Tecnica Molitoria ottobre 2025

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MOLE ABRASIVE PER L’INDUSTRIA MOLITORIA

Grazie anche alla certificazione per il contatto con gli alimenti, gli abrasivi Norton sono da sempre presenti nell’industria alimentare in applicazioni come la decorticazione del grano , la sbiancatura del riso o la decorticazione di altri legumi e cereali (lenticchie, orzo, farro, piselli, ceci…). La nostra lunga tradizione ci ha portato a diventare fornitori sia dei maggiori produttori italiani di semola, riso, legumi e cereali decorticati che dei principali produttori di macchine decorticatrici

SCOPRI

Vincenzo De Sena - Giuseppe Mazzarella - Mauro Rossi*

Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Scienze dell’Alimentazione, Avellino. *email: mrossi@isa.cnr.it

Grani antichi

Analisi comparativa delle tecniche di transamidazione enzimatica e di fermentazione

microbica

applicate alla riduzione del contenuto di glutine nel grano Triticum monococcum

Comparative analysis of enzymatic transamidation and microbial fermentation techniques applied to the reduction of the gluten content in Triticum monococcum wheat

Parole chiave: celiachia, sensibilità al glutine, transamidazione enzimatica, fermentazione, grano monococco cv Hammurabi

Sommario

Triticum monococcum cv. Hammurabi è considerato un grano a ridotta tossicità per le persone intolleranti al glutine. Al fine di ridurre ulteriormente la sua tossicità, sono stati testati due trattamenti biotecnologici: la fermentazione prodotta da microbiota endogeno e la transamidazione enzimatica. Dopo fermentazione, il contenuto di glutine è stato ridotto al 51,4%. La transamidazione ha causato una riduzione del glutine nativo al 33,5%. Solo l’impasto ottenuto da farina di Hammurabi transamidata è stato comunque in grado di lievitare. Nessuna significativa differenza reologica è emersa tra pane da farina transamidata e pane controllo. L’analisi sensoriale descrittiva ha mostrato che l’omogeneità dell’alveolatura della mollica risultava comunque diversa nel pane prodotto con farina transamidata, mentre il sapore e l’odore di grano non sono stati influenzati. In conclusione, i risultati conseguiti offrono nuove possibilità applicative per la produzione di alimenti per persone con intolleranza al glutine.

Keywords: celiac disease, gluten-sensitivity, enzyme transamidation, fermentation, T. monococcum wheat cv Hammurabi

Abstract

Triticum monococcum cv. Hammurabi is considered a wheat with reduced toxicity for gluten intolerant people. In order to further reduce its toxicity, we tested two biotechnological treatments: fermentation produced by endogenous microbiota and enzymatic transamidation. After fermentation, the gluten content was reduced to 51.4%. Transamidation caused a reduction of native gluten to 33.5%. Only the dough obtained from transamidated Hammurabi flour was still able to rise. No significant rheological differences emerged between bread from transamidated flour and control bread. Descriptive sensory analysis showed that the alveolation homogeneity was however significantly different in bread produced with transamidated flour, while wheat flavour and odour were not affected. In conclusion, the results obtained offer new exploitation opportunities to produce foods for gluten intolerants.

Fig. 2 - Valutazione visiva degli approcci biotecnologici impiegati nella produzione del pane di Hammurabi. (A) Aspetto dell’impasto transamidato (T), impasto fermentato (F) e di controllo (C) dopo il processo di lievitazione. (B) Visualizzazione di crosta e mollica dopo cottura dell’impasto.

preliminare, in quanto è necessaria una analisi più sofisticata con metodi di analisi delle immagini per rilevare le caratteristiche della alveolatura della mollica. È noto che le proprietà fisiche descritte dell’impasto dipendono principalmente dalle differenze nei legami disolfuro delle subunità prolaminiche (Shewry et al., 2002). Pertanto, si ritiene che la transamidazione, diversamente dalla fermentazione, non modifica la formazione di tali legami. I risultati sono anche in accordo con uno studio precedente (Mazzeo et al., 2013) confermando che la transamidazione non influenza la capacità del glutine di trattenere il gas prodotto durante la lievitazione. In conclusione, l’impasto di Hammurabi transamidato è in grado di formare una rete glutinica sufficiente a trattenere l’anidride carbonica prodotta durante il processo di lievitazione.

Tabella 2 - Parametri fisici del pane di farina Hammurabi non trattato e dopo trattamento biotecnologico.

Paramentri Controllo Transamidato Fermentato (media ± DS)

Peso impasto (g) 76,50±2,12 77,50±3,54 77,50±3,54

Peso del pane (g) 56,45±0,78 57,75±3,04 62,35±1,48

Perdita peso (%) 26,17±3,06 25,33±7,33 19,42±5,59

Altezza impasto

Lievitato (cm) 3,45±0,21 3,35±0,21 2,00±0,0*

Altezza pane (cm) 3,90±0,14 3,55±0,07 2,00±0,0*

Volume specifico 1,95±0,07 1,78±0,04 1,00±0,0*

*P<0,05.

CEREALI

Mercato globale di cereali e semi oleosi: trend e prospettive

Il report mensile del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) aggiorna sulle tendenze e le previsioni mondiali per frumento, riso, mais e semi oleosi nelle campagne 2024/25 e 2025/26.

Grano

Per il 2025/26 la produzione globale di frumento è prevista in aumento, raggiungendo un nuovo record, con incrementi attesi in Australia, UE, Russia, Canada e Ucraina. Il consumo globale dovrebbe crescere principalmente per l’aumento dell’utilizzo come mangime e per scopi residuali nell’UE, in Australia, Canada, Russia e Ucraina, con piccoli aggiustamenti anche per uso alimentare, sementiero e industriale in diversi Paesi. Le scorte globali potrebbero aumentare grazie alla maggiore produzione in alcuni dei

principali esportatori. Il commercio globale si prevede in crescita, a causa di maggiori importazioni per Indonesia, Nigeria, Filippine e Brasile, parzialmente compensate da una riduzione per l’UE. Le esportazioni dovrebbero aumentare per Australia e Stati Uniti, parzialmente compensate da tagli per Russia e Ucraina. Il prezzo medio stagionale per gli agricoltori statunitensi è previsto in calo di 20 centesimi, fino a 5,10 $/bushel, sulla base dei prezzi NASS riportati finora e delle aspettative per il resto dell’anno di commercializzazione.

Riso

La produzione globale per il 2025/26 è prevista in calo a causa di una riduzione in Vietnam. Il commercio globale dovrebbe restare quasi invariato, con un aumento delle esportazioni del Myanmar, compensato da riduzioni in Pakistan e Stati Uniti. Il consumo globale dovrebbe aumentare, specie in India e Madagascar. Le scorte globali sono previste in crescita, grazie agli incrementi previsti per Pakistan, Corea del Sud e Stati Uniti.

Per il 2024/25 la produzione globale è aumentata grazie a incrementi in Brasile e Colombia. Il commercio globale è calato, per la diminuzione delle esportazioni da India e Pakistan. Il consumo globale diminuisce in Myanmar e Stati Uniti. Le scorte finali globali sono aumentate, con incrementi per India e Pakistan.

Mais

Per il 2025/26 la produzione globale è prevista in calo, poiché i tagli attesi in UE, Serbia e Russia dovrebbero superare gli aumenti previsti in Canada, India e Stati Uniti. Il commercio globale è previsto in crescita, grazie a maggiori esportazioni attese da Stati Uniti e Zambia, a fronte di minori esportazioni da Serbia, UE e Russia. Le importazioni globali dovrebbero aumentare, specie per l’UE. Il prezzo medio stagionale per gli agricoltori statunitensi resta invariato a 3,90 $/bushel.

Per il 2025/26 la produzione globale è in aumento, poiché l’incremento in Brasile e Sudafrica compensa il calo in Pakistan. Il commercio globale cresce grazie a maggiori esportazioni da Stati Uniti e UE, che compensano i tagli da Ucraina e Turchia. Le importazioni globali diminuiscono leggermente, con la riduzione della Cina che compensa gli

Produzione di mais in Europa.

(fonte: Dati Eurostat per regione secondo la Nomenclatura delle Unità Territoriali per Statistica (NUTS) di livello 2, con le eccezioni indicate da * (dati a livello nazionale/ NUTS 0) o ** (regione NUTS 1); gli anni medi di produzione variano per Regno Unito (2018-2020), Norvegia (2015-2018), Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Albania, Kosovo, Serbia (20202022) e Macedonia del Nord (2021-2023)).

Ucraina

Mais in Ucraina: superfici, rese e produzione stimate.

Pur essendo in europa, l’Ucraina viene analizzata separatamente dall’UE, per motivi statistici e a causa della guerra in corso. L’USDA prevede una produzione di mais nella campagna 2025/26 pari a 32,0 milioni di t, in aumento del 5% rispetto a luglio 2025 e del 19% rispetto all’anno precedente. La resa è stimata a 7,27 t/ha, stabile rispetto a luglio e +11% rispetto al 2024/25. La superficie raccolta è di 4,4 milioni di ettari, +5% rispetto a luglio e +7% sull’anno precedente. Per motivi bellici, non esistono dati ufficiali affidabili sull’agricoltura nelle zone occupate. Di conseguenza, le stime USDA (basate su MinAg e sull’Ufficio Statistico Statale – SSSU) non coprono l’intero Paese. MinAg non include la Crimea, mentre le stime la comprendono, utilizzando i dati di Rosstat, l’agenzia statistica russa. La revisione al rialzo di agosto deriva dai

MACINAZIONE

Farina di frumento ad alto amilosio non OGM con trattamento fisico

Il frumento ad alto contenuto di amilosio (HAW), sviluppato tramite modificazioni non genetiche, risponde alla crescente domanda di prodotti alimentari clean-label e con un profilo nutrizionale migliorato. In uno studio coreano pubblicato su Molecules sono stati analizzati gli effetti del trattamento termo-umido (HMT; con livelli di umidità del 20 e 25%) sulle proprietà chimico-fisiche e sulle prestazioni nella produzione di biscotti della farina di frumento ad alto contenuto di amilosio (HAWF) e della farina di frumento tenero (SWF). L’HMT ha favorito l’agglomerazione indotta dall’umidità, determinando un aumento della dimensione delle particelle, una riduzione del contenuto di amido danneggiato e una maggiore capacità di ritenzione di acqua e saccarosio. Sebbene il contenuto di amilosio sia rimasto invariato, il comportamento in fase di gelatinizzazione è risultato influenzato in modo diverso: con un aumento delle viscosità nella SWF e una lieve diminuzione nella HAWF.

Le analisi termiche hanno evidenziato un innalzamento delle temperature di gelatinizzazione, indice di una migliore stabilità termica, mentre la diffrazione a raggi X ha mostrato modifiche nella cristallinità dell’amido. Inoltre, l’HMT ha indebolito la forza del glutine e modificato la reologia dell’impasto, con effetti più marcati nella HAWF. I biscotti ottenuti con farine trattate tramite HMT hanno presentato diametri maggiori, rapporti di espansione più elevati e altezze ridotte. I test di digeribilità in vitro hanno rivelato una netta riduzione dell’amido rapidamente digeribile e un incremento delle frazioni di amido lentamente digeribile e resistente, soprattutto nei biscotti a base di HAWF.

Nel complesso, i risultati dimostrano che l’HMT rappresenta una strategia efficace per modulare la funzionalità della farina e migliorare la qualità dei biscotti, incrementando il profilo nutrizionale, grazie alla modifica delle caratteristiche di digeribilità dell’amido.

PANIFICAZIONE

Più fibre senza compromessi

Con le nuove fibre a base di cereali High-MAC, GoodMills Innovation offre a panificatori e produttori industriali la possibilità di arricchire i prodotti da forno con fibre, senza compromettere consistenza, volume o sapore. Le crusche, finemente macinate e stabilizzate, derivano da frumento, segale e farro, e possono essere impiegate in un’ampia gamma di applicazioni: dal pane e dai panini classici al toast, dalle basi pizza alle fette biscottate, fino ai biscotti. Tale soluzione nasce per rispondere alla crescente domanda di prodotti da forno ad alto contenuto di fibre, dal profilo nutrizionale equilibrato, leggeri, costanti nella qualità e privi di componenti grossolane o indesiderate.

Distribuzione uniforme per una resa ottimale

Grazie ad un processo di micronizzazione, oltre il 90% delle particelle High-MAC risulta inferiore a 200 μm. Ciò consente di combinarle con farine ad alta estrazione, aumentando il contenuto di minerali e fibre senza modificare il comportamento in lavorazione. Il risultato sono prodotti da forno con una densità nutrizionale superiore, che mantengono però un aspetto e un gusto gradevoli. La crusca si distribuisce uniformemente nella mollica, evitando le tipiche macchie grossolane della crusca tradizionale.

Facile da usare e adattabile alle esigenze

Le crusche High-MAC si integrano nelle formulazioni esistenti. A seconda del claim nutrizionale desiderato – come “fonte di fibre” o “ad alto contenuto di fibre” –, il dosaggio può essere regolato in modo flessibile. L’impatto sul processo è minimo: la crusca viene aggiunta in fase di impasto. Il team di sviluppo di GoodMills

Valorizzazione di risorse microbiche e legumi

Il fine di una ricerca pubblicata su Future Foods dalla Facoltà di Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari, Libera Università di Bolzano, era di ottimizzare la preparazione del lievito madre a partire da farine di legumi (farina di fava, concentrato proteico di fava e farina di pisello giallo), impiegando diversi consorzi binari di lattobacilli e lieviti per sviluppare nuove formulazioni di pane funzionale. Sono stati realizzati 288 lieviti madre di tipo II, variando la tipologia di farina e i tempi di fermentazione. Lo screening, basato su criteri di qualità del lievito madre, ha portato all’identificazione di 17 fermentazioni ottimali. Il passaggio al lievito madre di tipo IV ha migliorato ulteriormente maturità e funzionalità fermentativa. Sei dei migliori lieviti madre a base di legumi sono stati selezionati come inoculi personalizzati per la panificazione, generando differenze biochimiche significative rispetto al pane integrale prodotto con lievito di birra (campione di controllo).

I pani elaborati con queste fermentazioni hanno mostrato: contenuto proteico più elevato, profili amminoacidici migliorati, riduzione dei fattori antinutrizionali, soprattutto nella co-coltura di Leuconostoc mesenteroides e Saccharomyces cerevisiae su substrato di pisello giallo. Nonostante una digeribilità proteica in vitro inferiore, l’interazione tra Levilactobacillus namurensis e Torulaspora delbrueckii ha migliorato la qualità proteica, indipendentemente dalla composizione della farina. Inoltre, i lieviti madre a base di legumi hanno arricchito i pa-

PASTA

Pasta da grano duro esaploide

selezionato con marcatori molecolari

Uno studio argentino presentato su Foods, ha valutato il potenziale di linee di grano duro esaploide, sviluppate tramite selezione assistita da marcatori molecolari (MAS), quale alternativa al grano duro tradizionale per la produzione di pasta. Utilizzando linee esaploidi dure (linee SD) con caratteristiche mirate, quali maggiore forza del glutine, contenuto proteico e colorazione gialla, l’obiettivo era valutare le loro prestazioni rispetto al grano duro tradizionale. I risultati indicano che alcune linee di grano duro esaploide mostrano proprietà competitive rispetto ai genotipi di grano duro, inclusi un contenuto proteico superiore all’11,5%, un indice di glutine oltre il 90%, e la linea SD 55 ha presentato una buona resa in cottura con perdite minime. Sebbene alcune proprietà testurali, come durezza e masticabilità, fossero leggermente inferiori rispetto alla pasta di grano duro, la linea SD 34 ha mostrato caratteristiche più simili. La ricerca conferma che il grano tenero sviluppato tramite MAS può rappresentare un’alternativa valida ed economica per la produzione di pasta di alta qualità, soprattutto in regioni dove il grano duro è meno disponibile.

Ozono e frumento germinato per migliorare la qualità di farine e noodle

Una ricerca cinese pubblicata su Food Science and Technology ha esplorato il potenziale dell’ozono per migliorare la qualità della farina di frumento germinata e dei noodle ottenuti da essa. Per farlo, i ricercatori hanno lavorato sulla varietà Young Mai 15, sottoponendola a germinazione per 8 ore a 20°C con un’umidità relativa dell’85%. Dopo la macinazione, la farina è stata trattata con ozono gassoso alla concentrazione di 100 mg/L, erogato a una portata di 0,3 L/min per periodi di 2, 4 e 6 ore, al fine di capire se e come tale trattamento potesse influenzare le caratteristiche chimico-fisiche della farina, le sue proprietà reologiche e la qualità finale dei noodle.

I risultati hanno mostrato che la germinazione modifica profondamente la composizione della farina: diminuiscono proteine grezze, amido totale, amilopectina, indice di caduta (falling number), viscosità di picco, temperatura di gelatinizzazione e capacità di assorbimento dell’acqua. Al contrario, aumentano il contenuto di amilosio e di amido danneggiato, quindi la farina germinata è più ricca di componenti degradati e meno stabile dal punto di vista tecnologico. Ed è qui che entra in gioco il trattamento ozonico che ha infatti migliorato alcuni aspetti critici della farina germinata: il valore di caduta è aumentato e, con esso, anche la capacità della farina di gelatinizzare e dare struttura all’impasto. Dal punto di vista reologico, gli impasti trattati con ozono sono risultati più stabili e lavorabili. Passando ai noodle, l’ozono non ha modificato l’assorbimento d’acqua, ma ha avuto effetti interessanti su cottura e texture: la perdita di materia secca in cottura si è inizialmente ridotta (per poi aumentare con trattamenti più lunghi), mentre durezza, elasticità, masticabilità, forza e resistenza alla trazione sono tutte aumentate, ottenendo così noodle più compatti, tenaci e strutturati. Alla luce dei risultati ottenuti, i ricercatori concludono che il trattamento ottimale consiste in 2 ore di esposizione all’ozono (100 mg/L a 0,3 L/min). Una soluzione semplice ed efficace per migliorare le prestazioni della farina germinata senza comprometterne le proprietà funzionali e con ricadute interessanti per l’industria dei prodotti a base di frumento.

MANGIMI

Benefici della sansa di oliva nell’alimentazione delle galline

L’obiettivo di uno studio brasiliano presentato su Journal of Food Composition and Analysis era di valorizzare un residuo industriale come la sansa di oliva nel settore della produzione di uova. Trentadue galline ovaiole White Plymouth Rock e altrettante Red Rhode Island sono state sottoposte a quattro diete sperimentali con 16 repliche ciascuna. Le diete contenevano sansa di oliva alle seguenti concentrazioni: 0 (C), 2 (C1), 4 (C2) e 6% (C3).

Sono stati analizzati la composizione centesimale e il profilo degli acidi grassi di sansa, mangimi e uova, l’ossidazione lipidica dei tuorli, l’analisi sensoriale delle uova e i parametri di qualità delle uova (unità Haugh, resistenza del guscio, colore del tuorlo).

Non sono state riscontrate differenze fra i trattamenti riguardo all’unità Haugh e alla resistenza del guscio. Sono state osservate lievi variazioni in altri parametri, come la composizione chimica e il profilo degli acidi grassi. Secondo l’analisi sensoriale, il colore del tuorlo è stato l’attributo più influenzato dall’aggiunta di sansa. L’impiego della sansa di oliva nella dieta delle ovaiole non ha avuto effetti negativi sulla qualità delle uova e ha migliorato la colorazione del tuorlo.

Soluzione anti-micotossine per migliorare la performance dei polli

Le micotossine come aflatossine (AF), fumonisine (FB) e ocratossina A (OTA) rappresentano gravi rischi per la salute di esseri umani e animali. Gli estratti di vinaccia e sansa di oliva, ricchi di nutrienti naturali e composti bioattivi, possono migliorare la salute animale e mitigare la tossicità delle micotossine. Uno studio indiano, comparso su Toxins , ha valutato una nuova soluzione liquida anti-micotossine (LAS), una combinazione di estratti di vinaccia e sansa di oliva, somministrata ai polli tramite l’acqua (2 L:1000 L) per 1-42 giorni, in condizioni di contaminazione naturale da più micotossine. Il trial di 42 giorni ha coinvolto 288 pulcini maschi Ross 308AP95 di un giorno, suddivisi in quattro gruppi sperimentali: controllo negativo (NC); NC+LAS; controllo positivo (PC) con dieta contenente 80 μg/kg di AF, 1.600 μg/ kg di FB e 50 μg/kg di OTA; PC+LAS. Sono state analizzate la performance di crescita, l’espressione genica della difesa ossidativa (fegato) e i biomarcatori di stress (sangue).

L’esposizione alle micotossine ha compromesso negativamente il peso corporeo (BW), il rapporto di conversione alimentare (FCR) e il sistema di difesa ossidativa. L’integrazione con LAS ha migliorato BW e FCR, ridotto l’espressione di Nrf-2 e potenziato la detossificazione delle micotossine tramite una ridotta espressione di EPHX1. Pur non riportando le performance ai livelli del controllo negativo, il LAS ha mitigato i danni indotti dalle micotossine.

Lo studio conclude che il LAS rappresenta una soluzione promettente per aumentare la resilienza dei polli ad esposizioni moderate o elevate di micotossine.

AZIENDE

Brambati: ingegneria italiana d’eccellenza

tra innovazione, meccatronica e sostenibilità

Francesco Brambati ed i figli Massimo e Franco, e Maurizio Girardelli.

Nel cuore dell’Oltrepò Pavese, a Codevilla, si trova la Brambati , una delle realtà più rappresentative dell’ingegneria industriale italiana, nata ufficialmente nel 1945 ma con origini che risalgono al 1928, affermatasi a livello internazionale nella progettazione e realizzazione di impianti per l’industria alimentare, con una particolare specializzazione nella lavorazione del caffè.

La storia prende il via con Francesco Brambati, figura di spicco dotata di una solida preparazione tecnica e profonda umanità che già negli anni ‘20 progettava macchinari per l’industria molitoria. Per la fondazione dell’azienda bisogna aspettare la fine della Seconda Guerra Mondiale, quando inizia una storia in cui la spinta verso l’innovazione nel settore alimentare porta l’azienda a trasformarsi nel tempo e ad evolversi dalla meccanica tradizionale alla meccatronica e infine all’automazione intelligente. Oggi, sotto la guida di Fabrizio ed Andrea Brambati, l’impresa ha consolidato la propria presenza internazionale, espandendosi in Europa, negli Stati Uniti e in mercati strategici come Brasile e

MACCHINE

Tecnologie per la gestione di materiali sfusi e polveri

Ecofog, focus produzione nebbia artificiale (Barra Project International).

Ecofog è la macrocategoria di prodotti Barra Project International dedicata al controllo e all’abbattimento delle polveri industriali. La tecnologia si basa su tre principi: ridurre il consumo energetico, agire sui punti di emissione della polvere e limitare gli sprechi di materiale. Grazie alla tecnologia di micronizzazione ad impatto Impact , Ecofog è in grado di produrre particelle di nebbia fine (10-100 µm), evitando fenomeni di gocciolamento e il rischio di otturazione delle testine. Gli ugelli nebulizzatori Airox , ad alta efficienza, permettono di ottenere la micronizzazione dell’acqua a bassa pressione (2-3 bar aria; 0,2-0,5 bar acqua) e con un consumo ridotto di acqua (2-3 L/h per punto di nebulizzazione).

La robustezza dei componenti Ecofog consente l’installazione dei punti di nebulizzazione lungo l’intera linea di produzione e movimentazione del materiale. La tecnologia Impact riduce al minimo il rischio di ostruzione degli ugelli, rendendo Airox un prodotto durevole e a bassa manutenzione. L’attento posizionamento dei nebulizzatori garantisce una cattura efficiente delle polveri, limitandone la dispersione durante lavorazione, movimentazione, carico e scarico, e stoccaggio dei materiali. Le particelle catturate tendono a ricadere sul materiale da cui provengono, reinserendosi nel ciclo produttivo, riducendo così i problemi legati allo smaltimento delle polveri e rendendo Ecofog un alleato anche nella gestione di materiali altamente volatili. Oltre alla produzione di nebbia artificiale, è adatto alla micronizzazione di additivi e alla diffusione di anti-odoranti negli ambienti. Applicazioni tipiche includono l’industria agroalimentare, il pet-food, la mangimistica, il riciclaggio e la gestione dei rifiuti. La struttura modulare degli ugelli Airox permette di modulare il flusso di nebbia in base alle esigenze della zona, consentendo sia una proiezione in profondità, nelle aree di stoccaggio dei materiali, sia una copertu-

ANALISI

Soluzioni per l’automonitoraggio delle micotossine

Dal 1998 Alitest è distributore ufficiale per l’Italia dei test per la rilevazione rapida delle micotossine dell’americana Charm Sciences Inc. I test rapidi, accurati e di facile esecuzione, risolvono le problematiche di analisi dei produttori che operano nel settore di cereali e mangimi. Molteplici studi scientifici hanno dimostrato che la presenza di micotossine in alimenti e mangimi può produrre effetti nocivi sulla salute umana e animale. La normativa europea disciplina i livelli massimi di micotossine per le varie categorie di alimenti e richiede il loro rilevamento rigoroso. Diverse aziende hanno iniziato un percorso virtuoso che va oltre l’esecuzione dei test obbligatori per legge, prevedendo un automonitoraggio continuo ed accurato del livello di micotossine in tutti i lotti produttivi e dimostrando maggiore sensibilità alle problematiche di sicurezza alimentare a tutela dei consumatori.

Alitest è al fianco di mangimifici, molini, pastifici, pet food che intendono implementare tale controllo attraverso i test rapidi a flusso laterale (Rapid One Step Assay), per rilevare in modo veloce e preciso le micotossine più comuni presenti nei cereali (Aflatossina, DON, Fumonisina, Ocratossina, tossine T-2/HT-2 e Zearalenone), consentendo di risparmiare tempo e ridurre il rischio di allerte e richiami, che provocherebbero ingenti danni. I test sono certificati FGIS e si possono utilizzare per le analisi di un’ampia gamma di cereali e legumi. Inoltre, sono eseguibili in loco, in pochi minuti, con la rilevazione dei risultati con il lettoCharm EZ-M, eliminando ritardi e costi elevati di invio dei campioni per le analisi all’esterno.

IGIENE

La nuova frontiera nella protezione dei cereali stoccati

Negli ultimi anni, nel settore della conservazione delle granaglie, si era registrato uno stallo nell’introduzione di nuove soluzioni efficaci contro gli insetti delle derrate. Un vuoto che, nonostante l’impegno della ricerca, ha lasciato agli operatori poche alternative innovative. Oggi, grazie a un lungo iter di registrazione, Newpharm presenta

Conserve Grain, insetticida fitosanitario a base di Spinosad registrato in Italia, Europa e nel mondo per la protezione dei cereali stoccati, agevolando tutti gli scambi commerciali mondiali di cereali o prodotti trasformati.

Durante lo stoccaggio, i cereali sono minacciati sia da insetti primari – in grado di penetrare la cariosside fino all’endosperma – sia da insetti secondari, che sfruttano i danni provocati dai primi per insediarsi e proliferare. Tali attacchi si traducono in elevate perdite quantitative che possono arrivare fino a un 50% della massa, e in conseguenti possibili perdite qualitative ingenti (es. alterazione delle caratteristiche organolettiche, rilascio di allergeni...).

Conserve Grain interviene con un’azione rapida e mirata, efficace già alle prime ore dall’applicazione, e offre una protezione di lunga durata.

Il principio attivo è lo Spinosad, sostanza naturale ottenuta dalla fermentazione del batterio Saccharopolyspora spinosa, presente nel suolo. Composto da Spinosina A (85%) e Spinosina D, esso agisce sul sistema nervoso degli insetti, interferendo con i recettori dell’acetilcolina e del GABA, portando alla loro rapida eliminazione.

Il profilo tossicologico favorevole nei riguardi dei mammiferi, unito all’origine naturale, fa dello

MERCATI

Cresce il mercato dei prodotti da forno surgelati

Secondo l’analista Markets and Markets , il mercato globale dei prodotti da forno surgelati continua a registrare una crescita costante, dai 22,3 miliardi di dollari del 2021 ai 29,5 previsti nel 2026, registrando un CAGR del 5,8%, trainato soprattutto dalla crescente domanda dei consumatori per soluzioni pratiche, veloci e pronte da gustare. In questo scenario, l’Europa si conferma un’area strategica, grazie alla forza del suo settore agroalimentare e alla presenza di un’ampia base di consumatori fidelizzati. Un’altra area da tenere d’occhio è l’Asia Pacifico, dove il mercato dei prodotti da forno surgelati sta crescendo rapidamente. Questo

NOTIZIE

Italia e Senegal: nuove sinergie per lo sviluppo

Presso l’Ambasciata d’Italia a Dakar, Mattia Nataloni – export sales manager di Cimas – ha incontrato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida L’incontro ha rappresentato un’occasione per approfondire il ruolo crescente della cooperazione italo-senegalese nei progetti agricoli e agroindustriali, inserendosi in una più ampia strategia rivolta ai Paesi dell’Africa sub-sahariana.

Specializzata nella realizzazione di impianti chiavi in mano per lo stoccaggio e la trasformazione dei cereali, Cimas è attiva dal 2019 in Senegal al fianco dei principali operatori del settore. Attualmente, è impegnata nella costruzione di un impianto di ricezione e stoccaggio cereali con capacità complessiva di 40.000 t, integrato da un mangimificio verticale in grado di produrre 30 t/h di farina e 24 t/h di pellet. Un’infrastruttura destinata a rafforzare la filiera zootecnica nazionale e la competitività locale.

Il nuovo impianto di stoccaggio Cimas in costruzione in Senegal.

Durante il colloquio, Nataloni ha illustrato al Ministro lo stato di avanzamento del progetto e le prospettive di crescita nei mercati africani, sottolineando come la presenza diretta nei Paesi sub-sahariani sia una scelta strategica: non solo per offrire soluzioni tecnologiche avanzate, ma anche per promuovere formazione e trasferimento di competenze, elementi essenziali per uno sviluppo duraturo.

Negli ultimi anni, Cimas ha consolidato l’attività in diverse aree dell’Africa sub-sahariana, con progetti in Camerun, Costa d’Avorio, Etiopia, Zimbabwe e altre nazioni in crescita. Una traiettoria che testimonia la vocazione internazionale di un’azienda con oltre 150 anni di storia, capace di coniugare innovazione e cooperazione per generare valore condiviso.

La cornice istituzionale dell’Ambasciata italiana ha conferito ulteriore rilievo all’incontro, rafforzando il legame tra Italia e Senegal e valorizzando l’impegno delle imprese italiane che operano con una visione di lungo periodo nel continente africano.

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