INCANTO LIVE_volume_B

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Incanto

brani

Incanto

Dalla teoria alla pratica Antologia di brani

Il Gruppo Editoriale ELi offre proposte editoriali che coprono tutti i gradi e i rami scolastici, all’insegna della qualità, del rigore e dell’innovazione.

Intelligenza artificiale

Percorsi didattici con attività pratiche che mirano ad approfondire i principali strumenti di IA generativa per favorirne un utilizzo critico e consapevole.

EquiLibri

Progetto di ricerca costante che mira a eliminare gli stereotipi di genere dalle nostre pubblicazioni ponendo particolare attenzione alla scelta dei contenuti, a una valutazione iconografica ragionata e all’utilizzo di un linguaggio testuale inclusivo.

Inclusione

Sviluppo di una cultura dell’inclusione attraverso contenuti accessibili e adeguati ai diversi stili di apprendimento.

Orientamento

Approccio educativo e formativo volto a favorire la conoscenza di sé, delle proprie attitudini e delle proprie capacità oltre a sviluppare le competenze non cognitive e trasversali necessarie per le scelte del futuro.

Educazione civica

secondo le NUOVE Linee guida

Aggiornamento e ampliamento dei nuclei tematici attorno ai quali si articolano le competenze e gli obiettivi di apprendimento: Costituzione, Sviluppo economico e sostenibilità, Cittadinanza digitale.

Stem/Steam, CLil

Attivazione del pensiero scientifico e computazionale, approccio interdisciplinare e laboratoriale, sviluppo della competenza multilinguistica, attraverso attività STEM, STEAM e CLIL.

Digitale

Acquisizione delle competenze digitali e dell’alfabetizzazione informatica come aiuto all’inclusione sociale e alla cittadinanza attiva.

Educazione alle relazioni

Percorsi incentrati sullo sviluppo di empatia e di competenze relazionali che arricchiscono la consapevolezza del vissuto personale mettendolo in relazione con la realtà circostante.

Gruppo Editoriale ELi

Il piacere di apprendere

Il nuovo corso di musica vivo, contemporaneo, al passo con le tendenze musicali e le tecnologie di oggi.

GLI ORIZZONTI DELLA MUSICA

Sai qual è la differenza tra udire e ascoltare? E come si classificano gli strumenti musicali? Ed è possibile affrontare temi di cittadinanza e sostenibilità attraverso la musica? Con gli “orizzonti della musica” potrai approfondire tutti questi aspetti, imparare ad ascoltare e sviluppare soft e life skills.

LE PROFESSIONI DELLA MUSICA

15 tra professionisti e professioniste del mondo musicale raccontano in podcast e videopodcast la loro esperienza di crescita professionale. Sarà un modo per conoscere tè stesso, interrogarti sulle tue attitudini e scoprire professioni curiose e interessanti del campo musicale.

LA MUSICA NELLA STORIA

Come è cambiata la musica nel tempo? La musica di ogni epoca storica è il risultato di eventi storici, fenomeni sociali, economici, politici e artistici. Conoscerai la “musica nella storia” confrontando opere d’arte e musica e attraverso l’ascolto in due mosse: il senso di una musica, cioè il cosa esprime, e i suoi aspetti tecnici, il come lo esprime

DALLA TEORIA ALLA PRATICA

In questa sezione imparerai gli aspetti “tecnici” dalla musica, le regole che permettono alla varietà di suoni di comporsi in infiniti modi e a suonare il flauto, la chitarra, l’ukulele, la tastiera e la batteria

ANTOLOGIA

Una ricca antologia di brani da suonare e cantare attraverso i quali affrontare gli argomenti delle nuove linee guida di educazione civica . Come dice il titolo di questo corso, è un repertorio vivo e al passo con i generi musicali più nuovi.

Tutti i brani sono fruibili sull’app inmusica in musica .

STUDIAFACILE

Con questo volume potrai affrontare il ripasso dei contenuti storici, anche in inglese, cimentarti con compiti di realtà, attività che prevedono l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e attività per lo sviluppo delle competenze musicali, organizzare un’orchestra di classe grazie ai numerosi brani per coro e orchestra. L’inserimento di spartiti di body percussion fanno di questo volume un vero strumento inclusivo!

CONTENUTI DIGITALI

Sono tutti accessibili attraverso il qr code o l’app librARsi

• lezioni in power point

• pillole d’autore

• videobiografie dei compositori

• videotutorial degli strumenti

• podcast e videopodcast con volti noti del panorama musicale

• audiosintesi e esercizi interattivi

• letture CLIL

• basi musicali

in musica

APP IN MUSICA pensata per facilitare lo studio delle partiture musicali su pentagramma.

Durante l’esecuzione del brano sono evidenziate le note che sono suonate in quel momento. Disponibile per tutti i branid ella sezione antologia del volume B potrai scegliere se ascoltare la base o la melodia, rallentare o velocizzare la riproduzione, cambiare tonalità e visualizzare l’esecuzione del brano su tastiera, chitarra o flauto.

DALLA TEORIA ALLA PRATICA PARTE 1

UNITÀ 1

ascolti

B1 Ascolta 1 15

B2 Ascolta 2 16

B3-B4 Ascolta 3 17

B5-B6 Ascolta 4 18

B7 Ascolta 5 18

B8-B9 Ascolta 6 19

B10 Ascolta 7 19

B11-B14 Ascolta 8 21 Tocca a te 22

UNITÀ 2

L’ALFABETO DEI SEGNI MUSICALI 23

Tocca a te 1

Tocca a te 2

B15-B19 Ascolta

UNITÀ 3

4.5

B20-B23 Ascolta 1 47

B24-B31 Tocca a te 1 48

B32-B35 Tocca a te 2 49

B36-B41 Tocca a te 1 50

B42-B46 Tocca a te 2 51

B47-B49 Ascolta 1 52

B50-B58 Tocca a te 1 52

B50 Il Si3 52

B51 Il La3 53

B52 IL SOL3 53

B53 Bandiera 53

B54 Battimuro 53

B55 Cavallina 53

B56 Guardie e ladri 53

B57 Mosca cieca 53

B58 La lontananza 53

B59-B62 Tocca a te 2 54

B63-B66 Ascolta 57

B67-B71 Tocca a te 57

B72-B75 Ascolta 58

B76-B78 Tocca a te 59

B76 IL DO4 59

B77 IL RE4 59

B78 J. PIERPOINT, Jingle Bells 59 in mu ica

B79-B84 Tocca a te 1 60

B85-B87 Tocca a te 2 61

B85 ANONIMO, Berceuse Morvandelle 61

B86 ANONIMO, Les oiseaux qui chantent 61

B87 M. PRAETORIUS, Gavotte 61

B88-B93 Tocca a te 3 61 Tocca a te 4 63

B94-B97 Tocca a te 1 64

B94 IL FA3 64

B95 IL MI3 64

B96 ANONIMO, Fandango 65

B97 MAMAS AND PAPAS, California Dreaming 65

B98-B101 Tocca a te 1 66

B98 IL RE3 66

B99 My horses ain’t hungry 66

B100 Hush, little baby 66

B101 B101 66 in musica in musica

B102-B107 Tocca a te 1 67

B108-B111 Tocca a te 2 68

B112-B116 Tocca a te 3 68

B112 ANONIMO, Pattinando 68

B113 ANONIMO, Baltas Sniegas 69

B114 ANONIMO, La corsa dei carri 69

B115 ANONIMO, Rimpiattino 69

B116 ANONIMO, Shanghai 69

B117-B121 Tocca a te 1 70

B117 IL DO3 70

B118 ANONIMO, Vieni sul mar 70

B119 ANONIMO, Petali bianchi 70

B120 RICCHI E POVERI, Che sarà 71

insica in musica

B121 G. MAINERIO, Ballo furlano 71

B122 DANZA SLAVA 72

B123 LEAVE HER JOHNNY 72

B124-B128 Tocca a te 1 73

B129-B131 Tocca a te 2 74

B129 Paw paw patch 74

in m sica in musica

B130 W.A. MOZART, Piccola serenata notturna 74

B131 ANONIMO, Tre tamburini 74

B132 Il ballo del qua qua 75

B133 Tocca a te 1 I colori 75 in musica

B134-B138 Tocca a te 1 77

B134 IL MI4 77

B135 IL FA4 77

in m sica in musica

B136 ANONIMO, Lamento di Tristano 77

B137 ANONIMO, Que no quieres 78

B138 ANONIMO, Il cacciatore 78

B139-B144 Tocca a te 1 80

B145-B149 Tocca a te 2 81

B150-B152 Tocca a te 3 83

B150 G. VERDI, Aida, Marcia trionfale 82

B151 S. WONDER, Isn’t she lovely 82

B152 R. WAGNER, Tánnhäuser, INTRODUZIONE 82

B153-B158 Tocca a te 1 84

B159-B161 Tocca a te 2 85

B159 Rig a Jig Jig, FOLK NORDAMERICANO 85

B160 ANONIMO, Le bon roi Dagobert 85

in musica insica in mu ica insica

B161 ANONIMO, Sulla giostra 85

B162-B167 Tocca a te 1 86

B168-B173 Tocca a te 2 87

B174-B175 Tocca a te 3 88

B174 ANONIMO, Le tre sorelle 88

B175 QUEEN, We will rock you 88

B176-B178 89

B179 Tocca a te 1 90

B180-B182 Tocca a te 2 91

B183-B184 Tocca a te 3 92

B183 CHUCK RIO, Tequila 92

B184 NEK, Sei grande 92

B185-B190 Tocca a te 1 93

B185 IL SIb3 93

B186 IL SOL# 3 O IL LAb 3 93

B187 B. JOHNSON, REAGAN SUNG, Ella’s song 94

B188 ANONIMO, Polly Wolly Doodle 94

in m sica

B189 ANONIMO, La betulla 94

B190 La lontananza, FOLK UCRAINO 95 Tocca a te 2 95

B191-B194 Tocca a te 96

B191 IL FA# 3 96

B192 J. P. RAMEAU, Rondò 96

insica

B193 Adiòs mi chaparita, CANTO SUDAMERICANO 97

B194 TRICARICO, Io sono Francesco 97

ANTOLOGIA PARTE 2

B195-B200 Tocca a te 98

B195 IL DO# 3 98

B196 IL DO# 4 98

sica

B197 Der Mann 98

B198 G.F. HÄNDEL, Gloria 99

B199 ANONIMO, Mazurka 99

B200 ANONIMO, Buffalo 99

B201-B205 Tocca a te 100

B201 IL SOL4 100

B202 IL LA4 100

B203 ANONIMO, Pop! Goes the weasel 100

B204 A. E E. MORRICONE, Nuovo Cinema Paradiso 101

B205 ANONIMO, Danny Boy 101

B206-B211 Tocca a te 102

B206 IL MIb3 102

B207 IL MIb4 102

B208 IL FA# 4 102

B209 Tulipani 102

B210 P. SIMON, The sound of silence 103

musica

B211 ANONIMO, Charlie is my darling 103

Tocca a te 1 104

B212-B216 Tocca a te 2 105

Tocca a te 110

B217 111

B218 112

B219-B228 Ascolta 113

2

2.1

2.2

2.3

2.4

Per colpa di chi?

2.5 COSTRUIRE LA PACE

Addio padre e madre, addio

La pace è gioia

B276 Tre tamburini. Trois jeunes tambours

C’era un ragazzo che come me cantava i

UNITÀ 3

POP/ROCK INTERNAZIONALE

You’ve got a friend

Waka Waka

Simply the best

If I were a boy

Girl just want to have

No woman no cry

Ob-La-Di Ob-La-Da

Can’t help falling in love

Viva la vida

Milion years ago

Hallelujiah

B296

B298

B310

What makes you beautiful

Another brick in the wall

The show must go on

UNITÀ 4

POP/ROCK ITALIANO

A modo tuo

Ma che freddo fa

Vita spericolata

Azzurro

Bandiera gialla

Notti magiche (Un’estate italiana)

Ah che sarà

Casa mia

E la luna bussò

La mia banda suona il rock

Tropicana

Mambo italiano

Sono solo canzonette

Donne

La bambola

Eppure sentire

La cura

Happy hour

Hanno ucciso l’uomo ragno

Onda alta

Occidentali’s karma

B315 PER CANTARE B316

B327 PER CANTARE B328

B330

B340

B342

B345

B347

B349 Per te

Supereroi

UNITÀ 5

CLASSICI

Marcia di Purcell

Alleluja di Handel

Inno alla gioia

Improvviso di Brahms

Tema della Moldava

Concerto per violino Shubert

Il ragazzo misterioso

Danza slava n.3

Apri gli occhi

C’è un fiore

Chi sorride lo sa

Di qua di qua

Il vagabondo

Se la neve vien giù

UNITÀ 6

SPIRITUAL

Working on a building. Se fossi un muratore

The wayfaring Stranger. Ramingo vo

Over my head. Sopra di me

Forza che si va

Tornerò

Go down Moses

UNITÀ 7

COLONNE SONORE

Alladin. A whole new world

Il re leone. Il cerchio della vita

Barry Lyndon. Sarabanda

B351

B353

B358

B359

B360

B361

B362

B366

B367

B368

B364

B370

B371

B372

B373

B375

PER SUONARE B376 PER CANTARE B377

PER SUONARE B378 PER CANTARE B379

B380

Schilndler

Momenti di gloria

C’era una volta l’America. Tema di

UNITÀ 8

MUSICAL

UNITÀ 9

UNITÀ 10

MUSICHE DAL MONDO

Nkosi sikelel’ i Africa

Israele. Arta Alinu

Tahiti. Hoe ana te uaka

Brasile. Tutu Marambà

B411 Venezuela. La lorita

Allunde Alluya

UNITÀ 11

La Morimorena

B412

B413

B414 La nanita nana

Quando nascette Ninno

Away in a manger (War is over)

Happy Xmas

Magico Natale

Oh Holy night

La piccola mangiatoia

Il piccolo tamburino

UNITÀ 12

INNI NAZIONALI

Italia Fratelli d’Italia

Regno Unito God save the King

Germania Einigkeit und Recht und Freiheit

Francia La Marseillaise

B415

B416

B417

SUONARE B418 PER CANTARE B419

SUONARE B421 PER CANTARE B422

1 DALLA TEORIA ALLA PRATICA PARTE

LE DIMENSIONI DEL SUONO 1 UNITÀ

Le onde sonore

Come si creano i suoni? Come si propagano?

La membrana di un tamburello percossa si mette a vibrare.

Tali vibrazioni si propagano nell'aria fino a giungere al nostro orecchio.

A queste domande risponde una scienza: l’acustica

La prima informazione che ci offre è che il suono è un fenomeno vibratorio della materia che si trasmette sotto forma di onda sonora

Se facciamo cadere un sassolino in uno specchio d’acqua, vediamo propagarsi le onde. Ogni particella d’acqua si mette a oscillare verticalmente e trasmette il suo moto alle particelle vicine, queste a loro volta a quelle successive, e così via. Ai nostri occhi sembra che l’acqua si sposti sulla superficie, ma è un moto solo apparente. Infatti se mettiamo un turacciolo sull’acqua noteremo che resta sempre allo stesso posto. Quando un corpo solido o fluido riceve un urto si mette a vibrare: e le sue vibrazioni si propagano allo strato d’aria circostante; questo a sua volta mette in vibrazione lo strato successivo, e così via. È così che le vibrazioni della sorgente sonora arrivano fino al nostro orecchio. Il suono si propaga anche attraverso i corpi solidi: lo puoi verificare appoggiando l’orecchio a un’estremità del banco e strofinando leggermente all’estremo opposto. Su questo principio si basa il telefono dei bambini, costruito con due barattoli collegati da un cordino: qui le vibrazioni si trasmettono da un capo all’altro del filo.

La velocità di trasmissione del suono varia a seconda del mezzo attraverso cui si propaga. Nell’aria è di 340 metri al secondo Il suono si propaga anche attraverso i liquidi; e ben lo sanno le nuotatrici del nuoto sincronizzato che quando sono immerse sentono distintamente la musica della loro coreografia. Nel vuoto il suono non si propaga, perché in esso non si possono formare le onde.

La propagazione nei corpi solidi. La propagazione nei mezzi liquidi.

Suoni e rumori

Quando un corpo vibra, non produce quasi mai una sola vibrazione. Produce una vibrazione fondamentale, ma anche altre, di minore intensità, che vengono chiamate armonici.

Se la vibrazione fondamentale si percepisce chiaramente, parliamo di suono determinato

Se non la si percepisce, come avviene quando gli armonici sono fitti e creano un suono confuso, abbiamo allora, un suono indeterminato: un rumore

Il flauto, la chitarra o il pianoforte producono suoni determinati; un battito di mani o la finestra che si chiude producono un suono indeterminato.

ascolta 1

Ascolta suoni determinati e suoni indeterminati (o rumori). Verifica se sai ben riconoscere gli uni e gli altri:

Il mondo in cui vivi è ricco di rumori. Ma se ascolti attentamente, scopriremo anche suoni determinati. Cercali e registrali col telefonino.

Suono determinato.
Suono indereminato.

I quattro campi della scrittura musicale

Nelle prime lezioni ti portiamo in un viaggio aereo, a esplorare dall’alto il territorio dei segni musicali. Scoprirai come si distinguono, imparerai a cosa servono e come si chiamano. Nelle lezioni successive scenderemo dal nostro drone, e un po’ alla volta impareremo a prendere confidenza con tutti quei segni, a uno a uno, ce ne serviremo per leggere la musica.

Il primo sguardo dall’alto ci fa vedere un territorio musicale diviso in quattro regioni. In ognuna si coltiva un carattere particolare dei suoni: il timbro, l’intensità, la durata, l’altezza

Come si scrive la musica? Per trascrivere la durata e l’altezza si usa un sistema rigoroso, preciso. L’intensità si indica invece con un sistema solo approssimativo.

Per indicare il timbro ci si limita a scrivere la fonte sonora (per esempio lo strumento che suona) e il modo in cui produrre il suono (per esempio percuotendo o pizzicando).

3.1 Il timbro

Se si produce una stessa nota musicale, per esempio un Do con il pianoforte, poi con il flauto, poi con la tromba, si nota una forte differenza tra l’una e l’altra. Questa differenza è legata alla forma dello strumento e alla sostanza (legno, ottone ecc.), di cui è fatto. Questo aspetto del suono si chiama timbro (o colore).

Sentirai una breve sequenza di suoni. Ogni volta la sequenza è ripetuta: riconosci se le due esecuzioni sono prodotte dallo stesso strumento oppure da due strumenti diversi. Sotto ciascuno scrivi S (cioè stesso) quando il secondo strumento è lo stesso del primo; scrivi D (cioè diverso) quando il secondo strumento è diverso dal primo.

3.2 L’intensità o volume

Un palloncino che scoppia produce un suono intenso (o forte). Una zanzara ne fa uno debole (o piano). Questo carattere del suono, che l’acustica chiama intensità, dipende dall’ampiezza dell’onda sonora. Naturalmente l’intensità con cui percepiamo il suono dipende anche dalla distanza alla quale ci troviamo: quanto maggiore è la distanza, tanto più debole ci arriva il suono.

Il volume percepito di un suono viene calcolato in decibel, talvolta abbreviato in dB. L’ampiezza delle onde sonore può essere aumentata appoggiando il corpo vibrante a un corpo vuoto: per esempio un elastico teso sopra una scatola.

ascolta 3

Ascolterai dieci coppie di suoni. Nello spazio libero scrivi p se il secondo suono è eseguito più piano del primo; scrivi f se il secondo suono è più forte:

Ascolterai coppie di suoni nelle quali il secondo cresce “dal piano al forte”o diminuisce “da forte a piano” rispetto al primo. Segna nella casella corrispondente se il secondo suono è un crescendo o un diminuendo

suono
debole suono forte
Il fruscio delle foglie è un suono debole.

ascolta 4

Anche quando si parla ci si esprime a piena voce (forte) o a mezza voce (mezzo forte), o sottovoce (piano), o sussurrando (pianissimo). Dipende dalle situazioni e da tante altre cose. Per esempio se vuoi incoraggiare i tuoi campioni preferiti in una gara sportiva la tua voce sarà la più forte possibile. Se vuoi spiegare al vicino di banco la regola che non ha capito, parlerai sottovoce. Gli attori del teatro e del cinema prestano molta attenzione al volume della voce. Ascolta questo breve dialogo, da una commedia dell’autore latino Plauto. Ti accorgi che il primo personaggio parla forte, il secondo sottovoce:

“Che dovrei fare?” “Vai a casa di sua madre, scusati, giura, pregala umilmente”

E adesso il contrario: il primo sussurra, il secondo strilla. È facile capire com’è diversa la situazione da un caso all’altro.

Ascolta questa breve strofa del poeta Giuseppe Giusti. Sopra le parole scrivi i segni dinamici che riconosci:

Dormi Europa, sicura:

più armi e più paura.

Strumento di conquista fu già la guerra; adesso

è affar da computista: vedete che progresso!

Pace a tutta la terra; a chi non compra, guerra!

3.3 La durata e la velocità

Se batti un colpo sul banco, il suono è corto All’opposto l’acqua che continua a scendere da un rubinetto produce un suono lungo nel tempo. Viene spontaneo disegnare i due suoni così:

battito

acqua corrente

Se batti un colpo sul banco, il suono è corto. All’opposto l’acqua che continua a scendere da un rubinetto produce un suono lungo nel tempo. Viene spontaneo disegnare i due suoni così:

Suoni corti

Suoni lunghi

Negli ambienti in cui vivi senti tutti i giorni suoni corti e suoni lunghi. Osserva le immagini.

Sotto ciascuna scrivi se il suono che produce è lungo (L) oppure corto (C).

Impariamo a non confondere la velocità dei suoni con la loro intensità. Lento, veloce, accelerando, rallentando si usano per la velocità.

Forte, piano, crescendo, diminuendo si usano per l’intensità.

Le parole riguardanti la velocità vengono chiamate segni agogici. La successione ordinata delle durate prende il nome di ritmo

ascolta 6

Ascolterai dieci sequenze di suoni. Nello spazio libero scrivi lento se la seconda sequenza è più lenta della prima. Scrivi veloce se la seconda sequenza è più veloce della prima. B8

Ora si alternano suoni che procedono da lento a veloce (accelerando) oppure da veloce a lento (rallentando). Riconosci gli uni e gli altri, scrivendo sotto ogni cifra: acc nel primo caso, rall nel secondo caso.

3.4 Quando si parla

Anche quando si parla ci si esprime velocemente o lentamente, a seconda dei casi. Dipende dalle situazioni. Per esempio se vuoi comunicare con una persona che parla una lingua diversa dalla tua, ti esprimerai parlando lentamente. Quando ripassi in fretta una lezione per la prova del giorno dopo potrai anche scorrere rapidamente il testo. Una categoria di persone che presta molta attenzione alla velocità con cui si parla è quella degli attori.

ascolta 7

Ascolta questa famosa favola dello scrittore latino Fedro. Il primo personaggio parla veloce, il secondo lento. Poi ascoltiamo il contrario: il primo parla lento, il secondo veloce. Come cambierà la situazione da un caso all’altro?

Sospinti dalla sete, erano scesi a bere, lupo e agnello, allo stesso ruscello. Più a monte stava il lupo,

più a valle assai l’agnello.

Ed ecco, il lupo ingordo, l’assassino, cerca un pretesto per attaccar lite: «Tu m’intorbidi l’acqua mentre bevo!»

Timido, quel batuffolo di lana:

«Ma no, scusami lupo, non può essere: l’acqua scorre da te verso me».

Poiché il discorso era giusto, il lupo:

«Sei mesi fa tu m’insultasti!» sèguita.

«Ma come, se non ero ancora nato!»

«Allora fu tuo padre!» E detto fatto, salta addosso all’agnello e te lo sbrana.

B10

3.4 L’altezza

Dal nostro drone sentiamo il suono di un fischietto, poi la sirena di una grossa nave. La differenza che salta subito all’orecchio riguarda la loro altezza. Il primo suono è più alto, più acuto del secondo; il secondo è più basso, più grave del primo.

L’acustica ci spiega che l’altezza di un suono dipende dalla frequenza delle vibrazioni del corpo sonoro. I suoni sono tanto più acuti, quanto maggiore è il numero delle vibrazioni. Il numero delle vibrazioni si misura in hertz, spesso abbreviato in Hz. L’orecchio umano può percepire suoni compresi fra 16 e 20.000 hertz. I suoni inferiori a 16 Hz si chiamano infrasuoni; quelli superiori a 20.000 Hz si chiamano ultrasuoni. Certi animali, come i cani o i pipistrelli, percepiscono anche gli ultrasuoni.

La parola giusta al posto giusto Altezza
alto, acuto
forte, intenso
veloce, presto
basso, grave
piano, debole
lento, adagio

ascolta 8

Riconosci qual è il più acuto fra i due suoni che ogni volta ascolterai:

è più acuto il primo è più acuto il secondo . B11

a b c d

e f g h

Ora riconosci qual è il più grave fra i tre suoni che volta ascolterai:

è più grave il primo è più grave il secondo è più grave il terzo B12

a b c d e f g h +

Da Cape Canaveral partono missili che volano verso l’alto; finita la missione ricadono. Quando salgono, anche il suono che producono sale, dal grave all’acuto. Quando tornano, anche il loro suono scende. Noi non vediamo se un missile parte verso il cielo, oppure ritorna alla base. Però ce lo dice l’orecchio. Ora ascoltiamo missili che partono e missili che tornano. Riconosci gli uni e gli altri.

B13 +

Il missile è fermo a terra parte verso il cielo ritorna a terra (suono stabile) (suono ascendente) (suono discendente)

a b c d e f g h

Facilmente confondiamo l’intensità con l’altezza. Diciamo alto per dire forte, diciamo basso per dire piano Questo esercizio serve per allenarti a distinguere e usare correttamente i termini. Ascolterai un breve motivo eseguito due volte. Però la seconda volta cambia l’intensità, oppure cambia l’altezza: scopri tu quale di queste due dimensioni cambia ogni volta. Metti una crocetta nella casella corrispondente:

B14 esempi nel secondo motivo cambia

Suoni altezza intensità

a b c d e f g h

Tocca a te

Ora che hai imparato a distinguere i suoni in base alle loro proprietà, puoi cimentarti anche tu come compositrice, o compositore. Immagina di commentare con i suoni le scenette che trovi qui sotto.

Per ognuna come sceglieresti l’intensità, la velocità, il timbro, l’altezza?

Usa i termini che hai imparato.

Per il timbro legno metallo membrana

Per l’intensità o volume piano forte crescendo diminuendo

Per la durata e la velocità lento veloce accelerando rallentando

Per l’altezza basso alto ascendente discendente

COSA esprime

1. Il temporale si avvicinò sempre più, poi a poco a poco cessò

2. Sono bloccato da un gelido dubbio

3. Angelo era furioso, ma subito capì che non era il caso, e si calmò

4. Un annuncio sensazionale interrompe la festa

5. Quando entro in casa il mio cagnolino salta dalla felicità

COME lo esprime

6. Nel cielo appare all’improvviso un luminoso arcobaleno intensità o volume durata e velocità altezza

timbro

L’ALFABETO DEI SEGNI MUSICALI

1

Scrivere i suoni

La civiltà mesopotamica, nel territorio mediorientale tra i fiumi Tigri ed Eufrate, fu la prima a trovare il sistema di scrivere le parole. La scrittura fu l’invenzione geniale che condurrà alla civiltà del nostro tempo, fissando le regole di convivenza, le leggi e le norme di quelle antiche società umane.

Così come in quel lontano tempo le persone parlavano come noi oggi, allo stesso modo le persone facevano musica, con la voce e con gli strumenti.

I primi segni, per scrivere e fare musica risalgono alla fine del primo millennio dopo Cristo, in pieno Medioevo. Come ti spieghi questo ritardo rispetto al linguaggio verbale? Fra le tante risposte a noi ne basta una: mentre le parole erano necessarie per impedire, o almeno limitare, i conflitti, la musica era soprattutto fonte di benessere, di festa, di amicizia.

«Stai lontano da chi non ama la musica», dicevano gli antichi. Se gli alfabeti sono necessari per frenare le violenze, non servono segni per esprimere con la voce o con uno strumento la gioia e il piacere di cantare e suonare. Ma da quando esiste il modo di scrivere i suoni, ognuno di noi può imparare rapidamente a diventare padrone del linguaggio musicale: guardando i suoi segni speciali imparerai a sentire i suoni che esprimono e a riprodurli con la voce o con uno strumento.

Particolare di un vaso greco con Apollo che suona la lira.
Suonatori in un affresco etrusco.
Trovi la prima notazione musicale nel capitolo Il Medioevo nel

Scrivere la durata

2.1 Le figure di durata

La durata dei suoni si indica con segni che si chiamano semplicemente figure di durata; oppure valori.

Non indicano una durata assoluta, per esempio mezzo secondo, ma una durata relativa: ossia una durata dimezzata rispetto alla figura precedente.

Queste sono le figure più usate. La loro durata è resa evidente dalla lunghezza dei segmenti posti a lato:

Queste sono le figure più usate. La loro durata è resa evidente dai segmenti posti a lato:

Queste sono le figure più usate. La loro durata è resa evidente dai segmenti posti a lato:

Semibreve

Semibreve

Minima

Minima

Queste sono le figure più usate. La loro durata è resa evidente dai segmenti posti a lato:

Semiminima

Semiminima

Croma

Croma

Semibreve

Semicroma

Semicroma

Minima

Biscroma

Biscroma

Semiminima

Croma

Semicroma

Biscroma

Per esempio se si stabilisce che la semibreve (b) dura quattro secondi, la minima (h) ne durerà due, la semiminima ( ) uno; e così via. Per convenzione, il segno della semibreve è usato come unità alla quale riferire tutte le durate inferiori. Per questa ragione la semibreve si chiama anche intero: = 1

Per esempio se si stabilisce che la semibreve (b) dura quattro secondi, la minima (h) ne durerà due, la semiminima ( ) uno; e così via. Per convenzione, il segno della semibreve è usato come unità alla quale riferire tutte le durate inferiori. Per questa ragione la semibreve si chiama anche intero: = 1

Come hai letto sopra, ogni segno che vedi dall’alto in basso indica un suono che dura la metà del precedente. Per esempio, se si stabilisce che la semibreve (  Semibreve ) dura quattro secondi, la minima (  Minima ) ne durerà due, la semiminima (  Semiminima ) uno; e così via.

Verifica questi rapporti tra le figure di durata:

Verifica questi rapporti tra le figure di durata:

NOMI

Il segno della semibreve è usato come unità alla quale riferire tutte le durate inferiori. Per questa ragione la semibreve si chiama anche intero:  Semibreve = 1

NOMI FIGUREDURATA FIGURA DI RIFERIMENTO (INTERO)

FIGUREDURATA FIGURA DI RIFERIMENTO (INTERO)

Per esempio se si stabilisce che la semibreve (b) dura quattro secondi, la minima (h) ne durerà due, la semiminima ( ) uno; e così via. Per convenzione, il segno della semibreve è usato come unità alla quale riferire tutte le durate inferiori. Per questa ragione la semibreve si chiama anche intero: = 1

Minima h metà di

Minima h metà di

Verifica questi rapporti tra le figure di durata:

Verifica questi rapporti tra le figure di durata:

Semiminima q quarto di

Croma ottavo di

Semicroma s sedicesimo di Biscroma z trentaduesimo di

Minima h metà di Semiminima q quarto di

Semiminima q quarto di Croma ottavo di Semicroma s sedicesimo di Biscroma z trentaduesimo di

Intero, metà, quarto, ottavo, sedicesimo, trentaduesimo sono anche i nomi che si usa dare alle figure di durata, al posto di semibreve, minima, semiminima, croma, semicroma, biscroma.

Intero, metà, quarto, ottavo, sedicesimo, trentaduesimo sono anche i nomi che si usa dare alle figure di durata, al posto di semibreve, minima, semiminima, croma, semicroma, biscroma.

Croma ottavo di Semicroma s sedicesimo di Biscroma z trentaduesimo di

Le figure di pausa

Le figure di pausa

Intero, metà, quarto, ottavo, sedicesimo, trentaduesimo sono anche i nomi che si usa dare alle figure di durata, al posto di semibreve, minima, semiminima, croma, semicroma, biscroma.

Una musica è fatta normalmente anche di silenzi, di pause. Anche di queste bisogna indicare la durata, cosa che si fa con le figure di pausa:

Una musica è fatta normalmente anche di silenzi, di pause. Anche di queste bisogna indicare la durata, cosa che si fa con le figure di pausa:

Intero, metà, quarto, ottavo, sedicesimo, trentaduesimo sono anche i nomi che si usa dare alle figure di durata, al posto di semibreve, minima, semiminima, croma, semicroma, biscroma

Pausa di semibreve W

Pausa di semibreve W

Pausa di minima H

Le figure di pausa

Pausa di minima H

Pausa di semiminima Q

Pausa di semiminima Q

Una musica è fatta normalmente anche di silenzi, di pause. Anche di queste bisogna indicare la durata, cosa che si fa con le figure di pausa:

Pausa di croma E

Pausa di croma E

Pausa di semibreve

Pausa di semicroma S

Pausa di semicroma S

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