’ambiente incredibilmente fecondo ed entusiasmante che fu la Spagna negli anni di trasformazione da dittatura a democrazia non può dimenticare quella vigorosa sete di libertà.

VANNI RAINERI

CASALMAGGIORE

Sabato 29 novembre la festa che celebrerà l’importante ricorrenza di un’associazione più che mai viva

Interflumina al traguardo dei 50 anni

“Un’associazione viva, l’Interflumina, che festeggia 50 anni di sogni come fosse un’adolescente, frizzante e pronta a guardare ai moltissimi giovani che ancora oggi, nonostante si evidenzino le emergenze giovanili, non mancano di marciare, correre, saltare, lanciare e orientarsi su una bellissima pista azzurra completamente rigenerata grazie all’amministrazione comunale di Casalmaggiore e in nuovi spazi naturali presso la Golena del Po e il Bosco di Santa Maria”: estrapoliamo queste riflessioni dalla relazione che Carlo Stassano , presidente protempore del sodalizio azzurroverde, ha preparato in vista della grande festa con cui l’Interflumina celebrerà sabato 29 novembre il suo cinquantesimo compleanno.

L’appuntamento è alle 15.30 nella palestra di atletica leggera all’interno del centro sportivo comunale “Paolo Corna”. Nella prima parte dell’evento il “mago” Agide Cervi farà giocare gli esordienti con attrezzi di gom -

Venerdì assemblea pubblica sul futuro

della tangenziale

ma tipici dell’atletica. Quindi, a par tire dalle 16.30, si alterneranno testimonianze con atleti di ieri e di oggi, premiazioni, musica (con la partecipazione dell’ex-atleta Laura Lodi Rizzini ) e poesie (con Luciana Monteverdi ). È previsto anche un incontro con Giuseppe Romanetti per il suo progetto di teatro rivolto alle nuove generazioni. Nel frattempo sarà proiettato sul grande schermo il video realizzato da Calogero Tascarella sui cinquant’anni di intensa attività sportiva dell’associazione locale. Durante la festa, che

condotta da Luca Maffi di Radio del Rey, saranno pure consegnate 28 onorificenze intitolate a Paolo Corna . Fra i protagonisti della festa meritano una citazione particolare Giancarlo Romanetti e Gianfranco Bellometti che, insieme a Stassano, fanno parte dei quindici soci fondatori dell’Interflumina nel lontano 28 dicembre 1975. Come sarà ricordato nell’appuntamento di sabato prossimo, l’Interflumina nacque nello studio di Pietro Rotelli per poi trasferire la propria sede nell’ufficio di Corna e quindi stabilirsi

Si terrà venerdì 28 novembre alle ore 21, presso l’Auditorium Santa Croce di Casalmaggiore, l’incontro pubblico dedicato al futuro della variante alla Statale Asolana, la tangenziale di Casalmaggiore. L’appuntamento è aperto a tutta la cittadinanza. La serata si aprirà con gli interventi degli amministratori di Provincia e Comune, che illustreranno l’impegno intrapreso e i passaggi istituzionali ad oggi

nella struttura del palazzetto Baslenga. Già nel 1976 gli atleti azzurroverdi, cresciuti nell’Associazione Atletica Casalmaggiore sorta nel 1968, parteciparono ai campionati italiani. Si trattava di Fridiano Marcomini (lancio del martello), Marzia Coghi (salto in alto), Fiorenza Ferrari (100 metri ostacoli) e Alfredo Azzoni (salto in lungo). Nel 1987 la scoperta dell’orienteering (Stassano è stato presidente nazionale Fiso) e dello spor t per persone con disabilità. Nella sua relazione il presidente dell’Interflumina accenna, fra l’altro, alla “bella e funzionale impiantistica sportiva outdoor e indoor”, al “centro di medicina dello sport inaugurato nel 2003” e all’“EcoOstello, ultimo nato di una progettualità che non ha confini”. Dopo Corna e prima di Stassano il sodalizio casalasco è stato guidato da Alberto Baruffaldi , Luigi Ghisini Pietro Bonfatti Paini e Alfredo A zzoni e nella sua lunga storia ha saputo coinvolgere tutto il territorio del Basso cremonesemantovano, allargandosi anche al Parmense, con le sue istituzioni e le sue aziende.

compiuti. A seguire, il dirigente della Provincia Giulio Biroli presenterà una cronistoria della viabilità locale, ripercorrendo i progetti che si sono susseguiti nel tempo e proponendo una prima ipotesi di cronoprogramma. Sarà poi dato spazio ai comitati e alle associazioni del territorio che vorranno intervenire. All’incontro sono invitati inoltre i parlamentari e i consiglieri regionali eletti sul territorio.

Cardiologo H24 e 4 posti letto per gestire i pazienti critici

La cardiologia di Oglio Po si rafforza grazie a due importanti novità: l’attivazione della guardia cardiologica H24 e di quattro posti letto di Unità di Terapia Intensiva Coronarica (UTIC) dedicati alla gestione dei pazienti che necessitano di monitoraggio continuo e cure intensive. «La presenza di un cardiologo 24 ore al giorno garantisce supporto specialistico costante non solo alla Cardiologia, ma a tutto l’Ospedale» dichiara il direttore dell’unità operativa  Luigi Moschini ( nella foto ).

DA NOVEMBRE

C’E’ LA GUARDIA ATTIVA

«Sino al mese scorso le notti

erano coperte da un medico del reparto di Medicina (guardia interdivisionale) e da un cardiologo reperibile che al bisogno raggiungeva tempestivamente l’ospedale», precisa Moschini che continua: «avere il cardiologo in guardia attiva facilita e migliora l’organizzazione. Inoltre, è uno dei requisiti che consente all’Oglio Po di mantenere l’accreditamento come Dipartimento di Emergenza e Accettazione (Dea) di I livello». «Potendo contare su un cardiologo sempre presente per valutazioni e decisioni cliniche, anche il personale infermieristico può intervenire con maggiore

rapidità nelle emergenze cardiache», dichiara  Maruska Lukianenko , coordinatrice infermieristica della Cardiologia.

RISPOSTA A UN BISOGNO

REALE, «TUTTO

NELLO STESSO OSPEDALE»

«A questo si aggiungono i 4 nuovi posti letto UTIC nella Terapia Intensiva, che garantiscono un monitoraggio continuo dei pazienti più fragili», prosegue Moschini e - in alcuni casi - evita il trasferimento a Cremona. «Ogni posto UTIC è dotato di monitor multiparametrici che registrano in tempo reale attività cardiaca, pressione e ossigenazione, permettendo di intervenire subito

in caso di variazioni anche minime», conclude. «L’attivazione dei posti UTIC migliora significativamente la gestione dei pazienti critici» sottolinea  Angelo Fornaro , direttore dell’UO di Anestesia e Rianimazione dell’Oglio Po.

Al Busi è tempo di Trasparenza

Lo scorso fine settimana si è svolto l’incontro plenario in occasione della prima Giornata della Trasparenza 2025 promosso dalla Fondazione Busi. L’invito era rivolto a tutti i portatori di interesse della comunità locale: ospiti e loro familiari, dipendenti e collaboratori, volontari, amministratori locali, organizzazioni sindacali, enti, associazioni, cittadini. L’occasione ha rappresentato un momento di confronto e approfondimento, nel quale il presidente Bruna Masseroni , al termine del primo anno di mandato, ha illustrato ciò che è stato fatto e ciò che si farà nelle seguenti aree tematiche: situazione economico-finanziaria e patrimoniale, piano investimenti 20252027, ser vizi erogati, condizioni organizzative e retributive del personale e qualità dell’assistenza.

La partecipazione è stata particolarmente numerosa, erano presenti rappresentanti di tutti i portatori di interesse: il sindaco con diversi amministratori del Comune di Casalmaggiore, dipendenti, familiari, rappresentanti sindacali, cittadini. Per la Fondazione erano presenti, oltre alla presidente, tutti i componenti del CdA in carica (tra il pubblico il neoeletto nuovo consigliere), il direttore sanitario, il direttore amministrativo, la coordinatrice Infermieristica di struttura.

La presidente ha relazionato, con l’ausilio di alcune slide sintetiche, sulle tematiche più rilevanti. Al termine dell’incontro ha rivolto un sincero ringraziamento a tutto il personale, che ha sopportato e supportato tutte le azioni di cambiamento e miglioramento intrapreso.

A San Giovanni clima natalizio

A San Giovanni in Croce il clima è già natalizio. Prendono il via domani gli eventi programmati di fine anno, alle ore 16 presso l’oratorio con l’iniziativa “Un Natale da creare insieme”, un pomeriggio dedicato ai lavoretti natalizi per entrare nel clima delle feste all’insegna della creatività. Afferma il sindaco Pierguido Asinari : «Vivremo l’attesa del Natale con tanti appuntamenti, nati grazie al coinvolgimento delle associazioni, della biblioteca e dell’oratorio, con il coordinamento dell’Ufficio Cultura del Comune. I nostri cittadini potranno scegliere fra proposte eterogenee e passare un periodo in serenità tutti assieme. Invito tutti ad appuntarsi le date». La prossima settimana i dettagli del programma, che proseguirà sabato 29 novembre.

Martedì “C’è ancora domani”

In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne il Comune di Piadena Drizzona ha programmato per martedì 25 alle 21 presso la sala civica di via Aldo Moro la proiezione del film di Paola Cortellesi “C’è ancora domani”. Ieri sera, intanto, sempre nella sala civica l’attrice Chiara Tambani è stata protagonista del recital poetico “La forza delle farfalle”.

sarà
OGLIO PO, LE NOVITÀ
IN BREVE
GUIDO MORESCHI

ACCORDO

Germani e Cremona Circuit:

l’inclusione è in pole position

Velocità e cura all’insegna dell’inclusione.

È stato siglato, nella sala conferenze del Cremona Circuit, l’accordo tra il Centro sanitario assistenziale Fondazione Germani e il circuito di San Martino del Lago, alla presenza di Alessandro Canevarolo , Ceo Cremona Circuit, dell’ingegnere Manuele Mazzucato , Ceo Autodromo Internazionale, di Enrico Marsella , presidente di Fondazione Germani, Ivan Scaratti , direttore generale della struttura socio-sanitaria di Cingia de’ Botti e di alcuni residenti della Rsd, Residenza Sanitaria Disabili. La convenzione, di durata quinquennale, fino al 2028, è il risultato di una serie di azioni sperimentate nei mesi scorsi: dalla visita a settembre da parte dei residenti della Rsd in occasione del WorldSBK 2024 alla realizzazione a fine ottobre del convegno scientifico “Invecchiamento delle persone con patologie psichiatriche" svoltosi proprio presso la sala conferenze del Cremona Circuit.

Ora, con la firma della convenzione, l’ufficializzazione della sinergia. Cremona Circuit garantirà per residenti e accompagnatori della Fondazione la partecipazione gratuita e riservata al Motul FIM Superbike World Championship per le edizioni fino al 2028 e offre la possibilità per gli operatori di acquistare i biglietti ad un prezzo ridotto. Inoltre, il circuito concederà spazi ad utilizzo gratuito per iniziative sociali, culturali o ricreative e si impegna a valutare l’inserimento di uno o più residenti della Fondazione in attività semplici di supporto, quali servizio bar o caffetteria, durante le proprie attività. Un’iniziativa a carattere non professionale, che coinvolgerà persone con percorsi formativi specifici, ad esempio nell’ambito della Ristorazione, che ha l’obiettivo di promuovere inclusione sociale, autonomie e competenze.

AVVENTURA

Andrea Devicenzi ha presentato la terza tappa del progetto: lo affiancheranno 12 studenti di Busto Arsizio

Oltre l’orizzonte: il Circolo Polare Artico

VANNI RAINERI

In due incontri Andrea Devicenzi ha incontrato ben 800 studenti dell’Ite Tosi di Busto Arsizio, istituto con cui collabora già da tempo accompagnando alcuni ragazzi in straordinarie esperienze. Anche all’inizio di questa settimana l’aula magna del Tosi si è trasformata in un luogo di viaggio, scoperta e ispirazione. Qui Devicenzi ha presentato “Oltre l’Impossibile 3”, la nuova avventura che nel 2026 porterà un gruppo di 12 giovani nel Circolo Polare Artico, uno dei luoghi più affascinanti e ostili del pianeta. «Una sfida che continua - afferma Andrea -, un progetto visionario, nato quasi per intuizione, diventato esperienza concreta in Islanda nel 2024 e poi in Cambogia nel 2025, e che oggi cresce, si evolve e apre una nuova rotta verso il Nord estremo».

L’atleta di Martignana ha rac-

MOSTRA E INCONTRI

contato all’attenta platea di studenti i panorami infiniti dell’Islanda, il silenzio dei suoi ghiacciai, il calore del popolo cambogiano e gli 810 km pedalati tra umidità e strada rovente. «Negli occhi di molti ragazzi - racconta - vedevo accendersi quella scintilla che riconosco immediatamente: la voglia di provarci. Quella voglia che nasce quando scopri che i limiti non sono muri, ma orizzonti da spostare».

Sul progetto: «Oltre l’Impossibile è nato dall’idea di due visionari, me e la dirigente Amanda Ferrario , con la collaborazione di moltissime persone, che credevano si potesse portare una nuova forma di educazione all’interno della scuola. Un’educazione esperienziale, fatta di strada, fatica, silenzi, scelte, responsabilità, collaborazione, scoperta del proprio mondo interiore e di quello esterno. Un viaggio che prima di tutto, i

ragazzi fanno dentro di sé. Nelle prime due edizioni ho visto studenti trasformarsi, superare paure, condividere fragilità, trovare una voce più forte, una direzione più chiara. Li ho visti andare oltre ciò che credevano possibile e oggi, mentre parlavo, percepivo quella stessa energia per crescere ancora». La terza edizione li porterà in un ambiente completamente diverso: gelo, vento, una natura che non fa sconti e il sole a mezzanotte. «Un contesto che ti insegna a collaborare, sviluppare fiducia verso gli altri e scoprire chi sei». Si è aper ta ufficialmente la fase delle candidature. Gli studenti del Tosi potranno inviare il proprio video motivazionale. «Non cerchiamo atleti e tantomeno “i migliori” - è l’appello di Andrea -. Cerchiamo giovani che desiderano mettersi in gioco, con autenticità, coraggio e la voglia di scoprire chi possono diventare. Il viaggio è appena ripartito».

Solarolo Rainerio celebra Pietro Ripari, il medico di Garibaldi

Solarolo Rainerio rende omaggio a uno dei suoi protagonisti più illustri, grazie alla mostra “Il medico di Garibaldi e i suoi tempi. Vita e imprese di Pietro Ripari”. L’esposizione, curata da Francesco Fabozzi e Stefano Prandini , verrà inaugurata sabato 29 novembre alle

17 presso il Polo della Cultura in via Giuseppina 89, e rimarrà aperta al pubblico fino al 31 dicembre. La mostra sarà preceduta da due iniziative: lunedì 24 novembre alle 20.30 in Municipio lo stesso professor Prandini illustrerà i primi capitoli del libro di Tomasi di Lampedusa

e del film di Luchino Visconti nell’incontro “L’impresa dei Mille nel Gattopardo”; martedì 25 novembre sempre alle 20.30 in Municipio Stefano Prandini concluderà l’analisi con “I primi passi del Regno d’Italia nel Gattopardo”, affrontando la parte finale del libro e del film.

Ricordiamo che Fabozzi ha firmato una dettagliata ricostruzione della vita di Pietro Ripari pubblicando nel 2011 il libro “Il medico di Garibaldi” (poi integrato con nuovi documenti emersi), che si prefigge di riconoscere la statura di un personaggio quasi dimenticato.

PANDINO - È stata una grande festa, nel segno dell’agricoltura, con la sua gente, i suoi prodotti e strumenti di lavoro, con i suoi valori. Con grandissima partecipazione domenica scorsa a Pandino si è celebrata la Giornata Provinciale del Ringraziamento promossa da Coldiretti Cremona. Tante imprenditrici e imprenditori agricoli, tanti giovani agricoltori, e con loro la comunità cremasca e cremonese, si sono dati appuntamento presso la Chiesa parrocchiale di Santa Margherita, accolti dal Direttore di Coldiretti Cremona Giovanni Roncalli e dal Delegato Confederale Giovanni Benedetti, con il primo cittadino Piergiacomo Bonaventi, numerosi sindaci del territorio, i rappresentanti delle Istituzioni provinciali e regionali, delle forze dell’ordine e del tessuto produttivo e sociale della provincia di Cremona. Così l’agricoltura cremonese ha condiviso con la comunità uno dei momenti più attesi e preziosi per gli agricoltori e per le famiglie che vivono del lavoro dei campi e degli allevamenti.

In questa Giornata, giunta alla 75esima edizione, Coldiretti Cremona - raccogliendosi in preghiera intorno all’altare - ha voluto rendere grazie per i prodotti della terra e dell’allevamento, e affidarsi alla protezione del Signore per la prossima annata. Sottolineando nel contempo tutto il valore dell’agricoltura italiana e delle imprese agricole cremonesi, che pur affrontando tante difficoltà, con tenacia e professionalità mantengono fede alla promessa di garantire cibo buono e sano, prendersi cura del territorio, assicurare trasparenza ai cittadini, custodendo e rispettando la terra.

La celebrazione della Santa Messa è stata il cuore dell’iniziativa. Per la 75esima Giornata del Ringraziamento dai vescovi Italiani, in comunione con il Papa, è giunto l’invito: “dal Giubileo un appello alla rigenerazione della terra”. Il testo si ispira alla tradizione biblica e mette al centro il legame tra Giubileo, lavoro agricolo e custodia del creato. “Il Giubileo ci insegna a essere grati per i doni che riceviamo e a non dimenticare mai che la terra è di tutti”, scrivono i vescovi italiani, il cui messaggio si

Grande partecipazione

alla Giornata del Ringraziamento

chiude con l’esor tazione a riscoprire le buone pratiche: “Possiamo abitare la terra dando speranza anche alle generazioni future, sapendo che il Signore benedice chi si prende cura delle sue creature”.

Un momento di grande emozione è stato, secondo tradizione, il lungo corteo di giovani imprendi-

trici e imprenditori agricoli che hanno portato i doni della terra all’altare, animando l’offertorio. È seguita la benedizione dei trattori e dei mezzi agricoli.

La danza delle Dame Viscontee ha accolto agricoltori e cittadini presso il Castello di Pandino, dove la giornata è proseguita con i

saluti istituzionali. Poi il momento conviviale, affidato alle aziende agrituristiche del territorio. In una cornice particolarmente bella e significativa, offerta dalle sale del Castello, agricoltori, rappresentanti istituzionali e cittadini hanno così potuto gustare le eccellenze dell’agricoltura cremonese e lombarda.

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“La filiera zootecnica dei bovini da latte, dopo un periodo di tranquillità e un avvio d’anno positivo, inizia a registrare alcuni segnali di controtendenza. L’aumento della produzione a livello europeo, in primis della Germania, e dunque l’aumento dell’offerta di latte, ha avuto come conseguenza un sensibile calo del prezzo del latte spot. Il grande rischio che ora si corre è che si inneschino fenomeni speculativi che non hanno alcuna ragione d’essere e che già cominciano a manifestarsi. Per questo Coldiretti, a livello nazionale, si sta muovendo con determinazione a difesa delle imprese agricole e di una filiera che è tra le più impor tanti e strategiche del nostro Paese e cardine dell’economia cremonese”. A parlare è Giovanni Roncalli, Direttore di Coldiretti Cremona (in foto), che punta l’attenzione sulle preoccupazioni degli allevatori del territorio e sull’azione messa in campo dalla prima Organizzazione degli agricoltori italiana ed europea.

«La nostra zootecnia da latte si appresta quindi ad affrontare un periodo di incertezza. Dopo un lungo periodo di stabilità del prezzo del latte alla stalla, e di oggettivo ottimismo, che ha favorito la ripresa delle produzioni a livello europeo e largamente contribuito a raggiungere il primato delle esportazioni del settore agroalimentare italiano, ora ci troviamo a fare i conti con fenomeni di speculazione da parte di alcune industrie lattiero casearie. Fenomeni ai quali in effetti non eravamo più abituati, che non trovano ragione nei dati di mercato, e che intendiamo subito contrastare» prosegue Roncalli.

CRESCE LA PRODUZIONE

MA ANCHE LA SPECULAZIONE

A livello europeo – sottolinea Coldiretti Cremona – la produzione ha vissuto un rapido aumento, soprattutto a partire dalla Germania, primo produttore di latte in Europa.

L’aumento della produzione, e dell’offerta di latte, ha interessato anche il nostro Paese. «Da qui la contrazione del prezzo del

ferraronimangimi.it

Coldiretti Cremona: massimo impegno della filiera latte, contro ogni

Giovanni Roncalli: «Con fatica siamo riusciti ad affermare il principio che il prezzo dei prodotti agricoli non può essere al di sotto dei costi di produzione

latte spot, con l’ingenerarsi di fenomeni speculativi da parte di alcuni industriali, a danno delle aziende zootecniche” rimarca Roncalli, sottolineando che “Coldiretti, a livello nazionale, ha subito messo in campo un’azione chiara e determinata».

«In primo luogo – spiega il Direttore di Coldiretti Cremona – abbiamo chiesto un tavolo al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, per discutere la situazione e arginare alcuni atteggiamenti che puntano al deprez-

zamento del prodotto principe della nostra zootecnia: il latte. Guardiamo con ottimismo agli esiti di questo incontro e all’intervento del Ministro. Con tutti i nostri allevatori, anche a livello locale, prendiamo l’impegno di incontrarci subito dopo i lavori del tavolo ministeriale, così da aggiornare le nostre aziende e condividere ogni informazione utile». «Tra le questioni che saranno oggetto di discussione, ci sarà ovviamente quella che riguarda l’applicazione della regola di equa correlazione tra il prezzo del latte e il prezzo

dei trasformati. Con fatica siamo riusciti ad affermare il principio che il prezzo dei prodotti agricoli non può essere al di sotto dei costi di produzione ed è quindi indispensabile che Ismea certifichi e aggiorni la base di partenza al di sotto della quale si entra nel campo delle pratiche sleali. Il rispetto di questa regola – prosegue Roncalli – può garantire agli allevatori un prezzo equo, che consenta di coprire le spese che devono sostenere e che non svilisca il loro lavoro»

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IL PATRIMONIO ZOOTECNICO

“Il nostro impegno prosegue in ogni direzione utile, garantendo una remunerazione adeguata a coprire i costi e a sostenere investimenti in qualità del prodotto, manodopera, benessere animale, innovazione tecnologica. La zootecnia da latte è il fiore all’occhiello della nostra provincia – conclude il Direttore di Coldiretti Cremona Giovanni Roncalli –. Con un patrimonio di oltre 300mila bovini, di cui oltre la metà rappre-

sentato da vacche da latte, la zootecnia cremonese garantisce in ogni campagna oltre un milione e mezzo di tonnellate di latte consegnate al primo acquirente. Siamo al fianco dei nostri allevatori, che possono contare sul nostro impegno totale, su tutti i tavoli e in tutte le azioni che la nostra Organizzazione sta mettendo in campo”. Coldiretti Cremona sta organizzando una serie di incontri sul territorio per fare il punto della situazione, aggiornare le aziende e condividere i passi da compiere.

CAMPAGNA AMICA DOMENICA 23 NOVEMBRE IN PIAZZA STRADIVARI A CREMONA

Con il mercato degli agricoltori, tra cibi e fiori di stagione, e lo street food delle cuoche contadine

Gli agricoltori di Campagna Amica tornano in piazza Stradivari a Cremona, domenica 23 novembre, dalle ore 9 alle 18.30 circa, per una giornata nel segno dei sapori contadini, buoni e genuini, garantiti dai produttori.

Ci sarà il Mercato di Campagna Amica, con i sapori e i colori dell’agricoltura cremonese e lombarda: dai cibi tipici (come salumi e formaggi, pane e prodotti da forno, miele e confetture, ortofrutta di stagione, vino, birra agricola, ma anche riso, pasta, prodotti a base di lumaca) ai colori e profumi (con i fiori di stagione e con i prodotti nati dalla lavanda).

Per l’intera giornata saranno attive le postazioni dello “street food contadino”, con la presenza di aziende agrituristiche di Terranostra Cremona (l’associazione, nata in casa Coldiretti, che raccoglie le aziende agrituristiche, le fattorie didattiche, le fattorie sociali), che proporranno piatti semplici e gustosi, tipici delle nostre campagne in questa stagione. Ad affiancare gli agricoltori nella gestione della zona “street food”, accanto alle cuoche contadine, ci saranno come sempre i ragazzi dell’associazione ThisAbility, che ormai da anni sono una presenza attesa e preziosa nelle domeniche di festa proposte da Campagna Amica e Terranostra Cremona.

IL GAZEBO-BIMBI E I FIORI

Bambine e bambini potranno darsi appuntamento presso il loro gazebo preferito: si tratta del coloratissimo “gazebo-bimbi”, dove scoprirsi piccoli agricoltori, tra macchine

agricole e “lavoretti” dedicati al mondo contadino. Gli appassionati di fiori troveranno una piccola oasi dedicata a piante e ai fiori di stagione, a cominciare dai ciclamini e dalle viole pendule.

I PRODOTTI DI CREMONA E DELLA LOMBARDIA AL CENTRO

“E’ tutto pronto per regalare ai cremonesi una domenica da scoprire e da gustare – sottolineano gli agricoltori della Coldiretti –. Ci auguriamo che tanti cremonesi accolgano l’invito a prendere parte alla nostra giornata in piazza Stradivari, nella quale vogliamo raccontare l’agricoltura cremonese e lombarda, con i suoi sapori, i suoi colori, i suoi volti, con l’impegno di tante aziende agricole teso a garantire cibo genuino, naturale, ed anche qualità della vita, benessere che nasce dalla natura, cura dell’ambiente”.

La domenica con Campagna Amica in piazza Stradivari si pone nell’ambito dell’iniziativa “Le quattro stagioni di Cremona”, con il patrocinio del Comune di Cremona. L’oasi dei sapori e dei colori di novembre, dedicata allo street food contadino e ai laboratori riservati ai più piccoli, viene proposta da Coldiretti con il contributo della Camera di Commercio di Cremona, Mantova e Pavia, nell’ambito del progetto “Le tre T di Cremona: territorio, tavola e tradizione”, dedicato alla promozione e valorizzazione delle eccellenze agroalimentari cremonesi e dell’ospitalità contadina.

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Le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, l’evento annuale che riunisce il settore agrozootecnico, si prepara ad accogliere allevatori ed espositori da tutto il mondo per l’edizione 2025. Dopo il grande successo dell’edizione 2024 e l’entusiasmo generato tra gli allevatori, anche quest’anno l’evento offrirà l’opportunità di unirsi in un momento colmo di attività e dinamicità. L’edizione del 2025 si svolgerà da giovedì 27 a sabato 29 novembre, con iniziative e novità interessanti per il settore. Gli allevatori e gli operatori si riuniranno a Cremona per scambiare esperienze, conoscenze e aggiornamenti sulle ultime tendenze e tecnologie che riguardano il mondo agro-zootecnico a livello internazionale.

RICCO PROGRAMMA

DI CONVEGNI

Non è tutto. Un ricco programma di convegni, anche quest’anno, conferma la valenza della Fiera in termini tecnico-scientifici, ma anche economico–sociali, continuando a costituire una preziosa occasione di approfondimento, di incontro e di dibattito su tematiche tecniche, ma allargando lo sguardo anche su argomenti di interesse più ampio che hanno come target non solo la comunità tecnica e scientifica del mondo zootecnico ma anche l’intera società. Nei padiglioni di Cremona infatti sono previsti incontri che si caratterizzano per una grande aper tura alle problematiche tecnico-scientifiche, ponendo anche attenzione a dare una risposta ai giovani e alle loro esigenze nell’affrontare le professioni, ma anche lo studio delle tematiche zootecniche.

LE PARTNERSHIP

Tante le partnership con cui CremonaFiere si presenta all’edizione 2025: dalle più consolidate – come quelle con Sivar che presenta la giornata ormai tradizionale sugli aggiornamenti in buiatria; con Crea; con le riviste specializzate, con Ruminantia, che propone un programma molto rilevante -, fino alla novità di momenti di natura più tecnica organizzati a vantaggio degli allevatori, con il format “Chiedilo all’esperto”. Anche sul programma convegni incide infatti positivamente la collaborazione con il comitato di allevatori che ol-

Fiere Zootecniche di Cremona, In arrivo espositori e allevatori

I NUMERI

dell’ultima edizione

aziende presenti all’esposizione

200

70

eventi tra cui conferenze, seminari, laboratori tecnici e sessioni dinamiche

80 20

delegati esteri provenienti da Paesi

tre che a dare vita alle mostre zootecniche, fondamentali nel DNA della fiera, presentano anche proposte con approfondimenti dedicati agli allevatori dalla genetica alla gestione della stalla.

SPAZIO AI GIOVANI

Non mancheranno gli appuntamenti per i giovani. Innanzitutto il concorso “On the way to Cremona” che anche nell’edizione 2025 ha riscosso un successo notevole tra le scuole Agrarie e non solo e che si presenta nuovamente nella giornata di apertura – 27 novembre – con l’evento che ospita la premiazione. Si tratta della tappa finale di un percorso che le classi hanno sviluppato

con i loro insegnanti già dall’inizio dell’autunno nel segno dell’approfondimento e della formazione e che come sempre si svolge sotto la regia del comitato tecnico costituito da docenti universitari ed esperti. Novità di quest’anno anche l’iniziativa a vantaggio delle scuole in padiglione con alcuni laboratori dimostrativi organizzati nella giornata del 27 novembre – in mattinata – dall’Università Cattolica del Sacro Cuore (Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali) a favore delle scuole superiori che potranno constatare in prima persona ad esempio come la tecnologia possa diventare protagonista nelle attività agro–zootecniche.

OTTANTESIMO

L’edizione dell’ottantesimo non poteva rinunciare ad un momento dedicato alla zootecnia rosa con il format “Non è un mestiere da maschi”, che si ripresenta per il terzo anno e che sta suscitando molto interesse e molta curiosità anche tra i non addetti ai lavori. Spazio anche ad un focus dedicato ai suini con diverse iniziative organizzate da Confagricoltura Lombardia, oltre ad una vasta proposta di momenti e di approfondimento tecnico organizzati dalle aziende sia mangimistiche, che di prodotti e servizi alla zootecnia. Per quanto riguarda l’ambito agroalimentare,

conto alla rovescia da tutto il mondo

L’edizione 2025 da giovedì 27 a sabato 29 novembre, con iniziative e novità per discutere del futuro del settore. Decine di convegni per scambiarsi esperienze, conoscenze e aggiornamenti sulle ultime tendenze e tecnologie del mondo agro-zootecnico a livello internazionale

ritornano i seminari Milk.it e Meat.it, che stanno confermando anche nelle edizioni 2025 il loro gradimento da parte degli operatori del mondo della trasformazione agroalimentare.

RAPPORTI CON I CONSUMATORI

Al delicato rapporto con il consumatore è invece dedicato il workshop “Il gusto di saperlo”, che rappresenterà un’opportunità per presentare i risultati di un’inchiesta che l’osservatorio di CremonaFiere ha svolto per il secondo anno consecutivo, attraverso la somministrazione di un questionario specifico, con l’obiettivo di conoscere il livello di

competenza del mondo del consumo sulle tematiche che riguardano il latte e prodotti lattiero caseari.

FUORI SALONE

CREMONA FARM SQUARE

A completamento dell’azione di valorizzazione e divulgativa la fiera, punto di riferimento professionale, coinvolge anche il territorio con il fuori Salone Cremona Farm Square nel quale le attività economiche del territorio coinvolgeranno il consumatore rendendolo consapevole dell’importanza e della qualità del settore primario.

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Fondi per 37 milioni a 3.000 aziende amiche dell’ambiente

Regione Lombardia ha concluso con risultati positivi il bando ‘SRA 2025’, destinato a sostenere gli agricoltori e gli allevatori che adottano modelli produttivi a basso impatto ambientale. Sono 2.858 le aziende finanziate, distribuite su tutto il territorio regionale, per un impegno complessivo che sfiora i 37 milioni di euro. Un risultato che conferma la forte adesione del settore agricolo lombardo alle pratiche sostenibili previste dal Piano Strategico della PAC 2023-2027.

«La risposta è stata molto positiva – dichiara l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi – e dimostra ancora una volta la capacità delle nostre imprese di investire su qualità, tutela delle risorse naturali e innovazione. Sostenere pratiche che migliorano l’uso del suolo e dell’acqua, riducono gli input chimici e valorizzano la biodiversità significa proteggere il futuro dell’agricoltura lombarda e delle comunità che vivono i territori rurali».

L’assessore ricorda che gli interventi finanziati, dalla produzione integrata alla riduzione dei fitofarmaci, dagli investimenti in infrastrutture ecologiche, fino alla produzione biologica, rappresentano scelte di responsabilità che mettono al centro un’agricol-

tura più moderna, efficiente e attenta al paesaggio. Il bando ha sostenuto dieci linee d’intervento SRA rivolte alla gestione sostenibile delle risorse naturali, alla conservazione delle razze autoctone, alla tutela dei prati permanenti, alla riduzione delle emissioni e alla diffusione di tecniche agronomiche avan-

zate. Una parte significativa delle risorse ha riguardato anche il comparto della biodiversità animale, sostenendo allevatori che mantengono razze locali a rischio di erosione genetica. «Il mondo agricolo lombardo ancora una volta dimostra di saper guidare il cambiamento – conclude Beduschi –.

Grazie a questi investimenti premiamo chi introduce buone pratiche e compie scelte che fanno bene al territorio, all’ambiente e alle nuove generazioni. La sostenibilità non è uno slogan: è un percorso che stiamo costruendo insieme agli agricoltori, giorno dopo giorno».

I BENEFICIARI

Questi i beneficiari per provincia con il numero delle aziende e il totale dei fondi assegnati.

• Bergamo: 135 aziende, 733.620 euro;

• Brescia: 578 aziende, 4.814.000 euro;

• Como: 19 aziende, 63.100 euro;

• Cremona: 225 aziende, 2.943.640 euro;

• Lecco: 31 aziende, 75.152 euro;

• Lodi: 99 aziende, 1.652.000 euro;

• Mantova: 324 aziende, 4.260.000 euro;

• Milano: 138 aziende, 1.584.000 euro;

• Monza Brianza: 16 aziende, 120.628 euro;

• Pavia: 1.192 aziende, 19.950.000 euro;

• Sondrio: 93 aziende, 410.130 euro;

• Varese: 8 aziende, 28.460 euro.

IL RIPARTO DELLE RISORSE

- SRA01 - Produzione integrata 8.150.000

- SRA03 - Tecniche lavorazione ridotta dei suoli

SRA06 - Cover crops

SRA08 - Gestione dei prati e dei pascoli

- SRA19 - Riduzione impiego fitofarmaci

- SRA20 - Impegni specifici uso sostenibile dei nutrienti 16.820

- SRA22 - Impegni specifici risaie 7.705.000

- SRA29 – Produzione Biologica

Grande soddisfazione negli uffici del Consorzio di bonifica Navarolo. L’ente, guidato dal presidente Mauro Begatti dai vicepresidenti Alex Cerioli e Giovanni Gorni e sotto la direzione di Giampietro Lazzari, ha ricevuto conferma dal M.I.T. che un importante intervento da 12.566.000 di euro ha ottenuto il finanziamento richiesto.

Si tratta di un progetto, a suo tempo presentato in sede PNRR, che si inserisce nel recente contesto di finanziamento di cui al Piano Nazionale Interventi Infrastrutturali per la sicurezza settore idrico (PNIISSI). Il consorzio Navarolo risulta infatti fra i primi classificati nelle liste dei progetti ritenuti idonei e finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Il progetto, denominato Progetto pilota per la regolazione irrigua del Canale Principale Irriguo degli impianti di Isola Pescaroli e Casalmaggiore, il cui importo ammonta ad euro 12.566.000, ha la finalità principale di ammodernare tutti i manufatti di regolazione del canale principale di irrigazione e, contestualmente, di approntare un sistema di regolazione che consenta non solo di gestire in maniera più efficace l’attuale distribuzione delle acque irrigue ma anche, nel contempo, di produrre un risparmio della risorsa idrica, che negli ultimi anni – ricordiamo – risulta sempre più scarsa. Trattasi, per il consorzio, del più importante finanziamento ottenuto negli ultimi 40 anni.

L’intervento, implementato sotto la direzione tecnica dell’Architetto Nicola Pede, è stato progettato dall’ingegner Fabio Ferrari, entrambi tecnici in organico alla struttura consortile.

Al progetto sopra citato si aggiungono anche altri due interventi, entrambi finanziati da Regione

Consorzio di Bonifica Navarolo, finanziamento da 12 milioni

Lombardia, ai quali il Consorzio ha dato sbocco. Si tratta del progetto di manutenzione straordinaria di mitigazione idraulica del canale Cazumenta a difesa dell’abitato di Casalmaggiore per euro 1.250.000 e del progetto di

Conversione della rete pensile per irrigazione a gravità in rete tubata per irrigazione a pioggia Bacino irriguo alimentato dal Fiume Po – I° stralcio Canaletta Rodone euro 1.140.000. Il primo dei due interventi, che

risultava bloccato da tempo e che finalmente vedrà a breve l’inizio lavori, riveste valenza dal punto di vista della salvaguardia idraulica dell’abitato di Casalmaggiore. Il secondo, in ambito irriguo, con

parziale finanziamento a carico del Consorzio, è teso a convertire la canaletta irrigua pensile Rodone (zona frazione Fossacaprara) in rete intubata con conseguente ammodernamento della rete e connesso risparmio idrico.

22 Rubrica

Novembre è il mese dedicato alla prevenzione oncologica

Novembre è il mese dedicato alla prevenzione oncologica maschile, un’occasione per richiamare l’attenzione sugli strumenti oggi disponibili per prevenire, diagnosticare e trattare precocemente i tumori più diffusi negli uomini. Una sensibilizzazione necessaria, perché la popolazione maschile rimane, ancora oggi, meno propensa a sottoporsi a controlli periodici e a partecipare ai programmi di screening. L’Asst di Cremona – attraverso le unità specialistiche di Oncologia, Urologia, Chirurgia, Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva, Radioterapia e Medicina Nucleare – promuove tutto l’anno attività dedicate alla prevenzione e garantisce percorsi diagnosticoterapeutici altamente qualificati per le principali neoplasie maschili: prostata, polmone, colon-retto e tumori urologici. L’Asst Cremona offre tutte le principali opzioni terapeutiche per il trattamento di queste patologie: chirurgia mininvasiva, chemioterapia e radioterapia, trattamenti sistemici e focali a misura di paziente. Ogni caso viene discusso in équipe multidisciplinare al quale partecipano molti specialisti. Il 26 novembre, dalle 9 alle 13 nell’atrio dell’Ospedale Oglio Po, sarà allestita una postazione screening con accesso libero in collaborazione con Ats Val Padana.

SCREENING TUMORE COLON RETTO Viene offerto con una lettera che invita ad andare in farmacia a ritirare il kit per la raccolta delle feci. Una volta ricevuta la lettera, per informazioni contattare la propria farmacia di fiducia. Per maggiori informazioni, consultare il sito dell’Ats.

SCREENING TUMORE DELLA PROSTATA

È rivolto agli uomini di età compresa tra 50 (compiuti) e 55 anni. Il test offerto è la misurazione del Psa (Antigene Prostatico Specifico) attraverso un semplice esame del sangue. Per aderire allo screening, compilare un questionario disponibile sul Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse).

SALUTE

Una testimononianza che conferma la crescita dei pazienti operabili, dopo la diagnosi della patologia

Due anni fa la diagnosi di tumore al pancreas e l’intervento all’Ospedale di Cremona. Questa è in sintesi la storia di Monica, 60 anni, che nella Giornata mondiale dedicata alla lotta contro il cancro al pancreas ha incontrato di nuovo i medici che l’hanno curata e ha deciso di raccontare la malattia che «mi ha cambiato la vita in tre secondi». Perché, dice, «ci deve essere un momento in cui ascolti il tuo corpo e io non l’ho fatto subito. Nel momento della diagnosi, ho avuto paura, ho pensato subito a Vialli e a Pavarotti e mi son detta: per quale motivo io dovrei farcela? Ho iniziato a non voler vedere gli amici più cari, preferivo stare con persone con cui avevo poca confidenza, sapevo qual era il limite che non potevano superare. Anche le parole mi facevano paura “se fossi in te farei”, nessuno può dire a un'altra persona “se fossi in te farei” in un momento così. Ho avuto una doppia fortuna: trovare dei professionisti capaci e avere un fisico che ha reagito bene. Accanto a me mio marito Fabio, che è stato unico; il nostro cane meticcio che mi stava sdraiato accanto senza muoversi per ore;

La storia di Monica, curata e guarita a Cremona dal tumore al pancreas

la mia mamma novantenne a cui ho cercato di tenere nascosto il tumore, anche se desideravo tanto che mi abbracciasse», aggiunge Monica.

CRESCE IL NUMERO

DI PAZIENTI OPERABILI

«Quello di Monica era un tumore considerato inoperabile, perché aveva un'infiltrazione delle principali arterie del corpo, quelle che vanno allo stomaco, alla milza e al fegato - spiega Andrea Celotti, chirurgo dell’équipe di Chirurgia

diretta dal professor Gianluca Baiocchi (nella foto) -. Ci abbiamo creduto insieme. Nonostante le avessimo spiegato che ci potevano essere le complicanze di una chirurgia molto pesante, lei è sempre stata combattiva. L’intervento, durato circa sei ore, è stato molto delicato perché abbiamo lavorato sulle principali arterie dell'addome» aggiunge Celotti. Grazie alle terapie oncologiche, oggi, è possibile trattare chirurgicamente un numero

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: l’Asst di Cremona aderisce alla 5ª (H) Open Week

In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne (25 novembre), anche quest’anno l’Asst di Cremona aderisce alla  quinta edizione dell’(H) Open Week, promossa da Fondazione Onda ETS, che dal 21 al 27 novembre coinvolge oltre 200 ospedali con Bollino Rosa e numerosi centri antiviolenza in tutta Italia. L’iniziativa, patrocinata da importanti enti nazionali, ha l’obiettivo di incoraggiare le donne vittime di violenza

a chiedere aiuto, accedere ai servizi di supporto e rompere il silenzio. L’edizione 2025 si inserisce in un progetto più ampio che pone il focus su educazione, consapevolezza e superamento dei pregiudizi culturali che alimentano discriminazioni e violenza di genere. «La violenza contro le donne è un tema che deve riguardare tutti noi, uomini e donne e che troppo spesso viene ignorato e normalizzato. È necessario abbattere quei pregiu-

sempre più alto di pazienti con tumore al pancreas che dopo la chirurgia riescono ad avere una vita normale. L’incidenza di questa patologia è in aumento al punto che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) stima che fra dieci anni diventerà una delle principali cause di mor te. Questo è dovuto al fatto che nella maggior parte dei casi la malattia viene scoperta in uno stadio avanzato, riducendo la possibilità dei trattamenti. Parlarne e investire nella ricerca è importante». «Le Pancreas Unit fanno parte di un progetto recente promosso da Regione Lombardia che ha individuato alcuni centri di riferimento per il trattamento specifico della patologia pancreatica, sulla base di criteri rigorosi. Questo a garanzia di determinati livelli di sicurezza e adeguatezza clinica per i pazienti», precisa Ezio Belleri, direttore generale Asst di Cremona.

dizi culturali radicati che ancora oggi, nelle relazioni di coppia, in famiglia o nel lavoro, alimentano discriminazioni e violenze», dichiara Francesca Merzagora (presidente di Fondazione Onda Ets).

Installatore autorizzato

Questa volta parliamo di… “SEX MACHINE ”

James Brown era un geniale animale da palcoscenico, ma non era un tipo facile; troppa considerazione di sé, ma è una malattia che colpisce spesso chi nella vita ha successo (e troppe volte anche chi non ne ha).

Martirizza la sua band con paghe basse e multe alte costringendola allo sciopero, ma lui, in quattro e quattr’otto la sostituisce con un gruppo di ragazzi maggiormente predisposti a subirne le asprezze. Rinfrancato dal suo definitivo riconoscimento come capo assoluto, se non semidio, James inventa lì per lì “Sex machine”, un rhytm & blues che passerà alla storia, ma è subito scandalo. La sola parola “sex”, per di più nel titolo, che tempi, ma dove andremo a finire di questo passo…

Siamo nel 1970 e mentre in Italia Adriano Celentano scandalizza (?) con “Chi non lavora non fa l’amore”, negli States James duetta con Bobby Byrd il classico botta & risposta “Get up, (get on up)Get up, (get on up) - Stay on the scene, (get on up), - like a sex machine, (get on up)”.

Canta? No, James si esibisce in una magnetica ripetizione di urla, fischi, grugniti, squittii che incredibilmente riesce ad armonizzare.

È pura energia, come infilare due dita nella presa elettrica.

Volgarizzazione dell’attività riproduttiva? Forse, ma dovendo scegliere fra Sex machine e Gun machine…

Sesso? Sì, certo, privato di timidezze e tabù, ma non solo; in verità sembra piuttosto la riaffermazione di sé stesso, una autocelebrazione del proprio mito e della propria potenza sessuale, artistica, sociale e umana. Del resto, l’avevo detto all’inizio, James Brown non era un tipo facile, litigioso, intrattabile, arrogante, fastidiosamente autoreferenziale e pieno di sé, ma era un piccolo (168 centimetri, come me, vedi che abbiamo qualcosa in comune?) genio che ha saputo regalarci emozioni, dunque… perdonato. Grazie James.

TORRE DE’ PICENARDI

CULTURA

VISITE GUIDATE

Al Teatro Soms la Giornata di festa della cultura popolare Alla scoperta del centro di Cremona con lo storico Bonci

Oggi dalle 16 il Teatro Soms di Torre de’ Picenardi (in via Garibaldi 31A) ospita la “Giornata di festa della cultura popolare”, un appuntamento aperto a tutta la cittadinanza dedicato alle tradizioni, alla musica e al teatro di burattini. L’ingresso è libero e l’iniziativa è promossa dalla Soms, impegnata nella valorizzazione delle culture e delle memorie locali.

Anche Cremona vuole ricordare il

Una passeggiata lungo le vie e le piazze del centro storico di Cremona in compagnia dello storico dell’arte Alessandro Bonci alla scoperta di alcune opere realizzate da grandi artisti ma poco note al pubblico, con un focus specifico sulla scultura. Appuntamenro dalle ore 15. Info e prenotazioni (obbligatorie): 0372-407081, 379 1165691.

celebre poeta, amato e odiato, a 50 anni dalla sua tragica scomparsa

Tante iniziative per il “Pasolini festival”

Sono in corso in tutt’Italia le celebrazioni per commemorare Pier Paolo Pasolini. Spesso cose viste e riviste e l’intellettuale Pasolini ridotto a mero “santino”. Odiato ed amato, ma “utilizzato” spesso senza ferrea logica, scientifico rigore, filologico approccio. Intellettuale ridotto ad una specie di contenitore da cui è possibile estrarre tutto ed il suo contrario, il più citato al mondo ma, probabilmente, uno dei meno letti. Personaggio troppo complesso e profetico per poter essere appieno compreso ed inquadrato. Pasolini si definiva “marxista”, ma il Pci, anche troppo impegnato nel tentativo di raschiare voti nella borghesia italiana, non poteva sbandierare la propria ammirazione per quest’uomo così scomodo. Erano anni in cui il Pci faceva affiggere manifesti che inneggiavano alla famiglia “tradizionale” (uomo, donna e figli) e che, quindi, non avrebbe mai potuto manifestare stima per un omosessuale. Pasolini si qualificava come “cattolico”, ma la Dc, anche troppo impegnata nel tentativo di mantenere consolidato il proprio potere, senza offendere la Chiesa cattolica, non poteva rivelare il proprio apprezzamento per un omosessuale, per un regista che dileggiava (secondo la morale e la magistratura dell’epoca) la religione di Stato. Pasolini si appalesava come “custode della tradizione”, ma il Msi, anche troppo impegnato nel tentativo di difendere la famiglia “tradizionale”, la Chiesa cattolica e la religione di Stato, non poteva rivelare il proprio

CONSIGLI IN LIBRERIA

Fornire dei nudi dati sui femminicidi può sembrare già abbastanza eloquente: nel 2023 sono stati 51mila a livello globale, mentre in Italia, su un arco di tempo molto più lungo, dal 2002 a oggi, ne sono stati compiuti almeno 2.500 circa. Ma da dove arrivano questi dati?

E poi, che cosa intendiamo esattamente per femminicidio? In “Perché contare i femminicidi è un atto politico” (Feltrinelli),

apprezzamento per un “marxista” omosessuale. Per fortuna, però, in tutti i partiti si annidavano uomini di larghe vedute e di spirito aperto che compresero lo spessore del Pasolini artista. Egli fu parimenti odiato ed amato, forse perché contraddittorio ed incoerente al punto da generare incoerenza. Detestato ma compreso da letterati comunisti (chi non ricorda le incisive parole di Moravia al suo funerale?), da intellettuali cattolici (nel 1968 gli venne attribuito il premio dell'Office Catholique International du Cinèma per il film “Teorema”, fatto che destò enorme scalpore provocando una forte frattura anche all’interno dello stesso Vaticano), da intellettuali post fascisti (spesso dileggiato e sbeffeggiato da riviste quali “Il Borghese” ed il “Candido”, proprio sugli stessi fogli trovò elogi ed apprezzamenti). A 50 anni dal martirio del poeta è singolare ritrovare parole di stima (molto affini) su “Lotta continua” e su “Diorama letterario”, rivista vicina al

Fuan, organizzazione universitaria dal Msi. A (modestissimo) parere di chi scrive non si può capire Pier Paolo se non si legge l’Uberto Carlo Quintavalle di “Giornate di Sodoma” (SugarCo, 1976), l’Enzo Siciliano di “Vita di Pasolini” (Rizzoli, 1978), il Dario Bellezza di “Morte di Pasolini” (Mondadori, 1981). Interventi (che paiono) datati, ma vi sono, però, anche nuovi approcci, più recenti, meritevoli di attenzione. In questo senso Cremona deve andar orgogliosa della rassegna predisposta da Giulio Solzi Gaboardi e dalla “Società dei militi”, organizzatori e promotori del primo “Pasolini festival”, voluto anche dal sindaco Andrea Virgilio e dall’assessore Luca Burgazzi. Venerdì 28 novembre, alle ore 18 nel Salone della Società Filodrammatica, Alessandro Gnocchi, autore del libro “PPP. Le piccole patrie di Pasolini” narrerà di “Pier Paolo il Cremonese”, dedicato agli anni di Pasolini a Cremona. Alle 21 nella sala Maffei della Camera di Commercio, Guido Damini, noto conduttore radiofonico, presenterà lo spettacolo “L’inizio della fine. Pasolini e il ’68”. Sabato 29 novembre, alle 17 presso le sale di Palazzo Manna, Federico Mosso, autore di “Ho ucciso Enrico Mattei” (Gog Edizioni, 2021) e Andrea Muratore, analista geopolitico e firma di Inside Over, condurranno l’incontro “Pasolini, l’Italia e noi”, un viaggio nell’Italia del dopoguerra mentre, alle 18 il giovane scrittore e divulgatore Riccardo Pedicone sarà protagonista di un incontro speciale insieme ai ragazzi dell’associazione “Spazio Noce”. Domenica 30 novembre, alle 18 nel Salone della

Filodrammatica, Pier Paolo Pasolini sarà processato. Il pm sarà Alfio Squillaci, autore di “Pasolini addio” (Gog Edizioni, 2025): chi scrive avrà il compito di difendere il poeta e Francesca Morandi, nelle inedite vesti di giudice, coordinerà il pubblico, giuria popolare, che esprimerà il proprio verdetto grazie ad una scheda consegnata all’ingresso. Alle 21, nella stessa sala, la chiusura del Festival con il concorso letterario “Parole in libertà”. Quali eventi collaterali, il giorno 25 novembre alle 21 al Teatro Filo, Prysma Ap. metterà in scena “Abbiamo perso un poeta”, narrazione e immagini con musiche eseguite dal vivo. Il 7 dicembre. alle 17.30, nella saletta eventi di Spazio Comune, “Un sacco di Monnezza. La morte di Pasolini” di Riccardo Lestini, allestita dalla Fiera del libro di Cremona. Infine, tre appuntamenti nel foyer del Teatro Ponchielli, organizzati dagli Amici del Teatro “L’Aurea Cetra” in collaborazione con la Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli. Il già avvenuto “Più moderno di ogni moderno. Pasolini e i classici” con Silvia Andrea Russo, in collaborazione con gli ex alunni del Liceo Manin; il 22 novembre “Stringo un patto con te, Ezra Pound. Pasolini riscopre Pound” con Giulio Solzi Gaboardi; il 30 novembre “Pasolini e Callas. Cronache di un amore”, con il critico d’opera Alberto Mattioli e il compositore Davide Tramontano, che anticiperanno la nuova opera in debutto a Piacenza a marzo. Impossibile, con questi nuovi, innovativi, approcci, non riscoprire la figura di quest’intellettuale tanto scomodo.

“Perché contare i femminicidi è un atto politico”

la giornalista ed esperta di dati Donata Columbro parte da un fatto: in molti Paesi, tra i quali il nostro, non esistono delle banche dati istituzionali sui femminicidi. Il tragico conteggio è affidato quasi sempre a delle associazioni. In Italia, ad esempio, se ne occupano associazioni come la “Casa della donna” di Bologna e “Non

una di meno”. Questa carenza, tuttavia, è solo un aspetto del problema: anche ridurre a mera contabilità queste violenze è un errore. Il punto è che ognuno di questi casi va ripercorso per capire come si è giunti all’irreparabile; solo così diventa possibile individuare degli schemi ricorrenti. Mera curiosità statistica? Non

scherziamo: farlo serve a mettere a punto delle misure efficaci di prevenzione; questo vale per i gesti più estremi, certo, ma anche per qualunque forma di violenza o sopruso. A guardar bene i dati, del resto, si intravede un problema che ha radici sociali, economiche e culturali profonde; come dice Columbro, “radici siste-

miche”, che portano ogni femminicidio a essere “un fatto politico, pubblico”. Per quanto concerne i dati menzionati all’inizio: il primo è dell’Ufficio dell’Onu per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (Unodc); il secondo, dell’Istat (ma al dato andrebbero aggiunte altre 801 vittime di assassini non identificati).

di Federico Pani
ALESSANDRO ZONTINI

“Cultura in dialogo” presso il Museo di Storia Naturale

Oggi dalle 15 alle 17 al Museo di Storia Naturale (in via Ugolani Dati, 4) prende il via la 4ª edizione di “Culture in dialogo: i patrimoni di Cremona tra il locale e il globale”, un progetto innovativo che trasforma i musei civici di Cremona in spazi vivi di incontro.

Oggi presentazione dell’ultimo libro di Alselmo Gusperti

Oggi alle ore 17 presso la sede di Adafa in via Palestro 32 a Cremona, Anselmo Gusperti presenterò il libro “Genesi e progenitori del Risorgimento italiano”. Relatore Giancarlo Corada.

Si tratta del “Calendario dell’Avvento” e delle nuove “Avventure di Olimpia e del riccio Fritz”

Due pubblicazioni educative per genitori e figli

Due segnalazioni hanno raggiunto la nostra redazione, entrambe pubblicazioni rivolte ai bambini. La prima è “Calendario dell’Avvento. 26 storie da leggere, colorare e appendere per vivere la magia del Natale ogni giorno”. L’autrice, Baba Tales, è in realtà più d’una: Barbara e Alessandra, rispettivamente una nonna e una mamma. Beatrice, pedagogista e anche Anita, una bambina di appena 3 anni. Il libro – scrivono – “offre ai genitori l’occasione di dedicare tempo di

qualità ai propri figli attraverso la lettura serale di 26 storie, una per ogni giorno dell’Avvento. Ogni racconto contiene un messaggio educativo per gli adulti e un piccolo spunto per rafforzare la relazione genitorebambino, stimolando empatia, ascolto e consapevolezza”. Se l’Avvento è “la preparazione alla venuta del Signore (Natale), che abbraccia, nel rito romano, un periodo di quattro settimane, dedicato al raccoglimento e alla penitenza” (Treccani.it), l’accento qui cade soprattutto sul “raccoglimento”, essenziale per i tre

“La verità è una condanna”, il nuovo romanzo di Centenari

“La verità è una condanna” (Transeuropa Edizioni") è il titolo del nuovo romanzo di Federico Centenari. Protagonista Patrick Perrin, 56 anni, una carriera da architetto affermato e una vita apparentemente stabile a Cremona. Ma qualcosa dentro di lui non torna: un’ansia sottile, sogni inquieti, un’infanzia che si dissolve nel silenzio. Quando la madre muore, Patrick eredita una casa sconosciuta in Valle d’Aosta. È l’inizio di una discesa nel buio: una gemella dimenticata, un padre anaffettivo, una verità rimossa da troppo tempo. Con una scrittura precisa e intensa, Centenari costruisce un romanzo psicologico. teso come un thriller dell’anima.

aspetti cari alle autrici: “l’ascolto, la tenerezza e il tempo di qualità”. Arriviamo alla seconda segnalazione. Se le autrici del volume di cui sopra vengono dalle nostre zone, da Roma invece viene Elfriede Gaeng, autrice delle “Avventure di Olimpia e del riccio Fritz”, avventure che giungono alla loro seconda puntata; il sottotitolo del volume è “La villa delle cose straordinarie”. Grazie al tono fiabesco – ci sono animali parlanti, fate, elfi (buoni e cattivi), nonché tutto l’armamentario magico fiabesco – grazie a questo tono, si diceva, l’autrice af-

fronta due temi non da poco, quali la diversità e la discriminazione (nel primo capitolo della saga si era occupata di un altro tema forte: il bullismo). Sulla copertina campeggiano quattro bei draghetti colorati e svolazzanti: merito della disegnatrice Carolina Calabresi, che ha realizzato le illustrazioni all’interno del volume, parte vivace e integrante di questa narrazione. La collana che ospita il volume, “Favole, Leggende e Racconti da tutto il mondo”, è diretta da Giulia Alberico ed è pubblicata dalla casa editrice Carabba.

Il “Festival d’inverno” tra Cremona e Mantova

Lo storico “Festival Terre d’Acqua- L’Opera Galleggiante” si propone in una nuova versione invernale: dal 22 novembre al 21 dicembre in alcuni Comuni, tra Cremona e Mantova, si svolgerà la nuova edizione intitolata “Festival d’inverno”, promossa dall’Associazione Terre d’Acqua, con la direzione artistica di Giuseppe Romanetti, un progetto realizzato con il contributo di Regione Lombardia. Sette gli appuntamenti della rassegna con spettacoli pensati per tutta la comunità, in luoghi preziosi del territorio, pensati per accompagnare piccoli e grandi nel periodo che precede le festività natalizie. Tutti gli eventi saranno gratuiti e ad ingresso libero. I primi due appuntamenti del Festival sono in programma oggi alle ore 18 presso Municipia (Scandolara) e domani nella sala Civica di Pessina Cremonese

APPUNTAMENTI

alle ore 16 con “Racconto del bosco”, uno spettacolo della Compagnia Rodisio, pensato per bambini a partire dai 6 anni e per tutti. Una fiaba classica, archetipica, liberamente ispirata al Pollicino di Charles Perrault. Il tempo di un racconto. Una storia antica, un rito di attraversamento che è come un seme prezioso che sviluppa una riflessione sul legame profondo che ci lega alla natura più selvaggia. Una storia che parla della strada che bisogna percorrere per diventare ciò che sei. Lo spettacolo è un invito a diventare grandi senza paura. Grazie alla semplicità con cui la fiaba sa raccontare, attraverso ogni tempo e ogni luogo, una storia buia può farsi luminosa e diventare un piccolo inno alla vita. La rassegna riprenderà poi nel mese di dicembre con tutti gli altri appuntamenti.

Conversazioni su “Regalità sociale di Cristo: un discorso da fare”

Se noi guardiamo a quello che si sente dire da tanti uomini di Chiesa, anche di alto livello ecclesiastico, oggi su molte questioni fondamentali non sappiamo più cosa pensare e cosa scegliere. La religione cattolica è ancora l’unica religione vera? Esistono ancora principi non negoziabili in politica? Per famiglia si intende solo quella fondata sul matrimonio di un uomo e di una donna? L’adulterio è sempre un peccato? Il Vangelo ha ancora la precedenza sulla Costituzione italiana? Su questi e molti altri temi nevralgici la Chiesa ha cambiato la

sua visione? A 1700 anni dal Concilio di Nicea (325 d.C.), apogeo della svolta costantiniana del 313 d.C, e nel centenario dell’enciclica “Quas Primas” di Pio XI (1925), la quale ha istituito

Il 27 novembre alle ore 21 presso il Cinema Teatro Filo di Cremona avrà luogo una serata di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere, che nasce dalla collaborazione tra Aida (Centro Antiviolenza di Cremona) e il gruppo di lavoro eBenessere Digitale, con il patrocinio del Comune di Cremona e con il sostegno economico di Regione Lombardia, che ha reso possibile la realizzazione dell’evento, inserito nell’ambito del progetto “Arca delle donne: Antiviolenza in Rete per Condividere percorsi di Autonomia”. L’evento sarà dedicato al contrasto

la Festa liturgica di Cristo Re, cosa è rimasto oggi della regalità sociale e politica di Cristo? E la fine del regime di cristianità, prodotto dalla secolarizzazione, è proprio un bene? Questo sarà l’argomento che Gianmario Negrotti (nella foto) , presidente dell’Associazione Diogneto, tratterà in due conversazioni dal titolo “Regalità sociale di Cristo: un discorso da fare”, che si svolgeranno venerdì 28 novembre e venerdì 5 dicembre alle ore 18 presso la libreria Logos di Corso Garibaldi 92. Un discorso fortemente voluto dal Consiglio direttivo dell’as-

sociazione, che intende affrontare “il problema dei problemi” a fondamento della Dottrina Sociale della Chiesa, proprio in prossimità della Solennità di Cristo Re (23 novembre 2025) e in comunione con Papa Leone XIV che si recherà, nel suo primo viaggio apostolico, a Nicea (Turchia), tra il 27 e il 29 novembre, nell’anniversario del primo Concilio ecumenico della Chiesa cattolica che ha solennemente definito, contro l’eresia ariana, la divinità consustanziale al Padre di Nostro Signore Gesù Cristo. Si è voluto dare all’iniziativa la veste di “Breve Scuola di

Serata sulla violenza di genere

della violenza sulle donne, con l’invito a sviluppare una forte consapevolezza e utilizzare la Rete e i suoi strumenti in modo prudente e responsabile, per arginare i rischi che questi possono determinare nelle relazioni tra le persone e, nello specifico, nelle dinamiche di coppia. A due giorni di distanza dalla celebrazione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e a valle dei molti eventi che affrontano questo tema in tutte le

sue sfaccettature, eBenessere Digitale ed Aida porteranno il loro contributo esplorando il ruolo del digitale, i suoi lati oscuri e sui suoi rischi, troppo spesso sottovalutati. La serata sarà animata non solo dal talk, moderato da Claudio Gagliardini, ma anche da intensi momenti di recitazione e musica che porteranno in scena brani inediti affidati alle voci di Chiara Baschetti, Elisa Parmigiani e Giulia Barbieri, alla musica di Matteo Canali alle chitarre, Simone Ami-

Conferenza su

ville

e giardini casalaschi

(G.M.) Nell’ambito della mostra “Giardini. Modelli storici e testimonianze dal territorio”, allestita nello Spazio Rossari del Museo Diotti, è stata organizzata per oggi alle 17 la conferenza di Maria Adelaide Donzelli su “Ville e giardini storici del Casalasco”. Al centro dell’incontro odierno i giardini di Villa Medici del Vascello (La Rocca) di San Giovanni in Croce, Villa Fadigati (La Bastia) di Martignana Po, Castello Mina della Scala di Casteldidone e Villa Ferrari di Gussola. Donzelli accennerà anche ai giardini di Rivarolo del Re e Cicognolo, non visitabili, ma ben documentati dalle fotografie di Luigi Briselli esposte al Diotti. Sempre al museo di via Formis è prevista per sabato prossimo alle 17 una conferenza a cura di Paolo Affanni su “Il Giardino di Colorno”. L’incontro prende il titolo da un libro dello stesso Affanni che ha analizzato l’evoluzione di quello che all’inizio del ’700 fu probabilmente il parco più bello d’Italia e ispirò altri parchi italiani ed europei. Si andrà, dunque, dal giardino tardo-medievale dei Sanseverino fino alla rinascita in stile settecentesco all’inizio degli anni 2000.

Dottrina Sociale della Chiesa”, come aggiornamento di studio sullo stato di una questione sulla quale il Magistero della Chiesa dovrà dire ancora qualcosa per rilanciare la visione cattolica della società per l’edificazione del bene comune temporale in vista del fine ultimo trascendente. Gli incontri sono alla portata e aperti a tutti, giovani e adulti, particolarmente indicati per insegnanti, docenti di religione cattolica, educatori, catechisti, e tutti coloro che vogliono approfittare dell’opportunità di riflettere sul rapporto tra fede e politica.

ghini al pianoforte, Gabriele Ceruti alle percussioni, Jacopo Sgarzi al contrabbasso. Il talk vedrà protagoniste Giulia Barbieri (fotoreporter e fondatrice del gruppo eBenessere Digitale), l’avvocato Elena Guerreschi (presidente di Aida), Harman Kaur (social media manager e docente), l’avvocato Cristina Pugnoli (consigliera di Parità per la Provincia di Cremona), Chiara Baschetti (attrice e modella). L’evento avrà inizio alle ore 21 presso il Cinema Filo di Cremona. L’ingresso è gratuito, ma obbligatoria la prenotazione tramite link Eventbrite.

“I sentieri del ’900” al polo G. Romani Ha preso il via mercoledì, presso il polo scolastico “G. Romani”, la rassegna denominata “I sentieri del ’900”. Nel primo incontro Glauco Ghidini ha presentato il suo nuovo libro di poesie “Tocchi di memoria”. Hanno conversato con lui Davide Gonzaga e Stefano Prandini. La rassegna proseguirà martedì 2 dicembre alle 17 con una conferenza dello stesso Prandini su “L’orizzonte crepuscolare di Guido Gozzano”. Mercoledì 17 dicembre alle 17 Gonzaga parlerà di “Evgenji Zamjatin, il romanzo ‘Noi’. Zamjatin, 1920 - letteratura russa, fantascienza e distopia” mentre mercoledì 14 gennaio alle 17 Giancarlo Roseghini relazionerà su “Gadda, la cognizione della lingua”. Gli incontri sono a ingresso libero e aperti a tutti.

Oggi le premiazioni del “Città di Cremona” Oggi alle 15.30, presso la sala Manfredini del Museo Civico di Cremona, si tiene la cerimonia di premiazione della 5ª edizione del Premio letterario “Città di Cremona”. L’iniziativa è promossa dalla casa editrice Cremonabooks in collaborazione e con il contributo dell’Associazione “Lo Studiolo”. Il premio, nato per valorizzare i giovani talenti della scrittura, è riservato a scrittrici e scrittori di età inferiore o pari a 35 anni, chiamati quest’anno a confrontarsi con il tema “Potere”. L’edizione 2025 del concorso ha riscosso un grande successo.

FEDERICO PANI

Italia ai playoff per il Mondiale con umori contrastanti

Vasseur carica le Ferrari in vista del Gp di Las Vegas Ottimisti e pessimisti. Rincuorati o preoccupati. I tifosi della Nazionale si dividono, dopo i sorteggi dei playoff per accedere al Mondiale. Ma siamo sicuri che l’Irlanda del Nord, nella semifinale dei playoff in programma il 26 marzo (forse a Bergamo), sia così tanto scarsa e malleabile? Macedonia docet. E comunque, in caso di passaggio del turno, la finale verrà giocata in Galles e in Bosnia (il 31 marzo) e sarà dura.

«Las Vegas è un evento unico nel calendario, l’atmosfera, la gara che si disputa il sabato sera (domani alle 5 ora italiana) e il tracciato rendono il Gp qualcosa di speciale». Frederic Vasseur, team principal della Ferrari, carica le Rosse in vista della gara americana, terzultimo appuntamento della stagione, che si conclude come sempre ad Abu Dhabi. In classifica Norris precede Piastri di 24 punti e Vestappen di 49.

In quattro turni casalinghi sono arrivate altrettante vittorie che hanno reso davvero bella la posizione in classifica dei biancoblu

Vanoli, il PalaRadi è una fortezza difficile da espugnare.

Risultati 8 ª giornata

BASKET SERIE A C lassifica

Milano-Trapan 80-86, Napoli-Brescia 82-85, Reggio Emilia-Venezia 79-89, Sassari-Trento 89-88, Treviso-Virtus Bologna 79-101, Udine-Tortona 9094, Vanoli Cremona-Trieste 113-94, Varese-Cantù 91-82.

9 ª giornata (23-11)

Brescia-Vanoli Cremona (giocata ieri sera), Cantù-Virus Bologna (h 19), Napoli-Sassari (h 20), TortonaVenezia (h 18), Trapani-Reggio Emilia (h 17), Trento-Treviso (22-11 h 18.15), Trieste-Milano (h 16), Varese-Udine (h 16.30).

Virtus Bologna 14

14

12 Tor tona 12

(-4) 10

10

Cremona 10

8

6

6

6

Emilia 4

(F.V.) Se tre indizi fatto una prova, quattro sono una certezza. Travolgendo anche Trieste, la Vanoli ha confermato che al PalaRadi è molto difficile passare e per ora nessuno ci è riuscito. Merito di un roster di talento e in crescita, che coach Brotto sa ruotare con sapienza. Nei momenti di difficoltà, c’è sempre qualcuno che riesce a dare la scossa e a trascinare il resto della squadra, ben diretta da Aljami Durham (nella foto Passamonti) . Contro Trieste ha brillato anche Ndiaye, ma in verità tutti hanno dato il proprio contributo, compreso il sempre più rinfrancato Anigbogu. Ma la Vanoli non è solo efficace al PalaRadi, perché si è fatta valere anche in trasferta contro tre big come Venezia, Virtus Bologna (battuta) e Trapani, affrontate a testa

» BASKET SERIE A2

Casarin e Grant in azzurro

alta. Ieri sera i biancoblu hanno giocato al PalaLeonessa il sempre sentitissimo derby contro la Germani (il servizio sul match nella pagina Facebook de Il Piccolo) , ma indipendentemente dall’esito del match, la classifica della Vanoli è tale da poter costruire una stagione che può regalare in anticipo la salvezza e permettere di alzare l’asticella, ma senza fare voli pindarici, come ammonisce sempre Brotto. CASARIN E GRANT IN NAZIONALE I due biancoblu sono stati inseriti dal ct Banchi nella lista dei 17 convocati per le sfide di qualificazione ai Mondiali con Islanda (27 novembre) e Lituania (30 novembre), mentre Veronesi è tra i preconvocati e quindi a disposizione. È la conferma del buon lavoro della Vanoli.

Dopo due sconfitte casalinghe con le corazzate Verona e Rieti, la squadra di Bechi prova a rimettersi in moto in trasferta, dove ha sempre fatto bene

Ora serve la miglior JuVi da esportazione

Una sconfitta che fa male per le modalità con cui è maturata. La Ferraroni JuVi Cremona è rimasta a mani vuote al termine dalla combattuta sfida disputata al PalaRadi contro la Sebastiani Rieti, avversaria di livello, anche se gli oroamaranto sono riusciti a impegnare fino allo spasimo. La volata finale ha però premiato gli ospiti, in una partita equilibrata che ha vissuto di fiammate ed emozioni e senza che nessuna delle due squadre riuscisse davvero a prendere il largo. La JuVi ha tenuto a lungo testa ai più quotati avversari, ha rintuzzato ogni tentativo di fuga e ha anche provato a sua volta ad allungare, senza riuscirci e si è presentata al rush finale in parità sul 71-71, ma poi ha pagato una palla persa di Garrett, l’uno su due in lunetta di Panni, insomma alcuni dettagli decisivi nel momento clou, che in partite così equilibrate fanno la differenza. Peccato, la JuVi aveva giocato bene, con Del Cadia rigenerato, protagonista a rimbalzo e con una prova collettiva di energia. Non è riuscito a dare un contributo McConico, rima sto a secco (0 punti a referto) e non mancano le recriminazioni arbi -

trali per un fallo non fischiato a Pascolo su Garrett nel momento decisivo del finale di partita (avrebbe cambiato le sorti della gara, ma anche gli uomini in grigio possono sbagliare). La sconfitta complica la classifica (che comunque resta in linea con gli obiettivi sta gionali) alla vigilia di due trasferte consecutive in pochi giorni, che porteranno gli oroamaranto di coach Bechi a far visita a due piazze storiche del basket italiano: stasera alle 20 sul parquet

Risultati 12 ª giornata

Avellino-Mestre 75-79, BergamoScafati 95-93, Cento-Fortitudo Bologna 80-67, Cividale-Livorno 8365, Ferraroni JuVi Cremona-Rieti 74-76, Forlì-Verona 74-85, PistoiaRoseto 81-73, Rimini-Ruvo di Puglia 84-58, Torino-Brindisi 66-72, Urania Milano-Pesaro 72-93.

Avellino-Rimini (22-11 h 20.30), Fortitudo Bologna-Forlì, BrindisiCento (22-11 h 20.30), Mestre-Ferraroni JuVi Cremona (22-11 h 20), Pesaro-Cividale, Rieti-Urania Milano (22-11 h 21), Roseto-Livorno (22-11 h 20.45), Ruvo di Puglia-Torino, Scafati-Pistoia, Verona-Bergamo (giocata ieri sera). 13 ª giornata (23-11 h 18)

di Mestre e mercoledì 26 novembre alle 20.45 a Livorno contro la Liber tas (squadra blasonatissima sul piano storico). Fondamentale resettare subito la mente, non pensare più a Rieti e a ciò che poteva essere e guardare avanti ai prossimi impegni: la JuVi ha vinto solo una volta nelle ultime cinque giornate (di misura a Bergamo), ma il valore dei ragazzi di coach Bechi non si discute e in fondo le ultime gioie juvine sono arrivate proprio lontano dal PalaRadi. C’è

SERIE B C lassifica

Pesaro 20

For titudo Bologna16

Rieti 16

Verona 16

Brindisi 16

Cividale 14

Cento 14

Livorno 14

Rimini 14

Avellino 12

Bergamo 12

Scafati 10

JuVi Cremona 10

Mestre 10

Forlì 10

Pistoia 10

Torino 8

Ruvo di Puglia 8

Urania Milano 6

Roseto 4

una tradizione positiva da fortificare e rinverdire. Ad ogni modo, il campionato è lungo e difficile e i conti si faranno solo ed esclusivamente alla fine.

14ª giornata (26-11 h 20.30): Bergamo-Fortitudo Bologna (10-12 h 20 .30), Brindisi-Mestre (03-12 h 20.30), Cento-Rimini, CividaleUrania Milano (10-12 h 20.30), Forlì-Pesaro, Livorno- Ferraroni JuVi Cremona (h 20.45), PistoiaAvellino, Scafati-Rieti, Torino-Roseto, Verona-Ruvo di Puglia.

La Logiman deve reagire contro Piazza Armerina

Sicilia amara per la Logiman. L'austro-americano Bryce Douvier, alla prima apparizione con Agrigento, ha indirizzato la partita in favore dei suoi (25 punti), al cospetto di una squadra che come nelle due precedenti apparizioni ha ceduto nel finale (70-63), dopo essere stata ampiamente in par tita. «Può andar bene segnare 63 punti, non va bene segnarne solo sette nell'ultimo quarto, prendendo tiri sbagliati sia da fuori che da sotto, con soluzioni non ottimali», ha commentato coach Gabrielli. Domani alle 17 al PalaBertocchi serve una reazione contro la Siaz Piazza Armerina. Classifica (12ª giornata): Legnano, Gema Montecatini 18; Treviglio, Vigevano, Assigeco Piacenza, Capo d’Orlando 16; Omegna, Vicenza, Fabo Montecatini, Desio 14; Logiman 12; San Vendemiano, Fiorenzuola, Piazza Armerina 10; Lumezzane 6; Agrigento, Casale Monferrato 4; Bakery Piacenza, Fidenza 2.

ALEXANDRO EVERET
Bartoli a canestro contro Rieti

» calcio serie A Cremo tutta grinta

“Daje, Cremo”’. L’intercalare tipicamente romano serve per prepararsi al meglio al big-match in programma domani pomeriggio allo Zini contro la Roma capolista. Una sfida terribilmente difficile e complicata contro la squadra che sino ad ora è stata tra le più solide di questa prima fetta di stagione. Solo tre sconfitte (come la Cremonese, del resto…) e ben otto vittorie, nessun pareggio. Risultati che riflettono la filosofia di mister Gasperini, ma anche di un gruppo che sembra aver trovato la sua quadratura in piena sintonia con il tecnico piemontese, grazie all’apporto di un direttore sportivo capace come Massara e impreziosita da un mentore come Claudio Ranieri, che nelle vesti di senior advisor, sembra aver riportato serenità ed equilibrio ad un ambiente da sempre molto “caldo”, dentro e fuori da Trigoria. Lui in panchina e Jamie Vardy facendo gol sul campo, scrissero una delle pagine più belle e impronosticabili della storia del calcio, vincendo la Premier League con il Leicester nella stagione 2015-2016. Il

loro sarà un ritrovo da amarcord che le telecamere certo non si faranno scappare. Ma in campo sarà battaglia. La Roma proverà ad imporre ritmo e pressing fin dalle prime battute ed in difesa sino ad ora ha preso solo cinque gol (miglior difesa del campionato). In attacco, i giallorossi sinora hanno segnato solo 12 reti (come la Cremonese) e dovranno fare a meno di Dovbyk

Ecco i consigli per la 12ª giornata di serie A (tre nomi per ruolo e tre possibili sorprese).

Portieri - Caprile (Cagliari) , finalmente una partita in cui si può schierare senza troppi dubbi. Provedel (Lazio) , si sta riconfermando sui suoi livelli in questa stagione e arriva un’altra buona chance per una rete inviolata. Muric (Sassuolo) , il portiere dei neroverdi può essere la sorpresa di giornata.

Cagliari-Genoa (22-11 h 15), Cremonese-Roma (h 15), Fiorentina-Juventus (22-11 h 18), Inter-Milan (h 20.45), Lazio-Lecce (h 18), Napoli-Atalanta (22-11 h 20.45), Sassuolo-Pisa (24-11 h 20.45), Torino-Como (24-11 h 18.30), Udinese-Bologna (22-11 h 15), Verona-Parma (h 12.30). 12 ª giornata (23-11)

13 ª giornata (30-11)

Atalanta-Fiorentina (h 18), Bologna-Cremonese (01-12 h 20.45), Como-Sassuolo (28-11 h 20.45), Genoa-Verona (29-11 h 15), Juventus-Cagliari (29-11 h 15), Lecce-Torino (h 12.30), Milan-Lazio (29-11 h 20.45), Parma-Udinese, Pisa-Inter (h 15), Roma-Napoli (h 20.45).

PRIMAVERA 1 - Malinconicamente

e probabilmente anche di Dybala, pur recuperando Bailey e Ferguson. In casa Cremonese c’è, invece, la consapevolezza di dover tentare l’impresa. Dopo due sconfitte consecutive, nulla è perduto ma serve una prova di carattere. Mister Nicola lo sa bene e tenterà di mischiare sapientemente le carte, per mantenere il maggiore equilibrio possibile. La cabala più recente, peraltro, sorride. Nel febbraio 2023, proprio contro la Roma allo Zini, arrivò la prima vittoria stagionale di quella disastrosa stagione. In tanti ricorderanno quella partita anche per l’espulsione con polemica nel finale di Josè Mourinho, all’epoca alla guida dei giallorossi. Tra i pali grigiorossi dovrebbe giocare Audero, con la probabile conferma del trio difensivo (anche se

Difensori - Valeri (Parma) , l’ex grigiorosso è pronto per tornare a far male alle difese avversarie. Wesley (Roma) , contro la Cremonese avrà spazio per dare fastidio e rendersi pericoloso in zona offensiva. Zortea (Bologna) , con Holm di nuovo ai box per infortunio, ha una chance importante per convincere Italiano. Centrocampisti - Calhanoglu (Inter) , è il suo derby, lo sente più del solito, ci terrà ad essere decisivo. Pulisic (Milan) , titolare con Leao per la prima volta, i rossoneri conteranno molto sulla sua prestazione. Vlasic (Torino) , difficile prevedere con certezza i suoi gol, ma questa

giornata sembra quella giusta. Attaccanti - Kean (Fiorentina) , grande ex di giornata, vorrà farsi notare ed incidere più del solito. Giovane (Verona) , ottima partita per mettere in mostra il suo talento. Dia (Lazio) , più che un consiglio è una speranza, ha bisogno di sbloccarsi per il bene della Lazio. Possibili sorprese - Bonazzoli (Cremonese) , si esalta contro le grandi, mieterà un’altra vittima illustre? Thorstvedt (Sassuolo) , arma in più per Grosso, potrebbe sorprendere tutti. Zaniolo (Udinese) , pronto a stupire ancora, in quella che deve essere la stagione del rilancio.

3 Novembre 2025

Salone d’onore del Coni - Foro Italico – ROMA

Alla Canottieri Bissolati viene conferito il Collare d’Oro al Merito Sportivo, la più alta onorificenza dello sport italiano, “per riconoscere i più alti successi sportivi conseguiti e per l’impegno e la dedizione allo sviluppo dello sport espressi dall’Associazione in oltre 100 anni di storia”

la velocità di Soulé potrebbe mettere in difficoltà Bianchetti), sulla destra Barbieri e sulla sinistra potrebbe tornare Pezzella, ormai recuperato. Il valore aggiunto del centrocampo rimane Vandeputte in cabina di regìa, con Bondo e Payero ed in attacco la coppia più affiatata rimane quella formata da Vardy e Bonazzoli, nonché migliori realizzatori. «Giocare contro la Roma è molto difficile. In questa stagione abbiamo già ottenuto punti contro una grande squadra, ottenendo un risultato importante contro il Milan e quindi possiamo fare bene anche contro la Roma. Personalmente, a Cremona sento che c’è la giusta fiducia, sto giocando tante partite di Serie A e rispetto a prima conosco meglio sia il campionato che la lingua. Qui sto bene e in generale penso di aver imparato tanto negli ultimi anni», ha affermato in settimana Warren Bondo.

FESTA DELL’ATLETA

Sabato 29 Novembre

Palazzetto Sociale Ore 15:00

Saranno presentati e premiati tutti gli Atleti Bissolatini, dai più piccoli ai più grandi, da chi ha partecipato alle prime gare a chi ha vinto titoli Regionali, Italiani, Europei e Mondiali.

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di matteo saviotti

per sgambettare la Roma

A secco da due turni, i grigiorossi vogliono muovere la classifica contro una delle due squadre al comando del campionato. Servirà un grande prova per fare risultato

Il “Gasp” sta valorizzando al meglio le qualità dei singoli

(F.V.) Alzi la mano che ha pronosticato la Roma in testa alla classifica dopo 11 giornate. Forse nessuno, perché non era facile passare da un’Atalanta vincente a una piazza storicamente difficile per tutti gli allenatori. Invece, Gian Piero Gasperini (nella foto) sta mostrando grande duttilità e valutato

il materiale a disposizione, pratica un calcio più pragmatico e adatto alla rosa giallorossa. Oltretut -

“Back of the Goal” è un nuovissimo gioco da tavolo che sceglie una via particolare: restituire il calcio nella sua forma più semplice e spontanea, quella degli anni Sessanta. Un calcio diretto, emotivo, senza sponsor, senza Var, senza contratti milionari. Un calcio fatto di episodi e intuizioni. E proprio questa impostazione sta accendendo l’interesse della comunità online: in questi giorni “Back of the Goal” è, infatti, al centro di una vivace campagna Kickstarter, diventata rapidamente un punto di ritrovo per appassionati e curiosi. Più che un semplice crowdfunding, si sta trasformando in un laboratorio aperto dove i giocatori contribuiscono con commenti, entusiasmo e suggerimenti, accompagnando il progetto verso l’uscita ufficiale prevista per l’estate. È una forma di partecipazione collettiva rara, che racconta molto del tipo di

to, la Roma è capolista con l’Inter malgrado i tanti infortuni, in particolare nel reparto offensivo, ma i 12 gol realizzati (come la Cremo) sono bastati grazie alla solidità difensiva. Persi Dovbyk e Dybala (infortunati), domani a Cremona il “Gasp” recupera Bailey e Ferguson, con il primo favorito per partire

dal primo minuto. Scontata la presenza di Soulé e probabile quella di Pellegrini a sostegno dell’unica punta, mentre in mezzo al campo giostreranno Cristante e Koné, davanti a una difesa confermata in blocco. In pratica, a parte la punta, dovrebbe essere la stessa Roma che ha battuto l’Udinese.

SERIE C

Compleanno amaro per la Pergolettese, priva per due turni della punta Parker

Non è stato il momento migliore per festeggiare il 93º compleanno della Pergolettese (il 18 novembre), che anche contro la Giana Erminio al Voltini non è riuscita a stoppare la crisi di risultati (0-3). Malgrado il momento negativo, la dirigenza ha confermato la fiducia al tecnico Curioni. I gialloblu sono tornati in campo ieri sera a Busto Arsizio, senza gli squalificati Parker (nella foto) e Tremolada. L’attaccante è stato appiedato per due turni, quindi dovrà saltare anche la sfida interna con l’AlbinoLeffe, in programma sabato 29 novembre.

C lassifica (14ª giornata)

L.R. Vicenza 38

Lecco 30

Union Brescia 28

Cittadella 24

Alcione Milano 24

Inter Under 23* 22

Trento 20

Pro Vercelli 19

Novara 18

Renate 17

AlbinoLeffe 16

Giana Erminio 16

Ospitaletto 14

Dolomiti Bellunesi* 13

Arzignano 13

Pergolettese 13

Lumezzane 13

Vir tus Verona 11

Pro Patria 9

Triestina (-23) -9 *una partita in meno

Il Crema ci prova con la capolista

Malgrado la vittoria sia sfumata nei minuti finali anche a Rovato, come era già accaduto contro l’Imolese (2-2), il Crema ha corfermato di essere in salute, ma sarebbe importante fare punti anche domani pomeriggio al Voltini contro la capolista Pistoiese. Nel frattempo, la società ha annunciato il ritorno dell’esperto attaccante Giorgio Recino, reduce da una breve esperienza nel Leon di Vimercate. Classe 1986, Recino vanta in carriera oltre 400 presenze e 180 reti in serie D.

CLASSIFICA (12ª giornata): Pistoiese 26; Pro Sesto, Lentigione 23; Desenzano 22; Piacenza, Cittadella Vis Modena 20; Pro Palazzolo 19; Crema , Rovato Vertovese 18; Correggese, Imolese, Sangiuliano City 15; Sasso Marconi, Sant’Angelo 14; Tropical Coriano, Trevigliese 9; Scd Progresso 7; Tuttocuoio 4.

È il nuovissimo e innovativo gioco da tavolo ideato a Cremona pronto a sbarcare sul mercato

“Back of the Goal” accende la fantasia del calcio

gioco – e di pubblico – che “Back of the Goal” sta intercettando. Il tabellone di gioco – 45 caselle per tempo – è una partita trasformata in percorso: ogni casella è un episodio illustrato, dal tiro spettacolare alla punizione, dal fallo alla deviazione fortunosa, da una fuga improvvisa al gol inatteso. Le illustrazioni sono tutte realizzate da un unico artista, che ha creato una ottantina di tavole originali esclusivamente per il gioco. È questo a dare coerenza visiva e carattere all’esperienza: un’estetica d’epoca che non imita, ma rievoca. Le azioni si risolvono con un sistema essenziale, pensato per essere intuitivo e scorrevole.

“Back of the Goal” si regge sulla capa-

cità di trasformare ogni turno in un frammento di partita, senza rallentamenti. A cambiare l’andamento del match intervengono le Gold Cards, le giocate decisive: una rovesciata, un intervento del portiere, un contropiede, un duello vinto. Ogni squadra ha un set da quindici carte legato alla

sua identità, e il loro uso dipende dalla Tactic Card scelta all’inizio – Balanced, Offensive o Defensive. Il resto lo fa il ritmo della partita: la fine del primo tempo alla casella 45, il recupero che può stravolgere tutto, l’Extra Time giocato con sole due Gold Cards a testa, fino, se necessario, ai rigori finali. Dinamiche familiari a chiunque segua il calcio, riportate con linearità e senza tempi morti. Completano il set della scatola base le quattro pedine-calciatore in legno eco-sostenibile, dipinte nei colori delle squadre ispirate alle divise dell’epoca. Un dettaglio che restituisce fisicità, calore, artigianalità – la stessa che contraddistingue l’intero progetto grafico.

Perché “Back of the Goal funziona”? Perché non vuole ricreare un simulatore, ma un racconto. Ogni partita è diversa, non grazie a regole necessariamente complesse, ma al modo in cui percorso, scelte e Gold Cards si intrecciano per generare una storia sportiva nuova. Le espansioni previste ampliano l’intreccio: squadre italiane, inglesi, tedesche, spagnole, sudamericane, stili di gioco diversi, condizioni particolari. Ma senza cambiare l’essenza del sistema: un board game che sembra uscito da un pomeriggio d’inverno, quando si ascoltava la partita alla radio. Un gioco immediato, episodico e pieno di carattere: come il calcio che vuole rievocare. In “Back of the Goal” c’è peraltro tanta Cremona: pronto a sbarcare sui mercati internazionali, è stato ideato e sviluppato nel Quartiere Po della nostra città.

Luca Dal Monte

SERIE D
GLI AVVERSARI
I tifosi grigiorossi gremiranno di nuovo domani lo Zini (foto Us Cremonese)

CANOTTAGGIO

La Canottieri Baldesio è tornata da Londra con un bilancio di grande valore nella Junior Fours Head Race, una delle regate giovanili più prestigiose e partecipate del panorama internazionale. A

Baldesio grande protagonista a Londra

rappresentare i colori biancazzurri sono state Irene Barbisotti, Emma Caratozzolo e Delia Mazzoni, inserite negli equi-

paggi della rappresentativa lombarda Under 17, accompagnati dal consigliere sia della Baldesio, che di Fic Lombardia,

» VOLLEY SERIE A2

Giancarlo Romagnoli. Il risultato più significativo porta la firma di Irene Barbisotti, protagonista nel quattro di coppia con

timoniere Under 16, che ha centrato il primo posto di categoria. Buona prova anche per Emma Caratozzolo, che ha concluso al 12º posto su 46 equipaggi nel quattro di coppia Under 18.

Le cremasche, dopo aver fallito il pass in Coppa Italia, provano a rifarsi con Altamura, mentre le casalasche sognano l’exploit contro Costa Volpino

Offanengo e Vbc in cerca di punti casalinghi

PalaCoim ancora stregato per la Trasporti Bressan Offanengo, che ha dovuto rinviare di nuovo l’appuntamento con la prima vittoria casalinga. Dopo due successi consecutivi esterni sui campi di Modena e Fasano, la squadra di Giorgio Bolzoni ha ceduto in tre set contro la Tenaglia Abruzzo Altino, che ha così festeggiato tre punti e la qualificazione in Coppa Italia, sfumata invece per le neroverdi, dopo il pass della scorsa stagione. «La differenza tra noi e Altino, a mio avviso, sta nell’aver sbagliato troppo nei momenti decisivi. Non è stata una questione di incisività o determinazione, perché tra battuta e altre situazioni abbiamo regalato troppo. Nel terzo set non abbiano sfruttato un vantaggio di 20-15, ma anche nel primo parziale avanti eravamo 2120 e dovevamo spingere anche lì. Poi c’è chiaramente il finale di partita, nel quale Altino aveva rivoluzionato metà squadra e si è rifatta sotto, aiutata anche dai nostri

BENEMERENZE DEL CONI Le premiazioni domani mattina a Villa Calciati

errori. Nella lotta punto a punto, i piccoli dettagli fanno la differenza. Brava Altino che ci ha creduto e ha spinto dall’inizio alla fine, dimostrando di essere una buona squadra». Domani alle 17, sempre al PalaCoim, le neroverdi hanno subito la possibilità di riscattarsi contro la Panbiscò Leonessa Altamura. Intanto, Il sodalizio del presidente Cristian Bressan ha ufficializzato Giovanni Roffia, che lavorerà al fianco del direttore generale Stefano Condina, collabo-

rando sia nell’ambito del mercato, sia sotto il profilo della gestione tecnica e organizzativa della prima squadra. Nel girone A continua la crisi di risultati della Vbc Casalmaggiore, anche se ha mostrato segnali di crescita al PalaRescifina di Messina, malgrado la sconfitta per 1-3 contro la Gruppo Formula 3. Non sono bastati i 15 punti di Kavalenka, i 14 di capitan Costagli e i 14 muri di squadra per andare oltre la vittoria del primo set. «Stiamo

Il delegato provinciale di Cremona, Alberto Lancetti, ha reso noti i nomi dei premiati alla cerimonia di consegna delle Benemerenze al merito sportivo del Coni, per i risultati ottenuti nell’anno 2023. Le onorificenze sportive sono riconoscimenti conferiti dal Coni allo scopo di premiare atleti, dirigenti, tecnici

migliorando, ma ci manca ancora quel qualcosa, soprattutto a fine dei set, quando andiamo sotto anche solo di due punti. Però stiamo crescendo e speriamo di riuscire a fare meglio. Dobbiamo stare più compatte quando una fa un po' più fatica e dobbiamo essere più precise, soprattutto in quei momenti», ha affermato la schiacciatrice Alexandra Ravarini. Oggi alle 16 al PalaFarina arriva la capolista Cbl Costa Volpino, quindi servirà un’impresa per fare punti.

e società che, per l’attività svolta, abbiano dato lustro allo Sport Italiano. Medaglia d’Oro ad Andrea Giambrone e Daniela Romiti, Medaglia d’Argento a Carola Casale, Medaglia di Bronzo a Giulio Bernocchi, Simone Bernocchi, Andrea Dal Bianco, Mario Guareschi, Riccardo Orsoni e Federica Venturelli,

BOCCE

RISULTATI (8ª giornata)

Costa Volpino-Club Italia 3-2

Marsala-Roma 1-3

Messina- Vbc Casalmaggiore 3-1

Trento-Melendugno 2-3

Riposa Concorezzo

CLASSIFICA

Trento, Costa Volpino, Roma 15; Melendugno 14; Messina 11; Marsala 10; Concorezzo 7; Club Italia 6; Vbc Casalmaggiore 3.

RISULTATI (8ª giornata)

Altamura-Busto Arsizio 2-3

Brescia-Imola 2-3

Modena-Padova 3-2

Offanengo -Altino 0-3

Talmassons-Fasano 3-0

CLASSIFICA

Talmassons 21; Padova 18; Brescia, Altino 16; Offanengo 10; Imola, Altamura, Futura Busto Arsizio 9; Fasano 7; Modena 5.

Palma d’Oro a Gian Luigi Arrigoni, Palma di Bronzo a Lorenza Romagnoli, Stella d’Argento dirigenti a Francesco Guido Alberto De Vito, Stella di Bronzo società al Pattinaggio Artistico Cremonese Asd. La cerimonia è in programma domani alle 10,30, nella magnifica cornice di Villa Calciati a Dosimo.

La coppia bissolatina Bassi-Fuso ha sbancato Podenzano

I bocciofili della delegazione cremonese faticano a vincere sulle corsie di casa, ma continuano ad essere promossi a pieni voti fuori provincia, soprattutto sulle corsie piacentine. Questa volta a salire agli onori della cronaca sono stati Roberto Bassi e Marco Fuso (nella foto), vincitori del Gp Itas Assicurazioni, gara regionale organizzata dalla Podenzano Bocce. Dopo aver estromesso negli “spareggi” Manghi-Genna (12-3), i bissolatini Bassi-Fuso s’imponevano sui pavesi Guarnaschelli-Stefanone (12-6), si sbarazzavano di Buscone-Rossi (12-1) nei quarti, elimi-

navano Dalla Valle-Vuolo (12-9) in semifinale ed in finale avevano la meglio sui salsesi Claudio Delfanti e Aldo Rori per 12-1. Negli ottavi

di finale si è assistito anche ad un derby cremonese, con FaenzaGhidoni (Flora) che avevano la meglio su Cremonesi-Parma (Baldesio).

GRAN PREMIO AB Chi avrebbe mai pensato che un giocatore di casa avrebbe vinto la gara. Incredibile, ma vero è accaduto nel 5º Gran Premio AB organizzato dalla bocciofila Orceano, dove a trionfare è stato addirittura il presidente della società bresciana Pierluigi Consolandi di categoria B. Il beniamino di casa esordiva superando il lodigiano Marco Guarnieri (12-7), nei quar -

ti estrometteva Gilberto Ripari (12-4) ed in semifinale compiva il capolavoro di superare Luciano Lovatini per 12-11. Dall’altra parte del tabellone si metteva in evidenza Alberto Degli Agosti. Il portacolori della Arci Crema Nuova s’imponeva negli ottavi su Luigi Piccolo (12-7), eliminava Natale Scorsetti (12-10) ed approdava in finale superando l’astrale Silvano Maccagnola per 12-9. Finale a senso unico e successo di Consolandi su Degli Agosti con il punteggio definitivo di 12-6. Ha diretto la gara Antonio Vannucchi. Massimo Malfatto

Lunedì si conclude a Cremona il Gran Premio d’Autunno

(M.M.) Lunedì si conclude il Gran Premio d’Autunno, gara regionale individuale organizzata dalla bocciofila Coop Castelvetro. Nei gironi di categoria A successi del parmense Mauro Mora e di Luca Domaneschi ed Alessandro Minoia, mentre in categoria B note positive per Mario Priori, Elia Ravasi, “Butta” Ferrari e Gianpietro Lanfredi. Infine, in categoria C in evidenza Alessandro Carini, Ivano Dolara, Attilio Lazzaretti, Giuseppe Luccini, Marco Parma, Carlo Ricini e Angelo Rotta. Tutta la fase finale si svolgerà sulle corsie del Bocciodromo Comunale, dalle ore 19 con i quattro spareggi.

GIRONE B
GIRONE A
Un attacco di Offanengo contro Altino (foto Matteo Benelli)
Le delusione della Vbc per un’altra sconfitta (foto Nino Famà)

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