Prove Nazionali INVALSI Italiano 2026 - SS1 - sample

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Marco

Prove Nazionali

Scuola Secondaria di Primo Grado

ITALIANO

• Prove ufficiali guidate

EDIZIONE

COMPUTER BASED

• Brani a tema Educazione civica , Agenda 2030

• Brani a tema Discipline , Intelligenza Artificiale

Gruppo Editoriale

Il piacere di apprendere

Marco

Prove Nazionali

Scuola Secondaria di Primo Grado

ITALIANO

Gruppo Editoriale

ELi

Il piacere di apprendere

EDIZIONE

COMPUTER BASED

Il volume è composto da:

• Una prima prova, la Prova 1, con quattro testi relativi al tema dell’orientamento inteso sia in senso stretto come orientamento scolastico sia nell’accezione più ampia di riflessione sulle scelte della vita. Inoltre sono previste apposite sezioni dedicate al Lessico e alla Riflessione sulla lingua.

• Tre prove ufficiali guidate: attività di conoscenza dei testi e delle domande dell’INVALSI con specifici consigli per la soluzione dei quesiti. Le prove di questa sezione consentono all’alunno di approcciare le Prove Nazionali con l’ausilio di un aiuto ragionato alla soluzione di ogni singolo quesito. Questa sezione è stata rivista e aggiornata con l’aggiunta di nuovi quesiti tratti dal sito INVALSI.

• Sei prove propedeutiche strutturate a partire dal modello della nuova prova INVALSI per avvicinarsi alle diverse tipologie testuali previste, facendoti prendere confidenza con i linguaggi e le caratteristiche di ognuna. Sono state esplorate tutte le tipologie testuali presenti nelle Prove nazionali: testi narrativi, descrittivi, espositivi, regolativi, non continui. La scelta dei testi ha privilegiato tematiche relative all’educazione civica (educazione ambientale, educazione stradale, educazione alla salute, educazione alla cittadinanza attiva, educazione alla legalità). È stato dato spazio anche alle discipline STEM e al loro valore didattico e alle tematiche legate all’educazione alla cittadinanza digitale (conoscenza delle potenzialità e dei limiti dell’intelligenza artificiale, capacità di distinguere tra informazioni affidabili e non affidabili online, ecc.).

Alla fine di ogni prova è presente un box Orientamento che approfondisce di volta in volta aspetti diversi, dagli interessi alle capacità, dagli ideali al confronto con gli altri, stimolando nei ragazzi e nelle ragazze un’autoanalisi che li guiderà verso una scelta consapevole della scuola superiore e del loro futuro.

Tutte le prove sono state pensate a partire da un’attenta analisi degli esempi ufficiali di prove resi pubblici sul sito web dell’INVALSI nonché da una scrupolosa disamina delle indicazioni operative ufficiali fornite dall’Istituto stesso nel tentativo di aiutarti a conoscere il più possibile il lessico e le tipologie utilizzate. Per familiarizzare con le prove computer based, le prove inserite in questo volume sono disponibili anche sul libro digitale in versione interattiva.

MATERIALI DISPONIBILI ONLINE

Verso l’esame di Stato (attività di preparazione alle prove d’esame).

1. La prova scritta di italiano (breve trattazione sulle tipologie A, B, C e traccia mista)

2. Tracce per l’esame con brevi suggerimenti.

3. Cinque mappe per il colloquio orale interdisciplinare con breve introduzione.

4. Schede di orientamento che, partendo da spezzoni di film, discorsi, poesie o testi narrativi, aiutano i ragazzi e le ragazze a riflettere su loro stessi e a conoscersi meglio.

LE COMPETENZE RICHIESTE DALLA PROVA INVALSI

Le prove INVALSI verificano competenze che dovresti aver acquisito nel corso del triennio.

Competenze testuali

Comprensione locale e globale: individuare e comprendere informazioni esplicite o implicite e cogliere il significato locale o globale di un testo.

Interpretazione e valutazione: interpretare e valutare l’intenzione comunicativa del suo autore sulla base dell’analisi approfondita di un testo (forma e/o contenuto) e delle conoscenze personali.

Organizzazione logica entro e oltre la frase: cogliere gli elementi che caratterizzano l’organizzazione logica del testo.

Lessico

Riflessione sulla lingua

Ortografia

Punteggiatura

Morfologia e formazione delle parole (analisi grammaticale)

Sintassi della frase semplice (analisi logica)

Sintassi della frase complessa (analisi del periodo)

Indice

PROVA 1

PROVA A TEMA ORIENTAMENTO

Testo A - Margherita Hack, la signora delle stelle ... 5

Testo B - C’è ancora molto che non so ................. 9

Testo C - Non esiste la scuola giusta 12

Testo D - Istruzione liceale, tecnica e professionale 16

................................................................. 20

sulla lingua ........................................ 22

PROVE UFFICIALI GUIDATE

PROVA 2

Testo A - Il Balordo .............................................. 25

Testo B - La scarsità dell’acqua ........................... 28

Testo C - Dalla filosofia naturale alla scienza 32

Testo D - L’anello di re Salomone 35 Lessico 39

sulla lingua ........................................ 40

PROVA 6

Testo A - Il Minigolf

Testo B - Gli italiani sono sensibili alla carenza di acqua, ma faticano a passare all’azione

PROVA 3

Testo A - Demografia, dove ci porterà l’aumento della popolazione 42

Testo B - L’inserzionista ...................................... 47

Testo C - Un futuro a idrogeno senza CO2 ........... 51

................................................................ 54

sulla lingua 56

Testo B - Fake news, 10 trucchi per riconoscerle ed evitarle

PROVA 4

Testo

PROVA 5

Testo A - Norma Cossetto ...................................

Testo B - Il Manifesto della comunicazione non ostile

Testo C

PROVA 9

Testo A - Zealandia, il continente sommerso

PROVA 10

Testo A - Come si leggono i codici pneumatici

B - Le discipline STEM: il valore di un approccio interdisciplinare

Prova a tema orientamento

PRIMA DI INIZIARE

Stai per cominciare una nuova prova. Ricorda:

PROVA 1

• È importante che tu svolga la prova dall’inizio alla fine, senza pause e senza distrarti, in modo da poter autovalutare il tuo lavoro e riconoscere se ti senti preparato per le prove ufficiali che si svolgeranno nel mese di aprile.

• Puoi controllare subito di aver risposto bene alle domande attraverso le soluzioni poste in fondo al libro.

• Magari puoi svolgere la prova all’inizio e alla fine del tuo percorso, seguendo le indicazioni del libro.

Come si calcola il punteggio?

Ogni prova ha un punteggio totale: il tuo punteggio sarà la somma dei risultati ottenuti nei punteggi parziali dei singoli esercizi. Il voto si calcola a partire dal punteggio che hai ottenuto.

Testo A (testo narrativo)

Margherita Hack, la signora delle stelle

Sono arrivata all’astronomia per puro caso. Non avrei mai immaginato di dedicarmi allo studio delle stelle. Certo, a casa avevamo qualche libro sullo spazio e quelle cose lì, perché il mio babbo1 era appassionato di astrofisica2, ma non è che l’argomento avesse attirato la mia attenzione in modo particolare. Non più di altri temi, insomma. Alle superiori andavo bene in fisica e matematica, ma non abbastanza e non così sfacciatamente da suggerire che ben presto quelle materie si sarebbero rivelate il mio futuro. […] Quando giunse il momento di iscriversi all’università, chiesi consiglio ai miei genitori. Non avevo una particolare vocazione che mi indirizzasse verso una materia piuttosto che un’altra, perciò brancolavo nel buio in cerca di un suggerimento. I miei genitori sognavano per me una carriera da insegnante, come la mamma, o da giornalista sportiva, visto il mio interesse soprattutto per il calcio: fin da piccola, infatti, mi divertivo molto a redigere i resoconti delle partite della Fiorentina, che andavo spesso a vedere allo stadio. Mi spronarono quindi verso la facoltà di lettere e dal momento che non mi faceva né caldo né freddo risposi che per me, tutto sommato, andava bene. Mi garbava3 abbastanza la letteratura, sia la lettura che la scrittura erano sempre state mie fedeli compagne, e lo studio certo non mi spaventava. Quindi perché non tentare quella strada che, in fondo, sembrava la più ovvia per me? Mi iscrissi dunque a lettere. Ero piena di buona volontà. Ma non durai nemmeno un giorno. Alla prima lezione mi annoiai talmente tanto che lasciai subito perdere. Mi buttai allora in tutt’altra direzione, sperando di avere maggiore fortuna. Allontanai le parole e diedi il benvenuto ai numeri, chiusi con le frasi e accolsi le formule matematiche. Mi iscrissi insomma a fisica. Trovai le lezioni interessanti e le osservazioni pratiche ancora di più. E poi avevo accanto anche un’amica americana a cui ero

1 Babbo: termine toscano che significa papà

2 Astrofisica: scienza che studia la materia celeste (nello spazio) e i fenomeni che la riguardano.

3 Mi garbava: mi piaceva (termine toscano).

particolarmente affezionata, che rese quegli anni ancora più piacevoli. […] Al momento di scegliere l’argomento della tesi puntai sull’elettronica, ma il direttore dell’istituto di fisica a cui mi rivolsi per un consiglio mi indirizzò verso l’elettrostatica4. Voleva che redigessi una tesi compilativa, sterile, roba vecchia, trita e ritrita. La sola idea di doverci sgobbare sopra per ore mi metteva addosso un’angoscia indicibile. Rifiutai e mi rivolsi all’osservatorio astronomico per cercare qualcosa che quantomeno non mi ripugnasse. L’assistente del direttore mi propose una tesi in astrofisica sulle stelle variabili cefeidi, astri che cambiano di luminosità diventando periodicamente più o meno brillanti. L’argomento suscitò la mia curiosità e fui felice di accettare. Cominciai a studiare e a fare rilevamenti e, senza neanche rendermene conto, mi ci appassionai. Chi l’avrebbe mai sospettato? Io no di certo. Ero arrivata a quel punto per puro caso, trasportata dalla corrente come un ramo secco. Anche le mie decisioni non erano mai state dettate da chissà quali motivazioni o moti interiori. E pensare che ora mi chiamano “La signora delle stelle”! Fu così, dunque, senza una vera vocazione, che iniziò la mia carriera di astrofisica e, in seguito, di divulgatrice scientifica. È così che sono diventata la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, che mi è concesso di viaggiare in tutto il mondo per approfondire i miei studi e conoscere persone meravigliose. È così che ho potuto contribuire allo studio e alla classificazione di molte categorie di stelle e dedicare la mia vita alla ricerca. Eh sì, tutto è cominciato in questo modo.

(Tratto e adattato da Maria Chiara Duca, Come tutto è cominciato)

4 Elettrostatica: è la fisica che esamina le forze elettriche tra cariche statiche.

A1. Inizialmente per Margherita l’astrofisica è:

A. una disciplina affascinante

B. uno dei tanti interessi

C. una passione risalente alla prima infanzia

D. un argomento di discussione con il padre

A2. Durante il periodo delle superiori si evidenzia che:

A. matematica e fisica sono le materie che Margherita detesta

B. Margherita non si applica nelle materie scientifiche perché è attratta dalle arti figurative

C. Margherita rimpiange di non aver scelto un diverso percorso di studi

D. Margherita ottiene buoni risultati in matematica e fisica

A3. Quale interesse sportivo fa pensare a Margherita di poter intraprendere una carriera da giornalista sportiva?

A. Calcio

B. Tennis

C. Volley

D. Atletica leggera

A4. Quale altra espressione figurata potrebbe sostituire quella contenuta nel testo: “brancolare nel buio”?

A. Cadere dalle nuvole

B. Avere la coda di paglia

C. Non sapere che pesci pigliare

D. Avere un cuore d’oro

A5. Quale professione svolgeva la madre di Margherita? Rintraccia l’informazione nel testo e riportala nello spazio sottostante.

A6. Chi consiglia a Margherita l’iscrizione alla facoltà di lettere?

A. Nessuno, sceglie in modo poco convinto

B. Gli amici e le compagne di classe delle superiori

C. I genitori

D. Una cara amica americana

A7. In relazione all’iscrizione alla facoltà di lettere Margherita afferma che: “non mi faceva né caldo né freddo”. Qual è il significato di questa espressione figurata all’interno del testo?

A. Mi lasciava indifferente

B. Sentivo che non era la scelta giusta

C. È stata una scelta semplice

D. Quel corso di studi era interessante ma non troppo

A8. La frase “chiusi con le frasi e accolsi le formule matematiche” spiega il cambio dalla facoltà di lettere a quella di fisica. Quale altra frase esprime la stessa intenzione?

Rintraccia l’informazione nel testo e riportala nello spazio sottostante.

A9. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.

Affermazioni

a. All’università di fisica, più che dalle osservazioni pratiche, Margherita è attratta dalle lezioni.

b. Margherita avrebbe desiderato svolgere una tesi di laurea sull’elettrostatica.

c. Margherita è angosciata dall’idea di affrontare una tesi poco stimolante.

d. L’osservatorio astronomico contatta Margherita perché era alla ricerca di giovani ricercatrici e ricercatori.

A10. Quale stato d’animo ha convinto Margherita ad abbandonare la facoltà di lettere?

A. Frustrazione

B. Pentimento

C. Orgoglio

D. Noia

Vero Falso

A11. Nell’espressione “Ero arrivata a quel punto per puro caso, trasportata dalla corrente come un ramo secco ” le parole sottolineate sottintendono che:

A. Margherita è arrivata alla passione per l’astrofisica in modo lineare e consapevole

B. gli eventi della vita hanno condotto Margherita all’astrofisica

C. Margherita ha subito passivamente le decisioni degli altri

D. la passione per l’astrofisica costituisce per Margherita un evento in parte inaspettato

A12. Margherita è nota anche come divulgatrice scientifica. Quale definizione si adatta meglio al concetto di divulgazione scientifica?

A. Attività di ricerca scientifica rivolta a un pubblico di scienziati, giornalisti ed esperti di materia

B. Attività di comunicazione al pubblico di informazioni e ricerche di astrofisica

C. Attività di comprensione e studio dei fenomeni naturali

D. Attività di comunicazione al grande pubblico di informazioni e ricerche di natura scientifica

A13. La frase “E pensare che ora mi chiamano ’La signora delle stelle’!” indica:

A. lo stupore di Margherita

B. l’orgoglio di Margherita

C. la commozione di Margherita per i traguardi raggiunti

D. la gratitudine nei confronti di chi l’ha resa famosa in tutto il modo

A14. Quali informazioni sul percorso scolastico e la sua successiva carriera lavorativa di Margherita sono vere e quali false?

Informazioni

a. In generale amava lo studio.

b. Ha sempre amato la lettura ma non la scrittura.

c. Ha approfondito gli studi prevalentemente in ambito italiano.

d. È stata la prima direttrice di un osservatorio astronomico italiano.

A15. Quali atteggiamenti hanno contribuito a “orientare” Margherita nel percorso di studi?

Sì No

a. Curiosità.

b. Paura del cambiamento.

c. Capacità di ascoltare i propri stati d’animo.

d. Desiderio di fama.

e. Ricerca della soddisfazione personale.

f. Ricerca del guadagno.

Testo B (testo narrativo)

C’è ancora molto che non so

“C’è ancora molto che non so” è un’espressione che capita di sentir dire da una ragazza o da un ragazzo in età di crescita. È stata recentemente pronunciata da Michelle Obama, moglie di Barack Obama, presidente degli Stati Uniti d’America dal 2009 al 2017. Crescere è un processo senza fine: c’è sempre qualcosa da scoprire.

Da bambina, le mie aspirazioni erano semplici. Volevo un cane. Volevo una casa con la scala interna, due piani per una famiglia. Volevo, per qualche motivo, una station wagon a cinque porte invece della Buick a due che rappresentava l’orgoglio e la gioia di mio padre. Dicevo che da grande avrei fatto la pediatra. Perché? Perché mi piaceva avere a che fare con i bambini e imparai presto che agli adulti faceva piacere sentirselo dire. Oh, il medico. Che bella scelta! A quei tempi portavo le treccine, comandavo a bacchetta mio fratello maggiore e riuscivo, sempre e comunque, a prendere il massimo dei voti a scuola. Ero ambiziosa, anche se non sapevo esattamente quali fossero i miei obiettivi. Adesso credo che “cosa vuoi fare da grande?” sia una delle domande più inutili che un adulto possa rivolgere a un bambino. Come se crescere fosse un processo che a un certo punto finisce. Come se a un certo punto si diventasse qualcosa e basta, fine della storia.

Nella mia vita, finora, sono stata avvocata, dirigente di un ospedale e direttrice di un ente non profit che aiuta i giovani a costruirsi una carriera. Sono stata una studentessa nera della working class in un costoso college frequentato in prevalenza da bianchi. Sono stata spesso l’unica donna e l’unica persona afroamericana presente nella stanza, in molte stanze diverse. Sono stata moglie, neomamma stressata, figlia lacerata dal dolore del lutto.

E, fino a non molto tempo fa, sono stata la first lady degli Stati Uniti d’America, un lavoro che non è un lavoro, ma che mi ha stimolato e reso umile, mi ha tirato su il morale e abbattuto, a volte nella stessa circostanza. C’è ancora molto che non so dell’America, della vita, di quel che potrebbe riservarci il futuro. Ma conosco me stessa. Mio padre, Fraser, mi ha insegnato a lavorare sodo, ridere spesso e mantenere la parola data. Mia madre, Marian, mi ha mostrato come pensare con la mia testa e far sentire la mia voce. Insieme, nel piccolo appartamento nel South Side di Chicago, mi hanno aiutata a riconoscere il valore della nostra storia, della mia storia, all'interno di quella, più grande, del nostro Paese. Anche se non è bella o perfetta. Anche se è più dura di quanto vorresti che fosse. La tua storia è quello che hai, quello che avrai sempre. Non dimenticarla mai.

(Tratto e adattato da Becoming, M. Obama, 2018, Garzanti Milano, Gruppo Editoriale Mauri Spagnol)

B1. Chi fu presidente degli Stati Uniti dal 2009 al 2017?

B2. Quale di queste espressioni può essere un sinonimo di “Crescere è un processo senza fine”?

A. Si diventa sempre più vecchi

B. Non si finisce mai di imparare

C. Si scoprono cose nuove

D. Non si sa mai cosa fare da grande

B3. Che cosa si intende con il termine “semplici” alla riga 1?

A. Sciocche

B. Facili da realizzarsi

C. Banali, che poteva avere qualsiasi ragazza dell’età della narratrice

D. Non troppo costose

B4. Quale di queste non è una ragione per cui l’autrice dice che voleva fare la pediatra:

A. prendeva sempre il massimo dei voti

B. le piacevano i bambini

C. agli adulti piaceva che parlasse di questa sua aspirazione

D. nessuna delle precedenti

B5. Che cosa rappresentava l’orgoglio di suo padre?

A. Una station wagon

B. Una Buick

C. Che la figlia diventasse una pediatra

D. Che la figlia comandasse a bacchetta il fratello

B6. Che cosa significa il termine “ambiziosa” alla riga 7?

A. Che è sempre pronta ad aiutare gli altri

B. Che spende molto per i vestiti

C. Che non sempre riesce a superare le difficoltà

D. Che vuole raggiungere risultati importanti

B7. Quale di queste non è una cosa che l’autrice ha imparato dal padre?

A. Lavorare sodo

B. Ridere spesso

C. Mantenere la parola data

D. Far sentire la propria voce

B8. Secondo Michelle Obama che cosa non bisogna dimenticare mai?

B9. Che cosa significa “ente non profit”?

A. Ente che non produce nulla

B. Ente che non mira ad avere un guadagno

C. Associazione di dirigenti

D. Agenzia educativa

B10. Che cosa ha imparato l’autrice dal ruolo di first lady?

A. A pensare con la sua testa

B. A dire quello che piaceva agli altri

C. A essere umile

D. A riconoscere l’importanza della storia

B11. Completa la tabella specificando che cosa ha realizzato e che cosa ha solo sognato di realizzare Michelle Obama, in base al testo che hai letto.

Ha realizzato Ha sognato di realizzare

a. Avere un cane.

b. Fare l’avvocata.

c. Fare la dirigente di un ospedale.

d. Avere una station wagon.

e. Fare la pediatra.

f. Fare la direttrice di un ente non profit.

B12. Perché l’autrice ritiene inutile la domanda “Cosa vuoi fare da grande?”

Testo C (testo espositivo)

Non esiste la scuola giusta

Diciamolo subito così ci mettiamo l’animo in pace:

NON ESISTE LA SCUOLA GIUSTA, ESISTE LA SCUOLA GIUSTA PER TE.

[…] L’idea che da qualche parte esista una scuola giusta in assoluto, non solo non è d’aiuto, ma è anche ingannevole. In questo momento si tratta di trovare la scuola giusta per te, e l’attenzione va concentrata su “te” non su “giusta”. Ora provo a dirti meglio cosa intendo. Quando parlo di una scuola-giusta-per-te penso a una scuola che abbia tre CARATTERISTICHE fondamentali.

1. Una scuola che tu riesca a finire nel tempo previsto (ti ricordo che per tutti gli Istituti la durata del percorso è di cinque anni, mentre per le Scuole di Formazione Professionale è di tre per ottenere la Qualifica Professionale, estendibile a un quarto anno per il conseguimento del Diploma di tecnico). Ostinarsi a fare una scuola che presenti eccessivi gradi di difficoltà rispetto alla tua preparazione, attitudini e competenze attuali potrebbe non essere una grande idea. Ha senso iniziare una strada fatta da possibili debiti da recuperare a settembre, vacanze mangiate via dallo studio, un anno intero in affanno rincorrendo i recuperi per il solo gusto di poter dire: “Sto facendo quella scuola”? Ora, non fraintendermi. Non sto affatto dicendo che tu debba ripiegare su una scelta che ti sembra più “facile”. Anzi questa è una tentazione che ritrovo in tanti studenti e che è meglio che tu non segua (se mai l’hai avuta). Per favore: non giocare al ribasso! Se non conosci questa espressione, significa minimizzare le proprie potenzialità. Per quanto ci riguarda potremmo tradurlo nel consiglio: non scegliere la scuola in base alla fatica che potrai fare (magari immaginata a partire da racconti di altri) cercando di evitarla come un virus da non prendere.

Quando dico scuola-giusta-per-te intendo anche questo: non troppo “difficile” rispetto alle tue ATTITUDINI, INCLINAZIONI e DESIDERI perché non sia un percorso tutto in salita e affannoso, ma neanche troppo “facile” per come sei tu. In quest’ultimo caso potresti reputare di non avere abbastanza stimoli, le lezioni potrebbero risultare per te poco interessanti con l’esito che alla fine potresti anche annoiarti.

2. Una scuola che tu riesca a frequentare con soddisfazione e profitto. Non ho mai incontrato nessuno cui piacesse andare male a scuola. E anche quelli che hanno provato a convincermi che non gli interessava niente dei brutti voti, ogni volta che ne hanno preso uno bello sono corsi a dirmelo e a farmelo vedere. Con una faccia che parlava da sola! La scuola-giusta-per-te […] è una scuola dove le materie di studio ti interessano (non è detto tutte: è improbabile che accada che proprio tutte sappiano entusiasmarti […] fra tante ce ne sono sicuramente alcune che possono risultare interessanti per te), dove con il lavoro e l’impegno puoi portare a casa quei buoni risultati che daranno soddisfazione innanzitutto a te e poi anche alle persone che ti vogliono bene (importante quest’ultimo dato, ma non decisivo: lo sai non si studia per far contenti i genitori o i professori, ma per una soddisfazione personale).

3. Una scuola che tu riesca a frequentare trovando tempo per fare altro. Diciamolo forte e chiaro: non esiste solo la scuola! Lo so, di questo dovremmo parlarne anche con i grandi, che

a volte sembrano considerare solo quello, ma guarda che in fondo anche loro questa cosa la capiscono. Nella vita di una ragazza e di un ragazzo che stanno diventando adulti devono esserci molte altre cose oltre allo studio: gli amici, la musica, le serie tv, i film, i libri, lo sport, le uscite, le passioni da scoprire e coltivare assieme a una lunga e incredibile lista di prime volte che si susseguiranno l’un l’altra (la prima vacanza da soli, la prima volta che si dorme fuori casa, che si fa una certa confidenza a una persona cara, che si spendono soldi propri per comprare qualcosa che interessa, che si scopre la trasformazione di un’amicizia in amore, che lo si dichiara…). Gli anni delle superiori saranno pazzeschi e ti auguro bellissimi: entrerai in prima e, rispetto a quelli di quinta, sarai molto più piccolo – di età e forse anche di statura oltre che di esperienza – e ne uscirai maggiorenne, con diritto di voto, la possibilità di guidare un’auto e magari un amore nella tua vita. Che trasformazione! Perché tutto questo accada occorre che ci sia tanta vita. Vita sono le lezioni da frequentare e gli argomenti da imparare, ma anche tutto il resto con cui noi entriamo in contatto. Riassumiamo la proposta che ti ho fatto:

La scuola giusta per te è quella che riuscirai a finire senza troppi intoppi, nel tempo previsto, quella che ti permetterà di ottenere un buon profitto e tanta soddisfazione e quella che non diventerà il tuo unico orizzonte, ma che ti permetterà di tenere aperto lo sguardo su tutti gli altri aspetti interessanti della vita.

L’ho chiamata volutamente “proposta” perché vorrei che tu ci pensassi un po’ e arrivassi a conclusioni tue. Ti convince? C’è qualcosa che non ti torna?

(Tratto e adattato da Luigi Ballerini, Il manuale pratico che stavi cercando per scegliere le superiori)

C1. Si tratta di trovare la scuola giusta per te e l’attenzione va concentrata su “te” non su “giusta”. L’affermazione significa che:

A. la tipologia di scuola fa la differenza

B. una scuola “giusta” è quella che forma meglio l’alunno

C. ognuno è libero di scegliere la scuola che preferisce

D. l’alunno è il centro della scelta

C2. Quante caratteristiche fondamentali deve avere la “scuola giusta per te”?

A. Svariate

B. Tre

C. Non esiste un numero preciso, varia da persona a persona

D. Dipende dagli interessi dell’alunno

C3. Quale tra queste affermazioni è falsa?

A. Cinque anni è la durata del percorso di tutti gli Istituti

B. Le Scuole di Formazione Professionale durano quattro anni

C. Il Diploma di tecnico prevede un quarto anno aggiuntivo

D. Le scuole superiori hanno una durata minima di tre anni e una durata massima di cinque

C4. Per l’autore che cosa “potrebbe non essere una grande idea”? (righe 13-14)

A. Scegliere un percorso didattico che l’alunno può finire nel tempo previsto

B. Non seguire le proprie attitudini e competenze

C. Scegliere una scuola con alcune materie che non entusiasmano

D. Intraprendere un percorso scolastico troppo difficile

C5. Il rischio di non avere abbastanza stimoli è legato alla scelta di una scuola:

A. eccessivamente severa

B. troppo facile

C. né facile né difficile

D. difficile

C6. Il testo sostiene che a volte la scelta del percorso scolastico risulta “al ribasso” a causa di:

A. scarsa fiducia riguardo ai successivi sbocchi lavorativi

B. racconti di altri alunni

C. troppi impegni extrascolastici

D. poca inclinazione allo studio

C7. Nel testo si legge che alcuni alunni si sono mostrati “Con una faccia che parlava da sola!”. Perché?

A. Hanno preso un brutto voto immeritatamente

B. Si sono impegnati molto per conseguire un buon voto

C. Hanno preso un bel voto dopo uno brutto accolto con apparente indifferenza

D. Hanno preso brutti voti ma vogliono far credere che la cosa non importi

C8. Quale dovrebbe essere la motivazione principale allo studio? Rintraccia l’informazione nel testo e riportala nello spazio sottostante.

C9. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.

Affermazioni

a. Nella “scuola giusta per te” tutte le materie devono essere entusiasmanti.

b. La soddisfazione personale deve essere raggiunta con lavoro e impegno.

c. Non è consigliabile spendere tempo in attività extrascolastiche.

d. Nella crescita dei ragazzi niente è più importante di ciò che si studia a scuola.

Vero Falso

C10. Il testo nomina una lunga serie di “prime volte” con riferimento a:

A. esperienze di crescita al di fuori dell’ambito scolastico

B. diventare maggiorenni (diritto di voto, patente di guida ecc.)

C. attività legate al mondo del volontariato

D. lettura, amicizie e hobbies

C11. L’esclamazione “Che trasformazione!”:

A. precede un’elencazione di cambiamenti

B. esprime stupore ed entusiasmo per i cambiamenti

C. si riferisce all’entusiasmo con cui si deve affrontare la scelta delle scuole superiori

D. chiude un periodo legato alle trasformazioni nel periodo della scuola media

C12. Nel testo si parla spesso di attitudini e desideri. Completa la tabella indicando se le affermazioni appartengono al campo delle attitudini (A), dei desideri (D) o di nessuno dei due (N).

Affermazioni A D N

a. Mi riesce facile disegnare.

b. Vorrei diventare un pilota d’aereo.

c. La musica è la mia grande passione.

d. In poco tempo imparo bene le lingue straniere.

C13. Nel testo si parla di “profitto” in ambito scolastico. In quale altro ambito viene utilizzata prevalentemente questa parola?

A. Sport

B. Medicina

C. Tempo libero

D. Economia e finanza

C14. Espressioni come “Ora, non fraintendermi” oppure “una scuola che tu riesca a frequentare” indicano che l’autore:

A. vuole dare al lettore ordini o precise indicazioni

B. desidera catturare l’attenzione con parole legate al lessico giovanile

C. vuole raggiungere il lettore con un linguaggio comprensibile, immediato e coinvolgente

D. adotta un tono impersonale per mantenere un distacco dal lettore

Istruzione liceale, tecnica e professionale

Istruzione liceale

L’istruzione liceale offre una formazione culturale ad ampio raggio e, proprio perché gli studi non sono finalizzati a una professionalità specifica, i percorsi sono propedeutici al proseguimento degli studi, pur non escludendo l’ingresso nel mondo del lavoro dopo il diploma.

Allo studente sono forniti strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi.

I percorsi sono quinquennali. Nel corso degli studi si acquisiscono conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali, adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro.

L’istruzione liceale si articola in 6 tipologie (artistica, classica, linguistica, musicale e coreutica, scientifica, delle scienze umane). L’istruzione artistica propone 6 indirizzi, quella musicale e coreutica 2 sezioni, mentre il liceo scientifico e quello delle scienze umane prevedono ciascuno un’opzione.

Istruzione tecnica

L’istruzione tecnica permette di acquisire una base culturale, scientifica e tecnologica, con risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi e altri specifici di indirizzo; l’obiettivo principale è quello di fornire agli studenti saperi e competenze necessari, sia per un rapido inserimento nel mondo del lavoro che per il proseguimento degli studi. Si utilizzano metodologie basate sulla didattica di laboratorio, analisi e soluzione dei problemi e lavoro per progetti.

I percorsi sono quinquennali e strutturati in modo da favorire il collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni, con stage e Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO).

L’istruzione tecnica si articola in 2 settori (economico e tecnologico) e 11 indirizzi, molti dei quali propongono più articolazioni e opzioni (ovvero specializzazioni) nell’ultimo triennio.

Istruzione professionale

L’istruzione professionale permette di acquisire sia una base di istruzione generale che tecnico-professionale, con risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi e altri specifici di indirizzo, per far apprendere agli studenti, in una dimensione operativa, i saperi e le competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento.

Le tecnologie applicate assumono un ruolo centrale nella didattica. Si utilizzano metodologie basate su: didattica di laboratorio, orientamento progressivo, analisi e soluzione dei problemi, lavoro cooperativo per progetti, nuove tecnologie, PCTO.

I percorsi hanno una durata quinquennale.

(Tratto e rielaborato da ITER 2024, Guida al sistema di istruzione e formazione della città metropolitana di Milano)
(nell’ultimo triennio sono previste 17 ore di materie di indirizzo)

D1. Osservando le tabelle e i grafici a torta, indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.

Affermazioni

a. All’Istituto Tecnico è previsto l’insegnamento della Chimica.

b. Al Liceo Classico e al Liceo Scientifico sono previste 5 ore di Latino.

c. All’Istituto Tecnico è prevista la II lingua comunitaria.

d. L’insegnamento di Diritto ed economia è previsto in tutti e tre i tipi di scuola.

e. L’insegnamento della Fisica è previsto già dal I anno in tutti e tre i tipi di scuola.

D2. Quale scuola o quali scuole non prevedono una formazione specifica e diretta verso il mondo del lavoro?

A. Liceo Classico e Scientifico

B. Liceo Classico

C. Istituto Tecnico

D. Istituto Professionale

D3. In quali due settori si articola l’istruzione tecnica?

D4. Quali sono le tipologie in cui si articola l’istruzione liceale? Ricerca l’informazione nel testo.

D5. Quale indirizzo prevede un minor numero di ore di presenza a scuola?

A. Licei

B. Istituti Tecnici

C. Istituti Professionali

D. Tutti e tre hanno lo stesso numero di ore

D6. Che cosa aiuta negli Istituti Tecnici a favorire il legame con il mondo del lavoro?

Vero Falso

D7. Qual è una caratteristica comune a tutti i percorsi scolastici descritti nel testo?

A. Offrono solo formazione teorica e non pratica

B. Hanno una durata triennale con possibilità di prolungamento

C. Permettono sia il proseguimento degli studi che l’accesso al mondo del lavoro

D. Richiedono un test d’ingresso obbligatorio

D8. Quale delle seguenti materie viene insegnata con lo stesso numero di ore settimanali in tutti i percorsi scolastici (Licei, Tecnici e Professionali)?

A. Storia

B. Scienze motorie

C. Matematica

D. Seconda lingua straniera

D9. Quali scuole prevedono insegnamenti comuni e insegnamenti di indirizzo?

A. Licei e Istituti Professionali

B. Licei e Istituti Tecnici

C. Istituti Tecnici e Istituti Professionali

D. Istituti Professionali

D10. L’insegnamento di quale materia è introdotto al terzo anno dei Licei?

LESSICO

E1. Scegli il “contrario” opportuno tra le parole proposte.

A. sapido: inopportuno dolciastro insipido

B. loquace: taciturno onesto tronfio

E2. Cosa significa l’espressione figurata “il fiore all’occhiello”?

A. Un salto in avanti

B. Una novità

C. Un elemento di continuità

D. Un motivo di vanto

E3. Quale aggettivo non si addice al nome proposto? Individualo tra quelli proposti.

A. Malga: ermetica isolata diroccata

B. Emiciclo: spazioso antico lento

C. Declivio: graduale randagio collinare

D. Attico: lussuoso tenue ricercato

E4. Utilizzando di volta in volta il prefisso opportuno (S, DIS, IN), forma i contrari delle seguenti parole.

a. grato

b. carico

c. adorno

d. contento

e. civile

f. agevole

E5. Molte parole straniere sono ormai entrate a far parte del nostro linguaggio parlato. Collega le due colonne, unendo la parola al significato corrispondente.

Parola

a. camion

b. corner

c. detective

d. quiz

e. blitz

f. penalty

g. fuseaux

h. smog

Significato

1. investigatore

2. calcio di rigore

3. serie di domande

4. irruzione di forze dell’ordine

5. calcio d’angolo

6. effetto dell’inquinamento

7. mezzo di trasporto pesante

8. pantaloni elasticizzati

E6. Il suffisso -ite indica nel linguaggio medico tutti i processi di infiammazione acuta. Individua le parole utilizzate proprio con questo scopo:

Sì No

a. grafite

b. monolite

c. artrite

d. dermatite

E7. Quale tra questi aggettivi non deriva dal nome di un personaggio celebre?

A. Olistico

B. Darwiniano

C. Machiavellico

D. Freudiano

E8. Il linguaggio dell’informatica utilizza spesso parole che manifestano l’influsso della lingua inglese come RAM (Random Access Memory) oppure DOS (Disk Operating System). RAM e DOS sono due:

A. acronimi

B. arcaismi

C. neologismi

D. sinonimi

RIFLESSIONE

SULLA LINGUA

F1. Individua in quale frase è presente un verbo intransitivo.

A. Hai ottenuto buoni risultati?

B. Dopo pranzo bevo sempre un buon caffè

C. Luca mi ha telefonato ieri

D. Leggere attentamente il foglietto illustrativo prima dell’assunzione

F2. Qual è il soggetto della frase “Infatti, furono ritrovati anche il suo abbigliamento e i suoi attrezzi”?

A. “Essi”, soggetto sottinteso

B. Il suo abbigliamento e i suoi attrezzi

C. I suoi attrezzi

D. Il soggetto non è rintracciabile

F3. Nelle seguenti frasi la preposizione IN può introdurre vari tipi di complemento: individuali.

a. Perché non mi sei venuto in soccorso?

b. In maggio fioriscono le rose.

c. Antonio è dottore in giurisprudenza.

d. In estate vado sempre al mare.

e. In francese non mi batte nessuno.

f. Non pago quasi mai in contanti.

g. Prese in moglie una ragazza indiana.

h. Il percorso in auto dura ben sette ore.

F4. Volgi al passato remoto la seguente frase:

Noi alunni appendiamo i giubbotti sull’appendiabiti e riponiamo i libri sotto i banchi.

F5. In quale tra le seguenti frasi l’aggettivo assume funzione avverbiale?

A. Il nostro parere è sempre stato contrario

B. Il fiume scorre lento

C. Ho visto la tua nuova auto

D. Il giovane apprendista agì d’istinto

F6. Volgi i seguenti nomi al maschile oppure al femminile, come indicato nella tabella.

maschile femminile

a. traditore /

b. nuora /

c. sosia /

d. zar /

e. ape /

f. barone /

g. cacciatore /

h. pecora /

F7. Individua quali affermazioni circa l’analisi del periodo sono vere e quali invece false.

a. Le proposizioni subordinate possono essere esplicite o implicite.

b. Le proposizioni principali possono essere dipendenti.

c. Una frase complessa contiene due o più predicati.

d. Le proposizioni coordinate non sono mai collegate tra loro.

F8. Trasforma il seguente discorso diretto in discorso indiretto.

Discorso diretto: “Si trova in casa il dottor Quinci?” – chiese al citofono il portinaio indaffarato.

Discorso indiretto: Il portinaio indaffarato chiese al citofono se il dottor Quinci si trovasse in casa.

Vero Falso

IN VIAGGIO PER SCOPRIRE CHI SIAMO

Per operare le scelte giuste per il tuo futuro, è necessario che tu conosca la tua personalità: la conoscenza di te stesso diverrà lo strumento per maturare una scelta adeguata.

Quella della scelta della scuola superiore è un’occasione grande che ti è offerta per iniziare a pensare che cosa vuoi fare della tua vita.

Non sappiamo ancora cosa ne sarà di te e del tuo futuro, ma una cosa è certa: TU VALI! Ognuno di noi, con la sua storia, le sue caratteristiche, il suo temperamento ha un valore e un suo compito da svolgere nel mondo e nella società.

Si tratta quindi di mettersi alla ricerca per scoprire questo compito e poiché alla tua età le attitudini sono ancora nascoste e confuse, sarà necessario il confronto costante con coloro che ti conoscono da vicino: genitori, fratelli, amici, compagni di scuola, docenti.

Orientarsi significa trovare la strada giusta per arrivare dove vogliamo ma anche scegliere quella strada che ci permette di fare un bel viaggio da godersi in tutta tranquillità.

È il momento quindi di iniziare a porsi delle domande che ti aiuteranno a conoscere meglio te stesso e a scegliere la strada più giusta per te.

Chi sono?

Quali sono le mie radici?

Quali le mie passioni e i miei desideri?

Che cosa mi riesce bene fare e quali sono invece le mie fragilità?

Chi ero in passato, quali erano i miei sogni e come sono cambiati nel tempo?

Ad alcune di queste domande risponderai facilmente, altre avranno bisogno di maggiore riflessione, ma non preoccuparti! Prenditi il tuo tempo, pensa e sii consapevole che tutte le risposte sono dentro di te, basta solo tirarle fuori e noi ti daremo una mano: alla fine di ogni prova simulata troverai un piccolo box simile a questo che ti aiuterà a concentrarti su ognuna delle domande più importanti che ti guideranno a una scelta consapevole della scuola superiore.

Tra i materiali disponibili online troverai:

1. Il link al video di Gelsomina e il matto tratto dal film La Strada di Federico Fellini. (Scheda 1)

2. Stay hungry, stay foolish, il testo del discorso di Steve Jobs all’Università di Stanford, fonte di ispirazione per milioni di giovani. (Scheda 2)

Si tratta di schede molto utili per avviare il percorso per scoprire chi sei e prepararti a scegliere la scuola superiore.

Prove ufficiali guidate

PROVA 2

Inquadra il QR code per ascoltare le tracce audio della prova

Nelle pagine seguenti troverai tre esempi di prove, forniti dall’INVALSI, composti da testi di diversa tipologia, una sezione dedicata al Lessico e una dedicata alla Riflessione sulla lingua.

Ogni quesito è commentato per aiutare gli studenti a familiarizzare con la prova. Nonostante le prove siano ormai computer based, per comodità le presentiamo di seguito in formato cartaceo.

Nella seguente sezione, dedicata alla comprensione della lingua, leggi attentamente i testi e poi rispondi alle domande.

Testo A (testo narrativo)

Il Balordo

Idee politiche il maestro Bordigoni si procurava il piacere di non averne; e se ne aveva, si negava il piacere di manifestarle.

Il fascismo a quei tempi badava solo a crescere e a fortificarsi; più tardi, verso il ‘28 o il ‘29, diventato esigente, si accorse del Bordigoni. Il maestro Cometta, fiduciario dell’Opera nazionale Balilla, un giorno lo avvicinò e cercò di fargli capire che il nuovo clima in cui doveva crescere la gioventù italiana esigeva dagli insegnanti una partecipazione attiva nel formare anche i più piccoli all’amore e alla devozione verso la patria fascista.

Il Bordigoni ascoltò, ora fissando attraverso le lenti il piccolo Cometta, ora guardandosi intorno con il suo sguardo che non vedeva nulla e sembrava rimandato indietro dalla concavità delle lenti a illuminargli la fronte. Ascoltò e non rispose.

Dopo qualche mese il Cometta lo condusse dal professor Bistoletti, fiduciario del partito per la classe insegnante, perché l’esortazione si trasformasse in un ordine perentorio. Il Bistoletti se ne lavò le mani e lo rinviò al segretario politico. Il segretario politico, che era alto quanto il Bordigoni ma molto più giovane e magro come un chiodo, quando se lo vide davanti lo prese in simpatia e gli parlò bonariamente, mettendogli le mani sulle spalle e avvicinandolo fino a sfiorargli la pancia. “Camerata Bordigoni” gli disse “tu sei dei nostri. E lavorerai con noi, non solo nella scuola, ma anche fuori. Domenica ti voglio qui in sede. Per me sei già iscritto al Partito”.

Ma il Bordigoni la domenica dopo dimenticò di andare in sede e a scuola non gli venne mai in mente di parlare del fascismo che probabilmente non sapeva neppure cosa fosse di preciso.

Finirono col dimenticarsi di lui. Il segretario politico si giustificò dicendo che il Bordigoni, in divisa e camicia nera, sarebbe stato ridicolo e avrebbe dato un’idea sbagliata del fascismo che era una cosa dinamica, agile e soprattutto giovane.

In verità sarebbe stato una caricatura; e fu la sua mole a salvarlo dai cortei, dai saluti romani, dagli alalà e dalle altre prescrizioni di quegli anni.

Con tutta la libertà di cui disponeva, e col tempo che la scuola gli lasciava per molte ore del giorno e per tutti i mesi dell’estate, Anselmo Bordigoni poteva coltivare i suoi piaceri e incrementare i suoi guadagni mettendo a profitto due profonde conoscenze connaturate alla sua personalità: la pesca e la musica.

La pesca per lui era forse più un riposo e un capriccio che un espediente per integrare il suo salario di maestro elementare. Gli rendeva sì e no in un anno una cinquantina di pasti a base di agoni, persici e alborelle. La musica, invece, oltre ad essere la sua grande passione, gli serviva come mezzo di sussistenza.

Dava lezione di qualunque strumento, generalmente di flauto, di clarinetto o di cornetta a operai o barbieri con buona inclinazione, e di pianoforte a qualche figlio di famiglia. Le sue lezioni erano una o due al giorno; e le impartiva sul tardi, a pesca finita, diffondendo sulla chioma degli ippocastani, dalla finestra aperta, le note del piano o del clarinetto.

Dopo cena, alle otto in punto, andava a sedersi al pianoforte del Cinema Tiraboschi, sotto il bianco telone, con la schiena rivolta al pubblico. Attaccava subito a suonare mentre la gente entrava ancora, e si fermava solo dopo il primo tempo. Insieme al riaccendersi delle immagini sullo schermo riprendeva la musica, per sostare brevemente negli intervalli fra un tempo e l’altro, fino alla farsa finale. Cosa suonasse, nessuno era in grado di dirlo; ed era opinione comune che egli pestasse sui tasti come veniva, ispirandosi in qualche modo alle scene che vedeva succedersi sul telone, se pur gli era possibile vedere qualche cosa stando ai piedi della ribalta.

(da Piero Chiara, Il balordo. Mondadori)

A1. In quale periodo storico si svolgono le vicende narrate nel testo?

A. All’epoca del Risorgimento italiano

B. Durante la Prima Guerra Mondiale

C. Negli anni tra le due guerre mondiali

D. Nel secondo dopoguerra

A2. La frase “diventato esigente” (evidenziata nel testo) ha il soggetto sottinteso ed è implicita. Qual è il soggetto della frase?

Scrivilo.

Il fascismo

A3. Il fiduciario dell’Opera nazionale Balilla vuole:

A. far crescere la gioventù italiana in un modo nuovo e attivo

B. iscrivere tutti gli insegnanti al partito fascista

C. coinvolgere i maestri nell’educazione fascista dei ragazzi

D. far partecipare anche i ragazzi più giovani alla rinascita dell’Italia

1. AIUTO

Tutto il testo è disseminato di riferimenti storici, pertanto devi ricordare la storia che hai studiato quest’anno. Inoltre, potrebbe esserti d’aiuto rileggere con attenzione, ad esempio, le prime sette righe. Si parla di fascismo e di due anni: il ’28 e il ’29 (1928-1929).

2. AIUTO

Rileggi con attenzione le righe 3 e 4. Il soggetto sottinteso è di genere maschile (diventato) e compie anche l’azione di “accorgersi” del maestro Bordigoni.

3. AIUTO

Dalla lettura del brano emerge che il regime fascista teneva in particolar modo all’educazione dei giovani al fine di crescerli come buoni fascisti. Questo processo iniziava dai banchi di scuola e pertanto richiedeva che i maestri fossero ispirati dagli ideali del regime e che ne fossero testimoni attendibili.

A4. Indica quale tra gli esponenti del partito fascista nominati nel testo compie le azioni elencate nella prima colonna.

Il fiduciario dell’Opera nazionale Balilla

Il fiduciario del partito per la classe insegnante

Il segretario politico

a. Sollecita Bordigoni a condividere le nuove idee e a mettersi al servizio del partito.

b. Coinvolge Bistoletti per dare più forza al suo tentativo nei confronti di Bordigoni.

c. Non interviene e passa il caso al suo superiore.

d. Tratta Bordigoni come se fosse già iscritto al partito.

e. Giustifica il comportamento di Bordigoni con i superiori del partito.

A5. Rileggi il capoverso evidenziato nel testo. Dal contesto, si può dedurre che “agoni, persici e alborelle” sono dei tipi di:

A. carne

B. pesce

C. verdura

D. frutta

Vai a ricercare nel testo le informazioni riportate nella prima colonna della tabella e verifica chi compie le azioni riportate.

5. AIUTO

Il quesito è abbastanza semplice: quali sono le due passioni del maestro Bordigoni? Una delle due è chiaramente espressa all’inizio del capoverso evidenziato.

A6. Quale delle seguenti frasi può sostituire “se pur gli era possibile vedere qualcosa stando ai piedi della ribalta”?

A. Ammesso che gli fosse possibile vedere qualcosa stando ai piedi della ribalta

B. Dal momento che gli era possibile vedere qualcosa stando ai piedi della ribalta

Questo quesito riguarda la sintassi della frase complessa. Devi riflettere su quale tipo di subordinata sia quella della frase indicata. Quando l’hai riconosciuta, dovrai trovare tra quelle proposte un’altra subordinata dello stesso tipo.

C. Sebbene gli fosse possibile vedere qualcosa stando ai piedi della ribalta

D. Quando gli era possibile vedere qualcosa stando ai piedi della ribalta

6. AIUTO
4. AIUTO

Testo B (testo non continuo)

La scarsità dell’acqua

L’acqua è una risorsa naturale indispensabile per tutte le forme di vita e ricopre per oltre 2/3 la superficie terrestre. Tuttavia appena il 2,5% delle risorse idriche è costituito da acqua dolce, che è per lo più immobilizzata nei ghiacci polari e in quelli delle montagne e quindi solo in piccola parte è disponibile per la popolazione umana nelle falde sotterranee e nei fiumi. Sarebbe una quantità teoricamente sufficiente per tutta la popolazione del pianeta, ma oggi l’acqua in realtà è una risorsa sempre più scarsa. Infatti il consumo idrico mondiale aumenta sempre di più (di oltre 10 volte nell’ultimo secolo) e soprattutto sono esplosi i problemi dello sperpero e dell’inquinamento dell’acqua causati da: attività industriali, uso di sostanze chimiche in agricoltura, incremento della popolazione e delle città, crescente produzione di rifiuti e scarichi fognari.

Oggi circa 2 miliardi di persone vivono in Paesi con problemi di approvvigionamento d’acqua: in 26 Paesi africani e mediorientali, dove abitano 230 milioni di persone, scarseggia l’acqua. Entro vent’anni si prevede che altri 25 Paesi (alcuni dei quali europei) saranno nelle stesse condizioni. Attualmente il consumo medio per ogni abitante del globo è di 800 metri cubi l’anno. In realtà vi sono enormi differenze tra i consumi delle popolazioni dei Paesi ricchi e quelli dei Paesi poveri: uno statunitense consuma 600 litri di acqua al giorno, un europeo 300 e un africano solo 20. Più che alle differenti condizioni ambientali, dunque, l’ineguale consumo di acqua è legato al grado di ricchezza e allo stile di vita. Nei Paesi arretrati oltre 1 miliardo e 400 milioni di persone, infatti, non ha accesso all’acqua potabile e oltre 2 miliardi e 400 milioni non hanno i servizi sanitari in casa.

In molti Paesi poveri, inoltre, dove le risorse idriche sono gestite da grandi imprese multinazionali, l’acqua potabile è sempre più costosa e sta diventando un bene per pochi privilegiati. Si prevede quindi che nei prossimi decenni il calo di disponibilità di acqua e la tendenza a trasformarla in “oro blu”, cioè merce molto costosa, farà aumentare, specie nelle aree meno sviluppate del pianeta, i contrasti sociali e i conflitti armati. A fronte di questa situazione problematica, nel 2002 il Comitato dei diritti umani, civili e sociali dell’ONU ha affermato che l’accesso all’acqua è un diritto umano universale.

Figura 1: areogrammi che raffigurano destinazioni d’uso dell’acqua nel mondo e in alcuni Paesi.

Figura 2: diagramma sull’aumento del prelievo mondiale d’acqua nel Novecento (m3 per anno).

evaporazione dai bacini ar ti ciali industriale agricolo domestico

B1. Nel primo capoverso del testo, quale espressione è usata come sinonimo di acqua?

Risorse idriche

B2. Le acque dolci rappresentano:

A. i 2/3 della superficie della Terra

B. il 2,5% del totale delle acque

C. il 66% circa del totale delle acque

D. 1/3 della superficie della Terra

B3. Dove si trova l’acqua dolce disponibile per il consumo umano?

A. Nei ghiacciai delle montagne

B. Nelle zone polari

C. Nei corsi d’acqua e nelle falde acquifere

D. Nei bacini artificiali

Vai a ricercare nel testo il primo capoverso; proprio nelle prime righe potrai rinvenire l’espressione usata per evitare di ripetere il termine “acqua”.

2. AIUTO

Il quesito ti invita a considerare non tanto l’insieme delle acque presenti sulla Terra, ma soltanto quelle dolci.

Presta attenzione all’aggettivo “disponibile” che trovi nel quesito. Tutte le opzioni di risposta riguardano l’acqua dolce, ma non tutte dicono di risorse effettivamente disponibili, ovvero facilmente sfruttabili dall’uomo.

1. AIUTO
3. AIUTO

B4. Tenendo conto di quanto il testo dice, completa la seguente frase: L’acqua dolce disponibile “sarebbe una quantità teoricamente sufficiente per tutta la popolazione del pianeta…”

A. se fosse distribuita equamente fra tutti i popoli e non vi fossero sprechi

B. se i Paesi poveri avessero la possibilità di aumentare il loro consumo di acqua

C. se le multinazionali che gestiscono l’acqua ne diminuissero il costo

D. se il clima delle zone calde della Terra divenisse più mite

B5. Nei prossimi decenni, quanti saranno, presumibilmente, i Paesi che dovranno affrontare il problema della scarsità d’acqua?

A. 26 B. 25

C. 51 D. 230

4.

L’informazione richiesta in questa domanda non è direttamente riportata nel testo; tuttavia leggendo con attenzione quanto viene detto potrai facilmente individuare quale sia la soluzione possibile al problema della disponibilità dell’acqua.

5. AIUTO

Per evitare di rispondere frettolosamente alla domanda, è necessario fare un breve ragionamento. Il testo del quesito fa riferimento al futuro e al numero di Paesi che dovranno affrontare il problema della scarsità dell’acqua. Fai attenzione: nel conto generale bisogna includere anche i Paesi che già oggi soffrono di questo problema, perché si presume che in futuro ne soffriranno ancora.

B6. Qual è la causa principale delle differenze nel consumo di acqua tra i vari Paesi del mondo?

A. Le diverse condizioni ambientali

B. I modi di vivere e il grado di sviluppo economico

C. L’inquinamento delle acque che le rende non potabili

D. Le diverse abitudini igieniche

6. AIUTO

Il testo offre due dati interessanti: il consumo di acqua di un americano e di un africano. In generale, cosa differenzia maggiormente la vita di questi due individui?

B7. Basandoti sulle informazioni date dalle figure 1 e 2, indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.

7. AIUTO

a. A livello mondiale, l’acqua destinata agli usi agricoli rappresenta la percentuale maggiore.

b. Nell’Unione Europea il consumo di acqua per usi domestici è superiore a quello per usi industriali.

c. Nella seconda metà del Novecento il consumo di acqua è cresciuto allo stesso ritmo della prima metà del secolo.

d. Nel diagramma di figura 2, si prende in considerazione tra le fonti del consumo di acqua anche una causa naturale.

e. Nel 1960 il prelievo totale di acqua era pari a circa 2.000 metri cubi.

f. Gli Stati Uniti sono il Paese dove si fa il maggior uso di acqua per scopi industriali.

In questo caso le informazioni non sono contenute nel testo, ma sono tutte ricavabili da un’osservazione attenta dei due grafici riportati. Fai quindi un’attenta lettura dei grafici e troverai gli elementi necessari per vedere quali affermazioni sono vere e quali false.

AIUTO

B8. Perché nel testo si usa l’espressione “oro blu” in riferimento all’acqua?

A. Il prezzo dell’acqua potabile è destinato a crescere nel prossimo futuro

B. Come l’oro, sarà sempre più difficile estrarre l’acqua dal sottosuolo

C. Il consumo d’acqua nei Paesi meno sviluppati diventerà pari a quello dei Paesi sviluppati

D. Le guerre e i conflitti sociali renderanno difficile alle popolazioni approvvigionarsi di acqua

B9. Nell’ultima frase del testo, come si può sostituire “A fronte di”?

A. Vista questa situazione problematica

B. Nonostante questa situazione problematica

C. Oltre a questa situazione problematica

D. Invece di questa situazione problematica

B10. Un Comitato dell’ONU ha dichiarato che “l’accesso all’acqua è un diritto umano universale”. Che cosa significa l’espressione sottolineata?

Per rispondere completa la frase che segue. L’acqua è un diritto di tutti gli uomini (del mondo)

8. AIUTO

Se leggi con attenzione l’ultimo capoverso troverai le informazioni necessarie per scegliere la risposta corretta.

9. AIUTO

Questo è un quesito di carattere grammaticale, devi ragionare sul significato della locuzione prepositiva “a fronte di” e cercare quale dei termini indicati possa essere usato come sinonimo.

10. AIUTO

Se rifletti sul significato degli aggettivi “umano” e “universale” potrai facilmente ricavare il significato dell’intera espressione.

Testo C (testo informativo)

Dalla filosofia naturale alla scienza

Il padre della scienza moderna è lo scienziato pisano Galileo Galilei (1564-1642). Prima di lui altri studiosi, come Copernico e Keplero, avevano fatto scoperte importanti, ma fu Galileo il primo ad accompagnare alle scoperte l’enunciazione dei principi del metodo scientifico, detto anche metodo sperimentale. In base a questo metodo le leggi della natura devono essere indagate per mezzo di esperimenti e verifiche e non dedotte dalle Sacre Scritture o dai testi dei grandi filosofi del passato. Se un’affermazione non può essere verificata con un esperimento, essa non può essere accettata. Il metodo sperimentale prevede 4 fasi:

1. osservazione del fenomeno;

2. formulazione di un’ipotesi;

3. verifica sperimentale dell’ipotesi;

4. conclusioni: se l’ipotesi è confermata dagli esperimenti diventa una legge.

Nel trattato Il Saggiatore Galileo sostiene la necessità per lo scienziato di imparare a leggere la “lingua matematica” in cui si esprime la natura:

“[l’universo]... non si può intendere se prima non si impara a intender la lingua, e conoscere i caratteri, ne’ quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola”.

Galileo Galilei avrebbe potuto essere un ottimo musicista, come il padre Vincenzo e il fratello Michelangelo, invece divenne il padre della scienza moderna. Galileo fu un grande matematico, un inventore, uno sperimentatore, ma anche un fine liutista, un poeta e un critico letterario innamorato di Ariosto e del suo paladino Orlando.

Galileo era ironico, gaudente, a tratti depresso, polemico, e anche vendicativo, detestava la regola accademica pisana di indossare la toga, e se voleva stroncare un avversario era capace di farlo con un poemetto satirico. Un “brutto carattere” diremmo oggi.

Forse non sempre faceva davvero gli esperimenti che descriveva, come quelli sulla torre di Pisa; a volte descriveva risultati sperimentali più accurati di quelli realmente ottenuti. La grandezza di Galileo non va per questo ridimensionata. Galileo resta colui che ci ha insegnato che la matematica è il linguaggio in cui è scritto il libro della natura, e che ci ha spiegato il legame tra necessarie dimostrazioni e sensate esperienze, cioè tra teoria ed esperimento.

Galileo fu poi capace di richiamare l’attenzione dei contemporanei su alcuni problemi scientifici fondamentali, evidenziando le incongruenze del sistema di pensiero aristotelico.

Per esempio le osservazioni di Galileo sulle irregolarità della superficie lunare, che facevano pensare alla presenza di un manto roccioso lunare, resero la Luna più simile alla Terra. Diversamente da quanto sostenuto da Aristotele, il Satellite terrestre non era fatto di una speciale materia incorruttibile. Da quel momento non si poté più tener distinte le questioni celesti da quelle terrestri.

Ciò che rende la fisica e in generale la scienza, così potente, è il fatto che una volta che abbiamo compiuto abbastanza esperimenti e misure siamo in grado di enunciare delle leggi; le leggi ci permettono di prevedere come si comportano anche oggetti che non possiamo osservare o non abbiamo ancora osservato. Possiamo prevedere con che velocità una mela

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