Tecnica Molitoria novembre 2025

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Stefano Zardetto1* - Rachele Bovo2 - Gabriella Pasini2

1Gruppo Voltan, Assicurazione Qualità - Via Dosa 24

Olmo di Martellago (VE) - Italia

2Dipartimento Agronomia Animali Alimenti Risorse Naturali e Ambiente (DAFNAE) - Università degli Studi di Padova

Viale dell’Università 16 - Legnaro (PD) - Italia

*email: stefanozardetto@voltan.biz

Caratteristiche qualitative della pasta fresca ripiena durante lo stoccaggio evoluzione

della migrazione dell’acqua

Evolution of water migration and some quality characteristics in filled fresh pasta during storage

Parole chiave: trasferimento di acqua, pasta fresca, imballaggio permeabile

Sommario

Il presente studio analizza l’evoluzione della migrazione dell’acqua e le conseguenti modifiche qualitative in un formato di pasta fresca ripiena (mezzelune con porcini e tartufo) durante la conservazione a 4°, 8° e 12 °C. La ricerca si è focalizzata sul trasferimento d’acqua tra ripieno e sfoglia, sulla permeabilità del packaging e l’impatto sulle caratteristiche chimico-fisiche quali attività dell’acqua (aw), umidità, peso e texture. I risultati hanno evidenziato che l’acqua migra dal ripieno alla sfoglia in modo significativo nei primi 25 giorni di stoccaggio, portando a un aumento dell’umidità e ad una riduzione della consistenza della pasta, mentre il ripieno tende a disidratarsi e indurirsi. Tali variazioni compromettono il rapporto dichiarato in etichetta tra pasta e ripieno, con potenziali implicazioni legali. I risultati sottolineano l’importanza della progettazione del packaging e delle condizioni di stoccaggio per limitare la perdita di qualità e garantire la conformità normativa.

Keywords: moisture transfer, fresh-filled pasta, permeable packaging

Abstract

This study examines the evolution of water migration and associated quality changes in a fresh-filled pasta product (porcini mushroom and truffle mezzaluna) during storage at 4, 8, and 12 °C. The research focuses on moisture transfer between the filling and dough sheets, packaging permeability, and the impact on key physicochemical properties, including water activity (aw), moisture content, weight, and texture. Results revealed a significant migration of water from the filling to the dough within the first 25 days of storage, leading to increased dough moisture and decreased firmness, while the filling gradually lost moisture and became firmer. These changes affected the labelled filling-to-total product ratio, raising potential regulatory concerns. The findings underscore the crucial role of packaging design and storage conditions in maintaining product quality and ensuring compliance with labelling regulations.

quello dell’acqua libera. Pertanto, il valore più alto osservato nella pasta suggerisce una struttura con siti di adsorbimento più attivi o più numerosi rispetto al ripieno, indicando una possibile maggiore stabilità alle variazioni di umidità.

Dal confronto tra le due isoterme ottenute, si può notare che per valori bassi di aw (<0,8) non emergono differenze significative tra la quantità d’acqua assorbita dalla pasta e quella assorbita dal ripieno; tuttavia, si nota che la pasta assorbe una quantità di acqua inferiore rispetto al ripieno per valori di aw≥0,8. Osservando il valore di a w più basso (0,113±0,003) corrispondono valori di umidità pari a 0,007±0,001 g gss-1 per la pasta e 0,001±0,001 g gss-1 per il ripieno. All’aumentare di aw le due matrici presentano un conte-

Fig. 1 - Isoterma di adsorbimento del ripieno (□) e della pasta (○) a 6±0,5°C: punti sperimentali e modello di GAB (linea tratteggiata).

Tabella 1 - Parametri del modello di GAB (M0, K e C) calcolati per le isoterme di adsorbimento del ripieno e della pasta e parametri statistici (r: coefficiente di correlazione lineare; R2: coefficiente di determinazione; SE: errore standard; p: probabilità).

Parametri GAB

Parametri statistici

CONVEGNI

Ocrim: 80 anni di storia e innovazione tra logistica, tecnologia e sostenibilità

L’edizione 2025 di “Grano, farina e…” si è svolta lo scorso settembre al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino (MAUTO), in due giornate dense di contenuti, approfondimenti e testimonianze dal mondo molitorio, industriale e istituzionale. Un evento che ha celebrato gli 80 anni di Ocrim , trasformando un traguardo storico in un punto di partenza verso nuove sfide di innovazione, sostenibilità e valorizzazione delle persone, vero capitale dell’azienda.

Visione del futuro e Intelligenza Artificiale

Alberto Antolini, amministratore delegato Ocrim.

La prima giornata si è aperta con l’intervento dell’amministratore delegato Alberto Antolini, che ha parlato di italianità: non uno slogan, ma una scelta quotidiana fondata su rispetto, trasparenza e responsabilità. Difendere il lavoro, garantire qualità, combattere lo sfruttamento e mettere la persona al centro della produzione: sono i valori che Ocrim eredita dalle famiglie fondatrici Grassi prima e Antolini dopo, e che continuano ad ispirare relazioni solide con clienti, partner e collaboratori in tutto il mondo.

Antolini ha poi illustrato il percorso industriale e agricolo del gruppo, evidenziando l’integrazione fra tecnologia e formazione attraverso progetti come Bonifiche Ferraresi e BF Educational, con l’obiettivo di garantire cibo sicuro, innovazione continua e sostenibilità concreta. Nella tavola rotonda moderata da Lorenzo Cavalli e Massimo

Carpanelli, gli esperti di Ocrim – Fabrizio Baccinelli (direttore vendite), Marco Galli (direttore tecnologie molitorie), Paolo Molinari (responsabile dipartimento elettrico & automazione), Emanuele Bigna (direttore produzione) e Simone Pedrini (responsabile ufficio progettazione macchine) – hanno illustrato le potenzialità dell’IA per il monitoraggio predittivo di macchine e impianti, l’ottimizzazione della qualità della farina, la gestione dei consumi e la manutenzione preventiva con controllo in tempo reale dei parametri produttivi. È emerso che l’IA non sostituisce l’esperienza umana, ma la potenzia, grazie a sistemi aperti, personalizzati e sicuri che integrano i dati specifici di ogni impianto. Sensori e strumenti avanzati consentono di prevenire criticità e migliorare la qualità del prodotto finale.

Servizio post-vendita e piattaforma Oparts

Valeria Manfredini, responsabile del servizio ricambi, ha presentato il nuovo servizio di Ticketing, attivo dal 2026, un portale per l’apertura di “ticket” per l’assistenza tecnica/meccanica/elettrica/ tecnologica ecc., sia da remoto che in loco, ottimizzando i tempi di risposta e l’assistenza al cliente. È stata inoltre menzionata la piattaforma O|Parts per la gestione dei ricambi, che dal 2022 ha riscosso notevole successo.

Un gala da re

La giornata si è conclusa con una Cena di Gala alla Reggia di Venaria Reale (To). Nella maestosa Galleria Diana, oltre 200 ospiti hanno preso parte a una serata elegante e conviviale, seduti ad

Da sinistra, Massimo Carpanelli, Marco Galli, Paolo Molinari, Fabrizio Baccinelli, Emanuele Bigna, Simone Pedrini e Lorenzo Cavalli.

CEREALI

La diversità del grano come soluzione alla sicurezza alimentare

Il grano possiede un genoma ampio e complesso. I ricercatori della Earlham Institute, nel Regno Unito, hanno scoperto che le diverse varietà possono utilizzare i geni in modi differenti. Analizzando l’RNA – le molecole che traducono le istruzioni del DNA – è possibile osservare quali geni sono attivi e in quali momenti. Per la prima volta, la mappatura di tale attività genica ha permesso agli scienziati di accelerare i programmi internazionali di miglioramento genetico, favorendo lo sviluppo di nuove varietà di grano in grado di adattarsi ai rapidi cambiamenti imposti dall’emergenza climatica. Lo studio è stato pubblicato su Nature Communications Il grano è la coltura più diffusa al mondo, con oltre 215 milioni di ettari coltivati ogni anno. Per soddisfare la crescente domanda alimentare globale, sarà necessario aumentare la produzione di circa il 60% nei prossimi 40 anni.

Il pan-trascrittoma del grano rappresenta uno strumento potente per affrontare tale sfida: consentirà agli agricoltori di accelerare il miglioramento delle rese e di sviluppare varietà più resilienti, capaci di resistere a temperature elevate, carenze idriche e scarsa qualità del suolo. Il tutto senza incrementare l’uso di fertilizzanti, la cui eccessiva applicazione è associata a perdita di biodiversità e inquinamento ambientale.

I ricercatori hanno svelato strati di diversità nascosta che attraversano le moderne varietà di grano, sottolineando che tale diversità è probabilmente alla base del successo della coltura nella sua diffusio -

ne in una così ampia gamma di ambienti globali. Hanno aggiunto di aver scoperto come gruppi di geni collaborino come reti di regolazione per controllare l’espressione genica e che la loro ricerca ha permesso di osservare come queste reti differiscano tra le varietà, rivelando nuove fonti di diversità genetica potenzialmente decisive per aumentare la resilienza del grano.

Lo studio fornisce inoltre una risorsa preziosa per la comunità scientifica internazionale: un esempio concreto di come la collaborazione globale e le nuove tecnologie possano condurre a scoperte fondamentali per la sicurezza alimentare.

Gran parte della diversità genetica ancora inutilizzata potrebbe derivare dall’adattamento del grano a diversi ambienti nel corso del tempo, modellato da oltre 10.000 anni di coltivazione e più di un secolo di selezione moderna.

Dal risone al riso raffinato: antiossidanti e fenoli nelle varietà italiane

Il riso viene solitamente consumato in forma raffinata, ma gran parte dei composti bioattivi si perde con la rimozione degli strati esterni della cariosside. In uno studio del Dipartimento di Scienze del Farmaco, Università degli Studi del Piemonte Orientale, è stato analizzato il profilo fenolico – comprendente acidi fenolici solubili (SPAs), legati (CWBPAs) e antocianine – e l’attività antiossidante di riso greggio, raffinato e integrale, oltre che degli strati esterni (lolla e crusca) in 14 varietà italiane. I risultati sono su Food Chemistry

Le varietà integrali nere hanno mostrato livelli più elevati di SPAs e antocianine rispetto a quelle a pericarpo rosso e marrone. Tra i sottoprodotti, le lolle di riso si sono rivelate ricche di SPAs (497-796 mg/kg) e CWBPAs (4060-7446 mg/kg), rappresentando una fonte economica di antiossidanti naturali. Le antocianine, invece, sono risultate tipiche della crusca pigmentata (2138-5041 mg/kg), che ha evidenziato anche un’elevata capacità di eliminazione dei radicali liberi e una significativa attività riducente ferrica.

MACINAZIONE

Tempering per la farina di riso Indica

Su Journal of Cereal Science si evidenzia uno studio cinese, in cui è stata applicata al riso Indica una nuova tecnica di tempering (condizionamento) termostatico rotazionale a bassa velocità (LSRTT) per un tempering dinamico. Sono stati valutati in modo sistematico gli effetti del contenuto di umidità (20/28%) e della durata (2/12 h) sulle proprietà fisico-chimiche della farina di riso indica semi-secca macinata. I parametri ottimali sono stati determinati analizzando il contenuto di amido danneggiato e la distribuzione granulometrica in funzione dei diversi livelli di umidità, insieme a misurazioni di distribuzione dell’acqua, microstruttura e resistenza al taglio in relazione alle diverse durate del tempering. Attraverso analisi approfondite – comprendenti contenuto di amido danneggiato, distribuzione delle particelle, proprietà di idratazione, comportamento di gelatinizzazione, proprietà termiche, diffrazione a raggi X (XRD) e proprietà reologiche – i parametri ottimali sono stati identificati in un contenuto di umidità del 26% con 10 h di tempering, ottenendo una farina di qualità paragonabile a quella prodotta con processi a umido. Di rilievo, un protocollo ridotto di sole 2 h al 26% di umidità ha comunque garantito maggiore capacità di idratazione e migliore stabilità al taglio, dimostrando il potenziale per una lavorazione più efficiente dal punto di vista energetico.

PANIFICAZIONE

Pre-idratazione della crusca d’avena

La crusca d’avena offre importanti benefici per la salute, ma un’eccessiva incorporazione nelle formulazioni panarie tende a comprometterne la qualità e l’accettabilità da parte dei consumatori. Tale effetto è dovuto alla competizione per l’acqua (in particolare con il glutine) che ostacola lo sviluppo della struttura dell’impasto. La pre-idratazione degli ingredienti fibrosi rappresenta una possibile strategia per attenuare tali interferenze.

L’obiettivo di uno studio americano era di individuare il livello ottimale di pre-idratazione della crusca d’avena per ottenere la massima qualità in pani, in cui il 20% della farina bianca è stato sostituito da crusca d’avena pre-idratata. La crusca è stata pre-idratata fino a 6 livelli di attività dell’acqua (aw), compresi tra 0,9951 e 0,9989. I risultati, apparsi su Foods , hanno evidenziato che la crusca d’avena idratata in prossimità del punto di saturazione (aw=0,9979) ha prodotto il pane con le migliori caratteristiche strutturali e testurali: massimo volume specifico, minima durezza della mollica e ottime elasticità e coesività (valori comparabili a quelli del pane bianco di controllo). Al contrario, livelli di idratazione inferiori o superiori a tale soglia hanno determinato un peggioramento delle proprietà del pane. La crusca d’avena completamente saturata ha mostrato una minore capacità di assorbimento dell’acqua, consentendo una maggiore disponibilità idrica per lo sviluppo della rete glutinica.

PASTA

Il mercato globale della pasta

Continua a crescere il mercato globale della pasta trainato dalla domanda di alimenti pronti, pratici e salutistici. Nel 2024 il valore del mercato ha raggiunto 71,5 miliardi di dollari e le previsioni indicano una crescita fino a 108,7 miliardi entro il 2032, con un tasso annuo composto del 5,34%. L’Europa si conferma leader, con una quota del 16,8%, grazie alla forte cultura alimentare e all’attenzione crescente verso prodotti più salutari.

La pasta è apprezzata per la versatilità e per i tempi rapidi di preparazione. Sebbene le sue origini siano italiane, varianti simili si ri-

Gli Stati generali della pasta e del grano duro

In un mondo sempre più affamato di pasta – con una produzione globale raddoppiata negli ultimi vent’anni fino a raggiungere i 14 milioni di t – quasi un piatto su quattro consumato oggi nel pianeta nasce in un pastificio italiano. Secondo i dati di Unione Italiana Food , anche nel 2024 l’Italia ha confermato il suo primato in termini di produzione, esportazione e consumo di spaghetti & co.

Un primato costruito grazie a secoli di esperienza e alla capacità dei pastai italiani di selezionare i migliori grani duri disponibili. Le strategie per consolidare e rafforzare questo ruolo, insieme alle priorità per il futuro, sono state al centro del dibattito del World Durum and Pasta Forum, la 2a edizione dell’evento internazionale dedicato ai mercati del grano duro e della pasta, che ha riunito a Roma oltre 200 stakeholder tra pastai, mugnai, agricoltori, analisti, istituzioni e rappresentanti della filiera nazionale e internazionale.

I numeri dell’industria

Secondo Unione Italiana Food, nel 2024 l’industria italiana della pasta ha prodotto oltre 4 milioni di t (+5% rispetto al 2023), di cui quasi il 60% destinato all’export in oltre 200 Paesi. Il settore genera un fatturato di 8,7 miliardi di euro, confermandosi un asset strategico del Made in Italy agroalimentare, nonostante un contesto globale complesso segnato da dazi, inflazione, conflitti, aumento dei costi delle materie prime e cambiamenti climatici che condizionano i raccolti.

Le sfide della filiera

Fulcro della discussione è stato l’approvvigionamento del grano duro: l’Italia necessita di circa 6 milioni di t l’anno, pari a un sesto della produzione mondiale. Nel 2024 il raccolto nazionale si è fermato a 4,3 milioni di t,

MANGIMI

L’importanza del condizionamento a vapore

Alexis Lambros, ingegnere di ricerca di processo presso un’azienda statunitense di alimenti per animali domestici

George Obeng-Akrofi, responsabile della ricerca e dell’impianto pilota del Kent Feed Mill & Grain Complex della Iowa State University (USA)

Dirk Maier, professore e direttore del Kent Feed Mill & Grain Complex della Iowa State University (USA)

Secondo il National Agricultural Statistics Service del Dipartimento dell’Agricoltura statunitense (USDA), la produzione di mangimi rappresenta la voce più rilevante all’interno delle spese totali per la produzione agricola negli Stati Uniti, pari al 18,5% dei circa 452,7 miliardi di dollari USA stimati nel 2022. Con la crescita dei moderni sistemi alimentari, l’industria dei mangimi si trova ad affrontare diverse sfide: capacità di far fronte all’aumento dei costi energetici, pressione per sistemi di produzione più sostenibili, necessità crescente di tecnologie più accurate ed efficienti e capacità di attrarre e trattenere personale qualificato.

Molti mangimifici costruiti negli anni ’60 e ’70 sono ormai obsoleti, quindi affrontare tali problematiche è fondamentale per sviluppare tecnologie di produzione dei mangimi più avanzate e permettere all’industria di adattarsi alle esigenze agricole ed economiche in evoluzione. Per tale motivo, la Iowa State University ha istituito un Feed Technology Program e costruito il Kent Feed Mill & Grain Science Complex all’avanguardia.

Processo termico

Il processo termico è una fase chiave nella produzione dei mangimi e comprende il condizionamento a vapore, l’igienizzazione, la pellettizzazione e il raffreddamento. Tale processo migliora il valore nutrizionale degli alimenti, riduce gli sprechi e garantisce la sicurezza microbiologica. Tuttavia, è ad alto consumo energetico e costoso, e spesso poco compreso, rendendolo un’area di ricerca importante per migliorarne efficienza ed efficacia.

Integrazione di leucina nelle ovaiole

Ricercatori iraniani hanno condotto uno studio presente su Poultry Science per valutare gli effetti della supplementazione alimentare con leucina (Leu) su performance produttive, qualità delle uova, contenuto di colesterolo delle uova, titoli anticorpali e parametri biochimici sierici delle galline ovaiole. Un totale di 300 galline commerciali (33-41 settimane di età, linea LSL) è stato assegnato a un disegno completamente randomizzato con sei trattamenti e cinque repliche di 10 animali ciascuna. I sei trattamenti dietetici prevedevano livelli crescenti di integrazione di Leu (0, 0,1, 0,2, 0,3, 0,4 e 0,5%) aggiunti a una dieta di base contenente l’1,08% di leucina digeribile.

I parametri produttivi delle ovaiole (produzione di uova, peso dell’uovo, massa d’uovo, consumo di mangime e indice di conversione alimentare) non sono stati influenzati in modo significativo dalla supplementazione con L-Leu. Al contrario, i caratteri di qualità delle uova (indice di forma, pesi relativi di guscio, albume e tuorlo, e spessore del guscio) sono risultati significativamente (P<0,05) influenzati dai livelli di Leu, con la qualità migliore osservata alla dose di 0,1%. Il contenuto di colesterolo delle uova è risultato ridotto (P<0,05) nei gruppi supplementati rispetto al gruppo di controllo.

I titoli anticorpali contro i virus della malattia di Newcastle (ND) e dell’influenza aviaria (AI) sono aumentati (P<0,05) con la supplementazione di Leu. Ai livelli più elevati (0,30,5%) si è osservata una riduzione significativa (P<0,05) di albumina sierica, calcio e proteine totali, mentre le concentrazioni di acido urico e trigliceridi sono aumentate (P<0,05).

In conclusione, la supplementazione alimentare con Leu allo 0,1% migliora la qualità delle uova e la risposta immunitaria nelle galline ovaiole senza compromettere le performance produttive.

Probiotici e prebiotici per ottimizzare produttività e salute delle galline

In uno studio americano, pubblicato su Animals, volto a valutare gli effetti di probiotici a base di Bacillus e di prebiotici derivati dal lievito in un arco di 16 settimane, 500 galline ovaiole Hisex White di 37 settimane sono state assegnate in modo casuale a cinque gruppi dietetici: T1, controllo; T2, controllo + Bacillus subtilis (1,1 × 10⁸ CFU/kg); T3, controllo + Bacillus subtilis e Bacillus licheniformis (1,3 × 10⁹ CFU/ kg); T4, controllo + Bacillus coagulans (1,0 × 10⁹ CFU/kg); T5: controllo + parete cellulare del lievito Saccharomyces cerevisiae (0,25 g/kg).

Il gruppo T1 ha registrato il consumo di mangime più elevato, mentre T4 e T5 hanno evidenziato una produzione di uova superiore rispetto a T1 e T3. T3 ha prodotto le uova più pesanti, mentre T2 quelle più leggere. La massa totale delle uova è risultata maggiore nei gruppi T3, T4 e T5, e tutti i gruppi supplementati hanno mostrato un miglioramento dell’indice di conversione alimentare rispetto al controllo. Inoltre, T5 ha evidenziato un peso del tuorlo fresco più alto (p<0,001), mentre T2 e T5 hanno mostrato un peso maggiore dell’albume secco (p<0,05). Dal punto di vista immunitario, i gruppi T3, T4 e T5 hanno determinato una riduzione dei livelli sierici di IL-1 β (p<0,05), IL-6 (p<0,01) e TNF- α (p<0,01), accompagnata da un aumento di IL-10 (p<0,01), rispetto al gruppo di controllo. Nel complesso, i risultati suggeriscono che la supplementazione dietetica con combinazioni multi-ceppo e prebiotici derivati dal lievito può contribuire a migliorare sia la produttività che la salute immunitaria delle galline ovaiole.

AZIENDE

Mega Brasil: ingegno italiano e anima sudamericana

per il futuro della pasta

Fondata nel 1996 dai fratelli Giorgio e Gabriele Menegon, Mega Brasil è oggi un nome di riferimento per la progettazione e costruzione di linee industriali per pasta secca in Sud America. Coinvolgiamo il CEO Kelly Barbosa de Siqueira per conoscere da vicino la filosofia, i traguardi e la visione di un’azienda che da quasi trent’anni unisce il saper fare italiano con l’energia del mercato brasiliano.

Come nasce Mega Brasil e qual era la missione iniziale?

Mega Brasil nasce nel 1996 con l’obiettivo di portare la qualità e l’eccellenza della tecnologia italiana per la pasta nel cuore dell’America Latina. La missione era – e resta tuttora – quella di coniugare la tradizione pastaia italiana con l’innovazione e la dinamicità del mercato brasiliano. Siamo partiti come costruttori di impianti, ma oggi siamo molto di più: un partner tecnologico a 360 gradi.

In che modo si è evoluta la vostra offerta negli anni?

Abbiamo installato oltre 100 linee in tutto il Brasile, costruendo ogni impianto su misura, con un focus su robustezza, efficienza energetica, affidabilità e semplicità d’uso. Oggi il portafoglio prodotti copre l’intera gamma delle linee per pasta lunga, corta e nidi. Ma ciò che

Nuovo gruppo compatto di macinazione MACCHINE

Azienda storica con una lunga esperienza nella realizzazione di macchine e impianti per il trattamento di prodotti agro-alimentari, CMB presenta il nuovo gruppo compatto di macinazione in acciaio inox, progettato per portate fino a 500 kg/h. Ideale per il recupero di pasta secca, cracker, biscotti e altri prodotti simili, questo sistema unisce efficienza e compattezza, integrandosi facilmente negli impianti esistenti senza richiedere interventi di modifica o ampliamento. Disponibile in diverse versioni, in base alla capacità produttiva desiderata, il gruppo è composto da: stazione ribalta cassone, molino a lame dentate, filtro ciclone e rotosetaccio.

Gruppo compatto di macinazione (CMB).

le impurità più grandi, non garantivano la completa rimozione di chicchi di grano, orzo o segale.

Per affrontare tale sfida, Bauck si è affidata alla tecnologia di selezione ottica Cimbria. Dopo test condotti in Italia con risultati eccellenti, l’azienda ha integrato tre selezionatrici ottiche nel processo produttivo, permettendo di mantenere standard qualitativi, inferiori a 5 ppm, rispettando i requisiti di certificazione senza glutine. Nella linea di pulizia fine, due selezionatrici SEA.CX con telecamere RGB rimuovono impurità come segale, orzo e grano dall’avena grezza. Nella linea di decorticazione, una SEA.IQ Plus, con doppie telecamere RGB a colori abbinate a Swir e InGaAs, elimina i chicchi non decorticati e ricontrolla il materiale per garantirne la purezza. La tecnologia AI BRAIN di Cimbria consente inoltre di distinguere con precisione tra chicchi decorticati e non, anche in lotti con un’elevata presenza di lolla.

Grazie alla tecnologia Cimbria, Bauck ha raggiunto un livello di precisione e flessibilità che la distingue nel mercato. La capacità di adattarsi a materie prime variabili assicura prodotti biologici senza glutine costanti e di qualità. La dedizione all’innovazione e alla purezza continua a guidare il successo dell’azienda, che oggi è in grado di rispondere alla crescente domanda globale di prodotti biologici senza glutine, mantenendo alti standard di sostenibilità e affidabilità.

Linea di selezione gluten free (Cimbria).

Supporto allo sviluppo di impianti per la produzione di pasta

Il 25 ottobre, a Istanbul, si è celebra ta la Giornata Mondiale della Pasta e in qualità di platinum sponsor, Anselmo Group ha confermato il ruolo di riferimento internaziona le nel settore, grazie a una capacità progettuale che unisce esperienza, innovazione e una gamma di impian ti completa che copre l’intero ciclo produttivo: dalla pasta secca – lunga, corta, speciale e senza glutine – alla pasta fresca, ripiena e non, fino ai formati più complessi come tortellini e ravioli. A completamento, le linee per snack, pellets, cereali, farine istantanee e prodotti espansi. Tra le novità presentate a Istanbul spicca la linea per spaghetti da 6 t/h, entrata in funzione presso uno dei principali produttori turchi di pasta secca. L’impianto segna un’evoluzione tecnologica importante, frutto di innovazioni progettuali mirate: canne di lunghezza record, che migliorano l’essiccazione, riducendo la sovrapposizione del prodotto; nuova distribuzione dell’aria nell’essiccatoio, in combinazione con tempi di essiccazione di 5 ore, per una pasta di qualità superiore e una produzione stabile; prestazioni elevate con parametri ottimali, senza ricorrere a cicli troppo rapidi o temperature eccessive, garantendo minori costi di manutenzione e maggiore durata degli impianti; sistema brevettato di trasferimento delle canne tra i livelli dell’essiccatoio, che elimina una delle criticità tipiche delle linee tradizionali per spaghetti. Durante lo stesso evento, Anselmo Group ha annunciato anche l’installazione – sempre in Turchia – di una linea semi-automatica per la produzione di lasagne, un primato nel Paese. Tale progetto conferma la leadership del Gruppo sui mercati internazionali e la sua capacità di realizzare impianti su misura, automatici e semi-automatici, dedicati ai formati speciali.

Impianto per spaghetti (Anselmo Group).

Impianto per lasagne (Anselmo Group).

NOTIZIE

Benvenuto FAO MuNe a Roma

Il 16 ottobre, in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione e dell’80º anniversario dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), è stato inaugurato a Roma il Museo e Network dell’Alimentazione e dell’Agricoltura (FAO MuNe).

Situato presso la sede della FAO, tra il Circo Massimo e il Colosseo, e realizzato con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, è dedicato al dialogo e all’innovazione, e ripercorrendo gli 80 anni di attività dell’Organizzazione, invitando a riflettere sulle sfide attuali e future dei sistemi agroalimentari.

Esteso su circa 1.300 m² e articolato in 12 sale, unisce storia, conoscenza, arte e scienza per raccontare il cibo e l’agricoltura come patrimonio comune. In più, nel cuore del museo si trova una collezione di oltre 60 opere d’arte donate da circa 40 Paesi membri, tra cui la scultura di Michelangelo Pistoletto “Coltivare il Terzo Paradiso” e “Peace with Nature” di Pablo Atchugarry.

Il valore del MuNe

Il cibo è cultura, identità e diplomazia. Il FAO MuNe diventa un luogo di apprendimento e collaborazione che collega il patrimonio agricolo alle innovazioni contemporanee. Il FoodS Lab, la “cucina del mondo”, ospita laboratori, dimostrazioni, incontri e attività dedicate alla sostenibilità e alle pratiche alimentari globali. Il museo collega istituzioni, università e partner internazionali, promuovendo consapevolezza e cooperazione sulla sicurezza alimentare.

In linea con i Quattro Pilastri del Miglioramento della FAO – produzione, nutrizione, ambiente e vita migliori –, il FAO MuNe rispecchia il Quadro Strategico dell’Organizzazione e il suo impegno per l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

Per celebrare il cuore produttivo d’Italia

Promossa da Il Sole 24 Ore e Confindustria, ItalyX valorizza le imprese che incarnano i valori distintivi del Made in Italy: qualità, design, cura artigianale del dettaglio e attenzione alla filiera nazionale. Per Cimas, azienda fondata nel 1840 nel territorio del Perugino, questa certificazione rappresenta una conferma: le origini non sono un vincolo, ma la base su cui continuare a innovare, crescere e consolidarsi anche all’estero. Dal 2003 l’azienda è infatti presente con una sede operativa a Bizerte, in Tunisia, per avvicinarsi ai mercati ad alto potenziale, senza perdere nulla dell’italianità: progettazione, materie prime e cuore produttivo restano in Italia.

Una delle leve principali che consente a Cimas di mantenere saldo il legame con il territorio è infatti la progettazione italiana: ogni impianto e ogni macchina nascono dal team interno con sede a Perugia. Inoltre, tutte le materie prime provengono da filiere italiane certificate, a garanzia di qualità, tracciabilità e supporto all’economia locale.

Il modello Cimas è quindi duplice: radicato perché il quartier generale è in Umbria, con sede amministrativa e operativa a Perugia; globale perché i prodotti sono installati in tutto il mondo, testimo -

AGENDA

A Parma torna l’evento dedicato ai materiali sfusi

Organizzata da Easyfairs Italia, l’edizione 2026 di Solids, appuntamento strategico per l’industria manifatturiera di processo e parte della rete europea di eventi dedicati ai materiali sfusi (Solids European Series), si terrà l’ 11 e 12 febbraio presso il quartiere fieristico di Parma

I numeri dell’edizione 2024 hanno evidenziato una crescita significativa rispetto alla “numero zero” del 2023: 1.702 visitatori professionali (+34%), 143 espositori (+17%) e 90% degli spazi espositivi già riconfermati otto mesi prima dell’evento.

A partire dal 2026, Solids Parma adotterà una cadenza biennale, scelta strategica volta a garantire contenuti sempre più rilevanti e concreti per visitatori ed espositori, evitando sovrapposizioni e ridondanze.

Il programma

La prossima edizione presenterà un programma convegnistico e formativo su vari focus: normativa e giurisprudenza sui M.O.C.A. (Materiali a Contatto con Alimenti) per guarnizioni e componenti, con approfondimenti su carta, vetro, plastica riciclata, metalli e nuove regolamentazioni europee (Reg. UE 351/2025 e 2025/40).

L’evento affronterà anche la scorrevolezza dei materiali in polvere e granulari, con attenzione alla corretta caratterizzazione e classificazione (angolo di riposo, densità , shear testing) e alla determinazione della Funzione di Flusso, illustrata con un esempio pratico di dimensionamento di una tramoggia. Saranno inoltre presentati metodi, test e strumenti per l’ottimizzazione dei processi industriali. In programma anche due tavole rotonde su riciclo tessile e plastica.

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