Carlo Delfrati • Maria Luisa Merlo
Domenico Bellissimo
Carlo Delfrati • Maria Luisa Merlo
Domenico Bellissimo
brani
Carlo Delfrati • Maria Luisa Merlo
Domenico Bellissimo
Il Gruppo Editoriale ELi offre proposte editoriali che coprono tutti i gradi e i rami scolastici, all’insegna della qualità, del rigore e dell’innovazione.
Percorsi didattici con attività pratiche che mirano ad approfondire i principali strumenti di IA generativa per favorirne un utilizzo critico e consapevole.
Progetto di ricerca costante che mira a eliminare gli stereotipi di genere dalle nostre pubblicazioni ponendo particolare attenzione alla scelta dei contenuti, a una valutazione iconografica ragionata e all’utilizzo di un linguaggio testuale inclusivo.
Sviluppo di una cultura dell’inclusione attraverso contenuti accessibili e adeguati ai diversi stili di apprendimento.
Approccio educativo e formativo volto a favorire la conoscenza di sé, delle proprie attitudini e delle proprie capacità oltre a sviluppare le competenze non cognitive e trasversali necessarie per le scelte del futuro.
secondo le NUOVE Linee guida
Aggiornamento e ampliamento dei nuclei tematici attorno ai quali si articolano le competenze e gli obiettivi di apprendimento: Costituzione, Sviluppo economico e sostenibilità, Cittadinanza digitale.
Attivazione del pensiero scientifico e computazionale, approccio interdisciplinare e laboratoriale, sviluppo della competenza multilinguistica, attraverso attività STEM, STEAM e CLIL.
Acquisizione delle competenze digitali e dell’alfabetizzazione informatica come aiuto all’inclusione sociale e alla cittadinanza attiva.
Percorsi incentrati sullo sviluppo di empatia e di competenze relazionali che arricchiscono la consapevolezza del vissuto personale mettendolo in relazione con la realtà circostante.
Gruppo Editoriale ELi
Il nuovo corso di musica vivo, contemporaneo, al passo con le tendenze musicali e le tecnologie di oggi.
Sai qual è la differenza tra udire e ascoltare? E come si classificano gli strumenti musicali? Ed è possibile affrontare temi di cittadinanza e sostenibilità attraverso la musica? Con gli “orizzonti della musica” potrai approfondire tutti questi aspetti, imparare ad ascoltare e sviluppare soft e life skills.
15 tra professionisti e professioniste del mondo musicale raccontano in podcast e videopodcast la loro esperienza di crescita professionale. Sarà un modo per conoscere tè stesso, interrogarti sulle tue attitudini e scoprire professioni curiose e interessanti del campo musicale.
Come è cambiata la musica nel tempo? La musica di ogni epoca storica è il risultato di eventi storici, fenomeni sociali, economici, politici e artistici. Conoscerai la “musica nella storia” confrontando opere d’arte e musica e attraverso l’ascolto in due mosse: il senso di una musica, cioè il cosa esprime, e i suoi aspetti tecnici, il come lo esprime
In questa sezione imparerai gli aspetti “tecnici” dalla musica, le regole che permettono alla varietà di suoni di comporsi in infiniti modi e a suonare il flauto, la chitarra, l’ukulele, la tastiera e la batteria
Una ricca antologia di brani da suonare e cantare attraverso i quali affrontare gli argomenti delle nuove linee guida di educazione civica . Come dice il titolo di questo corso, è un repertorio vivo e al passo con i generi musicali più nuovi.
Tutti i brani sono fruibili sull’app inmusica in musica .
Con questo volume potrai affrontare il ripasso dei contenuti storici, anche in inglese, cimentarti con compiti di realtà, attività che prevedono l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e attività per lo sviluppo delle competenze musicali, organizzare un’orchestra di classe grazie ai numerosi brani per coro e orchestra. L’inserimento di spartiti di body percussion fanno di questo volume un vero strumento inclusivo!
Sono tutti accessibili attraverso il qr code o l’app librARsi
• lezioni in power point
• pillole d’autore
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• videotutorial degli strumenti
• podcast e videopodcast con volti noti del panorama musicale
• audiosintesi e esercizi interattivi
• letture CLIL
• basi musicali
in musica
APP IN MUSICA pensata per facilitare lo studio delle partiture musicali su pentagramma.
Durante l’esecuzione del brano sono evidenziate le note che sono suonate in quel momento. Disponibile per tutti i branid ella sezione antologia del volume B potrai scegliere se ascoltare la base o la melodia, rallentare o velocizzare la riproduzione, cambiare tonalità e visualizzare l’esecuzione del brano su tastiera, chitarra o flauto.
B1 Ascolta 1 15
B2 Ascolta 2 16
B3-B4 Ascolta 3 17
B5-B6 Ascolta 4 18
B7 Ascolta 5 18
B8-B9 Ascolta 6 19
B10 Ascolta 7 19
B11-B14 Ascolta 8 21 Tocca a te 22
Tocca a te 1
Tocca a te 2
B15-B19 Ascolta
4.5
B20-B23 Ascolta 1 47
B24-B31 Tocca a te 1 48
B32-B35 Tocca a te 2 49
B36-B41 Tocca a te 1 50
B42-B46 Tocca a te 2 51
B47-B49 Ascolta 1 52
B50-B58 Tocca a te 1 52
B50 Il Si3 52
B51 Il La3 53
B52 IL SOL3 53
B53 Bandiera 53
B54 Battimuro 53
B55 Cavallina 53
B56 Guardie e ladri 53
B57 Mosca cieca 53
B58 La lontananza 53
B59-B62 Tocca a te 2 54
B63-B66 Ascolta 57
B67-B71 Tocca a te 57
B72-B75 Ascolta 58
B76-B78 Tocca a te 59
B76 IL DO4 59
B77 IL RE4 59
B78 J. PIERPOINT, Jingle Bells 59 in mu ica
B79-B84 Tocca a te 1 60
B85-B87 Tocca a te 2 61
B85 ANONIMO, Berceuse Morvandelle 61
B86 ANONIMO, Les oiseaux qui chantent 61
B87 M. PRAETORIUS, Gavotte 61
B88-B93 Tocca a te 3 61 Tocca a te 4 63
B94-B97 Tocca a te 1 64
B94 IL FA3 64
B95 IL MI3 64
B96 ANONIMO, Fandango 65
B97 MAMAS AND PAPAS, California Dreaming 65
B98-B101 Tocca a te 1 66
B98 IL RE3 66
B99 My horses ain’t hungry 66
B100 Hush, little baby 66
B101 B101 66 in musica in musica
B102-B107 Tocca a te 1 67
B108-B111 Tocca a te 2 68
B112-B116 Tocca a te 3 68
B112 ANONIMO, Pattinando 68
B113 ANONIMO, Baltas Sniegas 69
B114 ANONIMO, La corsa dei carri 69
B115 ANONIMO, Rimpiattino 69
B116 ANONIMO, Shanghai 69
B117-B121 Tocca a te 1 70
B117 IL DO3 70
B118 ANONIMO, Vieni sul mar 70
B119 ANONIMO, Petali bianchi 70
B120 RICCHI E POVERI, Che sarà 71
insica in musica
B121 G. MAINERIO, Ballo furlano 71
B122 DANZA SLAVA 72
B123 LEAVE HER JOHNNY 72
B124-B128 Tocca a te 1 73
B129-B131 Tocca a te 2 74
B129 Paw paw patch 74
in m sica in musica
B130 W.A. MOZART, Piccola serenata notturna 74
B131 ANONIMO, Tre tamburini 74
B132 Il ballo del qua qua 75
B133 Tocca a te 1 I colori 75 in musica
B134-B138 Tocca a te 1 77
B134 IL MI4 77
B135 IL FA4 77
in m sica in musica
B136 ANONIMO, Lamento di Tristano 77
B137 ANONIMO, Que no quieres 78
B138 ANONIMO, Il cacciatore 78
B139-B144 Tocca a te 1 80
B145-B149 Tocca a te 2 81
B150-B152 Tocca a te 3 83
B150 G. VERDI, Aida, Marcia trionfale 82
B151 S. WONDER, Isn’t she lovely 82
B152 R. WAGNER, Tánnhäuser, INTRODUZIONE 82
B153-B158 Tocca a te 1 84
B159-B161 Tocca a te 2 85
B159 Rig a Jig Jig, FOLK NORDAMERICANO 85
B160 ANONIMO, Le bon roi Dagobert 85
in musica insica in mu ica insica
B161 ANONIMO, Sulla giostra 85
B162-B167 Tocca a te 1 86
B168-B173 Tocca a te 2 87
B174-B175 Tocca a te 3 88
B174 ANONIMO, Le tre sorelle 88
B175 QUEEN, We will rock you 88
B176-B178 89
B179 Tocca a te 1 90
B180-B182 Tocca a te 2 91
B183-B184 Tocca a te 3 92
B183 CHUCK RIO, Tequila 92
B184 NEK, Sei grande 92
B185-B190 Tocca a te 1 93
B185 IL SIb3 93
B186 IL SOL# 3 O IL LAb 3 93
B187 B. JOHNSON, REAGAN SUNG, Ella’s song 94
B188 ANONIMO, Polly Wolly Doodle 94
in m sica
B189 ANONIMO, La betulla 94
B190 La lontananza, FOLK UCRAINO 95 Tocca a te 2 95
B191-B194 Tocca a te 96
B191 IL FA# 3 96
B192 J. P. RAMEAU, Rondò 96
insica
B193 Adiòs mi chaparita, CANTO SUDAMERICANO 97
B194 TRICARICO, Io sono Francesco 97
B195-B200 Tocca a te 98
B195 IL DO# 3 98
B196 IL DO# 4 98
sica
B197 Der Mann 98
B198 G.F. HÄNDEL, Gloria 99
B199 ANONIMO, Mazurka 99
B200 ANONIMO, Buffalo 99
B201-B205 Tocca a te 100
B201 IL SOL4 100
B202 IL LA4 100
B203 ANONIMO, Pop! Goes the weasel 100
B204 A. E E. MORRICONE, Nuovo Cinema Paradiso 101
B205 ANONIMO, Danny Boy 101
B206-B211 Tocca a te 102
B206 IL MIb3 102
B207 IL MIb4 102
B208 IL FA# 4 102
B209 Tulipani 102
B210 P. SIMON, The sound of silence 103
musica
B211 ANONIMO, Charlie is my darling 103
Tocca a te 1 104
B212-B216 Tocca a te 2 105
Tocca a te 110
B217 111
B218 112
B219-B228 Ascolta 113
2.1
2.2
2.3
2.4
Per colpa di chi?
2.5 COSTRUIRE LA PACE
Addio padre e madre, addio
La pace è gioia
B276 Tre tamburini. Trois jeunes tambours
C’era un ragazzo che come me cantava i
You’ve got a friend
Waka Waka
Simply the best
If I were a boy
Girl just want to have
No woman no cry
Ob-La-Di Ob-La-Da
Can’t help falling in love
Viva la vida
Milion years ago
Hallelujiah
B296
B298
B310
What makes you beautiful
Another brick in the wall
The show must go on
A modo tuo
Ma che freddo fa
Vita spericolata
Azzurro
Bandiera gialla
Notti magiche (Un’estate italiana)
Ah che sarà
Casa mia
E la luna bussò
La mia banda suona il rock
Tropicana
Mambo italiano
Sono solo canzonette
Donne
La bambola
Eppure sentire
La cura
Happy hour
Hanno ucciso l’uomo ragno
Onda alta
Occidentali’s karma
B315 PER CANTARE B316
B327 PER CANTARE B328
B330
B340
B342
B345
B347
B349 Per te
Supereroi
Marcia di Purcell
Alleluja di Handel
Inno alla gioia
Improvviso di Brahms
Tema della Moldava
Concerto per violino Shubert
Il ragazzo misterioso
Danza slava n.3
Apri gli occhi
C’è un fiore
Chi sorride lo sa
Di qua di qua
Il vagabondo
Se la neve vien giù
Working on a building. Se fossi un muratore
The wayfaring Stranger. Ramingo vo
Over my head. Sopra di me
Forza che si va
Tornerò
Go down Moses
Alladin. A whole new world
Il re leone. Il cerchio della vita
Barry Lyndon. Sarabanda
B351
B353
B358
B359
B360
B361
B362
B366
B367
B368
B364
B370
B371
B372
B373
B375
PER SUONARE B376 PER CANTARE B377
PER SUONARE B378 PER CANTARE B379
B380
Schilndler
Momenti di gloria
C’era una volta l’America. Tema di
Nkosi sikelel’ i Africa
Israele. Arta Alinu
Tahiti. Hoe ana te uaka
Brasile. Tutu Marambà
B411 Venezuela. La lorita
Allunde Alluya
La Morimorena
B412
B413
B414 La nanita nana
Quando nascette Ninno
Away in a manger (War is over)
Happy Xmas
Magico Natale
Oh Holy night
La piccola mangiatoia
Il piccolo tamburino
Italia Fratelli d’Italia
Regno Unito God save the King
Germania Einigkeit und Recht und Freiheit
Francia La Marseillaise
B415
B416
B417
SUONARE B418 PER CANTARE B419
SUONARE B421 PER CANTARE B422
Come si creano i suoni? Come si propagano?
La membrana di un tamburello percossa si mette a vibrare.
Tali vibrazioni si propagano nell'aria fino a giungere al nostro orecchio.
A queste domande risponde una scienza: l’acustica
La prima informazione che ci offre è che il suono è un fenomeno vibratorio della materia che si trasmette sotto forma di onda sonora
Se facciamo cadere un sassolino in uno specchio d’acqua, vediamo propagarsi le onde. Ogni particella d’acqua si mette a oscillare verticalmente e trasmette il suo moto alle particelle vicine, queste a loro volta a quelle successive, e così via. Ai nostri occhi sembra che l’acqua si sposti sulla superficie, ma è un moto solo apparente. Infatti se mettiamo un turacciolo sull’acqua noteremo che resta sempre allo stesso posto. Quando un corpo solido o fluido riceve un urto si mette a vibrare: e le sue vibrazioni si propagano allo strato d’aria circostante; questo a sua volta mette in vibrazione lo strato successivo, e così via. È così che le vibrazioni della sorgente sonora arrivano fino al nostro orecchio. Il suono si propaga anche attraverso i corpi solidi: lo puoi verificare appoggiando l’orecchio a un’estremità del banco e strofinando leggermente all’estremo opposto. Su questo principio si basa il telefono dei bambini, costruito con due barattoli collegati da un cordino: qui le vibrazioni si trasmettono da un capo all’altro del filo.
La velocità di trasmissione del suono varia a seconda del mezzo attraverso cui si propaga. Nell’aria è di 340 metri al secondo Il suono si propaga anche attraverso i liquidi; e ben lo sanno le nuotatrici del nuoto sincronizzato che quando sono immerse sentono distintamente la musica della loro coreografia. Nel vuoto il suono non si propaga, perché in esso non si possono formare le onde.
Quando un corpo vibra, non produce quasi mai una sola vibrazione. Produce una vibrazione fondamentale, ma anche altre, di minore intensità, che vengono chiamate armonici.
Se la vibrazione fondamentale si percepisce chiaramente, parliamo di suono determinato
Se non la si percepisce, come avviene quando gli armonici sono fitti e creano un suono confuso, abbiamo allora, un suono indeterminato: un rumore
Il flauto, la chitarra o il pianoforte producono suoni determinati; un battito di mani o la finestra che si chiude producono un suono indeterminato.
Ascolta suoni determinati e suoni indeterminati (o rumori). Verifica se sai ben riconoscere gli uni e gli altri:
Il mondo in cui vivi è ricco di rumori. Ma se ascolti attentamente, scopriremo anche suoni determinati. Cercali e registrali col telefonino.
Nelle prime lezioni ti portiamo in un viaggio aereo, a esplorare dall’alto il territorio dei segni musicali. Scoprirai come si distinguono, imparerai a cosa servono e come si chiamano. Nelle lezioni successive scenderemo dal nostro drone, e un po’ alla volta impareremo a prendere confidenza con tutti quei segni, a uno a uno, ce ne serviremo per leggere la musica.
Il primo sguardo dall’alto ci fa vedere un territorio musicale diviso in quattro regioni. In ognuna si coltiva un carattere particolare dei suoni: il timbro, l’intensità, la durata, l’altezza
Come si scrive la musica? Per trascrivere la durata e l’altezza si usa un sistema rigoroso, preciso. L’intensità si indica invece con un sistema solo approssimativo.
Per indicare il timbro ci si limita a scrivere la fonte sonora (per esempio lo strumento che suona) e il modo in cui produrre il suono (per esempio percuotendo o pizzicando).
Se si produce una stessa nota musicale, per esempio un Do con il pianoforte, poi con il flauto, poi con la tromba, si nota una forte differenza tra l’una e l’altra. Questa differenza è legata alla forma dello strumento e alla sostanza (legno, ottone ecc.), di cui è fatto. Questo aspetto del suono si chiama timbro (o colore).
Sentirai una breve sequenza di suoni. Ogni volta la sequenza è ripetuta: riconosci se le due esecuzioni sono prodotte dallo stesso strumento oppure da due strumenti diversi. Sotto ciascuno scrivi S (cioè stesso) quando il secondo strumento è lo stesso del primo; scrivi D (cioè diverso) quando il secondo strumento è diverso dal primo.
Un palloncino che scoppia produce un suono intenso (o forte). Una zanzara ne fa uno debole (o piano). Questo carattere del suono, che l’acustica chiama intensità, dipende dall’ampiezza dell’onda sonora. Naturalmente l’intensità con cui percepiamo il suono dipende anche dalla distanza alla quale ci troviamo: quanto maggiore è la distanza, tanto più debole ci arriva il suono.
Il volume percepito di un suono viene calcolato in decibel, talvolta abbreviato in dB. L’ampiezza delle onde sonore può essere aumentata appoggiando il corpo vibrante a un corpo vuoto: per esempio un elastico teso sopra una scatola.
ascolta 3
Ascolterai dieci coppie di suoni. Nello spazio libero scrivi p se il secondo suono è eseguito più piano del primo; scrivi f se il secondo suono è più forte:
Ascolterai coppie di suoni nelle quali il secondo cresce “dal piano al forte”o diminuisce “da forte a piano” rispetto al primo. Segna nella casella corrispondente se il secondo suono è un crescendo o un diminuendo
Anche quando si parla ci si esprime a piena voce (forte) o a mezza voce (mezzo forte), o sottovoce (piano), o sussurrando (pianissimo). Dipende dalle situazioni e da tante altre cose. Per esempio se vuoi incoraggiare i tuoi campioni preferiti in una gara sportiva la tua voce sarà la più forte possibile. Se vuoi spiegare al vicino di banco la regola che non ha capito, parlerai sottovoce. Gli attori del teatro e del cinema prestano molta attenzione al volume della voce. Ascolta questo breve dialogo, da una commedia dell’autore latino Plauto. Ti accorgi che il primo personaggio parla forte, il secondo sottovoce:
“Che dovrei fare?” “Vai a casa di sua madre, scusati, giura, pregala umilmente”
E adesso il contrario: il primo sussurra, il secondo strilla. È facile capire com’è diversa la situazione da un caso all’altro.
Ascolta questa breve strofa del poeta Giuseppe Giusti. Sopra le parole scrivi i segni dinamici che riconosci:
Dormi Europa, sicura:
più armi e più paura.
Strumento di conquista fu già la guerra; adesso
è affar da computista: vedete che progresso!
Pace a tutta la terra; a chi non compra, guerra!
Se batti un colpo sul banco, il suono è corto All’opposto l’acqua che continua a scendere da un rubinetto produce un suono lungo nel tempo. Viene spontaneo disegnare i due suoni così:
battito
acqua corrente
Se batti un colpo sul banco, il suono è corto. All’opposto l’acqua che continua a scendere da un rubinetto produce un suono lungo nel tempo. Viene spontaneo disegnare i due suoni così:
Suoni corti
Suoni lunghi
Negli ambienti in cui vivi senti tutti i giorni suoni corti e suoni lunghi. Osserva le immagini.
Sotto ciascuna scrivi se il suono che produce è lungo (L) oppure corto (C).
Impariamo a non confondere la velocità dei suoni con la loro intensità. Lento, veloce, accelerando, rallentando si usano per la velocità.
Forte, piano, crescendo, diminuendo si usano per l’intensità.
Le parole riguardanti la velocità vengono chiamate segni agogici. La successione ordinata delle durate prende il nome di ritmo
ascolta 6
Ascolterai dieci sequenze di suoni. Nello spazio libero scrivi lento se la seconda sequenza è più lenta della prima. Scrivi veloce se la seconda sequenza è più veloce della prima. B8
Ora si alternano suoni che procedono da lento a veloce (accelerando) oppure da veloce a lento (rallentando). Riconosci gli uni e gli altri, scrivendo sotto ogni cifra: acc nel primo caso, rall nel secondo caso.
Anche quando si parla ci si esprime velocemente o lentamente, a seconda dei casi. Dipende dalle situazioni. Per esempio se vuoi comunicare con una persona che parla una lingua diversa dalla tua, ti esprimerai parlando lentamente. Quando ripassi in fretta una lezione per la prova del giorno dopo potrai anche scorrere rapidamente il testo. Una categoria di persone che presta molta attenzione alla velocità con cui si parla è quella degli attori.
ascolta 7
Ascolta questa famosa favola dello scrittore latino Fedro. Il primo personaggio parla veloce, il secondo lento. Poi ascoltiamo il contrario: il primo parla lento, il secondo veloce. Come cambierà la situazione da un caso all’altro?
Sospinti dalla sete, erano scesi a bere, lupo e agnello, allo stesso ruscello. Più a monte stava il lupo,
più a valle assai l’agnello.
Ed ecco, il lupo ingordo, l’assassino, cerca un pretesto per attaccar lite: «Tu m’intorbidi l’acqua mentre bevo!»
Timido, quel batuffolo di lana:
«Ma no, scusami lupo, non può essere: l’acqua scorre da te verso me».
Poiché il discorso era giusto, il lupo:
«Sei mesi fa tu m’insultasti!» sèguita.
«Ma come, se non ero ancora nato!»
«Allora fu tuo padre!» E detto fatto, salta addosso all’agnello e te lo sbrana.
Dal nostro drone sentiamo il suono di un fischietto, poi la sirena di una grossa nave. La differenza che salta subito all’orecchio riguarda la loro altezza. Il primo suono è più alto, più acuto del secondo; il secondo è più basso, più grave del primo.
L’acustica ci spiega che l’altezza di un suono dipende dalla frequenza delle vibrazioni del corpo sonoro. I suoni sono tanto più acuti, quanto maggiore è il numero delle vibrazioni. Il numero delle vibrazioni si misura in hertz, spesso abbreviato in Hz. L’orecchio umano può percepire suoni compresi fra 16 e 20.000 hertz. I suoni inferiori a 16 Hz si chiamano infrasuoni; quelli superiori a 20.000 Hz si chiamano ultrasuoni. Certi animali, come i cani o i pipistrelli, percepiscono anche gli ultrasuoni.
Riconosci qual è il più acuto fra i due suoni che ogni volta ascolterai:
è più acuto il primo è più acuto il secondo . B11
a b c d
e f g h
Ora riconosci qual è il più grave fra i tre suoni che volta ascolterai:
è più grave il primo è più grave il secondo è più grave il terzo B12
a b c d e f g h +
Da Cape Canaveral partono missili che volano verso l’alto; finita la missione ricadono. Quando salgono, anche il suono che producono sale, dal grave all’acuto. Quando tornano, anche il loro suono scende. Noi non vediamo se un missile parte verso il cielo, oppure ritorna alla base. Però ce lo dice l’orecchio. Ora ascoltiamo missili che partono e missili che tornano. Riconosci gli uni e gli altri.
B13 +
Il missile è fermo a terra parte verso il cielo ritorna a terra (suono stabile) (suono ascendente) (suono discendente)
a b c d e f g h
Facilmente confondiamo l’intensità con l’altezza. Diciamo alto per dire forte, diciamo basso per dire piano Questo esercizio serve per allenarti a distinguere e usare correttamente i termini. Ascolterai un breve motivo eseguito due volte. Però la seconda volta cambia l’intensità, oppure cambia l’altezza: scopri tu quale di queste due dimensioni cambia ogni volta. Metti una crocetta nella casella corrispondente:
B14 esempi nel secondo motivo cambia
Suoni altezza intensità
a b c d e f g h
Ora che hai imparato a distinguere i suoni in base alle loro proprietà, puoi cimentarti anche tu come compositrice, o compositore. Immagina di commentare con i suoni le scenette che trovi qui sotto.
Per ognuna come sceglieresti l’intensità, la velocità, il timbro, l’altezza?
Usa i termini che hai imparato.
Per il timbro legno metallo membrana
Per l’intensità o volume piano forte crescendo diminuendo
Per la durata e la velocità lento veloce accelerando rallentando
Per l’altezza basso alto ascendente discendente
1. Il temporale si avvicinò sempre più, poi a poco a poco cessò
2. Sono bloccato da un gelido dubbio
3. Angelo era furioso, ma subito capì che non era il caso, e si calmò
4. Un annuncio sensazionale interrompe la festa
5. Quando entro in casa il mio cagnolino salta dalla felicità
6. Nel cielo appare all’improvviso un luminoso arcobaleno intensità o volume durata e velocità altezza
La civiltà mesopotamica, nel territorio mediorientale tra i fiumi Tigri ed Eufrate, fu la prima a trovare il sistema di scrivere le parole. La scrittura fu l’invenzione geniale che condurrà alla civiltà del nostro tempo, fissando le regole di convivenza, le leggi e le norme di quelle antiche società umane.
Così come in quel lontano tempo le persone parlavano come noi oggi, allo stesso modo le persone facevano musica, con la voce e con gli strumenti.
I primi segni, per scrivere e fare musica risalgono alla fine del primo millennio dopo Cristo, in pieno Medioevo. Come ti spieghi questo ritardo rispetto al linguaggio verbale? Fra le tante risposte a noi ne basta una: mentre le parole erano necessarie per impedire, o almeno limitare, i conflitti, la musica era soprattutto fonte di benessere, di festa, di amicizia.
«Stai lontano da chi non ama la musica», dicevano gli antichi. Se gli alfabeti sono necessari per frenare le violenze, non servono segni per esprimere con la voce o con uno strumento la gioia e il piacere di cantare e suonare. Ma da quando esiste il modo di scrivere i suoni, ognuno di noi può imparare rapidamente a diventare padrone del linguaggio musicale: guardando i suoi segni speciali imparerai a sentire i suoni che esprimono e a riprodurli con la voce o con uno strumento.
La durata dei suoni si indica con segni che si chiamano semplicemente figure di durata; oppure valori.
Non indicano una durata assoluta, per esempio mezzo secondo, ma una durata relativa: ossia una durata dimezzata rispetto alla figura precedente.
Queste sono le figure più usate. La loro durata è resa evidente dalla lunghezza dei segmenti posti a lato:
Queste sono le figure più usate. La loro durata è resa evidente dai segmenti posti a lato:
Queste sono le figure più usate. La loro durata è resa evidente dai segmenti posti a lato:
Semibreve
Semibreve
Minima
Minima
Queste sono le figure più usate. La loro durata è resa evidente dai segmenti posti a lato:
Semiminima
Semiminima
Croma
Croma
Semibreve
Semicroma
Semicroma
Minima
Biscroma
Biscroma
Semiminima
Croma
Semicroma
Biscroma
Per esempio se si stabilisce che la semibreve (b) dura quattro secondi, la minima (h) ne durerà due, la semiminima ( ) uno; e così via. Per convenzione, il segno della semibreve è usato come unità alla quale riferire tutte le durate inferiori. Per questa ragione la semibreve si chiama anche intero: = 1
Per esempio se si stabilisce che la semibreve (b) dura quattro secondi, la minima (h) ne durerà due, la semiminima ( ) uno; e così via. Per convenzione, il segno della semibreve è usato come unità alla quale riferire tutte le durate inferiori. Per questa ragione la semibreve si chiama anche intero: = 1
Come hai letto sopra, ogni segno che vedi dall’alto in basso indica un suono che dura la metà del precedente. Per esempio, se si stabilisce che la semibreve ( Semibreve ) dura quattro secondi, la minima ( Minima ) ne durerà due, la semiminima ( Semiminima ) uno; e così via.
Verifica questi rapporti tra le figure di durata:
Verifica questi rapporti tra le figure di durata:
NOMI
Il segno della semibreve è usato come unità alla quale riferire tutte le durate inferiori. Per questa ragione la semibreve si chiama anche intero: Semibreve = 1
NOMI FIGUREDURATA FIGURA DI RIFERIMENTO (INTERO)
FIGUREDURATA FIGURA DI RIFERIMENTO (INTERO)
Per esempio se si stabilisce che la semibreve (b) dura quattro secondi, la minima (h) ne durerà due, la semiminima ( ) uno; e così via. Per convenzione, il segno della semibreve è usato come unità alla quale riferire tutte le durate inferiori. Per questa ragione la semibreve si chiama anche intero: = 1
Minima h metà di
Minima h metà di
Verifica questi rapporti tra le figure di durata:
Verifica questi rapporti tra le figure di durata:
Semiminima q quarto di
Croma ottavo di
Semicroma s sedicesimo di Biscroma z trentaduesimo di
Minima h metà di Semiminima q quarto di
Semiminima q quarto di Croma ottavo di Semicroma s sedicesimo di Biscroma z trentaduesimo di
Intero, metà, quarto, ottavo, sedicesimo, trentaduesimo sono anche i nomi che si usa dare alle figure di durata, al posto di semibreve, minima, semiminima, croma, semicroma, biscroma.
Intero, metà, quarto, ottavo, sedicesimo, trentaduesimo sono anche i nomi che si usa dare alle figure di durata, al posto di semibreve, minima, semiminima, croma, semicroma, biscroma.
Croma ottavo di Semicroma s sedicesimo di Biscroma z trentaduesimo di
Le figure di pausa
Le figure di pausa
Intero, metà, quarto, ottavo, sedicesimo, trentaduesimo sono anche i nomi che si usa dare alle figure di durata, al posto di semibreve, minima, semiminima, croma, semicroma, biscroma.
Una musica è fatta normalmente anche di silenzi, di pause. Anche di queste bisogna indicare la durata, cosa che si fa con le figure di pausa:
Una musica è fatta normalmente anche di silenzi, di pause. Anche di queste bisogna indicare la durata, cosa che si fa con le figure di pausa:
Intero, metà, quarto, ottavo, sedicesimo, trentaduesimo sono anche i nomi che si usa dare alle figure di durata, al posto di semibreve, minima, semiminima, croma, semicroma, biscroma
Pausa di semibreve W
Pausa di semibreve W
Pausa di minima H
Le figure di pausa
Pausa di minima H
Pausa di semiminima Q
Pausa di semiminima Q
Una musica è fatta normalmente anche di silenzi, di pause. Anche di queste bisogna indicare la durata, cosa che si fa con le figure di pausa:
Pausa di croma E
Pausa di croma E
Pausa di semibreve
Pausa di semicroma S
Pausa di semicroma S