Carlo Delfrati • Maria Luisa Merlo
Domenico Bellissimo
Carlo Delfrati • Maria Luisa Merlo
Domenico Bellissimo
EDUCAZIONE CIVICA
brani e canzoni per affrontare le nuove linee
guida di educazione civica
Gruppo Editoriale ELi
La
ORIENTAMENTO
orientarsi alle scelte future attraverso le interviste a chi lavora nel mondo musicale
Il piacere di apprendere
LEGGI L’ESSENZIALE
studiare su due livelli per acquisire competenze
Carlo Delfrati • Maria Luisa Merlo
Domenico Bellissimo
AGruppo Editoriale ELi
Il piacere di apprendere
Il Gruppo Editoriale ELi offre proposte editoriali che coprono tutti i gradi e i rami scolastici, all’insegna della qualità, del rigore e dell’innovazione.
Percorsi didattici con attività pratiche che mirano ad approfondire i principali strumenti di IA generativa per favorirne un utilizzo critico e consapevole.
Progetto di ricerca costante che mira a eliminare gli stereotipi di genere dalle nostre pubblicazioni ponendo particolare attenzione alla scelta dei contenuti, a una valutazione iconografica ragionata e all’utilizzo di un linguaggio testuale inclusivo.
Sviluppo di una cultura dell’inclusione attraverso contenuti accessibili e adeguati ai diversi stili di apprendimento.
Approccio educativo e formativo volto a favorire la conoscenza di sé, delle proprie attitudini e delle proprie capacità oltre a sviluppare le competenze non cognitive e trasversali necessarie per le scelte del futuro.
secondo le NUOVE Linee guida
Aggiornamento e ampliamento dei nuclei tematici attorno ai quali si articolano le competenze e gli obiettivi di apprendimento: Costituzione, Sviluppo economico e sostenibilità, Cittadinanza digitale.
Attivazione del pensiero scientifico e computazionale, approccio interdisciplinare e laboratoriale, sviluppo della competenza multilinguistica, attraverso attività STEM, STEAM e CLIL.
Acquisizione delle competenze digitali e dell’alfabetizzazione informatica come aiuto all’inclusione sociale e alla cittadinanza attiva.
Percorsi incentrati sullo sviluppo di empatia e di competenze relazionali che arricchiscono la consapevolezza del vissuto personale mettendolo in relazione con la realtà circostante.
Gruppo Editoriale ELi
Il nuovo corso di musica vivo, contemporaneo, al passo con le tendenze musicali e le tecnologie di oggi.
Sai qual è la differenza tra udire e ascoltare? E come si classificano gli strumenti musicali? Ed è possibile affrontare temi di cittadinanza e sostenibilità attraverso la musica? Con gli “orizzonti della musica” potrai approfondire tutti questi aspetti, imparare ad ascoltare e sviluppare soft e life skills.
15 tra professionisti e professioniste del mondo musicale raccontano in podcast e videopodcast la loro esperienza di crescita professionale. Sarà un modo per conoscere tè stesso, interrogarti sulle tue attitudini e scoprire professioni curiose e interessanti del campo musicale.
Come è cambiata la musica nel tempo? La musica di ogni epoca storica è il risultato di eventi storici, fenomeni sociali, economici, politici e artistici. Conoscerai la “musica nella storia” confrontando opere d’arte e musica e attraverso l’ascolto in due mosse: il senso di una musica, cioè il cosa esprime, e i suoi aspetti tecnici, il come lo esprime.
In questa sezione imparerai gli aspetti “tecnici” dalla musica, le regole che permettono alla varietà di suoni di comporsi in infiniti modi e a suonare il
flauto, la chitarra, l’ukulele, la tastiera e la batteria
Una ricca antologia di brani da suonare e cantare attraverso i quali affrontare gli argomenti delle nuove linee guida di educazione civica . Come dice il titolo di questo corso, è un repertorio vivo e al passo con i generi musicali più nuovi.
Tutti i brani sono fruibili sull’app inmusica in musica .
Con questo volume potrai affrontare il ripasso dei contenuti storici, anche in inglese, cimentarti con compiti di realtà, attività che prevedono l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e attività per lo sviluppo delle competenze musicali, organizzare un’orchestra di classe grazie ai numerosi brani per coro e orchestra. L’inserimento di spartiti di body percussion fanno di questo volume un vero strumento inclusivo!
Sono tutti accessibili attraverso
il qr code o l’app librARsi
• lezioni in power point
• pillole d’autore
• videobiografie dei compositori
• podcast e videopodcast con volti noti del panorama musicale
• audiosintesi e esercizi interattivi
• letture CLIL
• basi musicali
A1-A6 Ascolta 1, 18
A7-A8 Ascolta 2, 19
A9-A11 Ascolta 1, 21
A12-A14 Ascolta 1, 21
A15-A17 Ascolta 2, 21
A18-A20 Ascolta 2, 21
A21 FRANZ JOSEPH HAYDN Sinfonia La sorpresa, 24
A22 OTTORINO RESPIGHI
Pini di Roma. I pini della Via Appia, 24
A23-A24 LEOPOLD MOZART
Sinfonia dei giocattoli, Terzo movimento., 25
A25 EDVARD GRIEG Peer Gynt, Nell’antro del Re della montagna, 25
A26-A28 MODEST MUSORGSKIJ
Quadri di un’esposizione, Passeggiata, 26
A29 DAN ROUSE The Avatar, 27
A30 KRZYSZTOF PENDERECKI Fluorescenze, 27
A31 LUDWIG VAN BEETHOVEN Inno alla gioia, 28
A32-A35 Ascolta 4, 28
A36 GIUSEPPE VERDI Rigoletto, 29
A37 PËTR IL’IČ ČIAJKOVSKIJ Sinfonia n° 6, 29
A38 RICHARD WAGNER Parsifal, 29
A39 GEORGES BIZET La marcia dei Re, 29
A40 FRANCISCO TÁRREGA Ricordo dell’Alhambra, 30
A41-A49 ASCOLTA 1, 35
A50-A51 ASCOLTA 2, 36
A52-A54 SERGEI PROKOF’EV Alexander Nevsky, 37
A55-A58 LEONARD BERNSTEIN West Side Story, 40
A59-A64 ASCOLTA 3, 42
A65-A70 GEORGE GERSHWIN Porgy and Bess, Suite, 44
A71 CLAUDE MICHEL SCHOENBERG Les Miserables, 45
A72-A76 GEORGES BIZET Carmen, 46
A77-A79 GIUSEPPE VERDI Otello, 49
A80-A81 GIUSEPPE VERDI Rigoletto, 50
A82 HEITOR VILLA-LOBOS Erosão. Erosione, 51
A83 EDGAR VARESE Desert, 51
A84 LUDWIG VAN BEETHOVEN Sinfonia n° 6, Pastorale, primo movimento, 52
A85 BESSIE SMITH Boweavil Blues, 52
A86 MESSIAEN Turangalila, 52
A87 RALPH VAUGHAN WILLIAMS Le vespe, Introduzione, 53
A88 MICHAEL NYMAN Where the bee dances, 53
A89 LEONARDO BALADA Guernica, 54
A90 BENJAMIN BRITTEN Il Requiem della guerra, 55
A91-A92 MASAO OKHI Sinfonia Hiroshima, 55
A93 LUDWIG VAN BEETHOVEN Nona sinfonia, Quarto movimento, 56
A94 AARON COPLAND Fanfara per l’uomo comune, 56
A95 MIECZYSŁAW WEINBERG The banners of peace, 56
2.7
3.1
3.2
3.3
A96 G.F.HANDEL Gavotta HWV 604, 63
A97 DEBUSSY Syrinx, 63
A98 AARON COPLAND Concerto per clarinetto, 65
A99 JOHANN SEBASTIAN BACH Preludio n. 1, 65
A100 GENE AMMONS My romance, 65
A101 ALESSANDRO MARCELLO
Concerto per oboe e archi, Adagio, 67
A102 AMILCARE PONCHIELLI
Concertino per corno inglese e arpa, 67
A103 HECTOR BERLIOZ Sinfonia fantastica, Adagio, 67
A104 GIOACHINO ROSSINI Duetto per fagotto e controfagotto, 67
A105 VILLA LOBOS Canzone tipica brasiliana n.4, 68
A106 ASTOR PIAZZOLLA Oblivion, 68
A107 JEREMIAH CLARKE Voluntary, 71
GAETANO DONIZETTI
Don Pasquale, Preludio, Atto secondo, 71
A108 DMITRIJ ŠOSTAKÓVIC Valzer, 71
A109 FELIX MENDELSSOHN-BARTHOLDY
Sogno di una notte di mezza estate, Notturno, 71
A110 VITTORIO MONTI Czarda, 71
A111 OLIVIER MESSIAEN Da La natività del Signore, Dieu parmi nous, 75
A112 ANONIMO Scotland the brave, 75
A113 ENRIQUE GRANADOS Cancion de Mayo, 78
A114 GEORGE LENTZ Caeli enarrant, 78
A115 LEOPOLD WEISS Bourrée, 78
A116 EDUARDO DI CAPUA O sole mio, 78
A117 ANONIMO Cripple Creek, 78
A118 JACQUES IBERT Scherzetto, 79
A119 JOHANN SEBASTIAN BACH
Fuga n2 in do minore dal Clavicembalo ben temperato, 79
A124 JOHANN SEBASTIAN BACH
Ciaccona dalla partita n 2 per violino solo, 81
A125 GABRIEL FAURÉ Elegia per viola e pianoforte, 81
A126 GIOACHINO ROSSINI Duetto, 81
A124 FANNY MENDELSSOHN-BARTHOLDY
Sonata per pianoforte, 83
A125 SCOTT JOPLIN Pine Apple Rag, 83
A126 JOHN CAGE Sonata X per pianoforte preparato, 83
7.
6.2
A127 P. I. ČAJKOVSKIJ Danza della fata confetto, 86
A128 DMITRIJ KABALEVSKIJ I commedianti. Galop, 86
A129 LIONEL HAMPTON Flying Home, 86
A130 JOHANN SEBASTIAN BACH Preludio, 86
A131 CHRISTOPHER WALKER
The Tragedy of the Young Soldier, 89
A132 JOHN CAGE Le percussioni infinite, 89
A133 KARLHEINZ STOCKHAUSEN Telemusik, 90
A134 BENJAMIN BRITTEN Guida del giovane all’orchestra, 94
A135 JOHN PHILIP SOUSA The Washington Post March, 96
1. La musica nell’Alto medioevo
1.1 La vita nei castelli e nelle abbazie
1.2 La musica come tradizione orale
1.3 L’invenzione della prima scrittura musicale
2. Il canto gregoriano
2.1 Papa Gregorio Magno stabilisce la liturgia cristiana
2.2 I caratteri del canto gregoriano
GUIDO D’AREZZO , 115
ILDEGARDA DI BINGEN , 117
3. La musica nel Basso Medioevo
3.1 La trasformazione del canto gregoriano
3.2 L’ Ars antiqua
PEROTINO , 119
4. La musica profana
4.1 I menestrelli
4.2 Il mondo dei trovatori
RAIMBAULT DE VAQUEIRAS , 121 ADAM
5. Le canzoni goliardiche
3. Il mondo greco e romano 107
4. Il silenzio dei mondi lontani 108
A136 ANONIMO A solis ortu , 111
A137 PIERRE DE LA RUE Kyrie, 111
A138 GUIDO D’AREZZO Inno a san Giovanni, Ut queant laxis, 116
A139 ILDEGARDA VON BINGEN Ave Generosa, 117
A140 PEROTINO Sederunt principes. I principi si sedettero, 119
A141 RAIMBAULT DE VAQUEIRAS Kalenda maya, 121
A142 ADAM DE LA HALLE Jeu de Robin et Marion, 122
A143 ANONIMO Carmina Burana, Bache bene venies, 124
A144 GUILLAUME MACHAUT Douce dame jolie, 126
A145 FRANCESCO LANDINO La primavera, 127
umano
1. Lo svago degli aristocratici
1.1 Danze e ambienti
1.2 La bassa danza
1.3 Pavana e gagliarda
2. Il trionfo della polifonia
2.1 La musica nelle corti italiane
2.2 Tecniche di contrappunto
GUILLAUME DUFAY , 136
3. Le melodie scherzose e orecchiabili
3.1 Le villotte e le frottole
3.2 La chanson
JOSQUIN DESPRES , 138
ALESSANDRO STRIGGIO , 139
4. La stampa musicale
4.1 La rivoluzione della stampa
5. Il Cinquecento: il secolo del madrigale
5.1 La ricerca dei musicisti
5.2 Il madrigale
JACQUES ARCADELT , 142
6. Travestimenti e madrigalismi
6.1 Il contrafactum
6.2 La musica traduce le parole: il
LUCA MARENZIO , 144
GESUALDO DA VENOSA , 145
7. La musica sacra
7.2 Il canto polifonico a cappella
GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINA , 148
ORLANDO DI LASSO , 149
8. Gli strumenti nel Rinascimento
8.1 I primi albori della musica strumentale
GIOVANNI GABRIELI , 151
1. La nascita del melodramma
1.1 Il recitar cantando
1.2 Un nuovo linguaggio
CLAUDIO MONTEVERDI , 159
2. Il successo del melodramma
2.1 La diffusione del melodramma
2.2 Dai palazzi ai teatri pubblici
HENRY PURCELL , 162
JEAN BAPTISTE LULLY , 163
3. La musica strumentale
3.1 Nasce un nuovo repertorio
3.2 L’importanza del violino e dell’organo
3.3 I nuovi generi strumentali
ARCANGELO CORELLI , 166
GIROLAMO FRESCOBALDI , 168
4. Gli spettacoli sacri
4.1 Nascono gli
A146 PEROTINO Frammento, 131
A147 GUILLAUME DUFAY Kyrie, 131
A148 LAURO, 134
A149 GUILLAUME DUFAY Donnés l’assault, 136
A150 JOSQUIN DESPRÈS Scaramella va alla guerra , 138
A151 ALESSANDRO STRIGGIO Il gioco di primiera, 139
A152 JACQUES ARCADELT Ave Maria, 142
A153 La pastorella/Il fraticello
A154 LUCA MARENZIO O tu che fra le selve, 144
A155 GESUALDO DA VENOSA Luci serene e chiare, 145
A156 MARTIN LUTERO Ein feste Burg, 146
A157 J.S. BACH Chorale das Wort sie sollen lassen stahn cantata BWV n 80, 147
A158-A162 GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINA
Veni sponsa Christi, 148
A163 ORLANDO DI LASSO Olà o che bon eco Olà, oh che bon’eco, 149
A164 GIOVANNI GABRIELI La spiritata, 151
A165 BARTOLOMEO TROMBONCINO
Zephiro spira e’l bel tempo rimena, 155
A166 GIROLAMO FRESCOBALDI Capriccio sopra il cucco, 155
A167-A168 CLAUDIO MONTEVERDI Il combattimento di Tancredi e Clorinda, 160
A169 HENRY PURCELL Abdelazer, Intermezzo, 162
A170 JEAN-BAPTISTE LULLY Armida, Ouverture, 163
A171 ARCANGELO CORELLI Sonata La follia, 166
A172 GIROLAMO FRESCOBALDI Toccata Quarta per organo, 168
1. L’opera lirica e l’opera buffa
1.1 Lo svago del Settecento
1.2 Il mestiere del librettista
1.3 Gli intermezzi comici
GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI , 178
2. Alla corte dei Luigi di Francia
2.1 Arte versus natura
2.2 Italia versus Francia
3. Una sfida sul pentagramma
3.1 La riforma del melodramma
3.2 I principi della riforma
CHRISTOPH WILLIBALD GLUCK , 183
4. Le novità della musica strumentale
4.1 I generi strumentali
4.2 L’espressione degli “affetti”
4.3 Le regole essenziali della fuga
FRANC¸OIS COUPERIN , 188 DOMENCO SCARLATTI , 190
ANTONIO VIVALDI , 191 GEORG FRIEDRICH HÄNDEL , 194
JOHANN SEBASTIAN BACH , 197
CARL PHILIPP EMANUEL BACH , 208 JOHANN CHRISTIAN BACH , 209
1. La musica dell’età classica
1.1 Le possibilità espressive
1.2 I generi
1.3 Le forme
LUIGI BOCCHERINI , 214
2. La sinfonia
2.1 La storia della sinfonia
FRANZ JOSEPH HAYDN , 217 WOLFGANG AMADEUS MOZART , 220
LUDWIG VAN BEETHOVEN , 226
L’età dei sentimenti e delle emozioni
L’età della libertà
1. La musica romantica
1.1 La musica strumentale romantica
1.2 Il virtuosismo strumentale
1.3 L’orchestra
1.4 Il tema conduttore e la melodia infinita
NICCOLÒ PAGANINI , 238
2. Il poema sinfonico
FRANZ LISZT , 241 HECTOR BERLIOZ , 243
FRYDERYK CHOPIN , 246 FELIX MENDELSSHON- BARTHOLDY , 248
FANNY MENDELSSHON , 250 FRANZ SCHUBERT , 251
ROBERT SCHUMANN , 253 CLARA WIECK SCHUMANN , 256
JOHANNES BRAHMS , 257
3. L’opera lirica
3.1 La musica e la parola
3.2 Le forme del teatro musicale
3.3 Le parti dell’opera
A173 FRESCOBALDI Ricercare Sesto, 173
A174 HÄNDEL Suite n. 5, Quarto mov. Fabbro armonioso., 173
A175 GIOVANNI PERGOLESI
La serva padrona: Stizzoso mio stizzoso, 179
A176 GIOVANNI PERGOLESI
La serva padrona, Stare a letto, 180
A177 GIOVANNI PERGOLESI
La serva padrona, Sempre in contrasti, 180
A178 CHRISTOPH WILLIBALD GLUCK
Orfeo ed Euridice: Che farò senza Euridice, 183
A179 CHRISTOPH WILLIBALD GLUCK
Orfeo ed Euridice, Chi mai dell’Erebo, 184
A180-A184 FRANÇOIS COUPERIN I fasti della grande e antica Mxnxstrxndxsx, 188
A185 DOMENICO SCARLATTI Sonata K 380, 190
A186-A198 ANTONIO VIVALDI Concerti delle stagioni, 191
A199-A203 GEORG FRIDERIC HÄNDEL Musica sull’acqua. Suite, 195
A204-A208 JOHANN SEBASTIAN BACH
Suite per orchestra n° 2, Danze, 198
A209 JOHAN SEBASTIAN BACH
Suite per orchestra n°3. Aria sulla quarta corda, 200
A210 JOHAN SEBASTIAN BACH
La cantata del caffè. Finale, 200
A211 JOHAN SEBASTIAN BACH Cantata BWV 147, 201
A212 JOHAN SEBASTIAN BACH Arte della fuga, 205
A213 WOLFGANG AMADEUS MOZART
Sonata per pianoforte K 545, 205
A214 CARL PHILIPP EMANUEL BACH
Sinfonia amburghese, 208
A215 JOHANN CHRISTIAN BACH
Sinfonia op. 9 n. 2. Andante, 209
A216 LUIGI BOCCHERINI
La ritirata di Madrid, per quintetto d’archi, 215
A217 LUIGI BOCCHERINI
Quintetto G 448, per chitarra e archi, Fandango, 215
A218 FRANZ JOSEPH HAYDN
Sinfonia n. 100, I° Movimento, 217
A219 FRANZ JOSEPH HAYDN
Sinfonia n° 100, II° movimento, 218
A220-A221 FRANZ JOSEPH HAYDN
Sinfonia n° 100, III° e IV° movimento, 219
A2229-A224 WOLFGANG AMADEUS MOZART
Serenata K 239, Rondò, 221
A225-A228 WOLFGANG AMADEUS MOZART Concerto per pianoforte e orchestra n. 21 K 467, Andante, 221
A229-A234 WOLFGANG AMADEUS MOZART
Il flauto magico, Ouverture, 222
A235 WOLFGANG AMADEUS MOZART
Il flauto magico, Il catturapasseri, 223
A236 WOLFGANG AMADEUS MOZART
Il flauto magico, Colomba o tortorella, 224
A237 WOLFGANG AMADEUS MOZART
Il flauto magico, L’amore trionfa, 224
A238-A239 LUDWIG VAN BEETHOVEN Settimino op. 20, Minuetto, 227
A240-A242 LUDWIG VAN BEETHOVEN Sonata per pianoforte n. 23, op. 57. Terzo movimento., 227
A243-A244 LUDWIG VAN BEETHOVEN Sinfonia n. 5 op. 67, 228
A245 WOLFGANG AMADEUS MOZART Quartetto, K 387, 233
A246 FRYDERIK CHOPIN Preludio, op. 28 n° 13, 233
A247-A248 NICCOLÒ PAGANINI
Capriccio op. 1 n. 9 e n. 5, per violino, 239
A249 FRANZ LISZT Mazeppa, 241
A250-A256 HECTOR BERLIOZ Sinfonia fantastica, 243
A257-A261 FRYDERYK CHOPIN Preludi op. 28: n. 3, 4, 10, 11, 16, 246
A262-A263 FRYDERYK CHOPIN Due studi, op. 25 n. 9 e op. 10 n. 3, 247
A264 FELIX MENDELSSOHN-BARTHOLDY
Sinfonia italiana, presto Salterello, 249
GIOACHINO ROSSINI , 261 GAETANO DONIZZETTI , 263
VINCENZO BELLINI , 264 GIUSEPPE VERDI , 265
RICHARD WAGNER , 268
Una nuova età dell’oro
L’età del progresso e della tecnologia
JOHANN STRAUSS , 276
1. Dalla musica nazionale al folklore
1.1 Nascono le scuole nazionali
1.2 La scuola russa
MODEST MUSORGSKIJ , 278 NIKOLAJ RIMSKIJ-KORSAKOV , 280
2. Il linguaggio del corpo
2.1 Il balletto
2.2 Il balletto russo
PETR IL’IČ ČAJKOVSKIJ , 283 ANTONIN DVOŘÁK , 287
ENRIQUE GRANADOS , 289 JAN SIBELIUS , 291
3. Nuovi linguaggi musicali e artistici
3.1 Nasce il verismo musicale
3.2 I fermenti artistici della Belle Époque
GIACOMO PUCCINI , 294 GEORGES BIZET , 297
4. Debussy e Mahler: due fari proiettati sul Novecento
CLAUDE DEBUSSY , 300 GUSTAV MAHLER , 302
della sperimentazione
L’età delle guerre mondiali (1900- 1945)
AMY BEACH , 310 MAURICE RAVEL , 311
OTTORINO RESPIGHI , 313 IGOR STRAVINSKIJ , 315
DIMITRIJ ŠOSTAKOVIČ , 318 CHARLES IVES , 320 MANUEL DE FALLA , 321
1. Il nuovo spettacolo musicale
1.1 Un nuovo tipo di balletto
1.2 Un nuovo genere: il musical
GEORGE GERSHWIN , 324
2. Una rivoluzione fra i suoni
2.1 La musica tonale in discussione
2.2 La dodecafonia
ARNOLD SCHÖNBERG , 327
di improvvisare
1. Work song, spiritual e la nascita
1.1 I work
1.2 Gli
1.3 I
2. L’anima del blues
2.1 Dalle campagne alle città
2.2 Un nuovo colore
2.3 Dalla voce allo strumento
A265-A266 FANNY MENDELSSOHN Lied, 250
A267-A274 FRANZ SCHUBERT Sinfonia n° 8. Primo movimento, 251
A275-A279 ROBERT SCHUMANN Carnaval, 254
A280 ROBERT SCHUMANN Concerto per pianoforte e orchestra, op. 54. Allegro affettuoso. Esposizione, 255
A281 CLARA WIECK SCHUMANN
Scherzo in do minore op. 14, 256
A282 JOHANNES BRAHMS
Concerto per violino e orchestra, Adagio, 258
A283-A285 GIOACHINO ROSSINI
Il Barbiere di Siviglia Finale atto primo, 261
A286 GAETANO DONIZETTI
L’elisir d’amore, Una furtiva lacrima, 263
A287 VINCENZO BELLINI Norma, 264
A288 GIUSEPPE VERDI Il trovatore, Scena del terzo atto., 266
A289-A291 RICHARD WAGNER
Walkiria, La cavalcata delle Valchirie, 269
A292 CLARA WIECK-SCHUMANN Notturno, 273
A293 CLAUDE DEBUSSY Danseuse des Delphes, 273
A294 JOHANN STRAUSS Valzer Rosen ausdem Suden, 273
A295-A296 MODEST MUSORGSKIJ
Boris Godunov, Scena dell’Incoronazione, 279
A297 NIKOLAJ RIMSKIJ-KORSAKOV
La grande Pasqua russa, 281
A298-A304 PËTR IL’IČ ČAJKOVSKIJ Lo Schiaccianoci, 283
A305-A313 ANTONIN DVOŘÁK Sinfonia dal Nuovo Mondo, 287
A314-A316 ENRIQUE GRANADOS Goyescas, 287
A317 JAN SIBELIUS Finlandia, 292
A318-A320 GIACOMO PUCCINI Gianni Schicchi, 295
A321-A324 GEORGES BIZET Giochi di bambini, 295
A325 CLAUDE DEBUSSY La Mer, 301
A326-A328 GUSTAV MAHLER Sinfonia n.2 Finale, 302
A329 DARIUS MILHAUD Le Boef sur le toit, 307
A330 REBECCA CLARKE Piano trio, Allegro vigoroso, 307
A331 AMY BEACH Sinfonia Gaelica, II movimento: Alla siciliana- allegro vivace- andante, 310
A332 MAURICE RAVEL La valse, Parte prima e terza, 312
A333-A336 OTTORINO RESPIGHI Fontane di Roma, 313
A337-A342 IGOR STRAVINSKIJ Petruška, 316
A343-A354 DIMITRIJ ŠOSTAKÓVIC
Sinfonia di Leningrado: L’assedio, 319
A355 CHARLES IVES Il campo del Generale Putnam, 320
A356-A359 MANUEL DE FALLA Il cappello a tre punte, 322
A360 GEORGE GERSHWIN Un americano a Parigi, 325
A361 ARNOLD SCHÖNBERG Un sopravvissuto di Varsavia, 328
A362 SIDNEY BECHET Old school, 333
A363 JOHN COLTRANE After the rain, 333
A364 ANONIMO Roll Jordan roll, 336
A365 JOHN HURT
Since I’ve laid my burdens down Mississippi, 337
3. Il ragtime
3.1 Un nuovo strumento per il
3.2 Un nuovo genere
SCOTT JOPLIN , 339
4. Alla scuola degli afroamericani
4.1 Il Dixieland
4.2 La libertà di improvvisare
LOUIS ARMSTRONG , 341
5. Le big band e lo swing
5.1 Le big band
5.2 Lo swing
LEON “BIX” BEIDERBECKE , 343 BENNY GOODMAN , 344
DUKE ELLINGTON , 345
6. Gli anni folli
6.1 Il charleston
7. Contro un jazz di massa
7.1 Il bepop
7.2 Le piccole formazioni
GLENN MILLER , 347 CHARLIE PARKER , 349
8. La reazione al bebop
8.1 Il cool jazz
9. Un jazz più libero
9.1 Il free jazz
9.2 Nuove contaminazioni
MILES DAVIS , 352 ORNETTE COLEMAN , 353
JOHN COLTRANE , 354
10. Grandi voci femminili
L’Età dello sperimentalismo
L’età della guerra fredda
1. Gli sperimentatori
1.1 La musica aleatoria
1.2 La musica seriale e il
1.3 Minimalismo
1.4 Il gusto del colore strumentale
BENJAMIN BRITTEN , 364 KRZYSZTOF PENDERECKI , 366
BRUNO MADERNA , 368 GYÖRGY LYGETI , 369
2. I miracoli dell’elettronica
2.1 I primi esperimenti
2.2 La musica concreta
2.3 La musica elettronica
LUCIANO BERIO , 371 STEVE REICH , 372
KAIJA SAARIAHO , 373
1. Un genere di intrattenimento
1.1 La musica degli anni Cinquanta
A366 SCOTT JOPLIN Maple leaf rag, 339
A367 ANONIMO Livery stable blues. Il blues della stalla, 340
A368-A363 LOUIS ARMSTRONG S.O.L. Blues, 341
A369 LEON “BIX” BEIDERBECKE Davenport Blues, 343
A370 BENNY GOODMAN Sing sing sing, 344
A371 DUKE ELLINGTON Take the A train, 345
A372 JAMES P. JOHNSONS The Charleston, 346
A373 GLENN MILLER Chattanooga Choo Choo, 347
A374 DIZZY GILLESPIE 52ND Street Theme, 348
A375 CHARLIE PARKER Now’s the time, 349
A376 GERRY MULLIGAN Jeru, 350
A377 MILES DAVIS So what, 352
A378 ORNETTE COLEMAN W.R.U., 353
A379 JOHN COLTRANE Blue Train., 354
A380-A385 GEORGE GERSHWIN Summertime, 355
A386 PHILIP GLASS String quartet, 359
A387 PHILIPPE MANOURY Prologo, 359
A388 BENJAMIN BRITTEN War requiem, Dies irae, 364
A389-A390 KRZYSZTOF PENDERECKI Trenodia per le vittime di Hiroshima, Introduzione e Finale, 366
A391 BRUNO MADERNA Continuo, 368
A392 GYÖRGY LIGETI Continuum, 369
A393 LUCIANO BERIO Sequenza 4 per pianoforte, 371
A394 STEVE REICH New York Counterpoint III, 372
A395 KAIJA SAARIAHO Nymphea, “Jardin secret III”, 373
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L’udito è un informatore prezioso sulla realtà che ci circonda: ci fa capire se una cosa sta ferma, se si avvicina o si allontana, se sta su o giù, se è grossa o piccola. Ogni suono ha precise caratteristiche che ne definiscono l’identità. Dal suono che produce possiamo, a volte, facilmente immaginare l’oggetto che lo ha generato.
Con il termine suono si indica abitualmente una percezione sonora piacevole, mentre la parola rumore indica una percezione spiacevole. Il modo più corretto per classificare il mondo sonoro che ci circonda è assegnare a ciascun fenomeno acustico la giusta definizione:
• si parla di effetto sonoro per indicare qualsiasi fenomeno acustico;
• si dice suono determinato un suono intonato che può essere cantato, cioè ripetuto con la voce o con uno strumento musicale;
• si dice suono indeterminato o rumore un effetto sonoro confuso, dove non si riconosce un suono determinato.
Nel tempo l’udito ha imparato a riconoscere suoni e rumori molto diversi da quelli dell’ambiente naturale a cui era abituato. Adesso pensa alla tua esperienza quotidiana. Ogni giorno arrivano al tuo orecchio suoni e rumori di ogni genere:
• in casa: gli elettrodomestici, il trillo del telefono, il suono della caffettiera, l’aspirapolvere…
• in strada: il motore acceso delle auto, i clacson che suonano nel traffico, i lavori stradali…
• a scuola: le voci, le porte che si chiudono, la cam panella…
• nei luoghi naturali: la pioggia, il vento, i tuoni…
Molte delle invenzioni che rendono la nostra vita più comoda sono anche la causa di ciò che viene definito inquinamento acustico. L’inquinamento acustico si aggiunge all’inquinamento dell’aria e delle acque, contribuendo a danneggiare la nostra salute. Appositi strumenti, i fonòmetri, vano i rumori e misurano la loro intensità in decibel, l’unità di misura del suono.
ORECCHIO ESTERNO
padiglione auricolare
Il senso dell’udito ha sede nell’orecchio, l’organo che ci permette di raccogliere ed elaborare le vibrazioni prodotte da suoni e rumori. Per essere percepite, le vibrazioni delle sorgenti sonore devono arrivare sino all’orecchio, perciò è necessario un mezzo che le trasporti: nella maggioranza dei casi tale mezzo è l’aria, ma può anche essere l’acqua o un corpo solido, come il legno o il ferro. La vibrazione genera una successione di compressioni e di espansioni delle molecole che circondano la sorgente: questo fenomeno è detto onda sonora. L’orecchio è composto da tre parti: l’orecchio esterno, l’orecchio medio e l’orec-
ORECCHIO
condotto uditivo
di Eustachio
INTERVISTA
Nell’orecchio esterno trovano posto il padiglione auricolare e il condotto uditivo esterno. Il padiglione auricolare è una struttura in cartilagine ed è l’unica parte visibile dell’orecchio la cui funzione è quella di raccogliere le vibrazioni per convogliarle nel condotto uditivo.
Il condotto uditivo esterno è un canale che entra nel cranio e conduce all’interno dell’orecchio le vibrazioni dell’aria. Termina a contatto con il timpano, una membrana sottile che separa l’orecchio esterno dall’orecchio medio.
L’orecchio medio occupa la cassa timpanica, una piccola cavità delle ossa del cranio che comunica con la faringe mediante un canale chiamato tromba di Eustachio. Nella cassa timpanica si trova una catena di tre ossicini, i più piccoli dell’organismo, che trasmettono le vibrazioni del timpano, amplificandone l’intensità: sono il martello, l’incudine e la staffa. Il martello, che appoggia sul timpano, entra in vibrazione e trasmette le oscillazioni all’incudine; questa, a sua volta, le trasmette alla staffa, che appoggia su una membrana che chiude la finestra ovale, un’apertura che separa l’orecchio medio dall’orecchio interno. Di solito le pareti della tromba di Eustachio aderiscono l’una all’altra e chiudono il canale, ma quando deglutisci si allontanano in modo che l’aria possa attraversarlo: in questo modo la pressione dell’aria viene bilanciata da entrambe le parti della membrana del timpano.
L’orecchio interno è formato da due vescicole, il sacculo e l’utricolo, piene di un liquido chiamato endolinfa. Dal sacculo si origina la chiocciola (o coclea), così chiamata per la sua forma di canale avvolto a spirale. L’organo uditivo vero e proprio è l’organo del Corti, che si trova proprio nella chiocciola: è costituito da più di 25 000 recettori uditivi, cellule sensoriali munite di ciglia, i cui prolungamenti formano il nervo acustico, che collega l’orecchio con il cervello.
Quando un’onda sonora giunge all’orecchio, percorre il condotto uditivo e, giunta al timpano, fa vibrare la membrana. Il timpano si rigonfia avanti e indietro con la medesima frequenza delle onde sonore che lo colpiscono, trasmettendo le vibrazioni ai tre ossicini e alla finestra ovale. Le vibrazioni della finestra ovale si trasmettono all’endolinfa contenuta nella chiocciola e alla membrana tectoria, una struttura anatomica posta sopra i recettori uditivi. Muovendosi, la membrana tectoria stimola le ciglia dei recettori uditivi, che generano impulsi elettrici. Il nervo acustico trasporta gli impulsi elettrici al cervello: è a questo punto che noi riceviamo una sensazione sonora. Le cellule sensoriali dell’orecchio non sono tutte uguali, perché hanno ciglia di lunghezze diverse che percepiscono suoni differenti. Alcune sono stimolate dai suoni acuti, cioè da vibrazioni rapide, altre dai suoni gravi, cioè da vibrazioni lente. In questo modo l’orecchio riesce a distinguere un suono dall’altro.
soglia di udibilità umana
L’orecchio umano percepisce suoni compresi tra la soglia di udibilità, cioè il livello sonoro minimo rilevabile, e la soglia del dolore, oltre i 120 decibel. I rumori quando superano costantemente gli 80 decibel, diventano sgradevoli e si può parlare di inquinamento acustico. La sensibilità sonora varia da persona a persona, ma esiste una soglia di tolleranza che è valida per tutti. I danni provocati da effetti sonori troppo elevati sono di diverso tipo:
• traumi uditivi: l’esposizione al rumore forte provoca la distruzione delle cellule uditive che non si rigenerano e questo causa la perdita progressiva dell’udito e, nei casi più gravi, la sordità;
• effetti su altri organi sensoriali: poiché l’orecchio è anche la sede del senso dell’equilibrio, il rumore forte agisce negativamente creando vertigini e nausee;
• effetti psicologici: sentimenti negativi, di disagio, di angoscia, di fastidio e di paura ma anche difficoltà di concentrazione, irritabilità, rallentamento dell’attività intellettiva e motoria.
• effetti fisiologici: stanchezza, senso di fatica, emicranie, accelerazione del battito cardiaco e della respirazione, disturbi del sonno.
accettabile
moderato forte molto forte
troppo forte soglia del dolore
Attività di produzione del suono in relazione alla scala dei decibel.
Abbiamo detto che la vita di ognuno di noi è immersa in un flusso continuo di suoni e di rumori, dai quali facciamo sempre più fatica a difenderci e spesso sembra che l’unica arma sia quella di non ascoltare. È importante fare una distinzione su due termini: udire e ascoltare. Con il verbo udire intendiamo solo la percezione sensoriale di un suono o di un rumore; si tratta di un’azione passiva che avviene quando le onde sonore raggiungono l’orecchio e vengono trasformate in segnali elettrici che il cervello può interpretare.
Il verbo ascoltare invece, indica un’azione attiva che implica attenzione e consapevolezza di ciò che l’onda sonora trasmette.
Facciamo un esempio: si ode la pioggia che cade; si ascolta la lezione in classe. Alla base di ogni attività musicale, dal suonare al cantare, c’è proprio la capacità di ascoltare cioè la capacità di prestare attenzione ai suoni.
“La musica è prima di tutto nel mondo che ci circonda, in una macchina da scrivere o in un calabrone, nei miei passi o nel battito del mio cuore... e soprattutto nei silenzi... A confronto di questa meravigliosa musica naturale, la musica prodotta dagli uomini appare così povera e monotona...”
Queste parole sono state scritte da un compositore del Novecento, l’americano John Cage. Il compositore ci suggerisce che il mondo che ci circonda possiamo viverlo come un’immensa orchestra dalle innumerevoli possibilità sonore, guidata da un direttore sconosciuto. È il sonorama, cioè il panorama sonoro che ci fa piacere.
Guarda attentamente le seguenti immagini, a una a una. Che cosa ti mostrano? Che senso hanno?
Ascolta una serie di frammenti musicali e abbina ad ogni immagine il frammento che ti sembra più adatto ad esprimerne il senso. Se per un’immagine ti sembra che nessun frammento vada bene, fai una crocetta nel quadratino. Discuti gli abbinamenti fatti con i tuoi compagni e le tue compagne.
Un compito per la tua creatività
Immagina che queste immagini siano le scene di un unico film, ambientato tra oggi e una preistoria di fantasia. Disponi le immagini da 1 a 6 nella successione che preferisci, a seconda del senso che vuoi dargli. Puoi usarle tutte sei, o trascurarne qualcuna se non si accorda con la tua storia. Prima di iniziare, ascolta due possibili colonne sonore. Scegli quella che meglio si accorda al tuo film. A7-A8
Ascoltare una musica può essere un momento piacevole e gratificante oppure può ricordarti situazioni tristi e dolorose. Una musica si può amare oppure no, sia quando la ascolti, sia quando la canti o la suoni. Possiamo dire che la musica è un’esperienza legata al mondo delle emozioni
Perché allora si dice capire la musica? Cosa c’è da capire?
Pensa a quando senti una frase come “Oggi è una bella giornata di Sole”. Capisci immediatamente il contenuto della frase perché fin da piccolo hai imparato le regole del linguaggio: sai distinguere il singolare dal plurale, il maschile dal femminile, il presente dal futuro, e così via.
Con la musica si verifica qualcosa di simile. Anche la musica ha un suo vocabolario e una sua speciale grammatica e puoi capirla meglio quanto meglio conosci le sue regole e il suo modo di funzionare.
Sono tante le cose che anche un piccolo frammento musicale può suggerire a chi lo pratica e a chi lo ascolta:
• sensazioni: calore (freddo/caldo), luce (chiaro/scuro), tatto (ruvido/liscio), gusto (aspro/dolce) e altre ancora;
• movimenti e azioni: camminare, correre, saltare;
• sentimenti ed emozioni: felicità, malinconia, dolore, paura;
• pensieri: ricordi, sogni, immagini
Chiudi gli occhi, ascolta queste tracce musicali e prova a capire quale esperienza ti suggerisce ogni ascolto.
A9-A11
A15-A16
A18-A20 ascolta 1 ascolta 2 ascolta 3
MUSICHE SENSAZIONALI
Quale sensazione ti viene spontaneo associare a una musica?
Ascolta due volte i tre frammenti proposti. La seconda volta assegna 1 alla musica che ti suggerisce una sensazione di maggiore luminosità e 3 a quella che ti suggerisce un senso maggiore di buio.
A B C
A12-A14
Ora ascolta altri tre frammenti. Assegna 1 a quello che ti dà una sensazione di liscio e 3 a quello che ti dà una sensazione di ruvido.
A B C
MUSICHE IN AZIONE
Quali azioni ti viene spontaneo associare a una musica? Ascolta i tre frammenti musicali proposti. Assegna 1 a quello che ti sembra più nervoso e 3 a quello che ti sembra più quieto:
A B C
MUSICHE EMOZIONANTI
Quale emozione ti viene spontaneo associare a una musica?
Ascolta i tre frammenti musicali proposti. Assegna 1 a quello che ti sembra più triste e 3 a quello che ti sembra più allegro.
A B C
Le scelte che hai fatto negli esercizi precedenti sono tutte impressioni personali e quindi soggettive. Se confronti le tue valutazioni con quelle fatte dai tuoi compagni di classe, puoi notare che il frammento che a te dà una sensazione di luminosità ad altri invece suggerisce una sensazione di buio e così via.
Si può dare un giudizio oggettivo su una musica, cioè un giudizio su cui possiamo essere tutti d’accordo?
Ormai hai capito che anche con la musica si possono esprimere pareri soggettivi e pareri oggettivi. Per esempio, prendiamo una canzone lenta, cantata sottovoce e accompagnata dalla chitarra. Se dici: “Questa canzone è triste” esprimi un tuo parere personale e quindi soggettivo, perché un tuo compagno potrebbe pensare che quella stessa canzone è romantica e a un altro ancora potrebbe sembrare noiosa. Invece, se affermi che la canzone è lenta, o che è accompagnata dalla chitarra, o che è cantata sottovoce, esprimi un dato di fatto e quindi oggettivo.
I giudizi soggettivi sono prima di tutto quelli che riguardano gli stati d’animo di una persona, le sue emozioni e sensazioni.
I giudizi oggettivi sono invece quelli che si riferiscono ai dati di fatto, a ciò che non può essere messo in discussione. Nella musica corrispondono ai suoi aspetti tecnici, cioè alle regole della sua grammatica.
Il primo passo per capire la musica è saper distinguere se ne stai parlando in modo soggettivo oppure oggettivo.
Il secondo passo ancora più importante è spiegare su quali elementi musicali tecnici, e quindi oggettivi, si basa il nostro giudizio Un buon metodo per analizzare la musica è quello delle “due mosse”: COSA ESPRIME la musica in termini di sensazioni, azioni, sentimenti e COME questo messaggio è espresso cioè quali suoni e tecniche applica il compositore per ottenere ciò che la musica esprime. Negli ascolti che troverai nelle pagine di questo libro, solo alcune volte saranno indicate le risposte a entrambe le domande. Qualche volta sarai invitato a scoprire il COSA, altre volte il COME. Ricorda: il COSA riguarda l’impressione o l’interpretazione personale; mentre il COME riguarda gli elementi musicali oggettivi, cioè tecnici, su cui l’interpretazione si basa. Se dico: “Questa musica mi fa pensare a un cavallo che galoppa”, non spiego da dove mi viene questa impressione. Ma se dico “Questa musica mi fa pensare al galoppo perché si basa sul ritmo tipico di un cavallo che galoppa”, do una spiegazione più accurata alla mia affermazione perché sto indicando com’è oggettivamente il ritmo. 3
COSA esprime
Un cavallo che galoppa.
COME lo esprime
Il sovrapporsi di suoni di più tamburi in sequenza.
Quando si ascolta una musica gli aspetti tecnici di base sono semplici da riconoscere. Sono l’intensità, la velocità, il timbro, il ritmo, la melodia e il modo. Vediamoli nel dettaglio uno per volta.
A un concerto rock o in una discoteca, il volume, o intensità, di solito è molto elevato. Anche nella musica scritta per una grande orchestra, il volume può arrivare a essere molto forte.
Ma c’è una differenza fondamentale tra l’orchestra e il concerto rock. Un brano rock è il più delle volte forte dal principio alla fine, invece altri generi di musica passano dal forte al piano e anche al pianissimo, e viceversa, in continuazione. Perché? Perché in questi casi il compositore cerca di esprimere con i suoni certi effetti particolari, che sarebbe impossibile esprimere se il volume fosse sempre forte
Pensa a un treno che arriva da lontano, ti passa davanti, e se ne va. Com’è il volume del suono che senti? Inizia piano, cresce fino a fortissimo, poi diminuisce fino a sparire. Ecco allora che se un compositore vuol darti l’idea di qualcosa che si avvicina, ricorre a un crescendo; se vuole darti l’idea di qualcosa che si allontana, ricorre a un diminuendo Un altro esempio riguarda le emozioni. Quando una persona è eccitata, si esprime a piena voce; quando è depressa, la sua voce si sente appena. Perciò, quando un compositore vuole dare il senso di un’emozione intensa usa il forte; nel caso opposto usa il piano.
Intende creare una sorpresa inaspettata per il pubblico
I cambiamenti d’intensità di una musica prendono il nome di dinamica e servono proprio per aumentare le possibilità espressive della musica
Ora ascolta le tre tracce musicali proposte e applica l’analisi “in due mosse” per esercitarti sulla comprensione del volume. Leggi prima cosa esprime ciascuna traccia e come è espressa la dinamica dei suoni. Tieni le mani vicine quando la musica procede pianissimo; allontanale sempre più quando procede verso il fortissimo
FRANZ JOSEPH HAYDN
Sinfonia La sorpresa
L’orchestra parte sottovoce su un accompagnamento ridotto a pochi suoni.
Poi improvvisamente:
a Procede gradatamente da piano a forte
b Procede da forte a piano
c Comincia piano poi esplode forte
OTTORINO RESPIGHI
Pini di Roma. I pini della Via Appia È lo stesso compositore a dirci che cosa si immaginava scrivendo questa musica: l’arrivo di un esercito romano.
Alla fantasia del poeta appare una visione di antiche glorie. Arriva all’alba un glorioso esercito romano. Marcia lungo la via Sacra, per ascendere al trionfo del Campidoglio.
Il volume sonoro fa capire bene come si muove questo esercito, nella fantasia del compositore.
a Si avvicina sempre più: crescendo b Si allontana sempre più: diminuendo
c Mantiene un’intensità costante
Trovi la spiegazione della velocità nel capitolo
Le dimensioni del suono VOLUME B
In passato il canto accompagnava le più diverse situazioni: si cantava nel gioco, nel lavoro, nella marcia e così via. Se il movimento era lento, anche il canto era lento, se il movimento era rapido lo era anche il canto. Allo stesso modo, quando un musicista vuol suggerire qualcosa che si muove , adegua la velocità della musica a quella del movimento. Ad esempio, l’incedere faticoso di un grosso carro è tradotto con un adagio ; la corsa sfrecciante di un treno, con un allegro vivace
Anche la velocità è un aspetto tecnico elementare della musica che serve al musicista non solo per darci impressioni di movimento, ma anche per suggerire particolari situazioni o stati d’animo.
Come il volume associa determinati sentimenti a suoni forti e altri a suoni deboli, così vale per la velocità. Che sentimenti suggerirà, una musica lenta? E una musica agitata?