Destinazione Terra

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M. V. Menichetti | R. Roveda | V. Lavatelli

con la collaborazione di Sandra Troia

TERRA DESTINAZIONE

Lezioni di geografia

EDUCAZIONE

ORIENTAMENTO

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

DOSSIER DI ATTUALITÀ

con la collaborazione di Sandra Troia

TERRA DESTINAZIONE

Lezioni di geografia

AGENDA GEOGRAFIA

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La struttura del testo

DESTINAZIONE TERRA è un libro in 45 lezioni, organizzato in sei temi e adatto a un insegnamento flessibile della geografia. La trattazione, ampia e aggiornata, è caratterizzata da un’esposizione chiara e sistematica. Nei primi quattro temi sono affrontati argomenti di geografia generale, con grande attenzione alle tematiche affrontate dall’Agenda 2030. Negli ultimi due temi di geografia regionale sono presenti, oltre all’Italia, i maggiori Stati del mondo, dagli Stati Uniti all’Egitto, dai principali Paesi UE alle potenze emergenti (come l’India, e la Cina). Tutti gli argomenti sono aggiornati, anche grazie a specifici Dossier di attualità, ai più recenti accadimenti, in primis il conflitto tra Ucraina e Russia, tra Israele e palestinesi e il conflitto siriano.

2

La struttura dei temi

Ogni tema si apre con una mappa degli argomenti trattati nelle pagine seguenti (in carattere ad alta leggibilità) e si chiude con:

• una doppia pagina di verifiche, per testare l’acquisizione delle conoscenze base (in carattere ad alta leggibilità);

• una pagina con La nostra educazione finanziaria, per favorire la comprensione dei meccanismi economici generali;

• un’Unità di Apprendimento, per sviluppare, anche attraverso espliciti richiami ai temi dell’educazione civica secondo le nuove linee guida, più articolate competenze geografiche e interdisciplinari

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La struttura delle lezioni e la didattica breve

Ogni lezione è composta sistematicamente da quattro pagine ed è organizzata in segmenti autosufficienti, tutti corredati di esercizi. Questo consente realmente una didattica breve e flessibile, una delle metodologie più adatte alle attuali esigenze dell’insegnamento. All’interno della trattazione grande risalto è dato ai temi dell’educazione civica secondo le nuove linee guida, segnalati con indicazione dei nuclei concettuali e delle competenze. Particolare attenzione viene dedicata alla cittadinanza digitale e all’Intelligenza Artificiale attraverso specifici Dossier curati da Sandra Troia

1

I sistemi della Terra

LEZIONE 1 Montagne e pianure 8

LEZIONE 2 Fasce climatiche e biomi 12

LEZIONE 3 Acqua e terra 16

VERIFICA DELLE CONOSCENZE 20

LA NOSTRA EDUCAZIONE FINANZIARIA Che cos’è l’economia? 22

UDA I movimenti della crosta terrestre 23 TEMA

DIGITALE

Com’è fatto un vulcano

Come si origina un terremoto

La classificazione dei climi di Köppen

Come si forma il vento

Il ciclo dell’acqua

Parliamo di suolo

Noi e l’ambiente

2

LEZIONE 4 Il mondo vegetale 26

LEZIONE 5 Il cambiamento climatico 30

DOSSIER Gli effetti del riscaldamento climatico 34

LEZIONE 6 La disponibilità di cibo 36

VERIFICA DELLE CONOSCENZE 40

LA NOSTRA EDUCAZIONE FINANZIARIA Superare l’economia consumistica 42

UDA Lo spreco alimentare 43 TEMA

La popolazione sul pianeta

Piante per combattere l'inquinamento

Nella foresta di mangrovie

L’effetto serra

Tornado e trombe d'aria

L’agricoltura biologica

LEZIONE 7 Le diverse etnie 46

LEZIONE 8 Città e spazi urbani 50

DOSSIER Le aree di crisi in Europa e Asia 54

LEZIONE 9 L’ONU 56

LEZIONE 10 L’Agenda 2030 60

LEZIONE 11 I bisogni essenziali 64

LEZIONE 12 Lo sviluppo economico 68

LEZIONE 13 Gli obiettivi ambientali 72

LEZIONE 14 La collaborazione 76

VERIFICA DELLE CONOSCENZE 80

LA NOSTRA EDUCAZIONE FINANZIARIA L’economia verde 82

UDA Lotta per la parità 83 TEMA 3

Le razze non esistono

Perché l’inglese è la lingua più parlata al mondo?

Come calcolare la propria impronta ecologica?

Come funziona l’acquaponica?

Le città verdi

Guerre e flussi migratori

La storia dell’ONU

Il patrimonio dell’UNESCO

La classifica ISU completa

Il mondo dei diritti

L’economia circolare

L’inquinamento del Mediterraneo

Migrazioni planetarie

L’economia

LEZIONE 15 Lo spazio globalizzato 86

LEZIONE 16 Il settore primario 90

LEZIONE 17 Le fonti energetiche 94

DOSSIER Le questioni economiche ed energetiche 98

LEZIONE 18 Il settore secondario 100

LEZIONE 19 Il settore terziario 104

DOSSIER Cittadinanza digitale 108

LEZIONE 20 I trasporti 110

DOSSIER Intelligenza artificiale 112

VERIFICA DELLE CONOSCENZE 114

LA NOSTRA EDUCAZIONE FINANZIARIA La sharing economy 116

UDA Il lavoro 117

L’Italia e l’Europa

LEZIONE 21 Il territorio italiano 120

DOSSIER La rinnovata importanza del Mediterraneo 124

LEZIONE 22 Il sistema degli enti 126

LEZIONE 23 La popolazione italiana 130

LEZIONE 24 Economia e lavoro in Italia 134

LEZIONE 25 Territorio Europa

LEZIONE 26 Gli Europei

LEZIONE 27 L’Unione Europea

DOSSIER La politica d’immigrazione dell’UE 150

LEZIONE 28 I Paesi europei

LEZIONE 29 Francia

LEZIONE 30 Germania

LEZIONE 31 Regno Unito

32 Russia

DIGITALE

Da globale a locale OGM e fame nel mondo

Le fonti energetiche

L’industria manifatturiera nel mondo

Il turismo sostenibile

Il futuro della mobilità

La carta delle coste italiane

Il dissesto idrogeologico

Due piccoli Stati stranieri 100 statistiche per capire l’Italia

Italian Sounding Food Ecosistemi europei

Il futuro demografico dell’Europa

Quanto sai dell’UE?

Visitare Parigi

Visitare Berlino

Visitare Londra

La Russia e la sua storia

Gli altri continenti

LEZIONE 33 Asia fisica

LEZIONE 34 Asia politica

LEZIONE 35 India

LEZIONE 36 Cina

LEZIONE 37 Africa fisica

LEZIONE 38 Africa politica

LEZIONE 39 Egitto

DOSSIER  Le sfide dell’Africa

LEZIONE 40 America fisica

LEZIONE 41 America politica

LEZIONE 42 Stati Uniti

DIGITALE

Gli tsunami in Asia

Dalle risaie ai microchip

La quinta potenza mondiale

L’insostenibile inquinamento della Cina

L’acqua nascosta

Scopri il Sudafrica

I rifugiati nel mondo

I grandi parchi americani

La sfida del recupero ambientale

Religioni nelle due Americhe

Scopri il Brasile

A

LEZIONE 43 Messico

LEZIONE 44 Oceania fisica e politica

45 Artide e Antartide

Il sorpasso cinese

Salvare la barriera corallina

L’Italia in Antartide

EDUCAZIONE CIVICA

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Video Filmati e animazioni per iniziare e integrare le lezioni.

Link esterni Collegamenti a siti e a pagine web esterne.

Testi Approfondimenti e testi che integrano il manuale.

I contenuti digitali sono fruibili sul sito www.gruppoeli.it, sull’ e con l’app libRArsi

Sistema Digitale Accessibile

Test Test di diversa tipologia a correzione immediata.

Il Sistema Digitale Accessibile soddisfa pienamente le esigenze della didattica inclusiva con queste funzionalità di base:

• carattere specifico ad alta leggibilità e alto contrasto

• sintesi vocale dei contenuti testuali (audiolibro)

• pagine “liquide” con possibilità d’ingrandimento

LI sistemi della Terra 1 TEMA

a Terra costituisce un unico grande ecosistema in cui materiali organici e inorganici si integrano e creano le condizioni di vita ideali per le specie viventi. Nulla è stabile, tutto è in continuo e inarrestabile movimento: il ciclo dell’acqua, i moti dell’atmosfera, le fasi di erosione e di accumulo delle rocce, gli spostamenti lentissimi o improvvisi della crosta terrestre. Tutto ciò concorre a creare il mondo che conosciamo.

UNITÀ

DELLA SEZIONE

LEZIONE 1

MONTAGNE E PIANURE

LEZIONE 2

FASCE CLIMATICHE

E BIOMI

LEZIONE 3

ACQUA E TERRA

Catene montuose

Nate dai movimenti della crosta terrestre

I SISTEMI DELLA TERRA

MONTAGNE E PIANURE

FASCE CLIMATICHE E BIOMI

Pianure alluvionali

Nate dall’accumulo dei detriti lasciati dai fiumi

Le fasce climatiche (tropicale, temperata, polare) dipendono dai FATTORI DEL CLIMA

A seconda delle fasce climatiche, sulla Terra ci sono diversi BIOMI (terrestri e d’acqua)

Ogni bioma comprende ECOSISTEMI SIMILI

L’ACQUA è la principale risorsa del nostro pianeta

La sua distribuzione è diversa nelle varie aree della Terra e dipende dal clima

TERRA E ACQUA

Altra risorsa fondamentale è il SUOLO ROCCE e HUMUS

Il SOTTOSUOLO

è ricco di risorse naturali utili all’uomo

MINERALI (distribuiti in modo non uniforme)

Montagne e pianure

I continenti coprono circa il 30% della superficie terrestre: sono separati da mari e circondati da tre oceani. Queste terre emerse sono costituite da una grande varietà di formazioni geologiche: da quelle più antiche e caratterizzate da

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I continenti e la loro struttura

scudo siberiano

scudo russo

scudo cinese

scudo indiano

scudo sahariano

bacino del Congo

scudo brasiliano

SCUDI E OROGENESI

scudi e massicci antichi piattaforme

scudo australiano MontagneRocciose Cordigliera na dani scudocanadese

orogenesi recenti

grandi fratture

Scudi Le rocce più antiche si sono formate miliardi di anni fa e costituiscono la maggior parte delle masse continentali. Gli scudi sono enormi territori pianeggianti posti all’interno dei continenti: la loro forma leggermente convessa è il risultato di lunghi processi di erosione. Ne sono esempi lo scudo baltico, in Europa, che occupa gran parte della penisola scandinava, quello canadese in Nord America, e quello siberiano in Asia. I principali scudi dell’emisfero meridionale si trovano in Africa, nell’America meridionale e in Australia. Lo scudo antartico è coperto da ghiacciai a calotta (detti inlandsis).

COMPLETA LO STUDIO

scudo antartico → Osserva la carta e completa la tabella abbinando i vari scudi al continente corretto.

Groenlandia

Catene montuose e pianure 2

Catene montuose I rilievi più antichi si sono formati dai 250 ai 400 milioni di anni fa (orogenesi caledoniana ed ercinica): è il caso delle montagne dell’Europa settentrionale e centrale, degli Urali tra Europa e Asia, delle catene dell’Asia orientale, dei Monti Appalachi nell’America settentrionale, della Gran Catena Divisoria in Australia. Tutte queste montagne sono poco elevate perché sono state sottoposte a fenomeni di erosione per tempi lunghissimi. Molto più elevate e dalle forme aguzze sono le montagne più giovani, che si sono formate durante l’orogenesi alpina, iniziata circa 100 milioni di anni fa e ancora in corso. Queste montagne sono allineate su due grandi fasce: una si sviluppa da nord a sud nelle Americhe (Montagne Rocciose, Sierre e Ande), l’altra da ovest a est, dall’Europa all’Asia (Pirenei, Alpi, Caucaso, Monti Zagros, Hindukush, Himalaya).

COMPLETA LO STUDIO

Pianure alluvionali Gran parte delle pianure è di origine alluvionale, cioè è stata formata dall’accumulo dei detriti lasciati dai fiumi, a seguito dell’ erosione delle rocce e il trasporto dei sedimenti. Le pianure alluvionali si possono formare in due diversi tipi di bacini fluviali: esoreici se le acque sfociano in un mare o in un oceano, oppure endoreici se sono bacini chiusi, dove le acque confluiscono in laghi interni o si perdono nel sottosuolo.

Tra le più vaste pianure alluvionali esoreiche vi sono quella del Missouri-Mississippi negli USA e quella del Gange-Brahmaputra in India.

I più grandi bacini endoreici si trovano invece sugli altopiani statunitensi (bacino del Gran Lago Salato), in Africa (regione orientale, bacino del Ciad), in Asia (bacino del Caspio, bacino del Lago d’Aral).

→ Nella tabella puoi leggere alcune delle catene montuose maggiori della Terra e la loro lunghezza. Completa la tabella con l’aiuto di Internet.

Catena
CATENE MONTUOSE E DORSALI

La tettonica a placche

placca eurasiatica

dorsale araboindiana

placca indoaustraliana

dorsale indo-antartica

placca delle Filippine

placca del Pacifico

placca nordamericana

placca di Cocos

dorsale di Reykjavik

dorsale medioatlantica

placca caraibica

placca eurasiatica

placca adriatica

placca di Juan de Fuca c b a

placca di Nazca

placca sudamericana

dorsale pacifica orientale

placca antartica

Placche I processi orogenetici sono causati principalmente dai movimenti della crosta terrestre, un involucro rigido (litosfera) diviso in una ventina di placche, o zolle, che galleggiano su uno strato più fluido, l’astenosfera. Le placche hanno continui spostamenti (da 1 a 15 cm all’anno): possono divergere, cioè allontanarsi tra loro, convergere fino a scontrarsi, oppure scorrere l’una accanto all’altra in direzioni opposte.

Faglie Dove le placche divergono, si creano le faglie, delle fratture della litosfera da cui fuoriesce la roccia fusa, cioè la lava. Nel caso di faglie sottomarine, il magma, raffreddandosi, forma lunghissime catene vulcaniche, le dorsali

placca arabica

placca africana

indiana occidentale

placca della Nuova Scozia

oceaniche. Le faglie continentali possono creare lunghe fosse, come quelle che si estendono dal Mar Morto all’Africa orientale; qui si estende la celebre Rift Valley, occupata da laghi di forma allungata (Kivu, Alberto, Malawi, Tanganica). Se le placche scorrono orizzontalmente l’una accanto all’altra senza scontrarsi, lungo il loro margine si determinano aree ad alto rischio sismico; in questo caso si tratta di faglie trascorrenti, come quella californiana di San Andreas, negli Stati Uniti.

Nascita delle montagne Quando due placche si scontrano si creano terremoti, eruzioni vulcaniche e il sollevamento di nuove catene montuose (orogenesi). In questo modo sono nate le Alpi e l’Himalaya: le prime hanno avuto origine dallo scontro della zolla africana con quella europea, la seconda dallo scontro della zolla indiana, un tempo attaccata all’Africa, verso la zolla asiatica.

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→ Rispondi alle seguenti domande.

a. Come si chiamano le aree più antiche dei continenti?

b. Quali sono le aree più instabili del pianeta?

c. Che cosa è una faglia?

dorsale
placca egea
placca turca
→ Il monte Bianco, situato tra l’Italia e la Francia, è la montagna più alta d’Europa (4807 m).

Le zone instabili

Tutte le zone della Terra, sia continentali sia sottomarine, che corrispondono ai limiti delle placche sono le più instabili e presentano fenomeni sismici e vulcanici

Vulcani I vulcani sono fratture della crosta terrestre da cui fuoriescono lava e prodotti piroclastici (ceneri e lapilli) che accumulandosi danno origine a rilievi. A seconda del tipo di materiali eruttati, i vulcani hanno forme diverse. Quando la lava è fluida e si spande per chilometri si creano i vulcani a scudo, come in molte isole dell’Oceania. In altri casi, invece, la lava è densa e le eruzioni sono accompagnate da esplosioni con l’emissione di lapilli e ceneri, che possono creare formazioni montuose, come i classici vulcani a forma di cono

I vulcani sono considerati attivi se hanno dato manifestazioni negli ultimi dieci millenni, quiescenti se si trovano oggi in fase di riposo; altrimenti sono considerati estinti e spesso i loro crateri si sono riempiti d’acqua, formando dei laghi. I vulcani attivi si concentrano lungo le zone di convergenza delle placche, come nella cosiddetta cintura di fuoco circumpacifica (cioè intorno all’Oceano Pacifico), e lungo quelle di divergenza, manifestandosi nelle numerose isole vulcaniche

IL RISCHIO SISMICO IN ITALIA

secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

Ci sono poi fenomeni di vulcanesimo secondario, come i geyser (emissioni intermittenti di acqua bollente e vapore), i soffioni boraciferi e le solfatare (emissioni di vapore acqueo e sostanze minerali), le fumarole (vapori caldi che fuoriescono da crepacci).

Com’è fatto un vulcano

Terremoti Al confine tra due zolle si verifica anche la maggior parte dei fenomeni sismici. I sismi, infatti, ci ricordano che la crosta terrestre è in continuo movimento: le spinte che derivano dallo scontro tra due zolle liberano enormi quantità di energia, che dall’interno della Terra si propagano sotto forma di onde fino alla superficie e provocano forti vibrazioni. Il punto interno da cui si originano le onde si chiama ipocentro, mentre quello corrispondente sulla superficie si chiama epicentro, dove il terremoto ha la massima intensità. Quando l’epicentro di un terremoto si localizza in un’area oceanica si parla di maremoto: i movimenti sottomarini generano onde anomale, anche molto alte (tsunami), che causano gravi danni lungo le coste.

si origina

→ I più elevati vulcani attivi della Terra si trovano in America centro-meridionale. Ricerca il nome di alcuni di loro e i Paesi a cui appartengono. Aiutati con Internet.

Come
un terremoto
camino vulcanico

Fasce climatiche e biomi

La Terra è suddivisa in fasce climatiche (intertropicale, temperata e polare) le cui caratteristiche si ripetono a nord e a sud dell’Equatore. Queste fasce comprendono diversi tipi© di clima, i cui elementi sono causati da specifici fattori. I climi determinano lo sviluppo dei biomi: estese aree caratterizzate da uno stesso tipo di vegetazione dominante e dagli habitat animali collegati.

I dati climatici 1

Tropico del Cancro

Equatore

Tropico del Capricorno

La classificazione dei climi di Köppen

LE GRANDI FASCE CLIMATICHE

I principali elementi del clima (o dati climatici), utilizzati anche per le previsioni del tempo meteorologico, sono tre.

La temperatura La temperatura dell’aria indica quanta energia solare viene immagazzinata dall’atmosfera. La differenza tra la temperatura massima e quella minima di una giornata è chiamata escursione termica giornaliera. La differenza tra la temperatura media del mese più caldo (luglio nel nostro emisfero) e di quella del mese più freddo (gennaio) è chiamata escursione termica annua

La pressione La pressione atmosferica è il peso dell’aria sulla Terra, tanto più grande quanto più si è vicino alla superficie terrestre. I venti sono causati dallo spostamento dell’aria tra punti che hanno pressione diversa, da un’area con alta pressione a un’area con bassa pressione.

L’umidità Altro importante elemento è l’acqua contenuta nell’aria sotto forma di vapore acqueo; quando si condensa si creano le nubi e la nebbia. Essa viene restituita alla superficie terrestre attraverso le precipitazioni (pioggia, neve, grandine) o per condensazione (rugiada).

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→ Osserva la carta delle fasce climatiche e collega ciascuna descrizione al numero del clima corrispondente.

a. Le zone a clima sono accomunate da scarsissime precipitazioni e da temperature elevate.

b. Le zone a clima hanno precipitazioni abbondanti e temperature mensili superiori ai 15°.

c. Le zone a clima sono caratterizzate da precipitazioni moderate e inverni più o meno rigidi.

d. Le zone a clima hanno temperature sempre inferiori ai 10° e scarse precipitazioni.

1. Climi polari
4. Climi
3. Climi
2. Climi temperati
1. Climi polari
4. Climi intertropicali
3. Climi subtropicali
2. Climi temperati

I fattori del clima

Spesso clima e tempo atmosferico vengono usati come sinonimi, ma non sono la stessa cosa. Il clima è l’insieme delle condizioni metereologiche di una certa zona per lunghi periodi ed è influenzato da cinque fattori.

La latitudine Uno dei fattori principali è la distanza di una località dall’Equatore, cioè la sua latitudine. Questa ha notevoli effetti sulla temperatura media annua. Quanto più ci si allontana dall’Equatore, procedendo verso nord o verso sud, tanto più le temperature diminuiscono.

La marittimità Un altro fattore importante è la distribuzione delle terre e dei mari, che determina il grado di marittimità o di continentalità di un luogo. Infatti, il clima delle località costiere è mitigato dalla presenza del mare, che abbassa le temperature medie estive e innalza quelle invernali (effetto termoregolatore). Inoltre, le zone costiere risentono anche dell’influsso delle correnti oceaniche, calde o fredde, come ad esempio la corrente calda che proviene dal Golfo del Messico e lambisce l’Europa atlantica, producendo un innalzamento della temperatura di qualche grado. Quanto più ci si addentra all’interno dei continenti, tanto più il clima presenta elevate escursioni termiche annue (dette anche stagionali) e scarse precipitazioni.

Le correnti marine Questi “fiumi” che scorrono negli oceani sono visibili a volte in superficie sotto forma di lunghe strisce dal colore più intenso di quello delle acque circostanti. Le correnti sono determinate dallo spirare di venti regolari sulla superficie del mare, ma soprattutto dalla diversità di temperatura, salinità e densità delle acque del-

LE DIVERSE INCLINAZIONI DEI RAGGI SOLARI SULLA TERRA

angolo di incidenza

le correnti rispetto alle acque circostanti. Infatti, le acque più calde e quelle meno salate sono più leggere e quindi tendono a salire, mentre le acque più fredde o salate, più pesanti, tendono a scendere verso i fondali marini. Le correnti calde riscaldano le coste, mentre quelle fredde raffreddano le temperature sulla terraferma.

Il rilievo Influisce sul clima anche l’andamento delle catene montuose, che possono deviare il movimento delle masse d’aria calda e fredda. Ad esempio, nell’Europa meridionale la disposizione delle catene alpine che bordano il Mediterraneo fa sì che l’influsso del mare si limiti alle regioni costiere; allo stesso tempo, esse costituiscono un’ efficace barriera contro le correnti d’aria più fredda provenienti da nord.

L’altitudine Man mano che si sale in quota, la temperatura dell’aria diminuisce: di conseguenza il clima delle zone d’alta quota è in genere rigido. Anche una diversa esposizione al sole dei versanti montuosi può determinare importanti differenze climatiche.

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→ Comprendiamo meglio perché la latitudine è il fattore principale da cui dipende il clima. Osserva il disegno a fianco e completa il testo con le parole mancanti.

superficie terrestre • massimo • inclinato • raggi solari • minimo

Il clima dipende in gran parte dalla inclinazione dei sulla Terra.

raggi solari

Poiché l’asse di rotazione della Terra è rispetto al piano dell’orbita, i raggi solari battono sulla con una inclinazione diversa da zona a zona. Le zone equatoriali o prossime all’Equatore ricevono il della luce e del calore, mentre le zone polari il .

↑ La temperatura delle acque superficiali nel Golfo del Messico è molto alta, anche d’inverno (dai 20 a 25 °C nel mese di febbraio).

I biomi terrestri

A seconda delle varie aree climatiche, sono diffusi sulla Terra diversi biomi.

Tundra È diffusa in Alaska, Canada e Russia. La sua caratteristica principale è il suolo perennemente gelato (permafrost): solo durante l’estate cresce rada la vegetazione e mancano le specie arboree

Taiga Chiamata anche foresta di conifere, è formata da abeti e larici; si trova a nord delle zone temperate, nelle aree settentrionali di Europa, Asia e America, dove il clima rigido dell’inverno ha temperature inferiori anche a -30 °C.

Foresta temperata Si trova nelle regioni continentali a clima temperato; la vegetazione tipica è formata da piante di alto fusto generalmente decidue (cioè piante che perdono le foglie durante l’inverno) ma anche da sempreverdi.

Macchia mediterranea È diffusa nell’area mediterranea, nelle zone caratterizzate da inverni miti e umidi ed estati calde con scarse precipitazioni. Presenta una formazione vegetale arbustiva costituita da piante basse, legnose, perenni e resistenti alla siccità estiva.

Steppa È formata da estese praterie, pochi alberi e una vegetazione prevalentemente erbacea; è tipica delle zone continentali più interne (in particolare della Russia europea

COMPLETA LO STUDIO

→ Osserva la carta e scrivi per ciascuna immagine il bioma corrispondente.

e asiatica), con forti escursioni termiche annue e precipitazioni non molto elevate, costituite da pioggia o neve.

Deserto È un bioma presente in ogni continente tranne che in Europa; è caratterizzato dalla quasi totale mancanza di pioggia e dal fatto che il sole non è mai schermato da nuvole. Tuttavia, vi si trovano piante e animali per la presenza di acque sotterranee: quando queste affiorano si formano le oasi

Savana Questa formazione a prateria si trova nelle zone tropicali dove sono presenti due differenti stagioni (la stagione delle piogge e la stagione secca). La temperatura è alta tutto l’anno. L’erba è più resistente degli alberi alla siccità, rappresentando così la principale fonte di cibo per le numerose specie animali durante la stagione secca.

Foresta pluviale Si trova in prossimità dell’Equatore (è detta anche foresta equatoriale) dove la temperatura e l’umidità sono molto elevate, e formano le condizioni ideali per lo sviluppo di alberi ad alto fusto e di un fittissimo sottobosco.

Calotta polare È una massa di ghiaccio che copre il terreno di una vasta area geografica: si trova in Groenlandia (emisfero boreale) e Antartide (emisfero australe).

Equatore
calotte
savan
deserto
macchia
tundra
taiga
foresta
foresta prateria tundra
Equatore

I biomi d’acqua

NUCLEO Sviluppo economico e sostenibilità

COMPETENZA 5-6

Mari e oceani Importanti negli equilibri del nostro pianeta sono anche i biomi dell’idrosfera, cioè i biomi acquatici. Troviamo biomi marini (o d’acqua salata) negli ambienti polari, compresa la banchisa, cioè le grandi masse di ghiaccio galleggiante, nelle grandi distese oceaniche, nei mari interni, nelle zone salmastre (le aree costiere dove si mischia acqua dolce e acqua salata). Sono biomi marini le scogliere coralline, formate dagli scheletri calcarei di milioni di coralli, presenti soprattutto nelle zone intertropicali, e le foreste di alghe, diffuse in tutti i mari, generalmente in prossimità delle coste.

Acque interne Sono biomi d’acqua dolce i bacini fluviali e quelli lacustri, cioè fiumi, torrenti, laghi e stagni.

Acque interne sono considerate anche le falde acquifere sotterranee.

COMPLETA LO STUDIO IA

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NUCLEO Sviluppo economico e sostenibilità

Gli ecosistemi

COMPETENZA 5-6

Ambienti e viventi Ogni bioma comprende vari ecosistemi simili. Un ecosistema è costituito dall’interazione fra l’ambiente e gli esseri viventi che lo abitano. Un bosco, un prato, una spiaggia, gli spazi verdi di una città costituiscono ecosistemi dove convivono, legati da rapporti di tipo alimentare, diverse specie vegetali e animali.

Ecosistemi grandi e piccolI Gli ecosistemi possono avere dimensioni molto diverse: sono considerati ecosistemi sia un’ estesa area forestale sia la cavità piena d’acqua e di vita di un albero che fa parte della stessa foresta (microecosistema).

Sostenibilità e biodiversità Quando un ecosistema è in buona salute viene definito sostenibile dagli scienziati: significa che tutti gli organismi vivono in equilibrio e sono in grado di riprodursi. Un ecosistema sostenibile è caratterizzato da una elevata biodiversità, vale a dire da una grande varietà di organismi viventi. La diversità delle specie animali e vegetali e la varietà genetica all’interno della stessa specie sono infatti un elemento molto positivo per la salvaguardia del nostro pianeta: quanto più un ambiente è ricco di specie animali e vegetali diverse, tanto più è resistente alle malattie, all’invasione di altri organismi e ai cambiamenti climatici.

COMPLETA LO STUDIO

→ Completa tu la definizione.

Si dice che un’area è ricca di biodiversità quando .

→ Collega la parola giusta alla definizione.

biomi • ecosistema • biosfera • ecologia

a. Si definisce la parte del nostro pianeta abitata dai viventi, o più precisamente l’insieme delle zone dove le condizioni ambientali permettono la vita.

b. La scienza che studia la biosfera e le sue caratteristiche è l’

c. I raggruppamenti che raccolgono al loro interno i luoghi del pianeta caratterizzati da una certa condizione ambientale o climatica sono chiamati

d. I biomi possono essere suddivisi in aree più limitate, non più legate a caratteristiche climatiche, ma piuttosto collegate alle relazioni di stretta convivenza fra gli esseri viventi che le popolano e l’ambiente. Questo insieme prende il nome di

Acqua e terra

L’acqua, il suolo e il sottosuolo rappresentano le principali risorse naturali del nostro pianeta. In abbinamento all’energia solare, infatti, essi determinano la presenza e la disponibilità di tutti gli elementi necessari per la sopravvivenza dell’umanità e lo sviluppo economico delle società.

La distribuzione dell’acqua sulla Terra

LA DISTRIBUZIONE DELL’ACQUA

SUL PIANETA

Popolazione senza accesso all’acqua potabile in casa o in area raggiungibile in 15 minuti di cammino

Popolazione senza accesso all’acqua potabile in casa o in area raggiungibile in 15 minuti di cammino

Dati non disponibili

Dati non disponibili

Disponibilità L’acqua è la risorsa più importante del nostro pianeta. Tuttavia, anche se oltre il 70% della superficie terrestre ne è ricoperto, solo una piccolissima parte può essere utilizzata per il fabbisogno delle società umane, che per l’agricoltura e la sopravvivenza utilizzano unicamente acqua dolce. Le aree con una grande disponibilità di acqua e suoli fertili hanno sempre avuto buone probabilità di diventare importanti zone agricole.

Distribuzione La disponibilità d’acqua è diversa da regione a regione ed è determinata da diversi fattori. Fondamentali sono le condizioni climatiche: la presenza d’acqua è conseguenza di piogge abbondanti, oltre che della capacità della vegetazione di trattenerla nel suolo, riducendo l’evaporazione. La distribuzione dell’acqua dolce sul pianeta non è uniforme: ci sono zone aride o semi-aride e zone con

grandi bacini fluviali, ricche di precipitazioni e con ingenti depositi idrici nel sottosuolo.

Fabbisogno e prelievo La capacità di rinnovamento delle riserve (sotterranee e in superficie) può essere ridotta se si effettuano prelievi più rapidi del tempo necessario al rifornimento naturale. Il fabbisogno d’acqua, infatti, cresce progressivamente con l’aumentare della popolazione e con l’intensificarsi della produzione agricola e industriale.

LO STUDIO

→ Osserva la carta della distribuzione dell’acqua e rispondi.

Quali sono le zone della Terra con la maggiore e la minore disponibilità d’acqua?

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Il ciclo idrologico

Evaporazione Lo scambio tra atmosfera, superficie terrestre, acque superficiali, acque sotterranee e organismi viventi viene definito ciclo idrologico. Il sole riscalda l’acqua del mare e la fa evaporare nell’atmosfera. L’evaporazione avviene anche dalle acque interne (laghi e fiumi) e dagli organismi viventi, soprattutto le piante. Le correnti d’aria ascensionali portano il vapore nelle zone più elevate dell’atmosfera, dove la bassa temperatura ne provoca la condensazione in piccole gocce che formano le nubi

Precipitazioni I venti trasportano le nubi. Le particelle che le compongono entrano in contatto e si accrescono, cadendo quindi come precipitazioni. Quando l’acqua evapora abbandona quasi tutto il suo contenuto di sale, per cui l’acqua che ridiscende a terra è acqua distillata. Qualche precipitazione cade come neve e può accumularsi nei ghiacciai. In questo caso l’acqua assume uno stato solido e si blocca per un certo periodo di tempo. In genere ghiaccio e neve si sciolgono in primavera, e l’acqua di fusione fluisce come ruscellamento

L’inquinamento idrico

Acque interne La maggior parte delle piogge cade negli oceani, ma anche sulle terre emerse dove scorre nei fiumi oppure si raccoglie nei laghi; vi è inoltre l’acqua che si infiltra nel terreno e si accumula nelle falde freatiche, dove enormi quantità di acqua dolce vengono immagazzinate per lunghi periodi di tempo. Una parte di quest’acqua sotterranea trova vie d’uscita ed emerge nelle sorgenti. Tutta l’acqua che scorre sotto o sopra la superficie terrestre si dirige quindi verso il mare, dove il ciclo ricomincia.

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→ Osservando lo schema e consultando l’approfondimento video di questa lezione, prova a descrivere oralmente il ciclo dell’acqua.

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COMPETENZA 5-6

Le acque: un unico sistema Come abbiamo visto, la circolazione delle acque costituisce un unico sistema, nel quale acque marine, acque interne di superficie e del sottosuolo, umidità atmosferica sono collegate e comunicanti tra loro; il forte inquinamento di un fiume, perciò, provoca quasi certamente l’inquinamento del mare in cui sfocia.

Agricoltura e industria Una delle principali cause d’inquinamento di fiumi e falde acquifere è l’agricoltura: fertilizzanti e rifiuti liquidi degli allevamenti vengono spesso smaltiti nelle acque di scarico, a volte senza trattamenti di depurazione. Gli scarichi agricoli contengono in genere grandi quantità di azoto e di fosforo che possono causare l’eutrofizzazione, cioè l’eccessivo sviluppo di alcuni tipi di alghe. Anche molti rifiuti industriali vengono scaricati nei fiumi, arrivando quindi fino al mare.

I Paesi di più antica industrializzazione negli ultimi tem-

pi hanno approntato leggi che impongono regole severe sullo smaltimento delle scorie. Maggiori rischi ambientali corrono le aree di nuova industrializzazione, dove la legislazione in materia è stata fino a ora meno rigida.

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→ Quali sono le principali cause di inquinamento idrico?

Rispondi con l'aiuto di Internet.

Il ciclo dell’acqua

Il suolo o terreno

Elemento indispensabile Con aria e acqua, il suolo (o terreno) è una parte fondamentale del sistema Terra e una delle principali risorse che assicurano agli esseri umani la sopravvivenza. È il risultato della frantumazione delle rocce e della decomposizione di animali e vegetali che lo arricchiscono di preziosi elementi chimici.

Rocce Il suolo, che è la parte più superficiale della crosta terrestre, si origina attraverso un lungo processo di disgregazione fisica e alterazione chimica delle rocce. Il grado di compattezza del tipo di roccia determina la velocità di formazione del suolo. Altrettanto importanti sono le condizioni climatiche: una forte escursione termica giornaliera, per esempio, rende più veloce la frantumazione delle rocce e la loro trasformazione in suolo.

Humus Importantissima per la fertilità di un suolo è la presenza di materia organica, o humus, cioè l’insieme dei residui di organismi biologici decomposti. Preserva la struttura del suolo, mantenendolo soffice ed evitandone la compattazione; inoltre ne accresce la capacità di trattenere l’acqua e fornisce azoto e altri minerali nutritivi per la crescita delle piante.

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→ Guarda l’online “Parliamo di suolo” e rispondi alle domande.

IL DEGRADO DEI SUOLI

Funzioni del suolo Oltre che costituire il substrato fondamentale dove praticare agricoltura, silvicoltura e allevamento, il suolo contribuisce a depurare le acque superficiali e proteggere le risorse idriche sotterranee filtrando le potenziali sostanze inquinanti. Un suolo sano riduce inoltre il rischio di alluvioni.

NUCLEO Sviluppo economico e sostenibilità COMPETENZA 5-6

INQUINAMENTO Un suolo può essere inquinato da sostanze tossiche (metalli, diossine, soventi chimici, scorie radioattive) scaricate direttamente nel terreno a seguito di processi industriali, o anche attraverso il sistema idrico. Può anche subire un degrado in conseguenza di un accumulo incontrollato di rifiuti. L’inquinamento del suolo ha notevoli conseguenze sul ciclo dell’acqua e sulla catena alimentare.

CONSUMO DI SUOLO  Anche il consumo di suolo, conseguenza soprattutto dell’ampliamento delle città e delle vie di comunicazione, è considerata una forma di degrado. Con l’edificazione di immobili residenziali e impianti sportivi, la costruzione di grandi strade e aeroporti, di capannoni e centri commerciali, le aree naturali sono in continua diminuzione.

LO STUDIO

→ Quali sono le principali cause di inquinamento del suolo?

Fai alcuni esempi con l'aiuto di un chatbot di tua scelta poi confronta la tua risposta con quella fornita dall’Enciclopedia Treccani on line.

Un suolo è sempre formato da materia organica e inorganica, acqua e aria. Ma i tipi di suolo variano moltissimo, a seconda delle rocce che li compongono.
Parliamo di suolo
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Le risorse del sottosuolo 5

Minerali Il sottosuolo è un altro grande scrigno di risorse naturali utili essere umano. I minerali sono distribuiti in modo non uniforme sulla Terra: ne sono in genere più ricche le formazioni rocciose più antiche, come i grandi scudi che costituiscono il cuore dei continenti.

Quattro categorie A parte petrolio e carbone, di cui si parlerà nella ▶LEZIONE 17 , i minerali possono essere suddivisi in grandi categorie, a seconda delle loro possibilità di sfruttamento per le attività essere umano.

• Minerali metalliferi Sono chiamati così i minerali da cui si possono estrarre i metalli, come il ferro, il metallo più abbondante sulla superficie terrestre che si estrae dalla magnetite e dall’ematite; dall’unione con il carbonio, nasce l’acciaio, una tra le leghe più utilizzate dall’industria. L’alluminio si estrae dalla bauxite. Altri metalli molto diffusi sulla crosta terrestre sono il rame e il piombo

• Minerali non metalliferi Forniscono all’industria chimica materie prime come lo zolfo, i fosfati, il silicio (presente nel quarzo e utilizzato nell’industria elettronica), e anche un elemento importante per l’alimentazione umana, il salgemma

• Minerali preziosi In questa categoria si riuniscono sia metalli, come l’oro, l’argento, il platino, sia non metalli, come il diamante, costituito da carbonio, e altre pietre preziose.

• Minerali per l’edilizia Ci sono infine diversi minerali, in genere molto diffusi, che vengono utilizzati nei settori delle costruzioni (edifici, infrastrutture) e in diverse attività artigianali: per esempio, l’argilla, la ghiaia, il marmo, il granito.

→ Osserva la carta dei minerali e rispondi alle domande.

a. In quali parti del mondo si estraggono i diamanti?

b. In quali regioni dell’Africa si concentrano le maggiori produzioni minerarie?

c. Quali sono le principali risorse minerarie dell’Australia?

LA DISTRIBUZIONE DEI MINERALI
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CONOSCENZE VERIFICA DELLE

Svolgi gli esercizi in modalità interattiva sull’eBook+ o sull’app librARsi

1 Collega correttamente gli elementi geografici della prima colonna con il significato corrispondente espresso nella seconda colonna.

a. scudo

b. orogenesi

c. epicentro

d. placca

e. faglia

f. sisma

g. geyser

h. tsunami

1. terremoto

2. emissione di acqua bollente e vapore

3. nascita delle montagne

4. frattura della litosfera

5. zolla

6. onda anomala causata da maremoto

7. massima intensità onde sismiche

8. antico territorio pianeggiante

2 Rispondi alle domande scegliendo la risposta corretta.

a. Quando si crea un vulcano a forma di cono?

La lava è densa ed è accompagnata da emissioni di materiali

La lava è fluida e si spande per chilometri

b. Quando un vulcano è considerato attivo?

Quando si è manifestato negli ultimi 10.000 anni

Quando ha eruttato nell’ultimo secolo

c. Che cosa sono le solfatare?

Fenomeni di vulcanesimo secondario

Miniere di zolfo

d. Come si definisce il punto da cui si propagano le onde sismiche in superficie?

Ipocentro

Epicentro

3 Sottolinea l’alternativa giusta.

1. La latitudine / La longitudine determina l’efficacia del riscaldamento solare.

2. Si parla di effetto termoregolatore sul clima nelle zone continentali / nelle zone costiere .

3. In montagna maggiore è l ’altitudine più diminuisce la temperatura / più aumenta la temperatura .

4. Un vento si forma quando una massa d’aria si sposta da un’area di alta pressione a una di bassa pressione / un’area di bassa pressione a una di alta pressione .

5. La zona temperata boreale è racchiusa tra il Circolo Polare Artico e il Tropico del Cancro / tra il Circolo Polare Antartico e il Tropico del Capricorno .

6. La zona polare antartica si estende attorno al Polo Nord / al Polo Sud

4 Indica a quali elementi climatici corrispondono le definizioni.

1. È la quantità di energia solare immagazzinata nell’atmosfera.

2. È il peso dell’aria sulla Terra.

3. È l’acqua contenuta nell’aria.

5 Cancella l’elemento estraneo.

1. La disponibilità dell’acqua si è ridotta nel tempo perché:

a è aumentata la popolazione.

b per le migliorate condizioni di vita è aumentato il consumo.

c è diventata sempre più salata.

2. Le foreste sono fondamentali per l’ambiente perché: a assorbono anidride carbonica e producono ossigeno.

b bloccano l’avanzata del deserto.

c accrescono l’umidità presente nell’atmosfera.

6 In base ai diversi gruppi di elementi individua il bioma corrispondente.

� Conifere

� -30 gradi

� Area Nord dei continenti

a.

� Arbusti

� Siccità estiva

� Erbe profumate b.

7 Completa scegliendo i termini corretti.

� Temperature elevate

� Stagione piogge

� Tropici c.

pianura � altitudine � clima nivale � Antartico � montagna � clima temperato � latitudine � Artico � longitudine � clima subartico

L’isola atlantica dell’Islanda, la Penisola Scandinava e la Russia settentrionale sono le aree che lambiscono il Circolo Polare . Nell’estremo nord il è caratterizzato dalla presenza di ghiacci e nevi perenni. Più a sud, si estendono le aree a , caratterizzato da inverni lunghi ed estati brevi e fresche. Simile a quella della regione nordica è la situazione climatica di alta . Qui i diversi climi si succedono a seconda non della , ma dell’ .

8 Indica se le seguenti frasi sono vere V o false F.

1. Sono considerate risorse naturali solo quelle rinnovabili.

F

2. L’acqua è una risorsa rinnovabile ma in molte aree del mondo è limitata. V F

3. Oltre il 70% della superficie terrestre è coperto d’acqua.

V F

4. Il rinnovamento delle riserve d’acqua può essere compromesso se il prelievo è troppo veloce. V F

5. L’inquinamento di un fiume determina l’inquinamento del mare in cui sfocia. V F

6. Il settore primario non ha effetti inquinanti sul sistema delle acque. V F

9 Inserisci nella tabella, in base al loro significato, i numeri dei termini corrispondenti.

1. precipitazioni 2. acqua di fusione 3. rifiuti industriali 4. alghe 5. nubi 6. vapore acqueo 7. sottosuolo

eutrofizzazione evaporazione ruscellamento condensazione falda freatica inquinamento grandine

10 Indica il completamento corretto.

1. Il suolo è composto soltanto da minerali / da minerali e da una parte organica

2. Il consumo di suolo è una forma di degrado ambientale / un processo naturale .

EDUCAZIONE FINANZIARIA LA NOSTRA

Che cos’è l’economia?

NUCLEO Sviluppo economico e sostenibilità COMPETENZA 8

Nggigiorno, l’educazione finanziaria è sempre più alla ribalta. Il rapporto PISA (Programme for International Student Assessment) dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), la più grande indagine internazionale sui temi dell’educazione, oramai tiene in grande considerazione le competenze finanziarie. Si tratta di aspetti importanti perché anche i giovani sono consumatori; possono avere un conto bancario, una carta di credito, e un giorno avranno probabilmente un mutuo. Le competenze finanziarie sono quindi fondamentali per vivere meglio da adulti. Eppure, secondo i dati dell’OCSE, solo il 30% di noi italiani ha un livello di istruzione adeguato in materia di finanza ed economia. Un deficit che va superato prima di tutto partendo dalla consapevolezza che l’economia siamo noi e che tutti abbiamo un ruolo da giocare in ambito economico come consumatori, produttori ecc. Questo ci fa capire quanto sia importante approfondire questa disciplina. L’economia non è materia o settore che riguarda solo banchieri e finanzieri, come ci ricorda anche l’etimologia della parola che deriva dall’unione delle parole greche oikos, «casa» e nomos, «norma» o «legge».

Letteralmente, economia significa quindi «gestione della casa». E come si gestisce al meglio una casa? Collaborando tutti assieme, prendendosi a cuore la sua gestione. Inoltre, facendo attenzione alle spese e cercando di migliorare il più possibile le condizioni di vita di chi ci abita, senza correre troppi rischi, così da evitare di mettere in pericolo la sopravvivenza della casa stessa e dei suoi abitanti.

Una buona economia è poi fatta di relazioni, quelle relazioni che alimentano e rendono vitale anche ogni nostra abitazione.

Se l’unico obiettivo è primeggiare sugli altri, ottenere il profitto massimo anche danneggiando tutti coloro che ci circondano, alla fine i conti economici banalmente non torneranno. Da ultimo, c’è il bisogno di “dare vita” al concetto di denaro. Insomma, bisogna fornire competenze economiche e finanziarie in maniera concreta, senza usare per forza tecnicismi che alla fine sono respingenti, ma facendo ricorso a esempi concreti, giochi partecipativi. In questo modo si avvicinano i giovani anche ad altre materie, come la matematica, perché ne possono vedere l’utilità, l’applicazione pratica.

DEBATE

→ Dividete la classe in due gruppi. Provate quindi a rispondere separatamente alle seguenti domande:

• Pensate che l’economia riguardi tutti oppure sia una disciplina solo per economisti e banchieri?

• Nelle scuole l’economia andrebbe studiata fin dalle elementari?

• Pensate che l’economia serva solo a ottenere profitto o debba anche aiutare a costruire il benessere comune?

Confrontate quindi le risposte dei due gruppi, discutendone e cercando di arrivare a una conclusione comune.

Bandiera con il logo dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), in inglese Organization for Economic Cooperation and Development (OECD)

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