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Più di quarantacinque anni di storia e un legame consolidato con il territorio d’origine, la Toscana, hanno reso Prinz un punto di riferimento per il mondo Horeca nella regione. L’arrivo nel 2007 di Francesco Corsi, figlio del fondatore Giancarlo Corsi, ha segnato un passaggio generazionale decisivo, imprimendo una nuova direzione all’azienda: espansione verso nuovi mercati, attenzione crescente alla sostenibilità, rafforzamento del rapporto con i clienti. Ottimizzare la struttura, investire nella tecnologia e puntare sulla specializzazione sono i tre cardini che hanno guidato l’evoluzione recente di Prinz. Ne abbiamo parlato proprio con Francesco Corsi, oggi alla guida dell’azienda, per ripercorrere insieme le tappe di questo percorso, i risultati raggiunti e gli obiettivi che guardano al futuro con entusiasmo e visione.

Quali sono stati i passaggi più significativi che hanno segnato in modo decisivo l’evoluzione di Prinz?

Mio padre ha guidato l’azienda con dedizione e passione, facendola crescere anno dopo anno e consolidandone le radici sul territorio. Quando sono entrato in azienda, ho voluto raccogliere quell’eredità puntando su innovazione e visione futura: tecnologia, formazione e potenziamento della struttura interna sono diventati i nostri driver. Abbiamo investito in soluzioni

Per garantire efficienza nelle consegne sono stati attivati magazzini in diverse zone della regione per migliorare l’efficienza logistica. L’obiettivo è di estendere l’espansione

all’avanguardia e nella crescita continua delle competenze, ma anche nel rafforzamento della rete commerciale: da una decina di agenti siamo passati a contarne 55, attivi non solo in tutta la Toscana ma anche in nuove aree strategiche. L’espansione ha coinvolto anche la sede, con un organico che si è ampliato in modo significativo. Oggi il nostro team conta più di 250 collaboratori, segno tangibile di un’evoluzione che continua a guardare lontano.

Da qualche anno nel vostro organico avete inserito delle figure di specialist. Quale valore aggiunto offrono ai clienti? Oggi possiamo contare su quattro specialisti di prodotto: due dedicati al mondo del vino e due focalizzati su spirits e mixology. Il loro ruolo è strategico, perché ci permette di costruire una proposta distintiva, orientata alla qualità e sempre aggiornata sulle novità del mercato. Il lavoro di scouting è costante e si nutre di esperienza sul campo: partecipano a fiere, visitano cantine e distillerie, instaurano rapporti diretti con i produttori, con l’obiettivo di individuare referenze innovative spesso in esclusiva territoriale. È proprio grazie a questo approccio che riusciamo a offrire ai nostri clienti prodotti selezionati e di grande valore, vere e proprie chicche capaci di fare la differenza. Oltre alla selezione, gli specialist seguono direttamente il cliente anche nella consulenza, contribuendo alla creazione di carte vini e cocktail su misura.

Quali sono i segmenti di mercato su cui siete più focalizzati?

Senza dubbio il mondo della birra rappresenta uno dei punti di forza della nostra offerta, sia per la spina sia per le referenze craft. Un vero fiore all’occhiello, attorno al quale abbiamo costruito un servizio tecnico interno altamente strutturato: otto tecnici specializzati operano quotidianamente sul territorio, garantendo supporto costante ai clienti e intervenendo con tempestività in caso di necessità. Il nostro team assicura anche la reperibilità, così da risolvere rapidamente eventuali guasti a impianti di spillatura o motori. Accanto alla birra, stiamo investendo con determinazione anche in altri segmenti in forte ascesa, come il vino e gli spirits, su cui puntiamo sia ampliando l’offerta commerciale sia sviluppando servizi a valore aggiunto sempre più mirati.

La Toscana è la vostra roccaforte, ma guardate anche altrove?

Il nostro recente sbarco a Bologna è sicuramente una grande novità, a cui si aggiunge

Il mondo della birra è uno dei punti di forza dell’offerta Prinz. Un vero fiore all’occhiello, attorno al quale è stato costruito un servizio tecnico altamente strutturato

l’attivazione del servizio sull’isola di Capraia. Le consideriamo vere e proprie conquiste, che segnano un passo importante nel nostro percorso di crescita. Per garantire puntualità ed efficienza nelle consegne, abbiamo anche attivato magazzini in diverse zone della regione per migliorare l’efficienza logistica. Il nostro obiettivo è espanderci ancora.

Quali strumenti innovativi utilizzate per ottimizzare la distribuzione e migliorare l’efficienza del servizio?

Da dieci anni ormai abbiamo introdotto nei nostri magazzini un programma che consente agli operatori di prelevare i prodotti in modo guidato, riducendo drasticamente il margine d’errore umano. Una voce guida

indica esattamente il punto di prelievo – ad esempio una cassa di birra o una bottiglia di vino – ottimizzando così la preparazione degli ordini e l’organizzazione delle consegne. A questo si affianca un altro importante investimento: l’installazione di tre armadi verticali automatizzati che possono contenere fino a 36.000 bottiglie del comparto spirits. Anche in questo caso, l’operatore è supportato da un sistema vocale che seleziona la singola bottiglia e, grazie a un meccanismo ascensionale, la consegna direttamente pronta per l’imballaggio. Siamo inoltre stati tra i primi, nel settore della distribuzione food & beverage ad avviare un percorso di digitalizzazione dei documenti. Abbiamo sviluppato un’app dedicata ai nostri consegnatari, che consente anche di registrare i vuoti, eliminando una quantità significativa di documenti cartacei. Un’evoluzione che non risponde solo a esigenze operative, ma si inserisce in una visione più ampia: il nostro obiettivo è diventare un’azienda sempre più sostenibile, a impatto zero, entro i prossimi tre anni.

Come vi state muovendo per raggiungere l’obiettivo?

Il nostro è un progetto ambizioso, ma necessario, soprattutto considerando l’impatto ambientale generato da un’azienda come la nostra che ha l’assoluta necessità di una flotta aziendale. Per questo abbiamo scelto anche carburanti biologici, investendo con convinzione in questo ambito. Inoltre, portiamo avanti un progetto pionieristico in Italia sul vuoto a rendere per le birre, per cui abbiamo creato dei menu green in legno riciclato, vere e proprie tavolette personalizzate con una selezione di birre. Questo progetto, realizzato in collaborazione con Fourgreen, ha riscontrato grande interesse da parte dei clienti e ci ha permesso di realizzare numerosi menu su misura. Le tavolette

vengono prodotte da un’azienda partner e stampate con i prodotti scelti direttamente dal cliente. Il progetto è stato presentato anche nell’ambito di Birriamo, il nostro evento corporate annuale, che accoglie oltre 1.600 partite iva del settore Horeca. In quell’occasione abbiamo allestito una sala dedicata al progetto VAR (Vuoto A Rendere), presentando anche i dettagli della collaborazione con la società Fourgreen. Nel 2024 abbiamo “salvato” 85.000 bottiglie di vetro.

Quanto è importante per voi la formazione?

La formazione è imprescindibile. I continui aggiornamenti su novità e prodotti rendono fondamentale un percorso formativo costante. In Prinz, ogni venerdì, la forza vendita partecipa a riunioni aziendali organizzate su turni, durante le quali produttori di birra, vino, spirits e food formano i nostri consulenti e agenti. Conoscere a fondo ciò che si vende è imprescindibile non solo per distinguersi in professionalità, ma anche per far innamorare i clienti dei prodotti. I nuovi ingressi vengono affiancati per un mese dal capo area e ricevono una formazione specifica sulle diverse merceologie. Da circa sei anni portiamo avanti percorsi formativi strutturati, che includono anche corsi motivazionali per il personale interno e aggiornamenti sui nuovi software aziendali, dalla fatturazione al recupero crediti. Ma non ci fermiamo al nostro team: offriamo anche formazione ai clienti. Abbiamo realizzato al piano superiore della sede un vero e proprio bistrot Prinz, con un bancone suddiviso in tre aree tematiche: spirits, birra e vino, dove organizziamo degustazioni con abbinamenti suggeriti dai nostri specialist. In base alla tipologia di cliente, studiamo insieme i prodotti più adatti e realizziamo carte vini e cocktail personalizzati.

PRINZ BEVERAGE&FOOD

FATTURATO 2024: 60 milioni di euro

MAGAZZINO: 6.000 mq

CLIENTI SERVITI: 4.435

REFERENZE: 3.500 (food & beverage) www.prinzsrl.it

Guardando al mercato Horeca, quali sono le tendenze più interessanti che state osservando e che segneranno i prossimi anni?

Come selezionate i brand e le referenze da inserire nel vostro assortimento?

Abbiamo una commissione acquisti che si riunisce regolarmente per valutare le proposte e le novità del mercato. Un ruolo centrale è affidato ai nostri quattro specialist, incaricati di condurre una ricerca accurata e costante sui prodotti, anche attraverso la partecipazione a fiere di settore, che sono fondamentali per scoprire e testare le ultime novità. Se le proposte sono approvate dalla commissione acquisti, le referenze vengono poi introdotte e presentate alla forza vendita durante le riunioni aziendali. La selezione non è mai casuale: ogni scelta nasce da un’attenta analisi e avviene su base mensile, anche per supportare campagne promozionali mirate. La ricerca di prodotti di nicchia ed esclusivi è una nostra priorità strategica, in linea con l’obiettivo di differenziarci sul mercato.

Negli ultimi anni abbiamo registrato una crescita decisa dei consumi, in particolare nel mondo degli spirits e del vino, che continuano a trainare l’interesse degli operatori e dei consumatori. Accanto a questi, però, si sta affermando con sempre maggiore forza il trend dell’analcolico, scelto tanto dai giovani quanto da un pubblico più adulto. È un cambiamento culturale che l’azienda intercetta proponendo in carta referenze analcoliche di nicchia, selezionate con cura per offrire alternative credibili, ricercate e di qualità. Lo stesso vale per il comparto birra, dove crescono sia la domanda di prodotti analcolici sia quella di birre gluten free. In parallelo, notiamo un calo progressivo dei succhi di frutta, probabilmente legato alla crescente attenzione verso le bevande healthy, con meno zuccheri e ingredienti più naturali. Il consumatore oggi esce meno spesso, ma quando lo fa cerca un’esperienza appagante, autentica, memorabile. È disposto a spendere qualcosa in più, purché il prodotto sia all’altezza delle aspettative che si tratti di un gin artigianale, di una birra ben spillata o di un vino capace di raccontare una storia.

Francesco Corsi, amministratore di Prinz Beverage & Food

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