Per sempre

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Io, mamma, papà, Stefano e le vacanze estive. Se ci scattassero una foto adesso, sembrerebbe una partenza uguale a tutte quelle degli anni passati. Mamma e papà litigano per come sistemare i bagagli sul tetto dell‘auto. Mamma dirige i lavori, papà esegue, ma sbaglia sempre, almeno secondo lei. Sperimenteranno mille combinazioni di sacche, sedie, pentole, bici, prima di trovare quella giusta. Io e Stefano inganniamo il tempo come possiamo.

Facciamo partenze intelligenti. Di notte. Io solitamente dormo per tutto il viaggio. Mi sveglio con il chiarore rossastro dell’alba, poco prima dell‘arrivo.

Stefano no, lui soffre il mal d’auto. Parla di continuo ed è entusiasta o affranto per tutto. Mai un sentimento in equilibrio.

A me non importa nulla degli alberi, dei monti, dei ricci spiaccicati lungo l’autostrada, voglio solo che scorrano via più velocemente possibile. Mi sembra inutile tutto ciò che mi separa dalla meta. Perciò dormo.

Ma non quest’anno. Non è possibile. Ho il cuore che batte a un ritmo indemoniato, vorrei aprirmi il petto e lasciarlo correre per conto suo. Perché, anche se sembra, no, questa non è una partenza uguale alle altre. 11 mesi di duro lavoro, ma alla fine l’ho spuntata. Quest’anno niente vacanze nella solita graziosa fattoria a soli 20 km dal mare con le simpaticissime mucche, i tenerissimi conigli e lo stagno delle oche. La fattoria del mio tedio estivo da ben 15 anni. Quest’anno sarò finalmente come gli altri, insieme alle mie amiche Valeria e Renata nel fighissimo villaggio turistico di Punta del Sole, estremo sud, che in queste ore contiene la cosa più figa mai vista sulla faccia della terra. Due occhi di diamante sotto un ciuffo nero: Fabrizio.

Non è andata come credevo. La corsa del cuore mi ha sfiancata, a metà del viaggio sono crollata. E ora apro gli occhi e siamo già qui, ai cancelli del Punta del Sole. Ma perché mamma e papà stanno discutendo con quell’uomo?

Sono sicuro che non resterete scontenti.

Vi faccio accompagnare subito.

Dieeegooo!

Allora, c’è stato un disguido. Per un errore il bungalow che avevamo prenotato è stato assegnato a un’altra famiglia e non ce ne sono più di liberi. Ma tranquilli.

Ci daranno un appartamento in centro, pare una cosa di lusso. Se è come dice il titolare, è andata bene a noi. C’è pure la vasca idromassaggio!

Su, Viola, non fare quella faccia, non sarà mica una tragedia.

Wow!

io al mare non ci vengo, voglio passare un mese tra le bollicine.

E invece sì, è una tragedia. Non comincia bene, non comincia per niente bene.

Lo voglio ben credere!
Dovevi farti sentire! Sei senza spina dorsale!

Avrete libero accesso ai servizi del villaggio in qualsiasi momento della giornata, esclusa la notte dopo la mezzanotte e nell’ora del silenzio, tra le quattordici e le sedici.

Per il resto, la struttura è a vostra disposizione. Allora benvenuti a Punta del Sole e buona permanenza!

Beh, non è tutta la meraviglia che ci aveva fatto immaginare. Domani vai dal titolare e gli chiedi uno sconto. è il minimo che ci deve.

Si vede il mare!

Quello è il villaggio.

vado a fare il bagno.

Viola!!!

Una sventura. Per errore hanno dato il nostro bungalow a un’altra famiglia e a noi ci hanno sistemati in un appartamento in paese.

Noooo, che sfiga!

Ti aspettavamo prima, cosa è successo?

Però dai, ora ti riprendi. Nell’attesa che arrivassi, in questi due giorni abbiamo lavorato per te.

Lei è Viola.

Quest’anno ero in E.

Frequenta la nostra scuola.

Vabbè, i convenevoli sono stati compiuti. Adesso ce lo facciamo un bagno?!

Ah ecco, mi pareva che fossi piccola.

Non ti ho mai vista. io sì!

Chi arriva ultimo paga i gelati!
Vieni!

Mamma, siamo in vacanza! Prova a rilassarti almeno qui!

Guarda che bello, è tutto pulito!

Ma quanto siete stati al mare?

Togliti le scarpe prima di entrare, spargi sabbia dappertutto.

poco. Tua madre ha deciso di tornare per sistemare tutto.

Oddio!

Ti sembra il modo di sederti?

Che c’è di male? Neanche come mi siedo ti piace!

Mettiti composta! Sei una signorina ormai, non puoi comportarti come un ragazzaccio!

Niente da fare, con tua figlia non si può parlare più.

Chissà chi mi ricorda.

Possibile che le abbia lasciate a casa?

Le mie décolleté verdi con il tacco dieci!

Sì, ma con le décolleté verdi avrei fatto un figurone.

Ci stanno bene anche queste, mamma.

Come mai, ma chi sarai, per fare questo a meeee...

Ma poi cos’è quest’amore di cui tutti parlano?

Viola ancora non lo sa, ma questa è una domanda che comincia a porsi con insistenza, perché alla sua età certi i passi e le esperienze che le permetteranno di crescere, dare le sue personali risposte ai quesiti che prima o poi

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